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dir. resp. Fabio Bonacina
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Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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I “Tasselli” di Laura Mangiavacchi
03 Dic 2010 01:07 - APPUNTAMENTI
Dal 4 dicembre al 31 gennaio personale a Montepulciano (Siena). Tra i lavori in mostra, i suoi cinque francobolli: quattro elvetici e uno vaticano
A Montepulciano personale di Laura Mangiavacchi
A Montepulciano personale di Laura Mangiavacchi

Si intitola “Taselli”, cioè “esperienze da ricomporre, perché mai il progetto è compiuto” la personale di Laura Mangiavacchi nel paese di origine, Montepulciano (Siena).

Il locale Museo civico, dal 4 dicembre al 31 gennaio (via Ricci 10, orari, da martedì a domenica anche se festivi, 10-13 e 15-18; ingresso libero), ospiterà i suoi lavori di comunicazione e grafica. A cominciare dai cinque francobolli, accompagnati dai relativi bozzetti preparatori, che ha firmato. Sono i tagli elvetici usciti il 4 settembre 2008 sotto il titolo “La Svizzera vista dagli artisti stranieri”, ai quali vengono associati l’annullo primo giorno e la relativa busta. “I quattro prodotti svizzeri più noti nell’immaginario degli italiani -spiega la diretta interessata a «Vaccari news»- sono stati elaborati attraverso elementi grafici primari fino a far coincidere i prodotti con i francobolli. Il francobollo, insomma, è diventato formaggio, cioccolata, orologio e coltellino, in un rapporto che prescinde dalle dimensioni reali degli oggetti”.

E poi c’è l’omaggio a Louis Braille nel bicentenario dalla nascita, trasformato in carta valore dal Vaticano il 4 novembre 2009. Si tratta -è il commento- di “un oggetto «politically correct»: livella la capacità visiva di qualunque tipo di fruitore attraverso l’uso di un unico colore che riduce la percezione, appiattendo le profondità e mantenendo tutto su un unico piano”. Così da rendere omaggio al filantropo che perfezionò la scrittura puntinata per i non vedenti, peraltro impiegata nello stesso dentello.

Non mancheranno altre commesse, fra cui il “panno del Bravìo”. “Il «Bravìo delle botti» -prosegue- è un’importante manifestazione folkloristica di Montepulciano che si svolge ad agosto. Il premio consegnato al vincitore della corsa è appunto il «panno», ogni anno realizzato da un artista diverso e con un tema differente”. Nel 2009 è toccato a Laura Mangiavacchi, con l’intento di ricordare il mezzo secolo dell’Avis cittadina ed i settant’anni del «Bruscello», tipica forma di teatro popolare del luogo. “In questo caso ho pensato di realizzare uno stendardo «luminoso», visibile anche da lontano, che si riappropriasse della sua condizione di protagonista all’interno del corteo storico. Le vetrate del Duomo di Montepulciano sono state di ispirazione per inserire elementi in vetro, mentre il materiale pesante come la sabbia posta alla base del panno ricorda che il «Bravìo» è una gara faticosa, impegnativa e strettamente legata alle tradizioni locali”.

L’inaugurazione del percorso è prevista per sabato 4 dicembre alle 17.

Il “panno del Bravìo”, realizzato l'anno scorso
Il “panno del Bravìo”, realizzato l'anno scorso
I francobolli di Laura Mangiavacchi: la serie svizzera…
…il singolo vaticano
Per saperne di più sulla sua attività
           


Cartoline d’antan diventano arredo urbano
02 Dic 2010 19:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Non solo Montecatini Terme (e Sofia); idee simili sono state adottate a Iseo davanti al negozio di un antiquario e a Viterbo alle pensiline degli autobus pubblici
Il negozio di Iseo: il richiamo postale si trova a sinistra dell'ingresso
Il negozio di Iseo: il richiamo postale si trova a sinistra dell'ingresso

Montecatini Terme (Pistoia) è uno degli esempi individuati dove vecchie cartoline sono state riprodotte, opportunamente ingrandite, ed affiancate all’area che ritraggono, così da mostrare ai passanti come il luogo si è modificato nel tempo. Nel caso della cittadina toscana -ma un secondo, presentato da “Vaccari news”, è stato individuato a Sofia, in Bulgaria- i pannelli avevano come obiettivo documentare gli anni trascorsi e servire da originale arredo urbano.

Anche in altre località è stato adottato un approccio simile. Personale la scelta del negozio di antichità “El lüstru’”, a Iseo (Brescia): davanti all’ingresso il titolare, Corrado Leani, ha appeso una vecchia immagine postale della strada, via Mirolte, in cui si trova.

Più professionale è l’iniziativa registrata a Viterbo. Dove un’agenzia di pubblicità e pubbliche relazioni, la Pantacz, ha caratterizzato con tre cartoline altrettante pensiline degli autobus. Si trovano lungo la cinta delle mura, in corrispondenza delle porte San Marco, della Verità e Romana. Inutile dire che le immagini scelte propongono le vetuste entrate come apparivano all’incirca un secolo fa. “È stata una nostra idea”, spiega dall’azienda Gianni Obino. “Le abbiamo chieste a storici ed archivisti. Il progetto è legato alla convenzione con la società comunale che si occupa del trasporto pubblico e, nell’ambito di quest’accordo, abbiamo realizzato le pensiline. Non abbiamo al momento altri accordi del genere”. Risultati? “Una totale approvazione”, sia da parte dell’operatore che gestisce i mezzi, sia da parte dei cittadini.

Il progetto messo a punto a Viterbo ed una delle pensiline, quella vicino a porta Romana, concretizzate
Il progetto messo a punto a Viterbo ed una delle pensiline, quella vicino a porta Romana, concretizzate
Il caso di Montecatini Terme…
…e quello di Sofia
Il sito della Pantacz
           


Il passato che ritorna
02 Dic 2010 12:36 - LIBRI E CATALOGHI
Da lettere e appunti i ricordi di un medico di mezza età. È il romanzo di Ignazio Grumara
La copertina del libro, giunto alla seconda edizione
La copertina del libro, giunto alla seconda edizione

Alla morte del padre, un medico di mezza età, ormai libero e quasi solo, si sorprende che il suo lutto sia come invaso dai ricordi passionali di quasi cinque anni prima. È costretto a rivedere lettere ed appunti scritti convulsamente in meno di due mesi, poi dimenticati e ripresi per il succedersi di molte altre vicende, anche lavorative. Non riesce ancora a ritrovarne il significato, neppure tra le pieghe dell’esistenza successiva, per molti versi tempestosa ma sempre più opaca e senza certe ineffabili emozioni. L’unico filo conduttore è, invece, quello con l’attualità, scoprendo serenamente che i medesimi valori di allora hanno resistito alle prove più amare, coincidendo con quelli paterni.

È la trama di “Lettere sotto la pelle” (350 pagine, 14,00 euro), il romanzo di Ignazio Grumara che ora Cicorivolta ripropone in una seconda edizione, ampliata e integrata.

Il romanzo di un decennio intenso, “inizialmente sospeso tra sogno e realtà, si focalizza -spiega l’autore- su cinque indimenticabili ritratti femminili e sull’epistolario del protagonista; ma i chiaroscuri della vita «e l’alterna onnipotenza delle umane sorti» investono con forza anche il suo lavoro, i personaggi apparentemente minori e i valori della società odierna. Tra figure e sfondo, trame palesi ed occulte, sceglierà quindi il lettore: senza fermarsi alla prima impressione, per capire una storia in cui «tout se tient»”.

           


Diari ed epistolari a concorso. Ma solo se toscani
02 Dic 2010 06:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da Firenze il bando destinato a valorizzare le testimonianze degli emigrati all’estero

L’iniziativa è firmata dalla Regione Toscana
L’iniziativa è firmata dalla Regione Toscana

Diari di viaggio in forma di racconto, ma anche di autobiografia, intervista, testo di ricerca e naturalmente epistolario. Sono le categorie ammesse al concorso letterario riservato ai giovani toscani nel mondo.

Organizzato dalla Regione Toscana, intende raccogliere le storie dei tanti che hanno abbandonato il territorio per cercare lavoro e fortuna altrove, o che magari sono partiti per spirito di avventura o amore. Si intitola “Maledetti toscani”, richiamando così il saggio del giornalista e scrittore pratese Curzio Malaparte, e per partecipare c’è tempo fino al 28 febbraio.

“È il modo a cui abbiamo pensato per non lasciare nell’oblio le storie di tanti padri, madri, nonni e nonne o degli stessi giovani toscani che ancora oggi risiedono all’estero”, spiega l’assessore ai rapporti con i toscani nel mondo, Riccardo Nencini.

Le opere devono essere inedite, non ancora pubblicate e libere da diritti. Potranno essere scritte in italiano oppure nella lingua madre del Paese di residenza. Ogni autore ha facoltà di presentare una sola opera e tutti i concorrenti devono discendere obbligatoriamente da antenati toscani per almeno uno dei genitori, avere tra i 18 e i 30 anni e risiedere stabilmente oltre i confini nazionali. I testi potranno essere scritti anche a più mani.

La commissione giudicante coinvolgerà rappresentanti dell’Amministrazione regionale, delle comunità dei toscani all’estero nonché personalità del mondo intellettuale ed accademico; tre i premi in palio: 3.000 euro al primo classificato, 1.500 al secondo e 500 al terzo. Oltre, naturalmente, alla pubblicazione.

L’archivio di Curzio Malaparte, finito a Milano
Il bando completo (file pdf)
           




Tra telegrafo e fax, pensando alla posta elettronica
01 Dic 2010 20:34 - APPUNTAMENTI
Dall’Ottocento ad oggi, la comunicazione a distanza presentata al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa
Il Museo di Trieste ha allargato l'area telegrafica
Il Museo di Trieste ha allargato l'area telegrafica

Telegrafia, roba d’antan? Si direbbe di no, a giudicare dalle persone che questo pomeriggio a Trieste sono intervenute alla presentazione dell’ampliamento al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa. Attivo, come ha ricordato la sua direttrice, Chiara Simon, da tredici anni. Certo, alcuni ex dipendenti, come la signora agli apparecchi di ricezione quella notte in cui arrivò la notizia della morte di Benito Mussolini o quando la macchina, quasi miracolosamente, stampò la foto dell’incoronazione di Elisabetta II, sono venuti soprattutto per ricordare quanto avevano vissuto o visto. Un altro operatore a riposo ha spiegato di come, una o due volte all’anno, doveva andare a Miramare per controllare una cabina, ormai abbandonata ma giudicata ancora strategica. Da lì partiva il vecchio cavo imperialregio che raggiungeva la Dalmazia e Corfù. Pare avessero costruito la linea per servire la mitica Sissi, quando scendeva sul mare.

All’incontro, però, vi hanno partecipato anche ragazzi, e questo dimostra attenzione per gli esordi di un cammino che prosegue ancora oggi.

“La telegrafia -ha detto uno dei relatori, Mario Coglitore, ricercatore attivo nell’ambito di Poste italiane- è la storia di tutto quanto è venuto dopo”. Per un americano o un europeo di metà Ottocento era una cosa imprescindibile. Riempire le campagne di pali rappresentava un’epopea; srotolare cavi negli oceani per collegare i continenti costituiva un’epopea nell’epopea. “Come oggi con internet, in quei conduttori passavano notizie diplomatiche, ufficiali, commerciali, personali...”. L’obiettivo, nel 1865 con la nascita dell’Unione internazionale telegrafica, era avere il controllo sulle reti, anche dove si interrompevano per qualche ragione. In tale crescendo, spicca la figura di Guglielmo Marconi, che nel 1893 progetta di abbandonare i fili per utilizzare le onde: al ministero delle Poste italiano non considerano la sua idea, e lui si rivolge a Londra, che invece capisce. Ancora adesso, l’Uit, la quale nel frattempo ha esteso il raggio d’azione dai telegrafi alle telecomunicazioni, “è attivissima. Se oggi telefoniamo, abbiamo il telefono in casa, è perché siamo debitori di quella storia”. Insomma, “chi controlla le comunicazioni, controlla il pianeta”.

Marco Zanettovich, invece, si è occupato degli aspetti più spiccioli, esaminandoli con l’occhio del collezionista. “Cosa centra il fax con la posta?”, si è chiesto. Il collegamento -è stata la sua risposta- è evidente in diversi aspetti, uno dei quali rappresentato dal servizio che ancora oggi Poste italiane fornisce a chi non ha un proprio apparecchio ma ricorrere a quello che un tempo si chiamava “Bureaufax”. “La parola «facsimile» -ha aggiunto- viene dal latino, e significa «fai qualcosa di simile», una copia. A metà degli anni Ottanta del Novecento lo strumento era destinato alle attività commerciali e chi lo gestiva era la Sip, che fece addirittura un elenco specifico degli utenti. Nel 1983 noleggiare un apparecchio costava tra le 180 e le 300mila lire al mese; quattro anni dopo con 10 milioni se ne acquistava uno. Oggi pagando 60,00 euro si ottiene uno strumento con prestazioni decisamente superiori, programmabile e dotato di memoria, senza considerare i multifunzione che possono servire da fotocopiatrice a colori, scanner e si collegano al pc. Anche la velocità di trasmissione nel tempo è cambiata, e gli esperti identificano quattro gruppi di modelli: il primo, il più vecchio, impiegava sei minuti per spedire una pagina, con i più recenti bastano trenta secondi. Tempi comunque infiniti, se paragonati alle potenzialità di una e-mail...

La cultura materiale, dunque, come riferimento per il futuro, come biglietto da visita, e perché no come storia d’impresa. Anche secondo la società per azioni Poste italiane. Che ora -lo ha annunciato la responsabile per la comunicazione nel Triveneto, Patricia Da Rin- guarda con una nuova attenzione agli edifici postali: complice il centocinquantesimo della struttura, creata appunto nel 1862, sta progettando una mostra per valorizzarli.

Due momenti della presentazione, svoltasi questo pomeriggio a Trieste: sopra Mario Coglitore, sotto Marco Zanettovich
Due momenti della presentazione, svoltasi questo pomeriggio a Trieste: sopra Mario Coglitore, sotto Marco Zanettovich
L'annuncio dell'iniziativa
L’attuale servizio fax offerto da Poste italiane
Le schede di approfondimento (file pdf)
           


La Svizzera dice addio alle macchinette
01 Dic 2010 19:02 - DALL'ESTERO
Le ultime scompariranno nei primi mesi del 2011. Intanto, ai canali di distribuzione si aggiungono le edicole della Naville
Macchinette d’oltralpe addio (© foto: Museo della comunicazione, Berna)
Macchinette d’oltralpe addio (© foto: Museo della comunicazione, Berna)

Non solo in Vaticano, dove ormai le due macchinette per i francobolli esistenti sono quasi sempre fuori uso. Anche in Svizzera il servizio non soddisfa più; perciò ne viene annunciato l’addio.

Una scelta già introdotta da alcuni anni e adesso giunta alla fase terminale. Non è un caso se lo stesso operatore elvetico parla di strumenti “ormai tecnicamente obsoleti, sempre meno utilizzati e soggetti ad atti di vandalismo. Il materiale di consumo e di ricambio per questi apparecchi è inoltre fuori produzione da anni. Di conseguenza la Posta ne prevede lo smantellamento in tutto il Paese tra gennaio e fine aprile 2011”.

Per un canale ormai in fase di archiviazione, un altro si amplia: da oggi le cartevalori (libretti da dieci pezzi delle categorie “A” e “B”, oppure tagli singoli per l’estero da 1,40 franchi) sono disponibili anche presso le edicole della Naville.

I circa centottanta punti della catena romanda vanno ad aggiungersi ai mille k-kiosk di Valora, sull’argomento già impegnati dal 2002. E il supporto funziona, visto che di recente il contratto è stato rinnovato per altri tre anni. Senza dimenticare le quattro filiali Migros Aare, situate a Köniz presso Berna, Schwarzenburg, Chly Wabere (comune di Köniz) e Belp. Nell’ambito di un progetto pilota, sono attrezzate dall’agosto scorso con gli stessi carnet; “nei prossimi mesi si deciderà se la vendita potrà continuare o persino estendersi ad altre sedi”.

Le produzioni dentellate sono disponibili, inoltre, nelle strutture postali, nelle agenzie (Posta presso un partner) e agli uffici filatelici. Si aggiungono il Philashop per l’ordinazione on-line di segni di valore e “Webstamp”, che consente di creare e stampare esemplari personalizzati.

L'operatore elvetico punta ad una diversa distribuzione delle cartevalori (© foto: La posta svizzera)
L'operatore elvetico punta ad una diversa distribuzione delle cartevalori (© foto: La posta svizzera)
La situazione in Vaticano
Il calo registrato oltralpe due anni fa
           




Una strenna natalizia... firmata
01 Dic 2010 11:29 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
2.500 autografi italiani dal 1800 al 2000 tra cui i protagonisti dell’Unificazione d’Italia di cui ci si appresta a celebrare i 150 anni
Alcuni esempi in copertina
Alcuni esempi in copertina

Garibaldi e Mazzini “valgono” più di Cavour e Vittorio Emanuele II: almeno in termini di quotazioni delle rispettive firme sul mercato degli autografi. A permettere di stilare curiose classifiche fra i personaggi famosi della storia italiana dall’Ottocento ad oggi è il Catalogo degli autografi italiani, edito in questi giorni dalla C.I.F. srl (una casa editrice molto nota nel settore collezionistico e specialmente in quello filatelico, per il quale produce annualmente il “Catalogo Unificato” - tel. 02.877139).

Per la prima volta viene pubblicato uno studio sistematico, appositamente realizzato per coloro che sono già collezionisti di autografi o vogliano avvicinarsi a questa forma di raccolta di testimonianze storiche uniche, con l’intento di fornire una guida e un aiuto per capire il valore di ogni singolo autografo. L’interesse generale per la storia, e quindi anche per le lettere scritte da personaggi che hanno “fatto” l’Italia, rende quest’opera una guida importante anche per gli studiosi. Tuttavia risulta interessante e curioso per chiunque scoprire quanto vale la firma di Mussolini, piuttosto che quella di Paolo VI, oppure di De Gasperi o di Fausto Coppi, facendo di questo volume (418 pagine, 29 euro) un’idea originale anche per una strenna natalizia.

Il catalogo in complesso fornisce le valutazioni degli autografi di circa 2.500 personaggi italiani non più viventi, dal 1800 al 2000, appartenenti a tutti i campi della storia, della cultura, dell’arte e dello sport, elencati in ordine alfabetico. Ai vari soggetti è stata associata, per oltre 1.000 nominativi, la riproduzione fotografica della firma originale; essenziali dati biografici sono invece riportati per tutti i personaggi citati. Per i personaggi più importanti la scheda valutativa è più ampia e completa, con diverse riproduzioni di manoscritti e, ove necessario, con divisione delle valutazioni per periodi storici.

Una pagina del catalogo e i protagonisti dell’Unificazione d’Italia
Una pagina del catalogo e i protagonisti dell’Unificazione d’Italia
La scheda del catalogo
Il sito della casa editrice
Il comunicato stampa (file pdf)
           


Il Natale raggiunge la marcofilia
01 Dic 2010 06:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Già decine i bolli annunciati qua e là per promuovere singole iniziative o caratterizzare gli invii augurali

Alcune località, come Bressanone e Collalbo (Bolzano), hanno cominciato ad utilizzarli da qualche giorno per promuovere appuntamenti specifici. Ma il grosso arriva ora ed altri luoghi, è facile immaginarlo, si aggiungeranno nelle settimane a venire. Anche dal punto di vista marcofilo, ormai, si guarda al periodo natalizio.

È il caso di Cagliari, Cesenatico (Forlì-Cesena), Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) o Viareggio (Lucca), tanto per citare alcuni esempi dove uffici postali distaccati intendono sottolineare manifestazioni religiose oppure, accadrà a Brunico (Bolzano), Salerno, Trecastagni (Catania), gli immancabili mercatini.

In più, già da oggi si aggiungeranno i bolli standard a taglio religioso e laico, che richiamano direttamente i francobolli usciti il 29 ottobre. Da Bologna a Caltanissetta, da Fano (Pesaro e Urbino) a Monselice (Padova), sono decine i centri cui sono state destinate una o entrambe le impronte. Anche in questo caso, i numerosi posti annunciati non sono che i primi; faranno da battistrada a quelli ancora mancanti. In base all’esperienza, il periodo di impiego effettivo sarà variabile, ma in genere capace di coprire le festività, almeno fino al 31 dicembre.

Alcuni degli annulli già resi noti; gli ultimi due -utilizzati identici in numerosi centri- si richiamano direttamente alla serie di francobolli
Alcuni degli annulli già resi noti; gli ultimi due -utilizzati identici in numerosi centri- si richiamano direttamente alla serie di francobolli
Gli auguri in formato dentello
           




Quaranta centesimi contro l’aids
30 Nov 2010 23:46 - DALL'ESTERO
A tanto ammonta il francobollo che domani, per la ricorrenza mondiale, varerà la Slovacchia
La carta valore slovacca, in vendita da domani
La carta valore slovacca, in vendita da domani

Non sono frequentissime le produzioni dentellate riguardanti argomenti di natura sociale, ad anche le campagne informative nei confronti della sindrome da immunodeficienza acquisita non fanno eccezioni.

Alcune arrivano in vista dell’1 dicembre, quindi in occasione della “Giornata mondiale per la lotta all’aids”. Per domani, quando si consumerà l’edizione 2010 della ricorrenza, si è prenotata ad esempio la Slovacchia, pronta a distribuire un 40 centesimi dall’immagine simbolica.

E l’Italia? Ferma con il francobollo da 650 lire uscito il 13 gennaio 1989, utilizzerà un diverso richiamo postale, 47mila copie di una cartolina. È fra gli strumenti scelti per concretizzare la nuova campagna di comunicazione, presentata questa mattina. Campagna che -spiegano dal ministero alla Salute- “ha l’obiettivo di contrastare l’abbassamento dell’attenzione della popolazione italiana nei confronti del problema” e “di promuovere una assunzione di responsabilità nei comportamenti sessuali. L’intento è soprattutto quello di incentivare i giovani adulti (30-40 anni), di qualunque orientamento sessuale, italiani e stranieri, ad effettuare il test hiv”. L’immagine presenta il palmo della mano quando arresta il pugno che simboleggia la minaccia del contagio.

Due mesi fa l’emissione dei Paesi Bassi
Così il ministero italiano alla Salute
           


“Chicagopex” - E per “Sicilia 1859” è oro
30 Nov 2010 19:02 - APPUNTAMENTI
È stato uno dei quattro titoli proposti da Vaccari srl, unica realtà italiana che ha accettato la sfida firmata dalla Chicago philatelic society

Archiviata l’edizione 2010 di “Chicagopex”, svoltasi dal 19 al 21 novembre, è il momento dei bilanci. Anche questa volta, per l’appuntamento voluto dalla Chicago philatelic society c’era solo Vaccari srl a tenere alti i colori nazionali.

Quattro i titoli presentati nella classe letteratura, tutti editi dall’azienda vignolese. Erano: “Sicilia 1859 - Comparative plates of stamps” (di Paolo Vaccari), che ha ottenuto l’oro; “Italian perfins 2009 - Catalogue of trade perforations on stamps of the italian area with evaluations” (Enrico Bertazzoli, Beppe Ermentini, Gianluigi Roncetti), meritevole del vermeil; “Catalogue of Zeppelin mail of Italy, Italian Colonies, San Marino, Vatican City 1929-1939” (Fiorenzo Longhi), cui è andato l’argento e “211 Days in space - Anatoli N.Berezovoy - The diary, mail and history” (Silvia Vaccari) al quale la giuria ha tributato il bronzo argentato.

I quattro titoli che hanno varcato l'oceano Atlantico
I quattro titoli che hanno varcato l'oceano Atlantico
Tutti i libri editi da Vaccari srl
Il sito della manifestazione (in inglese)
La lista completa dei risultati (in inglese)
           




Tnt post Italia versus Poste italiane: deciso il rinvio
30 Nov 2010 12:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’Antitrust non chiuderà la procedura riguardante il “Posta time” entro il 31 gennaio; il termine ultimo scivola al 31 luglio. Intanto, deve gestire il problema del suo vertice
L'Agcm (qui il presidente Antonio Catricalà) ha deciso di rinviare le conclusioni
L'Agcm (qui il presidente Antonio Catricalà) ha deciso di rinviare le conclusioni

L’impegno assunto in luglio dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato era esaminare entro il 23 dicembre i documenti presentati a suo tempo da Poste italiane e chiudere il procedimento con il 31 gennaio. Ma così non sarà.

“Considerata la complessità delle fattispecie oggetto del procedimento e della documentazione acquisita”, la vicenda che divide Tnt post Italia dalla società guidata da Massimo Sarmi subirà un rinvio, dando come nuova scadenza il 31 luglio 2011. L’istruttoria, che ha visto la referente tricolore del gigante arancione ricorrere all’Agcm, riguarda il “Posta time”, servizio di Poste italiane che appare troppo simile al “Formula certa” della concorrente, dedicato agli invii da consegnare entro data e ora sicure con certificazione dell’avvenuto recapito. Protestando, al tempo stesso, per “un insieme di comportamenti ostruzionistici”.

La medesima Antitrust in questi giorni sconta problemi di vertice: il 18 novembre il Consiglio dei ministri aveva indicato come nuovo presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Antonio Catricalà. Il quale -secondo fonti giornalistiche- avrebbe scritto a Silvio Berlusconi dicendo di voler restare all’Agcm fino al termine del mandato.

L'avvio dell'istruttoria nell'ottobre 2009
Luglio 2010, gli impegni presentati da Poste italiane
Le indicazioni emerse dal Consiglio dei ministri sull'Autorità per l'energia elettrica e il gas
           


Spotorno in “mini”
30 Nov 2010 02:18 - APPUNTAMENTI
Sessantadue le collezioni a sedici fogli che si sono prenotate per l’esposizione nazionale e di qualificazione, in calendario tra l’11 e il 12 dicembre
Tre i partner della manifestazione
Tre i partner della manifestazione

Risulterà, sostanzialmente, l’ultima gara dell’anno: è quella organizzata a Spotorno (Savona) dall’11 al 12 dicembre grazie all’impegno di Circolo filatelico spotornese e Unione filatelica ligure.

E si caratterizza per un aspetto: è “la prima manifestazione nazionale a concorso dedicata esclusivamente alle collezioni da un quadro”, sottolinea dalla Federazione fra le società filateliche italiane il delegato Paolo Guglielminetti. Parlando di “notevole successo”, in quanto le iscrizioni pervenute complessivamente nelle due sezioni, esposizione nazionale e di qualificazione, risultano sessantadue. Tutte, come da regolamento, nella versione a sedici fogli.

La parte del leone è della storia postale, con quaranta partecipazioni, mentre filatelia tematica e tradizionale conteranno undici studi ciascuna. Verranno esaminate da Giorgio Khouzam (presidente della giuria), Enrico Carsetti, Emanuele Gabbini e Marco Occhipinti (membri), affiancati da Andrea Mori quale aspirante giurato; commissario federale è lo stesso Paolo Guglielminetti.

Che, a proposito delle minicollezioni, aggiunge: “hanno rappresentato una delle maggiori novità espositive degli ultimi anni”, avendo debuttato, perlomeno in Italia, a Vasto nel 2003. Finora, quindi senza contare “Spotornofil”, le partecipazioni sono state in totale 217, ospitate in quattordici diversi allestimenti nazionali. Una media di circa quindici o sedici titoli per evento, con un progressivo sviluppo negli ultimi periodi, culminato con il massimo di trentaquattro presenze riscontrato a “Milano 2010”. “Un trend crescente come quello evidenziato non poteva che portare a pensare ad una esposizione autonoma”.

L’iniziativa sarà ospitata al Centro congressi palace in via Aurelia 121; ad ingresso libero, rispetterà gli orari 9.30-18 il sabato e 9.30-17 la domenica.

L'annuncio dell'iniziativa
Tutti i collezionisti in gara (file pdf)
           




Poste mobile ora guarda all’ambiente
29 Nov 2010 20:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il quinto modello in catalogo realizzato per il 75% con materiali di recupero
Il nuovo telefonino firmato Poste mobile
Il nuovo telefonino firmato Poste mobile

Si allarga sempre più il catalogo di Poste mobile dei cellulari con marchio proprio. Dopo otto mesi dal primo, ha varato il quinto modello, il “Pm1005 eco”.

Come suggerisce il nome, si rivolge ad una clientela sensibile nei confronti delle tematiche ambientali. È costruito per il 75% con materiale riciclato e impiega anche energia solare. Pure la confezione e il manuale d’uso sono realizzati interamente con prodotti eco-compatibili. All’interno della confezione figurano, inoltre, una bustina e le istruzioni per smaltire in modo appropriato il vecchio telefonino.

Dal punto di vista tecnico, è un dual band gsm della cinese Zte; ha dimensioni contenute (107x45x18,6 millimetri) e pesa meno di 90 grammi. La batteria agli ioni di litio consente di parlare fino a 330 minuti senza ricaricare, oltre a garantire un’autonomia in standby di 180 ore. Il display, da 1,5” a 65.000 colori, si associa alla radio ed ai giochi integrati che ne consentono l’utilizzo per finalità di svago. Supporta inoltre varie funzioni, come i servizi “Semplifica” della stessa Poste mobile.

Il costo è di 59,90 euro, cui è abbinata la promozione che restituisce 60,00 euro in bonus di traffico se, entro il 31 dicembre, si abbandona il precedente operatore. Parte del prezzo di vendita sarà devoluto a sostenere il “Sistema oasi” del Wwf.

Il catalogo in otto mesi: il “Pm1001”…
…i “Pm1002” e “Pm1003”…
…e il “Pm1004”
           


Trieste si rinnova, e punta alla... telegrafia
29 Nov 2010 14:04 - APPUNTAMENTI
Il Museo ospitato alle Poste centrali amplia l’area dedicata ai vecchi strumenti; alle 17 di mercoledì 1 dicembre l’inaugurazione e due approfondimenti dedicati all’Uit e al facsimile
Foto d'antan: un'addetta alla telescrivente…
Foto d'antan: un'addetta alla telescrivente…

La telegrafia non interessa più? Difficile affermarlo. Ancora oggi si svolgono campionati di livello internazionale per i più veloci (due anni fa furono ospitati a Pordenone) ed a livello collezionistico Valter Astolfi -lo ha confermato a «Vaccari news» il presidente dell’Aicpm, Piero Macrelli, proprio questa mattina- sta lavorando ad un volume sul servizio durante gli Antichi Stati ed il Regno d’Italia.

Non stupisce che, a Trieste, il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa ingrandisca proprio tale sezione. Attivo da tredici anni ed inserito nel circuito dei Civici musei di storia e arte cittadini, ha aggiunto all’allestimento due nuove apparecchiature, un telex e un fax, oltre alla descrizione della stazione fototelegrafica Pt inaugurata l’1 gennaio 1953, una fra le prime in Italia.

Tali novità -ricordano dall’istituzione- “vanno ad aggiungersi ai telegrafi e agli altri strumenti che hanno tipicizzato la comunicazione dello scorso secolo. Il percorso della telegrafia è ormai storia. Partendo dal telegrafo Morse, nuovi strumenti si sono via via affermati: telescrivente, telex, fax, sino all’odierna posta via mail certificata, tecniche e apparecchiature sempre più sofisticate che hanno permesso e permettono di comunicare con sempre maggiore velocità e efficienza”.

L’ampliamento verrà presentato pubblicamente alle ore 17 presso la stessa struttura culturale, che si trova alle Poste centrali, in piazza Vittorio Veneto 1.

L’incontro sarà integrato da due approfondimenti, intitolati: “Origini e sviluppo dell’Unione internazionale e telegrafica” e “Il facsimile - Il giro del mondo in meno di un minuto”. Dall’ufficio comunicazione Nord Est di Poste italiane Mario Coglitore presenterà una relazione dedicata all’Unione internazionale delle telecomunicazioni (Uit), la più antica fra le agenzie specializzate che oggi fanno capo alle Nazioni Unite. Nata nel 1865, precedette di trent’anni i primi collegamenti senza fili; si rese necessaria per regolamentare il rapido sviluppo internazionale di radio e telecomunicazioni, compito divenuto via via sempre più complesso e articolato. Il collezionista e appassionato di telefonia mobile Marco Zanettovich racconterà, invece, vicende e applicazioni del servizio di telefax, il sistema che permette di trasmettere e ricevere a distanza, attraverso la linea telefonica, copie conformi all’originale.

…la stazione fototelegrafica inaugurata a Trieste l'1 gennaio 1953
…la stazione fototelegrafica inaugurata a Trieste l'1 gennaio 1953
Il 6° Campionato internazionale di telegrafia ad alta velocità, svoltosi a Pordenone
Le anticipazioni dell'Aicpm sul lavoro di Valter Astolfi
Le comunicazioni del passato analizzate al recente appuntamento sullo Stelvio
           




L’Aicpm festeggia i soci fondatori
29 Nov 2010 10:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ai protagonisti del 1974 consegnato un ricordo; intanto, il sodalizio si avvicina a quota ottocento soci. Il bilancio dell’anno e i programmi per il 2011
L'assemblea si è tenuta sabato
L'assemblea si è tenuta sabato

Sabato scorso la riunione dei soci e l’attribuzione di due gran premi all’interno di “Verona 2010”, la mostra allestita durante il convegno commerciale di “Veronafil”. Ed ora il quadro della situazione, presentato a “Vaccari news”. Tempo di bilanci, ma guardando al 2011, per l’Associazione italiana collezionisti posta militare.

“Sono felice -ammette il presidente, Piero Macrelli- di come le cose stiano andando. Negli ultimi due mesi abbiamo fatto settanta nuovi soci, ed una ventina soltanto nel fine settimana, proprio durante «Veronafil». Ora stiamo raggiungendo gli ottocento iscritti, cifra che conferma l’Aicpm come la più corposa società del settore”.

Da sei anni la quota è fissata a 40,00 euro, ed anche per il 2011 non verrà ritoccata. “In cambio, questa volta gli aderenti hanno ottenuto i quattro numeri, più uno speciale, del trimestrale «La posta militare», cui a Verona si è aggiunto il poderoso lavoro di Luigi Sirotti intitolato «La Repubblica sociale italiana»” (già 240 le copie consegnate ai soci che le avevano prenotate). Senza dimenticare i servizi interni, come la ricerca e la cessione del materiale ed il momento espositivo.

E per l’anno prossimo? “Confermiamo sostanzialmente quanto già proposto; stiamo lavorando sul nuovo volume, seguito da Valter Astolfi e riguardante uno dei servizi meno conosciuti, quello dei telegrafi, e la sua evoluzione dagli Antichi Stati al Regno d’Italia. Se poi dovesse saltare fuori un’altra proposta interessante, potrebbe starci... Confermiamo anche la mostra, un aspetto che ci sembra importante; non è un caso se abbiamo appena attribuito due gran premi, andati a Renato Giacomantonio e Antonio Ferrario. Dopo il salto nel 2009, speso per organizzare il «Festival internazionale della filatelia», nel 2010 siamo tornati a Verona, dove è stato fatto qualcosa di più: abbiamo voluto ricordare la nascita della stessa Aicpm, avvenuta nel 1974 a Prato, ringraziando con un presente tutti i soci fondatori rimasti. Alcuni l’hanno ritirato proprio sabato sera durante il palmarès”.

“Ciò che ci dà la spinta -conclude il presidente- è la soddisfazione dei soci: apprezzano quello che viene fatto e ci invogliano a fare sempre di più”.

Due aspetti della manifestazione Aicpm di Verona: la riunione e, sotto, i soci presenti al palmarès che nel 1974 a Prato fondarono il sodalizio. Da sinistra: Adolfo Franchi, Aldo Cecchi, Vanni Alfani, Valter Astolfi, Maurizio Tecardi, Piero Macrelli, Roberto Colla, Giorgio D'Agostino, Fiorenzo Longhi ed Ercolano Gandini
Due aspetti della manifestazione Aicpm di Verona: la riunione e, sotto, i soci presenti al palmarès che nel 1974 a Prato fondarono il sodalizio. Da sinistra: Adolfo Franchi, Aldo Cecchi, Vanni Alfani, Valter Astolfi, Maurizio Tecardi, Piero Macrelli, Roberto Colla, Giorgio D'Agostino, Fiorenzo Longhi ed Ercolano Gandini
“Verona 2010”: i risultati
L'annuncio dell'allestimento
Il sito dell'Aicpm
           


“Alla prima signorina che incontra in via Venezia”
29 Nov 2010 00:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’inconsueta indicazione rivolta al portalettere presente su una cartolina in franchigia della Prima guerra mondiale, timbrata il 29 novembre del 1916
Edo Mezzera, scopritore dell'inconsueta cartolina
Edo Mezzera, scopritore dell'inconsueta cartolina

“Prego al postino di dare questa cartolina alla prima signorina che incontra in via Venezia - Milano”. È quanto si legge, in luogo dell’indirizzo consueto, su una cartolina in franchigia spedita dal XII Corpo d’armata il 20 novembre 1916, novantaquattro anni fa esatti. A scriverla, il giorno precedente, fu un alpino schierato in provincia di Udine (allora non ci si era ancora resi conto che sarebbe stato meglio non dare indicazioni così precise sulle missive, ma tant’è). Impegnato -come gli altri commilitoni- a “difendere la nostra cara Patria, a difendere il re”, chiede alla sconosciuta un sostegno psicologico, una risposta.

A mostrarla è Edoardo Mezzera, nato nel 1961 e collezionista di lungo corso. “È stato uno dei primi fortunati ritrovamenti dovuti alla mia curiosità, l’acquistai nel 1984 in via Armorari a Milano, per la folle cifra di 1.000 lire tonde tonde. Da allora spesso mi sono imbattuto in indirizzi e testi curiosi, spiritosi o tragici, come le missive di uno dei pochi sopravvissuti della divisione Acqui rimasto a Cefalonia, acquistate in blocco a «Veronafil» da un poco preparato venditore siciliano... Ritengo ogni oggetto che acquisto una fonte di accrescimento per la mia cultura, grazie alle domande che mi induce a pormi e cui cerco con l’entusiasmo dell’appassionato di dare risposta”.

“Amo la storia. Il passaggio dalla storia al collezionismo è stato per me una naturale conseguenza di questa mia passione. La storia può essere compresa attraverso le parole di chi l’ha vissuta ed attraverso gli oggetti che sono serviti per compierla. Per mezzo di questa semplice equazione credo di poter spiegare il perché ed il come il mio collezionare non sia solo un mero raccogliere oggetti (siano essi monete, francobolli, cimeli o quant’altro) fine a se stesso, ma soprattutto una voglia di capire a cosa essi siano effettivamente serviti nel periodo in cui furono usati e quale messaggio possano dare a noi oggi. Si dice spesso che il collezionismo sia una pratica da «vecchi», in quanto il mondo moderno non ha tempo e voglia di studiare il passato ed apprenderne gli insegnamenti, tutto teso com’è verso un futuro fatto di tecnologia e scienza, senza spazio per la visione umanistica della vita che tanto appassiona il vero collezionista. È ben vero, però, che se non comprendiamo quello che ci ha preceduto ben difficilmente potremo evitare di ripetere gli errori (e gli orrori) di cui la nostra storia, anche recente, è piena. Per me il collezionismo è raccogliere pezzetti di storia ed interpretarli a modo mio, per il semplice piacere di farlo”.

Oggi le raccolte più importanti di Edo Mezzera riguardano la storia degli alpini, le lettere dei soldati italiani durante la Seconda guerra mondiale, le missive degli internati militari in Germania, le cartoline che riguardano Sondrio e il vicino canton Grigioni. E poi le collezioni non convenzionali come la storia postale dello Zeppelin, Trieste “A” e “B”, “Pro patria” e “Pro juventute” svizzere, la Somalia Afi, di cui è sicuro “che prima o poi verrà il momento di gloria”.

I due lati del messaggio, affidato al servizio postale il 29 novembre 1916
I due lati del messaggio, affidato al servizio postale il 29 novembre 1916
La sua recente attività espositiva a Chiavenna…
…e sullo Stelvio
           




Ritorno fatale per Enrico Archilli
28 Nov 2010 17:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il noto collezionista è morto ieri sera dopo esser uscito dalla manifestazione veneta

Ancora ieri sera si aggirava tra gli stand di “Veronafil” per incontrare amici e conoscenti e magari scovare qualche pezzo... interessante. La disgrazia è avvenuta poco dopo, sul treno che l’avrebbe portato a casa.

È morto Enrico Archilli, noto -anche se non esponeva i suoi lavori- collezionista di Toscana. Aveva settantaquattro anni, essendo nato nel 1936.

Il figlio Nicola -la passione è rimasta in famiglia- è tra i proprietari della casa d’aste Ap e tra gli azionisti della Sassone.

           


Una mostra intera in 424 pagine
28 Nov 2010 07:08 - LIBRI E CATALOGHI
È il libro “Progetto Dante”; raccoglie le trentaquattro minicollezioni che il Cift ha dedicato all’Inferno
La trilogia comincia con l'Inferno
La trilogia comincia con l'Inferno

Per una volta, la mostra vista non in piedi e di fretta, magari in un ambiente buio o con i faretti che “sparano” sui vetri. Ma comodamente seduti, dove e quando si preferisce. È “Progetto Dante - La Divina commedia attraverso la filatelia tematica”, l’iniziativa del Centro italiano filatelia tematica a trentacinque teste. Tanti sono i collezionisti che hanno lavorato sui trentaquattro canti dell’Inferno del “Sommo poeta”. Ognuno (tranne un caso, nel quale i filatelisti sono stati due) si è concentrato su un canto dell’opera trasformandolo in minicollezione da dodici fogli e, pur mantenendo un’impostazione grafica condivisa con gli altri partecipanti, ha messo del proprio. In fatto di fantasia e di materiale.

Il risultato si è visto a “Romafil”, dove l’insieme è stato proposto sotto le classiche bacheche, ma -grazie a Poste italiane- è diventato anche un libro di 424 pagine a colori, in vendita a 18,00 euro.

Visti dall’esterno, due gli obiettivi che, con l’iniziativa, il Cift ha focalizzato: da una parte -spiega il presidente, Luciano Calenda- “è stato mettere in evidenza le enormi potenzialità della filatelia in generale e di quella tematica in particolare”. Il secondo, è divulgare l’opera tra gli alunni delle medie inferiori e superiori che si accingono a studiare, secondo i rispettivi programmi, la più importante opera dell’Alighieri. “Può essere un’occasione formidabile per far conoscere la filatelia, con tutte le sue sfaccettature e le sue componenti, agli studenti, serbatoio di potenziali collezionisti difficilmente raggiungibile con altri sistemi” .Non è un caso se, dopo la Città Eterna, l’esperienza espositiva è stata ripetuta già a Montecatini Terme (Pistoia) ed ulteriori occasioni potrebbero aggiungersi.

Ed ora si guarda avanti, perché l’avventura... “proseguirà nei prossimi due anni con il Purgatorio ed il Paradiso”.

Ognuno dei trentaquattro canti è stato trasformato in minicollezione da dodici fogli
Ognuno dei trentaquattro canti è stato trasformato in minicollezione da dodici fogli
La scheda del volume
La presentazione a Roma dell'iniziativa editoriale
La recentissima mostra a Montecatini Terme
           




Pioggia di ori grande su Verona
27 Nov 2010 23:01 - APPUNTAMENTI
Ben dieci quelli attribuiti dalla giuria. Gran premio a Franco Faccio, Renato Giacomantonio e Antonio Ferrario
Tre i gran premi attribuiti: a Franco Faccio (a destra, con il commissario federale Marco Occhipinti) per l'esposizione di qualificazione…
Tre i gran premi attribuiti: a Franco Faccio (a destra, con il commissario federale Marco Occhipinti) per l'esposizione di qualificazione…

Una giuria generosa quella che ha esaminato le collezioni esposte in questo fine settimana a “Verona 2010”.

Diretta da Valter Astolfi (vi hanno partecipato Ercolano Gandini, Giorgio Khouzam, Mario Mentaschi, Aniello Veneri e -in qualità di allievo- Franco Napoli), la commissione ha riconosciuto ben dieci ori grande.

Due sono andati nell’esposizione di qualificazione, attribuiti rispettivamente a Franco Faccio (presente con lo studio “I difficili rapporti postali tra Pontificio ed Austria - giugno 1859 - settembre 1870”, che ha ottenuto 91 punti) e, nella sezione da un quadro, ad Antonio Ferrario (“Il servizio «d’emergenza» della Compagnia Fraissinet (1860-1861)”, 90).

Gli altri, invece, sono stati individuati nel percorso riservato agli iscritti all’Associazione italiana collezionisti posta militare. I primi sei attribuiti fra i lavori a dimensioni standard, secondo la classifica: Federico Borromeo (“French mail in the West Indies”, 95 punti), Renato Giacomantonio (“Da Assab all’Eritrea - from Assab to the Colony”, 93), Emilio Zucchi (“Corrispondenza raccomandata ed assicurata nella Rsi”, 93), Franco Rigo (“Venice, the contagion”, 92), Mario Valiante (“L’Unità d’Italia”, 91) e Corrado Carli (“Trieste 1945 dalla guerra alla pace”, 90).

I restanti nella un quadro, concessi a Pietro Giribone (“La guerra delle Alpi (1793-1796)”, 90 punti) e Luigi Impallomeni (“Lettere dal Granducato di Toscana agli Usa”, 90).

A ricevere i tre gran premi, alla fine della serata, sono stati Franco Faccio (in gara per l’esposizione di qualificazione), Renato Giacomantonio (nel percorso firmato dall’Aicpm; secondo il presidente del sodalizio, Piero Macrelli, il tema della collezione è un po’ il simbolo della specialità) e Antonio Ferrario (Aicpm un quadro). Quest’ultimo -ha sottolineato ancora Piero Macrelli -ha raggiunto l’importante riconoscimento nonostante sia socio da appena una... settimana!

Intanto, la 115ª edizione di “Veronafil”, nell’ambito della quale si è svolta la gara, si sta per chiudere; resterà aperta ancora domenica 28 novembre dalle ore 9 alle 13. L’ingresso, da porta Re Teodorico della Fiera cittadina, è gratuito.

...ad Antonio Ferrario (a destra, con Marco Occhipinti e il presidente dell’Aicpm Piero Macrelli) e Renato Giacomantonio (al centro, con Piero Macrelli e il vicepresidente dello stesso sodalizio Ercolano Gandini), entrambi per il percorso riservato ai soci Aicpm
...ad Antonio Ferrario (a destra, con Marco Occhipinti e il presidente dell’Aicpm Piero Macrelli) e Renato Giacomantonio (al centro, con Piero Macrelli e il vicepresidente dello stesso sodalizio Ercolano Gandini), entrambi per il percorso riservato ai soci Aicpm
“Veronafil”, tutti i dati
Il sito di “Verona 2010”
Alla scoperta dell'Aicpm
La classifica completa (file pdf)
           


Il corriere Rufus secondo gli esperti
27 Nov 2010 01:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’epigrafe alla base del suo culto è conservata ai Musei vaticani. Il reperto descritto e commentato da Ivan Di Stefano Manzella

Non sempre le esigenze della fede religiosa vanno esattamente di pari passo con la ricerca storica, e capitava -soprattutto nel passato- che le conclusioni fossero un po’ differenti. Un esempio è dato dalla vicenda di san Rufo (domani è la sua festa), che la tradizione indica come “tabellarius”, ossia corriere, ucciso durante le persecuzioni al tempo di Diocleziano (284-305 dopo Cristo).

Venerato a Belvedere Ostrense (Ancona) dove sono conservate le reliquie, dal 1975 è considerato il patrono dei portalettere. Rifacendosi a lui, il 3 dicembre 1989 la località marchigiana inaugurò il Museo internazionale dell’immagine postale.

Per rendere più... comprensibile la sua storia, l’epigrafe associata al culto venne ridisegnata integra, ed in questa versione è ancora diffusa su immaginette ed opuscoli. Il reperto originale, invece, non appare così in buone condizioni. Oggi è conservato ai Musei vaticani e “Vaccari news” è in grado di mostrarne lo stato.

L’epitaffio di Rufus -si legge nel saggio “Le iscrizioni dei cristiani in Vaticano”, curato da Ivan Di Stefano Manzella- è una “lastra rettangolare di chiusura di loculo catacombale, liscia su entrambe le facce, ma attaccata, modernamente, sul retro ad un sottilissimo supporto di peperino, corrosa sulla fronte, parzialmente ricomposta da dodici frammenti ricongiunti... In basso a destra è inciso un ramo di palma stilizzato”. “Menzionata per la prima volta da D.Segarelli, «Adversaria (annorum 1775-1882)»”, proviene dal “coemeterium Maius” sulla via Nomentana.

Tradotto, il testo suona: “Rufus, corriere, (fu) sepolto il quarto giorno prima delle idi di dicembre (10 dicembre)”.

I “tabellarii” -prosegue l’esperto- erano gli incaricati a portare missive, sia verbali che scritte, e figuravano alle dipendenze dei vari uffici amministrativi civili, imperiali e municipali, di preferenza a carattere finanziario. “Il servizio di trasmissione non era infatti centralizzato ma ogni amministrazione aveva i suoi propri corrieri”. “Non erano quindi impiegati presso il «cursus publicus» («poste imperiali») e pertanto non sottostavano al «praefectus vehiculorum» che lo dirigeva”. “Il «cursus publicus», creato da Augusto per rendere più agevole e veloce l’invio di messaggi nelle varie regioni dell’Impero, soprattutto inizialmente per esigenze di carattere militare, era organizzato in modo da fornire solo la struttura e i mezzi per velocizzare il tragitto”, come ad esempio carri, punti di sosta e di cambio degli animali da traino. Tuttavia, i “tabellarii” “potevano utilizzare il «cursus publicus» quando erano incaricati di portare messaggi che riguardavano l’imperatore”.

Altri tipi di messaggeri noti -continua Ivan Di Stefano Manzella- sono: i “geruli” (trasportavano i dossier da un ufficio all’altro della capitale), i “cursores” (percorrevano brevi distanze a piedi); gli “equites” (coprivano le distanze in giornata con un cavallo), i “numidae” (utilizzati per recapitare messaggi nel territorio dell’Impero).

Per tornare a Rufus e ai suoi colleghi, all’interno dell’amministrazione erano considerati schiavi e i loro preposti erano liberti con una titolatura che richiamava l’organizzazione bellica e collegiale. Un lavoro duro, dalla mortalità abbastanza elevata: secondo quanto rilevato dalle ricerche, erano pochi coloro che vivevano oltre i quarant’anni.

Come si presenta adesso l’epigrafe (foto: Musei vaticani) e la ricostruzione tratta da un’immaginetta distribuita a Belvedere Ostrense
Come si presenta adesso l’epigrafe (foto: Musei vaticani) e la ricostruzione tratta da un’immaginetta distribuita a Belvedere Ostrense
Il servizio pubblicato da “Vaccari news” nel 2009: il martire…
…il Museo internazionale dell'immagine postale a Belvedere Ostrense…
…e le iniziative del ventesimo anniversario
           




Sandro Pertini - Vent’anni dopo, l’annullo
26 Nov 2010 21:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Domani a Savona l’omaggio al partigiano e politico scomparso nel 1990. E un convegno su quanto ha lasciato
L'annullo che verrà impiegato domani
L'annullo che verrà impiegato domani

Il manuale? Presenta un ritratto abbastanza giovanile, ma dalla caratteristica pipa in bocca (che non manca neppure nel francobollo da 750 lire uscito il 25 settembre 1996 nel centenario dalla nascita).

Così l’associazione che a Stella San Giovanni (Savona) ne perpetua il nome ricorderà domani Sandro Pertini, scomparso venti anni fa.

A dirla tutta, l’anniversario preciso sarebbe stato il 24 febbraio scorso, ma il sodalizio ha voluto cogliere un’altra occasione, tanto è vero che il servizio postale sarà attivato nel capoluogo di provincia, presso lo stand posizionato in via Sormano 12 dalle ore 9.30 alle 13. Il medesimo edificio ospita gli uffici della Provincia e qui, sempre domani, accoglierà il convegno “Pertini ieri... e oggi?”, dal sottotitolo “Pertini nella storia delle istituzioni, nella sua Liguria e nella famiglia” (la partecipazione è libera).

A coordinare l’incontro sarà la presidente della stessa realtà, Elisabetta Favetta; sul podio si avvicenderanno rappresentanti pubblici, relatori e testimoni, volti a ricordare il partigiano e il politico, l’8 luglio 1978 eletto presidente della Repubblica, carica che conservò fino al 29 giugno 1985.

L'Associazione “Sandro Pertini” di Stella San Giovanni
           


Il Risorgimento letto con i documenti
26 Nov 2010 18:34 - APPUNTAMENTI
Fino al 30 novembre la mostra ospitata a Torino presso il parco della Tesoreria. Tra il materiale, lettere e francobolli

Ci sono anche lettere del 1860 e del 1861 e francobolli -lo sottolineano gli organizzatori, che fanno capo all’associazione Anemone- alla mostra “Unità d’Italia - testimonianze di un’epoca”.

Curata da Alessio Biondo, è visitabile al parco della Tesoreria di Torino (corso Francia 192) sino al 30 novembre; l’ingresso è libero. Questi gli orari: sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; lunedì e martedì dalle 15 alle 18.

L’allestimento propone ai visitatori documenti originali del periodo che vide concretizzarsi il progetto politico risorgimentale. Include una delle prime biografie di Giuseppe Garibaldi risalente al fatidico 1860, una storia della conquista delle Due Sicilie scritta in francese l’anno successivo, stampe tratte da incisioni del 1880, immagini fotografiche e pubblicazioni dell’“Illustrazione italiana” risalenti al 1882 e dedicate all’“Eroe dei due mondi”. In più, spartiti del 1859, opuscoli del 1860, monete ed altri documenti che testimoniano il passaggio dal Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia.

L'Ottocento si apre al pubblico con la mostra di Torino
L'Ottocento si apre al pubblico con la mostra di Torino
           


Parola d’ordine: sicurezza
26 Nov 2010 11:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Treviso firma un protocollo d’intesa con la Prefettura e distribuisce un vademecum; intanto Massimo Sarmi si occupa di criminalità digitale

Proteggere dalla malavita comune e organizzata le 193 sedi presenti in 95 centri della Marca. È l’obiettivo del “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità negli uffici postali nella provincia di Treviso”, sottoscritto dal prefetto della città veneta, Aldo Adinolfi, e dal responsabile della tutela aziendale di Poste italiane, Stefano Grassi. Presenti il procuratore della Repubblica Antonio Fojadelli, la responsabile degli uffici postali trevigiani Stefania Tomain e i delegati delle Forze di polizia.

“L’iniziativa -spiegano dalla Prefettura- nasce dal crescente aumento della domanda di sicurezza nel settore postale e bancario, costantemente esposto a questo genere di aggressioni”. Non a caso, già è stato introdotto in altre città, come Bari e Ferrara.

Tra le misure d’intervento previste figura l’impegno di Poste a segnalare “carenze gravi e imprevedibili delle misure di sicurezza, movimenti sospetti di persone all’interno e all’esterno degli uffici postali, nonché a mantenere in efficienza gli impianti di videosorveglianza”.

La stessa Prefettura “si è resa disponibile a favorire la formazione della cultura della sicurezza del personale degli uffici postali e a promuovere, anche su richiesta delle Forze dell’ordine o di Poste italiane, apposite riunioni di coordinamento per risolvere eventuali criticità”.

Contemporaneamente è stato messo a punto il vademecum “10 Regole d’oro per difendersi dalle truffe”, due delle quali riguardano pure gli sportelli postali. È stato realizzato da Questura e Comune di Treviso in collaborazione con la società di recapito. Dietro c’è l’assessore cittadino alle politiche per la famiglia, sociali e sanitarie, Mauro Michielon (che allo stesso tempo figura nel consiglio di amministrazione di Poste): ha coinvolto l’azienda per stampare e distribuire gratuitamente, a tutte le famiglie trevigiane, 38mila copie del vademecum.

Intanto, l’amministratore delegato Massimo Sarmi (ma anche presidente della fondazione Global cyber security center) è intervenuto sulla sicurezza digitale, nell’ambito del seminario “Cyber security: nuove sfide per Italia, Europa e Nato dopo Lisbona”, organizzato a Roma dall’Istituto affari internazionali. “La pressione della criminalità informatica e l’aumento di denunce e arresti nei primi mesi del 2010 -ha fra l’altro detto- dimostrano che il fenomeno sta assumendo in Italia un rilievo che merita la massima attenzione delle istituzioni e delle imprese per tutelare le informazioni sensibili di interesse strategico per la sicurezza dello Stato, la privacy dei cittadini e le attività economiche”.

A Treviso un accordo e un opuscolo per la sicurezza
A Treviso un accordo e un opuscolo per la sicurezza
Criminalità, i dati degli ultimi anni: diminuite le rapine
Poste e consigli - Tra le esperienze del passato, quella modenese
La collaborazione internazionale per la sicurezza on-line
           



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