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On-line la collezione Tabarroni
19 Feb 2010 01:31 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La promessa formulata dal Museo del Risorgimento di Bologna due anni fa è stata concretizzata. Sono 1.183 i documenti catalogati e spesso riprodotti

In questo momento le voci sono 1.183, descritte, spesso illustrate davanti e dietro, ingrandibili. Consultabili per ordine di inventario nel momento in cui si clicca il pulsante “sfoglia”. Scegliendo, invece, il tasto “ricerca”, è possibile operare in due modi: con parole chiave o con griglie che selezionano la tipologia di documento, lo Stato, il luogo di partenza o di arrivo ed altri criteri ancora. Così da individuare reperti con annullo, francobollo, tassa a carico, affrancatura meccanica, segni di posta marittima, aerea e di disinfezione ed organizzando l’indagine su un singolo valore o incrociando più variabili.

È la collezione che lo studioso di Storia della scienza Giorgio Tabarroni (1921-2001), per molti anni presidente dell’Accademia italiana di studi filatelici e numismatici, lasciò al Museo del Risorgimento di Bologna. Quest’ultimo, dopo averla inventariata, ha messo la parte riguardante Italia e Malta in speciali armadi, visibili permanentemente al pubblico. Ma l’impegno andava oltre, come il direttore, Otello Sangiorgi, aveva annunciato due anni fa. Impegno adesso onorato: basta collegarsi al sito istituzionale per visualizzare il resto. “Abbiamo messo on-line -spiega il direttore- non i francobolli, ma il materiale di storia postale”. Le cartevalori erano (e sono tuttora) montate, come si usa, sui fogli prestampati da collezione, mentre i documenti si presentavano sfusi; per la parte mostrata fisicamente sono stati impiegati pannelli creati sulla base di un progetto predisposto da Clemente Fedele.

“La nostra scelta è stata di proporre nel sito l’intero inventario, ma di non pubblicare le immagini di quanto è esposto al Museo, così da incentivarne la visita”. La sezione in formato elettronico riguarda quasi esclusivamente le isole del mare Egeo -soprattutto Rodi e il Dodecaneso- e ancora Malta, che Tabarroni considerava, per la sua felice posizione geografica, un caso emblematico attraverso il quale illustrare le comunicazioni scritte e il loro sviluppo nel tempo. “La storia postale infatti, prendendo in esame i diversi oggetti postali -lettere, cartoline, raccomandate, viaggiate per terra, per mare e per via aerea…- costituisce una modalità inedita ed affascinante di avvicinarsi al passato, intrecciando le mille microstorie personali con la «grande storia», e al tempo stesso permette di ricostruire gli aspetti organizzativi e gli effetti sociali della comunicazione per corrispondenza”.

Tra i documenti della raccolta elettronica: una lettera del 1570 con nizza e sigillo di ceralacca
Tra i documenti della raccolta elettronica: una lettera del 1570 con nizza e sigillo di ceralacca
Il percorso digitale
L'impegno di due anni fa
La collezione permanente esposta al Museo
           


Storia postale, alla ricerca delle fonti
18 Feb 2010 16:55 - APPUNTAMENTI
All’Issp di Prato undici relatori affronteranno il tema “Fonti per la storia postale. Archivi, musei, cultura materiale e collezionismo per studiare le vicende postali”

L’appuntamento è per il 27 febbraio a Prato, presso l’Archivio di stato (via Ser Lapo Mazzei 43). Quando, dalle ore 9 alle 14, l’Istituto di studi storici postali proporrà il settimo colloquio, questa volta dedicato a “Fonti per la storia postale. Archivi, musei, cultura materiale e collezionismo per studiare le vicende postali”.

Undici gli specialisti (studiosi, cultori della materia, collezionisti) che si confronteranno con mini interventi da quindici minuti l’uno. “È chiaro -precisa il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini- che non vogliono essere interventi esaustivi, perché il nostro obiettivo è un altro: offrire ai presenti informazioni, suggerimenti, spunti su cui lavorare. Facilitando, contemporaneamente, quel confronto che spesso manca”.

Questi relatori e argomenti: Claudio Manzati, “Il fondo Riggi di Numana presso l’Issp: una fonte per la storia postale contemporanea”; Armando Serra, “L’Archivio Massimo col diario (1819-1872) del soprintendente delle Poste pontificie dal 1840”; Fabio Vaccarezza, “Archivi virtuali d’oggi: l’uso di internet in filatelia”; Mario Mentaschi, “Convenzioni postali dell’800. Dalla ricerca in biblioteca alla collezione”; Donatella Schurzel, “Altri archivi per la storia postale: l’Archivio museo storico di Fiume a Roma e le lettere degli esuli”; Giovanni Fulcheris, “Rapporti tariffari fra Vaticano e Italia alla luce degli studi e dei documenti”; Marco Occhipinti, “Dalle corrispondenze viaggiate alle fonti documentarie: ricostruzione della storia di una lettera terremotata”; Riccardo Ajolfi, “I caduti italiani a Stalingrado: un esempio di teoria della documentalità in storia postale”; Aldo Cecchi, “Il progetto «Viaggio nel web»”; Flavio Riccitelli, “La posta aerea e le fonti d’archivio: Ala littoria - Linee atlantiche 1939-1940” e Bruno Crevato-Selvaggi, “Tre strani uffici postali”.

La partecipazione è libera; basta inviare al più presto una mail all’Istituto, issp@po-net.prato.it.

Torna, per la settima volta, il confronto di Prato tra i diversi ambienti che si occupano di posta
Torna, per la settima volta, il confronto di Prato tra i diversi ambienti che si occupano di posta
Il colloquio 2009
Le difficoltà economiche dell’Issp
           


Telegrafista arrestato a Venezia
18 Feb 2010 11:06 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Avrebbe fornito agli agenti di Tito notizie sulle piste di lancio dei missili nel Veneto. Così la cronaca di mezzo secolo fa

La vicenda di Trieste era stata parzialmente chiusa nel 1954 (anche se il conseguente trattato sarebbe stato sottoscritto solo nel 1975 ad Osimo), ma la Guerra fredda -nel cui ambito si inserivano i rapporti tra Italia e Jugoslavia- incombeva. In tale contesto, il 18 febbraio 1960 scoppia il caso del telegrafista impiegato alle Poste centrali di Venezia, arrestato per spionaggio.

“Sarebbe accusato -scrisse mezzo secolo fa il «Corriere della sera»- di aver fornito ad agenti segreti titini notizie sulle piste di lancio dei missili che sono state installate nel Veneto”. Inoltre, “avrebbe fornito particolari sulla dislocazione dei reparti militari e sul porto e la zona industriale di Venezia”.

Dal caso, approfondito il giorno successivo, emerge un ulteriore spaccato della situazione generale. Il quotidiano ipotizza che l’impiegato “sia entrato negli ingranaggi dello spionaggio jugoslavo per potersi unire con la famiglia, la moglie e la figlioletta, che durante la guerra erano rimaste bloccate” oltre il confine. E poi c’erano i contatti con altre figure, in particolare con una donna slava che gli scriveva frequentemente e nelle lettere allegava degli strani disegni, notati anche in ufficio dai colleghi.

Negli stessi anni, la macchina da difesa italiana manteneva pronti all’uso pure gli uffici postali da campo, organizzati in quattro casse che una volta aperte permettevano in pochi minuti di allestire un vero e proprio centro operativo, con tanto di tavolo, sgabelli, casellario, lampada, bolli, ceralacca e tutti gli altri attrezzi. Alcuni di questi gruppi sono stati ritrovati pochi anni fa dall’Archivio storico di Poste italiane e rimessi in ordine; uno si trova proprio al fondaco dei Tedeschi, sede -ancora per poco- delle Poste centrali nella città lagunare.

Un ufficio postale da campo allestito, nel 1956 a Roma, presso la “Mostra della meccanizzazione postale della Comunità Europea” (foto: Archivio storico di Poste italiane)
Un ufficio postale da campo allestito, nel 1956 a Roma, presso la “Mostra della meccanizzazione postale della Comunità Europea” (foto: Archivio storico di Poste italiane)
Gli uffici postali da campo restaurati a Venezia
L'addio al fondaco dei Tedeschi
           


Il Botticelli della Sistina
18 Feb 2010 01:59 - VATICANO
Provengono dalla celebre cappella i soggetti scelti per la serie che ricorda il pittore a cinque secoli dalla scomparsa
Sandro Botticelli ripreso dall'Italia nel 1973
Sandro Botticelli ripreso dall'Italia nel 1973

Verrà ricordato da San Marino e Vaticano il fiorentino Sandro Botticelli, scomparso nel 1510. Mentre non si sa ancora nulla sulle scelte compiute sul monte Titano, da oltre Tevere l’Ufficio filatelico e numismatico è già pronto ad uscire: l’emissione, articolata in tre francobolli nei tagli da 60, 85 e 145 centesimi, arriverà il 5 marzo.

Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, questo il vero nome dell’artista, nasce da famiglia piuttosto modesta nel 1445 e si forma presso la bottega di Filippo Lippi, come rivela l’influenza delle prime Madonne. Fu in seguito molto vicino alla famiglia dei Medici, per la quale realizzò diversi dipinti, soprattutto ritratti; dopo la loro cacciata da Firenze, Botticelli, colpito dalle predicazioni di Savonarola, mutò stile e la sua pittura si fece a carattere sacro. Nel 1481 fu chiamato a Roma da Sisto IV che gli commissionò tre affreschi per la Sistina: “Le prove di Mosè”, “Le tentazioni di Cristo”, “La punizione di Qorah, Dathan e Abiram”. I francobolli riprendono particolari di alcuni volti femminili, tratti dalle prime due opere.

Dopo la morte fu quasi dimenticato e soltanto nell’Ottocento venne nuovamente scoperto, studiato, apprezzato e largamente imitato.

La serie, tirata in 150mila copie, è organizzata in fogli da dieci.

In precedenza l’autore è stato citato da Italia (50 lire del 5 novembre 1973 appartenente alla serie “Uomini illustri”; 1.000 lire o 52 centesimi del 18 gennaio 2001 “Italia in Giappone” con l’“Annunciazione” e “La nascita di Venere”; 77 centesimi del 2 gennaio 2002 “La donna nell’arte” con un dettaglio della “Primavera”), San Marino (50, 90 e 180 lire del 5 dicembre 1968 per la “Natività mistica”; 50, 180 e 220 lire del 23 febbraio 1972 ancora con la “Primavera”) e Smom (20 grani del 15 novembre 1967 e 15 scudi del 25 giugno 1987, entrambi con san Giovanni Battista).

La serie è organizzata in tre cartevalori
La serie è organizzata in tre cartevalori
Le altre emissioni del 5 marzo: la Pasqua…
…e la Mentorella sovrastampata per Haiti
           


Cadetti, decise le semifinali
17 Feb 2010 17:39 - APPUNTAMENTI
Palermo, Vasto, Noale ed Alessandria i centri scelti dalla Federazione. I tempi e i moduli per iscriversi. Nel capoluogo siciliano verso la conclusione il progetto “Scuola e filatelia”

Palermo e Vasto (Chieti) dal 4 al 6 giugno, Noale (Venezia) dal 7 al 10 ottobre, Alessandria in novembre. Sono le quattro semifinali del XIV Campionato cadetti organizzato dalla Federazione fra le società filateliche italiane con il supporto locale, rispettivamente, di Unione filatelica siciliana, Circolo filatelico “Vastophil”, Circolo filatelico numismatico Noale e Circolo filatelico numismatico Alessandria.

Nei primi due casi occorrerà candidarsi, compilando il modulo, entro il 5 aprile, nei restanti entro l’8 agosto e il 10 settembre. La scheda dovrà poi essere spedita al commissario unico Paolo Guglielminetti (pgugli@yahoo.com oppure casella postale 5.104, 00153 Roma Ostiense, telefono 333.608.68.93). Lo stesso riferimento è valido anche per le informazioni.

L’ultima edizione della gara risale al 2008, e -viene precisato dalla Fsfi- “ha visto una larghissima partecipazione”, con 102 presenze. “Al fine di restare a questi livelli, sono stati introdotti incentivi per incrementare le iscrizioni al Campionato, stimolando concretamente delegati regionali e società organizzatrici delle semifinali affinché incoraggino e favoriscano la partecipazione dei circoli e dei singoli collezionisti”. Le società federate registrate alle semifinali con almeno una squadra di quattro partecipanti diversi riceveranno inoltre volumi di filatelia per la loro biblioteca. Gli under 21 avranno come premio speciale la medaglia di vermeil predisposta per “Italia 2009”.

Intanto, nella stessa Palermo sta per concludersi il progetto “Filatelia e scuola” che coinvolge la prima filiale cittadina di Poste italiane con l’intervento dello specialista Pietro Spina. Ha interessato due realtà: il plesso “Valverde” dell’elementare appartenente al circolo didattico “Francesco Ferrara”, con trenta alunni selezionati fra le otto classi quarte e quinte, e la media annessa al Conservatorio di musica “Vincenzo Bellini”, con venticinque tra i cento alunni che frequentano la seconda e la terza. “Le attività proposte -è il commento- sono state un’occasione per stimolare l’interesse per i francobolli e favorire l’arricchimento delle conoscenze attraverso l’educazione al collezionismo. Gli alunni hanno imparato il metodo utile per muoversi nel mondo della filatelia, attraverso le fasi della ricerca e delle scelte necessarie per intraprendere la via del collezionismo”.

Torna il Campionato cadetti federale
Torna il Campionato cadetti federale
Il regolamento
I moduli in formato pdf: per le adesioni singole...
...e per le squadre
           


Avvicendamento alla filatelia elvetica
17 Feb 2010 12:06 - DALL'ESTERO
Il nuovo responsabile, Patrick Salamin, rivela: “finora consideravo i francobolli unicamente come una soluzione di affrancatura”

Elsa Baxter, che più volte ha partecipato ad eventi anche in Italia, fra cui la “Conferenza nazionale della filatelia” svoltasi nel 2006 a Riccione, ha passato la mano a Patrick Salamin. È lui ora il punto di riferimento per il settore nell’ambito della Posta svizzera.

Classe 1958, economista e politologo, si è specializzato nel settore del commercio. È dal 2003 all’interno della società; dal 2007 è membro della direzione del gruppo e direttore dell’unità rete postale e vendita (rete degli uffici postali).

Da quest’anno è al timone pure della sezione francobolli e filatelia. “Negli ultimi mesi -ha detto- ho imparato molto su questo settore ricco e appassionante. Certo sapevo già che cosa fossero i francobolli, ma li consideravo unicamente come una soluzione di affrancatura. Adesso so che un francobollo è molto di più di un semplice segno di valore. Vera e propria opera d’arte in miniatura che racconta la storia del nostro Paese, questo prezioso testimone del tempo mi ha veramente colpito. Questi piccoli capolavori trasmettono storia e valori che vanno ben al di là della filatelia e della posta per diffondersi nel mondo intero”.

Il cambio della guardia alla filatelia elvetica: Elsa Baxter e Patrick Salamin
Il cambio della guardia alla filatelia elvetica: Elsa Baxter e Patrick Salamin
L’intervento di Elsa Baxter alla “Conferenza nazionale della filatelia”
           




Bergamo fa 90
17 Feb 2010 07:24 - APPUNTAMENTI
Per l’anniversario del Circolo filatelico cittadino, sabato la mostra ed il convegno commerciale
La locandina della manifestazione
La locandina della manifestazione

Verranno sottolineati sabato 20 febbraio i primi novant’anni del Circolo filatelico bergamasco. Il quale, insieme al Circolo numismatico cittadino, firmano la 54ª mostra collezionistica con annesso convegno commerciale dedicato alle due specialità.

Punto di ritrovo è, dalle ore 9 alle 19, lo Star hotel cristallo palace, che si trova in via Ambiveri 35; l’ingresso è libero.

La parte espositiva contempla le collezioni: “Caproni aeronautica 1909-1940 - Selezione di cartoline” (di Mario Bonacina), “Le cartoline del Prestito della Prima guerra mondiale” (Sergio Garrone), “La Repubblica tassata” (Giovanni Nembrini), “Italia 2009: Festival internazionale della filatelia” (Daniele Tintori), “I teatri minori di Bergamo e Treviglio” (Vinicio Sesso), “Henry Dunant nei francobolli di tutto il mondo” (Croce rossa), “Bozzetti di cartoline” (Scuola d’arte “Andrea Fantoni”). “Tutti gli espositori -è la sottolineatura- sono nomi noti in quanto già negli anni scorsi hanno presentato i loro lavori”.

L’area dedicata al convegno offre una cinquantina di stand e comprende Poste italiane, che impiegherà un annullo. Due le cartoline, predisposte dai ragazzi della Scuola d’arte e scelte dopo una selezione, dalla quale sono emerse le idee di Lorena Vavassori ed Andrea Armanni.

           


In Senato la liberalizzazione
16 Feb 2010 23:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La commissione lavori pubblici, comunicazioni oggi pomeriggio ha sentito il presidente dell’Agcm, Antonio Catricalà
Il Senato si sta occupando della liberalizzazione
Il Senato si sta occupando della liberalizzazione

Ottantacinque minuti è durata, oggi pomeriggio, la seduta dell’ottava commissione (lavori pubblici, comunicazioni) del Senato, con l’obiettivo di proseguire “nell’indagine conoscitiva sulle problematiche relative alle autorizzazioni, ai contratti di servizio ed ai contratti di programma nei settori dei trasporti, postale, delle telecomunicazioni, dei lavori pubblici e delle infrastrutture”.

All’audizione ha partecipato il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, che ha ribadito la convenienza a monitorare i processi di liberalizzazione riguardanti poste e trasporti attraverso realtà specializzate con poteri di regolamentazione e vigilanza. Non nuove strutture, “bensì rafforzando gli organismi già esistenti ovvero creando al loro interno strutture apposite: per esempio, per quanto concerne il servizio postale si può ipotizzare l'istituzione di una sezione ad hoc all’interno dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni”.

Un tema strettamente connesso alla liberalizzazione -ha aggiunto Catricalà- è rappresentato dalla questione del servizio universale, oggi interamente finanziato con la cosiddetta “area di riserva”. “Al riguardo, in un’ottica di aggiornamento della normativa vigente, possibili soluzioni potrebbero consistere nello svolgimento di apposite gare per l’affidamento del servizio postale, piuttosto che nella predisposizione di un fondo unico per il pagamento del servizio, oppure nell’istituzione di una società separata con un’apposita contabilità secondo criteri più stringenti rispetti a quelli attuali. Spetterà ovviamente al legislatore individuare la soluzione più idonea tra quelle potenzialmente percorribili”.

L'invito di Antonio Catricalà a Governo e Parlamento
L'Agcom
           




Per la Sindone una piccola tempera su tela
16 Feb 2010 22:54 - EMISSIONI ITALIA
Conservata alla Galleria sabauda, venne realizzata intorno al 1620 da Gerolamo della Rovere
Il francobollo…
Il francobollo…

Già risultano oltre un milione i fedeli che si sono prenotati per partecipare all’ostensione della Sindone. A dirlo sono gli organizzatori, che fanno capo alla Diocesi torinese, dell’evento. In programma tra il 10 aprile e il 23 maggio, questo verrà sottolineato con un francobollo, disponibile dal 22 marzo al costo di 60 centesimi.

La vignetta riproduce il dipinto “Sepoltura del Cristo e tre angeli che reggono il sudario”, realizzato da Gerolamo della Rovere intorno al 1620 ed esposto in città presso la Galleria sabauda. Si tratta di una piccola tempera su seta, dalle dimensioni di 55x44 centimetri. Raffigura -spiega dalla Soprintendenza per i beni storici ed artistici del Piemonte Silvana Pettenati- il pietoso Giuseppe d’Arimatea e il compagno mentre avvolgono il corpo di Cristo, ai piedi della Croce sul Golgota, presenti le tre Marie. Nella parte superiore gli angeli reggono -come si legge nel cartiglio superiore, nel francobollo nascosto dall’intestazione- “il verissimo ritratto del santissimo sudario / del nostro salvatore Giesù Christo”. Sui bordi laterali vi sono, entro dei medaglioni, dodici scene della Passione. Sotto, figura la preghiera. L’opera venne regalata, forse da un patrizio lombardo, a Vittorio Emanuele II, che poi la destinò alla Pinacoteca.

L’annullo del primo giorno verrà impiegato allo sportello filatelico di Torino Centro, mentre il bollettino illustrativo avrà due firme, dell’arcivescovo, nonché custode pontificio della Sindone, Severino Poletto, e del presidente del Comitato per la solenne ostensione della Sindone 2010, Fiorenzo Alfieri.

…ed il quadro originale, conservato alla Galleria sabauda
…ed il quadro originale, conservato alla Galleria sabauda
Sindone: le emissioni del passato
I dettagli sull'ostensione
La Galleria sabauda
           


A tutto gatto
16 Feb 2010 18:20 - APPUNTAMENTI
Domani, nella giornata nazionale dedicata al felino, a Milano si apre la mostra “Gatti di carta”, che prevede una sezione filatelica
Il francobollo che non ci sarà alla mostra: uscirà solo il prossimo luglio
Il francobollo che non ci sarà alla mostra: uscirà solo il prossimo luglio

Da Silvestro a Garfield (che il prossimo luglio sarà citato dalle Poste statunitensi), dal compagno di Francesco Petrarca ai personaggi delle favole. Anche i francobolli, ovviamente a tema, saranno protagonisti alla “Giornata nazionale del gatto”, che si consumerà domani. Perché proprio domani aprirà “Gatti di carta”, la mostra all’atelier Gluck arte, che si trova in via Gluck 45 a Milano (orario 10-18 fino al 26 febbraio, ingresso libero).

Il percorso filatelico, dovuto a Laura e Giovanni Settimo ed articolato in qualcosa come 250 esemplari diversi, si associa a figurine, poesie, illustrazioni, manifesti cinematografici, cartoni animati. Tutti collegati allo stesso filo conduttore. L’iniziativa -viene precisato dai promotori- “intende omaggiare questa simpatica ricorrenza proponendo al pubblico un viaggio interessante tra le più disparate rappresentazioni grafiche (e non) del felino più amato dall’uomo”. Un vero e proprio gattile, in grado di documentare le alterne fortune dei suoi rapporti con l’uomo. Venerato come un dio dagli antichi egizi per la sua abilità nel tenere lontani i topi dai granai, perseguitato nel Medioevo come incarnazione del Demonio, studiato da scienziati, cantato da poeti, disegnato da artisti, immortalato da registi, raccontato da scrittori, amato o odiato dagli uomini di potere, oggi si gode beato e sornione il ruolo di animale domestico per eccellenza che si è conquistato lottando zampa a zampa con Fido.

All’allestimento è abbinata, domenica 21 dalle ore 11 al tardo pomeriggio, una rassegna cinematografica e canora, mentre giovedì 25 alle 18 Dario de Judicibus presenterà il suo libro “Le dieci regole per vivere felici con il gatto”.

Intanto, Beppe Bigazzi è stato sospeso dal programma di Rai 1 “La prova del cuoco”, perché aveva consigliato carne di gatto per una ricetta. Come dire: gatto sì, ma non nel... piatto.

L'atelier Gluck arte
L'approfondimento in chiave filatelica (file pdf)
           




Con Massimo D’Azeglio a “Milanofil”
16 Feb 2010 15:14 - EMISSIONI ITALIA
Il francobollo, di cui oggi è stata rivelata l’immagine, aprirà il salone di primavera
Il 60 centesimi dalla doppia citazione, per l'Ente e per l'uomo
Il 60 centesimi dalla doppia citazione, per l'Ente e per l'uomo

Massimo Taparelli D’Azeglio (1798-1866), ricordato non quanto presidente del Consiglio, sostenitore di un corso pacifico con l’Austria o come pittore ed autore di romanzi storici, fra cui l’“Ettore Fieramosca”. Ma come primo governatore della Provincia di Milano. È questo, come ormai si sapeva, il soggetto principale del francobollo per il secolo e mezzo dell’Ente.

Un riferimento dotto, così da evitare la mera citazione del simbolo istituzionale o dell’edificio. Edificio -nel caso specifico palazzo Isimbardi- che comunque compare, sia pure in un più gradevole sfondo.

L’esemplare, dal costo di 60 centesimi, arriverà il 19 marzo, giorno inaugurale di “Milanofil” -il salone collezionistico dove verrà impiegato l’annullo fdc- e rush conclusivo della campagna elettorale, anche se non interesserà direttamente la Provincia. Il bollettino illustrativo sarà firmato dall’attuale presidente, Guido Podestà.

L'anticipazione di un mese fa
Le date di “Milanofil”
Il sito della Provincia di Milano
           


Sanremo pronta per il “Festival”
16 Feb 2010 12:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ma senza ricordo dentellato per il sessantesimo, nonostante le due performance registrate nel 2008 e nel 2009. Oggi pomeriggio l’annullo
L'annullo utilizzato oggi pomeriggio
L'annullo utilizzato oggi pomeriggio

Morgan sì, Morgan no; Patrizia D’Addario in versione cantante; Antonella Clerici e il suo ricovero in ospedale. Senza dimenticare Carla Bruni e Bill Clinton, anche loro coinvolti nella caccia all’ospite famoso. Pure l’edizione 2010, la sessantesima, del “Festival della canzone italiana” fa parlare di sé.

E i filatelisti hanno un’occasione in più per discuterne: a sottolineare l’appuntamento questa volta mancherà il ricordo fogliettato, dopo le tappe del 25 febbraio 2008 con “Nel blu dipinto di blu”, brano lanciato da Domenico Modugno, e del 17 febbraio 2009 per “Tintarella di luna”, interpretato magistralmente da Mina. Nonostante la stravaganza della scelta adottata, cioè citare il pezzo ma non l’artista che con la sua voce ha contribuito a renderlo famoso, il percorso -almeno per il momento- resta fermo.

Confermato, invece, l’annullo di rito, in uso oggi dalle ore 15 alle 21 presso il Palafiori di corso Garibaldi.

La cartolina che promuove la mostra documentaria
La cartolina che promuove la mostra documentaria
Il foglietto per “Tintarella di luna” del 2009…
…e quello per “Nel blu dipinto di blu” dell'anno precedente
Il “Festival”
           




Al lavoro per l’asta del 24 aprile
16 Feb 2010 01:24 - NOTIZIE DA VACCARI
Tra i lotti, una importante collezione di annulli ottocenteschi di Napoli e Province Napoletane
La copertina del nuovo catalogo: propone il falso di Milano del 14 dicembre 1857 (lotto 175)
La copertina del nuovo catalogo: propone il falso di Milano del 14 dicembre 1857 (lotto 175)

Filatelia classica, soprattutto Antichi Stati e Regno, storia postale, spazio, cartoline, lotti e collezioni, letteratura specializzata. Si svolgerà sabato 24 aprile a Vignola (Modena) la nuova asta pubblica firmata da Vaccari srl.

“Stiamo definendo -precisa il presidente del cda, Paolo Vaccari- gli articoli che verranno posti all’incanto, ma già possiamo anticipare che si tratterà di una sessione impegnativa, come d’altro canto è nelle nostre tradizioni. Metteremo sul mercato, in particolare, una importante collezione dedicata agli annulli di Napoli e Province Napoletane”. Di questa fa parte il lotto 481, che propone una busta viaggiata il 28 aprile 1864 da Casal San Michele a Montesarchio-Foglianise, resa franca dal 5 e dal 10 centesimi “De La Rue” ed obliterata con l’impronta a svolazzo e il doppio cerchio di Bari. “Si tratta di un bellissimo e raro insieme, che verrà messo in vendita partendo da 5.000 euro”.

Decisamente appariscente è un altro reperto, tanto da aver guadagnato la copertina del catalogo: è il falso di Milano relativo al 15 centesimi primo tipo di Lombardo Veneto. Il plico, contraddistinto nella vendita con il numero 175, è partito dalla città lombarda il 14 dicembre 1857 per essere recapitato a Luino. Di ottima qualità, documenta la prima data conosciuta dagli esperti. Il prezzo di partenza è 7.200 euro.

Tra il materiale relativo alla Seconda guerra mondiale si nota la voce 893, una missiva viaggiata tra Brescia e Travagliato il 17 gennaio 1944. Non affrancata dal mittente, venne tassata per 2,00 lire utilizzando otto segnatasse da 25 centesimi sovrastampati per la Guardia nazionale repubblicana. Il foglio delle cartevalori, però, finì sotto la macchina che doveva aggiungere il testo “Gnr” al rovescio, originando l’interessante varietà. La busta parte da 4.000 euro.

Tempo poche settimane e sarà gratuitamente disponibile il catalogo della vendita con tutte le voci, sia nella versione on-line sia in quella cartacea, dove saranno descritti i lotti e numerosi verranno illustrati.

Due dei documenti in vendita: la busta viaggiata da Casal San Michele a Montesarchio-Foglianise il 28 aprile 1864 (lotto 481) e quella tra Brescia e Travagliato del 17 gennaio 1944 (893)
Due dei documenti in vendita: la busta viaggiata da Casal San Michele a Montesarchio-Foglianise il 28 aprile 1864 (lotto 481) e quella tra Brescia e Travagliato del 17 gennaio 1944 (893)
La scheda per restare informati
L'asta precedente: i risultati
           


Il Carnevale prosegue
15 Feb 2010 21:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Diverse le obliterazioni che si sono aggiunte negli ultimi giorni. Solo ieri, ne sono state impiegate cinque in altrettante località

Il Carnevale 2010 è ormai all’apice e, ancora una volta, la marcofilia lo documenta. Numerose sono le obliterazioni richieste da enti locali, associazioni ed altre realtà organizzate per questi giorni.

Persino Poste italiane ha preso l’iniziativa, impiegandone due, il 6 (per la “Festa delle Marie”) e il 12 febbraio, allo spazio filatelia di Venezia.

L’elenco pubblicato due settimane fa va comunque integrato con una nuova lista di adesioni, e non è detto che sia esaustiva. Sabato 13 si è aggiunto Ozieri (Sassari), ma il clou è stato registrato ieri, quando sportelli distaccati sono stati aperti ad Acireale (Catania), Misterbianco (Catania), Molfetta (Bari), Pont-Saint-Martin (Aosta) e Tempio Pausania. Domani, Martedì grasso, toccherà a Termini Imerese (Palermo), sabato 20 a Guspini (Medio Campidano), domenica a Palmi (Reggio Calabria). A quel punto, però, sarà iniziata la Quaresima...

I manuali annunciati per i prossimi giorni
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Il primo elenco
           




Commemorazione record, ora tocca al Canada
15 Feb 2010 18:22 - DALL'ESTERO
Da oggi su internet, domani in tutti gli uffici postali l’omaggio dentellato per la medaglia d’oro guadagnata da Alexandre Bilodeau

L’avevano tenuta nascosta fino ad adesso, incrociando le dita affinché l’evento si verificasse davvero. E ieri si è verificato: Alexandre Bilodeau ha dato al suo Paese, il Canada, la prima medaglia d’oro guadagnata a “Vancouver 2010”. La notizia, non è tanto questa quanto un’altra: in base anche agli esperti del Comitato olimpico internazionale, è la prima medaglia d’oro in assoluto conquistata dagli atleti canadesi sul proprio terreno.

Da qui la scelta di arrivare, nel giro di pochissime ore, a sfornare un francobollo celebrativo. Vale 57 centesimi ed è disponibile in trecentomila foglietti da due pezzi o in cinquecentomila carnet da dieci. Ora è in vendita su internet, da domani lo sarà in tutti gli uffici postali. La vignetta, evidentemente predisposta con anticipo visto che si tratta di una normale carta valore, non cita il nome dell’atleta ma offre il riconoscimento.

L’entusiasmo va oltre lo spirito sportivo: l’atleta che ha permesso di raggiungere il risultato fa parte dell’équipe di sci acrobatico, proprio quella che Post Canada sostiene finanziariamente dal 2006.

Ora si attendono le risposte da parte del pubblico, che appare comunque ben disposto nell’acquistare i tributi dentellati della manifestazione. Considerando solo le emissioni precedenti (complessivamente arriveranno quindici esemplari), sono stati distribuiti già 800 milioni di francobolli.

Ancora a bocca asciutta l’Australia: ha garantito un personalizzato per ogni atleta della propria squadra che salirà sul gradino più alto del podio.

Il francobollo nella versione a foglietto
Il francobollo nella versione a foglietto
“Vancouver 2010”: le emissioni degli ultimi giorni
           


Giorgio Carmelich, le lettere come fonte
15 Feb 2010 13:47 - APPUNTAMENTI
Trieste dedica una mostra all’artista scomparso nel 1929 a soli ventidue anni. Un ruolo importante dell’allestimento è giocato dal carteggio con l’amico Enrico Maria Dolfi
Giorgio Carmelich, “Ridolini e altri corridori” (1923)
Giorgio Carmelich, “Ridolini e altri corridori” (1923)

Una impostazione innovativa, almeno se paragonata a quelle abituali. Per valorizzare meglio buste e cartoline, permettendo all’osservatore di esaminare entrambi i lati dell’oggetto, spesso le missive sono state infilate in espositori verticali trasparenti. Succede al Civico museo Revoltella di Trieste, che fino al 5 aprile offre il percorso “Giorgio Carmelich - Futuristicherie - Viaggi d’arte fra Trieste, Roma e Praga”.

La mostra si situa a cavallo fra il centenario del Futurismo e quello in cui nella città giuliana si tenne -era il 12 gennaio 1910- la prima e memorabile serata voluta da Filippo Tommaso Marinetti.

Carmelich (1907-1929) si svelò prematuramente, e altrettanto prematuramente morì per malattia. La sua avventura artistica parte dall’adesione al movimento, per poi attraversare le suggestioni provenienti dall’avanguardia italiana ed europea.

Accanto a dipinti, collage, disegni, riviste (fra cui “Epeo”, dattiloscritta e illustrata a mano) ed altri oggetti, figurano alcuni lavori dei suoi maestri, Fortunato Depero ed Enrico Prampolini. Un ruolo di primo piano è giocato dai documenti postali e dal loro contenuto, che costituiscono uno dei fili conduttori. Risalgono al 1922-1929 e sono indirizzati all’amico e sodale Enrico Mario Dolfi (1907-1975). Complessivamente una settantina di missive, spesso ornate da disegni e vignette.

Giungono da località termali o montane di villeggiatura, ma anche da Roma, Firenze, Venezia (qui conosce Prampolini, con cui rimane in contatto epistolare), Vienna, Praga e Rovereto (dove visita Depero), fondamentali tappe del suo viaggio verso la modernità. Attraverso gli scritti inviati -si legge nell’allestimento- “è possibile tracciare i suoi interessi e la sua formazione culturale e artistica. Grazie a continui e puntuali riferimenti ai libri che compra o che legge è possibile ricostruire con notevole puntualità la sua biblioteca personale”. Emblematica è la missiva del 27 luglio 1923, in cui elenca e commenta entusiasticamente una lunga serie di volumi acquistati nella capitale austriaca.

Chissà se il filatelista fosse lo stesso Dolfi o un’altra persona. Perché sicuramente un appassionato c’è stato: lo mostrano alcuni dei documenti presentati nel percorso, monchi della superficie su cui era apposta l’affrancatura!

Due immagini dell'allestimento, che vedono coprotagonisti i documenti postali
Due immagini dell'allestimento, che vedono coprotagonisti i documenti postali
I dettagli sull'appuntamento
Mostre a Trieste: “Avanguardie di regime” (fino al 21 febbraio)…
…e “Il calendario postale….. un augurio antico!” (fino al 28)
           




Algeri ricorda le vittime del nucleare francese
15 Feb 2010 10:38 - DALL'ESTERO
Il francobollo si inserisce nel percorso dedicato a protagonisti e fatti che portarono all’indipendenza nazionale
Il nuovo francobollo
Il nuovo francobollo

Mentre, ancora una volta, la questione del nucleare in Iran è protagonista della cronaca estera (e il posizionamento delle relative centrali in quella italiana), giunge dall’Algeria un francobollo da 15,00 dinari. Anticipato il 10 e l’11 febbraio ed uscito in vendita generale il 13, è dedicato alle vittime degli esperimenti atomici francesi compiuti nell’allora territorio metropolitano d’Africa.

Le prove per la bomba “H”, volute da Parigi per creare una propria forza non convenzionale, cominciarono con una prima esplosione nell’atmosfera mezzo secolo fa, il 13 febbraio 1960 a Reggane, nel Sahara. Numerose altre, ma sotterranee, furono organizzate a In Ecker. Complessivamente se ne contarono almeno 57, provocando l’inquinamento dell’acqua, dell’aria e degli alimenti impiegati dalla popolazione locale, circa 40mila persone. Effetti allora poco considerati, ma concreti, come hanno dimostrato le ricerche successive, che portarono a riconoscere il principio di indennizzo nei confronti delle vittime e indussero l’Agenzia internazionale energia atomica (ma solo nel 1999) a suggerire la chiusura delle aree contaminate.

Il francobollo è inserito nel corposo percorso che documenta i protagonisti e le vicende della guerra d’emancipazione contro il Paese europeo.

Orgoglio algerino: l'inno nazionale
Il doppio omaggio per l'emiro Abd el-Kader
Il bombardamento del 1958
           


Quando non c’era Brunetta: la cortesia in posta
15 Feb 2010 01:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il richiamo risale al 15 febbraio 1960 e venne firmato dall’allora ministero delle Poste e delle telecomunicazioni

Ancora oggi, nei rapporti tra Poste e utente non mancano le problematiche; davvero tipico è il rimpallo delle responsabilità con Sda davanti ai ritardi nella consegna dei pacchi. Possono assumere, però, diverse forme, registrate magari al call center, con un cliente esasperato e un operatore che, non sapendo cosa rispondere, dà notizie fuorvianti.

Ben prima del ministro Renato Brunetta, cattive informazioni e diverbi venivano scambiati quasi esclusivamente agli sportelli. Tanto da motivare il dicastero delle Poste e delle telecomunicazioni a ricorrenti circolari. Come dimostra il “Foglio disposizioni di servizio” datato 15 febbraio 1960. Mezzo secolo fa.

Partendo con un caso specifico presentato da una grossa realtà istituzionale, la quale aveva “lamentato il modo insoddisfacente e poco garbato con cui è stato risposto ad un proprio reclamo per la perdita di una raccomandata”, il testo ricordava che “in siffatti casi specie quando l’esito delle indagini è negativo, è doveroso formulare le risposte con il necessario tatto, esprimendo il rammarico dell’Amministrazione, e completando le comunicazioni con quelle opportune parole di cortesia che valgano almeno ad attenuare il malcontento degli utenti per il danno subito”.

Lo stesso provvedimento documenta, inoltre, l’impiego delle insegne pubblicitarie che invitano alla cortesia. “Si pregano -dice il testo- le direzioni provinciali di far conoscere se tutti gli uffici dipendenti siano provvisti di tali insegne e se presso gli economati ve ne siano scorte sufficienti sia per essere fornite agli uffici di nuova istituzione sia per sostituire quelle eventualmente resesi inutilizzabili per il lungo uso”.

Reperti d'antan: l'insegna, apposta negli uffici, che invita alla cortesia (foto: Archivio storico di Poste italiane)
Reperti d'antan: l'insegna, apposta negli uffici, che invita alla cortesia (foto: Archivio storico di Poste italiane)
Il progetto “Mettiamoci la faccia”
Fannulloni… al muro (delle Poste)
Le iniziative in Francia
           




Lettere d’amore di mille anni fa
14 Feb 2010 07:53 - LIBRI E CATALOGHI
Dopo la scoperta e la presentazione pubblica, i due studiosi, Francesco Stella ed Elisabetta Bartoli, stanno lavorando al libro
Elisabetta Bartoli e Francesco Stella: sono loro che hanno scoperto e studiato il prezioso manuale di Maestro Guido
Elisabetta Bartoli e Francesco Stella: sono loro che hanno scoperto e studiato il prezioso manuale di Maestro Guido

Il libro non è ancora pronto, ma i due esperti dell’Università di Siena, il professor Francesco Stella e la ricercatrice Elisabetta Bartoli, garantiscono che uscirà quest’anno. È il volume che raccoglie, fra l’altro, una selezione di lettere d’amore scritte mille anni fa e individuate in un manuale successivo, risalente alla seconda metà del XII secolo, conservato alla Biblioteca capitolare di Verona. La stessa dove Francesco Petrarca trovò un antico codice con le copie di missive inviate da Cicerone ad Attico.

“Per quello che ne sappiamo -spiegano a «Vaccari news» gli esperti- il manuale di epistolografia che stiamo studiando, cioè i «Modi dictaminum» di Maestro Guido, è tramandato da un solo testimone, il manoscritto CCLXII (234)”. In pergamena, misura 200x140 millimetri e si compone di 81 fogli, con rubriche e capolettera in rosso.

Insegna a scrivere le lettere, da quelle ai familiari e agli amici fino alle più formali destinate al papa o all’imperatore. Nove le sezioni in cui è articolato: figli a genitori e viceversa; amici e parenti, persone di basso livello sociale fra loro; tra sudditi e signori; mariti e mogli, amanti; città a città; nobili e persone di uguale rango sociale, condottieri, conti...; all’imperatore; al papa; privilegi ecclesiastici (cioè i documenti che davano diritto a godere della riscossione di decime, a servirsi di terreni o a sfruttare particolari servitù).

Dalla loro lettura, cosa se ne trae? Mostrando scorci di vita quotidiana, “si offrono a varie considerazioni, anche di natura antropologica. Il manuale prevede, e in un certo modo ratifica, l’esistenza di rapporti adulterini (il tono delle lettere cambia rispetto a quelle indirizzate al coniuge); non ci sono flessioni qualitative tra le lettere inviate dalle donne agli uomini rispetto a quelle da uomini a donne (forse entrambi ricorrevano a scrittori di professione, come da noi fino ai primi anni del Novecento). Anche le situazioni descritte sono molto interessanti, se si tratta di vita vissuta: gli amanti si danno appuntamenti segreti che somigliano a quelli dei protagonisti dei romanzi cortesi o delle novelle di Boccaccio. Inoltre, la presenza di questo capitolo così organico e puntuale dedicato alle lettere d’amore apre nuove prospettive per lo studio degli epistolari reali a noi pervenuti e fa sperare che altri manuali di questo tipo vengano restituiti alla nostra lettura da manoscritti ancora non studiati”.

I contenuti erano veritieri o fittizi? “Maestro Guido, come in genere facevano i dettatori, non ha copiato tutte le lettere inserite nel suo manuale. Molti esempi (come i brevi saluti o gli «exordia») venivano redatti dai maestri ad uso dei propri scolari, ma spesso le lettere-modello reali venivano preferite e inserite perché mostravano esattamente ciò che si doveva imparare a fare. Inoltre inventare di sana pianta situazioni e lettere non è più semplice, veloce o comodo rispetto a copiarne alcune già scritte...”.

“Nel complesso, i «Modi dictaminum» è un’opera che riserva non poche novità, per le numerose testimonianze storiche relative alla famiglia dei conti Guidi, ma anche per la storia dell’epistolografia: Maestro Guido infatti, oltre al primo manuale di lettere d’amore, inserisce esempi di lettere di compianto, un genere poco frequente nei manuali di «ars dictandi». Inoltre il suo rapporto con un altro importante dettatore, Maestro Bernardo di Arezzo, colloca Guido in una posizione centrale rispetto alla storia del «dictamen» e al suo sviluppo nel XII secolo”.

Il prezioso reperto; nella pagina di sinistra, partendo dalla nona colonna dal basso, è riportata la lettera dello sposo alla sposa. Fonte: Biblioteca capitolare Verona, codice CCLXII (234) carte 59v-60r
Il prezioso reperto; nella pagina di sinistra, partendo dalla nona colonna dal basso, è riportata la lettera dello sposo alla sposa. Fonte: Biblioteca capitolare Verona, codice CCLXII (234) carte 59v-60r
La presentazione pubblica sul lago Trasimeno
La Biblioteca capitolare di Verona
Filatelia: le emissioni 2010 per la festa degli innamorati
           


A Terni il sentimento corre sulle lettere
13 Feb 2010 23:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Domani le celebrazioni per san Valentino. Tra le iniziative, due cartoline e un annullo disegnati dagli allievi del “Metelli”
L'annullo di Terni
L'annullo di Terni

Patrono di Terni, ma anche patrono degli innamorati. Sul fatto che il nome di san Valentino sia universalmente legato al tema dell’amore ormai non c’è dubbio. Filatelicamente parlando, la data del 14 febbraio diventa per tantissimi collezionisti un appuntamento del cuore, che si rinnova da una decina di anni nella città delle acciaierie. E dunque domenica, nel piazzale della Basilica, ci sarà anche il Circolo filatelico numismatico “Annibale Aromatici”, che ha voluto dedicare due cartoline speciali a san Valentino con tanto di annullo firmato da Poste italiane.

“La particolarità -spiega il giornalista Giovanni Bosi- sta nel fatto che, proseguendo un’alleanza consolidata, i responsabili del sodalizio guidato dal presidente Rodolfo Borzacchini (con al fianco Sergio Marigliani) hanno voluto affidarsi ancora una volta ai ragazzi dell’Istituto d’arte «Orneore Metelli»”. Sono stati loro a realizzare i bozzetti sia dei supporti che del manuale destinato ad obliterare la corrispondenza. Corrispondenza che, in via straordinaria, domani potrà partire dall’ufficio distaccato, operativo tra le ore 9 e le 17 verso tutto il mondo. Con inserito, ovviamente, un adeguato messaggio d’amore.

Alcuni francobolli ed annulli predisposti per la ricorrenza
           




E san Valentino transita in posta
13 Feb 2010 17:28 - DALL'ESTERO
Diverse le emissioni a tema giunte in questi giorni. In Italia solo annulli
Scoiattoli innamorati dalla Slovenia…
Scoiattoli innamorati dalla Slovenia…

Cuoricini, figurine tenere, fiori, animaletti ed altre immagini dell’ormai classico repertorio per la festa dedicata agli innamorati, interpretata in chiave postale.

Tra i francobolli targati 2010, a titolo esemplificativo si possono segnalare: l’Eire, che il 21 gennaio ha varato un 55 centesimi autoadesivo con due uccelli ritratti mentre si baciano, inserito in un libretto da dieci; la Finlandia, scesa in campo il 25 con cinque sgargianti fatine di prima classe (0,80 euro) in foglietto anch’esso autocollante; la Slovenia, al debutto il 29 con un esemplare da 0,30 euro riproducente due scoiattoli.

Alcune amministrazioni, poi, hanno adottato un approccio più ampio, così da toccare al tempo stesso altre ricorrenze. È il caso ancora dell’Eire, che il 28 gennaio ha posto sul mercato due autoadesivi da 55 eurocentesimi augurali, confezionati in carnet da cinque serie e dieci vignette; del Messico, che il 3 febbraio ha dedicato un 7,00 pesos al “Giorno dell’amore e dell’amicizia”; della Nuova Zelanda, che il 10 febbraio ha lanciato un taglio da 1,80 e tre da 2,30 dollari per rinnovare i propri personalizzati.

Nessun francobollo da parte dell’Italia, che però vara tre annulli, in qualche modo collegati. Saranno impiegati domani a Possagno (Treviso), Terni e Vico del Gargano (Foggia). Il primo sottolinea i due secoli della Venere di Antonio Canova, i restanti sono legati alla figura del patrono, san Valentino.

…e sgargianti fatine dalla Finlandia
…e sgargianti fatine dalla Finlandia
I cuori pubblicitari della Francia
           


Ora tocca alla tigre
13 Feb 2010 06:17 - DALL'ESTERO
Domani il Capodanno della tradizione cinese, questa volta dedicato al superbo (ma sempre più raro) felino
L'omaggio del Messico
L'omaggio del Messico

Anche in Italia le feste per il Capodanno della tradizione orientale, ma non saranno dentellate, e nemmeno -per quello che ora se ne sa- bollate. L’“Anno della tigre” si svilupperà dal 14 febbraio 2010 al 2 febbraio 2011 e per avere una testimonianza postale occorre giocoforza guardare all’estero, anche senza allontanarsi troppo.

Non solo i Paesi asiatici, infatti, stanno celebrando la ricorrenza. Negli ultimi giorni sono arrivati la Serbia (esemplari da 22 e 50 dinari) il 27 gennaio, la Slovenia (92 eurocentesimi) il 29, mentre l’Eire (82 centesimi in minifoglio da tre pezzi) ed il Messico (7,00 pesos) si sono aggiunti l’11 febbraio.

Piuttosto articolata la serie proposta il 6 febbraio da Hong Kong; si basa su quattro tagli, da 1,40, 2,40, 3,00 e 5,00 dollari, organizzati in minifogli da venticinque pezzi uguali, cui si aggiunge una seconda versione, in foglietto, che raccoglie la serie completa. Vanno aggiunti il taglio da 5,00 in blocco unico non dentellato o in un altro dove il sempre più raro felino è associato al bue, l’animale cui è stato intitolato l’“Anno” che sta per terminare (in questo caso si tratta di due francobolli, realizzati con una particolare cura e dal nominale pari a 50,00 dollari l’uno). I quattro soggetti sono stati recuperati anche con altrettante cartoline postali per l’invio aereo: la serie è venduta a 20,00 dollari.

Il foglietto più pregiato di Hong Kong; il bue, protagonista dell'“Anno” che sta per chiudersi, è associato alla tigre
Il foglietto più pregiato di Hong Kong; il bue, protagonista dell'“Anno” che sta per chiudersi, è associato alla tigre
Le emissioni individuate un mese fa
L'anticipo di Formosa
           




L’edificio in luogo dell’apparizione
12 Feb 2010 23:32 - EMISSIONI ITALIA
Inserito nel percorso dedicato al patrimonio artistico e culturale, il francobollo per il complesso di Motta di Livenza intenderebbe celebrare il mezzo millennio trascorso da quando comparve la Madonna
La nuova carta valore: arriverà il 9 marzo
La nuova carta valore: arriverà il 9 marzo

L’edificio per ricordare l’apparizione. Il francobollo da 60 centesimi che l’Italia dedica alla Basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza è stato approvato per i cinquecento anni trascorsi dalla comparsa della Vergine nel centro del Trevigiano.

Ma l’appuntamento storico è stato taciuto, diversamente da quanto accadde, ad esempio, con il 45 centesimi del 4 settembre 2004 per l’analogo anniversario che vide protagonista la Madonna di Tirano e il cui richiamo campeggia nella relativa carta valore.

Il nuovo esemplare appartiene alla serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”. Al contrario dei precedenti inseriti nello stesso percorso -pare per problemi di tempo- non è stato prodotto in calcografia ma nel più rapido procedimento rotocalcografico.

Arriverà il 9 marzo, giorno esatto della ricorrenza. “Era il 9 marzo 1510 -ricorda il rettore del complesso, Alfonso Cracco- quando la Madonna apparve al pio contadino Giovanni Cigana, il quale, come era solito, si era fermato davanti ad un capitello, tutt’ora esistente, a pregare”. Sul luogo “cominciarono subito ad accorrere molti devoti pellegrini che affermarono di aver ricevuto grazie e miracoli, da qui nasce appunto il nome «Madonna dei Miracoli». Si costruì una prima chiesa in legno, che in seguito fu sostituita dall’attuale”.

L’immagine propone il monumento, edificato nel 1510-1513. Ha tre navate e, all’esterno, si caratterizza per il porticato, le peculiari linee curve e il vicino convento che conserva due chiostri.

L’annullo fdc sarà impiegato nell’ufficio postale cittadino, mentre il bollettino illustrativo porterà tre firme: quelle dello stesso rettore, del vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, e del sindaco di Motta, Paolo Speranzon.

Il sito della Basilica
Le iniziative per i cinque secoli
Il francobollo per la Madonna di Tirano
           


Olimpiadi bianche, si comincia
12 Feb 2010 18:54 - DALL'ESTERO
Trentacinque gli annulli che verranno impiegati dal Canada. Già numerosi gli omaggi degli altri Paesi; l’Australia conferma il francobollo per i propri atleti che conquisteranno l’oro
L'annullo canadese per le cerimonie
L'annullo canadese per le cerimonie

Poche, pochissime ore alle Olimpiadi bianche e ormai si accavallano le iniziative dentellate. Se in Italia sono state concentrate allo spazio filatelia di Roma e allo sportello filatelico di Torino, dove si sono impiegati gli annulli fdc per l’85 centesimi uscito oggi (il capoluogo piemontese e Sestriere offrono anche degli allestimenti in tema), il punto di riferimento principale è naturalmente il Canada.

Oltre alle serie promozionali giunte finora verranno utilizzati -ormai il numero appare definito- trentacinque annulli; rappresentano le discipline, paraolimpiche comprese, le cerimonie di apertura e chiusura, i villaggi di Vancouver e Whistler, il centro stampa della città affacciata sull’oceano. Saranno in uso da oggi al 28 febbraio e poi, per le Paralimpiadi, dal 12 al 21 marzo.

Naturalmente, sono numerosi i Paesi che stanno partecipando alle celebrazioni dentellate, proponendo scene in genere piuttosto simboliche. Negli ultimi giorni, in un elenco che resta comunque provvisorio, sono arrivati: il 15 gennaio la Slovacchia (taglio da 1,00 euro); il 22 gli Usa (0,44 dollari); il 25 Andorra Francese (85 eurocentesimi) e la Bielorussia (3.000 rubli in minifoglio da un esemplare e cinque vignette differenti); il 27 la Polonia (3,00 zloty); il 29 la Slovenia (0,40 e 0,45 euro in minifogli da tre serie e altrettante bandelle diverse); il 30 la Lituania (2,45 litas); l’1 febbraio la Bosnia Croata (0,70 e 1,50 marchi convertibili) e la Corea del Nord (10, 40, 50, 70 won in minifogli da due serie, cui bisogna aggiungere due interi da 50 e 70 unità); il 4 la Bosnia Serba (0,70 e 1,50 marchi convertibili, in minifogli da otto con una bandella) e l’Estonia (9,00 corone o 58 eurocent); il 5 la Lettonia (0,55 lat) e l’Ungheria (260 fiorini); l’8 la Francia (un dittico con due esemplari da 0,85 euro l’uno); il 9 San Marino (0,65, 0,85 e 1,00 euro in foglietto); il 10 la Repubblica Ceca (due dentelli da 18,00 corone, uno per ogni evento); l’11 la Germania (45+20 per le Paralimpiadi e 55+25 eurocent per le Olimpiadi, inseriti con altre due pezzature nella serie “Pro sport”). Oggi si sono aggiunti la Croazia (3,50 kune) il Liechtenstein (1,00 e 1,80 franchi), la Romania (0,60, 0,80, 1,00 e 7,60 lei in minifogli da quattro pezzi uguali) e la Turchia (25, 75 e due esemplari da 90 kurus).

A distinguersi, come è ormai tradizione, è l’Australia, che ricorderà le proprie medaglie d’oro subito dopo l’eventuale conquista, attraverso un minifoglio contenente dieci esemplari uguali da 55 centesimi.

Il minifoglio australiano per le future medaglie olimpiche
Il minifoglio australiano per le future medaglie olimpiche
Le iniziative a Torino e Sestriere
L'ultima emissione del Paese ospite
I dettagli sulla proposta sammarinese
           


Niente luci, per economizzare
12 Feb 2010 13:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Oggi, in occasione della “Giornata del risparmio energetico”, l’iniziativa in diciotto sedi direzionali della società
La locandina dell'iniziativa
La locandina dell'iniziativa

Diciotto sedi direzionali al buio, o quasi. Succederà stasera, e non si tratta di guasto o manutenzione. Anche Poste italiane aderisce all’iniziativa “M’illumino di meno”, lanciata dalla trasmissione di Radio 2 “Caterpillar” per la “Giornata del risparmio energetico”.

L’azienda -dicono dal quartier generale della società- “ha accolto l’invito a trasformare la manifestazione in una festa dell’energia pulita”; le luci si abbasseranno o saranno spente del tutto nelle sedi direzionali di Ancona (situata in piazza XXIV Maggio), Bari (via Amendola), Bologna (via Zanardi), Campobasso (via Pietrunto), Firenze (via Pellicceria), Genova (piazza del Monastero), Milano (piazza Cordusio), Napoli (piazza Matteotti), Palermo (via Roma), Perugia (via Angeloni), Potenza (via Grippo), Reggio Calabria (via Miraglia), Torino (corso Grosseto), Trento (via Trener), Trieste (piazza Vittorio Veneto), Venezia Mestre (via Torino) e Viterbo (via Ascenzi).

La struttura generale di Roma Eur, che impiega energia proveniente da fonti rinnovabili, spegnerà soltanto le insegne. Poste “ha anche promosso una campagna di comunicazione interna per sensibilizzare i suoi oltre 150mila dipendenti al risparmio”.

Già da alcuni anni la società è impegnata a razionalizzare il fabbisogno energetico e ha programmato interventi per ridurre le emissioni di gas serra. Dal gennaio 2009 metà dell’elettricità utilizzata proviene da fonti rinnovabili certificate: alimenta i palazzi dell’Eur, i centri di smistamento della corrispondenza e circa il 10% degli uffici postali d’Italia.

In un contesto simile si inseriscono i “free duck”, da una settimana in servizio a Milano. Ma una realtà pure a Bologna, Bolzano, Firenze, Genova, Lipari, Napoli, Novara, Padova, Perugia, Roma, Taormina, Torino, Treviso, Udine e Verona.

Il gruppo dispone, inoltre, di 1.300 veicoli bifuel per il recapito, un parco automezzi a basso impatto ambientale; al tempo stesso, “sta definendo i criteri guida in vista del rinnovo della flotta”.

Tra le sedi coinvolte, quella di Campobasso, situata in via Pietrunto 4
Tra le sedi coinvolte, quella di Campobasso, situata in via Pietrunto 4
I “free duck” a Milano
L'anno scorso la campagna del Wwf “Earth hour”
           


La Corte dei conti sui disservizi
12 Feb 2010 11:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I dati forniti dalla Izi, cioè dalla società che monitora il corriere ordinario, da soli, non bastano. Lo dimostrano le lamentele dell’utenza e le spiegazioni fornite da Poste. Così nel 2008...

Gennaio, inevitabile: insieme alla neve, fioccano le proteste contro i disservizi di Poste italiane. A dicembre la società è stata investita dall’abituale aumento dei traffici dovuto alle feste natalizie, cui bisogna aggiungere le difficoltà nei trasporti dovute alle condizioni meteorologiche e le assenze del personale per malattia o ferie.

Il punto dolente si concentra sull’“ultimo miglio”, ossia sul recapito. Anche la recente relazione della Corte dei conti, che analizza la situazione 2008, è impietosa.

Il servizio di posta ordinaria, secondo i dati certificati dalla Izi spa, che ha condotto l’attività di monitoraggio esterno, ha fatto registrare una concentrazione di recapiti nel giorno successivo all’invio (“J+1”) pari al 90,6%, rispetto all’88,2% del 2007. Comprendendo anche i risultati relativi alla posta raccomandata e assicurata, sono stati superati gli obiettivi di qualità previsti. “Malgrado i dati statistici appaiano positivi -sottolinea la Corte- è necessario considerare particolari situazioni di criticità, segnalate dagli utenti, che lamentano settoriali disservizi nella gestione del recapito”.

Disservizi manifestatisi in tutta Italia; le punte massime si sono rilevate in Lombardia, dove si concentra un terzo del traffico nazionale. Numerose proteste di cittadini e specifici articoli di stampa hanno elencato i ritardi nella consegna di lettere e pacchi, evidenziando il fenomeno nonché le pesanti conseguenze per i singoli utenti e per le attività commerciali. Sull’argomento sono state presentate diverse interrogazioni parlamentari, con le quali si richiama l’autorità vigilante affinché solleciti la società ad intervenire.

Nel caso specifico del 2008 giocarono anche i problemi tra la società e le agenzie di recapito locale aggiudicatarie del servizio.

Un terzo del traffico postale nazionale si concentra in Lombardia (qui il Cmp di Peschiera Borromeo)
Un terzo del traffico postale nazionale si concentra in Lombardia (qui il Cmp di Peschiera Borromeo)
Corte dei conti: la relazione in sintesi...
...e la lente sul confronto europeo
I contrasti sindacali del 2008
           



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