quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
|
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
|
|
|
L’iniziativa, valida da oggi al 9 dicembre, riguarda più di tremila titoli diversi, appartenenti a tutte le categorie
|
|
Spese postali cancellate per gli acquisti di libri effettuati in vista del Natale, ossia da oggi al 9 dicembre. È la nuova promozione di Vaccari srl. “Riprendiamo -conferma la responsabile editoriale, Valeria Vaccari- la formula già introdotta nel febbraio scorso, con una rilevante novità: se allora i titoli disponibili erano circa duemila, adesso è possibile scegliere tra un portafoglio che supera i tremila volumi differenti, segno del lavoro di ricerca e selezione, così da proporre alla nostra clientela una scelta ancora più ampia”. L’iniziativa è estesa sia ai libri a carattere collezionistico, sia alla saggistica. Attingendo, quindi, a tutte le sezioni, dalle novità alle offerte speciali, considerando pure “1x1”, “Libreria filatelica” e “Libreria storica”. Lo sconto è applicato automaticamente nel momento in cui la spesa supera i 50,00 euro. Riguarda le spedizioni destinate in Italia per pacco ordinario, anche se contrassegno.
|
|
Spese postali annullate per gli acquisti delle festività |
|
|
|
|
|
Domani il particolare incontro tra gli studenti lombardi e abruzzesi, nato all’interno del progetto “Filatelia e scuola”
|
|
Anche la titolare della filatelia, Marisa Giannini, non ha voluto perdere l’appuntamento, e si è prenotata per domani. Insieme ai colleghi di Poste italiane che seguono il mercato privati, cioè il responsabile nazionale Pasquale Marchese e i coordinatori di Lombardia, Enrico Menegazzo, e del Centro, Gino Frastalli, nonché ai sindaci di Borgosatollo (Brescia), Francesco Zanardini, e dell’Aquila, Massimo Cialente. Durante la manifestazione “L’Aquila torna a volare - In una lettera il gemellaggio di solidarietà” conosceranno gli alunni, complessivamente 160, della media “Marcazzan” di Borgosatollo e i coetanei aquilani della “Dante Alighieri” e della primaria di Pagliare di Sassa. Gemellaggio a metà strada tra la partecipazione per la tragedia e la promozione del collezionismo. E che troverà nel capoluogo abruzzese, alle ore 10.30 presso l’aula magna dell’Istituto tecnico industriale “Amedeo di Savoia duca d’Aosta”, il momento culminante. “L’iniziativa -spiega la delegata del progetto «Filatelia e scuola», Antonella Foschetti- è nata la primavera scorsa, quando i ragazzi bresciani volevano fare avere i loro messaggi di sostegno agli alunni abruzzesi colpiti dal terremoto. Il problema sorse nel momento in cui bisognava scrivere il recapito sulla grande busta che li conteneva: a chi e dove indirizzarla, vista la situazione? Per questo decisero di inoltrarla direttamente a Poste italiane, nella persona di Pasquale Marchese. Successivamente -anche grazie alla disponibilità degli amministratori di Borgosatollo e dell’Aquila- è maturata l’idea di organizzare un momento condiviso, ed è quello che accadrà”. L’evento -conferma il sindaco della città abruzzese- è nato dall’esame dei francobolli, “spunto per approfondire lo studio della lettera dalla quale sono scaturiti toccanti pensieri di solidarietà per i compagni aquilani”. Verrà suggellato da un annullo e dalla presenza della cassetta postale che fino al 6 aprile era posizionata in piazzetta Pasquale Paoli; danneggiata dal sisma, è stata adottata come testimone dall’Unione stampa filatelica italiana. Oltre a leggere alcuni dei messaggi, durante la cerimonia si parlerà naturalmente di filatelia e del ventesimo anniversario che la Convenzione sui diritti dell’infanzia raggiungerà fra pochi giorni, il 20 novembre.
|
|
Studenti, amministratori pubblici e postali insieme per l’iniziativa che coniuga filatelia e solidarietà. Nella foto, la sede dell’Aquila vaglia risparmi dopo il sisma |
|
|
|
|
|
L’iniziativa, ospitata alla Triennale di Milano, punta ad aiutare l’Associazione nazionale per la lotta contro l’aids. La mostra da domani al giorno 19
|
|
|
Il “francobollo” di Guglielmo Achille Cavellini |
Vent’anni di attività alla sezione lombarda dell’Associazione nazionale per la lotta contro l’aids. E per aiutare il suo operato scende in campo l’arte contemporanea. È “Art of live”, iniziativa patrocinata dal ministero per i Beni e le attività culturali e visitabile gratuitamente da domani al 19 novembre presso la Triennale di Milano (viale Alemagna 6, da martedì a domenica 10.30-20.30, giovedì chiusura alle 23). “Gli artisti -dice per gli organizzatori Lucrezia De Domizio Durini- sono il fulcro di una società civile poiché più di ogni altro uomo posseggono la sublimazione dell’intuizione e conoscono «le sante verità del dolore». I veri artisti sono gli artefici del destino di una società sana i cui valori appartengono alle leggi fondamentali della Natura e dell’Uomo”. Allo stesso tempo, però, le ricerche che compiono “ci portano a comprendere noi stessi e gli altri e i loro gesti generosi rendono la sofferenza terapeutica. Ed è a questo proposito che ci siamo rivolti principalmente agli artisti poiché sappiamo che il loro dolore è muto e la loro comprensione è costruzione”. Le opere in mostra, firmate da 138 autori e messe a disposizione pure da galleristi, collezionisti e professionisti del settore, poi saranno vendute, devolvendo l’incasso alla onlus. Il prezzo è uguale per tutte, cinquemila euro. Tra gli oggetti, figura una “carta valore” di Guglielmo Achille Cavellini. È “Francobollo per il centenario, collage fotografico su tavola, 1980”.
|
|
|
|
|
L’istituzione di Strasburgo, che ha fatto discutere per la sentenza relativa al crocefisso nelle scuole, citata oggi da un francobollo cipriota
|
|
|
La carta valore cipriota, in vendita da oggi |
Non si sono ancora placate le polemiche sulla Corte europea dei diritti dell’uomo in merito alla presenza del crocefisso nelle scuole. Sabato scorso, durante l’inaugurazione dell’ufficio postale vaticano, anche il presidente del Governatorato, il cardinale Giovanni Lajolo, non ha risparmiato una battuta. Ed oggi l’istituzione continentale torna protagonista, ma a Cipro. Nicosia, infatti, ricorda il mezzo secolo di attività dell’organismo attraverso un francobollo da 51 centesimi di euro, raccolto in minifogli da otto pezzi che riprendono sui bordi il soggetto della carta valore. Ossia la sede di Strasburgo, nella medesima impostazione grafica utilizzata in questi mesi da altri Paesi che hanno celebrato il giro di boa. Nell’elenco delle altre citazioni note figurano le proposte di Azerbaigian (0,60 manat del 5 maggio), Bosnia Croata (1,50 marchi dell’1 aprile), Bosnia Serba (1,00 marco del 25 marzo), Francia (0,70 euro di servizio del 18 maggio) e Turchia (0,80 lire del 5 maggio). Alcune realtà hanno sottolineato allo stesso tempo il sessantesimo anniversario raggiunto dal Consiglio d’Europa. In merito alla sentenza del 3 novembre, il Governo -precisa palazzo Chigi- “ha ufficialmente chiesto il riesame del caso”.
|
|
|
|
|
|
Lo strumento, chiamato “librettopostale card”, è stato presentato oggi. Sarà disponibile dal 16 novembre
|
|
Si chiama “librettopostale card” ed è la tessera magnetica con microchip e codice personale segreto che “renderà più facile la vita del risparmiatore”. Grazie alla collaborazione tra l’emittente, cioè la Cassa depositi e prestiti, e il distributore, Poste italiane (prossimo -pare- ad entrare in Telecom Italia), dal 16 novembre i titolari di libretto nominativo ordinario che faranno richiesta al proprio ufficio postale riceveranno gratuitamente a casa il nuovo strumento. Strumento che permette il ritiro di contanti 24 ore su 24 presso i cinquemila postamat (il tetto massimo giornaliero è di 600,00 euro, quello mensile di 2.500,00) ma anche di effettuare versamenti e prelievi in circolarità (nei quattordicimila uffici postali, senza bisogno di portare con sé il cartaceo per le annotazioni). In più, ai pensionati che hanno scelto l’accredito del mensile sul libretto e hanno richiesto la tessera, viene estesa l’assicurazione per eventuali furti, la stessa disponibile sui conti correnti postali, con un plafond assicurativo massimo pari a 700,00 euro. “Il libretto postale italiano è uno strumento che Cassa depositi e prestiti emette sin dal 1875, è integralmente ed esplicitamente garantito dallo Stato e non ha mai avuto costi e commissioni per il risparmiatore”, ha ricordato l’amministratore delegato della stessa istituzione, Massimo Varazzani. Oggi questo strumento “si arricchisce con la carta di prelievo elettronico, che consentirà un utilizzo più flessibile e rispondente alle esigenze dei nostri risparmiatori, in particolare per le fasce più disagiate della nostra clientela”. “Anche il libretto di risparmio postale -ha aggiunto l’ad di Poste italiane, Massimo Sarmi- si rinnova e grazie alla tecnologia digitale diventa uno strumento ancor più dinamico e facile da usare. L’abbinamento della carta elettronica al libretto postale è l’ennesimo esempio della capacità di innovazione di Poste italiane e di costante miglioramento della qualità del servizio”. I libretti postali attivi superano oggi i 25 milioni, per un controvalore di oltre 80 miliardi di euro. Come i buoni postali, sono depositi a vista, rimborsabili in qualsiasi momento, non comportano alcuna spesa di apertura, di gestione e di estinzione, sono esenti dall’imposta di bollo.
|
|
La “Librettopostale card” presentata oggi al… Massimo (a sinistra l'amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti Varazzani, a destra quello di Poste italiane Sarmi) |
|
|
|
|
|
Dopo quattro anni, le polemiche. Royal mail è sempre silente sui soggetti scartati. Da Londra a Roma: non sembra esserci nessun caso intorno all’Arena di Pola
|
|
|
Il comico Benny Hill, “privato” della celebrazione dentellata |
Pure il pubblico italiano lo ha conosciuto, con il nome di Benny Hill. D’altro canto, il comico, ma anche attore e cantante il cui vero nome era Alfred Hawthorn Hill (1924-1992), è stato protagonista di sketch che hanno fatto il giro del mondo. Ora, su di lui è polemica. A vent’anni dalla conclusione della fortunata serie “The Benny Hill show”, nata nel 1955, oltre la Manica viene riscoperta l’emissione di francobolli del 2005 per il mezzo secolo della compagnia televisiva Itv. Emissione che valorizzò produzioni come la soap opera “Emmerdale”, il quiz “Chi vuole essere milionario” e il telefilm “Agente speciale”. Ma non la sua. L’ipotesi, fatta propria da diverse testate giornalistiche, è che la scure della censura postale si sia abbattuta a causa dello stile licenzioso, almeno per l’epoca, delle scenette, sempre ricche di ragazze scarsamente vestite. Compassata -e non poteva essere altrimenti- è la risposta firmata Royal mail. L’operatore, contattato da “Vaccari news”, precisa che “non rivela mai i soggetti delle potenziali emissioni per evitare la delusione della gente”. Ogni anno riceve migliaia di proposte e la maggior parte delle organizzazioni che scrive resta contrariata nel momento in cui capisce che la propria idea non avrà seguito. “È quindi spiacevole -conclude la nota- quando qualche congettura viene ripresa sui media”. Da Londra a Roma, con un caso per certi versi simile. Più di una fonte ha parlato di un francobollo per l’Arena di Pola che avrebbe dovuto costituire un ulteriore esemplare della serie uscita per la “Giornata dell’Europa” di “Italia 2009”. Scelta cassata -così viene detto- per evitare ulteriori polemiche con la Croazia. Informazioni raccolte da “Vaccari news” avvallano un’altra ipotesi, più semplice: è stato uno dei tanti suggerimenti presentati durante le riunioni del comitato direttivo della manifestazione, ma mai concretamente affrontato in Consulta, che non ha esaminato i contenuti delle serie relative al “Festival”. E non sembra che il ministro abbia preso lo spunto in considerazione. Dunque, nessun cambiamento di natura diplomatica dell’ultimo istante.
|
|
|
|
|
|
I residenti nel capoluogo lombardo possono rivolgersi ai 5.740 uffici postali dotati di “sportello amico”
|
|
Milano non è certo stata la prima, preceduta, ad esempio, da Perugia e San Giorgio a Cremano (Napoli). Ma è stata l’amministrazione che ha dato più enfasi all’iniziativa, suggellata, il 3 giugno scorso, dalla presenza del sindaco Letizia Moratti e dell’amministratore delegato di Poste italiane Massimo Sarmi. Ed è stata quella che ha esteso il servizio, già disponibile nei 202 uffici postali del capoluogo e della provincia, a tutte le 5.740 sedi nazionali dotate dello “sportello amico”. In una qualsiasi di queste, ora, i residenti nella metropoli lombarda possono richiedere e ritirare i certificati anagrafici (residenza, stato di famiglia, cittadinanza, stato libero) e di stato civile (nascita, matrimonio, decesso), autenticati con il timbro digitale, che garantisce pieno valore legale dell’atto. Senza, dunque, rivolgersi alle strutture comunali di competenza. L’accordo si inserisce nel programma “Reti amiche”, promosso dal ministero per la Pubblica amministrazione e l’innovazione. In futuro -annunciano da Poste- i certificati si potranno richiedere anche on-line e via e-mail con possibilità di stampa cartacea del documento allo sportello postale. Sarà possibile domandare, inoltre, la certificazione attraverso il telefono fisso, a voce o via fax, e mediante portatile, a voce o con un “sms”. Nonostante l’impegno, dall’autocertificazione in poi, di precedenti governi per limitare il ricorso a queste pratiche, soltanto la struttura postale di Milano e provincia ha emesso seimila documenti nel giro di cinque mesi.
|
|
Il sindaco Letizia Moratti e l’ad Massimo Sarmi il 3 giugno scorso. In secondo piano, l’assessore milanese a qualità, servizi al cittadino e semplificazione, servizi civici, Stefano Pillitteri |
|
|
|
|
|
Nel prossimo fine settimana, la mostra del Cifo e il “Bophilex”
|
|
|
Uno degli annulli richiesti per la manifestazione della Cifo |
Collezionisti italiani di francobolli ordinari in raduno (con premio, mostra e “salotto” serale) a Pecetto Torinese (Torino), mentre l’Associazione filatelica numismatica bolognese organizza il tradizionale “Bophilex”, giunto alla 54ª edizione. Sono due tra gli appuntamenti collezionistici del prossimo fine settimana. La località piemontese accoglierà gli appassionati già nel pomeriggio di venerdì 13, presso la biblioteca di piazza Rimembranza 9, dove alle ore 18 si consumeranno gli aspetti ufficiali. Durante la cerimonia verrà consegnato il premio filatelico istituito quest’anno ed intitolato a Giovanni Riggi di Numana. A riceverlo sarà il presidente dell’Associazione filatelia italiana specializzata, Marcello Manelli. Poi, il punto di interesse si sposterà al “salotto filatelico” e soprattutto al “Vecchio forno” di via Umberto I 42, dove verrà aperta la mostra. Mostra articolata su tre collezioni che -dicono gli organizzatori- “sono state organizzate in modo inconsueto rispetto ai tradizionali canoni filatelici espositivi”, volendo presentare il settore ad un pubblico allargato e non specializzato. I presenti verranno guidati attraverso un percorso iconografico e ripercorreranno tre periodi storici. I documenti collezionistici esposti “sono solo il contorno, ovvero lo sfondo”, mentre il fulcro è rappresentato dalle storie che vengono raccontate con gli studi. Questi si intitolano: “L’espresso una storia lunga cento anni” (di Secondo Tabotta), “I castelli d’Italia” (Giovanni Martina), “La missione Apollo: cinque passi da gigante verso la Luna ed oltre” (Umberto Cavallaro). L’allestimento sarà liberamente visitabile sabato -quando ci saranno anche due annulli- e domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18. Nei giorni successivi verrà riaperto per le scuole. Più tradizionale è l’appuntamento emiliano, che ruota intorno al convegno commerciale di filatelia, numismatica, cartoline, storia postale e telecarte con centocinquanta standisti; sarà ospitato al Palanord di via Stalingrado 81. Le porte si apriranno il 14 ed il 15 novembre nell’orario 9-18, con la chiusura anticipata alle 15 per domenica. Sarà l’occasione per ricordare la squadra calcistica cittadina, che festeggia il secolo e per la quale il 25 agosto è uscito il francobollo sammarinese. Verranno impiegati due manuali, uno italiano e l’altro proveniente dal monte Titano. Predisposti altri oggetti ricordo.
|
|
La cartolina per il centenario del Bologna fc |
|
|
|
|
|
|
Per la serie natalizia scelta una tela del Ghirlandaio, conservata a Firenze
|
|
|
Il Ghirlandaio, in un francobollo italiano del 22 novembre 1976 |
Raccoglie circa cinquanta opere, in maggior parte pittoriche, realizzate tra il XIV e il XVIII secolo. E una di queste è stata scelta dallo Smom per porgere gli auguri di Natale. La galleria fa capo allo spedale degli Innocenti di Firenze, e la tela in questione è l’“Adorazione dei magi” di Domenico Bigordi, più noto come il Ghirlandaio (1449-1494). Il soprannome gli fu affibbiato poiché il padre faceva l’orafo e creava “ghirlande” per le acconciature delle gentildonne. Il lavoro intero sarà protagonista dei diecimila foglietti in uscita il 23 novembre, dai quali si potranno estrapolare i francobolli da 2,50 e 5,20 euro, che riprendono i dettagli degli angeli con il cartiglio e della Madonna con il Bambino. Anche questa volta, il blocco è associato a tre dentelli autonomi, stampati in dodicimila unità e proposti in fogli da dodici. Hanno nominali da 1,40, 2,20 e 2,50 euro e propongono altrettanti particolari: gli angeli alla sinistra e alla destra della scena nonché ancora Maria con Gesù.
|
|
La serie completa |
|
|
|
|
|
“Chi ha paura di internet?” è il titolo del recente incontro svoltosi a Mestre. Esattamente un mese fa l’attacco al sito di Poste italiane
|
|
|
L'incontro è stato organizzato a Mestre, presso gli uffici di via Torino |
Phishing, attacchi ai sistemi informatici, clonazione delle carte di credito, lotta alla pedofilia, diffusione di virus informatici e poi ancora il pharming, lo spam, lo smishing, i trojan, gli spyware, i worm... “Di tutto questo, di internet e delle moderne tecnologie dai nomi a volte oscuri, non c’è da aver paura ed è anzi possibile difendersi”. Parole di Poste italiane che, nell’ambito delle iniziative di politiche sociali, ha organizzato a Mestre l’incontro “Chi ha paura di internet?”. Sul podio è salito il dirigente alla Polizia delle comunicazioni Ciro Pellone, che ha parlato sull’uso sicuro degli strumenti informatici ad un centinaio di postali. Probabilmente, i primi utenti di quel sistema messo, esattamente un mese fa, a dura prova da un’azione dimostrativa che ha oscurato l’home page del sito aziendale e tutta l’area dedicata alla stampa (quest’ultima ancora oggi inagibile). D’altro canto, negli ultimi anni la società “ha sviluppato l’uso di tecnologie informatiche e di telecomunicazione dirette alla costituzione di un sistema «a rete» tra i più avanzati, completi e capillari del Paese”. “È dunque costantemente impegnata a tutelare i dati dei cittadini che ne utilizzano i servizi attraverso l’adozione dei più moderni sistemi di sicurezza”. “La navigazione in web -ha spiegato Ciro Pellone- è di sicuro una grande opportunità, ma è fondamentale che gli adulti, anche in quanto genitori, siano consapevoli e possano prevenirne i rischi.” La Polizia delle comunicazioni si occupa di contrastare l’uso distorto delle tecnologie per impedire che divengano veicolo di illegalità, originando reati e pericoli per i cittadini, le aziende, le istituzioni. “Lo sviluppo di fenomeni legati all’uso fraudolento del web -ha aggiunto- è direttamente proporzionale all’uso crescente della rete. Non c’è quindi nessun allarme ma è comunque importante, oltre alla repressione, la prevenzione e la diffusione di una adeguata sensibilizzazione dei cittadini verso i rischi sottesi”.
|
|
Anche Poste italiane è vittima della pirateria elettronica (qui, l’oscuramento del sito il 10 ottobre). A destra, Ciro Pellone all’incontro |
|
|
|
|
|
|
Oggi l’omaggio per Jacob Zuma. Il suo impegno nell’Anc sin dal periodo in cui operava oltreconfine in clandestinità
|
|
|
Il francobollo |
Una piccola ma significativa consuetudine che hanno alcuni Paesi: salutare con un francobollo il capo di Stato in carica. Pratica comune nelle monarchie (basti pensare all’onnipresente Elisabetta II o alle famiglie reali scandinave), meno nelle repubbliche, tra le quali si distinguono, ad esempio, Austria, Cecoslovacchia (ora Repubblica Ceca e Slovacchia, che hanno mantenuto la stessa tradizione) e Finlandia. Nel drappello c’è pure il Sud Africa, uscito oggi con un francobollo di posta standard -al costo di 2,25 rand- dedicato a Jacob Zuma. Dirigente di lungo corso dell’African national congress (il partito di Nelson Mandela), negli anni Ottanta Jacob Zuma ha operato in incognito dallo Zambia. Con la legalizzazione dell’Anc, nel febbraio 1990, è rimpatriato per collaborare al processo di pace. Nel 1994, con le prime elezioni democratiche, si è occupato di materie economiche e turistiche alla Provincia del Kwazulu-Natal. Continuando, al tempo stesso, la carriera nell’ambito del suo raggruppamento politico. Fino ad esserne eletto presidente il 18 dicembre 2007. Un anno e mezzo dopo, il 9 maggio 2009, l’ulteriore passo in avanti.
|
|
|
|
|
La prima metà del Novecento postale attraverso le immagini conservate all’Archivio storico
|
|
|
Il risparmio postale negli anni Cinquanta |
Fotografie d’antan, al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste. Da oggi al 5 dicembre viene proposto, infatti, il percorso “Mezzemaniche e signorine”. Allestito da Mario Coglitore (Archivio storico di Poste italiane) e Chiara Simon (curatrice del Museo) insieme all’assessorato della cultura del Comune di Trieste, “è un interessante itinerario della memoria -garantiscono gli organizzatori- che si snoda lungo i primi cinquant’anni del Novecento nel mondo del lavoro postale italiano”. Un universo composito, costituito da tanti elementi, fra cui le “mezzemaniche” del dipendente e i grembiuli delle operose “signorine” che affollavano le sale telegrafiche, gli uffici amministrativi, i reparti per la lavorazione delle corrispondenze e dei pacchi, gli sportelli d’accettazione. Elementi in grado di raccontare la storia di una nazione, cresciuta anche grazie a questi operatori, “impegnati a rendere servizi vitali per la trasmissione culturale e la comunicazione nel senso più vasto dei termini”. La mostra, allestita in piazza Vittorio Veneto 1, è stata suddivisa in diverse sezioni: le istantanee degli impiegati e delle impiegate, dei luoghi e dei palazzi, dei mezzi e dei trasporti, della posta militare e dei servizi coloniali. Ad ingresso libero, è visitabile tra le ore 9 e le 13 dal lunedì al sabato. L’inaugurazione è prevista oggi alle ore 11.
|
|
La distribuzione della posta nel 1924 e una sala telegrafica nel 1949 |
|
|
|
|
|
|
Con Parigi auguri che si differenziano dal consueto. Ed alcuni si prestano anche per altre occasioni
|
|
|
La copertina del libretto |
Colorati richiami augurali dalla laica Francia, nel fine settimana scorso impegnata con il “Salon philatélique d’automne”, il famoso appuntamento collezionistico parigino giunto alla 63ª edizione. Oggi ha messo in vendita generale il proprio contributo per le festività di fine anno. Quattordici, complessivamente, i soggetti, impiegati con altrettanti francobolli buoni per spedire all’interno del Paese lettere prioritarie pesanti fino a venti grammi. Sono raccolti in libretto, dal costo complessivo di 7,84 euro. Dovuti a Geneviève Marot e Sandra Jayat, propongono alcuni temi tradizionali, ma non religiosi, come lo scambio dei doni e Babbo Natale con i piccioni viaggiatori. Altri, invece, sono più generici, tanto da poter essere sfruttati in occasioni differenti. Come il mazzo di fiori, il suonatore di chitarra, la mongolfiera e il dirigibile dai quali vengono gettati quadrifogli, stelle e cuoricini.
|
|
Alcuni dei quattordici francobolli che compongono la serie |
|
|
|
|
|
Accade a Lamezia Terme: gli anziani privati dell’ufficio postale inscenano l’originale protesta
|
|
|
La notizia è stata riportata dalla “Gazzetta del Sud” |
Una settimana fa il vicesindaco settantatreenne di Coreglia Antelminelli (Lucca), Augusto Rinaldi, si è incatenato davanti all’ufficio del borgo per protestare contro i nuovi orari al pubblico decisi da Poste italiane. Ma la fantasia -e, in questo caso, l’ironia- non hanno limiti. Un altro episodio che si fa notare è accaduto a Lamezia Terme (Catanzaro), in questi giorni nell’occhio del ciclone per la chiusura della sede al quartiere di San Teodoro. Scelta sulla quale il primo cittadino, Gianni Speranza, si è detto “seriamente preoccupato”. A dargli manforte sono stati alcuni anziani del quartiere. Accompagnati -riporta la “Gazzetta del Sud”- dal conduttore televisivo Giovanni De Grazia di “City one”, hanno raggiunto l’ufficio di via Filzi. Uno era... armato di chitarra acustica, mentre gli altri in coro cantavano la loro protesta e, in sostanza, chiedevano il ripristino del Lamezia Terme 1, cioè dello sportello in questione, collocato in largo Statti 5. Questo -scrive la testata- “è stato chiuso per inagibilità: i muri erano pericolanti, e il pavimento intriso d’umidità si era rigonfiato. Un ambiente impossibile per i tre impiegati che dovevano lavorarci ogni giorno, ed anche per gli utenti. Che adesso chiedono l’apertura di un nuovo sportello in un altro locale più decente”.
|
|
|
|
|
|
L’emissione di Singapore sottolinea l’incontro al vertice aperto ieri e, al tempo stesso, i due decenni di attività
|
|
Mentre a Berna si discute di accesso ai servizi finanziari di base (news precedente), a Singapore si tiene il meeting dei leader economici che fanno capo all’Asian-Pacific economic cooperation. Meeting del ventennale, perché l’Apec venne creata nel 1989, su iniziativa dell’Australia, allo scopo di favorire la cooperazione tra i Paesi dell’area, soprattutto allora in forte sviluppo. È il più importante forum -dicono da Singapore, dove ha sede il Segretariato- ideato per facilitare la crescita economica, la cooperazione, il commercio e gli investimenti nella regione. È l’unico raggruppamento intergovernativo al mondo che opera sulla base di comportamenti non vincolanti, dialogo aperto, pari rispetto per le scelte di tutti i membri. Diversamente dall’Organizzazione mondiale del commercio e da altri trattati multilaterali, l’Apec non prevede obblighi; le decisioni sono raggiunte per consenso e le indicazioni adottate su base volontaria. Ora coinvolge ventuno realtà: Australia, Brunei, Canada, Cile, Cina Popolare, Corea del Sud, Filippine, Formosa, Giappone, Hong Kong, Indonesia, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Perù, Russia, Singapore, Stati Uniti, Thailandia e Vietnam. Insieme, raccolgono il 40,5% della popolazione mondiale, il 54,2% del prodotto interno lordo e il 47,3% dei traffici. Ogni anno organizza degli incontri, ospitati a turno in uno degli Stati coinvolti, e per la prima volta è toccato a Singapore, che tra febbraio e novembre ha accolto 123 riunioni ed eventi, coinvolgendo quindicimila delegati. Il calendario culmina ora, con il meeting dei leader economici in svolgimento dall’8 al 15 novembre. Naturalmente, non manca la sottolineatura dentellata, agli sportelli da oggi. Si tratta di quattro francobolli, caratterizzati -come l’evento- dallo slogan “Sostenere la crescita, connettere la regione”. Hanno nominale di prima classe locale (26 centesimi), 80 centesimi, 1,10 e 2,00 dollari. Il primo e l’ultimo, così come il secondo ed il terzo, sono collegati fra loro da una bandella.
|
|
La serie posta in distribuzione da Singapore |
|
|
|
|
|
Secondo l’Upu, hanno dimostrato più solidità di tante istituzioni bancarie, ed il pubblico le premia riconfermando la fiducia
|
|
La recente crisi finanziaria “si è rivelata vantaggiosa per le poste”. Naturalmente, sono diminuiti i traffici (e i bilanci lo denunciano), ma dal punto di vista psicologico queste hanno dimostrato solidità, ben più di tante banche. Ecco perché il pubblico ha continuato a riporre in loro la fiducia. È una delle riflessioni, per certi versi inaspettata, alla base dell’iniziativa che l’Unione postale universale ha definito con l’Alleanza per l’inclusione finanziaria, una struttura con sede a Bangkok che mira a sviluppare le strategie nei Paesi meno sviluppati. Tra oggi e domani, Berna ospiterà un gruppo di lavoro sull’accesso ai servizi finanziari di base, che guarda ai problemi attuali e, allo stesso tempo, va oltre. Al tavolo siederanno regolatori specializzati, banche centrali e sodalizi come la Fondazione Bill and Melinda Gates. Il dato di fatto sono i miliardi di persone privi di interlocutore, anche perché in numerose aree non esistono istituzioni specializzate. Qualche volta, però, l’ufficio postale, forte di una rete articolata in 650mila presìdi, potrebbe sostituirsi. Realtà come Brasile, Cina Popolare, India, Russia o Sud Africa hanno già avviato un’esperienza in tal senso e per la prima volta la spiegheranno, insieme, ai potenziali interessati. Un patrimonio, insomma, che si può spendere meglio. Nel caso specifico richiedendo un maggior coinvolgimento nelle politiche di inclusione finanziaria e, in particolare, nella microfinanza.
|
|
India e Sud Africa fra i protagonisti delle due giornate all’Upu (nelle immagini, l’ufficio postale di Baghoria, India, e quello di Graskop, Sud Africa; foto: Alessandra Sotti) |
|
|
|
|
|
|
Altri omaggi postali arriveranno oggi da Genova e Segrate
|
|
|
I primi varchi nel “Muro”
|
“La Germania Orientale avrà «elezioni libere, democratiche, universali e segrete». Lo ha annunciato il Comitato centrale del Partito dopo una seduta che ha sancito definitivamente l’apertura delle frontiere verso Ovest”. Così relazionava il quotidiano “La stampa” l’11 novembre 1989; formulava i primi bilanci dopo il susseguirsi vorticoso di notizie, segnalate specialmente nella serata del 9 novembre. “La giornata di ieri -prosegue l’articolo- è stata dominata da un festoso, commovente assalto al Muro. L’hanno scavalcato centomila tedeschi dell’Est, una fiumana che ha obbligato guardie di confine e militari ad aprire nuovi varchi con i picconi nella barriera di cemento. La folla, pensando che fosse iniziata la demolizione finale del Muro, ha applaudito lungamente, ma la Ddr, per ora, parla solo di otto punti di transito”. A vent’anni da quei fatti, sappiamo com’è andata, e proprio in questi giorni le celebrazioni non mancano. Tra le tante iniziative, pure due annulli italiani, in uso oggi. Uno a Genova, l’altro a Segrate (Milano). Il primo, richiesto dall’Istituto statale di istruzione superiore “Einaudi, Casaregis, Galilei”, promuove una giornata di studio e sarà disponibile in piazza Sopranis 5 dalle ore 8 alle 18. L’altro è stato prenotato direttamente dal Comune lombardo, che ha intitolato una piazza alla storica data. L’impiego del manuale avverrà in municipio, ubicato in via I Maggio, dalle 8.30 alle 14.30.
|
|
I due annulli italiani commissionati per oggi |
|
|
|
|
|
A vent’anni dalla caduta del “Muro”, nei cataloghi arriva la Cecoslovacchia; si aggiunge alla Germania Democratica
|
|
|
La copertina del nuovo catalogo |
Un catalogo giovanissimo (è uscito in questi giorni per la prima volta), dedicato ad un territorio la cui entità statale è stata tra le vittime illustri della caduta del “Muro” a Berlino, di cui domani si ricordano i due decenni. Dopo la Ddr, che ha debuttato nel 2008, l’Unificato amplia la propria offerta con Cecoslovacchia, Repubblica Ceca e Slovacchia. “Non è solo -spiegano dall’azienda- la necessità di inserire nei volumi europei Unificato già esistenti i Paesi ancora mancanti, ma principalmente è la volontà della nostra casa editrice, composta da centinaia di soci commercianti, di accontentare tutti i collezionisti dotandoli degli strumenti fondamentali, quali sono i cataloghi, per supportare e continuare a gestire la loro collezione”. In 128 pagine illustrate a colori (32,00 euro) viene repertoriata la generosa produzione nata nel 1918 con un autore di eccezione, il pittore e scultore Alfons Maria Mucha, tra i più rappresentativi dell’Art nouveau. Sua è infatti anche l’ordinaria di avvio, prodotta in più tipologie, che riproduce il castello di Praga. L’elenco -organizzato come gli altri titoli firmati dalla Cif- giunge al “divorzio consensuale” del 1992, per poi riprendere con le produzioni delle due realtà successive, seguite fino al giugno scorso. Sono considerate pure le creazioni geopolitiche imposte a cavallo della Seconda guerra mondiale, tranne il piccolo capitolo dell’Ucraina Subcarpatica, che figura nel volume dedicato a Russia, Urss e Baltici.
|
|
Uno dei francobolli firmati da Alfons Maria Mucha |
|
|
|
|
|
|
Il quesito svelato oggi durante la cerimonia inaugurale alla Posta centrale
|
|
|
Il capo ufficio di Poste vaticane, don Attilio Riva |
La domanda, in qualche modo, è stata indotta oggi dal presidente del Governatorato, Giovanni Lajolo. Alla cerimonia di inaugurazione del rinnovato ufficio postale vaticano, ha accennato, fra l’altro, al fatto che da quei locali, ora “più accoglienti e funzionali”, parte ed arriva anche la posta “diretta al papa e ai dicasteri ed uffici che lo coadiuvano nella guida della Chiesa universale”. Immediata è stata quindi la richiesta di qualcuno dei presenti per saperne di più. La risposta non si è fatta attendere: statisticamente, ogni giorno la Segreteria di stato riceve complessivamente trenta chili di posta, tra lettere, stampati, pacchetti e pacchi. A gestire il servizio nel suo complesso è, da quasi settant’anni, l’Ordine di Orione. Era l’1 febbraio 1940 “quando i primi chierici orionini giunsero come centralinisti ai telefoni vaticani; sei mesi dopo, per interessamento dell’allora cardinale Canali, diventarono pure responsabili delle Poste”. “Eminenza -ha detto il capo ufficio di Poste vaticane, don Attilio Riva, rivolgendosi al presidente- lei ci ha sempre detto che anche il lavoro più nascosto, monotono ed umile ha un grande valore perché lavoriamo per sua santità, e che quindi è un servizio alla Chiesa tutta. Le assicuriamo, signor cardinale, che questa visione è anche la nostra, anzi siamo fieri ed onorati di poter esercitare questo servizio, fedeli anche al motto di san Luigi Orione… «Umili e devoti ai piedi della Chiesa e del papa»”.
|
|
Come si presentano, da oggi, una delle postazioni e il relativo banco |
|
|
|
|
|
Inaugurato oggi il rinnovato ufficio postale centrale. Il presidente del Governatorato, Giovanni Lajolo: che la collaborazione con Poste italiane continui in vista del 2011
|
|
|
L'avviso della chiusura per i lavori |
“Vedo che il Vaticano non è soggetto alla Corte europea”, ha detto oggi il presidente del Governatorato, Giovanni Lajolo. Una battuta che richiama l’attualità, lanciata mentre il crocefisso, successivamente alla benedizione, veniva appeso sopra un muro dell’ufficio postale centrale. Ufficio inaugurato dopo il restyling e la sostituzione delle apparecchiature (mancano ancora le “tp label”), concretizzati -ha detto fra l’altro il cardinale- con “grande generosità ed in spirito di amicizia” da Poste italiane. La società era rappresentata dall’amministratore delegato, Massimo Sarmi, che due giorni fa ha ricevuto formalmente la nomina di cavaliere del lavoro dal presidente Giorgio Napolitano. “È nostro comune auspicio -ha proseguito Giovanni Lajolo- che quest’intesa prosegua anche in vista delle prevedibili novità che comporterà la liberalizzazione del mercato postale nell’ormai vicino 2011”. “Le invenzioni tecniche e scientifiche possono concorrere allo sviluppo e contribuire all’evangelizzazione, diventare uno strumento per annunciare la carità”. Il lavoro è durato circa un anno, anche se la chiusura al pubblico dell’immobile -come testimoniano i cartelli, ancora oggi presenti, che dirottavano l’utenza agli sportelli della Guardia svizzera- è stata effettuata dal 17 luglio. “Nell’era di internet -è stato il commento dell’ad di Poste italiane- c’è sempre la posta, perché non siamo riusciti a dematerializzarla” completamente. L’accenno è al ruolo assunto dall’e-commerce: se ordinativi e pagamenti possono assumere la forma elettronica, il pacco con la merce mantiene tutta la sua fisicità. Quanto alla collaborazione, ha ammesso che nel progetto “abbiamo potuto esprimere le nostre esperienze e competenze”.
|
|
Il momento della cerimonia con il segretario generale del Governatorato Carlo Maria Viganò (a sinistra) ed il presidente Giovanni Lajolo; sul tavolo c'è il crocefisso che poi verrà appeso al muro. Nella seconda foto, il cerimoniere con l'amministratore delegato di Poste italiane Massimo Sarmi |
|
|
|
|
|
|
La visita pastorale si svolgerà nel capoluogo nonché a Botticino e Concesio. Due gli annulli annunciati
|
|
|
Una delle cassette chiuse per ragioni di sicurezza |
Due annulli e quattro cartoline, naturalmente insieme alla comunità, attendono Benedetto XVI, che domani giungerà in visita pastorale a Botticino, Brescia e Concesio. Il momento culminante è previsto per le ore 10.15 quando, dopo aver effettuato una visita privata alla chiesa parrocchiale di Botticino Sera e aver venerato le spoglie di sant’Arcangelo Tadini, il pontefice incontrerà nella città capoluogo i fedeli sul sagrato del Duomo e poi in piazza Paolo VI, dove celebrerà la funzione religiosa e reciterà l’“Angelus”. Il pomeriggio sarà trascorso a Concesio, luogo in cui è nato Giovanni Battista Montini. Qui visiterà la casa natale del predecessore e la nuova sede dell’Istituto che porta il nome di Paolo VI. Contestualmente verrà assegnato il sesto premio internazionale omonimo, attribuito alla collana di fonti patristiche “Sources chrétiennes”, edita dalla parigina Cerf. Infine, è prevista una tappa alla parrocchia intitolata a sant’Antonino. La prima obliterazione sarà disponibile, dalle 7.30 alle 14.30, in piazza della Loggia a Brescia, dove stazionerà un telebus di Poste italiane. Tre cartoline, progettate dagli allievi dell’Accademia di belle arti “Santa Giulia” (non nuovi nel cimentarsi con il servizio postale), documentano tutte le tappe presenti nel programma. Saranno in vendita a 52 centesimi l’una. Il secondo manale, invece, verrà impiegato dalle 9 alle 17 in piazza Paolo VI a Concesio, dove sarà disponibile un’altra cartolina, sempre venduta da Poste a 52 centesimi. Tra le misure di sicurezza concordate con Prefettura e Questura, la chiusura momentanea (da sabato a lunedì) di circa sessanta cassette d’impostazione e d’appoggio che si trovano lungo il percorso di visita.
|
|
Le cartoline e l'annullo originati a Brescia |
|
|
|
|
|
La campagna promozionale della Ford sostituisce l’abituale annotazione di servizio con un “francobollo” ed il relativo “annullo”
|
|
Le indagini di marketing l’hanno evidenziato sovente: una lettera con tanto di francobollo (possibilmente gradevole) ed annullo attira l’occhio del destinatario più di una comunicazione inserita in una busta con banali testi a stampa. L’ulteriore conferma giunge direttamente da un’azienda che fa della promozione via posta uno dei propri canali privilegiati di contatto con la clientela: la Ford. Certo, non affranca materialmente i numerosissimi plichi inviati dalla Germania per presentare la “Kuga”, ma anziché impiegare il semplice riquadro per il “port payé”, disegna un “francobollo” -coerente con la campagna promozionale- e vi aggiunge una “obliterazione”. Diversa nella modalità ma non negli obiettivi è stata la scelta compiuta due anni fa dalla Fiat. Per il lancio nel Regno Unito della “Nuova punto” ha impiegato il servizio delle cartevalori personalizzate. Altre aziende, automobilistiche e non solo, in Italia stanno adattando con testi ed immagini l’impronta del “posta target”.
|
|
La busta contenente la promozione della Ford (fonte: Ferruccio Calegari) |
|
|
|
|
|
|
Svolta nel progetto sostenuto dall’Upu per arrivare ad un unico dominio. Dietro, vi sono le esigenze di visibilità, sicurezza e sviluppo
|
|
Se ne parla da tempo, ma sembra che il progetto di far convergere tutti gli operatori postali presenti su internet al dominio di primo livello “.post” abbia compiuto un nuovo passo in avanti. E a confermarlo è direttamente l’Unione postale universale. L’Upu è la prima agenzia dell’Onu a sviluppare un accordo con la Internet corporation for assigned names and numbers, cioè con l’ente che si occupa di disciplinare la rete. Facendo così da battistrada per ulteriori istituzioni. Le aziende del settore oggi impiegano la ragione sociale abbinata al dominio nazionale (ad esempio, Poste italiane è raggiungibile all’indirizzo www.poste.it), ma in futuro i vari “.it”, “.fr”, “.de” potrebbero essere associati o addirittura sostituiti dal suffisso “.post” (per proseguire nell’esempio, un www.posteitaliane.post). Secondo gli esperti, la formula “.post” rappresenta “una piattaforma che permetterà di innovare nel settore dei servizi postali a scala mondiale e di collegare tra loro dimensione fisica ed elettronica”. L’obiettivo è garantire maggiore facilità di accesso ai singoli operatori -quindi, una migliore visibilità- e soprattutto sviluppare la sicurezza dei siti collegati, poiché sarà possibile il controllo diretto del server. Siti sempre più a rischio, come il misterioso caso capitato proprio a Poste italiane tre settimane fa insegna: il problema non è ancora stato sistemato del tutto, visto che l’area riservata alla stampa risulta irraggiungibile dal 10 ottobre. Non mancano, per tornare al nuovo dominio, le altre sfide: ad esempio, lo sviluppo di prestazioni innovative, fra cui la posta ibrida, ma anche la comunicazione, i servizi di identità e la gestione amministrativa che si basano sulle applicazioni elettroniche. Il progetto figura nell’agenda del consiglio di amministrazione dell’Upu, riunito in questi giorni a Berna.
|
|
C’è l’Upu dietro al progetto del dominio “.post” (foto: © Unione postale universale) |
|
|
|
|
|
Sette le città che da lunedì metteranno a disposizione i manuali per le feste. Ma non è che la prima parte...
|
|
Non solo i francobolli, che l’Italia ha emesso il 23 ottobre. Anche le sottolineature marcofile partono con congruo anticipo: le prime annunciate saranno disponibili da lunedì 9 novembre ed accompagneranno gli utenti lungo un periodo di quasi due mesi, cioè fino a mercoledì 6 gennaio. Le sedi già coinvolte sono sette, cioè gli spazi filatelia di Milano, Roma, Trieste e Venezia (all’appello manca ancora Napoli) nonché gli sportelli filatelici di Firenze Vr, Riccione e Rimini. Impiegheranno due manuali differenti, che ricalcano le cartevalori augurali e le relative impronte del primo giorno. Fa eccezione la città giuliana, dalla quale, almeno per ora, giunge soltanto l’obliterazione a soggetto laico.
|
|
Due i tipi di annulli che saranno utilizzati da lunedì. Gli altri cambiano solo nella località |
|
|
|
|
|
Se ricevete questa mail è perché vi siete iscritti a Vaccari news
Per ISCRIVERSI, CANCELLARSI o MODIFICARE l'indirizzo email basta collegarsi qui https://www.vaccarinews.it/_ISCRIVITIVNEWS
|
Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl - tutti i diritti riservati
registrazione Tribunale di Modena n. 1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
|
Tutto il contenuto di questa newsletter, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright.
In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati. Redazione: info@vaccari.it
|
VACCARI srl - Via M. Buonarroti, 46 - 41058 Vignola (MO) - Italy
Tel. (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06 - Fax (+39) 059.760157
|
|