D’accordo c’è, l’annullo del primo giorno, impiegato oggi a Milano allo spazio filatelia di via Cordusio 4 dalle 8.30 alle 14.30.

Ma il Campionato del mondo di pallavolo maschile “Italia 2010”, in calendario fino al 10 ottobre, otterrà numerose altre sottolineature marcofile. Già note sono quelle di Trieste (25 settembre, Palatrieste di via Flavia 3, dalle 16 alle 20.30), Verona (sempre 25 settembre, Palaolimpia di piazzale Atleti azzurri d’Italia, dalle 15.30 alle 21.30), Torino (25 e 26 settembre, stand in viale Burdin 10, dalle 15.30 alle 21.30), Reggio Calabria (tra il 25 e il 27 settembre, palazzetto dello Sport di via Pentimele, dalle 17 alle 23), Modena (25 settembre e 8 ottobre, palasport “Giuseppe Panini” in viale dello Sport 25, il primo dalle 16 alle 21 e il secondo dalle 15.30 alle 20.30), Ancona (dal 30 settembre al 2 ottobre, Palarossini di via Cameranense, dalle 16.15 alle 21.45), Catania (1 ottobre, via Fratelli Bandiera 27, dalle 15.30 alle 21.30) e Firenze (tra il 4 e il 6 ottobre, viale Paoli 3, dalle 15.30 alle 20.30).

Tutti presentano il logo della manifestazione o la mascotte “Volly” e quasi sempre vi è associato un simbolo della città ospite. Fanno eccezione quelli di Modena: il primo cita anche la mostra filatelica organizzata dal Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” e l’altro Giuseppe Panini, nel bollo definito “leggenda della pallavolo italiana”.

Sette, invece, i manuali sammarinesi: più che testimoniare la manifestazione nel suo complesso certificano i luoghi in cui l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica -ad eccezione del capoluogo lombardo, nel quale non tornerà- sarà presente: sono Milano (il 24 settembre), Reggio Calabria e Torino (entrambi 25 e 26 settembre), Ancona (1 e 2 ottobre), Catania (2 ottobre), Firenze (6 ottobre), Modena (8 ottobre). In questi casi il monumento caratteristico è affiancato ad un giocatore.

All’elenco vanno aggiunti il bollo utilizzato nella metropoli della Madonnina il 14 settembre per la presentazione dei Mondiali e quello fdc del 17 marzo per l’uscita, sul monte Titano, del francobollo.

Aggiornamento del 30 settembre 2010: la lista marcofila italiana si allunga con il bollo di Roma (dal 4 al 6 e dal 9 al 10 ottobre, Palalottomatica, piazzale dello Sport, dalle 15 alle 23).

Sono due classicissimi francobolli indiani (il 4 anna di servizio dell’1 ottobre 1951 con la colonna d’Asoka e lo 0,15 rupie con la raccoglitrice di the del 15 agosto 1965) a caratterizzare, insieme al ritratto e ad alcuni appunti a mano, la copertina del romanzo “Bombay time”, edito dal Saggiatore.

Organizzato in 294 pagine e dal prezzo di copertina pari a 10,00 euro, è dovuto all’indiana Thrity Umrigar, collaboratrice di alcune testate giornalistiche nonché insegnante di scrittura creativa e letteratura alla Case western reserve university. Segue un altro suo libro giunto in Italia, “L’ora del tramonto”.

Il nuovo romanzo parla di Wadia Burg. È più di un condominio della città asiatica, e nei tanti anni di convivenza i suoi inquilini sono diventati una comunità. Si conoscono da sempre, sono legati dai fili tenaci dell’invidia e del rancore, della compassione e dell’amore: una vedova che diffonde con grande astuzia i pettegolezzi più maliziosi, un uomo d’affari ormai disilluso dal suo lavoro e da un matrimonio infelice, un arrampicatore sociale che ha abbandonato il vecchio quartiere per uno più adatto alla sua posizione. Il matrimonio del giovane Mehernosh Kanga è l’occasione per rievocare gli ideali e le illusioni del passato, fare il punto sulla propria vita e capire ciò che ognuno ha rappresentato per gli altri.

Troppe emissioni in calendario tra il 20 ed il 31 ottobre, ben dodici, sei delle quali concentrate proprio nei giorni di “Romafil”, cioè tra il 29 ed il 31.

Da qui la scelta, adottata da Poste italiane, di ripensare parzialmente l’elenco, cercando almeno di valorizzare una delle cartevalori, che potrà essere meglio promossa nel suo ambiente di origine, la Franciacorta.

Così, il francobollo inserito nella serie per il “Made in Italy” e dedicato alla casa vinicola Berlucchi ha subìto un rinvio, passando dal 30 ottobre al 5 novembre.

Resta immutato il valore nominale: 60 centesimi.

Se in materia di aumenti tariffari l’Italia formalizza -e quindi avverte il pubblico- all’ultimo momento, a San Marino le cose vanno un po’ meglio. Così, già si sa che l’1 ottobre, dopo oltre otto anni, le tariffe interne avranno un sensibile aggiornamento. Per esempio, la lettera ordinaria fino a venti grammi passerà da 36 a 50 centesimi, mentre viene spezzato in due il secondo porto. Adesso dai ventuno ai cento grammi l’invio costa sempre 77 centesimi, poi occorrerà pagare 1,00 euro se il peso è tra i ventuno e i cinquanta grammi, 1,40 se arriva ai cento.

L’anticipo, tuttavia, non è bastato per programmare in tempo utile le prossime emissioni: nessuno dei francobolli attesi per il 5 ottobre ha nominale da 50 centesimi, e nemmeno ce ne sono altri usciti negli ultimi anni, se si esclude il “grandi utenti” del 17 novembre 2005 privo di facciale esplicitato.

Pare però che le rimanenze dell’esemplare con l’ulivo appartenente alla serie “I colori della vita” uscita il 16 gennaio 2002 siano sufficienti, almeno per il momento, a far fronte alle necessità.

Ci sono le classiche esposizioni, ma anche i convegni commerciali e persino una iniziativa a respiro internazionale: tutte riguardanti il mondo della filatelia e più in generale quello del collezionismo, tutte ad ingresso libero e tutte concentrate nel prossimo fine settimana.

Ad aprire le... danze -secondo l’elenco degli appuntamenti segnalato da “Vaccari news”- ci sarà Ostra (Ancona), dove l’Associazione collezionisti locali, tra il 24 ed il 25 settembre, firmerà fra l’altro “Ostrafil”, mostra scambio e mercato di filatelia, numismatica, storia postale, cartamoneta, schede telefoniche e medaglistica. Il punto di riferimento si trova in via Don Minzoni 5, orari venerdì 14.30-18, sabato 9-18.

Foligno (Perugia) si concentrerà sul giorno 25 con la 46ª manifestazione filatelica e numismatica allestita dal Circolo cittadino in via Piave 2/A; resterà aperta tra le 9 e le 19.

Dal 25 al 27 sarà attivo pure il Circolo filatelico “Marco Tullio Cicerone” che a Formia (Latina) proporrà la 14ª mostra sociale filatelico-cartografica presso l’Archivio storico di via Lavanga (9-13 e 16-20).

Il turno dei convegni di Pordenone e Santa Lucia di Piave (Treviso) arriverà tra sabato e domenica. Nel primo caso lo Studio filatelico Braga presenta la mostra-mercato di piccolo antiquariato, modernariato, militaria, libri, dischi, filatelia, numismatica, titoli storici, storia postale, cartoline e telecarte presso la Fiera, ubicata in viale Treviso 1 e visitabile nell’orario 9-18 (domenica chiusura alle 13). Nel secondo, Athena services e Associazione culturale “La città delle stelle” attendono il pubblico al “2° Trinumfil Triveneto” (alla Fiera in via Mareno, aperta nelle fasce 9-18 e 9-14), borsino che si associa alla mostra mercato del collezionismo.

Domenica Legnago (Verona) accoglierà, grazie all’Associazione italiana di filatelia religiosa “San Gabriele” e al Circolo filatelico e numismatico “Sergio Rettondini”, il Premio internazionale d’arte filatelica “San Gabriele”; la cerimonia, ospitata al Museo Fioroni, che si trova in via Matteotti 39, inizierà alle 11. Cui si aggiunge, a San Benedetto Po (Mantova), il convegno filatelico, ideato dal Circolo filatelico numismatico polironiano e ospitato in via Dugoni 16, dove vi si potrà accedere dalle 9 alle 20.

Il secolo l’ha raggiunto il 18 maggio scorso, ma solo il 6 luglio è stato rivelato il progetto: enfatizzare il giro di boa compiuto dalla Federazione italiana tennis (nata a Firenze, grazie a ventisei circoli affiliati, come Federazione italiana lawn tennis) attraverso un francobollo da 0,60 euro. Francobollo che arriverà il 25 ottobre e renderà giustizia ad una specialità mai espressamente citata da un dentello tricolore.

Inserito nella serie “Lo sport italiano”, propone il logo del centenario, le sagome di due giocatori ritratti in un’ideale azione sportiva, la palla da gioco. Realizzato in quattro milioni di pezzi, avrà la sottolineatura marcofila allo spazio filatelia di Roma, mentre il bollettino illustrativo è dovuto al presidente della stessa Fit, Angelo Binaghi.

La struttura ha per scopo la regolamentazione, lo sviluppo e la propaganda del tennis in Italia; aderisce al Comitato olimpico nazionale italiano e all'International tennis federation. Fra i suoi compiti, l’organizzazione di tutte le manifestazioni nel Paese e la composizione delle squadre per appuntamenti internazionali, coppe ed Olimpiadi.

Mentre in Italia (ma non solo) finiscono dentellati principalmente personaggi, battaglie e fatti notevoli del passato, altre realtà, più semplicemente, mettono nero su bianco la vita e le sue aspirazioni. Ancora una volta a distinguersi è l’Australia, che oggi ha varato una serie intitolata “Long weekend”.

Cinque francobolli da 60 centesimi, gommati o autoadesivi e al solito in diverse combinazioni, tratteggiano la vita all’aria aperta priva dei pensieri e delle occupazioni quotidiane e come questa si è evoluta nel tempo. Sottolineando l’abbigliamento e gli oggetti che hanno caratterizzato ogni singolo periodo. Ecco la spiaggia con tanto di castello di sabbia ambientata negli anni Cinquanta, il campeggio dei Sessanta, la tintarella dei Settanta, la pesca degli Ottanta e i giochi sulla neve dei Novanta.

L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio, che vede presentare il Paese sulla strada del ricordo tra il documentale e il nostalgico. È iniziato il 15 agosto 2006 con cinque esemplari da 50 centesimi (anche autoadesivi) su come è cambiato il modo di guidare ed è proseguita il 16 ottobre 2007 con un’analoga serie dedicata al caravan.

Probabilmente è difficile rappresentare in pochi centimetri quadrati una realtà come “un affermato istituto tecnico agrario con ordinamento speciale per la viticoltura e l’enologia”, nato nel 1876 grazie a Giovanni Battista Cerletti, lo specialista ricordato poi nella denominazione. Così, anche l’immagine del francobollo dedicato alla Scuola enologica di Conegliano (Treviso) vira sullo scorcio della sede storica, sia pure caratterizzata da grappoli d’uva e tralci di vite stilizzati che fanno un po’ Liberty.

Confermati anche tutti gli altri dati che “Vaccari news” aveva anticipato il 9 agosto: data di uscita fissata al 21 ottobre, costo 60 centesimi, tiratura quattro milioni di pezzi. Oltre alla vignetta, i dettagli che andavano formalizzati erano il luogo di impiego dell’annullo per il primo giorno (naturalmente l’ufficio postale cittadino) e gli autori degli interventi inseriti nel bollettino illustrativo: il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che conosce la struttura in quanto ex alunno, e l’attuale dirigente scolastica Damiana Tervilli.

Salvo possibili sorprese, nove giorni dopo si tornerà a parlare di vino con un altro 0,60 euro, questa volta dedicano alla casa Berlucchi.

Aggiornamento del 23 settembre 2010: il francobollo per la Berlucchi è stato spostato al 5 novembre.

Anche agli uffici postali di Roma alcuni dei servizi in genere forniti dal Comune. È stato firmato ieri in Campidoglio il protocollo di intesa tra l’amministratore delegato della società, Massimo Sarmi, e il sindaco, Gianni Alemanno.

In questo modo si apre una collaborazione di e-government che tocca diversi ambiti; allo scopo saranno individuate duecento sedi postali sulle duecentoventi presenti nel territorio, dove verranno aperti degli sportelli, facilmente identificabili, dedicati ai servizi comunali.

Con il primo passo, entro fine novembre, si attiveranno i servizi anagrafici. Pagando 2,50 euro a documento in più si potranno ottenere i certificati, sia in carta semplice che in bollo, che normalmente si chiedono presso l’Ente locale: stato di famiglia, residenza, cittadinanza, stato libero, stato vedovile, godimento dei diritti politici, nascita, matrimonio, morte, esistenza in vita, iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). Sarà possibile, inoltre, presentare la dichiarazione di dimora abituale.

Intanto, ci si prepara al censimento, attivando tutti quei supporti toponomastici e di controllo del territorio (verifiche indirizzi, numeri civici) propedeutici ai rilievi.

Gli obiettivi seguenti riguardano il rilascio delle carte d’identità, la fiscalità locale (servizio di notifica, gestione tributi, fatturazione elettronica e tesoreria), le carte multiservizi destinate a un determinato tipo di utenza (come studenti, visitatori di siti museali e culturali), le prestazioni turistiche (informazioni e utilità), la sicurezza stradale, le comunicazioni con la posta elettronica certificata.

“Si tratta -ha detto il sindaco- di un progetto importante che metterà a disposizione dei cittadini la rete degli sportelli degli uffici postali, che si trasformeranno in sportelli pubblici al servizio dei romani. Si potranno così moltiplicare i punti di contatto”.

Come la posta può sostenere il progresso tecnologico? Dovrebbe diversificare le prestazioni così da bilanciare il calo dei volumi nel settore tradizionale? In che modo potrebbe sfruttare la rete che possiede?

Domande alle quali Poste italiane (e numerosi altri operatori) hanno già da tempo dato delle repliche, ma non dappertutto è così. Per questo l’Unione postale universale porrà i quesiti nella Conferenza strategica che si svilupperà tra oggi e domani a Nairobi (Kenya, la prima volta in Africa) preparando le basi per il Congresso postale universale atteso a Doha, in Qatar, nel 2012.

Il programma prevede, fra gli altri, gli interventi dei direttori esecutivi del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, e del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, Achim Steiner, del segretario generale all’Organizzazione mondiale delle dogane, Kunio Mikuriya, e dei pari grado rappresentanti le sette organizzazioni postali regionali. Circa cinquecento saranno i delegati provenienti da oltre 110 tra i Paesi membri.

“Dal punto di vista economico -è la stima del direttore generale dell’Upu, Edouard Dayan- la crisi ha accentuato fenomeni come il calo nei volumi del corriere fisico e ha messo in evidenza la necessità di differenziare i prodotti e i servizi per meglio rispondere ai bisogni della clientela. Dal punto di vista sociale, il ruolo dei servizi postali non è mai stato così determinante per permettere ai governi di colmare i fossati in materia di comunicazione, favorire l’inclusione finanziaria, ridurre l’impatto del cambiamento climatico, promuovere la salute e l’educazione, stimolare il commercio e lottare contro un certo numero di problemi che toccano la nostra società”.

Tutti pazzi per i film dentellati. Mentre la recente serie del Regno Unito sfrutta la telefonia per rappresentare un video che richiama un vecchio successo, “The night mail”, i Paesi Bassi riprendono la strada della tecnologia lenticolare.

Il 29 settembre, quasi al termine del “Netherlands film festival” (si svilupperà ad Utrecht da domani all’1 ottobre) arriverà l’omaggio di Tnt post. Un omaggio che vuole essere particolare, creato per la trentesima tappa della manifestazione.

Contiene una sintetica vicenda -dalla durata di un secondo!- organizzata attraverso trenta immagini che si avvicendano nel momento in cui si orienta l’esemplare. L’obiettivo era creare una vera storia che si adattasse al formato della carta valore, trasformando la carta valore stessa in un film.

La pellicola è diretta da Anton Corbijn e interpretata da Carice van Houten che gioca spiritosamente sui rapporti tra regista e attrice. Intitolata “Kleinste kortste film” (“Il più piccolo e breve film”), costituisce un tributo all’industria cinematografica e al panorama nazionali -ecco il mulino che compare sullo sfondo- e richiama il francobollo da 2+3 centesimi “Pro infanzia” del 12 novembre 1951.

Il nuovo esemplare -che ricorda altre iniziative precedenti giunte ormai da diversi Paesi- è autoadesivo e ha un valore per l’interno pari a “5” (2,20 euro), utile per spedire un plico pesante fino a mezzo chilo.

Gli esiti di “Italia 2009”? Secondo la responsabile per la filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini, sono stati ritenuti “eccellenti anche a livello internazionale”. Ed è da tale contesto che -spiega a “Vaccari news”- “abbiamo sviluppato una serie di riflessioni finalizzate a promuovere la filatelia anche attraverso il consolidamento del rapporto con i collezionisti esteri in vista della prossima mondiale”.

L’auspicio è che quest’ultima manifestazione possa essere svolta a Milano fra cinque anni, in occasione dell’Expo. Nulla ancora è stato deciso, ma intanto ci si prepara, lavorando con i prossimi appuntamenti, “in quanto le esposizioni e le mostre filateliche sono uno dei mezzi più efficaci per la diffusione del francobollo e, come si è avuto occasione di verificare, lo sono tanto più se affiancate da convegni commerciali”.

Ecco perché l’edizione 2010 di “Romafil”, attesa tra il 29 e il 31 ottobre, guarda oltre ai confini. “Abbiamo valutato positivamente -aggiunge- il suggerimento della Fsfi di mantenere i contatti con il mondo della filatelia internazionale, organizzando competizioni filateliche in scala ridotta proprio per le «qualificazioni» utili alla partecipazione alla prossima mondiale”. Un banco di prova, insomma, che in base ai risultati potrebbe essere ripetuto nel capoluogo lombardo la primavera prossima “o in altre città in cui fossero organizzate competizioni nazionali significative”.

“Un accordo fra gentiluomini”, conferma il presidente della stessa Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli. “Nulla di scritto, ma frutto dei buoni rapporti consolidati”.

A proposito di “Romafil”, cominciano a definirsi i dettagli. Per esempio, i Paesi coinvolti saranno Grecia e Spagna mentre, al posto del Regno Unito, ci sarà il Portogallo.

Tra i relatori al seminario rivolto ai presidenti delle federate figurano i rappresentanti del Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo” di Massafra (Taranto) per la loro capacità di coinvolgere le scuole, del Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni” di Modena per la frequenza con cui realizzano le mostre e del Circolo filatelico sandanielese “Lucio Manzini” di San Daniele del Friuli (Udine) per la scelta di inserire le proprie manifestazioni in contesti più generali.

Cinque anni fa era chiuso per lavori ed ora potrebbe essere venduto, anche se Europa gestioni immobiliari, la società per azioni di Poste italiane che si occupa di questi aspetti, dice di non averne l’intenzione... Accade allo storico edificio che ospita la sede di Varese Vr, situato in viale Milano 11.

A denunciare il rischio è stato il consigliere comunale Angelo Zappoli (gruppo La sinistra), che ha evidenziato il problema in due tappe. Prima lo spostamento -diventato operativo il 2 agosto- dello sportello per il ritiro delle raccomandate inesitate alla sede di viale Belforte 178, cioè il Varese 3, e poi l’arrivo in Comune della richiesta per variare la destinazione d’uso dell’immobile.

“Quindi -dice il consigliere- non solo gli abitanti di tutta la città dovranno recarsi in fondo a viale Belforte per ritirare le raccomandate, ma anche tutti gli abitanti di una vasta area dovranno lì recarsi per ogni operazione postale: stiamo parlando di tutta quell’area che comprende Biumo Inferiore, il viale dei Mille e viale Valganna oltre che la zona di Giubiano, una zona densamente popolata, con una notevole percentuale di popolazione anziana, che si troverà senza ufficio postale. Per questo mi attendo che nessuna variazione d’uso sia autorizzata prima che Poste italiane abbia assunto l’impegno ad attivare alcuni servizi di base, come in altri quartieri e rioni della città, in un comparto capace di soddisfare le esigenze minime dell’area suindicata e l’impegno si sia concretizzato”.

L’immobile porta la data del 1933 e la firma di Angiolo Mazzoni. “Insieme al complesso di piazza Monte Grappa -si legge su una targa esplicativa- è l’edificio più significativo del nuovo stile littorio dell’architettura varesina dopo la nomina governativa della città a capoluogo di provincia nel 1927. L’architetto Mazzoni, collaboratore dell’ufficio costruzioni del ministero delle Comunicazioni, concepisce una mossa facciata in mattoni con quattro colonne sormontate da figure allegoriche e racchiuse da due severi pilastri; la incorniciano due corpi laterali arretrati e più elevati, dal disegno più asciutto che doppiano un primo ordine a mattoni con un secondo intonacato”.

Intanto, nel capoluogo regionale si lavora al rinnovo. La sede di Milano Isola, quella in via Sassetti 27, è stata coperta da ponteggi. L’edificio -spiegano da Poste- non appartiene alla società e di recente ha cambiato proprietario, che adesso sta operando sugli esterni. L’intervento -viene assicurato- non intralcia le attività quotidiane.

Superato da Roma con il 65 centesimi del 24 ottobre 2009, anche San Marino ricorda Luciano Pavarotti. L’omaggio, un francobollo da 2,20 euro (utile per un invio ordinario destinato in Italia pesante fra i duecentocinquanta e i trecentocinquanta grammi), arriverà il 5 ottobre per sottolineare i settantacinque anni che avrebbe compiuto.

Nato a Modena il 12 ottobre 1935, fin da giovanissimo -ricordano dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica- manifesta la vocazione al canto, “passando intere giornate davanti al giradischi e saccheggiando il patrimonio discografico del padre, tenore dilettante”. Da adolescente prosegue gli studi specialistici con i maestri Arrigo Pola ed Ettore Campogalliani. Nel 1961, anno in cui vince il Concorso internazionale “Achille Peri”, inizia il suo vero esordio sulla scena canora e il 26 aprile debutta al teatro di Reggio Emilia con la “Bohème” di Giacomo Puccini. La carriera prosegue con strepitosi successi, interpretazioni e ovazioni sui palchi di tutto il mondo facendolo diventare uno dei più grandi tenori del secolo. Per questo l’antica Repubblica “ha voluto commemorare la sua maestosità” emettendo la carta valore.

Accanto al busto dell’artista, il francobollo offre il coro e l’orchestra, mentre sullo sfondo figurano i titoli di alcune fra le opere più famose che ha interpretato. È prodotto in 70mila pezzi organizzati in fogli da venti; la bandella descrittiva questa volta è collocata in basso, mentre sul lato di sinistra figura la “Ghirlandina”, il campanile del Duomo.

Luciano Pavarotti è stato ricordato da un annullo il 6 settembre, a tre anni esatti dalla scomparsa, richiesto nella città natale dal Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”.

Sono appena una trentina i francobolli relativi ai Campionati del mondo di pallavolo. Forse un po’ pochi per montarci una collezione ma che, associati agli altri oggetti filatelici, dagli annulli alle affrancature meccaniche, dagli interi alle cartoline, e senza dimenticare medaglie, foto e distintivi, permettono di realizzare un vero e proprio catalogo di riferimento.

Catalogo dovuto ad uno dei massimi specialisti italiani del settore, Mauro Gilardi. Si intitola “Volleyphil world - Storia filatelico-postale dei Campionati mondiali di pallavolo 1947-2010” e ha debuttato oggi a Roma in vista di “Italia 2010”, che aprirà le gare venerdì. È firmato dall’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi (presso Coni servizi, piazza Lauro de Bosis 15, 00135 Roma, 10,00 euro spese postali comprese) e conta su 96 pagine con testi in italiano ed inglese ed illustrazioni a colori.

Riprendendo un repertorio risalente ad un quarto di secolo fa, l’autore offre una breve storia delle varie edizioni, sia maschili che femminili, succedutesi nel tempo. “La prima -spiega a «Vaccari news»- si svolse nel 1949 a Praga ma non sono note sottolineature a carattere postale, ed è così anche con Mosca, dove si è giocato nel 1952; solo quattro anni dopo, per l’edizione parigina, arrivò la testimonianza marcofila. Per avere una carta valore specifica occorrerà attendere ancora: sarà brasiliana e debutterà solo l’11 novembre del 1960 per promuovere gli incontri a Rio de Janeiro”.

Anche successivamente, però, l’aggiornamento è rimasto limitato e il... sale giunge integrando con gli omaggi ai campioni, le varietà di stampa, le combinazioni e poi approfondendo le altre categorie postali, prima di tutto le obliterazioni manuali e meccaniche, che permettono di rafforzare decisamente l’insieme. Dal 24 settembre si aggiungeranno il francobollo tricolore e gli annulli che Italia e San Marino hanno deciso di dedicare alla ormai imminente manifestazione.

Mentre da oggi Poste italiane ha avviato, a titolo sperimentale, il recapito su cinque giorni in sette aree del Paese, attraverso una gara d’appalto cerca il partner cui affidare il “servizio di monitoraggio diagnostico della qualità del servizio di posta prioritaria, posta massiva e posta commerciale”.

La commessa è stata stimata in 2.267.759,76 euro al netto dell’iva e delle spese per spedire lettere civetta via canale ordinario (con macchina affrancatrice), massivo e commerciale.

Il contratto varrà trentasei mesi, con una eventuale proroga massima per altri ventiquattro e la conseguente disponibilità di ulteriori 1.511.839,84 euro, sempre al netto di imposta e oneri per le spedizioni. Siccome l’incarico sarà aggiudicato al concorrente che offrirà il preventivo più basso, anche l’eventuale rinnovo “verrà effettivamente valorizzato sulla base del valore del contratto stipulato all’esito della procedura di gara”.

L’interlocutore dovrà dimostrare, fra l’altro, un volume di fatturato globale relativo agli ultimi tre bilanci non inferiore ai 2,5 milioni per esercizio, un milione dei quali proveniente da attività simili a quelle richieste ora, perché occorrerà certificare di aver svolto negli ultimi tre anni “almeno un servizio analogo/similare a quello oggetto del presente appalto che abbia richiesto la gestione di una rete di corrispondenti nazionali costituita da almeno 1.500 partecipanti all’attività di monitoraggio della qualità”.

Le offerte dovranno pervenire entro il 6 ottobre.

La storica “breccia” protagonista. Oggi allo spazio filatelia è stato tenuto a battesimo il nuovo francobollo del percorso “Roma capitale 2007-2011” e presso porta Pia si sono tenute le celebrazioni a centoquarant’anni dall’ingresso delle truppe italiane, celebrazioni che hanno visto la partecipazione del presidente Giorgio Napolitano -il quale ha ribadito come la capitale sia unica- e del segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone.

Nel contesto va ricordato il dispaccio con il Vaticano, contenente diverse raccomandate ed un migliaio di oggetti ordinari provenienti anche dall’estero, Spagna soprattutto.

L’anniversario è stato ripreso postalmente pure a Bolzano, dove fino alle ore 15, presso il Liceo pedagogico “Giovanni Pascoli”, verrà impiegato un annullo per solennizzare la commemorazione e la giornata di studio cui hanno dato la loro adesione il sindaco Luigi Spagnolli e il docente e saggista di storia contemporanea Pier Franco Quaglieni. Tra i protagonisti dell’incontro, i libri “Il Risorgimento incompiuto. La tensione rivoluzionaria e l’iniziativa di Carlo Pisacane nell’Italia meridionale” di Cosimo Pascarelli e “Roma o Morte - Garibaldi e il tragico episodio di Aspromonte” di Leandro Mais e Bruno Zappone.

Intanto, ci si prepara al secolo e mezzo. Numerose le obliterazioni che in questi mesi hanno rammentato la fase storica nel suo complesso o fatti specifici. E altre seguiranno. Sempre oggi, ad esempio, Belluno promuove l’esposizione “Protagonisti dell’Unità d’Italia” ed il 24 lo stesso centro saluterà la sfilata delle uniformi d’epoca grazie all’Associazione nazionale arma di cavalleria. Il 25 toccherà a Campello sul Clitunno (Perugia) citare la “storica annessione dell’Umbria”, il 26 San Benedetto Po (Mantova) valorizzerà la 39ª “Sagra dal nedar” ricordando Giuseppe Garibaldi e Vercelli annuncerà l’allestimento “Il Risorgimento in mostra”.

Si chiude il cerchio sul “Festival delle lettere” tappa 2010. Tra le oltre 2.200 persone che hanno accolto l’invito dell’Associazione culturale 365 gradi, la giuria ha individuato i trentatré finalisti.

Il tema di quest’anno, lettera ad un giornalista, ha prodotto un cambio di prospettiva. I mittenti per eccellenza, coloro che ogni giorno scrivono missive chiamate “articoli”, si sono trasformati per la prima volta in destinatari. In più, si aggiungeranno le altre categorie, ossia tema libero, under 14 e dal cassetto. Fuori concorso è la lettera ad un volontario, sezione organizzata con il supporto del settimanale “Vita”.

L’evento conclusivo, presentato da Omar Fantini, si terrà a Milano nella ormai tradizionale atmosfera del teatro Dal Verme, domenica 10 ottobre alle ore 16 (ingresso libero). Come ogni volta, “sorrisi e lacrime saranno conditi dalle storie vere di gente comune, quella gente che ha scelto di liberare pensieri, sentimenti o ricordi su un foglio di carta per diventare protagonisti” e accendere una nuova emozione. Le testimonianze più belle, infatti, saranno lette ed interpretate da attori professionisti accompagnati dalla colonna sonora di una fisarmonica, in un vortice di emozioni che si esprime attraverso la scrittura, le animazioni cinematografiche e la pittura.

Tra le novità, il supporto alla Fondazione aiutare i bambini onlus. Le buste dipinte, realizzate da artisti contemporanei ed esposte nel foyer del teatro durante la giornata conclusiva, saranno vendute e il ricavato interamente devoluto a questo sodalizio. Servirà a sostenere la campagna “Diventare grandi”, ideata per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico in Italia.

L’annuncio data ormai alcuni giorni, ma è solo da oggi che viene concretizzato: il nuovo testimonial del gruppo Poste italiane, nel caso specifico abbinato al piano tariffario “Superconvenienza” di Poste mobile, è l’attrice Manuela Arcuri, ma in versione 3D.

Lo spot riprende il format delle campagne televisive precedentemente realizzate con Massimo Ghini (per “Conto bancoposta più”) e Gabriel Garko (Poste assicura); ancora una volta l’ambientazione è collocata all’ufficio postale di Cinecittà, frequentato da gente comune, comparse, tecnici e personaggi famosi che interpretano se stessi.

Per realizzare lo spot, Poste mobile si è affidata alla regia della Nic & Sune e alla casa di produzione Mercurio cinematografica. La creatività, firmata da Cesare Casiraghi (CasiraghiGreco&), ha messo al centro del messaggio “la semplicità e la convenienza dell’offerta Poste mobile, che non vuole stupire il cliente con effimeri effetti speciali ma punta al contrario a mettere in evidenza i concreti vantaggi del nuovo piano tariffario”.

La scena si apre sull’entrata di Cinecittà, con la camera che arriva agli sportelli davanti ai quali l’Arcuri si presenta moltiplicata per tre e consegna i tipici occhialini per la visione tridimensionale all’impiegato, ammirato e incredulo. L’esito è caratterizzato dalla frase: “Lasciamo perdere gli effetti speciali, passa a Poste mobile e ci vedi chiaro”.

La campagna sarà trasmessa dalle reti Rai, Mediaset, Mediaset premium, La7 e Sky, sviluppata su 30 o 15 secondi, e verrà richiamata dai maggiori quotidiani e periodici nazionali. Si completerà il 3 ottobre.

Così come per gli altri messaggi, sono coinvolti veri dipendenti di Poste italiane, che recitano nella compagnia “Teatro d’impresa”: Pier Paolo Camplone, della filiale di Roma Est, è colui che accoglie l’attrice nell’ufficio; compaiono poi Maria Grazia Stola di Taranto, Regina Viola di Pavia, Elisa Rossini della sede centrale di Roma e Antonio Focaccio di Napoli 3.

Nell’ambito delle cartoline, quello bellico è un settore fra i più richiesti. Non a caso, Furio Arrasich (in collaborazione con il figlio Luca) firma “Catalogo 2010 - cartoline militari - illustratori - Rsi - Milizia”.

L’iniziativa -ammette l’esperto- “nasce grazie ad una serie di esigenze (e di richieste)”, fra cui l’esaurimento di lavori precedenti. Da qui l’auspicio -ora esaudito- di aggiornarli, inserendo gli ultimi ritrovamenti e adeguando le valutazioni economiche al mercato attuale. Al tempo stesso, “abbiamo approfittato per dedicare particolare attenzione anche agli illustratori che si sono distinti nell’esecuzione di soggetti militari e propagandistici e alla serie numerata delle medaglie d’oro cui sempre più collezionisti si dedicano”.

Mentre il capitolo degli artisti è organizzato alfabeticamente secondo il cognome, quello della Repubblica sociale italiana è per soggetti, separando le illustrate dalle franchigie. Più articolato è il settore della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale: in genere il materiale è suddiviso secondo la specialità, ma non mancano sezioni impostate diversamente, come per la Guerra di Spagna e il Secondo conflitto mondiale. Decisamente più semplice è l’organizzazione riguardante le medaglie d’oro, in quanto numerate. Il repertorio dedica le ultime tre delle 128 pagine all’Aeronautica.

In vendita a 35,00 euro, il mercuriale comprende illustrazioni in bianco e nero e a colori.

Postali, alunni e collezionisti insieme per una giornata dedicata ad esaminare come il sistema postale possa costituire un messaggero di pace. E lo hanno fatto oggi, in una località simbolica: il passo dello Stelvio, uno degli impervi luoghi in cui si è combattuto durante la Prima guerra mondiale, tanto è vero che la zona è ancora ricca di testimonianze d’allora.

“I confini -ha ricordato il responsabile multimedia San Paolo don Roberto Di Diodato- sono luoghi di contrasto, attrito fra popoli diversi. La pace non è l’assenza di guerra: in senso biblico, è la costruzione del rapporto personale con l’altro e con la natura”.

Il tema è stato sviluppato durante il convegno “La comunicazione ieri, oggi, domani”, ospitato all’hotel Pirovano. Ad introdurlo si è incaricato il viceprefetto di Sondrio, Luigi Scipioni. “La comunicazione -ha detto raccordando più elementi- è fondamentale anche durante la guerra”, e in tali frangenti le Poste hanno lavorato comunque per interfacciare fronte e famiglie.

“Comunicazione -ha aggiunto il direttore generale della Banca popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini- vuol dire strade che hanno permesso di collegare comunità differenti. Qui la guerra è stata vissuta in modo diverso, perché la gente si conosceva”.

“Proponiamo -è la sottolineatura del responsabile regionale di Poste italiane per la Lombardia, Enrico Menegazzo- una serie di flash, poi saranno i partecipanti a trovare il filo rosso”. Nel contesto, la struttura postale “centra perché si è sempre occupata di comunicare”, consegnando soprattutto scritti, e senza dimenticare “la filatelia, che ci va dietro. Oggi le lettere sono meno usate, ma la Posta va avanti, ad esempio con la posta certificata”. E poi ci sono le piccole attenzioni che con le missive cartacee si potevano e si possono regalare. Come, in un rapporto sentimentale, spedirsi testi profumati o ciocche di capelli. “Con Facebook e Twitter non si può”. Questa iniziativa -ha detto ancora- “è un primo atto per fare cose ancora più importanti e stimolanti, anche pensando al centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. Magari con un «ponte» fra... Stelvio e Sicilia”.

A rappresentare il Nord-Est c’era il direttore della filiale di Bolzano, Ferdinand Unterkircher. Nei suoi uffici lavorano insieme persone di tre aree linguistiche, e questo rappresenta un esempio costante di comunicazione e di emozione.

Davanti ad un allestimento con due casse di un ufficio postale militare da campo del Novecento, dall’Archivio storico di Poste è intervenuto Mario Coglitore, che ha firmato un sintetico excursus sulla telegrafia. Alternando, ad esempio, le strofe della canzone di Enzo Jannacci “Giovanni, telegrafista” ai lavori di Claude Chappe, Samuel Morse e Guglielmo Marconi; le testimonianze lasciate da Matilde Serao nel romanzo “Telegrafi di Stato” al disastro del “Titanic” in cui fondamentale fu l’impiego dell’attrezzatura di bordo per chiamare i soccorsi; gli sviluppi bellici e il “telegrafo parlante”, ossia il telefono; arpanet e la suoneria della Nokia che riprende in linguaggio morse la parola “sms”.

Un altro modo di comunicare è stato approfondito dal disegnatore della Walt Disney Italia Claudio Sciarrone: in qualità di tecnico, ha messo in luce da una parte l’importanza della velocità, utile per “fare più cose”, dall’altra la ricerca e le applicazioni che guardano al futuro.

La responsabile delle attività didattiche riferenti al progetto “Filatelia e scuola”, Antonella Foschetti, sul concetto “i francobolli uniscono i popoli” ha spiegato come gli studenti dei due Licei artistici coinvolti, il “Gaudenzio Ferrari” di Morbegno (Sondrio) e il “Giovanni Pascoli” di Bolzano, abbiano saputo interpretare il tema, realizzando materiale dal quale sono stati tratti i soggetti per le quattro cartoline e i due annulli realizzati nell’occasione.

Il locale Museo “Carlo Donegani” fino a domani ospiterà la mostra “Lettere della memoria” che raccoglie missive, cartoline e foto riguardanti il fronte di quasi un secolo fa. “Io non parlo” ha detto Edo Mezzera, che con Oscar Sceffer ha raccolto i materiali. “Parlano le mie collezioni”. Suggerendo, al tempo stesso, di non guardare soltanto le cartoline ma di leggere i testi, perché “possono esprimere sentimenti”. Fra essi, i documenti di propaganda che dipingono il nemico come brutto, malvagio o addirittura da uccidere, il timbro “Odiate gli austroungarici” ed altri reperti.

Potenza delle parole: l’impressione, ad esaminare la missiva che Poste italiane ha fatto avere alle “vittime” della fase sperimentale, induce quasi il destinatario a correre per... abbracciare il primo postale che incontra.

Nel testo, infatti, si legge che l’azienda intende “ampliare l’offerta” dei servizi, “rendendola ancora più in linea con le mutate esigenze dei nostri Clienti” (sì, con la “c” maiuscola). “Per tale motivo, la consegna tradizionale della corrispondenza verrà effettuata dal lunedì al venerdì, nelle ore mattutine. Saranno, inoltre, erogati altri servizi anche nelle ore pomeridiane e serali (nonché nella mattinata del sabato), quali: consegna dei telegrammi, ritiro a domicilio di corrispondenza per professionisti aziende e uffici, recapito concordato di posta registrata che non è stata consegnata durante le ore mattutine per assenza del destinatario, servizio «dimmiquando», etc.”.

Tutte prestazioni sostanzialmente già esistenti (e finora -almeno in teoria- assicurate anche il sabato), che venivano e vengono richieste e pagate a parte.

Le vere novità sono altre: la posta ordinaria (pardon, “prioritaria”) è sempre meno prioritaria e tutto sommato nemmeno ordinaria. Già oggi arriva quando vuole e può (stando a diverse segnalazioni, non viene consegnata nemmeno tutti i giorni) e sicuramente non perverrà più il sabato. Il discorso vale anche per i quotidiani (che senso ha leggere il numero del venerdì il lunedì successivo o magari anche più tardi?) e vale -bisogna ricordarlo- per la posta in partenza: nelle valutazioni sulla qualità, il sabato sarà considerato anticipo del lunedì, quindi come se fosse un festivo.

Riorganizzazione del recapito, si parte. Almeno a livello sperimentale. Sono sette le aree interessate, da lunedì 20 settembre, alla sperimentazione del progetto “Otto-venti”, chiaro riferimento al nuovo orario di servizio, però spalmato su cinque giorni in luogo di sei: Caluso (Torino), Boario Terme (Brescia), Lovere (Bergamo), Fabriano (Ancona), la provincia di Prato, Roma Bravetta e la provincia di Ragusa.

Sperimentazione volta a verificare se quanto ipotizzato a livello teorico e centellinato nelle trattative tra società e parti sindacali può funzionare, con un occhio di riguardo a parametri come l’efficienza, il rispetto degli orari, la distribuzione del lavoro, i quantitativi di materiali effettivamente consegnati.

E questo indipendentemente dalle reazioni del pubblico. Tra i primi interventi perplessi, addirittura quelli davvero inconsueti dell’“Osservatore romano”, che per due volte negli ultimi giorni ha toccato l’argomento. Nell’edizione dell’11 settembre scrivendo che “quelli che invece non si vedono sono i vantaggi per la popolazione, compresi gli abbonati ai quotidiani che si vedranno recapitare di lunedì un giornale confezionato il venerdì. Per non parlare di tutte quelle persone, soprattutto anziane, che non usano posta elettronica e per le quali la corrispondenza è ancora una realtà molto importante. Anche il sabato”. E il 16, parlando di privatizzazioni, ha aggiunto, fra l’altro: “Risulta evidente che se lo Stato ha il dovere di fare arrivare la corrispondenza a ogni cittadino in ogni parte del territorio, un gestore privato ha il diritto di concentrarsi solo su quelle fette di mercato che risultino più remunerative”. Al tempo stesso precisando che in Vaticano la posta arriva due volte al giorno e che numerosi cittadini romani dei dintorni, nonché molti migranti, preferiscono utilizzare gli sportelli papali.

In base al nuovo approccio (l’estensione a tutto il Paese dovrebbe arrivare per il maggio 2011), la consegna viene reimpostata su tre articolazioni: universale, mercato e servizi innovativi. Ed è quest’ultima -vista dall’azienda- la più remunerativa e quindi interessante. Le attività professionali, in particolare, dovranno essere censite in base a settore e categoria: per ora impiegando degli schemi cartacei, poi -quando il programma sarà aggiornato- il palmare in dotazione.

L’orario del servizio standard sarà dalle 8 alle 16, dedicando la fascia dalle 14 alle 20 alle prestazioni su misura; il singolo portalettere vedrà esteso il proprio turno dalle abituali 6 ore alle 7 e 12 minuti, rimanendo a casa, di norma, il sabato.

Le iniziative già svolte, come l’uscita dei due francobolli il 20 marzo scorso e l’utilizzo degli annulli il 26 giugno e il 4 luglio, non bastano. Il secolo dell’Alfa Romeo torna protagonista delle cronache postali attraverso altre obliterazioni.

L’appuntamento è per domani ad Arese (Milano), dove la società visse i suoi anni più significativi prima del declino, e a Tivoli (Roma), dove si svolgerà il “Tour tre ville”.

Dal 18 al 26 settembre la cittadina lombarda darà vita ad una serie di manifestazioni dedicate al giro di boa. “Pur consapevoli -spiegano dal Comune- che la produzione industriale non ha più sede sul nostro territorio, non possiamo dimenticare ciò che Alfa Romeo ha rappresentato per generazioni di cittadini che hanno contribuito a creare un marchio che si è distinto nel mondo per tecnologia, innovazione e prodotti automobilistici di qualità”. Non a caso, la città ospita il Museo storico, che per l’occasione si aprirà alle visite guidate. In più, sono previsti mostre e proiezioni cinematografiche, il lancio del libro “Alfa Romeo. Gli anni di Arese. Gli uomini, la fabbrica, le automobili”, animazione per i più piccoli, sport, momenti artistici.

Il centro laziale, invece, tra sabato e domenica firma l’ottava edizione del proprio raduno, questa volta dedicato al centenario. “Una ricorrenza particolare” -è il commento dei promotori- per la storia, la cultura e il costume italiani. Alla proposta è legato un concorso fotografico a premi, intitolato “Alfisti di ieri, di oggi, di domani” che si terrà presso le scuderie Estensi fino al 19 settembre. Predisposta, inoltre, una mostra dedicata a prodotti e ricordi filatelici, materiale cartaceo riguardante Tivoli, foto su carta, cartoline di auto storiche, modellini.

Domenica, infine, un altro manuale citerà la “Spider” del 1932. È stato richiesto dal Circolo filatelico numismatico mineralogico trecatese (Novara) per la 36ª esposizione collezionistica, visitabile liberamente fino al giorno 20 presso la sala polivalente di piazza Cavour (orari: domenica 10-12.30, 14-19, 20.30-23; lunedì 10-12.30, 15.30-19, 20.30-23).

Gli uccelli? Nel Regno Unito periodicamente atterrano. Come -ma sono solo degli esempi- le serie dell’8 agosto 1966 per le specie native (quattro esemplari diversi da 4 pence), del 16 gennaio 1980 per il centenario della legislazione tesa alla loro salvaguardia (tagli da 10, 11½, 13 e 15 pence), del 17 gennaio 1989 per la Royal society for the protection of birds (19, 27, 32 e 35), del 19 gennaio 1993 per la colonia dei cigni di Abbotsbury (18, 24, 28, 33 e 39), del 30 ottobre 1995 e del 6 novembre 2001 (questi ultimi in parte recuperati il 30 settembre 2003 e l’1 novembre 2005) per i pettirossi natalizi (19, 25, 30, 41, 60; poi prima e seconda classe, porto per l’Europa, 45 e 65 pence), del 12 marzo 1996 per il Wildfowl & wetlands trust (19, 25, 30, 35 e 41), del 14 gennaio 2003 per i volatili da preda (dieci esemplari di prima classe) e del 4 settembre 2007 per la protezione della natura (altri dieci dallo stesso nominale).

I sei nuovi usciti oggi sono dedicati ai più comuni pennuti da giardino locali. E si fanno notare per alcuni dettagli: hanno la dentellatura simulata, sono autoadesivi e destinati alle macchinette “Post & go”. Così, il pettirosso, lo storno, il passero domestico, la cinciarella, il cardellino e il colombaccio sostituiranno il viso di Elisabetta II, introdotto l’anno scorso. Una sessantina gli impianti che per ora ne disporranno, con l’obiettivo -attraverso una nuova emissione- di estendere la disponibilità a tutti gli altri, complessivamente 170, con il prossimo anno.

I tagli possibili sono funzionali ai diversi porti; il servizio filatelico ha predisposto una serie completa con la tariffa per la prima classe fino a cento grammi (41 pence), in vendita a 2,46 sterline.