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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
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Estate di lettura, con la “Libreria storica”
09 Lug 2010 00:59 - NOTIZIE DA VACCARI
Rinnovato, ampliato e riorganizzato il catalogo di Vaccari srl, che oggi conta oltre 1.200 titoli di 115 case editrici
Potenziata la “Libreria storica” di Vaccari srl
Potenziata la “Libreria storica” di Vaccari srl

Tempo, ormai, di vacanze e di riposo. E non rappresenta una coincidenza se, proprio in questi giorni, la “Libreria storica” di Vaccari srl è aumentata decisamente di... peso.

“A tre anni dalla nascita -spiega la responsabile commerciale dell’azienda, Silvia Vaccari- ha compiuto un ulteriore salto di qualità. Oggi supera i 1.200 titoli, proponendo una grande vetrina di storia contemporanea e militare italiana, con un angolo inerente la realtà internazionale. È raggiungibile senza spostarsi da casa grazie al catalogo elettronico costantemente aggiornato cui, a fine settembre, si aggiungerà l’annuale edizione cartacea”.

L’ulteriore e marcato aumento nel numero delle voci va di pari passo con la crescita di quello degli editori trattati. “Adesso sono 115, ma anche qui le estensioni proseguiranno. Tra gli ultimi ingressi possiamo annoverare, ad esempio, il gruppo Mondadori, con la collana «Le scie» e qualche presenza di «Oscar», Einaudi, Sperling & Kupfer, Rizzoli e la sua tradizionale «Bur» con i resoconti e i bilanci di autori italiani e stranieri”.

“La dimensione generalista si coordina con la specializzazione, dove spiccano alcune opere dedicate agli Antichi Stati Italiani della Arnaldo Forni e al Risorgimento della Bonanno, la complessa raccolta documentaria riguardante Giovanni Giolitti della Bastogi, la serie «Storia militare» della Chillemi, i piccoli ma interessanti lavori della Solfanelli”.

Il potenziamento ha suggerito una diversa impostazione delle categorie, ora organizzate secondo lo sviluppo cronologico degli eventi. “Protagonisti indiscussi sono il Risorgimento e i personaggi che ne fecero la storia, per poi arrivare al Novecento con una grande panoramica della Prima e della Seconda guerra mondiale, del Fascismo, del Nazismo e dell’Impero coloniale italiano. Un ulteriore approfondimento riguarda il confine orientale, con Trieste, l’Istria, la Dalmazia”.

In più, si aggiungono le sezioni dedicate ad Esercito, Marina e Aviazione, con oltre 240 volumi relativi ai corpi, alle armi, ai mezzi e alle uniformi, ma vanno citate anche la “Storia internazionale”, dedicata soprattutto alla Guerra civile spagnola e alla questione ebraica, e la “Spionaggio - segreti e misteri”.

Un ulteriore valore aggiunto è, nel sito, l’area “ultimi arrivi”, dove le novità vengono valorizzate con uno spazio specifico, proprio come se fossero poste in una grande bacheca.

L’ultimo giorno utile con le spedizioni prima che gli uffici chiudano per le ferie è il 3 agosto.

Sono oltre 1.200, in rappresentanza di 115 editori, i volumi esclusivamente storici proposti da Vaccari srl
Sono oltre 1.200, in rappresentanza di 115 editori, i volumi esclusivamente storici proposti da Vaccari srl
La nuova “Libreria storica”
L'area dedicata agli ultimi arrivi
L'operazione “Via ai saldi” (fino al 21 luglio)
Gli editori rappresentati (file pdf)
           


Alla scoperta della Francopost
08 Lug 2010 18:58 - LIBRI E CATALOGHI
Le macchine affrancatrici prodotte dall’azienda fra il 1959 e il 1988, repertoriate e documentate attraverso le impronte
La copertina dello studio
La copertina dello studio

Risale al 21 dicembre 1957 il decreto con cui la Società anonima macchine e accessori per ufficio, con sede a Milano in via San Vittore 38, fu autorizzata a vendere e noleggiare macchine affrancatrici a valori componibili con marchio Francopost.

Cominciò un’attività che prosegue tuttora e che ha riscosso interesse anche dal punto di vista collezionistico. Tanto da motivare uno dei maggiori meccanofili classici italiani, Albano Parini, a studiarne più da vicino la produzione. È nato così il volume “1959-1988 Macchine affrancatrici e norme tecniche della Francopost sul territorio nazionale”, che cerca di ricostruire quanto realizzato almeno nei primi decenni di presenza sul mercato.

Esaminando i documenti e le impronte raccolte nel tempo, opportunamente organizzate e riprodotte, l’esperto è riuscito a dare un quadro d’insieme, indicativo anche se non completo (altri registri, individuati solo recentemente, potranno diventare la fonte per ulteriori iniziative editoriali). “Ed ora -commenta- gli appassionati, tematici e non, vedendo su queste pagine qualche oggetto di proprio gradimento potranno mettersi alla ricerca per trovare l’originale da inserire nelle proprie collezioni”.

Il lavoro, organizzato in 326 pagine di formato “A4”, è firmato dall’Associazione italiana collezionisti affrancature meccaniche (non a caso, un forte supporto è stato dato da Nino Barberis) e dall’Associazione filatelica numismatica bolognese, dove viene definito “uno studio valido in grado di portare nuove conoscenze su questo argomento ancora poco conosciuto e quindi estremamente utile”. Viene stampato su richiesta: 25,00 euro nell’edizione in bianco e nero o 40,00 in quella a colori, più spese di spedizione; per i contatti: parini.albano@alice.it.

Dello stesso autore: il lavoro sulle “rosse” del Regno
           


Dal Canada le ragazze scout
08 Lug 2010 14:03 - DALL'ESTERO
Terzo commemorativo emesso dal Paese nordamericano sull’argomento. Gli altri usciti nel 1960 e nel 1985

Anche il Canada rende omaggio all’altro àmbito del mondo scout, le girl guide. Oggi un francobollo senza prezzo esplicitato e raccolto in carnet da dieci pezzi in vendita a 5,70 dollari locali cita l’organizzazione, che nel 2010 ha raggiunto il secolo vita. La festa si estende allo sterminato Paese, dato che la prima esperienza locale venne registrata a St.Catharines, Ontario, nel 1910, e due anni dopo nacque la Canadian girl guides association, antesignana dell’attuale Girl guides of Canada.

“Grazie ad un infinito numero di divertenti attività -è il commento che circola agli sportelli- questo originale organismo dà alle ragazze l’occasione di perfezionare le loro conoscenze pratiche, accrescere l’autonomia, intessere amicizie, apprendere a sentirsi bene nei propri panni e a sviluppare la stima di se stesse”.

La vignetta punta ai tre valori principali del movimento, ossia inclusione, amicizia e piacere, mentre i colori adottati richiamano quelli ufficiali.

Nel passato Ottawa aveva ricordato il sodalizio il 20 aprile 1960, dunque per il mezzo secolo, con un esemplare da 5 centesimi e il 12 settembre 1985, per il settantacinquesimo, con uno da 34.

Come si presenta il nuovo carnet da dieci pezzi
Come si presenta il nuovo carnet da dieci pezzi
Sullo stesso argomento, gli omaggi provenienti da Singapore, Regno Unito…
…e Jersey
           


Intanto, ancora fermi i fondi per il no-profit
08 Lug 2010 10:09 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Secondo Maurizio Regosa di “Vita”, il provvedimento che stanzia 30 milioni per le spedizioni postali a favore del settore ora è in mano alla Ragioneria di stato. Però, con il 2011 il problema tornerà

Se la Federazione italiana editori giornali ha alzato la voce contro la fase di stallo seguita al blocco delle tariffe postali agevolate per l’editoria (news precedente), non è che per le onlus la situazione sia migliore.

È vero, il “decreto incentivi”, trasformato in legge il 19 ed entrato in vigore il 26 maggio, prevede fino a 30 milioni di euro per sostenere gli invii del mondo no-profit. Ma di fatto la procedura non è ancora stata avviata.

“Ora che il decreto che reintroduce le agevolazioni postali per il non profit ha anche la firma del ministro dell’Economia, non resta che un ultimo atto meramente amministrativo”, scrive oggi su “Vita” Maurizio Regosa.

L’atto in questione spetta alla Ragioneria di stato, che dovrà “liberare” il denaro stanziato. “Con ciò si potrà dire una provvisoria parola fine a una vicenda che avrebbe potuto prendere alla sprovvista l’associazionismo. Così per fortuna non è stato”.

Dopo il “colpaccio” dell’1 aprile, “con l’aumento improvviso e inaudito del 500% delle tariffe, si è avuta una risposta talmente massiccia” (la petizione lanciata da “Vita” ha superato le 15mila adesioni), “talmente compatta e unitaria anche in termini di rappresentanza che senz’altro sarà bene tenerne conto per prossime occasioni. Magari cominciando dalla prossima scadenza, che potrebbe essere di nuovo postale. Il decreto e il relativo stanziamento, infatti, riguardano il solo 2010”. Dall’1 gennaio 2011, momento in cui le agevolazioni attuali decadranno, “le tariffe potrebbero di nuovo tornare stellari”.

“C'è da augurarsi -conclude l’articolo- che il metodo unitario fin qui perseguito possa continuare. E consentire di preparare un confronto sereno con il Governo che, nel frattempo, potrebbe aver compreso che i blitz nottetempo, le sorpresine un po’ furbette, gli escamotage servono a poco, se non a pochissimo. Meglio, molto meglio condividere per tempo e seriamente”.

Dalle pagine di “Vita”, Maurizio Regosa spiega come il mondo del no-profit ha vissuto la situazione dopo il taglio delle tariffe agevolate e il riconoscimento di un sostegno da 30 milioni, peraltro non ancora operativo
Dalle pagine di “Vita”, Maurizio Regosa spiega come il mondo del no-profit ha vissuto la situazione dopo il taglio delle tariffe agevolate e il riconoscimento di un sostegno da 30 milioni, peraltro non ancora operativo
La presa di posizione della Fieg
I 30 milioni riconosciuti al mondo del no-profit: l'entrata in vigore…
…e i primi commenti
           


Tariffe editoriali: tutti i tavoli tecnici bloccati
08 Lug 2010 00:26 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La Fieg: “Il Governo passi dalle dichiarazioni di principio a fatti concreti”; Poste recuperi efficienza e contenga i costi. L’interrogazione di Gabriele Toccafondi
Il problema delle tariffe scomparse ritorna di attualità con la Fieg
Il problema delle tariffe scomparse ritorna di attualità con la Fieg

Tre mesi e mezzo dopo l’1 aprile, quando improvvisamente le tariffe agevolate per l’editoria furono cancellate, la situazione è ancora bloccata. Se le pubblicazioni no-profit hanno trovato un “ombrello” di riferimento, per le altre tutto è sospeso.

A riprendere l’iniziativa è stata ieri pomeriggio la Federazione italiana editori giornali. “I tavoli tecnici avviati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per trovare una soluzione -dice la Fieg- risultano da tempo arenati”. E martedì gli stessi contatti con Poste italiane “hanno subìto una pesante battuta d’arresto con modalità formali e sostanziali che lasciano interdetti se non indignati”.

Per questo la Federazione ora deve denunciare “l’insostenibilità di un modo di procedere che si dimostra assolutamente infruttuoso e dilatorio. È grave il pregiudizio arrecato alle imprese dall’assenza di una seria politica nel campo dell’editoria e lo stesso modo di procedere dimostra -e questo lascia sdegnati- scarsissima attenzione per la sorte di tante aziende e dei loro lavoratori. È ora che il Governo passi dalle dichiarazioni di principio a fatti concreti che garantiscano alle imprese strumenti e tariffe adeguati. Ed è ora che Poste, abbandonando l’approccio monopolistico della sua azione e del suo posizionamento sul mercato, si sieda -subito- al tavolo delle trattative con spirito costruttivo e di leale collaborazione assumendo il ruolo di corretto fornitore di un servizio, a beneficio delle imprese e dei cittadini”.

“Il primo contributo di Poste all’abbassamento delle tariffe, nel mentre si chiedono sacrifici alle imprese, deve essere il recupero di efficienza e il contenimento dei costi. Se ciò non è possibile, proceda il Governo alla immediata apertura del mercato dei servizi postali alla concorrenza”.

Il 23 giugno il problema era stato rinnovato alla Camera dei deputati attraverso un’interrogazione a risposta scritta presentata da Gabriele Toccafondi (Pdl). All’Esecutivo aveva chiesto “quale soluzione immediata sia possibile attuare, in favore degli editori, in particolare per quelli più piccoli, al fine di raggiungere tariffe convenienti in linea compatibilmente con l’equilibrio economico e finanziario”. Aspetta ancora una risposta.

I 30 milioni destinati al settore no-profit
Lo… scherzo dell'1 aprile
           


Calcio mondiale, ormai si pensa alla festa
07 Lug 2010 18:17 - DALL'ESTERO
In caso di vittoria, le Poste spagnole si dicono favorevoli ad un’emissione, le tedesche rinviano al ministero competente e quelle olandesi temporeggiano. D’altro canto, l’episodio del 1990 brucia ancora...

Ad un paio d’ore abbondanti dal fischio di inizio per Germania-Spagna, le ipotesi su chi predominerà nella partita di Durban si sprecano, e soprattutto quelle per chi trionferà domenica nel confronto decisivo a Johannesburg contro l’Olanda, che ieri a Città del Capo ha mandato a casa l’Uruguay aggiudicandosi il biglietto per la finalissima.

Dal campo di “South Africa 2010” a quello postale il passo è breve. E già ai quartieri generali dei relativi operatori ci si pone il quesito: “E se... vincessimo?”.

“Vaccari news” è in grado di formulare alcune ipotesi, grazie anche alle risposte ottenute oggi dai diretti interessati. Sia pure con gli scongiuri e i distinguo del caso, l’iberica Correos si è detta orientata ad emettere, nel momento in cui conquistasse il primo posto, un’emissione celebrativa, anche se adesso è prematuro ipotizzare dettagli e tempi.

Più diplomatica è Deutsche post, che chiama in causa il ministero federale alle Finanze: sarà quest’ultimo, eventualmente, a decidere, così come accade per tutte le altre cartevalori.

Ancora più reticente è, dai Paesi Bassi, Tnt. Se -è il chiarimento- sottolineatura sarà, verrà divulgata a tempo debito. Pensare che nel 1990 non fu così, e l’allora Amministrazione postale lavorò decisamente d’anticipo: la squadra fu sconfitta il 24 giugno agli ottavi proprio dalla Germania (che l’8 luglio avrebbe conquistato il titolo ai danni dell’Argentina). Tuttavia, la notizia del francobollo per la vittoria arancione era già trapelata e il 75 centesimi messo in calendario per il 9 luglio. Naturalmente, non se ne fece nulla e il quantitativo prodotto venne distrutto. A salvarsi -ricorda il libro “Campioni del mondo - I francobolli dei Paesi organizzatori e vincitori dei Mondiali di calcio 1930-2006”- fu solo un foglio da cento pezzi, oggi conservato al Museum voor communicatie dell’Aja.

Il francobollo con cui i Paesi Bassi nel 1990 si prepararono alla vittoria. Non avendola conseguita, fu deciso di conservare solo un foglio da cento pezzi, oggi al Museum voor communicatie dell'Aja (l'immagine è tratta da “Campioni del mondo”)
Il francobollo con cui i Paesi Bassi nel 1990 si prepararono alla vittoria. Non avendola conseguita, fu deciso di conservare solo un foglio da cento pezzi, oggi al Museum voor communicatie dell'Aja (l'immagine è tratta da “Campioni del mondo”)
Quando a vincere fu l'Italia: la richiesta al ministero del 9 luglio 2006
La decisione del dicastero annunciata quattro giorni dopo
Il volume “Campioni del mondo”
           


Per Haiti ripresa più vicina
07 Lug 2010 13:00 - DALL'ESTERO
Sei mesi dopo il sisma, inaugurato ieri il nuovo impianto di smistamento postale a Port-au-Prince
La nuova struttura postale di Port-au-Prince, inaugurata ieri
La nuova struttura postale di Port-au-Prince, inaugurata ieri

Anche l’Haiti postale, sei mesi dopo il terremoto del 12 gennaio, riprende una parvenza di normalità, in un contesto che rimane difficile. Ieri il ministro dell’Industria e del commercio, Josseline Colimon Féthière, il direttore generale ad interim dell’Office des postes, Edvard Despeignes, e il direttore generale dell’Unione postale universale, Edouard Dayan, hanno inaugurato il nuovo centro di smistamento del corriere al parco Sonapi di Port-au-Prince.

L’impianto e gli arredi sono stati concretizzati grazie all’aiuto d’urgenza elaborato dall’Upu e sostenuto dai Paesi membri, i quali hanno contribuito complessivamente per oltre 500mila dollari, senza considerare le risorse umane e materiali.

Sviluppato in seicento metri quadrati, accoglie una sessantina di dipendenti che si occupano di lettere, pacchi ed Ems (cioè dell’express mail service). La sede assicura pure la distribuzione dalle cassette e serve come ufficio di scambio con l’estero, essendo dotato di supporti doganali.

“Tale costruzione -ha detto il ministro- rappresenta un atto realistico, tangibile. L’Upu è passata dalle parole ai fatti venendo ad aiutare lo Stato haitiano nei suoi sforzi di ricostruzione”.

“La posta -ha replicato il delegato della stessa Unione- per la presenza su tutto il territorio e per i servizi che assicura alle popolazioni e alle imprese deve rappresentare una priorità nell’ambito degli impegni ricostruttivi. L’Upu continuerà, nel contesto delle Nazioni Unite, a perorare la causa dei servizi postali, affinché siano integrati completamente nei piani di sostegno all’economia haitiana. Occorreva una assistenza umanitaria, e resta ancora necessaria. Da oggi, bisogna preparare il futuro sostenendo lo sviluppo delle infrastrutture essenziali di cui il Paese ha bisogno, compresi i servizi postali”.

Non manca un certo ottimismo. Il nuovo centro -ha precisato il direttore generale a interim- “costituisce una tappa importante per rientrare nella normalità”.

L’installazione assomiglia ad una grande tenda, ma è concepita per resistere a venti che arrivano ai 225 chilometri orari così come alle scosse capaci di provocare danni elevati.

Dopo la graduale ripresa degli scambi con l’estero, avvenuta in maggio, oggi statisticamente si lavora un centinaio di sacchi di corriere al giorno.

Un momento della cerimonia inaugurale. Da sinistra, il direttore generale delle Poste dominicane Modesto Guzman, il segretario generale dell’Unione postale delle Americhe, della Spagna e del Portogallo Serrana Bassini, il direttore generale dell’Upu Edouard Dayan, il ministro haitiano dell’Industria e del commercio Josseline Colimon Féthière
Un momento della cerimonia inaugurale. Da sinistra, il direttore generale delle Poste dominicane Modesto Guzman, il segretario generale dell’Unione postale delle Americhe, della Spagna e del Portogallo Serrana Bassini, il direttore generale dell’Upu Edouard Dayan, il ministro haitiano dell’Industria e del commercio Josseline Colimon Féthière
Fine gennaio 2010, l'appello dell'Upu
A marzo la presa di coscienza sull'importanza del sistema postale
In maggio il riavvio degli scambi internazionali
           




In Francia missive a teatro
07 Lug 2010 00:50 - APPUNTAMENTI
Al via oggi pomeriggio, e fino a domenica, il quindicesimo “Festival de la correspondance”
La manifestazione si chiuderà solo l'11 luglio
La manifestazione si chiuderà solo l'11 luglio

Nuovo appuntamento, il quindicesimo, con il “Festival de la correspondance” di Grignan (Francia). Prende avvio nel pomeriggio di oggi l’intensa manifestazione che fino a domenica 11 luglio alternerà letture a stand di operatori specializzati, concorsi al premio di scrittura, edizioni speciali a incontri letterari, esposizioni al mercato del libro.

Tutte iniziative che hanno in comune un doppio filo conduttore: l’argomento, questa volta il teatro, e il mezzo, sempre il rapporto epistolare.

“Le corrispondenze -anticipa per i promotori il presidente e fondatore dell’iniziativa, Bruno Durieux- sono delle specie di dialoghi, come il teatro. Ed entrambi sono all’origine di capolavori letterari. Era dunque inevitabile che il nostro Festival un giorno incontrasse il teatro”.

I partecipanti saranno condotti dal XVII al XX secolo, da Madame de Sévigné a Bernard-Marie Koltès passando per Racine, Diderot, Antoine, Colette, Strindberg, Tchekhov, Artaud, Vilar, Ionesco e altri ancora.

Propone numerosi appuntamenti che spaziano per gli approcci. Il filo conduttore è, questa volta, il rapporto fra corrispondenza e teatro
Propone numerosi appuntamenti che spaziano per gli approcci. Il filo conduttore è, questa volta, il rapporto fra corrispondenza e teatro
Il sito della manifestazione (in francese)
La tappa del 2009
Il programma (file pdf in francese)
           




Il 9 settembre la presentazione dei cataloghi
06 Lug 2010 20:44 - APPUNTAMENTI
L’incontro ancora a Milano, ma a palazzo Giureconsulti. Sul palco i rappresentanti di Bolaffi, Sassone e Unificato
Anche questa volta, l'organizzazione è della Bfn
Anche questa volta, l'organizzazione è della Bfn

Non c’è il due senza il tre: dopo la rinuncia di Riccione a firmare qualcosa di impegnativo (ipotesi diventata ancora più remota con la scomparsa, avvenuta il 24 giugno scorso, di Renato Russo, che della manifestazione fu il coordinatore generale), il rituale incontro di presentazione dei cataloghi per la nuova stagione si svolgerà, ancora una volta, a Milano.

L’appuntamento, organizzato dalla Borsa filatelica nazionale guidata da Sebastiano Cilio, è stato fissato per giovedì 9 settembre alle ore 12: proprio in questi giorni stanno per essere diramati gli inviti. L’unica differenza, è il luogo: non più “La posteria” di via Sacchi 5/7 ma l’ancora più centrale palazzo Giureconsulti, sede della Camera di commercio e già sede della stessa Borsa dal 2003 al 2006. Si trova in piazza Mercanti 2, raggiungibile scendendo alle fermate della metropolitana 1 “Duomo” o “Cordusio”.

Ad intervenire saranno per conto della Bolaffi il direttore responsabile Alberto Bolaffi e l’amministratore delegato Lorenzo Dellavalle, per la Sassone il direttore editoriale Giacomo Avanzo e l’amministratrice Maria Cristina Purm, per l’Unificato il direttore responsabile Paolo Deambrosi e il consigliere Sebastiano Cilio.

L’incontro sottolinea pubblicamente l’uscita di scena di Ambretta Mondolfo, che di recente ha ceduto le proprie azioni dell’azienda agli altri soci.

Come nel 2009, in qualità di moderatore e coordinatore è stato chiamato il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana, Danilo Bogoni.

I rappresentanti dei cataloghi Bolaffi, Sassone e Unificato presenteranno a Milano le edizioni 2011
I rappresentanti dei cataloghi Bolaffi, Sassone e Unificato presenteranno a Milano le edizioni 2011
La scomparsa di Renato Russo
L'appuntamento 2009
           




Consulta convocata il 13 luglio
06 Lug 2010 16:05 - EMISSIONI ITALIA
Dovrà discutere il programma 2011, ma altre sette voci hanno già integrato il 2010
Il francobollo del 2000 per l'“Anno felliniano”
Il francobollo del 2000 per l'“Anno felliniano”

Giornata intensa quella vissuta oggi dai membri della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia. Qualcuno, questa mattina, ha ricevuto una telefonata nella quale si chiedeva la disponibilità per una riunione ipotizzata alle ore 15 del 13 luglio; altri, invece, si sono visti recapitare già la convocazione formale, datata 1 luglio e spedita fisicamente per posta.

Senza l’ex ministro che l’ha rinnovata, per la prima volta, dunque, il gruppo di esperti si riunirà a Roma nella “sala del Parlamentino” presso il ministero dello Sviluppo economico, in via Veneto 33. A presiedere l’incontro sarà il viceministro Paolo Romani.

L’ordine del giorno è, naturalmente, cominciare a lavorare sul 2011. Anche perché il 2010 è deciso, seppure le integrazioni non manchino, con buona pace di quanti -soltanto pochi mesi fa- davano per invalicabile il numero delle quaranta voci.

A sorpresa, infatti, entro il prossimo dicembre usciranno le seguenti voci: “Anno felliniano” (ma un 800 lire - 41 centesimi non era stato emesso il 20 settembre 2000?), Pietro Annigoni nel centenario dalla nascita del pittore (inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”), Federazione italiana tennis nel centenario dalla fondazione (“Lo sport italiano”), l’azienda vinicola Berlucchi, i biscotti Gentilini, il corallo di Torre del Greco (Napoli), la biancheria di lusso Frette (“Made in Italy”).

Aggiornamento del 12 luglio 2010: il luogo dell’incontro è stato poi spostato negli uffici di largo Pietro di Brazzà.

Consulta 2010: le osservazioni di Usfi ed Afip
L'impegno (accantonato) a non superare le quaranta voci
Firenze, un mese fa l'omaggio a Pietro Annigoni
Rassegna stampa (file pdf)
           




Rifondazione filatelica?/2 Guerra alla parola “investimento”
06 Lug 2010 13:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il Club invita “tutti gli operatori commerciali a non usare il termine o comunque il concetto di investimento economico riferito alla filatelia”
Il presidente del Club, Emanuele Gabbini
Il presidente del Club, Emanuele Gabbini

A conclusione dell’analisi sull’attuale situazione della filatelia (news precedente), il Club della filatelia d’oro italiana, guidato da Emanuele Gabbini, ha firmato l’invito, “indirizzato alla «Associazione filatelisti italiani professionisti» ed alla «Borsa filatelica nazionale», con preghiera di diffusione tra i propri soci e sarà diffuso attraverso un comunicato stampa agli organi di informazione. A questo proposito, in particolare, si chiede un pieno appoggio alla «Unione stampa filatelica italiana» ed a tutti i suoi soci”. Invito che gli intermediari citati hanno... scoperto nel momento in cui lo stesso è diventato di dominio pubblico. Senza, quindi, possibilità alcuna di esprimere il proprio avviso prima di essere coinvolti.

L’appello in questione esorta “tutti gli operatori commerciali a non usare il termine o comunque il concetto di investimento economico riferito alla filatelia perché è una affermazione sicuramente impropria, sostanzialmente ingannevole e probabilmente perseguibile ai sensi della legge sulla sollecitazione al pubblico risparmio”.

“Tutte le campagne stampa -viene detto- viste negli ultimi anni tendenti a far acquistare quasi sempre francobolli comunissimi a «fintiۚ» prezzi agevolati hanno probabilmente generato ottimi profitti ai promotori, ma hanno sicuramente indotto un grande numero di collezionisti che, cercando di rivendere, si sono sentiti presi in giro, a smettere di collezionare”. Nei rari casi in cui il concetto di filatelia sconfina dal collezionismo tradizionale, e a fronte di materiale antiquariale universalmente e storicamente riconosciuto come raro (pochissimi pezzi conosciuti e raramente presenti sul mercato), “l’invito verso gli operatori commerciali, che in quel caso intendono usare il termine «investimento», è di specificare che, come tutte le forme di investimento finanziario, non sussiste, anche in questo campo, la certezza della realizzazione di un utile”.

“Vaccari news” ha contattato i presidenti dei tre sodalizi richiamati loro malgrado. “L’ho appreso -dice Andrea Mulinacci- dal comunicato stampa che mi hanno inviato... Per quanto riguarda l’Afip -è all’ordine del giorno tra i vari punti che discuteremo al prossimo consiglio direttivo”.

“Non sapevamo nulla”, precisa Sebastiano Cilio. “Ora non sono in grado di esprimere una risposta collegiale ufficiale, ma mi sembra un «invito» che non posso pienamente condividere”. Questo perché “non è mai esistito che un investimento debba obbligatoriamente dare risultati positivi”, come insegnano borsa, fondi e altro. “Penso che una buona parte di commercianti seri possa benissimo affiancare alla parola divertimento per il collezionista anche una buona possibilità di investimento e di rendita positiva dopo un certo numero di anni... Non mi sembra di rilevare una malizia negativa nelle pubblicità dei miei colleghi, soci della Bfn, a meno che mi sia sfuggita, negli ultimi anni. Anzi mi sembra di rilevare, anche dai miei articoli, che questo è il momento di acquistare in quanto mai come ora i prezzi sono sensibilmente bassi; di mercato, naturalmente, non di catalogo”.

“Ho curiosamente appreso -aggiunge Danilo Bogoni- del richiesto «pieno appoggio» dell’Usfi e di tutti i suoi soci solo dalla lettura del comunicato”.

Nei giorni scorsi il presidente della Vaccari srl, Paolo Vaccari, si era dimesso dal Club della filatelia d’oro italiana per conflitto di interessi.

La prima parte della notizia
Investimenti in filatelia: la scelta di Vaccari srl
           




Rifondazione filatelica?/1 Ad auspicarla è il Club
06 Lug 2010 12:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il declino del settore secondo l’associazione presieduta da Emanuele Gabbini
Le riflessioni provengono dal Club della filatelia d'oro italiana
Le riflessioni provengono dal Club della filatelia d'oro italiana

Il Club della filatelia d’oro italiana, nato pochi mesi fa e presieduto da Emanuele Gabbini, propone il suo primo parere con relativo invito. I due documenti -precisa la nota di accompagnamento- “affrontano uno dei temi economici e strutturali di maggior rilievo ed interesse della filatelia, ovvero il rapporto tra collezionismo filatelico ed investimento”. Così da contribuire “all’evoluzione verso modelli comportamentali di maggiore chiarezza e trasparenza nella pubblicità, nella comunicazione e nelle operazioni commerciali collegate”.

“La filatelia -si legge nel parere- è un meraviglioso hobby ad alto valore culturale, modulabile sull’interesse, sulla conoscenza, sulla curiosità, sulla sensibilità e sulla fantasia del singolo collezionista, alla portata di qualunque budget economico disponibile e con la caratteristica che gli importi spesi sono sempre, almeno in parte, recuperabili, dopo anni di intenso divertimento ed acculturamento. Come in ogni acquisto di cose belle, in alcuni casi, ma non sempre, a distanza di tempo può diventare recuperabile addirittura l’intero costo sostenuto ed, eccezionalmente, si può addirittura manifestare un utile economico”.

La filatelia, i francobolli e i documenti postali, però, “non sono un investimento alternativo. Eventualmente possono essere usati, come qualsiasi altro bene, inteso in senso economico, per azioni speculative che sono sempre ad alto rischio. Ma la speculazione non è una attività del filatelista e quindi esula da un discorso serio sulla filatelia”. Perché “si colleziona innanzi tutto per divertirsi e quindi si colleziona ciò che piace”.

Secondo il Club, tra “gli errori più evidenti e conclamati”, “causa prima della crisi oggi in atto”, figurano: non aver svolto attività di vera promozione determinando la perdita di una o due generazioni di collezionisti (gli attuali trentenni e quarantenni); “aver messo in atto una politica assurda e miope da parte di quasi tutti gli editori di cataloghi filatelici che, insensibili ad ogni mutamento di mercato, hanno continuato ad aumentare i prezzi”; aver accettato da parte dei principali commercianti la politica degli editori di cataloghi; “non aver determinato un serio regolamento etico con codice e regole di autodisciplina da parte dei periti filatelici”; non aver efficacemente coinvolto Poste italiane; “aver dato luogo ad una insana attività commerciale da parte di troppi collezionisti che pretendono di acquistare dal web a cifre modeste e rivendere, magari tramite aste, a cifre molto più elevate”; “aver lasciato le strutture di aggregazione da parte dei collezionisti immutate da cento anni, mentre il mondo si è trasformato e continua a trasformarsi”.

La filatelia è un meraviglioso hobby ad alto valore culturale
La filatelia è un meraviglioso hobby ad alto valore culturale
La nascita del sodalizio
           




“Dai Tasso a internet”, si entra nel vivo
06 Lug 2010 01:42 - APPUNTAMENTI
L’11 luglio il primo confronto per avviare il progetto europeo ipotizzato nel maggio scorso

Il sindaco di Camerata Cornello, Gianfranco Lazzarini
Il sindaco di Camerata Cornello, Gianfranco Lazzarini

Gli anniversari di personaggi postali, la discendenza di Simone Tasso, l’emigrazione dalle valli bergamasche verso Venezia come capitolo di storia dei rapporti tra Bergamo e la grande città, i corrieri Bordogna e Giupponi, l’iconografia del casato attingendo a ritratti, lapidi e tombe, le linee postali dei Tasso in Europa nei secoli XV e XVI, le strade e gli itinerari postali con particolare riferimento anche al territorio brembano e bergamasco...

Sono alcune delle ipotesi individuate dal sindaco di Camerata Cornello (Bergamo), Gianfranco Lazzarini, e potenziali fili conduttori del progetto europeo provvisoriamente intitolato “Dai Tasso a internet”. Così come era stato ipotizzato nel maggio scorso durante la “Giornata tassiana”, dovrebbe essere sviluppato tra il 2012 e il 2017.

Gli argomenti verranno messi a fuoco domenica 11 luglio alle ore 10, presso il ristorante “Bigio” di San Pellegrino Terme. L’obiettivo -ricorda il primo cittadino- è “individuare temi (letterari - postali - filatelici), persone e istituzioni, anche scolastiche”, utili per costituire il Comitato scientifico internazionale.

Nel maggio scorso l’avvio dell’idea
           




Lo Smithsonian si ingrandisce
05 Lug 2010 18:39 - DALL'ESTERO
Grazie alla donazione di Bill Gross, entro il 2012 l’istituzione di Washington potrà offrire un’altra area rivolta ai visitatori

Mentre in Italia le realtà che guardano al mondo postale e filatelico (dal Museo storico pt all’Istituto di studi storici postali) boccheggiano a causa della mancanza di fondi, negli Stati Uniti strutture come lo Smithsonian national postal museum riescono addirittura ad ingrandirsi.

E questo grazie ad un sostanzioso supporto da otto milioni di dollari, garantito da William “Bill” H.Gross. Il finanziere e filantropo, ed anche filatelista, ha concordato con l’ente di Washington la realizzazione di un percorso che porterà il suo nome e permetterà non solo di allargare gli spazi ma al tempo stesso -annuncia il direttore, Allen Kane- “risulterà una delle più spettacolari gallerie filateliche al mondo”.

La nuova area, di circa 1.100 metri quadrati, dovrebbe essere pronta per il 2012 con un investimento complessivo pari a 18 milioni, raccolti attraverso fondi privati.

Fra gli oggetti che ospiterà figurano tre gioielli del benefattore stesso: una busta del Pony express, una con il 10 centesimi di George Washington datata 2 luglio 1847, la quartina dell’“inverted Jenny” risalente al 1918. Naturalmente, accoglierà diverse altri documenti preziosi, provenienti dalla collezione filatelica nazionale (il complesso comprende oltre sei milioni di oggetti e, a livello di musei postali, non ha pari sul pianeta). Offrirà, inoltre, spazi per mostre promozionali, percorsi temporanei e programmi pubblici.

Come potrà essere la nuova area (immagini: Smithsonian national postal museum, Washington)
Come potrà essere la nuova area (immagini: Smithsonian national postal museum, Washington)
Il sito dello Smithsonian national postal museum (in inglese)
Il francobollo monegasco che richiama William “Bill” H.Gross
           




Parola d’ordine: “Trasferire fondi”
05 Lug 2010 12:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Partita la campagna di incentivi interni per aumentare i ricavi da vaglia, Eurogiro e Moneygram. Intanto, ci si organizza per la consegna degli elenchi telefonici
Elenchi telefonici stoccati davanti ad un ufficio prima della distribuzione
Elenchi telefonici stoccati davanti ad un ufficio prima della distribuzione

Chi se la ricorda la guerra al contante che, in particolare tre anni fa, vide Massimo Sarmi tra i più convinti sostenitori? Acqua passata o meglio non più attuale. Perché, ora, le esigenze sono differenti. Tra luglio ed agosto la parola d’ordine fatta circolare dietro agli sportelli postali abilitati è un’altra: impegnarsi di più sul trasferimento fondi. Quindi, vaglia sia tradizionale che on-line, Eurogiro e Moneygram.

I fini della campagna sono superare, a livello nazionale, di 900mila euro i ricavi medi mensili registrati nei primi sei mesi dell’anno e, al tempo stesso, puntare soprattutto sul vaglia, che stando alle aspettative dovrà incidere almeno del 49% sul totale dei trasferimenti. Agli impiegati coinvolti degli uffici che raggiungeranno, e magari supereranno, gli obiettivi, con determinate condizioni verranno riconosciuti dei bonus.

Anche ai normali fattorini è richiesto di dare di più. La società ha ottenuto l’incarico, da parte di Telecom Italia, di distribuire le “Pagine bianche” in trenta aree, per un totale di 4.792.000 consegne. Il contratto è regolato secondo un sistema che premia o penalizza in funzione degli esiti. Secondo i luoghi, il lavoro comincerà tra la metà di luglio e la metà di gennaio; dovrà essere completato tra la fine di agosto e febbraio.

Una delle pubblicità contro l'impiego del contante risalente al 2007. Ora anche l'invio di soldi, in forme tradizionali o elettroniche, può servire
Una delle pubblicità contro l'impiego del contante risalente al 2007. Ora anche l'invio di soldi, in forme tradizionali o elettroniche, può servire
La campagna di tre anni fa “Zero contanti, + contenti”
Le modalità di trasferimento fondi per privati presentate da Poste italiane
Gli incentivi ai dipendenti per le prestazioni postali
           




Afis: a sorpresa, Marcello Manelli si dimette
05 Lug 2010 00:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ieri la riunione straordinaria del consiglio direttivo, che ha scelto come nuovo rappresentante il già vicepresidente Luciano Garagnani
L'ultimo numero del trimestrale interno “La ruota alata”
L'ultimo numero del trimestrale interno “La ruota alata”

Si era tenuto il 18 aprile scorso il consiglio direttivo dell’Associazione filatelia italiana specializzata. Aveva approvato il bilancio, discusso della necessità di aggiornare lo statuto e di seguire più da vicino i contenuti del trimestrale interno “La ruota alata”. Ed aveva attribuito le cariche a Marcello Manelli (presidente), Luciano Garagnani (vice), Dino Cassanelli (segretario) e Antonio Cremonini (tesoriere), coadiuvati da Cesare Ferruccio Alberti, Giacomo Bracciotti, Mario Perini ed Aniello Veneri (consiglieri).

Poi, qualcosa è andato in modo diverso dal previsto, ed il 30 giugno Manelli ha fatto sapere di rassegnare le dimissioni “dalla carica di presidente e da qualsiasi altro incarico attinente la gestione dell’Afis”.

Raggiunto da “Vaccari news”, lo stesso Manelli ha espresso un iniziale “no comment”, poi è andato nei dettagli, richiamando “dissapori interni al consiglio direttivo e al modo di gestire e organizzare nei tempi e nei modi le attività” del sodalizio. La decisione -ha aggiunto- non riguarda il progetto di realizzare, in collaborazione con la Federazione fra le società filateliche italiane e l’Associazione filatelisti italiani professionisti, “un’associazione di periti italiani”. Che non è quella di cui ieri è stato dato l’annuncio.

Intanto, sempre domenica si è riunito di nuovo il consiglio dell’Afis, che unanime ha ridistribuito le cariche interne. Ora il presidente è Luciano Garagnani, mentre vice risulta Mario Perini. Confermate le mansioni di segretario e tesoriere.

Dopo aver espresso il rammarico per le dimissioni di Manelli, e dopo averlo ringraziato per il lavoro svolto in questi anni, i presenti hanno deciso di proseguire tutte le attività in corso: il plattaggio delle due tavole relative al 100 lire “Democratica” e delle soprastampe “Amg-Vg”, la realizzazione di un odontometro per la misura di precisione della dentellatura, l’aggiornamento del sito, la catalogazione specializzata dei francobolli italiani, “di cui -viene promesso- a breve inizierà la pubblicazione per capitoli, in un’apposita area del sito”, l’attivazione di un gruppo di esperti a disposizione dei soci per perizie e verifiche.

Confermata, inoltre, la precedente decisione di modificare lo statuto “al fine di garantire una più ampia partecipazione dei soci alla gestione” interna.

Infine, per ottenere “una maggiore diffusione degli studi dell'Afis”, saranno organizzati incontri con i soci in occasione dei principali convegni filatelici.

Il sito del sodalizio
L'attività di ricerca dell'Afis
L'impegno della catalogazione
           




Completato lo studio sulla marcofilia ottomana e turca
04 Lug 2010 01:20 - LIBRI E CATALOGHI
Sul mercato il decimo volume con l’ultima parte dell’alfabeto. Ma già i due autori promettono ulteriori pubblicazioni, così da catalogare quanto trovato nel frattempo
Con la decima parte, si conclude l'opera sulla marcofilia turca
Con la decima parte, si conclude l'opera sulla marcofilia turca

Un lavoro nato nel 2003 ed ora arrivato alla decima ed ultima parte. È lo studio a quattro mani di Mehdi Ziya Agaogullari e Mustafa Bulent Papuccuoglu, intitolato “Illustrated ottoman-turkish postmarks 1840-1929”.

In turco ed inglese (ma quel che conta è l’impostazione molto schematica, così da oltrepassare le eventuali difficoltà linguistiche), ha censito, illustrato con bolli isolati, frammenti o plichi completi, e valutato tutti gli annulli noti impiegati nel Paese tra il 1840 ed il 1929.

Organizzato in ordine alfabetico per località, l’ultimo tomo (336 pagine di grande formato a colori, 70,00 euro) si occupa delle lettere che vanno dalla “T” di Taberya (località ora in Israele) alla “Z” di Zvara (in Libia).

Al solito, i repertori che precedono l’elencazione vera e propria agevolano le ricerche, organizzando le voci in base alla lingua turca e a quella francese secondo vari criteri.

“In questi sette anni -è il commento dei due esperti- abbiamo presentato esattamente 6.556 documenti ai collezionisti, ognuno con il suo annullo ridisegnato” al fianco, così da poterlo leggere meglio. Le ricerche, tuttavia, hanno permesso di individuare ulteriore materiale, che non è stato possibile inserire al momento opportuno. Per questo, “stiamo pensando di pubblicarlo nei prossimi anni sotto forma di volumi integrativi”.

I due autori, Mustafa Bulent Papuccuoglu e Mehdi Ziya Agaogullari; hanno cominciato a pubblicare il lavoro nel 2003
I due autori, Mustafa Bulent Papuccuoglu e Mehdi Ziya Agaogullari; hanno cominciato a pubblicare il lavoro nel 2003
La scheda
Il volume precedente
Il debutto dell'iniziativa
           


Consegna su cinque giorni/2 Le conseguenze interne
03 Lug 2010 11:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La riorganizzazione, nel caso venisse confermata, prevede significative modifiche alla struttura postale

Non solo il recapito concentrato dal lunedì al venerdì e nessun svuotamento delle cassette il sabato. Le conseguenze del modello che Poste italiane ha presentato ai sindacati inciderebbero anche nella rete logistica, premendo l’acceleratore su riorganizzazioni in parte già avviate.

Se la proposta venisse concretizzata, saranno superati i centri logistici di recapito (Clr), puntando al contrario sui centri di distribuzione master (Cdm); sarebbe completata, inoltre, la revisione dei centri prioritari (Cp, ex centri postali operativi), che scenderebbero dagli attuali trentatré a tredici.

A regime, ci saranno: i centri di meccanizzazione postale (Cmp, che assicurano la copertura del territorio attraverso le attività di accettazione, trasporto e smistamento, sia nelle componenti manuali sia in quelle meccanizzate ad elevata automatizzazione), centro scambi internazionali di Milano (Csi, specializzato nella lavorazione della corrispondenza da e per l’estero), centri prioritari (Cp, per l’accettazione, la connettività logistica con il territorio di competenza, i servizi relativi all’ufficio notifiche e protesti, cioè l’Unep, e le attività di smistamento manuale per i prodotti in “J+1” e per le assicurate provenienti dall’extrabacino e destinati alla città e alla provincia).

Confermate, inoltre, le reti nazionali, che assicurano il trasporto di tutti gli oggetti collegando tra loro i Cmp. Resteranno articolate in: rete aerea (per ordinaria, raccomandata, assicurata e quotidiani), stradale “J+1” (allacciata alla precedente), stradale “J+3” (massiva, commerciale e raccomandata dei grandi clienti) e weekend (attiva nei fine settimana per veicolare la posta ordinaria, raccomandata, grandi clienti e assicurata). Il nuovo modello, però, modificherà il rapporto fra queste nel periodo che intercorre tra il venerdì e la domenica.

Nel contesto dovrebbe emergere un minore impatto ambientale; sarà inoltre l’occasione per rivedere l’impiego dei mezzi a motore. Stime indicative danno una forte (-7.000 unità) diminuzione delle pericolose moto per un aumento di furgoncini (+1.000) e quadricicli elettrici (+1.500).

La riduzione del traffico postale imporrebbe, secondo Poste italiane, una diversa modulazione del lavoro interno
La riduzione del traffico postale imporrebbe, secondo Poste italiane, una diversa modulazione del lavoro interno
Le conseguenze per gli utenti
Infortuni, alle moto la maglia nera
           


Consegna su cinque giorni/1 La proposta
03 Lug 2010 01:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Prende quota l’ipotesi di eliminare, tranne casi specifici, le consegne al sabato per estendere il servizio fino alle ore 20 dal lunedì al venerdì

Mentre il dicastero, dopo le dimissioni di Claudio Scajola e l’interim di Silvio Berlusconi, lavora al complesso tema della liberalizzazione, e mentre il toto-ministri continua (tra gli ultimi nomi che circolano, quello di Giancarlo Galan), Poste italiane approfondisce il suo progetto per rivedere l’organizzazione interna, anche davanti al notevole calo dei traffici, solo nel 2009 scesi del 9,9%.

Delle due ipotesi messe a punto negli ultimi tempi, pare che a prevalere sia quella di ridurre, eccezion fatta per alcune tipologie urgenti, il servizio di recapito a cinque giorni dai sei attuali. Con l’impegno, però, di estenderlo all’intera fascia oraria 8-20.

Se venisse confermata, gli effetti pubblici sarebbero notevoli. Perché il portalettere non busserà più il sabato, quando ragionevolmente le aziende e gli uffici sono chiusi, ma al contrario in casa c’è qualcuno in grado di ritirare gli invii a firma.

L’intervallo utile per la consegna, inoltre, verrebbe automaticamente aumentato, in quanto l’accettazione del sabato negli uffici postali sarebbe da considerarsi come anticipo del lunedì, quindi non più conteggiabile per le valutazioni delle tempistiche fissate dal ministero, proprio come ora non lo sono la domenica ed i festivi. Un esempio: le spedizioni massive, oggi caratterizzate dal “J+3”, se affidate agli sportelli il mercoledì non dovranno più essere consegnate entro il sabato per rispettare i parametri, ma il termine scivolerà al lunedì successivo. La stessa cosa vale per le cassette, che -stando al progetto- non verranno più svuotate di sabato. D’altro canto, secondo Poste questo è il giorno in cui i flussi in entrata risultano più bassi, addirittura del 45%, sulla media settimanale.

Le novità risulteranno importanti anche sul fronte della logistica e dello smistamento. Il personale in esubero -promette la società- verrà reimpiegato nelle attività commerciali.

“Il nuovo modello organizzativo -si legge nel documento presentato alle organizzazioni sindacali- inciderà significativamente sullo sviluppo dell’offerta, consentendo a Poste italiane di ampliare il presidio della clientela all’intera giornata, anche mediante la proposta di nuovi servizi in linea con la diversificazione della domanda. In tal modo l’azienda si propone di ottenere il miglioramento del recapito dei prodotti urgenti e della corrispondenza pregiata, attraverso la riduzione del numero di invii inesitati, e la fornitura di servizi personalizzati anche nelle ore pomeridiane e serali”.

Se il progetto di ridurre drasticamente le attività postali del sabato diventasse operativo, in quel giorno pure le cassette non verranno svuotate
Se il progetto di ridurre drasticamente le attività postali del sabato diventasse operativo, in quel giorno pure le cassette non verranno svuotate
La doppia versione iniziale del progetto
La consultazione pubblica sul servizio realizzata dal ministero
Il calo dei flussi nel settore postale tradizionale
           


Compleanno con auguri dentellati
02 Lug 2010 19:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Non sono più possibili i personalizzati elvetici? Nessun problema, arriva l’erinnofilo fatto in casa...
La vignetta per il mezzo secolo di Beniamino Bordoni
La vignetta per il mezzo secolo di Beniamino Bordoni

Un personalizzato non bastava; d’altro canto, è stato realizzato nel 1999 quando, per pochi mesi, la Svizzera diede la possibilità di realizzare i “fai da te”. E la Ebbi pubblicità spa, dalla vicina Gallarate (Varese), ne approfittò immortalando fra l’altro l’attuale amministratore unico, Beniamino Bordoni, con il cappellino di Babbo Natale, immagine poi utilizzata per spedire gli auguri ai clienti dell’azienda.

Non più disponibile il supporto elvetico, e incombendo il giro di boa del mezzo secolo, la sorpresa è stata realizzata in... casa, producendo quello che appare un vero e proprio francobollo. “Il 13 giugno -spiega la moglie, Roberta Di Giorgio- Beniamino ha compiuto cinquant’anni, tappa veramente importante e che, come tutti, attendeva anche con un po’ di timore... Allora ho pensato di regalargli qualcosa di veramente speciale e ho fatto stampare un erinnofilo. Ho scelto una foto volutamente «monella», in cui Ben appare con una bandana sulla fronte (eravamo a Verona al concerto di Ligabue), ma volevo proprio che venisse fuori la personalità allegra, spiritosa, goliardica e giovanile del mio «vecchietto»! Quando glieli ho consegnati (me ne hanno stampati tantissimi) è stato veramente contento... non se lo aspettava”.

D’altro canto -aggiunge- “mi ha coinvolto in tutto ciò che sono le sue passioni: il lavoro, la filatelia e la numismatica, per le quali è collezionista e giornalista, i trenini, la storia di Gallarate, di cui credo abbia raccolto circa quattrocento pezzi tra libri e libretti che sta catalogando in un bellissimo volume. La passione per la filatelia e l’amore per Gallarate sono sicuramente state ereditate da suo papà Cesare. La curiosità e la voglia di conoscere, invece, lo accomunano con mamma Marina. Ritengo che se fossero ancora qui sarebbero molto fieri e orgogliosi di lui...”.

Il vero personalizzato elvetico, realizzato nel 1999 e impiegato a fini pubblicitari
Il vero personalizzato elvetico, realizzato nel 1999 e impiegato a fini pubblicitari
L'“occhio” sulle pubblicità delle manifestazioni filateliche
Il servizio per il francobollo di Concetto Marchesi
Tra geografia amministrativa e marcofilia
           


L’orgoglio gay finisce dentellato
02 Lug 2010 12:02 - DALL'ESTERO
Domani l’Austria renderà omaggio alla “Parata dell’arcobaleno”, nata quindici anni fa
Il francobollo; sarà disponibile da domani
Il francobollo; sarà disponibile da domani

Uscirà domani, giorno dell’incontro 2010 caratterizzato dallo slogan “Siamo una famiglia!”, il francobollo da 55 centesimi con cui l’Austria saluta la “Regenbogen parade”, nome che potrebbe essere tradotto come “Parata dell’arcobaleno”, che oggi rappresenta uno dei più importanti raduni promossi dalla comunità di lesbiche, gay, bisessuali e transgender.

È una manifestazione politica -viene spiegato da Österreichische post ag- che, nel quadro di una sfilata gioiosa e ricca di brio, si impegna per l’eguaglianza dei diritti. Nata con la prima edizione il 29 giugno 1996, dal 2003 gode del sostegno assicurato dal Comune e negli ultimi tempi ha attirato oltre centomila persone tra partecipanti, visitatori e curiosi.

Offre una particolarità simbolica: sul “Ring”, cioè lungo la circonvallazione della capitale in cui sfila, la marcia avviene nel senso contrario rispetto a quello del traffico.

La vignetta della carta valore è firmata da Christian Högl, grafico e copresidente dell’associazione organizzatrice, “Iniziativa omosessuale a Vienna”. Negli ultimi otto anni ha realizzato molti disegni sul tema.

Stando agli specialisti, mentre figurano numerosi francobolli dedicati a personaggi che oggi sarebbero considerati Lgbt, non se ne conoscono di specifici sul movimento o comunque assimilabili. Esistono, tuttavia, annulli.

Il sito dell'iniziativa (in tedesco)
Una collezione in tema (in inglese)
L'annullo impiegato a Grosseto nel 2004 ed altri precedenti
           



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