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Musicisti da bis
03 Set 2010 00:12 - VATICANO
L’omaggio per Chopin e Schumann, nel bicentenario dalla loro nascita, genera anche il cd; si aggiunge a quello uscito il 24 ottobre 2009
Associato alla serie, il folder con il cd
Associato alla serie, il folder con il cd

Lungo e smilzo ed inserito nel foglietto? In Vaticano piace. Dopo il tributo al mezzo millennio dei Musei, uscito a 2,80 euro il 12 ottobre 2006, si riprende la medesima impostazione con il blocco da 4,40 euro per Fryderyk Franciszek Chopin e Robert Alexander Schumann. Arriverà in un massimo di 110mila copie il 20 settembre, così da commemorare il bicentenario della nascita dei due musicisti. Anche se lo spartito sviluppato sul bordo della carta valore riguarda soltanto l’artista slavo (è il “Nocturne es-dur opus 9 n°2).

Più equilibrati sono i due francobolli; confezionati in fogli da dieci e tirati in 150mila serie. Hanno nominale da 65 e 100 centesimi ed ognuno cita uno dei protagonisti.

Fryderyk Franciszek Chopin nasce a Żelazowa Wola in una famiglia di appassionati di musica l’1 marzo 1810; è iniziato giovanissimo al settore e a soli otto anni è già in grado di affrontare un’esibizione pubblica. Sebbene Chopin sia molto legato alla sua Polonia, a venti se ne separa per non tornarvi più, raggiungendo Parigi, dove muore il 17 ottobre 1849. Le composizioni, tra le quali mazurche, polacche e notturni, sono influenzate dal repertorio popolare del Paese natale, dove è considerato un vero e proprio eroe, il più grande compositore di tutti i tempi. Il testo ripreso nella vignetta si intitola “Notturno opera 15 n°3”.

Robert Alexander Schumann viene al mondo a Zwickau, in Germania, l’8 giugno 1810; è considerato uno dei più geniali compositori del Romanticismo. Anche lui ha una vita travagliata e breve (scompare a Bonn il 29 luglio 1856); presto perde l’uso dell’anulare della mano destra, per cui è costretto ad interrompere la sua carriera di pianista per dedicarsi alla composizione, dove esprime profonda passionalità e irrequietezza. Nonostante i molti lavori per orchestra, è particolarmente noto grazie ai brani per pianoforte, dove raggiunge il punto più alto della sua maturità. In questo caso, l’opera citata nella carta valore è “Carnaval, op°9 n°4, Valse noble”.

Il bis, invece, è per il cd. Dopo l’esperimento per Georg Friedrich Händel, Franz Joseph Haydn e Felix Jacob Ludwig Mendelssohn-Bartholdy del 24 ottobre 2009, l’Ufficio filatelico e numismatico ne firma un secondo: emissione e disco sono inseriti nel folder “Die emissionis n°2” e proposti complessivamente a 9,90 euro.

Salvo sorprese, entro l’anno i due artisti saranno ricordati pure da San Marino.

L'omaggio si compone di due francobolli ed un foglietto
L'omaggio si compone di due francobolli ed un foglietto
L'emissione per i cinque secoli dei Musei vaticani: il nuovo foglietto ha un'impostazione simile
Il primo cd, associato all'emissione del 24 ottobre 2009
Le altre uscite del 20 settembre 2010
I brani contenuti nel disco (file pdf)
           


Dopo il cinema, la piazzetta
02 Set 2010 19:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Giorgio Napolitano a Venezia. È c’è anche lo spazio per l’inaugurazione di Mestre
L'annullo che cita l'appuntamento cinematografico è previsto per il 4 settembre
L'annullo che cita l'appuntamento cinematografico è previsto per il 4 settembre

Ieri la visita privata alla Biennale di architettura, quindi la serata inaugurale alla 67ª Mostra internazionale d’arte cinematografica (l’annullo è atteso soltanto per il 4 settembre, dedicato al progetto “Papillon”) ed oggi la tappa a Mestre, per inaugurare piazzetta Gianni Pellicani, situata nell’area adiacente via dell’Orologio.

Soggiorno intenso quello di Giorgio Napolitano a Venezia. In terraferma il presidente della Repubblica ha ricordato il collega di partito che, a partire dagli anni Sessanta, ha ricoperto diversi ruoli politici, istituzionali e amministrativi. Il commemorato (citato anche nell’annullo realizzato da Franco Murer) è stato per molti anni vicesindaco di Venezia e deputato per il Pci e il Pds dal 1972 al 1994. È morto a settantatré anni nel 2006. “Io sono qui -ha detto il capo dello Stato- certamente per affettuoso ricordo di un mio grande amico, con il quale ho condiviso per lunghi anni ideali e impegni, politici e parlamentari, ma io sono qui soprattutto per rendere omaggio nello stesso tempo ad una importante figura della nostra vita pubblica, un rappresentante delle istituzioni democratiche, nel Comune, nel Parlamento e anche dopo aver lasciato gli incarichi elettivi ha saputo dare prova della sua dedizione alla cosa pubblica, impegnandosi in iniziative e in istituzioni di grande rilievo per lo sviluppo della città”.

Il manuale impiegato oggi a Mestre per l’inaugurazione di piazzetta Gianni Pellicani e la visita del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, accompagnato dal sindaco, Giorgio Orsoni, e dal presidente della Regione, Luca Zaia
Il manuale impiegato oggi a Mestre per l’inaugurazione di piazzetta Gianni Pellicani e la visita del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, accompagnato dal sindaco, Giorgio Orsoni, e dal presidente della Regione, Luca Zaia
Venezia in questi giorni: la 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica…
…e l'allestimento curato dall'Unione filatelisti interofili
           


A porta Pia con il dispaccio
02 Set 2010 12:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Centoquarant’anni dopo la “breccia”, l’iniziativa collezionistica. Le modalità per ottenere l’annullo
L'annullo che sarà impiegato per il dispaccio
L'annullo che sarà impiegato per il dispaccio

Non solo il francobollo italiano per porta Pia, inserito nella serie “Roma capitale 2007-2011” e, nel gruppo di emissioni vaticane, l’omaggio a Leone XIII, colui che dovette gestire i rapporti con l’Italia dopo la scomparsa di Pio IX.

Il 20 settembre un’altra iniziativa -originata dall’associazione Arcofila- ricorderà centoquaranta anni dopo l’ingresso dei militari italiani attraverso la “breccia” ottenuta a pochi passi da porta Pia. Chiudendo, di fatto, il capitolo del Pontificio.

Alle manifestazioni ufficiali (l’Associazione nazionale bersaglieri, ad esempio, firma iniziative tra il 13 ed il 20 del mese) si aggiunge infatti un dispaccio postale in partenza proprio il 20 settembre alle ore 20 verso la Città del Vaticano, dove sarà lavorato il giorno successivo. A testimoniare l’invio, un annullo speciale.

La corrispondenza da includere va presentata a mano al servizio temporaneo attivato a Roma presso l’hotel Palatino in via Cavour 213 il 20 settembre dalle 10 alle 18, oppure essere spedita a Poste italiane, filiale Roma Centro - servizio commerciale filatelia, attenzione di Concetta Rullo, via Taranto 19, 00182 Roma (telefono 06.77.27.93.20), dove bisogna che arrivi entro le 12 del giorno 17.

I plichi dovranno essere affrancati per il Paese di destinazione (affrancatura minima da 0,60 euro), indirizzati (la località è 00120 Città del Vaticano SCV) e riportare l’indicazione del mittente.

Non sono ammesse la bollatura a vista e l’autoprestazione.

Come si presenta adesso il punto esatto della “breccia”
Come si presenta adesso il punto esatto della “breccia”
Il francobollo italiano per porta Pia
L'omaggio vaticano a Leone XIII
Il programma dell'Associazione nazionale bersaglieri (file pdf)
           


Dall’Onu il richiamo contro il lavoro minorile
02 Set 2010 06:22 - DALL'ESTERO
Dieci i francobolli in franchi svizzeri inseriti nella confezione impiegata per gli eventi

Davvero il tema meritava qualcosa di più efficace. Invece, la sede ginevrina dell’Onu oggi arriva con un minifoglio per gli eventi, che ricorda tanto i personalizzati: dieci francobolli da 1,90 franchi con altrettanti disegni, di bambini e ragazzi fra i sei e i sedici anni, associati a bandelle. Queste ultime sono di due tipi: cinque hanno il simbolo dell’Organizzazione internazionale del lavoro e le restanti il logo di Geneva world, la realtà che ha organizzato l’iniziativa di sensibilizzazione.

Le rappresentazioni grafiche sono state scelte fra quelle raccolte in tutto il pianeta e già esposte a L’Aja, Ginevra e Roma. Sul bordo dell’insieme figurano le dichiarazioni del segretario generale Onu, Ban Ki-Moon, e del direttore generale Oil, Juan Somavía.

“In molti luoghi del mondo -è il commento che accompagna l’emissione- i bambini sono obbligati a lavorare, qualche volta in condizioni brutali e in ambienti pericolosi, capaci di rappresentare un pericolo per la loro vita e la salute”. In genere, questi giovanissimi non vanno a scuola e non partecipano ad attività ricreative. Il lavoro minorile esiste per molte ragioni, principalmente economiche; non è confinato ad un particolare settore produttivo ed è presente nella maggior parte dei Paesi. Numerose vittime si debilitano sia fisicamente che emotivamente per le condizioni in cui sono costrette ad operare.

L'iniziativa dentellata lanciata oggi dalla sede onusiana di Ginevra
L'iniziativa dentellata lanciata oggi dalla sede onusiana di Ginevra
Geneva world (sito in francese ed inglese)
L'ufficio dell'Oil per Italia e San Marino
Due anni fa l'iniziativa di Poste italiane
           




Anche le Poste magistrali il 20 settembre
01 Set 2010 22:35 - SMOM
Fissata la data di uscita delle serie per Caravaggio e per “Il disegno nell’arte

L’Italia con il “Roma capitale 2007-2011”; il Vaticano con Leone XIII, Biblioteca apostolica, Fryderyk Franciszek Chopin e Robert Alexander Schumann, Madonna di Loreto. Cui si aggiunge -è la notizia di oggi pomeriggio- l’infornata dello Smom, che “Vaccari news” aveva preannunciato due settimane fa indicando, come data di uscita, la seconda settimana di settembre. Anche le prossime serie fissate dalle Poste magistrali (Caravaggio e “Il disegno nell’arte”), dunque, debutteranno il 20 settembre.

La prima, in particolare, rappresenta il quarto contributo 2010 dell’area italiana per Michelangelo Merisi, scomparso quattro secoli fa. Si basa sul dipinto “Flagellazione di Cristo”, conservato al Musée des beaux arts di Rouen. Acquistato nel 1955, rappresenta uno dei capolavori conservati nell’istituzione francese ed è in grado di offrire un significativo esempio per il quale l’artista è passato alla storia.

I francobolli, in fogli da dodici, offrono il particolare dei carnefici (1,40 euro), del Cristo (2,20) nonché il dipinto nel suo complesso (2,50). Quest’ultima visuale è ripetuta nel foglietto, dal quale si possono estrarre altri due dentelli con i medesimi protagonisti (2,50 e 5,20 euro). La tiratura della serie raggiunge quota dodicimila, quella del blocco si ferma ad ottomila.

Il foglietto, organizzato in due francobolli, cui occorre aggiungere la serie
Il foglietto, organizzato in due francobolli, cui occorre aggiungere la serie
Il Museo di Rouen (in francese)
L'anticipazione
Il 20 settembre in Vaticano
           


A Brescia i “Francobolli” di Lamberto Pignotti
01 Set 2010 16:38 - APPUNTAMENTI
Il percorso, dovuto alla Fondazione Berardelli, è liberamente visitabile sino al 3 ottobre

Omaggio, sino al 3 ottobre, al... padre della “poesia visiva”: è Lamberto Pignotti (classe 1926) il protagonista dell’allestimento ospitato a Brescia presso la Fondazione Berardelli (via Milano 107, visitabile gratuitamente dal martedì al venerdì negli orari 9-12.30 e 15.30-19.30, sabato 10-12 e 15.30-19.30).

Intitolato “Lamberto Pignotti. La poesia ve lo dice prima, la poesia ve lo dice meglio. Opere dal 1945 al 2010”, il percorso è curato da Melania Gazzotti e Nicole Zanoletti.

Sono più di 200 le opere selezionate, fra disegni, collage, tele emulsionate, libri d’artista, oltre ad una ricca documentazione bibliografica, attraverso le quali viene ripercorsa tutta la sua carriera. E ci sono anche le serie dei “Francobolli”, complessivamente una trentina di pezzi.

La mostra è accompagnata da un catalogo italiano-inglese che comprende testi di Melania Gazzotti, Patrizio Peterlini e Nicole Zanoletti (229 pagine a colori, 20,00 euro). Metà del Novecento e “a Firenze, come nel resto d’Italia, l’ambito artistico è caratterizzato dalla contrapposizione di due tendenze: realismo e astrazione... Pignotti -si legge nel volume- osserva dal di fuori le vicende di questo mondo che ancora non gli appartiene, concentrando le proprie energie nell’attività letteraria, che ha inizio nel 1949 con la redazione del giornale studentesco «Il monitore» e con la composizione di scritti di ispirazione dadaista e surrealista. È del 1954 la sua prima raccolta di poesie a cui lavora per tre anni, dopo aver letto Marinetti, Palazzeschi, Tzara, Joyce, Breton e Pound”.

Nei Sessanta, influenzato dalle teorie di Max Bense, formula il concetto di “poesia tecnologica” e realizza le prime opere poetico-visuali, ideando insieme a Eugenio Miccini -con il quale fonda il “Gruppo 70”- una nuova modalità artistica. Riutilizza parole e immagini tratte dai mezzi di comunicazione di massa (quotidiani, rotocalchi, pubblicità e fumetti) con il duplice fine di adottare un linguaggio consacrato all’uso sociale ed esorcizzare il potere dei mass-media, compiendo una sorta di risarcimento estetico. Tra le sperimentazioni, i collage di impronta contestataria che affrontano apertamente temi politici, sociali e d’attualità, come “È stata un’inutile attesa” del 1963 e “Qualcosa di nuovo nel frigorifero” del 1964.

Tra il 1966 e il 1968, nell’ambito di una più ampia operazione di scandaglio dei codici iconografici minori, cercando elementi inerenti alla cultura popolare e alla quotidianità, nasce la serie dei “Francobolli”, in cui la creatività è stimolata dai generi del fumetto e del fotoromanzo. “I balloon decontestualizzati -è l’analisi- vengono utilizzati per «far parlare» personaggi celebri, commemorati attraverso un’immagine ridotta, semplificata e canonizzata. L’effetto prodotto dall’accostamento, antitetico a quello del gigantismo della Pop art americana, è spiazzante e riesce, attraverso un’azione apparentemente ludica, a ingaggiare una discussione su più livelli. Le dimensioni minime dell’opera e la somiglianza con una vignetta la rendono infatti agli occhi del pubblico inoffensiva, potenzialmente divertente, permettendo a Pignotti di veicolare il proprio messaggio tramite una sorta di «cavallo di Troia»”.

Aggiornamento del 28 settembre 2010: la mostra è stata prorogata fino al 15 ottobre.

Due delle opere di Lamberto Pignotti in mostra
Due delle opere di Lamberto Pignotti in mostra
La Fondazione Berardelli
L'artista
Il saggio tratto dal catalogo (file pdf)
           




Cartoline fai da te, anche il Belgio ci prova
01 Set 2010 10:53 - DALL'ESTERO
Il servizio, che imita quelli già varati ad esempio in Finlandia e Francia, si chiama Macarte

Mentre Poste italiane lancia oggi ufficialmente la prima busta postale del periodo repubblicano, cercando così di fare concorrenza ai produttori del settore, in Belgio l’operatore nazionale promuove un altro servizio in qualche modo paragonabile. Almeno nel tentativo di conquistare fette di mercato nella cartotecnica tradizionale.

Si tratta di Macarte, supporto destinato principalmente ai biglietti augurali e reso disponibile grazie ad un colosso del settore, la più che centenaria Hallmark, che su internet offre un supporto simile fornito direttamente a proprio nome.

Anche il servizio delle Poste belghe -imitandone di analoghi, attivati ad esempio dagli operatori di Finlandia e Francia- è richiedibile on-line; attraverso semplici comandi permette di scegliere e personalizzare soggetti, formati ed immagini (disegni o fotografie, anche propri), aggiungere le decorazioni, il testo e l’indirizzo desiderati, fissare la data di consegna, pagare. Sarà poi la struttura interna ad affrancare con cartevalori postali il plico e a spedirlo, sapendo che, almeno all’interno del Paese, i messaggi realizzati entro le ore 15 potranno essere consegnati il giorno successivo.

Una cartolina di formato normale e richiesta in una sola copia da un non iscritto costa 2,50 euro più spese postali.

Il supporto permette di personalizzare pure gli aspetti grafici
Il supporto permette di personalizzare pure gli aspetti grafici
Da oggi ufficialmente disponibile la prima busta della Repubblica italiana: la mostra di Venezia
Il sito per richiedere la “Macarte” (in francese)
Cartoline da personalizzare: cinque anni fa il debutto in Francia
           


Interi, in mostra pure le rarità
01 Set 2010 02:54 - APPUNTAMENTI
Il percorso è ospitato fino al 18 settembre allo spazio filatelia di Venezia, così da valorizzare l’uscita della busta postale
La presentazione elettronica cita, fra l'altro, la busta postale del 1915
La presentazione elettronica cita, fra l'altro, la busta postale del 1915

Un piccolo allestimento che vuole sottolineare un fatto, considerato dagli specialisti epocale: dopo il progetto abortito degli anni Settanta, pure la Repubblica italiana offre alla propria clientela una busta postale. È in vendita ufficiale da oggi a 60 centesimi, anche se qualche prevendita erronea è già stata segnalata (ancora ieri, era disponibile in almeno un ufficio di Milano).

La mostra, visitabile fino al 18 settembre, è ospitata presso lo spazio filatelia di Venezia, che si trova in fondamenta del Gaffaro, Dorsoduro 3510 (orario 8.30-14, ingresso libero).

“È un modo -spiega a «Vaccari news» il presidente dell’Unione filatelisti interofili, Carlo Sopracordevole- per ricordare i quarant’anni della nostra associazione, che nacque nel 1970 proprio in questa città. Non a caso, l’annullo del primo giorno è impiegato a Roma e qui; è un riconoscimento indiretto di Poste italiane”.

“Ai visitatori -continua- proponiamo una sintesi volta a illustrare l’interofilia e una selezione degli oggetti più rari”. Fra questi, il foglio integro di trenta esemplari della cartolina postale da 10 centesimi rosso su avorio uscita nel 1891 con l’effigie di re Umberto. “È l’unico caso noto di insieme indiviso fra gli interi italiani in distribuzione ufficiale; fu inviato come campione ad un albergatore che desiderava utilizzare il servizio della «bollatura preventiva», da eseguire poi all’Officina carte valori di Torino”. Un altro foglio, composto da ventiquattro pezzi dallo stesso nominale, documenta un’iniziativa privata, una delle versioni realizzate per l’Esposizione postale filatelica internazionale di tre anni dopo. In più, sotto teca c’è un approfondimento relativo alla bollatura preventiva. “Documenti rarissimi o unici e in parte inediti”, garantisce Carlo Sopracordevole.

Il materiale ottocentesco fa il palo con la tecnologia... “Sì, abbiamo predisposto anche una presentazione elettronica dedicata agli interi italiani di corrispondenza (cartoline, biglietti e aerogrammi) e siamo a disposizione per i visitatori che vorranno porci delle domande”.

Quale futuro vede per la nuova busta, considerando che presto, il 20 ottobre, se ne aggiungerà una seconda, dedicata a Francesco di Marco Datini? “Non credo che oggi possa avere un impiego di massa; sarà limitata ad una certa nicchia, ma non dovrebbe essere ristretta ai soli filatelisti. Tutto dipende se e come Poste italiane la promuoverà. A Venezia, per esempio, un cliente che deve mandare in giro centinaia di inviti ha detto che gli torna utile e gli evita l’applicazione dei francobolli”.

Il presidente dell'Ufi, Carlo Sopracordevole, con il gruppo di ventiquattro esemplari per l'Esposizione postale filatelica internazionale del 1894
Il presidente dell'Ufi, Carlo Sopracordevole, con il gruppo di ventiquattro esemplari per l'Esposizione postale filatelica internazionale del 1894
La prevendita segnalata da “Vaccari news”
La busta postale in Italia
Il quarantesimo dell'Ufi
           




Anche Poste torna a scuola
31 Ago 2010 18:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Disponibile dall’1 settembre al 15 dicembre lo strumento finanziario 2010 per aiutare le famiglie nelle spese
Il riconoscimento dei prestiti è una delle attività alternative di Poste
Il riconoscimento dei prestiti è una delle attività alternative di Poste

I libri di testo? I quaderni? L’occorrente per scrivere e disegnare? E... i soldi? Anche Poste italiane guarda al mondo della scuola; ormai, manca poco alla ripresa. Puntuale arriva lo strumento finanziario in supporto ai genitori, questa volta chiamato “Prestito bancoposta studi”.

Si tratta -specificano dal quartier generale della società, all’Eur- “di un finanziamento per sostenere lo studio dei propri figli e valorizzare il loro futuro”. Si può ottenere “in pochi giorni”: 1.000 euro per ogni scolaro delle elementari o delle medie inferiori, 2.000 per gli studenti delle superiori, 3.000 per ogni iscritto a università, corsi professionali o di specializzazione. L’importo massimo richiedibile è di 5.000 euro a famiglia, rimborsabili in 12 o 24 rate mensili, addebitate direttamente sul conto Bancoposta.

La formula “offre condizioni più vantaggiose rispetto al tradizionale «Prestito bancoposta»”, con un tasso di interesse annuo del 6,90% (“taeg” massimo del 7,15%) e nessuna spesa per l’istruttoria, l’incasso delle rate e l’invio delle comunicazioni periodiche.

Il prodotto, offerto in collaborazione con Deutsche bank, sarà disponibile in oltre novemila uffici postali dall’1 settembre al 15 dicembre.

Così l’anno scorso
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È festa per l’“Oktoberfest”
31 Ago 2010 10:57 - DALL'ESTERO
L’appuntamento nacque nel 1810 per celebrare il matrimonio del futuro re. I due secoli saranno sottolineati da un francobollo

La carta valore annunciata per il 9 settembre
La carta valore annunciata per il 9 settembre

Chi dice Monaco e ottobre dice “Oktoberfest”, la popolare manifestazione, nel 2010 in calendario dal 18 settembre al 4 ottobre, che -precisano dalla metropoli bavarese- con i suoi sei milioni di visitatori ad ogni edizione rappresenta la festa popolare più grande al mondo.

E quest’anno ci saranno motivi in più per fare baldoria. Giunta alla 177ª tappa, ricorda i due secoli di vita. Prese il via, infatti, il 12 ottobre 1810, allorquando il futuro re Luigi I celebrò le nozze con la principessa Therese di Sachsen-Hildburghausen. La cerimonia, alla quale furono invitati gli abitanti, si svolse su un prato (Wiese) che a quei tempi era ancora alle porte della città e che da allora si chiama “Theresienwiese” in onore della sposa. Concluse il programma una corsa di cavalli, alla quale assistette la famiglia reale.

L’esito risultò positivo, tanto che si decise di ripetere la gara l’anno successivo, associandola ad una fiera agricola per promuovere l’economia locale. Ed originando la tradizione che si protrae ancora oggi.

Nei primi decenni l’offerta di divertimenti fu modesta. Nel 1818 si aggiunsero la prima giostra e due altalene. In piccole baracche, il cui numero crebbe rapidamente, i visitatori potevano bere la birra. A partire dal 1896 osti intraprendenti, in collaborazione con i produttori della bevanda, fecero montare i primi grandi capannoni al posto delle baracche.

La gara equina, che oltre ad essere l’appuntamento più antico era anche quello più popolare, oggi non c’è più, mentre la “Festa centrale dell’agricoltura” si svolge ogni tre anni nell’area meridionale della Theresienwiese.

In vista del giro di boa, il 9 settembre, Deutsche post arriverà con un francobollo da 55 centesimi.

La ricorrenza presentata dall’Amministrazione comunale di Monaco
           




Bateken? Africa. Forse
31 Ago 2010 02:18 - LIBRI E CATALOGHI
Novello Poirot, lo studioso tedesco Wolfgang Baldus cerca di scoprire la verità su queste produzioni che risalirebbero al 1896
Da Wolfgang Baldus un'altra avventura tra filatelia, storia e mistero
Da Wolfgang Baldus un'altra avventura tra filatelia, storia e mistero

Dopo aver intrattenuto i lettori più curiosi con (tanto per citare gli esempi più recenti) le strane produzioni dentellate dei banditi cinesi, dell’isola nel Pacifico che richiama il pirata John Clipperton o del presunto re di Sedang, Wolfgang Baldus questa volta si trasferisce in Africa per illustrare i “francobolli” di Bateken.

Dall’appeal portoghese, secondo alcune ipotesi tali esemplari richiamerebbero territori sotto l’influenza di Parigi: una regione chiamata Batéké viene individuata nel Congo Francese, mentre una località definita Doka (citata dagli annulli, anch’essi di chiara ispirazione lusitana, presenti sulle buste così affrancate) si trova a centinaia di chilometri più a nord. Furono realizzati probabilmente nel 1896 ma, a parte alcune brevi note individuate sulla stampa specializzata (magari di lettori che li avevano trovati e chiedevano informazioni), la loro storia non emerse fino al 1940, quando venne pubblicato un articolo più completo.

Di fatto, questo scritto è l’unica fonte esistente, anche se contiene concetti non plausibili o che addirittura devono essere respinti. Nel cercare di esaminarli e verificarli “qualche volta -ammette lo studioso- mi sono sentito un po’ come il detective di Agatha Christie, Hercule Poirot”. E non mancano gli studi grafologici per venire a capo del mistero!

Come le precedenti, la pubblicazione, di 56 pagine scritte in inglese e a colori, può essere richiesta direttamente all’autore, scrivendogli all’indirizzo Heilwigstr. 85, D-81827 Munich (Germania); costa 25,00 euro, postali compresi.

Due delle pagine contenute nel lavoro
Due delle pagine contenute nel lavoro
Gli studi sulle produzioni dei banditi cinesi…
…dell'isola intitolata a John Clipperton…
…e del re di Sedang
           


Botta e risposta per Longobardi
30 Ago 2010 20:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’onorevole Francesco Laratta, che ha segnalato i problemi della località calabrese, ottiene indirettamente una prima replica
L'onorevole Francesco Laratta; ha portato in Parlamento il caso di Longobardi
L'onorevole Francesco Laratta; ha portato in Parlamento il caso di Longobardi

È finito persino alla Camera dei deputati il caso registrato a Longobardi (Cosenza) e in particolare nella frazione di Marina. A sollevarlo è stato Francesco Laratta (Pd).

Gli abitanti -scrive l’onorevole- lamentano, da mesi, disservizi nella consegna della corrispondenza, “che avveniva inizialmente con frequenza settimanale o quindicinale”. Poi, la situazione è peggiorata, in quanto il portalettere ha subìto un sinistro stradale e nessuno si è più presentato per recapitare lettere e fatture. E quando ciò avviene, lo è “comunque in tempi e modi notevolmente difformi dal rispetto del servizio pubblico”.

Il problema è più generale, poiché “si assiste da anni ad una apertura programmata degli sportelli postali e ad una chiusura completa che, in taluni casi, si protrae anche per diversi giorni provocando gravi disagi ai cittadini, gettando gli utenti dell’area nel caos considerando che stiamo parlando di una zona popolata da circa 2mila abitanti nel periodo invernale, cifra che triplica durante la stagione estiva, con scuole, attività commerciali ed imprenditoriali in crescita”.

Rimanendo chiuso a giorni alterni, “molto spesso gli ufficiali, che si avvicendano frequentemente, rifiutano i depositi di somme ingenti” costringendo l’utenza a servirsi di altre sedi.

E poi si palesa “il rischio della chiusura completa se la posta non «produce» in termini di budget”. Ancora una volta, viene additata come presumibile causa “la riorganizzazione di Poste italiane, che ha comportato una riduzione notevole del personale”.

L’interrogazione a risposta in commissione è stata annunciata il 17 giugno ed è ancora priva di replica da parte del ministro allo Sviluppo economico.

Allo stesso tempo, il sindaco, Giacinto Mannarino, ha diffidato la società “a riprendere il servizio e a consegnare la posta”.

L’azienda -per la penna del responsabile dell’area logistica territoriale Calabria, Ciro Petrosino- ammette ma rilancia, individuando altre responsabilità. “Si sono registrati dei ritardi nel servizio di recapito durante il periodo in cui il portalettere titolare della zona è stato assente per malattia ed è stato sostituito da un’altra risorsa con una minore esperienza del territorio comunale. Tale descritta difficoltà, peraltro, è stata acuita dalla carente toponomastica. Al riguardo, pur confermando che nonostante la mancanza dei presupposti necessari per effettuare il servizio di recapito, quali esattezza del nominativo del destinatario, presenza delle cassette domiciliari, esattezza del numero civico, i portalettere di Poste italiane pongono sempre il massimo impegno nell’effettuare la consegna puntuale della corrispondenza, talora, in concomitanza dell’avvicendamento di operatori diversi, possono verificarsi ritardi”.

Le negligenze del Comune: una scusa? Il caso di Iglesias
Il… tormentone delle cassette inadeguate: la pubblicità del 1960
           




Busta postale, eccola!
30 Ago 2010 13:53 - EMISSIONI ITALIA
È già disponibile in Lombardia, come testimonia il plico timbrato a Brescia il 25 agosto e diretto a Milano. Tra i francobolli in vendita anticipata, a Roma quello per il teatro Sannitico
Il 60 centesimi per il teatro Sannitico, usato il 28 luglio
Il 60 centesimi per il teatro Sannitico, usato il 28 luglio

Sembra non filatelico il primo uso noto della busta postale ordinaria da 60 centesimi, carta valore il cui debutto era stato fissato inizialmente per l’1 luglio, scivolando poi all’1 settembre, quindi a dopodomani.

Qualche esemplare, però, è già sul mercato, come dimostra ad esempio la missiva transitata al Cmp di Brescia il 25 agosto e recapitata ad una società di Milano.

Sull’emissione non è mancato chi ha espresso perplessità: quali aziende saranno disposte a stoccare oggetti ingombranti come le buste in luogo dei francobolli, ammesso non preferiscano affrancature meccaniche e “tp label”? Basta immaginare che lo smarrimento di un intero, o l’errata compilazione dell’indirizzo che porterebbe a gettarlo nel cestino, sbilancerebbe decisamente il risparmio registrato con l’acquisto degli involucri. Senza considerare che il formato non è quello “americano” in uso oggi...

Forse, ed ammesso che sia fatta una buona distribuzione ed una altrettanto efficace promozione del nuovo prodotto, il primo dell’epoca repubblicana, saranno solo i privati -e naturalmente i filatelisti- ad impiegarlo. Ma ne vale la pena?

Per la cronaca, il codice a barre (100001338) si trova al retro, nell’angolo in basso a destra, così come mostravano i bozzetti diffusi il 14 giugno da Poste italiane. È lo stesso punto in cui è stato sistemato con le ultime cartoline.

A livello di francobolli, Carlo Cetteo Cipriani segnala l’impiego già il 28 luglio a Roma del 60 centesimi per il teatro Sannitico di Pietrabbondante; sarebbe uscito soltanto tre giorni dopo, il 31.

I due lati della prima busta postale repubblicana, attesa per l'1 settembre ma da qualche parte già in vendita
I due lati della prima busta postale repubblicana, attesa per l'1 settembre ma da qualche parte già in vendita
La presentazione dell'intero da parte di Poste italiane
Lo slittamento della data all'1 settembre
Il codice a barre nelle ultime cartoline
           


Il mito di Sissi in mostra
30 Ago 2010 11:33 - APPUNTAMENTI
Francobolli, erinnofili e cartoline contribuiscono all’allestimento che aprirà domani a Rivoli

Appena qualcuno, ammettono gli organizzatori. Restano comunque un punto di riferimento, testimone dell’epoca e dei personaggi citati nella mostra che resterà aperta da domani al 10 ottobre a Rivoli (Torino), presso la casa del conte Verde (via Fratelli Piol 8, orari: da martedì a venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13 e 15-19; ingresso libero).

È “Elisabetta d’Austria - Il mito di Sissi”, nel quale è possibile osservare, ad esempio, alcuni francobolli del periodo asburgico. Insieme ad erinnofili, cartoline, libri, edizioni rare, giornali d’epoca, dischi, locandine e manifesti cinematografici, foto di scena, cataloghi di mostre, fotografie, ritratti, album di figurine, bambole, ricostruzioni di abiti e pettinature, gadget e memorabilia contribuiscono a scomporre la leggenda della sfortunata principessa.

Mettendo in luce una personalità dalle mille sfaccettature, in grado di richiamare il culto per la bellezza e la cura maniacale per i lunghissimi capelli, la presunta anoressia di cui si dice fosse affetta, i numerosi viaggi, le poesie, le memorie di chi le stette vicino, le tante biografie ininterrottamente pubblicate dalla sua morte ad oggi, le più intense interpretazioni cinematografiche...

Il percorso, proposto dall’associazione Campo dell’arte in collaborazione con Atelier Gluck arte, è arricchito da un inedito confronto con Margherita di Savoia, la prima regina d’Italia che l’imperatrice Elisabetta incontrò in due occasioni. Donne diversissime per stile e carattere che il destino volle rendere nemiche sul piano politico e rivali in eleganza, uno... scontro tra sovrane che propone un punto di vista originale, tutto al femminile, in vista dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Non, dunque, una mostra su Sissi, ma sul suo mito, per cercare di capire come mai ancora oggi, a oltre centodieci anni dalla scomparsa, questa donna così bella e ribelle, sola e controversa, divida storici e studiosi coinvolgendo migliaia di appassionati che ogni anno si recano sui luoghi a lei cari, decretano il successo delle fiction a lei dedicate, incoronano campioni d’auditel i film con Romy Schneider ad ogni messa in onda e creano migliaia di pagine internet.

I visitatori saranno accolti dalla lettera di benvenuto inviata dall’arciduca d’Austria Markus d’Asburgo-Lorena, nipote della protagonista.

Il francobollo austriaco per il centenario dalla morte, emesso il 10 settembre 1998 (non presente nel percorso), ed il manifesto della mostra riprendono lo stesso dipinto di Franz Xaver Winterhalter
Il francobollo austriaco per il centenario dalla morte, emesso il 10 settembre 1998 (non presente nel percorso), ed il manifesto della mostra riprendono lo stesso dipinto di Franz Xaver Winterhalter
I dettagli dell’allestimento ed il mondo di Sissi su internet
           




È gialla, in Liechtenstein
30 Ago 2010 01:33 - DALL'ESTERO
Contro 20,00 franchi e l’identificazione preventiva, la “Gelbe identifikation” permette al cliente delle Poste locali di farsi sostituire in alcune pratiche commerciali
A certificare l'identità, sono le Poste del Principato
A certificare l'identità, sono le Poste del Principato

Si chiama “autenticazione gialla” ed è stata introdotta dalle Poste del Liechtenstein. Costituisce -spiegano da Vaduz- un riconoscimento di autenticità; certifica a tutti gli effetti l’identità della persona, che è stata precedentemente registrata utilizzando un documento ufficiale.

Grazie alla “Gelbe identifikation” (questo è il nome preciso), si può stabilire con semplicità per via postale una relazione di commercio, ad esempio aprire un conto bancario o sottoscrivere una polizza assicurativa.

Il cliente, in altri termini, non è più costretto a raggiungere personalmente lo sportello bancario o la società assicurativa per effettuare tali operazioni. A garantire è Liechtensteinische post ag.

Naturalmente, il supporto ha un costo: 20,00 franchi svizzeri.

           


Saluti dalle vacanze. Con Aurelio Bertiglia
29 Ago 2010 00:13 - LIBRI E CATALOGHI
Regionalismo e paesaggistica tra i settori considerati nel quarto volume dedicato all’illustratore torinese

Suscita un po’ di tenerezza vedere come i nostri nonni facevano sapere a parenti ed amici di essere stati in vacanza, inviando dalle località marine o montane le tradizionali cartoline di saluti. Magari scegliendo quelle disegnate da un professionista del settore.

Il nuovo tomo, il quarto, intitolato come i precedenti “Le cartoline di A.Bertiglia”, offre un saggio di quanto realizzato dal maestro torinese. Le 272 pagine illustrate a colori (50,00 euro), dovute alla passione di Giulio Alsona Bertazzi, sono dedicate almeno in parte proprio a regionalismo e paesaggistica, rappresentando immagini urbane e campestri, di contadini e turisti, panorami esuberanti per il periodo estivo o ricoperti di neve. Accanto all’indiscutibile tratto di Aurelio Bertiglia, i richiami alle singole località offrono un’ulteriore caratteristica: quasi tutta la superficie è occupata dal disegno (magari lo stesso impiegato per più luoghi), mentre la fotografia del posto citato gode solo di un piccolo spazio, non più grande di una figurina. In alcune serie, addirittura, l’istantanea è posizionata al retro.

Il resto del lavoro si concentra su cartoline commemorative (fra i temi richiamati, l’Esposizione di Torino del 1911 e le elezioni di due anni dopo), satira politica (spedizioni coloniali, Prima e Seconda guerra mondiale, balilla, propaganda patriottica), pubblicitarie (come Motta e Simmenthal).

Quarta tappa per il lavoro di Giulio Alsona Bertazzi. Due cartoline dedicate ad altrettante località, Verona e Belluno: a campeggiare è il disegno, lo stesso, di Aurelio Bertiglia, mentre la foto è in secondo piano
Quarta tappa per il lavoro di Giulio Alsona Bertazzi. Due cartoline dedicate ad altrettante località, Verona e Belluno: a campeggiare è il disegno, lo stesso, di Aurelio Bertiglia, mentre la foto è in secondo piano
La scheda
La serie
La tappa precedente
           




A suon di bolli la tradizione del Salento
28 Ago 2010 18:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Melpignano (Lecce): anche l’annullo speciale per la manifestazione che chiude “La notte della taranta”
L'annullo in uso questa sera
L'annullo in uso questa sera

C’è chi magari sta preparando le valigie per il ritorno, e chi è già in strada, protagonista del controesodo. Altri, invece, questa sera saranno impegnati ancora a divertirsi. Come a Melpignano (Lecce), dove si sta consumando “La notte della taranta”, giunta alla tredicesima edizione e per la prima volta -dicono allo stand di Poste italiane, operativo fino alle ore 24- sottolineata da un annullo speciale.

L’appuntamento, che chiude le iniziative aperte il 13 agosto, è denso: stasera c’è il “concertone” finale, nel piazzale dell’ex convento degli agostiniani. L’orchestra popolare “La notte della taranta”, diretta dal pianista e compositore piemontese Ludovico Einaudi (vi partecipano oltre venti tra musicisti e cantanti), proporrà i brani della tradizione popolare salentina, strizzando l’occhio alla sintesi elettronica.

Nel corso dello spettacolo interverranno alcuni ospiti speciali: la cantante portoghese Dulce Pontes, considerata una delle più fulgide stelle della world music e tra le maggiori e innovative interpreti del fado; la cantante greca Savina Yannatou, che nel corso della sua carriera si è mossa fra tradizione, Medioevo, Rinascimento e Barocco, fino a scoprire un grande amore per l’improvvisazione vocale, il jazz e l’avanguardia; il dj e polistrumentista turco Mercan Dede, da anni impegnato a sperimentare nel suo Paese, riuscendo a trasporre in note la filosofia sufi dell’armonia degli opposti; i salentini Sud sound system, i quali tornano sul palco con la loro carica reggae; Les tambours du Burundi, un ensemble di danzatori e percussionisti considerato nel mondo l’ambasciatore della cultura burundese e del tamburo; i Taraf de Haïdouks, gruppo che prende il suo nome dagli antichi banditi della Romania feudale; Ballaké Sissoko, strumentista di talento, proveniente da una famiglia di griot maliani.

Lo stand di Poste italiane pochi minuti fa
Lo stand di Poste italiane pochi minuti fa
Il sito di riferimento
           


La pallavolo come il nuoto, in rilievo
28 Ago 2010 17:08 - EMISSIONI ITALIA
L’esemplare italiano, in arrivo il 24 settembre, si caratterizza per il procedimento tecnico, che ricorda l’1,50 euro dell’anno scorso
A ventisei giorni dall'esordio, si definisce il francobollo
A ventisei giorni dall'esordio, si definisce il francobollo

Il francobollo sammarinese è già disponibile, con congruo anticipo, dal 17 marzo al costo di 1,00 euro. Più economico sarà quello tricolore, atteso per il 24 settembre, cioè per il giorno inaugurale, al costo di 85 centesimi.

Entrambi intendono promuovere i Campionati del mondo di pallavolo maschile “Italia 2010”, in calendario appunto dal 24 settembre al 10 ottobre ad Ancona, Catania, Firenze, Milano, Modena, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste e Verona.

Poste italiane non ha ancora diffuso l’immagine della vignetta, ma “Vaccari news” è in grado di anticiparne i dettagli tecnici. La carta valore raffigura alcuni giocatori in azione durante una partita, mentre in basso a sinistra figura il logo dell’appuntamento.

Più particolare è il sistema di produzione, calcografico ad un colore ma con la deformazione a secco del supporto cartaceo. Un po’ come l’1,50 euro per i XIII Campionati del mondo delle discipline acquatiche, uscito il 18 luglio 2009.

L’esemplare, inserito nella serie ordinaria “Lo sport italiano”, conta su una tiratura pari a due milioni di pezzi.

La carta valore sammarinese
Il francobollo dell'anno scorso per i XIII Campionati del mondo delle discipline acquatiche
           




Con Facebook alla ricerca dei destinatari. Sessant’anni dopo
28 Ago 2010 02:43 - DALL'ESTERO
Una spedizione universitaria scozzese ritrova, sul monte Bianco, parte della posta trasportata da un aereo indiano precipitato nel 1950 ed ora tenta di consegnarla
È stata Freya Cowan (nella foto) a trovare il primo gruppo di missive
È stata Freya Cowan (nella foto) a trovare il primo gruppo di missive

Anche Facebook può servire all’obiettivo: cercare di far avere ai diretti interessati, o ai loro eredi, quelle lettere che non ricevettero mai, poiché imbarcate sul volo del Constellation “Malabar princess”. Il velivolo, dell’Air India, il 3 novembre 1950 partì da Bombay diretto a Londra ma, per una bufera, precipitò sul monte Bianco, facendo quarantotto vittime. Nel 2004 la tragedia avrebbe ispirato un film in Francia.

Qualche missiva, finalmente, ha raggiunto l’obiettivo. Come quella fatta avere ai nipoti di una persona: la lettera -spiega uno dei rinvenitori a “Vaccari news”, David Barratt- era stata scritta a mano dal loro nonno allo zio. Un’altra ha raggiunto proprio il destinatario, oggi sulla novantina, vergata all’epoca da sua sorella missionaria. Una terza è stata spedita in California ai discendenti di Benjamin Hayeem, regista famoso negli anni Sessanta e scomparso nel 2004.

Il ritrovamento è stato compiuto in valle d’Aosta da un gruppo di studenti scozzesi dell’Università di Dundee, guidati dall’esperto in Glaciologia Ben Brock. Erano saliti sul ghiacciaio Miage accompagnati dal ricercatore Tim Reid per esaminare le nevi perenni e le loro dinamiche, soprattutto dal punto di vista idrologico.

Già in passato erano state effettuate delle trouvaille, ma non su questa scala. A scoprire il primo involucro è, il 6 giugno, Freya Cowan, allontanatasi dal gruppo per fare la pipì. Quello che sbucava dal suolo -ha ammesso poi- sembrava un vecchio libro, ma ad una analisi più attenta sono emersi i francobolli e gli annulli indiani del 1950. L’insieme stava dietro ad un masso, vicino ad una delle stazioni meteorologiche posizionate in una lingua di ghiaccio scivolata dal monte Bianco. Per combinazione, il professore aveva appena finito di ricordare il disastro aereo accaduto sessant’anni prima e come parti del quadrimotore fossero state trascinate nella zona dove loro si trovavano.

Una decina di giorni dopo, altri due allievi, David Barratt e Catriona Fyffe, individuano ulteriori carteggi: mentre il primo gruppo riguarda soprattutto lettere e cartoline, questa volta si tratta soltanto di posta aerea. Ancora una volta, emergono corrispondenze commerciali, di famiglia, auguri... Complessivamente è stato contato un centinaio di oggetti, anche se lo stato di conservazione, non sempre buono, ha reso difficile il censimento esatto.

Parte è stata consegnata al Museo delle guide alpine di Courmayeur ed il resto -soprattutto il secondo insieme- ritirato dai ragazzi per il campus, dove il Book and paper conservation studio sarà in grado di intervenire per il restauro. Altri documenti, i più conciati, sono rimasti sul ghiacciaio.

Alcuni dei plichi recuperati sono ancora in condizioni accettabili; si possono leggere gli indirizzi, e non solo…
Alcuni dei plichi recuperati sono ancora in condizioni accettabili; si possono leggere gli indirizzi, e non solo…
Il Museo delle guide alpine di Courmayeur
Il Book and paper conservation studio all'Università di Dundee (in inglese)
Il film “Malabar princess” (in francese)
           


Quando la sicurezza stradale transita per Poste
27 Ago 2010 18:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La prevenzione vista attraverso gli strumenti che il gruppo destina alla Pa
Non solo la sicurezza rivolta ai propri dipendenti (nella foto): l’approccio di Poste italiane in materia è più ampio
Non solo la sicurezza rivolta ai propri dipendenti (nella foto): l’approccio di Poste italiane in materia è più ampio

In giorni da “bollino nero” sulle autostrade in vista del rientro, balza all’occhio come pure Poste italiane si sia candidata per raggiungere gli obiettivi europei in materia di sicurezza stradale.

Il gruppo -è la spiegazione che giunge dal quartier generale- “può fornire un importante contributo collaborando con le Amministrazioni e gli Enti locali per realizzare programmi di prevenzione, formazione a distanza e controllo della viabilità”.

Come? Ad esempio, con l’offerta leasing del Bancoposta rivolta alla Pa: uno strumento con cui è possibile fronteggiare interventi per rinnovare autoparchi, acquistare apparecchiature per il controllo della rete e per la sicurezza stradale.

E poi, c’è il sistema integrato notifiche (“Sin”), introdotto per gestire la notifica degli atti amministrativi e giudiziari riguardanti infrazioni al Codice della strada, ordinanze comunali, tasse, tributi e sanzioni. Il supporto è modulare; secondo le esigenze, la società può seguire una o più fasi del processo, tra cui stampa e imbustamento, notifica, consuntivo elettronico, archiviazione, gestione e rendicontazione dei pagamenti.

Il servizio integrato notifiche
La sicurezza interna attraverso il piano regolatore postale
L’infortunistica nel gruppo
           




La mail art guarda all’Africa
27 Ago 2010 16:05 - APPUNTAMENTI
Oltre trecento le opere cartacee e digitali in mostra da domani a Quiliano (Savona). Nei prossimi mesi, altre sei tappe nella zona
L'iniziativa è dovuta al Sacs
L'iniziativa è dovuta al Sacs

L’inaugurazione è per domani alle 17.30, ma il percorso potrà essere visitato anche nei giorni successivi (dal 28 agosto all’1 settembre nell’orario 17.30-19.30, dal 2 al 5 17.30-22, il 18 ed il 24 21-23, il 25 ed il 26 16-19, ingresso libero). È la mostra di mail art organizzata a Quiliano (Savona) dallo Spazio arte contemporanea sperimentale.

Complessivamente le opere ospitate a villa Maria (piazza della Costituzione, località Morosso) sotto il nome “I volti dell’Africa” sono oltre trecento, tra cartacee e digitali. Come un antico cantastorie, il percorso proporrà “il racconto della vita e della morte in un continente lacerato da guerre e conflitti, condannato a vedere intere generazioni di propri figli falcidiate dalle malattie e dall’avidità dei mercanti. Un racconto il più diretto possibile e privo di pregiudizi ideologici, che arrivi a far comprendere le realtà di questo mondo anche a chi alle guerre, ai conflitti, alla fame e alle malattie pensa come a cose molto distanti e diverse”.

L’obiettivo è “illuminare quei volti dell’Africa che si tende sempre a non voler vedere, stracciare la copertina «politically correct» e farlo attraverso uno strumento un po’ sovversivo come quello dell’arte postale e digitale, che come efficacemente definisce la storica dell’arte Cecilia Chilosi nella sua presentazione della mostra ha alla base «…un impulso innato a trasgredire, a superare le forme codificate dalle convenzioni…»”.

Al tempo stesso, l’iniziativa vuole sostenere il progetto “Mama ti ngo”, nato con il sodalizio Savona nel cuore dell’Africa per dare assistenza sanitaria alle donne in gravidanza e al parto e migliorare le condizioni di salute dei più fragili tra gli abitanti, le donne e i bambini in alcuni villaggi della Repubblica Centrafricana.

Dopo Quiliano, l’allestimento farà tappa in altri centri della zona: Altare (per tutto il mese di novembre), Savona (sala mostre della Provincia, dicembre), Vado Ligure (gennaio), Spotorno (marzo), Noli (maggio) e Berbeggi (giugno).

Tre dei lavori in mostra. Intitolati rispettivamente “The dark side of Africa”, “Squash” e “Misteriosa Africa”, sono di Henning Mittendorf, Alberto Ferretti e Nelly Arauz
Tre dei lavori in mostra. Intitolati rispettivamente “The dark side of Africa”, “Squash” e “Misteriosa Africa”, sono di Henning Mittendorf, Alberto Ferretti e Nelly Arauz
L'annuncio del progetto
La scheda realizzata dal Comune e la brochure
           


Pubblicità a Rosolini? No grazie!
27 Ago 2010 11:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il Comune siciliano vieta, fra l’altro, l’inserimento di materiale promozionale nelle cassette postali se queste sono di case non abitate o se già vi è inserito un altro dépliant
Il sindaco di Rosolini, Antonino Savarino
Il sindaco di Rosolini, Antonino Savarino

Alcuni edifici hanno la cassetta comune per la pubblicità destinata al condominio, in altri un cartello più o meno vistoso e perentorio chiede ai fattorini di non inserirvi consigli per gli acquisti.

Mentre Poste italiane affila le armi con nuovi supporti, come il postazone, volti a recapitare comunicazioni non indirizzate, c’è chi si prepara ad interventi di segno opposto.

Ieri, ad esempio, il sindaco di Rosolini (Siracusa), Antonino Savarino, ha firmato un’ordinanza con cui integra precedenti provvedimenti relativi alla distribuzione di volantini, depliant, manifesti o altro materiale pubblicitario.

Punto di partenza è il fatto che spesso gli incaricati alla distribuzione riempiono cassette postali “dove già è presente altro materiale di pubblicità non prelevato dai cittadini o situate in immobili disabitati”. Materiali “destinati a finire per strada con conseguenze pregiudizievoli per il decoro urbano e per l’igiene pubblica”. Per questo -viene precisato- “è fatto divieto di distribuire volantini, opuscoli pubblicitari e materiale similare introducendoli sotto le porte di accesso e negli androni di immobili disabitati o evidentemente disabitati, nonché inserendoli nelle maniglie degli usci delle abitazioni private, sul parabrezza o lunotto delle autovetture e, comunque, su tutti gli altri tipi di veicoli ed in qualsiasi altro posto non espressamente autorizzato dalla presente ordinanza. È fatto, altresì, divieto di effettuare la distribuzione del materiale pubblicitario nelle cassette postali dove già si trova anche un solo altro volantino o materiale similare, ovvero nelle cassette postali di immobili disabitati o evidentemente disabitati”.

Incaricati nel far rispettare l’ordinanza sono “la polizia municipale e tutte le altre Forze di polizia”.

Niente pubblicità nelle cassette postali se è già presente almeno un'altra comunicazione dello stesso tenore. Accade a Rosolini…
Niente pubblicità nelle cassette postali se è già presente almeno un'altra comunicazione dello stesso tenore. Accade a Rosolini…
Postazone, il nuovo strumento che Poste italiane sta introducendo
           



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