quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Dalla parte del cliente: nonostante l’abolizione dei contributi per la spedizione riconosciuti agli editori, la società conferma la politica precedente
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La responsabile commerciale dell'azienda, Silvia Vaccari |
“Se avessimo deciso di applicare le nuove tariffe di Poste italiane -esordisce la responsabile commerciale della società, Silvia Vaccari- oggi le spese di spedizione sarebbero di almeno 10,00 euro. Noi abbiamo deciso di lasciarle come nel passato a 5,00 euro e continueremo per almeno un anno, se il cliente non ha una particolare urgenza e sceglie Poste italiane. Secondo i casi, riceverà il materiale per pacco o piego di libri raccomandato; noi metteremo la differenza di spesa”. “Dall’1 aprile -ricorda- sono stati tolti i contributi governativi per spedire giornali e libri, e i costi sostenuti dagli editori sono decisamente aumentati. Ad esempio, il pacco postale ordinario pesante fino ai tre chili non esiste più, e il primo scaglione è salito a 7,00 euro, senza dimenticare i costi di imballaggio da noi sostenuti”. Finora l’azienda ha aspettato che le parti trovassero un accordo, mantenendo i criteri del passato con notevoli perdite. Dopo cinque mesi e mezzo, tuttavia, è necessario ripensare l’approccio. Anche perché le trattative sono ancora bloccate. “In alternativa, a chi desidera una consegna in soli due giorni, proponiamo già dallo scorso anno Ups, visti anche gli ottimi risultati in termini di affidabilità e garanzia registrati finora. Se viene ordinato un solo volume, ed è la novità che abbiamo introdotto per mantenere una proporzione fra i costi, indipendentemente dal peso verrà chiesto un contributo di 8,00 euro. Per un numero maggiore di titoli, entro i cinque chili, il concorso è di 10,00 euro”.
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Dopo la stella alpina e la genziana, da Vienna nuovo francobollo tessile. Il richiamo al “petit point” e alla passione di Maria Teresa, che lo fece diffondere alla corte imperiale
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L’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo (che sarà ricordata dall’Austria l’8 ottobre con un francobollo da 65 centesimi) amava ricamare. E così, per ingraziarsela, anche le dame di corte ricamavano, condizione essenziale per ottenere un nome e un rango. Tra il 1720 e il 1775, il “petit point” fu la specialità per eccellenza dell’aristocrazia, diventata culto del Rococò viennese e lanciata da Maria Antonietta a Versailles. Un passatempo mondano, poi facilitato dalle innovazioni tecniche e presto condiviso dalla grande borghesia, caratterizzandosi principalmente per la rosa e i colori pastello digradanti tono su tono, richiamo all’armonia familiare. Un bene culturale, ancora adesso rinomato ed apprezzato soprattutto nel Voralberg. E protagonista del 2,65 euro al debutto domani, terzo esemplare ricamato nazionale. Preceduto, sempre grazie al supporto dell’azienda specializzata Hämmerle & Vogel, dalla stella alpina trasformata il 19 luglio 2005 in un francobollo da 3,75 euro e dalla genziana diventata allo stesso costo una carta valore il 19 settembre 2008. Il gruppo, naturalmente, può essere integrato con il 2,80 euro italiano per il merletto, agli sportelli dall’8 ottobre 2004.
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L’omaggio a Maria Teresa d’Asburgo (1717-1780) nel ritratto di Martin van Meytens, francobollo atteso per l’8 ottobre, e quello al “petit point”, in distribuzione generale da domani |
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Dopo la pallavolo, il calcio: l’Azienda autonoma a Milano con l’amministratore delegato della squadra, Ernesto Paolillo
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Questa volta San Marino ha avuto tutto il risalto necessario. Dopo l’infortunio di due giorni fa alla sede della Regione Lombardia per la presentazione del francobollo dedicato ai Campionati del mondo di pallavolo maschile “Italia 2010”, oggi la delegazione dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica è tornata a Milano per il lancio formale di un’altra emissione che guarda al mondo dello sport: l’“Inter tre volte campione”, cioè la striscia di tre francobolli da 1,00 euro che il 26 luglio ha sottolineato la stagione particolarmente fruttuosa della società, dopo la conquista della Coppa Italia, del Campionato e della Coppa dei campioni. “Un evento eccezionale per qualsiasi squadra”, ha detto -facendo gli onori di casa- l’amministratore delegato della Bolaffi, Lorenzo Dellavalle. Rammentando che San Marino “sarà un piccolo Paese a livello di abitanti, ma dalla grande tradizione filatelica, avendo cominciato fra i primi, nel 1877, ad emettere francobolli”. A rappresentare il team è intervenuto, così come è successo due anni all’epoca dell’iniziativa dentellata del centenario, l’amministratore delegato dell’Inter, Ernesto Paolillo. Spiegando come l’omaggio postale contribuisca a marcare “un successo straordinario, il cui merito va alla squadra ma soprattutto al presidente Massimo Moratti”. E ricordando che, da quando è uscita l’emissione ad ora, le vittorie in realtà sono diventate quattro, dovendo aggiungere la Supercoppa guadagnata il 21 agosto. All’altra parte del tavolo, i rappresentanti dell’Azienda autonoma. Il presidente, Pier Orazio Pignatta, definendosi “un interista datato” ha confessato come l’emissione del centenario abbia costituito “una grande soddisfazione”, cui ora si è aggiunto il nuovo tassello. Con l’iniziativa di luglio -è l’evidenziazione- “siamo stati i primi e gli unici in Italia a festeggiare la tripletta”. Dal canto suo, il direttore generale della stessa realtà, Gioia Giardi, si è occupata dei dettagli tecnici. Anche se in tema di calcio si ritiene “una profana”, ha spiegato come il progetto sia stato concretizzato a tempo di record e le vendite abbiano dato un grande risultato. “Certo, anche per noi ci sono il piacere e il divertimento, ma non manca la soddisfazione a livello economico. Fossero tutte così...”.
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Interisti in posa: l'amministratore delegato della società calcistica, Ernesto Paolillo, e il presidente dell'Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica sammarinese, Pier Orazio Pignatta |
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L’opera di Jean-Honoré Fragonard, protagonista della serie firmata dall’Ordine, è organizzata in un blocco mosaico
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Il 30 giugno 2008 Leonardo da Vinci, il 18 maggio 2009 Raffaello Sanzio e Albrecht Dürer, il 20 settembre 2010 Jean-Honoré Fragonard. È la terza tappa fissata dallo Smom per la serie intitolata “Il disegno nell’arte”. Quattro, tutti da 1,50 euro, i francobolli pronti ad uscire, stampati in dodicimila serie. Messi insieme (ogni foglio contiene quattro blocchi, dunque sedici esemplari), compongono il soggetto nella sua completezza. L’opera, intitolata “La grotta di Nettuno a Tivoli”, richiama il Lazio. Non a caso, visto che il pittore francese (1732-1806) ha studiato anche a Roma, così da avvicinarsi ai grandi decoratori barocchi come alle peculiarità del paesaggio italiano. Oggi il lavoro è custodito presso il Musée des beaux-arts et d’archéologie di Besançon.
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Il blocco con l'opera di Jean-Honoré Fragonard, atteso per il 20 settembre |
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La testimonianza scritta e un video raccontano la breve esistenza di uno “Stato” al largo di Rimini. E c’è il richiamo al “servizio postale”
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La copertina dell'iniziativa editoriale |
“Era il 1956, avevo finito di costruire la casa di via del Pilastro e con la pratica e coi contatti, specie con uffici, avevo constatato come l’America avesse introdotto in Italia, dopo la sua vittoria che ci aveva distrutti, la schiavitù. Non potevi fare nulla che i politici non volessero, e questa schiavitù ogni giorno di più ti soffocava. I preti, con le loro assurde teorie e le loro sette, ti inchiodavano e volevano che tu non facessi nulla che a loro non garbasse; i comunisti cercavano di combattere i signori e di portargli via con la terra anche la loro ragione di esistere; solo i politici, asserviti ai russi o agli americani, avevano un futuro. A quel punto, dopo tutti i morti ammazzati in Italia nel dopoguerra, io, che sono e sono sempre stato libero, pensai che l’unica prospettiva era di andare in un Paese indipendente dove gli intelligenti potessero comandare e gli idioti servire”. È da tale contesto che nasce l’avventura dell’isola delle Rose, nuovo “Stato” ottenuto costruendo una piattaforma davanti a Rimini ma fuori dalle acque territoriali, che verrà completata otto anni dopo. Fino a quando, il 25 giugno 1968, iniziò l’“occupazione” da parte dell’Italia ed una complessa controversia legale, finita con due vani tentativi per distruggere la struttura e poi, il 26 febbraio successivo, con l’inabissamento di quanto rimaneva e del sogno. A raccontare la vicenda è il protagonista di allora, Giorgio Rosa. Sua è la testimonianza organizzata in un testo di 22 pagine accompagnato da un dvd, consegnati al Gruppo Persiani editore che ha messo in vendita l’insieme a 14,90 euro. “Mi piace rammentare -si legge nel testo- che per un breve periodo fu istituito un servizio postale con l’isola, furono emessi francobolli, e come bandiera ufficiale fu scelto un triangolo arancione con al centro tre rose rosse”.
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Un plico che riporta, oltre all'affrancatura italiana, quella originata sulla piattaforma, dove la lingua ufficiale era l'esperanto (archivio Fabio Vaccarezza) |
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La conferma giunge alla vigilia della partenza di Benedetto XVI per il Regno Unito
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Dopo la risposta interlocutoria di un mese fa, quella decisa, e a quanto pare definitiva, giunta alla vigilia della partenza: pare proprio che Royal mail non sottolineerà in alcun modo, nemmeno a livello marcofilo, la visita di Benedetto XVI nel Regno Unito. Anche l’annullo che sarà usato domenica a Birmingham cita la beatificazione del cardinale John Henry Newman, senza concedere alcun riferimento all’ospite venuto a rendergli omaggio e a presiedere la liturgia. Nel frattempo non sono mancate le polemiche e le proteste, sollevate per questo soggiorno che si svilupperà dal 16 al 19 settembre toccando inoltre Edimburgo, Glasgow e Londra. I critici richiamano soprattutto i punti deboli attribuiti negli ultimi tempi alla Chiesa romana, dalla pedofilia al sacerdozio femminile, dall’omosessualità alla contraccezione come strumento di salvaguardia nei confronti dell’aids. O ricordano la semplice indifferenza per quello che altri considerano un evento, compiuto sulle tracce di Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla, infatti, fu il primo pontefice ad attraversare la Manica, con la sua esperienza compiuta tra il 28 maggio e il 2 giugno 1982. Salvo sorprese, dunque, la testimonianza postale sarà lasciata soltanto al solito annullo vaticano, molto simile a quello che verrà impiegato il giorno 19 per la cerimonia dedicata al teologo e filosofo diventato cattolico. E al foglietto di Man, nel quale Joseph Ratzinger figura in una vignetta senza valore. Per avere il francobollo sampietrino occorrerà attendere ragionevolmente l’anno prossimo, nell’ambito della serie che riassume le visite compiute dal papa nel 2010.
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L'unica citazione marcofila confermata da Royal mail è l'annullo di Birmingham dedicato alla beatificazione del cardinale. A fianco, il manuale vaticano: simile a quello in uso domenica, riprende il teologo e il papa |
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Venerdì e sabato il convegno emiliano, sabato e domenica quello toscano
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Il presidente del Circolo empolese, Franco Moscadelli, con l'autore del bozzetto per l'annullo, Edoardo Buglione |
Doppio appuntamento commerciale privo di mostra nel prossimo fine settimana. Venerdì 17 e sabato 18 toccherà alla ventottesima edizione di “Pantheon”, ospitata alla Fiera di Piacenza, in località Le Mose, visitabile rispettivamente negli orari 11-19 e 9-17. Il biglietto d’ingresso voluto da Piacenza expo costa 3,50 euro, ma i minorenni non pagano. Una sessantina di espositori -assicura l’organizzazione- animerà le giornate, proponendo oggetti di filatelia, numismatica, cartolinafilia, telecarte e materiali, oltre ad articoli vari da collezionismo. Tre gli annulli italiani richiesti: due con il logo della manifestazione e l’ultimo dedicato agli otto secoli trascorsi dalla nascita del medico e maestro di chirurgia Guglielmo da Saliceto. Si aggiunge il manuale di San Marino, con il palazzo Farnese. Fra gli stand, quello del Collegio provinciale infermieri professionali assistenti sanitari vigilatrici d’infanzia, che ricorderà i cento anni dalla morte di Florence Nightingale e la storia dell’infermieristica in Italia. Poi, il passaggio del testimone ad Empoli (Firenze). Qui il Circolo filatelico numismatico empolese e Penny proporranno “Emporium 2010”, allestito presso il chiostro degli Agostiniani, in via dei Neri (ingresso libero) e visitabile sabato 18 e domenica 19 nella fascia oraria 9-18. L’iniziativa punta principalmente alla borsa scambio, per la quale sono stati predisposti circa ottanta spazi. Sabato sarà impiegato il manuale di circostanza, disegnato da Edoardo Buglione. È stato scelto tra il centinaio di proposte emerso nell’ambito di un concorso indetto fra gli alunni della cittadina (le premiazioni dei ragazzi avverranno domenica). Presenta due “X”, così da richiamare il ventesimo anniversario del raduno, associandovi un ponte dagli archi dentellati come segno allegorico di continuità nel tempo.
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Una panoramica degli stand a Piacenza |
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Il romanzo criminale svedese firma un nuovo... delitto. E per le tracce occorre la lente di ingrandimento
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Il terrore corre tra le cartevalori postali svedesi, come se fossero finite nel mezzo di una sparatoria. Per questo sono bucate. È uno degli elementi che caratterizza la serie dedicata al romanzo criminale svedese. Dopo tanto tempo di sostanziale anonimato, il genere è emerso negli anni Novanta. Cinque le cartevalori uscite il 26 agosto a 6,00 corone l’una. Sono dedicate a sei scrittori gialli contemporanei, quasi tutti viventi e noti anche all’estero: la coppia Maj Sjöwall e Per Wahlöö (loro è la saga del commissario Martin Beck), Henning Mankell (ha dato i natali ad un altro detective della fantasia, Kurt Wallander), Liza Marklund (autrice della serie poliziesca dedicata ad Annika Bengtzon oltre che, a quattro mani con James Patterson, di “Cartoline di morte”), Håkan Nesser (tra i suoi personaggi più riusciti, il commissario Van Veeteren) e Karl Stig-Erland Larsson (la trilogia “Millennium” è uscita dopo la sua scomparsa). I libretti, da 60,00 corone, comprendono due serie; l’omaggio a Nesser è replicato pure in minifogli da nove pezzi, in vendita a 59,00 unità. Le sorprese, però, non sono finite. Il bozzettista, Johan Petterson, ha utilizzato più tecniche (dipinto, fotografia, fotomontaggio, incisione e revisione digitale) per arrivare al risultato, offrendo un ulteriore obiettivo di... indagine: scoprire i microtesti celati in tre esemplari (quelli per Maj Sjöwall e Per Wahlöö, Liza Marklund e Håkan Nesser) che richiamano gli stessi creatori citati e i loro scritti. Dov’è la lente?
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La serie svedese dai francobolli bucati e caratterizzati con testi nascosti |
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Chiuso il sito ufficiale, la Fsfi ne apre un altro a futura memoria
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La manifestazione è stata archiviata ormai da un pezzo, ma è giusto tenerne traccia, anche sul web. Chiuso in febbraio il sito ufficiale, “Italia 2009” torna su internet grazie alla Federazione fra le società filateliche italiane e al webmaster Marco Occhipinti. Puntando soprattutto, ma non solo, agli aspetti collegati alla mostra, offre una sintesi di quello che è stato il “Festival internazionale della filatelia”, ospitato a Roma tra il 21 ed il 25 ottobre dell’anno scorso. Quindi, organizzazione, commissari e giurati, collezioni e risultati, programma, iniziative editoriali, bollettini illustrativi delle emissioni collegate... Rispetto allo spazio di partenza, due capitoli sono stati sviluppati: uno è il sistema elettronico “Italia 2009 exhibition management system” (Iems), introdotto in vista dell’appuntamento per gestire a distanza i rapporti tra commissari, giurati e staff; l’altro è dedicato alle immagini.
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“Italia 2009” in sintesi grazie allo spazio virtuale organizzato dalla Fsfi |
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Novant’anni fa la proclamazione della patrona degli aeronauti, presto ricordata con un aerogramma
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La traslazione della casa in uno dei francobolli del 1938 |
Da novant’anni patrona degli aeronauti, come stabilì nel 1920 Benedetto XV. È la Madonna di Loreto il soggetto cui è dedicato l’aerogramma vaticano inserito nel gruppo di emissioni atteso per il 20 settembre. La scelta del pontefice prende atto della tradizione, secondo la quale la casa di Nazareth in cui la Vergine ricevette l’Annunciazione fu trasportata dagli angeli a Loreto ed è quindi divenuta il simbolo dell’uomo in viaggio per il mondo. Qui è custodita la statua della Madonna Nera, una copia realizzata nel 1922 da Leopoldo Celani, dato che l’originale fu distrutto in un incendio l’anno precedente. In occasione dell’anniversario, Benedetto XVI, nella lettera inviata all’arcivescovo di Loreto, Giovanni Tonucci, ricorda come la Vergine Lauretana sia la “patrona di tutti i viaggiatori in aereo senza distinzione di stato e nazionalità”. Sottolineando, al tempo stesso, come “l’aereo sia diventato uno strumento quotidiano ed indispensabile di incontro tra persone di città e nazioni diverse” e quindi anche “il dialogo per la pace… può contare su questo strumento di trasporto, per favorire l’incontro diretto tra i diversi responsabili della politica mondiale”. Prodotto al massimo in 23.500 pezzi, l’intero sarà in vendita a 1,00 euro. Sulla sinistra offre la placca bronzea che veniva applicata alla carlinga degli aerei; rappresenta il momento del trasporto con Maria seduta sul tetto. L’impronta di affrancatura contiene lo stemma della basilica marchigiana. Catalogo alla mano, non mancano le citazioni precedenti. La scena del volo è richiamata nell’80 centesimi e nel 10 lire vaticani di posta aerea usciti il 22 giugno 1938 e poi negli esemplari simili da 4 e 25 lire del 10 novembre 1947. Il centro religioso compare nei tagli da 600, 700, 1.500, 2.500 e in foglietto da 3.000 lire del 25 marzo 1995 dedicati ai suoi sette secoli nonché nel 2,00 euro uscito il 10 novembre 2005 per i viaggi di Giovanni Paolo II. In più, si possono aggiungere il 500 lire italiano dell’8 settembre 1994 per le celebrazioni lauretane e il 15,00 scudi targato Smom del 20 aprile 1995, anch’esso prodotto per il settimo centenario.
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Il nuovo aerogramma predisposto dal Vaticano |
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Dopo venti giorni dall’improvviso aumento, oggi la modifica al tariffario presente sul sito di Poste
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Il pesantissimo passaggio da 26 centesimi a 3,00 euro del fermoposta, con un aumento di oltre undici volte che di fatto annulla ogni suo possibile impiego? È stata l’unica, vera, sorpresa del 24 agosto, ma non solo per addetti e clienti, abituati a sapere le cose sempre all’ultimo momento. Anche gli stessi incaricati di Poste italiane a dare informazioni, e per diversi giorni, hanno offerto spesso spiegazioni casuali, negando qualsiasi revisione al tariffario. Sia rivolgendosi agli sportelli, sia telefonando a “Poste risponde” (inutile, invece, compilare il modulo internet: da lì non giunge alcuna replica, punto e basta). A complicare le cose, il mancato aggiornamento del sito istituzionale. Per venti giorni ha mantenuto la vecchia tariffa, solo oggi pomeriggio aggiornata. La contestuale revisione del corriere espresso, invece, è stata introdotta puntualmente.
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E stata aggiornata pochi minuti fa, sul sito di Poste italiane, la tariffa del fermoposta, passata da 26 centesimi a 3,00 euro |
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Invitata alla cerimonia, nessuno poi chiama la delegazione per presentare l’altro francobollo
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Uno dei manuali sammarinesi, nel caso specifico per Modena |
Si è... sfiorato l’incidente diplomatico-filatelico alla sede della Regione Lombardia questa mattina. Perché i protagonisti dentellati della cerimonia erano due. Da una parte (e a sorpresa, visto che Poste italiane si è mostrata silente sull’appuntamento) era prevista, e si è svolta, la presentazione dell’85 centesimi italiano. Dall’altra c’era quella dell’1,00 euro sammarinese. Entrambi volti a promuovere gli ormai imminenti Campionati del mondo di pallavolo maschile. Pensare che dal monte Titano ci tenevano: avevano avvisato diligentemente, e con anticipo, la stampa specializzata, portando a Milano un’alta rappresentanza dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, uno stendardo (l’unico presente) con riprodotta la carta valore, e omaggi destinati al pubblico. Soltanto che... nessuno ha invitato un delegato sul palco per spiegare quanto stanno facendo! “Siamo venuti apposta per presentare il francobollo uscito il 17 marzo”, ha ammesso amareggiato il direttore generale dell’Azienda, Gioia Giardi, a “Vaccari news”. Ma non è l’unica iniziativa predisposta. “Durante le gare si aggiungeranno sette annulli nelle sette delle dieci città cui saremo presenti ufficialmente”, cioè Ancona, Catania, Firenze, Milano, Modena, Reggio Calabria e Torino; nelle impronte figurano un giocatore e un monumento locale. “Quella di oggi -conclude- sarebbe stata una bella occasione”. Fonti ufficiali consultate da questa testata ammettono il disguido e annunciano, da parte del vicepresidente del comitato organizzatore Lombardia, Adriano Pucci Mossotti, una formale lettera di scuse indirizzata agli ospiti stranieri.
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Il direttore generale, Gioia Giardi, e il presidente, Pier Orazio Pignatta, dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica oggi a Milano per presentare il francobollo sammarinese (riprodotto nello stendardo). Ma le cose sono andate diversamente... |
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Presentato in tarda mattinata il francobollo italiano per i Campionati del mondo di pallavolo maschile
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A illustrare la carta valore, il responsabile mercato privati di Poste italiane per l'area territoriale lombarda Enrico Menegazzo (alle sue spalle, la mascotte “Volly”) |
“Poste italiane non poteva mancare” a questo appuntamento ed è per tale motivo che è stato varato un francobollo promozionale, pronto ad arrivare il 24 settembre. Francobollo da 85 centesimi che si distingue per una tecnica particolare: è in rilievo, e va ad associarsi ad altre cartevalori inconsuete, come quelle in seta, merletto e legno. Era un documentatissimo responsabile mercato privati per l’area territoriale lombarda, Enrico Menegazzo, quello che in tarda mattinata alla sede della Regione Lombardia presentava l’omaggio tricolore per i Campionati del mondo di pallavolo maschile “Italia 2010”, mentre sul video appariva in anteprima l’immagine della vignetta (giunta solo poco fa dai canali tradizionali). “Uno sport spettacolare, appassionante, che gremisce i nostri palazzetti”, ha detto il governatore Roberto Formigoni, all’apertura dell’incontro. “Vedremo le partite anche da tifosi”. Ricordando che tra il 2011 e il 2014 seguiranno i Campionati europei e mondiali femminili. L'assessore a sport e giovani, Monica Rizzi, ha sottolineato la vocazione e l'impegno della Regione Lombardia per le iniziative sportive. “Il volley è uno sport di valori e il mondiale è un evento che serve per rafforzare il movimento pallavolistico sia in Italia che nel mondo”. L’attenzione è stata naturalmente calamitata dagli aspetti tecnici, sintetizzati con alcuni numeri: ventiquattro nazionali di cinque continenti, settantotto partite che verranno disputate nelle dieci città italiane coinvolte, cioè Ancona, Catania, Firenze, Milano, Modena, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste e Verona. Come per l’analogo appuntamento del 1978, la partita d’esordio si svolgerà all’ombra della Madonnina, il 25 settembre. Nel contesto, il presidente della Federazione italiana pallavolo, Carlo Magri, ha ammesso che “senza istituzioni e sponsor non avremmo potuto fare quello che stiamo facendo”. Ricordando, inoltre, che “il nostro movimento ha una grande importanza anche a livello sociale”. Ora, “abbiamo l’occasione di lanciare la pallavolo a tutti i livelli”. Il bollettino illustrativo, tornando al francobollo, prevede gli interventi firmati dal presidente del comitato organizzatore della manifestazione, Carlo Salvatori, e dallo stesso presidente Fipav. Dal punto di vista marcofilo, doppia l’obliterazione milanese: una è stata impiegata oggi presso il “Pirellone” e replicata allo spazio filatelia di via Cordusio. Presso lo stesso negozio sarà utilizzata quella del primo giorno.
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Prima la presentazione a Milano del francobollo (al centro l'assessore regionale a sport e giovani, Monica Rizzi), poi la diffusione formale -da parte di Poste italiane- del bozzetto |
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Il cartello, che ha sede a Vienna, ricordato oggi dall’Austria
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Non sarà aromatizzata come quella giunta il 17 settembre 2007 per i settantacinque anni dell’attività estrattiva nazionale, perché questa volta si è preferito varare una carta valore più scontata. È l’omaggio che l’Austria dedica all’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, creata a Baghdad nel 1960 ma dal 1965 ospitata a Vienna. In distribuzione con oggi al costo di 1,40 euro, il francobollo riporta il logo dell’anniversario, associato alle bandiere dei dodici membri attuali: Algeria, Angola, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Iran, Irak, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar e Venezuela (nel frattempo si sono ritirati Gabon e Indonesia). Membri che forniscono il 40% della produzione planetaria di greggio e dispongono di oltre il 75% delle riserve mondiali. Attraverso l’Opec e variando artificialmente i quantitativi pompati, cercano di controllare il mercato fissando quote e regole, così da agire sul prezzo (ancora una volta aumentato). Sotto lo slogan “Sostenere la stabilità, rifornire la prosperità”, facile attendersi altri omaggi dentellati, provenienti dagli aderenti alla struttura.
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La carta valore austriaca e l’annullo fdc; quest’ultimo riprende il logo e lo slogan del cinquantenario |
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I due compositori sostituiti dal regista Kurosawa e dallo scrittore Twain. Tutte le emissioni del 5 ottobre
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Robert Alexander Schumann e Giovanni Battista Pergolesi respinti. Non hanno superato l’esame dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica sammarinese, che in un primo momento li aveva inseriti nella serie “Grandi artisti” in uscita il 5 ottobre. Decidendo poi di equilibrare meglio il progetto, affiancando gli altri due specialisti delle sette note rimasti e confermati, cioè Fryderyk Franciszek Chopin e Gustav Mahler, al regista Akira Kurosawa e allo scrittore Mark Twain. Il taglio più basso, il 60 centesimi, è dedicato al compositore polacco, a due secoli dalla nascita. Per l’omaggio a Chopin, soprattutto pianista e famoso per i suoi notturni, sono raffigurate due mani che suonano la tastiera di un pianoforte, mentre lo sfondo fa riferimento ad una panorama marino durante la notte. Il 65 cent, invece, richiama l’uomo del grande schermo giapponese. Kurosawa, classe 1910 e sulla carta valore citato anche nella sua lingua, fu pure sceneggiatore e produttore; la vignetta offre particolari di film da lui scritti o diretti: “I sette samurai”, “Ran” e “Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure”. Del concertista austriaco si ricorda il secolo e mezzo della nascita. Mahler è celebrato nell’85 eurocent che intende valorizzare l’ottava delle sue dieci sinfonie, conosciuta come “Sinfonia dei mille”, proponendo un direttore mentre dirige un’enorme orchestra. Decisamente anomalo è il valore scelto per l’ultimo esemplare, quello per il romanziere statunitense Twain, all’anagrafe, Samuel Langhorne Clemens. È un 4,95 euro, pari ad una lettera raccomandata in Italia tra i cento e i duecentocinquanta grammi. Scomparso cent’anni fa, è famoso per “Le avventure di Tom Sawyer” e “Le avventure di Huckleberry Finn”. Entrambe le storie sono riprese nel disegno, insieme ad un’immagine del commemorato. Niente sorprese per la data di uscita: il 5 ottobre. L’emissione, realizzata da Franco Filanci, sarà disponibile in settantamila serie (fogli da venti, con bandella descrittiva laterale a destra) insieme ad altre due voci: l’omaggio al tenore Luciano Pavarotti (un francobollo da 2,20 euro) e il tributo natalizio (60, 65 ed 85 centesimi). Intanto, domani a Milano, nell’ambito della cerimonia di presentazione dei Campionati del mondo di pallavolo maschile “Italia 2010”, uno spazio sarà dedicato al 2,20 euro promozionale uscito sei mesi fa, il 17 marzo, e all’85 cent italiano atteso per il 24 settembre.
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Gli artisti alla fine scelti da San Marino sono: Fryderyk Franciszek Chopin, Akira Kurosawa, Gustav Mahler e Mark Twain |
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L’ipotesi, allo studio di Poste italiane e Iccrea holding, formalizzata oggi. È legata al varo della Banca del Sud
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È nero su bianco: pensando alla Banca del Mezzogiorno, Poste italiane ed Iccrea holding stanno esaminando l’acquisizione di Mediocredito centrale. Lo fanno sapere direttamente le due realtà, attraverso altrettante e distinte comunicazioni. Si tratta -dicono entrambi i partner- di una attività conoscitiva congiunta, “volta ad una possibile acquisizione” della realtà adesso appartenente ad Unicredit. “Rientra nelle ipotesi di operazioni straordinarie in fase di valutazione connesse al progetto della Banca del Mezzogiorno, il cui comitato promotore sta proseguendo i lavori per la costituzione e il lancio di una banca di secondo livello a supporto dello sviluppo del Meridione d’Italia, secondo quanto previsto dalla legge finanziaria 2010”. Poste è nel comitato “ed è già pronta con la sua rete capillare di uffici postali, gli asset infrastrutturali e le piattaforme tecnologiche a fornire un contributo di rilievo al progetto”. Iccrea holding (il cui capitale è partecipato dalle Banche di credito cooperativo, Bcc) è al vertice di Iccrea, il gruppo di aziende “che fornisce alle Bcc un sistema di offerta competitivo predisposto per i loro 5,6 milioni di clienti” (soprattutto famiglie, piccole e medie imprese) nonché per l’operatività delle stesse Banche di credito cooperativo e Casse rurali.
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Banca del Mezzogiorno, il comitato promotore alla base del progetto |
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La carta valore, pronta ad uscire, punta sul servizio in favore dei cittadini
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L'edificio sede della struttura |
Rischio sventato con il francobollo dedicato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. La vignetta poteva rappresentare l’anonimo edificio romano di piazza Verdi 6/a in cui ha sede, ma l’autore, Luca Vangelli, ha fatto di meglio. Pur nella comprensibile difficoltà per descrivere il tema: il ventesimo anniversario della struttura, nata per vigilare sulle intese restrittive della concorrenza, sugli abusi di posizione dominante e sulle operazioni di concentrazione “che comportano la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante in modo tale da eliminare o ridurre in misura sostanziale e duratura la concorrenza”. D’altro canto, all’Agcm hanno esperienza in fatto di produzioni dentellate, visto che l’attuale presidente, Antonio Catricalà, ha partecipato per anni agli appuntamenti collezionistici di Riccione e alla Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali. E con l’ultima revisione degli organismi di riferimento, voluta dall’ex ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola, figura direttamente nella Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia. L’esemplare, inquadrato nella serie “Le istituzioni”, sarà venduto in quattro milioni di pezzi dal 10 ottobre ad 1,40 euro, costo equivalente all’invio di una lettera per l’interno pesante fra i venti ed i cinquanta grammi. La vignetta raffigura, in grafica stilizzata, le bandiere italiana ed europea, associate ad un gruppo di uomini e donne; sull’insieme campeggia la data del 10 ottobre 2010, intersecata allo slogan “20 Anni di antitrust per le persone”. Il bollettino illustrativo, naturalmente, è firmato dallo stesso Catricalà, mentre l’annullo fdc verrà utilizzato allo spazio filatelia cittadino.
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Il francobollo; sarà in vendita dal 10 ottobre |
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Terza edizione di “Dialogando con i cittadini”. Guardando al futuro
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Sta per essere aggiornato l'iter per le controversie di natura postale |
Questa mattina a Genova presso la sede di via Dante 4, domani alle 10 a Torino in via Alfieri 10, mercoledì nello stesso orario ad Aosta ospiti del Comune, in piazza Chanoux 1. Al via la terza edizione di “Dialogando con i consumatori”, iniziativa promossa da Poste italiane per informare e confrontarsi con le associazioni dei consumatori. Attraverso gli incontri, Poste italiane illustra i principali risultati ottenuti dalla società e presenta le nuove iniziative ed i servizi che saranno avviati il prossimo anno. I rappresentanti dei sodalizi, così, vengono informati sull’annunciata organizzazione del recapito e sulle novità riguardanti il “Regolamento di conciliazione”, la procedura da seguire davanti alle controversie con la clientela. Alla riunione odierna hanno partecipato il responsabile logistico territoriale di Poste italiane per il Nord-Ovest Roberto Falorni e il docente dell’Università Roma Tre Pierfrancesco Bartolomucci con la relazione “Conciliazione: la legislazione e le principali esperienze nel nostro Paese”. La chiusura dei lavori è stata affidata al responsabile dei rapporti con le associazioni, Romolo Giacani, che ha illustrato il nuovo “Regolamento di conciliazione dei prodotti postali”. Gli appuntamenti -viene sottolineato- forniranno ai rappresentanti dei consumatori l’occasione di presentare proposte e suggerimenti all’azienda sui servizi forniti. Calendario alla mano, da oggi al 9 novembre saranno toccate tutte le regioni. L’ultima sarà la Lombardia.
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La Federazione nazionale della stampa italiana rivolge un “forte appello” al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. E la Fieg rilancia...
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Ancora insoluto il problema delle tariffe per gli editori: i richiami di Fnsi e Fieg |
Più il tempo passa, più il danno, causato dall’improvviso aumento delle tariffe per le spedizioni dei giornali, quasi triplicate tra il 30 marzo e l’1 aprile scorso per la cancellazione delle provvidenze statali di rimborso a Poste, cresce. Non ha mezzi termini la Federazione nazionale della stampa italiana, la cui giunta “denuncia i ritardi e le inadempienze del Governo per l’editoria e il lavoro giornalistico. È grave che, a distanza di un mese e mezzo dall’accordo «obbligato» su nuove tariffe postali raggiunto tra l’Amministrazione delle poste e le organizzazioni degli editori, esso non sia ancora stato reso operante in attesa del necessario decreto di recepimento dell’intesa”. Sarebbe dovuto entrare in vigore l’1 settembre. Per questo la Fnsi “rivolge un forte appello” al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, alla cui attenzione e firma finale è sottoposto in questi giorni il provvedimento, affinché sia immediatamente emanato. Peraltro, “si tratta del male minore per attenuare i danni, considerato che le Poste hanno accettato di negoziare una tariffa comunque a costo più elevato di quella precedente, sia pure ridotta rispetto agli incrementi automatici scattati” in aprile. “Molte testate soprattutto periodiche hanno già dovuto sospendere o ridurre le pubblicazioni, con ripercussioni sulla stabilità dell’occupazione, non solo giornalistica”. Il problema campeggia pure nel settore no-profit, per il quale il Parlamento ha destinato uno stanziamento di trenta milioni di euro, “che continua però a mancare all’appello, senza alcuna giustificazione”. In mattinata la Federazione italiana editori giornali ha rilanciato il problema. “A nulla -ha ricordato- sono valsi i tavoli politici e tecnici e le imprese editrici si sono trovate sole a trattare con la controparte, Poste italiane, che fornisce il servizio in regime di monopolio”. La Fieg “non può non stigmatizzare questa situazione e segnalare ancora che la drastica riduzione delle risorse pubbliche nel settore editoriale mette a rischio un notevole numero di occupati nell’intera filiera della carta stampata”.
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Comincia oggi l’iniziativa pubblicitaria commissionata da una società friulana
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Protagonisti, i sistemi solari |
Da oggi al 27 settembre: 382 fattorini di diciotto centri ubicati da Cordenons a Viterbo hanno due settimane per consegnare a domicilio il sole. O, perlomeno, far conoscere ai potenziali interlocutori le offerte della Solar system, società per azioni di San Daniele del Friuli (Udine) che si occupa di progettare, realizzare e installare impianti solari, apparecchiature in questo periodo particolarmente sostenute dal ministero allo Sviluppo economico. L’azienda intende contattare nel Centro e Nord Italia diecimila interlocutori, indirizzando loro un plico di presentazione riguardante la ditta e i prodotti Super solar. Il portalettere, al momento della consegna della busta nelle mani del destinatario o di un suo familiare, “comunica che la stessa contiene un messaggio da parte della società, e che per ricevere maggiori informazioni basterà compilare e firmare il coupon allegato”. Il lavoro extra del postino sarà pagato con un importo lordo di incentivazione pari a due euro per ogni modulo compilato e ritirato.
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Oggi il foglietto, articolato in tre esemplari. Intanto, già ci si prepara alle emissioni natalizie
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Uno dei due francobolli islandesi natalizi, annunciati per il 4 novembre
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Mentre giungono le prime anticipazioni per le festività di fine anno (Islanda e Monaco, ad esempio, hanno rivelato i dettagli sulle prossime uscite e l’Australia ha già messo in vendita, dall’1 settembre, le cartoline augurali), la Finlandia pensa... soltanto all’autunno. Arriva oggi da Helsinki il foglietto che mostra un paesaggio tipico locale, rappresentato nei colori stagionali. Contiene tre francobolli: inquadrati in un elegante contesto, vi campeggiano il granchio d’acqua dolce, le anatre selvatiche e l’alce. Le cartevalori sono destinate ad affrancare lettere di primo scaglione per l’interno, equivalente a 75 centesimi. Da notare è un ulteriore dettaglio: i testi sono riportati anche in scrittura braille, così da agevolare i non vedenti. L’infornata finnica odierna si conclude con altri due valori, sempre dello stesso costo, dedicati al parco nazionale Torronsuo, inaugurato nel 1990, e agli oggetti pop degli anni Sessanta e Settanta.
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Il foglietto autunnale della Finlandia |
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Da una parte Baltici e Scandinavia, dall’altra Benelux ed Isole Britanniche, dall’ultima l’Oriente: tre i volumi che complessivamente raccolgono 167mila quotazioni
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Baltici e Scandinavia (Carelia, Danimarca, Faeroer e Groenlandia, Estonia, Finlandia e Aland, Ingria del Nord, Islanda, Lettonia, Lituania e Lituania Centrale, Norvegia e Svezia) nel quinto tomo; Benelux ed Isole Britanniche (Belgio, Eire, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito con Alderney, Guernsey, Jersey e Man) nel sesto; la zona più orientale (Bielorussia, Moldavia, Polonia, Russia ed Urss, Ucraina, Ucraina Occidentale e Subcarpatica) nel settimo. Sono queste le aree protagoniste dei nuovi cataloghi della Michel datati 2010-2011. Come al solito, oltre alle revisioni dei dati inseriti nel passato e delle quotazioni, vengono aggiunte le novità e rivisti più approfonditamente alcuni capitoli. Nel caso dell’Europa Settentrionale (1.008 pagine a colori con 10mila immagini e 50mila stime economiche) sono stati inclusi alcuni francobolli finora non repertoriati (specie in fatto di ordinari), introdotte le validità per la Lituania e aggiornate le tirature per l’Estonia. Quanto ai prezzi, gli aggiornamenti sono numerosi, e qualche volta importanti. Per ciò che concerne, invece, il volume intitolato all’Europa Occidentale (1.296 pagine, 13mila immagini e 65mila prezzi), dal punto di vista redazionale l’azienda ha voluto revisionare soprattutto i Paesi Bassi. Grazie alla domanda, il mercato ha premiato un po’ tutta l’area, anche se a fare la parte del leone sono gli errori di stampa britannici. Nel settimo volume (1.120 pagine, 12.500 riproduzioni e 52mila stime economiche) la lente si è posata principalmente su Bielorussia ed Ucraina. Quanto al mercato, viene registrato qualche significativo aumento; l’Urss, in particolare, conta su una domanda specifica per alcune voci. I testi sono scritti in tedesco e le riproduzioni quasi sempre a colori. In Italia i volumi sono venduti a 59,00 euro l’uno.
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I tre nuovi cataloghi che aggiornano le emissioni del Vecchio continente viste dalla Michel |
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La Fondazione guidata dall’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi: l’ultima intesa ed i prossimi obiettivi
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È l'ad di Poste italiane, Massimo Sarmi, a guidare la Fondazione |
Firmato ieri dal presidente della fondazione Global cyber security center (Gcsec) per la cyber security, Massimo Sarmi, e dall’amministratore delegato della Internet corporation assigned name and numbers (Icann, cioè l’agenzia internazionale che assegna i domini sulla rete), Rod Beckstrom, il memorandum d’intesa volto a sviluppare il lavoro comune. Le aree di collaborazione previste riguardano attività come la formazione di esperti in sicurezza elettronica, la messa in comune di laboratori per ricerca e sviluppo, la gestione di progetti di studio finanziati da organismi istituzionali europei e mondiali, la condivisione di informazioni attraverso una piattaforma informativa, i rapporti tra le parti e con altri organismi o associazioni mondiali specializzati. La Gcsec, diretta dall’amministratore delegato di Poste italiane, è stata creata seguendo un modello di partnership tra pubblico e privato allo scopo di promuovere lo studio, la divulgazione, la ricerca e la formazione nel campo della sicurezza delle comunicazioni via internet, nell’obiettivo di contribuire a sviluppare la conoscenza e la cultura sul tema della sicurezza informatica fra imprese, istituzioni pubbliche, forze di polizia e cittadini. Tra i soci figurano aziende leader italiane e straniere. “Puntiamo ad affermarci come importante riferimento internazionale sulla cyber security -ha dichiarato il presidente, Massimo Sarmi- un tema diventato strategico per ogni Governo e sistema economico-finanziario. La collaborazione diretta con un organismo così prestigioso come l’Icann consolida ulteriormente il profilo scientifico della Fondazione, che punta a formare personale altamente specializzato e diventare un punto di riferimento internazionale attraverso una rete di eccellenza tra centri di ricerca pubblici e privati, università, aziende ed organizzazioni governative, favorendo così la condivisione di informazioni, tecnologie e best practices”. “La Fondazione -ha commentato Rod Beckstrom- è un partner gradito e benvenuto nella battaglia internazionale ingaggiata contro ogni minaccia alla sicurezza della rete. Il sistema multi-stake-holder su cui poggia la Fondazione rappresenta il modello di approccio condiviso e collaborativo indispensabile per il nostro obiettivo di sicurezza ed è esattamente identico a quello su cui si basa Icann”. Tra le attività già avviate da Gcsec va ricordato il percorso di fine giugno sul tema della sicurezza dell’infrastruttura di internet e sulle nuove frontiere di partecipazione: un centinaio di esperti provenienti da una ventina di Paesi si sono riuniti per discutere come proteggere meglio i servizi fondamentali per l’accesso al web. Inoltre, insieme a Poste italiane, Polizia postale e delle comunicazioni e United States secret service, la Fondazione partecipa all’Electronic crime task force, iniziativa internazionale finalizzata a favorire il contrasto del crimine informatico attraverso lo sviluppo, lo scambio e la diffusione di conoscenza sul fenomeno e di nuovi strumenti di sicurezza. “A breve” la Gcsec avvierà corsi di formazione altamente specializzati.
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Cinque, seimila le missive spedite ogni anno a Verona al nome della giovanissima e sfortunata ragazza dei Capuleti. Cui si aggiungono le e-mail ed i messaggi lasciati alla sua casa...
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Basta scrivere “Giulietta - Verona” e la missiva giunge a destinazione |
Sul tavolo, attraverso francobolli ed annulli, le buste arrivate denunciano le provenienze, come Colombia, Francia, Sud Africa; la grafia è quasi sempre a mano, adagiata su carta anonima o ricercata e capita che persino gli alfabeti siano diversi. Unica è la destinataria, anche se qualche volta il nome viene storpiato. Basta un sintetico “Juliet - Verona” affinché il testo giunga a destinazione. A replicare, certo, non c’è la sfortunata ragazza dei Capuleti, ma il gruppo di volontari valorizzato dal film “Letters to Juliet”; fa capo al Club di Giulietta e permette di mantenere viva una tradizione ormai antica. Perché la posta di Giulietta è un fenomeno nato molti anni fa... “Le prime missive -spiega dal sodalizio Giovanna Tamassia- cominciarono ad arrivare nel 1937. All’epoca -ricorda a «Vaccari news»- il custode della tomba di Giulietta, Ettore Solimani, iniziò a rispondere firmandosi «il segretario di Giulietta»”. Nella pellicola si punta soprattutto sui bigliettini applicati al muro sotto al balcone. “Le lettere vere e proprie sono la maggioranza e arrivano per posta ordinaria: fenomeno ormai unico, visto che oggi non si scrivono più lettere! Queste sono le più belle dal punto di vista dell’impatto visivo; sono sulla carta più diversa, colorata, decorata, disegnata a mano. Le buste hanno ancora la suggestione del francobollo di varia provenienza, gli indirizzi più fantasiosi: «Giulietta, Verona», «Giulietta Capuleti» o «Giulietta Montecchi, Shakespeare, Verona». E raccomandazioni al postino del tipo: «Fai presto, è urgente!». A volte troviamo foto, disegni, piccoli regali, fiori”. “Naturalmente, oggi arrivano molte e-mail. Forse sono più immediate... ma più impersonali. I messaggi vengono lasciati alla tomba, alla casa (magari sullo scrittoio multimediale e poi messi su cd) o appiccicati al muro, nelle apposite cassette collocate nei luoghi di Giulietta. Ma questi sono per lo più brevi testi, richieste di benedizione, di fortuna, con cuori trafitti e i nomi degli innamorati. Molti non hanno indirizzo ma, quando possibile, sono raccolti e conservati dal nostro club. Le lettere vengono tutte serbate, catalogate ed archiviate. Ognuna è contrassegnata da numero e anno, così eventualmente le possiamo ritrovare”. Quali sono le cifre? “Se parliamo di lettere vere e proprie ed e-mail, cioè missive con un preciso indirizzo, diciamo cinque, seimila all’anno. Se contiamo anche i biglietti portati a mano, diventano forse cinquantamila o più”. Da dove arrivano? “Molte missive arrivano dagli Stati Uniti (il nostro indirizzo compare anche sui libri di testo dei teen-ager americani), poi ci sono Italia, Francia, Russia, Germania, Brasile, Cina. Comunque vanno a... ondate; seguono un articolo o un servizio apparso sui giornali o alla tv. Ora, per esempio, è arrivato il film: abbiamo avuto una tonnellata di lettere dagli Usa in maggio e giugno, poi, seguendo le uscite della pellicola nei diversi Paesi, dal Regno Unito, dall’Australia e dalla Germania. In questi giorni tocca all’Italia. Ci sono, inoltre, provenienze più strane ed esotiche, tipo la Mongolia, la Nuova Caledonia, le Filippine...”. Magari impiegando idiomi non molto diffusi... “Nel nostro gruppo possiamo rispondere in varie lingue: inglese, tedesco, francese, spagnolo, giapponese, cinese, russo. A volte arrivano lettere in lingue più inusuali e quindi dobbiamo cercare un aiuto esterno. Nei casi che non riusciamo ad affrontare rispondiamo in inglese, chiedendo che riscrivano in un’altra lingua se possibile”. I mittenti sono di più donne o uomini? “Il 70% dei mittenti è donna”. Cosa chiedono? “Ovviamente tutti hanno questioni di cuore. I giovanissimi stanno conoscendo l’amore e hanno i problemi tipici della loro età: timidezza, primi approcci, insicurezza o domande importanti tipo «Come si sa se è vero amore?», «Esiste l’amore vero?». Non mancano le questioni familiari legate a divorzio e separazione. Gli adulti raccontano le storie più varie: amori finiti, contrastati, complicati, tradimenti, matrimoni infelici, solitudine, ricerca dell’anima gemella, rapporti multietnici, gay, la madre che chiede un fidanzato per la figlia, a volte la voglia di raccontare una storia felice (per fortuna ci sono anche quelle). Tutti riportano comunque storie vere, di vita vissuta, non sono solo lettere sdolcinate e romantiche”. “A volte ci sono problemi difficili. Chiedono a Giulietta di ascoltare e di dare un consiglio. Giulietta, personaggio letterario, simbolo stesso dell’amore, diventa vera amica e confidente, l’unica cui raccontare questioni anche molto personali”. Quante persone oggi sono coinvolte nel rispondere? “Siamo una quindicina, dai venti ai cinquant’anni. Tutte volontarie. Il Comune dà un contributo per i francobolli e la carta”. Il film rispecchia fedelmente il vostro lavoro? “È molto dolce e romantico; ovviamente la realtà è sempre un po’ diversa dalla fiction, però il club è rappresentato bene, dà l’idea della serietà e dell’impegno che dedichiamo al nostro lavoro. Ogni scritto viene letto e gli si dà una risposta personale, quasi sempre a mano. Anche il gruppo di volontarie è eterogeneo com’è nella realtà, ognuna con la propria esperienza, età e sensibilità, per cui anche le risposte variano a seconda di chi risponde. Non c’è uno standard”.
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Parte dei volontari ed una selezione dei messaggi cui rispondono |
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Anche l’annullo per la nuova scuola di Adro (Brescia), località balzata alla cronaca a causa della gestione riguardante la mensa
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L'annullo che verrà impiegato domani |
Travolto dalle polemiche sulla refezione, diventate un caso nazionale, il sindaco leghista di Adro, Oscar Danilo Lancini, rilancia. Inaugurando e intitolando il polo scolastico che accoglierà gli alunni del paese bresciano, oltre settemila abitanti, il dieci per cento del quale immigrati. Nell’aprile scorso era nato un braccio di ferro con l’associazione che dagli anni Settanta ha assicurato il servizio mensa per garantire o no (e questa era la tesi dell’amministratore) il pasto anche ai bambini di chi non aveva pagato la retta, soprattutto indigenti. Braccio di ferro poi risolto dall’imprenditore Silvano Lancini -stesso cognome ma nessuna parentela ed ora un fan club su Facebook- che aveva ripianato il debito. L’aiuto, tuttavia, non è servito a dirimere i contrasti, in quanto con il nuovo anno didattico il Comune ha deciso di provvedere in autonomia e il sodalizio si è sciolto. La consegna del plesso alla cittadinanza verrà sottolineata con una cerimonia in grande stile, decisa per domani. E testimoniata da bollatura marcofila e cartolina di Poste italiane, disponibile a 52 centesimi presso lo stand operativo in via Cattaneo dalle ore 9.30 alle 16. L’appuntamento prenderà il via alle 10 con il saluto della banda “Giacomo Puccini”, cui seguiranno gli interventi del giornalista Luciano Costa, dello stesso primo cittadino e del parroco, don Gian Maria Fattorini. Invitato -è la sottolineatura che giunge dall’Ente locale- pure il ministro delle Riforme per il federalismo, Umberto Bossi.
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Rimasta delusa l’attenzione dei filatelisti sul motto latino. Si è tenuta oggi pomeriggio la cerimonia di presentazione. L’annullo in uso sino a domenica
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L'annullo impiegato in quattro punti di Cortina |
Un dettaglio troppo minuscolo per essere verificato nell’immagine. Così, una smorfia di delusione si è dipinta sul viso dei filatelisti più pignoli quando, questa mattina, è stato possibile acquistare l’inaspettato francobollo (rivelato solo tre giorni fa) che celebra il primo raduno nazionale dei vigili del fuoco. L’obiettivo era verificare se il motto applicato sotto l’emblema della specialità fosse stato corretto o no. Il testo del decreto -all’epoca segnalato dal professor Giuliano Pisani e ripreso sul “Mattino di Padova”- mostra un errore in latino che aveva fatto rizzare in piedi il docente, in quanto si legge “Flammas domamus donamus cordem” in luogo di “Flammas domamus donamus cor”, concetto che tradotto suona “Dominiamo le fiamme, doniamo il cuore”. Questa volta è andata diversamente, e la curiosità (perché solo di questo si sarebbe trattato) è rimasta fra le attese inappagate. Intanto, Cortina d’Ampezzo, la prestigiosa località del Bellunese che sino a domenica ospiterà la manifestazione, oggi pomeriggio ha tenuto a battesimo il 60 centesimi. Al microfono del Centro congressi “Alexander Girardi” si sono avvicendati il sindaco Andrea Franceschi (ha ringraziato per la scelta della sua città davanti ad un evento così importante, ricordato anche nella vignetta in quanto presenta il profilo delle Dolomiti), il capo del Corpo nazionale vigili del fuoco Alfio Pini (ha riconosciuto l’impegno di tutte le donne e gli uomini della struttura per il prezioso lavoro svolto al sostegno delle comunità), il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile Francesco Paolo Tronca (ha testimoniato l’orgoglio e la dedizione degli operatori), il consigliere d’amministrazione di Poste italiane Mauro Michielon (ha sottolineato che per l’azienda è un onore celebrare con quattro milioni di esemplari il servizio, vicino ai cittadini tutti i giorni, nelle calamità ma anche nel quotidiano). Accanto alla carta valore, l’annullo fdc con lo stesso soggetto, naturalmente impiegato oggi. Ed un secondo manuale in cui compare il logo della manifestazione, disponibile nella cittadina veneta fino alle 13 di domenica con orari diversi in ben quattro postazioni, in base alle esigenze del programma: oltre al Centro congressi di via Marangoni, si può ottenere al gazebo di corso Italia, al Palaaudi in piazza della Stazione e allo stadio Olimpico del ghiaccio che si trova nella via omonima. In più, c’è la cartolina da 52 centesimi, firmata Poste italiane.
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La cerimonia svoltasi nel pomeriggio |
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Secondo le ipotesi del Governo britannico, Royal mail potrebbe essere collocata sul mercato. Il fenomeno, dal Giappone alla Grecia. E in Italia...
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Anche a Londra si discute di privatizzazione postale |
Un mito (almeno per chi non vive oltre la Manica, viste le problematiche attuali) destinato a mutare pelle? Forse: Royal mail, in base agli ultimi orientamenti del Governo di David William Donald Cameron, potrebbe essere privatizzata. Il dibattito si è aperto e costituisce una pietra miliare, non fosse altro che per la blasonatura della... vittima. Segue analoghi quesiti negli ultimi mesi aperti, ad esempio, nella finanziariamente disastrata Grecia e in Russia. Senza dimenticare il Giappone, dove il progetto, largamente dibattuto, ha costretto alle dimissioni più di un potente (è accaduto ancora nel giugno scorso, con il ministro per la Riforma postale e i servizi finanziari Shizuka Kamei). Anche in Italia, periodicamente, si parla della questione. E l’Esecutivo, con il “Documento di programmazione economico-finanziaria 2010-2013”, ha chiarito l’intenzione di procedere per questa strada. Intanto -ed è passata un’altra settimana- il ministero allo Sviluppo economico è ancora senza un interlocutore effettivo, nonostante le dichiarazioni di venerdì scorso del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i nomi circolati come alternativi al viceministro Paolo Romani. E c’è chi -nel caso specifico il quotidiano “La repubblica”- ha installato sul proprio sito un contatore per evidenziare da quanto tempo il dicastero che fu di Claudio Scajola è privo di guida politica. In questo momento, da 129 giorni, 5 ore, 38 minuti e 12 secondi.
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Sulla pagina web di “Repubblica”, insieme alle notizie, il contatore che misura il tempo trascorso da quando Claudio Scajola si è dimesso |
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Oltre al foglietto, il 19 settembre -giorno della beatificazione- Man impiegherà un’impronta speciale. Un’altra sarà utilizzata dal Vaticano, così da completare la busta commemorativa. E poi ci sono le iniziative di Birmingham e Leonforte
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L'obliterazione di Leonforte |
Man e Vaticano insieme nel ricordo del cardinale John Henry Newman, la cui beatificazione, prevista a Birmingham, costituirà una delle tappe più importanti del prossimo viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito. L’isola collocata tra Gran Bretagna ed Irlanda ha già varato un foglietto, contenente due francobolli da 1,50 sterline per il popolare religioso ed una vignetta dedicata al pontefice. È uscito l’11 agosto, a centoventi anni dalla scomparsa del teologo, filosofo e scrittore. Intanto, si annuncia uno sviluppo dell’iniziativa, prevista per il 19 settembre, giorno preciso della cerimonia. Sarà resa disponibile una busta commemorativa che riporta parte dello stesso blocco con una speciale (e costosa) impronta dorata. In più, si aggiunge il manuale che le Poste vaticane hanno predisposto per l’appuntamento e che richiama il protagonista, questa volta insieme al pontefice. L’insieme verrà commercializzato a 12,50 sterline. Un’ulteriore obliterazione, con il busto in controluce, sarà impiegata proprio nella città inglese. Dall’Europa del Nord a Leonforte (Enna). Secondo la tradizione locale, fu in questo paese che nel 1833 il prete anglicano, durante un viaggio in Sicilia, vide agevolare il suo passaggio al Cattolicesimo. Lo ricorda un’associazione che ne porta il nome e che per il 19 settembre ha richiesto un annullo. Nel bollo, il commemorato è associato alla locanda che lo ospitò, bloccato da una febbre.
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La busta con il doppio manuale, di Man e Vaticano |
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