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Per pochi il gergo filatelico
26 Nov 2010 00:46 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo strafalcione dei giornalisti non è che uno degli aspetti. Anche nel mondo collezionistico e postale le imprecisioni non mancano
Il giornalista Riccardo Bodo
Il giornalista Riccardo Bodo

“Un francobollo per Benvenuti al sud”. Così, qualche giorno fa, ha titolato una nota agenzia di stampa, e la notizia è stata ripresa da altre testate con il medesimo taglio. Anche se nel testo veniva chiaramente spiegato che non si trattava di una carta valore dedicata al film di Claudio Bisio, ma di un semplice annullo (oggi in Italia se ne impiegano oltre duemila l’anno) che indirettamente citava la pellicola. Utilizzato su iniziativa del Comune proprio a Castellabate, il paese campano in cui la storia è ambientata.

“Un piccolo incidente, peraltro non il primo di questo tipo”, spiega il filatelista e giornalista Riccardo Bodo, che ha terminato la sua carriera professionale come vicedirettore dell’Ansa. “Spesso chi sta all’esterno del mondo collezionistico confonde il termine «francobollo» con «bollo» nel senso di timbro annullatore (destinato cioè a rendere inservibile il francobollo), ritenendoli quasi sinonimi...”.

“L’equivoco -prosegue- è ricorrente da molti anni. Se vogliamo, negli ultimi tempi è più frequente da riscontrare. Vuoi per la crescita nel numero dei mezzi di informazione, a cominciare da internet, vuoi perché ormai possiamo considerarci in un’epoca «postfilatelica», nella quale non solo il collezionismo filatelico è meno diffuso ma spesso non si sa bene neppure cosa siano e a cosa servano i francobolli. Basta chiedere ai ragazzi o a molti giovani, che appartengono all’era dell'elettronica e dei telefoni cellulari e non concepiscono neppure più l’idea di una lettera come strumento «fisico» di comunicazione”.

Un altro svarione che inopinatamente ricorre con una qualche frequenza è confondere la filatelia e la numismatica, per cui gli appassionati di francobolli diventano “numismatici”.

Ma “persino nel settore filatelico non è che si scherzi: l’equivoco lessicale è sempre in agguato. Basta dare un’occhiata alle sezioni dedicate alla vendita di francobolli su noti mercati virtuali. Sotto il titolo «interi» compaiono in prevalenza normali lettere e cartoline affrancate o plichi prefilatelici (e non i veri interi postali) e nella sezione «marcofilia» ci finiscono regolarmente le «marche» da bollo! Oppure, nelle descrizioni degli oggetti, si constata la confusione fra annullamenti meccanici e affrancature meccaniche, e non sono che pochi esempi...”.

Un altro frangente, sia pure diverso, è attribuire a Poste italiane l’emissione dei francobolli. Capita che gli stessi dipendenti dell’azienda cadano nella semplificazione. In realtà, i francobolli sono emessi dallo Stato, attraverso quello che oggi è il ministero allo Sviluppo economico. In base al contratto di programma, alla società guidata da Massimo Sarmi spetta pagarne la stampa, distribuirli e venderli.

L'annullo alla base del recente svarione
Contratto di programma: firmata tra ministero e Poste la nuova versione
L'ultimo lavoro di Riccardo Bodo: lo studio sulla Somalia Afi
           


Geronimo Stilton a Milano
25 Nov 2010 16:48 - APPUNTAMENTI
Fino al 31 dicembre ospite presso lo spazio filatelia di via Cordusio 4, prima di passare ad altre città. Trieste, invece, annuncia fiabe dentellate
Geronimo Stilton ospite allo spazio filatelia di Milano
Geronimo Stilton ospite allo spazio filatelia di Milano

Interprete di alcune iniziative postali e collezionistiche degli ultimi tempi, il beniamino dei giovanissimi Geronimo Stilton, cui il 7 maggio l’Italia ha dedicato il 65 centesimi PostEurop, torna protagonista presso lo spazio filatelia di Milano (via Cordusio 4, orari: da lunedì a venerdì 8.30-14.30, sabato 8.30-12).

L’esposizione, liberamente visitabile fino al 31 dicembre prima di passare ad altre sedi, è dedicata al direttore dell’“Eco del roditore”, il più importante quotidiano di Topazia, e si intitola “Geronimo Stilton: 10 anni di successo, dal libro al cartone animato”. Comprende disegni originali ed alcune delle più significative tavole illustrate ed ambientazioni tratte dai libri che hanno venduto più di 45 milioni di copie nel mondo e dalla serie animata andata in onda su Rai 2, già esportata in 80 Paesi.

Il riconoscimento attribuito al personaggio creato da Elisabetta Dami attraverso il francobollo, l’annullo e la mostra -ha detto il responsabile regionale di Poste italiane, Enrico Menegazzo- è un omaggio a quella che è diventata “una figura di riferimento importante per i bambini di tutto il mondo”. “Quest’ultimo omaggio -ha aggiunto il direttore licensing di Atlantyca entertainment, Maria Giovanna Gurrieri- è la prova tangibile che Geronimo Stilton si è conquistato un posto permanente tra le icone nazionali della cultura popolare”.

Intanto, Trieste rilancia. Il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, che ha sede alle Poste centrali (piazza Vittorio Veneto 1), propone la fiaba di Manuela Acquafresca “Il primo Natale di..... Francobollo”. Si tratta di letture e laboratori creativi rivolti ai giovanissimi in vista delle festività. Le esperienze, gratuite, sono previste per il 3, il 4, il 10 e l’11 dicembre alle ore 10 (la durata è di circa due ore); per prenotazioni occorre telefonare al numero 335.59.46.408.

Insieme al celebre giornalista e ai bambini, nella foto superiore figurano il responsabile regionale di Poste italiane, Enrico Menegazzo, e la coordinatrice del negozio dedicato al collezionismo filatelico, Paola Brugaletta. Sotto, alcune delle tavole esposte
Insieme al celebre giornalista e ai bambini, nella foto superiore figurano il responsabile regionale di Poste italiane, Enrico Menegazzo, e la coordinatrice del negozio dedicato al collezionismo filatelico, Paola Brugaletta. Sotto, alcune delle tavole esposte
Il francobollo per i dieci anni di Geronimo Stilton
Alcune delle ultime iniziative dedicate al reporter dell'“Eco del roditore”
L'attuale mostra nella città giuliana
           


La scomparsa di Wolfgang Hellrigl
25 Nov 2010 11:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È avvenuta due giorni fa a Bressanone. Era uno dei massimi esperti di filatelia e storia postale dell’area indiana
Wolfgang Hellrigl; è mancato due giorni fa
Wolfgang Hellrigl; è mancato due giorni fa

La sua passione, trasfusa nel collezionismo filatelico, erano le zone dell’Asia più impervia. Non è un caso se gli studi che ha firmato sono stati riconosciuti ad altissimo livello. Dopo una lunga malattia, martedì 23 novembre a Bressanone (Bolzano), è scomparso Wolfgang Hellrigl; era nato nel 1941.

Economista ormai in pensione, si era specializzato in Nepal e Tibet (e sulle produzioni indiane impiegate nei due Paesi), Mongolia, Jammu e Kashmir, tutte aree nelle quali aveva assunto una competenza particolarmente approfondita e riconosciuta a livello ufficiale. Sia dalle giurie durante le mostre (nel 2005, ad esempio, con “Jammu and Kashmir, 1860-1882” vinse il gran premio a Brno), sia dalle associazioni più blasonate, fra cui la Royal philatelic society di Londra.

Destinatario dei “Martin memorial literature awards” (1978, 1984, 1992), ha ricevuto anche le medaglie intitolate a John Tilleard (1987) e Carl Lindenberg (2007) ed ha firmato il “Roll of distinguished philatelists” (1994).

Lui stesso giurato e perito, è stato presidente dell’Association internationale des experts en philatélie (tra 1998 e 2005; l’anno scorso è stato nominato socio onorario) e del Nepal and Tibet philatelic study circle (1989-1999) nonché membro della commissione letteratura in seno alla Fédération internationale de philatélie (1996-1998).

Tra le sue pubblicazioni vanno citate “The native postmarks of Nepal” (1978), “The classic stamps of Nepal” (1984), “Nepal postal history (british-indian Po)” (1991), “The postal markings of Tibet” (1996), “Philatelic expertising” (2004). Per Vaccari srl aveva revisionato la traduzione in inglese del volume, scritto da Mario Mentaschi e Thomas Mathà, “Letter mail from and to the Old Italian States 1850-1870”.

Lascia la moglie Martina e la figlia Patricia.

Il gran premio a Brno; era il 2005
La medaglia nel ricordo di Carl Lindenberg
Tra i suoi studi, il “Philatelic expertising”
           


Promozione sì, ma... diversa
25 Nov 2010 06:15 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il mensile gratuito distribuito sulla “Frecciarossa” dedica quattro pagine alle produzioni postali ferroviarie, partendo dal recente foglietto per la tratta fra Torino e Salerno
L'articolo, richiamato in copertina, è sul numero di novembre della “Freccia”
L'articolo, richiamato in copertina, è sul numero di novembre della “Freccia”

Sorpresa... filatelica per chi prende in questi giorni il “Frecciarossa”. Il mensile gratuito “La freccia”, che si trova a bordo di questo e di altri treni, dedica un articolo -intitolato “L’Italia dei record” e dovuto a Claudia Frattini- al foglietto uscito il 2 ottobre per la linea ad alta velocità tra Torino e Salerno.

“Ma perché uno, anzi dieci francobolli dedicati alle ferrovie?” Si domanda l’autrice, conoscendo anche le produzioni tricolori del passato. “Tanto per cominciare -è la sua risposta- perché senza il treno, riconfermato simbolo di velocità e progresso, oggi l’Italia non sarebbe quella che è. Per oltre 150 anni ha trasferito cultura e conoscenza, e ha integrato le identità locali accelerando lo sviluppo industriale, economico e urbanistico. In altre parole, ha unito il Paese”.

Il servizio, organizzato in quattro gradevoli pagine e richiamo in copertina, non comprende soltanto i dati del caso (e qualche inesattezza), ma impiega otto precedenti cartevalori per ricostruire lo sviluppo della rete ferrata nazionale. Ognuna virtualmente applicata su una cartolina con segnalati i dettagli tecnici dell’emissione e un commento, tratto da libri, discorsi dell’epoca o persino dai bollettini illustrativi.

Alcuni dei francobolli riprodotti -ed ecco la sorpresa nella sorpresa- appaiono non ripresi da originali o, perlomeno, ritoccati, facendo pensare a bozzetti preliminari, magari quelli esposti cinque anni fa in varie sedi per il centenario delle Fs. Le differenze più eclatanti, non le uniche, riguardano l’1,25 lire del 5 dicembre 1939 per il centenario delle ferrovie, sul giornale pubblicato in uno strano colore grigio-nero invece che azzurro, il 25 lire del 6 dicembre 1970 dedicato alla “Giornata del francobollo”, diverso nei caratteri del testo e addirittura con un impossibile nominale da 50 lire, e la coppiola da 550 lire del 3 ottobre 1989 per il secolo e mezzo della “Napoli-Portici” da cui è scomparsa la dentellatura di separazione e, soprattutto, con i facciali scesi a 500 lire.

Aggiornamento del 5 gennaio 2011: nel numero di gennaio della rivista, a pagina 12, la redazione ha confermato l’ipotesi avanzata da “Vaccari news”: per l’articolo sono stati impiegati i bozzetti utilizzati nel 2005 e conservati al Museo storico pt, non i francobolli effettivamente emessi.

Due delle pagine che sintetizzano la storia delle ferrovie nazionali riprendendone i francobolli. Sullo sfondo, una carta valore… russa!
Due delle pagine che sintetizzano la storia delle ferrovie nazionali riprendendone i francobolli. Sullo sfondo, una carta valore… russa!
I dettagli del recente foglietto
La rivista
L'esposizione itinerante del 2005 per il centenario delle Fs
           




Annullo speciale per il carcere
24 Nov 2010 23:09 - APPUNTAMENTI
Il manuale sottolineerà la “prima mostra filatelica tra le sbarre”, che aprirà domani i battenti nella struttura di Bollate

Non solo l’esposizione, di per sé già un’iniziativa inconsueta per una casa circondariale, tanto che gli organizzatori l’hanno battezzata “prima mostra filatelica tra le sbarre”. Mostra che si svilupperà fra domani e sabato, con l’ultimo giorno aperto al pubblico esterno.

Ma il Circolo filatelico “Intramur”, sorto all’interno del Carcere di Bollate (Milano) nel giugno 2007, ha ottenuto di più: proprio il 27 novembre avrà un annullo speciale, con tanto di sportello avanzato che farà capo all’ufficio postale di Rho, quello che di norma si occupa di portare e ritirare corrispondenze e pacchi.

Il manuale offre il logo del sodalizio presieduto da Sante Merlini, cui verrà associata una cartolina, anche questa ideata all’interno della struttura e che merita una spiegazione: vi figurano due persone senza volto, a significare i rapporti tra chi è dentro e chi no. “In questi anni -viene precisato a «Vaccari news»- abbiamo ricevuto grande solidarietà: dall’Italia, ma anche da Belgio, Francia, Germania, Svizzera, persino un missionario dalla Tanzania. Ci scriviamo, siamo vicini ma non ci conosciamo di viso”.

L’allestimento è realizzato con il materiale regalato da privati, circoli ed operatori commerciali. “Il contatto epistolare -spiegano dalla commissione culturale della struttura- che si è sviluppato tra chi chiedeva e chi donava francobolli ha prodotto insperate opportunità di confronto tra l’ambiente carcerario e il territorio, avvicinando la «gente comune» ad un contesto complesso, spesso abitato da luoghi comuni, favorendo così importanti opportunità di comunicazione”. Ecco perché la direzione ha accettato la proposta.

Ai pannelli verranno associati i lavori artigianali di maggior rilievo prodotti nei laboratori dell’istituto (vetro, cuoio, sartoria, serre).

Anche la cartolina è stata predisposta dai detenuti; il disegno allude ai rapporti a distanza grazie alla corrispondenza, intrattenuti tra persone che non si conoscono
Anche la cartolina è stata predisposta dai detenuti; il disegno allude ai rapporti a distanza grazie alla corrispondenza, intrattenuti tra persone che non si conoscono
I dettagli sull'associazione e sulla mostra
           


Usps - John Potter lascia l’incarico
24 Nov 2010 16:23 - DALL'ESTERO
Dopo nove anni, il nuovo postmaster general sarà Patrick Donahoe. Il 2010 chiuso con un rosso pari a 8,5 miliardi di dollari

Una pesante eredità: è quella del postmaster general statunitense, John Potter, il quale a dicembre lascerà l’incarico, ricevendo il prestigioso premio intitolato a Benjamin Franklin. Dal comitato di gestione del servizio, il presidente Louis Giuliano ne ha ricordato l’impegno durante una lunga stagione (entrò in carica il 2 giugno 2001) caratterizzata dall’11 settembre, dagli attacchi all’antrace, da numerosi disastri naturali, una profonda recessione ed il cambio tecnologico senza precedenti. Lo sostituirà Patrick Donahoe.

Il successore troverà una situazione seria: Usps ha chiuso l’anno finanziario, il 30 settembre, con 8,5 miliardi di dollari di perdita. Tra le cause, la crisi e le conseguenti pressioni economiche, ma anche il calo nei volumi a causa della smaterializzazione che ha colpito le missive. E questo nonostante le strette che hanno tagliato 75 milioni di ore lavorative, conducendo la produttività a livelli record, e i risparmi ottenuti soprattutto sul personale (negli ultimi due anni ha messo da parte 9 miliardi, eliminando 105mila posizioni a tempo pieno). Intanto, Usps chiede cambi nella legislazione, nelle norme e nei contratti di lavoro.

Solo considerando la posta di prima classe (la categoria con il maggior guadagno, che genera oltre la metà delle entrate), il tonfo è stato del 6,6% nel 2010, dell’8,6% nel 2009 e del 4,8% nel 2008. Va meglio con la “standard mail”, ossia il corriere economico, i cui flussi sono negli ultimi mesi migliorati -segno di una ripresa- anche se, valutato complessivamente, il 2010 mostra ancora dati più bassi rispetto al 2009.

Il servizio postale a stelle e strisce non riceve sovvenzioni dai contribuenti; le sue entrate si basano sulla vendita di francobolli, prodotti e servizi. In primavera aveva chiesto di non consegnare più il sabato, ma la replica non è ancora giunta; pare comunque imminente.

Passaggio di testimone tra John Potter e Patrick Donahoe (a destra)
Passaggio di testimone tra John Potter e Patrick Donahoe (a destra)
Dossier antrace, la chiusura nel febbraio scorso
La proposta di non lavorare più il sabato
Gli aumenti tariffari (annunciati con congruo anticipo)
           




Francobolli d’Italia? C’è a chi piacciono
24 Nov 2010 12:14 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
L’intervento di Guido Ceronetti sul “Corriere della sera”. Intanto, Massimo Sarmi a Canale 5 guarda al 2011
Tra i francobolli citati nell'intervento, quello per Nino Rota
Tra i francobolli citati nell'intervento, quello per Nino Rota

Sempre pronti a lamentarsi della qualità dei francobolli italiani, ieri dalle colonne (ben due, quasi complete) del “Corriere della sera” i collezionisti hanno letto quello che delle cartevalori nazionali pensa il poliedrico intellettuale ed artista Guido Ceronetti. Il quale si è sentito in dovere di fare “un generoso applauso ai grafici sconosciuti”, ritenendo tali emissioni “le migliori del mondo”.

“Sono certo -scrive fra l’altro- che un bel francobollo rallegrerà il destinatario, e ancor più certo se si tratta di una destinataria; ma stiamo attenti a non buttar via il mirabile prodotto, con persone insensibili, buone forse, ma incapaci di apprezzare il dono, siatene avari!”.

I problemi da lui riscontrati sono altri. Da una parte “ci sono più emissioni che utenti di francobollo”; dall’altra, segnala “un segno bruttissimo: agli uffici postali di provincia da tempo non arrivano più le emissioni nobili. A volte non trovi neppure le ignobili, le volgari, le comuni...”. Per questo, “avere un amico che lavori alle Poste ben fornite di città, può essere provvidenziale”.

Insomma, il solito inconveniente, più volte e da più parti denunciato, ma che ai vertici di Poste italiane non risulta e nonostante che l’anno scorso le tirature dei commemorativi siano state aumentate.

La società, nel frattempo, guarda avanti. Proprio oggi l’amministratore delegato, Massimo Sarmi, ha dichiarato nella rubrica “La telefonata” di Maurizio Belpietro, in onda all’interno di “Mattino cinque” (Canale 5), che il gruppo si sente pronto alla liberalizzazione, attesa per l’1 gennaio. Il 2011 -ha aggiunto- vedrà debuttare la Banca del Mezzogiorno.

La versione on-line dell'articolo
Un anno fa l'aumento nella tiratura dei francobolli
           


Le prigioni di Václav Havel
24 Nov 2010 01:13 - LIBRI E CATALOGHI
Le testimonianze epistolari del drammaturgo cecoslovacco redatte tra il 1979 ed il 1982 raccolte in “Lettere a Olga”
Il volume che raccoglie le missive dell'artista
Il volume che raccoglie le missive dell'artista

Ricordato in alcuni francobolli del suo Paese dopo la riabilitazione -per esempio il 50 heller ancora cecoslovacco del 9 gennaio 1990, quando divenne presidente della Repubblica- Václav Havel è l’autore di un libro postale, “Lettere a Olga” (edizione in italiano di Santi Quaranta, 488 pagine, 15,00 euro).

Raccoglie le missive da lui scritte in prigione tra il 4 giugno 1979 e il 4 settembre 1982, mentre scontava una condanna inflittagli dal regime comunista per la sua coraggiosa difesa dei diritti umani. “Non è solo una corrispondenza, una semplice testimonianza della vicenda personale del celebre drammaturgo, ma lo straordinario racconto di un percorso dello spirito, una graduale e caparbia indagine interiore verso le radici dell’esistenza e dell’agire umano”.

Quindi, non si tratta di lettere d’amore, come il titolo suggerisce, anche se il rapporto con la moglie, intimo ma apparentemente privo di romanticismo e per certi versi enigmatico, è una sorta di filo rosso che accompagna in modo discreto il lettore. La vita da carcerato di Václav Havel, un mondo a prima vista poco presente nel libro, in realtà ne permea quasi ogni pagina, condizionando la forma e la struttura dell’opera stessa.

La situazione di recluso lo sollecita incessantemente a interrogarsi sulla relazione dell’uomo con la dimensione assoluta dell’essere. È quindi un itinerario dall’individuale all’universale, pervaso spesso da un sottile umorismo, che segna costantemente il pensiero dell’artista, preziosa “radiografia” della vittoria di Havel sulla repressione censoria, emblema di un’alta dissidenza morale, ma nello stesso tempo riflessione sulla condizione dell’uomo nel mondo contemporaneo. Una riflessione che rimane, dopo quasi trent’anni, di attualità.

           




Pubblicate le tariffe editoriali agevolate
23 Nov 2010 21:40 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Valido retroattivamente dall’1 settembre 2010 e fino al 31 dicembre 2012, il decreto chiude il contenzioso aperto l’1 aprile scorso. Dall’1 gennaio verrà esteso ai concorrenti di Poste italiane

Il 21 ottobre il passaggio in Consiglio dei ministri; questa sera la pubblicazione in “Gazzetta ufficiale”, sapendo che i contenuti si applicheranno retroattivamente dall’1 settembre 2010 e fino al 31 dicembre 2012. Senza oneri a carico del bilancio dello Stato e di quello, autonomo, gestito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

È il decreto riguardante le “Tariffe per le spedizioni di prodotti editoriali, ad esclusione dei libri spediti tramite pacchi, effettuate dai soggetti di cui all’articolo 1 comma 1, del decreto-legge 24 dicembre 2003, n.353, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n.46”. Quello, insomma, riguardante le spedizioni dei prodotti editoriali svolte dalle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (Roc) e dalle imprese editrici.

Si chiude così il difficile contenzioso aperto l’1 aprile scorso, quando improvvisamente le agevolazioni precedenti vennero cancellate, mettendo in difficoltà l’intero comparto. Elemento sottolineato dallo stesso disposto, nel momento in cui afferma che “la temporanea applicazione delle tariffe piene ha determinato una forte sofferenza per le imprese del settore ed una conseguente contrazione delle spedizioni suscettibile di riflettersi anche sul pluralismo dell’informazione”.

Il provvedimento determina gli importi massimi per spedire i prodotti editoriali in Italia tenendo conto delle destinazioni, così da correlarli maggiormente ai costi effettivi. Le singole quote sono elencate in cinque allegati. Nello specifico, riguardano la spedizione in abbonamento postale di pubblicazioni quotidiane o con almeno due uscite a settimana nonché i settimanali a diffusione regionale aventi determinate caratteristiche (allegato “A” per le tariffe valide dall’1 settembre al 31 dicembre 2010 nonché dall’1 gennaio 2011 al 31 agosto 2011; allegato “B” attivo dall’1 settembre 2011, con le quote distinte secondo le aree geografiche: metropolitane, capoluoghi di provincia, extraurbane); le testate con meno di due uscite a settimana (allegati “C” e “D”, sempre in base ai criteri precedenti); i libri inoltrati mediante pieghi (allegato “E”). Fra le condizioni richieste, uniformarsi agli standard di accettazione predisposti dal fornitore del servizio universale.

Il decreto prende atto, inoltre, della liberalizzazione; così, dal prossimo 1 gennaio, le tariffe e la disciplina fissate dal testo saranno applicabili anche agli operatori “abilitati alla fornitura di servizi postali universali sul territorio nazionale diversi dal fornitore del servizio universale”. Dallo stesso giorno sarà consentito agli operatori stipulare singoli accordi che prevedano, in presenza di particolari condizioni quali volumi, concentrazione geografica o temporale, l’applicazione di oneri più miti.

All’appello manca il decreto con le nuove tariffe per la spedizione di prodotti editoriali delle associazioni senza fini di lucro (onlus e assimilate). Secondo quanto risulta all’Unione stampa periodica italiana, “sarebbe alla firma” dei ministri allo Sviluppo economico e all’Economia e finanze.

Pubblicate le nuove agevolazioni postali per l’editoria; cinque gli allegati con tutti i valori
Pubblicate le nuove agevolazioni postali per l’editoria; cinque gli allegati con tutti i valori
La firma, il 21 ottobre, del decreto…
…ed i commenti successivi
L’anticipazione dell’estate scorsa
           


Non solo “Veronafil”. Le altre iniziative in programma
23 Nov 2010 18:38 - APPUNTAMENTI
Da Lanciano (Chieti) a Vignola (Modena), passando per Torino, Gorgonzola (Milano) e Massafra (Taranto). Rinnovati i vertici del Cifr
L'annullo di Lanciano, dedicato come l'appuntamento alla Polonia
L'annullo di Lanciano, dedicato come l'appuntamento alla Polonia

Ancora una settimana impegnativa per i filatelisti. Perché a “Veronafil” si aggiungeranno diversi altri appuntamenti, tutti ad ingresso libero.

All’insegna della “Giornata della filatelia” hanno annunciato il loro programma rispettivamente l’Unione culturale filatelica e numismatica “Anxanum”, il Gruppo di filatelia religiosa “Don Pietro Ceresa”, il Gruppo filatelico Gorgonzola e il Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo”.

Ecco i dettagli: Lanciano (Chieti) aprirà i battenti tra venerdì 26 e sabato 27 novembre (orari: 10-13 e 17-20) ed il punto di riferimento sarà il palazzo degli Studi, in corso Trento e Trieste. Ogni anno il sodalizio dedica l’allestimento ad un Paese dell’Ue, e nel 2010 tocca alla Polonia. Per questo, le collezioni riguardano soprattutto la musica (in particolare Fryderyk Franciszek Chopin, nel bicentenario dalla nascita) e la letteratura nazionali, cui si associano gli elaborati degli studenti.

Solo per sabato è la proposta di Torino, collocata alla scuola “San Michele”, in via Abegg 19 (9-18).

A Gorgonzola l’iniziativa sarà a cavallo tra il 27 ed il 28 ed avrà come sede il Centro intergenerazionale, che si trova in via Oberdan 23 (9-18). Oltre alla manifestazione per promuovere il collezionismo, l’allestimento considera i Mille di Giuseppe Garibaldi, uno dei quali, Filippo Erba, nacque proprio nella località del Milanese.

Massafra (Taranto) sarà di scena fra il 27 ed il 30 ed anche in questo caso uno dei fili conduttori è rappresentato dal Risorgimento. La sede delle iniziative è la scuola secondaria di primo grado “Alessandro Manzoni”, ubicata in via Frappietri (9-12 e 15-17). Saranno impegnati alunni di ogni età. Alle classi partecipanti -oltre una sessantina- verranno distribuiti buste di francobolli e altro materiale donato al sodalizio.

Tra il 26 ed il 28 di turno pure Vignola (Modena), dove il locale Gruppo filatelico festeggia il sessantesimo anniversario e propone il percorso “Folclore e turismo” presso i locali di via Fontana 2 (venerdì 17-20, sabato e domenica 10-12.30 e 15-19).

A proposito di associazioni, il Centro italiano filatelia resistenza ha rinnovato il proprio vertice, confermando alla presidenza Gianfranco Pastormerlo. Il resto del gruppo di lavoro comprende Ignazio Lavagna e Roberto Marastoni (vicepresidenti), Maria Teresa Battizzati, Giovanni Cuomo, Roberto Gottardi, Maria Marchetti, Rita Poy Coppo e Fabio Vaccarezza (consiglieri), Mario Marras, Riccardo Morlino e Gianmaria Scolari (probiviri), Vincenzo Ferrari, Emilio Primavesi e Gianfranco Ursino (revisori dei conti).

Non solo la “Giornata della filatelia”; tra le iniziative del fine settimana, si aggiunge la mostra del Gruppo filatelico di Vignola, che celebra i sessant'anni (nella cartolina figurano le due sedi, quella dei primordi e l'attuale)
Non solo la “Giornata della filatelia”; tra le iniziative del fine settimana, si aggiunge la mostra del Gruppo filatelico di Vignola, che celebra i sessant'anni (nella cartolina figurano le due sedi, quella dei primordi e l'attuale)
La manifestazione di Verona
Il francobollo 2010 per la “Giornata della filatelia”
Tutte le manifestazioni segnalate a “Vaccari news” (servizio gratuito)
           




Migliorare il presidio del territorio
23 Nov 2010 13:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Maggiore preparazione, supporti alle spalle ed un ruolo più qualificato del portalettere, che in futuro potrà stampare persino “francobolli con codici a barre”. La riorganizzazione di Poste riprende da qui
Tra i servizi promossi in questo momento (qui una locandina appesa al muro), figura il “Dimmiquando”
Tra i servizi promossi in questo momento (qui una locandina appesa al muro), figura il “Dimmiquando”

Adeguarsi alla direttiva comunitaria 2004/39/Ce sui mercati degli strumenti finanziari (meglio nota con l’acronimo di Mifid per “Market in financial instruments directive”), l’ampliamento dell’offerta commerciale e la necessità di incentivare una clientela più consapevole e con esigenze specifiche, disponibile, quindi, a pagare di più per servizi su misura.

Sono questi gli obiettivi che Poste italiane intende raggiungere nei prossimi tempi attraverso una revisione del modello organizzativo interno. Da qui la decisione di migliorare le competenze del personale, al tempo stesso dotandolo di supporti adeguati.

Un percorso parallelo ma coerente guarda ai portalettere, che da semplici fattorini dovranno diventare un riferimento attivo per la comunità nella quale operano. Sono proprio loro a conoscere meglio il territorio, le persone e i loro potenziali bisogni da sviluppare. Con il palmare, poi, possono offrire prestazioni fino a poco tempo fa impensabili (una per tutte, ancora sulla carta ma dal punto di vista tecnico già individuata: stampare “francobolli con codici a barre”).

Ed è proprio a loro che viene chiesto di più. L’approccio si inserisce nel progetto “Otto-venti”, in graduale estensione: ieri ha cominciato, ma è soltanto un esempio, Campobasso (è quello che amplia il servizio su dodici ore giornaliere ma elimina il sabato). Già dal 2 novembre, e fino alla fine dell’anno, attraverso l’articolazione servizi innovativi è in corso un’esperienza che intende sviluppare prestazioni pomeridiane (“pick up”, supporti personalizzati, consegna delle raccomandate), sostenere il corriere espresso in ambito urbano, migliorare le tempistiche per telegrammi e “raccomandata1”. Trasformando, al tempo stesso, il destinatario in un potenziale mittente, cui proporre prodotti e servizi.

Qualche esempio? I supporti “Aspettami”, “Chiamami”, “Dimmiquando” e “Seguimi”, negli ultimi tempi particolarmente reclamizzati; la campagna “Sales link” (ma non si era deciso di evitare il ricorso all’inglese? Riguarda -per spiegarla semplicemente- i materiali promozionali spediti da terzi, consegnati e illustrati dal postino alla clientela che, se interessata, dovrà compilare un tagliando da restituire); le “schede contatto” (è una mappatura per raccogliere informazioni sui propri interlocutori, così da selezionare, in seguito, proposte adeguate); alcuni articoli trattati dal catalogo di Poste shop o a carattere filatelico (folder, “libri” e “quaderni dei francobolli”...). Per testare il sistema e allo stesso tempo motivare il personale, quest’ultimo potrà godere di bonus in busta paga in base ai risultati ottenuti.

È ormai normale vedere prodotti e servizi presentanti negli uffici postali; ma adesso la campagna sta diventando più aggressiva
È ormai normale vedere prodotti e servizi presentanti negli uffici postali; ma adesso la campagna sta diventando più aggressiva
L'impegno di questi due mesi secondo le prime ipotesi
Il progetto “Otto-venti”
La promozione “Sales link” di un anno fa
           


Snoopy sessantenne porge gli auguri
23 Nov 2010 06:36 - DALL'ESTERO
Oggi dai Paesi Bassi la carta valore con il celebre bracchetto di Charlie Brown
Il francobollo per Snoopy
Il francobollo per Snoopy

Come il Regno Unito con Wallace e Gromit, anche i Paesi Bassi scelgono un beniamino del pubblico per formulare gli auguri di Natale.

Nel caso specifico è Snoopy, da oggi vestito con gli abiti di Santa Claus e ripreso mentre pattina. Compare nel francobollo utile per spedire, verso località nazionali fra il 23 novembre ed il 6 gennaio, le carte della tradizione pesanti fino a cinquanta grammi. Il nominale è sostituito dalla parola “Dicembre”, volta ad evidenziare la promozione, in quanto il costo del foglio da dieci pezzi (buono quindi per altrettanti invii) ammonta ad appena 3,40 euro.

È anche un omaggio -precisano da Tnt- ai sessant’anni delle strisce quotidiane “Peanuts”, dedicate a Charlie Brown e alla sua banda (il celebre bracchetto sarebbe giunto nel terzo episodio). Prima pubblicate su alcune testate statunitensi, all’apice del loro successo raggiunsero 2.600 periodici differenti, con 355 milioni di lettori in tutto il mondo. Il creatore, Charles Monroe Schulz, è morto il 12 febbraio 2000, e l’ultima puntata originale è stata divulgata il giorno dopo.

Contemporaneamente, tornando ad Amsterdam, altre dieci analoghe cartevalori, in confezioni da due serie, presentano le festività puntando agli oggetti tipici, come l’angelo, i regali o la candela; l’impaginazione ricorda una libreria.

L'altra faccia del Natale neerlandese: i dieci soggetti differenti nella confezione da due serie
L'altra faccia del Natale neerlandese: i dieci soggetti differenti nella confezione da due serie
La serie con Wallace e Gromit
           




Trent’anni fa il disastro dell’Irpinia
22 Nov 2010 23:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Fra le iniziative per ricordare la tragedia, cinque Comuni hanno richiesto altrettanti annulli

“Irpinia, Alto Sele e Lucania, un panorama di rovine. Altre scosse, soccorsi a rilento, Napoli paralizzata. I morti sono migliaia, 100.000 i senzatetto”. Così, il 25 novembre 1980, il quotidiano “Il mattino” apriva il suo giornale, che dedicava ben diciotto pagine alla catastrofe registrata due giorni prima, e già parlava di “un altro Belice”.

Trent’anni dopo è il momento del ricordo per il violento terremoto che provocò tremila vittime e trecentomila senzatetto.

Fra le iniziative, in questi giorni e fino a domani, Benevento sta ospitando, presso piazza Roma, “Terremoti d’Italia”, mostra itinerante di carattere scientifico, storico e artistico, creata dal Dipartimento della protezione civile e promossa dalla Regione Campania con l’Università degli studi del Sannio. Chiuderà il 27, invece, “Terrae motus”, percorso allestito all’ex Carcere borbonico di Avellino con i lavori creati in quei drammatici giorni dagli artisti che giunsero in zona.

Non mancheranno le sottolineature postali: già cinque gli annulli annunciati e in uso, domani, a Conza della Campania, Sant’Angelo dei Lombardi, Teora, Torella dei Lombardi (tutte località in provincia di Avellino) nonché Balvano (Potenza). Quest’ultimo manuale, nel dettaglio, cita la visita compiuta da Giovanni Paolo II sui luoghi della tragedia. Tutti sono stati richiesti dai rispettivi Comuni.

I cinque manuali annunciati per domani
I cinque manuali annunciati per domani
Le mostre divulgative: a Benevento “Terremoti d’Italia”...
...e ad Avellino “Terrae motus”
Due anni fa il francobollo per Messina
           


In Fiera? Stand, pannelli ma anche libri e periodici
22 Nov 2010 16:57 - APPUNTAMENTI
A “Veronafil”, in calendario nel fine settimana, debutteranno diversi titoli. Almeno tre gli incontri di presentazione

C’è chi ha scelto di non suggellare il debutto con un incontro specifico (è il caso, ad esempio, di Vaccari srl, presente con “Vaccari 2011-2012 - Francobolli e storia postale - Trattato storico e catalogo con valutazioni” e il nuovo numero di “Vaccari magazine”). E chi, invece, ha organizzato presentazioni specifiche. La 115ª edizione di “Veronafil”, in calendario dal 26 al 28 novembre, è anche questo.

Almeno tre gli incontri previsti, tutti in calendario per sabato 27. Durante l’assemblea dell’Associazione italiana collezionisti posta militare (l’inizio è alle ore 10), verrà illustrato lo studio “La Repubblica sociale italiana” (520 pagine a colori, 40,00 euro). È la seconda edizione, completamente rifatta, dell’ormai introvabile volume di Luigi Sirotti. “Con la collaborazione di numerosi nuovi collezionisti e con l’acquisizione di importanti e impensabili documenti dell’epoca -preannuncia l’autore- è stato possibile ricostruire un quadro ancora più particolareggiato del servizio postale di questo particolare periodo notevolmente condizionato dalle complesse e drammatiche operazioni militari che investirono il nostro Paese e tutta l’area del Mediterraneo”.

Alle 13.30 si aggiungerà -in un appuntamento rivolto alla stampa del settore- l’Unificato, che presenterà i mercuriali di Australia e Nuova Zelanda, Israele, Stati Uniti d’America, il periodico “Storie di posta”, il terzo volume (dedicato alle corrispondenze della Repubblica) del catalogo di storia postale e quello sugli autografi italiani dal 1800 al 2000 (prezzi di copertina da 14,00 a 29,00 euro, paginazione varia). “Sei nuove pubblicazioni -dice il direttore responsabile, Paolo Deambrosi- che spaziano dalla catalogazione di francobolli d’oltremare alla storia postale italiana passando per la rivista semestrale «Storie di posta» e per approdare infine al nostro primo e straordinario catalogo «Autografi italiani». Investendo continuamente in nuovi prodotti, con il dinamismo che contraddistingue l’Unificato, si contribuisce a soddisfare le esigenze dei collezionisti mettendo loro a disposizione specifici, utili e qualificati cataloghi-guida, da diverso tempo non più solo filatelici e numismatici”.

Alle ore 14 sarà il turno dell’Associazione per lo studio della storia postale toscana. Il sodalizio proporrà il “Catalogo dei bolli prefilatelici toscani” (220 pagine, 40,00 euro), che rinnova l’edizione uscita otto anni fa, aggiornandola e soprattutto realizzando -anticipa il presidente dell’Aspot, Alessandro Papanti- “uno strumento utile e complementare allo studio della storia postale toscana, intesa non come raccolta delle bollature, ma come studio della posta nei suoi aspetti”.

Un appuntamento anche librario, la 115ª edizione di “Veronafil”. Qui i titoli noti che debutteranno
Un appuntamento anche librario, la 115ª edizione di “Veronafil”. Qui i titoli noti che debutteranno
Il “Vaccari 2011-2012”: l'anticipazione
I dati della manifestazione
Gli ultimi titoli messi in vendita da Vaccari srl
           




Fine settimana con “Veronafil”
22 Nov 2010 13:31 - APPUNTAMENTI
Dal 26 al 28 novembre l’appuntamento commerciale, cui questa volta sono associati la mostra di qualificazione e il gran premio Aicpm
Rispetto al passato, questa edizione vede un rafforzamento della parte espositiva
Rispetto al passato, questa edizione vede un rafforzamento della parte espositiva

“Abbiamo mantenuto il nostro standard delle precedenti manifestazioni”. È quanto, parlando del convegno commerciale, viene garantito a “Vaccari news” dall’Associazione filatelica numismatica scaligera. Dal 26 al 28 novembre il sodalizio accoglierà i collezionisti per la 115ª edizione di “Veronafil”, allestita presso i padiglioni 10 e 11 (quest’ultimo dedicato principalmente ai francobolli) della Fiera cittadina. Come nel maggio scorso, l’ingresso è un po’ più scomodo: non è uno di quelli che si affacciano su viale del Lavoro, ma bisogna seguire il perimetro delle mura ed accedere da porta Re Teodorico, su viale dell’Industria.

Il salone, dedicato a filatelia, numismatica, hobbistica, cartoline, telecarte, kinder e piccolo antiquariato, è ad ingresso libero ed osserverà i seguenti orari: venerdì 26 10-18, sabato 27 9-18, domenica 28 9-13.

Accanto all’area mercantile (naturalmente, non mancherà Vaccari srl, presente allo stand 1 del padiglione 11), quella espositiva, ossia “Verona 2010”. Sotto le teche vi saranno i lavori in gara per l’esposizione di qualificazione -anche ad un quadro- nelle classi storia postale classica (collezioni riguardanti il periodo precedente il 1900), moderna (tra il 1900 e il 1945), contemporanea (oltre il 1945) e diacronica (almeno due periodi). Nel contesto verrà assegnato il gran premio ideato dall’Associazione italiana collezionisti posta militare.

In più, potranno essere visitati i percorsi “150° Anniversario dell’Unità d’Italia: vicende, miti e volti del Risorgimento italiano”, pensato dal Centro studi internazionale di storia postale, e “I mille volti di Garibaldi nel Risorgimento italiano attraverso l’erinnofilia”, questo proposto dall’Associazione nazionale collezionisti erinnofili.

Tra gli appuntamenti, la stessa Aicpm ha indetto per sabato 27 alle ore 10 la propria assemblea annuale, cui in serata seguirà il palmarès. “Sarà una bellissima festa filatelica a cui parteciperanno tanti soci” -dice il presidente Piero Macrelli- “e una importante occasione per parlare dell’Aicpm, dei suoi risultati e dei programmi per il futuro”. Previsto, inoltre, il consiglio direttivo dell’Unione stampa filatelica italiana (sabato alle 14).

L'ingresso, come nell'edizione di maggio, è da porta Re Teodorico (viale dell'Industria); inoltre, la filatelia avrà come punto di riferimento il padiglione 11, non il 10
L'ingresso, come nell'edizione di maggio, è da porta Re Teodorico (viale dell'Industria); inoltre, la filatelia avrà come punto di riferimento il padiglione 11, non il 10
Convegno commerciale, la presenza di Vaccari srl
L'Aicpm a Verona: l'anticipazione
Il programma del Centro studi internazionale di storia postale
Gli espositori della mostra “Verona 2010” (file pdf)
           


Peschiera Borromeo, nessun danno alla corrispondenza
22 Nov 2010 11:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A garantirlo, questa mattina, è stata direttamente Poste italiane, riferendosi all’incendio registrato sabato notte all’impianto
Il Cmp vicino a Linate è il più importante fra quelli esistenti in Italia
Il Cmp vicino a Linate è il più importante fra quelli esistenti in Italia

Valzer delle valutazioni per l’incendio che, alle 2.50 di sabato, ha colpito il Centro meccanizzato postale di Peschiera Borromeo (Milano), in via Archimede 2, il più importante impianto di smistamento della società.

Mentre i giornali hanno parlato -citando fonti sindacali- di documenti e lettere andati bruciati, questa mattina la medesima azienda ha smentito, spiegando a “Vaccari news” che “non è andato distrutto niente, le notizie sui giornali sono infondate”.

Quello che è certo è il luogo in cui l’incidente si è verificato: l’area dell’accettazione. È qui che si sono registrati i danni ed ora -viene confermato dall’azienda- “parte dei locali sono inagibili”.

Secondo le attuali ipotesi, le fiamme potrebbero essere state innescate da un corto circuito ad una macchina affrancatrice. Le normali operazioni sono state interrotte alcune ore; già alle 6.00 del mattino il lavoro era ripreso regolarmente.

Il Cmp situato vicino a Linate si estende su una superficie di 20mila metri quadrati e dà lavoro a 1.070 persone, di cui il 73% impegnato nei reparti di produzione. Ogni giorno può trattare fino a tre milioni di pezzi. Raccoglie tutta la corrispondenza in ingresso dal bacino della Lombardia e smista gli invii ordinari e massivi, nonché quelli registrati, destinati a Milano, Lodi, Pavia e Cremona (città e provincia).

Per il bacino, inoltre, ripartisce 850mila pezzi al giorno, consegnando ad ogni sede di recapito la corrispondenza già suddivisa per portalettere.

Numerose le apparecchiature che ospita al suo interno; l'impianto è in grado di lavorare tre milioni di pezzi al giorno
Numerose le apparecchiature che ospita al suo interno; l'impianto è in grado di lavorare tre milioni di pezzi al giorno
Il Cmp di Peschiera Borromeo nella cronaca: la visita dei bambini…
…gli aspetti tecnologici…
…la “banda del water”
           




Sedi postali: schiarita a Grosseto, nubi ad Udine
22 Nov 2010 07:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Mentre sembra ricomporsi la questione dei tagli al servizio in Toscana, si acuisce quella in Friuli

I protagonisti della vertenza nel Grossetano si rimettono al tavolo, e il presidente della Provincia, Leonardo Marras, saluta il passo in avanti. “La sospensione del processo di riorganizzazione deciso dalla direzione provinciale di Poste italiane -ha commentato- è un fatto positivo, che aiuta a ragionare con tempi più adeguati su come intervenire per evitare riduzioni degli orari e chiusure dei piccoli uffici postali”.

L’amministratore ha chiesto al prefetto, Giuseppe Linardi, di coordinare un incontro istituzionale con la partecipazione di tutti i sindaci della provincia, “per valutare insieme criticità ed eventuali punti di forza di una proposta alternativa”. Quanto ai piccoli centri -ha aggiunto- “è tutt’altro che ininfluente poter fare affidamento o meno sui servizi postali, che sono anche uno dei servizi pubblici essenziali. Tanto più che in troppe zone montane e marginali del nostro territorio non sono ancora disponibili i collegamenti internet a banda larga. Complicando ancor di più le cose e contribuendo al senso di isolamento dal mondo di una fetta non piccola di popolazione”.

Il problema, però, non si ferma alla Toscana. Da Udine la Slp-Cisl locale ha denunciato “le sconcertanti iniziative intraprese dalla direzione della filiale di Udine... di chiudere gli uffici postali anche in località sede di comune. Contravvenendo infatti alla previsione normativa dei decreti ministeriali di Gentiloni prima (nel 2007) e di Scajola nel 2008 che stabilivano una rimodulazione delle aperture giornaliere ed orarie degli uffici postali, fino a fissarne standard minimi per assicurare un’adeguata erogazione di servizi, Poste italiane sta procedendo a chiusure selvagge di uffici o a limitazioni dell’orario di apertura degli stessi. Ciò provoca enormi disagi non solo alla popolazione, costretta a peregrinare da una località all’altra in cerca di un ufficio postale aperto, ma anche agli operatori che nelle Poste lavorano e che, ormai troppo spesso, non sanno in quale ufficio andranno a lavorare il giorno dopo e con quali orari di apertura al pubblico”.

Le motivazioni addotte -prosegue l’organizzazione sindacale- “richiamano la necessità di razionalizzare a fini economici le strutture aziendali e di sottoporre il personale applicato a continui corsi di formazione, nonché alla necessità di smaltire le ferie accumulate. Le negative conseguenze del fenomeno delle chiusure selvagge sono particolarmente avvertite nella provincia di Udine ed in particolare nelle zone montane, dove esistono molti uffici postali in cui è applicato un solo operatore che, in caso di assenza per i motivi appena descritti, non può essere sostituito”.

Anche nella zona di Udine (qui l'elegante cortile che ospita gli sportelli di Venzone) si registrano lamentele per i tagli
Anche nella zona di Udine (qui l'elegante cortile che ospita gli sportelli di Venzone) si registrano lamentele per i tagli
La protesta esercitata dal Coordinamento regionale dei piccoli comuni dell'Anci Toscana
           


Campionato cadetti, chiuse le semifinali
21 Nov 2010 11:16 - APPUNTAMENTI
I risultati dell’ultima tappa, in svolgimento a Sabbioneta (Mantova), prima della manifestazione terminale, attesa per “Milanofil”
Un momento della premiazione: la giurata Luisa Delpiano e il miglior piazzato in tematica, Massimiliano Bruno
Un momento della premiazione: la giurata Luisa Delpiano e il miglior piazzato in tematica, Massimiliano Bruno

Niente più segreti per l’ultima semifinale del XIV Campionato cadetti organizzato dalla Federazione fra le società filateliche italiane. A Sabbioneta (Mantova) la giuria, composta da Emanuele Gabbini (presidente), Lorenzo Carra, Luisa Delpiano, Alfio Fiorini, Claudia Massucco e, come allievo, da Andrea Mori, ha rivelato le sue decisioni. Sono 29, su 42, le partecipazioni che hanno passato il turno.

Uno solo l’oro grande concesso, andato con 90 punti a Pietro Cambria per “I francobolli dello Stato Pontificio” (specialità “Francobolli & C.”). Due, invece, i filatelisti che hanno ottenuto il livello immediatamente inferiore, ossia l’oro, entrambi con 86 punti. Sono Mario Giuseppe Serone, presente con “Regno Lombardo Veneto - 10 centesimi” (nella stessa categoria) e Mario Zucchi che ha firmato “Uso postale dei francobolli Rsi dopo la fine della guerra nel Regno d’Italia” (“Minicollezioni”).

Complessivamente -precisa il commissario generale, Paolo Guglielminetti- alla prima fase hanno partecipato 121 collezioni, delle quali ben 86 si sono qualificate per la finale che verrà disputata a Milano dal 25 al 27 marzo 2011 in occasione della prossima edizione di “Milanofil”.

“Questa manifestazione -ha voluto aggiungere il collegio giudicante- costituisce un esempio per altri circoli che vorranno organizzare esposizioni analoghe in futuro”. Resa possibile grazie al supporto del Circolo filatelico numismatico mantovano e della Pro loco, potrà essere visitata ancora oggi a palazzo Ducale fino alle 16.30 (chiuso dalle 13 alle 14.30); l’ingresso è libero.

La manifestazione è stata ospitata a palazzo Ducale; qui la cartolina predisposta per l'occasione
La manifestazione è stata ospitata a palazzo Ducale; qui la cartolina predisposta per l'occasione
Sabbioneta: i partecipanti…
…e i dettagli
Mantova, l'11 dicembre il premio a Franco Rigo
Il verbale con l'intera classifica (file pdf)
           




Con la Yvert i primi cento anni di filatelia
21 Nov 2010 00:08 - LIBRI E CATALOGHI
Il catalogo dedicato ai classici di tutto il mondo considera, in 1.140 pagine di grande formato, il periodo che va dal 1840 al 1940
Dal 1840 al 1940: il primo secolo di francobolli
Dal 1840 al 1940: il primo secolo di francobolli

Tutto il mondo in un catalogo Yvert & Tellier di appena 1.140 pagine, sia pure di grande formato. In luogo dei diciassette tomi attuali, aggiornamenti esclusi. Possibile? La risposta è positiva: il nuovo arrivato si chiama “Classiques du monde 1840-1940”, e già il titolo svela... il trucco. Il volume considera sì tutti i francobolli emessi sul pianeta, ma fermandosi al primo secolo trascorso dall’introduzione del “Penny black”.

È la risposta ideata dalla storica azienda al dilagare delle novità e all’orientamento di parte dei collezionisti nel concentrarsi sul periodo d’oro. Ma è anche una replica alle ditte concorrenti che, davanti alle medesime sollecitazioni, hanno messo a punto repertori in grado di non necessitare ripetuti aggiornamenti.

Scritto in francese ed a colori, ha l’abituale impianto grafico della casa editrice e valutazioni in moneta comune. In Italia è commercializzato a 94,00 euro.

Mantiene un solo ordine alfabetico, partendo da Azzorre (è la prima dell’elenco in quanto è stato scelto il termine “Açores”, ma in realtà è un rinvio al capitolo dedicato al Portogallo) e finendo con Zululand, la terra degli zulù che tra il 1888 e il 1896 ha avuto francobolli propri in qualità di Protettorato e poi Colonia britannica. All’incirca trentacinque le pagine dedicate all’Italia: quattro imperniate sugli Antichi Stati, sedici tra Italia e Fiume, quindici per i territori d’oltremare.

La scheda
           


“Ambrogino d’oro” a Rosellina Archinto
20 Nov 2010 14:47 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il prestigioso riconoscimento milanese verrà consegnato, come tradizione vuole, il 7 dicembre
Rosellina Archinto
Rosellina Archinto

C’è anche il nome di Rosellina Archinto Marconi fra le personalità che il 7 dicembre riceveranno l’“Ambrogino d’oro”, la più significativa riconoscenza pubblica di Milano.

“La commissione per la concessione delle civiche benemerenze ha deciso all’unanimità i nomi che saranno insigniti del riconoscimento nella solenne cerimonia di Sant’Ambrogio”. Lo ha annunciato il presidente dello stesso gruppo di lavoro e del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri, precisando che si tratta di tre medaglie d’oro alla memoria, una grande, trenta normali e quaranta attestati di civica benemerenza.

Da palazzo Marino Rosellina Archinto, classe 1935, viene definita come “fondatrice dell’omonima casa editrice”, oggi del gruppo Rcs, che si connota per l’attenzione alla saggistica letteraria e agli epistolari. Una delle collane è proprio intitolata “Le lettere”.

“Le lettere -ha detto a «Vaccari news» la diretta interessata- sono molto più veritiere che non le biografie o le autobiografie, perché sono dirette soltanto al destinatario”. E non è un caso se “le grandi biografie sono nate dalle lettere, anche se in Italia non esiste questa attenzione. Tra i grandi esempi figura Manzoni, ma poco. Poi vi sono Balzac, Flaubert, Mann, che spiegano le loro cose. Ancora: Enrico IV di Francia, Maria Caterina, Maria Teresa d’Austria (ogni giorno scriveva una lettera ai figli)...”.

Rosellina Archinto è anche presidente della giuria del “Festival delle lettere”, fin dalla prima edizione del 2005. “È stata -precisa per gli organizzatori Luca Carminati- una delle figure chiave per il successo dell’iniziativa. Con lei abbiamo potuto confrontarci e da lei ricevere consigli per crescere nella giusta direzione. Ci ha dato la carica e rassicurato nei momenti più difficili ed è sempre stata prodiga di complimenti che ci hanno motivato nel nostro percorso nel mondo epistolare”.

Genovese di nascita, vive da anni nel capoluogo lombardo dove si è laureata in Economia e commercio. Dopo aver frequentato corsi di psicologia alla Columbia university di New York, fonda la casa editrice Emme edizioni, specializzata in libri per l’infanzia. Nel 1985 apre la Rosellina Archinto. Lungo un arco di dieci anni (1987-1997) cammina parallela la sua rivista “Leggere”, mensile di cultura.

“Festival delle lettere”, la finale 2010
Tutti i premiati dal Comune di Milano (file pdf)
           




Un bolognese a Clermont-Ferrand
20 Nov 2010 01:10 - APPUNTAMENTI
Le cartoline di Antonio Mascia? “Un piccolo manifesto di libertà, un messaggio in bottiglia trasparente”, dove l’artista, i destinatari e persino i portalettere possono compiere un viaggio con la fantasia
Il logo dell'appuntamento francese
Il logo dell'appuntamento francese

“Immagino il viaggio della cartolina come un piccolo manifesto di libertà, un messaggio in bottiglia trasparente. Ne sono l’autore, il mittente ed il destinatario ma tutti teoricamente possono diventare tali”. Così Antonio Mascia spiega a “Vaccari news” le sue cartoline e il perché le realizza.

Dal 19 al 21 novembre è impegnato all’11ª “Biennale du carnet de voyage” di Clermont-Ferrand, in Francia, dove compare tra i partecipanti. Promossa dall’associazione “Il faut aller voir”, l’iniziativa ha come tema il continente asiatico e l’artista bolognese ma trapiantato a Torino propone circa ottanta soggetti, inerenti realtà come l’Afghanistan e l’Irak, Israele e il Giappone.

Di cosa si tratta? Le cartoline -viene precisato- hanno un intento relazionale ed artistico, a volte documentaristico. Relazionale in quanto persone collegate al protagonista e che vivono stabilmente o che frequentano i Paesi stranieri le ricevono solo accennate nel disegno. Il supporto, poi, riprende il viaggio tra macchine e sacchi, treni ed aerei portando con sé le tracce del percorso (francobolli, timbri e altro), per tornare come un boomerang allo studio del disegnatore. L’immagine, quindi, viene completata sulla base dell’emozione suscitata dalle varie località. In tal modo il progetto diventa un quaderno di viaggio che somiglia ad una mail art, pur senza esserlo veramente, per la connessione di molti individui: gli amici e i conoscenti, gli uffici postali, il singolo portalettere e l’autore stesso che compie il percorso con la fantasia, un po’ come facevano Emilio Salgari e Jules Verne.

Nato nel 1960, Antonio Mascia compone diari per sole immagini disegnate, crea sculture con vari materiali e incide, sagoma e ritaglia lastre di rame inchiostrate con i colori blu e rosso, in quanto alludono ai tratti della biro. “Per tutti i mezzi espressivi vi è un punto in comune: l’idea di una narrazione inesauribile, che sorge dalle fonti orali di mitologici racconti, dalle valorose epiche guerriere, e finanche includendo i mondi immaginari di gusto medievale in consonanza con una moderna sensibilità per le scene figurate di diretta derivazione dalla cinematografia surrealista e dal fumetto. Campionario zoomorfo, simbolico e onirico, a volte anche fintamente reale, soprattutto dispiegato in centinaia di opere in formato cartolina” che viaggiano per il mondo e magari si radunano per un rendez-vous espositivo, condiviso, appunto, da postini, filatelisti, collezionisti in genere, semplici curiosi e, non ultimi per importanza, dai suoi allievi dei licei artistici di Torino.

“Ho sempre disegnato e per scommessa con me stesso ho spedito i miei disegni a penna per vedere se arrivavano... e arrivarono. Le cartoline sono delle miniature, piccoli quadri (addirittura foto di quadri), ma per me diventano disegni volanti che non rimangono chiusi in casa o in galleria ma che tutti possono toccare e vedere. Le prime risalgono al 1980 e sono state realizzate per la mia fidanzata di allora, la mia sposa oggi. Avevo promesso di scriverle tutti i giorni! Ma io non sono uno scrittore”.

Spesso realizzate su interi postali, alcune immagini hanno anche la caratteristica di svilupparsi su più supporti: solo unendoli -naturalmente dopo averli ricevuti- è possibile avere il lavoro completo.

Collezionista? “Colleziono di tutto, quello che costa poco oppure è gratuito. In particolare mozziconi di matite, gomme di caucciù e temperini di metallo, questi ultimi rigorosamente nuovi. Ovviamente sin da bambino raccoglievo cartoline (si faceva a gara a chi ne possedeva di più), oggi ne avrò un migliaio circa ma...”.

Due delle sue cartoline-racconto
Due delle sue cartoline-racconto
La manifestazione (sito in francese)
L'artista
Antonio Mascia a Pietrabbondante (Isernia) l'estate scorsa
           


Annullo da... film a Castellabate
19 Nov 2010 18:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Domani il manuale che richiama la fortunata pellicola dall’ambientazione postale “Benvenuti al sud”
Il manuale che sarà impiegato domani
Il manuale che sarà impiegato domani

Castellabate, centro del Salernitano di circa ottomila abitanti inserito nel Parco nazionale del Cilento e vallo di Diano. Quindi, nel Patrimonio dell’umanità firmato dall’Unesco. Un luogo da poche settimane balzato all’attenzione generale grazie ad un film.

Anzi, visti i risultati di botteghino, ad uno dei film più importanti della stagione. È “Benvenuti al sud” con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro ed Alessandro Siani: lontano dalle cronache sulla gestione della spazzatura che ancora in questi giorni stanno etichettando la Campania, narra la storia del postale brianzolo mandato in Meridione per castigo, dove scopre una realtà differente da quella che temeva.

E postale sarà l’annullo impiegato domani pomeriggio tra le ore 15 e le 21 presso il castello dell’Abate, in via Belvedere. Annullo che -con lo slogan “Visitando il sud... benvenuti a Castellabate”- promuove una iniziativa turistico-culturale (nell’immagine figura la basilica Santa Maria de Gulia) e, allo stesso tempo, richiama indirettamente il fortunato lungometraggio.

Realizzato -viene spiegato dal Comune- in collaborazione con Poste italiane, il servizio marcofilo rientra nel progetto “Benvenuti a Castellabate”, “varato dalla giunta guidata dal sindaco Costabile Maurano proprio per soddisfare le aspettative dei tantissimi turisti che, fin dai primi giorni di uscita della pellicola, diretta da Luca Miniero e prodotta dalla Medusa Cattleya, hanno manifestato interesse” per la località cilentana. Nel corso dell’evento saranno proiettate immagini del territorio e spezzoni del film, accompagnati da momenti musicali.

Il remake del lavoro francese “Giù al nord” è stato protagonista, addirittura, della puntata trasmessa il 2 novembre di “Porta a porta”, su Raiuno. Castellabate -ammettono dal paese- “è diventato oggetto della curiosità di numerosi visitatori che fin dai primi giorni dell’uscita cinematografica hanno chiesto informazioni sul centro storico e sulle ambientazioni marine, o sono venuti a visitarli di persona”. Le riprese “hanno messo, infatti, in primo piano e fatto conoscere al grande pubblico i paesaggi del territorio comunale, da Santa Maria a Punta Licosa”, ma soprattutto il nucleo antico con il suo caratteristico intreccio di vicoli, stradine e piazzette.

Il film segnalato da “Vaccari news”
Castellabate si presenta
           


All’e-commerce Poste mobile aggiunge una “m”
19 Nov 2010 12:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ovvero, “m-commerce”, il sistema per pagare beni e servizi impiegando un dispositivo portatile, in questo caso il telefonino
Nuove funzione associate alla sim di Poste mobile
Nuove funzione associate alla sim di Poste mobile

Il futuro è nel commercio elettronico? L’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, lo ha affermato più volte. E non è un caso se l’intera struttura di cui è al vertice ha gradualmente virato verso questo obiettivo. La posta tradizionale cala -è il suo pensiero- ma i pacchi, specie nel traffico internazionale, aumentano e occorre essere pronti a gestirne i flussi.

Senza contare gli altri aspetti, come le procedure tecnologiche, in grado di agevolare il trend. L’ultima innovazione riguarda la sim di Poste mobile, diventata un mezzo per effettuare pagamenti a distanza in alternativa agli strumenti già attivi, come carte di credito, Paypal o Google checkout. Un mezzo che gli specialisti definiscono “m-commerce”, sintetizzando così il concetto di saldare una fornitura di commercio elettronico attraverso un sistema mobile (la “m”, nel caso specifico, individua il cellulare).

Di fatto è un ampliamento di altri processi introdotti nel passato, ad esempio per acquistare in alcune città i biglietti dei mezzi pubblici o pagare il parcheggio dell’auto.

Ora -ed ecco la notizia, peraltro già ipotizzata a metà del 2008- l’approccio è stato esteso per comprare on-line libri e prodotti tecnologici ricorrendo rispettivamente ad Hoepli o Monclick. Al cliente dell’operatore telefonico che ha associato la propria sim al conto Bancoposta o alla carta “Postepay” basterà indicare sul sito del venditore il proprio numero di cellulare e, se richiesto, la data di nascita. Riceverà un sms che riepiloga tutti i dati relativi al bene/servizio, cioè nome azienda, codice ordine, prezzo. Se tutte le informazioni sono corrette, basterà convalidarle inserendo direttamente sul telefono il codice di sicurezza (“pmpin”) con il quale già oggi autorizza le transazioni sul dispositivo di pagamento associato alla sim.

La garanzia dell’operazione -viene ribadito- deriva dal fatto che non sarà più necessario scrivere i dati sul sito di riferimento: il numero di telefono è controllato da Poste mobile e il codice che autorizza il saldo è creato e conosciuto solo dal cliente e non risiede in alcun archivio della società telefonica.

I prossimi interlocutori saranno Alitalia, Ticketone e Trenitalia.

Massimo Sarmi sul commercio elettronico
Pagamenti tramite sim: l’annuncio di due anni fa
Il caso di Ravenna con la carta “Postapay”
           



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