quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Dedicata agli annullamenti, organizza i materiali per regione e località, in modo da facilitare le ricerche mirate: oltre 300 le voci già inserite
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Ampliata l'area dedicata alla storia postale |
Adesso sono oltre 300, ma il numero, naturalmente, sarà sempre mutevole, in funzione delle vendite e dei nuovi arrivi, perché ogni pezzo è unico. È la nuova sezione degli annullamenti che la società ha aggiunto al proprio negozio on-line, collocato nel sito aziendale e dedicato alla storia postale. “Si tratta di specializzazioni di grande interesse storico e collezionistico”, esordisce Paolo Vaccari. “Da qui la nostra scelta di dedicare loro un’area specifica. Le collettorie ed i numerali di Regno del trentennio 1863-1893 sono suddivisi secondo le attuali regioni ed organizzati in ordine alfabetico per località, in modo da rendere veloci le ricerche mirate, soprattutto per coloro che sono interessati ad uno specifico centro o territorio. La qualità è sempre ottima, frutto di una selezione che viene effettuata alla base, mentre i prezzi rispecchiano, come sempre, il mercato”. E non è l’unica novità… “Suggeriamo -prosegue l’esperto- di consultare anche le altre aree dedicate alla filatelia, perché gli aggiornamenti sono continui. Il comparto di maggior pregio «Classici, rarità e qualità extra», per esempio, adesso contempla 120 proposte, e 25 riguardano gli Antichi Stati, ma anche gli altri sono stati rinnovati con materiale interessante. Senza dimenticare che fino al 10 settembre 1.000 articoli risultano in offerta, naturalmente salvo esaurimento delle scorte, con prezzi ribassati fino al 20%. In quest’ultimo comparto abbiamo aggiunto 100 voci nuove”.
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La nuova sezione si concentra sugli annullamenti; in questo momento, i lotti risultano oltre 300 |
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Venerdì 6 e sabato 7 luglio il convegno internazionale di Sorrento (Napoli), voluto dall’Osservatorio banche imprese di economia e finanza. Domani l’annullo
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L'annullo; verrà impiegato domani |
Nel 2011 si è discusso dei nodi, dei vincoli e delle soluzioni ai problemi dello sviluppo; quest’anno si affronteranno il futuro delle giovani generazioni, la mobilità e l’occupazione. Le finalità del seminario “non sono tanto quelle di individuare soluzioni a breve, ma innescare nei partecipanti nuovi percorsi di riflessione, anche non ortodossi, che possano portare a individuare soluzioni adatte a un nuovo mondo”. Così viene presentata l’iniziativa “Mezzogiorni d’Europa e Mediterraneo nella bufera. I giovani, nuovi argonauti”, in programma il 6 ed il 7 luglio a Sorrento (Napoli). Iniziativa che proprio domani, dalle 14 alle 20, verrà sottolineata con un annullo promozionale. Ad organizzarla, come l’anno scorso, è l’Osservatorio banche imprese di economia e finanza. L’obiettivo -spiega il direttore dello stesso Obi, Antonio Corvino- è “creare in sede stabile, nel Mezzogiorno d’Italia, uno spazio di discussione per quanti -giovani, donne, ricercatori, imprenditori, economisti, sociologi, pensatori, rappresentanti del mondo bancario ed istituzionale- siano interessati ad aprire nuovi sentieri di impegno, di pensiero e di esperienze, migliorare l’interazione e il confronto, nonché stimolare azioni e politiche che favoriscano l’individuazione di nuovi punti di riferimento in grado di determinare nuovi equilibri di natura produttiva, finanziaria, economica e sociale”. All’evento sono attesi circa 250 rappresentanti del panorama istituzionale e giovanile, economisti ed esperti del mondo accademico, bancario e imprenditoriale provenienti dalle aree più arretrate d’Italia, d’Europa e del Nordafrica. Nel corso dei lavori verranno presentati e distribuiti cinque rapporti. Riguardano: il Pil e l’occupazione, che analizzerà il ruolo dei giovani con riferimento alle migrazioni, alla qualità del lavoro, alla creatività, all’innovazione; il Mediterraneo, che affronterà l’evoluzione degli scenari con riferimento alla governance e all’integrazione; la criminalità nello stesso bacino, con i suoi effetti sull’economia, sui governi e sulla dilagante disoccupazione giovanile; le migrazioni dei giovani e le loro conseguenze nel tessuto sociale dei Paesi di partenza e di arrivo; le politiche orientate alla soluzione delle problematiche lavorative dei giovani.
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Consulta - Tra i pochi titoli ufficializzati oggi pomeriggio, diversi sono già nei classificatori
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Anche i Campionati del mondo di sci nordico in val di Fiemme sono già stati citati |
Corrado Passera, in qualità di ministro allo Sviluppo economico (e non più come amministratore delegato di Poste), ha debuttato questo pomeriggio nel mondo del collezionismo, presiedendo la seduta della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia. Prima di recarsi a palazzo Chigi per la riunione del Governo. È forse questa la sola… novità, in quanto diversi dei primi titoli ufficializzati per il 2013 dentellato sono già stati celebrati. A cominciare da Giovanni Boccaccio, Gabriele D’Annunzio e Giuseppe Verdi, che saranno ricordati ancora una volta per celebrarne gli anniversari della nascita (rispettivamente, i sette secoli, il secolo e mezzo ed il bicentenario). Cui si aggiungono Arena di Verona (nel centesimo del festival lirico), Club alpino italiano (centocinquantesimo), Campionati del mondo di ciclismo su strada (previsti in Toscana) e Campionati del mondo di sci nordico (in val di Fiemme). La serie per il vino Docg, uscita il 24 marzo scorso, avrà un ulteriore sviluppo, sempre nell’ambito del capitolo “Made in Italy”. Non ricordati in precedenza sono, invece, Paolo Paschetto (autore, oltre che dello stemma repubblicano, di alcuni francobolli ed ora inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”), arte orafa (nel “Made in Italy”), Politecnico di Milano (pure in questo caso, si festeggia il secolo e mezzo). Per conoscere il resto della lista, occorrerà -annotano al dicastero- attendere “le prossime settimane”. Tra gli auspici espressi da Corrado Passera, quello di riconvocare l’organismo in autunno, così da completare il 2013, avviare il 2014 e definire altri argomenti, come ad esempio il progetto per una emissione che promuova la filatelia.
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Un momento della seduta di oggi pomeriggio (foto: Bruno Crevato-Selvaggi) |
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Il dipinto di Aligi Sassu trasformato in francobollo. Il programma delle iniziative definite per il 17 luglio, giorno del centenario trascorso dalla sua nascita
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Il francobollo nella versione definitiva… |
Tranne alcuni dettagli di impaginazione, evidente frutto dell’intervento del centro filatelico che fa capo al polo artistico dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato, il francobollo per Aligi Sassu è sostanzialmente quello che “Vaccari news” ha presentato ai propri lettori il mese scorso. Oggi è arrivata la versione definitiva del 60 centesimi, atteso per il 17 luglio; riproduce l’olio su tela “Battaglia di cavalieri”, realizzato nel 1986, grande 81x100 centimetri e adesso inserito nella collezione dell’Archivio Aligi Sassu. Appartenente alla serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, l’esemplare ricorda il pittore ed incisore nato il 17 luglio 1912 e morto lo stesso giorno di ottantotto anni dopo. Non è autoadesivo, quindi è confezionato nei tradizionali fogli da venticinque pezzi di grande formato; la tiratura ammonta a due milioni e cinquecentomila unità. L’annullo verrà impiegato allo spazio filatelia di Milano, mentre il bollettino illustrativo è stato affidato al presidente dell’associazione culturale onlus “Amici dell’arte di Aligi Sassu” Rodolfo Massey, alla nipote del maestro Natalia Sassu Suarez (che è laureata in Storia dell’arte) ed al sindaco di Besana in Brianza Vittorio Gatti. Proprio il centro in provincia di Monza e Brianza, dove dal 2000 ha sede il sodalizio promotore, accoglierà presso villa Filippini, sempre il 17 luglio, le celebrazioni. A commentare il dentello ci penserà il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi. Presente Poste italiane, che provvederà ad annullare le fdc con una seconda copia del manuale. Interverranno, fra l’altro, il critico d’arte e giornalista Luigi Marsiglia, il rappresentante delle cantine Majolini Simone Majolini (l’azienda lancerà un franciacorta che riporta sul vetro della bottiglia un’incisione a laser del cavallo e la firma dell’artista). Sarà anche l’ultima possibilità per vedere, ospitata nella stessa struttura, la mostra “Aligi Sassu - Memorie su carta”. Cui seguirà, ma dal 29 settembre al 25 novembre, un’ulteriore rassegna, questa intitolata “100 Anni dalla nascita del maestro Aligi Sassu - Dipinti”.
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…e l'olio su tela “Battaglia di cavalieri” (collezione Archivio Aligi Sassu), realizzato nel 1986 ed ora impiegato per celebrare il pittore ed incisore |
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Il riconoscimento del presidente della Repubblica valorizzerà la ventottesima edizione del concorso, in calendario tra il 14 ed il 16 settembre
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Fino al 2011 era il “Premio Pieve”. Con la morte dell’ideatore, avvenuta il 28 novembre scorso, gli organizzatori che fanno capo alla Fondazione archivio diaristico nazionale gli hanno affiancato il suo nome per ricordarlo, divenendo “Premio Pieve Saverio Tutino”. Mentre si procede ad organizzare la ventottesima edizione, che si svolgerà dal 14 al 16 settembre, arriva la notizia: la manifestazione ha ottenuto l’alto patronato riconosciuto dal presidente della Repubblica. È un concorso nazionale per diari, memorie ed epistolari nato, insieme allo stesso Archivio, nel 1984. Ad ogni tappa raccoglie decine di scritti inediti che vengono giudicati da un gruppo di lettura. Vicende familiari, esperienze di vita, di lavoro, di guerra sono ripercorse tra le pagine -a volte manoscritte- presentate. Memorie che raccontano la storia vista con gli occhi della gente comune e che a Pieve Santo Stefano, paese in provincia di Arezzo, hanno trovano un luogo dove essere conservate.
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La manifestazione si svolgerà dal 14 al 16 settembre |
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“Gli archivi delle donne” - I primi due tomi riguardano quanto lasciato dalle milanesi fra il 1814 ed il 1859
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“I 166 difetti delle donne” (Civica raccolta delle stampe “Achille Bertarelli”) |
“Negli ultimi decenni si è notevolmente ampliato l’interesse della storiografia italiana «per le forme primarie di scrittura» (corrispondenze di carattere privato, quali lettere familiari, d’amore, d’amicizia, d’affari, diari, autobiografie, memorialistica), nella consapevolezza dell’importanza di tali testimonianze come fonti dell’analisi della dialettica privato/pubblico in percorsi esistenziali sia di personalità di rilievo nella vita politica, sociale, culturale e religiosa, sia di più oscuri appartenenti ai ceti non egemoni”. È quanto sostengono Maria Canella e Paola Zocchi, che stanno curando il progetto “Gli archivi delle donne”. Dietro, un gruppo di lavoro costituitosi presso l’Università degli studi di Milano (dipartimento di scienze della storia e della documentazione storica), che collabora con analoghi team presenti nelle Università di Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Ha promosso una collana di repertori sulle scritture femminili (appunto carteggi, epistolari, memorie, documenti), conscio che tali fonti, “rimaste fino ad oggi mascherate o nascoste nei fondi intitolati ad autori maschili, una volta individuate, censite e indicizzate potranno costituire una base documentaria fondamentale non solo per la storia di genere in particolare, ma per tutte le discipline storiche nel loro complesso”. Anche per quelle che toccano il mondo postale. Primo esito del lavoro sono i due tomi “Gli archivi delle donne 1814-1859. Repertorio delle fonti femminili negli archivi milanesi”. In essi sono catalogati i materiali rinvenuti in ventinove strutture diverse, come l’Archivio di stato, la Civica raccolta delle stampe “Achille Bertarelli”, la Biblioteca nazionale braidense, la Camera di commercio, la Fondazione “Giangiacomo Feltrinelli”. Attraverso l’indice (che contiene 17.553 nomi!) è possibile scoprire, per esempio, dove sono citati Carlo Custodi, Sofia Ferrari, Andrea Maffei, Luigia Pagani, Isabella Tagliabue, Alessandro Volta. Editi dalla romana Edizioni di storia e letteratura, contano complessivamente 890 pagine ed altre 80 di illustrazioni anche a colori, cui si aggiunge un cd con gli stessi contenuti dei cartacei. Vi hanno lavorato 41 ricercatori individuando 25mila voci tra documenti, fascicoli ed atti. Il prezzo di vendita è 118,00 euro. Intanto, si lavora alla parte successiva: riguarda il periodo 1860-1914 ed uscirà in occasione del centenario della Prima guerra mondiale, quindi fra due anni.
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L'opera è articolata in due tomi che coprono il periodo compreso fra il 1814 ed il 1859 |
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Allo “sportello amico” dipendente di origini albanesi garantisce una migliore accoglienza ai conterranei immigrati
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Il francobollo che quattro anni fa l'Italia ha dedicato al centro del Bergamasco |
Poste italiane si internazionalizza. Prendendo atto della società sempre più stratificata, assume lavoratori stranieri anche per utilizzarne le competenze linguistiche. Uno dei casi noti riguarda Treviglio (Bergamo), dove allo “sportello amico”, cioè al punto in cui far riferimento per le pratiche non strettamente postali, fra cui quelle che proprio i lavoratori stranieri devono presentare, si parla correntemente italiano ed albanese. Grazie ad una giovane dipendente, Aurora Aliko, lei stessa arrivata anni fa dal Paese delle aquile. “L’azienda -commenta una nota- si propone, dunque, «parte attiva» nel processo di integrazione culturale, nel quadro di un sistema produttivo che ha allargato sempre più i propri confini geografici”. Lo “sportello amico con personale multilingue” è caratterizzato da addetti in grado di facilitare la comunicazione e rendere più semplice l’offerta di prodotti e servizi ai cittadini immigrati. “Il personale impiegato viene individuato tenendo conto della provenienza e della concentrazione di etnie straniere nelle diverse aree territoriali”. Gli operatori specializzati presentano una spiccata capacità di espressione e scrittura nella lingua di competenza (in particolare, l’arabo, il cinese, l’albanese, il peruviano, il filippino, il russo, il romeno) e vengono formati attraverso percorsi specifici. Tra i servizi rivolti soprattutto a questo tipo di utenza, il trasferimento di denaro all’estero attraverso Moneygram o le carte “Postepay twin”, il paccocelere internazionale, le prestazioni -telefoniche e di pagamento- svolte attraverso la sim di Poste mobile.
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Una sua opera figura nella serie dedicata al mezzo secolo delle relazioni diplomatiche con la Santa Sede
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Le due bandiere, quella del Senegal e quella del Vaticano, sventolano nel primo esemplare, avente un nominale pari a 50 franchi locali. Per il secondo, invece, il richiamo è alla scena centrale del’affresco che il Perugino fece tra il 1481 ed il 1482. È intitolato “Consegna delle chiavi” e ritrae san Pietro in ginocchio davanti a Gesù per ricevere le chiavi del Regno dei cieli. L’opera è collocata nella cappella Sistina e per l’occasione trasformata in francobollo da 200 unità. Così il 29 giugno -su impulso della Nunziatura apostolica di Dakar- il Senegal ha ricordato il mezzo secolo di relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Si tratta, in ogni caso, di una iniziativa locale, nel senso che non avrà un riscontro parallelo oltre il fiume Tevere.
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La serie, composta da due francobolli |
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Dopo il Governo, anche una delle due Camere si è espressa negativamente sul progetto “Per una posta forte”
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Niente da fare per la modifica alla Costituzione federale richiesta da Sindacato della comunicazione, Unione sindacale svizzera e Partito socialista attraverso l’iniziativa “Per una posta forte”. Secondo il Consiglio federale (ossia il Governo), bastano le modifiche introdotte con le leggi sulla Posta e sulla sua organizzazione. Ed il Consiglio nazionale (una delle due Camere del Parlamento), ha fatto propria la testi, bocciando il progetto con 123 voti contrari, 56 favorevoli e 7 astenuti. Progetto che interverrebbe sull’articolo 92, dedicato appunto al settore, da integrare con tre nuovi commi ai due esistenti. Sono: “3) La Confederazione garantisce a tutti gli abitanti una rete capillare di uffici postali e un accesso semplice e rapido a tutte le prestazioni di un servizio universale aperto al futuro. 4) La Confederazione incarica la Posta svizzera di gestire la rete di uffici postali con personale che abbia un rapporto d’impiego con la Posta svizzera. 5) Le spese per la rete di uffici postali e per il servizio universale sono coperte in particolare con: a) le entrate provenienti dal monopolio sulle lettere; b) gli utili di una banca postale appartenente al cento per cento alla Posta svizzera”. Deciso il commento espresso da Syndicom, appunto il sindacato dei media e della comunicazione. “La maggioranza del Consiglio nazionale ha perduto una buona occasione per dimostrare il suo attaccamento a un servizio pubblico forte, universale e garantito da personale qualificato”. Lanciato nel 2009, il progetto aveva raccolto oltre 110.000 firme nell’arco di cinque mesi, “il che dimostra l’attaccamento degli svizzeri a una rete di uffici postali distribuiti su tutto l’insieme del territorio così come a un servizio universale di qualità”. Sotto la sua pressione, però, “le Camere federali hanno provvisoriamente rinunciato a liberalizzare completamente il mercato della corrispondenza e cominciato a delineare una definizione della rete postale”. Prevedendo, inoltre, “la creazione di una banca postale i cui utili andrebbero a garantire un buon funzionamento di tale rete”. L’auspicio -conclude la nota- è che il Consiglio degli stati (ossia l’altro ramo del Potere legislativo) offra un’accoglienza migliore.
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Il testo che i promotori vorrebbero inserire nella Costituzione |
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Due giorni dopo la Spagna, l’analogo tributo neerlandese, questo organizzato in dieci esemplari
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Dopo la Spagna, anche i Paesi Bassi festeggiano il secolo del proprio Comitato olimpico, in questo caso associato alla Federazione nazionale sportiva (Nederlands olympisch comité e Nederlandse sport federatie). Come appunto la Spagna, sottolineano il giro di boa con una serie che guarda al passato, pur avendo presente l’ormai prossima apertura di “London 2012”. L’emissione di Madrid è giunta il 2 luglio e si compone di tre esemplari dedicati ad altrettante figure storiche, nel caso specifico un atleta e due dirigenti, tutti scomparsi. Quella di Amsterdam arriverà oggi e si compone di ben dieci esemplari di categoria “1” (ora 50 centesimi), che citano altrettante medaglie d’oro, diverse per sesso e specialità nelle quali hanno eccelso. Sono la pattinatrice artistica su ghiaccio Sjoukje Dijkstra, il judoka Anton Geesink (unico non vivente), il vogatore Nico Rienks, la campionessa negli ottocento metri piani Ellen van Langen, la ciclista Leontien Zijlaard-van Moorsel, la tennista su sedia a rotelle Esther Vergeer, il nuotatore Maarten van der Weijden, la cavallerizza Anky van Grunsven e la snowboarder Nicolien Sauerbreij. Solo il quinto esemplare, quello con il giocatore di hockey, è simbolico, così da ricordare i diversi successi ottenuti con la disciplina. Qualche dettaglio in più nella lingua locale, insieme al logo del “C-code” che quindi apre ad approfondimenti multimediali, è presente sui margini del foglietto. Disponibili pure le versioni a carnet. I personaggi citati -precisa l’operatore Postnl- hanno contribuito volontariamente a realizzare i francobolli, su cui poi ha operato Robin Uleman. Come per tutte le iniziative volte a celebrare lungo il 2012 Noc e Nsf, è stata effettuata una donazione allo Jeugdsportfonds, struttura che organizza attività sportive per i bambini svantaggiati. Le due realtà protagoniste coinvolgono 90 associazioni, cui aderiscono 27mila club ed oltre 4,7 milioni di sportivi. Rappresentando sia i professionisti, sia gli amatori.
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Nove gli atleti espressamente citati nei francobolli, otto dei quali viventi. Il decimo (nel foglietto, il quinto esemplare), invece, è di fantasia e vuole rendere omaggio ai diversi successi raggiunti nell'hockey |
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L’Agcom sta valutando le richieste presentate da Poste italiane riguardanti corrispondenza descritta, indescritta e pacco ordinario per l’estero
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Verso un tariffario più salato? |
L’aumento, introdotto ieri, inerente ai versamenti su bollettino di conto corrente postale non dovrebbe essere l’unico. Ad ipotizzarlo è l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. La quale ha appena avviato il procedimento istruttorio intitolato “valutazione ed approvazione della manovra tariffaria di Poste italiane”. È la conseguenza alle richieste dell’azienda, che ha caldeggiato una revisione tariffaria riguardante la corrispondenza descritta, indescritta nonché il pacco ordinario diretto all’estero. L’Agcom si è data un periodo di centoventi giorni per studiare i dettagli (d’altro canto, è la prima volta che interviene su queste procedure attraverso la nuova direzione di settore) ed arrivare ad una conclusione. Nel frattempo, viene ribadito che “restano ferme le tariffe attualmente praticate dalla società”. Il documento, inoltre, permette di capire un altro aspetto: il contratto di programma sottoscritto tra il ministero allo Sviluppo economico e Poste italiane 1’11 novembre 2010, richiamato il 21 maggio scorso in “Gazzetta ufficiale”, sta ancora attendendo “gli adempimenti previsti dalla normativa comunitaria”.
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Tra i tanti progetti cui ha lavorato, quello per la Ferrari Testarossa, il bolide ripreso in un francobollo italiano del 4 luglio 1986
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Il francobollo per la Ferrari Testarossa |
Il suo nome, sul francobollo, non c’è. Ma il 450 lire inserito nella terza parte della serie “Costruzioni automobilistiche italiane” del 4 luglio 1986 parla anche di lui. Perché il bolide riprodotto, ossia la Ferrari Testarossa, è uno dei suoi progetti più noti. Uno dei tanti. Il designer Sergio Pininfarina è morto questa notte a Torino, dov’era nato l’8 settembre 1926. Aveva, quindi, ottantacinque anni. Nella sua carriera, anche la partecipazione al cda della stessa Ferrari (1969-2011), l’elezione all’Europarlamento (1979-1988), la presidenza di Confindustria tra il 1988 ed il 1992, quella dell’editrice “La stampa” (2004-2008) nonché, nel 2005, la nomina a senatore a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”. Figurava ancora come presidente onorario del suo gruppo, appunto il Pininfarina. Questo ora lo ricorda quale figura imprenditoriale “che ha guidato per tanti anni con mano sicura l’azienda portandola nel mondo, nel solco di una tradizione di eleganza e stile costantemente rinnovata con i più alti standard di innovazione tecnologica e bellezza armonica”. Ingegnere meccanico (ma altre quattro lauree le ha ottenute honoris causa), aveva iniziato la sua attività nell’industria paterna, l’allora Carrozzeria Pinin Farina, di cui gradualmente assunse la carica di direttore generale, di amministratore delegato e di presidente.
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Da Trani la richiesta per un francobollo o per un intero riguardante quello che viene considerato il primo Codice marittimo al mondo
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A Trani le cartevalori postali piacciono e, dopo appena un mese dall’uscita del 60 centesimi per la cattedrale cittadina, si rilancia, ma per l’anno prossimo. Quando, in base ad alcuni storici, scoccheranno i novecentocinquanta anni dalla promulgazione degli “Ordinamenta et consuetudo maris edita per consules civitatis trani”, ossia degli Statuti marittimi, considerati il primo Codice di settore planetario. La richiesta, inoltrata il 30 giugno al ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera, riguarderebbe un francobollo o, al più, un intero. A sottoscriverla, è il Centro studi tranesi. Secondo gli esperti, tali atti furono proclamati nel 1063 dai consoli in arte del mare Angelo de Bramo, Simone de Brado e Nicola de Roggiero. In essi venivano fissate per iscritto consuetudini già in uso presso i marinai della zona. Sarebbero anteriori ad ogni altro testo simile e contengono concetti giuridici e sociali che anticipano il pensiero moderno (non a caso, furono citati anche durante una controversia sul recupero del transatlantico “Titanic”). Hanno pure un valore linguistico, in quanto strumento per seguire lo sviluppo del volgare. A livello di storia locale, invece, mostrano la floridezza delle condizioni economiche registrate tra il 1042 ed il 1073, quando la comunità intratteneva rapporti con le Repubbliche marinare ed i Comuni più importanti d’Italia, ma anche con l’opposta sponda adriatica e l’Oriente. Periodo che fu di autonomia politica, in quanto molti documenti pubblici coevi mancano dell’intestazione di un qualsiasi sovrano, bizantino o normanno che fosse.
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La promulgazione degli Statuti marittimi secondo Biagio Molinaro (1825-1868). L'opera caratterizzava il sipario del teatro cittadino, ora distrutto |
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I tre francobolli non hanno nominale esplicitato, ma il loro uso appare evidente. Anche senza sapere il tedesco
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Tempo di vacanze, ed anche chi non mastica troppo il tedesco, fosse magari un semplice turista, potrebbe capire la logica dei tre nuovi francobolli. Non hanno nominale esplicitato (adesso costano rispettivamente 62, 70 e 170 eurocentesimi) e valgono per un invio “standard” (c’è scritto!) all’interno del Paese emittente, cioè l’Austria, in Europa o nel resto del mondo. La… intuizione emerge ad una rapida occhiata delle vignette, dove appunto campeggiano il territorio nazionale, il Vecchio continente o l’intero globo. Le eloquenti immagini sono dovute a Gabriele Milewski. Le cartevalori sono state messe in prevendita ieri, così da agevolare i collezionisti. Avendo notizia che la distribuzione generale avverrà dal giorno 6.
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I tre esemplari… parlanti |
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Il passo in avanti, funzionale all’adesione, sottolineato venerdì con un francobollo di Podgorica
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Il francobollo è uscito venerdì |
È uno degli Stati candidati ad entrare nell’Unione Europea, ma da qualche giorno possiede -come dire?- una marcia in più. Il 29 giugno a Bruxelles sono cominciate le trattative che dovrebbero portare a definire l’adesione formale del Montenegro. Un punto di arrivo importante per la piccola realtà balcanica, che conta appena 600mila abitanti. E non stupisce se lo stesso giorno ha varato un francobollo celebrativo, in cui i richiami alla bandiera nazionale ed a quella continentale si avviluppano a simboleggiare collaborazione ed avvicinamento. La carta valore è espressa nella moneta adottata unilateralmente sin dal 2003: l’euro. L’apertura dei negoziati con Podgorica -dice la nota giunta dall’Eurocommissione- “è anche un voto di fiducia e dovrebbe essere intesa come un incentivo per il Paese a mantenere gli sforzi di riforma”. Perché, ora, l’obiettivo finale di tali sacrifici, cioè l’adesione, “è un grande passo” che appare più prossimo.
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Da oggi pagare allo sportello postale costa di più: la commissione, infatti, è passata da 1,10 ad 1,30 euro
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Il primo del mese, si sa, è a rischio aumenti. Specie se comincia un anno od un semestre nuovo. Ed anche oggi, primo giorno lavorativo di luglio essendo stata, ieri, domenica, non ha fatto eccezioni. Mentre tutti pensavano alla partita di pallone con la Spagna e all’addio al titolo di campione europeo, Poste italiane ha introdotto -al solito senza annunciarlo- un ulteriore ritocco. Concerne i normali versamenti in conto corrente effettuati allo sportello, passati da 1,10 ad 1,30 euro. Scesa da 77 a 70 centesimi, invece, la tassa ridotta, applicabile agli stessi se l’intestatario ha compiuto i settant’anni. Decisamente più conveniente è il saldo on-line, pari ad 1,00 euro, che permette anche di risparmiare sui tempi e sui trasporti.
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Un bollettino pagato oggi ad 1,30 euro, cifra evidenziata dalla freccia (immagine: Beniamino Bordoni) |
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Oggi l’annullo, e stasera la partita con la Nazionale calcio tv per ricordare Vito Scafidi, il ragazzo morto quattro anni fa nel crollo del tetto alla sua scuola
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L'annullo impiegato oggi |
Il 22 novembre 2008 la tragedia: a Rivoli (Torino) crolla il tetto di un liceo e sotto le macerie muore uno degli studenti, Vito Scafidi. A ricordarlo contribuisce anche l’annullo postale impiegato oggi in via Ferrari 3 nella vicina Pianezza, paese in cui il ragazzo abitava e dove si svolgerà il memorial che gli è stato intitolato. L’iniziativa ruota soprattutto intorno all’intervento della Nazionale calcio tv, fissato per questa sera alle 20.30 presso il campo sportivo cittadino. Gli amici, insieme ai genitori ed alla sorella, vogliono dare una continuità a quanto Vito amava più di ogni altra cosa: il gioco del pallone, “un modo libero per poter correre incontro ai sogni. Questo è stato e sarà sempre un sogno”, spiegano i giocatori. Fra loro, Roberto “Baffo” da Crema, Luca Galtieri, Moreno Morello, Andrea “Panpers” Pisani, Simone “Mimo-Naga” Barbato, Rudy Smaila, Marco Novarese, Gianpaolo “Vespa” Fabrizio, Alex De Santis, Marco Anelli, Nando Timoteo, Giampiero “Principe Cacca” Perone, Gianluca “Chicco D’Oliva” (“I turbolenti”) e, naturalmente, il Gabibbo. L’incasso (adulti 5,00 euro, ragazzi 1,00) sarà devoluto alla onlus Casa di Oz.
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A nudo il termine in tutte le sue accezioni. Grafica protagonista al quinto percorso voluto dal Triennale design museum
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Uno dei cartoncini augurali realizzati da Albe Steiner nel 1960 per “L'unità” (Archivio Albe e Lica Steiner, Dpa, Politecnico di Milano) |
Lettere protagoniste, ma nei diversi significati del termine, alla mostra “Tdm5: grafica italiana”, ospitata alla Triennale di Milano, quindi in viale Alemagna 6, fino al prossimo 24 febbraio. Nel senso che ci sono quelle intese come carattere (ossia, “la tradizione della bella lettera”), ma anche le “Lettere aperte alla Triennale”, pubblicate tra il 1931 ed il 1932 in alcuni numeri della rivista “Tipografia”. Nonché alcuni libri scelti per i richiami visivi offerti dalla copertina, ma che si fanno notare per i titoli. Ecco “Lettere a Morton Fullerton 1907-1931” di Edith Wharton (editore Rosellina Archinto 1989-1990, intervento di Pierluigi Cerri) o “Le lettere rubate” di Edgar Allan Poe (Franco Maria Ricci). E senza trascurare gli oggetti ad uso espressamente postale. Così, tra periodici, manifesti (osservato il poster di Marcello Dùdovich per i magazzini Mele, dall’Italia trasformato in francobollo da 41 centesimi il 5 maggio 2003), manuali di istruzioni, cataloghi, packaging, custodie per dischi, esempi di identità visiva e di rete, segnaletica ed oggettistica, ecco i supporti per scrivere missive. Nel percorso spiccano quelli firmati dal quotidiano “L’unità”: si tratta di biglietti e buste realizzati per le feste di fine anno, risalenti al 1958/1960 e dovuti ad Albe Steiner e Gabriele Mucchi. Oppure la carta da corrispondenza dello studio di grafica Boggeri, su cui hanno lavorato Bruno Munari ed Imre Reiner nel 1933, nonché Max Huber nel 1940. Dalla stessa provenienza, il cartoncino per il cambio di indirizzo, questo firmato nel 1948 da Enzo Bonini. Sotto le teche, pure la carta intestata per le diverse edizioni della Triennale: del 1947 (ancora di Max Huber ed Albe Steiner), 1951 (Marcello Nizzoli) e 1954 (Bruno Munari), quella della Olivetti nella versione risalente al 1977, il motivo per cartoncino d’auguri concepito nel 1960 da Heinz Waibl su richiesta della casa editrice discografica Ricordi. Con questa quinta edizione, il Triennale design museum continua la sua ricerca, impiegando la formula del percorso mutante, che consente di cambiare pelle rispondendo in modo originale alla domanda: che cos’è il design italiano? A dare una risposta sono stati i curatori, Giorgio Camuffo, Mario Piazza e Carlo Vinti, sotto la direzione di Silvana Annicchiarico e la messa in scena di Fabio Novembre. Vetrina dopo vetrina, si racconta la storia della grafica in Italia. Piuttosto che leggere la produzione dei graphic designer come un riflesso della cultura o della società italiana, “vuole aiutare a comprendere in che modo i grafici italiani sono intervenuti nelle vicende del Paese e hanno contribuito a dare forma alla sua realtà economica, sociale e culturale”. Al centro ci sono dunque i diversi prodotti del lavoro quotidiano, “non solo i manifesti, da sempre oggetto di maggiore attenzione critica e collezionistica, ma una gamma molto ampia di materiali”. Avendo presente quanto scrisse, era il novembre del 1962, l’editore e critico Bruno Alfieri nell’editoriale del periodico “Pagina”: “Il giornale, il libro, la carta di identità, il modulo delle tasse, il biglietto del tram, la moneta, il francobollo; o in altro ordine, il pacchetto delle sigarette, la scatola dei fiammiferi, il tubetto del dentifricio, il flacone farmaceutico, l’incarto delle caramelle, l’etichetta dei vini; o ancora in altro ordine, l’insegna del negozio, la segnaletica stradale, le scritte luminose, le vetrine, e ancora le targhe e i cruscotti delle automobili, la tastiera di una macchina calcolatrice, il quadro-comandi di un televisore; infine il cortometraggio cinematografico e televisivo e la intitolazione di un film: tutto ciò e molto altro ancora può essere presentato, vagliato e discusso”. “Solo per questa via si può superare ogni forma di specialismo, così come gli interessi di una ristretta élite di tecnici, per raggiungere territori di interesse e di dominio pubblico più generale”.
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Anche lo studio Boggeri ha compiuto scelte di alto livello: qui due esempi della carta intestata aziendale (parte superiore), realizzata da Bruno Munari ed Imre Reiner nel 1933 e da Max Huber nel 1940 (Bruno e Anna Monguzzi) |
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Non il Campionato europeo di calcio, ma il Comitato olimpico nazionale, fondato cento anni fa. Oggi i tre francobolli
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Conquistata, ieri sera, la finale contro l’Italia (4 a 0!) al Campionato europeo di calcio, la Spagna postale festeggia. Ma non il gioco del pallone, sul quale magari è troppo presto per avere una eventuale conferma. Oggi, infatti, Madrid vara una serie commemorativa per il centenario del Comitato olimpico nazionale. Restando, quindi, in tema sportivo. In base ai dati annunciati da Correos (di cui ora il Governo starebbe ipotizzando la privatizzazione per ottenere risorse), si compone di tre esemplari da 85 centesimi che citano altrettanti personaggi. Uno di questi è Lucius Minicius Natalis, nato a Barcino (la Barcellona romana) e vissuto tra il 96 ed il 154 dopo Cristo. È considerato il “primo campione olimpico spagnolo”, in quanto vinse alla corsa delle quadrighe nelle Olimpiadi del 129. In mancanza di una… fotografia, si è ricorsi al mosaico di Bell-lloc, che si conserva al Museu d’història de la ciutat a Girona, anche se fa capo al Museu d’arqueologia de Catalunya, presente nella capitale catalana. Il secondo dentello cita Gonzalo de Figueroa y Torres (1861-1921), membro del Comitato internazionale olimpico e, soprattutto, grazie a tale incarico, fondatore, il 23 novembre 1912, del Coe. Struttura che presiedette fino alla sua scomparsa. La rassegna chiude con Juan Antonio Samaranch (1920-2010): cominciò la sua carriera nel settore quale delegato ispanico agli sport, arrivando al vertice dello stesso Coe tra il 1967 ed il 1970. Dieci anni dopo, il grande balzo: tra il 1980 ed il 2001 guidò il Comitato internazionale, per il quale intervenne al fine di evitare i boicottaggi politici ai Giochi. Grande appassionato di francobolli, sostenne la creazione della Federazione internazionale di filatelia olimpica, adesso composta da oltre trenta associazioni di tutto il mondo.
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La serie annunciata da Madrid per oggi |
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I due anni di servizio assicurati dalla compagnia tra il 1939 ed il 1941 esaminati con Martyn Cusworth
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Lo studio è scritto in inglese |
Sono quasi sessant’anni che formalmente ha chiuso i battenti, ma la Linee aeree transcontinentali italiane continua ad interessare i filatelisti, non solo nostrani, soprattutto per gli aspetti che riguardano la posta aerea. È in tale contesto che si inserisce la monografia “The Italian South Atlantic airline (Lati)”, dovuta a Martyn Cusworth. Scritta in inglese, è stata pubblicata dall’Italy and Colonies study circle. Conta su 98 pagine rilegate ad anelle, offre illustrazioni a colori ed affronta il capitolo interente le attività compiute lungo l’Atlantico del Sud (35,00 euro). E questo grazie alla collaborazione di diversi specialisti, fra cui Flavio Riccitelli, che negli ultimi numeri del semestrale “Vaccari magazine” si è interessato alla collegata Ala littoria, prima che lasciasse le linee transoceaniche alla stessa Lati. Il lavoro è preceduto da alcune analisi riguardanti ad esempio i velivoli, l’isola del Sale (si trova nell’arcipelago di Capo Verde e venne impiegata come punto di riferimento lungo la rotta), il materiale pubblicitario (dalle etichette da applicare ai bagagli alle cartoline augurali e alle buste), la censura. Poi, l’approfondimento sull’itinerario tra Roma e Rio de Janeiro, inaugurato il 21 dicembre 1939. Due anni dopo venne esteso a Buenos Aires, ma gli ulteriori piani di ampliamento furono bloccati a causa della Seconda guerra mondiale. Tanto che nel dicembre 1941, dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbour, i voli della Lati vennero sospesi definitivamente. Buona parte dello studio è dedicata ad esaminare la corrispondenza che ha impiegato la compagnia. Viene suddivisa per Paese di partenza, considerando, in particolare, tariffe utilizzate e cachet applicati.
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Una delle numerose buste riprodotte: impostata il 30 giugno 1940, ha viaggiato tra Lisbona e Rio de Janeiro via Lati, come indica l'annotazione manoscritta in basso |
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Rimasta postalmente non documentata la Presidenza danese; domani il doppio omaggio cipriota
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Il francobollo da 51 centesimi |
Presidenza danese dell’Ue trascorsa senza alcuna citazione postale. A confermarlo alla redazione di “Vaccari news” è stato l’operatore nazionale: in questi sei mesi, non solo ha evitato di emettere un francobollo specifico, ma nemmeno ha utilizzato un annullo speciale. Dimostrandosi in linea con il Paese che rappresenta, e quindi particolarmente… freddo nei confronti delle vicende e delle attività continentali. Formalmente da domani la mano passerà, per la prima volta, a Cipro, appartenente all’“euro famiglia” soltanto dall’1 maggio 2004. Negli ultimi tempi già si è fatta notare per la difficile situazione economica interna, strettamente legata a quella ellenica. Non a caso, ha chiesto supporto a Bruxelles, quinta realtà a servirsi del fondo salva Stati dopo Grecia, Eire, Portogallo e Spagna. Lineare, invece, il suo percorso dentellato. Proprio l’1 luglio otterranno il battesimo marcofilo del primo giorno un francobollo in raccolte da otto ed un foglietto contenente un altro esemplare. Entrambi offrono il logo scelto per il periodo, con una differenza: il primo costa 51 centesimi, il secondo 10,00 euro. D’altro canto, si sa che l’isola ha bisogno di soldi!
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Il foglietto contenente l'esemplare dall'alto costo: 10,00 euro
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Costerà 1,50 euro -come Poste italiane ha sempre sostenuto- o 1,40, come risulta a “Vaccari news”? Di certo, altra sorpresa, sarà un foglietto
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Un particolare dell’affresco eseguito da Giulio Romano tra il 1520 ed il 1524 nella sala di Costantino, tra le stanze di Raffaello ora inserite nei Musei vaticani. È questo il soggetto del francobollo che l’Italia emetterà per ricordare i diciassette secoli trascorsi dalla battaglia di ponte Milvio. Essendo una congiunta proprio con il Vaticano, è probabile che il soggetto sia condiviso. Non a caso, il bozzetto è stato realizzato dall’Ufficio filatelico e numismatico attivo oltre il fiume Tevere, e solo successivamente ottimizzato dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato. Ma le sorprese sono altre. Innanzi tutto, il nominale dovrebbe essere pari ad 1,40 euro, e non ad 1,50 come Poste italiane ha sempre sostenuto. E poi, verrà venduto sotto forma di foglietto. Il blocco, tirato in un milione e mezzo di esemplari, contiene un solo dentello, situato sulla sinistra dell’insieme. Fuori dal riquadro prosegue la riproduzione dell’opera e, in alto a destra, è raffigurata la Croce costantiniana recante il cristogramma e le iniziali dell’espressione “In hoc signo vinces” (“Con questo segno vincerai”). L’emissione arriverà il 28 ottobre. Giorno in cui, secondo gli storici, nel 312 avvenne lo scontro tra Costantino I e Massenzio, che risulterà perdente. Premessa per la nuova era dell’Impero e per la proclamazione della libertà di culto, avvenuta con l’Editto del 313. Fatto che di sicuro verrà ricordato l’anno prossimo. Magari attraverso un’altra congiunta…
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Cosa risulta attualmente nel programma diffuso da Poste italiane |
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Al 30 giugno 2011 ne erano stati annunciati 1.184; ora risultano 696 (-41%). Cosa dicono gli specialisti
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Numerazione ufficiale alla mano, al 30 giugno 2011 i comunicati riguardanti l’attivazione di servizi marcofili annunciati nel primo semestre erano già 1.184. Alla stessa data del 2012, risultano 696. Considerando nel conto pure i numerosi manuali che stanno promuovendo il centocinquantesimo della riforma postale, dodici mesi fa chiaramente non esistenti. Com’era facile immaginare dopo la ristrutturazione degli uffici volti a promuovere i servizi filatelici sul territorio, il tracollo c’è stato, pari al 41% circa. Sull’argomento è intervenuta l’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani. “Due -scrive sul periodico interno, «L’annullo», l’esperto Alcide Sortino- ci sembrano le cause principali: da un lato il taglio di molti contributi alle varie manifestazioni (filateliche e non) che hanno imposto la rinuncia al servizio temporaneo, dall’altro la, più o meno dichiarata, soppressione dei «referenti» presso le filiali. Molti di loro si disinteressavano a queste cose, ma molti al contrario svolgevano una incisiva azione sul territorio per vendere il prodotto «servizio temporaneo» agli organizzatori di sagre, fiere, feste patronali e kermesse varie, incrementando di conseguenza il numero degli annulli. Una terza causa potrebbe essere anche il fatto che gli organizzatori di manifestazioni non filateliche si rendono sempre di più conto che il servizio temporaneo è un costoso ammennicolo che ha ormai ben poco appeal”: svaniti gli aspetti postali, ridotte al lumicino le vendite di cartoline o buste approntate per l’occasione, “serve solo a quei quattro gatti che seguono queste cose, quattro gatti spesso completamente avulsi ed estranei alla manifestazione stessa”. “Non ci dispiace più di tanto”, conclude Sortino. “Era più che assurdo” avere oltre duemila bolli speciali ogni anno. “Simili quantitativi scoraggiano chiunque, anche per motivi di spesa e di spazio, a continuare o ad intraprendere questa forma di collezionismo, favorendone l’abbandono e il suo inaridirsi”. Tra le mancanze più vistose degli ultimi tempi, l’assenza di una sottolineatura marcofila per le visite compiute da Benedetto XVI ad Arezzo, a Milano e nelle aree terremotate dell’Emilia-Romagna.
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Deciso calo per i servizi temporanei |
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Nel complesso di San Giovanni Rotondo (Foggia), diversi i richiami postali. E c’è tutto il necessaire per chi vuole dedicargli una lettera
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L'annullo impiegato oggi |
A San Giovanni Rotondo (Foggia) tornano i bollatori di Poste italiane. Oggi, dalle ore 11 alle 16.30, negli uffici che fanno capo al luogo di culto metteranno a disposizione degli interessati l’annullo che celebra il pellegrinaggio nazionale dell’Ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme, proprio quello ricordato con un francobollo da 60 centesimi il 3 novembre scorso. Ma il contesto postale che ruota attorno alle tre chiese (l’antica, quella costruita nel 1959 e l’ultima progettata da Renzo Piano) è ben più ampio. Certo, c’è l’enorme armadio che conserva la corrispondenza spedita a padre Pio tra il maggio del 1965 e l’aprile del 1966: si tratta di migliaia di buste, ma anche telegrammi e cedolini di vaglia, all’epoca conservati (ed ora valorizzati nel percorso) per avere una dimostrazione dei flussi in arrivo. E testimoniare, così, la popolarità del frate: “archivio di palpiti umani, raccolti come in un’unica ostia a Dio, son questi nudi scaffali di fogli sgualciti dal tempo e dal lungo viaggio verso una speranza”, commenta un’iscrizione collocata su una colonna accanto. Basta però aggirarsi negli spazi aperti al pubblico per individuare ulteriori presenze. Alcune (fra cui un 30 lire nuovo del 6 marzo 1961 appartenente alla serie “Michelangiolesca” ed una letterina affrancata con il 25 lire emesso il 19 novembre 1955 per il biologo Battista Grassi) furono trovate tra gli oggetti di Francesco Forgione alla morte ed ora, al pari di caramelle, rosari ed altri effetti personali, certificate, raccolte in buste trasparenti e mostrate alla devozione dei fedeli. Fin qui il passato, ma il rapporto tra il santo ed i credenti continua, persino sotto l’aspetto epistolare. E sono gli stessi, attuali, cappuccini a stimolarlo. In più punti si trovano mensole e scrivimpiedi muniti di penne, sopra i quali vi sono, a disposizione gratuita, fogli da compilare. Vere e proprie carte da lettera personalizzate: a stampa appaiono il suo viso e l’avvio tipico di una missiva: “Caro padre Pio mi chiamo… e desidero esprimerti il mio stato d’animo, la mia situazione, il mio problema”. Una volta compilato (al retro si possono aggiungere i propri recapiti, e-mail compresa, nel caso si voglia ricevere corrispondenza dal convento), il messaggio può essere spedito o, più semplicemente, imbucato, magari con una foto, senza alcuna formalità in una delle numerose cassette presenti nella struttura. Il messaggio -si legge in alcuni dei cartelli- verrà portato direttamente sulla sua tomba. Alcuni visitatori, invece, preferiscono infilarli sotto le protezioni che chiudono l’ingresso alla cella in cui viveva o al vecchio confessionale che utilizzava.
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San Giovanni Rotondo - Uno dei punti dove prendere la carta da lettere (un foglio è ingrandito a destra), indirizzarlo a san Pio ed imbucarlo |
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Il provvedimento entrerà in vigore l’1 luglio. La versione postale del “conto di base” definito con il ministero dell’Economia e delle finanze
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Riguarda pure stipendi, pensioni e compensi se di importo superiore a 1.000 euro, comunque dovuti in via continuativa a prestatori d’opera e per ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato, il provvedimento che, alla fine dopo alcuni rinvii, entrerà in vigore con l’1 luglio. Lo prevede il comma 3 dell’articolo 3 che fa capo alla legge 44 del 26 aprile scorso. Quella che ha convertito il decreto-legge 16 del 2 marzo. La norma -spiegano per esempio dall’Istituto nazionale di previdenza sociale- impone dunque “di non effettuare pagamenti in contante o con assegno” davanti a vitalizi che abbiano un valore superiore alla cifra limite. Naturalmente, il provvedimento riguarda anche le restanti realtà pubbliche che erogano mensili. È in quest’ottica che ministero dell’Economia e delle finanze, Banca d’Italia, Associazione bancaria italiana, Poste italiane ed Associazione italiana istituti di pagamento e moneta elettronica hanno definito il “conto di base”, cioè il conto corrente dedicato all’inclusione finanziaria dei consumatori. Uno strumento riguardante i servizi di incasso e pagamento che non consente il possesso di prodotti, come assegni e carte di credito, non espressamente previsti. La società guidata da Massimo Sarmi ne offre due versioni collegate al Bancoposta, una standard (con canone annuo pari a 30,00 euro; gratuita ed esente da bollo per coloro che presentano un indicatore della situazione economica equivalente inferiore a 7.500 euro annui) ed una per i pensionati titolari di una rendita fino a 1.500 euro ogni trenta giorni (quota: 24,00 euro; senza costi a determinate condizioni).
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È stata necessaria una convenzione per creare il “conto di base” |
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Intanto, Poste italiane ha aperto un conto corrente per gli aiuti, è il n°55.22.99; anche le commissioni finiranno nello stesso fondo
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I container a Sant'Agostino (Ferrara)… |
Sono complessivamente dieci, ora, gli uffici postali allestiti nei container, attivi nelle zone colpite dal terremoto. Ad annunciarlo è Poste italiane, che in questi giorni ha sostituito i furgoni e provveduto a montare, attrezzare e collegare alle reti i prefabbricati. Uno è in provincia di Ferrara, a Sant’Agostino. Gli altri si trovano nel Modenese, per la precisione a Carpi 1, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro e San Prospero sulla Secchia. In questo modo, l’azienda -spiega una nota- “garantisce l’accesso a tutti i suoi servizi, tra cui la disponibilità di contante, il pagamento delle pensioni e l’incasso dei vaglia”. Un mezzo mobile, inoltre, è presente da alcuni giorni a Soliera ed un altro è in fase di allestimento a Rovereto sulla Secchia; entrerà in funzione la prossima settimana. Questi sono collegati via satellite e dotati di due sportelli, uno dei quali accessibile anche ai portatori di handicap. Quanto al recapito, è stata ribadita la continuità del servizio negli edifici dichiarati raggiungibili dopo le verifiche di sicurezza. Chi, per il domicilio, è stato costretto a trovare un’alternativa, può utilizzare gratuitamente il servizio “Seguimi”. Aperto anche un conto corrente postale per le donazioni, che si possono effettuare negli uffici tradizionali, via internet o tramite Poste mobile. È il n°55.22.99, intestato “Poste italiane per l’Emilia”. Il ricavato “potrà costituire un utile contributo per favorire la ripresa di una terra e dei suoi abitanti segnati nel profondo”. Pure le commissioni sui versamenti pagate dai donatori finiranno nello stesso fondo. L’operatore, infine, ha comunicato la destinazione dei materiali (libri, cancelleria, giochi e gadget) portati in area dieci giorni fa: sono stati donati ai Comuni per completare l’allestimento di aree gioco all’interno delle tendopoli.
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…Carpi 1, Cavezzo, Concordia sulla Secchia e Novi (Modena): sono cinque dei dieci attivati da Poste italiane negli ultimi giorni |
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La nota della Federazione fra le società filateliche italiane, giunta oggi, spiega quanto è successo alla mondiale
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L'appuntamento si è svolto tra il 18 ed il 24 giugno |
Grandi eventi planetari, dal 18 al 24 giugno è stato il turno di “Indonesia 2012”. Ma le cose sono andate diversamente da quanto ci si aspettava. L’appuntamento di Giacarta “ha visto l’assenza di un folto gruppo di Nazioni europee tradizionalmente in primo piano nelle manifestazioni internazionali, tra cui Germania, Portogallo e Italia”, spiega una nota giunta oggi dalla Federazione fra le società filateliche italiane. Entrata in calendario dopo la rinuncia del Qatar che aveva programmato una esposizione e il congresso della Fédération internationale de philatélie a Doha, è stata la prima mondiale generale a tenersi nel Paese asiatico con il patrocinio della stessa Fip. Gli organizzatori “non sono certamente stati all’altezza in fatto di comunicazioni e, soprattutto, non hanno mantenuto gli impegni” di provvedere alle semplificazioni doganali. In realtà, per esporre, “le federazioni avrebbero dovuto versare una deposito intorno al 20% del valore delle collezioni, cosa mai avvenuta in passato!”. Inoltre, i responsabili non hanno avvertito le federazioni, al punto che il commissario italiano, Michele Caso, “è stato informato dallo spedizioniere indonesiano da lui incaricato delle procedure di sdoganamento a Giacarta quando ormai le collezioni stavano per essere spedite! Tale ritardo ha impedito ogni negoziazione o soluzione alternativa”. Al riguardo, “vivissime critiche” sono state espresse durante l’incontro della Federation of european philatelic associations a Parigi e si spera -prosegue la Fsfi- che le prossime mondiali ripristinino la fiducia delle federazioni nazionali, anche perché Australia, Brasile e Thailandia, sedi delle mondiali previste nel 2013, hanno ospitato già diverse manifestazioni di questo livello. Quanto alle partecipazioni in categoria letteratura, queste sono state spedite dai singoli concorrenti e quindi dovrebbero aver concorso alle selezioni. Ma un elenco dei risultati non è ancora giunto.
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Inaugurata dal Presidente della Repubblica, la mostra per i 150 anni di Poste Italiane è stata visitata da oltre 10.000 persone
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Vista dell'entrata della mostra |
È stato un successo la mostra organizzata da Poste Italiane per i suoi centocinquant’anni di attività. L’esposizione, allestita al Circo Massimo di Roma e visitata da oltre 10.000 persone in pochi giorni, è stata inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dal presidente di Poste Italiane Giovanni Ialongo e dall’amministratore delegato Massimo Sarmi. Il Capo dello Stato ha espresso il proprio apprezzamento per la qualità dell’allestimento e la ricchezza di testimonianze che hanno consentito di ripercorrere la storia della nostra azienda, attraverso filmati e gallerie fotografiche provenienti dall’archivio storico di Poste Italiane, e con oggetti d’epoca concessi dal Museo Storico della Comunicazione. L’esposizione è stata allestita all’interno di una struttura di nuova generazione da cui emergevano due cupole, la prima dedicata al passato e al presente di Poste Italiane, e la seconda alla comunicazione del futuro. Nell’area del “Passato” ai supporti multimediali si alternavano gli oggetti d’epoca come, per esempio, il telefono del 1878 con il quale è stata effettuata la prima chiamata interurbana in Italia tra il Re d’Italia al Quirinale e il direttore dell’ufficio postale di Tivoli. I contenuti sul “Presente” venivano invece visualizzati attraverso un grande cubo touchless posto al centro della cupola. Quest’ultimo strumento ha riscosso un notevole interesse non soltanto tra le persone che utilizzano abitualmente le tecnologie digitali ma anche fra i piccoli alunni delle numerose scuole della capitale che hanno visitato la mostra. Il percorso espositivo si concludeva entrando nella cupola del “Futuro” dove si era immersi in animazioni “futuribili” che evocavano, in un gioco tra finzione e realtà, la progressiva dematerializzazione dei servizi.
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Riproduzione dell'interno della cupola |
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La patria del dispositivo ha annunciato che il servizio verrà definitivamente chiuso domani
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Lo stop definitivo al servizio minitel “è una conseguenza del calo degli utenti e della chiusura della rete di supporto”. Una risorsa sempre meno impiegata; per questo, tenuto conto dell’evoluzione tecnologica, “è stato deciso di bloccarne l’impiego”. Così, la Francia, patria del dispositivo considerato la risposta nazionale ad internet, dopo trent’anni gli dice addio. Secondo quando annunciato da France télécom, lo strumento con il quale si potevano ad esempio conoscere le previsioni meteorologiche e la situazione in borsa o mandare messaggi, calerà le serrande con domani. Sapendo che la maggior parte delle prestazioni è ormai accessibile attraverso altri supporti, sia grazie al web (la maggioranza), sia, vocalmente, impiegando il telefono fisso. Diffusissimo oltralpe (merito di una politica che forniva gratuitamente i terminali facendone pagare solo l’impiego), ha avuto uno sviluppo molto limitato in Italia, nella versione videotel dell’allora Sip. Perché giunse più tardi e, soprattutto, cominciò a farsi conoscere ed apprezzare nel momento in cui lo stesso www stava muovendo i primi passi tra il grande pubblico. Conclusione: venne subito soppiantato e, praticamente, se n’è persa la memoria storica. Ad un certo punto, si pensò di introdurlo anche negli ambienti postali.
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Uno degli apparecchi acquistati per il sistema postale italiano |
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