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Il portalettere? Un ufficio ambulante
08 Gen 2010 00:54 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il nuovo passo cui sta lavorando l’azienda riguarda la possibilità di accettare pagamenti, in una prima fase utilizzando il cellulare del cliente (se ha la sim di Poste mobile), poi le normali carte di debito o prepagate
A piedi o meno, il portalettere diventerà un ufficio postale mobile
A piedi o meno, il portalettere diventerà un ufficio postale mobile

Lo slogan è chiaro: “Con i sistemi di pagamento il portalettere diventa un ufficio postale mobile”. Il debutto della sperimentazione (che dovrebbe coinvolgere un centinaio di dipendenti) è previsto per febbraio, quando i pagamenti potranno essere effettuati attraverso il cellulare del cliente se ha la sim di Poste mobile. Prima fase che porterà, probabilmente in aprile, ad introdurre il pos o un lettore specifico, da aggiungere al kit del postino. Così, quest’ultimo sarà in grado di accettare le carte di debito o prepagate, emesse dalla sua azienda o anche dalle altre. Tale modalità -sono sempre ipotesi- dovrebbe diventare lo standard da settembre.

Insomma, se tutto andrà bene, il fattorino che arriva a casa o in ufficio potrà effettuare una serie di versamenti per i contrassegni, le ricariche telefoniche, i bollettini utilizzando la moneta elettronica.

È il nuovo passo del progetto “postino telematico”, introdotto alla fine del 2007 e successivamente esteso fino a coinvolgere 12mila dipendenti in 104 capoluoghi di provincia.

Il sistema permette, già oggi, di gestire la posta registrata (raccomandate, assicurate, atti giudiziari), la notifica degli atti, la certificazione dell’avvenuta consegna di posta non registrata (“Posta time”). Al tempo stesso, offre un supporto al personale che non conosce la zona in cui deve operare. E potrà essere impiegato per ulteriori esigenze, come consegnare medicinali, pagare ticket sanitari o pratiche amministrative, ritirare dal cliente corrispondenza ordinaria o meno (recapitando il giorno successivo le eventuali ricevute), stampare e consegnare telegrammi, richiedere e rilasciare certificati, leggere contatori, registrare la vuotatura delle cassette d’impostazione e predisporre duplicati.

L’esperienza diretta raccontata a “Vaccari news”
La fase sperimentale del progetto “postino telematico”
La vuotatura delle cassette con la registrazione elettronica
           


La trasparenza in salsa sudafricana
07 Gen 2010 14:27 - DALL'ESTERO
L’ultima guida per conoscere il mondo della filatelia presenta una scheda riservata a quanti desiderano creare francobolli

La piccola guida firmata dall’operatore nazionale
La piccola guida firmata dall’operatore nazionale

Chi fisicamente realizza i francobolli, come si fa ad entrare nel “giro”, chi sceglie l’artista e con quali criteri? Quesiti che grafici, designer ed illustratori, effettivi o aspiranti, si sono rivolti spesso.

Una risposta trasparente arriva dal Sud Africa, che ha firmato la piccola pubblicazione “Exploring the fascinating world of stamps”. Rivolta a chi vuole avvicinarsi al mondo delle cartevalori postali a scopi collezionistici, racconta di Rowland Hill, del “Penny black”, dell’evoluzione postale locale. Introducendo, al tempo stesso, concetti come filatelia tradizionale, storia postale, tematica e così via.

Quindi, la sorpresa, rivolta a tutti gli specialisti sudafricani interessati a creare cartevalori: basta compilare il modulo ed inviarlo per via tradizionale od elettronica alla struttura che, all’interno di South african post office, cioè dell’operatore postale nazionale, segue tale aspetto. Il coupon richiede i dati personali e le proprie attitudini o preferenze, così da entrare nel database. E poi, chissà...

La pagina con la proposta a grafici, designer e illustratori sudafricani
La pagina con la proposta a grafici, designer e illustratori sudafricani
           


I Pink Floyd, i Led Zeppelin e gli altri
07 Gen 2010 01:18 - DALL'ESTERO
Londra: dieci storiche copertine musicali degli ultimi quarant’anni diventano oggi altrettanti francobolli. Originale la forma delle cartevalori

“Cover”, nel caso specifico copertine di dischi: sono i soggetti della serie che il Regno Unito mette a disposizione del pubblico da oggi quale prima serie dell’anno. Dieci francobolli autoadesivi di prima classe (attualmente in vendita a 39 pence ognuno) che ripropongono altrettante pietre miliari degli ultimi quattro decenni. E per questo riconoscibili in tutto il pianeta, indipendentemente, addirittura, dal contenuto, che comunque viene citato rappresentando il disco di vinile nel momento in cui esce dalla sua custodia. Dando origine, così, ad una forma irregolare.

Questi i nomi originali delle raccolte e degli artisti: “The division bell” (Pink Floyd), “A rush of blood to the head” (Coldplay), “Parklife” (Blur), “Power corruption and lies” (New Order), “Let it bleed” (The Rolling Stones), “London calling” (The Clash), “Tubular bells” (Mike Oldfield), “IV” (Led Zeppelin), “Screamadelica” (Primal Scream), “The rise and fall of Ziggy Stardust and the spiders from Mars” (David Bowie).

Il richiamo -lo ha sottolineato da Royal mail la stessa responsabile delle emissioni speciali, Julietta Edgar- è la continuazione sotto altre forme del percorso avviato l’anno scorso con la serie sul design britannico. “Per decenni -ha detto- la copertina dell’album è stata la base per alcuni dei più creativi artisti grafici del mondo, e questa emissione celebra tale forma d’arte unica, attraverso alcuni fra i più significativi esempi”.

La serie è prodotta in fogli; tra gli altri prodotti, un foglietto ricordo che la contiene per intera (3,90 sterline) e il libretto di prestigio (8,06).

La serie, in distribuzione da oggi
La serie, in distribuzione da oggi
Il design britannico in versione dentellata
           


Operatori europei a confronto
06 Gen 2010 18:29 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nell’ultima relazione della Corte dei conti italiana l’analisi delle scelte compiute dalle principali aziende. Anche se la società guidata da Massimo Sarmi registra buoni risultati su altri settori, la clientela è “preoccupata soprattutto per la qualità e i costi del servizio postale”

Da una parte il calo dei flussi tradizionali, dall’altro l’aumento del traffico nella categoria commerciale, nel direct marketing e nel corriere espresso internazionale. Sono questi i due elementi chiave che -sottolinea la Corte dei conti italiana nella sua ultima relazione- stanno caratterizzando l’industria postale europea.

“In risposta a tali pressioni tutti i maggiori operatori, nonostante differenze strutturali, hanno attuato una strategia di diversificazione del business”, coadiuvati da tecnologie che consentono di sviluppare nuovi prodotti e adottare soluzioni integrate di servizi, i quali “spesso esulano dalla logica postale (telefonia, assicurazioni, servizi finanziari)”.

La trasformazione è evidente in Italia e Francia, dove Poste italiane e La poste si affermano decisamente nei servizi finanziari; in Germania e nei Paesi Bassi, invece, Dhl e Tnt rappresentano dei leader continentali nel corriere espresso, mentre Danimarca e Svezia hanno scelto la fusione per fronteggiare la pressione competitiva.

La condotta seguita da Poste italiane negli ultimi anni ha puntato soprattutto ad un progressivo consolidamento della rete fisica (sportelli postali) ritenendola in grado di valorizzare le potenzialità dell’azienda e di aprire nuove attività remunerative. La società è entrata nel settore finanziario e assicurativo, nella logistica, nell’informatica e nella telefonia mobile.

L’agenzia di rating Standard & Poor’s, nell’analisi di valutazione del febbraio 2008 sulla stabilità finanziaria e sulla capacità di generare profitti dei quattro principali protagonisti europei, cioè Deutsche post, Tnt, La poste e Poste italiane, seleziona il modello di business scelto da quest’ultima società “come quello che avrà maggior futuro tra gli operatori europei per la capacità di diversificare le attività e di mantenere forte la presenza sul territorio”. Dalla squadra sembra esclusa la britannica Royal mail che, pur detenendo una quota di mercato del 18% e operando in un mercato già liberalizzato dal 2006, “non è stata in grado di mantenere la competitività rispetto ai nuovi operatori, che si sono ritagliati spazi di mercato più remunerativi, riducendo sia i volumi di posta che la qualità del servizio”.

Importante è la presenza capillare sul territorio. Poste italiane è l’unico tra gli operatori europei a possedere e gestire direttamente il 100% della rete di sportelli, seguita dalla francese La poste che ne detiene circa l’80%. Chi non ha puntato sui servizi finanziari tende a esternalizzarne la gestione, come avviene nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, dove la stragrande maggioranza delle sedi aperte al pubblico è gestita da terzi (cartolerie, supermercati, distributori).

Il buon risultato ottenuto da Poste italiane, “originato dai servizi alternativi, è significativo -conclude la Corte dei conti- dal punto di vista aziendale ma poco rilevante per la clientela, preoccupata soprattutto per la qualità e i costi del servizio postale. Nonostante le innovazioni la società continua ad essere percepita come impresa di corrispondenza in cui si accentra l’interesse dell’opinione pubblica, attenta ad ogni alterazione nello svolgimento del servizio (dalle tariffe alla rimozione di cassette postali, allo spostamento di una sede, alla chiusura degli sportelli durante l’estate)”.

Le quote di mercato dei principali operatori postali europei (dati 2008 di Standard & Poor’s, ripresi dalla Corte dei conti italiana)
Le quote di mercato dei principali operatori postali europei (dati 2008 di Standard & Poor’s, ripresi dalla Corte dei conti italiana)
La relazione della Corte dei conti nel suo complesso
Il percorso degli operatori di Danimarca e Svezia
Presenza sul territorio: la strada elvetica
           


Bambini e tumori, la scelta danese
06 Gen 2010 12:06 - DALL'ESTERO
Niente giri di parole o immagini troppo simboliche, per una comunicazione che si presenta chiara
Il francobollo, disponibile da oggi
Il francobollo, disponibile da oggi

Un argomento difficile da trattare, eppure in Danimarca ce l’hanno fatta, in una maniera chiara e tutto sommato serena. Senza ricorrere a troppi giri di parole (come il... mitico 80 lire “Pro hanseniani” italiano del 22 gennaio 1979) o a simbolismi che poi risultano difficili da comprendere o dallo scarso impatto (ancora una volta, il Bel Paese fa scuola, ad esempio con l’omaggio da 700 lire per Aurelio Saffi del 10 aprile 1990).

Il francobollo in uscita oggi da 5,50 corone, gravato di un sovrapprezzo per 50 centesimi in favore della Fondazione danese cancro infantile, propone -secondo un’idea di Rune Kidde, poi concretizzata da Flemming Quist Moller- un bambino a letto con due pupazzi, a richiamare sicurezza, calore e cure. Solo l’indicazione della sovrattassa e il nome del sodalizio fanno capire l’obiettivo dell’emissione e richiamano il fenomeno, a causa del quale ogni anno in 150 giovanissimi danesi è individuata la malattia. Nonostante i miglioramenti nelle terapie registrati negli ultimi decenni, il tumore rimane una delle più frequenti cause mediche di morte tra i piccoli di dodici o più mesi.

Il ricavato dalla vendita -senza deduzioni, precisano da Copenaghen- aiuterà l’associazione, attiva dal 1995, nel finanziare le ricerche sui metodi di trattamento, migliorare le condizioni dei malati e dei loro familiari, informare sul fenomeno.

Su un argomento simile si cimenterà pure l’Italia, che per il 23 maggio ha messo in cantiere un 60+30 centesimi formalmente dedicato alla professione infermieristica, di fatto volto a raccogliere fondi in favore della lotta ai tumori del seno. Il terzo richiamo dopo quelli, analoghi, del 2 marzo 2002 (taglio da 41+21 centesimi con Elena di Savoia) e dell’8 marzo 2006 (60+30 promozionale del 28° Congresso internazionale di medicina sul lavoro).

Il sito istituzionale (in danese)
La decisione italiana per la nuova emissione
           




Ritorna il lavoro sugli annulli ottomani e turchi
06 Gen 2010 01:13 - LIBRI E CATALOGHI
È il nono dei dieci volumi in programma, volti a repertoriare, illustrare e valutare tutte le impronte impiegate nell’area tra il 1840 ed il 1929
Verso il completamento il lavoro di marcofila ottomana e turca
Verso il completamento il lavoro di marcofila ottomana e turca

Penultima parte del monumentale lavoro che, in più anni, M.Ziya Agaogullari e M.Bulent Papuccuoglu stanno portando avanti. È “Illustrated ottoman-turkish postmarks 1840-1929”, il repertorio degli annulli ottomani e turchi impiegati tra il 1840 ed il 1929.

La nuova parte, la nona, riguarda le località che cominciano con le lettere “S” o “Ş”, da -seguendo l’idioma locale- Sa’Adnabil (tradotto nella lingua Upu, cioè in francese, Saïdnaïl, oggi in Libano) a Şuveyfat (secondo le versioni Chouveifate, Chuveifate o Schewayfat, ancora nel Paese dei cedri).

Per ogni centro elenca, illustra -anche con immagini tratte da documenti effettivi- e valuta in una scala ad otto livelli i manuali individuati, sia su frammento sia su documento intero.

Utili risultano gli elenchi organizzati sotto diverse impostazioni, così da facilitare le ricerche per scovare il luogo e quindi l’obliterazione specifica.

I testi sono in turco ed inglese, le illustrazioni a colori. Il volume, in vendita a 70,00 euro, si compone di 328 pagine a grande formato.

La scheda e il piano dell'opera
Il volume precedente
L'avvio dello studio
           




Carmen Consoli: “Mandaci una cartolina”
05 Gen 2010 19:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È il brano che ricorda il padre ed apre l’ultimo album della cantante siciliana, “Elettra”. Da domani terrà quattro concerti in quattro giorni nel Nord America
Richiamo postale per l’ultimo album di Carmen Consoli
Richiamo postale per l’ultimo album di Carmen Consoli

“Mandaci una cartolina e una ridente foto di te che prendi il sole sulla spiaggia / Con la solita camicia bianca ed il giornale aperto sulla pagina sportiva / Mentre stai sul bagnasciuga beato tra le braccia di un tramonto”.

Citazione postale per chi non c’è più, tratteggiata da Carmen Consoli in “Mandaci una cartolina”.

Il pezzo -ha ammesso in un’intervista a “Non solo cinema”- “è dedicato a mio padre. È stato l’ultimo brano che ho scritto. L’ho scritto in quattro ore. Non avevo intenzione di scrivere una canzone su mio padre, perché né a me né alla mia famiglia piace quest’autocompiacimento del dolore... Lui scherzava molto, ci diceva «quando muoio vi mando una cartolina». Mio padre aveva quest’idea: quando la vita finisce sei come cullato in questo tramonto”.

La canzone apre l’ultimo album dell’artista catanese, intitolato “Elettra” ed in commercio con etichetta Polydor-Universal dopo una pausa di tre anni e mezzo.

Richiama la figura mitica greca, tornando a raccontare il mondo femminile in tutte le sue sfaccettature e mischiando -dicono dalla sua casa discografica- rock e ballad a ritmiche e sound mediterranei e nord europei. Ritratta nei classici antichi come colpevole di aver istigato il fratello a vendicarsi sulla madre della morte del padre, nel disco Elettra è sia vittima che assassina, ma anche prostituta, eroina, donna abusata e rassegnata, reattiva e passionale. Una figura femminile dal forte potere simbolico dietro alla quale si nasconde l’amore, in tutte le sue declinazioni, vero protagonista dell’intero album.

Da domani la cantante è impegnata in quattro concerti in quattro giorni, previsti a Montreal, Boston e due a New York.

Il sito della cantante
L’intervista di “Non solo cinema”
Musica e cartoline con gli “Ariadineve”
           




Tempo di saldi, anche con i supplementi
05 Gen 2010 13:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Cambia l’anno ma non la promozione per “Ore 10”; il giorno ultimo del servizio scontato è slittato dal 31 dicembre al 31 marzo

Il... film è quello solito del dopo festività. È sufficiente recarsi in un ufficio postale per sentire, in questi giorni, le lamentele della clientela per i pacchi inviati in previsione delle feste e non ancora arrivati, nonostante le assicurazioni date dall’incaricato al momento del pagamento. La risposta tipica è il palleggio tra Poste italiane e Sda, la società del medesimo gruppo incaricata delle consegne (ma il cliente ha stipulato il contratto con Poste ed è quest’ultima -nonostante quanto viene detto allo sportello- l’unica interlocutrice).

Intanto, però, si guarda avanti e l’azienda lancia la nuova promozione, valida fino al 31 marzo. Riguarda “Ore 10”, l’impegno a consegnare nel primo mattino del giorno seguente quello di spedizione (sabato escluso) gli invii “postacelere 1 plus” e “paccocelere 1 plus”, se destinati nelle principali località nazionali. Il supplemento costa 5,00 euro invece di 6,00 o 8,40 euro, con il riconoscimento di un bonus nel momento in cui il fattorino suona con un ritardo superiore al quarto d’ora.

Di fatto è la stessa offerta già presentata in ottobre e che sarebbe scaduta il 31 dicembre.

Protratto per altri tre mesi lo sconto riguardante “Ore 10”
Protratto per altri tre mesi lo sconto riguardante “Ore 10”
La nuova promozione…
…e la precedente
Fino al 16 febbraio la “raccomandata1” scontata
           




Convegni: si ricomincia con Modena
05 Gen 2010 01:50 - APPUNTAMENTI
La manifestazione organizzata nel prossimo fine settimana
Con Modena si apre il 2010 filatelico
Con Modena si apre il 2010 filatelico

La pausa per le festività invernali è ormai alle spalle e... si ricomincia. Anche sul fronte delle manifestazioni collezionistiche.

È in programma nel prossimo fine settimana, dal 9 al 10 gennaio, la “52ª Mostra filatelica numismatica” di Modena. L’iniziativa è proposta dall’Associazione filatelica numismatica locale presso il palazzetto dello Sport, che si trova in viale Molza 20.

Oltre all’allestimento, è previsto un convegno commerciale che accoglierà una sessantina di standisti.

Sabato sarà possibile accedervi nell’orario 9-18, domenica dalle 9 alle 14; l’ingresso è libero.

Gli appuntamenti di “Vaccari news”: per segnalarli e scaricare l’elenco (servizi gratuiti)
           




Quando le buste diventano surrealiste
04 Gen 2010 18:33 - APPUNTAMENTI
Da Paul Klee a Marcel Duchamp, a Roma documenti postali utilizzati in espressioni artistiche
La mostra, ospitata a Roma presso il Vittoriano, è visitabile fino al 7 febbraio
La mostra, ospitata a Roma presso il Vittoriano, è visitabile fino al 7 febbraio

Non sempre la seconda vita di una busta, e magari del suo contenuto, è nell’album di un collezionista. Il documento, interpretato in maniera certo inaspettata, può diventare, invece, forma d’arte.

È quanto emerge visitando a Roma la mostra “Dada e Surrealismo riscoperti”, visitabile fino al 7 febbraio presso il Vittoriano.

Autori come il precursore Paul Klee e Marcel Duchamp hanno infatti impiegato documentazione postale per esprimersi. L’artista svizzero, ad esempio, offre un riferimento nel “Senza titolo n.161”. Risalente al 1923, il disegno ad olio e acquerello su carta di seta racchiude produzioni dentellate irriconoscibili, perché annerite. Il suo collega francese, invece, nel 1934 ha realizzato “La mariée mise à nu par ses célibataires, même (la boîte verte)”, impiegando una scatola di cartone e parti di manoscritti, che potrebbero tranquillamente essere delle missive.

André Breton, un altro esempio, nel collage “Assemblage dada”, creato attorno al 1923, propone vari ritagli, spesso di buste persino affrancate, mentre con Adrien Dax il riferimento per la decalcomania su carta incollata su cartone, di data imprecisata, è già nel titolo: “Fil-tabac + papier d’emballage”. Pure Gérard Legrand si è cimentato attraverso “Les messagers bénévoles”. L’inchiostro e collage su carta risale al 1965. Accanto a due citazioni di Paracelso e dello stesso André Breton, figura una scena marina, dominata da un plico caratterizzato con cinque sigilli.

Naturalmente, a livello iconografico i collegamenti con il mondo della posta vanno oltre. Basti citare “Le château des Pyrenées”, olio su tela realizzato nel 1959 da René Magritte. Figura sul 17 franchi emesso dal Belgio il 7 marzo 1998, nell’ambito della serie per il centenario dalla nascita dell’artista.

Per quanto non vi sia stata -spiegano i promotori- “un’evoluzione di Dada in Surrealismo, il legame tra le due avanguardie è molto forte ed è basato sul fatto che entrambe sono state le uniche correnti a propugnare non solo una nuova filosofia artistica formale, ma una rivoluzione vera e propria... È la prospettiva che differenzia i due: Dada è una rivolta per la rivolta partita dalla «tabula rasa» per negare in modo radicale tutti i valori; il Surrealismo è un movimento sin da subito sotto il segno dell’impegno, dell’«engagement» altrettanto radicale”. Il percorso propone oltre cinquecento opere.

Il francobollo belga a confronto con l'opera “Le château des Pyrenées” (The Israel museum, dono di Harry Torczyner, New York, agli American friends of the Israel museum, Gerusalemme)
Il francobollo belga a confronto con l'opera “Le château des Pyrenées” (The Israel museum, dono di Harry Torczyner, New York, agli American friends of the Israel museum, Gerusalemme)
Per saperne di più sull'esposizione
           




Cambiata la modulistica
04 Gen 2010 14:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I nuovi formulari relativi a raccomandata, avviso di ricevimento ed assicurata per l’estero

Le sorprese del cambio d’anno non sono, per fortuna, a livello tariffario, anche se non bisogna dimenticare la stangata per i casellisti. Poste italiane, invece, ha innovato nella modulistica riguardante gli invii registrati diretti all’estero, adottando i medesimi formulari a ricalco da anni in uso per le spedizioni interne.

La novità, in particolare, riguarda raccomandate ed assicurate, per le quali finora occorreva che l’impiegato, al momento dell’accettazione, trascrivesse i dati sui vecchi registri. Ora è possibile precompilare il tagliando, che sarà poi vidimato allo sportello e in parte restituito.

Cambiato, sempre per i rapporti oltre confine, l’avviso di ricevimento. La cartolina si presenta ancora più lunga di quella in uso per l’Italia, quindi adatta alle buste di formato “americano”. E per chi utilizza gli involucri più piccoli, peraltro sempre rientranti nelle categorie normalizzate?

Modulistica per l'estero, si cambia: qui i formulari riguardanti raccomandata, assicurata e avviso di ricevimento
Modulistica per l'estero, si cambia: qui i formulari riguardanti raccomandata, assicurata e avviso di ricevimento
I nuovi oneri per chi impiega una casella postale
           




Chiusura uffici, in Svizzera si fa così
04 Gen 2010 01:27 - DALL'ESTERO
Il confronto con il territorio e l’introduzione di formule alternative, cioè l’agenzia nel negozio di paese e la prestazione domiciliare

Un problema generale, ma affrontato diversamente. Mentre in Italia e in altri Paesi gli uffici postali -come dimostrano le cronache- vengono chiusi o ne sono ridotte le attività senza un concreto confronto con le rappresentanze locali, l’approccio della Posta svizzera risulta almeno in parte differente.

Nell’aprile scorso la società aveva reso noto un elenco di 421 uffici postali da sottoporre a verifica entro il 2011. In questi mesi sono state esaminate 114 situazioni: 30 sedi continueranno ad essere gestite direttamente, 49 saranno trasformate in agenzie secondo la formula della “Posta nel negozio di paese” (ospitata, cioè, presso dettaglianti, ma anche in municipi, uffici del turismo e stazioni ferroviarie), in 32 località verrà introdotto il servizio a domicilio (chi desidera effettuare un’operazione attacca alla propria cassetta delle lettere l’apposito cartellino; al giro successivo, il portalettere suona per chiedere di cosa si ha bisogno). Per le 3 restanti è scoccata, invece, la chiusura.

“Le trasformazioni -precisano dall’azienda- sono state decise sempre dopo un dialogo con i Comuni”. Laddove non siano possibili soluzioni consensuali, l’Ente interessato ha facoltà di appellarsi alla commissione uffici postali, le cui raccomandazioni vengono accettate dalla Posta. “Questo è avvenuto finora in sei casi e tutte le raccomandazioni della commissione confortano la decisione della Posta”.

Dietro, naturalmente, c’è la drastica diminuzione dei traffici: “dal 2000 il calo è stato del 47% per lettere e pacchi e del 17% per i pagamenti”. Ecco perché sono state sviluppate le agenzie, così da continuare ad offrire le prestazioni anche dove ormai, per la scarsità di domanda, manca una presenza diretta. Queste “vengono apprezzate dalla popolazione come alternativa al tradizionale ufficio postale, in particolare grazie agli orari di apertura più lunghi e all’abbinamento con un esercizio commerciale”.

L’attuale situazione vede gestire 2.348 uffici postali (di cui 283 agenzie) e 1.154 servizi a domicilio. Nei prossimi tempi -è l’impegno- saranno passati al vaglio i restanti 307 punti citati nella lista. L’operatore “ritiene molto importante verificare ogni sede individualmente, con grande attenzione e avviando da subito un dialogo con tutti i collaboratori interessati e con i Comuni. Criterio fondamentale non è, a tal riguardo, il numero delle singole forme di distribuzione, bensì chiari parametri come bacino di utenza, orari di apertura, servizi utilizzati, punti di accesso alternativi, raggiungibilità a piedi o con i mezzi pubblici, affluenza di pubblico e volumi, andamento demografico nonché possibilità di collaborazione nel centro abitato”.

Riduzione dei servizi sì, ma -almeno oltre le Alpi- con il confronto. Una delle soluzioni introdotte risulta la “Posta nel negozio di paese”, l'altra la prestazione a domicilio, richiesta applicando un cartellino sulla propria cassetta (foto: © La posta svizzera)
Riduzione dei servizi sì, ma -almeno oltre le Alpi- con il confronto. Una delle soluzioni introdotte risulta la “Posta nel negozio di paese”, l'altra la prestazione a domicilio, richiesta applicando un cartellino sulla propria cassetta (foto: © La posta svizzera)
Le reazioni in Italia al ritiro di Poste dai territori poco redditizi
L'inconsueta protesta in Belgio
Il calo dei traffici e la liberalizzazione in Europa
           




Tutto sul 10 centesimi di Lombardo Veneto
03 Gen 2010 02:18 - LIBRI E CATALOGHI
Dalla storia ai dettagli tecnici, dall’impiego postale ai difetti costanti di cliché

Si può scrivere un intero libro su una singola emissione o addirittura su un singolo valore? La risposta data da Massimiliano Ferroni e Mario Serone è positiva. I due collezionisti, come avevano annunciato già ai tempi della tappa 2008 di “Filatelica”, ci hanno provato e hanno raggiunto il loro obiettivo. Dedicando 152 pagine, illustrate a colori e in bianco e nero (30,00 euro), ad uno dei francobolli che l’1 giugno 1850 trasformarono, anche in Italia, il sistema di pagamento nei servizi postali. È “10 Centes. - Prima emissione del Lombardo Veneto”.

Ma perché proprio questo taglio? La risposta che entrambi gli autori hanno dato -racconta nella prefazione Fabio Sottoriva- è semplice: “perché è un francobollo che ci piace”. E, naturalmente, si presta ad essere raccontato in tutte le sue sfaccettature. Cominciando nel primo capitolo, che offre un approccio da filatelia tradizionale, dove sono stati approfonditi aspetti come il soggetto, il mistero della tiratura (mai ufficializzata), la carta, la filigrana, i dettagli produttivi e tipografici, le caratteristiche “croci di sant’Andrea”.

Il punto di vista cambia con la seconda sezione dove, tariffario alla mano, vengono analizzati gli usi, da quelli più comuni all’impiego sui piroscafi o in territorio austriaco. Sotto la lente non mancano le altre categorie tipiche del repertorio classico, fra cui affrancature multicolori, frazionati e multipli, miste, frodi e ristampe, utilizzi nel primo e nell’ultimo giorno.

Più specialistica è la parte conclusiva, dedicata ai cliché e ai loro difetti costanti, piccole ma fondamentali “spie” per individuare con sufficiente sicurezza il periodo di produzione e le posizioni delle cartevalori nel singolo foglio.

Il lavoro è bilingue italiano ed inglese, mentre la sintesi è pure in tedesco.

Massimiliano Ferroni e Mario Serone con la copertina del loro lavoro
Massimiliano Ferroni e Mario Serone con la copertina del loro lavoro
La scheda con i dettagli
“Filatelica 2008”
           




Manuali illustrati alle Poste centrali
02 Gen 2010 14:16 - VATICANO
Cinque i bolli richiesti, tutti riproducenti la Basilica di San Pietro e distinguibili per il numero presente sotto l’immagine. Per ora, solo due sono stati impiegati

Un piccolo... regalo natalizio è arrivato anche alle Poste vaticane. Che, dal 21 dicembre, impiegano i nuovi timbri illustrati con la Basilica di San Pietro. Cinque i bolli “Datadec 2000” ordinati, che si distinguono per il numero presente sotto l’immagine. Attualmente ne sono stati messi in uso due (caratterizzati con il 2 e il 3), entrambi disponibili presso la sede centrale.

Sono utilizzati per timbrare i francobolli presenti sui plichi consegnati agli sportelli, in particolare per le spedizioni registrate.

Pollice verso, invece, per l’attivazione del servizio “raccomandata1”. Qualche mese fa l’avvio era stato ipotizzato per l’inizio di quest’anno, ma l’introduzione è scivolata più in là.

Una ricevuta di raccomandata con la nuova versione dei manuali (nel caso specifico, il n°2)
Una ricevuta di raccomandata con la nuova versione dei manuali (nel caso specifico, il n°2)
La precedente ipotesi per l'avvio del servizio “raccomandata1”
           


In Germania si ricomincia
02 Gen 2010 01:51 - DALL'ESTERO
Già oggi la prima, sostanziosa, infornata: nove francobolli, organizzati in sei emissioni
La Ruhr capitale europea della cultura
La Ruhr capitale europea della cultura

Le feste sono ormai alle spalle, almeno in Germania, dove l’anno filatelico si apre già oggi con la prima, sostanziosa, infornata dell’anno.

Ben sei le voci, per complessivi nove francobolli. A spiccare è certo la tradizionale “Pro beneficenza”, questa volta dedicata ai frutti: la mela, la fragola, il limone ed il mirtillo invitano, come è ribadito sulle bandelle, a raccogliere fondi con cui aiutare chi ha bisogno. Ogni taglio, infatti, è dotato di una quota supplementare che sarà devoluta a scopi umanitari. Nello specifico, i nominali sono 0,45+0,20, 0,55+0,25 (due pezzi) e 1,45+0,55 euro. L’iniziativa nasconde una particolarità: le cartevalori sono profumate in base al soggetto rappresentato.

Pure a tema naturalistico è l’esemplare integrativo della serie ordinaria dedicata ai fiori: un 4,10 illustrato con la “Scarpetta di Venere”, appartenente alla famiglia delle Orchidacee.

Commemorative le restanti voci, che celebrano i due secoli del Museum für naturkunde di Berlino (dentello da 45 centesimi), la Ruhr nel 2010 capitale europea della cultura (55), gli undici secoli di Limburg an der Lahn (1,45 euro) e il millennio della chiesa di san Michele a Hildesheim, con la cattedrale dedicata a santa Maria inserita nel Patrimonio Unesco dal 1985 (2,20 euro).

La serie benefica
La serie benefica
Il Museum für naturkunde di Berlino (sito in tedesco ed inglese)
“Ruhr 2010” (in tedesco ed inglese)
Hildesheim nel Patrimonio dell'Umanità (in inglese e francese)
           


Berlusconi con Obama in foglietto
01 Gen 2010 19:06 - DALL'ESTERO
L’iniziativa viene dalla... generosa Sierra Leone che, fra le tante produzioni 2009, ha ricordato pure il summit del “G8” all’Aquila

C’è anche Silvio Berlusconi raffigurato nelle produzioni dentellate 2009 della Sierra Leone. Insieme con altre voci in cui vengono citati quattro bolidi Ferrari, Benedetto XVI mentre visita Israele, il compositore Georg Friedrich Händel, la rockstar Elvis Presley e poi cani, gatti, funghi, orchidee e quant’altro.

Il premier è affiancato dal presidente statunitense Barack Obama alla caserma Gdf di Coppito (L’Aquila), dove tra l’8 e il 10 luglio si è svolto il “G8”. L’emissione, organizzata in un foglietto dal valore nominale pari a 8.000 leone (è l’unità monetaria locale), rappresenta la sottolineatura postale che il Paese africano ha voluto dedicare all’evento.

L’Italia, nel primo giorno dell’incontro, aveva messo in vendita un 65 centesimi con il logo.

Il foglietto proposto dalla Sierra Leone (immagine: Ansa)
Il foglietto proposto dalla Sierra Leone (immagine: Ansa)
Il francobollo italiano per l'incontro internazionale
La cronaca postale
           


Quando in Francia si tolsero due zeri
01 Gen 2010 10:29 - DALL'ESTERO
L’1 gennaio 1960 l’introduzione formale dei franchi “pesanti” ed il giorno successivo l’adeguamento nei francobolli. Al via da oggi la Presidenza di turno Ue della Spagna
Uno dei due esemplari per la Presidenza di turno spagnola
Uno dei due esemplari per la Presidenza di turno spagnola

Banconote e spiccioli dai nominali “pesanti”, cioè tagliati di due zeri. Così, mezzo secolo fa, il pubblico francese prese a confrontarsi con i nuovi franchi, una fra le conseguenze più appariscenti della riforma monetaria e fiscale voluta da Charles de Gaulle.

In realtà, il sistema diventò operativo il 15 luglio precedente, sovrastampando in rosso gli inflazionati biglietti dal valore più alto. Una anticipazione dal significato soprattutto psicologico, così da far abituare il pubblico. L’entrata in vigore effettiva sarebbe rimasta l’1 gennaio.

Catalogo alla mano, l’ultimo francobollo espresso nella vecchia divisa arrivò il 12 dicembre e intendeva ricordare i dieci anni della Nato. Il 2 gennaio, invece, cominciò la distribuzione delle prime cinque cartevalori, sostanzialmente recuperate dal passato ed aggiornate: il 5 (stemma di Lille), il 10 (contadina), il 15 (emblema di Algeri), il 20 (seminatrice) ed il 25 centesimi (Marianna sulla barca).

Dalla storia all’attualità. Archiviata la Presidenza di turno svedese senza alcuna sottolineatura postale, il vertice dell’Ue passa a Madrid, che ha in programma una celebrazione dentellata organizzata in due esemplari identici, da 34 e 64 centesimi. La carica semestrale è stata confermata dal Trattato di Lisbona, operativo dall’1 dicembre scorso; il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero affiancherà dunque il belga Herman Van Rompuy, per due anni e mezzo destinato ad essere il primo presidente stabile del Consiglio nella storia dell’Unione.

Dai vecchi ai nuovi franchi: il passaggio registrato in Francia esattamente mezzo secolo fa
Dai vecchi ai nuovi franchi: il passaggio registrato in Francia esattamente mezzo secolo fa
Presidenza di turno europea. Il silenzio postale della Svezia, confermato fino ad ora
Il sito organizzato dalla Spagna (in varie lingue)
           



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