Anche un elemento modesto, quale potrebbe essere un mercato delle cipolle, può diventare un modo efficace per introdurre un Paese e, soprattutto, realizzare una cartavalore accattivante. Ed è quello che accade in Svizzera, dove per la Giornata del francobollo 2003 al tema è stato dedicato un dentello da 70 centesimi. Dentello che ha una storia particolare.

Realizzato dalla ventiduenne Ursula Hirsbrunner, nasce all’interno di un concorso firmato dalle poste locali per promuovere in modo adeguato il “Berner Zibelemärit”, appunto il mercato delle cipolle a Berna.

Sono stati sollecitati oltre sessanta giovani allievi delle scuole d’arte di Berna e Bienne. Ognuno dei partecipanti ha presentato un bozzetto, facendo però attenzione ai parametri squisitamente postali che una cartavalore è tenuta a rispettare. “Tutto il resto- assicurano oltralpe- era demandato al loro talento e al loro estro creativo”. Scremati i bozzetti ad otto, la scelta finale è stata delegata al pubblico. Il quale ha votato la soluzione preferita, sostenendo così il lavoro di nuovi artisti e, soprattutto, partecipando ad “un ricco concorso a premi”.

Il bozzetto diventato francobollo e cartolina postale raffigura i bulbi in primo piano, mentre sullo sfondo si intravede il profilo della città vecchia di Berna.

I filatelisti cercano e restituiscono agli eredi corrispondenza trovata sul mercato. Iniziativa che non capita tutti i giorni, ancora più particolare perché riguarda combattenti italiani operativi, durante la Seconda guerra mondiale, sul fronte russo.

Accadrà domenica 23 novembre, alle ore 11, ad Ancona. “Sul mercato collezionistico- conferma il presidente del Circolo filatelico dorico, Marco Donnini- sono comparse cartoline, ragionevolmente provenienti da enti pubblici che oltre mezzo secolo fa si erano occupati di questi soldati per le ricerche o le pratiche pensionistiche. Un buon gruppo di missive appartiene a persone della zona, da qui è nata la nostra idea. Abbiamo interessato la sede locale dell’Unione nazionale italiana reduci di Russia per poterle consegnare agli eredi. L’Unire ne ha individuati una quindicina, che attendiamo appunto per domenica”.

L’inconsueta iniziativa si svolge durante la mostra sociale dell’Associazione italiana collezionisti di posta militare. Mostra programmata per sabato 22 e domenica 23 novembre presso la Mole vanvitelliana, dunque nel pieno centro della città marchigiana. Un immobile storico, che si addice al taglio dell’esposizione. Conosciuto come “Lazzaretto”, sorse infatti nel 1733 con funzioni sanitarie ma anche militari.

Il percorso, costituito da una ventina di studi, resterà aperto al pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; l’ingresso è libero.

Il programma comprende anche la riunione dei circoli federati delle Marche (sabato alle 10.30) e l'assemblea elettiva della stessa Aicpm (alle 15.30).

Usciranno mercoledì 26 novembre i due francobolli dedicati al Futurismo, finora rimasti in data da definire.

I facciali ammontano a 41 e 52 centesimi, mentre i fogli sono “composti di dodici esemplari ciascuno”. L’annullo fdc verrà impiegato a Roma.

A Filippo Tommaso Marinetti, considerato il fondatore di questo movimento artistico e letterario, l’Italia ha già dedicato due esemplari: un 150 lire nel 1976 ed un 750 lire nel 1996. Cui occorre aggiungere altri autori che, in momenti più o meno estesi della loro vita artistica, si sono avvicinati alla medesima corrente. Come ad esempio Umberto Boccioni, al quale è dedicato un altro 150 lire del 1976, o Carlo Carrà, protagonista del 200 lire uscito nel 1981. Nel 1910 entrambi furono, con Marinetti, tra i firmatari del “Manifesto dei pittori futuristi”.

Chiusa l’asta, è ora di tracciare un bilancio. “Un risultato positivo- confermano alla Quattrobajocchi di Palermo. Come sempre, vanno i lotti e le collezioni, seguiti dalle cartoline, queste ultime piazzate all’80%. È andata molto bene anche la storia postale, benissimo la posta aerea e per elicottero: quasi tutto il materiale ha trovato compratore. Soffrono, invece, le proposte relative al periodo umbertino, sia i francobolli che la storia postale. Così come gli esemplari sciolti degli Antichi stati”.

“Tutto sommato, secondo noi il mercato gode di buona salute, registriamo un aumento nelle offerte, soprattutto per corrispondenza”. Vale però la pena di sottolineare un dettaglio: gli articoli più facili da piazzare sono quelli di minor valore economico. “Anche questo è un elemento sintomatico della crisi economica più generale”.

Mercoledì mattina lezione accademica con i francobolli: l’iniziativa, promossa da Poste italiane, si svolgerà dalle 9.30 presso l’aula magna del Dipartimento di scienze economiche (via San Faustino 74/B) dell’Università agli studi di Brescia.

Il professor Angelo Santagostino, titolare della cattedra Jean Monnet di economia dell’integrazione europea, terrà una relazione dal titolo “L’Europa nei francobolli”.

“L’obiettivo della lezione- precisa la referente locale per la filatelia di Poste italiane, Antonella Foschetti- è ripercorrere alcuni momenti dello sviluppo nell’integrazione continentale, attraverso un mezzo, il francobollo, che dalla sua nascita (1840) ha segnato ogni passaggio, anche marginalmente significativo, della nostra storia e società”.

L’ingresso è libero.

Disponibile da oggi l’aerogramma vaticano per il Decennio delle ossa e delle articolazioni. Vale 77 centesimi, tariffa equivalente ad un invio prioritario per tutte le aree esterne ad Europa e bacino mediterraneo.

Ma di che progetto si tratta? “La «Bone and joint decade (Bjd) 2000-2010»- spiegano in posta- nasce per iniziativa di un gruppo di operatori sanitari convinti che l’impatto delle malattie osteoarticolari sulla società, i sistemi sanitari e il singolo individuo dovesse essere affrontato a livello internazionale con una particolare enfasi sull’utilizzo delle risorse. Le malattie considerate sono quelle articolari e, in particolare, l’artrite reumatoide, l’artrosi, l’osteoporosi, le lombalgie, le malattie della colonna vertebrale, i traumi degli arti e le malattie muscolo-scheletriche dei bambini”.

La carta valore è realizzata in 35mila pezzi.

Esce domani l’omaggio del Vaticano per Josemaria Escriva De Balaguer, il fondatore dell’Opus Dei proclamato beato nel 1992 e canonizzato dieci anni dopo.

L’omaggio, un valore da 41 centesimi, si aggiunge dunque ai diversi dentelli già emessi qua e là per il pianeta, fra cui quello italiano, uscito il 9 gennaio del 2002.

“Un aspetto emergente del santo- sottolineano agli sportelli postali- è la sua grande capacità di coinvolgere tante persone, e soprattutto molti giovani, nella ricerca della santità, nel dedicarsi ad un ideale nobile, che richiede la ricerca e l’accettazione della volontà di Dio su se stessi”.

Trecentomila gli esemplari prodotti.

Anche i numerosi viaggi, le migliaia di chilometri percorsi in tutto il mondo, “testimoniano la forza e la perseveranza di un Pontefice, che suscitando ovunque entusiasmo e commozione ha potuto, più che ogni altro dei suoi predecessori, condividere l’annuncio della buona novella con gli uomini e le donne di ogni paese”. Domani le poste di San Pietro ricorderanno, con tre francobolli da 62, 77 e 207 centesimi, altrettante visite compiute da Giovanni Paolo II nel 2002: in Azerbaigian e Bulgaria a maggio, in Canada, Guatemala e Messico tra luglio ed agosto, in Polonia nello stesso mese.

Complessivamente, sono state prodotto 300mila serie.

Avrebbero dovuto pubblicizzare il Congresso che l’Unione postale universale pensava di svolgere l’anno prossimo ad Abidjan, principale città della Costa d’Avorio. Ma sono stati predisposti dalla stessa Costa d’Avorio nel 2001, troppo presto per prevedere i cambi di programma.

I tre francobolli, realizzati in rilievo e disponibili nei tagli da 180+20, 400+20 e 600+20 franchi della Comunità finanziaria d'Africa, non potranno più servire a promuovere l’iniziativa, perché l’appuntamento è saltato. Saltato- comunicano dalla stessa Upu- a causa della situazione politica che conosce il Paese.

Ad organizzare l’appuntamento si è quindi offerta la Romania; le parti hanno concordato che si svolgerà a Bucarest tra il 15 settembre ed il 5 ottobre 2004; attese duemila persone in rappresentanza di 189 Paesi.

Sono datati 2003-2004 i nuovi volumi della casa tedesca. Che, oltre a rinnovare il catalogo di Germania, ha sostituito quelli riguardanti l’Europa.

Il catalogo nazionale, che comprende Reich, due Germanie, Berlino, occupazioni e colonie, è completamente a colori, si sviluppa per 984 pagine e costa 29,00 euro. Compreso nel prezzo vi è anche il cd per la versione elettronica.

In bianco e nero sono invece gli altri tomi, che coprono l’intero continente. Ognuno costa 43,00 euro:

- Europa occidentale e centrale (Andorra francese e spagnola, Austria, Francia, Gibilterra, Liechtenstein, Monaco, Portogallo, Spagna, Svizzera, Nazioni Unite Ginevra, Nazioni Unite Vienna), 1.534 pagine;

- Europa del sud (Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Epiro, Fiume, Grecia ed isole greche, Italia, Jugoslavia, Macedonia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia, Slovenia, Tracia, Trieste, Turchia, Vaticano), 1.760 pagine;

- Europa del nord (Belgio, Danimarca, Estonia, Faeroer, Finlandia, Groenlandia, Guernsey, Irlanda, Islanda, Jersey, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Man, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia), 1.741 pagine;

- Europa orientale (Bielorussia, Cecoslovacchia, Moldavia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Ucraina, Ungheria, Unione Sovietica), 1802 pagine.

Conoscere meglio i lettori per essere ancora più vicini alle loro esigenze. È con questo obiettivo che Vaccari srl sta aggiornando il proprio data-base.

“Suggeriamo- spiega il presidente, Paolo Vaccari- di compilare il semplice modello on line e di inviarlo, utilizzando internet o i sistemi tradizionali. Qualche minuto di attenzione ci aiuteranno ad inquadrare meglio i nostri interlocutori, cercando di mettere a fuoco ancora di più le loro esigenze. L’invito riguarda tutti: chi riceve i nostri cataloghi, gli abbonati al semestrale «Vaccari magazine» e gli iscritti alla testata elettronica «Vaccari news»”.

“A maggior ragione, la scheda può essere segnalata ad amici interessati alle nostre iniziative”.

Oltre ad una revisione dei recapiti, caso mai fossero stati nel frattempo modificati, è infatti possibile indicare anche i propri settori collezionistici, in modo da orientare le proposte.

Si conclude con un ex-equo il concorso per trovare le immagini per l’emissione che, l’anno prossimo, ricorderà il mezzo secolo delle trasmissioni televisive in Italia (“Vaccari news” del 10 ottobre). Lo hanno annunciato questa mattina il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, ed il presidente della Rai, Lucia Annunziata.

La commissione giudicante, della quale facevano parte tra gli altri il senatore Giulio Andreotti, il cavaliere del lavoro Alberto Bolaffi, il presidente di Poste italiane Enzo Cardi e l’ingegner Sergio Pininfarina, ha esaminato oltre duemila opere.

E ha individuato, a pari merito, i lavori firmati da Stefano Maffeis, art director trentacinquenne di Bergamo, e Federico Ricciardi, architetto quarantenne di Santa Maria Capua a Vetere.

La Rai ha poi voluto segnalare “due situazioni particolarmente meritevoli”, premiandole con un computer. La prima è della scuola elementare paritaria “Margherita di Canossa” di Schio (Vicenza) in quanto, pur non avendo l’età prevista dal bando di concorso, ogni alunno di un’intera classe di ventitré bambini ha inviato la sua opera. In una lettera di accompagnamento viene sottolineato: “il gesto che abbiamo voluto fare è sentimento di riconoscenza, omaggio e lode a uno dei mass media a larga scala di diffusione che permette l’informazione, la cultura e l’educazione dovuta ai programmi di pregio e di alto valore e contenuto”. La seconda proviene dal padovano Centro riabilitativo personale e sociale di ragazzi adulti disabili psicofisici gravi (Ceod Alice), che ha presentato le opere di quattro giovani disabili.