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dir. resp. Fabio Bonacina
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Da mezzo secolo è Cons
23 Gen 2009 01:42 - SAN MARINO
Fondato il 3 aprile 1959, il Comitato olimpico nazionale sammarinese riceverà, il 20 febbraio, un altro omaggio dentellato

Un organismo che sta particolarmente a cuore sul monte Titano. Tanto da averlo riproposto più volte in formato dentello. È il Comitato olimpico nazionale sammarinese, che ora festeggia il mezzo secolo di attività: fu tenuto a battesimo il 3 aprile 1959, per cominciare ad operare con i Giochi di Roma dell’anno successivo. L’omaggio consiste in un esemplare da 1,80 euro, in vendita dal 20 febbraio.

La carta valore, prodotta in 90mila pezzi raccolti in fogli da dodici con testo commemorativo sul bordo destro, offre il logo del Comitato e quello dell’anniversario. Quest’ultimo è dovuto a Vittorio Picconi, il designer e regista cui è stato dato l’incarico di realizzare anche il francobollo.

Oggi il Cons raggruppa trentadue federazioni, in rappresentanza del movimento olimpico e sportivo nazionale.

Il Comito è stato citato per il trentesimo anniversario il 13 maggio 1989; si tratta di un 650 lire inserito nella serie per gli avvenimenti sportivi. Il solo emblema fa capolino in altre produzioni, come il foglietto del 22 maggio 1992 (comprende quattro tagli da 1.250 lire l’uno) emesso per le Olimpiadi di Barcellona, sui margini del blocco del 31 gennaio 1994 (raccoglie quattro francobolli da 750 lire ripetuti due volte) per Lillehammer e nella serie del 12 febbraio 1996 (100, 500, 650, 1.500 e 2.500 lire) per Atlanta. In più, vanno citate le proposte del 16 maggio 1985 (50, 350, 400, 450 e 600 lire) e del 17 aprile 2001 (otto tagli da 800 lire o 41 centesimi in foglietto) per la prima e la nona edizione dei Giochi dei piccoli stati, di cui il Comitato fu promotore ed organizzatore.

Il 20 febbraio 2009 usciranno, inoltre, l’omaggio al Futurismo e quello per i ceramisti sammarinesi. L’emissione per Louis Braille -precisa l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica- “è stata rinviata per problemi tecnici”; forse verrà accantonata, anche perché il bicentenario della nascita appartiene ormai al passato, essendosi consumato il 4 gennaio.

Ieri e oggi: gli omaggi al Cons del 1989 e del 2009
Ieri e oggi: gli omaggi al Cons del 1989 e del 2009
Il sito del Comitato olimpico
La serie 2009 per il Futurismo
           


Emissioni del 10 febbraio, ecco i dati
22 Gen 2009 21:12 - VATICANO
Le uscite riguardano gli ottant’anni dei Patti lateranensi e i sette secoli di devozione di Nostra Signora d’Europa

Le immagini sono note da alcuni giorni; mancavano, tuttavia, le informazioni tecniche riguardanti le due emissioni che il Vaticano ha deciso di emettere il 10 febbraio.

I sette francobolli da 65 centesimi per gli ottant’anni dei Patti lateranensi, e quindi dello Stato, riproducono gli ultimi pontefici e sono prodotti in fogli da dieci con una tiratura massima di 250mila serie. Li accompagna, a 2,80 euro, il foglietto con la “Civitas vaticana”, una pianta prospettica ed attuale della Città, incisa ad acquaforte e bulino su rame; realizzata da Pierluigi Isola per la Biblioteca apostolica, vuole rappresentare l’immagine simbolica del Vaticano nel XXI secolo.

Il blocco è prodotto in 120mila esemplari. Tutti i papi che dal 1929 si sono succeduti -è la precisazione giunta da oltre Tevere- “hanno confermato la natura di questa entità territoriale, come mezzo per assicurare l’indipendenza reale e visibile della sede apostolica nella sua attività di governo della Chiesa universale e di servizio all’umanità”. Tra le attribuzioni riconosciute, naturalmente, rientra l’emissione di valori postali.

Quanto alla congiunta con Gibilterra, il francobollo da 85 eurocent richiama l'ex moschea della Rocca trasformata in santuario e, in particolare, la statua in legno policromo della Vergine con il Bambino conservata al suo interno. Le ricerche d’archivio hanno dimostrato che il luogo ha cominciato ad essere frequentato dai fedeli cristiani nel 1309. Nel 1979 Giovanni Paolo II approvò ufficialmente il titolo dell’edificio come Nostra Signora d’Europa e patrona di Gibilterra; si festeggia il 5 maggio, data nella quale ricorre anche il “Giorno dell’Europa”. La tiratura massima prevista è di 560mila esemplari, raccolti in minifogli da quattro.

Le due proposte vaticane ed il minifoglio collegato di Gibilterra
Le due proposte vaticane ed il minifoglio collegato di Gibilterra
Gli altri dettagli: la serie per gli ottant'anni dello Stato…
…e quella per Nostra Signora d'Europa
La “Civitas vaticana”
           


La storia vista da Tolmezzo
22 Gen 2009 12:18 - LIBRI E CATALOGHI
Dalle fedi di sanità veneziane al Trattato di Parigi che ha chiuso la Seconda guerra mondiale: i fatti generali e quelli locali, esaminati tra lettere e cartoline
La copertina del libro
La copertina del libro

“Diffondere la storia postale della nostra città ad un pubblico eterogeneo e non solo di addetti ai lavori, per avvicinare la gente a questo affascinante settore”. Così i due autori del Circolo filatelico “Città di Tolmezzo”, Pier Giuseppe Avanzato e Claudio Gottardis, descrivono il loro studio “Tolmezzo in posta - dalla Repubblica veneta alla Repubblica italiana”.

In 144 pagine illustrate a colori (10,00 euro, edizioni Andrea Moro), il lavoro esamina il centro udinese sbirciando... tra lettere e cartoline, inviate o ricevute. Cominciando dalle fedi di sanità che, pur non essendo propriamente collegate alla posta, accompagnavano il viaggiatore quale lasciapassare di garanzia contro il diffondersi della peste.

Fra cronaca minuta, grande storia e documenti cartacei, il racconto tocca le principali tappe vissute dalla comunità: il periodo veneziano, l’arrivo delle armate napoleoniche e la restaurazione austriaca, l’introduzione dei francobolli (per il momento targati Lombardo-Veneto), la Terza guerra d’indipendenza che segna il passaggio alla corona sabauda. Poi, il percorso si fa comune al resto d’Italia, costantemente esaminato attraverso i fatti del luogo, come quando, dopo Caporetto, gli austro-ungarici ritornano provvisoriamente e vengono ipotizzate persino delle marche per il porto locale. La narrazione termina il 15 settembre 1947: con il Trattato di Parigi, il Friuli e Gorizia tornano sotto la sovranità italiana.

A Tarcento altre iniziative editoriali di storia postale locale
           


La Finlandia multiculturale è al lavoro
22 Gen 2009 01:42 - DALL'ESTERO
Helsinki rende omaggio agli stranieri che hanno scelto il Paese scandinavo per emigrare. La serie propone bambini sullo sfondo di un cielo azzurro
Il primo dei due esemplari italiani del 2006
Il primo dei due esemplari italiani del 2006

Chi pensa ancora alla Finlandia come terra popolata solo da uomini e donne biondi e di carnagione bianchissima dovrà rivedere le proprie convinzioni. Ed aggiornarsi. È l’invito che giunge oggi da Helsinki, dove verrà tenuta a battesimo la nuova serie dedicata al multiculturalismo.

Utilizzando un soggetto non problematico come quello dei bambini, cinque francobolli di prima classe (la serie è in vendita raccolta in libretto a 4,00 euro) richiamano esigenze, difficoltà, speranze di quanti hanno scelto il Paese scandinavo per raggiungere un livello di vita migliore. Non a caso, i piccoli sono vestiti da poliziotto, dottore, pompiere, sciatore e costruttore, mentre lo sfondo alle spalle richiama il cielo sereno, a sottolineare un futuro di certezze.

Il taglio individuato ricorda un poco il 45 centesimi italiano con i ragazzi del... muretto, uscito l’8 maggio 2006 per la serie di PostEurop dedicata all’integrazione vista dai giovani. L’emissione si fece notare soprattutto per il fatto che l’altro valore, da 62 centesimi, riporta il medesimo gruppo ma visto di schiena.

La nuova serie finlandese
La nuova serie finlandese
L'emissione italiana del 2006
           


Quando l’espresso non era solo un caffè
21 Gen 2009 16:29 - APPUNTAMENTI
Dedicato al servizio postale celere il percorso che apre domani a Trieste. Potrà essere visitato fino al 22 febbraio
La stagione dell'espresso sintetizzata in due francobolli: il primo, emesso l'1 giugno 1903, e l'ultimo, il 15 aprile 1976
La stagione dell'espresso sintetizzata in due francobolli: il primo, emesso l'1 giugno 1903, e l'ultimo, il 15 aprile 1976

Mentre -stando alle cronache- il servizio prioritario è sempre meno tale, Poste italiane riscopre, almeno a livello collezionistico, un corriere veloce storico. Si intitola “Il servizio postale espresso” la mostra che, da domani al 22 febbraio, il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa ospiterà nella sua sede triestina. È la stessa struttura destinata ad accogliere il nuovo spazio filatelia, anche se i lavori non sono ancora iniziati.

Il percorso, ad ingresso libero da piazza Vittorio Veneto 1 (orari: da lunedì a sabato 9-13, domenica 10-12), verrà inaugurato domattina alle 11. Si basa sulla collezione di Secondo Tabotta del Circolo filatelico di Tarcento e sul supporto assicurato dall’assessorato alla cultura del Comune di Trieste.

“Nei suoi primi cinquanta anni di vita -spiegano i promotori- l’espresso, per la sua celerità e per le tecniche di comunicazione del tempo, poteva essere paragonato al servizio telefonico”.

Il servizio per accelerare la consegna delle corrispondenze, anche se non mancano esempi precedenti, venne istituito nel 1890, ma i francobolli speciali con cui caratterizzarlo sarebbero arrivati ben più tardi. Il primo debutta l’1 giugno 1903. È un 25 centesimi dove il volto di Vittorio Emanuele, secondo il gusto dell’epoca, era inserito in una cornice liberty sulla falsariga degli altri tagli ordinari dovuti a Giuseppe Cellini.

Durante la stagione repubblicana la prestazione è valorizzata, invece, con il piede alato disegnato da Paolo Paschetto (forse recuperato da un precedente disegno di Edoardo Del Neri), il cavallo con l’auriga di Antonio Mazzotta e Mario Melis o la coppia di puledri alati tratta dall’altorilievo etrusco conservato a Tarquinia e riletto da Luigi Gasbarra. Quest’ultimo soggetto, nella versione più costosa da 300 lire, giunse agli sportelli il 15 aprile 1976. Successivamente, e fino all’abolizione del servizio, si impiegarono i tagli ordinari.

Il disegno per una carta valore di posta aerea di Edoardo Del Neri (1890-1932, fonte: “Secessione ed esotismo – L'avventura artistica di Edoardo Del Neri”) ed il 5 lire dell'1 ottobre 1945 con il piede alato dovuto a Paolo Paschetto
Il disegno per una carta valore di posta aerea di Edoardo Del Neri (1890-1932, fonte: “Secessione ed esotismo – L'avventura artistica di Edoardo Del Neri”) ed il 5 lire dell'1 ottobre 1945 con il piede alato dovuto a Paolo Paschetto
La Gorizia di Edoardo Del Neri
A Trieste e Bari i prossimi spazi filatelia
           




Darwin e l’evoluzione
21 Gen 2009 11:17 - EMISSIONI ITALIA
Non solo il busto dello scienziato: il francobollo sintetizza il lavoro per il quale è ancora famoso
Il francobollo italiano per lo scienziato britannico
Il francobollo italiano per lo scienziato britannico

Se Londra ha puntato sulla sorpresa, trasformando i singoli francobolli in tessere di un puzzle, a sottolineare lo stretto collegamento tra discipline scientifiche solo apparentemente diverse e distanti, l’Italia lancia una carta valore più semplice ma al tempo stesso completa.

Per il bicentenario dalla nascita, il naturalista britannico Charles Robert Darwin verrà ricordato con l’effige, associata tuttavia all’opera “L’origine delle specie” (la prima edizione è di un secolo e mezzo fa) e ad alcune sagome che sintetizzano l’evoluzione, “dai primi ominidi all’homo sapiens”.

La carta valore inaugurerà il programma nazionale del 2009; sarà in vendita a 65 centesimi (primo porto per l’Europa ed il Mediterraneo) dal 12 febbraio. È il giorno esatto della nascita, ma anche quello in cui verrà inaugurata la mostra celebrativa “Darwin 1809-2009”. Ospitata al palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 3 maggio, poi si sposterà a Milano, alla rotonda della Besana, dal 4 giugno al 25 ottobre.

L’annullo che terrà a battesimo l’emissione sarà impiegato allo spazio filatelia della Città Eterna.

Una delle immagini riguardanti la mostra: propone l'Australopithecus afarensis. È una specie, ora estinta, di ominide del genere Australopithecus. Fu identificata grazie a fossili ritrovati nella regione di Afar in Etiopia. Il 30 novembre 1974, sempre ad Afar, furono rinvenuti i resti di un esemplare di femmina adulta, che venne chiamata Lucy; visse almeno 3,2 milioni di anni fa
Una delle immagini riguardanti la mostra: propone l'Australopithecus afarensis. È una specie, ora estinta, di ominide del genere Australopithecus. Fu identificata grazie a fossili ritrovati nella regione di Afar in Etiopia. Il 30 novembre 1974, sempre ad Afar, furono rinvenuti i resti di un esemplare di femmina adulta, che venne chiamata Lucy; visse almeno 3,2 milioni di anni fa
La serie di Royal mail
La mostra “Darwin 1809-2009”
           




Aerofilatelisti in seminario
21 Gen 2009 02:37 - APPUNTAMENTI
L’iniziativa, gratuita, è firmata dall’Aida e si svolgerà per l’intera giornata di sabato 28 marzo a “Milanofil”. Iscrizioni entro il 28 febbraio
L’ultimo numero del trimestrale interno, ora di maggiore formato e a colori
L’ultimo numero del trimestrale interno, ora di maggiore formato e a colori

L’invito è rivolto a tutti gli appassionati di aerofilatelia ed astrofilatelia, soci o meno dell’Aida, che vogliono approfondire la specialità. Sabato 28 marzo, in una sala di “Milanofil”, si svolgerà un seminario sulla specializzazione, rivolto a collezionisti e giurati.

Seminario impegnativo, visto che comincerà alle 9.30 e si chiuderà alle 17.30, con un intervallo di circa un’ora. Comprende sia la parte teorica, con l’esame ed il commento dei regolamenti, sia quella pratica, analizzando le collezioni esposte nel salone.

A salire in cattedra sarà il delegato e giurato italiano Costantino Gironi con il supporto di Fiorenzo Longhi, che ha assunto gli stessi incarichi ma a livello internazionale. “Lo scopo -spiega Costantino Gironi a «Vaccari news»- è duplice. Da una parte analizzare le norme Fip per preparare i molti collezionisti di aerofilatelia che, timorosi di giudizi, espongono solamente in occasione di mostre ad invito e non in manifestazioni a concorso; al tempo stesso vuole rimpinguare l’ormai sparuta schiera di giurati aerofilatelici”.

Le iscrizioni sono gratuite, a condizione che arrivino entro il 28 febbraio al segretario dell’Aida, Roberto Gottardi (roberto.gottardi@libero.it). Tutti i partecipanti riceveranno un volumetto predisposto per l’occasione.

Dietro, naturalmente, c’è l’Associazione italiana di aerofilatelia. Oggi conta circa 110 iscritti, che pagano una quota annua di 35,00 euro. Oltre ai servizi novità e scambi, usufruiscono del trimestrale “Aida flash”, il cui ultimo numero ha adottato un formato più grande, aprendo al tempo stesso la stagione della quadricromia.

Quest’anno la “Giornata dell’aerofilatelia” citerà due centenari, riguardanti il primo aereo tricolore, ideato da Aristide Faccioli nello stabilimento torinese della Società piemontese automobili, ed il Circuito di Brescia. Si terrà a Torino in giugno o a Montichiari in ottobre.

“Milanofil”, le collezioni a concorso
           




Consulta, confermata la composizione
20 Gen 2009 12:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli unici aggiornamenti riguardano i rappresentanti istituzionali. Intanto, la divisione filatelia di Poste italiane cambia sede
La seduta si svolgerà nella sede del ministero allo Sviluppo economico
La seduta si svolgerà nella sede del ministero allo Sviluppo economico

Confermati tutti gli esperti esterni della Consulta per l’emissione di carte-valori postali e la filatelia: sono i quindici già attivi durante il ministero di Paolo Gentiloni ad eccezione di padre Giovanni Marchesi, il gesuita scomparso il 14 giugno 2007 e mai sostituito.

Tra i presenti figura il presidente del consiglio di amministrazione di Vaccari srl, Paolo Vaccari.

Le modifiche riguardano la parte istituzionale dell’elenco, che deve registrare i cambiamenti avvenuti nelle strutture di riferimento. Così, in qualità di consigliere per il settore delle cartevalori postali e per le tematiche filateliche è entrato Nicola Burdiat, un’esperienza soprattutto marcofila ed ora un contratto in essere con Poste italiane. Subentra a Stefano Gabbuti.

L’elenco recepisce, inoltre, la nuova organizzazione ministeriale e quella dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato.

Poste italiane partecipa con l’attuale presidente, Giovanni Ialongo, che ha sostituito Vittorio Mincato. Dalla società provengono pure l’amministratore delegato, Massimo Sarmi, e il direttore della divisione filatelia, Marisa Giannini.

Proprio in questi giorni la divisione sta lavorando al trasloco degli uffici. Abbandona la sede di piazza Dante 25, per spostarsi nei palazzoni dell’Eur, in viale Europa 190.

La notizia della convocazione
La scomparsa di padre Giovanni Marchesi
I componenti della Consulta (file pdf)
           




Lamentele contro le Poste
20 Gen 2009 09:54 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
E dagli uffici parte una nuova diffida contro la società appaltatrice. Era il 1909...

Anche un secolo fa il servizio postale scatenava proteste
Anche un secolo fa il servizio postale scatenava proteste

“Quello postale, tra i servizi pubblici, è più facilmente soggetto ai controlli dei cittadini. Occupa il primo posto nei reclami che pervengono ai giornali: e guai se questi concedessero a tutti ospitalità: si dovrebbe istituire una rubrica permanente. Per conto nostro, di fronte alla facilità con cui si reclama, adoperiamo un certo rigore di controllo, poiché il reclamo acquista valore soltanto quando è giusto e può dar luogo a un rimedio”.

Così cominciava un articolo pubblicato nelle cronache milanesi il 20 gennaio 1909, un secolo fa esatto, dal “Corriere della sera”. Intitolato “Cose postali”, rivela che -tutto sommato- nulla è cambiato sotto il sole.

Nel caso specifico, le segnalazioni riguardavano i mezzi di trasporto: “a parte il magro ronzino che li trascina e il sonnecchiante vecchio conduttore, essi sono piuttosto traballanti carcasse, malsicure custodie del loro contenuto”. Si parla da tempo di sostituirli con automobili, “ma sembra ancora lontana la pratica attuazione di così utili e moderne riforme”.

I sacchi -altro elemento evidenziato- risultano “sgangherati, lacerati, lasciano talvolta (anche quando piove) sfuggire da ampie brecce la corrispondenza che va a sparpagliarsi al suolo e deve essere raccolta a brancate dagli agenti postali”.

Quanto alle cassette, “sono oggi pressoché tutte prive delle targhette mobili indicanti l’ora della levata”, mentre il sistema di chiusura può essere violato con facilità.

Nove giorni dopo il quotidiano presenta la replica delle Poste, dove si anticipano le attese per il concorso, organizzato dal “superiore ministero”, “allo scopo di sostituire le attuali cassette di impostazione e relative sacche resesi dal lungo uso assai deteriorate”. Per quanto riguarda il servizio di trasporto, la direzione dice di aver “nuovamente inviato” all’impresa appaltatrice “un’energica diffida”.

           




Picasso si oppone a Franco. Le cartoline che mai furono
20 Gen 2009 01:13 - APPUNTAMENTI
Al Vittoriano non solo dipinti, disegni e sculture. Il percorso dedicato all’artista spagnolo propone anche oggetti postali. E sbuca l’idea di un progetto risalente alla Guerra civile...
Il percorso sarà visitabile fino all'8 febbraio
Il percorso sarà visitabile fino all'8 febbraio

Le opere (oltre 180 dipinti, disegni e sculture), che lo ripropongono a Roma dopo la grande retrospettiva curata dall’artista stesso nel 1953. Ma anche gli oggetti di uso quotidiano, soprattutto quelli -come lettere e cartoline- che aiutano a capire il contesto e danno informazioni supplementari.

È “Picasso l’Arlecchino dell’arte 1919-1937”, mostra proposta al Vittoriano fino all’8 febbraio. Arlecchino come metafora; può assumere qualsiasi sembianza, al pari dell’artista spagnolo: il quale, all’apice della sua produttività, “è “capace di adottare contemporaneamente gli stilemi del Cubismo, del Neoclassicismo, del Surrealismo e dell’Espressionismo”. Anche il periodo scelto ha una logica: parte dal soggiorno in Italia di due mesi e si chiude con l’anno di “Guernica”.

I riferimenti epistolari si trovano sin dall’inizio, quando quattro bacheche offrono libri, foto ed altri oggetti cartacei. Ad esempio la cartolina che l’amico Jean Cocteau, insieme con lui nella Città Eterna, scrive il 19 febbraio 1917 alla madre, spiegandole il modo in cui sono giunti. Come le altre corrispondenze tra lo scrittore francese e la famiglia, permette di avere una testimonianza diretta sul soggiorno dei due giovani. In una missiva, Cocteau aggiunge addirittura due rametti, attaccati con la cimosa dei francobolli: non sarà stato un invio normalizzato, ma è riuscito a mantenersi in buone condizioni! Le lettere, ed è un peccato, non sono associate alle rispettive buste. Quasi sempre sono conservate a Parigi, al Musée national Picasso o alla Bibliothèque historique de la Ville de Paris. Altre, riguardanti la scrittrice Margherita Sarfatti e il pittore Gino Severini, provengono dall’Università “La sapienza”.

Diverse le cartoline, con fioraie, alberghi e bar di lusso, ma anche con ulteriori rappresentazioni d’epoca. Provengono dall’archivio di Enrico Sturani; affiancate alle testimonianze scritte, offrono le immagini del periodo e di un certo modo di vita.

L’allestimento spiega, inoltre, il progetto “Il sogno e la menzogna di Franco”, un’idea per nove cartoline da vendere a sostegno della causa repubblicana durante la Guerra civile spagnola. Le cose andarono diversamente e le incisioni vennero cedute insieme. Ora appartengono alla National gallery of Canada di Ottawa.

Tra gli oggetti in mostra, anche questa lettera scritta all'amico e scrittore Jean Cocteau (Bibliothèque historique de la Ville de Paris, donazione Pierre Bergé)
Tra gli oggetti in mostra, anche questa lettera scritta all'amico e scrittore Jean Cocteau (Bibliothèque historique de la Ville de Paris, donazione Pierre Bergé)
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Obama, poche ore per la cerimonia
19 Gen 2009 15:17 - DALL'ESTERO
Diversi i gadget ricordo predisposti per l’insediamento del 44° presidente Usa. Alcuni, come la busta commemorativa, sono realizzati direttamente da Usps, l’operatore postale nazionale

Barack Obama, dopo aver vissuto l’esperienza ferroviaria che già fu di Abraham Lincoln ed aver partecipato al megaconcerto di Washington, è ormai pronto per insediarsi a presidente degli Stati Uniti: la tradizionale cerimonia si svolgerà domani. La capitale, blindatissima -già sono diventate operative le zone off-limits- accoglierà almeno un milione e mezzo di curiosi.

Ed è festa anche agli sportelli postali. Certo, non ci sarà il francobollo: le regole sui viventi sono ancora più rigide che in Italia, dove almeno il capo di Stato ed il pontefice fanno eccezione al divieto. Per ora bisognerà accontentarsi della carta valore già emessa dalla Liberia alcune settimane fa, ma è probabile che altre arriveranno molto presto.

Tornando agli Usa, l’operatore postale nazionale ha predisposto alcuni gadget, che si aggiungono a quelli realizzati da aziende e appassionati.

Come la busta commemorativa. A 14,95 dollari riporta lo speciale timbro a colori che verrà impiegato martedì, associato alle immagini riprodotte in seta del 44° presidente e del suo vice, Joe Biden. La confezione comprende le biografie dei due statisti, il testo del giuramento e una scheda sulla celebrazione.

Tra gli altri articoli commercializzati direttamente da Usps figurano un quadro con l’immagine di Obama, la bandiera ed il francobollo di Martin Luther King del 1979 (49,99 dollari) ed un puzzle da 550 pezzi (14,95).

La confezione con la busta commemorativa timbrata con la data di domani
La confezione con la busta commemorativa timbrata con la data di domani
L’emissione liberiana e le altre iniziative postali
La Casa bianca (sito in inglese)
           




Dieci anni di euro: oggi il Belgio
19 Gen 2009 00:27 - DALL'ESTERO
E mercoledì 28 toccherà al Portogallo sottolineare l’ufficializzazione del 1999
L’esemplare belga...
L’esemplare belga...

Mentre c’è chi (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Qatar) sta lavorando per introdurre una moneta comune sull’esempio di quanto ha fatto l’Europa, quest’ultima festeggia i dieci anni trascorsi dall’addio virtuale (in realtà, spiccioli e banconote avrebbero cominciato effettivamente a circolare solo nel 2002) a dracme, franchi, lire, marchi e alle altre divise.

Dopo l’omaggio sloveno, giunto il 27 novembre, oggi tocca al Belgio, con un simbolico taglio di categoria “1” per l’interno. Equivalente a 54 centesimi, è disponibile in libretti da dieci autoadesivi. Utilizzando il simbolo della valuta ricorda, oltre alla scelta economica e politica di allora, il profondo impatto sulla vita quotidiana. “Tutta una generazione -è la sottolineatura che giunge da Bruxelles- apprese a contare e pagare in euro e in centesimi”.

Fra pochi giorni, esattamente mercoledì 28, si aggiungerà il Portogallo, che con la sua emissione intende valorizzare il ruolo giocato per la stabilità ed il progresso dei cittadini e delle economie coinvolte, nonostante gli ultimi, pesanti, scivoloni. Il contributo dentellato si compone di due esemplari da 47 centesimi ed 1,00 euro tondo.

...e la serie portoghese
...e la serie portoghese
L’emissione slovena
Un’altra proposta di Bruxelles per oggi
           




La storia postale ricomincia da capo
18 Gen 2009 01:29 - LIBRI E CATALOGHI
Pacchi, denaro e telegrafo i servizi considerati nel rinnovato primo volume
Ricomincia da capo il catalogo di storia postale dell'Unificato
Ricomincia da capo il catalogo di storia postale dell'Unificato

Nel 2003, con la VI edizione, fu quasi un esperimento: cercare di dare un ordine e soprattutto valutazioni, sia pure indicative, per ogni oggetto riguardante la storia postale italiana. L’esperienza firmata dall’Unificato e coordinata da Emanuele Gabbini cominciò con i servizi pacchi, denaro e telegrafo e poi, in altre due tappe, ha affrontato le prestazioni riguardanti le corrispondenze, prima e dopo la Seconda guerra mondiale.

Completata la serie, si è ritornati dall’inizio, con l’edizione 2009-2011. Il primo volume “Unificato di storia postale” (194 pagine in bianco e nero, 26,00 euro) si concentra sugli stessi argomenti relativi ad Italia, Occupazioni e Colonie fra 1861, cioè dall’Unità, al 1999 quando, dopo la nascita di Poste italiane spa, il ventaglio delle prestazioni è stato decisamente cambiato.

Riprende la medesima impostazione, che considera soprattutto quattro parameri di stima: oggetto postale, servizi accessori eventualmente presenti, tariffa e affrancatura (quest’ultimo almeno per il 90% dei casi). Rinunciando ad impiegare altri riferimenti (annullo, destinazione, timbri accessori...), sui quali esiste una letteratura specializzata.

Ancora una volta il prezzo, riferito a documenti in ottimo stato, con francobolli se presenti perfetti e annullo leggibile, indica “il valore di transazione medio tra un commerciante informato ed un collezionista competente e non è soggetto, nella mente dei compilatori, ad alcuna riduzione generalizzata”. Parecchi e diffusi, rispetto alla precedente uscita, i rialzi.

Tra le aggiunte figurano i buoni postali di viaggio, cioè un servizio a denaro per l’estero che intendeva facilitare l’ottenimento di valuta. Il capitolo riguardante i telegrammi pubblicitari è stato decisamente ampliato.

Al volume è abbinata, in omaggio, la testimonianza “Filatelmia”.

La scheda
Il libro di Emanuele Gabbini “Filatelmia”
Il volume del 2003
           




Tedeschi di Belgio, da problema a risorsa
17 Gen 2009 12:42 - DALL'ESTERO
Lunedì il foglietto dedicato alla Comunità germanofona nazionale. Rientra nella nuova serie per le Regioni
Una delle vecchie testimonianze di propaganda, nel caso specifico belga
Una delle vecchie testimonianze di propaganda, nel caso specifico belga

Bruxelles e Berlino in passato hanno lasciato precise tracce postali, sia di semplice propaganda politica, sia testimonianti l’occupazione e l’annessione. Riguardano Eupen, Malmédy e Saint-Vith, i cantoni di lingua tedesca per tanto tempo contesi ed ora controllati dal Belgio. Negli anni, a Malmedy la lingua di Voltaire ha sostituito quella di Goethe, mentre parte dell’area restante ha originato la Comunità germanofona. Ed è proprio a quest’ultima che è dedicato il foglietto pronto ad uscire. Il varo, atteso per lunedì 19, rientra nella nuova serie che Bruxelles dedica alle Regioni nazionali.

Oggi il territorio è abitato da 74mila persone che, sottolineano in Posta, “si sentono prima di tutto belgi”. Quello che una volta era un problema, adesso è un atout economico. Ci sono frontiere politiche o linguistiche che non dividono più, ma mettono in comunicazione. E l’iniziativa dentellata ne dà un esempio.

Il blocco comprende cinque esemplari “1” per l’Europa, nuova categoria che oggi costa 80 centesimi e si aggiunge all’analoga “1” per l’interno, introdotta nell’ottobre 2007.

Il foglietto atteso per lunedì
Il foglietto atteso per lunedì
Il portale della Comunità (anche in francese, tedesco, inglese)
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Il cuore batte per l’Italia
17 Gen 2009 00:54 - DALL'ESTERO
In prevendita la serie “Love” francese, questa volta firmata da Emanuel Ungaro
Il francobollo per le missive pesanti fino a 50 grammi
Il francobollo per le missive pesanti fino a 50 grammi

Oggi e domani sarà disponibile in vendita anticipata solo in alcune sedi, ma da lunedì tutti i punti distributivi delle Poste francesi avranno a disposizione la tappa 2009 della serie “Love”, che tradizionalmente Parigi dedica ai grandi stilisti.

Serie che questa volta parla un po’ italiano, poiché a firmarla è Emanuel Ungaro.

Seppur nato nel 1933 ad Aix-en-Provence, le origini di famiglia vanno ricercate da questa parte delle Alpi. Nel 1965 il suo atelier parigino ha cominciato a creare i capi per cui sarebbe diventato famoso; i primi “prêt-à-porter” sono di tre anni dopo.

L’emissione è composta da due esemplari a forma di cuore e senza nominale esplicitato ma che danno la possibilità di spedire plichi pesanti fino a 20 o a 50 grammi, al costo rispettivamente di 55 e 88 centesimi. Entrambi sono prodotti in fogli da trenta pezzi; il valore più piccolo è disponibile pure in foglietti da cinque e l’altro in carnet da dodici ma adesivi.

Tra i precedenti, figurano i “cuori d’artista” firmati Yves Saint Laurent (debutto del 8 gennaio 2000), Christian Lacroix (27 gennaio 2001), Yann Arthus-Bertrand (18 gennaio 2002), Torrente (11 gennaio 2003), Karl Lagerfeld per Chanel (9 gennaio 2004), Cacharel (29 gennaio 2005), Stéphane Rolland per Jean-Louis Scherrer (7 gennaio 2006), Givenchy (6 gennaio 2007), Franck Sorbier (5 gennaio 2008).

La confezione con cinque esemplari del pezzo per invii fino a 20 grammi
La confezione con cinque esemplari del pezzo per invii fino a 20 grammi
Il sito dello stilista (in francese ed inglese)
           


Quando il conflitto transita in posta
16 Gen 2009 19:26 - LIBRI E CATALOGHI
Tra vita vissuta e fantasia, quattro libri che, partendo dalle drammatiche vicende della Seconda guerra mondiale, utilizzano come riferimento la corrispondenza

Seconda guerra mondiale sempre gettonatissima, in biblioteca. Fra i titoli usciti negli ultimi tempi, diversi hanno un taglio epistolare o, comunque, offrono riferimenti.

Spesso sin dal titolo, come “Cefalonia 1943 - lettera dal massacro”, di Enrico Solito (238 pagine, 17,00 euro, Hobby & work). Lasciando da parte le versioni ufficiali, viene spiegato come una famiglia visse la strage. Lo zio dell’autore, omonimo, era un giovane ufficiale di stanza nell’isola. E come quasi tutti gli uomini del generale Antonio Gandin, anch’egli fu barbaramente trucidato dalle truppe tedesche. Intanto, in Italia, i familiari del sottotenente si affannavano con ogni mezzo a conoscere la sorte del loro congiunto, inoltrando decine di lettere agli “organi competenti” (Esercito, Marina, Croce rossa, Vaticano), ma ricevendo solo risposte evasive o ricostruzioni volutamente lacunose. Il carteggio è stato raccolto dal nipote per essere presentate in forma narrativa, come fossero altrettanti capitoli di un romanzo, con colpo di scena conclusivo.

Attraverso “Il fratello perduto”, di Zui Yannai (456 pagine, 19,00 euro, Bompiani) il richiamo appare già sulla copertina: un frammento epistolare e, in primo piano, la tipica fascetta di censura tedesca. Anche in questo caso, si tratta di una storia familiare. Leggendo una pubblicazione scientifica, Sandro Toth (ora Zvi Yanai), un noto intellettuale israeliano, scopre l’esistenza di un certo Romolo Benvenuti, docente universitario a Roma. Decide di scrivergli una lettera, e tra argomenti scientifici ed esitanti accenni personali giunge alla domanda cruciale: sei tu mio fratello, Romolo Toth, nato a Catanzaro nel 1933, affidato a una balia, per una misteriosa ragione lasciato presso di lei e di cui non si è saputo più nulla? La risposta è positiva, ed ecco che Sandro-Zvi intraprende la necessaria ricerca del tempo perduto...

“Le lettere mai arrivate” (pagine 114, 14,00 euro, Le lettere) è invece ambientato in un campo di concentramento nazista. Storia di vita vissuta, dato che lo scrittore, Mauricio Rosencof, è finito veramente in una cella sotterranea, rinchiuso dalla dittatura uruguayana. Le missive sono concepite solo nella mente, testimonianza della gravità del dolore e della separazione; rappresentano il bisogno di comunicare per sentire fluire l’esistenza nella duplice connotazione di amore e malvagità. “Le lettere -dice- costituiscono, per me, una meravigliosa forma d’espressione non solo perché mi ricordano quelle che da bambino mi leggeva mio padre ma anche perché sono state l’unico mezzo di comunicazione con il mondo esterno durante la mia prigionia”.

Il sottotitolo di “Lettere di un sopravvissuto” (166 pagine, 14,00 euro, Rubbettino) è “Ciò che mi ha salvato dal lager”. Scritte da Viktor E.Frankl negli anni che seguirono la sua liberazione (1945-1949) e inviate alla sorella Stella, ad amici e colleghi, le missive veicolano la costante consapevolezza che la vita conserva sempre e ovunque un suo irripetibile e irrinunciabile significato, nonostante le peggiori condizioni in cui viene consumata. Nei testi Frankl è pensoso ricercatore, osserva le sofferenze più intime, manifesta una spiccata serenità interiore a quanti, angosciati e depressi, aprono il cuore per essere compresi, accolti, rispettati e aiutati a ritrovare le sorgenti, spesso nascoste, del senso profondo della vita. Il volume è curato da Eugenio Fizzotti.

Le copertine dei lavori citati
Le copertine dei lavori citati
Due dei libri “postali” sulla Grande guerra
           


Al Mart la festa per il Futurismo
16 Gen 2009 14:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Domani, sottolineata da annullo e cartolina, l’inaugurazione della Casa d’arte Fortunato Depero
L'annullo richiesto per domani
L'annullo richiesto per domani

Un’apertura -o, meglio, una riapertura- non casuale, quella della Casa d’arte Fortunato Depero, in programma domani a Rovereto (Trento). Collocato in via Portici 38, è il primo e unico museo futurista d’Italia. “Nato -precisano gli organizzatori, che fanno capo al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto- da una originalissima visione di Fortunato Depero negli anni Cinquanta”.

Il visitatore potrà ritrovare lo spirito delle intuizioni originali dell’artista, che in quelle sale voleva non solo esporre il proprio lavoro -arazzi, tele, giocattoli, grafica- ma anche offrire alla città un luogo dinamico di incontro e formazione. Saranno proposti, inoltre, alcuni scorci delle sue architetture fantastiche, così spesso sognate e disegnate in tante opere.

L’inaugurazione è prevista per le ore 12, con ingresso libero fino alle 19.30. Anche domenica, dalle 9 alle 19.30, la visita sarà gratuita.

Per l’iniziativa, che rientra fra le celebrazioni italiane dedicate al centenario del Futurismo, è stato coinvolto il Circolo culturale numismatico filatelico roveretano. Ha richiesto un annullo speciale (sarà impiegato domani dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 17), associato ad una cartolina. Entrambi riprendono il bozzetto che lo stesso Fortunato Depero aveva ideato per la struttura.

La cartolina: come l'obliterazione, riprende il bozzetto dell'insegna ideata da Fortunato Depero per la Casa d'arte futurista
La cartolina: come l'obliterazione, riprende il bozzetto dell'insegna ideata da Fortunato Depero per la Casa d'arte futurista
Per saperne di più
Futurismo, la serie predisposta da San Marino
           



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