Cosa può fare mettere d’accordo la Corea del Nord con quella del Sud? Semplice, una querelle territoriale contro il Giappone.

Il caso delle isole Dokdo (“Vaccari news” del 13 gennaio e del 25 febbraio) si arricchisce infatti di ulteriori sviluppi. È atteso per questo mese il foglietto con cui Pyongyang entra nella vicenda anche attraverso la posta.

L’idea principale è offrire una immagine degli scogli contesi ed una mappa del XVIII secolo in cui Dokdo viene considerata come appartenente alla dinastia Chosun. Dimostrando così “che l’isola è stata nostro territorio dai tempi antichi”.

Secondo fonti giornalistiche, l’emissione nordcoreana sarebbe composta da un foglietto in cui è inserito un esemplare rotondo da 110 won locali, più altri tre dentelli da 3, 12 e 106 unità con bandella. Sarà disponibile persino in Corea del Sud.

Novità anche dal fronte opposto: in Giappone, nonostante le iniziali assicurazioni contrarie, dei privati avrebbero utilizzato il sistema dei francobolli personalizzabili per partecipare alla polemica, nel caso specifico ribadendo le pretese di Tokyo.

Niente movimenti… indipendentisti, ma vicende del passato. Si parlerà infatti di storia postale durante la Repubblica di Venezia nel colloquio organizzato a Padova sabato 3 aprile, presso l’albergo Grand’Italia (piazzale della stazione).

“L’incontro –spiegano gli organizzatori, cioè Accademia italiana di filatelia e storia postale e Associazione per lo studio di storia postale- è aperto a tutti gli studiosi e collezionisti del tema, ed ha lo scopo di fare il punto sulle attuali conoscenze, alla luce delle ricerche documentarie e collezionistiche svolte da più parti negli ultimi anni”.

Coordinato da Nello Bagni, il seminario inizierà alle ore 10 e vede, dopo i saluti di Franco Filanci e Paolo Fabrizio, presidenti dei due sodalizi promotori, gli interventi di Adriano Cattani (“Gli studi sulla storia postale della Repubblica di Venezia – A che punto siamo?”) e Paolo Vollmeier (presenterà i volumi “Repubblica di Venezia – catalogo documentato”). Seguiranno i contributi del pubblico, che riprenderanno anche nel pomeriggio.

Partecipare all’iniziativa costa 20,00 euro (pranzo escluso); occorre prenotarsi inviando una e-mail all’indirizzo adrianocattani@libero.it.

È proprio la Spagna, tragicamente colpita dagli attentati, a dare l’esempio: un’emissione dedicata alla Giornata europea per le vittime del terrorismo, iniziativa proclamata pochi giorni fa dal Parlamento europeo e che cadrà proprio l’11 marzo, per ricordare l’attacco di Madrid.

“Nel rafforzare la lotta contro i terroristi –ha detto il presidente dello stesso Europarlamento, Pat Cox- non dobbiamo mai dimenticare la tragedia rappresentata dalle vittime. Mi auguro e sono convinto che i loro parenti abbiano incontrato una qualche forma di conforto nella straordinaria dimostrazione di solidarietà e partecipazione palesata dall'Europa e da tutta la comunità internazionale”.

L’idea postale è stata programmata per il 2 aprile e, in base alle notizie raccolte da “Vaccari news”, verrà presentata ufficialmente giovedì.

Si compone di un 27 centesimi, prodotto in fogli tradizionali da cinquanta esemplari e confezioni da otto autoadesivi, tutti di tariffa “A” (ancora 27 centesimi, taglio utile per spedire lettere e cartoline all’interno del Paese). La tiratura per entrambe le produzioni non è stata quantificata, esattamente come nel caso delle serie ordinarie.

L’immagine propone un laccio nero “che -spiegano in posta- simbolizza l’opposizione agli attentati”.

Esce domani il francobollo svizzero… pacificatore. Il taglio, cioè, da un franco che sostituisce quello arrivato agli sportelli il 30 dicembre e riproducente la poltrona di Le Corbusier. Sulla cui immagine si è scatenata la polemica.

Quest’ultimo dentello, fanno sapere dall’ufficio stampa della amministrazione elvetica, “viene ritirato dalla vendita poiché a posteriori ne sono stati rivendicati i diritti d'autore e la Posta non intende continuare a pagarli nel lungo periodo”.

Il taglio in discussione (“Le fauteuil grand confort”) è inserito nella serie ordinaria “I classici del design svizzero”, che conta anche il 15 centesimi “Sbucciapatate Rex” e l’85 centesimi “Orologio della stazione”.

L’inatteso valore sostitutivo riproduce la sedia Landi, disegnata nel 1939 da Hans Coray per l'Esposizione nazionale di Zurigo. Sarà ufficialmente in vendita dal 31 marzo ed entrerà in vigore alla stessa data. Contemporaneamente, gli esemplari “dedicati alla poltrona di Le Corbusier non saranno più in vendita. I francobolli già in circolazione hanno comunque validità illimitata”.

Cosa troveranno i collezionisti nell’uovo di Pasqua? Anche Poste italiane ha pensato alla sorpresa, programmando per mercoledì 7 aprile il 2,35 euro “Alti valori”, già in precedenza annunciato in data da definire. L’informazione è stata diffusa attraverso la Divisione filatelia della società guidata da Enzo Cardi.

Come tutti i precedenti, il bozzetto riprende l’impostazione adottata nel 1978, quando arrivò la prima tranche in lire.

Il nuovo taglio servirà a coprire il diritto di raccomandata.

All’ufficio filatelico di Roma l’annullo del primo giorno.

E non c’è il due senza il tre. Mentre rimane il… mistero di come sarà la nuova serie italiana dedicata alle regioni, Parigi propone oggi il suo terzo foglietto “Francia da vivere”. Foglietto che, come i precedenti (“Vaccari news” del 24 maggio e del 20 settembre 2003), si presenta accattivante.

Dieci valori da mezzo euro distribuiti su uno sfondo agricolo con vigne, olivo, galline, bilancia, tazzina di caffè e barca. Firmato da Bruno Ghiringhelli, punta, attraverso i francobolli, ad alcune immagini che caratterizzano l’altra realtà, quella che non si identifica con la grande metropoli e lo stile di vita convulso. Troviamo così la coltelleria, la “quiche lorraine”, i vigneti del Beaujolais, il mercato della Provenza, il pane, le ostriche e altro ancora. Una Francia, dunque, anche da assaggiare!

Ormai è ufficiale, la Lega araba ha rinviato il vertice che sarebbe dovuto cominciare lunedì 29 marzo a Tunisi.

Resta il quesito sul francobollo: uno 0,6 dinari con il logo dell’organizzazione che, in base ai programmi, dovrebbe arrivare agli sportelli postali della Tunisia proprio domani.

Mohamed Bahloul, del locale Centre de la philatélie, ha poi comunicato a “Vaccari news” che l’emissione sarebbe stata sospesa.

Secondo quando diffuso dall’agenzia specializzata Arab monitor, la decisione di rimandare l’incontro “è stata resa nota con una dichiarazione del ministero degli Esteri tunisino che ha sottolineato «l'esistenza di differenti punti di vista a riguardo di questioni di grande importanza per lo sviluppo, la modernizzazione e le riforme dei Paesi arabi». Fonti diplomatiche arabe hanno affermato che la scelta finale di rimandare il summit a data da destinarsi è stata presa dal presidente tunisino Zin El Abidine Ben Ali di fronte al rischio che diversi capi di Stato potessero boicottare l'incontro per evitare uno scontro pubblico”.

Un catalogo sempre più a fisarmonica, quello della Yvert et Tellier. Complice la mole di novità introdotte ad ogni edizione, continua a spezzarsi in ulteriori volumi. Tanto che la numerazione si fa complessa e l’intero impianto è di frequente soggetto a cambiamenti.

Ora è disponibile la prima parte del tomo II, che repertoria tutte le colonie nazionali, considerando il solo periodo di effettivo dominio. Ad esempio, il Marocco si ferma al 1956, l’Algeria al 1958, le Nuove Ebridi (ora Vanuatu) al 1979. Scelta magari comoda per il pubblico francese, un po’ meno per gli altri e in particolare per i tematici, che devono lavorare su due manuali differenti.

Il volume, che si sviluppa in 497 pagine e costa 26,50 euro, riproduce tutti i francobolli a colori.

Niente a che fare con il decreto salva-calcio. L’iniziativa sammarinese guarda al calendario e, in particolare, al secolo registrato dalla Fédération internationale de football association, la Fifa per intenderci.

L’anniversario non è stato dimenticato sul Titano, che per il 16 aprile ha previsto un taglio da 2,80 euro, buono dunque per una raccomandata di primo porto diretta in Italia, Europa o bacino mediterraneo.

La scelta del soggetto è, spiegano all’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, “decisamente simbolica, con la raffigurazione del logo Fifa sullo sfondo bianco–azzurro, la bandiera rappresentativa di San Marino e al centro il logo della Fondazione Fifa”.

Ammonta a 140mila il numero complessivo di francobolli prodotti.