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Valanga di annulli con il teatro
26 Mar 2010 00:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Anche l’Italia celebra la “Giornata mondiale”, introdotta nel 1961 ed arrivata alla sua 27ª edizione. Allo spazio filatelia di Milano una mostra
Anche negli annulli commemorativi appare la provincia di Fermo
Anche negli annulli commemorativi appare la provincia di Fermo

Da Cesena a Verona, da Caserta a Palermo, da Caraglio (Cuneo) all’inedito -perlomeno nell’indicazione marcofila della provincia- Porto Sant’Elpidio (Fermo): sono decine gli annulli commemorativi, a soggetto unico, che domani, in tutto il Paese, promuoveranno, presso le strutture che aderiscono all’esperienza, la 27ª “Giornata mondiale del teatro”.

È il contributo di Poste italiane all’evento; sarà presentato oggi alle ore 12 presso lo spazio filatelia di Milano, in via Cordusio, dove verrà allestita anche la mostra dell’artista, Renato Mambor, che ha realizzato il manifesto promozionale. Qui e negli altri negozi di Napoli, Roma, Trieste e Venezia verranno impiegati ulteriori manuali.

Tali attività -ha commentato il presidente della società, Giovanni Ialongo- “testimoniano l’adesione convinta dell’azienda a una iniziativa di grande valore, sul piano culturale e sociale”. Contribuendo “a sensibilizzare fasce sempre più ampie di popolazione verso una forma di espressione artistica che da sempre è veicolo di cultura e di valori universali”.

La “Giornata” è stata ideata a Vienna nel 1961 dall’Istituto internazionale del teatro, creato dietro volontà dell’Unesco; per la prima volta viene introdotta in Italia, coinvolgendo anche televisione e scuole. Intende -viene precisato dal Governo- “richiamare l’attenzione e l’interesse del pubblico, in particolare di quello giovanile e di coloro che non frequentano abitualmente i teatri allo scopo di far scoprire o riscoprire lo spettacolo dal vivo, promuovere la conoscenza e la pratica delle arti della scena ed incoraggiare gli scambi internazionali”.

Il manifesto della “Giornata” è stato realizzato da Renato Mambor
Il manifesto della “Giornata” è stato realizzato da Renato Mambor
L'approfondimento
Fermo e Porto San Giorgio: i manuali degli sportelli filatelici
           


Pronta per il via Poste assicura
25 Mar 2010 19:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La nuova società dovrà occuparsi del ramo danni. Considerato positivo il debutto di “Postepay twin”
La “Postepay twin”
La “Postepay twin”

La relazione inerente il bilancio 2009 dà enfasi al settore assicurativo, e non è un caso, visto che il gruppo sta per estendere le proprie attività in questo comparto. L’anno scorso -precisano da Roma- Poste vita “ha raggiunto il più alto fatturato della propria storia, collocandosi tra le prime compagnie in Italia”. I premi emessi ammontano a 7,1 miliardi di euro rispetto ai 5,5 miliardi del 2008 (+28,4%). E la strategia di sviluppo dell’area di business sarà ulteriormente potenziata con la nascita di Poste assicura, la società che il gruppo ha creato per il suo ingresso nel ramo danni.

Importanti restano i servizi finanziari; “hanno continuato a fornire un positivo impulso alla crescita dei ricavi totali grazie a prodotti che consentono di interpretare al meglio le esigenze della clientela”. I conti correnti sono lievitati del 2,7% toccando i 5,5 milioni e le carte “Postepay” del 22,8% raggiungendo i 5,6 milioni. Positiva la risposta del mercato alla novità costituita da “Postepay twin”, la carta gemella che consente di trasferire fondi ad un’altra “con semplicità e sicurezza”.

Per quanto riguarda la telefonia, nel 2009 l’azienda ha consolidato la presenza sul mercato dell’operatore Poste mobile, che è passato da 671mila sim vendute a tutto il 2008 a 1,3 milioni a fine 2009, grazie anche all’ingresso nel segmento business.

Nel settore dell’innovazione superano quota 12mila i postini telematici, i portalettere dotati di palmare e stampante che portano a domicilio i servizi postali e finanziari.

Bilancio 2009: i dati di sintesi
L'estensione delle attività al ramo danni
Il progetto “postino telematico”
           


È crisi per tutti, ma non per Poste
25 Mar 2010 17:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il bilancio 2009 ha registrato un utile netto di 904 milioni, il 2,4% in più rispetto all’esercizio precedente. A guidare sono i settori assicurativi e finanziari; scende del 5% quello propriamente postale
In un anno, il gruppo Poste ha aumentato l'utile netto del 2,4%
In un anno, il gruppo Poste ha aumentato l'utile netto del 2,4%

Non solo il “Festival internazionale della filatelia” (news di questa mattina). Anche i bilanci finanziari 2009 di Poste italiane hanno ricevuto il necessario disco verde dal consiglio di amministrazione e sono stati resi pubblici.

Il gruppo chiude in positivo, registrando un utile netto, in crescita del 2,4% rispetto al 2008, di 904 milioni (882,6 milioni nell’esercizio precedente), e un risultato operativo che sale a 1,6 miliardi (1,5 nel 2008).

I ricavi totali aumentano del 12,6% portandosi a 20,1 miliardi con una performance particolarmente significativa dei servizi assicurativi, che fanno registrare un incremento del 29%. Pure le prestazioni finanziarie confermano la crescita, ottenendo un +8%. Di particolare rilievo è la raccolta del risparmio postale, con circa 5,5 miliardi collocati sui buoni fruttiferi postali e sui libretti, un dato -è il commento- “che sottolinea l’alto livello di fiducia assegnato dai risparmiatori a Poste italiane anche in un anno caratterizzato dalla crisi finanziaria globale”.

Pollice verso, invece, per l’ambito postale, che scende del 5%: è il calo dei volumi, un fenomeno comune a tutte le economie sviluppate per l’uso sempre più intensivo di internet. La società “sta rispondendo alla progressiva riduzione delle spedizioni con il lancio di servizi innovativi che, facendo leva sulla tecnologia digitale e garantendo la massima sicurezza, rispondono all’evoluzione dei consumi e alle nuove esigenze da parte della clientela sempre più orientata all’utilizzo di prodotti digitali”.

“Nel 2009 -ha dichiarato l’amministratore delegato, Massimo Sarmi- registriamo un utile in crescita, un risultato considerevole in assoluto poiché è stato raggiunto in un anno segnato dalla crisi economica e finanziaria che ha acuito anche il calo dei volumi postali. Questo ottavo bilancio consecutivo in utile e con risultati sempre crescenti permette a Poste italiane di affrontare la completa liberalizzazione del mercato postale con fiducia e con strumenti adeguati per sostenere la concorrenza, grazie anche alla leva competitiva costituita dalla nostra esperienza di successo nel lancio di servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico”.

In tale contesto positivo, non stupisce che lunedì scorso il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, alla presenza del presidente di Poste italiane Giovanni Ialongo, abbia indicato la società come partner per rivalorizzare il Museo storico pt.

Il bilancio riguardante il “Festival internazionale della filatelia”
Il quadro registrato un anno fa
Museo storico pt: le parole del ministro Scajola di lunedì scorso
           


Propaganda elettorale: è il contenuto a rimanere postale
25 Mar 2010 14:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Se le buste sono sempre più anonime (e prive di affrancatura fisica), a rispettare l’antica ritualità e le sue regole rimangono, spesso, gli scritti

Ultimissimi giorni per la campagna elettorale prima delle consultazioni di domenica e lunedì, ed anche i portalettere sono mobilitati.

Certo, non vi è più l’impiego massiccio del sistema postale per suggerire agli elettori cosa votare, ma le missive non mancano. Avvalorate dal fatto che le spedizioni scontano una tariffa decisamente bassa e immutata da tanti anni: i soliti 4 centesimi, in epoca pre euro 70 lire, per ogni plico di peso fino ai 70 grammi. Il resto lo mette lo Stato: solo per le elezioni politiche ed amministrative del 2008, Poste italiane ha ricevuto 70 milioni come rimborso.

Naturalmente, per utilizzare l’agevolazione occorre uniformarsi a criteri tecnici specifici e, in ogni caso, richiamare sul plico la legge di riferimento, cioè la n°515 del 1993.

In funzione del prodotto scelto (posta prioritaria, target “creative”, massiva, invii senza indirizzo), possono variare i sistemi di pagamento: macchina affrancatrice (del cliente o in uso presso gli uffici e i centri postali), senza materiale affrancatura, conto di credito ordinario. Nelle regole i francobolli non sono più citati, nemmeno -come invece capita con altri servizi- per vietarli.

Forse, più degli involucri, sono i contenuti ad osservare un minimo di ritualità postale, già dall’intestazione della lettera, che magari apre con un “caro” o un “gentile”, seguito dal nome di battesimo del destinatario desunto dalle guide telefoniche o da altri elenchi. Lo stesso carattere di stampa adottato può imitare la scrittura a mano. Segue, poi, una analisi più o meno sintetica della situazione e degli impegni che il candidato intende conseguire nel caso venisse eletto, chiudendo con la firma e una data. La formula, dunque, richiama la tradizione epistolare, evidentemente ritenuta dagli esperti ancora efficace. Non è un caso se uno dei leader ha pubblicamente dichiarato di aver spedito sette milioni di missive agli elettori.

Al posto dell'affrancatura, le buste indicano la legge che prevede la tariffa scontata
Al posto dell'affrancatura, le buste indicano la legge che prevede la tariffa scontata
Le norme attuali
           


Sopron ospita “Alpe-Adria”
25 Mar 2010 11:16 - APPUNTAMENTI
La manifestazione si svolgerà dal 26 al 28 marzo; il giorno inaugurale verrà suggellato dall’emissione per la “Giornata del francobollo”

Si svolgerà il 26 marzo a Sopron l’83ª “Giornata del francobollo” ungherese. L’appuntamento sarà suggellato con un’emissione, disponibile da venerdì ed articolata in due esemplari sciolti (nominali da 80 e 105 fiorini) nonché da un foglietto (500) con soggetti dedicati alla città.

Città in cui convergeranno i filatelisti centroeuropei, perché fino al 28 marzo accoglierà la quindicesima “Alpe-Adria”, la manifestazione dedicata alle regioni che condividono Alpi e Adriatico. La comunità filatelica lega insieme sette Paesi o parte di essi: Burgenland, Carinzia, Oberösterreich e Stiria (Austria); Croazia; Baviera (Germania); Emilia-Romagna, Lombardia e Tre Venezie (Italia); Slovenia; Canton Ticino (Svizzera); Ungheria.

L’esposizione è considerata formalmente di rango II ma, per il suo carattere internazionale e la presenza di collezionisti di prestigio, “il livello è nettamente superiore alle parallele esposizioni nazionali” definite allo stesso modo.

Le classi a concorso sono: filatelia tradizionale, storia postale, interi, posta aerea, tematica, maximafilia, fiscali, astrofilatelia, giovani, “open”, letteratura. Per l’Italia parteciperanno diciassette tra collezioni e libri. Il punto di riferimento è al Centro culturale “Franz Liszt”, in piazza Széchenyi.

Il foglietto ungherese atteso per venerdì
Il foglietto ungherese atteso per venerdì
Il sito della manifestazione (multilingue)
Le partecipazioni italiane (file pdf)
           




Il bilancio del “Festival”
25 Mar 2010 01:35 - SPECIALE «ITALIA 2009»
Le valutazioni di Poste italiane sulla manifestazione internazionale dell’anno scorso
Con la versione pubblica del bilancio, si chiude il capitolo
Con la versione pubblica del bilancio, si chiude il capitolo

Cinque mesi fa oggi calarono i sipari su “Italia 2009”, ed ora è il momento dei bilanci conclusivi. Già uno lo ha espresso venerdì scorso il ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola durante la cerimonia inaugurale di “Milanofil”, nel momento in cui ha definito la manifestazione un “successo grandioso, che ha trasformato Roma in capitale internazionale della filatelia”. Almeno dal 21 al 25 ottobre scorsi.

Per Poste italiane, invece, il “Festival” ha puntato ad “una filatelia nuova, non rintanata nelle pagine di un album o di un raccoglitore, ma offerta agli occhi di tutti, viva ed universale, fatta da uomini non avulsi dalla società”.

L’allestimento si è sviluppato su diecimila metri quadrati distribuiti nel palazzo dei Congressi e nel piazzale antistante, ospitando 170 stand, 56 dei quali di amministrazioni postali, e 2.323 vetrinette con 503 titoli (157 in classe letteratura) nei corridoi principali, nei due ingressi, lungo le terrazze interne e al primo piano dell’edificio.

Anche se non c’era un sistema formale di conteggio, sono state valutate 25mila presenze, fra cui 700 alunni delle scuole medie provenienti da tutto il territorio nazionale. “Da anni -è la chiosa dell’azienda guidata da Massimo Sarmi- non si vedevano tante facce nuove ad una esposizione filatelica, e questa presenza di pubblico ha indubbiamente abbassato l’età media dei visitatori e generato nuovi acquisti per i commercianti che hanno espresso la loro soddisfazione, soprattutto nell’avere avuto contatti con giovani e ragazzi”.

Non manca qualche dato economico, peraltro anticipato settimana scorsa al salone del francobollo milanese. La vendita di cartevalori postali e prodotti filatelici, aggiornata al 31 gennaio, ha prodotto ricavi per complessivi 15,4 milioni, ma “prevediamo comunque che l’onda lunga di «Italia 2009» generi introiti sino ad aprile 2010”. I costi riconducibili all’iniziativa sono stati pari a 3,6 milioni, “con una conseguente marginalità lorda di 11,8” milioni.

In tale contesto “i collezionisti, i commercianti e le amministrazioni postali estere hanno espresso piena soddisfazione, anche con numerosi attestati scritti indirizzati al vertice ed alla filatelia di Poste italiane spa”.

Il rapporto conclude sottolineando la necessità di organizzare una grande manifestazione ogni cinque anni, “a sostegno della filatelia ed in particolare dei circoli”. Facendo propria la proposta del presidente federale Piero Macrelli, la società ipotizza che la prossima mondiale potrebbe essere organizzata in occasione dell’“Expo 2015” di Milano. Il dado, insomma, è tratto...

I risultati economici presentati da Poste italiane
I risultati economici presentati da Poste italiane
Le anticipazioni, settimana scorsa, all'apertura di “Milanofil”
Un anno fa la proposta per il 2015
“Italia 2009”: i pareri a caldo raccolti da “Vaccari news”
           


Il diario dello spazio a “Ulisse”
24 Mar 2010 15:47 - NOTIZIE DA VACCARI
Nella puntata di sabato 27 marzo su Rai 3, la testimonianza dell’astronauta sovietico Anatoli Nikolaievich Berezovoy
“Ulisse”, nella puntata di sabato 27, si concentrerà sui diari
“Ulisse”, nella puntata di sabato 27, si concentrerà sui diari

Una pratica per annotarsi le cose successe e che quindi appartengono ormai al passato, per documentarle in vista del futuro o semplicemente per aiutare a riflettere ora, nel presente. Il diario, recentemente riscoperto, è tutto questo e pure di più. Anche se -scriveva Simone de Beauvoir- “le cose che vi si tacciono sono più importanti di quelle che vi si annotano”.

Saranno i diari i protagonisti, nella puntata di sabato 27 alle ore 21.30, di “Ulisse”, il programma di Rai 3 firmato da Piero e Alberto Angela dedicato alla scienza, alle antiche civiltà, ai luoghi e ai capolavori della storia dell’arte.

Si presenta -anticipano dalla redazione- come “un viaggio insolito e privato nell’universo delle memorie”, scritte dall’esploratore Magellano o dagli astronauti, fino alle note commoventi della giovane ebrea Anna Frank. “Non mancheranno i ricordi della gente comune che ha lasciato nei diari ricche testimonianze di vita vissuta”.

Tra il materiale impiegato per realizzare la trasmissione figura quello di Anatoli Nikolaievich Berezovoy; insieme a Valentin Lebedev, tra il 13 maggio e il 10 dicembre 1982 ha trascorso 211 giorni nello spazio a bordo della stazione orbitale “Salyut-7”, registrando, per l’epoca, un record.

“Sono 92 pagine di dialogo tra un uomo e la sua donna”, spiega Silvia Vaccari, che ha curato la pubblicazione “211 Giorni nello spazio - Anatoli N.Berezovoy - Il diario, la posta, la storia”. “Un dialogo in cui la routine della vita quotidiana si inserisce in un contesto eccezionale: cattura l’unicità dell’esperienza, la tristezza per la solitudine e la lontananza dalla famiglia, la pesantezza del lavoro quotidiano, la preoccupazione per i problemi di salute. Un intenso ed emozionante racconto che mostra il vero lato umano del vivere in orbita”.

L'astronauta Anatoli Nikolaievich Berezovoy
L'astronauta Anatoli Nikolaievich Berezovoy
La trasmissione “Ulisse”
“211 Giorni nello spazio - Anatoli N.Berezovoy - Il diario, la posta, la storia”
"Ulisse" presenta il diario; il video (file wmv)
           




Il Cristo di Sallman diventa francobollo
24 Mar 2010 12:03 - DALL'ESTERO
L’iniziativa viene da Aland. Si calcola che del dipinto siano state prodotte 500 milioni di copie
Il dipinto diventato francobollo
Il dipinto diventato francobollo

Non è certo un classico dell’arte, eppure il suo dipinto, è la stima, è stato riprodotto 500 milioni di volte, diventando un punto di riferimento soprattutto nelle case nordamericane. Ed oggi si è trasformato persino in francobollo.

È il ritratto di Cristo che fece Warner Sallman, nato a Chicago il 30 aprile 1892 da padre di Aland (ecco il perché dell’emissione firmata da Mariehamn) e madre svedese. Impegnato come artista prima nel settore della moda maschile, poi si specializzò nel tema religioso, influenzato dalle celebri incisioni di Gustave Doré. Ai primi degli anni Quaranta la società Kriebel and Bates inc cominciò a introdurre sul mercato i suoi lavori, tra i quali si distinse appunto la testa di Gesù, adesso conservata all’Anderson college of liberal arts in Indiana negli Usa.

La carta valore è disponibile da oggi, quindi in vista della Pasqua. Non ha nominale esplicitato, vale per spedire una lettera pesante fino a 20 grammi in tutto il mondo ed il prezzo di vendita equivale a 90 centesimi. Il foglio contiene trenta pezzi e, al centro come bandelle, la firma stilizzata dell’autore ed altre due sue opere, intitolate “Cristo alla porta del cuore” e “Il Signore è il mio pastore”.

Come si presenta il foglio completo
Come si presenta il foglio completo
La collezione dell'artista (sito in inglese)
           


Riapre Rovigo Popolo
24 Mar 2010 01:01 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo storico edificio, sede delle Poste centrali cittadine, ritorna da oggi in funzione. Valorizzati gli elementi d’epoca, come pavimenti a mosaico e lucernari
Il particolare con uno dei lucernari
Il particolare con uno dei lucernari

Ieri la cerimonia ufficiale suggellata persino dall’annullo commemorativo. Ed oggi la riapertura al pubblico con orario normale, dalle 8.30 alle 18.30 (il sabato chiude alle 13). Rovigo popolo, ossia le Poste centrali della città veneta, tornano ad accogliere la propria clientela, che dal dicembre 2008 ha dovuto ricorrere a sedi alternative per spedire una raccomandata o fare un versamento.

Progettato nel 1923, l’edificio si trova in corso del Popolo 192, da cui trae il nome. L’ambiente più interessante, quello su cui si sono concentrati i lavori, è il piano terreno, esteso per 959 metri quadrati; qui si trova la sportelleria, cioè una sala con banconi in marmo, un ampio lucernario colorato e una particolare cura nei dettagli, come ornamenti in ferro battuto, stucchi, archi e colonne. Al primo piano c’è la sede della filiale, il secondo è libero e l’ammezzato accoglie l’ufficio real estate. Nel seminterrato, infine, vi sono depositi, archivi ed impianti tecnologici.

Con la ristrutturazione sono state tolte le blindature degli sportelli (ora questi risultano sette per il bancoposta, due per corrispondenza e pacchi, uno per la filatelia), valorizzando i marmi, che sono stati lucidati. Il bancone è stato spostato così da mostrare l’intera decorazione a mosaico del pavimento. I colori, i materiali, gli arredi -precisa una relazione dei lavori- vanno alla ricerca di una compatibilità con gli edifici storici; “il confort climatico interno e gli impianti di comunicazione armonizzano e sintetizzano l’idea di omogeneità che l’azienda Poste intende adottare”. Gli interventi per adeguare l’immobile alle attuali esigenze, comunque, hanno rispettato le linee originarie; è il caso, ad esempio, dei due postamat o delle due salette dedicate a risparmio e finanziamenti.

Per la sicurezza sono stati introdotti i sistemi ora più impiegati, ossia pressoché totale eliminazione del contante grazie ai dispensatori di denaro a tempo, blindature esterne, videocamere.

Una vetrata e parte degli interni; sotto, il personale in posa
Una vetrata e parte degli interni; sotto, il personale in posa
L'avvio dei lavori, era il dicembre 2008
Fra gli ultimi rinnovamenti: La Spezia Centro…
…e Parma Centro
           




Con PostEurop gli eroi di ieri e di oggi
23 Mar 2010 18:57 - EMISSIONI ITALIA
Pinocchio e Geronimo Stilton i due personaggi che illustreranno l’emissione italiana
Il francobollo del 1954
Il francobollo del 1954

Il rischio di avere immagini generiche era alto, ed altre produzioni PostEurop che stanno arrivando in questi giorni lo dimostrano. Questa volta, però, l’Italia ha interpretato in maniera circostanziata il tema, nel caso specifico i libri per i bambini, proponendo due importanti protagonisti della letteratura specializzata nazionale. Il sempreverde Pinocchio e il riferimento per le generazioni più recenti Geronimo Stilton.

Nel primo caso, cioè nel 60 centesimi, l’inconfondibile richiamo è al tratto di Jacovitti; nel secondo, trasformato in 65 eurocentesimi, viene proposto il topo giornalista creato da Elisabetta Dami sullo sfondo di Topazia, la città dove si svolgono le sue avventure.

I francobolli sono dovuti a due bozzettisti diversi, Gaetano Ieluzzo e Maria Carmela Perrini, e questo non ha giovato all’unitarietà grafica della presentazione. Usciranno il 7 maggio, associati al bollettino illustrativo con interventi firmati dal presidente della Fondazione nazionale “Carlo Collodi” Vincenzo Cappelletti, dal sindaco di Pescia (Pistoia) Roberta Marchi e da... Geronimo Stilton. L’annullo -almeno per il momento- viene indicato solo allo spazio filatelia di Roma.

La creatura del pesciatino Carlo Lorenzini (in arte Collodi) non è certo al debutto fra le cartevalori. Lo stesso Bel Paese l’ha citata con il 25 lire del 26 ottobre 1954, che nella versione sovrastampata “Amg-Ftt” rappresenta una storia a sé: con il ritorno della città all’Italia, la produzione autonoma si chiuse e il francobollo, già predisposto, venne distrutto. Pure San Marino ha ripreso il mitico burattino in due frangenti: il 6 settembre 1990 (l’emissione, tagli da 250, 400, 450 e 600 lire, ricorda il centenario della morte di Collodi impaginando disegni di Jacovitti) e il 20 agosto 2004 (80 centesimi della serie “Un mondo di favole”).

L’interpretazione italiana per PostEurop
L’interpretazione italiana per PostEurop
La Fondazione nazionale “Carlo Collodi”
Geronimo Stilton
PostEurop: così San Marino
           


Mario Pannunzio diventa non fumatore
23 Mar 2010 12:48 - EMISSIONI ITALIA
La sigaretta, presente nella foto di partenza, per il francobollo si trasforma in una biro a scatto. Quando ad André Malraux gli tolsero il mozzicone dalle labbra

“Le vignette raffigurano i rispettivi ritratti di Ennio Flaiano, narratore e sceneggiatore, e di Mario Pannunzio, scrittore e giornalista, con elementi figurativi collegati alle loro attività culturali”. Così, l’11 febbraio scorso, Poste italiane presentava i francobolli per i due commemorati, francobolli che sarebbero usciti, come poi avvenne, il 5 marzo.

Ma ieri un lettore del “Corriere della sera”, Piercarlo Fossa, ha fatto notare qualche dettaglio curioso. “Vorrei in particolare mettere in evidenza -si legge nella missiva alla testata- un anacronismo contenuto nel francobollo di Pannunzio: nelle sue mani compare infatti una biro a scatto che all’epoca in cui visse Pannunzio (morì nel 1968) non esisteva affatto. È bene inoltre ricordare che un uomo come il direttore del quotidiano «Risorgimento liberale» e del settimanale «Il mondo», con lo stile anglosassone che lo contraddistinse, avrebbe al più tenuto in mano un’elegante stilografica e non certo una semplice biro da supermercato”.

Il confronto con la foto impiegata per il bozzetto rivela cosa è successo: tra le mani non teneva la biro, ma una sigaretta, nell’istantanea sovrapposta alla punta della pochette che esce dal taschino.

La vicenda ha un precedente in Francia: il 3,00 franchi del 23 novembre 1996 per il ventesimo dalla morte dello scrittore e politico André Malraux, privato del mozzicone che gli pendeva fra le labbra.

Aggiornamento del 24 marzo: oggi il quotidiano milanese ha ospitato la replica firmata dal direttore del Centro intitolato a Mario Pannunzio, Pier Franco Quaglieni. Il quale conferma la scomparsa della sigaretta dall’immagine e precisa: “non è un mistero che Pannunzio fosse un accanito fumatore... Non è condivisibile invece l’osservazione relativa alla biro perché, al di là della foggia della penna a sfera, potrei mettere a disposizione del lettore molti scritti di Pannunzio che dimostrano come egli usasse in prevalenza una banalissima biro”.

Censure… sanitarie: la foto originale (proposta dal Centro “Pannunzio”) e il francobollo dedicato allo scrittore e giornalista nato nel 1910; sotto il caso registrato quattordici anni fa in Francia
Censure… sanitarie: la foto originale (proposta dal Centro “Pannunzio”) e il francobollo dedicato allo scrittore e giornalista nato nel 1910; sotto il caso registrato quattordici anni fa in Francia
L'emissione italiana
Il Centro intitolato a Mario Pannunzio
           




Corrispondenze a concorso
23 Mar 2010 07:00 - APPUNTAMENTI
Al via l’undicesima edizione del premio intitolato a Vittoria Aganoor Pompilj; due le sezioni

Allo stato attuale, il francobollo per Vittoria Aganoor e Guido Pompilj resta in un cassetto del ministero. È stato proposto poiché ricorre il centenario della morte di entrambi i coniugi, i quali “hanno avuto risonanza nazionale e internazionale per il loro contributo nel campo letterario e politico”. Finora, però, non ha avuto il necessario disco verde.

È confermato, invece, il premio dedicato alla memoria di Vittoria Aganoor Pompilj. Voluto dal Comune di Magione (Perugia), è giunto alla undicesima edizione ed è articolato in due sezioni.

La prima è riservata ad opere in lingua italiana nelle quali vengano pubblicati carteggi e/o corrispondenze epistolari di figure eminenti in ambito artistico, culturale, letterario o scientifico della società italiana. I documenti devono essere stati “trascritti e curati seguendo rigorosi criteri filologici dichiarati dal curatore”. Occorre che le opere siano state pubblicate tra il gennaio 2005 e il dicembre 2009; la scelta viene compiuta su segnalazione della giuria. Il premio, unico, è di 800,00 euro.

La seconda sezione riguarda componimenti inediti sotto forma di lettera, su un tema stabilito annualmente. L’argomento 2010 è “...e ancora ho gli occhi e l’anima pieni di quegli orizzonti meravigliosi”. Il testo, della lunghezza massima di due cartelle di trenta righe ciascuna, dovrà essere inviato in tre copie entro il 30 luglio al Comitato Vittoria Aganoor Pompilj, Biblioteca comunale, corso Marchesi 14, 06063 Magione. Tre i riconoscimenti, da 250,00, 150,00 e 100,00 euro.

L'iniziativa, organizzata dal Comune di Magione, intende intrattenere e far conoscere, oltre alla località, Vittoria Aganoor e Guido Pompilj
L'iniziativa, organizzata dal Comune di Magione, intende intrattenere e far conoscere, oltre alla località, Vittoria Aganoor e Guido Pompilj
I dettagli dell'appuntamento
L'edizione 2009
           


Il ministro a... ruota libera
22 Mar 2010 22:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ai margini dell’appuntamento torinese, Claudio Scajola è intervenuto su ulteriori presentazioni, Consulta, Ipzs, doni alternativi e Museo storico
Il ministro allo Sviluppo economico parla ai giornalisti
Il ministro allo Sviluppo economico parla ai giornalisti

Non solo le parole ufficiali pronunciate durante la conferenza stampa del 60 centesimi per l’ostensione della Sindone. Nell’intensa giornata torinese, il ministro allo Sviluppo economico è ritornato sui francobolli (visitando fra l’altro il Museo della filografia e della comunicazione alla Bolaffi) con diversi ulteriori elementi, espressi ai margini dell’incontro.

L’idea delle presentazioni dentellate, di cui è stato un sostenitore il suo predecessore Maurizio Gasparri, ha convinto pure Claudio Scajola. Per esempio, il foglietto dedicato allo sbarco dei Mille, atteso il 5 maggio, verrà presentato a Marsala (Trapani), ma anche al Quirinale. Quest’ultimo appuntamento sarà l’occasione attraverso la quale valorizzare la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia nonché la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali. Il ministro -riferendosi al primo dei due organismi- ha recepito le perplessità sugli squilibri dell’attuale formazione, per cui ha promesso un “piccolo aggiustamento”, “un ritocco, perché non poteva diventare un club privato”.

Negli aspetti produttivi intende guardare oltre all’Istituto poligrafico e zecca dello stato, pensando ad “alternative”. La sua insoddisfazione, evidentemente maturata negli ultimi mesi, è palese nei confronti dell’ordinaria “Posta italiana”, che ha debuttato il 7 luglio scorso.

Con la volontà di promuovere la produzione dentellata nazionale, partendo dal 60 centesimi di oggi è stata realizzata una brochure che vuole presentare il francobollo, la città collegata, il motivo della commemorazione, spiegandolo anche in inglese. “È un bel dono, che pesa poco e che ha un valore che cresce”, destinato ad alcuni autorevoli personaggi. Verrà consegnato nei prossimi giorni al ministro dell’Energia messicano e al collega dell’Industria russo, nel corso degli incontri che avranno con Claudio Scajola.

Infine, il riferimento al Museo storico pt. “Visto -ha concluso- che Poste ha fatto un ottimo bilancio”, la società ed altri enti che si richiamano al dicastero potranno collaborare ad un nuovo progetto destinato a valorizzare la struttura.

La brochure ideata per gli omaggi ufficiali del dicastero, volti a promuovere l'Italia e, in particolare, le sue produzioni dentellate
La brochure ideata per gli omaggi ufficiali del dicastero, volti a promuovere l'Italia e, in particolare, le sue produzioni dentellate
Oggi la presentazione del francobollo sulla Sindone
Consulta: le perplessità sulla nuova formazione
Il debutto, era il 7 luglio 2009, dell'attuale serie ordinaria
           




È festa a Torino
22 Mar 2010 21:22 - EMISSIONI ITALIA
Da questa mattina il francobollo per la Sindone è in vendita ufficiale. La presentazione nel capoluogo piemontese
La preparazione delle buste con il nuovo francobollo
La preparazione delle buste con il nuovo francobollo

L’ostensione, resa possibile grazie alla Chiesa di Torino e con il sostegno di Regione, Provincia e Comune, “ha una valenza religiosa ma anche civica”; quella che si svolgerà dal 10 aprile al 25 maggio rappresenta un’eccezione, poiché la presentazione al pubblico dovrebbe avvenire ogni venticinque anni, e l’ultima è stata concretizzata nel 2000. Però, “un’iniziativa di questo genere è importante per il nostro territorio”, e tale analisi motiva la scelta compiuta. Sono i principali concetti espressi oggi dal presidente del Comitato per l’ostensione della Sindone, Fiorenzo Alfieri; mentre agli sportelli filatelici si bollavano le fdc, il professore ha aperto la cerimonia di presentazione del francobollo.

“Torino -ha aggiunto il vescovo vicario, Guido Fiandino- è città da sempre laboratorio; c’è un clima di collaborazione sereno e cordiale”. La comunità registra una “convergenza del mondo laico e religioso” intorno alla Sindone, reliquia che “lascia sempre dei punti interrogativi”.

Alla conferenza stampa ha partecipato il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola. Riferendosi alla Sindone, ha detto che è “sempre una grande occasione di riflessione e dibattito”, “un mistero che tutti vogliono vedere e noi dobbiamo fare vedere a tutti”. Quanto al francobollo, è una buona occasione di promozione, perché le capacità di Poste e Istituto poligrafico e zecca dello stato hanno offerto “un piccolo tesoro in miniatura” e “il dipinto nel francobollo riesce ad esaltarsi lo stesso”, nonostante il piccolo formato. “Ci stiamo muovendo perché la tradizione filatelica italiana, la più importante del mondo, rimanga anche in questo periodo” in cui la missiva è sostanzialmente diventata elettronica; “c’è ancora spazio” perché la carta valore svolga il suo ruolo.

Gli interventi si sono chiusi con la testimonianza del presidente di Poste italiane, Giovanni Ialongo. “Anche oggi -ha commentato- al francobollo è lasciato il compito di tramandare la memoria storica”. Questa immagine, già ricordata tra i dentelli nel 1978 e nel 1998, “a distanza di duemila anni parla ancora all’umanità intera”.

Tra gli oggetti in vendita, il folder contenente il francobollo nuovo, due cartoline, la busta primo giorno, la tessera e un dvd (20,00 euro). Per tutta la durata dell’ostensione sarà disponibile una obliterazione nel bookshop collegato all’evento.

Lavori al Duomo, questa mattina, in vista dell’ostensione. Sotto, a sinistra, la vendita della carta valore e dell’altro materiale. A destra, il presidente di Poste Giovanni Ialongo, l’assessore della Provincia a cultura e turismo Ugo Perone, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola osservano il folder
Lavori al Duomo, questa mattina, in vista dell’ostensione. Sotto, a sinistra, la vendita della carta valore e dell’altro materiale. A destra, il presidente di Poste Giovanni Ialongo, l’assessore della Provincia a cultura e turismo Ugo Perone, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola osservano il folder
I dettagli dell'emissione
La vendita anticipata
I francobolli del passato
           


Dal 6 aprile gli incentivi
22 Mar 2010 16:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo prevede il decreto-legge firmato dal Governo; per le richieste ci si rivolge alla posta. Procede, intanto, il lavoro per abrogare le disposizioni superate
L’ultimo Consiglio dei ministri si è occupato, tra l’altro, di sostenere i consumi; per ottenere i supporti bisognerà ricorrere agli uffici postali
L’ultimo Consiglio dei ministri si è occupato, tra l’altro, di sostenere i consumi; per ottenere i supporti bisognerà ricorrere agli uffici postali

Passa da Poste italiane il decreto-legge voluto dal Consiglio dei ministri per sostenere l’attività produttiva e i consumi, migliorando -è la nota del Governo- “la qualità della vita e dell’ambiente e la sicurezza del lavoro in un’ottica che premia settori ed imprese maggiormente innovativi e che sostiene settori più colpiti di altri dalla congiuntura economica”. Gli incentivi ammontano a 300 milioni di euro, finanziati per 200 con entrate fiscali, per 50 con il Fondo finanza d’impresa e per ulteriori 50 milioni con credito d’imposta.

I contributi al consumo per il 2010 sono variabili a seconda dei prodotti e saranno erogati fino ad esaurimento delle somme stanziate per ciascun settore (principalmente la mobilità sostenibile, motocicli elettrici, abitazioni, elettrodomestici, cucine, macchine agricole, gru, motori per la nautica).

Gli incentivi saranno operativi dal 6 aprile: cittadini ed imprese avranno a disposizione un call center gestito da Poste italiane “per ottenere tutte le informazioni pratiche necessarie”. La procedura partirà dal consumatore, che potrà rivolgersi al commerciante chiedendo di utilizzare l’incentivo; il rivenditore ne verificherà la possibilità per via telematica o telefonica in un tempo fissato e comunicherà al consumatore la disponibilità dell’incentivo, che si tradurrà in uno sconto sul prezzo di acquisto. L’esercente recupererà poi l’incentivo presso gli sportelli di Poste, una procedura che il Governo “provvederà a tutelare e a garantire in maniera adeguata”. Per l’acquisto di immobili è prevista la certificazione di efficienza energetica da parte dell’Enea, cioè dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Intanto, procede il lavoro firmato dal ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, volto a sfoltire gli atti normativi, dopo un adeguato controllo della loro attuale inutilità. Lo schema di decreto legislativo abroga 71.603 atti di rango primario (regi decreti, regi decreti-legge, leggi, decreti legislativi del capo provvisorio dello Stato, decreti legislativi luogotenenziali), in un arco temporale che va dal 21 aprile 1861 al 22 dicembre 1969. Un ulteriore atto, tecnicamente uno schema di decreto presidenziale, intende snellire le disposizioni di rango secondario: 118.845 atti pubblicati dal marzo 1861 al giugno 1986, principalmente decreti ministeriali (circa 97.000), ma anche decreti del presidente della Repubblica (7.900), regi decreti (4.300) e decreti del presidente del Consiglio dei ministri (2.500). La ricognizione, tuttavia, “non si è limitata alle categorie numericamente più consistenti, ma ha riguardato anche altri tipi di provvedimenti emanati in particolari contesti storici, tuttora formalmente vigenti ma palesemente obsoleti”, quali decreti del duce, del capo provvisorio dello Stato, luogotenenziali, del sottosegretario di Stato per le fabbricazioni di guerra... I progetti dovranno riceveranno ora i pareri del Consiglio di stato e, limitatamente al primo, delle commissioni parlamentari.

Norme antiche ma ancora in vigore: la Convenzione postale con San Marino
I dettagli sugli incentivi (file pdf)
           




Anche l’Ordine pensa ad Haiti
22 Mar 2010 10:22 - SMOM
Il francobollo benefico per i terremotati aprirà il 2010 dello Smom, insieme ad alcune altre voci
Ancora fresco d'inchiostro l'annullo per la presenza dello Smom a “Milanofil”
Ancora fresco d'inchiostro l'annullo per la presenza dello Smom a “Milanofil”

Un francobollo con sovrapprezzo per Haiti, il ricordo per Sandro Botticelli nel quinto centenario della morte, una serie (tre singoli e un foglietto) per l’ostensione della Sindone e l’esemplare che ricorda il missionario e scienziato Matteo Ricci scomparso quattro secoli fa.

È con queste voci che probabilmente lo Smom aprirà il 2010. Secondo i bene informati, l’uscita si concretizzerà in aprile, caratterizzandosi per l’iniziativa solidale in favore del Paese centramericano; nelle ultime settimane la medesima idea è stata ripresa da altre realtà, come Francia, Monaco (che ha proposto un intero) e Vaticano.

Era dal 23 novembre che le Poste magistrali non producevano nuove cartevalori.

L'ultima infornata Smom del 2009
Tra le iniziative solidali, l'intero postale monegasco
Gli interventi per l'Haiti postale
           


La Sindone anticipata
22 Mar 2010 01:09 - EMISSIONI ITALIA
Il francobollo uscirà oggi, ma è già disponibile almeno dal 16 marzo

Una missiva lavorata dal Cmp di Bologna il 16 marzo scorso dimostra che anche il francobollo da 60 centesimi dedicato alla solenne ostensione della Sindone circola già da qualche giorno, perlomeno da martedì scorso. Stando alle carte ufficiali, invece, debutterà oggi, tanto è vero che a Torino, per il varo, è atteso il ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola.

Il nuovo esemplare -commentano a “Vaccari news” dal Comitato per l’ostensione della Sindone- “è una conferma di quanto per le Poste italiane non venga mai meno la sensibilità e l’attenzione nei confronti di eventi capaci di coinvolgere milioni di persone”. Per questo l’iniziativa voluta dal dicastero e veicolata attraverso la società è stata “accolta con soddisfazione”; potrà “offrire ai pellegrini un’ulteriore testimonianza del valore della partecipazione a questo evento”.

Intanto, si iniziano a conoscere i dettagli di un ulteriore dentello a tema religioso, esattamente dell’altro 60 eurocent dedicato alla Congregazione delle suore ministre degli infermi di san Camillo. Atteso per il 22 maggio, richiama suor Maria Domenica Brun Barbantini, che nel 1829 fondò l’organizzazione. Sullo sfondo, la vignetta aggiunge “una scena rappresentativa della missione”, impegnata nel relazionarsi e nell’assistere gli ammalati. L’insieme si completa con lo stemma collocato su un globo terrestre.

La busta affrancata con il 60 centesimi per la Sindone, sul mercato prima del tempo
La busta affrancata con il 60 centesimi per la Sindone, sul mercato prima del tempo
I dettagli dell'emissione
Il sito dedicato alla Sindone
Tra le più recenti prevendite, l'omaggio a Giorgio Perlasca
           




Dall’Oceania alle Alpi: i nuovi Michel
21 Mar 2010 09:04 - LIBRI E CATALOGHI
Tre i volumi appena prodotti dalla casa tedesca. Il primo copre un’ampia fascia meridionale del pianeta; i restanti, specializzati, si concentrano da una parte sull’Austria, dall’altra su Svizzera e Liechtenstein

In 1.792 pagine, scritte in tedesco e illustrate in bianco e nero, tutta l’Oceania e oltre, perché il volume considera, accanto ai Paesi maggiori (Australia e Nuova Zelanda), ai vari arcipelaghi e alle entità più piccole che producono cartevalori postali, anche i territori antartici ed altri (come le isole Falkland-Malvine), inseriti in questo mercuriale per valutazioni redazionali.

È il settimo volume che la Michel dedica all’Oltremare ed è appena arrivato sul mercato italiano, dove è venduto a 84,00 euro. Oltre alle integrazioni degli ultimi anni (il precedente è targato 2005-2006), non mancano le revisioni sul passato e una maggiore attenzione ai libretti emessi da Canberra. Gli aumenti di prezzo si concentrano, in particolare, sul quindicennio compreso tra il 1990 e il 2005.

Contemporaneamente la stessa casa editrice ha rinnovato i cataloghi specializzati riguardanti Austria (640 pagine), Svizzera e Liechtenstein (624). Entrambi hanno immagini a colori, costano 57,00 euro e affrontano l’intero capitolo, comprendendo Lombardo-Veneto e, nel secondo caso, Campione. Come tutti i lavori approfonditi, puntano ai dettagli che si aggiungono alle produzioni tipo, fra cui tirature successive, ritocchi, emissioni particolari, servizi. Non mancano -altra differenza con i titoli standard- i capitoli dedicati agli interi postali. Quanto alle valutazioni, per le cartevalori di Vienna sono segnalati aumenti ad esempio nelle varietà, “dovuti alla grande domanda”; le emissioni di Berna, invece, hanno subito ritocchi all’insù fino al 1912 e -in questo caso anche per Vaduz- dal 2005 in avanti.

I tre volumi, ancora freschi d'inchiostro
I tre volumi, ancora freschi d'inchiostro
Le schede: del volume d'oltremare…
…e dello specializzato di Austria
           


I risultati di Milano
20 Mar 2010 22:03 - APPUNTAMENTI
Nella serata la consegna dei premi; 15 (su 93 collezioni) gli oro grande attribuiti
La parte espositiva di “Milanofil” è stata completata con le premiazioni
La parte espositiva di “Milanofil” è stata completata con le premiazioni

Verso la conclusione “Milanofil”, che sarà visitabile ancora domani dalle ore 9.30 alle 14. E che ha visto svolgersi questa sera il palmarès, registrando 15 ori grande su 93 collezioni.

Uno è andato nella esposizione di qualificazione, storia postale classica, ad Angelo Teruzzi (presente con “Relazioni postali tra il Regno di Sardegna e l’Impero Austriaco 1844-1861”, che ha totalizzato 95 punti). Tutti gli altri sono stati attribuiti nella nazionale.

Per l’area un quadro si sono distinti con la classe interofila Carlo Sopracordevole (ha proposto “Interi postali provvisori della Rsi nei loro periodi d’uso”, ottenendo 91 punti e il gran premio per la migliore minicollezione) e in storia postale classica Saverio Imperato (“Da Antichi Stati Italiani all’Algeria”, 90).

Il resto dei massimi riconoscimenti è stato distribuito nella sezione generale. Nella storia postale classica hanno primeggiato Saverio Imperato (“Da Antichi Stati Italiani e Italia all’Impero Turco e viceversa”, 91), Antonio Ferrario (“I vapori del Mediterraneo (1859-1870)”, 92), Piero Giribone (“Dalla Rivoluzione a Marengo (1793-1800)”, 92), Massimo Manzoni (“Stato Pontificio, tariffe per l’estero 1852-1867”, 93 e gran premio sezione competizione). Nella storia postale diacronica hanno fatto il pieno Gianni Deppieri (“La rispedizione nel Regno d’Italia”, 90) ed Emanuele Gabbini (“Il servizio accessorio con assegno”, 90). Per la storia postale moderna i migliori risultati appartengono a Valter Astolfi (“Dall’armistizio alla Repubblica (1943-1946)”, 91) e Gianni Deppieri (“Uso postale dei francobolli ordinari di Vittorio Emanuele III”, 91). Nella sezione campioni, infine, tutti i quattro studi hanno ottenuto il massimo livello. Sono: in classe interofila Saverio Imperato (“I cavallini”, 90), che ha replicato l’esito in storia postale classica (“Dagli Antichi Stati e Italia alle nazioni dell’Impero Austriaco e viceversa”, 91) insieme ad Antonio Ferrario (“Le vie di mare che unirono l’Italia (1859-1862)”, 95 e gran premio sezione campioni), in più, in storia postale moderna, ancora Gabbini (con “Eastern Italian Africa: postal relationship with foreign countries”, 92).

È quanto ha deciso la giuria, presieduta da Mario Mentaschi e composta da Gianni Bertolini, Mauro Dalla Casa, Giuseppe Di Bella, Franco Giannini, Giorgio Khouzam e Giovanni Martina. Bruno Crevato Selvaggi ha svolto il ruolo di commissario federale, mentre Aniello Veneri e Franco Napoli hanno operato come aspiranti giurati. La commissione ha evidenziato “l’elevato livello quantitativo e qualitativo raggiunto... Nonostante il poco tempo trascorso dall’internazionale «Italia 2009», oltre 90 partecipazioni segnano la permanente vitalità del settore delle esposizioni a concorso”.

Durante la serata, Imperato ha ottenuto un’ulteriore sottolineatura per aver vinto in tre anni consecutivi (2007, 2008 e 2009) un gran premio Fepa. “Difficile -ha commento il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli- fare di più”. A ruota, il presidente della stessa Federation of european philatelic associations, Jorgen Jorgensen, ha formalmente riconosciuto il lavoro di Nino Aquila e Francesco Orlando per il libro “Sicilia - I timbri del nuovo re”.

Macrelli ha ricordato, inoltre, il ruolo della stampa specializzata nel promuovere il settore, segnalando, in particolare, “Cronaca filatelica” e “Il collezionista” per la carta stampata, “Vaccari news” per il web.

Uno dei momenti della cerimonia: Antonio Ferrario e Saverio Imperato a sinistra, Emanuele Gabbini a destra si complimentano con Massimo Manzoni (secondo da destra) per il gran premio sezione competizione
Uno dei momenti della cerimonia: Antonio Ferrario e Saverio Imperato a sinistra, Emanuele Gabbini a destra si complimentano con Massimo Manzoni (secondo da destra) per il gran premio sezione competizione
Il programma della manifestazione
Il riconoscimento a Nino Aquila e Francesco Orlando per “Sicilia - I timbri del nuovo re”
Il verbale con l'elenco completo dei risultati (file pdf)
           




È vivo, niente citazione
20 Mar 2010 11:41 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A Castenedolo (Brescia) si celebra il quarantesimo anniversario della vittoria italiana alla “Milano-Sanremo”, senza nominare -ma solo nell’annullo- il protagonista
L'annullo, in uso domenica
L'annullo, in uso domenica

Un corridore sulle due ruote che raggiunge il traguardo seguito dall’auto di supporto e, sopra, lo striscione “Milano-Sanremo”. Ma quello che più incuriosisce è il testo inserito nell’annullo: “40° Anniversario della vittoria italiana”. Vittoria di chi?

Non si tratta di una svista, ma dal necessario adeguamento (e non certo il primo) a norme che probabilmente sarebbe opportuno rivedere. La spiegazione è semplice: chi ha trionfato nella gara è Michele Dancelli e la sua... colpa è essere ancora vivo!

Che la sottolineatura gli sia espressamente dedicata emerge anche da un altro dettaglio: il manuale verrà impiegato domenica a Castenedolo (Brescia), il paese in cui è nato l’8 maggio 1942. Proprio in questi giorni, e fino al 21 marzo, la sala civica dei Disciplini ospita una mostra a lui dedicata. Sarà lo stesso sportivo -promettono gli organizzatori, che fanno capo all’Associazione culturale “Carmagnola”- domani a firmare le cartoline e poi a farsi intervistare dal giornalista Sergio Isonni.

“Michele Dancelli -commenta il presidente del sodalizio, Giuliano Filippini- è sì una leggenda, un mito, una sferzata di nostalgia e fierezza di noi castenedolesi arrivati oltre gli «anta», ma è altresì un patrimonio di tutti gli sportivi italiani e del mondo, ed è qui, in forma smagliante, a festeggiare meritatamente con noi e con i suoi fan la memorabile «Milano-Sanremo» del 1970. Sono passati quaranta anni da quell’impresa, di ruote ne sono girate sulle strade, ma Michele Dancelli è sempre Michele Dancelli... e anche senza nome e citazioni resta un grande, unico, inimitabile e inconfondibile campione”.

Intanto, la giornata di oggi è dedicata alla popolare manifestazione.

La promozione della mostra
La promozione della mostra
Tra i precedenti: il caso del cardinale Dionigi Tettamanzi
La “Milano-Sanremo”
           


Quella volta, Corrado Mancioli andò di fantasia
20 Mar 2010 01:38 - EMISSIONI ITALIA
A confronto il francobollo sammarinese del 1962 e quello italiano che debutta oggi

Nel caso specifico, i cataloghi generali non sono di aiuto. E nemmeno gli studi espressamente dedicati alla filatelia sammarinese si soffermano sul dettaglio. Maria Antonietta Bonelli, in “Una montagna di francobolli”, si limita ad indicare l’anno di produzione dell’auto, cioè il 1910; la stessa scelta compiuta da Franco Filanci nel più recente “Quattro secoli di posta, francobolli & interi”.

Per quel 150 lire uscito il 23 gennaio 1962 nell’ambito della maxi serie “Storia dell’automobile”, l’autore, Corrado Mancioli (all’attivo numerosi altri francobolli dell’antica Repubblica e non solo), lavorò di fantasia. Le differenze tra il suo lavoro e il modello “24 Hp 1910”, quello che viene considerato il primo realizzato dalla allora neonata Anonima lombarda fabbrica automobili (sarebbe diventata Alfa Romeo soltanto in seguito), non sono poche. Il secondo è fedelmente rappresentato nella cartolina postale sammarinese del 24 giugno 1985 e in uno dei due francobolli emessi oggi dall’Italia (nell’altro figura la nuova “Giulietta”).

Le pubblicazioni retrospettive, in effetti, non citano una “1910” con le caratteristiche evidenti nella carta valore. “Il primo atto della società -si legge in «50 Anni di Alfa Romeo», edito nel 1959- fu lo studio e la creazione di un prodotto interamente italiano per ideazione e costruzione; nacquero così successivamente i tipi «20/30 Hp», «15/20 Hp» e un «40/60Hp» che si differenziava dal primo unicamente per le caratteristiche del motore”.

Più dettagliato è “Museo Alfa Romeo: catalogo”, curato nel 1985 da Giancenzo Madaro. Dove si considera il “24 Hp” come primo modello dell’Alfa, progettato dal geometra piacentino Giuseppe Merosi e prodotto in cinque serie tra il 1910 e il 1920 (nonché in due versioni da corsa pronte per la “Targa Florio” del 1911). Anche in questo caso, la corrispondenza non è evidenziabile nemmeno a livello di immagini.

Il francobollo di San Marino del 1962, quello italiano che debutta oggi e l'auto esposta a “Milanofil”
Il francobollo di San Marino del 1962, quello italiano che debutta oggi e l'auto esposta a “Milanofil”
I dati sulla nuova serie
“Quattro secoli di posta, francobolli & interi”
           




Consulta, riflessioni e critiche
19 Mar 2010 19:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha accennato alle scelte adottate. La risposta di giornalisti ed operatori professionali
Il presidente Usfi, Danilo Bogoni, è intervenuto sulle scelte per la Consulta
Il presidente Usfi, Danilo Bogoni, è intervenuto sulle scelte per la Consulta

Era prevedibile: la scelta -rivelata tre giorni fa- del ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, di rinnovare la Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia nonché la Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali è stata una delle protagoniste alla cerimonia inaugurale di “Milanofil”.

Lo stesso rappresentante del Governo, nel suo videomessaggio, ha detto che la Consulta “aveva bisogno di essere meglio programmata per portare diverse esperienze in favore del made in Italy. I nuovi organismi daranno un alto salto di qualità”.

Ma in sala non sono mancate le perplessità. Il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana, Danilo Bogoni, si è detto “esterrefatto, meravigliato e per un certo verso offeso”, in quanto è l’unico giornalista rimasto nella struttura. Una situazione che considera “incidente di percorso”. In una raccomandata inviata subito allo stesso ministro, ha precisato che “questa volta l’Usfi non è stata consultata e non risulta rappresentata -come avveniva fin dalla sua fondazione, è cioè dagli anni Settanta del secolo scorso- dal presidente, dal vice presidente, dal segretario e da soci particolarmente impegnati nel campo dell’informazione. Nessuno dei giornalisti Usfi presenti nelle precedenti Consulte è stato confermato. Così come non è stato chiamato nessuno dei più giovani soci che garantiscono una informazione filatelica nel web”.

Anche il rappresentante dell’Associazione filatelisti italiani professionisti (nonché presidente della Borsa filatelica nazionale), Sebastiano Cilio, ha fatto notare che tra i componenti non figura un rappresentante del catalogo Unificato, nel settore “la quinta potenza editoriale a livello mondiale”.

Sei i rappresentanti della Federazione fra le società filateliche italiane, ha ricordato il presidente della stessa, Piero Macrelli. Prima erano due: “spero, penso che sia l’apprezzamento per le cose che facciamo, filatelia giovanile compresa”. Si impegneranno -ha garantito- per monitorare meglio gli argomenti trattati e limitare a quaranta le emissioni annue. Anche se, andrebbe aggiunto, quello che importa non è tanto il numero delle emissioni, ma quello dei francobolli, ed eventualmente del loro valore nominale.

Una panoramica della sala durante la cerimonia
Una panoramica della sala durante la cerimonia
Consulta e Commissione: tutti i nomi
Le nomine presentate nel sito del Governo
Gli altri aspetti della cerimonia inaugurale
           


Inaugurata “Milanofil”
19 Mar 2010 18:28 - APPUNTAMENTI
Pensando a Roma e magari alla mondiale del 2015. Rinviata all’anno prossimo la mostra a Montecitorio
Il presidente della Provincia, Guido Podestà
Il presidente della Provincia, Guido Podestà

“Un settore di appassionati, ma economicamente rilevante”. È uno dei concetti espressi dal ministro allo Sviluppo economico, Claudio Scajola, all’inaugurazione -avvenuta oggi pomeriggio- di “Milanofil”. Il rappresentante del Governo, come si sapeva, ha partecipato virtualmente con un videomessaggio.

Il salone -ha detto la responsabile per la filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini- rappresenta un momento per stare insieme e definire progettualità, “per raccogliere le istanze del mondo filatelico”. D’altro canto, dal 1998 ad oggi la filatelia “ha quasi triplicato” le sue entrate, determinando uno “scenario entusiasmante”.

La manifestazione -ha aggiunto il presidente della Federation of european philatelic associations, Jorgen Jorgensen, “è un campionato intellettuale basato sul francobollo”. Si è detto “intensamente colpito dall’attività filatelica italiana”, che naturalmente “conta su tanti volontari”.

“«Milanofil» e «Romafil» -è il parere del giurato internazionale Giancarlo Morolli- non rappresentano soltanto un punto di riferimento per la filatelia italiana”, ma vanno lette “in una prospettiva europea”, così da riprendere iniziative che superano i confini e che ad altre latitudini sono una consuetudine.

Dal canto suo, il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, ha sostenuto di nuovo la causa di una mondiale da tenersi nel 2015, anche perché “«Italia 2009» ci ha fatto fare un salto di qualità, con un incasso lordo pari a 11,8 milioni di euro”. Intanto, si lavora su Roma, per la cui edizione 2010 “stiamo studiando una nazionale a partecipazione internazionale”. Per l’indisponibilità degli ambienti, invece, la mostra a Montecitorio intitolata “Quel magnifico biennio 1859-1861” dovrebbe scivolare all’anno prossimo.

Ospite d’onore della cerimonia è stato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, che oggi ha visto concretizzarsi il francobollo per il centocinquantesimo dell’Ente, “anche se la nostra richiesta -ha ammesso- è arrivata un po’ tardi”. La cartolina annullata verrà data a tutti i dipendenti ed ex dipendenti dell’Ente, “un modo per dire grazie alle persone che lavorano o hanno lavorato”. Ma si può fare di più: con il supporto dell’assessore all’istruzione, Marina Lazzati, “possiamo valorizzare attraverso le scuole la filatelia, in vista della mondiale. Teneteci a disposizione”.

Il ministro allo Sviluppo economico, presente attraverso un videomessaggio
Il ministro allo Sviluppo economico, presente attraverso un videomessaggio
Il programma della manifestazione
L'idea di “Italia 2015”
           


Il “Geopost” cambia
19 Mar 2010 14:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Integrato ai palmari dei portalettere, ma anche adatto alle nuove prestazioni che l’azienda sta sperimentando, come il ritiro a domicilio delle corrispondenze

Sono i principali aspetti che Poste continua, giustamente, ad opporre nel momento in cui si verificano ritardi o inconvenienti nelle consegne. Riguardano la mancanza di uno stradario aggiornato e completo nelle vie e nei numeri civici (compito che spetta al Comune) e l’assenza di targhette identificative sulle cassette o la non comoda disponibilità delle stesse (in carico al destinatario o all’amministratore dello specifico edificio). Vicenda vecchia, come testimoniano manifesti e annulli, fra cui il “Dotate la vostra abitazione di idonea cassetta per lettere” utilizzato mezzo secolo fa.

Anche la tecnologia, può aiutare, e la revisione del “Geopost” si inserisce nel contesto. L’obiettivo -spiegano da Poste- “è avere un unico strumento, integrato con le banche dati aziendali, che permetta di raccogliere in maniera strutturata e organizzata tutte le informazioni relative al «sistema logistico del recapito» e che sia in grado di supportare l’organizzazione nella sua evoluzione”. In più, deve risultare di aiuto nell’automatizzare gli smistamenti, organizzare le informazioni per prodotto e sostenere le attività di marketing, facilitare le interrogazioni e i report, integrarsi con il palmare affidato ai portalettere. Occorre, infine, che sorregga i nuovi servizi a valore aggiunto.

Bisogna, insomma, che lo strumento cambi ruolo, diventando più dinamico: ideato soprattutto per studiare la prestazione del fattorino e per gestire i repertori degli impianti di smistamento, nella nuova versione deve accogliere informazioni sul singolo civico (presenza di portiere e di cassette per la pubblicità, numero di scale, abitazioni, uffici e negozi, tipologia delle cassette...) e dati commerciali sul cliente, utili per le innovazioni e l’organizzazione del recapito. Al tempo stesso, deve essere impiegabile nella fase di raccolta, un’altra delle procedure che la società sta sviluppando, ad esempio con il “pick up”.

Suggerimenti d’antan (qui una pubblicità del 1960, tratta da “Poste e telecomunicazioni”) per un’esigenza ancora attuale
Suggerimenti d’antan (qui una pubblicità del 1960, tratta da “Poste e telecomunicazioni”) per un’esigenza ancora attuale
Il “Geopost” collegato ai palmari
Il “Posta pick up”
Come viene presentato a fini commerciali in Svizzera
           



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