Se la mail non viene visualizzata correttamente cliccare qui
quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
home archivio presentazione segnala ad un amico


Dieci anni di euro. Ma senza sottolineatura dentellata
20 Gen 2012 01:59 - DALL'ESTERO
I Paesi Bassi rinviano l’emissione prevista per oggi. Probabilmente, uscirà a metà febbraio

Mentre l’euro è nella tempesta, c’è qualche Paese che cerca di ricordarne la storia, ossia i dieci anni trascorsi da quando spiccioli e banconote entrarono fisicamente nelle tasche dei cittadini. Se a livello marcofilo ci hanno pensato già la Germania e la Slovacchia subito all’inizio del 2012, per oggi si erano prenotati i Paesi Bassi. Pronti con un francobollo, in cui la moneta comune… affonda nella bandiera. Ma non uscirà: è stato rinviato, così da associarlo alla moneta commemorativa da 2,00 euro; sarà disponibile probabilmente da metà febbraio.

L'esemplare è di classe “1” per il Vecchio continente, tariffa attualmente pari ad 85 centesimi. È raccolto in minifogli da cinque pezzi, associati all’immagine di uno dei centri chiave della politica economica e finanziaria dell’Ue: la Banca centrale europea, ubicata a Francoforte. La stessa istituzione che in questi giorni ha visto soggiornare alle proprie basi rappresentanze di “indignati”.

Salvo sorprese, per avere un’altra citazione occorrerà attendere il 13 marzo, quando toccherà al Lussemburgo.

Aggiornamento del 13 febbraio 2012: la confezione, contenente il foglietto e la moneta, è disponibile da oggi al costo di 10,00 euro.

La confezione da cinque con la sede della Bce. A fianco, l'immobile in questi giorni, caratterizzato dalla presenza degli “indignati” (foto: Elena Guglielmini)
La confezione da cinque con la sede della Bce. A fianco, l'immobile in questi giorni, caratterizzato dalla presenza degli “indignati” (foto: Elena Guglielmini)
Le sottolineature marcofile di Germania e Slovacchia
Nel 2009 i dieci anni di euro come moneta virtuale: tra le emissioni, quelle di Spagna…
…e Malta
           


La Fsfi: “Si comincia con Arezzo”
19 Gen 2012 18:50 - APPUNTAMENTI
Quattro le esposizioni nazionali e di qualificazione previste; alla città toscana si aggiungeranno Vasto (Chieti), Roma e Cagliari

Nero su bianco il programma della Federazione fra le società filateliche italiane che, alla voce esposizioni nazionali e di qualificazione, per il 2012 ha individuato quattro eventi.

Il primo si svolgerà ad Arezzo tra il 20 ed il 22 aprile presso il Centro affari e congressi di via Spallanzani 23. “Arezzofil”, questo è il nome dell’appuntamento organizzato localmente dal Circolo filatelico e numismatico “Michelangelo Buonarroti”, prevede accanto al convegno commerciale l’allestimento a concorso riguardante filatelia tradizionale moderna (cioè tra il 1900 ed il 1945) e contemporanea (dopo il 1945), storia postale moderna e contemporanea, maximafilia. Per iscriversi c’è tempo fino al 24 febbraio, sapendo che ogni pannello da dodici fogli richiede un costo pari ad 8,00 euro e la risposta arriverà entro il 3 marzo. Il modulo va spedito al delegato manifestazioni e giurie, Paolo Guglielminetti (casella postale 5.104, 00153 Roma Ostiense o meglio via posta elettronica a pgugli@yahoo.com).

Dal 15 al 17 giugno toccherà a Vasto (Chieti), dove il Circolo filatelico Vastophil intitolato a Rino Piccirilli si occuperà di concretizzare, presso palazzo D’Avalos in piazza Pudente, l’analoga selezione riguardante aerofilatelia (tutte le sottoclassi), tematica e giovanile, anche nelle versioni ad un quadro. Pure in questo caso, è stato fissato già il tempo limite entro il quale aderire contattando ancora una volta Paolo Guglielminetti: 20 aprile. Sette giorni dopo al massimo giungerà la risposta. Il contributo è sempre 8,00 euro ogni dodici fogli (sedici per la un quadro), ma per i collezionisti presenti di persona la quota verrà restituita sotto forma di sconto sul costo di pernottamento nell’albergo indicato dagli organizzatori. Speciali facilitazioni sono allo studio per gli espositori minori di ventuno anni, così da favorirne il coinvolgimento.

Dopo le vacanze, per la precisione tra il 12 ed il 14 ottobre, si svolgerà “Romafil”, per la quale, dal punto di vista espositivo, scenderà in campo direttamente la Fsfi. Nelle teche, i lavori di quanti nel frattempo si saranno candidati con studi di filatelia tradizionale classica (prima del 1900) e diacronica (almeno due periodi), storia postale classica e diacronica, interofilia.

Il 2012 si chiuderà con “Karalis 2012”, che vedrà attiva l’Associazione filatelica e numismatica “Antonino Garofalo” di Cagliari. La rassegna è in calendario tra il 30 novembre ed il 2 dicembre, coinvolgendo studi ad un quadro relativi a filatelia tradizionale, tematica e storia postale.

Aggiornamento del 25 febbraio 2012: il tempo limite per partecipare alla manifestazione di Arezzo è stato rinviato al 2 marzo.

Esposizioni federali, definito il 2012
Esposizioni federali, definito il 2012
I moduli per aderire ad Arezzo e Vasto (file rtf)
           


Le lettere ai corinzi viste da Paolo Rossi
19 Gen 2012 14:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da ieri sul grande schermo “Benvenuti al nord”, séguito del fortunato film interpretato da Claudio Bisio ed Alessandro Siani. Intanto… sbuca un “Benvenuti all’est”
Mattia Volpe (Alessandro Siani) dietro allo sportello con la vecchia bilancia
Mattia Volpe (Alessandro Siani) dietro allo sportello con la vecchia bilancia

Perché san Paolo continuava a scrivere ai corinzi senza ottenere risposte? Perché all’epoca non c’era ancora Poste italiane. A sostenerlo è Giorgio Palmisan (l’attore Paolo Rossi), che nel film “Benvenuti al nord”, da ieri sul grande schermo dove ha incassato già 1.320.790 euro, ha il compito del rinnovatore, per poi fuggire dai delegati meridionali dell’azienda a bordo di un elicottero con pubblicità del corriere espresso.

Entro un anno deve estendere in tutti gli uffici del Paese il piano Erpes (ma nella versione giapponese -ammette- suonava meglio, “Banzai”), acronimo che sta per “efficienza, rapidità, puntualità, energia e sorriso”. Per la prima volta il progetto viene applicato al Milano Cordusio. Sotto ai maestosi dipinti di Giovanni Brancaccio e Luigi Filocamo, i clienti, accompagnati dalle note della wagneriana cavalcata delle valchirie, piombano nell’ambiente e dietro agli sportelli trovano una sterminata batteria di addetti, collegati con le cuffie alla centrale, che effettuano le varie operazioni cronometrandole. Strana la presenza di così tante bilance, da anni sostituite con le macchine “tp label”.

Tutto è calibrato per raggiungere l’“ufficio perfetto”, persino i tempi dei servizi fisiologici: tre maxi schermi con il direttore Alberto Colombo (Claudio Bisio) scandiscono il conto alla rovescia rimasto al portalettere Mattia Volpe (Alessandro Siani). Finito da Castellabate a Milano dopo aver dichiarato, mentendo per ingelosire la moglie Maria (Valentina Lodovini), di trasferirsi a Pordenone.

Più zuccherosa della precedente “Benvenuti al nord”, la storia perde buona parte degli aspetti tecnici, come lo spot di Scapece “da Aosta” (Salvatore Misticone), allora impegnato nel richiedere la carta “Postamat” ed ora intento a confrontare la propria salute con quella della suocera di Alberto (Erminia che, al pari della moglie Silvia, è interpretata da Angela Finocchiaro). Restano, oltre agli ambienti della prestigiosa sede milanese, la sequenza di mezzi (auto, bici e soprattutto le “paperine”, ossia i “free duck”, per la finzione cinematografica collocati davanti all’ingresso dello stabile al Cordusio) e l’accenno all’ufficio del paese campano, dove i dipendenti protestano contro il part-time. Ufficio che nella realtà non esiste, come hanno potuto scoprire coloro che si sono recati sul luogo per vederlo. A proposito: dove trovare, all’ombra della Madonnina e per giunta in tarda sera, le sfogliatelle per l’inatteso ospite? Il film lo spiega: a Buccinasco!

Quanto al progetto di Palmisan, finirà male, perché “la posta è fatta di sentimenti” e, quindi, non potrà funzionare. Né in Meridione, né a Settentrione. Intanto, nei titoli di coda, si butta lì un’altra idea, un “Benvenuti all’est”. Chissà…

Tra lenti, cellulari e clessidre, Giorgio Palmisan (Paolo Rossi), incaricato di rinnovare l'azienda. Sotto, Alberto Colombo (Claudio Bisio) isolato dai colleghi. Foto: Marina Alessi - Photomovie
Tra lenti, cellulari e clessidre, Giorgio Palmisan (Paolo Rossi), incaricato di rinnovare l'azienda. Sotto, Alberto Colombo (Claudio Bisio) isolato dai colleghi. Foto: Marina Alessi - Photomovie
L'anticipazione
Il confronto con “Benvenuti al sud”
Il sito
           


Dopo gli inuit, i sámi
19 Gen 2012 09:43 - DALL'ESTERO
Popoli artici in formato dentello: se il 16 gennaio è stato il turno del Canada, per il 23 si è prenotata la Finlandia
La pianta dell’edificio…
La pianta dell’edificio…

Patrimoni nordici sotto la lente. Se lunedì 16 gennaio, nell’ambito della serie “Orgoglio canadese”, Ottawa ha ricordato anche la popolazione inuit citando un bambino con la bandiera nazionale, lunedì 23 Helsinki renderà omaggio all’eredità sámi (semplificando, lappone). Ossia alla popolazione nativa presente in Finlandia ma anche in Norvegia, Svezia e nella penisola di Kola, quindi in Russia.

L’occasione è promuovere il Centro culturale, aperto il 9 gennaio scorso ad Inari ed incaricato di preservare e fare conoscere storia, identità e tradizioni native attraverso manifestazioni, congressi ed incontri.

La sottolineatura postale si compone di quattro francobolli autoadesivi in foglietto, realizzato dall’artista Merja Aletta Ranttila. Il blocco si fa notare per l’inconsueto formato, in grado di evocare il pianterreno della stessa struttura cui è dedicato. Il singolo taglio, sempre di prima classe e quindi dal valore pari a 75 centesimi, ricorda invece le montagne. Tra i richiami raffigurati, le tre figlie della dea madre e le renne. Sul retro, un’immagine dell’edificio e testi esplicativi in lingua locale.

…ed il foglietto che ne commemora l’apertura
…ed il foglietto che ne commemora l’apertura
L’emissione canadese
Il sito del Centro (presentazione in inglese)
Sempre il 23 gennaio, l’esito del concorso per Helsinki capitale 2012 del design
           


Ricatto ad un uomo perbene
19 Gen 2012 01:08 - LIBRI E CATALOGHI
È il sottotitolo del secondo romanzo di Albert Danton, “La lettera perduta” (Robin edizioni)
Un giallo dai toni postali
Un giallo dai toni postali

“Ancora una volta a mia moglie Carla. Il romanzo nasce da una sua idea e senza il suo aiuto non avrebbe visto la luce”.

Sono le parole che aprono “La lettera perduta - Ricatto ad un politico perbene”, scritto dal siciliano Alberto Danton che, all’anagrafe, fa Giuseppe Alberto Imbergamo. Edito da Robin edizioni (352 pagine, 17,00 euro), è il suo secondo volume dopo “Il presidente”, uscito tre anni fa.

La storia è ambientata nell’entroterra dell’isola mediterranea, dove la vecchia baronessa Isotta Calamita viene trovata nella sua camera, uccisa da individui che cercavano una certa, misteriosa, corrispondenza.

Tra i personaggi c’è un mafioso chiamato “il collezionista”; da quasi vent’anni conserva una missiva che il senatore Paolo Lipari indirizzò alla sua amante. Mai giunta a destinazione, contiene informazioni preziose per ricattarlo, condizionare la politica italiana e impedire che un progressista e laico come lui diventi capo del Governo. Lipari, nel frattempo, aiuta la figlia e la nipote della nobildonna nell’indagare sull’omicidio…

I richiami postali si intersecano l’uno all’altro. “Ci sono di mezzo delle lettere. Presumiamo che alla nonna abbiano rubato le lettere del suo amante, ma non ne abbiamo la certezza. Ieri notte a casa mia hanno portato via delle lettere e oggi tu, Paolo, ricevi una lettera anonima in cui si parla di una ulteriore e fantomatica lettera, attribuita a noi ma che noi non abbiamo mai né scritta né ricevuta”.

           


La riforma secondo Istituto Leoni e Glocus
18 Gen 2012 19:40 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Presentato questa mattina alla Camera il dossier “Liberalizzare e crescere. Dieci proposte al governo Monti”
Il dossier è stato presentato oggi alla Camera dei deputati
Il dossier è stato presentato oggi alla Camera dei deputati

Mentre c’è attesa per quel che deciderà a brevissimo il Governo, questa mattina alla Camera dei deputati Istituto Bruno Leoni e Glocus hanno presentato il dossier “Liberalizzare e crescere. Dieci proposte al governo Monti”. Dove un capitolo è dedicato al servizio postale.

La terza direttiva comunitaria -viene ricordato- è stata recepita dall’ordinamento italiano con il decreto legislativo n°58 del 31 marzo 2011. Anche se appare “deludente sotto vari profili, e presenta ampi spazi di miglioramento”. La disciplina, infatti, interviene con ritardo in un mercato ancora sostanzialmente monopolistico; al tempo stesso, “denota una serie di inadeguatezze che ne compromettono la solidità d’impianto e non permettono di presagire un percorso di effettiva apertura competitiva”.

Superato -con il “decreto salva Italia”- lo scoglio dell’Agenzia ministeriale, secondo i relatori sarebbe opportuno ridurre l’ambito del servizio universale al perimetro minimo previsto dalla norma continentale e, soprattutto, eliminare ogni residuo di riserva -inclusa quella sulle notifiche di atti giudiziari- “oramai incompatibile”.

Un altro problema è l’assegnazione diretta a Poste italiane dello stesso servizio universale per tutte le categorie merceologiche, sull’intero territorio nazionale e per un periodo di quindici anni: “un intervento minimo non può prescindere da un’assegnazione con gara ad evidenza pubblica e da una più congrua definizione dei limiti qualitativi, temporali e territoriali”.

Istituto e Glocus ritengono che l’operazione di riforma sia a costo zero per il bilancio pubblico e, nel caso di una privatizzazione parziale o totale del monopolista, potrebbe determinare entrate straordinarie derivanti dalla cessione di rami d’azienda. Sapendo che la privatizzazione “è certamente possibile e auspicabile, ma di non semplice realizzabilità”: richiederebbe il famoso “spezzatino”, in cui il valore totale dei singoli ambiti alienati sarebbe probabilmente inferiore a quello attuale del gruppo. Il presupposto è “una trasparente societarizzazione delle diverse attività -attualmente Bancoposta è separato dai servizi postali solo dal punto di vista contabile- con un chiaro ruolo attribuito alla rete degli uffici postali, vero asset strategico del gruppo attraverso cui vengono commercializzati prodotti e servizi”. In questo senso, potrebbe essere utile il confronto con altri operatori, che hanno separato gli uffici dal resto. L’obiettivo non è trasformare il Bancoposta in una banca; al tempo stesso, si lascerebbe allo Stato la possibilità di sfruttare la rete per erogare propri supporti ai cittadini. Si potrebbe privatizzare l’intero gruppo con la vendita di alcune quote societarie, “mantenendone l’unitarietà proprietaria, per procedere poi gradualmente a successive vendite fino alla completa dismissione”, ad oggi realizzata solo in Germania e nei Paesi Bassi. Come in altri casi -conclude il rapporto- “la maggiore resistenza alle riforme viene dall’operatore monopolista e dai sindacati di settore”.

Liberalizzazioni, le proposte dell'Agcm…
…ed il commento di Slp-Cisl
La visione dell'Istituto Bruno Leoni
           


Volevano i soldi, provocarono l’incendio
18 Gen 2012 17:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Riaperto l’ufficio di Bovolone (Verona), distrutto da ladri maldestri. Ma a Cesano Boscone (Milano), dove è accaduto un caso analogo, occorre aspettare ancora
I danni registrati a Cesano Boscone
I danni registrati a Cesano Boscone

L’attesa è durata oltre un anno, ma adesso l’ufficio postale di via Madonna 118 a Bovolone (Verona) è stato restituito ad utenti e personale. Era la notte del 4 novembre 2009 quando venne seriamente danneggiato per un’esplosione, provocata da ladri maldestri che avevano adocchiato il suo postamat. Oggi, nell’ambito di una cerimonia, è stato riaperto, presente il nuovo direttore della filiale di Legnago, Andrea Fiorin. Dall’inizio del 2010 il servizio aveva operato in una sede provvisoria, situata in piazza Donatori di sangue.

L’ufficio, rinnovato nel 2006, è stato ricostruito completamente, con un investimento complessivo di circa 235mila euro: sono sette gli sportelli a disposizione, cui si aggiungono due sale consulenza ed un’area self-service, questa volta blindata, accessibile ad orario continuato 24 ore su 24. Gli stessi ambienti ospitano anche gli undici portalettere incaricati di consegnare la corrispondenza sul territorio comunale.

Un attacco simile è stato registrato il 10 ottobre scorso a Cesano Boscone (Milano) in via Fratelli Rosselli 7-9, obbligando Poste italiane a ritirare la propria presenza dal quartiere. Secondo gli ultimi dati, si dovrebbe riaprire fra un paio di mesi. Sconosciuta la spesa necessaria.

La cerimonia di riapertura, avvenuta oggi, della sede di Bovolone
La cerimonia di riapertura, avvenuta oggi, della sede di Bovolone
Su Youtube i danni nel centro del Milanese
           




Tamil, nel bersaglio anche Canada e Regno Unito
18 Gen 2012 15:20 - DALL'ESTERO
Confermati due altri tentativi di impiegare i personalizzati per promuovere le tigri
Il contestato personalizzato britannico
Il contestato personalizzato britannico

Diplomazie in agitazione per degli altri francobolli personalizzati, che ancora una volta riguardano la minoranza tamil in Sri Lanka, quella fatta conoscere dalle tigri.

Dopo la Francia, emerge che pure Canada e Regno Unito sono stati interessati da ordinazioni con immagini riferite all’Ltte. A denunciarli è ancora una volta l’Esecutivo cingalese in altrettante, recentissime, note.

Per quel che risulta a “Vaccari news”, Ottawa avrebbe bloccato i relativi ordini già nel maggio scorso, grazie ai controlli preventivi, ma le rappresentazioni, forse fotomontaggi?, circolano. Riproducono la mappa del territorio ed un richiamo al genocidio.

Londra, al pari di Parigi (che dal canto suo avrebbe prodotto complessivamente 360 esemplari), sarebbe riuscita ad intervenire solo dopo aver consegnato ai richiedenti una prima fornitura, inerente la foto del leader Velupillai Prabhakaran.

È probabile che dietro vi sia lo stesso gruppo di sostenitori attivi nella diaspora o comunque un progetto concordato. E, a questo punto, non ci si dovrebbe stupire se ulteriori, analoghi, servizi nazionali fossero stati interessati da azioni simili.

Il caso francese, segnalato settimana scorsa
Canada, la vicenda del 2007
           


Il catalogo si amplia
18 Gen 2012 11:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dall’articolazione servizi innovativi formule in grado di coinvolgere più aziende del gruppo. Le nuove valutazioni di Standard & Poor’s

Maggiore coesione all’interno del gruppo Poste italiane. È lo scopo della campagna che, ancora a titolo sperimentale, si sta svolgendo in alcune parti del territorio.

L’obiettivo è individuare utenti, professionali ma in prospettiva anche condomini ed altri interlocutori con un certo “giro” di attività, potenzialmente interessati ad un pacchetto che proponga i servigi di più rami interni o addirittura aziende.

È il piano “offerta segmenti verticali” e vede protagonisti i portalettere… paralleli, ossia coloro che fanno parte dell’articolazione servizi innovativi (Asi). Integra servizi postali con mercato privati, in quanto si inizia con opportunità presentate dall’addetto al domicilio dell’interlocutore ed eventualmente sottoscritte allo sportello.

Per la fase iniziale sono stati individuati 130 Asi, incaricati di concentrarsi su professionisti e commercianti di tre aree: Nord-Est, Roma e Sicilia. Nella prima zona, ad esempio, la prova è partita il 15 dicembre toccando undici punti rete (uffici o aree impresa) a Padova, Trieste, Udine, Venezia e Vicenza e coinvolgendo trentacinque operatori.

Una volta raggiunto il contatto con il possibile cliente, ecco il catalogo delle proposte: “Conto in proprio web” e “Conto in proprio pos” (quindi Bancoposta), “Poste mobile ufficio tutto incluso”, “Poste mobile ufficio tutto incluso mail” e “Poste mobile ufficio super8” (Poste mobile), “Posta on-line”, direct mailing indirizzato e non (Poste italiane marketing servizi postali e digitali), servizi di stampa personalizzata e catalogo dei prodotti Postel office (Postel).

Intanto, sia Cassa depositi e prestiti sia Poste italiane hanno registrato le conseguenze del nuovo giudizio annunciato da Standard & Poor’s sull’Italia. La prima società, nel lungo e breve termine, è scesa da “A/A-1” a “BBB+/A-2”, la seconda da “A-/A-1” a “BBB+/A-2”. Per entrambe, l’outlook resta negativo.

Le aziende del gruppo
Le aziende del gruppo
Le precedenti valutazioni di Standard & Poor's per Cdp…
…e per Poste italiane
           




Tra Milano a Rimini. L’Aisp protagonista
18 Gen 2012 06:23 - APPUNTAMENTI
Nel capoluogo lombardo la conferenza sui prioritari, nella città romagnola la mostra di Pontificio
L'annullo programmato per domenica
L'annullo programmato per domenica

Periodo davvero intenso per l’Associazione italiana di storia postale. Che, nel giro di due giorni, firmerà altrettante iniziative, diverse e distanti l’una dall’altra qualche centinaio di chilometri.

Sabato 21 gennaio, a Milano, avvierà la nuova serie di conferenze presso la propria sede, condivisa con l’Unione filatelica lombarda e situata nella centralissima via Leopardi 3. A salire in cattedra alle ore 15 sarà Luciano Cipriani con un tema decisamente contemporaneo: “I prioritari: emissioni, tirature, usi postali e falsi”. La partecipazione è libera.

Il giorno successivo l’attenzione si sposterà su Rimini, dove verrà inaugurata la mostra “Romagne - Dalla posta dei papi all’Unità d’Italia 1852-1861”. Prevede un percorso unico messo a punto con il supporto di più filatelisti (ci saranno anche manifesti, libri ed altri oggetti del periodo), inteso a ricordare i centosessanta anni dei francobolli pontifici e chiudendo idealmente le manifestazioni per il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. L’iniziativa -anticipa il presidente dell’Aisp Angelo Simontacchi- “vuole far ripercorrere la storia attraverso lo studio dei francobolli, delle lettere, dei documenti postali e portare a conoscenza dei visitatori aspetti meno noti del Risorgimento, ma di grande importanza nel percorso di crescita della società”. Ospitata al Museo della città, in via Tonini 1, sarà raggiungibile fino al 5 febbraio in base ai seguenti orari: domenica 10-12.30 e 15-19, da martedì a sabato 8.30-13 e 16-19, lunedì chiuso. L’inaugurazione è annunciata per lo stesso 22 gennaio alle 16, mentre il 28, alle 16.15, è previsto un incontro di approfondimento su argomenti storico-postali. L’ingresso è gratuito.

Da domenica al 5 febbraio la rassegna di Pontificio al Museo della città
Da domenica al 5 febbraio la rassegna di Pontificio al Museo della città
L'annuncio della mostra e le altre attività dell'Aisp
Rimini, contenuti e programma (file rtf)
           


Fallita Edolimpia
17 Gen 2012 21:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il Tribunale di Firenze ha depositato la sentenza riguardante la società che editava, fra l’altro, “Cronaca filatelica”
La sentenza è del 13 gennaio
La sentenza è del 13 gennaio

Editoriale Olimpia, la società fiorentina -come si legge nel sito aziendale, ancora raggiungibile- specializzata nella pubblicazione di edizioni periodiche e libri riguardanti settori quali nautica, caccia, pesca, armi, animali non c’è più.

Non solo per i lettori, che da quasi un anno non vedono le sue riviste, fra cui “Cronaca filatelica”, “Cronaca numismatica” e, prima che passasse alla Cif (Unificato), pure “Storie di posta”.

Dal 13 gennaio 2012, data in cui la sentenza è stata depositata, anche per il Tribunale di Firenze ha chiuso il suo ciclo, avendo giudicato “improcedibile la domanda di concordato preventivo” e quindi sentenziato il fallimento.

Secondo il provvedimento, i creditori e coloro che vantano diritti reali o personali hanno tempo fino a trenta giorni “prima dell’adunanza per la presentazione in cancelleria delle domande di insinuazione”. L’esame dello stato passivo si svolgerà il prossimo 7 maggio alle 10.30.

La società venne costituita sul finire degli anni Settanta attraverso l’acquisizione della “Editoriale Olimpia periodici e pubblicazioni sportive e tecniche di Enrico Vallecchi”, cioè la storica casa di “Diana”, questa prodotta dal 1906.

L'azienda si occupava di riviste e di libri
L'azienda si occupava di riviste e di libri
La situazione nel settembre scorso
“Storie di posta”, il passaggio alla Cif
Il sito dell'Edolimpia, ancora attivo
           




Dall’Aifs il calendario delle varietà
17 Gen 2012 19:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da tavolo, ogni mese propone una differente preziosità. I programmi per l’anno in corso

Anche l’Associazione italiana filatelia specializzata si cimenta con il calendario. E, coerentemente con i propri interessi sociali, punta a valorizzare dodici importanti particolarità italiane del periodo repubblicano, cominciando con il “Marco Polo” da 25 lire e ruota alata del terzo tipo per raggiungere il 100 lire pacchi postali con filigrana D65°. È in formato da tavolo e costa 14,00 euro, spese postali comprese (informazioni: aifs2010@virgilio.it).

Un modo per promuovere il sodalizio che, in un anno e mezzo di vita, ha raggiunto i 106 soci. “Superata una prima fase di rodaggio, che comunque ha portato alla realizzazione del mio catalogo di Repubblica e di quello per le filigrane lettere del Regno di Massimo Giuliani e Mario Stefanucci, proseguiremo con l’aggiornamento del mercuriale specializzato del Regno, fermo dal 2006”, annuncia il presidente, Marcello Manelli. Cui si aggiungerà un completamento del repertorio inerente la Repubblica, che dal 2013 avrà cadenza biennale. Ma non basta. “Sono programmate alcune interessanti pubblicazioni, la prima delle quali comprenderà tutti i miei articoli già apparsi su «La ruota alata» con riproduzioni aggiornate”.

La quota 2012 fissata dall’Aifs ammonta a 28,00 euro, che scende a 15,00 se si chiede di ricevere i materiali in versione digitale. In omaggio, il “Prontuario delle specializzazioni - Francobolli della Repubblica italiana”.

I mesi di gennaio e dicembre 2012 del calendario realizzato dall'Aifs
I mesi di gennaio e dicembre 2012 del calendario realizzato dall'Aifs
Lunari dentellati anche da Cifo…
…e Gruppo “Don Pietro Ceresa”
           


Per i momenti preziosi si rinnova l’offerta
17 Gen 2012 16:31 - DALL'ESTERO
Nascite, compleanni, matrimoni, feste in genere: l’Australia propone una nuova serie

Idea vincente non si cambia, ma torna puntuale, sia pure aggiornata. Così, oggi l’Australia ha rinnovato il campionario dei francobolli dedicati alle occasioni.

Sotto il titolo “Momenti preziosi”, ecco sei esemplari che puntano ai principali eventi della vita, dalla nascita al matrimonio, avendo anche presente che il 14 febbraio, la ricorrenza dedicata a san Valentino e agli innamorati, si avvicina.

Cinque pezzi, organizzati in striscia unica o in carnet da dieci uguali, valgono 60 centesimi di dollaro ognuno ed offrono candelina, orsacchiotto, palloncini, piccoli cuori ed una coppia di uccelli che tuba. L’ultimo, anche in libretti di prestigio da venti (24,95 dollari), si rivolge soprattutto al corriere internazionale e propone una rosa, soggetto che si presta a più situazioni. Le raccolte librettate sono autoadesive.

Accanto alla versione standard, quella personalizzabile, ossia richiedibile in poche unità ma associata ad una foto scelta dal cliente. Magari, la propria!

I sei esemplari ideati per altrettante occasioni
I sei esemplari ideati per altrettante occasioni
Per ottenere la versione personalizzata (sito in inglese)
San Valentino, il concorso francese
           




Carlo. “Colleziona francobolli da quando era bambino”
17 Gen 2012 12:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La campagna di tesseramento 2012 del Pd propone come testimonial i propri militanti. E c’è pure il filatelista
La testimonianza del filatelista Carlo
La testimonianza del filatelista Carlo

La campagna si chiama “Ti presento i miei”. Accanto a Fabrizio ventiseienne ingegnere cinefilo, a Serena mamma di trentasei anni appassionata della Tosca, a Faruk gastronomo quarantacinquenne con il pallino dell’approfondimento politico, c’è anche Carlo. Carlo -lo dichiara la pubblicità- ha sessantadue anni, è operaio, e “colleziona francobolli da quando era bambino”.

È questa “l’Italia di domani”, secondo l’iniziativa per il tesseramento 2012 realizzata da Ideali per conto del Partito democratico. Avviata ieri, vede come testimonial gli stessi militanti.

“Abbiamo voluto dare spazio ai veri protagonisti del Pd”, dice il responsabile alla comunicazione Stefano Di Traglia. Sono “gli iscritti, le centinaia di migliaia di persone, donne e uomini, ragazze e ragazzi che dedicano una parte della propria vita privata all’impegno civile e politico, e che rappresentano le gambe su cui camminano le idee e i valori del Partito democratico. Persone di età ed esperienze diverse, accomunate dalla passione politica. In una fase di disillusione verso la politica ci sembrava importante rappresentare anche chi nella buona politica, fatta di valori e servizio civico, continua a credere ed impegnarsi”.

La campagna utilizza vari mezzi, con affissioni nelle grandi città e in oltre settecento comuni. Puntando, al tempo stesso, a web, social network, grandi e piccole stazioni, metropolitane, radio.

Il richiamo postale è presente anche in un altro contesto, visibile nel sito istituzionale: è rappresentato dalle “cartoline”, introdotte per veicolare tra il pubblico idee, appuntamenti, notizie. Basta collegarsi alla pagina ed inviarne una, a scelta in senso metaforico, elettronico o fisico.

Le “cartoline”
           


Israele-Gibilterra: motivi politici dietro la non emessa
17 Gen 2012 07:22 - DALL'ESTERO
L’anno scorso il progetto di emissione silenziosamente accantonato, ora le rivelazioni

L’amicizia che, come si legge nella bandella del francobollo israeliano mai emesso, unisce il lato occidentale con quello orientale del Mediterraneo, ha subìto una battuta d’arresto. Complice, pare, una forzatura di Tel Aviv che avrebbe indotto il Territorio d’oltremare britannico a ritirare la propria disponibilità alla congiunta. Così, l’emissione attesa per il 27 giugno del 2011 è finita in un cassetto e solo ora il caso è stato rivelato.

Sull’argomento, entrambi gli operatori postali -contattati da “Vaccari news”- ragionevolmente preferiscono glissare, e dal Paese mediorientale attribuiscono l’accantonamento ad una, innocua, non raggiunta condivisione del soggetto.

Secondo fonti giornalistiche, indirettamente confermate a livello ufficiale, il motivo sarebbe politico. Gibilterra aveva proposto il neutro soggetto della Rocca, già visto, per esempio, nelle iniziative coordinate con il Vaticano, uscita il 10 febbraio 2009, e con San Marino, arrivata tra il 30 giugno e il 26 luglio 2010. La scelta israeliana, invece, era caduta sulla Cittadella, che in realtà si trova oltre la “Linea verde” del 1967, zona la cui occupazione non è stata riconosciuta mai nemmeno da Londra. Da qui il timore che l’esemplare potesse costituire un implicito avvallo diplomatico e la decisione di chiudere il capitolo, anche davanti ad eventuali proposte alternative. D’altro canto -come ricorda la scheda di presentazione sulla controparte, all’epoca sottoscritta da Israel post- “le relazioni internazionali rappresentano un’area di competenza del Governo del Regno Unito, rapporti anglo-israeliani compresi”.

L'annullo fdc e l'immagine del francobollo israeliano, previsto per il 27 giugno 2011 ma non più uscito
L'annullo fdc e l'immagine del francobollo israeliano, previsto per il 27 giugno 2011 ma non più uscito
La Rocca di Gibilterra nelle emissioni concepite con il Vaticano…
…e con San Marino
           




San Valentino - Ditelo con la mail art
17 Gen 2012 01:49 - DALL'ESTERO
Francia: oltre la serie già uscita, La poste vara un concorso aperto a tutti i residenti
Da La poste iniziativa di mail art
Da La poste iniziativa di mail art

La serie 2012 che la Francia ha dedicato al cuore, questa volta interpretata da Adeline André, ha raggiunto ieri l’intera rete distributiva. Ma per coinvolgere il pubblico in vista della festa dedicata a san Valentino, La poste, ossia l’operatore nazionale, ha varato una seconda iniziativa: il concorso di mail art.

Riservato alle persone residenti oltre le Alpi, si svilupperà sino al fatidico 14 febbraio e si rivolge a due differenti categorie di partecipanti: minori e maggiori di diciotto anni. Ogni persona interessata può aderire con un solo oggetto; basta non superare come dimensioni il foglio “A4” e come eventuale spessore i dieci centimetri.

Quanto a forme, tecniche e repertorio, massima libertà. Basterà concepire un’idea “postale”, giocando quindi sui francobolli, la busta, l’indirizzo e gli altri elementi che d’abitudine caratterizzano una comunicazione epistolare. Poi, l’elaborato andrà spedito a Phil@poste, Pôle numérique, Mail art saint-Valentin, immeuble Orsud, 3-5 avenue Galliéni, 94257 Gentilly cedex.

Assicurati “numerosi regali filatelici per ricompensare tutti i partecipanti e in particolare i vincitori”.

L'emissione concepita da Adeline André
Il regolamento (file pdf in francese)
           


In Friuli l’Anci diffida Poste
16 Gen 2012 20:27 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dura presa di posizione del sodalizio che raggruppa i Comuni. E che cita il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali
L'Anci del Friuli-Venezia Giulia contro il progetto firmato da Poste (nella foto, l'ufficio di Venzone, Udine)
L'Anci del Friuli-Venezia Giulia contro il progetto firmato da Poste (nella foto, l'ufficio di Venzone, Udine)

La sede per il Friuli-Venezia Giulia dell’Associazione nazionale comuni italiani scende in campo contro la razionalizzazione ideata da Poste italiane. Passando alle vie formali.

Oggi, infatti, ha diffidato la società dal procedere oltre nell’attuare il progetto, in quanto -precisa una nota- si traduce in una serie inaccettabile e insostenibile di chiusure per sportelli e uffici, avviata “senza il preventivo confronto con i Comuni e l’Anci stessa”.

A comunicarlo sono stati il presidente del sodalizio, Mario Pezzetta, nonché il delegato ai rapporti con Poste, al tempo stesso sindaco di Medea (Gorizia), Alberto Bergamin.

Con decisione unilaterale -spiegano i due rappresentanti- l’azienda “ha varato un nuovo piano di ristrutturazione e riorganizzazione degli uffici”, decretando la chiusura di numerosi fra essi (soprattutto in area montana) e pesanti tagli alle giornate di apertura degli sportelli, in particolare nei piccoli centri delle province di Gorizia, Pordenone e Udine.

L’Anci ritiene illegittima la procedura seguita, perché è in aperta violazione dell’articolo 50, comma 7, del decreto legislativo 267/2000, cioè il testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali. Secondo questa norma, il primo cittadino “coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e nell’ambito dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici servizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle Amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l’espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti”.

Al tempo stesso, l’Anci ha dichiarato di condividere le proteste avviate dai sindaci dei centri interessati e, in particolare, il coinvolgimento dei prefetti, ai quali è stata inoltrata opposizione scritta. Anche perché “ragioni economiche-aziendali non possono e non debbono compromettere l’offerta di servizi essenziali, gestiti tuttora in regime di monopolio, ad una comunità locale”.

Il problema segnalato in Regione
           




Orgogliosi di essere canadesi
16 Gen 2012 16:45 - DALL'ESTERO
Oggi la nuova serie ordinaria varata da Ottawa e composta da cinque immagini fotografiche

Come si spiega la fierezza nazionale? Ottawa prova a spiegarlo oggi, varando cinque francobolli intitolati “Orgoglio canadese”.

Ordinari e di piccolo formato, quindi destinati, almeno negli auspici, ad un’ampia diffusione, propongono altrettante immagini fotografiche. Immagini che raffigurano una nave della Guardia costiera (l’istituzione compie mezzo secolo), un pulmino d’antan, il mito nel judo Nicolas Gill alle Olimpiadi di Atene, il campione di bob Pierre Leuders, un bambino inuit. Il filo conduttore, il punto di riferimento che accomuna tutte le istantanee è la bandiera, grande o piccola che sia, sempre contraddistinta dal bianco, dal rosso e soprattutto dalla foglia d’acero. È il drappo -spiegano agli sportelli- che “rappresenta l’essenza stessa del Canada”. Il richiamo vegetale, in particolare, “testimonia la nostra fierezza per quel che concerne questo vasto e bel Paese e la diversità che lo caratterizza sul piano della popolazione, della lingua e della cultura”.

Gli esemplari sono di taglio permanente per l’interno, dal costo pari a 61 centesimi. Vengono proposti in foglietto con la serie gommata, nonché in libretti da dieci o da trenta pezzi autoadesivi.

Se sottoposti ai raggi ultravioletti, appaiono nuovi dettagli. In alto a destra della singola vignetta si può leggere, in rosso, il testo che spiega quanto raffigurato e tre foglioline d’acero, mentre nella cornice viene indicato, in verde, il tipo di carta valore. Quest’ultimo accorgimento è sfruttato anche dalle macchine per individuare l’affrancatura.

La serie nella versione a foglietto
La serie nella versione a foglietto
L'Italia e la bandiera del centocinquantenario
           


Ottocento, in viaggio oltre il Mediterraneo
16 Gen 2012 10:18 - APPUNTAMENTI
Immaginata o compiuta davvero, l’esperienza venne rappresentata da diversi pittori italiani. Ed ora è raccontata nella mostra “Gli orientalisti”
Dai sottili richiami postali, la mostra chiuderà il 22 gennaio
Dai sottili richiami postali, la mostra chiuderà il 22 gennaio

Ultimi giorni (chiuderà il 22 gennaio) per visitare, al chiostro del Bramante di Roma, “Gli Orientalisti. Incanti e scoperte nella pittura dell’Ottocento italiano”, dovuta ad Emanuela Angiuli ed Anna Villari.

Una mostra che cerca di spiegare perché diversi artisti italiani del XIX secolo si fecero ammaliare dagli stimoli che giungevano da oltremare. Quando, in effetti, “come appunti, come lettere, arrivarono dall’Oriente immagini e parole di chi lo ha interpretato, pittori, scrittori e poeti”.

D’altro canto, gli echi della spedizione di Napoleone in Egitto, i resoconti di esploratori, faccendieri e ardimentosi avevano infiammato la fantasia. Le cronache di piaceri proibiti, odalische, harem, hammam avevano fatto il resto. Poi c’era la voglia di saperne di più, di scoprire e capire terre geograficamente non tra le più lontane, eppure distanti per cultura, storia, atmosfere. L’approccio parte da Francesco Hayez, il veneziano che non si mosse mai dalla Penisola e che tuttavia, così come altri, si lasciò felicemente contagiare da tali stimoli.

I concetti del viaggio e della lontananza, dunque. E non è un caso se il percorso esordisce con “un invito a riattraversare il Mediterraneo in compagnia di pittori che nell’Ottocento invertirono il grand tour dall’Italia verso le terre del Vicino Oriente”. Magari lasciandosi influenzare con citazioni tratte dagli epistolari di Gustave Flaubert.

Particolarmente curato l’allestimento, che punta non solo a stimolare la vista, ma anche, attraverso suoni e odori, a titillare udito ed olfatto. E c’è pure la raffinatezza per gli specialisti: le didascalie dell’ottantina di opere esposte non sono rappresentate dal solito riquadro più o meno grande e più o meno leggibile. Ma sono modellate a guisa di cartolina, con tanto di spazio separatore fra indirizzo e comunicazione del mittente!

Il sito per saperne di più
           




Un drago diverso arriva da Nord
16 Gen 2012 01:03 - DALL'ESTERO
Non è quello riguardante il calendario cinese. La serie belga attinge alla mitologia occidentale, al tempo stesso popolata da sirene, liocorni ed arpie
“Anno del drago”, qui l'interpretazione azera
“Anno del drago”, qui l'interpretazione azera

Se numerosi Paesi hanno ricordato o ricorderanno l’“Anno del drago” (fra i tanti c’è l’Azerbaigian, dal 5 gennaio presente con un 20 qepik in minifogli da quattro), il Belgio punta a protagonisti più vicini alle proprie radici culturali.

Mettendo in distribuzione generale da oggi -in realtà la prevendita è stata registrata sabato 14 a Tongeren- dieci francobolli autoadesivi dedicati ad altrettante creature mitologiche. Nell’ordine figurano sirena, lupo mannaro, liocorno, drago (sempre lui!), serpente alato, pegaso, grifone, centauro, sfinge ed arpia.

Ogni esemplare ha classe di valore “1” per l’interno (un pezzo, ad esempio, basta per una lettera pesante fino a cinquanta grammi; ne servono due per una non normalizzata fino a cento) ed il carnet che li raccoglie tutti costa 6,50 euro.

Disegnata dai fratelli Ben, Marijke e Karl Meersman, la serie -è la sottolineatura sottoscritta a Bruxelles- “corrisponde ad una idea forte, attraverso la quale il collezionista sogna un mondo fantastico popolato di creature singolari”. Lo stesso mondo magari studiato durante le lezioni di greco e latino, ben lontano dagli attuali “eroi” che fanno capo a saghe come Harry Potter e Narnia.

I dieci esemplari in libretto che il Belgio ha dedicato alle creature mitologiche
I dieci esemplari in libretto che il Belgio ha dedicato alle creature mitologiche
Alcune delle recenti citazioni riguardanti il calendario orientale
Da Bruxelles anche le birre dei monaci trappisti…
…e la profezia attribuita ai maya
           


Alla scoperta dei tesori della Royal
15 Gen 2012 00:58 - LIBRI E CATALOGHI
Il catalogo, realizzato per “Monacophil”, permette di avvicinarsi ai pezzi rari e unici proposti dalla Royal philatelic society London e dai suoi soci
Il volume dei tesori
Il volume dei tesori

Il Regno Unito e le sue Colonie raccontati in 384 pagine di grande formato con immagini a colori. La frase, però, non rende giustizia, perché “Royal philatelic society London - Exhibits at Monacophil 2011 catalogue”, questo è il titolo del volume ora in vendita a 60,00 euro, non riguarda la generalità del Paese e dei suoi antichi territori.

Il catalogo, scritto in inglese e francese, apre con la storia e le attività della Royal, che il presidente del Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie, Patrick Maselis, definisce come “formidabile ambasciatrice del nostro hobby”. E fra le opere citate figura il saggio dedicato alla storia postale della Mongolia, dovuto all’esperto sudtirolese Wolfgang Hellrigl.

Il resto documenta e sintetizza quanto esposto durante la recente “Monacophil” nella parte collocata alla Monaco top cars collection. Cominciando con i tesori provenienti dalla collezione di Elisabetta II per poi passare a quelli oggi posseduti dalla stessa associazione e poi al materiale messo a disposizione da alcuni dei suoi 1.900 membri, fra cui l’italiano Federico Borromeo d’Adda.

Una importante sequenza di filatelia e storia postale con reperti classici e rari, se non unici, che ha incuriosito e stupito i visitatori. Permettendo di valorizzare soprattutto materiale in qualche modo concepito a Londra e riguardante, ad esempio, Gibilterra come il Sudan, il Canada come Ceylon. Ma non solo, visto che ci sono anche gli “occhi di bue” brasiliani, le produzioni afgane d’antan, la posta, risalente alla Seconda guerra mondiale, originata dai prigionieri dei giapponesi o le rarità spaziali sovietiche.

Da sfogliare per… lustrarsi la vista e da consultare come riferimento.

L'allestimento era stato ospitato presso la sede della Monaco top cars collection
L'allestimento era stato ospitato presso la sede della Monaco top cars collection
“Royal philatelic society London - Exhibits at Monacophil 2011 catalogue” (acquista)
La scheda
Il catalogo dei “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo”
La cronaca conclusiva della manifestazione
           




Tunisia: un anno dopo la fuga, il francobollo
14 Gen 2012 18:07 - DALL'ESTERO
Da oggi disponibile il 390 millesimi che ricorda la caduta dell’ex presidente Zine El-Abidine Ben Ali
Il francobollo disponibile con oggi
Il francobollo disponibile con oggi

Alla fine, è arrivato. Oggi. È il francobollo che la Tunisia ha dedicato al primo anniversario della sua Rivoluzione “della libertà e della dignità”, quella scoccata dopo la protesta e la morte dell’ambulante Mohamed Bouazizi il 17 dicembre 2010. E che ha avuto il suo punto più alto un anno fa preciso, quando l’allora presidente Zine El-Abidine Ben Ali rinunciò al potere volando in Arabia Saudita.

“Si tratta -spiegano dalla Poste tunisienne- di un avvenimento storico di grande portata che ha rappresentato una svolta decisiva per rompere con l’ingiustizia e l’oppressione che il Paese ha sopportato per un lungo periodo, aprendo così una pagina nuova nella storia”.

Nella carta valore, da 390 millesimi di dinaro, primeggiano simbolicamente la bandiera nazionale e tre omini sopra una serie di alte case. La spiegazione, è già nel titolo attribuito: “Primo anniversario della Rivoluzione del 14 gennaio: insieme per costruire la Tunisia”. Mira a sostenere “l’importanza di realizzare gli obiettivi della Rivoluzione, condurre bene il processo transitorio, ottimizzare le esperienze vissute che si basano sul pluralismo, la libertà, l’uguaglianza, la giustizia sociale, superare la precarietà delle condizioni economiche e sociali”.

Un francobollo commemorativo sull’argomento era stato previsto per il 17 dicembre scorso, ma poi si era registrato il cambio di programma. Tanto che l’operatore, attraverso la sua struttura interna incaricata di seguire la filatelia, all’epoca raggiunto da “Vaccari news”, aveva parlato di annullamento.

La situazione alla fine di dicembre
La serie del 25 marzo 2011
           


Milite ignoto - Ritornano le cartoline di allora
14 Gen 2012 14:46 - APPUNTAMENTI
Da oggi al 26 febbraio Trieste ospita la mostra che ricostruisce il viaggio effettuato nel 1921 dalla salma. E tra i reperti…
La mostra potrà essere raggiunta sino al 26 febbraio
La mostra potrà essere raggiunta sino al 26 febbraio

Ha risalito la Penisola la mostra dedicata al milite ignoto. Dopo la tappa romana, dove il materiale è stato esposto al Vittoriano e in meno di una settimana visto da oltre cinquantamila persone, oggi la rassegna, adesso intitolata “4 Novembre 1921 - 4 novembre 2011. Il milite ignoto. Da Aquileia a Trieste”, ha riaperto nella città giuliana. Accolta nella sala delle Colonne del palazzo che, in piazza Unità d’Italia, ospita la Giunta regionale. Qui sarà raggiungibile sino al 26 febbraio (ingresso, gratuito ma consentito sino alle ore 18, da riva del Mandracchio 2, tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30).

I visitatori, attraverso pannelli e cimeli, troveranno una lettura della Grande guerra e in particolare dell’iniziativa che novant’anni fa portò a individuare la salma da condurre all’altare della Patria. Nonché del successivo viaggio che fece tra Aquileia (Udine) e la capitale, sostando in numerosi centri intermedi.

L’allestimento offre il braciere la cui fiamma si pensa abbia accompagnato il feretro nel tragitto nonché la bandiera con lo stemma sabaudo che avvolse la bara. Ma ci sono anche un elmetto e un fischietto di un militare italiano ritrovato in una delle trincee lungo il Piave nonché una serie di manifesti. Inoltre, viene proposto un documentario originale, registrato in occasione della cerimonia di allora.

Tra le chicche, settecento delle oltre diecimila cartoline che l’allora ministero per la Guerra fece stampare e vendere al prezzo di una lira cadauna, allo scopo di raccogliere fondi da destinare alle famiglie private di figli e mariti. Dietro questi supporti figurano frasi toccanti che, in poche parole, racchiudono le impressioni della gente comune sul conflitto.

“Roma. Veduta generale di piazza Venezia” - 4 novembre 1921. La foto è parte dell’album “Ministero delle Guerra, ufficio onoranze al soldato ignoto. Cerimonie. Il viaggio della salma. La tumulazione sull’altare della Patria. 28 Ottobre - 4 novembre 1921” - Roma, Museo centrale del Risorgimento, ms. 998 (123)
“Roma. Veduta generale di piazza Venezia” - 4 novembre 1921. La foto è parte dell’album “Ministero delle Guerra, ufficio onoranze al soldato ignoto. Cerimonie. Il viaggio della salma. La tumulazione sull’altare della Patria. 28 Ottobre - 4 novembre 1921” - Roma, Museo centrale del Risorgimento, ms. 998 (123)
Il “Viaggio dell'eroe” e l'annullo di Crema
           




Lettere, posta, alberghi, strade
14 Gen 2012 10:17 - APPUNTAMENTI
A saperla “leggere”, una missiva racconta anche la storia del territorio attraverso il quale ha viaggiato. E consente di valorizzarlo
Riccardo Ajolfi
Riccardo Ajolfi

“I giorni di pioggia, gli albergatori rapaci, i vetturini menzogneri, i pranzi immangiabili, i letti che mandavano via il sonno... tutte queste ombre del quadro non servono che a porre le luci del viaggio in maggiore evidenza e sulla meridiana della memoria restano soltanto le ore del sole”. Così si esprimeva George Stillman Hillard in “Six months in Italy”, risalente al 1853.

L’esperienza vissuta e raccontata dall’avvocato e scrittore statunitense è stata scelta da Riccardo Ajolfi per introdurre la conferenza, voluta dal Fondo ambiente italiano, che questa sera alle 18 terrà a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola). Intitolata “I viaggi in diligenza tra l’Ossola e il Vallese durante il periodo risorgimentale”, è ad ingresso libero e verrà ospitata presso il Collegio Rosmini, in via Rosmini 24.

“La storia della strada del Sempione durante il XIX secolo -anticipa l’esperto a «Vaccari news»- si identifica in parte con la diligenza svizzera, uno dei suoi simboli. Lungo il percorso, la vettura incontrava delle stazioni, dette «di posta» e collocate in punti strategici, dove i corrieri e i viaggiatori ricevevano ristoro, assistenza, se necessario un letto ed il cambio dei cavalli per proseguire velocemente”.

Ed è qui il rapporto con il settore, perché “le due funzioni, di posta dei cavalli e posta-lettere, nell’Ottocento si integravano funzionalmente. Un altro aspetto interessante -prosegue Riccardo Ajolfi- è dato dallo sviluppo tecnico: con il 1849 il comfort delle vetture era progressivamente migliorato ed al pesante carrozzone, poco spazioso, succedettero veicoli a nove o dieci posti. Uno era fuori di fianco ai postiglioni, e chi si sedeva lì poteva essere incaricato di agire sul freno”.

Quali erano i tempi di percorso? “Le guide parlano chiaro: da Ginevra a Milano lungo il Sempione, ad esempio nel 1822, la strada era lunga 52 poste e ¼, questa un’unità di misura che indicava la distanza ideale da una stazione di cavalli all’altra e in Piemonte corrispondeva a circa 8 chilometri. L’itinerario, che passava da Évian, Sion, Domodossola, Sesto Calende e Rho, toccava circa venticinque stazioni e poteva essere coperto in 22 ore e 50 minuti”.

“George Stillman Hillard non è che una fonte. Libri, diari e lettere di numerosi autori, famosi o meno, raccontano le difficoltà del viaggiare e dell’impiegare strutture in certi casi ritenute poco confortevoli, sporche o care, i disagi patiti in inverno, i pericoli di brutti incontri, le pastoie burocratiche alla dogana, ma anche lo stupore davanti ad un ponte maestoso che permetteva di oltrepassare un fiume o un dirupo”.

Quali altre testimonianze rimangono oggi? “Beh, naturalmente vanno citate le guide postali, le carte… E poi ci sono le targhe stradali rimaste, veri e propri testimoni di pietra. Ma anche alcuni degli edifici di un tempo possono essere individuati nell’attuale tessuto edilizio, a cominciare proprio da quello di Domodossola, situato nella piazza ora intitolata a Pellegrino Tibaldi, inconfondibile per le sue due torrette. Certo, andrebbero valorizzati meglio, e non è un caso se la mia presentazione è stata inserita nell’ambito delle iniziative firmate dal Fai”.

Una lettera risorgimentale del 1848, spedita da Baden e diretta in una località dell'Ossola, portata con le diligenze svizzere. Sotto, una di queste, oggi conservata al Museo di Domodossola
Una lettera risorgimentale del 1848, spedita da Baden e diretta in una località dell'Ossola, portata con le diligenze svizzere. Sotto, una di queste, oggi conservata al Museo di Domodossola
L'annuncio dell'incontro
           


Dal Belgio il “made in trappist”
14 Gen 2012 01:30 - DALL'ESTERO
Sei francobolli per le birre dei monaci. Con sorpresa per accentuarne il realismo: una vernice speciale

Mentre l’Italia attende i quindici francobolli enologici annunciati per il 24 marzo, il Belgio arriva con le birre dei monaci trappisti. Sei gli esemplari di classe “1” per l’Europa raccolti come foglietto e in vendita complessivamente a 5,94 euro con il 16 gennaio. Anche se già oggi a Tongeren verrà effettuata la prevendita.

Ogni carta valore offre bottiglia, tappo e bicchiere pieno del liquido di una pregiata marca, nella confezione postale citate rigorosamente in ordine alfabetico. Cominciando quindi dalla Achel e proseguendo con Chimay, Orval, Rochefort, Westmalle e Westvleteren.

E c’è pure la sorpresa, perché una vernice speciale è stata applicata sulle vignette, così da accentuarne il realismo.

Dietro all’iniziativa, l’Associazione internazionale trappista, che coinvolge sedici abbazie e conventi in Austria, Belgio, Francia, Germania e Paesi Bassi. Per questa realtà, sono solo sei i centri locali che possono utilizzare la denominazione “Authentic trappist product”, proprio quelli citati con l’emissione. Cambiano i gusti ed i colori, ma tutte sono birre d’eccellenza. E non è un caso se il Paese è reputato nel mondo anche per tale bevanda.

Il foglietto pronto ad uscire
Il foglietto pronto ad uscire
L'annuncio riguardante i quindici vini italiani
Tra le altre emissioni belghe, quella per il calendario maya
L'Associazione internazionale trappista (sito anche in italiano)
           


Il Centro di ricerca sorgerà a Trento
13 Gen 2012 18:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione protagoniste dell’accordo che coinvolge Poste, Provincia e Trento Rise

È stato definito ieri a Roma, ma sorgerà a Trento. È il Centro di ricerca per l’information and communication technology, iniziativa che vede coinvolte Poste italiane, Provincia autonoma di Trento e Trento research, education and innovation system (Rise). Quest’ultimo sodalizio da gennaio diventato uno dei sei nodi continentali della rete di eccellenza dello European institute of innovation & technology.

L’obiettivo è raggiungere uno stretto collegamento e un rapporto di costante collaborazione tra il mondo scientifico, la realtà accademica e il sistema delle imprese. Per questo la struttura dovrà sviluppare progetti innovativi, avviare programmi di ricerca nazionali e internazionali, promuovere attività di sostegno alla ricerca applicata.

Poste -ha detto l’amministratore delegato della stessa società, Massimo Sarmi- “collocherà al centro del progetto le proprie competenze Ict e l’esperienza acquisita nella creazione di servizi di e-government per cittadini, imprese e pubblica amministrazione, coadiuvando la Provincia autonoma e Trento Rise nel dialogo con le imprese che, a loro volta, daranno supporto e trarranno beneficio dalle innovazioni sviluppate dal Centro”.

“È un importante passo in avanti verso il nostro obiettivo: fare del Trentino un’economia della conoscenza, e un territorio leader nell’innovazione a livello europeo”, ha aggiunto il presidente della Provincia, Lorenzo Dellai. Tale collaborazione “rappresenta una straordinaria opportunità di crescita per le tante piccole e medie imprese innovative”.

Far lavorare insieme la pubblica amministrazione, le aziende e il mondo della ricerca -ha sottolineato il presidente di Trento Rise, Fausto Giunchiglia- é “la chiave di volta del modello trentino di partnership pubblico-privato. E si tratta di un modello premiante, proprio perché consente di massimizzare le capacità di ciascuno, a beneficio di tutti”.

La firma del protocollo; da sinistra, Lorenzo Dellai, Massimo Sarmi e Fausto Giunchiglia
La firma del protocollo; da sinistra, Lorenzo Dellai, Massimo Sarmi e Fausto Giunchiglia
Poste e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. L'accordo con Sap
Il progetto di Benevento
Trento Rise (sito in inglese)
           


A Domodossola in diligenza. Con Riccardo Ajolfi
13 Gen 2012 14:13 - APPUNTAMENTI
Domani serata a tema postale nel centro piemontese. A Torino, oggi pomeriggio, le cartoline centenarie della Libia. Aidone anticipa la chiusura
Cartoline di Libia a Torino
Cartoline di Libia a Torino

Riccardo Ajolfi torna in cattedra. Questa volta per una serata intitolata “I viaggi in diligenza tra l’Ossola e il Vallese durante il periodo risorgimentale” e rivolta principalmente ad un pubblico non specialistico. In calendario è fissata per domani alle ore 18 presso la sala conferenze del Collegio Rosmini, che si trova in via Rosmini 24 a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola). Dietro, c’è la delegazione locale del Fondo ambiente italiano.

Conferenza, proiezione e cocktail party (l’ingresso è libero) sono volti a sensibilizzare i partecipanti sulla presenza di edifici adibiti a stazioni della diligenza e hotel della Posta, in vista di un recupero di questa antica specificità in chiave turistico-culturale. Non a caso, si prevede di apporre, in futuro, una serie di targhe esplicative. Saranno evocati diari di viaggio e lettere vergati da personaggi ottocenteschi come Robert Schumann, John Ruskin, William Wordsworth, Alexandre Dumas padre e Stendhal (Marie-Henri Beyle). Tutti illustri che hanno soggiornato all’albergo della Posta di Domodossola, edificio in corso di restauro conservativo. Permettendo di mostrare gli stretti rapporti una volta esistenti tra i viaggi delle persone e il traffico epistolare. Dimensione temporale di un tempo scandito dal suono delle ruote su strade ghiaiose, dalla luce tremolante dei lumi ad olio e dalla traccia di inchiostro steso su fogli di carta.

Intanto, alle 17.30 di oggi il Circolo ufficiali di Torino, in corso Vinzaglio 6, accoglierà il convegno storico “La Campagna di Libia (1911-1912) - Gli eventi, la rappresentazione e la memoria”. I relatori sono il direttore del Centro europeo “Giovanni Giolitti” Aldo Mola, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Saluzzo Giovanni Rabbia, il filmografo Giorgio Sangiorgi. Nel contesto, Francesco Balducci proporrà un percorso di cartoline collegate al medesimo tema. Percorso che prossimamente verrà ospitato allo spazio filatelia della città.

Dalle Alpi all’isola mediterranea. La mostra “Trasporto postale via terra in Sicilia: dal messaggere alla diligenza” di Aidone (Enna) chiuderà alle ore 19 del 14 gennaio e non il 15 come programmato. Domani, comunque, si svolgeranno visite guidate con studenti e cittadinanza (alle 11) nonché lo spettacolo artistico-letterario sul “gallo-italico”, cioè il dialetto-lingua delle comunità di origine lombarda, in Sicilia dal XIII secolo (15.30).

L’albergo della Posta di Domodossola nel 1840 ed oggi
L’albergo della Posta di Domodossola nel 1840 ed oggi
Riccardo Ajolfi relatore agli incontri dell'Istituto di studio storici postali
Il suo ingresso nell'Accademia italiana di filatelia e storia postale
La mostra di Aidone
           


La catarsi diventa epistolare
13 Gen 2012 11:38 - APPUNTAMENTI
Presentato ieri sera il progetto “Cara mamma e caro papà”, ideato da Alessia De Montis. Il primo obiettivo è raccogliere novecentonovantanove missive
Alessia De Montis ieri sera alla presentazione
Alessia De Montis ieri sera alla presentazione

In due anni sono arrivate trecento lettere, ma la condizione per partire è raggiungere quota novecentonovantanove, ossia tre volte nove, i mesi necessari ad una gravidanza, velato richiamo ai legami fra consanguinei, “alla ricerca dei profondi solchi che lasciano nella personalità”. È questa la prima fase del progetto “Cara mamma e caro papa” che Alessia De Montis ha presentato ieri sera al Museo fondazione “Luciana Matalon” di Milano.

Una volta raggiunta la quantità fissata -e una volta individuati gli sponsor- si passerà alla fase concreta, che vede quattro punti fissi: trasparenza, vento, sale e persone. Una cupola, ancora non si sa se fissa o mobile e con un diametro di almeno sei metri, ospiterà le testimonianze; queste, stampate su carta leggera e appallottolate, continueranno a volare sospinte da un ventilatore, mentre in terra lo strato di sale rappresenterà le lacrime versate. I visitatori potranno entrare e prendere una missiva a caso, portandosela via. Il sistema verrà continuamente alimentato, perché l’obiettivo dell’artista è proseguire nel tempo, aggiungendo gli scritti che arriveranno.

Quanto alle epistole, devono essere anonime e indirizzate ad entrambi i genitori; vanno inviate al sito collegato all’iniziativa. In futuro si aggiungerà una casella postale fisica, così da permettere anche a chi non ha dimestichezza con l’informatica di partecipare.

La lettera -dice Alessia De Montis- è la matrice, un atto personale dal significato catartico che verrà messo a disposizione casualmente di un’altra persona. I nomi e i cognomi non importano, ciò che interessa è il testo ed il blog è solo un contenitore, perché gli scritti non verranno resi pubblici. La corrispondenza servirà a fissare, attraverso un gesto poetico, “parole mai dette e sedimentate nel fondo dell’anima”. La cupola è la grande pancia, l’incubatrice, il punto di riferimento di un cammino parallelo che accompagnerà l’artista per tutta la sua esistenza.

L’idea -spiega- è nata da un’esperienza personale, quando scrissi una lettera ai miei genitori, che cominciava appunto con “Cara mamma e caro papà”. Avevo bisogno di richiamare l’unità, di riunire in un unico atto due destinatari. Tutto ciò che non ho messo in quel foglio è nel progetto, perché volevo condividerlo con gli altri.

L'annuncio dell'iniziativa
L'artista al “Festival delle lettere”
           



Se ricevete questa mail è perché vi siete iscritti a Vaccari news
Per ISCRIVERSI, CANCELLARSI o MODIFICARE l'indirizzo email basta collegarsi qui https://www.vaccarinews.it/_ISCRIVITIVNEWS
Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl - tutti i diritti riservati
registrazione Tribunale di Modena n. 1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
Tutto il contenuto di questa newsletter, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright.
In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati. Redazione: info@vaccari.it
VACCARI srl - Via M. Buonarroti, 46 - 41058 Vignola (MO) - Italy
Tel. (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06 - Fax (+39) 059.760157