Se la mail non viene visualizzata correttamente cliccare qui
quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
home archivio presentazione segnala ad un amico


Il “minilibro” rilancia la Biblioteca apostolica
27 Ago 2010 01:35 - VATICANO
Insieme a due francobolli, sarà disponibile dal 20 settembre, il giorno in cui la struttura riaprirà dopo circa tre anni di lavori
Una delle pagine del “minilibro”, dedicata alla Dialettica
Una delle pagine del “minilibro”, dedicata alla Dialettica

Anche il Vaticano continua a farsi... tentare dalle iniziative dentellate che vanno fuori dai canoni tradizionali. Il 13 giugno 2002, ad esempio, ha saggiato l’ebbrezza del francobollo tondo (è il foglietto da 1,55 euro che accompagna la serie per il secolo e mezzo delle produzioni postali pontificie), il 20 marzo 2003 in argento (il 2,58 euro in congiunta con la Polonia per i venticinque anni del Pontificato di Giovanni Paolo II), il 12 ottobre 2006 in rilievo (la serie da 40 e 65 centesimi, nonché da 1,40 euro e 2,80 euro fogliettato, per il mezzo millennio dei Musei vaticani), il 26 giugno 2007 il sagomato come fosse un palco teatrale (il 2,80 euro in blocco della serie per Carlo Goldoni), il 13 novembre 2008 il triangolare (il 2,50 euro per la convenzione postale con lo Smom), il 4 novembre 2009 in braille (il 65 centesimi per il bicentenario dell’inventore omonimo). Ed ora tocca al “minilibro”.

Si tratta del taglio da 3,90 euro inserito in una confezione che richiama la Biblioteca apostolica vaticana (Bav); sulla carta valore figura uno dei suoi artefici, Sisto V, “mentre all’interno vi sono riprodotte alcune pagine con le immagini delle arti liberali” (Aritmetica, Astronomia, Dialettica, Geometria, Grammatica, Musica e Retorica) tratte dal Codice urbinate latino 329.

L’insieme, prodotto in un massimo di 110mila pezzi, è associato a due esemplari in fogli, che hanno una tiratura limite pari a 200mila copie e un costo di 65 (illustrato con Gesù crocefisso) ed 85 centesimi (i santi Cosma e Damiano).

L’iniziativa vuole sottolineare la riapertura della Biblioteca, prevista per il 20 settembre -proprio il giorno dell’emissione- dopo circa tre anni di lavori.

Le origini della struttura -spiegano da oltre Tevere- “possono essere ricondotte al IV secolo, periodo al quale viene fatto risalire lo «scrinium» della Chiesa romana, che serviva tanto da biblioteca quanto da archivio. A papa Eugenio IV si deve il primo inventario della Bav, il primo nucleo di 350 codici greci e latini che erediterà poi il suo successore Niccolò V incrementandolo notevolmente con l’acquisizione di ulteriori manoscritti e la trascrizione di altri. Alla sua morte la raccolta era la maggiore d’Europa con i suoi circa 1500 codici. È solo con Sisto IV e la sua bolla «Ad decorem militantis Ecclesia» (1475) che l’insieme di codici diventa una vera biblioteca moderna dotata di collezioni, acquisizioni fondi e rendite”. Nel 1587 Sisto V incarica l’architetto Domenico Fontana di costruire le fondamenta di una nuova e più ampia sede. L’edificio, il medesimo di adesso, sorge sulle scale divisorie tra il cortile del Belvedere e quello detto ora della Biblioteca; nel piano più alto si trova la grande aula a due navate, il salone Sistino, destinata a contenere le raccolte. Nel 1738 la Biblioteca si arricchisce di collezioni artistiche greche e romane e soprattutto del medagliere del cardinale Albani, allora il secondo più grande insieme esistente dopo quello del re di Francia. Con Leone XIII si avvia invece un processo di modernizzazione che ha come protagonista il prefetto Franz Ehrle; adotta quelle regole per la catalogazione rimaste in vigore fino al 1985, anno in cui viene introdotto il supporto informatico.

La serie è composta da due francobolli e dalla confezione nella quale è alloggiato il terzo
La serie è composta da due francobolli e dalla confezione nella quale è alloggiato il terzo
Tutte le emissioni del 20 settembre
La Biblioteca apostolica
Tra le recenti performance vaticane, la carta valore con testi in braille
           


L’anno filatelico ricomincia
26 Ago 2010 21:08 - APPUNTAMENTI
Fra le manifestazioni del fine settimana, San Daniele del Friuli e Torri del Benaco
Torri del Benaco ha raggiunto la sua ventitreesima edizione
Torri del Benaco ha raggiunto la sua ventitreesima edizione

Prossima al via la nuova stagione filatelica. Questa volta non annunciata da Riccione, iniziativa scivolata al 10-12 settembre, ma da due manifestazioni nel Nord-Est, entrambe in programma tra il 28 ed il 29 agosto.

San Daniele del Friuli, che tra il 25 ed il 28 giugno ha proposto la “Filsanda”, torna con “San Daniele 2010”, al solito firmata dal Circolo filatelico intitolato a Lucio Manzini. L’appuntamento è in via Garibaldi 23, dove tra le ore 9 e le 13 e tra le 17 e le 22 verrà proposto un percorso propedeutico, ideato soprattutto per chi vuole avvicinarsi al settore. Nei pannelli, le collezioni di Primo Barachino (“I fari - le sentinelle del mare”), Albano Boscarello (“I pompieri”), Luigino Chittaro (“Eros Donnini - Il principe del bulino”), Sandro Iervasutti (“Teotihuacan - la città degli dei”), Gaetano Osso (“L’Onu di Vienna”), Nino Saveri (“Il santo Natale nell’arte”) e Lucio Zuliani (“Regno d’Italia, 1861-1944”). Predisposti cartolina e cachet-souvenir raffigurante la chiesa del Castello. L’ingresso è libero.

Torri del Benaco (Verona), invece, attraverso il Circolo filatelico numismatico cittadino propone alle scuole elementari di viale Fratelli Lavanda “Torri 2010”, articolata in convegno commerciale (9-12.30, 15-19), mercatino antiquariale (9-22) e mostra filatelico-numismatica (sabato 9-21, domenica 9-20). Gli studi postali scelti per l’allestimento sono di Gabriele Cattazzo (“Storia dell’aviazione militare italiana”), Fulvio Crocenzi (“150° Della spedizione dei Mille nel 150° dell’Unità d’Italia”), Claudio Togni (“Bolli ed annulli postali di Caprino Veronese”) e Bruno Reiter (“Roteando tra le nuvole”). Anche in questo caso, la visita è gratuita; previsti un omaggio a tutti i collezionisti minorenni e, per sabato, l’annullo con la chiesa parrocchiale dedicata a san Marco Evangelista.

Dopo “Filsanda”, svoltasi due mesi fa (nelle foto, una panoramica e, sotto a destra, il sindaco Emilio Job che premia con il “Lucio Manzini” Igor Pirc, mentre sullo sfondo figura il presidente del sodalizio organizzatore, Sandro Iervasutti), San Daniele del Friuli torna con un’altra manifestazione
Dopo “Filsanda”, svoltasi due mesi fa (nelle foto, una panoramica e, sotto a destra, il sindaco Emilio Job che premia con il “Lucio Manzini” Igor Pirc, mentre sullo sfondo figura il presidente del sodalizio organizzatore, Sandro Iervasutti), San Daniele del Friuli torna con un’altra manifestazione
“Filsanda 2010”, l'annuncio
Verso Riccione: l'annullo predisposto da San Marino
           


L’Efta? Si è... rotta
26 Ago 2010 17:06 - DALL'ESTERO
Anomala l’immagine della carta valore elvetica, in cui la sigla dell’associazione risulta spezzata in due
Il francobollo elvetico, disponibile dal 3 settembre
Il francobollo elvetico, disponibile dal 3 settembre

Nel 2010 l’Efta, in italiano Associazione europea di libero scambio (Aels), celebra il mezzo secolo di attività, contando su appena quattro membri residui: due (Norvegia e Svizzera) rimasti dalla pattuglia dei fondatori che volevano trovare un’alternativa all’allora Comunità economica europea -gli altri oggi fanno parte dell’Ue- e due (Islanda e Liechtenstein) che si sarebbero inseriti successivamente. Il gruppo, oltretutto, potrebbe scendere ulteriormente, dato che Reykjavík l’anno scorso ha bussato alle porte di Bruxelles.

Vista dalla Svizzera, l’esperienza resta comunque positiva. Solo cinquant’anni fa -dicono da Berna- “nessuno avrebbe creduto che l’Aels potesse agire a livello globale con i propri accordi di libero scambio”. I vantaggi per un Paese esportatore com’è appunto la Svizzera sono definiti cospicui: una parte considerevole delle condizioni quadro per il commercio con l’estero si basa infatti sui negoziati sottoscritti dal sodalizio con Stati terzi. In particolare, l’entrata in vigore dello Spazio economico europeo nel 1994 e gli accordi della delegazione elvetica con l’Ue del 2002 e 2004 hanno originato un mercato comune che coinvolge pressoché tutto il Vecchio continente.

Il 3 settembre l’anniversario verrà sottolineato con una carta valore da 1,40 franchi. Si caratterizza per un’impaginazione inconsueta: la sigla dell’Efta è posizionata a cavallo della dentellatura, scelta che rende difficile la lettura. È completata con testi esplicativi in inglese.

Il giro di boa è stato ricordato il 7 giugno pure dal Liechtenstein.

L'omaggio del Liechtenstein, uscito il 7 giugno
L'Efta sul web (sito in inglese)
Nella stessa infornata svizzera, la serie per l'Optical art
           


Ultimi giorni per partecipare a “Philalux”
26 Ago 2010 11:48 - APPUNTAMENTI
Il termine entro il quale candidarsi alla manifestazione lussemburghese scade l’1 settembre

Organizzata in Lussemburgo ma scivolata di un anno (prevista dall’1 al 4 luglio 2010, è stata spostata al 28 aprile - 1 maggio 2011), la manifestazione europea “Philalux” ha visto modificare anche i riferimenti italiani.

Commissario aggiunto non è più Michele Caso, bensì Marco Occhipinti. A lui vanno spedite (ma entro l’1 settembre) le richieste di adesione, utilizzando la mail marco@mondochat.it.

Le domande compilate prima del rinvio rimangono valide, tranne quelle riguardanti la letteratura, che adesso vanno integrate con un modulo specifico. Lo stesso dovrà essere impiegato anche per chi decide ora di aderire. Tre le categorie previste: manuali e studi speciali pubblicati dopo l’1 gennaio 2006; giornali e periodici filatelici pubblicati dopo l’1 gennaio 2009; cataloghi pubblicati dopo l’1 gennaio 2009.

La manifestazione comprende anche le aree non competitiva (ad invito), filatelia tradizionale, tematica, storia postale, un quadro (tradizionale, tematica e storia postale), giovanile (in tre gruppi: tra i 13 ed i 15 anni, tra i 16 e i 18, tra i 19 e i 21).

Il foglietto promozionale della manifestazione, uscito il 16 giugno scorso
Il foglietto promozionale della manifestazione, uscito il 16 giugno scorso
Il sito ufficiale della manifestazione (in inglese)
Il modulo da compilare per tutte le categorie, letteratura esclusa (file pdf plurilingue)
           




E per Anjeza Gonxhe Bojaxhiu c’è anche la congiunta
26 Ago 2010 06:42 - DALL'ESTERO
Madre Teresa di Calcutta, che oggi avrebbe compiuto un secolo, ricordata da Albania, Kosovo e Macedonia attraverso un progetto condiviso. Cui si aggiunge il dentello dell’Austria
Il francobollo austriaco…
Il francobollo austriaco…

Assume un particolare significato la congiunta che debutta oggi in Albania, Kosovo e Macedonia per Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, certamente più nota come madre Teresa di Calcutta. Primo per i Paesi coinvolti, in quanto nacque, esattamente un secolo fa, da una famiglia albanese che abitava a Skopje, attuale capitale della Macedonia. E poi per la celerità nel comunicare i dati, attenzione che nell’area balcanica non è così frequente.

Il triplo francobollo, che riporta il viso della beata, ha un costo rispettivo di 100 lek, 1,00 euro e 60 dinari; le confezioni sono da nove pezzi.

Naturalmente, non è la prima volta che la zona ricorda la fondatrice della Congregazione delle missionarie della carità. Tirana, ad esempio, vi ha dedicato persino la serie ordinaria uscita in più tappe il 4 ottobre 1992 (tagli da 40 e 60 qindarka, 1,00, 1,80, 2,00, 2,40, 3,20, 5,60, 7,20, 10,00 lek), nel luglio 1994 (5,00, 18,00 e 25,00 lek), in data imprecisata dello stesso anno (20,00) e nel 1995 (60,00) e sovrastampato tra il novembre e il dicembre 2006 (40,00 su 10,00). Cui vanno aggiunte la PostEurop del 5 maggio 1996 (25 e 100 lek, foglietto da 150), i commemorativi per la morte del 13 settembre 1997 (100) e per Diana del 31 agosto 1998 (le due donne figurano nell’esemplare da 100 unità, cui si aggiunge un altro, da 60, con la sola principessa), la congiunta con l’Italia nel primo anniversario dalla scomparsa del 5 settembre 1998 (60 e 100), il centenario del premio Nobel (taglio da 200,00 unità associato ad altri tre dentelli da 10,00, 20,00 e 90,00 con ulteriori soggetti), la beatificazione del 19 ottobre 2003 (40,00, 250,00 e foglietto da 350,00), il decimo dalla morte del 15 novembre 2007 (60,00, 130,00 e foglietto da 200,00).

Dal canto suo, Skopje l’ha citata per la PostEurop del 22 novembre 1996 (40,00 dinari, in serie con un secondo pezzo da 20,00), il novantesimo dalla nascita del 26 agosto 2000 (6,00), il decimo anniversario dei francobolli locali a tema europeo del 9 maggio 2006 (60,00 in foglietto, associato ad un altro dal medesimo nominale con Giovanni Paolo II).

Alle celebrazioni oggi si aggiunge pure l’Austria, presente con un taglio da 1,30 euro.

La minicollezione, per la quale sono già noti i tributi di Eire (uscito il 17 giugno), Francia (31 maggio), Germania (12 agosto), Monaco (29 aprile) e Stati Uniti (atteso per il 5 settembre), potrebbe svilupparsi ancora. Fonti giornalistiche locali, ad esempio, danno per certo l’intervento dell’India.

…e la congiunta tra Albania, Kosovo e Macedonia su fdc: i tre esemplari escono oggi, giorno esatto del centenario
…e la congiunta tra Albania, Kosovo e Macedonia su fdc: i tre esemplari escono oggi, giorno esatto del centenario
Fra le emissioni recenti, quella della Germania
Rassegna stampa (file pdf)
           


Le Giuliette trovano il loro Romeo
25 Ago 2010 23:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Postale sin dal titolo, “Letters to Juliet”, il film diretto da Gary Winick
“Letters to Juliet” è appena giunto sui grandi schermi italiani
“Letters to Juliet” è appena giunto sui grandi schermi italiani

Chi ritira le lettere di amori perduti o desiderati lasciate a Verona sotto il balcone di Giulietta Capuleti? È un gruppo di signore (tra cui Milena Vukotic) che ogni giorno -con il supporto del Comune- prende le missive, le legge, scrive le risposte, le affranca con il 65 centesimi “San Giorgio e la principessa di Trebisonda” dell’ordinaria “La donna nell’arte” e le imbuca, sperando di aiutare il prossimo.

Comincia così “Letters to Juliet”, il film che in questi giorni ha raggiunto il grande schermo anche nei cinema italiani. “La cosa meravigliosa di questa tradizione (quella del cortile) e dell’amore in generale, è che ci vogliono credere tutti”, dice il regista Gary Winick. Dagli anni Trenta in poi la sfortunata protagonista ha ricevuto migliaia di missive dal mondo intero: talvolta sono semplicemente indirizzate a “Giulietta - Verona”, eppure arrivano a destinazione (cioè al Club di Giulietta), dove sono al lavoro molti volontari. Tutte hanno un riscontro, a volte con l’aiuto di traduttori esterni.

L’idea della pellicola ha preso forma quando le produttrici Caroline Kaplan ed Ellen Barkin furono attratte da un album di Elvis Costello, “The Juliet letters”, attraverso il quale si resero conto della questione. Qualche tempo dopo scoprirono il libro, “Letters to Juliet: celebrating Shakespeare’s greatest heroine, the magical city of Verona and the power of love” (“Lettere a Giulietta”), scritto dalle sorelle Lise e Ceil Friedman. “Più ci documentavamo su questo fenomeno e più ci sembrava un’idea bella, romantica”, aggiunge Caroline Kaplan.

Sul filo della narrativa postale, il tranquillo impegno viene stravolto dall’arrivo, un giorno, di un’aspirante giornalista statunitense (interpretata da Amanda Seyfried), che comincia ad aiutare il gruppo e trova, dietro ad una pietra della storica costruzione, una missiva scritta mezzo secolo prima, nel 1957. Si decide comunque di dare corso alla richiesta, e la replica viene ricevuta dalla mittente di allora (Vanessa Redgrave), un’inglese -ormai nonna- che si fa convincere a ritornare in Italia per trovare la sua vecchia fiamma. E scatta la ricerca per tutta la Toscana, allo scopo di individuare il Lorenzo Bartolini (Franco Nero) abbandonato all’epoca.

La signora, accompagnata dal nipote (Christopher Egan) e dalla ragazza nordamericana, ci riuscirà e il lieto fine -doppio- è garantito. Anche se la scena conclusiva, che ancora una volta richiama il terrazzino reso famoso da William Shakespeare, assume un po’ i contorni della parodia.

Due scene postali del film, ambientato a Verona e poi sviluppato nelle campagne toscane: il muro con tutti i messaggi lasciati sotto al balcone di Giulietta ed il gruppo incaricato di rispondere al lavoro
Due scene postali del film, ambientato a Verona e poi sviluppato nelle campagne toscane: il muro con tutti i messaggi lasciati sotto al balcone di Giulietta ed il gruppo incaricato di rispondere al lavoro
Il sito del film
Verona presenta il famoso balcone
Il club di Giulietta
           




Autorità indipendenti, manca solo l’Italia
25 Ago 2010 19:09 - DALL'ESTERO
Pronto ad operare il Gruppo dei regolatori europei per i servizi postali (Ergp); la prima riunione all’inizio del 2011
Il provvedimento porta la firma del presidente della Commissione, José Manuel Barroso (© Unione Europea, 2010)
Il provvedimento porta la firma del presidente della Commissione, José Manuel Barroso (© Unione Europea, 2010)

In Belgio, ad esempio, c’è l’Institut belge des services postaux et des télécommunications, in Estonia il Sideamet, a Malta la Malta communications authority, in Polonia l’Urząd komunikacji elektronicznej, nel Regno Unito la Postal services commission. Dei ventisette Paesi Ue, solo Italia risulta ancora priva della struttura; in luogo del nome, vi si legge che l’autorità nazionale di regolamentazione indipendente è “da designare”.

Un percorso obbligato, visto che la direttiva 97/67/Ce impone di scegliere una o più autorità nazionali di regolamentazione, giuridicamente distinte e funzionalmente indipendenti dagli operatori postali, anche nel caso in cui gli Stati membri mantengano la proprietà o il controllo di questi. Il Parlamento italiano, con la legge 96 del 4 giugno 2010, ha delegato il Governo ad adottare “uno o più decreti legislativi... per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari”.

Aspettando che Roma si decida, Bruxelles va avanti, creando il Gruppo dei regolatori europei per i servizi postali (Ergp, per European regulators group for postal services), composto dal presidente o da un suo sostituto di ogni realtà nazionale.

Compiti dell’organismo sono consigliare e assistere la Commissione nell’opera di consolidamento del mercato interno dei servizi postali, a riguardo di: qualsiasi questione relativa ai servizi postali che rientri nella sua competenza, lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali e l’applicazione coerente in tutti gli Stati membri del quadro di regolamentazione. D’accordo con la Commissione effettua, inoltre, “ampie consultazioni aperte e trasparenti dei partecipanti al mercato, dei consumatori e degli utilizzatori finali”.

Il Gruppo, che deve servire da organo di riflessione, dibattito e consulenza, dovrà facilitare la consultazione, il coordinamento e la cooperazione tra le autorità nazionali nonché tra queste e la Commissione, al fine di consolidare il mercato interno. Elegge tra i suoi membri un presidente e un vice (la prima riunione, che designerà anche i rappresentanti, è prevista per l’inizio nel 2011); oltre agli incaricati dei membri Ue vi possono partecipare, con la qualifica di osservatori, quelli provenienti dagli altri Paesi dello Spazio economico europeo e dei candidati all’ingresso nell’Unione. Prevista la possibilità di creare sottogruppi, volti ad esaminare questioni specifiche.

Il dibattito in Italia: l'invito, in febbraio, dell'Agcm…
…e la candidatura dell'Agcom
Anche la consultazione pubblica del ministero si è occupata del tema
           


Addio all’Ipost
25 Ago 2010 11:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il sito dell’Istituto di previdenza dei postelegrafonici aggiornato con la comunicazione della sua chiusura. Una storia nata nel 1919
L'Istituto è durato poco più di novant'anni
L'Istituto è durato poco più di novant'anni

La notizia non è certo nuova (il provvedimento da cui nasce è il decreto-legge pubblicato in “Gazzetta ufficiale” il 31 maggio), ma per lunghe settimane il sito di riferimento è stato fermo sulle vacanze per i figli dei dipendenti, proponendo una bella foto di tutt’altro tenore.

Ed ora è giunto il confronto con la realtà, annunciata attraverso l’immagine interna del Senato e uno stringato testo, dal titolo “Manovra economica: Ipost è soppresso”. “Con la conversione in legge del decreto n 78 (misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica), l’Istituto postelegrafonici -si legge- è soppresso. Le funzioni dell’Ipost sono definitivamente trasferite all’Inps che succede in tutti i rapporti attivi e passivi. Di conseguenza i servizi per l’innanzi garantiti da Ipost saranno erogati dall’Inps nella sua qualità di ente incorporante”.

Ente pubblico non economico negli ultimi tempi sottoposto alla vigilanza del ministero allo Sviluppo economico, finora ha erogato -dicono dalla sede- il trattamento di quiescenza e le prestazioni di assistenza, mutualità e credito al personale di Poste italiane spa e delle società collegate.

È l’erede dell’ente morale creato nel 1919 con il nome di Istituto nazionale di mutualità e previdenza tra il personale postale, telegrafico e telefonico. Nel 1930 cambiato in Istituto di assistenza e previdenza per i postelegrafonici e dodici anni dopo suddiviso nell’Istituto cauzioni e quiescenza per i ricevitori postali e telegrafici e nell’Istituto di assistenza e previdenza per il personale delle ricevitorie Pt. Il secondo, nel 1952, diventa Istituto postelegrafonici ed ingloba il primo, “con il compito di corrispondere al personale delle ricevitorie Pt la pensione e la buonuscita oltre a provvedere, tra l’altro, all’assistenza scolastica e all’ospitalità degli orfani in convitto”.

Ancora una dozzina di mesi e diventa ente pubblico, sottoposto alla tutela e alla vigilanza del ministero delle Poste, riordinato strutturalmente e funzionalmente. Suo scopo è provvedere al trattamento previdenziale e assistenziale del personale dei piccoli uffici postali, mentre la gestione degli addetti applicati nelle sedi principali e al ministero compete al Tesoro.

La riforma del 1979 sugli enti inutili lo salva, ma la situazione cambia ancora nel 1994, dopo la trasformazione di Poste italiane in ente pubblico economico. L’Ipost diviene l’ente previdenziale di tutto il personale dipendente di Poste, ruolo confermato con lo sviluppo dell’operatore in società.

L’ultima modifica è del 1998, con la nomina degli organi istituzionali. Intanto, però, la riforma si fa necessaria; alla scadenza dei mandati e in attesa di un complessivo processo di riordino e razionalizzazione, viene commissariato. Nel 2007 ponendo alla guida Giovanni Ialongo e poi, dopo la sua nomina a presidente di Poste, Rino Tarelli.

Come si presenta ora l'“home-page” dell'Ipost, che apre sulla notizia della soppressione
Come si presenta ora l'“home-page” dell'Ipost, che apre sulla notizia della soppressione
Il sito istituzionale
Il 29 maggio “Vaccari news” spiega il contenuto del decreto-legge
La nomina, nel 2007, di Giovanni Ialongo a commissario straordinario
           




L’Amministrazione Pt a “Roma 1960”
25 Ago 2010 01:51 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
I preparativi, i primi resoconti e i commenti riguardanti le Olimpiadi di mezzo secolo fa secondo la stampa specializzata dell’epoca
L'annullo del 25 agosto riguardante l'ufficio postale da campo a monte Antenne
L'annullo del 25 agosto riguardante l'ufficio postale da campo a monte Antenne

Posta, telegrafo, telefono, radio e televisione: era questo- secondo l’allora direttore generale delle Poste e delle telecomunicazioni, Romolo De Caterini- l’“apparato pentagonale” organizzato mezzo secolo fa per sostenere dal punto di vista delle comunicazioni le Olimpiadi: le gare si sarebbero aperte il 25 agosto 1960, sviluppandosi sino all’11 settembre.

Il solo supporto telegrafico -scriveva il dirigente alla vigilia della manifestazione, nel numero di luglio-agosto di “Poste e telecomunicazioni”- era calibrato in modo da garantire “non meno di 500.000 parole all’ora”, e “gli altri lati del pentagono” erano ad un livello simile. “Più e non meno di centomila giornate lavorative costituiranno l’impegno di esercizio che la nostra Amministrazione dovrà fronteggiare... L’apporto finanziario, per gli investimenti patrimoniali e le spese di esercizio, ammonterà a circa cinque miliardi di lire che non è improbabile possa essere ripianato da maggiori entrate”.

A settembre, invece, “Rassegna postelegrafonica” ospita un primo resoconto. Gli uffici postali di Roma, Napoli e Castel Gandolfo hanno subìto “radicali migliorie, con la più razionale utilizzazione dello spazio, la ridistribuzione dei servizi interni e di sportelleria, la fornitura di un più razionale arredamento, di più idonei mezzi di custodia e di una più efficiente attrezzatura strumentale”, mentre qualche sede è stata trasferita in nuovi locali. Ventotto gli uffici provvisori allestiti presso tutti i complessi sportivi ed i centri stampa, una parte dei quali su supporto mobile ed uno, quello presso il camping di monte Antenne, sotto la tenda. Presso il Roma Ferrovia è stata attivata una sezione speciale “per garantire il celere avviamento dei dispacci in arrivo e in partenza, da e per gli uffici provvisori, dotati ciascuno di speciale annullo; particolarmente importante fra essi quello istituito nel villaggio olimpico, servito da oltre ottanta unità poliglotte, che ha avuto un impressionante movimento di corrispondenze, con una vendita di francobolli di cinque milioni di lire al giorno”. Alle basi di Roma Centro, Prati ed Eur “sono stati aperti nuovi sportelli ed installate decine di cassette di impostazione, per consentire ai filatelisti la raccolta degli annulli uguali a quelli in dotazione agli uffici provvisori”.

Dal punto di vista telegrafico, i vari campi di gara, il palazzo delle organizzazioni Coni ed i centri stampa erano collegati a mezzo telescrivente all’Ufficio telegrafico centrale; trecento le cabine telefoniche per le comunicazioni interurbane e duecento quelle per il traffico cittadino aggiunte.

Quanto ai servizi radiotelevisivi, viene lasciata la parola direttamente al ministro delle Poste e delle telecomunicazioni, Lorenzo Spallino: “I lusinghieri risultati conseguiti e l’accresciuto prestigio che la Rai ha meritatamente guadagnato in sede nazionale e internazionale, debbono principalmente essere attribuiti alla competenza e alla preparazione professionale dei tecnici”.

I preparativi per le Olimpiadi all'Eur: il palazzo dello Sport con un ufficio postale mobile (da “Rassegna postelegrafonica” - Fototeca ministero Pt)
I preparativi per le Olimpiadi all'Eur: il palazzo dello Sport con un ufficio postale mobile (da “Rassegna postelegrafonica” - Fototeca ministero Pt)
Da oggi la mostra dell'Uicos al Foro italico
Il francobollo per il mezzo secolo
           


Da 26 centesimi a 3,00 euro. Il fermoposta cresce così
24 Ago 2010 16:04 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Non solo il corriere espresso: aumentato di oltre undici volte il supporto alternativo alle caselle postali
L'avviso che annuncia la novità
L'avviso che annuncia la novità

Mentre nel corso della mattinata puntualmente sono state aggiornate le pagine del sito di Poste italiane riguardanti la nuova organizzazione del corriere espresso, entrata in vigore questa mattina, appare “dimenticata” la pagina del fermoposta.

Perché anche questo strumento oggi è aumentato, e non di poco: di oltre undici volte, passando da 26 centesimi a ben 3,00 euro, pagabili come sempre dal mittente o dal destinatario. Un approccio simile -di fatto volto a scoraggiare il supporto- era stato registrato alla fine dell’anno scorso con i noli delle caselle postali.

Il fermoposta, che quindici anni fa ha ispirato il titolo di un film di Tinto Brass, serve per ricevere presso gli uffici postali abilitati la corrispondenza, dall’Italia o dall’estero. Occorre essere maggiorenni e -precisano da Poste italiane- “chiedere al mittente di scrivere sulla busta il vostro nome o il numero di un vostro documento d’identità, aggiungendo fermoposta nonché il codice di avviamento postale e l’esatta denominazione dell’ufficio postale da voi scelto per il ritiro”.

Per avere quanto arrivato, occorre presentare il documento. La corrispondenza rimane giacente fino a trenta giorni; oltre questo termine, è restituita al mittente se ha indicato il proprio indirizzo.

Il fermoposta viene usato anche dai collezionisti, soprattutto con i dispacci speciali.

Aggiornamento del 14 settembre 2010: solo oggi nel sito della società è stata introdotta la nuova tariffa.

Il supporto è impiegato anche dai collezionisti
Il supporto è impiegato anche dai collezionisti
Fermoposta: la scheda di Poste italiane
La riorganizzazione del corriere espresso, entrata in vigore questa mattina
Gli aumenti relativi alle caselle postali introdotti alla fine dell'anno scorso
           




Che... pacco quello di Enzo Limardi!
24 Ago 2010 14:52 - LIBRI E CATALOGHI
L’invio di prodotti tipici calabresi letto con l’ironia (e l’esperienza di vita vissuta) dell’attore e comico
La copertina del libro propone il protagonista
La copertina del libro propone il protagonista

Psicologia spicciola dell’involucro contenente prodotti tipici, soprattutto alimentari, calabresi. È il soggetto del libro “Il pacco” di Enzo Limardi (Falzea editore, 208 pagine, 13,00 euro).

Un saggio che alterna la psicologia all’ironia, d’attualità nel giorno in cui Poste italiane aumenta del 20% i prezzi per “postacelere 1 plus”, “paccocelere 1 plus”, “paccocelere 3” e “paccocelere maxi” spediti da privati.

Secondo l’attore e comico, “il pacco ha una propria sacralità, una liturgia complessa di cui è difficile classificare per importanza le varie fasi”. “Ha una storia che viene da lontano e che resiste nel tempo, nonostante internet, nonostante il progresso frenetico e accelerato nel campo delle comunicazioni”.

Lo si aspetta come fosse un parente, spedito utilizzando vari canali: si può portare con sé nel viaggio verso il nord, oppure si ricorre ad un cuccettista, a parenti, ad amici o ad amici degli amici, e poi ci sono i conduttori di camion... “Esistono -precisa l’autore- anche i canali di spedizione tradizionali, disciplinati da regolamenti e tutelati da precise garanzie, sono quelli tramite poste e ferrovie, enti a partecipazione statale. Vengono utilizzati spesso, ma hanno un grande difetto: sono freddi; sicuramente sono efficienti, nel senso che i pacchi arrivano a destinazione, ma freddi”. Anche se “quella volta in cui il padre di un mio amico utilizzò un tipo di spedizione che permetteva di seguire tutto il tragitto del pacco via internet... fu la volta in cui il pacco non arrivò mai a destinazione”. Presentati allo sportello, gli invii diventano “«colli a cui si fa corrispondere un numero tatuato a fuoco sul braccio» e, come in un lager, vengono stipati in ricoveri angusti, passati di mano in mano, soprattutto mani ignoranti, trattati come delle bestie; e il pacco soffre”.

Quando si spedisce una confezione dal sud verso il nord tramite poste o ferrovie, “lo Stato dovrebbe chiudere un occhio, fare finta di niente fischiettando distratto, senza far pagare il servizio di trasporto. A titolo di parziale risarcimento per tutto quello di cui siamo stati depredati dall’Unità d’Italia a oggi. Oltretutto precedenti ce ne sono, per esempio, il pedaggio dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria non si paga, la logica dovrebbe essere la stessa”.

Tra i racconti inseriti, quello dell’invio smarrito.

Postacelere e paccocelere, da oggi il computo dell'iva
Aumenti tariffari: l'anticipazione di “Vaccari news”
           


Corriere espresso: da oggi si calcola l’iva
24 Ago 2010 10:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’aumento del 20% colpisce in particolare i privati. Le nuove “lettere di vettura” e il bizzarro divieto di impiegare francobolli
Novità per chi spedisce pacchi con Poste italiane
Novità per chi spedisce pacchi con Poste italiane

Il... segreto era tale solo per Poste italiane, che ancora una volta dimostra -al confronto di altri operatori- di voler comunicare gli aumenti tariffari solo nel giorno in cui vengono introdotti. Perché, almeno con i privati, che non possono scaricare l’imposta, l’introduzione dell’iva sui prodotti del corriere espresso (“postacelere 1 plus”, “paccocelere 1 plus”, “paccocelere 3” e “paccocelere maxi”) significa un aumento secco di almeno il 20% (al conto si aggiungono un minimo arrotondamento, naturalmente all’insù, per il “paccocelere 3” e una suddivisione negli scaglioni di peso per il “paccocelere 1 plus”).

Alla modifica di regime fa seguito quella dei moduli (le “lettere di vettura”), anche se non tutti gli uffici postali li hanno già a disposizione. Scaricabili pure in versione elettronica, così da compilarli al computer, saranno obbligatori dal giorno 28.

E poi c’è il bizzarro divieto di impiegare i francobolli per affrancare, lo stesso già operativo con la “raccomandata1”. I tecnici spiegano la scelta con la necessità di separare le prestazioni del servizio universale (non gravate da iva) e la relativa contabilità da quelle di libero mercato, ma ci si domanda se non fosse possibile trovare altre strade. A meno di non confermare una volta in più ciò che è evidente: il francobollo “filatelico” -come viene definito oltre gli sportelli- è ormai un mero oggetto da collezione, da acquistare e infilare nell’album. Non una carta valore emessa dallo Stato per dimostrare l’avvenuto pagamento di un supporto a natura postale.

Il provvedimento non colpisce il pacco ordinario, perché è inserito nel servizio universale. Fino a venti chili di peso continua a costare 7,00 euro.

La versione elettronica delle nuove “lettere di vettura”
La versione elettronica delle nuove “lettere di vettura”
Il nuovo listino: tre settimane fa l'anticipazione di “Vaccari news”
Aumenti tariffari annunciati con anticipo: così in Francia
Sin dall'inizio, la “raccomandata1” non prevede l'impiego dei francobolli
           




Le Olimpiadi di mezzo secolo fa, pensando al futuro
24 Ago 2010 02:34 - APPUNTAMENTI
Tra le iniziative in ricordo di “Roma 1960”, la mostra dell’Uicos; sarà visitabile dal 25 agosto al 26 settembre
Al Foro italico la mostra dell'Uicos
Al Foro italico la mostra dell'Uicos

Si svolse a Roma dal 25 agosto all’11 settembre 1960 la XVII edizione delle Olimpiadi, e un francobollo da 60 centesimi, in vendita con il prossimo 7 settembre, ricorderà l’anniversario. Ma non sarà l’unica iniziativa volta a commemorare lo storico evento e, in prospettiva, la candidatura della Città Eterna per il 2020.

“Grazie alla tenacia, alla forza, all’abilità diplomatico-sportiva del presidente del Coni, Giulio Onesti, insieme all’impegno compatto dei massimi dirigenti sportivi del tempo -dicono i promotori delle manifestazioni per il mezzo secolo- i Giochi olimpici di Roma non furono solo indimenticabili ma ebbero una duplice chiave di lettura: furono gli ultimi definiti ׂ «a misura d’uomo» ed i primi in cui la tecnologia e l’immagine divennero elemento fondamentale in ambito sportivo”. Da qui l’idea di celebrare il giro di boa “con gli stessi azzurri olimpici di allora, nel ricordo non solo delle eccezionali competizioni ma anche per rammentare come l’occasione olimpica fu ben interpretata dal Paese (impegnato ancora in una lenta e faticosa ripresa post-bellica) e dalla città che migliorò le proprie infrastrutture realizzando impianti all’avanguardia i quali, ancor oggi, sono poli fondamentali delle attività sportive della capitale”.

Tra gli appuntamenti al Foro italico occorre citare l’“Esposizione «Roma ‘60»: filatelia, numismatica, memorabilia”, proposta dall’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi e in svolgimento tra il 25 agosto ed il 26 settembre (orario 18-24, ingresso libero).

Il materiale esposto -anticipa il presidente dell’Uicos, Maurizio Tecardi- “spaziante dai francobolli alle medaglie, dai manifesti ai giornali, dai distintivi ai libri, dai diplomi alle foto, fino ai più svariati oggetti recanti il logo di «Roma ‘60», attirerà certamente la curiosità dei visitatori”. La documentazione filatelica è proposta da Gianni Galeotti (“Londra 1908”), Pasquale Polo (“Cartoline impianti sportivi”, “La staffetta della fiaccola”, “Le emissioni italiane”) e Alvaro Trucchi (“I vincitori di medaglie olimpiche”, “Omaggio a Pierre de Coubertin”). Le memorabilia appartengono principalmente a Mario Capuano (fra gli oggetti, il manifesto ufficiale dei Giochi nelle varie lingue, i giornali e le riviste dell’epoca, le medaglie celebrative, le locandine e il manifesto ufficiale del film “La grande olimpiade”...) ed ancora a Pasquale Polo (altre testate dell’epoca, i bollettini ufficiali del comitato organizzatore, le prove dei biglietti d’ingresso, i regolamenti dei vari sport...), cui si sono aggiunti la famiglia Cimurri, Marco Impiglia, Alfiero Ronsisvalle e Maurizio Tecardi.

Nei giorni 25, 26 e 29 agosto sarà operativo un annullo speciale.

Il francobollo atteso il 7 settembre
Le Olimpiadi mezzo secolo dopo
Il sito di “Roma 2020”
           


Negli annulli tornano le case di Mussolini
23 Ago 2010 20:52 - SAN MARINO
Nel 1983 si intendeva ricordare il centenario trascorso dalla nascita del dittatore e l’obliterazione venne bloccata. Ora l’iniziativa dell’Aasfn

Nel 1983 si scatenò il putiferio (tra i giornali che intervennero, “Il messaggero”, “Il resto del carlino”, “La notte” “Repubblica” e persino la “Pravda”), e l’annullo regolarmente annunciato venne in fretta e furia messo da parte. Volendo ricordare il centenario dalla nascita di Benito Mussolini, fu scelto di citare nell’obliterazione la casa di Predappio (Forlì-Cesena), oggi trasformata in sede di allestimenti temporanei dedicati soprattutto ai primi decenni del Novecento.

Un caso simile -anche se meno impegnativo dal punto di vista politico- lo sta per vivere San Marino. Per la tradizionale manifestazione collezionistica di Riccione (Rimini), questa volta in programma dal 10 al 12 settembre, ha voluto citare villa Mussolini, l’edificio a pochi passi dalla spiaggia dove il dittatore e la famiglia trascorrevano parte delle vacanze estive. Per decenni trascurato, l’ingombrante immobile è stato restaurato -non senza polemiche- pochi anni fa ed ora è diventato un polo culturale.

Dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica gettano acqua sul fuoco, motivando la decisione soltanto con la necessità di trovare un soggetto locale non sfruttato in precedenza. Esigenza comprensibile; forse però bastava cercare meglio.

Ad esempio, ricordando il giornalista Renato Russo, scomparso il 24 giugno scorso e che per decenni ha contribuito a tenere alto il nome di Riccione e delle manifestazioni collezionistiche organizzate nella “Perla verle”.

L'annullo italiano del 1983 (poi ritirato) e quello sammarinese annunciato per il 10-12 settembre. Sotto, villa Mussolini
L'annullo italiano del 1983 (poi ritirato) e quello sammarinese annunciato per il 10-12 settembre. Sotto, villa Mussolini
La casa natale del duce, presentata dal Comune di Predappio
Villa Mussolini secondo il Comune di Riccione
La morte di Renato Russo
           




Ahmadinejad tra tecnologia bellica e francobolli
23 Ago 2010 17:29 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Parte della cerimonia filatelica collegata al primo drone-bombardiere nazionale nel video proposto dalla redazione on-line del “Corriere della sera”

Mahmud Ahmadinejad dalla doppia veste: da una parte partecipa alla presentazione del primo drone-bombardiere denominato da Teheran “Karrar” e in grado di colpire un obiettivo a mille chilometri di distanza, e dall’altra -con il supporto di una ragazzina di cui si vede soltanto il velo- timbra e firma l’ingrandimento di un francobollo dai toni militari, probabilmente collegato al medesimo progetto.

La scena, registrata durante la “Giornata nazionale dell’industria di difesa iraniana”, è proposta nel filmato che accompagna l’articolo pubblicato ieri (ed aggiornato oggi) dalla redazione on-line del “Corriere della sera”. “Questo drone -dice il quotidiano, richiamando le parole del presidente della Repubblica islamica- potrà essere un messaggero di morte per i nemici dell'umanità, ma allo stesso tempo messaggero di salvezza, pace e amicizia per evitare conflitti ed aggressioni”.

Due fotogrammi tratti dal filmato: l'ingrandimento della carta valore e il presidente iraniano dopo la bollatura
Due fotogrammi tratti dal filmato: l'ingrandimento della carta valore e il presidente iraniano dopo la bollatura
L'articolo completo
           


Da porta Pia a Leone XIII
23 Ago 2010 12:06 - VATICANO
Lo stesso giorno del 60 centesimi italiano “Roma capitale” scelto da oltre Tevere per quattro emissioni
Il 65 centesimi per Leone XIII
Il 65 centesimi per Leone XIII

Un 20 settembre davvero impegnativo quello che si annuncia per il 2010. Mentre l’Italia ricorderà la breccia di porta Pia con il nuovo tassello della serie “Roma capitale 2007-2011”, il Vaticano risponderà con ben quattro emissioni, tutte peraltro previste dal programma.

Riguardano la riapertura della Biblioteca apostolica vaticana (per la quale usciranno due tagli da 65 e 85 centesimi nonché una carta valore definita “minilibro” da 3,90 euro), il bicentenario della nascita dei compositori Fryderyk Franciszek Chopin e Robert Alexander Schumann (0,65, 1,00 e foglietto da 4,40 euro), la Madonna di Loreto nel novantesimo dalla proclamazione a patrona dei viaggiatori in aereo (aerogramma da 1,00 euro) e i due secoli dalla nascita di Leone XIII (65 cent).

Fu quest’ultimo personaggio, diventando il 256° pontefice tra il 1878 ed il 1903 (morì il 20 luglio) e firmando il terzo pontificato più lungo della storia, a dover gestire i rapporti con il nuovo Stato sabaudo alla scomparsa di Pio IX.

Nato a Carpineto Romano il 2 marzo 1810, Vincenzo Gioacchino Pecci era dotato di grandissima memoria e fu un grande appassionato della lingua latina, nella quale si distinse fin da giovanissimo per la facilità nello studio (frequentò i gesuiti a Viterbo e poi approfondì Teologia presso il Collegio romano). Ordinato sacerdote a 27 anni, fu inviato dapprima nella diocesi di Benevento, poi in quella di Perugia dove rimase per circa trenta anni. Operò anche come nunzio, in Belgio e in Germania.

È ricordato come il papa delle encicliche, ne scrisse infatti ben 86, anche con lo scopo di superare l’isolamento nel quale si era ritrovata la Santa Sede dopo l’Unità d’Italia. Fra esse spicca la “Rerum novarum” del 1891 che -notano oggi da oltre Tevere- “segnò una svolta nella storia della Chiesa”. È infatti il primo tentativo di calarsi nella realtà dell’epoca, una realtà caratterizzata da conflitti legati al momento storico e politico. Il documento del papa, proprio in relazione a questi fatti, esorta all’azione combinata tra Chiesa, Stato e parti sociali per cercare di risolvere la “questione sociale”. Per questo motivo gli fu attribuito il nome di “papa dei lavoratori” o “papa sociale”.

Tornando al francobollo, l’esemplare è in fogli da dieci e conta su una tiratura di 500mila pezzi.

La “Rerum novarum”, di recente citata da Benedetto XVI nella “Caritas in veritate”, è stata espressamente ricordata nel settantacinquesimo dal Belgio (con tre francobolli da 50 centesimi, 1,00 e 3,00 franchi usciti il 12 febbraio 1966) e, un quarto di secolo dopo cioè nel 1991, ancora da Belgio (14 franchi dell’11 maggio), Cile (100 pesos del 23 maggio) e Vaticano (da 600, 750 e 3.500 lire del 23 maggio).

La serie vaticana del 1991 per il secolo dell'enciclica “Rerum novarum”
La serie vaticana del 1991 per il secolo dell'enciclica “Rerum novarum”
La citazione italiana per porta Pia
           




In volo utilizzando l’elettricità
23 Ago 2010 00:26 - DALL'ESTERO
Il francobollo monegasco ricorda indirettamente gli esperimenti con le cellule solari nonché il sorvolo del Mediterraneo e delle Alpi, compiuto un secolo fa
L'esemplare monegasco; è in vendita da oggi
L'esemplare monegasco; è in vendita da oggi

Quasi trent’anni sono passati da quando la Du Pont promuoveva, attraverso le proprie affrancature meccaniche, il “Solar challenger”, il velivolo superleggero alimentato da 15mila cellule solari e in grado, a quel tempo, di compiere un volo ininterrotto di due ore.

Nel frattempo la tecnologia ha compiuto passi da gigante, e nel luglio scorso il “Solar impulse”, a sua volta azionato da 12mila unità, è rimasto in aria per ben ventisei ore.

Intanto, si pensa alle applicazioni del trasporto pulito, e una testimonianza giunge da Monaco. Le Poste locali emetteranno oggi un francobollo da 95 centesimi per il primo volo postale elettrico internazionale, organizzato tra la città dei Grimaldi e Nizza. L’esperimento, però, non ci compirà, almeno per il momento. Inizialmente previsto per il 27 agosto, è stato rinviato a data da destinarsi: a testimonianza rimane, pertanto, la carta valore.

Il progetto -precisano dall’Office des émissions de timbres-poste- ricorda che Monaco, esattamente un secolo fa, fu la base di partenza del primo sorvolo del Mediterraneo e delle Alpi con il sostegno del principe Alberto I.

Una delle affrancature meccaniche utilizzate negli anni Ottanta dalla Du Pont
Una delle affrancature meccaniche utilizzate negli anni Ottanta dalla Du Pont
           


Michel - Ora tocca al Sud
22 Ago 2010 02:39 - LIBRI E CATALOGHI
Tra i Paesi europei coinvolti: da una parte Francia, Portogallo e Spagna; dall’altra Italia, San Marino e Vaticano, dall’altra ancora Cipro, Grecia e Turchia

Torna, sotto il triplo slogan “neutrale, competente e attendibile”, la catalogazione Michel del centenario, questa volta puntando all’area mediterranea del Vecchio continente.

Il secondo volume della serie si concentra sulla fascia Sud-Occidentale, che per la casa tedesca vuol dire Andorra Francese e Spagnola, Francia, Gibilterra, Monaco, Portogallo (Azzorre e Madera comprese), Spagna. Le 1.360 pagine offrono 66mila valutazioni e 15mila immagini; dal punto di vista redazionale sono stati revisionati i libretti di Madrid. Sviluppate pure le tabelle d’insieme riguardanti le generose produzioni lanciate da Parigi. Per quel che concerne i prezzi, si registra una tendenza generale alla salita e significativi aumenti sono stati introdotti per le produzioni francesi dal 2000 e per le spagnole più vecchie.

Il terzo tomo dedicato all’Europa si occupa essenzialmente dell’area italiana e della striscia balcanica occidentale. Le 1.392 pagine (con 66mila stime e 15.500 riproduzioni) affrontano Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Fiume, Italia, Jugoslavia, Kosovo, Macedonia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia, Slovenia, Trieste e Vaticano. Rispetto all’edizione precedente è stata approfondita Malta, annotando un orientamento alla crescita nelle stime; le revisioni all’insù, in ogni caso, secondo la ditta riguardano la generalità delle emissioni moderne e persino le novità. La maggior parte dei Paesi considerati propone indici per le cartevalori in libretto.

Il bacino si completa con la quarta parte, che vede Bulgaria, Cipro, Cipro Turca, Creta, Epiro, Grecia (Monte Athos incluso), Icaria, Isole dell’Egeo, Isole Ionie, Romania, Rumelia Orientale, Samos, Tracia e Turchia. In questo caso, i 61mila prezzi e le 17mila figure si sviluppano per 1.216 pagine. Per le verifiche, gli esperti si sono concentrati sui foglietti di Romania e sulla Turchia. Dal punto di vista economico la casa editrice segnala sensibili aumenti per tutte le aree e soprattutto per la stessa Turchia, con una grande domanda per Cipro Turca dal 1983 e per Grecia dal 1990.

I tre volumi sono scritti in tedesco ed hanno valutazioni in euro; le immagini sono pressoché tutte a colori. Il costo in Italia è fissato a 59,00 euro l’uno.

Prosegue il rinnovamento firmato dalla Michel e riguardante il Vecchio continente
Prosegue il rinnovamento firmato dalla Michel e riguardante il Vecchio continente
La linea che l'azienda dedica all'Europa
La precedente uscita: il primo volume
I francobolli targati Monte Athos
           




A Rimini citando Albert Camus
21 Ago 2010 17:46 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il titolo 2010 del “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, richiamato dagli annulli, fa riferimento al dramma “Caligola”
Il poster del trentunesimo appuntamento
Il poster del trentunesimo appuntamento

Abbandonati i... fasti del trentesimo anniversario, che nel 2009 videro Italia e San Marino in campo addirittura con un francobollo ciascuno, il “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, in calendario tra il 22 ed il 28 agosto, sarà comunque ricordato a livello marcofilo.

Due gli annulli annunciati, ed entrambi contengono il titolo scelto dagli organizzatori per l’edizione 2010: “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. Parole -spiegano da Rimini- “che riecheggiano quelle che Albert Camus fa pronunciare all’imperatore Caligola nel suo celebre dramma: «ho provato semplicemente una improvvisa sete di impossibile… ho bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità». In ogni uomo, di qualsiasi razza, cultura, religione, tradizione alberga questo desiderio di cose grandi, di qualcosa di infinito. Un’aspirazione che l’uomo in tante occasioni tende a trascurare e a dimenticare, complice innanzitutto una certa mentalità che lo considera solo come il risultato di una casualità chimico-biologica o al limite di un processo evolutivo”.

Mentre l’obliterazione messa a punto da Poste italiane riprende anche il logo, quella dell’antica Repubblica si rifà più direttamente al manifesto ufficiale. Entrambe saranno in uso fino al termine del raduno.

Pronti all’uso gli annulli dell’edizione 2010
Pronti all’uso gli annulli dell’edizione 2010
I due francobolli usciti nel 2009: l’italiano...
...e il sammarinese
Il sito della manifestazione
           


Hibripost, l’attenzione è sui dettagli
21 Ago 2010 01:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il lettore del portalettere è imbracato, permettendogli di avere entrambe le mani libere, e inclinato, così da facilitare la lettura dei codici bidimensionali; l’operazione si completa cliccando soltanto un pulsante

Anche Hibripost propone il monitoraggio delle consegne
Anche Hibripost propone il monitoraggio delle consegne

Si chiama Consorzio Hibripost ed oggi è un operatore che si posiziona sul segmento business come alternativo a Poste italiane per tutte quelle organizzazioni che spediscono grandi quantità di plichi.

Nell’ambito della progressiva liberalizzazione, il nuovo passo è effettuare invii a carattere ibrido anche al di sotto dei venti grammi di peso e al di fuori del monopolio, documentando per via elettronica il momento del prelievo presso il mittente nonché la data ovvero l’ora e la data del recapito. Per questo motivo, in collaborazione con Lektor srl, ha avviato la posta certificata, gestita con il “Sistema data ora certa” (Sdoc).

L’intero progetto -viene spiegato dal Consorzio- è stato realizzato con l’intento di combinare gli aspetti tecnologici adatti a soddisfare le norme ministeriali con le necessità operative avvertite dal personale. Da qui la messa a punto di un congegno hardware leggero con lettore integrato, di facile connessione a dispositivi esterni e governato da un applicativo gps, che consente di controllare ogni singola fase del servizio di consegna: è il “Dolphin 7600gps” della Honeywell scanning & mobility.

È un computer mobile, ideato per migliorare la gestione e la tracciabilità. A differenza di altri simili, ha mantenuto un’ergonomia che garantisce il comodo utilizzo con una sola mano o, se inserito nella propria imbracatura, addirittura senza. Il terminale, altra particolarità, è inclinato di 35 gradi, facilitando la lettura del codice presente sul plico: per attivarlo l’incaricato deve solo premere il tasto laterale dell’apparecchio.

Inoltre, utilizza la tecnologia Bluetooth, evitando qualsiasi problema di movimento legato a cavi e connettori; la batteria dura dieci ore, eliminando la necessità di sostituirla durante i turni di lavoro. Legge tutti i codici a barre lineari o bidimensionali, acquisisce immagini e firme digitali, capisce i caratteri ocr, permettendo di catturare e gestire una quantità di dati superiore al passato.

Durante la consegna, il postino sottopone al terminale il codice bidimensionale (che contiene più dati rispetto a quello lineare), registrando automaticamente l’ora, la data e le coordinate satellitari. Procedure particolari certificano la mancata consegna dovuta a indirizzi errati o a persone sconosciute, decedute, trasferite...

La fase successiva è lo scarico dei dati contenuti nel terminale tramite modem analogico gprs o direttamente presso gli uffici di pertinenza. A questo punto, l’ufficio può verificare se il numero delle missive consegnate corrisponde alla quantità affidata al postino e gestire eventuali casi di mancata consegna.

I dati vengono elaborati dal sistema e visualizzati su una mappa. Ogni punto verde segnalato rappresenta una rimessa andata a buon fine. Cliccandoci sopra è possibile verificare il codice cliente e le altre informazioni raccolte. La stessa immagine può essere visualizzata in formato satellitare.

Tra le aziende che hanno già optato per questo servizio figurano Italcogim energie Gdf Suez, Gruppo Veritas, Sime comm, altre società operanti nell’erogazione di acqua e gas ed importanti istituti di credito.

Con l’integrazione dei terminali Honeywell all’interno del software sviluppato dalla Lektor -precisa il presidente del Consorzio, Andrea Bertoldo- abbiamo creato un enorme valore aggiunto... I benefici di questo sistema si riassumono essenzialmente in una sensibile ottimizzazione dell’intera filiera produttiva rispetto alle tariffe postali attualmente in vigore e in un accurato controllo di ogni singola fase dell’attività di recapito.

Il lettore in dotazione al portalettere è pensato in modo da agevolare e velocizzare le operazioni di registrazione
Il lettore in dotazione al portalettere è pensato in modo da agevolare e velocizzare le operazioni di registrazione
Il Consorzio
           




Siamo già ad ottobre!
20 Ago 2010 22:04 - EMISSIONI ITALIA
Francobolli per l’alta velocità fra Torino e Salerno, “Corriere adriatico” e “Giornata della filatelia”: questi i primi dettagli

Tre cartevalori, la prima delle quali in foglietto, tutte da 60 centesimi ed attese -stando alla programmazione attuale- per il 2, il 5 ed il 29 ottobre. Riguardano il completamento della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Salerno, il quotidiano “Corriere adriatico” e la “Giornata della filatelia”.

Fin qui, i dati che giù si conoscevano, ma ora “Vaccari news” è in grado di indicare i contenuti delle singole vignette.

Nel caso del blocco, figura il “Frecciarossa” su uno sfondo con i colori verde e rosso rappresentati nelle loro sfumature. L’immagine si completa sui bordi, con il proseguimento della sagoma del treno, associata ai loghi di Ferrovie dello stato e Poste italiane.

L’omaggio alla testata di Ancona, che compie il secolo e mezzo, è caratterizzato dal profilo delle Marche sovrapposto, in trasparenza, alla prima pagina del giornale risalente al 5 ottobre 1860 (allora si chiamava “Il corriere delle Marche”) e a quella attuale.

Quanto all’abituale tributo dedicato al mondo del collezionismo, questa volta il soggetto comprende l'immagine multimediale di una serie di francobolli stilizzati, su alcuni dei quali campeggia la scritta “Giornata della filatelia”, mentre in primo piano è riprodotta una lente di ingrandimento a circoscrivere ed evidenziare lo stesso termine “filatelia”.

Nessuna sorpresa in fatto di tirature: il foglietto è prodotto in due milioni e mezzo di pezzi, gli altri due esemplari in quattro.

Un calendario particolarmente intenso: è quello che attende i collezionisti tra settembre ed ottobre
Un calendario particolarmente intenso: è quello che attende i collezionisti tra settembre ed ottobre
Il programma attuale
Tra le anticipazioni di “Vaccari news”: la Scuola enologia di Conegliano
           


Una passione per le cassette...
20 Ago 2010 17:42 - DALL'ESTERO
Dalla Svezia le serie di cartoline dedicate ai contenitori in cui si infila la posta da spedire

Guardate con indifferenza, come un qualsiasi oggetto di arredo urbano, salvo poi accorgersi di loro quando vengono tolte. E il disinteresse colpisce sia quelle modeste e magari conciate, sia quelle solenni o comunque storiche.

Cassette e buche delle lettere potrebbero meritare un’attenzione maggiore: lo sanno a Poste italiane, che sull’argomento qualche anno fa hanno commissionato a De Luca editori d’arte un ponderoso libro fotografico.

Ma se ne sono accorti anche in Svezia, dove l’operatore nazionale ha avviato una nuova linea di cartoline commemorative. Sono quelle che pone in vendita ai convegni commerciali cui partecipa, soprattutto all’estero. Anziché scegliere l’immagine più consueta del monumento importante, quest’anno ha proposto i contenitori postali del luogo: rosso per il Belgio (la cartolina è stata impiegata per “Antverpia” ad Anversa) e per la famosa “pillar box” del Regno Unito (“London”), i recipienti gialli per la stessa Svezia (“Nordia” a Borås) o la Germania (“Ibra” ad Essen).

Ogni cartolina è venduta, affrancata e annullata, allo stand di Posten contro 20,00 corone nazionali; a fine anno la serie completa potrà essere acquistata anche a distanza. L’attuale programmazione ne prevede nove, tante quante dovrebbero essere le presenze della società alle manifestazioni filateliche.

Le prime cartoline della nuova serie prodotte dalla Svezia
Le prime cartoline della nuova serie prodotte dalla Svezia
Bologna, la scomparsa delle cassette in via Bassi
Il volume “Buca delle lettere”
           


Venezia-Feltre e ritorno in sette anni
20 Ago 2010 11:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La lettera, spedita nel 2003, è tornata solo ora al mittente poiché il destinatario risulta trasferito

Ogni tanto capita, e qualche volta fa notizia. Soprattutto se il mittente, nel frattempo, è scomparso.

È successo al consigliere e capogruppo del Pdl alla Regione Veneto Dario Bond che in questi giorni ha ricevuto indietro un invito per un incontro spedito il 22 settembre 2003 dall’allora Forza Italia.

La lettera, affrancata correttamente con 41 centesimi e inviata da Venezia, non ha trovato il destinatario a Feltre (Belluno) ma, invece di tornare indietro come prescrive la normativa, è rimasta dimenticata in qualche angolo per sette, lunghi anni. Salvo poi effettuare il percorso al contrario, come indicato dall’annotazione manoscritta “Trasferito - al mittente”.

“Se avessero chiesto a me di consegnare l’invito -ha commentato Bond- avrei sicuramente fatto prima visto che faccio il pendolare quotidiano tra Feltre e Venezia. Fortunatamente si trattava di un invito ad un convegno, ma penso che disservizi come questo possano provocare danni alle persone; una convocazione per un posto di lavoro che non arriva o arriva tardi, un referto importante che va perduto o una richiesta di aiuto che finisce nel nulla. Mi auguro siano casi ed eccezioni che confermano la regola, però una lettera che arriva, o non arriva, con anni e anni di ritardo è sempre sconcertante. Intanto buone vacanze e per sicurezza le cartoline importanti inviamole in doppia copia!”.

La lettera restituita al mittente dopo sette anni
La lettera restituita al mittente dopo sette anni
           



Se ricevete questa mail è perché vi siete iscritti a Vaccari news
Per ISCRIVERSI, CANCELLARSI o MODIFICARE l'indirizzo email basta collegarsi qui https://www.vaccarinews.it/_ISCRIVITIVNEWS
Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl - tutti i diritti riservati
registrazione Tribunale di Modena n. 1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
Tutto il contenuto di questa newsletter, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright.
In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati. Redazione: info@vaccari.it
VACCARI srl - Via M. Buonarroti, 46 - 41058 Vignola (MO) - Italy
Tel. (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06 - Fax (+39) 059.760157