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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Prezzo scontato, ma fino al 10 novembre
08 Ott 2010 02:19 - NOTIZIE DA VACCARI
In prevendita il catalogo “Vaccari 2011-2012”, che debutterà a “Veronafil”
Il volantino che caratterizza la campagna promozionale
Il volantino che caratterizza la campagna promozionale

Venti euro al posto di venticinque e le spese postali per l’Italia gratuite. È questa l’offerta di Vaccari srl per chi acquisterà, pagandolo entro il 10 novembre, il “Vaccari 2011-2012 - Francobolli e storia postale - Trattato storico e catalogo con valutazioni”.

L’edizione, che compie vent’anni, considera gli Antichi Stati Italiani, i Governi provvisori ed il Regno d’Italia nel cinquantennio che va dal 1850 al 1900. L’uscita è fissata per “Veronafil”, quindi alla fine di novembre, e in oltre 500 pagine offre più di 1.200 immagini a colori (numerose le riproduzioni di esemplari prestigiosi) comprendendo, fra l’altro, notizie storiche e tecniche, le tariffe, le cartine e la monetazione dell’epoca e naturalmente le quotazioni di mercato, basate sui realizzi ottenuti nelle aste specializzate e nelle vendite a prezzo netto.

“È il nostro modo -spiega l’autore, Paolo Vaccari- per agevolare il collezionismo filatelico nonostante i tempi difficili. Consegnando il volume comodamente a casa e senza ulteriori oneri”.

La scheda e i dettagli per l'acquisto
           


Già la “E” mise in crisi il pubblico britannico
07 Ott 2010 21:43 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Secondo le intenzioni di Royal mail, sui francobolli avrebbe dovuto simbolizzare la tariffa per l’Europa, ma -dice “Linn’s”- veniva confusa con l’indicazione dell’euro

Niente più indicazioni equivoche, per non confondere l’utenza. Chi rimpiange i vecchi nominali espressi in moneta corrente troverà modo di sorridere.

Pare -dice David Alderfer in un articolo pubblicato nel numero dell’11 ottobre della rivista statunitense “Linn’s” -che Royal mail abbia deciso di non utilizzare più il termine “E” per i francobolli senza facciale e validi con i plichi spediti in Europa poiché la gente riteneva fosse un’abbreviazione della parola “euro”. Quasi una... bestemmia per i cittadini d’oltre Manica! Da qui la scelta di Londra di ritirare quelli ancora agli sportelli, cosa che è avvenuta l’1 aprile 2004.

Teoria che però l’operatore postale -contattato da “Vaccari news”- non conferma. La scelta -viene spiegato- “non ha niente a che vedere con questo, è stata una semplice ragione commerciale”.

Il sistema era stato introdotto il 19 gennaio 1999 utilizzando l’ordinaria con Elisabetta II. All’epoca il taglio era venduto a 30 pence ma nel corso di un decennio il costo è cresciuto più volte, andando, il 6 aprile scorso, a 60 pence.

La medesima indicazione è comparsa anche in regionali (cominciando, l’8 giugno 1999, con il Galles e la Scozia) e commemorativi (ad esempio, nella serie sui cappelli femminili del 19 giugno 2001, nella PostEurop del 10 luglio 2001 e nell’omaggio al centenario dei Nobel del 2 ottobre 2001).

Il 27 marzo 2003, ancora per la definitiva, è stato preferito introdurre un’altra indicazione: direttamente la parola “Europe”, nel caso specifico per una carta valore utile con gli invii fino a quaranta grammi (il dentello valido fino ai venti grammi è arrivato il 30 marzo scorso).

Due degli esemplari ordinari con l'indicazione ritenuta fuorviante
Due degli esemplari ordinari con l'indicazione ritenuta fuorviante
Senza nominale esplicitato: il sistema a multipli introdotto in Belgio…
…e nei Paesi Bassi
           


La lente sul collezionismo
07 Ott 2010 18:08 - EMISSIONI ITALIA
L’immagine del nuovo francobollo dedicato alla “Giornata della filatelia”
La “Giornata della filatelia”, tappa 2010
La “Giornata della filatelia”, tappa 2010

C’è già aria di “Romafil” anche nella struttura di Poste italiane che segue il settore del collezionismo. È stata resa nota oggi l’immagine del francobollo che dal 29 ottobre segnalerà la “Giornata della filatelia” edizione 2010. Un richiamo che ormai non trova più uno specifico momento di valorizzazione a livello nazionale, anche se diverse iniziative locali ne riprendono il filo conduttore.

Non è un caso, dunque, se il bollettino illustrativo è stato affidato al presidente del Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo” di Massafra (Taranto), Antonino -Nino- Bellinvia, sodalizio che solo l’anno scorso ha coinvolto 1.700 alunni di varie età. Proprio per la sua esperienza, Bellinvia sarà uno dei relatori al seminario che la Federazione fra le società filateliche italiane firmerà il 30 ottobre.

La carta valore, dalla tiratura pari a quattro milioni di pezzi, avrà un costo di 60 centesimi e propone -ma già si sapeva dal 20 agosto- un profilo dentellato, l’immagine multimediale di una serie di francobolli stilizzati ed una lente di ingrandimento.

L’annullo del primo giorno sarà impiegato all’ufficio postale di Roma Eur, quindi anche al palazzo dei Congressi.

Una delle recenti iniziative volute dal Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo”
Una delle recenti iniziative volute dal Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo”
Il 20 agosto l'anticipazione di “Vaccari news”
Il seminario organizzato dalla Fsfi
Massafra, l’intervista a Nino Bellinvia
           


“Philalux 2011” cancellata per recessione
07 Ott 2010 12:12 - APPUNTAMENTI
La rinuncia dello sponsor, cioè le Poste locali, ha indotto gli organizzatori ad annullare la manifestazione
“Philalux” non si terrà più
“Philalux” non si terrà più

A ricordare quella che non sarà resteranno i francobolli già usciti, il foglietto con tre tagli da 0,50, 0,70 e 3,00 euro emesso il 16 giugno scorso.

Prevista dall’1 al 4 luglio 2010, e poi rinviata al periodo compreso fra il 28 aprile e l’1 maggio 2011, la manifestazione europea “Philalux” in Lussemburgo non si terrà più. Annullata dagli organizzatori.

A condizionare la scelta è stato il taglio del budget compiuto dallo sponsor della manifestazione filatelica, ossia l’Entreprise des postes et télécommunications Luxembourg. La sua rinuncia ha fatto venire meno il necessario sostegno finanziario, inducendo al forfait.

In base al progetto, il salone avrebbe dovuto comprendere filatelia tradizionale, tematica, storia postale, un quadro, giovanile, letteratura ed un’area non competitiva ad invito.

Lo spostamento della data
Ciò che resta del sito ufficiale (messaggio in francese, tedesco ed inglese)
           


La busta gialla di Gualtiero Morpurgo
07 Ott 2010 07:03 - LIBRI E CATALOGHI
“Le raccomandate non portano mai buone notizie”. Quella volta, l’autore ha avuto ragione

La testimonianza di un ufficiale ebreo colpito dalle leggi razziali
La testimonianza di un ufficiale ebreo colpito dalle leggi razziali

Una busta gialla, “arrivata raccomandata e le raccomandate non portano mai buone notizie. Poi ha l’aria minacciosa e il timbro del mittente «Distretto militare» non promette niente di buono, anche se siamo in tempo di pace”.

La busta gialla citata dà il titolo al libro scritto dall’ingegnere, violinista e giornalista Gualtiero Morpurgo (9,00 euro, Mursia), ispirato dalla sua biografia e da ciò che avvenne nel 1938 dopo la promulgazione delle normative contro i non ariani. “Con fredde parole si comunica che sono espulso dal Regio esercito italiano con un forzato congedo assoluto in osservanza delle leggi «razziali» firmate e ratificate da Vittorio Emanuele III, re d’Italia e imperatore d’Etiopia”.

La comunicazione fa sorgere nel protagonista la consapevolezza di quanto sta succedendo, fino a quel momento sottovalutato. E i richiami al plico ritorna ossessivamente nel corso delle 100 pagine; cadenzano gli anni che portano fino al 1943, quando si rifugia in Svizzera, riassumendo gli eventi e le difficoltà personali. “La busta gialla attende sul tavolo che si spengano i ricordi evocati dal timbro del mittente”; il giovane ingegnere “dimentica ora i suoi guai e la busta gialla”; “crede di essere un privilegiato, sogna di essere uguale agli altri, dimenticando tra le tante cose, la busta gialla”; “nessuna busta gialla mi può togliere questo grado”; “«Peppino! Non sono più il tuo tenente... Ho ricevuto la busta gialla...»”; “È arrivata molta posta oggi. La novità mi stupisce perché non ricevo lettere da molto tempo. Forse l’ultima è stata la busta gialla, ma era raccomandata”.

La scheda
           


Sulla ribalta il... film di Fellini, Gassman e Sordi
06 Ott 2010 23:39 - EMISSIONI ITALIA
È il foglietto intitolato al cinema italiano, che arriverà il 28 ottobre
Il primo dei quattro francobolli dedicati, nel 1988, al Neorealismo
Il primo dei quattro francobolli dedicati, nel 1988, al Neorealismo

Doveva essere una citazione all’“Anno felliniano”, almeno stando a quanto d’improvviso venne annunciato il 6 luglio scorso. Ma poi qualcuno osservò che la ricorrenza aveva già ottenuto un francobollo da 800 lire o 41 eurocentesimi il 20 settembre 2000, e allora al ministero, il 30 luglio, si corresse il tiro.

Anziché una carta valore, sarebbero diventate tre, tutte da 60 centesimi, raccolte in un foglietto e dedicate ad altrettanti grandi artisti del cinema italiano: Federico Fellini (peraltro già citato anche in uno dei 750 lire usciti il 29 agosto 1995, quello per il suo film “Le notti di Cabiria”), Vittorio Gassman ed Alberto Sordi. Il primo e l’ultimo sono nati nel 1920, il secondo è morto nel 2000.

Oggi gli esemplari, che agli sportelli giungeranno il 28 ottobre, sono stati rivelati. Propongono le semplici fotografie degli artisti citati, affiancati da una pellicola che raggiunge i bordi, dove compare il solito logo di Poste italiane. Il blocco ha una tiratura di due milioni di pezzi ed avrà ben quattro valorizzazioni marcofile: allo spazio filatelia di Roma, all’ufficio di Roma Prati e agli sportelli filatelici di Rimini e Cinecittà Est.

La stessa Italia dentellata nel passato ha fatto di meglio, basti citare l’omaggio al Neorealismo del 13 ottobre 1988, quattro richiami che Franco Filanci ha dedicato alle pellicole “Ossessione” (taglio da 500 lire), “Ladri di biciclette” (650), “Roma città aperta” (2.400) e “Riso amaro” (3.050).

Multiple pure le firme presenti sul nuovo bollettino illustrativo: saranno del presidente del Festival internazionale del film di Roma Gian Luigi Rondi, del biografo di Fellini Tullio Kezich, della famiglia Gassman (in particolare, di Diletta D’Andrea, Paola e Alessandro), del direttore e della responsabile relazioni esterne della Fondazione “Alberto Sordi” Sergio Utili e Stefania Binetti.

Il nuovo blocco con le testine e la pellicola
Il nuovo blocco con le testine e la pellicola
L'inserimento nel programma 2010 del tributo come “Anno felliniano”, reso noto il 6 luglio
Il cambio del progetto; era il 30 luglio
           


I cadetti a Noale, poi Rovereto e Massa
06 Ott 2010 20:48 - APPUNTAMENTI
Intanto, Milano accoglierà la finale del “Festival delle lettere”. I dettagli sugli appuntamenti del fine settimana
La copertina del numero unico predisposto a Rovereto
La copertina del numero unico predisposto a Rovereto

Un altro week-end, il prossimo, impegnativo e a 360 gradi, in grado quindi di dare risposte ad esigenze diverse.

Dopo le tappe di Palermo e Vasto (Chieti), svoltesi in giugno, tocca a Noale (Venezia) ospitare la terza delle quattro semifinali valide per il Campionato cadetti firmato dalla Federazione fra le società filateliche italiane. L’appuntamento con i quadri -reso possibile grazie al lavoro del Circolo filatelico numismatico del luogo- è tra l’8 ed il 10 ottobre al palazzetto dello Sport, che si trova in via De Pol. Accanto alle collezioni filateliche in gara si aggiungeranno le mostre per il sessantesimo anniversario del sodalizio organizzatore, per il centenario dal completamento della Ferrovia della Valsugana e dei disegni a tema ferroviario realizzati dalla scuola media “Giovanni Pascoli”. Tutte saranno visitabili dalle ore 9 alle 19.

Negli stessi giorni il Circolo culturale numismatico filatelico di Rovereto (Trento) proporrà al Mart, cioè in corso Bettini 43, la “16ª Mostra di filatelia numismatica e cartofilia”. L’iniziativa è dedicata alla fondatrice dello scoutismo femminile in Italia, l’educatrice, giornalista e scrittrice trevisana Antonietta Giacomelli. Le porte resteranno aperte venerdì dalle 15 alle 20, sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20, domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17.

Il turno di Massa toccherà il 9 ottobre. Quando il Circolo filatelico e numismatico locale, presso la palestra del centro sportivo “San Carlo Borromeo” in via Marina Vecchia 118, dalle 9 alle 19 firmerà la “XXXVI Giornata filatelica e numismatica massese”.

Di tutt’altro genere è il “Festival delle lettere”, ideato dall’Associazione culturale 365 gradi ed ospitato al teatro Dal Verme di Milano (via San Giovanni sul Muro 2, prenotazioni: prenotazioni@festivaldellelettere.it) dalle ore 16 di domenica 10. Come tradizione, sarà uno spettacolo condotto da Omar Fantini e giocato sulle emozioni, in cui la corrispondenza risulterà protagonista. Il tema principale dell’edizione 2010 è la lettera ad un giornalista, cui si aggiungono gli altri concorsi, la mostra benefica delle buste dipinte in favore della Fondazione aiutare i bambini onlus, le videolettere, l’epistodiario questa volta redatto da Giorgio Albertazzi, lo speciale tram operativo domani tra piazza Castello e piazza Fontana nella fascia oraria 12-19. Dopo anni di assenza, Poste italiane è rientrata fra le realtà sostenitrici.

Tutte le manifestazioni sono ad ingresso gratuito.

La promozione firmata dal “Festival delle lettere”
La promozione firmata dal “Festival delle lettere”
Cadetti: le precedenti manifestazioni di Palermo…
…e Vasto
I finalisti al “Festival delle lettere”
Gli espositori alla tappa del Campionato organizzato a Noale (file pdf)
           




L’ultimo mistero di Leonardo Sciascia
06 Ott 2010 19:10 - EMISSIONI ITALIA
Nessun anniversario tondo per il francobollo, ma l’esito di una richiesta che avrebbe dovuto inserirsi tra le iniziative del 2009 per il ventesimo dalla scomparsa
La carta valore con il busto, i libri e la Sicilia
La carta valore con il busto, i libri e la Sicilia

C’è stata principalmente la Sicilia alle spalle dello scrittore Leonardo Sciascia. E c’è la Sicilia alle spalle del suo busto presente nel francobollo che l’Italia gli dedicherà il 23 ottobre. Busto associato a dei libri e tagliato in modo tale da evitare l’eventuale presenza dell’onnipresente sigaretta.

Un francobollo... strano, in quanto privo di un anniversario tondo. Il commemorato nacque infatti l’8 gennaio 1921 a Racalmuto (Agrigento) e morì il 20 novembre 1989 a Palermo. Ma così ha voluto, un anno fa, l’allora ministro Claudio Scajola, nel momento in cui ha convalidato anche questa emissione.

Dal costo di 60 centesimi, gode della solita tiratura pari a quattro milioni di pezzi ed avrà il bollettino illustrativo realizzato grazie ad una persona dal doppio incarico: da una parte è sindaco del paese natale, dall’altro presiede la Fondazione “Leonardo Sciascia”. Si chiama Salvatore Petrotto.

A dipanare il... mistero contribuisce l’associazione “Amici di Leonardo Sciascia”. “La proposta della Fondazione (2009) -viene spiegato- rientrava nel programma di iniziative per il ventennale della morte dello scrittore ed era sostenuta a Roma dal ministro Angelino Alfano, dal deputato Giuseppe Marinello e dal consigliere comunale di Racalmuto Carmelo Collura”. “Lascia -proseguono dal sodalizio- qualche perplessità la scelta della data... Forse il francobollo poteva essere emesso il 20 novembre... Comunque, come estimatori di Leonardo Sciascia, ci riteniamo soddisfatti. Ci siamo battuti perché le Poste italiane celebrassero con un francobollo commemorativo lo scrittore più significativo del secondo Novecento italiano ed europeo”. Autore, fra l’altro, di titoli notissimi come “Il giorno della civetta”, “A ciascuno il suo”, “Todo modo”, “La scomparsa di Majorana”, “L’affaire Moro”.

L’annullo del primo giorno sarà in uso proprio a Racalmuto.

Un anno fa l'annuncio dell'emissione
La scelta di raggiungere gli sportelli il 23 ottobre
L'associazione “Amici di Leonardo Sciascia”
           


L’Ipzs chiude il primo semestre 2010
06 Ott 2010 13:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Intanto, cambia il logo istituzionale, cui aggiunge lo slogan “Dal 1928 diamo valore all’Italia”
Il nuovo logo che caratterizza l'Ipzs
Il nuovo logo che caratterizza l'Ipzs

“Gestione e definizione del pregresso contenzioso” e “razionalizzazione logistica”: sono i due concetti principali espressi dal presidente dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato, Roberto Mazzei, nell’approvare la relazione semestrale riguardante la prima parte del 2010.

Nel contesto, l’Ipzs ha ritenuto necessario “identificare un piano di rilancio dell’immagine dello stesso, valorizzando un «brand» aziendale istituzionalmente accreditato nel settore della stampa di sicurezza ed espressione nel contempo dell’odierno made in Italy”. Ecco perché ha cambiato il logo ed aggiunto lo slogan “Dal 1928 diamo valore all’Italia”.

Scelte che, da sole, non bastano. “Stiamo dedicando -ha aggiunto l’amministratore delegato, Ferruccio Ferranti- molta attenzione al trasferimento dello stabilimento e degli uffici dall’immobile di piazza Verdi, definendo le azioni necessarie al completamento dell’attività entro la fine dell’esercizio”, e ciò senza bloccare le attività produttive.

Auspicato un modello organizzativo che garantisca più attenzione al cliente e migliori i rapporti interni tra le diverse aree aziendali, “allo scopo di rafforzare la posizione dell’Istituto nel mercato delle tecnologie più innovative, della sicurezza e di rendere maggiormente efficienti le produzioni istituzionali dell’Officina carte valori, della Zecca e della Libreria dello stato”.

Quanto ai numeri, il prodotto dell’esercizio si è fermato a 205 milioni, con una riduzione di circa l’8% rispetto allo stesso periodo del 2009. A scendere sono stati da una parte targhe ed inserzioni sulla “Gazzetta ufficiale”, dall’altra gli acquisti pubblici. Il trend positivo è dato invece dai nuovi passaporti elettronici a 48 pagine, che supportano la memorizzazione delle impronte digitali del cittadino e fanno accantonare l’infelice capitolo registrato con la carta d’identica elettronica.

Gli investimenti, pari a 24,6 milioni, si sono concentrati sul nuovo complesso immobiliare collocato lungo la via Salaria e sul rinnovo degli impianti.

Un anno fa il cambio della dirigenza
Le insoddisfazioni dell'ex ministro allo Sviluppo economico sul lavoro dell'Ipzs
La carta d'identità elettronica, “importante progetto infrastrutturale”
           




Vale 2,00 euro la Spagna campione
06 Ott 2010 06:37 - DALL'ESTERO
Il foglietto pronto ad essere distribuito dal 21 ottobre. Sul bordo, la squadra vincitrice del Mondiale di calcio

L’11 luglio scorso la vittoria a “South Africa 2010” e il 16 luglio la conferma: la Spagna avrebbe ricordato il primo posto guadagnato ai Campionati mondiali di calcio anche attraverso un’emissione postale.

Emissione che alla fine arriverà -senza particolare fretta- il 21 ottobre, confermando grosso modo i dati che “Vaccari news” aveva anticipato a ridosso della partita.

Si tratta di un foglietto contenente un francobollo dal soggetto simbolico, nel caso specifico la coppa ed un testo esplicativo. Solo sui bordi figura -attraverso una fotografia- la squadra trionfatrice in posa (e non il solo capitano dell’équipe, Iker Casillas), mentre sullo sfondo vi sono il pianeta, i colori nazionali e il logo della manifestazione.

L’unica differenza sostanziale rispetto alle ipotesi è il prezzo di vendita, salito da 1,00 a 2,00 euro.

Un altro elemento interessante -e che fa riflettere- è la tiratura: di fronte ad un evento così importante, Madrid ha ritenuto che 310mila blocchi fossero sufficienti ad accontentare collezionisti e sportivi.

Il foglietto per la Spagna campione del mondo di calcio
Il foglietto per la Spagna campione del mondo di calcio
La vittoria in Sud Africa
Le ipotesi del 16 luglio
           


Un oro grande e nove ori semplici a Lisbona
05 Ott 2010 22:38 - APPUNTAMENTI
Apprezzatissima, stando ai risultati, la partecipazione italiana presente a “Portugal 2010”
Lo stand di Poste italiane
Lo stand di Poste italiane

Un bel bottino quello che l’Italia ha portato a casa da Lisbona, dove fino al 10 ottobre sarà visitabile la mondiale “Portugal 2010”, organizzata per il secolo della Repubblica. Su ventuno partecipazioni azzurre messe a concorso, una ha raggiunto l’oro grande, altre nove si sono aggiudicate l’oro semplice e cinque il vermeil grande.

L’esito migliore si è registrato in filatelia tradizionale, dove Paolo Bianchi con “Mozambique” ha raggiunto l’oro grande, mentre gli altri due colleghi della categoria, ossia Giorgio Bizzarri (con “Boria Frejre”) e Valerio Rossi (“Prove e saggi De La Rue”) hanno preso l’oro.

Davvero significativo anche l’esito in storia postale: tutti i quattro partecipanti -Franco Rigo (grazie a “Venezia il contagio...”), Mario Merone (“Napoli”), Alessandro Agostosi (“Espressi”) e Mario Carloni (“Dodecaneso”)- hanno ottenuto l’oro, e Rigo pure il premio speciale per il materiale esposto.

I restanti ori sono andati in tematica a Pasquale Polo (“Due ruote è vita”) e in letteratura a Vaccari srl (“Letter mail from and to the Old Italian States 1850-1870”) nonché alla coppia Mario Carloni e Vanna Cercenà (“Dodecaneso”).

I vermeil più grandi sono stati incassati soprattutto tra i libri. Andati, nell’ordine, ancora a Vaccari srl (per i tre titoli “Vaccari 2008-2009”, “Vaccari magazine” n°39 e 40 con indice analitico, “Sicilia 1859 - Comparative plates of stamps”) e a Paolo Guglielminetti (“Bolli speciali italiani”). Lo stesso livello, ma in aerofilatelia, è stato raggiunto da Flavio Riccitelli (“«Genuine» Zeppelin mail to / from South America in the period 1930-1934”).

La squadra azzurra si è ben distinta sia tra le collezioni, sia nell'area dedicata a libri e cataloghi
La squadra azzurra si è ben distinta sia tra le collezioni, sia nell'area dedicata a libri e cataloghi
Le attese della manifestazione
Il sito (anche in inglese)
Tutti i risultati (file pdf)
           




Issp, volontari al lavoro
05 Ott 2010 20:31 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Si sono incaricati di classificare il patrimonio librario e le fotocopie delle collezioni filateliche conservate dalla onlus. La collaborazione con il Comune nei confronti degli studenti

In attesa della cartolina per il... nume tutelare Francesco di Marco Datini, in calendario per il 20 ottobre e di cui non si sa ancora nulla, e soprattutto in attesa di uno sblocco nella situazione economica, cosa che appare improbabile e che pone l’Istituto di studi storici postali a rischio. “Un rischio -commenta il direttore, Andrea Giuntini- molto concreto. Chiuderemo l’anno senza grossi problemi, ma il 2011 sarà decisivo. In mancanza di soluzioni valide, dovremo decidere di spostarci in qualche altra località in cui gli Enti locali sono più attenti alla esigenze di preservare il passato. Oppure dovremo sciogliere” la onlus.

Intanto, il sodalizio prosegue nella sua attività di catalogazione, coinvolgendo alcuni volontari attraverso due esperienze diverse. La prima vede protagonista una giovane di Roma, Serena Salvatori, che si è specializzata in etnomusicologia. Alle ricerche sul campo, alle interviste, alla trascrizione della storia orale (sta lavorando ad un archivio digitale sull’argomento), ha deciso di aggiungere un percorso in qualche modo parallelo per arricchire le proprie competenze: catalogare, secondo le rigide norme internazionali in uso nelle biblioteche, i volumi dell’Issp non ancora registrati.

Un po’ diverso è il supporto di altre due persone che si sono rese disponibili. Il romano Riccardo Bodo e il gaetano ma residente a Milano Flavio Riccitelli sono anche filatelisti ed hanno un occhio particolare per le collezioni. Ecco perché, dopo un piccolo corso, classificheranno le fotocopie degli studi che, presentati nell’ultimo decennio alle mostre nazionali ed internazionali, hanno guadagnato almeno il vermeil. È il materiale messo dai concorrenti a disposizione delle giurie prima delle gare; una volta concluse, viene consegnato dalla Federazione fra le società filateliche italiane all’Istituto affinché sia conservato per le future consultazioni.

I dati riguardanti i libri e le fotocopie delle collezioni finiranno nell’archivio digitale, disponibile attraverso internet, del sistema bibliotecario provinciale pratese, che oggi offre 452mila voci, di cui oltre 28mila dell’Issp.

Diverso è il progetto che mette a disposizione la struttura e quanto possiede nei confronti degli studenti. D’intesa con gli assessorati di Prato a cultura, turismo e comunicazione da una parte e istruzione pubblica, università e pari opportunità dall’altra, attraverso il piano delle offerte formative propone percorsi guidati nella propria sede a gruppi di allievi della scuola secondaria di primo e secondo grado. Le visite sono organizzate attraverso la prenotazione degli insegnanti e vertono su un aspetto che può interessare i ragazzi: la censura, spiegata anche attraverso documenti originali e inediti.


Due momenti della preparazione dei volontari: sopra, Andrea Giuntini e Cristina Mariotti (a destra) dell’Issp spiegano a Serena Salvatori la catalogazione dei libri; sotto, ancora Cristina Mariotti con Flavio Riccitelli (a sinistra) e Riccardo Bodo
Due momenti della preparazione dei volontari: sopra, Andrea Giuntini e Cristina Mariotti (a destra) dell’Issp spiegano a Serena Salvatori la catalogazione dei libri; sotto, ancora Cristina Mariotti con Flavio Riccitelli (a sinistra) e Riccardo Bodo
L’omaggio a Francesco di Marco Datini: la busta diventata cartolina
L’Issp a rischio chiusura: la “zingarata” del 15 giugno
La sezione dell’Issp nel sistema bibliotecario provinciale pratese
           


Savonese - La situazione oggi
05 Ott 2010 15:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nubifragio: le condizioni della rete postale secondo i dati forniti dalla società
Anche la rete postale registra difficoltà
Anche la rete postale registra difficoltà

Il nubifragio che ieri ha colpito la Liguria e in particolare la zona intorno a Savona ha provocato problemi anche alla rete postale.

Per esigenze di pubblica utilità -spiegano da Poste italiane- l’ufficio di Casanova di Varazze, centro focale dell’alluvione, è stato riaperto (il direttore è stato accompagnato dal mezzo della Protezione civile); farà da punto di riferimento per gli abitanti rimasti isolati. Ad esempio, consegnerà l’acqua potabile.

Le sedi di Pero e Alpicella resteranno chiuse, ma quella limitrofa nella vallata di Stella, San Martino, sarà tenuta aperta tutti i giorni, senza rispettare il part-time verticale, sino al termine dell’emergenza.

Inizialmente non operativa anche Varazze, ma per un altro problema: l’interruzione delle linee telefoniche, per le quali è stato necessario attendere l’intervento della Telecom.

Non sono stati segnalati danni a persone o a cose.

Annunciato un sopralluogo del capo del Dipartimento della protezione civile, Guido Bertolaso.

           




La provincia contro Cuneo
05 Ott 2010 13:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tre centri, Bastia Mondovì, Clavesana e Piozzo, si oppongono al piano di riorganizzazione proposto dalla società

Ci sono tutti e tre gli stemmi e, beninteso, le firme dei rispettivi sindaci nella secca missiva che i Comuni di Bastia Mondovì, Clavesana e Piozzo hanno spedito alla direzione provinciale di Cuneo di Poste italiane.

Il motivo è il progetto di riorganizzazione del servizio sottoscritto dalla società, “che prevede una drastica riduzione dell’orario degli uffici postali proponendo aperture a giorni alterni”. Progetto che i tre primi cittadini (rispettivamente Rinaldo Elladi, Luigi Gallo e Adriano Bottero) hanno respinto “poiché si ritiene che il servizio delle Poste sia indispensabile”, sia per gli abitanti, sia per le realtà economiche.

“Tutti gli sportelli -garantiscono gli amministratori- presentano quotidianamente un buon afflusso di pubblico con frequenti code. Le operazioni non riguardano solo la corrispondenza, ma anche il ritiro delle pensioni, depositi, buoni fruttiferi, conti correnti commerciali, polizze assicurative” e così via. Quindi, la chiusura “arrecherebbe non solo disagi ma anche danni”.

E c’è di più, poiché “i tre Comuni da anni cercano di invogliare i residenti ad utilizzare le Poste per tutti i servizi offerti, proprio per poter mantenere elevato il livello di efficienza degli uffici postali. Le chiusure degli sportelli costringeranno i clienti a «dirottare» sul sistema bancario i loro risparmi e le loro forme di investimento non avendo più la possibilità quotidiana di effettuare operazioni in loco. In tal caso è evidente che gli amministratori dei Comuni interessati non si adopereranno più a favore delle Poste ma inviteranno i privati a rivolgersi ad altri diversi operatori”.

Anche pensando agli anziani, è loro “ferma intenzione... intentare ogni azione, coinvolgere l’Associazione nazionale piccoli comuni italiani ed anche gli altri Comuni limitrofi parimenti interessati per predisporre un’azione congiunta finalizzata a scongiurare l’iniziativa” dell’azienda.

Fonti interne a Poste italiane, consultate da “Vaccari news”, sostengono che probabilmente la questione verrà riaffrontata nei prossimi tempi.

Respinta la proposta della sede cuneense di Poste italiane (qui l'impianto di viale Artigiani 2 con ancora un vecchio logo) relativa ai tre centri
Respinta la proposta della sede cuneense di Poste italiane (qui l'impianto di viale Artigiani 2 con ancora un vecchio logo) relativa ai tre centri
Il servizio nei piccoli centri: il caso del Salento
…Friuli e Trentino…
…Toscana
           


Tutti gli espositori di “Romafil”
05 Ott 2010 07:29 - APPUNTAMENTI
Alle attività già note si aggiunge un ulteriore seminario, aperto a chiunque e dedicato all’aerofilatelia. I nomi dei giurati
Conto alla rovescia per “Romafil”
Conto alla rovescia per “Romafil”

Sono 82 le collezioni, per oltre settemila fogli, che hanno ottenuto il biglietto d’ingresso per “Romafil”, il salone organizzato da Poste italiane -con il supporto della Federazione fra le società filateliche italiane e dell’Associazione filatelica italiana “Alberto Diena”- tra il 29 e il 31 ottobre all’Eur presso il palazzo dei Congressi.

Di queste, 74 sono proposte a concorso: 4 nella sezione campioni, 56 come esposizione nazionale con partecipazione internazionale (11 vengono dalla Spagna, 10 dal Portogallo e 7 dalla Grecia) e 14 nella esposizione di qualificazione. Ragionando per specialità, 30 studi compaiono in filatelia tradizionale, 21 in tematica, 15 in aerofilatelia ed 8 come fiscali. Le restanti 8 presenze sono in corte d’onore: appartengono alle medesime categorie espositive e provengono da Italia e Spagna.

Definita anche la giuria internazionale, presieduta da Giancarlo Morolli, specializzato in tematica. In più, figurano Giovanni Bertolini (tematica), Giacomo Bottacchi (tradizionale), Michele Caso (fiscali), lo spagnolo Ramon Cortes de Haro (tradizionale e fiscali), Costantino Gironi (aerofilatelia), Paolo Guglielminetti (tematica), Giorgio Khouzam (tradizionale), il portoghese Julio Pedrosa Maia (tematica), lo statunitense Stephen Reinhard (aerofilatelia) e il greco George Thomareis (tradizionale). Come aspirante giurato per i fiscali parteciperà Marco Locati.

Accanto a mostra e convegno commerciale, ed accanto al seminario riservato ai presidenti delle società federate, il programma prevede un ulteriore incontro, questo a partecipazione libera e dedicato all’aerofilatelia. Sarà tenuto in inglese (ma con traduzione in italiano) dal presidente della commissione specifica Fip Stephen Reinhard e si svolgerà sabato 30 dalle 16.15 alle 18.30.

Il programma aggiornato
L'organizzazione della parte espositiva, commissari e giurati
L'accordo tra Poste italiane e Federazione fra le società filateliche
L'elenco completo dei partecipanti (file pdf)
           




Interim finito, Paolo Romani è il ministro
04 Ott 2010 20:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Pochi minuti fa il giuramento al Quirinale, concludendo un vuoto durato 153 giorni

La “Gazzetta ufficiale” di oggi non riporta ancora il provvedimento di nomina, anche perché il giuramento si è svolto pochi minuti fa. Dopo 153 giorni, il ministero allo Sviluppo economico ha un referente: Paolo Romani, ossia il sottosegretario e poi viceministro che si è occupato delle comunicazioni, pur non mancando le sovrapposizioni con l’allora titolare Claudio Scajola, almeno fino a quando quest’ultimo, il 4 maggio scorso, si è dimesso.

In cinque mesi di papabili ne sono passati molti, alcuni accantonati per il loro rifiuto, altri “bruciati” nel corso delle trattative. Soltanto Paolo Romani è sempre rimasto in quota.

Nato a Milano il 18 settembre 1947, ha tre figli ed è giornalista pubblicista. Deputato per il Pdl ed assessore a Monza, ha un passato nel campo televisivo (è stato fra l’altro amministratore delegato di Telelombardia).

Ora dovrà ristabilire le sorti del dicastero, gestito ad interim -dopo la rinuncia di Scajola- da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Che -precisava l’1 ottobre Roberto Mania su “Repubblica”- “in via Veneto, nell’ex palazzo delle Corporazioni, sede del ministero si è recato una sola volta, il 6 maggio, giorno del suo insediamento. Da allora mai più. Mai. Il ministro ad interim lo fa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Ma il presidente Giorgio Napolitano ha chiesto un ministro a tempo pieno”.

E in questo periodo la gigantesca struttura che ha accorpato gli ex ministeri ad Attività produttive, Commercio estero e Comunicazioni ha perso i colpi. “Gli eventi occorsi, con il trascorrere delle settimane e poi dei mesi -scrivevano Antonino Di Pietro, Fabio Evangelisti e Augusto Di Stanislao (Idv) in una mozione presentata alla Camera il 22 settembre- danno l’impressione di uno smantellamento di funzioni vitali di un dicastero che deve occuparsi di questioni essenziali”: liberalizzazioni (fra cui quella postale) e concorrenza, comunicazioni, imprese, incentivi allo sviluppo, energia e commercio estero, vertenze delle aziende in crisi, “e segnano tutta la gravità di un’assenza in un momento molto pesante per il sistema economico”.

Lo stesso capo dello Stato è intervenuto più volte al fine di sbloccare la situazione, lanciando fra l’altro pubblicamente la battuta, il 2 settembre a Mestre, attraverso la quale si sarebbe impegnato a “passare la voce” per trovare la persona adatta.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (a sinistra), e il nuovo ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, alla cerimonia del giuramento, avvenuta in serata (foto: Quirinale)
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (a sinistra), e il nuovo ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, alla cerimonia del giuramento, avvenuta in serata (foto: Quirinale)
Le ipotesi di questa mattina
La battuta lanciata dal capo dello Stato a Mestre
Le deleghe come viceministro
           


Consegna su cinque giorni: il tema va alla Camera
04 Ott 2010 19:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tre deputati Pd hanno presentato il problema alla IX commissione, sottoponendo al ministero competente una serie di quesiti
Mario Lovelli; è il primo firmatario del documento
Mario Lovelli; è il primo firmatario del documento

Anche il mondo politico comincia a rendersi conto del cambiamento introdotto da Poste italiane e che vedrà sostanzialmente considerare il sabato come giorno festivo, almeno per quel che concerne il servizio universale. A prendere l’iniziativa sono stati, alla IX commissione della Camera dei deputati (quella che si occupa di trasporti, poste e telecomunicazioni), Mario Lovelli, Michele Pompeo Meta e Silvia Velo del Pd.

Ricordando che la società “ha dato avvio ad un nuovo piano di revisione complessiva dell’assetto logistico e del recapito” e che tale riorganizzazione “introdurrà una serie di modifiche all’orario di lavoro per i portalettere”, affermano che il provvedimento “sarà introdotto in via sperimentale nei capoluoghi di provincia e, successivamente, esteso ai centri maggiori ed ha già suscitato critiche e proteste da parte delle associazioni dei consumatori e anche dalle aziende editoriali per il mancato recapito dei giornali e dei periodici in abbonamento nella giornata di sabato”.

Al ministero allo Sviluppo economico chiedono quali saranno gli effetti sul servizio offerto ai cittadini conseguenti alla decisione di non consegnare la corrispondenza il sabato; se la scelta assunta da Poste italiane causerà disservizi agli utenti per il mancato recapito della posta ordinaria, dei quotidiani e dei periodici in abbonamento e se avrà conseguenze sulla situazione occupazionale per gli addetti del settore.

Domandano, inoltre, quali siano gli indirizzi ministeriali in vista della prossima liberalizzazione dei servizi postali e quale ruolo dovrà assumere la stessa società nel contesto.

Partita il 20 settembre la sperimentazione
La lettera inviata agli utenti
L'attività di Poste con le associazioni dei consumatori
           




L’alta velocità? È per la battaglia del Volturno
04 Ott 2010 15:27 - EMISSIONI ITALIA
Il foglietto presentato oggi al Quirinale da parte dei dirigenti di Ferrovie dello stato e Poste italiane. E a Bruxelles l’Italia ritira il “Grand prix”
L’annullo per la cerimonia
L’annullo per la cerimonia

Ancora nessuna notizia sulla eventuale nomina del ministro allo Sviluppo economico. Attendendo l’ipotetica comunicazione da parte del premier, Silvio Berlusconi, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si occupa di alta velocità in formato dentellato.

Si è svolta questa mattina al Quirinale la presentazione del foglietto uscito sabato, emesso -viene precisato- “in occasione della ricorrenza della battaglia del Volturno e delle celebrazioni del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia”. Da qui si capisce la scelta della data e la collocazione allo spazio filatelia di Napoli dell’annullo fdc.

Pure oggi non è mancato il manuale di rito, ancora una volta -come è accaduto con due recenti emissioni a tema risorgimentale- applicato dal capo dello Stato.

“Dalla Napoli-Portici all’alta velocità -spiega nel bollettino illustrativo l’amministratore delegato del gruppo, Mauro Moretti- le Ferrovie dello stato hanno segnato il percorso di crescita di una nuova Italia, fondendo la propria storia con quella del Paese. La storia, cioè, di una nazione nata indipendente e unita dal Risorgimento, che nel 2011 festeggia il traguardo del suo centocinquantesimo compleanno”.

Alla cerimonia sono intervenuti i presidenti dei gruppi Ferrovie dello stato, Lamberto Cardia, e Poste italiane, Giovanni Ialongo, l’ad delle stesse Ferrovie e, in rappresentanza della filatelia, Marisa Giannini.

Di nuovo Marisa Giannini il 18 settembre ha partecipato, nel municipio di Bruxelles, ai “Grands prix de l’art philatélique”, dove l’Italia ha conquistato il primo posto con il francobollo da 1,40 euro inciso da Antonio Ciaburro ed emesso il 21 settembre 2009 per promuovere la Biblioteca pinacoteca dell’Accademia ambrosiana di Milano.

L'istante dell'obliterazione, questa mattina, al Quirinale: da sinistra, l'amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti, il presidente di Poste italiane Giovanni Ialongo, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, la responsabile per la filatelia di Poste italiane Marisa Giannini e il presidente delle Ferrovie Lamberto Cardia. Sotto, la cerimonia di Bruxelles per i “Grands prix”: l'organizzatore Guy Coutant ed il console generale d'Italia Dino Sorrentino mentre consegna il riconoscimento a Marisa Giannini
L'istante dell'obliterazione, questa mattina, al Quirinale: da sinistra, l'amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti, il presidente di Poste italiane Giovanni Ialongo, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, la responsabile per la filatelia di Poste italiane Marisa Giannini e il presidente delle Ferrovie Lamberto Cardia. Sotto, la cerimonia di Bruxelles per i “Grands prix”: l'organizzatore Guy Coutant ed il console generale d'Italia Dino Sorrentino mentre consegna il riconoscimento a Marisa Giannini
Foglietto per l'alta velocità: l'immagine e gli aspetti tecnici
Giorgio Napolitano bollatore, l'episodio di Santena (Torino)
Il “Grand prix” vinto dall'Italia a Bruxelles
           


Filatelia e posta su Rai 3
04 Ott 2010 11:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A proporle sarà Marco Occhipinti, nell’ambito del programma “Geo & geo”. Il 6 ottobre alle ore 17.30 la prima tappa
Marco Occhipinti
Marco Occhipinti

La gigantografia di un francobollo per ciascun Antico Stato d’Italia come ambientazione fissa dello studio, e poi un’altra carta valore, dalla quale comincia il racconto, che cambia ogni volta. Sarà il contesto nel quale il programma di Rai 3 “Geo & geo”, condotto da Sveva Sagramola, parlerà di filatelia e posta grazie all’intervento di Marco Occhipinti.

“La redazione -spiega a «Vaccari news» il diretto interessato- si occupa di ecologia ed attualità. Mi ha chiesto di presentare il nostro settore, ma con un approccio che possa coinvolgere il grande pubblico. Quindi accantoneremo i dettagli più tecnici per illustrare, attraverso vari argomenti, le potenzialità del collezionismo a sfondo postale. E questo, ecco la parte più difficile, in una forma molto sintetica, perché ogni volta avremo appena cinque minuti, giocati in diretta”.

“Il primo tema, che toccheremo da mercoledì 6 ottobre (la trasmissione comincerà alle 17.30, io interverrò all’incirca trenta minuti più tardi), riguarderà l’Unità d’Italia e in particolare i moti del 1848. Partendo dall’8 lire del 3 maggio 1948 per il centenario del Risorgimento dedicato alla Repubblica di Venezia e affrontando la materia con una sintesi storica e poi con qualche documento dell’epoca. Come una lettera di servizio, interessante soprattutto per il contenuto, in quanto parla del blocco ai porti veneti ancora non occupati dagli austriaci. È datata 1 ottobre 1848; pochi giorni dopo il centro fortificato di Osoppo (l’unico, insieme a Venezia, a resistere ancora) sarebbe stato preso d’assalto, saccheggiato ed incendiato. La città lagunare avrebbe capitolato soltanto il 22 agosto 1849”.

In base all’attuale calendario, Marco Occhipinti tornerà ospite ogni quindici o venti giorni.

La lettera dell'1 ottobre 1848, tra i documenti che verranno citati durante la trasmissione
La lettera dell'1 ottobre 1848, tra i documenti che verranno citati durante la trasmissione
I dettagli sul programma
           




“Possibile abuso di posizione dominante o prassi commerciale sleale”
04 Ott 2010 00:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A sostenerlo, riferendosi a Poste italiane, è il Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti. Nel frattempo, si è insediato il Consiglio nazionale consumatori e utenti
Da Trento la volontà di ricorrere all'Antitrust
Da Trento la volontà di ricorrere all'Antitrust

“I problemi sono tanti, tutti prontamente segnalati dalle associazioni dei consumatori... Le stesse istituzioni pubbliche, i sindacati e i partiti si sono fatti portavoce delle lamentele dei cittadini anche attraverso interrogazioni parlamentari: il tutto senza che ciò abbia portato ad una soluzione delle problematiche sollevate in questi ultimi anni”. Così si esprime il trentino Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti (Crtcu) riferendosi al servizio postale.

In materia di espletamento del servizio universale, ad esempio, ricorda la chiusura degli sportelli, l’accorpamento di quelli destinati alla distribuzione delle inesitate (“con aumento di un terzo delle giacenze come risulta dal monitoraggio del ministero dello Sviluppo economico”), la riduzione delle ore di apertura estive, la chiusura del sabato, la diminuzione degli stessi sportelli dedicati ai servizi universali “con code che arrivano e superano l’ora di attesa”. Senza calcolare le proteste per il mancato recapito della corrispondenza e i rincari spropositati delle caselle postali. Tutti elementi che hanno convinto il sodalizio a segnalare all’Antitrust “un possibile abuso di posizione dominante o prassi commerciale sleale”.

Gli inconvenienti non mancano anche su altri fronti, come per la conciliazione, la cui procedura non è conosciuta, tanto da farla diventare “sempre più uno specchietto per le allodole utile solo per rispondere ai consumatori infuriati sui giornali. Insomma più uno strumento di marketing che una vera e trasparente modalità di soluzione delle controversie”.

Intanto, dalle dimissioni di Claudio Scajola sono trascorsi 152 giorni. Giovedì scorso si è riunito il Consiglio nazionale consumatori e utenti, il Cncu. “Senza -hanno fatto notare Adiconsum, Adoc e Cittadinanzattiva- ministro dello Sviluppo economico, senza presidente della Consob e senza un’Autorità di regolamentazione e vigilanza in settori liberalizzati quali trasporti, servizi idrici e postali: anche così si spiega il motivo per cui l’Italia è fanalino di coda nella classifica della competitività a livello europeo”.

Diverso è l’atteggiamento dello stesso dicastero. Il rinnovo -ha affermato il sottosegretario e presidente del Cncu, Stefano Saglia -conferma l’attenzione del Governo verso le politiche a tutela dei consumatori e della concorrenza. Le preoccupazioni finora espresse da più parti sono state definitivamente superate”.

Nel contempo, più fonti indicano probabile per oggi la nomina di Paolo Romani a titolare del ministero. Sarà la volta buona?

Tra le problematiche segnalate: la chiusura degli sportelli e la limitazione dei servizi…
…il recapito assente…
…l'aumento dei costi per le caselle postali
           


Arte e cartoline secondo Enrico Sturani
03 Ott 2010 01:37 - LIBRI E CATALOGHI
L’esperto studia il rapporto tra due ambiti che spesso hanno comunicato fra loro, anche se con risultati differenti
In copertina, il richiamo ad un'opera di Aleardo Villa risalente al 1900
In copertina, il richiamo ad un'opera di Aleardo Villa risalente al 1900

Enrico Sturani stupisce ancora. Questa volta con un poderoso saggio intitolato “Cartoline - L’arte alla prova della cartolina” (420 pagine, 763 illustrazioni quasi sempre in quadricromia, 37,00 euro) in cui collega il mondo dell’arte a quello della cartolina.

Un tema già ripreso da altri, i quali -dice l’esperto- “hanno salvato i soliti noti; e hanno conferito quarti di nobiltà a un genere altrimenti svilito; ne conseguono (nei cataloghi e aste) prezzi di tutto rispetto, proporzionati alla celebrità dell’autore”.

Il suo approccio è diverso: non interessa “nobilitare la cartolina indicando i grandi artisti che si sono sfregati ad essa, ma invertire la prospettiva. L’arte, vista dalla cartolina, spesso scende dall’altare e certi suoi re paiono nudi”. Una sorta di prova del nove: c’è chi abbozza (se pagato), chi estrae dal cassetto un’opera già fatta e magari non pertinente per formato, tecnica o soggetto; chi tira via e chi fa a modo proprio, tanto in cartolina si può riprodurre qualsiasi cosa. E c’è chi, invece, prende la cosa sul serio e crea un bozzetto originale nei due sensi del termine: fatto apposta e innovativo. Anche perché -come ricorda nella presentazione Paola Pallottino- “a differenza del singolo manifesto, in grado di colloquiare simultaneamente con più persone, la cartolina deve moltiplicarsi in altrettanti esemplari per raggiungere tutti i suoi fruitori”.

Da queste basi, l’analisi di alcuni aspetti che caratterizzano i differenti capitoli: le cartoline riproducono le opere d’arte o le interpretano?; lo stile delle immagini; avanguardia e largo pubblico; il genere cartolinesco tra rivisitazione e rovesciamento; il rapporto con fotografia e pittura; il paesaggio; il futuro.

Un futuro su cui riflettere, perché il settore è profondamente cambiato; fra le cause più significative vanno citate la scomparsa della tariffa privilegiata (in Italia nel 1995), le “free card” e le versioni elettroniche. Tanto che la parola “cartolina” -nota lo specialista- ha cessato di essere un sostantivo concreto e viene impiegata in libri, trasmissioni radiotelevisive e giornali con senso metaforico.

Il lavoro si completerà con altri due volumi.

Quattro pagine del nuovo saggio
Quattro pagine del nuovo saggio
La scheda
Enrico Sturani cartolinaro
L'indice dettagliato (file pdf)
           




D’Annunzio segreto (ed ora un po’ meno)
02 Ott 2010 19:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Aperto oggi al Vittoriale un nuovo percorso espositivo, dedicato agli aspetti più intimi del poeta-soldato. Fra vestiti, bauli e scarpe, non mancano i richiami epistolari
Gabriele D'Annunzio allo scrittoio
Gabriele D'Annunzio allo scrittoio

Dopo il ritorno a Gardone Riviera (Brescia) di un baule di reperti trafugato mezzo secolo fa, prosegue lo sforzo compiuto dal Vittoriale degli italiani per valorizzare la storica sede sul lago di Garda.

Sede che oggi si è arricchita di un nuovo spazio espositivo, il Museo D’Annunzio segreto. Accoglie 150 oggetti, preziosi e di uso comune, che hanno accompagnato l’esistenza del “Vate” e delle sue donne, rimasti fino ad ora inaccessibili al pubblico. “Gabriele D’Annunzio -dice il presidente della struttura, Giordano Bruno Guerri- ha donato il Vittoriale agli italiani perché voleva che venissero ricordate non soltanto la sua opera letteraria e le sue imprese di guerra, ma anche la sua vita quotidiana, nella sua casa. È mia convinzione che il poeta amerebbe che tutti i suoi oggetti potessero essere ammirati dai visitatori, alla stregua degli edifici, delle stanze e dei giardini”.

Il percorso prende avvio dagli oggetti che riguardano il mondo femminile, come le vestaglie, gli abiti, gli accappatoi, le scarpe indossati dalle donne che hanno frequentato la casa, cui si aggiungono, ad esempio, gioielli, scarpe, bauli, vasellame da tavola.

Non mancano gli attrezzi da scrittura: carta assorbente, portapenne, bottiglie d’inchiostro, pennini e calamai, lettere autografe (una di quelle alla contessa Giuseppina Giorgi Mancini -cui è dedicata un’intera vetrina- conserva un fiore essiccato), carta intestata con motti dannunziani, la minuta autografa per un telegramma diretto alla marchesa Luisa Casati Stampa, colombigramma destinati al presidente dell’Accademia d’Italia Carlo Formichi, a Benito Mussolini, a Guglielmo Marconi e a Vittorio Emanuele III, chiudilettera con il motto fiumano “Hic manebimus optime”.

Insomma, il personaggio rivive...

Un dettaglio con la lettera dal fiore essiccato della vetrina all'ingresso del percorso e quella interamente dedicata alle missive di Giuseppina Giorgi Mancini
Un dettaglio con la lettera dal fiore essiccato della vetrina all'ingresso del percorso e quella interamente dedicata alle missive di Giuseppina Giorgi Mancini
La restituzione della cassa trafugata nel 1963
Il Vittoriale
           


Vent’anni fa la riunificazione tedesca
02 Ott 2010 11:47 - DALL'ESTERO
Il 3 ottobre 1990 l’addio alla Ddr. Intanto, il dibattito prosegue, e l’interpellanza parlamentare dei controlli postali sui fuoriusciti rimane, sostanzialmente, senza dati
La versione di Berlino dell'annullo tricolore impiegato dal 3 al 6 ottobre
La versione di Berlino dell'annullo tricolore impiegato dal 3 al 6 ottobre

Il francobollo per il ventesimo dell’unità fra le due Germanie è uscito il 9 settembre. E per l’anniversario esatto, che si raggiungerà domani, non mancherà la sottolineatura marcofila (altre sono state impiegate e lo saranno nei prossimi giorni), utilizzata in ben ventidue città e caratterizzata dal triplo inchiostro: oltre al nero, si ricorrerà al rosso ed al giallo, così da formare la bandiera nazionale.

Tema che ormai appartiene al passato, ma il dibattito politico, prima che storico, è ancora attivo. Lo dimostra, fra l’altro, una recente interpellanza al Bundestag (l’equivalente alla Camera dei deputati), presentata da alcuni parlamentari della Linke, fra cui Gregor Gysi, che ebbe un ruolo chiave nel 1989. Riguarda la posta che viaggiava dalla Ddr alla Brd e finiva nelle maglie dei controlli occidentali.

Il punto di partenza è un servizio televisivo pubblicato da “Frontal 21” il 10 novembre 2009 in cui si diceva che i cittadini della Ddr usciti dalla Germania dell’Est venivano costantemente perseguitati: i giornali che ricevevano da oltre il “Muro” erano sequestrati dall’Ufficio per la sicurezza poiché avevano “un contenuto pericoloso per lo Stato”. Gli interessati dovevano acconsentire alla loro distruzione, altrimenti finivano sotto processo.

I firmatari del documento hanno chiesto al Governo se “Questo controllo sistematico esercitato dalla Germania dell’Ovest nel percorso da Oriente ad Occidente del materiale postale avesse una base di legge. Ciò che non doveva essere controllato passava per la dogana, la posta e la polizia. Tra il 1955 ed il 1968 furono verificati circa 100 milioni di pezzi”. Su quale base avvenivano questi controlli? “Tutto ciò che aveva sembianza di merce -è stata la risposta ufficiale- veniva ispezionato dall’ufficio doganale di competenza, sia che provenisse dalla Ddr, sia dalla Zona orientale di Berlino”.

Alla domanda “In quale periodo, chi o quale ufficio ha introdotto il controllo della posta e su quali basi?”, la replica è stata: “Era attivo fino al 31 dicembre 1991; il controllo è stato espletato fino all’unificazione”.

Un semplice “Il Governo tedesco federale non ha conoscenza di ciò” è stata la risposta a diversi altri interrogativi: “In base a quali indizi la posta veniva sequestrata o aperta?”, “Quanti cittadini vennero individuati da questi controlli?”, “Quanto spesso i controlli individuavano dei cittadini?”, “Quanti dei cittadini individuati erano della Ddr?”, “Quanti pezzi vennero sequestrati e aperti?”, “Per quanti cittadini vi furono sequestri o pezzi postali aperti, punto di partenza per ulteriori accertamenti, e quanti cittadini vennero effettivamente condannati su tali basi?”, “Per quanti cittadini furono aperti o sequestrati i pezzi nel quadro di accertamenti precedenti e quanti di questi cittadini furono effettivamente condannati?”, “In quanti processi vennero portati come prove pezzi sequestrati o aperti tra il 1955 e il 1968?”.

Più elaborata un’ultima replica, d’altro canto meno impegnativa dal punto di vista politico. “È vero che gli atti al ministero della Posta, degli Interni e della Giustizia e dell’Ufficio per la sicurezza non sono pubblici o accessibili per ricerche e, nel caso sia vero, perché non sono pubblici o accessibili?”. L’Esecutivo ha spiegato: “Dal 1955 al 1968 non può essere data nessuna risposta conclusiva in quanto gli atti si trovano negli archivi del ministero della Giustizia; i documenti vengono tenuti a tempo indeterminato. Nel caso si vogliano vedere le pratiche, ci sono i presupposti di legge per essere autorizzati e viene concesso il permesso per la ricerca. I contenuti degli archivi ora sono pubblici; si può fare richiesta per visionarli”.

Il francobollo del ventennale uscito il 9 settembre scorso
Controlli epistolari: l'equivalente lavoro all'Est, raccontato nel film “Le vite degli altri”
           




Da Trieste Centro a Trieste 4
02 Ott 2010 01:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Un anno fa l’apertura dello spazio filatelia ed ora lo spostamento amministrativo dello sportello filatelico. Intanto, al Museo della Mitteleuropa...

Un’altra riorganizzazione che interessa gli sportelli filatelici. Diventa operativo con oggi il “trasloco” del punto vendita triestino rivolto ai collezionisti, che passa dalle Poste centrali al Trieste 4.

A quanto spiegano dalla città giuliana si tratta, ancora una volta, di un passaggio formale, dovuto all’allestimento, un anno fa, dello spazio filatelia nella struttura di piazza Vittorio Veneto 1. Decisione che ha reso inutile il tradizionale sportello, ora trasferito in via Settefontane 67.

Non mancano le ripercussioni marcofile, che toccano gli annulli in dotazione, sia quello ordinario che quello per timbrare le fdc: l’immagine panoramica -unica- resta confermata; ad essere aggiornato è solo l’ufficio di appoggio.

Per ottenere la versione precedente c’è tempo fino al 30 novembre, chiedendola al servizio commerciale e filatelia che si trova nella sede di piazza Vittorio Veneto.

A proposito del Trieste Centro, due giorni fa la struttura ha ospitato una delegazione del britannico Italy and colonies study circle, giunta per visitare il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa. Nato nel 1974, il sodalizio conta su un gruppo di specialisti nel Bel Paese e nelle aree di estensione. Accompagnati dalla curatrice della struttura, Chiara Simon, hanno potuto conoscere, oltre ai materiali filatelici, le collezioni di oggetti e attrezzi conservati ed avvicinarsi all’archivio che custodisce documentazioni del periodo austroungarico e successivo.

L'annullo in dotazione allo sportello filatelico: a cambiare è solo l'indicazione dell'ufficio d'appoggio; la stessa modifica interessa il bollo per il giorno di emissione. Sotto, i soci dell'Italy and colonies study circle in visita
L'annullo in dotazione allo sportello filatelico: a cambiare è solo l'indicazione dell'ufficio d'appoggio; la stessa modifica interessa il bollo per il giorno di emissione. Sotto, i soci dell'Italy and colonies study circle in visita
Un anno fa l'apertura dello spazio filatelia triestino
Cambi amministrativi agli sportelli filatelici; i recenti casi di Milano e Roma
Italy and Colonies study circle: tra i soci più famosi (fu presidente onorario), Roy A. Dehn
           


Aisp: tornano “Cursores” e conferenze
01 Ott 2010 21:06 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
L’impegno è proseguire con la storica rivista. Per ora ha periodicità annuale, ma è destinata a trasformarsi in semestrale. Il 16 ottobre l’incontro con Federico Borromeo d’Adda
Il presidente dell'Aisp, Angelo Simontacchi
Il presidente dell'Aisp, Angelo Simontacchi

Per una rivista che si ferma, “The postal gazette”, un’altra che riprende le pubblicazioni dopo ventotto anni di blocco. È “Cursores”, l’organo interno dell’Associazione italiana di storia postale giunto al tredicesimo numero.

“La rivista -ricorda a «Vaccari news» il presidente dell’Aisp, Angelo Simontacchi, che è anche il direttore del periodico- fu un vero successo, che si caratterizzò per le peculiarità e la conoscenza mostrate nei contenuti, la qualità e la grafica. La sua pubblicazione, però, fu sospesa dopo dodici numeri a causa degli alti costi. Ho espresso più volte l’auspicio a ritornare sulla decisione, ed ora ci siamo: il numero tredici -così da ribadire la continuità con il passato- è pronto ed offre 128 pagine illustrate a colori, con la stessa impostazione del passato. Tra gli interventi inseriti vorrei citare quello di Benito Carobene, intitolato «Tariffe postali», che aveva aderito con entusiasmo al nostro progetto”. Progetto che per ora ha cadenza annuale, ma diventerà semestrale, restando riservato ai soci dell’Aisp e dell’Unione filatelica lombarda, anche se con la ripresa verrà svolta un’attività promozionale.

“La rivista è aperta al contributo non solo dei nostri iscritti ma di tutti gli studiosi, italiani e stranieri; la valutazione degli interventi è affidata ad un comitato scientifico. Vi si associa un’iniziativa complementare, «Cursores on line», ideata per avvicinare i giovani e i neofiti alla storia postale”.

E non è l’unica novità... “Il 16 ottobre -prosegue il presidente- ricominceranno le conferenze presso la nostra sede, che si trova in via Leopardi 3 a Milano. Il primo appuntamento sarà con Federico Borromeo d’Adda, che interverrà su «Le compagnie private di navigazione nelle Antille». Seguiranno, il 13 novembre, l’incontro con Edoardo Paolo Ohnmeiss («Parigi 1870: l’ingegno contrastò il blocco postale») e il 18 dicembre con Claudio Ernesto Manzati (“La posta che viene dal ghiaccio: storie di coraggio all’estremo nord del pianeta”). Sono già coperte pure le tappe per i primi cinque mesi del 2011; devono solo essere stabiliti i giorni precisi”. Tutte, comunque, sono ad ingresso libero e cominceranno alle ore 15. Confermato il momento conviviale, per il quale è necessario prenotarsi con il segretario dell’Associazione, Corrado Bianchi (335.67.17.544 oppure e-mail uafl2003@yahoo.it).

La sospensione di “The postal gazette”
L'annuncio riguardante la ripresa di “Cursores” e la precedente fase di conferenze
La scomparsa di Benito Carobene
           


Poste italiane a “Mifaccioimpresa”
01 Ott 2010 16:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il salone alla Bocconi propone, fra l’altro, il rinnovato canale per le aziende firmato dalla società
Il salone è allestito presso la Bocconi
Il salone è allestito presso la Bocconi

Il nome, Posteimpresa in luogo di Ptbusiness, è stato introdotto quasi alla chetichella all’inizio dell’anno nell’ambito di un intervento più ampio volto a sostituire i termini in inglese di cui si era abusato, ed è comparso nelle targhe degli uffici durante i mesi estivi. Ora è il momento del rilancio: sta accadendo, ad esempio, oggi e domani al salone “Mifaccioimpresa”, organizzato alla Bocconi di Milano.

L’offerta si rivolge a professionisti e aziende al fine “di avere un unico interlocutore” per i servizi finanziari (i conti correnti “Bancoposta in proprio” e “Bancoposta impresa”) e assicurativi (“Posta protezione condominio” e “Posta protezione piccola impresa”), la gestione della corrispondenza (fra cui i supporti “Posta easy” e “Posta pick up”), delle spedizioni e dei servizi on-line (in particolare le formule “Poste mobile ufficio” e “Poste mobile impresa”), le comunicazioni pubblicitarie e tutto il materiale di consumo (soluzioni di stampa digitale e mailing, prodotti di cancelleria, informatica e arredi).

La rete è organizzata in cinquecento tra sedi autonome o aree ricavate all’interno degli uffici tradizionali, senza dimenticare lo spazio internet specifico e la linea telefonica 800.160.000.

Il nome Ptbusiness, come tutti gli altri termini espressi in inglese, di recente è stato sostituito con Posteimpresa
Il nome Ptbusiness, come tutti gli altri termini espressi in inglese, di recente è stato sostituito con Posteimpresa
Oggi e domani il salone “Mifaccioimpresa”
Nei mesi estivi il cambio delle insegne
Il canale specializzato di Posteimpresa
           


In ritardo l’alta velocità
01 Ott 2010 12:21 - EMISSIONI ITALIA
Solo oggi, ad una manciata di ore dalla vendita, rivelata l’immagine del foglietto. Foglietto che arriva a quasi un anno dall’inaugurazione

La linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Salerno? Arriverà in ritardo. E questa volta non ci si riferisce al treno in ferro e plastica, ma a quello di carta.

Annunciato il 30 ottobre scorso, nel tempo il progetto ha subìto alcune modifiche: il 28 gennaio il nominale è sceso da 3,30 euro a 60 centesimi, mentre il 30 marzo a cambiare è stata la data di emissione, scivolata da giugno a settembre, il 26 maggio definita per il 7 del mese ed il 2 agosto spostata ancora, questa volta al 2 ottobre.

Neanche con il bozzetto è andata meglio, visto che è stato rivelato solo oggi, ad una manciata di ore rispetto a quando si potrà vederlo -ed acquistarlo- agli sportelli. Il ritardo più evidente, tuttavia, è un altro: il servizio di trasporto, che il foglietto intende promuovere, è operativo da quasi un anno, essendo entrato in funzione il 13 dicembre 2009, dieci mesi fa.

Il blocco, dovuto ad Angelo Merenda, come si sapeva (“Vaccari news lo aveva anticipato il 20 agosto) propone il “Frecciarossa” su uno sfondo con i colori verde e rosso rappresentati nelle loro sfumature. Sui margini il convoglio prosegue e compaiono i loghi di Ferrovie dello stato e Poste italiane; al solito, manca quello del ministero. E, al solito, manca la dentellatura di invito atta ad agevolare la separazione tra il francobollo vero e proprio e il bordo.

È tirato in due milioni e mezzo di esemplari e avrà -stranamente- l’annullo fdc non nelle due città terminali del percorso, ma allo spazio filatelia di Napoli.

Il bollettino illustrativo è dovuto all’amministratore delegato del gruppo Fs, Mauro Moretti.

Il foglietto con il treno ad alta velocità ed i colori che richiamano la bandiera
Il foglietto con il treno ad alta velocità ed i colori che richiamano la bandiera
La data (ballerina) di uscita: il passaggio da giugno a settembre…
…quando si parlava del 7 settembre…
…infine, il 2 ottobre
           


Cipro arriva al 2010
01 Ott 2010 11:01 - DALL'ESTERO
In quattro anni e trentadue francobolli ha sintetizzato la storia nazionale, fino a ricordare il mezzo secolo della Repubblica

Un comportamento diverso da quello della Spagna. Pure Cipro ha avviato un percorso dentellato teso ad illustrare le tappe fondamentali della propria storia ma non si è fermata, come invece ha fatto Madrid con le emissioni uscite tra il 2000 e il 2002, agli albori dell’Ottocento così da evitare i passaggi più recenti e magari dibattuti.

Il progetto di Nicosia, invece, è nato il 2 ottobre 2007 sotto il titolo “Cipro attraverso i tempi”, sviluppandosi complessivamente in quattro tappe da otto francobolli ognuna. Oggi ha raggiunto la conclusione, in cui i protagonisti sono gli anni recenti. Ricordando aspetti come i trattati di Sèvres e Losanna che dopo la Prima guerra mondiale hanno definito anche dal punto di vista formale il dominio britannico sull’isola; i difficili rapporti con Londra e tra le due etnie, greca e turca; l’invasione del 1974 da parte di Ankara; l’ingresso della parte occidentale nell’Ue e, infine, il mezzo secolo compiuto dalla Repubblica.

La quarta tappa del progetto tocca il periodo successivo alla Prima guerra mondiale ed arriva ad oggi
La quarta tappa del progetto tocca il periodo successivo alla Prima guerra mondiale ed arriva ad oggi
“Cipro attraverso i tempi”, l'emissione del 2009
La celebrazione per il mezzo secolo della Repubblica
           



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