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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Quante storie, con i francobolli
07 Mag 2010 01:58 - EMISSIONI ITALIA
In questi giorni le emissioni PostEurop dedicate ai libri per bambini. Quella italiana esce oggi, e a Trieste... Le altre iniziative
Uno degli annulli in calendario per oggi
Uno degli annulli in calendario per oggi

Periodo particolarmente intenso per le emissioni continentali. Perché è attorno ai primi di maggio che si concentrano le uscite targate PostEurop, questa volta dedicate ai libri per bambini.

In tale contesto si inserisce il progetto messo a punto a Trieste: alle ore 10, presso lo spazio filatelia cittadino (si trova nello stesso immobile che accoglie le Poste centrali e il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, ma con ingresso laterale da via Galatti 7/D), si svolgerà “Il francobollo magico”, ciclo di letture rivolto ai giovanissimi.

Agli alunni delle materne verrà proposta una fiaba inedita, frutto della fantasia dell’insegnante e scrittrice per l’infanzia Manuela Acquafresca. La quale -garantiscono gli organizzatori- offrirà ai presenti un divertente e curioso percorso formativo sul tema della comunicazione. L’iniziativa verrà protratta in futuro con ulteriori cinque appuntamenti.

I bimbi, inoltre, troveranno una mostra di cartevalori dedicata ai personaggi di Walt Disney, realizzata dal collezionista Antonio Paladini ed esposta fino al 5 giugno.

Naturalmente, un momento particolare sarà dedicato ai due francobolli italiani, al debutto proprio oggi. Si tratta del 60 centesimi per Pinocchio e del 65 riguardante Geronimo Stilton.

Altre manifestazioni che valorizzano l’emissione, suggellate da altrettanti annulli, sono in programma a Borgo Faiti (Latina), Napoli e Trinitapoli (Barletta-Andria-Trani).

Alle Poste centrali di Trieste, con i bambini, per scoprire le fiabe
Alle Poste centrali di Trieste, con i bambini, per scoprire le fiabe
I dettagli dell'emissione italiana
Fino al 31 maggio l'altra mostra al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa
Spettacoli… postali per bambini: l'esperienza di Franco Bollo
           


Gorno Tempini amministratore delegato della Cassa
06 Mag 2010 21:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La nomina conferma le ipotesi che circolavano. Insediato il nuovo consiglio, presieduto da Franco Bassanini

Tutto come previsto, alla Cassa depositi e prestiti. Oggi si è riunito il consiglio di amministrazione presieduto da Franco Bassanini e ha individuato, tra i suoi membri, l’amministratore delegato destinato a sostituire Massimo Varazzani. La scelta -confermando le ipotesi- è caduta su Giovanni Gorno Tempini.

Direttore generale e consigliere d’amministrazione del gruppo Mittel dal novembre 2007, Giovanni Gorno Tempini è vicepresidente di Sorin e presidente di Hopa. È pure consigliere dell’Associazione italiana private equity e venture capital nonché professore a contratto presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Castellanza (Varese). Si è laureato in Economia e commercio alla “Luigi Bocconi” nel 1987, iniziando la sua carriera in JP Morgan nello stesso anno. Dal 1992 al 2001 ha operato con diversi incarichi direttivi presso la medesima società, a Milano e Londra. È stato presidente della commissione tecnica per la finanza dell’Associazione bancaria italiana (dal 2006 al 2007), consigliere di Borsa italiana (dal 2001 al 2007), di Mts (dal 2001 al 2006), di EuroMts (dal 2002 al 2006) e della International swaps and derivatives association (dal 2006 al 2007). Dal 2001 al 2005 ha coperto la carica di amministratore delegato e direttore generale a Banca Caboto (ora Banca Imi); dal 2006 al 2007 quella di responsabile della finanza e tesoreria a Banca intesa (ora Intesa Sanpaolo),

Nel consiglio della Cassa gli siedono accanto Cristian Chizzoli, Cristiana Coppola, Piero Gastaldo, Ettore Gotti Tedeschi, Vittorio Grilli, Nunzio Guglielmino e Mario Nuzzo.

Nominati, inoltre, i nuovi membri che -in rappresentanza del ministero dell’Economia e delle finanze e delle autonomie locali- integrano il cda nell’ambito delle decisioni che riguardano la “gestione separata”. Sono: Maria Cannata (dipartimento del tesoro), Giovanni De Simone (Ragioneria generale dello stato), Guido Podestà (rappresentante per l’Unione delle province d’Italia) e Giuseppe Pericu (delegato dall’Associazione nazionale comuni italiani). Segretario del consiglio è Roberta Melfa, vicesegretario è Stefano Marchettini.

I titolari delle azioni privilegiate di Cdp hanno definito, infine, il nuovo comitato di supporto, chiamando Matteo Melley (presidente), Teresio Barioglio, Marcello Bertocchini, Angela Gallo, Giulio Ghetti, Roberto Giordana, Amedeo Grilli, Francesco Lorenzetti, Antonio Marotti, Marco Parlangeli e Roberto Saro.

Una nuova fase si è aperta per la Cassa depositi e prestiti
Una nuova fase si è aperta per la Cassa depositi e prestiti
Settimana scorsa il rinnovo del consiglio di amministrazione
           


A tutto tondo, è Lanciano
06 Mag 2010 18:27 - APPUNTAMENTI
Dall’8 al 16 maggio la manifestazione filatelica che non trascura gli approfondimenti sulle peculiarità storiche, religiose e culturali locali

Donatori di sangue (è il quarantesimo dell’Ados, il sodalizio dei volontari) e fede (l’ostensione della Sindone e il Miracolo eucaristico cittadino), ma c’è spazio anche per la “Divina commedia” (il progetto portato avanti dal Centro italiano filatelia tematica) e per la cultura slovacca (con l’Università Comenio di Bratislava). Tutto questo -ed altro ancora- è “Filanxanum 2010”, la manifestazione promossa dall’Unione culturale filatelica e numismatica “Anxanum”, in svolgimento a Lanciano (Chieti) dall’8 al 16 maggio.

Allestita al palazzo degli Studi, in corso Trento e Trieste, è visitabile liberamente dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, sapendo che il sabato e la domenica chiude alle 21.

Il programma contempla il coinvolgimento delle scuole e, nei due fine settimana, fissa altrettanti convegni commerciali e giornate degli scambisti. In più, si aggiungono diversi incontri a carattere non necessariamente filatelico, ma connessi ai temi della manifestazione, sulle peculiarità storiche, religiose e culturali della città e sulle conseguenti attrattive turistiche.

C'è pure Lanciano tra le manifestazioni di questi giorni
C'è pure Lanciano tra le manifestazioni di questi giorni
L'edizione 2009 si è fatta notare anche per l'annullo…
Il programma (file pdf)
           


La bandiera del León
06 Mag 2010 14:19 - DALL'ESTERO
Caratterizzata dalla coda di rondine, figura nel foglietto che la Spagna ha posto in vendita oggi

Come si sviluppava il Regno del León attorno al 910? Da oggi la risposta è a portata di mano, perché sintetizzata nel foglietto emesso in Spagna. Al costo di 2,49 euro è possibile avere, undici secoli dopo, un’idea chiara e circostanziata.

Ma quello che più si nota è il formato del francobollo inserito nel blocco. Propone, seguendone le linee, la bandiera, caratterizzata dalla coda di rondine. A testimoniare l’esistenza di una realtà che non c’è più.

Attorno all’VIII secolo dopo Cristo la regione storica fu assimilata al Regno delle Asturie, prendendo un paio di secoli dopo il nome della capitale, appunto León. Conquistata da Ferdinando I di Castiglia nel 1037, fu più volte separata ed unita a quest’ultima fino al 1230. Quando, con Ferdinando III, l’unione risultò definitiva.


Il foglietto con la carta valore dal formato inconsueto
Il foglietto con la carta valore dal formato inconsueto
           


In treno con Alvaro Trucchi
06 Mag 2010 10:15 - LIBRI E CATALOGHI
Il repertorio considera il materiale prodotto dall’Italia e da San Marino, ma anche quello straniero che riguarda il Bel Paese
Quando la posta “viaggia” con il treno
Quando la posta “viaggia” con il treno

Certo, l’emissione di oggi con il trenino rosso del Bernina non è presente. Ma vi sono tutte le altre, a partire da quella del 15 dicembre 1939 per il secolo delle Ferrovie italiane. E poi, gli interi postali -repiquage compresi- e soprattutto gli annulli, meccanici e manuali, da sempre croce e delizia per gli specialisti perché più difficili da individuare e poi reperire.

È il volume di Alvaro Trucchi “Le ferrovie italiane”, frutto di una ricerca ultratrentennale adesso edito dal Centro italiano filatelia tematica. In 216 pagine in bianco e nero (25,00 euro) repertoria quanto noto sull’argomento. Anche -seppure in sintesi- le tracce postali lasciate dagli ambulanti (su cui esiste documentazione più specifica) nonché il materiale di San Marino e quello straniero che, più o meno prevedibilmente, ha un qualche riferimento con le linee ed i mezzi tricolori.

Descrizioni e immagini non bastano, in quanto l’autore ha cercato di... tradurre il disegno, spesse volte semplificato (se non addirittura errato) da un disegnatore non troppo pratico nella materia specifica. Con lo stesso spirito di servizio, ha aggiunto l’elenco riguardante motrici, linee, sigle, congressi e trafori.

L'emissione di oggi
Le linee italiane viste dall'estero: dopodomani l'iniziativa austriaca
La scheda del catalogo e l’indice
           


È festa a Tirano
06 Mag 2010 01:18 - EMISSIONI ITALIA
Debutta il 65 centesimi per la Ferrovia retica; la cerimonia di presentazione a Tirano, in sala consiliare. Sabato un secondo annullo
La cartolina nata dal progetto “Filatelia e scuola: francobolli, che passione!”
La cartolina nata dal progetto “Filatelia e scuola: francobolli, che passione!”

La fama di ferrovia turistica internazionale? Più che alle pur straordinarie caratteristiche tecniche -spiega il sindaco di Tirano (Sondrio), Pietro Del Simone- “è legata ai paesaggi mozzafiato fra boschi e ghiacciai che si susseguono lungo i 122,3 chilometri del suo percorso che è considerato fra le traversate alpine più spettacolari del mondo. Per queste ragioni nel 2008 l’Unesco ha accolto la candidatura italo-svizzera della linea ferroviaria Albula-Bernina della quale Tirano è il capolinea italiano e l’ha iscritta fra i siti del Patrimonio mondiale dell’umanità”.

Sono alcuni dei concetti che si leggono nel bollettino illustrativo disponibile da oggi. Accompagnano il 65 centesimi con cui il Bel Paese celebra il secolo della Ferrovia retica.

Punto di riferimento al di qua delle Alpi è appunto Tirano, dove verrà impiegato l’annullo fdc, identico all’immagine presente sulla carta valore. La cerimonia di battesimo si terrà alle ore 10 in sala consiliare.

Un secondo manuale, richiesto dal Circolo filatelico e numismatico cittadino, sarà disponibile l’8 maggio, così da aprire le iniziative dedicate al trenino rosso del Bernina, che si estenderanno al giorno successivo. Nel contesto spicca la cartolina, selezionata fra i disegni partecipanti al concorso “Filatelia e scuola: francobolli, che passione!”, promosso e curato dal Circolo didattico. Il disegno è dovuto a Giovanni Forcari, della classe 5ªB presso la scuola primaria “Luigi Credaro”.

Dall’8 al 16 maggio, inoltre, palazzo San Michele, in piazza della Basilica 20 a Madonna di Tirano, accoglierà una mostra di cartoline storiche riguardanti carri e carrozze impiegate nei Grigioni ai primi del Novecento (orari 10-12 e 16-19, ingresso libero).

Tutto tranquillo, invece, in Svizzera, dove le celebrazioni si sono svolte l’1 maggio a Landquart, anche se l’1,00 franco, in prevendita dal 22 aprile, è solo da oggi in distribuzione generale. Tra le curiosità, l’annullamento del francobollo elvetico, ingigantito, direttamente su una delle quattro nuove locomotive “Allegra 3501-3504” (“allegra” è un caldo saluto in romancio) che permettono di partire da Coira e raggiungere Tirano senza cambiare treno. La simpatica idea verrà ripresa domenica nella cittadina italiana.

La… posa dell'annullo sulla locomotiva “Allegra 3504”, sabato scorso, a Landquart: a sinistra il responsabile dell'unità aziendale rete postale e vendita della Posta svizzera, Patrick Salamin; al suo fianco il direttore della Ferrovia retica, Erwin Rutishauser (foto: Reto Godenzi)
La… posa dell'annullo sulla locomotiva “Allegra 3504”, sabato scorso, a Landquart: a sinistra il responsabile dell'unità aziendale rete postale e vendita della Posta svizzera, Patrick Salamin; al suo fianco il direttore della Ferrovia retica, Erwin Rutishauser (foto: Reto Godenzi)
I dettagli sulla doppia emissione
Le iniziative dell'8 e 9 maggio proposte dalla Ferrovia retica
Sei anni fa il francobollo per la Madonna di Tirano
           




Dalle lettere i marchi medievali
05 Mag 2010 22:29 - APPUNTAMENTI
Sabato 8 maggio a Prato la presentazione del libro dovuto ad Elena Cecchi Aste. La stessa città, ma il giorno successivo, ospiterà la “1ª Mostra mercato numismatica-filatelica”
La copertina del libro
La copertina del libro

Non solo le informazioni personali, aziendali, politiche ed economiche. Le lettere, specie quelle di un tempo, possono nascondere altri elementi degni di essere rivelati. Lo sa bene Elena Cecchi Aste, una importante figura di riferimento per coloro che, ai corsi firmati dall’Istituto di studi storici postali, hanno voluto avvicinarsi alla “mercantesca” e ai suoi segreti.

Ed è proprio l’Issp a editare il suo volume “Di mio nome e segno. «Marche» di mercanti nel carteggio Datini (secc. XIV-XV)”, dedicato ai simboli che possono essere considerati gli antenati dei moderni marchi d’impresa. Verrà presentato sabato 8 maggio alle 16.30 a Prato, presso palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 43.

All’incontro, oltre all’autrice, interverranno il presidente della Fondazione casa pia dei ceppi Lorenzo Lapi, il direttore dell’Istituto Andrea Giuntini e, in rappresentanza del Centre national de la recherche scientifique di Parigi, Jérôme Hayez. Ad Hayez è dovuto il saggio introduttivo dedicato alle forme, ai significati e agli usi di tali segni.

Il volume, articolato in 416 pagine (quasi sempre in bianco e nero, 38,00 euro) ne repertoria 1.485, individuati esaminando l’intero carteggio pervenuto nelle sedi che Francesco Datini teneva ad Avignone, Pisa, Prato, Firenze, Genova, Valenza, Barcellona e Maiorca. “Bisogna tenere ben presente -scrive Elena Cecchi Aste- l’assoluta ed esclusiva importanza che la corrispondenza aveva all’epoca: veicolo unico ed essenziale per la diffusione delle notizie di ogni ordine, sia economico che generale. In essa leggiamo informazioni mirate al tipo e alla qualità delle merci, alle produzioni di moltissime località, al corso dei prezzi delle merci e dei cambi, alle situazioni di mercato, alle comunicazioni navali, terrestri e di acque interne, alla disponibilità del naviglio di numerose nazionalità (e di conseguenza sul loro tonnellaggio, sul carico e le linee praticate), ai sistemi monetari e di misura, alle consuetudini e leggi di centinaia di piazze e tutto quanto faceva notizia. Ed ancora spazia su argomenti politici, religiosi, artistici, sociali che i nostri mercanti solleciteranno per apprendere e fare apprendere organizzando loro stessi un servizio postale quanto mai efficiente ed affidabile”.

Domenica 9 dalle ore 9 alle 19 Prato, inoltre, ospiterà la “1ª Mostra mercato numismatica-filatelica”, allestita dal Circolo numismatico aglianese presso l’hotel Datini, in viale Marconi 80. Anche in questo caso, la partecipazione è libera.

I segni associati a Francesco di Marco Datini e alla sua fondazione
I segni associati a Francesco di Marco Datini e alla sua fondazione
La cartolina in onore del mercante: l'esito del concorso
La scheda del volume
           


Sviluppo economico: l’interim a Silvio Berlusconi
05 Mag 2010 19:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nel pomeriggio di oggi il presidente della Repubblica, di ritorno da Genova, ha incontrato il premier e firmato il decreto

È durato poche ore il vuoto ai piani alti di via Molise, dove ha sede il ministero allo Sviluppo economico. Le ipotesi che circolavano in mattinata sono state confermate e messe nero su bianco nel pomeriggio, al Quirinale.

Di ritorno da Genova, dove ha aperto le iniziative per il centocinquantesimo della spedizione garibaldina (e, in prospettiva, per l’analogo anniversario -che cadrà nel 2011- dell’Unità del Paese), il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha incontrato il presidente del Consiglio. Firmando il decreto con cui si accettano le dimissioni di Claudio Scajola e si affida l’interim del dicastero allo stesso Silvio Berlusconi.

Secondo gli osservatori, la soluzione adottata potrebbe essere provvisoria, ma in questo momento è difficile valutare per quanto tempo durerà.

Il capo dello Stato, oggi allo scoglio di Quarto (foto: Presidenza della Repubblica)
Il capo dello Stato, oggi allo scoglio di Quarto (foto: Presidenza della Repubblica)
Le celebrazioni per i Mille e le ipotesi di questa mattina
Le dimissioni di ieri
           




In perenne movimento, è “Gömböc”
05 Mag 2010 18:32 - DALL'ESTERO
Lo strano oggetto protagonista del padiglione ungherese all’Expo di Shanghai e della serie di francobolli magiara. E il carnet diventa un... film
Il carnet: sfogliandolo velocemente, l’immagine si anima
Il carnet: sfogliandolo velocemente, l’immagine si anima

È un po’ come avere in mano uno di quei librettini con tante immagini che cambiano per piccoli dettagli; sfogliandolo velocemente, il soggetto si anima e ricorda la pellicola cinematografica. Ecco, il carnet ungherese uscito il 30 aprile (ma la notizia è stata diffusa solo oggi) diventa un breve filmato che vede protagonista “Gömböc”, il primo oggetto omogeneo convesso che ha soltanto un punto stabile e uno instabile di equilibrio.

Non esiste nessun corpo -dicono gli scienziati- che abbia un numero inferiore di posizioni di equilibrio. In qualsiasi modo venga appoggiato, comincia a spostarsi e torna sempre alla stessa posizione, grazie alla forma e all’omogeneità. Ipotizzato dal matematico russo Vladimir Igorevich Arnold nel 1995, è stato concretizzato due anni dopo dagli architetti ungheresi Gábor Domokos e Péter Várkonyi. Ed ora, alla stregua del cubo ideato dal connazionale Ernő Rubik, si presenta come un gioco di abilità, in cui l’obiettivo è trovare il punto in cui rimane fermo.

Lo strano oggetto fa mostra di sé al padiglione magiaro presso l’Expo di Shanghai, in corso dall’1 maggio al 30 ottobre coinvolgendo oltre duecento Paesi ed organizzazioni; è per questo che l’Ungheria lo ha scelto per l’emissione promozionale.

I suoi movimenti vengono sintetizzati in trenta francobolli, fra loro leggermente diversi, in vendita a 100 fiorini l’uno; sono raccolti in foglio oppure nel carnet che ne permette la “proiezione”.

Già in passato Budapest aveva abbondato con serie-fiume. Una delle più particolari è la scacchiera composta da 64 cartevalori diverse del 24 settembre 2004; si caratterizza per la storia nazionale, riportata in microscrittura, del gioco.

I trenta francobolli (tutti diversi) in foglio
I trenta francobolli (tutti diversi) in foglio
Alla scoperta del “Gömböc” (in inglese)
           


Ed ora tocca a Londra
05 Mag 2010 15:57 - APPUNTAMENTI
Dall’8 al 15 maggio la manifestazione omaggio al “Penny black”. Gli italiani in gara
Sabato 8 maggio comincia “London 2010”
Sabato 8 maggio comincia “London 2010”

È uno degli appuntamenti più importanti, che si rinnova ogni dieci anni, così da ricordare quel giorno in cui, era il 6 maggio 1840, il “Penny black” aprì una storia che ormai si avvicina ai due secoli. Si svolgerà dall’8 al 15 “London 2010”, ospitata al Business design centre (52 Upper street, Islington) della capitale britannica.

Tra le proposte, oltre ad un denso calendario di iniziative e al convegno commerciale, l’area espositiva, una parte della quale a concorso per tutte le categorie. Nonostante la non piccola squadra italiana (quattordici collezioni tra tematica, tradizionale, storia postale e aerofilatelia, nonché dodici titoli in letteratura), nessun connazionale è in giuria.

Nel gruppo figurano alcuni titoli prodotti da Vaccari srl. “Abbiamo scelto -spiega dall’azienda la responsabile editoriale- tre significativi volumi realizzati negli ultimi tempi e in grado, visto l’argomento, di rivolgersi ad un pubblico internazionale, com’è appunto quello che si darà appuntamento a Londra”. Sono “Vaccari 2008-2009 - Francobolli e storia postale - Trattato storico e catalogo con valutazioni”, “Letter mail from and to the Old Italian States 1850-1870” e “Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli”. Al nastro di partenza figura inoltre il “Catalogo storico descrittivo degli aerogrammi Zeppelin di Italia, Colonie Italiane, San Marino, Vaticano 1929-1939”, edito dalla società vignolese e presentato direttamente dall’autore, Fiorenzo Longhi.

L'appuntamento è al Business design centre
L'appuntamento è al Business design centre
Il sito della manifestazione (in inglese)
Le attività alla British library
I titoli editi da Vaccari srl
Gli espositori italiani (file pdf)
           




Mille/3 Il “segreto” di Quarto
05 Mag 2010 11:25 - EMISSIONI ITALIA
Anche una lettera conferma: l’operazione non passò inosservata, nemmeno alla popolazione

È sempre stato difficile capire come mille persone (o forse di più, perché il numero esatto non è mai stato definito con certezza) potessero, in quel maggio del 1860, raggiungere lo scoglio di Quarto e salpare senza destare attenzione.

Anche l’iconografia successiva, sull’argomento, ha chiuso un occhio, forse due. L’esempio è ancora una volta il dipinto di Vincenzo Azzola, trasformato in francobollo da 60 centesimi nel foglietto uscito oggi. La folla si accalca per il saluto all’“Eroe dei due mondi” e ai suoi, che -con tanto di bandiera spiegata, senza scudo centrale- salgono sulla scialuppa per raggiungere i “legni” situati al largo.

Stando alla testimonianza di Giuseppe Bandi, il riserbo era solo teorico. “Alla stazione di Busalla -annota nel libro «I Mille» riferendosi al 30 aprile- un impiegato della ferrovia avea detto a voce alta: «Stasera parte Garibaldi»”. E più avanti: “La nostra congiura, a dirla schietta, potea ben chiamarsi il segreto di Pulcinella, perché si lavorava all’aperto e se ne parlava per le vie e per le piazze ad alta voce, e la gente andava e veniva e faceva preparativi”. Nonostante questo, vengono date disposizioni per tagliare le linee del telegrafo.

La stessa circostanza è provata da un documento postale, tratto dalla collezione “Quando la storia era cronaca” che “Vaccari news” è in grado di mostrare. Si tratta di una graziosa letterina affrancata con un 20 centesimi sabaudo, spedita l’8 maggio 1860 da Genova a Bologna. L’elemento di interesse è all’interno, dove si legge: “ieri l’altro sera è di qui partito Garibaldi con due vapori con 2000 volontari, dicono per la Sicilia”. Più chiaro di così...

Il plico e la lettera che, nelle righe all'altezza della freccia, segnala la partenza di Giuseppe Garibaldi da Genova (collezione privata)
Il plico e la lettera che, nelle righe all'altezza della freccia, segnala la partenza di Giuseppe Garibaldi da Genova (collezione privata)
La spedizione centocinquant'anni dopo
Il dubbio sulla bandiera
I lavori a Quarto
           


Mille/2 Ma qual era la bandiera di Garibaldi?
05 Mag 2010 08:51 - EMISSIONI ITALIA
Secondo Giuseppe Bandi, sulle navi dirette a Marsala c’era il Tricolore nella versione sarda, quindi con lo stemma sabaudo al centro. Ma l’iconografia successiva non è univoca

Nel foglietto in uscita oggi campeggia il Tricolore nella versione attuale. È stato aggiunto -quasi in stile Iwo Jima, dice qualcuno- da chi ha creato la serie, Angelo Merenda, per caratterizzare l’emissione. Ma la domanda sorge spontanea: Garibaldi, quando sbarcò a Marsala, aveva una bandiera? E nel caso positivo, qual era?

Giuseppe Bandi (1834-1894), combattente, giornalista, segretario del generale durante la spedizione ed autore del libro “I Mille”, così descrive l’arrivo nella località siciliana con il “Piemonte” e il “Lombardo”: questi erano “due legni con bandiera sarda e zeppi di uomini armati che si cacciavano in quel porto a tutta furia”. Quindi, le navi issavano il verde-bianco-rosso con lo stemma sabaudo al centro. “Appena -prosegue il resoconto, senza però andare nei particolari- il generale pose piede a terra, Giorgio Manin spiegò la bandiera”.

Ad osservare, invece, l’iconografia (successiva), il blasone della casata appare o meno, secondo il periodo in cui l’artista ha operato e secondo cosa ha voluto dimostrare. Già il primo francobollo della serie uscita oggi, quello per la partenza da Quarto con il dipinto di Vincenzo Azzola, offre il Tricolore, nella versione senza aggiunte.

“Vaccari news” ha voluto saperne di più.“L'immagine -spiega da Bologna il direttore del Museo del Risorgimento cittadino, Otello Sangiorgi- è sostanzialmente giusta, perché il Tricolore aveva già la forma che ha adesso: tre bande verticali uguali, con colori che partendo dall’asta sono: verde, bianco e rosso. L’unico dubbio ci può essere sulla presenza o meno dello stemma di casa Savoia al centro. La bandiera con lo stemma è la bandiera ufficiale del Regno di Sardegna (poi Regno d’Italia). Non credo però che a Marsala lo avessero già messo, perché la consegna dell’Italia Meridionale a Vittorio Emanuele II è successiva. D’altro canto, lo vediamo con il materiale che conserviamo al Museo, lo stemma poteva essere messo o tolto con facilità, in base alla convenienza”.

Il foglietto al debutto oggi. Anche nel francobollo che dipinge la scena di Quarto, la bandiera è priva di stemma sabaudo
Il foglietto al debutto oggi. Anche nel francobollo che dipinge la scena di Quarto, la bandiera è priva di stemma sabaudo
Le iniziative in programma
Gli aspetti tecnici
I Garibaldi e i garibaldini nei libri
           




Mille/1 Mobilitata l’Italia postale
05 Mag 2010 01:47 - EMISSIONI ITALIA
Non solo il foglietto ed i cinque annulli del primo giorno. Diverse le altre obliterazioni già annunciate, da Bergamo alla Maddalena
Il foglietto presentato sul Colle
Il foglietto presentato sul Colle

Proseguono male le celebrazioni postali per i Mille, un secolo e mezzo dopo la partenza da Quarto. Eppure, l’avvio è stato dato in pompa magna, con la cerimonia al Quirinale del 15 aprile. Ma la situazione politica era ben diversa.

Se a Genova è arrivato già ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Roma le iniziative risulteranno sottotono, dopo le dimissioni presentate da Claudio Scajola (che -pare- non verrà al momento sostituito; dovrebbe essere Silvio Berlusconi ad assumere ad interim l’incarico). Altri appuntamenti sono previsti in Sicilia (a Calatafimi Segesta e Marsala, dove il capo dello Stato arriverà il giorno 11) e in Campania (a Teano).

Nei cinque centri richiamati l’emissione odierna verrà suggellata da altrettanti annulli fdc. Tutti diversi, in quanto quattro riprendono i soggetti dei francobolli, ed il quinto, quello in uso allo spazio filatelia della capitale, il logo del centocinquantesimo.

Non saranno i soli. Sull’argomento vanno aggiunti il manuale di Asola (Mantova) utilizzato già domenica 2, quelli annunciati per oggi a Bergamo (la “città dei Mille”), Genova (è un ulteriore bollo, richiesto dal Comune), La Maddalena (Olbia-Tempio) e Molfetta (Bari) e quelli, il 7 ed il 9 maggio, impiegati a Talamone e Porto Santo Stefano (entrambi in provincia di Grosseto).

Dall’8 al 12 maggio, inoltre, Marsala ospiterà il percorso “Dai Borbone alla dittatura garibaldina”, promosso dell’Associazione filatelica lilibetana (Ente mostra di pittura contemporanea, piazza Carmine 1, orari 9-13 e 16-19, ingresso libero). Sottolineato, martedì 11, da un ulteriore manuale.

Ndr: testo aggiornato alle ore 10.56.

Alcuni degli annulli impiegati per la ricorrenza
Alcuni degli annulli impiegati per la ricorrenza
I dettagli tecnici sull'emissione
La cerimonia al Quirinale
Le dimissioni del ministro
           


Un mondo di carta
04 Mag 2010 23:22 - APPUNTAMENTI
Abiti, gioielli ed oggetti creati con fantasia e creatività. Come il kimono... filatelico. La mostra, ora a Milano, poi si sposterà a Firenze e Torino
Alcuni protagonisti del progetto
Alcuni protagonisti del progetto

Sulla... praticità è difficile fare congetture, ma il taglio è certo originale. Conta centinaia di veri francobolli, dal 10 lire “Siracusana” al 40 e al 90 lire per il decimo anniversario dei Trattati di Roma, da diversi tagli della “Democratica” al 20 e all’85 lire “Michelangiolesca”, e qualcosa arriva pure dall’Estremo Oriente. È il kimono di Chiara Patessio Montagner (studentessa all’Accademia delle belle arti di Brera), esposto a “Fashion art”, percorso itinerante fino al 12 maggio visitabile a Milano presso palazzo Isimbardi (corso Monforte 35, orario 10-18 tutti i giorni), per poi spostarsi a Firenze (dal 21 maggio al 12 giugno, galleria via Larga, via Cavour 7) e a Torino (dal 15 al 30 giugno, spazio espositivo Accademia albertina delle belle arti, via dell’Accademia 6).

L’allestimento, ad ingresso libero, conta 64 tra gioielli e sculture, 18 oggetti di design e più di 30 abiti, proposti dal vero e in gigantografie. Fra questi, il modello e la scultura realizzati con promocard rispettivamente da Eugenia Tartarelli e Ilona Alex Tepljakova (ancora iscritte a Brera).

Dal puro punto di vista filatelico, appaiono performance... distruttive, poiché le cartevalori del kimono sono unite pazientemente insieme a suon di punti metallici, mentre le cartoline degli altri due lavori sono tagliate così fini da risultare irriconoscibili.

Le sorprese non mancano pure con le restanti applicazioni, come per i vestiti che impiegano contenitori da uova, carta velina o da fotocopie, fumetti e tetrapak, nonché gioielli creati utilizzando carte da gioco, carta igienica e “post-it”, e ancora portapenne, righelli, spogliatoi per il commercio ambulante... L’importante, vista la loro delicatezza, è che non piova!

Il concetto della mostra è di ampio respiro: comunicare moda, arte e design attraverso materiale eticamente “buono” e artisticamente affascinante come la carta ed il cartone, nuovi e di riciclo. Far capire come sia possibile occuparsi contemporaneamente del lusso e dell’ambiente in maniera consapevole e lungimirante anche in vista dell’Expo del 2015. In altre parole, “vuole portare alla luce e sviluppare in maniera inedita e accattivante gli attuali temi di eco sostenibilità, recupero dei materiali e compatibilità ambientale, richiamando l’attenzione degli studenti e del pubblico sulle infinite sfaccettature della carta, proponendo questo materiale in un’insolita e sorprendente versione”.

Il kimono di Chiara Patessio Montagner, indossato e disteso. I francobolli sono veri, uniti l'uno all'altro attraverso… punti metallici!
Il kimono di Chiara Patessio Montagner, indossato e disteso. I francobolli sono veri, uniti l'uno all'altro attraverso… punti metallici!
Il sito dell'iniziativa
Ecologia e posta: oggi il francobollo “verde” della Finlandia
           




Villa Hanbury, questi i dati
04 Mag 2010 20:58 - EMISSIONI ITALIA
La storica area prossima al confine con la Francia è la prima tappa della nuova serie ordinaria tematica

Più di un collezionista aveva riflettuto sulla combinazione che la nuova serie ordinaria tematica “Parchi, giardini ed orti botanici d’Italia”, voluta dall’allora ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola, cominciasse il suo percorso con la famosa villa Hanbury, che si trova a Ventimiglia, prossima alla Francia, nella zona in cui si trova il suo storico arengo politico.

Ed è una combinazione quella per la quale oggi, giorno delle sue dimissioni, sono arrivati i primi dettagli sulla carta valore. Il francobollo, dal valore di 60 centesimi, è atteso per il 29 maggio, tirato in rotocalcografia con quattro milioni di esemplari.

La vignetta offre uno scorcio dei giardini botanici e, sullo sfondo, “l’omonima villa affacciata sul mar Ligure ed immersa nella caratteristica macchia mediterranea tra rare piante esotiche”.

L'area protagonista della carta valore (foto: Centro universitario di servizi giardini botanici Hanbury)
L'area protagonista della carta valore (foto: Centro universitario di servizi giardini botanici Hanbury)
Il varo della nuova serie
Le dimissioni annunciate questa mattina
La villa e i suoi giardini
           


Per i Kipoint centomila euro di multa
04 Mag 2010 17:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’Antitrust chiude con la sanzione amministrativa in capo a Poste shop il procedimento avviato dopo due segnalazioni

Multa (in gergo tecnico, sanzione amministrativa) da centomila euro per Poste shop. Condannata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Il procedimento ha interessato alcuni testi pubblicitari diffusi dall’azienda mediante materiale di vario genere, volto a promuovere la rete in franchising Kipoint.

Quest’ultima è una iniziativa commerciale che offre ad aspiranti imprenditori la possibilità di aprire un punto ed operare come centro servizi per spedizioni nazionali ed internazionali, di imballaggio, fotocopisteria ed invio fax, stampa digitale, mailing e direct mailing e come rivenditore a catalogo di prodotti relativi a cancelleria e cartoleria.

“Oggetto del procedimento -precisa l’Agcm- sono i messaggi pubblicitari che, nelle loro diverse formulazioni: a) quantificano il fatturato annuo realizzabile «a regime» dai punti vendita Kipoint in una cifra pari a 200.000 euro; b) presentano la rete Kipoint come una rete di franchising solida e in grande crescita”. Messaggi che, al termine del procedimento, l’Antitrust ha considerato come “una fattispecie di pubblicità ingannevole”.

Il problema è sorto da due segnalazioni presentate il 28 novembre 2008 e il 19 agosto 2009. La documentazione contestata “avrebbe indotto in errore i segnalanti facendo loro credere che, a fronte di un determinato investimento iniziale, vi fossero realistiche prospettive di elevata redditività, con limitati rischi e costi fissi contenuti. La rete Kipoint sarebbe inoltre presentata come un progetto di grande successo e in piena crescita, in grado di fornire assistenza ai propri affiliati quando il lancio di nuove offerte o altre esigenze commerciali lo richiedano”.

I Kipoint sono una rete in franchising di Poste shop
I Kipoint sono una rete in franchising di Poste shop
Las rete Kipoint presentata da Poste italiane
           




Claudio Scajola si è dimesso
04 Mag 2010 11:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’annuncio pochi minuti fa, durante la conferenza stampa organizzata al dicastero
Claudio Scajola ha rinunciato all'incarico
Claudio Scajola ha rinunciato all'incarico

Ancora in questo momento, sul suo sito personale compare -oltre all’avviso, aggiunto a metà mattinata, della conferenza stampa per le 11.30 di oggi- l’appuntamento di domani, ossia la cerimonia per il varo del foglietto dedicato al centocinquantesimo dalla spedizione dei Mille. Non più -come ad un certo momento era sembrato- in Sicilia, ma direttamente a Roma, forse per seguire da vicino la vicenda per l’acquisto dell’immobile che lo ha travolto.

Da pochi minuti Claudio Scajola ha rassegnato le dimissioni da ministro allo Sviluppo economico. Quindi, anche il settore postale e quello filatelico restano senza un riferimento politico.

Ancora il 29 aprile aveva dichiarato: “Non mi lascio intimidire. Nella vita possono capitare cose incomprensibili. E questa è addirittura sconvolgente. Colpisce con una violenza senza precedenti il mio privato e la mia famiglia... La mia coscienza è pulita. Proseguo con la massima serenità il mio lavoro”. Ma le cose sono andate diversamente e, negli ultimi giorni, sono peggiorate. Tanto che ieri sera ha interrotto la visita in Tunisia. “Le mie dimissioni -ha detto poco fa ai giornalisti- permetteranno al Governo di andare avanti con il lavoro”, al quale “anche io ho contribuito”.

Tra le ipotesi per la successione, quella del viceministro, Paolo Romani.

Il sito personale come appariva alle ore 11.30. L'avviso della conferenza stampa è stato inserito dopo le 10. Rimane (evidenziato con la freccia rossa) il richiamo alla manifestazione filatelica di domani
Il sito personale come appariva alle ore 11.30. L'avviso della conferenza stampa è stato inserito dopo le 10. Rimane (evidenziato con la freccia rossa) il richiamo alla manifestazione filatelica di domani
La nomina a ministro: era il 7 maggio 2008
La prima riunione della Consulta, il 28 gennaio 2008
Il videomessaggio del 27 marzo 2009 a “Milanofil”
           


I francobolli finanziano il primo impianto solare
04 Mag 2010 01:42 - DALL'ESTERO
L’iniziativa lanciata oggi dalla Finlandia. La carta valore è “verde” anche negli aspetti produttivi e nel soggetto

Mentre gli Usa sono alle prese con l’enorme macchia di petrolio che lambisce le coste della Louisiana e mentre in Italia si riprende il dibattito sul nucleare, la Finlandia punta all’energia solare e per questo oggi vara un francobollo “verde”.

Verde perché -garantisce l’operatore nazionale, Itella- sono state osservate le esigenze di salvaguardia ambientale in tutte le fasi della sua produzione, avvenuta in Thailandia presso la Thai british security printing public company ltd. La carta è riciclata e non impiega sbiancanti o pigmenti luminescenti; sulla superficie non vi sono cera o sostanze lucenti. Il verde dell’inchiostro proviene da un colore idrosolubile che non pesa sull’ambiente. Al tempo stesso, Helsinki rinfranca i collezionisti di usato: una moderata quantità d’acqua non dovrebbe rovinare i francobolli nella fase di asportazione dalla busta.

Pure il soggetto, dovuto a Timo Berry e Teemu Ollikainen, è in tema. Il corno postale della tradizione si trasforma in foglie, mentre lo slogan, in finlandese e svedese, significa “consegna senza emissioni di carbonio”.

L’esemplare, tirato in un milione di pezzi, è di prima classe; sarà in vendita ad 80 centesimi e presenta un sovrapprezzo per altri 5. L’incasso aggiuntivo servirà a finanziare il primo impianto solare del Paese.

Un tema analogo, primaverile, è alla base del restyling alla cornice per i personalizzabili di prima classe. Pure introdotta oggi, è dovuta a Susanna Rumpu e Ari Lakaniemi.

Il francobollo “verde” e la nuova versione per i personalizzabili
Il francobollo “verde” e la nuova versione per i personalizzabili
L'impegno di Itella in favore dell'ambiente (in inglese)
           




Buoni-risposta protagonisti
03 Mag 2010 18:23 - APPUNTAMENTI
Accade a Borgo Faiti, per la giornata di studio del settore. Ricordati, inoltre, i sessantacinque anni dal termine della Seconda guerra mondiale
Uno dei manuali richiesti
Uno dei manuali richiesti

Sette collezioni sui buoni-risposta internazionali e altre quattordici dedicate alla Seconda guerra mondiale a sessantacinque anni dalla sua fine. Sono i due filoni che costituiscono la parte espositiva, organizzata in ottanta pannelli a doppia facciata, alle “Giornate collezionismo pontino”. Firmata dal Circolo filatelico “Tres tabernae”, la manifestazione è in calendario dal 7 al 9 maggio al Museo della Piana a Borgo Faiti (Latina, una delle Province che vorrebbero staccarsi da Roma per costituire la... “Ventunesima” regione). L’ingresso è libero, mentre gli orari sono: venerdì 15-18.30, sabato 9.30-19.30, domenica 9.30-15.

L’appuntamento comprende un piccolo convegno commerciale e la seconda giornata di studio relativa al coupon-réponse international, dove gli appassionati confronteranno i propri lavori e metteranno a punto... strategie per trovare ulteriore materiale. Sabato alle 15.30, inoltre, si riuniranno le associazioni filateliche, federate e non, del Lazio. Un ulteriore percorso riguarda le radio del periodo 1930-1940.

A livello postale saranno presenti Italia e Slovenia (quest’ultima con due personalizzati); quattro gli annulli impiegati, mentre le cartoline sono tre.

La cartolina dedicata al conflitto 1939-1945. Raffigura uno scorcio del padiglione del Museo di Piana delle Orme sullo sbarco di Anzio-Nettuno; lo stesso soggetto compare nel personalizzato sloveno
La cartolina dedicata al conflitto 1939-1945. Raffigura uno scorcio del padiglione del Museo di Piana delle Orme sullo sbarco di Anzio-Nettuno; lo stesso soggetto compare nel personalizzato sloveno
La manifestazione 2009
La visita di “Vaccari news” al Museo
Gli espositori (file pdf)
           


Anche la cartolina per le vocazioni
03 Mag 2010 11:04 - DALL'ESTERO
Dalla Francia una campagna tra i ragazzi che ricorre pure ad internet, e non trascura l’aspetto postale
Il mezzo postale mobilitato per la campagna
Il mezzo postale mobilitato per la campagna

“Un prete è un uomo che decide di consacrare la sua vita, per amore, al servizio di Cristo e degli uomini. Crede alla felicità e cerca di comunicarla. È nella preghiera che trova la forza d’amare sempre di più”.

Così, in Francia, il servizio nazionale delle vocazioni presenta il sacerdote, in un momento difficile dopo la decisione vaticana di adottare la linea ferma nei confronti degli abusi. Per questo ha affidato a professionisti l’organizzazione di una campagna pubblicitaria vera e propria che si estende dalle inserzioni sui giornali a Facebook. Senza dimenticare l’approccio postale: 70mila cartoline, destinate ai ragazzi tra i sedici e i ventidue anni.

Cartoline che si evidenziano per un altro elemento: i testi “Jesus is my boss” (presente nella spilla gialla) e “Why not?” sono in inglese. Anche Parigi -dopo decenni di fiera resistenza- ha capitolato davanti alla lingua straniera...

Il servizio nazionale delle vocazioni (sito in francese)
La presenza su Facebook (in francese)
L'imminente omaggio della Poste a madre Teresa di Calcutta
           




Arcitaliano ma conosciuto di più all’estero
03 Mag 2010 01:18 - APPUNTAMENTI
Un allestimento rende omaggio a Curzio Malaparte utilizzando parte del suo archivio, organizzato in circa trecento faldoni. La mostra è visitabile fino al 26 settembre a Milano
Alcune delle lettere proposte
Alcune delle lettere proposte

Quasi interamente basata sul materiale cartaceo e, come è normale per mostre ambientate nel Novecento, tra i reperti proposti ai visitatori figurano diverse corrispondenze.

È “Malaparte arcitaliano nel mondo”, il percorso che, a Milano, la Fondazione biblioteca di via Senato dedica fino al 26 settembre a Curzio Malaparte (Kurt Erich Suckert), l’autore nato a Prato nel 1898 e ricordato, il 2 febbraio di un secolo dopo, con un francobollo da 800 lire.

Ecco, dunque, la cartolina illustrata diretta al fratello Alessandro, inoltrata il 5 agosto 1915, o quella in franchigia destinata all’altro fratello Ezio del 7 dicembre 1917 (la Prima guerra mondiale, per lo scrittore e giornalista comincia prima perché appena sedicenne si reca come volontario in Francia).

Nell’itinerario, cadenzato in senso cronologico, non mancano le grandi firme, con le lettere -tanto per citare alcuni casi- di Giorgio Morandi, Alberto Moravia ed Elsa Morante, o le testimonianze di momenti più bui (fra cui la missiva inoltrata al direttore del carcere di Regina Coeli: nel settembre del 1943 viene arrestato di nuovo, questa volta per allarmismo). Nel percorso le missive convivono con l’atto di nascita e il libretto personale rilasciato dall’Esercito, edizioni varie dei suoi libri, giornali, manoscritti, diari di appunti e ancora altro. Sostenitore, anche se non lineare, del regime, nel 1944 scrive una delle sue più importanti opere, “Kaputt” (un’altra è “La pelle”), sull’orrore quotidiano della guerra e, nello stesso 1957, l’ultimo della sua vita, aderisce sia al Pri che al Pci, come dimostrano le tessere messe sotto vetro.

Anche la fase terminale è postalmente documentata: una sezione si concentra sui messaggi augurali che riceve durante le degenze in ospedale. Fra i bigliettini spicca quello di Giuseppe Vergine, che a stampa riporta il semplice testo “direttore ufficio postelegrafico”.

Gli oggetti arrivano dall’archivio dell’autore, circa trecento faldoni che la Fondazione ha acquisito l’anno scorso. Quanto selezionato vuole testimoniare -come precisano i promotori- i fatti salienti della sua vita, “senza giudizi o preconcetti, cercando di rendere giustizia alla sua figura di intellettuale a tutto tondo, apprezzato e conosciuto ancora oggi più all’estero che in Italia”. Nonostante fosse “ben radicato nella nostra tradizione culturale più autentica, rivendicando in ogni momento la propria italianità” e raccontasse “finemente gli italiani, i loro pregi e difetti, in un costante e sincero confronto con le diverse culture incontrate nei suoi viaggi in Europa e nel mondo”.

Due immagini del percorso, organizzato, come si può vedere, secondo l'ordine cronologico di fatti e documenti
Due immagini del percorso, organizzato, come si può vedere, secondo l'ordine cronologico di fatti e documenti
I dettagli sull'allestimento
           


La filatelia classica secondo la Scott
02 Mag 2010 01:57 - LIBRI E CATALOGHI
Da Aden a Zululand, tutte le produzioni dentellate uscite sul pianeta tra il 1840 ed il 1940. Il catalogo valuta anche le buste
La copertina del volume
La copertina del volume

Da Aden a Zululand, ma solo nel primo secolo di esistenza del francobollo. È una delle risposte al proliferare delle novità: specializzarsi nel periodo classico, meno corposo di produzioni ma più ricco di dettagli, come ristampe, sovrastampe ed altri aspetti, che per tanti collezionisti rappresentano il sale della filatelia.

È con questo approccio che anche la statunitense Scott propone il catalogo mondiale raccolto in un solo volume. Si intitola “2010 Classic specialized catalogue of stamps & covers 1840-1940”, è scritto in inglese e conta 1.272 pagine di grande formato con illustrazioni a colori. In Italia è venduto a 134,00 euro.

Rispetto a editori concorrenti, in questo caso le valutazioni -espresse in dollari- riguardano non solo i francobolli nuovi (separando, quando possibile, linguellati e non) e usati, ma spesso anche su documento.

L’impostazione generale ha delle eccezioni. Per gli Stati Uniti vengono considerati pure gli interi postali, mentre per il Commonwealth la catalogazione arriva al 1952, così da completare il regno di Giorgio VI.

L’Italia è rappresentata con gli Antichi Stati e le produzioni fino ai margini della Seconda guerra mondiale; l’ultima di posta ordinaria è la serie per il centenario delle Ferrovie, uscita il 15 dicembre 1939. Naturalmente, sono considerati i servizi, le Colonie e le Occupazioni.

La scheda
           




Torino, tre gli annulli per il pontefice
01 Mag 2010 15:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Domani la visita pastorale di Benedetto XVI nel capoluogo piemontese
L'annullo vaticano
L'annullo vaticano

Pioggia di annulli su Torino per la visita, domani, di Benedetto XVI. Uno sarà impiegato dal Vaticano (raffigura il logo ed il motto latino scelto dal cardinale custode); i restanti da Poste italiane, così da sottolineare due delle tappe salienti del percorso: in Duomo per assistere all’ostensione della Sindone e al Cottolengo (i manuali associano il pontefice alle due soste).

Il programma della visita, infatti, vede protagonista principale piazza San Carlo, dove si svolgeranno le celebrazioni pubbliche. Solo nel pomeriggio, dopo essersi soffermato davanti al sacro lino, l’incontro con gli ammalati nella chiesa della Piccola casa della divina provvidenza.

“Il papa -dice l’arcivescovo, il cardinale Severino Poletto- viene per venerare la Sindone, ma anche per incontrare la nostra comunità cristiana e la città di Torino. Questo è un grande evento di grazia, perché egli viene per portarci la sua parola, la sua preghiera e la sua testimonianza e confermarci così nella fede secondo il mandato che Gesù ha dato a Pietro”.

Gli stand con le obliterazioni italiane saranno ubicati all’ingresso della libreria della Regione Piemonte in piazza Castello 165 (la postazione è operativa dalle ore 8.30 alle 19) e in via San Cottolengo 14 (dalle 9 alle 16). Nella prima sede, dal 10 aprile al 23 maggio, dunque per l’intero periodo dell’ostensione, resta funzionante l’ufficio postale dotato di un ulteriore bollo. Sempre fino al 23, al primo piano, è visitabile la mostra “La Sindone nella filatelia”, firmata dal Gruppo di filatelia religiosa “Don Pietro Ceresa” (9-19.30, ingresso libero).

L'ufficio postale e il percorso filatelico, posizionati fino al 23 maggio in piazza Castello. Accanto ai pannelli, il presidente del Gruppo di filatelia religiosa “Don Pietro Ceresa”, Luigi Mobiglia (foto: Silvano Di Vita)
L'ufficio postale e il percorso filatelico, posizionati fino al 23 maggio in piazza Castello. Accanto ai pannelli, il presidente del Gruppo di filatelia religiosa “Don Pietro Ceresa”, Luigi Mobiglia (foto: Silvano Di Vita)
L'attesa di Torino per l'ostensione
Il francobollo italiano…
…quello dello Smom
           


La “chiocciola” finisce al museo
01 Mag 2010 07:49 - DALL'ESTERO
Scelta lungimirante, quella del Moma, o provocazione? Intanto, il modesto carattere ha stravolto il modo di comunicare degli ultimi anni, diventando l’elemento che caratterizza l’attuale sistema postale. Elettronico
La “@”, ripresa da Ray Tomlinson nel 1971 con un nuovo significato, postale
La “@”, ripresa da Ray Tomlinson nel 1971 con un nuovo significato, postale

Sicuramente è un simbolo postale e sicuramente ha influenzato in modo significativo la vita quotidiana a partire dagli ultimi anni del Novecento. Non deve pertanto stupire se la “@” finisce in uno dei più importanti templi della cultura di oggi, il Museum of modern art di New York.

“L’arte contemporanea, l’architettura e il design -spiega dal dipartimento di architettura e design del Moma la curatrice Paola Antonelli- possono accogliere manifestazioni inaspettate, dai codici digitali agli indirizzi internet, e gli input possono essere trasmessi solo dall’artista. Allo stesso modo, può stupire il processo attraverso il quale tali lavori non convenzionali sono selezionati ed acquisiti per la nostra collezione, così come la maniera in cui, alla fine, sono apprezzati dal pubblico. Mentre per decadi le installazioni hanno fornito i musei di interessanti sfide riguardanti acquisizione, conservazione, riproducibilità, autorevolezza, mantenimento, fabbricazione, contesto e persino domande sull’essenza stessa del lavoro artistico, di recente i curatori del Moma hanno osato di più”.

L’acquisizione effettiva richiede un passo in avanti. Si basa sull’idea che il possesso fisico di un oggetto non sia più requisito necessario, quindi permette ai curatori di classificare il mondo e riconoscere le cose che “non si possono avere” perché troppo grandi (un satellite, ad esempio) o perché sono nell’aria, quindi appartengono a tutti e a nessuno. Proprio come la “chiocciola”.

Secondo alcuni linguisti, quest’ultimo segno risale al VI o al VII secolo, quale semplificazione scritta della parola latina “ad”, cioè “a” o “verso”. Ricompare tra i commercianti veneziani del XVI a indicare l’“amphora”, contenitore in terracotta divenuto unità di misura (ancora oggi, in spagnolo la “@” viene chiamata “arroba”, termine che, al tempo stesso, esprime l’unità di misura).

Perlomeno per l’Italia, il presidente dell’Accademia di filatelia e storia postale, Franco Filanci, aggiunge un’altra interpretazione. “Per vari secoli -spiega a «Vaccari news»- è stato anche un simbolo legato all’invio dei messaggi: significava «addì» (e infatti si tratta di una «a» racchiusa in una «d»), ovvero «il giorno», ed era messo fra la località e la data”.

In seguito si trova la “a” commerciale e così, nel 1885, raggiunge la tastiera della macchina da scrivere prodotta dalla statunitense Underwood. Poi, la fase della standardizzazione e nel 1963 l’inserimento nella prima lista di codici per computer della Ascii, con il significato di “a” o “al tasso di”, termine in uso nel linguaggio contabile e commerciale.

La prospettiva cambia nel 1971, quando l’ingegnere elettrico Ray Tomlinson, nell’ambito di Arpanet, crea il primo sistema di posta elettronica in grado di collegare computer diversi. Utilizza un carattere poco usato, appunto la “@”, per separare il nome del mittente dalla struttura, computer o server di riferimento. Un gesto la cui portata, allora, era inimmaginabile!

Lo stesso simbolo in alcune lettere del Settecento. Si trova tra località e data, a sintetizzare la parola “addì” (archivio Franco Filanci)
Lo stesso simbolo in alcune lettere del Settecento. Si trova tra località e data, a sintetizzare la parola “addì” (archivio Franco Filanci)
L'intervento della curatrice Paola Antonelli (in inglese)
Nell'intero sovrastampato dall'Ufi la “@” impiegata come “addì”
           


I mille significati del collezionismo
01 Mag 2010 02:06 - APPUNTAMENTI
Nella giornata principale dell’edizione 2010 di “Filatelica”, l’incontro e il confronto tra concezioni diverse attraverso le quali il settore si esprime
Il presidente del forum, Giovanni Piccione
Il presidente del forum, Giovanni Piccione

Una giornata intensa e soprattutto in grado di toccare ed approfondire i mille aspetti della filatelia, e pure oltre. È il caso dell’intervento dovuto al direttore del Museo del Risorgimento di Bologna, Otello Sangiorgi; la struttura che coordina “si occupa di valorizzare la conoscenza storica” e, in tale contesto, riesce ad ospitare -tra le pochissime in Italia- una sezione di filatelia e storia postale, grazie alla donazione di Giorgio Tabarroni. Perché anche questo è “Filatelica”, la manifestazione voluta dal forum “Filatelia e francobolli”, che ieri a Bologna -con il supporto logistico di Antonello Cerruti- ha tenuto la giornata principale del suo quarto congresso.

Collezionismo filatelico significa valorizzare il materiale d’antan, come ha fatto Giannarosa Righetti Mazza: attraverso il suo sito, vuole illustrare il modo in cui si scriveva una volta, tenendo presente che “soprattutto in Italia abbiamo avuto documenti molto raffinati”.

Oppure richiama l’approfondimento tecnico. Da una parte, Paolo Vaccari ha esaminato il 2 lire “De La Rue” del 1863 e le difficoltà per distinguere la tiratura di Londra da quella di Torino (grazie alla colla, è un’operazione relativamente più semplice per il nuovo, ma non per l’usato o per il documento intero, con i quali può essere utile ricorrere ai caratteri dei testi sulla cimosa o alla dentellatura). Dall’altra, Mario Merone ha illustrato le numerose variazioni di colore per l’emissione ottocentesca targata Regno di Napoli (le tinte -ha ricordato il controrelatore Pietro Borzillo- ora appaiono diverse da quelle originali e ancora differenti saranno in futuro, da qui una concreta difficoltà nell’attribuire una classificazione di riferimento). Senza dimenticare -lo ha sottolineato Alberto Coda Canati- gli aspetti qualitativi, un “argomento molto scivoloso” per le variabili e, in ultima analisi, per la soggettività che comporta.

Naturalmente, filatelia vuol dire pure approfondimento storico e postale, anche su argomenti molto specifici. Un esempio lo ha dato Roberto Petrone, impegnato nell’illustrare le tracce lasciate sui documenti dalle linee di navigazione attive nell’arcipelago toscano tra il 1900 ed il 1943. Storia che guarda all’attualità, visto che, per il servizio, nel 2010 si è tornati alla concessione ai privati. È un settore forse poco studiato, ma che può essere esteso ai contenuti delle lettere, come hanno sostenuto il controrelatore Luca Lavagnino e il moderatore Lorenzo Carra. Un altro spunto è venuto da Costantino Caruso: si è ispirato alle sue origini abruzzesi per affrontare il lavoro di Francesco Paolo Michetti, autore della omonima serie, quella caratterizzante il primo periodo del regno di Vittorio Emanuele III. Ancora più specifico il secondo intervento di Paolo Vaccari: in alcune slide ha sintetizzato l’esito di cinquantacinque anni di ricerca sulla posta a Vignola. Una evoluzione che parte dal lontano 1666 ed arriva a... l’altro ieri.

Ancora, filatelia può voler dire fissare l’attenzione su punti lontani, magari un’isola deserta, per esempio Clipperton, che si trova a 1.300 chilometri da Acapulco. Deserta ma fino ad un certo punto, visto che dopo una indagine specifica, quella di Fabio Vaccarezza, sono emersi strani francobolli, timbri di navi e persino omicidi ed azioni di spionaggio.

A ruota, i primi commenti. “Un inizio dei lavori soddisfacente”, dice il presidente del forum, Giovanni Piccione. “Una buona presenza sia nella mattina che nel pomeriggio nonostante la giornata feriale. La partecipazione ai dibattiti è stata attiva, segno che gli argomenti trattati hanno incontrato l’interesse dei partecipanti. E la soddisfazione è stata espressa dai convenuti sia per il luogo che per la qualità dei lavori”.

La manifestazione proseguirà questa sera alle 18.45 (con Franco Moscadelli che parlerà di trucchi e falsificazioni) e domenica mattina alle 10.30 (con Alessandro Arseni su quattro decenni di filatelia italiana). Come la giornata di venerdì, l’appuntamento è organizzato presso l’hotel Savoia Regency (via del Pilastro 2, Bologna).

Alcuni dei protagonisti della giornata: sopra, Otello Sangiorgi, Giannarosa Righetti Mazza, Paolo Vaccari e Fabio Vaccarezza. Sotto, Luca Lavagnino, Lorenzo Carra e Roberto Petrone
Alcuni dei protagonisti della giornata: sopra, Otello Sangiorgi, Giannarosa Righetti Mazza, Paolo Vaccari e Fabio Vaccarezza. Sotto, Luca Lavagnino, Lorenzo Carra e Roberto Petrone
L'anticipazione
A Bologna fino a domenica: il “18° Convegno primavera”
           


Migliorare la toponomastica non basta
30 Apr 2010 17:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nonostante l’intervento, Iglesias continua a lamentare il disservizio nel recapito
Il sindaco di Iglesias, Pierluigi Carta
Il sindaco di Iglesias, Pierluigi Carta

La mancanza delle indicazioni stradali o dei numeri civici sulle case? Due degli inconvenienti (accanto all’assenza di cassette adeguate o di nomi su cancelli e citofoni) spesso richiamati da Poste italiane per giustificare i ritardi nel recapito.

Qualche volta, però, l’azione del Comune non basta a risolvere i problemi. Lo ha sperimentato Iglesias, che negli ultimi tempi, proprio per consentire a Poste “di operare nel migliore dei modi”, ha attuato un piano straordinario di riordino della toponomastica coinvolgendo circa tremila cittadini e “riducendo ai minimi termini le utenze prive di un indirizzo preciso”.

Nonostante ciò, sul tavolo del sindaco Pierluigi Carta è giunta -e non è la prima volta- una nota di protesta “da parte di numerosi cittadini”. Cittadini che ribadiscono la necessità di una prestazione più efficiente e puntuale, poiché gli inconvenienti rilevati li espongono “a gravi rischi e pregiudizi, da ascrivere all’operato insufficiente di Poste italiane spa, non esclusi quelli che possono derivare dai mancati pagamenti di utenze o di forniture varie”: interruzione di supporti essenziali quali quello elettrico, idrico o telefonico o addirittura l’insorgenza di azioni legali per il mancato adempimento di obbligazioni assunte.

“Considerata la funzione sociale e pubblica del servizio di consegna della corrispondenza”, l’Amministrazione cittadina “insiste nel reclamare un intervento urgente”, finalizzato al suo ripristino in tempi brevissimi.

Un anno fa, sull’argomento Pierluigi Carta aveva presentato un esposto alla Procura di Cagliari, “per valutare se nel comportamento di Poste italiane spa si possano ravvisare estremi di reato”.

Le vie legali a Sarzana (La Spezia)
Il ruolo delle Prefetture
Organizzazione e tecnologia secondo Poste italiane
           


Il cinema si tinge di rosso
30 Apr 2010 12:24 - LIBRI E CATALOGHI
Dall’Aicam il catalogo-repertorio delle affrancature meccaniche italiane che mezzo secolo fa hanno promosso i più importanti film
Lo studio è dovuto a Paolo Padova e Manlio De Min
Lo studio è dovuto a Paolo Padova e Manlio De Min

Che hanno in comune “Il ponte sul fiume Kwai” e “Puccini”? Non molto, se non il fatto che sono entrambi titoli di film prodotti negli anni Cinquanta. Argomenti, trame, attori, registi e produzioni sono diversi, ma condividono qualcosa d’altro, di inatteso. Entrambi vennero promossi in Italia anche attraverso vistose affrancature meccaniche ed entrambi figurano nello studio firmato da Paolo Padova e Manlio De Min intitolato “Il cinema in Italia”.

Il catalogo-repertorio (112 pagine con le “rosse”... rosse, 12,00 euro) è stato voluto dall’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche e considera un centinaio di pellicole fra le più famose a metà del Novecento. Quelle che, appunto, impiegarono per farsi conoscere tale strumento postale (un altro, qui non considerato, è rappresentato dagli annulli a targhetta).

Ecco, quindi, “Bulli e pupe”, “La nonna Sabella”, “L’isola del tesoro”, “Oklahoma!”, “Guerra e pace”, “I diavoli verdi di Montecassino”... “Le scoprimmo -spiegano gli autori- trent’anni fa; ebbe inizio una ricerca mirata, con risultati sorprendenti: questi documenti risultavano, se non rari, sicuramente difficili da reperire, inoltre erano più numerosi di quanto si pensasse”. Il lavoro ha richiesto il coinvolgimento di diversi altri appassionati ed una indagine sviluppata nel tempo; oggi rappresenta l’iniziativa editoriale di maggior impegno fra quelle realizzate dall’Aicam.

Nel repertorio le immagini delle impronte sono associate a sintetiche schede, scritte in italiano ed inglese, dei film cui si riferiscono. “L’opera -suggeriscono dall’Aicam- è rivolta ai filatelisti (meccanofili e tematici in particolare) ma anche ai cinefili, che potranno trovare in questo materiale un mezzo di promozione insospettabile”.

Due delle affrancature meccaniche considerate
Due delle affrancature meccaniche considerate
La scheda
           



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