Non solo l’Italia, la cui decisione di un ricordo dentellato è stata formalizzata solo il 14 dicembre scorso ed il 60 centesimi è atteso per il giorno esatto dell’anniversario. Il mezzo secolo dei Trattati di Roma, l’insieme cioè degli accordi sottoscritti il 25 marzo 1957 che ha portato alla nascita della Comunità economica europea e dell’Euratom, sarà ricordato da numerosi altri Paesi.

In base alle notizie raccolte da “Vaccari news”, il via alle celebrazioni verrà dato proprio nel mese di marzo, durante il quale sono attese le proposte di Bulgaria, Eire (75 cent), Francia (54 cent), Germania (un 55 cent con l’immagine della cerimonia conclusiva), Lussemburgo, Polonia, Portogallo (61 cent) e Spagna (58 cent). In aprile seguirà il Belgio (un taglio simbolico da 70 cent) e in maggio Cipro (0,30 sterline), Grecia e Slovenia.

Lettonia e Lituania, altre due realtà che da pochi anni fanno parte della “famiglia” continentale, sottolineeranno l’anniversario con un annullo in uso il 25 marzo.

Facile prevedere che alle celebrazioni postali si aggiungeranno altri Paesi non membri dell’Unione; fra questi si sono già prenotati Gibilterra e Vaticano.

Dopo il 60 centesimi, pure l’1,40 “già denominato –chiosano da Poste italiane- francobollo ordinario per il servizio «corriere prioritario»” si è rifatto il look. Via le ormai inutili etichette blu, via l’anno posto in calce, il foglio ospita cinquanta e non più quaranta esemplari.

Viene così rinnovato l’esemplare uscito per la prima volta il 10 gennaio 2004 (nella foto piccola).

La distribuzione della nuova carta valore, in base a quanto comunicato dalla società, è iniziata il 7 febbraio. La caccia, insomma, è aperta.

Convegno commerciale a Genova, mentre a Roma sono protagonisti i francobolli dedicati alla capitale ed a Mantova ci si concentra su Giuseppe Garibaldi, in attesa del 65 centesimi atteso per il 4 luglio.

È giunta a quota venticinque la manifestazione commerciale firmata dalla “Lanterna”: programmata in Fiera, si svolgerà nel capoluogo ligure dal 10 all’11 febbraio.

Apre invece oggi e si chiuderà solo domenica 11, presso la stazione Termini, l’allestimento “Il meraviglioso mondo dei francobolli”, proposto da Philcap e dedicato ai francobolli riguardanti Roma.

Più impegnativo, in quanto sviluppato fra il 10 ed il 25 febbraio, il percorso organizzato dal Circolo filatelico numismatico mantovano in piazza Sordello nella città lombarda: si tratta di una mostra storico-didattica riguardante l’“Eroe dei due Mondi”.

I dettagli di tutte le iniziative sono scaricabili gratuitamente dal sito di “Vaccari news”, cliccando il pulsante “Mostre ed eventi”, o utilizzando il link posto qui sotto.

Anche le pensioni dei portalettere sotto esame. Il ministro alle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha scelto di commissariare l’Istituto postelegrafonici per giungere in tempi brevi al rinnovo della struttura, “nell’ambito di un più generale processo di riordino e razionalizzazione degli enti previdenziali”.

Essendo scaduti gli incarichi del presidente dell’Istituto nonché dei componenti del consiglio di amministrazione e del consiglio di indirizzo e vigilanza, ha deciso di non provvedere al rinnovo. Per garantire la continuità ha invece nominato come commissario straordinario Giovanni Ialongo (nella foto Ipost) con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.

L’Ipost nasce come ente morale nel 1919 sotto il nome di Istituto di mutualità e previdenza, diventando Istituto postelegrafonici solo nel 1953. Oggi è l’ente di diritto pubblico non economico che gestisce le forme obbligatorie di previdenza e assistenza rivolte al personale dipendente di Poste italiane e delle società collegate. In base agli ultimi dati disponibili, eroga pensioni a 116.900 persone; gli iscritti al fondo sono oltre 157.200, tutti dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

Primo, vistoso, aggiornamento del programma italiano per il 2007: salvo sempre possibili contrordini, sono stati precisati tutti i valori nominali mancanti e ha trovato una collocazione più precisa buona parte delle emissioni restate finora senza data.

Tra le modifiche (tutte documentate nell’elenco di “Vaccari news”), l’accorpamento del dentello per il Liceo classico veneziano “Marco Foscarini” ai due esemplari della serie “Scuole e università” in uscita a settembre, lo “scivolamento” da febbraio a giugno o a luglio del tributo per il “Festival dei due mondi” e la conferma che l’omaggio per i “Trattati di Roma” uscirà nel giorno dell’anniversario, il 25 marzo.

Meno comprensibile è la scelta dell’1 dicembre per il debutto del francobollo -fissato in 85 centesimi- riguardante la presenza italiana nel Consiglio di sicurezza dell’Onu: in quel momento si sarà ormai alla metà del mandato, che resta biennale. Un’occasione utilizzabile per promuovere, rinunciando a bandierine e altri luoghi comuni, il tema “forte” della missione tricolore: la moratoria sulla pena di morte.

Un peccato pure l’aver dedicato l’emissione per i siti Unesco a Venezia, che certo non ha bisogno di promozioni, specie se confrontata con tanti altri luoghi inseriti nel medesimo elenco ma poco conosciuti.

Prende poi corpo la “misteriosa” serie dedicata a Roma capitale: è una emissione composta da un solo taglio (in un certo momento sembravano essere cinque) che troverà ulteriori tappe nei prossimi anni, fino al 2011.

Ombrelli ed impermeabili a portata di mano il 26 febbraio, perlomeno a Brescia. A giudicare dal francobollo che verrà posto in vendita quel giorno, infatti, si tratterà di una giornata nuvolosa e -forse per questo- senza persone in giro, nemmeno uno dei 14mila studenti.

Il 60 centesimi è dedicato all’Università cittadina, che compie venticinque anni. Per ricordare l’anniversario, la vignetta propone la facciata principale di palazzo Martinengo Palatini, sede del Rettorato.

La struttura -confermano dagli uffici- “nasce ufficialmente nel 1982, articolata nelle tre facoltà di Medicina e chirurgia, Ingegneria e Economia e commercio. La fase di gestazione era però durata quasi due decenni, risalendo all’inizio degli anni Sessanta i primi tentativi di portare a Brescia dei corsi universitari”. Oggi ha ridisegnato il proprio assetto didattico, con un’offerta formativa che prevede complessivamente sedici corsi di laurea (due per Medicina, sette per Ingegneria, quattro per Economia e tre per Giurisprudenza) più nove corsi delle professioni sanitarie. Senza dimenticare tre corsi di laurea specialistica a ciclo unico (due della facoltà di Medicina ed uno di Ingegneria), sedici corsi di laurea specialistica (quattro di Economia, uno di Giurisprudenza, nove di Ingegneria e due di Medicina e chirurgia), tre master universitari, quaranta scuole di specializzazione e quattordici corsi di dottorato.

L’annullo fdc sarà impiegato allo sportello filatelico cittadino.

In base ai dati raccolti da “Vaccari news”, sarebbero già centomila i francobolli prenotati dai tabaccai della provincia di Brescia.

“Un colpo di mano di D’Annunzio a Fiume”: così, era il 13 settembre 1919, il quotidiano “La stampa” aggiornava i propri lettori sulle vicende al confine orientale e, in particolare, nella città del Quarnaro: già sottoposta all’Impero austro-ungarico, dopo la Prima guerra mondiale veniva contesa da italiani e “slavi del sud”.

A ricordare quel periodo vi sono le sostanziose produzioni postali, oggi riprese nelle 250 pagine a colori del libro “Stamps of Rijeka, Fiume 1918-1924”: si tratta di francobolli ungheresi sovrastampati in numerose versioni ma anche di carte valori appositamente prodotte (e magari poi aggiornate con ulteriori testi), su alcune delle quali compare addirittura il “Vate”.

Dovuto ad Ivan Martinas, il catalogo costa 30,00 euro; propone inoltre le emissioni collegate di Arbe e Veglia, gli interi, la storia postale, la posta da campo. E i falsi, cui viene dedicata una trentina di pagine. “Capire –scrive il perito Silvano Sorani nella prefazione- se i francobolli di Fiume rechino delle false sovrastampe o meno è adesso abbastanza agevole anche per collezionisti meno preparati”.

I testi sono in croato e inglese, le valutazioni, spesso coordinate con il “Sassone 2006”, in euro.

Il conduttore di “Porta a porta” visto dall’altra parte della soglia, ossia dalla consorte Augusta Iannini. L’intervista, inserita nella trasmissione “A proposito di mogli”, verrà trasmessa questa sera alle 22.50 su Raisat extra (Sky canale 120). Le repliche del programma, ideato da Lilli Fabiani, sono previste il 9 febbraio alle ore 8 e alle 18.30 nonché l’11 febbraio alle 20.

“Siamo in disaccordo –anticipa Augusta Iannini parlando del marito- su tante cose. È più istituzionale e normativo di me. Molto meno birbante di me. Io sono la parte fantasiosa della famiglia”.

E non dimentica l’interesse per il collezionismo di francobolli (fino al recente rinnovamento voluto dal ministro Paolo Gentiloni, Bruno Vespa era anche membro della Consulta per l’emissioni di cartevalori postali e la filatelia). Ha diversi hobby, ammette la signora; “passioni mi sembra un termine esagerato per uno come lui, molto volubile nei suoi interessi. Cominciò con i francobolli, sperando che i figli lo seguissero ma non lo hanno mai fatto. (…) Poi si occupò di vini e di quadri (…) Quando noi mangiamo assaggia i vini a seconda dei cibi che mangia (…) lui continua con questi suoi appunti, con queste sue misture, segnando tutte le caratteristiche su questo libricino. Insomma, lavora anche quando mangia, per intenderci”.

Pure i francobolli di beneficenza diventano personalizzati. Le associazioni che si basano sui contributi volontari assicurati da soci o simpatizzanti hanno infatti uno strumento in più, che naturalmente porta anche informazione e diffonde sensibilità.

Lo ha capito, ad esempio, “The humane society of the United States”, che con i suoi 9,5 milioni di soci rappresenta la più grande realtà statunitense per la protezione degli animali. La quale ha sottoscritto il progetto “Community giving program” con Zazzle, uno degli operatori che negli Usa forniscono cartevalori postali a richiesta.

Zazzle, oltre a vendere magliette ed altri oggetti a tema, propone francobolli, effettivamente impiegabili per spedire lettere e cartoline dagli Stati Uniti. L’ordinazione e l’acquisto avvengono, come succede con gli altri personalizzabili, via internet; la differenza è che in questo caso, scegliendo uno dei soggetti già predisposti, una parte fino al 27% del costo va al sodalizio scelto. “Le organizzazioni di volontariato –confermano da Zazzle- hanno così la possibilità di offrire prodotti unici a scopo di raccolta fondi e condividere i loro messaggi con un più ampio pubblico”.

Tra gli altri gruppi coinvolti, oltre sessanta, figurano “Save the children”, “Autism society of America”, National brain tumor foundation” nonché realtà culturali, giovanili ed ancora altro.

Un foglio da venti esemplari da 39 cent costa 17,99 dollari, con graduali sconti in base alla quantità effettivamente richiesta.

Settantadue i cataloghi di vendita per corrispondenza di filatelia tra cui una sessantina all’asta, oltre cento libri pubblicati, tremila quelli attualmente in catalogo: oggi Vaccari srl festeggia i trent’anni di attività. “Ho iniziato -conferma il presidente della società, Paolo Vaccari- con mia moglie Renata il 4 febbraio 1977; avevo già un’ampia conoscenza del settore (colleziono da quando avevo sei anni e nel 1975 sono stato premiato per la collezione «Penny black») ed ho aperto un piccolo studio. Il 26 aprile successivo abbiamo organizzato la prima vendita su offerta, poi la presenza ai convegni specializzati”.

L’attività editoriale inizia solo nel 1984. “Ci eravamo accorti che i collezionisti chiedevano di potersi documentare: per questo abbiamo cominciato proponendo «I francobolli del Ducato di Modena e delle Provincie modenesi» di Emilio Diena, poi ristampato nel 2002. L’esigenza era concreta, tanto che nel 1989 le nostre figlie, Silvia e Valeria, hanno aperto la Edizioni Vaccari”.

Poi, le tappe si fanno più ravvicinate: la sala per le aste, le mostre e le conferenze, il semestrale “Vaccari magazine”, il primo catalogo di letteratura filatelica (1989), il “Catalogo Vaccari francobolli e storia postale 1850-1900”, le attività nel settore della cultura dialettale (1990), la presenza alle manifestazioni filateliche internazionali (1992) e alla Fiera del libro di Torino (1993), la collaborazione con la British library (1995), le aste pubbliche (2002) e così via.

“Nel 1996 -prosegue- abbiamo registrato un altro passo in avanti: la nostra azienda è stata tra le prime ad avere un sito di e-commerce. Lo sviluppo di internet ha fatto sì che questo settore si estendesse fino a creare, nel 2000, la versione on-line di «Vaccari magazine» e, nel 2003, «Vaccari news»”.

Oggi all’azienda fa riferimento una quindicina di collaboratori ed opera su un’area di 700 metri quadrati: il suo operato è riconosciuto dal ministero alle Comunicazioni, tanto che Paolo Vaccari partecipa, fra l’altro, alla Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia.

Una bacheca, contenente quattro telegrammi e una quindicina di lettere: è collocata a Milano presso la mostra “Tamara de Lempicka”, con cui palazzo Reale rende omaggio alla pittrice cosmopolita e icona dell’art déco Tamara Rosalia Gurwik-Gorska. Nata, forse, a Mosca nel 1898 e scomparsa a Cuernavaca (Messico) nel 1980, è più nota con il cognome del primo marito, Tadeusz Lempicki.

La ricchezza, i continui spostamenti per l’Europa, la Prima guerra mondiale e la Rivoluzione sovietica la obbligano ad una vita avventurosa. Poi, per le necessità economiche stringenti, scopre e sviluppa la sua abilità nel dipinto. Conosce Filippo Tommaso Marinetti ed espone anche in Italia. Ed è in tale contesto che si colloca il rapporto con “il vecchio nano in uniforme”, come definiva Gabriele D’Annunzio. Negli ultimi mesi del 1926 è a Gardone, all’inizio dell’anno successivo trascorre una decina di giorni al Vittoriale e tenta inutilmente di ritrarre D’Annunzio che, ad un certo punto, vistosi rifiutato, l’avrebbe cacciata.

La vicenda sarebbe finita lì se nel 1977 non fosse uscito il volume “Tamara de Lempicka”. Propone un testo di Aélis Mazoyer, governante del “Vate”, che racconta i retroscena della visita. Questo -ricordano gli organizzatori della mostra- la rese furiosa, e considerò il libro come un insulto alla propria reputazione. In realtà, il volume scatenò la curiosità, anche morbosa, della stampa di mezzo mondo.

L’allestimento è visitabile fino al 18 febbraio.