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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Che il 2010 cominci rispettando il pianeta
01 Gen 2010 00:00 - VATICANO
La salvaguardia del mondo è uno dei concetti presenti nel messaggio di Benedetto XVI per la “43ª Giornata mondiale della pace”. Anche questa volta, non mancherà l’annullo
Il manuale
Il manuale

“Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”. Si intitola così l’intervento che Benedetto XVI dedica oggi alla “43ª Giornata mondiale della pace”.

Un chiaro richiamo, dunque, alla salvaguardia del pianeta, condizione ora “essenziale per la pacifica convivenza dell’umanità” e non meno preoccupante di aspetti come guerre, conflitti internazionali e regionali, atti terroristici e violazioni dei diritti umani.

Non mancherà la sottolineatura marcofila, una tradizione reintrodotta l’anno scorso. Il manuale, che sarà disponibile presso l’ufficio obliterazioni delle Poste vaticane fino al 2 febbraio, propone la colomba ed il mondo.

L'anticipazione del messaggio
La tradizione marcofila ripresa l'anno scorso
           


“Un anno impegnativo, ma vogliamo fare di più”
31 Dic 2009 17:27 - NOTIZIE DA VACCARI
La partecipazione con stand alle più importanti manifestazioni nazionali, un’intensa attività nel commercio filatelico, diversi libri editi direttamente in un catalogo che ne comprende 2.200, il semestrale cartaceo e il quotidiano on-line...

“L’iscrizione «ad honorem» all’Accademia italiana di filatelia e storia postale? Una piacevole e inattesa sorpresa -commenta a chiusura d’anno il presidente della società, Paolo Vaccari- che si aggiunge alla nomina a membro onorario dell’Associazione italiana di storia postale e corona un 2009 decisamente intenso nel quale abbiamo, fra l’altro, festeggiato i due decenni di attività nel settore editoriale”.

“Un anno che ha visto la nostra presenza con stand nelle principali manifestazioni, a cominciare dall’internazionale «Italia 2009» svoltasi a Roma, per passare a «Milanofil» e alle due «Veronafil», senza trascurare qualche uscita all’esterno dell’ambiente, come a «Militalia»”.

“Anche in queste occasioni, ma non solo qui visto che lavoriamo molto con l’asta annuale e con il negozio elettronico, ossia con il nostro sito, abbiamo proposto, oltre a francobolli e documenti, un ventaglio di libri, circa 2.200, a carattere filatelico e storico. Diversi sono prodotti in proprio, fra i quali vorrei ricordare «211 Giorni nello spazio - Anatoli N.Berezovoy - Il diario, la posta, la storia», «Carta bollata e marche da bollo del Regno Lombardo Veneto e dei Territori italiani passati all’Impero Austriaco - 1813-1871 con valutazioni», «Catalogo storico descrittivo degli aerogrammi Zeppelin di Italia, Colonie Italiane, San Marino, Vaticano 1929-1939», «Perfin italiani - Catalogo delle perforazioni commerciali di francobolli dell’area italiana», «Pionieri dell’aviazione in Italia 1908-1914» e «Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli». Si tratta di opere diverse, ma che si rivolgono ad un mondo, quello dei collezionisti, sempre alla ricerca di strumenti per conoscere ed approfondire”.

Naturalmente, tra le attività occorre aggiungere il semestrale “Vaccari magazine”, che i due decenni li ha già superati, e il quotidiano on-line “Vaccari news”, il quale ha appena oltrepassato le 5.600 notizie.

Il lavoro quotidiano non fa dimenticare altre esigenze, come i sostegni per aiutare l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, il sodalizio di clownterapia “Viviamo in positivo”, l’Unicef e, attraverso la onlus Mediafriends, i terremotati d’Abruzzo.

“Il passaggio da un anno con l’altro -conclude Paolo Vaccari- è il momento tradizionale, oltre che degli auguri, dei bilanci e anche degli auspici: per questo non ho difficoltà ad ammettere che il 2009 resta un punto di riferimento per noi importante. Al tempo stesso, aggiungo che già stiamo lavorando per il 2010, con il desiderio e la grinta per fare ancora di più”.

Lo stand aziendale al “Festival internazionale della filatelia” e, sotto, Paolo, Silvia e Valeria Vaccari
Lo stand aziendale al “Festival internazionale della filatelia” e, sotto, Paolo, Silvia e Valeria Vaccari
La notizia proveniente dall'Accademia
Il ventennale dell'attività editoriale
La partecipazione ad “Italia 2009”
           


La beata, l’attrice e il calciatore
31 Dic 2009 13:01 - DALL'ESTERO
Madre Teresa di Calcutta e Katharine Hepburn fra gli omaggi dentellati che gli Usa vareranno lungo il 2010. Intanto, oggi la Francia lancia un semi personalizzato per Zinédine Zidane
I francobolli Usa per madre Teresa e Katharine Hepburn
I francobolli Usa per madre Teresa e Katharine Hepburn

La Nobel Agnes Gonxha Bojaxhiu, sicuramente più nota come Teresa di Calcutta, in compagnia dell’interprete di “Piccole donne”, “La regina d’Africa” e “Indovina chi viene a cena” Katharine Hepburn, gli eroi del Far West e quelli dei fumetti, gli abituali tributi all’Anno lunare e al percorso “Love”, la Negro leagues baseball e le Olimpiadi invernali, gli scout e le bandiere nazionali...

Sono alcuni dei soggetti scelti dagli Stati Uniti per il 2010 dentellato, che ancora una volta si presta ad accontentare più esigenze: quelle di cassetta, ovviamente, citando argomenti e persone che fanno notizia; al tempo stesso, approfondendo elementi non da tutti conosciuti o in grado di valorizzare il Paese.

La scelta della beata, in particolare, è motivata dal centenario della nascita, che cadrà il prossimo 26 agosto (il francobollo, da 44 centesimi, uscirà probabilmente in quella data). Inoltre, un anno prima della morte, nel 1996, ha ricevuto la cittadinanza onoraria degli Usa. Riconoscimento -sottolineano a Usps- prima di lei toccato soltanto allo statista Winston Churchill, al diplomatico e filantropo Raoul Wallenberg, ai pionieri William Penn ed Hannah Callowhill Penn.

L’omaggio all’attrice ha lo stesso nominale ed è previsto per il 12 maggio, nell’anniversario della nascita (apparteneva alla classe 1907 ed è scomparsa il 29 giugno 2003); si inserisce nell’ormai articolata serie “Legends of Hollywood”. La vignetta è tratta dalla pubblicità del film “La donna del giorno”, risalente al 1942, una fra la quarantina di pellicole cui ha partecipato.

Tra le altre emissioni figura il natalizio con “Un angelo che suona il liuto” di Melozzo da Forlì, già programmato per il 2009 e poi rinviato al prossimo ottobre con un facciale aggiornato al nuovo standard da 44 centesimi.

Intanto, oggi la Francia ha reso disponibile tramite internet (negli uffici postali arriverà l’11 gennaio) un omaggio per Zinédine Zidane, passato alla storia anche per la... testata data, durante la finale di “Deutschland 2006”, a Marco Materazzi. Si tratta di un semi personalizzato, prodotto e distribuito direttamente dalla Poste. Dietro c’è il fine benefico: la confezione da dieci pezzi, valevoli per spedire all’interno altrettante lettere pesanti fino a 20 grammi, costa 9,90 euro. Un euro dei quali finirà all’Associazione europea contro le leucodistrofie, che il calciatore sta sostenendo.

Il personalizzato e la confezione francese con l'omaggio a Zinédine Zidane
Il personalizzato e la confezione francese con l'omaggio a Zinédine Zidane
L'opera di Melozzo da Forlì
Il sito dell'Associazione europea contro le leucodistrofie (in francese)
           


Entro il 31 gennaio per Milano
31 Dic 2009 00:32 - APPUNTAMENTI
Le istruzioni ed il modulo da compilare per partecipare all’esposizione nazionale e di qualificazione federale
Silvana Zeppieri, storico riferimento dell'ex divisione filatelia, è andata in pensione
Silvana Zeppieri, storico riferimento dell'ex divisione filatelia, è andata in pensione

Comincia a prendere un volto “Milanofil” 2010, la manifestazione che Poste italiane organizzerà nel capoluogo lombardo dal 19 al 21 marzo. Anche se l’interlocutore che tutto il mondo collezionistico conosce, cioè Silvana Zeppieri, non ci sarà, o lo sarà in una veste diversa, visto che ormai è in pensione.

A prendere l’iniziativa è la Federazione fra le società filateliche italiane, che nell’ambito del salone organizzerà l’esposizione nazionale (campioni, competizione e un quadro a sedici fogli) e di qualificazione. Quanto alle classi, saranno: astrofilatelia, interofilia, tematica, storia postale classica (cioè prima del 1900), moderna (tra 1900 e 1945), contemporanea (oltre il 1945) e diacronica (collezioni che riguardano due o più periodi).

Le domande vanno spedite, entro il 31 gennaio, al delegato manifestazioni e giurie Paolo Guglielminetti (casella postale 5104, 00153 Roma Ostiense, oppure e-mail pgugli@yahoo.com).

La quota d’iscrizione ammonta a 6,00 euro per quadro, da pagare seguendo le istruzioni che saranno indicate entro l’8 febbraio, all’accettazione della domanda. Contestualmente sarà resa pubblica la composizione della giuria.

L'edizione 2010 di “Milanofil” prevede l'esposizione nazionale e di qualificazione federale
L'edizione 2010 di “Milanofil” prevede l'esposizione nazionale e di qualificazione federale
La conferma di “Milanofil”
Il nuovo regolamento in vigore dal 2010
Il modulo per partecipare (file rtf)
           


Da gennaio le notifiche attraverso Poste
30 Dic 2009 17:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’incarico riguarda sessantotto province; il messo, con la divisa gialla e blu della società per azioni, consegnerà cartelle e altri documenti esattoriali
Non solo lettere e cartoline...
Non solo lettere e cartoline...

Da Alessandria a Bolzano, da Gorizia a Bologna, dalla Spezia a Teramo, da Campobasso ad Avellino, da Bari a Reggio Calabria: sono sessantotto (distribuite principalmente nel Nord e nel Sud dell’Italia) le province che, da gennaio e per trentasei mesi (prorogabili di altri sei), vedranno il fattorino di Poste italiane trasformarsi -quando necessario- in messo notificatore per consegnare ai rispettivi destinatari cartelle e altri documenti esattoriali.

È l’esito della gara d’appalto organizzata da Equitalia, la società istituita per svolgere il servizio di riscossione nazionale dei tributi.

Operando come previsto dall’ordinamento giuridico, l’incaricato consegnerà il documento nelle mani del destinatario ovvero presso l’abitazione o dove esercita un’attività (articolo 138 del Codice di procedura civile). Nel caso sia persona giuridica (art.145), la notifica avverrà al rappresentante legale, alla persona incaricata a ricevere la notificazione od ad altra persona addetta alla sede.

Se il destinatario è assente, l’iter sarà completato ai sensi dell’art.139, consegnando il plico ad una persona di famiglia o a un addetto alla casa o all’azienda/ufficio, purché non minore o incapace (in alternativa, al portiere dello stabile o ad un vicino che accetti di riceverlo). In questo frangente, il messo dovrà poi spedire allo stesso destinatario una raccomandata per informarlo.

Quando le procedure standard non sono possibili, l’atto viene deposto in municipio e il destinatario avvertito con una raccomandata con avviso di ricevimento. Un’altra situazione è prevista nel momento in cui l’interessato risulti morto: compito nel messo è acquisire la visura dell’evento e inviarlo, insieme alla comunicazione di partenza, al mittente.

Su un altro fronte, la posta elettronica certificata
           




La Michel rinnova l’Asia
30 Dic 2009 07:32 - LIBRI E CATALOGHI
I due nuovi volumi coprono buona parte del continente, in particolare i mercati oggi più effervescenti

Due cataloghi corposi che, però, non riescono a comprendere tutto quanto considerato nel volume n°9 edizione 2006. È la rilettura effettuata dalla Michel per quanto riguarda parte dell’Asia, così da accogliere le novità giunte nel frattempo.

Il primo tomo, organizzato in 688 pagine, conferma la scelta compiuta nel 2008 e comprende soltanto la Cina (implementata soprattutto nelle emissioni locali classiche) con quanto le concerne, ossia Occupazioni durante la Seconda guerra mondiale, Repubblica Popolare, Taiwan, Hong Kong, Macao, Manchukuo e Tibet. Offre circa 8mila immagini e 44mila valutazioni, spesso aumentate anche nel materiale recente, a testimoniare la vitalità di tale mercato.

Il secondo, invece, conta 1.200 pagine e si occupa di Giappone (con le restanti Occupazioni e Ryukyu), dell’intera Corea, di Mongolia e delle antiche Repubbliche Sovietiche del continente, dalla Georgia all’Uzbekistan. Compreso il Nagorno-Karabakh, area a maggioranza armena che però si trova all’interno dell’Azerbaigian e non gode del formale riconoscimento da parte della comunità internazionale. Complessivamente, nel tomo sono riprodotti 10mila francobolli, mentre le stime salgono a 60mila, numerose delle quali -soprattutto per l’ex Urss- lievitate. A livello redazionale la casa editrice ha puntato a sviluppare i dettagli riguardanti fdc e libretti.

Rispetto al lavoro di tre anni fa, restano fuori Afghanistan ed Iran, destinati ad una diversa collocazione.

Entrambi i cataloghi sono stampati in bianco e nero con testi in tedesco; il costo unitario è di 57,00 euro.

I due nuovi cataloghi riguardano parte dell'Asia
I due nuovi cataloghi riguardano parte dell'Asia
Le schede: il volume dedicato alla Cina…
…e quello inerente il resto dell'area
La situazione postale del Nagorno-Karabakh
           




Dalla Bei 200 milioni
29 Dic 2009 23:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Serviranno a finanziare il piano di sviluppo pluriennale di Poste italiane
I rapporto tra la Bei e Poste italiane datano dal 2001
I rapporto tra la Bei e Poste italiane datano dal 2001

La Banca europea per gli investimenti assicurerà a Poste italiane 200 milioni per finanziare parte del suo piano di sviluppo pluriennale e, nello specifico, il potenziamento della rete informatica.

Il prestito sarà destinato anche alle innovazioni delle piattaforme infrastrutturali e logistiche, in vista della completa liberalizzazione del mercato.

“L’operazione -commentano da Lussemburgo, dove ha sede la Bei- consolida inoltre i tradizionali e ottimi rapporti esistenti”. Instaurati nel 2001, hanno permesso finanziamenti per un miliardo di euro, destinati ai piani di ammodernamento della rete logistica che Poste italiane ha attuato negli ultimi anni.

La Banca europea per gli investimenti (sito in francese, inglese e tedesco)
           




La Corte dei conti promuove Poste, ma…
29 Dic 2009 22:58 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Liberalizzazione e un Bancoposta più autonomo tra le problematiche ancora una volta segnalate
La Corte dei conti ha valutato i risultati 2008 di Poste italiane
La Corte dei conti ha valutato i risultati 2008 di Poste italiane

Un risultato della gestione economico-finanziaria 2008 che presenta l’utile netto di 720,8 milioni di euro ed è in continua crescita da sette anni consecutivi. Assume “particolare valenza tenuto conto del difficile contesto di forte recessione economica nel quale è maturato e dove analoghi importanti operatori a livello europeo hanno realizzato utili in decisa flessione o addirittura hanno chiuso l’esercizio con una perdita”. È il contesto in cui si colloca la nuova relazione che la sezione controllo enti della Corte dei conti ha presentato a Poste italiane.

Sottolineando, ancora una volta, i due elementi sensibili, che vanno oltre i semplici numeri: da una parte il processo di liberalizzazione dei servizi postali, dall’altra l’impegno per dare un patrimonio autonomo alle attività di bancoposta.

I ricavi totali, attestati a 10.019 milioni, mostrano una sostanziale tenuta (+0,6% rispetto al 2007), mentre i costi complessivi, pari a 8.777 milioni, evidenziano un significativo incremento (+4,9%).

I ricavi dei servizi postali segnano nell’insieme una perdita dell’1,3% sul 2007, bilanciati dal Bancoposta, che registra un +1,5% associato –sottolinea la Corte- ad una “buona performance del comparto relativo al risparmio postale e amministrato nonché dall’attività di collocamento di prodotti di finanziamento”.

Il costo del lavoro, che assorbe il 69,5% degli oneri di produzione ed il 62% dei ricavi totali, si è attestato a 5.879,9 milioni; la crescita del 2,9% è conseguenza, essenzialmente, del rinnovo nel luglio 2007 del contratto.

In dodici mesi il risultato operativo è sceso da 1.588,2 a 1.241,7 milioni.

L’anno scorso, nonostante gli effetti recessivi della crisi finanziaria, la dinamica degli investimenti industriali ha registrato un ritmo di crescita significativo (+15,9%) con maggiori risorse destinate, in conformità agli indirizzi strategici aziendali, all’area informatica e all’ammodernamento e ristrutturazione degli uffici.

Poste italiane spa ha dato seguito alle contestazioni mosse dalla Banca d’Italia promuovendo una serie di iniziative mirate, fra l’altro, a realizzare nel biennio 2009-2010 la separazione contabile del Bancoposta, il rafforzamento dei sistemi di finanza e di risk management e il potenziamento delle procedure antiriciclaggio.

Anche il gruppo, costituito da ventitré società e otto consorzi, ha chiuso per il settimo anno consecutivo il bilancio in positivo con un utile netto di 882,6 milioni, superiore di 38,9 rispetto al precedente grazie soprattutto alle prestazioni assicurative (+8%). La progressiva flessione dei quantitativi di prodotto postale affidati dalla capogruppo alle proprie controllate si riflette sui dati di produzione e di fatturato dei bilanci individuali presentati da Sda express courier e Postelprint. Positive le scelte gestionali del management di Postel, finalizzate a razionalizzare i costi industriali. Pollice verso, invece, per la compagnia aerea Mistral air, che “presenta ancora fasi di instabilità in cui ad un sensibile incremento del fatturato fanno riscontro costi industriali particolarmente onerosi”.

Il bilancio 2008 presentato da Poste
Cosa ha detto la Corte dei conti sui risultati 2007
           




Tnt guarda alla crisi
29 Dic 2009 19:07 - DALL'ESTERO
Oggi meno interessanti i mercati europei, caratterizzati da concorrenza, costi in crescita e volumi in calo. L’attenzione è soprattutto su Cina e Sud America. Le attese dall’e-commerce
Pure il colosso arancione alle prese con la difficile congiuntura economica
Pure il colosso arancione alle prese con la difficile congiuntura economica

Non solo la riduzione dei volumi di traffico e la concorrenza tra operatori diversi, che porta -almeno in Italia- anche a contenziosi davanti all’Antitrust. Pure la crisi ha costretto le grandi aziende a rivedere i propri piani per il futuro.

Come il colosso arancione Tnt, il quale stima l’attuale prospettiva economica ancora incerta: dall’inizio della congiuntura ha visto i volumi internazionali scendere ai livelli del 2006 e il settore aereo in Europa precipitare addirittura al 2002. Dove si registra una crescita, come nelle consegne a data certa nelle aree remunerative, questa non riguarda i servizi più pregiati, ma quelli di categoria standard o addirittura a buon mercato, che comunque devono essere impostati su misura del cliente.

A livello geografico si rivela interessante, accanto alla Cina, il Sud America, mentre il mercato dei Paesi Bassi (dove la società ha il quartier generale) e più in generale quello europeo è considerato ormai saturo, caratterizzato da costi in crescita, norme restrittive, competizione sui prezzi.

La grande scommessa è sull’e-commerce, non solo nel versante recapiti, ma anche su altri collegati, come i pagamenti on-line.

Tra gli obiettivi, figura la crescita nelle consegne a giorno definito; per questo il gruppo si concentrerà su quattro aree: pacchi europei, merci, aree emergenti e soluzioni destinate a categorie particolari fra cui salute, elettronica, difesa, energia.

In Italia, Tnt è ricorsa all'Antitrust
           




Alle Poste del Liechtenstein l’unico negozio locale
29 Dic 2009 11:43 - DALL'ESTERO
Finora condotto da Alfons Näff, è stato rilevato dall’operatore nazionale. Dopo 95 anni, Frank Godden “rientra” alla Stanley Gibbons
Liechtenstein post ag controlla l'unica filatelia del Principato
Liechtenstein post ag controlla l'unica filatelia del Principato

Mezzo secolo fa (news precedente) l’Italia stava cercando, attraverso la chiusura dell’ufficio filatelico ministeriale prima e la distruzione dello stock di invenduti poi, di separare decisamente la vendita delle cartevalori in corso -lasciata agli uffici postali e ai commercianti specializzati- da quella di materiale antico a scopo collezionistico, di competenza esclusiva di questi ultimi. Un approccio, più o meno, raggiunto anche all’estero.

Nel 2009, sia pure in un contesto sociale ed economico diverso, c’è chi ha adottato un atteggiamento opposto. Accade sulle Alpi, dove Liechtenstein post ag, l’operatore nazionale del Principato, ha rilevato Philcoin, l’unico negozio di filatelia e numismatica presente nel piccolo Paese. Ubicato a Vaduz, finora è stato condotto dal suo proprietario, Alfons Näff. Non ci saranno -è la garanzia- ristampe di materiale del passato.

Oltre la Manica, invece, Stanley Gibbons ha assorbito Frank Godden ltd, azienda specializzata negli album per collezionisti. L’acquisto nasconde una curiosità: l’imprenditore che diede il nome alla ditta era un ex dipendente della storica società britannica, dalla quale uscì nel 1915 per dare vita ad una propria azienda. Dagli anni Ottanta è dedita principalmente ad album ed altri articoli di supporto.

Il confronto in Italia di mezzo secolo fa
           




Dalle case per i dipendenti alle macchine della Banca d’Italia
29 Dic 2009 01:04 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Ancora alla fine del 1959, lo stock ministeriale -secondo gli auspici del ministro Giuseppe Spataro- sarebbe dovuto approdare sul mercato. Ma le cose andarono diversamente...
Una pubblicità degli anni Trenta dell'ufficio filatelico ministeriale
Una pubblicità degli anni Trenta dell'ufficio filatelico ministeriale

Una spada di Damocle aleggiava sull’ambiente filatelico mezzo secolo fa. Era rappresentata dal famigerato stock ministeriale, rimanenze di francobolli dal Regno di Sardegna a Campione, originato con la chiusura, nel 1952, dell’ufficio filatelico ministeriale. Le intenzioni del dicastero a Poste e telecomunicazioni erano di venderlo, così da contribuire a finanziare la costruzione delle case per il personale.

Una scelta che non mancò di sollevare pesanti critiche, finite anche in Senato. L’obiettivo era abrogare l’articolo 241 del regio decreto 18 aprile 1940, che dava facoltà all’Amministrazione postale “di vendere per collezione, al prezzo determinato con decreto ministeriale, su parere del consiglio di amministrazione, le cartevalori, dopo che ne sia cessata definitivamente la vendita per l’affrancazione”.

A metà del 1959 il ministro Giuseppe Spataro aveva annunciato che del problema se ne sarebbe occupata una commissione. La quarta, annotava allora Renato Russo sul “Bollettino filatelico”. Precisava il giornalista: “Ormai è dal 1952 che ogni ministro, appena seduto a via del Seminario (allora sede del dicastero, ndr), compie questo rito. L’avvio fu dato proprio dal ministro Spataro ed in questi anni si son viste commissioni di tutti i colori e per tutti i gusti. Ma lo stock è là che marcisce nei depositi”.

A fine 1959 è lo stesso responsabile politico che rivela cosa si pensava di fare. “Il ministro -si legge in «Rassegna postelegrafonica»- ha precisato che non saranno venduti che diecimila pezzi al massimo di ogni francobollo quotato sopra le 5.000 lire nel catalogo Sassone 1959. D’altra parte per questi valori il problema può dirsi che non esista, dati gli scarsissimi quantitativi esistenti per ciascuno di essi”. Un analogo criterio sarebbe stato impiegato con gli altri esemplari. Meno il catalogo li valutava, e più il quantitativo vendibile sarebbe aumentato, fino ad arrivare, con i più comuni, prezzati sotto le trentuno lire, a cedere “praticamente l’intero quantitativo”. Al tempo stesso, Spataro assicurava che “saranno prese tutte le misure opportune per non turbare il mercato filatelico ed evitare che la liquidazione dello stock possa danneggiare la filatelia”.

Per la storia, il materiale venne suddiviso nel 1961 in 148 lotti da collocare sul mercato attraverso aste internazionali. Le cose andarono diversamente dalle attese e solo pochi trovarono acquirente. Da qui la decisione di cambiare strategia: dal 20 al 24 febbraio 1967 l’invenduto finì distrutto presso la Banca d’Italia.

Il 1959 filatelico in sintesi
La distruzione del 1967
           




Codice Iban, è deciso: arriverà pure sui ccp
28 Dic 2009 18:54 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È una delle novità che caratterizzeranno i nuovi modelli, così da utilizzare per i pagamenti anche altri canali, come quello bancario. L’Antitrust ha accettato l’impegno di Poste, da concretizzare entro il 31 marzo

I versamenti sui conti correnti postali potranno essere effettuati non solo accedendo, fisicamente o meno, alle strutture di Poste italiane. È la decisione dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che, accogliendo quanto presentato dalla società nell’agosto scorso, ha chiuso, senza accertare l’eventuale abuso di posizione dominante nel settore dei servizi di incasso e pagamento e comminare la conseguente sanzione, una delle istruttorie in sospeso.

Per effetto degli impegni -precisa l’Agcm- “i cittadini potranno pagare i bollettini postali attraverso canali alternativi”, riuscendo a risparmiare sul costo della commissione, oggi pari a 1,10 euro per il saldo allo sportello e a 1,00 euro nel caso si utilizzi la procedura on-line.

Allo scopo di concretizzare la novità occorre che Poste, entro il 31 marzo, si organizzi per aggiungere nei bollettini l’Iban e un codice a barre con cui identificare il creditore. Chi ha un conto bancario elettronico, ad esempio, potrà pagare da casa risparmiando tempo e denaro, visto che molti contratti bancari prevedono le operazioni via internet a costo zero. Attualmente l’unica opzione on-line per coloro che non hanno il conto presso Poste italiane è costituita dal pagamento con carta di credito, ma per il servizio sono chiesti 2,00 euro a bollettino o addirittura il 2% della somma per importi superiori a 100,01 euro.

Grazie all’inserimento del codice a barre sarà possibile utilizzare altre reti, come i punti automatizzati presenti nelle tabaccherie gestite da Lottomatica e Sisal.

Secondo l’Antitrust, “gli impegni presentati da Poste italiane sono in grado di rimuovere i profili anticoncorrenziali alla base dell’avvio dell’istruttoria”. L’utente potrà scegliere tra diversi sistemi in base alle condizioni economiche e tecniche offerte, mettendoli così in concorrenza.

La società guidata da Massimo Sarmi si è impegnata a trasmettere ai beneficiari del pagamento (pubbliche amministrazioni, aziende erogatrici di pubblici servizi…) un rapporto sui bonifici ricevuti, garantendo il necessario sistema di rendicontazione. Per il Garante “queste misure potrebbero innescare delle spinte competitive tra Poste italiane, il sistema bancario e gli altri operatori, aumentando l’interoperabilità a livello di sistema di pagamenti e portando all’elaborazione di nuovi sistemi di rendicontazione validi anche nei casi di pagamenti effettuati attraverso canali diversi”.

Poste, che dovrà pubblicizzare le ulteriori chance, cambierà, inoltre, la piattaforma “Il portale dell’automobilista”, utilizzata per pagare on-line le pratiche automobilistiche, in modo da consentire anche ai titolari di un conto corrente bancario, così come permesso ai titolari Bancoposta, di effettuare i pagamenti per via elettronica.

Novità per il pagamento dei conti correnti postali
Novità per il pagamento dei conti correnti postali
La vicenda
L’altro, recente, contenzioso all’esame dell’Antitrust
           




Solo interi per il Natale insanguinato
28 Dic 2009 13:26 - DALL'ESTERO
A vent’anni di distanza dall’abbattimento del regime e dall’uccisione di Nicolae ed Elena Ceausescu, la Romania emette appena due buste postali
Il francobollo emesso l'8 gennaio 1990, pochi giorni dopo la cruenta settimana
Il francobollo emesso l'8 gennaio 1990, pochi giorni dopo la cruenta settimana

Un approccio certo diverso da quanto registrato all’indomani dei drammatici scontri che vent’anni fa insanguinarono la Romania dopo la rivolta della settimana natalizia contro Nicolae Ceausescu e la moglie Elena, scontri che portarono alla loro uccisione e alla caduta del regime. Già l’8 gennaio successivo sarebbe giunto un 2 lei commemorativo, il primo di una nutrita serie di dentelli (per tacere della generosa produzione interofila) che avrebbe sottolineato il giro di boa.

La fine di un’epoca venne ripresa dieci anni dopo, il 21 dicembre 1999, lanciando -fra l’altro- un ulteriore esemplare, con il nominale salito per l’inflazione a 2.100 lei.

Il nuovo appuntamento con la storia, scoccato in questi giorni, ha visto proporre agli sportelli soltanto due buste postali da 1,00 leu, uscite rispettivamente il 3 dicembre ed il 24 novembre. Una cita Bucarest e la piazza della Rivoluzione -teatro delle ultime proteste contro il dittatore e del suo tentativo di fuga in elicottero- con il monumento ai Caduti. L’altra ricorda, attraverso una foto d’epoca, la mostra filatelica sull’argomento organizzata nella città simbolo delle prime manifestazioni, Timisoara.

I due interi postali usciti per il ventesimo
I due interi postali usciti per il ventesimo
           




L’Isaf cambia i bolli in Afghanistan
28 Dic 2009 01:19 - DALL'ESTERO
Dopo la ridistribuzione della presenza italiana, l’annullo finora impiegato a Kabul è stato messo fuori servizio. Resta il supporto postale ad Herat, ma con guller cambiato
Il nuovo bollo “Isaf Afghanistan Herat” con data 27 novembre (collezione Ernesto Vassallo)
Il nuovo bollo “Isaf Afghanistan Herat” con data 27 novembre (collezione Ernesto Vassallo)

Avvicendamento anche postale in Afghanistan. Con il sostanziale abbandono di Kabul, è stato messo fuori servizio l’annullo “Isaf Afghanistan” che dal 2002 serviva le esigenze del personale italiano di stanza nella capitale dell’infelice Paese.

Novità anche ad Herat, l’altra città che ospita militari del Bel Paese. In questo caso, la missione ha cambiato nome ed stato quindi necessario modificare il bollo in dotazione, sul quale ora si legge “Isaf Afghanistan Herat”. La dizione del precedente, introdotto quattro anni fa, era “Afghanistan - Praesidium”.

In base alle informazioni raccolte dagli specialisti, il... cambio della guardia marcofilo dovrebbe essere avvenuto il 10 novembre; la prima data d’uso conosciuta del nuovo guller risale a due giorni dopo.

L’incarico su Kabul è stata ufficialmente archiviato il 30 ottobre scorso, mentre Herat rappresenta il punto di riferimento per la zona ancora sottoposta alla responsabilità tricolore, un’area -precisano dal ministero alla Difesa, pari al Nord Italia. L’ossatura principale adesso è costituita dalla Brigata meccanizzata Sassari, “anche se è presente un significativo contributo di uomini e mezzi della Marina militare, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di finanza”. Sono 3.227, complessivamente, i soldati autorizzati a partecipare.

L’annullo impiegato per sette anni a Kabul...
...e quello utilizzato per quattro ad Herat
           


Sicilia ottocentesca, si chiude la trilogia
27 Dic 2009 01:49 - LIBRI E CATALOGHI
La lente di Nino Aquila e Francesco Orlando sul servizio postale nell’isola durante il periodo sardo-italiano e sui timbri a doppio cerchio
Non solo la rassegna storico postale; il lavoro vuole offrire, al tempo stesso, un inventario dei documenti noti
Non solo la rassegna storico postale; il lavoro vuole offrire, al tempo stesso, un inventario dei documenti noti

Prima è uscito “I francobolli degli ultimi re”, realizzato nel 1990 da Nino Aquila e relativo alle sette cartevalori emesse dalla Sicilia ottocentesca. Quattordici anni dopo, con Francesco Orlando, è giunto “La posta fra due re”, dedicato alla transizione verso il Regno d’Italia e alle produzioni di Vittorio Emanuele II annullate con i vecchi bolli borbonici, in quel momento non ancora sostituiti. Quest’anno infine, ad un secolo e mezzo dalla serie di Ferdinando II, è arrivato il lavoro, firmato dagli stessi autori, “Sicilia - I timbri del nuovo re”. Lavoro inerente al servizio postale durante il periodo sardo-italiano e alle bollature impiegate nell’isola fino, per alcune situazioni, al 1866.

Si completa così la trilogia firmata dalla Giulio Bolaffi editore, che raccoglie -sottolineano i due esperti- “tutto quanto sia stato peculiare delle Poste siciliane, prima che esse venissero definitivamente ed irreversibilmente omologate alle metodologie ed alle emissioni che hanno caratterizzato il servizio postale nazionale”.

Costituito da 488 pagine di grande formato a colori, ha un prezzo di copertina di 275,00 euro. Notevole è l’impianto iconografico, anche perché l’intenzione è offrire al lettore un inventario dei documenti viaggiati, dando una valutazione di riferimento a punti.

Se il primo capitolo propone una introduzione storica e storico-postale, il secondo entra nel vivo della materia. Affronta, infatti, il periodo e le attinenti tariffe ed è illustrato con numerosi reperti. Comprende un quadro sinottico delle bollature sardo-italiane organizzato per località, da Acireale a Vizzini, mentre una seconda lista riguarda gli “ufizi” e le “distribuzioni”, da Aidone a Vittoria, istituiti sotto il Regno d’Italia.

Pure il terzo, riservato ai timbri italiani a doppio cerchio e datario con rosetta, è ricco di riproduzioni, questa volta concernente le località, da Alì a Ventimiglia, che ne furono dotate tra il febbraio 1862 e il 30 aprile 1866.

La posta in mare e la corrispondenza diretta all’estero sono le protagoniste dei successivi due capitoli, a corredo dei quali viene offerto un ulteriore apparato iconografico e di orientamento.

Il volume si chiude con l’ultima parte, la sesta, che rappresenta quasi un omaggio a chi ha condiviso la passione in precedenza: elenca, infatti, i collezionisti e gli studiosi che hanno esaminato e valorizzato il settore, da Emilio Diena a Giulio Bolaffi e Marco De Marchi. Non manca, per chi si occupa di singole aree, l’indice analitico che lista, fra l’altro, i luoghi citati.

La scheda con l'indice
L'esito della manifestazione “Sicilia 2009”
“La posta fra due re”
           


Il fiume Giallo? Misura quasi quattro metri
26 Dic 2009 01:36 - DALL'ESTERO
La scena pittorica suddivisa in ventiquattro cartoline postali emesse dalla Cina Popolare; per apprezzarla nel suo complesso occorre affiancare gli interi

Già di per sé rappresenta un buon record, ma non è quello massimo. Il carnet di diciassette interi emesso dalla Cina Popolare e segnalato da Enrico Bertazzoli un mese e mezzo fa è lungo, quando viene steso completamente, quasi tre metri. Poco rispetto ad un altro ritrovamento, dovuto allo stesso collezionista ligure.

Il nuovo caso proviene ancora una volta da Pechino e coinvolge ben ventiquattro cartoline postali da 60 fen emesse nel 2001. Nella confezione l’insieme è suddiviso in cinque tronconi, quattro comprendenti ognuno cinque interi, piegati a fisarmonica; l’ultimo ne ha quattro. Messe in fila, costituiscono una scena unica, tratta da un’antica pittura realizzata su rotolo serico, con il fiume Giallo in mezzo a montagne, valli nebbiose, rocce e cascate. Ammesso -commenta Bertazzoli- di avere lo spazio per dispiegare le cinque strisce facendo combaciare la parte terminale dell’una con l’inizio della seguente, si potrà avere una veduta del dipinto magistralmente riprodotto senza soluzione di continuità, raggiungendo la lunghezza totale di 395,4 centimetri, vale a dire quasi quattro metri!

L'insieme di ventiquattro cartoline: per vedere l'immagine nella sua completezza occorre affiancarle, creando una scena lunga quasi quattro metri
L'insieme di ventiquattro cartoline: per vedere l'immagine nella sua completezza occorre affiancarle, creando una scena lunga quasi quattro metri
La precedente segnalazione
           


Buone feste con i santini
25 Dic 2009 13:26 - LIBRI E CATALOGHI
L’Unificato integra, con un secondo volume dedicato alle immaginette del Novecento, il lavoro uscito un anno fa
Protagoniste, le immaginette del Novecento
Protagoniste, le immaginette del Novecento

La nascita, la vita e la famiglia di Gesù occupano, e non poteva essere altrimenti, uno dei capitoli più significativi del lavoro, fra l’altro quello che apre il libro. È il “Catalogo internazionale dei santini del ‘900”, prosecuzione dell’opera nata un anno fa esaminando l’arco temporale precedente.

“Certo, parlar di «santini» nell’epoca di internet e di Facebook può sembrare cosa da nostalgici”, annota il vaticanista Andrea Tornielli nella presentazione. Eppure, non si può fare a meno di scorgere, nella molteplice varietà, “piccoli ma efficaci frammenti di bellezza alla portata di tutti”.

“Questo secondo volume -aggiungono dall’Unificato- si è reso indispensabile al fine di poter esaminare un secolo... così ricco di produzione, con una miriade di case editrici e stampatori in Italia e in ogni parte del mondo, i quali hanno dato vita ad una quantità incredibile di tipologie di santini ed immaginette, prodotte sperimentando ed utilizzando anche nuove tecniche di stampa”.

Le altre sette parti considerano (e, come la prima, quotano) il materiale riguardante la morte di Cristo; la vita e il culto della Madonna; gli altri santi; i “sacri cuori”; gli angeli, la Comunione e la Cresima, l’Eucarestia; le produzioni tra le due Guerre mondiali; le “perle”, ossia gli articoli preziosi e ricercati. E questo a prescindere dal luogo di produzione (ce ne sono addirittura di giapponesi).

Rispetto alla precedente ricerca, appare più strutturato l’apparato di supporto, che in appositi indici non trascura gli editori coinvolti nonché i santi e i papi citati.

Articolato in 456 pagine con oltre 1.200 illustrazioni a colori, è curato da Graziano Toni con il supporto di Biagio Gamba ed offre testi bilingui in italiano ed inglese. Il prezzo di copertina ammonta a 36,00 euro.

La scheda con l’indice completo
La prima parte della catalogazione
Natale: la cronaca di un secolo fa...
           



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