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La Francia riscopre i globi di Coronelli
28 Set 2007 00:30 - DALL'ESTERO
Il francobollo austriaco del 1977: riporta uno dei globi firmati da Vincenzo Maria Coronelli
Il francobollo austriaco del 1977: riporta uno dei globi firmati da Vincenzo Maria Coronelli

Parla un po’ italiano il denso programma varato dalla Francia per il 2008. La lista delle produzioni decise prevede infatti l’omaggio a Vincenzo Maria Coronelli, il cosmografo e geografo nato a Ravenna nel 1650 e morto a Venezia nel 1718.

Tra i suoi meriti, oltre ad una consistente bibliografia (“Atlante veneto”, “Isolario” e i sette volumi della “Biblioteca universale sacro-profana”), vi è l’aver fondato l’Accademia degli argonauti, considerata la più antica società geografica. Per due anni Coronelli restò a Parigi, dove realizzò alcuni dei suoi famosi globi, i quali saranno i soggetti del tributo. Uno è citato già nel 3 scellini austriaco del 29 giugno 1977.

Fra le altre iniziative dentellate decise a Parigi per l’anno prossimo figurano tre congiunte (con Brasile, Canada e Vietnam), il saluto alle Olimpiadi di Pechino, il quarantesimo anniversario del trapianto al cuore, il cinquantesimo della Costituzione posta alla base della Quinta repubblica, il novantesimo dell’Armistizio che ha chiuso la Prima guerra mondiale. Le serie annuali comprendono l’omaggio a Praga (emissione “Le capitali europee”), gli animali della Preistoria (“Natura”), le aree a verde di Marsiglia (“Giardini di Francia”), i battelli celebri (“L’angolo del collezionista”), la “Festa del francobollo” e i rituali Croce rossa e PostEurop.

           


A Vasto “volano” gli aerofilatelisti
27 Set 2007 20:31 - APPUNTAMENTI

Due ori grande e una discreta manciata di ori normali: si è chiusa così “Vastophil 2007”, promossa dal Circolo filatelico numismatico della città abruzzese con il supporto della Federazione fra le società filateliche italiane.

Al “top” dell’esposizione nazionale figura Lino Lensi, che ha ottenuto 91 punti e il gran premio competizione con “Lati - Linee aeree transcontinentali italiane”. Seguito, a distanza di appena un punto, da un secondo lavoro di aerofilatelia, intitolato “Il servizio aeropostale Lati con il Sudamerica” e firmato da Flavio Riccitelli.

Un altro riconoscimento speciale, dedicato alla memoria del collezionista ed esperto del tema religioso Gennaro Angiolino, è stato attribuito a Pierluigi Benedetti. Presentava lo studio “Sacra rota”, considerato il migliore con 86 punti e l’oro in classe “un quadro”.

Ancora l’aerofilatelia ha primeggiato nell’esposizione regionale: 81 punti e l’oro sono stati riconosciuti a Carlo Milanesi, che ha proposto “Giri aerei internazionali di Sicilia”.

Ai lavori della giuria hanno partecipato Michele Caso (presidente), Gianni Deppieri, Costantino Gironi, Claudia Massucco, Gianfranco Poggi e Giovanni Riggi di Numana.

Il premio a Lino Lensi, nella foto con il presidente del Circolo filatelico numismatico, Rino Piccirilli (a destra)
Il premio a Lino Lensi, nella foto con il presidente del Circolo filatelico numismatico, Rino Piccirilli (a destra)
L'annuncio della manifestazione
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Maria Callas, Venezia, la posta
27 Set 2007 17:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Uno dei francobolli già usciti per Maria Callas, firmato dal Belgio nel 2000
Uno dei francobolli già usciti per Maria Callas, firmato dal Belgio nel 2000

Non solo il foglietto che l’Italia proporrà il 18 ottobre, presentato nella news precedente. Maria Callas, di cui si ricorda il trentesimo dalla scomparsa, figura già su alcuni francobolli, tra i quali quelli di Belgio (emesso il 18 novembre 2000), Grecia (5 maggio 1980) e Saint Vincent (5 novembre 1997).

Da riscoprire sono anche i riferimenti a Venezia, dove verrà utilizzato uno degli annulli fdc, mentre un altro manuale è stato impiegato il 16 settembre, contemporaneamente al concerto che la soprano Dimitra Theodossiou ha tenuto alla Fenice.

Il legame tra la città lagunare e l’artista è sempre stato importante; qui, ad esempio, ha sede l’associazione culturale che ne perpetua il nome e nelle ultime settimane è stata allestita la mostra “Maria Callas e Venezia”, ospitata prima a ca’ Vendramin Calergi e poi al fontego dei Tedeschi, cioè alle Poste centrali. L’allestimento ha offerto “lettere, documenti, poesie, oggetti e abiti di scena indossati dall’artista nei più prestigiosi teatri del mondo”. Lo stesso immobile nel 1998 aveva già ospitato il percorso “Callas alla Fenice, immagini e cimeli 1947–1954”.

Beniamino Gigli, altro protagonista del foglietto italiano per gli artisti, è stato citato da San Marino il 25 maggio 1996.

L'allestimento al fontego dei Tedeschi, intitolato «Maria Callas a Venezia»
L'allestimento al fontego dei Tedeschi, intitolato «Maria Callas a Venezia»
Il foglietto italiano programmato per il 18 ottobre
L'associazione culturale «Maria Callas»
           


Artisti d’Italia - Che lo spettacolo inizi!
27 Set 2007 16:37 - EMISSIONI ITALIA

Rita Fantini non ha deluso, firmando il gradevole foglietto che l’Italia metterà a disposizione dal 18 ottobre.

La confezione comprende tre francobolli da 60 centesimi l’uno, in memoria di altrettanti artisti: il tenore Beniamino Gigli, scomparso mezzo secolo fa, la soprano Maria Callas (all’anagrafe Maria Anna Kalogeròpoulos), morta nel 1977, e l’attore Amedeo Nazzari (Salvatore Amedeo Buffa), classe 1907.

Oltre alla riconoscibilità dei volti, va sottolineata la cura nei dettagli. La carta valore per Beniamino Gigli offre in aggiunta un pentagramma con alcune note e, sullo sfondo, il cantante in costume di scena nell’opera lirica “I pagliacci”. Pentagramma e note sono stati utilizzati pure con Maria Callas, per la quale è stato aggiunto il dettaglio dell’acconciatura impiegata durante la “Turandot”. Amedeo Nazzari, infine, è associato ad una cinepresa e ad un suo personaggio. Un ulteriore ritratto della “Divina” e alcuni dei soggetti utilizzati sui francobolli sono riproposti sui bordi della confezione.

I blocchi prodotti sono due milioni, celebrati con annulli speciali al filatelico di Recanati (Macerata) e di Cagliari, centri che hanno dato i natali rispettivamente a Gigli e Nazzari. Il riferimento all’artista di origini greche è invece allo spazio filatelia di Venezia, città della “Fenice”.

Il foglietto per i tre artisti: da sinistra, Beniamino Gigli, Maria Callas e Amedeo Nazzari
Il foglietto per i tre artisti: da sinistra, Beniamino Gigli, Maria Callas e Amedeo Nazzari
           


Jean Fissore ambasciatore in Spagna
27 Set 2007 14:52 - DALL'ESTERO
Jean Fissore, presidente del Club de Monte-Carlo de l'élite de la philatélie ed ora diplomatico monegasco a Madrid
Jean Fissore, presidente del Club de Monte-Carlo de l'élite de la philatélie ed ora diplomatico monegasco a Madrid

I collezionisti lo conoscono come presidente del Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie. È lui il nuovo ambasciatore del Principato di Monaco in Spagna.

L’incarico, tuttavia, non bloccherà le attività filateliche. In una lettera, rivolta ai membri dell’organizzazione collezionistica, ribadisce che continuerà “ad assicurare la presidenza del nostro Club”, così come opereranno regolarmente gli altri membri del consiglio di amministrazione, il cui mandato si esaurirà nell’autunno del 2008 .“Malgrado l’allontanamento che le mie nuove funzioni provocano -ha poi aggiunto- resto in stretto contatto con il consiglio di amministrazione ed il segretariato generale a Monaco”.

Rimane confermato l’allestimento dedicato ai cento francobolli e ai documenti fra i più rari al mondo. Come tradizione, sarà ospitato all’interno della prossima “Monacophil”, iniziativa annunciata per il 4-6 dicembre 2009.

Il salone verrà anticipato da altre attività, ad esempio da una presenza con venti quadri, tratti dalle collezioni dei membri, nel novembre 2008 a New York, ospiti del Collectors club. Cui potrebbe aggiungersi un ulteriore incontro sociale, da svolgersi nel corso di una delle manifestazioni internazionali in calendario per il 2008, magari Vienna.

«Monacophil 2009»
L'Ambasciata di Monaco in Spagna (sito in francese)
           


La festa degli ottant’anni? A Lavagna
27 Set 2007 00:15 - APPUNTAMENTI
Collezionisti di «rosse» in raduno a Lavagna (Genova), nel prossimo fine settimana
Collezionisti di «rosse» in raduno a Lavagna (Genova), nel prossimo fine settimana

Ottant’anni di presenza in Italia: la prima affrancatura meccanica conosciuta è datata 26 giugno 1927 e venne impiegata a Bologna per le Esposizioni riunite littoriale. Era una macchina della tedesca Francotyp, azienda allora rappresentata in Italia dalla Audion.

Una collaborazione che prosegue ancora oggi e che verrà sottolineata durante la “nazionale” dell’Aicam, in calendario fra il 29 ed il 30 settembre a Lavagna (Genova). Non a caso, il “Premio Aicam 2007” sarà attribuito alla Audion, per la sua ininterrotta attività nel comparto e per avere dato, nel corso del tempo, le più rare, le più belle e le più rappresentative impronte.

Organizzata dal Circolo filatelico lavagnese, la manifestazione vede come punto di riferimento principale la sala Rocca di piazza Cordeviola (orari: 10-12.30 e 14.30-18.30, domenica fino alle 17, ingresso libero). È prevista una mostra sociale, alla quale si affiancheranno la visita alla basilica dei Fieschi a Cogorno (sabato pomeriggio), la chiacchierata con Nino Barberis intitolata “La prima rossa italiana si tinge di giallo” (sabato alle ore 21.30, presso l’albergo Tigullio, che si trova in via Matteotti 1), il congresso (domenica alle ore 10 presso la biblioteca di piazza Ravenna 3), il pranzo con le premiazioni ed infine la riunione di scambi (domenica pomeriggio in biblioteca). Sarà disponibile un numero unico di 80 pagine.

La Audion ha ricordato il giro di boa utilizzando una targhetta commemorativa
La Audion ha ricordato il giro di boa utilizzando una targhetta commemorativa
La storia della prima macchina affrancatrice
Gli espositori (file rtf)
           




Diciottenni 2006: distruzione rinviata?
26 Set 2007 19:48 - APPUNTAMENTI
Per Carlo Catelani (nella foto) la distruzione potrebbe slittare
Per Carlo Catelani (nella foto) la distruzione potrebbe slittare

Verrà rispettato o no il termine per distruggere i foglietti non consegnati ai diciottenni? Ad ormai quattro giorni dalla data ultima, in mancanza di comunicazioni ufficiali, la domanda è d’obbligo.

“Vaccari news” ha voluto sentire Carlo Catelani: oltre ad essere il presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti, è nella commissione (finora mai riunitasi) incaricata di gestire l’operazione. “Spero, mi auguro, sono convinto -ammette- che in tutta questa confusione, con i ritardi e con i nuovi ritardi sui ritardi, la vicenda si chiuda presto, bruciando o comunque distruggendo le rimanenze. Una data definitiva non c’è ancora; considerando che siamo arrivati alla sera del 26, che il 29 è sabato e il 30 è domenica, la vedo dura nel rispettare il termine. Probabilmente, ma è una mia supposizione, si dovrà attendere ancora qualche giorno, magari la metà di ottobre. La distruzione permetterà finalmente di conoscere il numero definitivo dei foglietti esistenti”.

Il rinvio di agosto
           




Poste dà i numeri del primo semestre. Intanto...
26 Set 2007 17:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Anche il primo semestre 2007 si è dimostrato economicamente significativo per Poste italiane
Anche il primo semestre 2007 si è dimostrato economicamente significativo per Poste italiane

Nuovo trend positivo per Poste italiane: il primo semestre 2007 -precisano dal gruppo- ha registrato “un forte incremento degli utili”, pari a 448 milioni, cioè un 18,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2006. Lo stesso tenore è documentato nel risultato operativo (959 milioni, +18,3%) e nei ricavi totali (9,5 miliardi, con una crescita dell’8,6%).

Forte slancio -prosegue la nota- anche dei conti correnti bancoposta (5,1 milioni, + 5,5% sul 2006) e della carta prepagata Postepay (finora ne sono state emesse 3,3 milioni). In buona evidenza i ricavi provenienti dai tradizionali servizi postali, che ammontano a 2,8 miliardi di euro (+3,4%), dai servizi finanziari (+4,5%) e assicurativi (+15,6%).

Troppo impegnati con i conti, Poste italiane e ministero alle Comunicazioni paiono dimenticare il decreto riguardante la distruzione dei foglietti 2006 non distribuiti ai diciottenni. Il termine previsto dalla norma, che non risulta rinviato una seconda volta, è il 30 settembre. Ad oggi pomeriggio nessuna comunicazione ufficiale è stata data.

I precedenti per l’emissione dedicata ai diciottenni
           




Atti giudiziari, una convenzione per renderli più veloci
26 Set 2007 16:25 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Poste italiane aggiorna gli accordi sottoscritti con il ministero alla Giustizia
Poste italiane aggiorna gli accordi sottoscritti con il ministero alla Giustizia

Un efficace procedimento giudiziario si basa anche sui dettagli, come la notificazione degli atti in materia civile e penale. Evidentemente soggetti, come gli altri documenti, a problematiche nei tempi di consegna. Non è un caso se oggi ministero della Giustizia e Poste abbiano sottoscritto, sull’argomento, una nuova convenzione.

L'intesa è stata siglata dal ministro Clemente Mastella e dall’amministratore delegato della società Massimo Sarmi, “allo scopo di rendere più spedita la procedura di recapito ed esito della notifica per garantire tempi più veloci nella celebrazione dei procedimenti civili e penali”.

La nuova convenzione affida a Poste il compito di realizzare un sistema snello e veloce e consente all’Amministrazione giudiziaria l’opportunità di dotarsi di un sistema di rendicontazione degli avvisi di ricevimento. “Grazie all’impiego di nuove tecnologie informatiche le operazioni previste dalla convenzione saranno eseguite nei molti centri che Poste italiane ha istituito su tutto il territorio nazionale”. La rete “permetterà di offrire un servizio ancora più efficiente”.

Tra le conseguenze, l’incarico a Poste per un servizio di data entry, la gestione centralizzata, il supporto diretto agli uffici locali che si occupano di notifiche esecuzione protesti.

           




Il “Giallino” in bacheca. Ma solo per pochi giorni
26 Set 2007 16:25 - APPUNTAMENTI
Uno dei fogli della «Provvisoria» uscita nel 1934 (foto Ufficio filatelico e numismatico, per gentile concessione dei Musei vaticani)
Uno dei fogli della «Provvisoria» uscita nel 1934 (foto Ufficio filatelico e numismatico, per gentile concessione dei Musei vaticani)

Non mancano le gemme, ad esempio i fogli interi della “Provvisoria”, serie emessa nel 1934 per rimediare alle nuove esigenze postali. E le cartevalori più comuni, fra cui il capitolo di Giovanni XXIII che -come recentemente ha fatto notare il presidente Afip, Carlo Catelani- l’anno prossimo potrebbe tornare di attualità, in occasione del cinquantenario: il “Papa buono” iniziò infatti il suo pontificato il 28 ottobre 1958.

Ma il Museo filatelico e numismatico vaticano -da oggi visitabile- offre diversi oggetti affascinanti. Un posto di primo piano è detenuto dal foglio completo di cento esemplari del “Giallino” da 20 bajocchi, realizzato nel 1858 (un altro imminente anniversario... tondo) e mai arrivato agli sportelli. Questo nonostante risultasse utile per spedire lettere ordinarie in Francia, evitando di impiegare come minimo tre francobolli. “Non sappiamo -ha ammesso il curatore del Museo, Pier Paolo Francini- perché non è stato emesso; non esistono documenti. Motivi di ordine politico, forse: potrebbe esserci una connessione con la Seconda guerra d’indipendenza”. Probabilmente ci sono anche valutazioni di carattere tecnico. “L’incisione -aggiunge Paolo Vaccari- è molto grossolana e la stampa è gialla, elementi che hanno provocato una scarsa leggibilità. Senza dimenticare la carta, già all’epoca considerata di qualità piuttosto scadente”. Del francobollo, oltre al foglio esposto al Museo per pochi giorni (poi sarà sostituito da una copia per esigenze di conservazione) si conosce solo un esemplare singolo.

Il Museo è stato formalmente inaugurato ieri sera, con il presidente del Governatorato dello stato, monsignor Giovanni Lajolo, il segretario generale dello stesso Governatorato, monsignor Renato Boccardo, e l’assessore della Segreteria di stato per gli affari generali, monsignor Gabriele Giordano Caccia. L’Italia era rappresentata dal sottosegretario alle Comunicazioni, Giorgio Calò, dal consigliere del ministro Gentiloni, Stefano Gabbuti, e dal direttore della divisione filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini. Non mancavano artisti, commercianti e rappresentanti dei circoli collezionistici.

I cento francobolli del 20 bajocchi -Giallino- unica confezione conosciuta ed esposta in una delle bacheche dedicate al Pontificio (foto Ufficio filatelico e numismatico, per gentile concessione dei Musei vaticani)
I cento francobolli del 20 bajocchi -Giallino- unica confezione conosciuta ed esposta in una delle bacheche dedicate al Pontificio (foto Ufficio filatelico e numismatico, per gentile concessione dei Musei vaticani)
La presentazione di ieri
La pianta del Museo (file pdf)
           




Tra i negozi storici di Milano anche Sanguinetti
26 Set 2007 00:30 - LIBRI E CATALOGHI
C’è anche una filatelia tra le attività commerciali più antiche di Milano repertoriate dalla guida
C’è anche una filatelia tra le attività commerciali più antiche di Milano repertoriate dalla guida

Gli esercizi ancora operativi nonostante il trascorre del tempo. Voluta dalla Camera di commercio e edita dal Touring club italiano, la guida “I locali storici di Milano” (160 pagine, 12,00 euro) repertoria aziende che vanno dal 1500 al 1950. Fra queste c’è pure la ditta Sanguinetti, alla quale è riservata una scheda.

“La passione per la filatelia dei fratelli Amleto e Renato Sanguinetti –si legge- risale ai tempi della scuola, quando tra i banchi avvengono i primi traffici di francobolli che li avvicinano al mondo dei collezionisti e del commercio filatelico. L’inizio di una vera e propria attività commerciale data invece dal 1906, anno di apertura del negozio”. In un secolo, la crescita: l’acquisto della collezione le Canotier, i listini a colori illustrati da Achille Beltrame, la ripresa dopo il difficile periodo patito durante la Seconda guerra mondiale. Fino all’ultimo spostamento, compiuto vent’anni fa, da via Hugo a via Solari.

Tra i settori di attività -ricorda il volume- oltre ai francobolli di Cina, Giappone e Stati Uniti, figurano le cartoline Liebig, la cui prima catalogazione risale al 1911. Un mercato, quest’ultimo, “che si dimostra buono anche in un periodo di crisi economica non indifferente”, come testimonia Oscar Sanguinetti.

           




Museo filatelico vaticano, da domani apre
25 Set 2007 14:48 - APPUNTAMENTI
Un'ala del Museo appena presentato (foto Ufficio filatelico e numismatico, per gentile concessione dei Musei vaticani)
Un'ala del Museo appena presentato (foto Ufficio filatelico e numismatico, per gentile concessione dei Musei vaticani)

Nuova sede, la terza -dopo la collocazione alla torre Borgia e alla ex stazione ferroviaria (chiusa alla metà degli anni Novanta)- per il Museo filatelico e numismatico vaticano. Presentato, così come previsto, questa mattina, alla presenza del direttore dei Musei vaticani, Francesco Buranelli, e del conservatore del Museo filatelico, Pier Paolo Francini.

“Il Museo filatelico -ha detto Francesco Buranelli- è all'interno di una realtà incredibile, il trentunesimo museo. Finalmente torna ad essere visibile. Uno spazio che non giudicherei una panacea di tutti i mali, ma dignitosissimo, uno «step» per un allestimento definitivo”.

Considerata la notevole diversità degli spazi disponibili -ha aggiunto Pier Paolo Francini- “è stato necessario compiere un grosso lavoro di cernita e di sintesi nel riallocare il Museo nella nuova sede. Oserei quasi dire che si può serenamente parlare di «un nuovo» Museo, visti anche i diversi criteri di allestimento adottati”.

I Musei vaticani accolgono quattro milioni di visitatori l’anno; solo ieri ne sono stati contati 21mila.

La struttura -ricordano dal Governatorato- è per specialisti e per curiosi: “è un compendio di storia contemporanea e di religione, è un percorso visto attraverso i francobolli e le monete, entrambi sì espressione di sovranità, ma anche di rigorose discipline e piacevoli passatempi”.

L’allestimento raccoglie tutta la produzione filatelica e numismatica della Città del Vaticano, dal 1929 ad oggi, comprendendo bozzetti, lastre tipografiche ed ancora altro materiale. Sotto teca anche una selezione di Pontificio. È collocato all'interno dei Musei vaticani e vi si accede dall’ingresso principale degli stessi Musei, in viale Vaticano (Metro A, stazione Cipro-Musei vaticani). Possibili visite guidate telefonando allo 06.69.88.30.05.

Il direttore dei Musei vaticani, Francesco Buranelli, e il conservatore del Museo filatelico, Pier Paolo Francini, questa mattina alla presentazione
Il direttore dei Musei vaticani, Francesco Buranelli, e il conservatore del Museo filatelico, Pier Paolo Francini, questa mattina alla presentazione
Le anticipazioni di «Vaccari news»
L'emissione commemorativa
L’intervento di Pier Paolo Francini (file pdf)
           




Cantieri aperti: la lente sulle aree interne
25 Set 2007 00:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA

Dopo gli uffici aperti al pubblico, anche i settori di Poste italiane adibiti alle lavorazioni vengono rinnovati. Sono oltre 900 gli impianti interessati. Di questi, circa 300 richiedono interventi impegnativi che prevedono l’acquisizione di nuovi locali; i restanti contemplano investimenti di minore portata e soprattutto l’impiego delle medesime strutture già in uso oggi. Il programma è stato avviato ora concentrandosi su un primo lotto di 260 punti; il resto verrà attuato nell’arco del prossimo biennio.

Diversi i benefici attesi: un maggiore comfort ambientale, la minimizzazione dei percorsi, la messa a punto di attrezzature progettate e disposte per garantire ergonomia e funzionalità, un sistema di illuminazione individuale.

I cambiamenti interesseranno tutte le zone in cui un centro di recapito è articolato: arrivi e partenze, ripartizione, area portalettere, servizi, staff.

L’obiettivo è organizzare, almeno dove è possibile, locali su un unico livello, per ottimizzare le procedure ed i percorsi del personale, evitando l’impiego di scale ed ascensori. Prevista, poi, una netta separazione tra gli ambienti di lavoro e quelli di servizio.

I motocicli dovranno essere protetti, laddove ancora non sono esistenti, da pensiline, allestite vicino all'uscita dei portalettere
I motocicli dovranno essere protetti, laddove ancora non sono esistenti, da pensiline, allestite vicino all'uscita dei portalettere
           




Al via Ravenna, rinnovata
24 Set 2007 15:15 - APPUNTAMENTI
Anche San Marino partecipa all’evento. Nell’annullo, il palazzo Comunale esistente in piazza del Popolo
Anche San Marino partecipa all’evento. Nell’annullo, il palazzo Comunale esistente in piazza del Popolo

Solo convegno commerciale, dedicato a filatelia, storia postale, cartoline e numismatica, in un luogo più centrale rispetto al passato. Verrà allestita all’Almagià, al civico 2 della via omonima, distante trecento metri dalla stazione ferroviaria.

È la “Nuova Gifra”, in calendario a Ravenna tra il 29 ed il 30 settembre. Organizzata da Ascom e Circolo filatelico numismatico “Dante Alighieri”, aprirà alle 9.30 e chiuderà alle 18.30 (domenica alle 14).

A Ravenna un nuovo appuntamento con la filatelia
A Ravenna un nuovo appuntamento con la filatelia
L’annuncio del cambiamento di sede
           




Myanmar - “Liberate Aung San Suu Kyi”
24 Set 2007 10:15 - DALL'ESTERO

Prima i bonzi, poi le monache. Intanto, altre manifestazioni si annunciano, all’insegna della democrazia per la Birmania e della libertà per la dissidente Aung San Suu Kyi.

La quale figura da tempo su una carta valore norvegese. I cent’anni del Premio Nobel vennero ricordati postalmente da diversi Paesi che tuttavia, nel francobollo, preferirono citare il chimico che ha dato il nome al prestigioso riconoscimento, la medaglia o altre immagini più generiche. Non così Oslo, che il 14 settembre 2001 uscì con otto francobolli che associano Alfred Nobel a sette titolari del Premio per la pace. Fra cui, appunto, Aung San Suu Kyi, vincitrice del riconoscimento dieci anni prima e protagonista di uno dei tagli da 5,50 corone.

Francobollo che gli esperti ricordano come particolarmente discusso: apprezzato dagli oppositori e dalle associazioni che all’estero li appoggiano ma non gradito dagli altri.

Il francobollo del 2001
Il francobollo del 2001
           


Nuova tappa per i maestri della pittura
24 Set 2007 00:15 - SMOM

Un progetto avviato il 18 aprile 1983 con l’omaggio a Michelangelo Merisi e proseguito nel tempo. La prossima tappa, certo non economica, è attesa lunedì 1 ottobre. È la serie “Maestri della pittura”, firmata dallo Smom e questa volta dedicata a Guido di Pietro (circa 1400-1455), meglio noto come Beato Angelico. Del pittore viene proposto il dipinto “Incoronazione della Vergine”, realizzato nel 1430-1432 e conservato al Louvre.

Ognuno dei quattro francobolli evidenzia un particolare dell’insieme. Gli angeli alla sinistra del trono sono compresi nel taglio da 65 centesimi, i santi inginocchiati a sinistra in quello da 85, le sante genuflesse a destra nella carta valore da 1,50 euro e gli angeli posti alla destra nell’esemplare da 3,20 euro.

Il foglietto comprende l’opera nel suo complesso e si compone di ulteriori tre dentelli: i due da 2,50 euro raccolgono i santi posti alla sinistra e alla destra, mentre il 3,00 euro riprende l’area centrale, ossia la Madonna mentre viene incoronata.

Le tirature ammontano a 20mila serie, raccolte in fogli da venti, e 15mila foglietti.

La serie completa
La serie completa
L'opera al Louvre (sito in francese)
           


Annulli ottomani, ora tocca ad “M” e “N”
23 Set 2007 00:30 - LIBRI E CATALOGHI
Nuova tappa con la marcofila ottomana
Nuova tappa con la marcofila ottomana

Da M’Elbes, oggi in Israele, a Nusaybin, passando da Malatya, Manastir (Macedonia), Menemen, Mustafa Pasa (Bulgaria), Nif e numerose altre località. Un tempo sottoposte alla Sublime Porta ed ora appartenenti alla Turchia come a diversi altri Paesi dell’area.

Nuovo volume, il settimo, per “Illustrated Ottoman-Turkish postmarks 1840-1929”, dovuto a M.Ziya Agaogullari e M.Bulent Papuccuoglu. I due specialisti stanno gradualmente catalogando e illustrando (sia con impronte ricostruite, sia con immagini di documenti postali reali) gli annulli appartenenti all’Impero Ottomano. La tappa attuale si sofferma sui centri il cui nome comincia per “M” e “N”.

Completamente a colori, lo studio si sviluppa per 236 pagine e costa 70,00 euro. È scritto anche in inglese. L’opera si concluderà con il decimo tomo.

Il progetto editoriale complessivo
Il sesto volume
           


Le mille facce dei personalizzabili
22 Set 2007 00:15 - DALL'ESTERO
Christian Genevier, giornalista francese in pensione, appassionato realizzatore di personalizzabili
Christian Genevier, giornalista francese in pensione, appassionato realizzatore di personalizzabili

Nati per le piccole gioie familiari, qualche volta impiegati forzosamente per finalità politiche e propagandistiche, presto adattati alle esigenze delle aziende più dinamiche, trasformati in vero e proprio business, i francobolli personalizzabili (alla lista dei Paesi che li propongono si è recentemente aggiunta la Spagna ed il 26 settembre comincerà Gibilterra) non finiscono di stupire. Permettendo di individuare un’ulteriore categoria, che li fa evolvere in un vero e proprio piccolo media.

L’esempio significativo arriva dalla Francia e dall’attività di Christian Genevier. Giornalista in pensione, si descrive -in questa intervista a “Vaccari news”- come “realizzatore dei francobolli personalizzati”. Al suo attivo ha già numerose performance, che documentano il dramma del Darfur come la piaga dell’aids, le attività filantropiche della Fondation Abbé Pierre, la richiesta di pari opportunità, il luogo comune delle frasi fatte. Senza dimenticare ulteriori estensioni: nell’ambito artistico, ricordando Alphonse Mucha, Jean Hippolyte Flandrin, Leonardo, Bob Marley o Fela Kuti, oppure delle antiche pubblicità.

“Non si tratta -precisa il diretto interessato- di un’attività professionale ma di un ritorno alle origini: quando ero giovane, ho realizzato numerosi manifesti ed illustrazioni. Per me rappresenta un mezzo di espressione importante. Scelgo i soggetti in base a quanto sento: faccio quello che mi piace, e ciò mi pare importante. Con i personalizzabili è l’autore stesso che parla, sostenuto dall’istituzione postale. In questo senso, i miei francobolli rappresentano ciò che io sono”.

Problemi di copyright? “Bisogna avere -precisa- sempre il diritto ad utilizzare foto e loghi. Li ho sempre domandati e ottenuti, in qualche caso pagando”.

Ma chi compra i suoi francobolli? “Vi sono almeno quattro categorie di richiedenti: i collezionisti della nostra serie ordinaria «Marianne», poiché impiegata anche per realizzare questo prodotto, gli interessati ai personalizzabili (sempre più numerosi), i tematici e coloro che sono incuriositi dallo specifico argomento, indipendentemente dalla filatelia”.

Alcuni dei suoi lavori
Alcuni dei suoi lavori
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L’arte? È anche “Siracusana”
21 Set 2007 18:52 - APPUNTAMENTI
Il percorso, ospitato a villa Remmert di Ciriè, vede coinvolta la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Il percorso, ospitato a villa Remmert di Ciriè, vede coinvolta la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Cara e vecchia “Siracusana” che, tra il 1953 ed il 1980, ha visto l’Italia crescere e trasformarsi. L’umile serie ordinaria è anche testimone dei “poveristi”, come nel caso dell’interpretazione data da Alighiero Boetti. Chiamata “Senta titolo”, l’opera, del 1974, offre nove buste spedite nel gennaio di quell’anno da varie città, tutte dirette ad Antonio Russo Tucci (utilizzando indicazioni dell’indirizzo differenti) presso la Galleria Sperone, a Torino.

Ma quello che balza all’occhio è soprattutto la variazione cromatica dell’affrancatura, giocata su un blocco di otto esemplari del 5 lire ed un esemplare, variamente posizionato, del taglio da 10. Complessivamente 50 lire, a quell’epoca l’esatto ammontare per un plico ordinario pesante fino a 20 grammi.

Il lavoro, da domani e fino al 16 gennaio, è esposto a Ciriè, nell’ambito della mostra “Marcello Levi - Uno sguardo su Torino tra gli anni Sessanta e Settanta”.

“Marcello Levi -precisano gli organizzatori, che fanno capo alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- rappresenta un personaggio chiave nella storia dell’arte contemporanea italiana. Grande collezionista, mecenate sensibile e raffinato anticipatore, ha compreso, sostenuto e promosso l’Arte povera a Torino, contribuendo a rendere questa città il luogo fertile per far fiorire un’attività avanguardistica d’eccezione”. Il percorso è dedicato a Levi e alle sue scelte, proponendo il più significativo nucleo poverista della sua collezione, con realizzazioni di Alighiero Boetti e di altri, fra cui Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Mario Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio.

Per contestualizzare il periodo, l’allestimento è arricchito dalle schede dedicate alle opere, agli autori e da una cronologia generale che ricostruisce i principali avvenimenti del decennio, in tema di attualità, società, scienza e cultura, oltre che da brani di musica e di film documentari dell’epoca.

Villa Remmert, che ospita la mostra, si trova in via Rosmini 1 ed è visitabile dal venerdì alla domenica fra le ore 15 e le 21.

L’opera di Alighiero Boetti
L’opera di Alighiero Boetti
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