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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
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“Romafil” sale sul ponte
05 Feb 2010 01:11 - APPUNTAMENTI
Decise le date, dal 29 al 31 ottobre, ma c’è il rischio del lunedì: essendo festivo, potrebbe indurre le famiglie ad una piccola vacanza

“Romafil” al palazzo dei Congressi sì, ma dal 29 al 31 ottobre, e considerando che lunedì 1 novembre è festa, più di un interlocutore ha... arricciato il naso.

Ad esprimere le perplessità degli operatori commerciali è il neo presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti, Andrea Mulinacci (pochi giorni fa il consiglio ha nominato Mario Zanaria come segretario). “Ritengo -dice- che la vicinanza alla ricorrenza del primo novembre possa penalizzare l’afflusso del pubblico e chiederò a Poste italiane di valutare la possibilità di anticiparne la data”.

Pare, però, che il cambio sia difficile. Con lo spostamento della Fiera di Roma all’esterno della città, gli organizzatori di numerose manifestazioni avrebbero cercato una sede alternativa, riscoprendo la sede di piazza Kennedy e limitando, dunque, le disponibilità residue. Insomma, non ci sarebbero state alternative.

“Tutto sommato -aggiunge il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli- potrebbe essere una scelta positiva, ma si sovrappone a «Joburg 2010» in Sud Africa e alla manifestazione di Sindelfingen in Germania, e questo a diversi collezionisti è di ostacolo”.

Nessun commento da parte del presidente dell’Unione stampa filatelica italiana, Danilo Bogoni.

Il calendario sarà quello abituale: venerdì e sabato 9.30-18.30, domenica 9.30-14; l’entrata è sempre gratuita.

Dopo la manifestazione internazionale dell'anno scorso, “Romafil” torna agli standard abituali
Dopo la manifestazione internazionale dell'anno scorso, “Romafil” torna agli standard abituali
Andrea Mulinacci, nuovo presidente Afip
“Italia 2009”
“Romafil 2008”
           


Prima la presentazione, poi lo spettacolo
04 Feb 2010 19:01 - NOTIZIE DA VACCARI
A Milano due serate, proposte da Teatro i, per “Dux in scatola”, l’opera teatrale di Daniele Timpano ispirata anche alla “Salma nascosta”
"La salma nascosta"

La presentazione pubblica, intitolata “Pezzi d’Italia tra memoria e amnesia: il teatro di Daniele Timpano”, si terrà il 9 febbraio alle ore 18 presso Teatro i, che si trova a Milano in via Gaudenzio Ferrari 11. Poi, alle ore 21 dello stesso martedì e del giorno successivo, i medesimi ambienti ospiteranno lo spettacolo, di e con Daniele Timpano. È “Dux in scatola - autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito”, opera ispirata, fra l’altro, al libro voluto dal Comune di Cerro Maggiore (Milano) e prodotto da Vaccari srl “La salma nascosta - Mussolini dopo piazzale Loreto da Cerro Maggiore a Predappio (1946-1957)”.

“Il volume -ricorda la responsabile editoriale, Valeria Vaccari- è alla seconda edizione ed è in vendita in diverse grandi catene librarie. Ripreso da quotidiani, riviste e tv, è stato utilizzato per scrivere, anche all’estero, tesi di laurea. Segno che il suo valore documentario è valido, e l’argomento è in grado di colpire l’attenzione ancora oggi. In tale contesto non ci stupisce che la vicenda sia stata trasformata persino in un’opera teatrale”.

In scena c’è solo l’attore con un vecchio baule, spacciato come contenente le spoglie mortali del dittatore. Questi racconta in prima persona le rocambolesche vicende del corpo del duce, da piazzale Loreto nel 1945 alla sepoltura nel cimitero di San Cassiano di Predappio nel 1957. Alle avventure del cadavere eccellente si intrecciano brani di testi letterari del Ventennio (Marinetti, Gadda, Malaparte…), luoghi comuni sul Fascismo, materiali tra i più disparati provenienti da siti web neofascisti, nel tentativo di tracciare il percorso di Mussolini nell’immaginario degli italiani, dagli anni del consenso a quelli della nostalgia.

I biglietti costano 15,00-12,00-10,00 euro.

La programmazione a Teatro i
Il libro nei dettagli
Per acquistarlo
La presentazione dello spettacolo (file pdf)
           


Il lutto diventa autoadesivo
04 Feb 2010 12:03 - DALL'ESTERO
Arriva dal Belgio il francobollo richiesto principalmente dalla Federazione nazionale pompe funebri. Due milioni e mezzo gli esemplari venduti ogni anno

Il francobollo per inviare le partecipazioni al lutto
Il francobollo per inviare le partecipazioni al lutto

Davanti alla morte, la reazione è diversa da persona a persona, ma tanto influiscono la cultura e le tradizioni locali. Ci sono Paesi in cui il ricordo dei propri cari e le visite ai cimiteri fanno parte della normalità, altri in cui il dolore si esprime secondo modi differenti.

Non stupiscono quindi i francobolli da lutto, in Europa particolarmente impiegati in Belgio: in base alle statistiche, La poste vende due milioni e mezzo di esemplari ogni anno.

Con la recente emissione (è uscita alla chetichella il 4 gennaio), si inaugura un nuovo capitolo: dopo le versioni precedenti, prodotte su carta normale, questa è autoadesiva. La richiesta -dicono da Bruxelles- è giunta dalla clientela e soprattutto dalla Fédération national des pompes funèbres, i cui aderenti ne sono i maggiori fruitori.

L’immagine riprende una fotografia di Peter Jacobs, è raccolta in libretti da dieci pezzi ed ha importo“1” per l’interno. Come le più vecchie, è considerata una emissione ordinaria, alla stregua dei dentelli con re Albert II o gli uccelli.

           


Senza problemi i minifogli
04 Feb 2010 02:18 - SAN MARINO
La seconda versione della serie “Pechino 2008”, quella scoperta pochi mesi fa, resta disponibile, anche se nel sito internet dell’Azienda autonoma non è indicata. Il 17 marzo la nuova uscita 2010

Nessun problema per i minifogli sammarinesi “Pechino 2008”. In risposta a voci che li davano introvabili, l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica ha dichiarato la disponibilità a chiare lettere, anche nell’ultimo numero della pubblicazione “San Marino - Bollettino filatelico e numismatico”, giunto in questi giorni e contenente tutte -e soltanto- le emissioni già uscite e ormai note. Non, insomma, quelle attese per il 9 febbraio.

Per quanto riguarda la serie realizzata due anni fa per i Giochi olimpici in foglietto e poi scoperta anche in minifoglio, viene ribadito che gli interessati possono ottenerla richiedendola via fax (0549.88.23.63), e-mail (aasfn3@omniway.sm) o “in occasione delle future emissioni filateliche specificando quantità, valori e totali nello spazio riservato alle note”. L’offerta, confermata anche nei recenti convegni commerciali dove l’Azienda era presente, non appare citata nel proprio sito.

Intanto, l’editore Marini fa sapere che nell’aggiornamento 2009 sarà compresa una pagina separata che ne permetterà la sistemazione. La casella è grande come il singolo francobollo; la taschina trasparente è più ampia per consentire la conservazione anche della coppia orizzontale o verticale (e di conseguenza, volendo, della quartina). Bolaffi, invece, non introdurrà questa versione. Versione che gli specialisti differenziano non solo per la confezione, ma anche per il testo in ditta. Nell’esemplare da minifoglio risulta più marcata, soprattutto nell’85 centesimi; meno nel taglio da 36. Come si sa, il 60 esiste soltanto inserito nel foglietto.

Intanto, ci si prepara alla seconda infornata 2010, programmata per il 17 marzo; quel giorno dovrebbero uscire le voci per PostEurop, Fausto Coppi e Gino Bartali, i Mondiali di calcio e di pallavolo, la congiunta con il Giappone.

I minifogli presso lo stand dell'Azienda ad un recente convegno commerciale
I minifogli presso lo stand dell'Azienda ad un recente convegno commerciale
L'annuncio di ottobre
La versione a foglietto
Il 9 febbraio la prima uscita del 2010
           


Da Napoli a Prato, missive sul palco
03 Feb 2010 20:50 - APPUNTAMENTI
Storie sviluppate attraverso il mezzo epistolare: il desiderio di fuga, ispirato a “Lettere di una novizia” di Guido Piovene, e il rapporto a distanza fra un padre e una figlia che vivono separati a Berlino

Due spettacoli teatrali che, nel giro di pochi giorni, vedono le lettere come filo conduttore. Succede a Napoli e a Prato.

Nel primo caso Maria Grazia Mandruzzato, come interprete e regista, proporrà “La madre”, di Luca Scarlino, ispirato a “Lettere di una novizia”. Questo è il titolo dell’opera firmata dallo scrittore vicentino Guido Piovene (1907-1974). All’uscita del romanzo, nel 1941, il successo fu netto, ma si contarono molte critiche in ambito cattolico, dato il tema cruciale toccato dalla narrazione: quello della malafede e delle sue risonanze inquietanti nella vita. È la vicenda della novizia Margherita Passi, che dal convento cerca di convincere un prete della sua necessità di fuggire da un luogo detestato; la trama si sviluppa usando lo schema della comunicazione epistolare, nello svelamento progressivo di una serie di doppi fondi, azioni sgradevoli, crudeli, fino al delitto, alla rovina. La trasposizione teatrale punta il riflettore sul personaggio della madre, dando a lei il compito di raccontare. Un nodo d’odio e amore guida le sue parole, nel ripercorrere le azioni della figlia, morta da poco in carcere per una possibile resa dei conti. La storia viene proposta da domani sera a domenica 7 presso il Teatro stabile di innovazione galleria Toledo (orari: 21 feriali e 18 festivo; biglietti 15,00-12,00-8,00 euro, telefono 081.42.50.37).

A Prato, invece, l’ambientazione richiama la Berlino degli anni Sessanta. Un padre ed una figlia sono divisi da quel “Muro”, oltre il quale, da una parte e dall’altra, imperversa un’imbarazzante solitudine. È l’ambiente di “Oltre il muro: Brecht - Il crollo del Muro di Berlino 1989-2009”, che Visionarie ha programmato per martedì 9 febbraio alle ore 21.30 (cantieri culturali di Officina giovani, piazza Macelli 4, telefono 0574.183.67.79, ingresso libero). Si tratta di una lettura scenico-teatrale con musica e immagini, che vede alla regia e come voce narrante Stella Saladino, mentre Lucia Sedda ha pensato ai testi ed Erica Saladino alle immagini. Lui, ad ovest, è un professore di lettere sfinito dal senso di colpa di possedere gli agi e le comodità che invece sono stati sottratti all’altra parte della sua famiglia, custode di un segreto tenuto dentro di sé per troppo tempo. Lei, ad est, è “nella parte sbagliata”, dove si deve fare la fila per un pezzo di pane e le profumerie sono tristi negozi grigi, in cui sono esposti a malapena dei rasoi da barba. Il rapporto a distanza viaggia attraverso la barriera, con lettere accuratamente nascoste fra le pagine dell’“Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht, filo rosso di tutto lo spettacolo. Il libro diventa così il testimone silenzioso, mentre le missive si susseguono fino a quando lo scambio viene interrotto, e l’attesa di una risposta vana lascia spazio a lunghi silenzi.

Spettacoli epistolari in Campania e in Toscana
Spettacoli epistolari in Campania e in Toscana
I cantieri culturali di Prato
           




Baltici e Balcani dopo la Grande guerra
03 Feb 2010 16:49 - DALL'ESTERO
Due sottolineature postali, provenienti da Estonia e Turchia, documentano altrettante conseguenze del conflitto

Nove proiettili trasformati in candele: in questo modo ieri Tallinn ha ricordato i novant’anni trascorsi dal Trattato di pace sottoscritto a Tartu. Era il 2 febbraio 1920 e concluse i due mesi di trattative tra la delegazione nazionale e quella sovietica. Archiviò la Guerra estone per l’indipendenza scoppiata nel 1918, sancendo ufficialmente la nuova situazione tratteggiata dai campi di battaglia. Il nominale della carta valore è di 5,50 corone, pari a 35 eurocentesimi.

Pure Ankara, sabato, ha ricordato una conseguenza del Primo conflitto mondiale. Citando, attraverso un annullo impiegato ad Istanbul, gli 87 anni trascorsi dallo scambio previsto con il Trattato di Losanna, sottoscritto nel 1923. L’intesa stabilì che le popolazioni cristiane presenti all’interno dei confini turchi sarebbero state deportate in Grecia e le islamiche sottoposte ad Atene avrebbero preso la strada opposta, spostando all’incirca un milione e mezzo di persone.

Il francobollo estone e l'annullo turco
Il francobollo estone e l'annullo turco
           


Italiani soddisfatti, lo dice l’Eurispes
03 Feb 2010 14:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La privatizzazione dei servizi postali, al contrario di altre procedure, sinora è stata giudicata positivamente. Intanto, il 31 dicembre si avvicina...
Una sorpresa, le indagini sui servizi postali
Una sorpresa, le indagini sui servizi postali

Pronti -giustamente- a lamentarsi se qualcosa non va ma, al tempo stesso, soddisfatti se le cose appaiono funzionanti. Così, gli utenti premiano alcuni processi di privatizzazione, in particolare quelli che hanno coinvolto Enel, Italgas e... Poste italiane. A sostenerlo è il “Rapporto Italia 2010” dell’Eurispes.

“Negli ultimi anni -dicono dall’Istituto- si è proceduto alla privatizzazione di alcuni servizi pubblici con l’obiettivo di migliorare il funzionamento delle aziende e di ottenere maggiore competitività”. Tuttavia, tale processo economico ha in parte deluso le aspettative degli italiani, la gran parte dei quali giudica mediocri i servizi erogati da società quali Telecom (48,7%), Alitalia (44,2%), Ferrovie dello stato (41,7%) e Autostrade spa (39,2%). “Buono è, invece, il giudizio prevalente espresso dagli intervistati per Enel (47%), Italgas (42,8%) e Poste spa (41,1%)”. Poste spa ed Enel sono le aziende che “raccolgono più delle altre un giudizio sull’ottima qualità dei loro servizi (entrambe al 3,8%)”.

La ricerca, inoltre, ha evidenziato come “il passaggio verso un sistema gestionale privato non ha portato significative variazioni dal punto di vista dell’erogazione delle prestazioni verso gli utenti finali del servizio. Nel caso di Poste spa, il 38,6% degli intervistati considera invariata la qualità dell’offerta, anche se vale la pena sottolineare che secondo molti la privatizzazione dell’azienda ha portato ad un miglioramento della sua capacità di soddisfare le esigenze dei clienti (32,7%), mentre gli insoddisfatti per il servizio erogato sono il 20%”.

La reazione da parte del gruppo non si è fatta attendere. “Gli italiani -ha commentato l’amministratore delegato, Massimo Sarmi- hanno espresso un alto gradimento verso i servizi offerti da Poste italiane in questi ultimi anni perché hanno compreso l’impegno innovativo e la nostra strategia che è quella di collocare il cittadino al centro di ogni nostra azione e miglioramento qualitativo”. “È molto importante per noi” - ha aggiunto- sapere che il 45% dei cittadini intervistati dai ricercatori consideri il livello dei servizi tra buono e ottimo, “un risultato che ci spinge a sostenere con convinzione sempre maggiore la politica di attenzione al cliente e di spinta costante all’innovazione tecnologica”.

Intanto, ci si avvicina al 31 dicembre 2010. In base alle disposizioni di Bruxelles, entro quel giorno dovranno essere recepiti i provvedimenti per completare le liberalizzazione del mercato. L’attuale orientamento è delegare il Governo, attraverso uno o più decreti legislativi.

L'Eurispes
Comuni e Province alla carica contro disservizi e chiusure
           




Disservizi e chiusure. Ma anche l’accordo con l’Anci
03 Feb 2010 09:31 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Accanto alle abituali lamentele post natalizie, l’inizio del 2010 vede Enti locali e Prefetture confrontarsi con Poste italiane pure su un altro tema: la limitazione delle presenze sul territorio. Intanto...
Ancora una volta, le lamentele dal territorio
Ancora una volta, le lamentele dal territorio

Non cessano le lamentele sui disservizi, e la piega è preoccupante perché, ormai, non sono soltanto i privati, magari rivolgendosi al giornale locale, a protestare. Sempre più spesso prendono l’iniziativa gli Enti locali, magari... ispirati dal periodo elettorale. Cui si aggiungono le Prefetture, il cui ruolo è più di mediazione.

Rispetto agli altri anni, questa volta le lagnanze vertono su due aspetti: da una parte i tradizionali ritardi (che dopo il periodo natalizio si notano di più), dall’altra la scelta di Poste italiane di ridurre la presenza sul territorio, limitando gli orari di apertura o addirittura chiudendo le sedi meno redditizie.

A Lecce, ad esempio, il prefetto Mario Tafaro ha convocato allo stesso tavolo i sindaci della zona e i delegati della società. I presenti “hanno preso atto che le disfunzioni sono parzialmente da ricondurre alle assenze del personale addetto al recapito ed ai rilevanti flussi postali propri del periodo festivo”. Poste “ha garantito l’implementazione delle risorse umane con l’assunzione di circa venti unità”.

E non è che le cose al Nord vadano meglio. Il caso di Seriate (Bergamo) la dice lunga. Nelle ultime settimane i cittadini sono stati vittime di “aggravate inefficienze sia per i servizi di sportello sia per quelli di recapito della corrispondenza”, dice il sindaco, Silvana Santisi Saita. L’inagibilità completa prima, parziale poi, dell’unico punto in via Partigiani ha creato disagio all’intera città di quasi 24mila abitanti e con importanti attività economiche e istituzionali. Alla situazione si è aggiunta l’insoddisfazione per la consegna a domicilio. A ruota c’è stato il nuovo incontro con i delegati del gruppo. “Da questo tavolo -ha aggiunto il primo cittadino- ci alziamo promettendoci un servizio di qualità, garantendo distribuzione postale e riorganizzazione del personale agli sportelli. Speriamo di voltare pagina nell’annosa storia postale cittadina”.

A Lucca, invece, il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, ha preso carta e penna, scrivendo direttamente al viceministro Paolo Romani. Il testo “ribadisce la necessità di trovare una soluzione ai continui ritardi nella consegna della posta e denuncia con forza i disagi legati alla riduzione degli orari di apertura e di chiusura di molti uffici, in particolare quelli periferici”. È l’ultima misura dopo i confronti avuti nel passato con Poste, riguardanti in particolare la valle del Serchio e le zone montane della Versilia.

Ancora la Prefettura, questa volta di Salerno, diretta da Sabatino Marchione, è intervenuta per mediare tra i Comuni del Cilento e nel vallo di Diano, minacciati da diverse cessazioni parziali, cui si aggiunge l’accorpamento della filiale di Sala Consilina in quella del capoluogo.

Un ordine del giorno formale è stato sottoscritto dalla Giunta comunale di Rossano (Cosenza), guidata da Francesco Filareto, “per protestare contro il permanere della decisione di Poste italiane” riguardante la chiusura, al pomeriggio, dell’ufficio postale ubicato nel nucleo antico. Scelta che “penalizza in maniera eccessiva i pensionati, i commercianti residenti nel centro storico e i dipendenti dei numerosi uffici pubblici ubicati nella parte antica della città”.

Intanto, Poste ed Associazione nazionale comuni italiani hanno sottoscritto un protocollo per sviluppare negli Enti locali l’approccio elettronico; prevista “la realizzazione e la gestione di una ampia gamma di servizi digitali per il cittadino, integrati e ad alto contenuto di innovazione, utilizzando la rete degli uffici postali e internet”.

L’accorpamento alla filiale salernitana di Sala Consilina
La linea di Sarzana
Proteste, alcuni degli altri casi recenti
           


Storia protagonista
03 Feb 2010 01:54 - APPUNTAMENTI
A Cecina Giuseppe Garibaldi e i Mille; a Crema Gabriele D’Annunzio e le foibe

La maxiserie (quattro esemplari da 0,60, 0,65, 0,85, 1,00 euro) dedicata a Giuseppe Garibaldi e al centocinquantesimo dei Mille uscirà solo il 5 maggio ma già ci si prepara, anche attraverso iniziative collezionistiche. Succede a Cecina (Livorno), dove il 6 e il 7 febbraio il Circolo filatelico numismatico locale proporrà un convegno commerciale con suggello marcofilo in argomento. Il punto di incontro è il Dopolavoro ferroviario, che si trova in piazza della Stazione 1 (orario 9-19, domenica chiusura alle 13, ingresso libero).

Fra il 6 e il 17 febbraio è programmato, invece, il percorso a Crema (Cremona) intitolato “Da D’Annunzio alle foibe - Giorno del Ricordo 2010”; verrà allestito presso il Museo civico di via Dante 47 (9.30-12 e 15.30-18; lunedì chiuso, entrata gratuita). A firmarlo sono la Società cremasca cultura e la Società filatelica numismatica dalmata. La mostra, fotografica, filatelica e documentaria, è dedicata a Fiume, con particolare riferimento al periodo compreso tra l’impresa di D’Annunzio e la fine della Seconda guerra mondiale. Pronto un catalogo, che sarà presentato sabato 6 alle 17. Di circa 80 pagine in bianco e nero, è quasi interamente iconografico; diverse immagini -inedite- appartengono ad archivi privati. Nella parte finale sono inseriti alcuni saggi, uno dei quali riguarda la storia postale di Fiume. Il costo programmato è di 12,00 euro.

L'annullo e la locandina che promuoveranno le due iniziative
L'annullo e la locandina che promuoveranno le due iniziative
           




Filagenzia, ecco i premiati
02 Feb 2010 20:47 - SPECIALE «ITALIA 2009»
L’iniziativa, svoltasi durante il “Festival internazionale della filatelia”, ha coinvolto quattordici amministrazioni postali

Tolto un paio di giorni fa dal muro -il calendario si esauriva alla fine del gennaio 2010- restava la promozione abbinata, che intendeva invogliare il pubblico a visitare “Italia 2009” e a partecipare al concorso firmato da quattordici amministrazioni postali rappresentate da Filagenzia De Rosa.

Ed oggi è stato reso noto l’elenco dei nominativi estratti da ogni singolo operatore. “Tutti i vincitori -precisa l’amministratore delegato della società, Federico Kaiser- sono già stati o stanno per essere avvisati dalle varie amministrazioni”. I premi verranno consegnati nel corso della prossima “Milanofil”, in calendario dal 19 al 21 marzo, o inviati al domicilio dei vincitori qualora i diretti interessati ne facciano richiesta.

In base alle scelte compiute da ogni Paese, Gibilterra ha messo a disposizione dieci omaggi, il Regno Unito tre e il Canada due. Aland, Belgio, Faeroer, Finlandia, Groenlandia, Islanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Stati Uniti e Svezia hanno dato un solo riconoscimento.

Complessivamente, le persone che hanno partecipato risultano quasi quattromila.

L'iniziativa era firmata da quattordici amministrazioni
L'iniziativa era firmata da quattordici amministrazioni
L'annuncio nel dicembre 2008, attraverso il calendario
Appuntamento a “Milanofil”
L’elenco dei vincitori (file pdf)
           


A Mantova per Andreas Hofer
02 Feb 2010 16:58 - APPUNTAMENTI
Mostra storica e storico postale dedicata all’eroe dell’indipendenza tirolese, fucilato nella città lombarda dai francesi il 20 febbraio 1810
La statua di Andreas Hofer, alta due metri e mezzo, domina l’ingresso della mostra
La statua di Andreas Hofer, alta due metri e mezzo, domina l’ingresso della mostra

Era nato a St. Leonhard in Passeier (oggi in provincia di Bolzano) nel 1767 e finì i suoi giorni nel 1810 a Mantova, fucilato dai francesi. Non è un caso, dunque, che due secoli dopo la città lombarda ricordi l’oste e commerciante di cavalli tirolese Andreas Hofer, passato alla storia per aver guidato nel 1809 l’indipendenza della sua terra, allora assegnata da Napoleone alla Baviera.

L’annullo di rito arriverà il 20 febbraio, anniversario esatto dell’esecuzione, ma già è aperta la mostra “Zu Mantua in banden («A Mantova in catene») - Mantova fra Napoleone e Hofer”, ospitata fino al 21 marzo alla Madonna della Vittoria, in via Monteverdi 1 (orari: giovedì e venerdì 15.30-18.30, sabato e domenica 10-12.30 e 15.30-18.30; ingresso libero).

Il titolo principale della mostra “Zu Mantua in banden” -spiega dal Centro studi internazionale di storia postale Sergio Leali- “riporta la prima strofa del famoso inno scritto dal poeta tedesco Julius Mosen nel 1832 e poi musicato dal compositore Leopold Knebelberger che fece il giro della Germania diventando un «lied» popolarissimo grazie al quale, indirettamente, Mantova diventò una delle città italiane fra le più conosciute nei Paesi di lingua tedesca”.

Una cinquantina i quadri proposti, per un percorso che vuole essere storico e al tempo stesso storico postale. Viene raccontato, attraverso documenti originali, lettere, stampe, monete, medaglie, editti, mappe, libri, cimeli, armi, divise ed altro materiale, il periodo compreso fra il 1796 (anno in cui ebbe inizio l’assedio da parte delle truppe dell’Armée d’Italie) e il 1814, quando Mantova passò di nuovo sotto Vienna. “Si inserisce in questo contesto il momentaneo ritorno (1799-1801) degli austriaci in città e la tragica vicenda del processo e della fucilazione di Andreas Hofer alla quale i mantovani cercarono in tutti i modi di opporsi, giungendo anche ad offrire ben 5.000 scudi purché gli venisse risparmiata la vita”.

Hofer -aggiunge il mantovano Lorenzo Carra- è diventato un po’ anche il nostro eroe. Tutti gli anni, il 20 febbraio, qualche corriera di «schützen» viene in città e c’è sempre una bella e pittoresca cerimonia. Ma questa volta è un’occasione speciale, e si attendono decine di autobus. L’ex chiesa che ospita la mostra offre un elemento in più: contiene la riproduzione della «Madonna della Vittoria», la pala del Mantegna qui collocata e che proprio Napoleone in quegli anni si portò via; ancora oggi è esposta al Louvre”.

Sotto vetro anche l’oggettistica postale, come il cappello e la borsa francesi, caratterizzati dal corno (tutte le foto sono di Federico Peroni)
Sotto vetro anche l’oggettistica postale, come il cappello e la borsa francesi, caratterizzati dal corno (tutte le foto sono di Federico Peroni)
L’opera del Mantegna al Louvre (sito in francese)
La presentazione completa di Sergio Leali (file pdf)
           




Quando era il dicastero a fare la banca
02 Feb 2010 09:53 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
La cronaca, pubblicata il 2 febbraio 1960, del discorso tenuto dal ministro Giuseppe Spataro

Fare la banca è sempre stato nel dna delle Poste? Probabile. E negli stessi giorni in cui si apre il dibattito sulla possibilità che anche quelle di San Marino facciano il passo e seguano le scelte compiute da tempo a Roma, torna attuale quanto pubblicato dal “Corriere della sera” il 2 febbraio 1960, cinquanta anni fa tonti tondi.

Naturalmente, allora il protagonista era il ministero a Poste e telecomunicazioni, definito -già nel titolo dell’articolo- “il più grande istituto bancario d’Italia”. È la cronaca dell’incontro, tenuto a Milano presso palazzo Serbelloni e definito “Il ministero visto dal ministro”, che ha visto salire sul podio il titolare dello stesso dicastero, Giuseppe Spataro.

L’oratore si è concentrato sui servizi di bancoposta, “per i quali annualmente circolano negli uffici postali circa 14 miliardi in entrata ed altrettanti in uscita”. Talché -commenta il testo- “si può affermare che il ministero delle Poste è la prima grande banca italiana”. Annualmente, queste mettono a disposizione della Cassa depositi e prestiti, per l’impiego a mezzo mutui in operazioni di pubblica utilità, 2.300 miliardi. I correntisti sono 340mila, con un credito di oltre 418 miliardi.

Nel 1960 -viene snocciolato- gli uffici postali e telegrafici risultano 13.500 con 35mila sportelli, i posti telefonici pubblici 21mila, le cassette di impostazione 52mila. L’anno precedente erano stati distribuiti 4 miliardi e 80 milioni di corrispondenze varie, 31 milioni di pacchi, 168 milioni di telegrammi.

“Mutate mutandis”, il ministro “ha voluto anche assicurare -a proposito di voci che di tanto in tanto circolano- che non esiste alcun controllo sulle conversazioni telefoniche”, a parte naturalmente gli interventi previsti dalla legge e disposti dalla Magistratura.

Il titolo dell'articolo pubblicato mezzo secolo fa
Il titolo dell'articolo pubblicato mezzo secolo fa
           


Il foglietto promette divertimento
02 Feb 2010 01:09 - DALL'ESTERO
Il taglio allegro è una sorta di annuncio: diventando girl guide, non ci si annoia
L'omaggio di Singapore
L'omaggio di Singapore

Quattro valori in foglietto per ricordare il secolo delle girl guide, la versione femminile dei boy scout. È l’allegro omaggio -un modo per sottolineare come il divertimento sia garantito- oggi dedicato da Londra alla seconda “creatura” di Robert Baden-Powell.

Mettendo da parte loghi ed immagini simboliche, in pochi centimetri quadrati il foglietto visualizza cosa le partecipanti possono fare entrando nell’organizzazione. Alle più piccole (nel taglio di prima classe, ora 39 pence) naturalmente spettano i giochi, che poi (ecco l’esemplare da 56) sfumano in attività e ricerca. Le sorelle maggiori, invece, vi trovano soprattutto iniziative artistiche e sportive (81), quindi la scoperta del territorio (90). Nel Regno Unito è l’organizzazione giovanile più ampia e conta 550mila partecipanti; a livello mondiale è presente in 140 Paesi, coinvolgendo 10 milioni di iscritte.

Singapore, il 26 gennaio, ha ricordato, con un taglio da 1,00 dollaro il centenario degli scout locali.

La serie del Regno Unito
La serie del Regno Unito
L'emissione di Jersey
           




“Anno sacerdotale”, domani l’annullo
01 Feb 2010 21:44 - VATICANO
L’iniziativa ricorda Giovanni-Maria Vianney, il patrono dei parroci scomparso nel 1859; l’emissione attesa per i prossimi mesi

L’annullo previsto per domani, dedicato al curato d’Ars
L’annullo previsto per domani, dedicato al curato d’Ars

È una delle voci contemplate dall’Ufficio filatelico e numismatico vaticano per i prossimi mesi, anche se in realtà l’“Anno sacerdotale” è stato aperto il 19 giugno scorso e si svilupperà sino all’11 giugno prossimo per ricordare il secolo e mezzo dalla scomparsa di Giovanni-Maria Vianney, il patrono dei parroci.

Una iniziativa -ha scritto Benedetto XVI- “che vuole contribuire a promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi”.

Classe 1786, il futuro santo è ordinato prete nel 1815 e tre anni dopo raggiunge Ars. “Là -ricordano oggi dal centro francese- risveglia la fede dei parrocchiani con la sua predicazione, ma soprattutto attraverso la preghiera e il suo stile di vita. Si sente povero di fronte alla missione da compiere, ma si lascia afferrare dalla misericordia di Dio. Restaura ed abbellisce la chiesa, fonda un orfanotrofio (“La Provvidenza”) e si prende cura dei più poveri”. Molto presto la fama di confessore attira numerosi pellegrini che cercano il perdono e la pace del cuore; passando anche diciassette ore al giorno ad ascoltare i fedeli, diverrà un “martire del confessionale”.

In attesa dei francobolli, domani le Poste del pontefice metteranno in uso un manuale commemorativo che offre, in forma stilizzata, il logo dell’evento. L’iconografia è -la precisazione- riguarda il Sacro Cuore, “come richiamo al fatto che la giornata annuale di santificazione sacerdotale è sempre coincisa con la solennità del sacratissimo Cuore di Gesù”.

Per saperne di più
La presentazione da parte di Benedetto XVI
Cosa dicono ad Ars (sito anche in italiano)
           


I palazzi di Milano
01 Feb 2010 18:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ancora una volta in vendita l’edificio di piazza Cordusio, mentre quello situato nella via omonima sta per raggiungere il secolo. Il Cmp di Roserio resterà dove si trova

Rimasto un’altra volta senza acquirente pochi mesi fa, torna in (tentata) vendita: è l’edificio di Milano Centro, situato in piazza Cordusio e di proprietà in parte di Poste italiane, per la restante della sua controllata Europa gestioni immobiliari.

Praticamente immutate le condizioni: il passaggio avverrà trovando qualcuno che paghi più di 50 milioni, oneri fiscali esclusi. L’unica differenza rispetto alla proposta precedente è il numero di anni dal rogito -passati da tre a quattro- che l’eventuale acquirente dovrà attendere prima di avere la disponibilità degli spazi, valutati complessivamente per 10.417 metri quadrati e sviluppati su nove livelli, due dei quali interrati. La procedura si chiuderà il 25 marzo.

Intanto, l’attiguo edificio della via omonima, il Milano Cordusio, sta per festeggiare il secolo dall’apertura dei cantieri, all’epoca annunciati nel febbraio del 1910. Terminate, o quasi, le laboriose trattative con il Governo -precisano le cronache di allora- la Giunta comunale ha preso la deliberazione relativa, autorizzando le demolizioni necessarie.

Novità anche per l’impianto di Roserio: dopo il ripensamento del budget disponibile per l’“Expo 2015”, non sarà più necessario il suo spostamento in un altro luogo. In base agli attuali orientamenti, il Cmp rimarrà dov’è, e la zona intorno sarà rivalutata, con parchi, laghetti e nuove strade.

Ancora una volta, l'edificio di piazza Cordusio finisce sul mercato
Ancora una volta, l'edificio di piazza Cordusio finisce sul mercato
Milano Centro: la tentata vendita dell'anno scorso
Cmp di Roserio: le precedenti ipotesi di trasloco
           




Valanga bollata per Carnevale
01 Feb 2010 13:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli annulli utilizzati un po’ in tutta Italia; si aggiungeranno al francobollo da 60 centesimi atteso il 12 febbraio e dedicato alla manifestazione di Acireale
Uno dei tre francobolli elvetici per la manifestazione di Basilea con l'anno errato
Uno dei tre francobolli elvetici per la manifestazione di Basilea con l'anno errato

Mancano ancora un po’ di giorni (Martedì grasso arriverà il 16 febbraio), eppure l’Italia dei mille campanili è in fermento per il Carnevale. D’altro canto, la più posata Svizzera è dal 12 gennaio che ha messo in vendita la serie, articolata in tre dentelli da 1,00 franco, per la manifestazione di Basilea, definita come “i tre giorni più belli dell’anno” (scherzo nello scherzo: per errore è rimasto il nominale 2009).

L’elenco delle sottolineature postali orchestrate a Sud delle Alpi è soprattutto marcofilo; certamente non è completo, ma già risulta nutrito. Avviato a Varallo (Vercelli) il 17 gennaio e proseguito a Torre del Lago Puccini (Lucca) il 30 con due impronte e a Viareggio (Lucca) il 31, che però riproporrà il medesimo manuale anche il 7, il 14, il 16 e il 21 febbraio.

Oggi è la volta ancora di Viareggio (per la “Coppa Carnevale” di calcio); il 6 toccherà a Cento (Ferrara) e Monfalcone (Gorizia); il 7 a Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia), Ghilarza (Oristano), Ravenna, San Giovanni in Persiceto (Bologna) e Santa Croce sull’Arno (Pisa).

Intenso pure il fine settimana successivo. Sabato 13 sarà di turno nuovamente Viareggio per la “Carnevaldarsena”. Per il 14, invece, si sono prenotati Ceggia (Venezia), Foiano della Chiana (Arezzo), Ghemme (Novara), Ivrea (Torino), Massafra (Taranto) e Muggia (Trieste); il 16 Montevarchi (Arezzo).

Un trattamento particolare lo avrà Acireale (Catania): il 12 febbraio la manifestazione carnascialesca locale sarà protagonista di un francobollo, naturalmente dotato del suo bravo annullo fdc. L’esemplare, dal costo di 60 centesimi, è stato inserito nella serie “Il folclore italiano” ed arriverà in coppia con l’omaggio alla “Sartiglia” di Oristano. È perlomeno il quarto riferimento dentellato alle iniziative che precedono la Quaresima. Gli altri sono il 25 lire del 10 agosto 1973 per Viareggio; il 40, 50 e 90 lire “Giornata del francobollo” usciti l’1 dicembre 1974 con la maschere; il 60 centesimi turistico del 24 luglio 2008 riguardante Mamoiada (Nuoro) con i mamuthones e gli issohadores. San Marino, invece, il 6 febbraio 2004 ha ricordato, con due tagli da 0,77 e 1,55 euro, la tradizione di Venezia.

Numerosi gli annulli che verranno impiegati in Italia per il Carnevale 2010; qui una selezione
Numerosi gli annulli che verranno impiegati in Italia per il Carnevale 2010; qui una selezione
La nuova serie “Il folclore italiano”
“Il turismo” edizione 2008
L'omaggio sammarinese a Venezia del 2004
           


Ditelo con... un fiore
01 Feb 2010 01:22 - SAN MARINO
Il tema riprende un vecchio percorso, che risale addirittura al 1953. Seguito, poi, da altre tappe nel 1957, nel 1967 e nel 1971
Uno dei francobolli usciti nel 1953
Uno dei francobolli usciti nel 1953

Dopo tanti anni, risboccia: è la passione coltivata a San Marino per la floricoltura dentellata. Nel bouquet del 9 febbraio, infatti, figura la serie “Fiori”. Erede, in qualche modo, delle precedenti quattro tappe, che risalgono a parecchi anni fa.

La prima, addirittura, è del 28 dicembre 1953 ed è organizzata in nove esemplari (1, 2, 3, 4, 5, 10, 25, 80 e 100 lire) che visivamente associano altrettante varietà al monte Titano e allo stemma della Repubblica. Emblema poi scomparso con la seconda e la terza tappa, uscite rispettivamente il 31 agosto 1957 (dieci esemplari da 1, 2, 3, 4, 5, 10, 25, 60, 80 e 100 lire) e il 12 gennaio 1967 (sette: 5, 10, 15, 20, 40, 140 e 170 lire). La quarta, invece, vede scomparire ogni riferimento locale: le dieci pezzature, disponibili dal 2 dicembre 1971 (1, 2, 3, 4, 5, 10, 15, 50, 90, 220), offrono la sola piantina.

Un po’ come la nuova versione: in linea con il gusto attuale, però, non è più costituita da disegni ma da fotografie. Si tratta di quattro esemplari dal costo di 0,10, 0,85, 1,00 e 1,50 euro che considerano fiori da bulbo (narcisi, giacinti, muscari, tulipani), scelti “partendo dall’estetica dei colori e delle forme, non dalla appartenenza ad un gruppo vegetale omogeneo”.

La serie è riprodotta settantamila volte ed è organizzata in blocchi mosaico; ogni foglio contiene sedici francobolli, quindi quattro quartine.


Il blocco attuale
Il blocco attuale
Le altre emissioni del 9 febbraio
           




In asta la “Rivoluzione culturale”
31 Gen 2010 18:54 - DALL'ESTERO
Ad Hong Kong i francobolli prodotti dalla Cina Popolare alla fine degli anni Sessanta e poi bloccati
Il francobollo monco con Lin Biao
Il francobollo monco con Lin Biao

Particolarmente interessanti dal punto di vista iconografico e storico (lo ha recentemente ribadito Duccio Dogheria sul periodico “Charta”), i francobolli realizzati dalla Cina Popolare durante la “Rivoluzione culturale” risultano gettonati anche dal lato economico, e non mancano veri e propri pezzi da novanta.

I più significativi sono stati messi oggi all’incanto ad Hong Kong dall’Interasia auctions. Nel catalogo figura, ad esempio, l’8 fen uscito per poche ore il 25 novembre 1968. Si chiama “L’intero Paese è rosso”, ma qualche imprecisione e soprattutto un’incoerenza indusse Pechino a ritirarlo: Taiwan, allora come adesso indipendente, nella vignetta era rimasta bianca e questa presenza contraddiceva il titolo dell’emissione. La decisione arrivò troppo tardi, perché qualche esemplare finì venduto e addirittura utilizzato. Sul mercato è tornata una coppia con bordo di foglio, stimata tra gli 1,8 e i 2 milioni di dollari locali (al cambio, un dollaro vale 0,09 euro), una busta con il singolo da 1,2-1,5 milioni, e un “libretto rosso” in cui il dentello, precedentemente usato, è stato appiccicato insieme con altri valori comuni e per questo sconta una valutazione di 250-300mila dollari.

In vendita c’è pure una seconda versione con lo stesso soggetto, ma orizzontale. L’ipotesi della ditta è che fosse ritenuta di formato troppo grosso, e per questo venne fermata prima della sua uscita; nonostante ciò, propone un esemplare nuovo (3,5-4,5 milioni) ed uno timbrato il 6 febbraio 1970 (3-4 milioni).

Andò alla stessa maniera con un taglio analogo, dedicato alla vittoria della stessa “Rivoluzione culturale” e databile sempre al 1968. Qui il problema era la presenza, accanto a Mao Zedong, del comandante dell’Esercito e ministro alla Difesa Lin Biao, in quel periodo protagonista di un acceso confronto con il “Grande timoniere” (morirà in un misterioso incidente aereo il 13 settembre 1971). Sul mercato, con una stima tra i 5 ed i 6 milioni, è stata immessa una quartina con margine.

Più articolata è la vicenda in un’ulteriore carta valore, di cui rimane -unica traccia nota- soltanto la metà destra. Si tratta di un celebrativo che, per il quarantesimo anniversario, nel settembre 1967 avrebbe dovuto commemorare la base di Jinggangshan. L’immagine completa comprendeva Mao e ancora Lin Biao, insieme sul podio in piazza Tien An Men. “Le circostanze che caratterizzarono questa emissione e il successivo blocco -dicono dall’azienda- sono ancora avvolte nel mistero”, persino nel numero di esemplari, due o quattro, che avrebbero dovuto costituire la serie. Una delle ipotesi è che il richiamo a Pechino non fosse ritenuto coerente con il contesto; un’altra è la mancanza dell’allora coprotagonista Zhu De; ancora, si suppone un’opposizione dello stesso Lin Biao o, più banalmente, un ritardo nelle lavorazioni. Il mozzicone è stato proposto a 600-800mila dollari.

Le due versioni della carta valore “L'intero Paese è rosso” e il blocco di quattro per l'emissione inneggiante alla “Rivoluzione culturale”
Le due versioni della carta valore “L'intero Paese è rosso” e il blocco di quattro per l'emissione inneggiante alla “Rivoluzione culturale”
L'articolo pubblicato da “Charta”
           


Dall’Antifascismo alla Resistenza
31 Gen 2010 02:18 - LIBRI E CATALOGHI
Nuovo repertorio, questa volta realizzato da Anacleto Mescoli, sugli annulli dedicati alla Seconda guerra mondiale e ai filoni collegati
Il catalogo è firmato dal Cifr
Il catalogo è firmato dal Cifr

Hanno sempre ottenuto un discreto interesse gli annulli speciali riguardanti la Seconda guerra mondiale e i settori collegati, tra i soci del Centro italiano filatelia resistenza e oltre. Nel tempo, infatti, si sono succedute più catalogazioni, fra cui quelle di Mario Olmi ed Aristide Simboli.

Agli autori dei repertori ora si è aggiunto Anacleto Mescoli, che per conto dello stesso Cifr ha firmato il “Catalogo degli annulli postali dell’Antifascismo e della Resistenza 1993-2009”, dedicandolo al ricordo “degli antifascisti e dei partigiani caduti nella lotta di Liberazione, contro la mafia, nei campi di sterminio nazisti”.

Di tutte le obliterazioni individuate -che toccano pure argomenti tradizionalmente collegati, come personaggi, prigionia, Shoah, esodo dalle terre orientali, storia della Repubblica, sindacalismo- propone l’impronta ed una scheda molto sintetica. In calce ad ogni anno sono elencati pure i timbri privati in gomma, considerati come “altri annulli”, qualifica che potrebbe fuorviare collezionisti alle prime armi.

Il volume, organizzato in 250 pagine in bianco e nero (15,00 euro), si completa con la lista per località e con una sezione dedicata a Giuseppe Garibaldi. Quest’ultima va dal 1996 al 2009, inventariando pure i manuali stranieri che il collezionista ha individuato.

Nelle attese del Cifr è proseguire il progetto arrivando a coprire il periodo precedente.

La scheda
           




Francobolli: in Francia sono quattro le categorie
30 Gen 2010 16:39 - DALL'ESTERO
Dietro all’introduzione della piccola “φ”, un tentativo per rendere più chiara l’articolata produzione d’oltralpe
Il recentissimo commemorativo per l'abbé Pierre con, ben in vista, la “φ”
Il recentissimo commemorativo per l'abbé Pierre con, ben in vista, la “φ”

Un sistema con cui orientare i collezionisti di Francia davanti ad una produzione dentellata sempre più generosa ed articolata, con francobolli tradizionali, personalizzati e semi personalizzati, per non citare gli interi postali o ancora altro? Così potrebbe essere interpretata la piccola “φ”, introdotta all’inizio dell’anno con l’emissione a cuore per celebrare la casa di alta moda fondata da Jeanne Lanvin e destinata a caratterizzare tutti i commemorativi.

In realtà, oggi il settore filatelico d’oltralpe riconosce quattro categorie di francobolli (questi ultimi definiti il “carburante” della lettera e, allo stesso tempo, immagine della società che rappresentano), almeno come sono state formalizzate nella “Carta della filatelia”.

La prima è rappresentata dagli ordinari, tradizionalmente rappresentati dalla Marianna. L’immagine è scelta dal presidente della Repubblica e cambia ad ogni mandato.

Poi vi sono i commemorativi, stabiliti per decreto ministeriale dopo il parere della Commission des programmes philatéliques. “Rendono -si legge nel documento- un omaggio nazionale alle personalità francesi o straniere, commemorano i grandi avvenimenti e celebrano il patrimonio”. In genere sono prodotti in calcografia ed hanno dentellatura, valore nominale e gomma, anche se, “su domanda in particolare dell’istituzione” coinvolta, possono essere prodotti pure come autoadesivi.

Le similitudini con l’Italia finiscono qui. La terza area è definita “francobolli di scrittura”, ed è pensata per il grande pubblico. Quasi sempre si tratta di cartevalori autoadesive e in libretto, così da mostrarsi pratiche, mentre il nominale è sostituito dall’indicazione della categoria tariffaria per le quali sono destinate. Le tirature sono importanti, e non figurano nel decreto ministeriale. “Vero laboratorio tecnologico”, permettono esperimenti nelle tecniche di stampa, nei formati, nella creatività, nei temi.

Infine vi sono i personalizzati, che per Parigi “contribuiscono alla modernizzazione della filatelia e corrispondono ai nuovi usi”. Il cliente sceglie il soggetto, la tiratura e la diffusione, sia pure rispettando le norme stabilite da La poste. La medesima società “può essa stessa creare propri personalizzati”.

La "Carta della filatelia" nel suo complesso
L'emissione per l'azienda Lanvin
           


L’unione fa la forza. Almeno a Parigi
30 Gen 2010 07:32 - DALL'ESTERO
La “Carta della filatelia” impegna La poste e le associazioni che riuniscono da una parte i circoli e dall’altra i commercianti ad azioni autonome ed altre congiunte

Momenti di confronto e dibattito anche interessanti, ma non sembra che né la “Conferenza nazionale della filatelia”, svoltasi a Riccione l’1 settembre 2006, né il seminario “Quale futuro per la filatelia?”, organizzato in Vaticano il 24 ottobre 2008, abbiano avuto un seguito, un qualcosa su cui costruire.

Diverso appare l’esito degli “Stati generali della filatelia”, tenutisi a Parigi il 2 aprile 2008. L’incontro, perlomeno, ha rappresentato la base per formulare la “Charte de la philatélie”, che vede coinvolti l’operatore nazionale, ossia La poste, e le associazioni che raccolgono i circoli (cioè la Fédération française des associations philatéliques, Ffap) e gli operatori commerciali (Chambre syndicale française des négociants et experts en philatélie, Cnep). Insieme condividono l’Association pour le développement de la philatélie, di cui sono membri statutari.

L’obiettivo del documento è ricordare i valori comuni e precisare gli impegni dei firmatari, “per stabilire tra loro una fiducia profonda e durevole, una collaborazione costruttiva”, così da “rispondere alle attese dei filatelisti e accompagnare il necessario adattamento di questa passione alla cultura del XXI secolo”. Il testo, inoltre, mira ad incoraggiare la filatelia, in particolare fra i giovani, a sviluppare l’impiego del francobollo come strumento di comunicazione e a favorire una dinamica commerciale vitale. E davanti all’apertura del mercato postale, vuole riunire gli attori per far sentire la loro voce.

In tale contesto, ogni interlocutore si impegna ad una serie di azioni. La poste, fra l’altro, deve animare la filatelia e garantirle una visibilità negli uffici, “moltiplicare e sostenere le azioni e gli avvenimenti locali”, concepire e finanziare campagne di comunicazione, agevolare le attività locali.

Compito principale della Ffap è servire da passaparola tra la base dei sodalizi e dei loro iscritti con gli altri firmatari della Carta. Al tempo stesso, deve organizzare ogni anno la “Festa del francobollo”, creare ed organizzare eventi, riflettere su quello che potranno essere in futuro le competizioni e le esposizioni.

Deontologica è la principale mansione della Cnep, così da sensibilizzare i propri aderenti, ma non l’unica. Anch’essa, in parallelo, deve rappresentare il tramite tra i singoli esercenti e il vertice, creare ed organizzare eventi, condurre un gruppo di riflessione su quello che è e sarà la professione.

Dagli incontri fra le parti la possibilità per il settore di crescere
Dagli incontri fra le parti la possibilità per il settore di crescere
Riccione 2006: gli interventi
Vaticano 2008: la sintesi
Il documento di riferimento (file pdf in francese)
           




La cartolina si vede dal... “Mattino”
29 Gen 2010 23:24 - EMISSIONI ITALIA
Per Giorgio Perlasca non solo il francobollo e gli annulli fdc. Domenica si aggiungerà l’omaggio voluto dal quotidiano patavino. I principali appuntamenti
L'annullo a Como (gli altri hanno lo stesso soggetto)
L'annullo a Como (gli altri hanno lo stesso soggetto)

Domenica lavorativa, la prossima, agli sportelli filatelici di Como, la città in cui il commemorato nacque un secolo fa, e di Padova, dove è vissuto e morto nel 1992. Dalle ore 10 alle 12 venderanno ed annulleranno con il manuale fdc il francobollo per Giorgio Perlasca.

Nella città veneta saranno attivati altri due punti di riferimento: in municipio dalle 10.30 alle 12.30 (dove alle 11 è prevista una cerimonia) e al Centro culturale “Altinate - san Gaetano” dalle 15.30 alle 18.30. Qui, alle 17, il figlio del protagonista, Franco, presenterà il libro di Dalbert Hallenstein e Carlotta Zavattiero “Giorgio Perlasca, un italiano scomodo”, appena edito da Chiarelettere.

Sempre a Padova e sempre domenica ci sarà un elemento in più: il quotidiano cittadino “Il mattino” regalerà ai propri lettori una cartolina commemorativa nuova, prodotta in quarantamila copie, così da celebrare il “giusto fra le nazioni”. Una piccola concorrenza a quella realizzata e venduta a 52 centesimi da Poste italiane, la quale per l’occasione vi assocerà bollettino illustrativo (1,03 euro), tessera (1,00) e folder (15,00).

Lunedì 1 febbraio le iniziative ritorneranno a Como, dove alle 10 nella sede comunale, dopo una presentazione a carattere storico, il direttore della filiale, Ugo Lamberini, illustrerà l’emissione agli alunni degli Istituti “Matilde di Canossa” e “Orsoline san Carlo” di Como, coinvolti nell’ambito del progetto “Filatelia e scuola”. Nello stesso luogo, fino alle 14 sarà presente un punto vendita di Poste.

Il 3 febbraio si aggiungerà un altro manuale (l’immagine è sempre quella del francobollo), impiegato dalle 17.30 alle 21 in piazza Kennedy a San Vito di Normanni (Brindisi); presso l’auditorium “Buonsanto”, alle 18.30, Franco Perlasca presenterà un’altra volta il volume.

“La vita, il coraggio, la passione e il rispetto per il prossimo sono i tratti distintivi che hanno segnato l’esistenza di Giorgio Perlasca”, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, secondo il quale questa emissione “contribuirà a diffondere nel mondo oltre che nei giovani le caratteristiche umane di una delle più significative personalità italiane distintesi per coraggio ed eroismo”. Poste -ha detto il presidente della stessa società, Giovanni Ialongo- attraverso la carta valore “consegna al futuro delle giovani generazioni e di quelle presenti l’esempio di un grande italiano. Giorgio Perlasca è l’eroe che ha ispirato l’azione al sentimento di pietà e che ha restituito la vita e una luce di speranza a chi era caduto nell’abisso del terrore”.

La cartolina realizzata dal quotidiano padovano: quella in regalo, però, sarà nuova
La cartolina realizzata dal quotidiano padovano: quella in regalo, però, sarà nuova
L'emissione del francobollo
L'intervista a Franco Perlasca
L'erronea prevendita
           


Filatelia in caserma
29 Gen 2010 20:51 - APPUNTAMENTI
Fabio Vaccarezza incontra gli allievi della Scuola militare “Pietro Teulié”

I francobolli testimoni della storia, documenti attraverso i quali è possibile conoscere o ricostruire importanti avvenimenti, semplici fatti ed interessanti curiosità. Uno strumento in più, offerto anche a 180 allievi ed allieve della Scuola militare milanese intitolata al generale napoleonico Pietro Teulié. Filatelia protagonista, giovedì 27, dell’incontro tenuto da Fabio Vaccarezza, il quale per un’ora e mezza ha raccontato le sue “storie dietro i francobolli”.

Tra gli argomenti toccati, i nominali non espressi in valuta ma, ad esempio, in riso (accadde in Vietnam del Nord); la carta valore nicaraguense con il vulcano spento Momotombo, in cui il disegnatore aveva aggiunto incautamente il fumo (venne utilizzata come prova dalla cordata sostenitrice di Panama nel dibattito su dove costruire il canale); le produzioni di spionaggio e di propaganda (come quelle previste dall’operazione statunitense “Corn flakes”)...

Questi supporti -ha detto il tenente colonnello Gioacchino Violante, ribadendo alcuni degli elementi cardine per l’addestramento e la formazione dei giovani allievi- sono utilizzabili “se si è dotati di spirito di iniziativa, capacità di ricerca, in una parola di fantasia”.

“È stato anche un modo -conclude il relatore- per capirne di più sui giovani di oggi. Mi sembra significativo che in tutta la platea vi fossero pochissimi collezionisti di francobolli e praticamente nessuno si ricordasse del «Gronchi rosa»”.

Fabio Vaccarezza insieme ai partecipanti all'incontro
Fabio Vaccarezza insieme ai partecipanti all'incontro
La Scuola militare
L'emissione nordvietnamita in chili di riso
           


Al via il 5 marzo
29 Gen 2010 16:27 - VATICANO
Confermata la data di partenza del 2010 con tre voci: oltre all’omaggio per il santuario della Mentorella, gravato di 20 centesimi per gli haitiani, usciranno il francobollo pasquale e la serie per Sandro Botticelli

L’antico santuario della Mentorella, collocato a cinquanta chilometri da Roma e caro a Giovanni Paolo II (che lo visitò in forma ufficiale già il 29 ottobre 1978, e poi numerose altre volte privatamente), sarà il testimone, il tramite, della solidarietà che collezionisti e non di Vaticano vorranno testimoniare a sostegno dei sopravvissuti di Haiti.

L’omaggio era già in calendario per festeggiare i quindici secoli del complesso religioso; è bastato applicare un ulteriore testo e trasformarlo in supporto per aiutare i terremotati del 12 gennaio (non esiste una versione senza la scritta aggiuntiva). Costerà, quindi, 65+20 centesimi e sarà confezionato in minifogli da sei, per un totale di 900mila esemplari.

Il tempio si trova sulla sommità del monte Guadagnolo, che domina la sottostante valle del Giovenzano; è considerato il più antico d’Italia fra quelli dedicati a santa Maria delle Grazie. “La tradizione -spiegano da oltre Tevere- vuole che sia stato edificato dall’imperatore Costantino il quale, d’accordo con papa Silvestro che poi lo consacrò, lo fece erigere nel luogo dove sarebbe avvenuta la conversione di Placido, generale romano al seguito di Traiano”. Chiamato in seguito sant’Eustachio, fu uno dei primi martiri della religione cristiana.

Il tempio venne gestito dai benedettini fino al XV secolo, dopodiché rimase abbandonato. Nel Seicento il gesuita Atanasio Kircher cercò ed ottenne, da parte di alcuni sovrani europei, i finanziamenti per restaurarlo. Oggi è custodito dalla Congregazione dei padri resurrezionisti polacchi, cui fu affidato nel 1857.

Il francobollo apre la stagione 2010; come era stato anticipato due giorni fa, uscirà il 5 marzo. Sarà accompagnato da altre due emissioni: per la Pasqua (un taglio da 65 centesimi) e per il quinto centenario dalla scomparsa del pittore Sandro Botticelli (tre valori, da 0,60, 0,85, 1,45 euro).

Il minifoglio, sovrastampato per aiutare gli scampati al terremoto di Haiti. Esiste solo nella versione con il testo aggiunto
Il minifoglio, sovrastampato per aiutare gli scampati al terremoto di Haiti. Esiste solo nella versione con il testo aggiunto
I dati diffusi due giorni fa
Il programma del 2010
           


A Fermo “annullata” la Provincia
29 Gen 2010 12:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sancito, anche dal punto di vista marcofilo, il distacco da Ascoli Piceno. Il cambio a partire dai due annulli in dotazione agli sportelli filatelici del nuovo capoluogo e di Porto San Giorgio

Pure a Fermo qualcosa cambia. Una delle tre Province (le altre sono Barletta-Andria-Trani da una parte, Monza e Brianza dall’altra) ufficialmente entrate in attività l’anno scorso dopo le elezioni, ma l’unica -secondo gli esperti- ad essere ancora priva del battesimo marcofilo.

Tanto è vero che i pochi annulli speciali impiegati nella zona (gli ultimi casi noti risalgono al luglio e all’agosto dell’anno scorso) riportano, erroneamente, ancora la vecchia sigla che fa rifermento ad Ascoli Piceno.

Ed ora giunge il rinnovamento: da lunedì 1 febbraio gli sportelli filatelici di Fermo e Porto San Giorgio saranno aggiornati secondo l’organizzazione amministrativa vigente. Sparirà il vecchio richiamo: per Fermo -in quanto capoluogo- non verrà specificato nulla, mentre Porto San Giorgio avrà fra parentesi la sigla “Fm”. Naturalmente, la sostituzione riguarda sia l’annullo generico, sia quello destinato a timbrare le fdc. Confermate le immagini precedenti: un dettaglio di palazzo dei Priori e la Rocca.

Nessuna novità per quel che riguarda i codici di avviamento. Su tale aspetto, il discorso è più generale e concerne anche le altre nuove Province: per i cap -assicurano ora da Poste- “non ci sono né ci saranno cambiamenti”.

Da lunedì verranno sostituiti i manuali in dotazione agli sportelli filatelici di Fermo e Porto San Giorgio. Nell'immagine, le impronte vecchie e le nuove
Da lunedì verranno sostituiti i manuali in dotazione agli sportelli filatelici di Fermo e Porto San Giorgio. Nell'immagine, le impronte vecchie e le nuove
Gli annulli non aggiornati tra luglio ed agosto
           



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