Come sarà il francobollo che la Polinesia francese dedica oggi alla vaniglia? Ovvio, profumato con l’aroma omonimo. Prodotto lavorando la pianta delle Orchidacee, vegetale tipico di queste aree esotiche.

Il dentello, dal valore di 90 franchi locali, si aggiunge quindi al discreto numero di francobolli trattati con sostanze odorose. Pratica almeno trentennale, come testimoniano le rose di Bhutan, che hanno visto la luce nell’ormai lontano 1973. Fra le ultime performance, i due tagli di Bosnia Erzegovina dedicati alle orchidee, usciti il 31 marzo 2004, e quelli di Russia, cinque esemplari con i frutti arrivati agli sportelli lo scorso 27 agosto.

Cominciano domani le… vacanze a Firenze. Venerdì 14 maggio, infatti, verrà aperta al pubblico la mostra “Il turismo in cartolina” (parterre di piazza della Libertà), dedicata alle missive fotografiche del tempo che fu.

Promossa dal Quartiere 2 in collaborazione con il Circolo filatelico fiorentino, sarà visitabile fino al 25 maggio nei seguenti orari: feriali dalle 16 alle 19; festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. L’ingresso è libero.

“Alla mostra –annunciano gli organizzatori- sono esposte alcune importanti collezioni di Batistini, Bogi, Chieppi, Ferrati, Norfini, Risso, Tafani e Vaccari per un totale di oltre 450 cartoline viaggiate e non, sviluppando il tema del turismo dai primi anni del 1900 ai giorni nostri”.

Esito positivo dell’asta pubblica organizzata dalla filatelia Quattrobajocchi, svoltasi a Palermo tra il 7 e l’8 maggio. Sistemati gli ultimi incartamenti, è il momento dei bilanci.

“Nel suo complesso –ammette per l’azienda Vincenzo Di Pasquale- è andata bene, in particolare per i settori della prefilatelia e delle vie di mare, con consistenti rialzi e altissime percentuali di vendita”. Da segnalare, in particolare, il plico del 1849 diretto a Partanna con il raro timbro “Servizio reale” in rosso (lotto 1452), passato da 200 a 800 euro diritti esclusi. Oppure, siamo agli Antichi Stati, la lettera partita dieci anni dopo da Giarre (lotto 2070) con il 2 grana azzurro della prima tavola, impiegato a pochi giorni dal debutto: stimato 100 euro, ha cambiato proprietario raggiungendo i 650 euro.

E non basta: “Le cartoline, come al solito, sono state quasi tutte vendute”; pure lotti e collezioni hanno registrato ottime percentuali. Buoni risultati ed alto interesse per i francobolli dell'area italiana, mentre con le varietà va segnalata una “brusca frenata”.

“La maggioranza -conclude Di Pasquale- delle offerte sono comunque di piccola entità; probabilmente l'attuale situazione di crisi incide notevolmente sulla capacità di spesa dei collezionisti”.

“Ricerche e aspetti inediti delle Poste nel territorio di Ravenna dal 1755 al 1920” è questo l’argomento affrontato da Mauro Dalla Casa e Claudio Cornazzani nel volume “Romagna 2003”.

Prodotto dal Circolo filatelico “Dante Alighieri” (via Oriani 44, 48100 Ravenna), si sviluppa in 140 pagine, illustrate in bianco e nero.

Il tentativo, spiega il presidente del sodalizio, Giancarlo Fioravanti, è “chiarire, se pure in forma riassuntiva e concisa, il vastissimo periodo che abbraccia la filatelia fino ai primi anni del ‘900, aggiungendo anche alcuni capitoli sulla carta bollata e sulla storia di Ravenna nel XIX secolo, nonché cenni storici e bibliografici” dedicati alle poste locali.

Calato il sipario su “Vastophil 2004”, la mostra nazionale che ha visto la presenza anche di collezionisti provenienti da Albania e Grecia.

Questi i vincitori delle singole aree:

- sezione regionale, Bruno Cataldi Tassoni, con "Il grande baseball";

- aerofilatelia, Lino Lensi, con “Lati”;

- tematica, Andrea Francesconi, con “La Coppa Rimet”;

- storia postale, Mauro Francaviglia con “Assicurate”;

- filatelia tradizionale, Saverio Imperato con “Varietà delle Province napoletane”, che ha guadagnato anche il gran premio nella sezione competizione;

- campioni, ancora Saverio Imperato con “Pontificio”.

Il gran premio “un quadro”, intitolato alla memoria di Gennaro Angiolino, è andato ad Emanuele Gabbini, che ha proposto “Il servizio vaglia”.

Chi non ha mai sognato di partecipare, in qualità di atleta, alle Olimpiadi? È forse questa la domanda che si sono rivolti a San Marino organizzando la serie dedicata ad Atene 2004.

Programmata per il 21 giugno, offre infatti immagini trasognate, realizzate da Nicoletta Ceccoli. Artista già nota tra i filatelisti, ad esempio per i francobolli dedicati all’arte dei burattini, arrivati dal monte Titano un anno fa.

Nell’antichità, spiegano agli sportelli, “i Giochi dovevano essere un grande raduno di atleti non professionisti che si sfidavano fra loro per amore dello sport. Ed è con una sorta di passaggio dal passato al presente che si identifica la serie filatelica commemorativa delle olimpiadi di Atene, il passato passa il testimone al presente, sullo sfondo l’antica Grecia”.

La nuova serie si articola in quattro tagli da 90 centesimi l’uno, tirati in 200mila copie e raccolti in fogli da cinque serie complete.

Novecento ordini giunti per corrispondenza, oltre alle presenze in sala e quelle telefoniche. Richieste che hanno permesso di vendere l’85% dei lotti proposti per il settore filatelia e storia postale nonché il 71% di quelli classificati come letteratura, con un incremento di valore rispetto al prezzo base del 54%. Sono questi i numeri sintetici dell’asta Vaccari, svoltasi sabato 8 maggio.

“C'è chi mormora –commenta, dati alla mano, Paolo Vaccari- che la filatelia è in crisi! Forse si riferisce alla scarsità di materiale valido, sempre meno offerto sul mercato; ma non è certamente in crisi la richiesta, a tutti i livelli di prezzo e di qualità”.

La vendita riguardava 1.397 lotti, di cui 322 per libri e cataloghi. “Molti gli esemplari assolutamente inediti, alcune rarità, numerose curiosità”. Tutti gli ambiti hanno avuto pari richiesta e i pochi lotti invenduti sono a macchia di leopardo per qualche specializzazione.

I meglio gettonati risultano prefilateliche (specie quelle di Modena), Antichi Stati, posta aerea e lotti. Nel comparto filatelia il realizzo più elevato è stato registrato dal lotto 304, Parma Governo provvisorio centesimi 40+20, venduto a 14mila euro contro un prezzo di partenza fissato ad 8.500. Per la letteratura va sottolineata la performance del “Tavole di Sicilia” (lotto 1.191), partito da 400 ed arrivato a 2.800 euro.

Difficile che un Paese celebri postalmente una sconfitta. Ma qualche volta avviene. Esce oggi il mezzo euro con cui la Francia rende omaggio ai combattenti di Dien Bien Phu. Qui, un villaggio nel Vietnam settentrionale vicino al Laos, si svolse la battaglia decisiva nella guerra di Indocina.

I francesi vennero cinti d’assedio dai vietnamiti, guidati da Vo Nguyen Giap, il 7 marzo del 1954. Esattamente due mesi dopo si arresero. Dei 16.500 uomini della guarnigione ne sopravvissero alla battaglia e alla successiva prigionia circa 3mila. Ammontano invece a 25mila le vittime tra i vietnamiti.

“Ogni elemento del francobollo –dice l’artista che lo ha realizzato, Jean-Paul Veret-Lemarinier, restituisce al meglio la realtà della guerra: il soldato in primo piano, il Dakota nel cielo che distribuisce i paracadutisti, la conca desertica nella quale si trovavano i combattenti francesi, le montagne caratteristiche del luogo”.

Secondo Vietnam news agency, anche Ha Noi avrebbe celebrato, attraverso tre francobolli, l’appuntamento con il calendario, mentre la stessa Dien Bien Phu ha ospitato una mostra filatelica.

Un catalogo classico per collezionisti… classici. Così si potrebbe definire il volume firmato dalla statunitense Scott “Classic specialized catalogue 1840-1940”, che repertoria i primi cent’anni di dentelli e buste mondiali, estendendo la parte riguardante il Commonwealth britannico al 1952, in modo da completare il regno di Giorgio VI. Oltre mille pagine, dunque, con riproduzioni a colori per riscoprire il periodo pionieristico, quello che ha determinato la fortuna della filatelia e del collezionismo postale.

Le valutazioni del materiale repertoriato sono espresse in dollari Usa. L’edizione 2004 del volume, la decima, costa 125,00 euro.

La vecchia corrispondenza cartacea resta ancora, pur nei tempi elettronici, uno dei modi più impiegati dai carcerati per comunicare con l’esterno. Attività nel caso specifico delicata e per questo sottoposta a precise regole. Aggiornate con la legge 95 dell’8 aprile, pubblicata dalla “Gazzetta ufficiale” 87 del giorno 14. Il contenuto modifica la 354 del 26 luglio 1975, dedicata alle “Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”.

Il testo ora in vigore ammette che, “per esigenze attinenti le indagini o investigative o di prevenzione dei reati, ovvero per ragioni di sicurezza o di ordine dell'istituto”, possano essere disposti, nei confronti di singoli detenuti o internati, per un periodo non superiore a sei mesi, (prorogabile per periodi non superiori a tre mesi):

a) limitazioni nella corrispondenza epistolare e telegrafica e nella ricezione della stampa;

b) la sottoposizione della corrispondenza a visto di controllo;

c) il controllo del contenuto delle buste che racchiudono la corrispondenza, senza lettura della medesima.

È il caso del giorno: il 65 centesimi emesso l’1 maggio da Dublino per celebrare l’allargamento dell’Unione europea riporterebbe una cartina errata, confondendo Creta con Cipro. La notizia, diffusa dall’agenzia Reuters, è rapidamente rimbalzata sulla stampa internazionale.

“Vaccari news” ha voluto sentire An post, ossia le stesse poste irlandesi. Secondo le quali il problema non sussiste. “L’immagine del nuovo francobollo –conferma dalla società Anna McHugh- è una rappresentazione dell’Unione europea allargata, non una vera mappa in scala del territorio”.

Casi del genere non sono infrequenti. Nella bufera finì ad esempio -quattro anni fa- Roma, con l’800 lire per Gaetano Martino: il territorio dei sei Paesi Ceca, presente con il busto del commemorato, sembrerebbe far scomparire l’Austria, “fagocitata” da Italia e Germania federale.