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dir. resp. Fabio Bonacina
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  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Animali sì, ma d’arte
04 Gen 2013 01:14 - DALL'ESTERO
Tra le emissioni che la Francia proporrà oggi, una è dedicata ai simboli dello zodiaco cinese
Gli animali dello zodiaco visti secondo una prospettiva artistica
Gli animali dello zodiaco visti secondo una prospettiva artistica

Il francobollo da 63 centesimi della coppia Zhongyao Li e Aurélie Baras non è il solo richiamo che la Francia ha messo in programma per ricordare l’“Anno del serpente”. Contemporaneamente al minifoglio contenente cinque esemplari, arriverà la serie “Gli animali nell’arte”, in grado di citare, sia pure sotto un profilo diverso, tutti i dodici protagonisti dello zodiaco cinese.

Così, accanto al rettile (per il quale è stato scelto un oggetto realizzato in oro), sfilano il cavallo (bronzo di Edgar Degas), la capra (bronzo dorato di Jane Poupelet), la scimmia (bronzo di Jacques Lehmann), il gallo (ottone), il cane (gres porcellanato di Georges Gardet), il maiale (maiolica), il topo (porcellana di Peters), il bue (bronzo dorato, unico fra i reperti a presentare un richiamo orientalizzante), la tigre (bronzo di Antoine Louis Barye), il coniglio (terracotta dovuta all’atelier di Bernard Palissy) ed il drago (faenza).

Ad ogni soggetto è dedicata una carta valore, utile per una lettera “verde” destinata all’interno e pesante entro in venti grammi. La serie, che porta la firma di Christelle Guénot, è raccolta in libretto dal costo di 6,96 euro; il singolo dentello, dunque, ammonta a 58 centesimi. Il carnet sarà disponibile oggi e domani a Parigi, per raggiungere tutti gli uffici con lunedì 7 gennaio.

Quattro dei dodici esemplari; la serie è raccolta in un libretto che sarà venduto a 6,96 euro
Quattro dei dodici esemplari; la serie è raccolta in un libretto che sarà venduto a 6,96 euro
Il tributo all'“Anno del serpente”
La lettera “verde”
           


Anna Maria Luisa de’ Medici ed Arcangelo Corelli - I dettagli
03 Gen 2013 21:13 - EMISSIONI ITALIA
Cosa rappresenteranno le due cartevalori annunciate rispettivamente per il 18 febbraio ed il 5 aprile
Due altre emissioni del 2013 rivelate…
Due altre emissioni del 2013 rivelate…

Dopo le anticipazioni di ieri, riguardanti gli omaggi ai Campionati mondiali di sci nordico ed al Carnevale termitano, “Vaccari news” è in grado di segnalare i contenuti per altre due emissioni, quelle dedicate ad Anna Maria Luisa de’ Medici e ad Arcangelo Corelli. Anche questa volta, i nominali non sono aggiornati, ma è probabile che si riesca a rimediare per tempo, in quanto le due uscite sono previste per il 18 febbraio e addirittura per il 5 aprile.

Nel primo caso era, ed è, previsto un taglio da 3,30 euro autoadesivo, teoricamente buono per una raccomandata di primo porto nazionale (adesso il porto ammonta a 3,60 euro). Ricorda l’elettrice palatina morta duecentosettanta anni fa, ripresa come appare nell’olio su tela ovale, dal titolo “Anna Maria Luisa de' Medici”, realizzato da Antonio Franchi tra il 1689 ed il 1691; oggi il dipinto è conservato a Firenze presso palazzo Pitti. La tiratura della carta valore ammonta a due milioni e ottocentottantamila esemplari in fogli da quarantacinque.

Il compositore ravennate, invece, sarà onorato con una busta postale (per ora si parla appunto di 60 centesimi, ma per rispettare il tariffario in vigore dovrebbe essere elevata a 70). Lo rammenterà nei tre secoli trascorsi dalla dipartita. Nell’impronta di affrancatura compare il ritratto del commemorato, con sullo sfondo il particolare di un violino e della partitura originale riguardante la “Sonata prima dell’opera I”. La pagina di apertura dello stesso lavoro campeggia sulla superficie del plico. Al retro figurano i richiami al ministero dello Sviluppo economico ed a Poste italiane con, al centro, la legenda “Arcangelo Corelli 1653-1713 violinista e compositore nel III centenario della scomparsa”. Dentro, l’involucro, il solito tappeto di colore blu con l’emblema della società di recapito. All’intero ha lavorato Rita Fantini; misura 16,2x11,4 centimetri e ne saranno commercializzati duecentocinquantamila pezzi.

Aggiornamento del 6 gennaio 2013: i nominali saranno portati rispettivamente a 3,60 euro ed a 70 centesimi.

I Campionati mondiali di sci nordico ed il Carnevale termitano
           


Quanto sono… buoni i coupon
03 Gen 2013 17:21 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il sito è dedicato ad una poco conosciuta modalità per ottenere francobolli. È scritto in italiano e seguito da Nicolino Parlapiano

“Nella corrispondenza fra radioamatori il buono-risposta internazionale è una regola fissa, quasi una legge”. E per questo non manca l’esempio, riguardante un segnale di cui si richiedeva la conferma, trasmesso il 21 marzo 1951 alle ore 23, mentre il corrispondente modulo reca la data del 22 marzo 1951.

La citazione si trova nel sito interamente dedicato ai buoni-risposta internazionali, realizzato da Nicolino Parlapiano; è scritto in italiano e, in prospettiva, si aggiungerà la traduzione in inglese. “Non ha la pretesa di illustrare tutto -si schermisce il diretto interessato- ma ci provo”.

Il lavoro non è ancora completato, ma già è fruibile. Propone una carrellata dei vari modelli, da quello intitolato a Roma, per ricordare il Congresso postale universale in cui venne adottato nel 1906, al più recente di Nairobi. Naturalmente, aspettando la versione di Doha, annunciata per l’1 luglio prossimo.

Poi, le sezioni nazionali, in cui vengono citati l’Italia, le sue Colonie (perché anche in esse furono introdotti), quindi San Marino e Vaticano, ultimo a proporre il supporto poco più di tre anni fa.

Finora, la lente si è soffermata sul coupon-réponse international marchiato Upu, ma gli specialisti sanno che ne esistono altri tipi, editi ad esempio dalle Unioni ristrette che accomunano i Paesi di lingua francofona, anglofona o araba. Ad essi è dedicato un capitolo specifico.

I buoni costituiscono una particolare categoria di interi postali, introdotti per fornire all’utente la possibilità di pagare la replica ad un interlocutore che vive all’estero. Si differenziano, fra l’altro, per un dettaglio curioso: vengono commercializzati già timbrati! Sono considerati nuovi -spiega l’esperto- se presentano solo il bollo dell’ufficio postale che l’ha venduto. Talora si trovano esemplari anche con quello dello sportello che l’ha cambiato con la corrispondente affrancatura: questi sono definiti usati. Molto inusuali i pezzi che, senza la prima impronta, presentano la seconda: anch’essi possono essere ritenuti utilizzati. Trovano spazio, infine, i buoni senza alcuna obliterazione, ma sono meno richiesti dai collezionisti.

Interi postali, alla scoperta di una categoria particolare
Interi postali, alla scoperta di una categoria particolare
Il sito di Nicolino Parlapiano
Il modello di Doha: l'annuncio
           


Novanta centesimi d’acqua
03 Gen 2013 13:35 - DALL'ESTERO
Il messaggio antispreco giunto oggi dalla Spagna: l’acqua passa dal bicchiere al rubinetto
Risparmiare l'acqua
Risparmiare l'acqua

Nuova tappa per la serie “Valori civici” proposta dalla Spagna. Serie che piace anche nel Bel Paese e che potrebbe costituire l’ispirazione per un ulteriore percorso, visto che gli attuali, riguardanti ad esempio le istituzioni od il folclore, appaiono forse un po’ invecchiati.

In ogni caso, l’emissione varata oggi da Madrid punta ad un tema ad ampio respiro, che sarà ricordato da numerosi altri Paesi, area italiana -per ciò che se ne sa in questo momento- esclusa. La stessa Unione postale universale vi ha dedicato il nuovo buono-risposta. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato infatti il 2013 “Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico”. Da qui la scelta di riservare l’ennesima tappa del progetto dentellato proprio all’acqua.

Il messaggio è affidato ad un francobollo in vendita a 90 centesimi, la cui immagine è dovuta allo studio Jesus Sanchez. Appare banale, ma tale non è. Offre un rubinetto ed un bicchiere, però non nelle posizioni che ci si aspetterebbe: la scena è ripresa in modo che il liquido passi da quest’ultimo al primo, riconducendo alla memoria certi soprammobili anni Settanta. Come a dire che occorre evitare qualsiasi spreco, per affrontare il drammatico problema insito nella scarsità e nell’esaurimento delle risorse potabili.

L'iniziativa dell'Upu
“Valori civici” - Tra le precedenti tappe, quelle del 2010…
…e del 2009
           


Tempo di mancoliste con “Unificatoweb”
03 Gen 2013 10:57 - LIBRI E CATALOGHI
È uno degli sviluppi compresi ora nel catalogo che agisce su una banca dati elettronica raggiungibile via internet
Sviluppati alcuni supporti
Sviluppati alcuni supporti

“Unificatoweb” atto secondo. O, meglio, 2.0. Se un anno fa, all’epoca del lancio, la casa editrice milanese puntò agli aspetti innovativi del prodotto (niente carta, solo internet), ora ha implementato i dettagli. Si possono, ad esempio, creare le mancoliste, sia per il Regno, sia per la Repubblica.

La banca dati informatica, inoltre, permette di selezionare le voci per parametri differenti dal semplice ordine cronologico. Dettaglio utile soprattutto a chi cerca argomenti specifici. Ecco perché è stato migliorato l’approccio, sapendo che tra tematiche e sottotematiche le voci sono oltre duemila.

Sulla scorta dell’esperienza, è stato ripensato il metodo di inserimento dei francobolli in collezione: ora è possibile includere più esemplari contemporaneamente, in modo da velocizzare la creazione delle raccolte.

Infine, il collegamento con la rivista della stessa azienda, “L’arte del francobollo”: ad ogni dentello in qualche modo citato dal mensile, è stata associata un’icona con il link diretto al pdf dell’articolo, visualizzabile e stampabile dagli abbonati al catalogo elettronico. In questo momento, i richiami interessano oltre 600 cartevalori.

Immutati, rispetto al passato, i costi annui: Regno e Repubblica insieme a 13,50 euro; i due comparti separati 9,00 ciascuno. Confermata la prova gratuita, valida per sette giorni.

Un anno fa il lancio del prodotto
           


Omaggio a de Coubertin nel centocinquantesimo
03 Gen 2013 00:40 - DALL'ESTERO
Nacque l’1 gennaio 1863 e ieri è stato celebrato dal Principato di Monaco con un francobollo
Monaco saluta Pierre de Coubertin
Monaco saluta Pierre de Coubertin

Della sua preparazione quale pedagogista, così come della sua attività quale insegnante di educazione fisica, probabilmente si è persa la memoria. Perché il barone Pierre de Coubertin è rimasto famoso nella storia per il sogno, poi concretizzato, di ripristinare i Giochi olimpici. Tanto da costituire, nel 1894, e poi presiedere, dal 1896 al 1925, il primo Comitato internazionale olimpico. Raggiunse l’obiettivo proprio nel 1896, quando le gare ripresero vita presso la città simbolo, Atene.

Visse tra l’1 gennaio 1863 ed il 2 settembre 1937: del centocinquantesimo anniversario trascorso dalla nascita se n’è ricordato già ieri il Principato di Monaco. Che ha firmato un francobollo da 2,55 euro in cui campeggia il busto del commemorato, mentre lo sfondo cita gare del periodo antico. Il compito di disegnare la vignetta e poi inciderla è stato affidato a Yves Beaujard.

È probabile che l’appuntamento con il calendario venga ricordato presto da altri Paesi.

Il barone catalogato: da Giuseppe Barion…
…e dalla Phildom
           


Altri nominali non aggiornati?
02 Gen 2013 22:26 - EMISSIONI ITALIA
Sarebbero quelli attribuiti ai francobolli per i Campionati mondiali di sci nordico e per il Carnevale termitano
Il programma 2013, ormai, è operativo
Il programma 2013, ormai, è operativo

Non solo l’omaggio al Carnevale di Fano. Potrebbero avere il vecchio nominale, quindi non adatto al tariffario da ieri in vigore, pure altre due cartevalori: riguardano i Campionati mondiali di sci nordico ed il Carnevale termitano. Che, elenco alla mano, usciranno l’1 ed il 4 febbraio, rispettivamente a 75 e 60 centesimi. Per essere utili, dovrebbero costare, invece, 0,85 e 0,70 euro.

Per un momento accantonati i problemi del nominale, ecco i soggetti.

Il primo francobollo rientra nel filone “Lo sport italiano” e sarà autoadesivo, stampato in due milioni e settecentomila esemplari raccolti in fogli da quarantacinque. La vignetta è dovuta a Gaetano Ieluzzo; raffigura, in grafica stilizzata, alcuni atleti impegnati in specialità come il salto dal trampolino ed il fondo. L’immagine si completa con il profilo delle montagne che circondano la val di Fiemme (Trento) ed il logo della manifestazione.

Anche l’altro dentello appartiene ad un percorso rodato, nel caso specifico “Il folclore italiano”. In questo caso, la carta è tradizionale; la macchina da stampa si è fermata a quota due milioni e cinquecentomila unità, allestite in confezioni da cinquanta. L’illustrazione è firmata Maria Carmela Perrini; offre un carro allegorico con i pupazzi di cartapesta tipici del Carnevale che si svolge a Termini Imerese (Palermo), dominati dalla vista del monte San Calogero. In alto a destra, inoltre, compaiono le maschere di “u Nannu ca’ Nanna”, caratteristiche dell’appuntamento sin dalle origini. Come per il parallelo omaggio marchigiano, anche in questo caso le cimose verticali racchiudono lo stemma cittadino, coriandoli e stelle filanti.

Aggiornamento del 6 gennaio 2013: i nominali saranno portati rispettivamente ad 85 ed a 70 centesimi.

Il francobollo per il Carnevale di Fano
Il tariffario in vigore da ieri
           




I ccp italiani pagabili anche oltre Tevere
02 Gen 2013 18:45 - VATICANO
Il servizio operativo dal 7 gennaio; le Poste vaticane agiranno come le banche e le tabaccherie
Il servizio debutterà il 7 gennaio
Il servizio debutterà il 7 gennaio

Dopo San Marino, novità anche dalle Poste vaticane. Che, a partire dal 7 gennaio, accetteranno i versamenti su conto corrente postale, impiegando gli abituali moduli italiani. In pratica, agiranno come già fanno banche e tabaccai. Saranno accettati sia i bollettini premarcati, con o senza codice a barre, sia quelli in bianco compilati direttamente dall’utente. Costo: 1,50 euro.

Il servizio -viene spiegato- verrà attivato agli sportelli della Posta centrale (gli incassi saranno accettati dal lunedì al venerdì fra le ore 8 e le 18, il sabato fino alle 13; dall’1 luglio al 31 agosto: 8-13). Sarà disponibile, inoltre, presso due delle succursali: alla Guardia svizzera, situata in piazza San Pietro (da lunedì a sabato 8.30-18), ed a quella operativa presso i Musei vaticani (da lunedì a sabato 9.30-17).

Nel rispetto delle normative vigenti, l’importo massimo di ogni bollettino non potrà superare i 1.499,99 euro; il saldo in contanti è consentito fino a 999,99 euro, da intendersi come somma di tutti i singoli moduli presentati.

Così, da oggi, sul monte Titano
           


Trattato dell’Eliseo. È di nuovo congiunta
02 Gen 2013 16:31 - DALL'ESTERO
L’accordo, alla base degli attuali rapporti bilaterali, venne celebrato già nel 1973, nel 1988 e nel 2003

La ricorrenza torna, e dà luogo ad un’altra congiunta. Francia e Germania hanno ricordato oggi il mezzo secolo trascorso dal Trattato dell’Eliseo, che suggellò -dopo decenni di contrasti e sanguinose guerre- la riconciliazione fra le parti.

Era il 22 gennaio 1963, e la strada per l’integrazione europea già risultava ben avviata. Il presidente Charles de Gaulle ed il cancelliere Konrad Adenauer firmarono il documento riguardante la cooperazione bilaterale, sottolineando l’importanza dei legami politici, commerciali e culturali. Su questo testo si eressero e si svilupparono le strutture di cooperazione e di concertazione che portano ad oggi. Avendo sul tavolo soprattutto gli esiti dei rapporti economici e finanziari, l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente, gli investimenti per la difesa e la sicurezza, un calendario a cadenza bimestrale di vertici tra i capi di Stato accompagnati dai rispettivi ministri agli Affari esteri, gli interventi in favore dei giovani (oltre 7,5 milioni sono quelli che si sono incontrati) e dell’università.

Il giro di boa -che sarà enfatizzato anche, ma non solo, il 22 gennaio con una cerimonia nella capitale tedesca- ha offerto l’occasione per un’ulteriore emissione condivisa. Due i francobolli disponibili da questa mattina, uno proposto da Parigi (nominale da 80 centesimi, in vendita generale, però, con domani) ed uno da Berlino (75). Il soggetto, simbolico, è dovuto a Tomi Ungerer; gli aspetti grafici sono stati seguiti rispettivamente da Bruno Ghiringhelli e Thomas Serres.

In precedenza l’atto era stato celebrato il 22 gennaio 1973 (quindi, nel decimo anniversario; il soggetto gioca sulle bandiere) con uno 0,50 franchi ed un 40 pfennig, il 14 gennaio 1988 (venticinquesimo, citando i firmatari) attraverso un 2,20 franchi ed un 0,80 marchi, il 16 gennaio 2003 (quarantesimo, proponendo due differenti interpretazioni simboliche: un viso e i drappi da una parte, il ponte dall’altra) grazie ad un 46 ed un 55 eurocent.

I due francobolli lanciati oggi da Francia e Germania
I due francobolli lanciati oggi da Francia e Germania
           


Bancoposta: per Mario Monti va separato
02 Gen 2013 12:22 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il tema, che si trascina da tempo, richiamato nel bilancio di fine anno sottoscritto da palazzo Chigi
Palazzo Chigi torna sulla separazione del Bancoposta
Palazzo Chigi torna sulla separazione del Bancoposta

Tempo di bilanci, ed anche il Governo -ormai uscente- ha formulato i propri, in grado di passare dalle problematiche macroeconomiche ai rapporti con l’Europa, dal fisco ai costi della politica. Un passaggio di quello che appare soprattutto un documento programmatico è dedicato alla società guidata da Massimo Sarmi. Secondo palazzo Chigi, “bisogna pensare alla separazione” del Bancoposta dall’azienda, “per sottrarci alle preoccupazioni concorrenziali che riguardano l’abbinamento effettuato dagli intermediari finanziari delle polizze assicurative ai contratti di finanziamento”.

Un tema ricorrente. “Separare nettamente il Bancoposta dalle Poste per poi arrivare, in un secondo tempo, alla sua vendita con una fuoriuscita dello Stato dall’attività creditizia? L’idea non è più tabù”, scriveva ad esempio su “Repubblica” Adriano Bonafede nel febbraio scorso. “È stato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in una recente audizione in Parlamento ad annunciare che sul suo tavolo c’è anche questo dossier. Una mossa richiesta da anni dall’Antitrust che darebbe una svolta a quelle liberalizzazioni che finora non sono per niente decollate”. “C’è un patrimonio dedicato”, dopo che una legge ha sancito “la separazione del funzionamento in modo completo e regolato dall’intero gruppo italiano”, aveva ricordato in ottobre lo stesso amministratore delegato della società in una nota firmata dall’agenzia Il sole 24 ore Radiocor. Spiegando che “tutti i presupposti regolatori pro concorrenza sono già in atto”.

Tredici -per tornare all’attuale fascicolo dell’Esecutivo- le schede che l’accompagnano; in esse si illustrano i nodi affrontati in questi mesi. Una, naturalmente, è dedicata al ministero dello Sviluppo economico. Si sofferma su energia, infrastrutture, edilizia, credito e finanza d’impresa, innovazione, internazionalizzazione, semplificazioni e liberalizzazioni, produttività, gestione tavoli di crisi. Non un richiamo al settore delle comunicazioni, ulteriore prova di quanto il comparto, nel quadro generale, sia diventato poco importante.

Le dichiarazioni del ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera, al Senato
Il parere del Garante
Un anno e mezzo fa la separazione contabile
           




Lo sci alpino secondo Christian Ludwig Attersee
02 Gen 2013 11:06 - DALL'ESTERO
Il pittore austriaco ha illustrato i tre francobolli volti a promuovere i Campionati mondiali

“Libertà nella neve”, “Cuore di Stiria” e “Danza di slalom”. Si potrebbero tradurre così i tre dipinti che il pittore (ma anche musicista, autore, scultore e designer) Christian Ludwig Attersee ha affidato ad Österreichische post ag al fine di promuovere i Campionati mondiali di sci alpino. Questi ultimi sono giunti alla quarantaduesima edizione e si svolgeranno dal 4 al 17 febbraio a Schladming, in Austria. Località preferita -durante la selezione avvenuta cinque anni fa- a concorrenti quali Cortina d’Ampezzo (Italia), Sankt Moritz (Svizzera), Vail e Beaver Creek (Stati Uniti). Alla fine, si è trattato di un ritorno, in quanto già nel 1982 la località del Paese centroeuropeo ospitò le gare insieme ad Haus im Ennstal.

Ad ogni lavoro dell’artista è stato dedicato un francobollo, nominali da 62, 70 e 90 centesimi: oggi hanno raggiunto l’intera rete nazionale (la prevendita è avvenuta il 12 dicembre scorso). A prevalere non sono i soliti loghi o le figure degli atleti impegnati nel dare il meglio di se stessi, ma dei messaggi poetici secondo il tipico stile dell’autore. Messaggi -non hanno difficoltà ad ammettere a Vienna- caratterizzati da una colorata, sensuale, potente e piena espressività, nella quale si celebra la passione, l’esuberanza e l’eleganza.

Anche l’Italia dentellata quest’anno si dedicherà agli sport invernali: l’1 febbraio un 75 centesimi (salvo aggiornamenti al facciale) promuoverà i Campionati mondiali di sci nordico, previsti in val di Fiemme dal 20 febbraio al 3 marzo.

I tre francobolli lanciati dall'Austria per i Campionati mondiali di sci alpino
I tre francobolli lanciati dall'Austria per i Campionati mondiali di sci alpino
Le gare di Schladming (in tedesco ed inglese)
Il sito dell'artista (nelle stesse lingue)
           


La Spagna spalanca le porte
02 Gen 2013 01:14 - DALL'ESTERO
Otto gli esemplari disponibili con oggi. Sono dedicati ad altrettanti monumenti del Paese
La copertina del carnet
La copertina del carnet

Se l’Italia, nel lontano 1973, varò la fortunata serie per le fontane (fortunata anche grazie alle incisioni realizzate da Eros Donnini), la Spagna punta ad altri elementi architettonici: un tempo ebbero un particolare impiego, secondo i casi, tra il celebrativo e la difesa; oggi rappresentano, sostanzialmente, dei beni storici volti a caratterizzare il paesaggio, urbano e non, e comunque da conservare. Sono gli archi e le porte monumentali.

I richiami riguardano la porta dell’Alcázar (si trova ad Ávila), l’arco romano di Cáparra (Cáceres), l’arco dei Giganti (Antequera), la porta di Toledo (Madrid), l’arco romano di Medinaceli (Soria), l’arco dei Cappuccini (Andújar, Jaén), la porta di Castiglia (Tolosa, Guipúzcoa) e l’arco romano di Cavanes (Castellón). Ad ognuno degli otto soggetti è dedicato un francobollo autoadesivo disponibile da oggi; tutti hanno tariffa “A”, buona per una lettera ordinaria pesante entro i venti grammi e destinata all’interno, servizio attualmente assicurato contro 37 centesimi. La serie è raccolta in libretto.

Da Madrid gli otto esemplari dedicati ad altrettanti monumenti nazionali
Da Madrid gli otto esemplari dedicati ad altrettanti monumenti nazionali
           


Il serpente si moltiplica per cinque
01 Gen 2013 23:13 - DALL'ESTERO
Tanti gli esemplari contenuti nel minifoglio dovuto a Zhongyao Li ed Aurélie Baras. Sarà in prevendita dal giorno 4

Non solo il Capodanno della tradizione occidentale, ormai sostanzialmente alle spalle. Adesso occorre prepararsi a quello in uso dall’altra parte del pianeta. Per l’“Anno del serpente”, infatti, già ci si comincia a muovere. E presto toccherà alla Francia: il francobollo, dovuto a Zhongyao Li e messo in pagina da Aurélie Baras, costa 63 centesimi, la cifra esatta per il porto base secondo il tariffario in vigore con oggi. È raccolto in minifogli da cinque esemplari identici. Dal 4 al 6 gennaio sarà in prevendita nella capitale; con il 7 la disponibilità è prevista per l’intera rete.

“Chiamata anche «Festa della primavera», è la ricorrenza più importante per le comunità cinesi nel mondo”, spiegano da Parigi. “Sinonimo di celebrazioni, questi primi giorni dell’anno richiamano le vacanze, le visite alla famiglia, la degustazione di piatti tipici, i concerti di petardi”. La data di avvio è fluttuante, ma è sempre compresa tra il 21 gennaio e il 19 febbraio; questa volta inizierà il 10 febbraio, sviluppandosi sino al 30 gennaio 2014, quando il rettile lascerà il posto al cavallo.

Secondo la leggenda, il calendario cinese, che contemporaneamente segue il ritmo solare e quello lunare, sarebbe stato introdotto dall’imperatore Huang Di nel 2637 avanti Cristo. La Cina ha adottato il calendario gregoriano nel 1912, ma questo venne effettivamente applicato all’intero Paese solo con il 1949.

Il minifoglio; il valore nominale dei cinque esemplari è già in linea con il tariffario entrato in vigore oggi
Il minifoglio; il valore nominale dei cinque esemplari è già in linea con il tariffario entrato in vigore oggi
Il serpente rappresentato da Formosa…
e dal Liechtenstein
La decisione degli aumenti
           




Gli auguri di Gian Battista Rotella
01 Gen 2013 20:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Alcune sue opere “filateliche” riprese nel calendario realizzato da Banco metalli italiano
Gian Battista Rotella
Gian Battista Rotella

Calendario dalle citazioni postali quello realizzato da Banco metalli italiano. Il quarto dedicato all’arte: “Per noi -viene precisato dall’azienda- è un contenitore di bellezza oltre che un oggetto indispensabile per conoscere lo scandire dei giorni”. Questa volta la scelta è caduta sui “francobolli” e sulle “buste” di Gian Battista Rotella.

Il pittore, ormai, è noto nell’ambiente dei collezionisti. C’è chi l’ha conosciuto all’edizione 2011 di “Romafil” e chi ha potuto osservare i suoi dipinti in qualche altra mostra. Ora, alcuni di questi lavori potranno essere ammirati sul calendario, da muro o da tavolo, lungo l’intero 2013.

Sei o dodici le opere riprodotte. In genere riprendono cartevalori effettivamente esistenti, associandole tra loro così da raccontare una storia per immagini ed associazioni mentali. È il caso della coppia Gabriele D’Annunzio - Eleonora Duse, un olio su tela intitolato “Forever”. È ispirato al 30 lire del 12 marzo 1963 ed al 25 dell’11 dicembre 1958. In altre situazioni, al contrario, inventa il tassello mancante. Come con “Il compromesso”, dove compare un 62 centesimi in omaggio ad Enrico Berlinguer, creato per fare da contraltare all’analogo taglio, questo vero, dedicato ad Aldo Moro e risalente al 9 maggio 2003.

Due delle tavole che compongono il calendario: “Ritagli” e “Forever”
Due delle tavole che compongono il calendario: “Ritagli” e “Forever”
L'artista
L'esperienza di “Romafil”
Gli altri lunari filatelici 2013 da Cifo e “Don Pietro Ceresa”
           


Le emissioni attese per il 1913
01 Gen 2013 17:49 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Dagli Stati Uniti al Giappone, cosa gli specialisti si aspettavano un secolo fa
Uno dei francobolli emessi un secolo e mezzo fa dalla Russia
Uno dei francobolli emessi un secolo e mezzo fa dalla Russia

Con l’anno appena avviato “saranno introdotte numerose innovazioni nei tipi di francobolli di varii Stati”. Lo si legge sulla “Rivista delle comunicazioni”, uscita agli inizi del 1913.

Ma il periodico cos’era in grado di anticipare? Gli Usa, ad esempio, hanno predisposto due serie, che -scriveva- si aggiungono a quelle già esistenti. La prima riguarda l’esposizione prevista a San Francisco nel 1915, così da ricordare l’apertura del canale di Panama. Ben più corposo è il progetto messo in cantiere dalla Russia, la quale intende ricordare il terzo centenario della dinastia dei Romanov. Corposo perché avrebbe citato tutti gli imperatori, da Pietro il Grande a Nicola II.

Dall’Australia arriverà la definitiva con il canguro disegnato sulla carta dello sterminato Paese, mentre l’Egitto citerà i principali paesaggi e monumenti della terra dei faraoni, e “si vuole che per il Sudan saranno emessi francobolli anglo-egiziani”. Nel Regno Unito verranno messi in circolazione “dodici francobolli, col ritratto di re Giorgio, a scopo fiscale”.

Ancora, la Serbia ne proporrà uno per celebrare le sue vittorie sui turchi, e la Danimarca aggiornerà quelli col ritratto di Cristiano X in uniforme da ammiraglio.

Un fugace sguardo pure all’Asia, da dove arriverà “il nuovo francobollo della Repubblica Cinese e nel Giappone la serie, in conseguenza della morte del mikado, sarà completamente rinnovata”.

Facile, ora, verificare i cambiamenti effettuati rispetto alle ipotesi formulate dalla testata…

           


Torna la lira. A fascicoli
01 Gen 2013 16:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’iniziativa per ricordare il secolo e mezzo trascorso dalla riforma postale e dall’unificazione del sistema monetario nazionale
L'iniziativa è dedicata alla lira
L'iniziativa è dedicata alla lira

Dopo le celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario trascorso dalla riforma postale, entrata in vigore l’1 gennaio 1863 e richiamata dalla serie commemorativa da nove 60 centesimi in foglietto giunta il 5 maggio scorso nonché dalla busta aggiuntasi allo stesso prezzo il 29 settembre, l’analogo giro di boa per la moneta nazionale. Peraltro già citato il 23 marzo con ulteriori tre dentelli da 0,60 euro raccolti in blocco.

Le due ricorrenze sono state sintetizzate nel nuovo percorso editoriale “C’era una volta la lira”. L’iniziativa segue l’altra, rivelatasi fortunata anche se caratterizzata da problemi distributivi, riguardante il secolo e mezzo trascorso dall’Unità e vede ancora una volta collaborare Poste italiane filatelia e Bolaffi.

“Un viaggio -così viene presentato il progetto- non solo nella storia del nostro Paese ma anche nello «stile di vita» italiano attraverso i suoi francobolli e le sue monete più rappresentative”. Puntando, con 288 schede storiche e culturali, a raccontare quanto accaduto ed associando la narrazione a richiami dedicati ai reperti custoditi da Poste italiane (non a caso, vengono citati l’Archivio storico della società ed il suo curatore, Mauro De Palma), testimonianze di portalettere, approfondimenti collegati a singole cartevalori ed alla moneta, nazionale e non.

Ora, presso gli uffici postali abilitati e gli spazi filatelia, è in distribuzione il primo fascicolo da 28 pagine, associato a venti francobolli tricolori nuovi, due spiccioli italiani di Regno e di Repubblica più uno finlandese, e poi raccoglitore ed altri materiali di supporto, il tutto a 10,00 euro. Sono previste ancora undici uscite a 19,50 euro ciascuna.

La riforma postale, entrata in vigore un secolo e mezzo fa
La serie uscita l'anno scorso per l'unificazione monetaria
I fascicoli dedicati all'Unità
           




I maya hanno avuto torto…
01 Gen 2013 13:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
E l’antico popolo ora si scusa. Almeno stando a quanto annunciato dalla Francopost

Dodici mesi fa, il preoccupante quesito, reso anche possibile dall’emissione che il Belgio aveva programmato per il 14 gennaio 2012: un francobollo di valore “1” per l’area extraeuropea ed una vignetta da macchinette Ese attraverso i quali citare il calendario maya. Che, secondo alcune interpretazioni, aveva fissato la fine del mondo al 21 dicembre scorso.

Ad anno ormai alle spalle, si può... tirare il fiato. Ma c’è chi l’ha fatto subito a ridosso della fatidica data. È il caso della Francopost, azienda che produce e vende prodotti per il trattamento della corrispondenza ed altre attrezzature destinate all’ufficio. Proprio il 21 dicembre, e per tutta la giornata, ha introdotto nella propria macchina affrancatrice una frase di circostanza: “I maya si scusano per la cantonata; la fine del mondo può attendere”.

“Se la fine del mondo ci fosse stata davvero -commentano dall’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche- questa impronta sarebbe diventata una rarità, perché contiene una informazione errata…”.

L'impronta messa in uso alla Francopost
L'impronta messa in uso alla Francopost
L'emissione del Belgio, uscita il 14 gennaio 2012
Mail art e fine del mondo
           


Quel 15 centesimi d’emergenza
01 Gen 2013 10:54 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La legge postale entrò in vigore un secolo e mezzo fa, ma i francobolli commissionati ad Ambjörn Sparre tardavano. Da qui la scelta di una soluzione tampone

“La tassa sulle lettere che si spediscono francate da un luogo all’altro del Regno sarà la seguente: per una lettera semplice grammi 10 centesimi 15”. Lo stabiliva l’articolo n°6 della legge sulla riforma postale varata il 5 maggio 1862. Proprio quella che ha motivato i nove francobolli usciti in foglietto lo scorso 5 maggio e la busta postale arrivata il 29 settembre. Ed ha ispirato la mostra “150 Anni dedicati al futuro”, allestita a Roma, Torino, Venezia ed ora attesa, probabilmente in febbraio, a Napoli.

La normativa entrò in vigore l’1 gennaio successivo, ossia un secolo e mezzo fa oggi. Contemporaneamente, cominciò la distribuzione del nuovo taglio, appunto da 15 centesimi. Non dentellato, riprende lo stesso soggetto sardo usato in precedenza: la testa di profilo volta a destra di Vittorio Emanuele II, stampata in rilievo ed attorniata da una cornice blu.

Una misura provvisoria, attendendo che il conte Ambjörn Sparre portasse a compimento il suo incarico di rinnovare le cartevalori. Il regolamento di esecuzione della stessa normativa, all’articolo n°66, prevedeva otto tagli (1, 5, 10, 15, 30, 40, 80 centesimi e 3 lire) con lo stemma reale attorniato dalla scritta “Francobollo - Italia - Poste”. Le cose andarono differentemente, poiché l’interlocutore non riuscì a rispettare i tempi. Si decise, pertanto, di chiedere alla vecchia tipografia di Francesco Matraire un palliativo. Palliativo che arrivò il 10 febbraio, realizzato in litografia: presenta ancora l’effigie del sovrano, questa volta girata a sinistra. A notarsi è soprattutto il testo, volto a rappresentare per la prima volta il Paese riunito anche a livello di cartevalori: vi si legge “Francobollo postale italiano”.

Intanto, prendeva corpo la collaborazione con la De La Rue di Londra; gli effetti si sarebbero visti con il dicembre successivo, quando giunsero le prime forniture.

Il 15 centesimi al debutto l'1 gennaio 1863, che riprende le precedenti cartevalori sarde. Qui su un invio da Riccia a Napoli del 21 marzo (archivio Vaccari srl)
Il 15 centesimi al debutto l'1 gennaio 1863, che riprende le precedenti cartevalori sarde. Qui su un invio da Riccia a Napoli del 21 marzo (archivio Vaccari srl)
La riforma postale del 5 maggio 1862…
La serie commemorativa uscita centocinquanta anni dopo
La mostra “150 Anni dedicati al futuro”
           


“Pronti al 2013? Noi lo siamo!”
31 Dic 2012 23:37 - NOTIZIE DA VACCARI
Le anticipazioni del presidente della società, Paolo Vaccari, per il nuovo anno ed un bilancio di quello che si sta per chiudere

Il presidente della società, Paolo Vaccari
Il presidente della società, Paolo Vaccari

Ben due appuntamenti con il calendario: il venticinquesimo del semestrale “Vaccari magazine” ed il decimo del quotidiano on-line “Vaccari news”; l’asta che si svilupperà su due giorni, il 19 ed il 20 aprile; le presenze alle principali manifestazioni filateliche da Milano a Roma, da Verona a Monaco. “Sono solo alcune delle attività che abbiamo previsto per il 2013 -anticipa dalla società il presidente Paolo Vaccari- ma già sappiamo che l’anno ormai vicino ad aprirsi sarà impegnativo”.

Come, d’altra parte, lo è stato quello che si sta per chiudere e che ha registrato il trentacinquesimo anno di attività... “È vero. Basti pensare alle altre presenze espositive, fra cui -oltre agli appuntamenti rivolti principalmente ai filatelisti- quelli librari tra Vignola e Modena, «Militalia» a Milano, «Iphla» a Magonza, in Germania. L’asta del 14 aprile è stato un evento importante, e poi vanno ricordati la «Libreria filatelica» e la «Libreria storica», ma anche il «Ciliegiario», il piccolo dizionario sulla ciliegia con cui siamo ritornati al repertorio della tradizione locale. Non tralasciando, e faccio ancora qualche semplice esempio, la collaborazione con la British library philatelic collections ed il debutto come azienda su Facebook”.

“Forse, però, l’impegno che ci ha dato più emozioni è stato quello benefico. Il 2012 lo ricorderemo per molto tempo, anche per il terremoto che ha colpito direttamente l’Emilia, la nostra terra. In questi mesi di duro lavoro per la ripresa abbiamo visto concretizzarsi alcuni dei progetti ai quali abbiamo contribuito direttamente. Penso soprattutto alle casette prefabbricate a Stuffione di Ravarino, il cui iter è stato seguito dalla Fondazione Rava, oppure alla ricostruzione della scuola a Sant’Agostino grazie ai fondi raccolti anche da Mediafriends, «Resto del carlino» e «Tg5». Senza dimenticare -e cambio comparto- il supporto alla Ant Italia onlus, impegnata nell’assistenza sociosanitaria in favore dei malati di tumori, ed all’Unicef per il «Ragno d’oro»”.

“Ma ora -conclude Paolo Vaccari- godiamoci questi ultimi giorni di vacanza. I nostri uffici riapriranno, puntuali, il 7 gennaio. I migliori auguri a tutti i nostri clienti ed a i nostri lettori!”.

L’azienda…
…e la sua storia
La presenza su Facebook
           




Corrispondenza elettronica, queste le tariffe
31 Dic 2012 18:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
“Posta prioritaria online” e “posta raccomandata online”: i listini in vigore da domani
Dal pc a tutto il mondo
Dal pc a tutto il mondo

Dopo i tariffari riguardanti i servizi tradizionali e quelli per i “pro”, ecco gli elenchi inerenti la “posta prioritaria online” e la “posta raccomandata online”. Supporti che permettono, a determinate condizioni, di spedire direttamente dal proprio pc corrispondenze ordinarie o registrate, lasciando a Poste italiane l’incombenza di stamparle, imbustarle e recapitarle al destinatario. Una prestazione comoda soprattutto per quanti hanno grossi quantitativi di spedizioni da effettuare, anche se è possibile persino l’invio unitario.

Le nuove tabelle -entreranno in vigore domani- comportano variabili diverse, in base a destinazione (Italia o estero), peso (tre gli scaglioni: fino a venti, a cinquanta ed a cento grammi), numero di fogli contenuti (il massimo contemplato è diciotto), colori impiegati nella stampata (solo nero o quadricromia).

Giusto per dare qualche esempio, la lettera ordinaria da Roma a Caltanissetta contenente un foglio in bianco e nero costerà, iva compresa, 97 centesimi (finora era 95); sale a 1,17 euro (1,16) se i testi sono a colori. Quanto ai rapporti internazionali, c’è un parametro in più, ossia la zona di destinazione: Europa e Mediterraneo; Africa, America ed Asia; Oceania. La solita missiva, questa volta in viaggio tra Venezia e Bruxelles, richiederà 1,12 (in precedenza 1,10) o 1,32 euro (1,31).

Le stesse caratteristiche, ma per una raccomandata, comporteranno (e comportano) spese, se per l’interno, corrispondenti a 3,40 o 3,70 euro; se per l’Europa o il Mediterraneo 5,20 o 5,40. I corrispettivi previsti per gli invii di “posta raccomandata online” fino a cinquanta grammi -sintetizzano dall’azienda- sono invariati, mentre quelli superiori risultano ridotti.

Gli altri listini: posta ordinaria, raccomandata ed atti giudiziari
Il nuovo servizio “pro”
Gli invii che si possono fare dal computer
Online - Il prezzario completo (file pdf)
           


Appuntamento a Londra
31 Dic 2012 17:12 - DALL'ESTERO
Da Royal mail doppia bollatura per certificare il passaggio dell’anno

Poche ore alla fine dell’anno, e c’è chi si trova in… posta. Non tanto -o non solo- perché è il suo lavoro o deve fare qualche commissione, quanto perché filatelista o comunque appassionato del settore.

Se in Italia, ma anche in altri Paesi, quali Belgio, Francia e Germania, oggi è l’ultimo giorno per il tariffario in vigore (poco fa la società guidata da Massimo Sarmi ha sostituito i listini presenti sul sito aziendale), qualcun altro pensa a festeggiare San Silvestro. Magari bollando un documento a ricordo del passaggio.

L’opportunità è offerta ad esempio alla Tower hill di Londra, dove Royal mail ha messo in uso due annulli, volti a sottolineare il 31 dicembre e l’1 gennaio.

I due annulli varati da Royal mail per oggi e domani
I due annulli varati da Royal mail per oggi e domani
Il tariffario italiano aggiornato: l'annuncio
           


Usa - Nonostante gli annunci, niente “dirette”
31 Dic 2012 15:46 - DALL'ESTERO
Il progetto di celebrare personalità viventi sarebbe dovuto decollare nel 2012. Ma non si è fatto nulla…

A proposito di francobolli dedicati a personaggi viventi (news precedente, riguardante la scomparsa di Rita Levi-Montalcini), che fine ha fatto il progetto degli Stati Uniti? Da oltre l’oceano Atlantico, un anno fa era stata annunciata la decisione di inserire qualche richiamo nei dentelli nazionali del 2012, cercando al tempo stesso di coinvolgere il pubblico per individuare i papabili.

Giunti al 31 dicembre, l’unica cosa che si sa è che l’iniziativa non è decollata mai e, dai titoli delle uscite programmate per i prossimi mesi, non compaiono sviluppi.

L’operatore, intanto, continua a tergiversare. Ancora dieci giorni fa, ad una richiesta presentata da “Vaccari news”, è stato replicato che gli uffici stanno valutando l’approccio e che rinviano i dettagli ad un futuro non meglio precisato. Più o meno lo stesso concetto espresso nei mesi scorsi. Le ragioni che motivano l’impasse sarebbero da cercare nelle opinioni diverse tra l’attuale postmaster general Patrick Donahoe, cui è attribuito il piano, e gli interlocutori istituzionali riuniti nel Postal service board of the governors.

Almeno negli auspici, la volontà sarebbe attirare maggiore attenzione sulle cartevalori postali e magari incassare soldi dalle vendite al pubblico di esemplari che sarebbero finiti in qualche cassetto come ricordo, senza richiedere il corrispettivo servizio. Un ulteriore aiuto per i disastrati bilanci di Usps!

Per ora, risultano soltanto due le persone che saranno citate dagli Stati Uniti lungo il 2013. Entrambe scomparse: sono la sostenitrice dei diritti umani Rosa Parks (1913-2005) e la chitarrista e cantante Lydia Mendoza (1916-2007)
Per ora, risultano soltanto due le persone che saranno citate dagli Stati Uniti lungo il 2013. Entrambe scomparse: sono la sostenitrice dei diritti umani Rosa Parks (1913-2005) e la chitarrista e cantante Lydia Mendoza (1916-2007)
La morte di Rita Levi-Montalcini
L'annuncio del progetto, pubblicato nel settembre del 2011
           




Solo dall’estero il ricordo per Rita Levi-Montalcini
31 Dic 2012 13:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nemmeno per il centesimo compleanno, scoccato il 22 aprile 2009, in Italia si fece qualcosa. Al contrario, ad esempio, del giornalista Giuseppe Prezzolini
L'omaggio della Sierra Leone
L'omaggio della Sierra Leone

Davvero si lascerà a Paesi lontani il ricordo dentellato per Rita Levi-Montalcini, scomparsa ieri nella Città Eterna all’invidiabile età di centotré anni? L’Italia non ha mai citato, attraverso una carta valore postale, la neurologa, che fu, tra l’altro, l’unico premio Nobel femminile nazionale (oltre alla letterata Grazia Deledda) e dal 2001 senatrice a vita.

Neanche per il secolo di vita -scoccato il 22 aprile 2009- venne impiegato un semplice annullo, iniziativa invece adottata quando il giornalista Giuseppe Prezzolini, era il 27 gennaio 1982, raggiunse lo stesso giro di boa (sarebbe morto il 14 luglio seguente). E proprio nel giorno fatidico, agli sportelli del Roma Centro i bollatori rilasciarono l’impronta su buste e cartoline presentate dal pubblico.

La scienziata, anche in virtù del prestigioso riconoscimento concessole nel 1986 per la fisiologia e la medicina, figura in alcune cartevalori straniere. Fra esse spicca l’omaggio attribuito dalla Sierra Leone il 29 dicembre 1995; si tratta di un taglio da 250 leone emesso per il secolo dal testamento di Alfred Nobel. La serie si compone di trentasei cartevalori raccolte in quattro minifogli più tre foglietti, capaci di citare altrettanti insigniti.

Le schede firmate dall'organizzazione del Nobel (in inglese)…
…e dal Senato della Repubblica
           


I documenti della Grande guerra
31 Dic 2012 10:46 - APPUNTAMENTI
La mostra, ospitata a Roma presso il Vittoriano, si chiuderà il 6 gennaio. Tra gli oggetti esposti…
La mostra è ospitata al Vittoriano
La mostra è ospitata al Vittoriano

Il conflitto si racconta, anche attraverso il materiale postale. È “Verso la Grande guerra - Storia e passioni d’Italia dalla crisi di fine Ottocento a D’Annunzio”, allestimento ospitato ancora fino al 6 gennaio a Roma presso il Vittoriano (ingresso libero da piazza dell’Ara Coeli; orari: tutti i giorni 9.30-18.30, venerdì, sabato e domenica chiusura alle 19.30).

Vuole ricostruire il contesto nazionale ed internazionale che portò allo scontro attraverso oltre duecento oggetti tra dipinti, disegni, incisioni, fotografie, volumi, cartoline, giornali e filmati. L’esposizione è curata dal presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Romano Ugolini, e dal vicedirettore al Museo centrale del Risorgimento, Marco Pizzo. Costituisce -anticipano gli organizzatori- la prima tappa di un’esperienza triennale che vedrà nel 2013 la mostra “Italia ed Europa alla vigilia del conflitto e il Futurismo” e culminerà nel 2014 con “La Grande guerra”. Intende analizzare le tipologie di reperti funzionali al racconto storico, focalizzando l’attenzione sulle fonti conservate nei diversi archivi. Avendo presente che, tra i numerosi effetti provocati, uno non irrilevante fu il radicale rinnovamento delle metodologie utili alla documentazione. I combattimenti furono visti, seguiti e descritti da decine di fotografi, pittori, scrittori che testimoniarono la loro partecipazione mediante i più svariati mezzi di espressione, dai giornali di trincea ai quaderni delle scuole al fronte, dalle missive private scambiate con le famiglie ai volumi a stampa di memorie.

Nelle teche, fra l’altro, l’arietta sentimentale “Lettera dal fronte” (parole di Camillo Marulli, musiche di Luigi Giordano), cartoline di propaganda e satiriche, un richiamo al lavoro del fotografo Luca Comerio per il film sulle corrispondenze dei belligeranti, carteggi riguardanti il “Vate”.

Il Museo centrale del Risorgimento ha avviato da tempo un vasto progetto di ricognizione dei materiali relativi alla Grande guerra anche grazie all’importante patrimonio che conserva (circa 80mila fotografie, 500 tra disegni e dipinti, 150mila cartacei). Fin dal 1915 rappresenta il punto di raccolta per tutto quanto appare utile.

Il percorso (peccato che, seguendo la segnaletica, si cominci dalla fine!) si sviluppa in diverse sezioni capaci di raccontare la crisi di fine secolo, l’età giolittiana (la Rivoluzione industriale, il Colonialismo, l’Italia agli inizi del Novecento tra socialisti e cattolici), Gabriele D’Annunzio ed il Primo conflitto mondiale.

Tra i materiali, cartoline propagandistiche e satiriche nonché altri reperti che richiamano il settore postale
Tra i materiali, cartoline propagandistiche e satiriche nonché altri reperti che richiamano il settore postale
L'Istituto per la storia del Risorgimento italiano
Il patrimonio documentario
           


Archeologia sì, ma aggiornata. Nei facciali
31 Dic 2012 00:31 - DALL'ESTERO
Germania: in vigore da domani il nuovo tariffario, e il 2 gennaio già i francobolli adatti. Fra essi, la serie dedicata ai tesori ritrovati
L'ordinaria di Berlino
L'ordinaria di Berlino

La Germania pensa all’archeologia, sfoderando due dei reperti conservati a Berlino e fra i più noti. Anche se provengono da tutt’altre latitudini. I francobolli arriveranno il 2 gennaio, già funzionali -merito della programmazione compiuta nei dovuti tempi- al tariffario che entrerà in vigore domani. Valgono 58 e 145 centesimi e sono dovuti a Stefan Klein ed Olaf Neumann.

Il primo offre il busto della regina egizia Nefertiti, risalente al 1340 avanti Cristo; il secondo la porta di Ishtar (605-562, sempre prima della nascita di Gesù), recuperata da quanto rimase di Babilonia e ricostruita nell’isola dei Musei della capitale tedesca.

Tali soggetti non sono nuovi tra le cartevalori locali. Il primo campeggia nel 70 pfennig ordinario che Bonn propose il 14 luglio 1988; il 12 gennaio 1989, inoltre, fu “degradato” a 20. Di entrambe le versioni esistono pure le tirature per Berlino Ovest, uscite nelle stesse date.

Il secondo tesoro figura all’interno della serie emessa in tema dalla Ddr il 23 novembre 1966; due dettagli con gli animali ripresi dalla costruzione si evidenziano nei valori da 0,10 e 0,20 marchi.

La nuova serie fa parte dell'infornata prevista per il 2 gennaio
La nuova serie fa parte dell'infornata prevista per il 2 gennaio
Gli aumenti annunciati oltre due mesi fa
La situazione in Italia
           




Tariffe nuove? Buoni i francobolli vecchi. Se si trovano…
30 Dic 2012 16:10 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Delle due categorie più usate, l’ordinaria per l’interno o per l’Europa ed il Mediterraneo, esistono già diverse cartevalori. Spetta a Poste metterle a disposizione
Nuova vita per il 70 e l'85 centesimi “La donna nell'arte”
Nuova vita per il 70 e l'85 centesimi “La donna nell'arte”

Conto alla rovescia per l’entrata in vigore delle nuove tariffe, operative con l’1 gennaio. Che si fanno notare non solo per l’incremento dei costi, in alcuni casi percentualmente molto pesante. Ma anche per la prevedibile difficoltà nel trovare francobolli adatti, soprattutto nelle categorie più gettonate.

Già si sa che il primo commemorativo del 2013, in uscita il 12 gennaio per il Carnevale di Fano, riporterà il vecchio ed ormai inutile 60 centesimi; sarebbe stato destinato a pagare l’invio di lettere ordinarie per l’interno, che con il nuovo anno, però, costeranno 70. E -l’esperienza insegna- i valori integrativi, tipicamente il 10 centesimi “La donna nell’arte” uscito in una prima versione il 2 gennaio 2002 ed il “Posta italiana” dell’1 luglio 2010, saranno difficili da trovare.

Tuttavia, esistono vecchi tagli da 70, e possono servire in questo lasso di tempo transitorio, immaginando che vi siano giacenze (nel passato il valore era poco necessario) e soprattutto auspicando che Poste italiane sappia recuperarli per tempo dai magazzini e distribuirli nella propria rete. A tale prezzo ecco un altro dentello dell’ordinaria dedicata alle figure muliebri, nel caso specifico emesso il 31 luglio 2004 e, tra i commemorativi, quelli per il cinquantenario dell’Italia nell’Onu (23 novembre 2005) e per il curling, fra le cartevalori promozionali di “Torino 2006” (8 febbraio 2006).

Ancora più numerose le tipologie da 85 centesimi, buone per una missiva ordinaria diretta in Europa o nel Mediterraneo. Oltre al solito “La donna dell’arte” (17 febbraio 2004), vi sono gli omaggi per Giuseppe Terragni (17 aprile 2004), l’“Anno mondiale della fisica” (29 marzo 2005), il bob ancora per “Torino 2006” (8 febbraio 2006), la Lamborghini “Miura” (23 maggio 2007), l’Italia nel Consiglio di sicurezza dell’Onu (1 dicembre 2007), le Olimpiadi “Pechino 2008” (7 luglio 2008), la manifestazione “Italia 2009” (10 ottobre 2008), Federico Pfister in arte De Pistoris (30 ottobre 2009), “Vancouver 2010” e “Singapore 2010” (entrambi del 12 febbraio 2010), la spedizione dei Mille (5 maggio 2010), Joe Petrosino (30 agosto 2010), il Campionati del mondo di pallavolo maschile (24 settembre 2010).

A proposito di oneri, vanno aggiunti la conferma dell’imposta di bollo da 34,20 euro in capo anche ai titolari di conto corrente postale (tranne per coloro che hanno reddito inferiore ai 7.500 euro calcolato con l’Isee o contano su una giacenza media, presso un medesimo interlocutore, minore di 5mila euro) ed il canone annuo per lo stesso Bancoposta, che salirà da 30,99 a 48,00 euro. Si aggiunge la mini patrimoniale, alla quale non sono esenti i buoni fruttiferi postali per un valore maggiore ai 5mila euro: lungo il 2012 il provvedimento è stato pari allo 0,10% dell’importo, con un minimo di 34,20 ed un massimo di 1.200 euro; l’anno prossimo avrà un fisso di 34,20 euro fino a 22.800 di patrimonio, ed una quota dello 0,15% senza limite per gli importi maggiori.

Il tariffario che entrerà in vigore con l'1 gennaio
Il taglio, superato, per il Carnevale di Fano
Bancoposta, le altre novità
           


Le feste d’epoca, tra film e letterine
30 Dic 2012 12:14 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Documentario postale nella Germania di cento anni fa; la prima risposta di Babbo Natale nella Francia del 1962

Le feste di fine anno? Anche in tema postale. Almeno quelle vissute un secolo fa, in Germania. Berlino, infatti, ospitò il primo cine-congresso nazionale e, parallelamente, un’esposizione nella quale -ricordava a ruota la “Rivista delle comunicazioni”- erano riuniti in gruppi i numerosi mezzi sussidiari e gli apparati del cinematografo moderno. “Alla apertura fu presentato, fra l’altro, anche una «film» (allora, il termine era femminile, ndr), la quale in circa quaranta quadri succedentesi rapidamente l’un dopo l’altro, rappresentava il trasporto di una lettera nel servizio dell’Amministrazione postale dell’Impero”. In meno di dieci minuti, si vedeva come essa “vien gettata dal pubblico nella cassetta delle lettere, portata dal vuota-cassette all’ufizio postale, là, bollata e carteggiata, indi trasportata dall’ufizio alla ferrovia e finalmente rimessa all’ambulante. Nel ritorno dalla stazione ferroviaria, poi, la posta-lettere giunta coi treni postali vien portata all’ufizio postale di distribuzione, dove avviene l’apertura dei dispacci, la ripartizione per distretti di distribuzione e consegna ai portalettere”. Particolare interesse -concludeva la nota- destava negli spettatori “la presentazione delle macchine e degli altri mezzi sussidiari tecnici del servizio postale moderno, come le macchine per la bollatura e la francatura in contanti, gli automobili («sic»), i motocicli”.

Mezzo secolo dopo, nella pubblicistica italiana si trova traccia della risposta che, per la prima volta, la Francia inviò ai bambini autori di missive destinate a Santa Claus. Il ministero delle Poste d’oltralpe -si legge in “Rassegna postelegrafonica”- “ha con una simpatica iniziativa fatto predisporre una speciale cartolina a colori rappresentante Babbo Natale sorvolante una città insieme ad un portalettere: cartolina che è stata spedita a tutti i bambini identificabili”. Questo il testo: “Mio caro bambino, la tua gentile lettera mi ha fatto molto piacere ed io ti invio il mio ritratto. Tu vedi che il postino mi ha trovato; egli è molto in gamba. Ho ricevuto molte richieste e non so se potrò portarti ciò che mi hai domandato, cercherò di farlo, ma sono molto vecchio e qualche volta mi sbaglio. Bisogna perdonarmi. Sii buono, lavora bene. Ti abbraccio stretto. Babbo Natale”.

Un secolo fa il pubblico si stupiva ancora dei mezzi mobili in dotazione al servizio. Nell'immagine, risalente al 1910, un furgone in piazza del Campidoglio a Roma (foto: Poste italiane)
Un secolo fa il pubblico si stupiva ancora dei mezzi mobili in dotazione al servizio. Nell'immagine, risalente al 1910, un furgone in piazza del Campidoglio a Roma (foto: Poste italiane)
Letterine al Babbo Natale francese: l'intero per il mezzo secolo
           


C’è un prezzo per tutte le buste
30 Dic 2012 01:47 - LIBRI E CATALOGHI
Almeno per quelle affrancate con cartevalori dell’area tedesca: la Michel le cataloga in 1.274 pagine
La copertina…
La copertina…

È sicuramente difficile repertoriare e valutare gli usi postali dei francobolli, e la casa editrice Michel l’ha fatto. Almeno per l’intera Germania, comprendendo, fra l’altro, anche Antichi Stati, Colonie, Occupazioni, Berlino Ovest e Repubblica Democratica.

Il catalogo è ampiamente collaudato, e l’edizione ora giunta in commercio dopo quattro anni di assenza è la diciottesima. È sviluppata in 1.274 pagine con 13mila illustrazioni a colori, recando 46mila stime, molte delle quali, naturalmente, cambiate rispetto al passato. In Italia è venduta a 94,00 euro.

A livello editoriale sono state aggiunte le produzioni locali uscite dopo la Seconda guerra mondiale e le emissioni dell’ultimo periodo, sino all’11 ottobre scorso. Inoltre, sono stati rivisti diversi capitoli.

L’impostazione è cronologica e identica a quella dei mercuriali per francobolli; i prezzi si riferiscono al dentello isolato, al multiplo (due o più esemplari della stessa carta valore) ed alle miste (due o più di almeno due tipi differenti). Non mancano i casi particolari ed i confronti con i tariffari vigenti.

Una sezione specifica è dedicata ai documenti viaggiati e contestati nell’ambito della guerra postale, settore che ha visto le due Germanie particolarmente impegnate per oltre un quarantennio.

…e le pagine esemplificative. In genere, sono presenti tre colonne di valutazioni per materiale sul proprio documento: riguardano il francobollo singolo, il multiplo e almeno due dentelli differenti
…e le pagine esemplificative. In genere, sono presenti tre colonne di valutazioni per materiale sul proprio documento: riguardano il francobollo singolo, il multiplo e almeno due dentelli differenti
Michel - “Buste di Germania” (acquista)
La scheda
           




“La corruzione non viaggia per posta”
29 Dic 2012 22:01 - DALL'ESTERO
L’inconsueta campagna di sensibilizzazione è stata varata in Salvador. Un telefono ed una e-mail per le segnalazioni

“La corruzione non viaggia per posta”. È l’inconsueto messaggio lanciato da Correos El Salvador impiegando un’immagine molto eloquente.

L’istituzione governativa dello Stato centroamericano -vi si legge- non solo combatte il fenomeno, ma invita il pubblico a denunciarlo. Per questo l’inserzione indica un numero telefonico ed una e-mail, aggiungendo che gli elementi forniti verranno trattati confidenzialmente.

Secondo statistiche internazionali che ne misurano la percezione, il Paese è 83° su una lista che comprende 176 tra Stati e Territori, e che vede agli ultimi posti, con lo stesso basso punteggio, Afghanistan, Corea del Nord e Somalia. Il medesimo elenco posiziona l’Italia al 72°. In cima alla classifica, a pari merito, compaiono Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda.

L'inconsueta pubblicità; proviene dal Salvador
L'inconsueta pubblicità; proviene dal Salvador
           


Servizi finanziari: addio Italia
29 Dic 2012 17:56 - SAN MARINO
Da Capodanno sul monte Titano si opererà in autonomia. Alcune prestazioni provvisoriamente sospese

Novità programmate e qualche disagio a San Marino. Dove con l’1 gennaio entrerà in vigore la nuova impostazione afferente i supporti finanziari assicurati dagli uffici postali, impostazione avviata durante la precedente legislatura con l’obiettivo di rendere il servizio indipendente dal Bel Paese.

Alla riapertura dopo Capodanno, gli sportelli proporranno emissione e pagamento di vaglia mediante il circuito Eurogiro, pagamento dei bollettini di conto corrente postale e delle pensioni Inps, gestione dei contrassegni postali da e verso l’Italia. Sapendo che per l’emissione di vaglia e il pagamento di bollettini postali si accetteranno soltanto contanti.

Quanto ai servizi precedentemente svolti per conto di Poste italiane, non potranno più essere effettuati. Riguardano i pagamenti di bonifici ed incassi domiciliati, i pagamenti di assegni postali ordinari e vidimati in contanti, i rimborsi fiscali, l’emissione di vaglia ordinari e circolari, l’accettazione di modelli “rav”.

I trasferimenti fondi dall’Italia verso San Marino emessi prima del 31 dicembre e non riscossi entro tale data potranno essere ritirati solo presso l’ufficio di Dogana sino al 31 gennaio; riguardano i pagamenti di: bonifici ed incassi domiciliati, assegni postali ordinari e vidimati in contanti, vaglia ordinari e circolari, pensioni Inps ed Inpdap, rimborsi fiscali. Poi, gli eventuali incassi non effettuati potranno essere eseguiti, nel rispetto del periodo di validità di ciascun prodotto, presso le sedi di Poste italiane.

Le funzioni soppresse -promette dal monte Titano il direttore generale del servizio, Rosa Zafferani- “verranno ristabilite dal nuovo Ente poste San Marino non appena sarà pienamente operativo”.

Per tutte le operazioni occorre mostrare agli sportelli un documento di identità “al fine di ottemperare agli obblighi normativi e contrattuali in materia di identificazione del soggetto pagatore e dell’eventuale soggetto esecutore, se diverso”.

Nel periodo transitorio, cioè lungo gennaio, alcuni pagamenti saranno possibili solo dall'ufficio di Dogana, situato in piazza Tini (nella foto)
Nel periodo transitorio, cioè lungo gennaio, alcuni pagamenti saranno possibili solo dall'ufficio di Dogana, situato in piazza Tini (nella foto)
Due mesi fa l'annuncio
Le nuove deleghe governative
           


La Libia distrugge gli stock del regime
29 Dic 2012 15:02 - DALL'ESTERO
Secondo una nota ministeriale, l’operazione è avvenuta il 25 dicembre. In cenere 259.434.634 francobolli
Uno dei tanti francobolli di propaganda
Uno dei tanti francobolli di propaganda

Mentre per Poste italiane è ancora la “Jamahirya libica” (ma non è l’unico errore presente nell’aggiornamento tariffario sottoscritto dall’azienda su cui “Vaccari news” ha lavorato il 24 dicembre), il Paese nordafricano continua a fare i conti con il proprio passato.

I francobolli del periodo di Muammar Gheddafi ancora giacenti negli uffici postali sarebbero stati distrutti il 25 dicembre.

Ad annunciarlo è stato il ministero nazionale alle Comunicazioni e all’informatica; è quanto si legge oggi su “Saudi gazzette”, uno dei più importanti quotidiani dell’Arabia Saudita. Il giornale riferisce di milioni di esemplari bruciati, esattamente 259.434.634, così da contribuire a liberare la Libia dall’eredità lasciata durante i quarantadue anni di dittatura. Il regime, infatti, aveva emesso moltissime serie di propaganda politica, in numerose delle quali compare lo stesso colonnello, rappresentato in abiti militari o civili.

La foto diffusa dal ministero libico alle Comunicazioni e all'informatica
La foto diffusa dal ministero libico alle Comunicazioni e all'informatica
L'uccisione di Muammar Gheddafi
La serie che richiama l'attuale bandiera
Le nuove produzioni
           




Archeologia postale/2 L’impegno a valorizzare l’edificio
29 Dic 2012 11:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il lavoro di restauro di cui hanno beneficiato le ex Poste centrali di Bari spiegato dal direttore dei lavori, l’ingegner Gianfranco Ferrara Mirenzi
La vecchia cassetta, ancora presente, per le spedizioni filateliche
La vecchia cassetta, ancora presente, per le spedizioni filateliche

C’è un filo conduttore, un disegno complessivo che ha ispirato il lavoro di restauro di quello che fu l’immobile delle Poste centrali di Bari? “Al centro dell’azione, in ogni fase del progetto di conservazione integrata, abbiamo posto i temi della reversibilità, del minimo intervento, della compatibilità e della distinguibilità”, risponde -proseguendo l’intervista avviata nella news precedente, il direttore dei lavori, l’ingegner Gianfranco Ferrara Mirenzi. Questo approccio “si traduce nel rispetto dei principi costruttivi propri dell’epoca, nella valorizzazione delle tecnologie utilizzate e nella cura dei particolari, oltre che delle peculiarità architettoniche. Senza rinunciare alle richieste specifiche di un articolato piano per rendere di nuovo funzionale lo stabile. Nel costante confronto con il responsabile della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, l’architetto Emilia Pellegrino, il progetto ha trovato, in fase esecutiva, delle scelte progettuali e delle soluzioni operative e conservative, una modalità di approccio estremamente attenta ad ogni implicazione di carattere storico, funzionale, materico e tecnologico, che ha spinto a correggere il tiro in corso d’opera su molti aspetti, sia in termini di finiture sia di impianti, ritenuti a volte troppo invasivi”.

Come mai la decisione di preservare i numerosi oggetti d’epoca? “Tale decisione -risponde l’ingegnere- deriva naturalmente dalla filosofia di approccio al tema del restauro. L’unico intervento «distruttivo» ha riguardato il taglio del bancone delle sportellerie dell’ex salone alle corrispondenze, sacrificio che abbiamo ben ponderato, e infine valutato non solo necessario a migliorare la fruibilità ed a garantire la fluidità dei percorsi, ma anche volto a restituire una rinnovata dignità architettonica al progetto di rifunzionalizzazione. Gli orologi originali sono stati restaurati e rimessi in funzione da una ditta specializzata. Analogamente è stato recuperato il pavimento esistente in terrazzo alla veneziana che presentava diffuse fessurazioni, mancanze ed impropri interventi effettuati in precedenza. Anche i rivestimenti lapidei sono stati interessati da un’accurata pulitura e da integrazioni, tassellature e stuccature. Il tavolo-scrittoio, collocato al centro dell’ex salone delle corrispondenze, ed il parapetto della loggia, situato al piano primo con affaccio sull’atrio centrale, oltre che sottoposti ad interventi di restauro sono stati dotati delle fasce decorative in rame precedentemente trafugate. Infine, molto interessante è risultato il lavoro di cui ha beneficiato l’ex sala di accettazione telegrafica: nella parte destinata al pubblico, è stata portata alla luce e recuperata l’originaria pavimentazione a mosaico, parzialmente coperta da successivi interventi. Nello spazio riservato agli impiegati, un tempo separato da un bancone a ferro di cavallo, è stato rinvenuto, invece, solo parzialmente il pavimento originario in mattonelle di gres porcellanato; per questo è stato realizzato un nuovo pavimento con gli stessi materiali, disegno e cromatismo originari”.

Bellissima la cassetta postale, ancora teoricamente funzionante. Come mai è stata mantenuta? Non c’è pericolo che qualcuno vi infili qualche lettera pensando possa essere ancora in funzione? “Non si è mai pensato di rimuoverla, è stata lasciata a memoria dell’antica funzione dell’edificio, ed essendo posizionata all’interno di un luogo che ha cambiato destinazione d’uso, non abbiamo ritenuto che si potessero creare equivoci. All’esterno, invece, all’estremità del portico di ingresso su via Nicolai, le originarie buche di impostazione in pietra di Trani macchiata con inquadrature e lettere di cromoalluminio, in disuso e occultate per decenni dietro ad una lamiera di acciaio, sono state riportate alla luce e, dopo i necessari interventi di restauro, data la collocazione, ne è stata inibita la funzionalità”.

I piani superiori cosa offrono? “Purtroppo non vi sono altri oggetti o arredi postali, se si escludono i due sportelli di accesso all’antico caveau, al secondo piano, che saranno conservati, ma che comunque non sono ascrivibili all’epoca di costruzione dell’edificio”.

Il salone centrale restaurato e la sua copertura; sotto, la sala per le conferenze e, all’esterno, le buche in pietra di Trani (la terza e la quarta foto: Antonio & Roberto Tartaglione)
Il salone centrale restaurato e la sua copertura; sotto, la sala per le conferenze e, all’esterno, le buche in pietra di Trani (la terza e la quarta foto: Antonio & Roberto Tartaglione)
La prima parte dell'intervista
Restauri effettuati da Poste italiane: il caso del Frosinone Centro
Recentissime valorizzazioni: Cesenatico
           


Archeologia postale/1 Il Bari Vr dovrà traslocare
29 Dic 2012 01:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’ultima serie di sportelli presente in un’ala dell’immobile di piazza Battisti resterà fino al termine del 2015. Poi, scadrà il contratto
L'attuale Bari Vr, che nel 2015 dovrà spostarsi
L'attuale Bari Vr, che nel 2015 dovrà spostarsi

Chissà se gli studenti che frequentano a Bari la sede di piazza Battisti 1 dell’Università intitolata ad Aldo Moro si rendono conto di trovarsi in un vecchio ufficio postale restaurato con tanta cura. In effetti, gli oggetti che richiamano il passato sono numerosi, dagli arredi d’epoca alla lapide dei postelegrafonici caduti, dall’orologio agli scrivimpiedi. E senza contare la cassetta, ancora utilizzabile anche se di certo non viene svuotata, con tanto di targa per l’“impostazione richieste bollature filateliche”.

“Il complesso, composto di due fabbricati, il palazzo delle Poste e dei telegrafi ed il palazzo delle Preture unificate, è stato acquistato dall’Università nel dicembre del 2003 per 19.110.000 euro”, spiega dallo stesso ateneo l’ingegner Gianfranco Ferrara Mirenzi in questa intervista a “Vaccari news”. È lui ad aver seguito gli interventi di restauro in qualità di direttore ai lavori, con i colleghi Alessandro Alboreto, Giuditta Bonsegna, Giuseppe Del Vecchio e Gaetano Ranieri.

Poste italiane occupa ancora, in locazione, una parte del piano rialzato, con accesso da piazza Battisti, ma solo fino al termine del 2015. E l’Università -viene precisato- “non ha in programma il rinnovo del contratto”.

“Entrambi gli edifici -prosegue Gianfranco Ferrara Mirenzi- sono stati progettati dall’architetto e ingegnere romano Roberto Narducci, dipendente del ministero alle Comunicazioni. La sede delle Poste fu realizzata, fra il 1931 e il 1934, dall’impresa romana di Alfredo Pagano. Di evidente valore storico e architettonico, e per questo vincolata con il decreto n°667 del 2005, si inserisce nella rigida scacchiera murattiana di impianto ottocentesco con un’efficace e monumentale soluzione d’angolo. Dotato di una fisionomia riconoscibile, l’insieme mostra l’adesione dell’architetto Narducci alla linea del Razionalismo con evidenti ammiccamenti al Futurismo e rivela in modo chiaro il significato urbano della scelta compositiva: l’accesso ai servizi per il pubblico, sottolineato da un pronao, è orientato verso il centro della città, all’angolo tra piazza Battisti e via Nicolai, mentre l’ingresso carraio alle prestazioni secondarie e interne è situato in via Garruba, in direzione della stazione ferroviaria”.

Quando sono cominciati i lavori, e quando si prevede possano terminare? “L’ingente impegno finanziario necessario al recupero ha convinto l’amministrazione universitaria ad intervenire per stralci funzionali, nell’ambito di un più ampio ed organico progetto di recupero, che tocca anche la vicina costruzione ex Enel. I lavori sono iniziati nel settembre del 2009, interessando prioritariamente il restauro della porzione del piano rialzato, in passato destinata ai servizi al pubblico, situata ad angolo tra piazza Battisti e via Nicolai. Successivamente, l’intervento è stato esteso ad alcuni ambienti ubicati al primo piano. I lavori di restauro dell’intero edificio, iniziati nel luglio scorso, si prevede termineranno nel dicembre 2014. In una fase intermedia, nell’aprile del 2013, si stima di completare il recupero dell’ala che si affaccia su via Nicolai”.

Ora quali attività universitarie ospita e quali, a regime, dovrà ospitare? “Le porzioni al piano rialzato ed al primo, per le quali gli interventi di restauro già sono completati, sono destinate a centro multifunzionale per studenti. L’elegante atrio centrale, ex salone pubblico per le corrispondenze, conserva la sua fisionomia di spazio di libero accesso ed è dotato di info-totem per la consultazione rapida, senza cioè l’ausilio degli operatori. Questi ultimi, invece, sono a disposizione dell’utenza presso gli sportelli, gestiti dall’ufficio relazioni col pubblico, adiacenti al corridoio semicircolare che si estende lungo il perimetro di connessione tra le due ali. Si tratta di un lavoro perfettamente riuscito; ne è prova la velocità e l’entusiasmo con cui la città si è riappropriata di questo luogo, trasformandolo in appena un anno in un importante e vitale punto di riferimento culturale. L’edificio, infatti, non offre solo servizi agli studenti, tra i quali una sala lettura da quarantotto posti ed una sala computer munita di diciotto postazioni, ma mette a disposizione della città l’atrio centrale per esposizioni temporanee. In quella che era la sala di accettazione telegrammi vi è un locale riunioni e proiezioni da centoventi posti a sedere e nell’ex sala di scrittura e casellario «americano», posta anch’essa in prossimità dell’atrio centrale e riportata alle sue dimensioni originarie, si trova un’aula seminari e conferenze da cinquanta posti. Nei restanti spazi al piano rialzato ed al primo sono allocati uffici che svolgono attività strettamente correlate al centro multifunzionale per studenti. A regime, il resto dei locali sarà predisposto per accogliere attività e uffici amministrativi che, a parte qualche eccezione, offriranno supporti agli utenti”.

Come si presenta da piazza Battisti l'immobile ed una parte dei cantieri interni (le due foto: Antonio & Roberto Tartaglione, Domenico Nettis)
Come si presenta da piazza Battisti l'immobile ed una parte dei cantieri interni (le due foto: Antonio & Roberto Tartaglione, Domenico Nettis)
Tra gli edifici postali venduti, il fondaco dei Tedeschi a Venezia…
…e l'ex Verona Centro
Il trasloco del Modena Centro
           


Berna vara più controlli
28 Dic 2012 22:42 - DALL'ESTERO
Svizzera - L’Amministrazione federale ha aggiornato le direttive riguardanti i fornitori di servizi postali e di telecomunicazione. Saranno in vigore da Capodanno

Giro di vite annunciato in Svizzera. L’obiettivo -anticipano dall’Amministrazione federale- è poter far luce su reati gravi. Per questo, le autorità inquirenti hanno fissato misure di sorveglianza nel traffico postale e delle telecomunicazioni; saranno poi i giudici cantonali titolari della specifica indagine a decidere in merito all’autorizzazione.

Per ciò che riguarda il comparto postale, sinora -viene spiegato- “non esistevano direttive destinate ai fornitori”. Tuttavia, la progressiva liberalizzazione del mercato registrata negli ultimi anni ha fatto crescere il numero degli interlocutori. E tale situazione “richiede un disciplinamento chiaro”.

Le disposizioni organizzative ed amministrative regoleranno i loro compiti per rendere possibili regimi di sorveglianza inerenti la corrispondenza.

In proposito sono stati consultati sia i fornitori di servizi, sia le associazioni delle autorità inquirenti. Le nuove regole entreranno in vigore l’1 gennaio.

Nuove norme in carico ai fornitori (foto: © La posta svizzera)
Nuove norme in carico ai fornitori (foto: © La posta svizzera)
           




Qualità: ecco i dati del 2011
28 Dic 2012 20:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Resi noti oggi dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Nessun elemento è inferiore al minimo previsto

Il passaggio delle competenze dal ministero allo Sviluppo economico all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha causato probabilmente qualche ritardo. Tanto è vero che solo oggi la seconda ha notificato gli esiti dei controlli di qualità svolti lungo il 2011, quando peraltro l’onere era ancora attribuito al dicastero.

Ad ogni modo, tutti i parametri previsti sono stati rispettati, e spesso con esiti ben superiori al minimo. Al solito, le tempistiche inerenti la posta ordinaria (pardon, prioritaria) sono state monitorate dall’azienda esterna Izi; per le altre spedizioni (ora definite di tipo seriale, ossia raccomandata, assicurata e pacco ordinario), essendo registrate, si sono utilizzati i valori forniti direttamente da Poste italiane.

Il primo settore prevede che il “J+1” (ossia la consegna entro il giorno successivo a quello di spedizione) sia raggiunto nell’89% dei casi ed il “J+3” nel 98%. I rilievi hanno dato, rispettivamente, il 94,7% ed il 99,7%. Stemperando il valore per tipologie di tratta, si hanno: 97,2% e 100% per le urbane, 93,3% e 99,5% per le provinciali, 95,9% e 99,7% per le regionali, 92,4% e 99,5% per le extraregionali. A livello regionale, e riferendosi alle corrispondenze normali nel solo “J+1”, il dato più basso -ma sempre positivo, poiché la base è l’85%- è stato registrato dalla Campania con l’89,80%; quello maggiore nella Provincia autonoma di Trento, giunta al 98,37%. Un soffio più avanti della Calabria, che ha totalizzato 98,32%.

Per le raccomandate, sono stati annotati il 93,8% nel “J+3” ed il 98,3% nel “J+5”; i riferimenti minimi previsti sono, nell’ordine, 92,5% e 98,0%.

Quanto alle assicurate, risultano 98,9% nel “J+3” e 99,8% nel “J+5”; la norma prevede almeno il 94,0% ed il 98,0%.

Infine, il pacco ordinario, dove vige solo un paletto: il 94,0% nel “J+3”. Lungo il 2011, è stato registrato il 97,6%.

I dati della posta ordinaria per il “J+1” distinti a livello regionale, cui si aggiungono Bolzano e Trento disaggregate in quanto Province autonome
I dati della posta ordinaria per il “J+1” distinti a livello regionale, cui si aggiungono Bolzano e Trento disaggregate in quanto Province autonome
Così il 2010
           


Razionalizzazione - Altri decreti
28 Dic 2012 17:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Come i precedenti, sono stati sottoscritti alla sezione di Salerno del Tar ed intendono “congelare” la situazione fino a gennaio
Nuovo capitolo in Campania…
Nuovo capitolo in Campania…

Tredici decreti cautelari per diciotto uffici postali. Sono stati emessi ieri dalla sezione staccata di Salerno del Tribunale amministrativo regionale, allo scopo di bloccare, almeno provvisoriamente, le decisioni introdotte dal piano di riorganizzazione firmato Poste italiane.

Riguardano le chiusure per le sedi nell’Avellinese di Castello del Lago (comune di Venticano) e Starze di Summonte (Summonte); nel Salernitano, invece, toccano quelle di Arena Bianca (Montesano sulla Marcellana), Caprioli (Pisciotta), Cardile (Gioi), Foria (Centola), Ispani, Lentiscosa (Camerota), Mandia di Ascea (Ascea), Marina di Pisciotta (Pisciotta), Moio (Moio della Civitella), Perrazze (Palomonte), San Nicola di Centola (Centola), Santa Marina, Sicilì (Morigerati), Terradura (Ascea). Lo stesso atto sospensivo concerne la revisione agli orari di Prato Comune e Tardiano (entrambi Montesano sulla Marcellana).

I provvedimenti verranno approfonditi, secondo i casi, il 10 od il 24 gennaio. Prima di Natale, una serie di documenti analoghi aveva interessato altri cinque sportelli delle stesse aree.

I precedenti provvedimenti
           


Sacchi/2 In Francia diventano espressione di stile
28 Dic 2012 16:12 - DALL'ESTERO
I vecchi contenitori trasformati in borse ed altri oggetti. Contribuendo a preservare un simbolo e, al tempo stesso, aiutando chi deve reintrodursi

La Francia sta abbandonando gradualmente i vecchi sacchi postali e si inventa la… linea stilistica. Da qui l’accordo affinché le tele vengano recuperate per caratterizzare borse, borsette, portapenne, portablocchi ed altri accessori dal taglio originale.

Partner del progetto è Extramuros, realtà dal 2007 impegnata nel progettare, fabbricare e distribuire oggetti e mobili originali realizzati partendo da materiali di recupero. Viene offerta, così, una seconda vita ad un simbolo del patrimonio postale, che nel corso della sua metamorfosi si carica di un nuovo senso, di un nuovo significato. Al tempo stesso, viene assicurato un mestiere a persone che devono reintrodursi nel mercato: l’azienda conta su tre posti fissi e su altri sei in cui ruotano coloro che hanno bisogno di ritrovare un proprio spazio professionale.

Finora, i prodotti (cinquantamila quelli creati) sono stati assorbiti dalla stessa La poste e dalla sua rete, ma adesso -viene spiegato- si è deciso di aprirsi maggiormente. Attivo un sito che vende on-line, utilizzando le strutture di pagamento e spedizione dello stesso operatore.

Nuova vita per i vecchi contenitori. Succede oltre le Alpi
Nuova vita per i vecchi contenitori. Succede oltre le Alpi
Il sito di riferimento (in francese)
Mezzo secolo fa il dibattito per il sacco universale
           


Sacchi/1 Verso il modello unico?
28 Dic 2012 14:21 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
La proposta fu avanzata nel 1957, ma ancora nel 1962 le Amministrazioni postali si dividevano in due correnti, favorevoli e no
Il francobollo del Canada per il Congresso di Ottawa
Il francobollo del Canada per il Congresso di Ottawa

Oggi, Poste italiane impiega le casse gialle, esito di un’evoluzione introdotta negli ultimi tempi (chi si ricorda, per esempio, quelle rosse, una decina di anni fa date per… eterne?). Una volta, però, lo strumento per trasportare le corrispondenze ed i colli era il sacco.

Di questo se ne parlò anche al Congresso postale universale tenutosi nel 1957 ad Ottawa, con l’obiettivo di valutare la possibilità di giungere ad un modello unico, universale, per tutti gli Stati membri dell’Upu. Cinque anni dopo, il dibattito era ancora in corso, come testimonia “Rassegna postelegrafonica” del dicembre 1962.

La questione -si legge nella nota- è stata esaminata da tredici Amministrazioni postali, “i giudizi delle quali sono però risultati contrastanti, essendo alcune favorevoli all’introduzione dell’innovazione, se da essa ne risultasse economia di spese, altre contrarie in previsione di un aumento di spese e dell’impossibilità di eliminare l’inutile lavoro attuale dato dal movimento dei sacchi vuoti”.

Tutte, in ogni caso, “sono state d’accordo nel segnalare la necessità di creare un nuovo organo amministrativo internazionale per tradurre in atto il nuovo sistema, stabilirne le norme, effettuare gli acquisti, provvedere alla ripartizione”. Insomma, una cosa complessa, senza pensare ad elementi quali le dimensioni, il tipo di tessuto, il colore ed il prezzo. E, in ogni caso, sarebbe rimasta la contabilità, riguardante forniture, richieste suppletive, restituzioni delle eccedenze…

Imbarco e sbarco della posta aerea nel 1957; in evidenza, i sacchi impiegati (foto: Poste italiane)
Imbarco e sbarco della posta aerea nel 1957; in evidenza, i sacchi impiegati (foto: Poste italiane)
La cronaca: i ritrovamenti dopo gli incidenti…
…le vecchie chiusure…
…il loro stato
           


Dal Marocco due “gratta e vinci” dentellati
28 Dic 2012 12:04 - DALL'ESTERO
La serie vuole festeggiare il secolo del primo francobollo nazionale; in palio, collezioni filateliche

Un concorso artistico in favore dei portalettere, non a caso intitolato “Il pennello del postino”, con l’obiettivo di trovare i migliori soggetti sui temi “La posta si sviluppa” ed “Il francobollo: cento anni di storia del Marocco”. È tra le iniziative provenienti dal Paese mediterraneo per festeggiare il primo secolo della carta valore nazionale, che debuttò il 22 maggio 1912.

L’esito sono i due francobolli usciti ieri, tagli da 3,50 dirham ciascuno, mentre gli autori, Ouadie Rouass e Brahim Gham, hanno guadagnato ciascuno tremila dirham.

Ma la festa ora sta coinvolgendo il pubblico, con l’obiettivo -spiegano da Rabat- di attirare l’attenzione sul mondo dei dentelli. Per la prima volta, le vignette portano, in basso a sinistra, un rettangolo grigio, ed è chiesto agli utenti di asportarlo: sotto 100 dei 200mila esemplari che compongono la tiratura è possibile scoprire la parola “Gagne”. Chi la troverà potrà ricevere gratuitamente delle collezioni filateliche. Insomma, dei veri e propri “gratta e vinci”.

I due esemplari che potrebbero nascondere il messaggio vincente
I due esemplari che potrebbero nascondere il messaggio vincente
La tecnologia per lo stesso centenario
“Gratta e vinci” - Tra i precedenti, Sud Africa…
…e Paesi Bassi
           


L’Agcom calcola i costi
28 Dic 2012 09:24 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’Autorità intende valutare gli oneri in capo all’operatore incaricato del servizio universale, anche al fine di ripartirli fra i concorrenti

Autorità per le garanzie nelle comunicazioni impegnata nel valutare il costo netto del servizio postale universale. Sostanzialmente, l’onere in capo a Poste italiane per consegnare la singola lettera anche alla casa che si trova in cima alla montagna. Definendo, al tempo stesso, un metodo applicativo conforme alle indicazioni contenute nella direttiva 2008/6/Ce e individuando, dove necessario, un meccanismo per suddividere tra gli operatori l’onere che minimizzi le distorsioni di mercato.

É il procedimento istruttorio “Servizio postale universale: analisi e applicabilità del meccanismo di ripartizione e valutazione dell’eventuale costo netto per l’anno 2011”.

Gli interessati -si legge in delibera- “potranno essere chiamati a fornire i loro contributi informativi su richiesta dell’Autorità e potranno esprimere le loro valutazioni nel corso delle procedure di consultazione pubblica”.

Secondo la normativa europea, l’onere del servizio universale deve essere calcolato come la differenza tra il costo netto derivante al fornitore (ossia Poste italiane) ed il costo netto che risulterebbe allo stesso qualora non fosse soggetto a tali obblighi, “tenendo conto dei vantaggi intangibili e commerciali, nonché del diritto a realizzare profitti ragionevoli e a conseguire una maggiore efficienza economica”.

L'obiettivo: calcolare il costo netto per il 2011
L'obiettivo: calcolare il costo netto per il 2011
Il capitolo controversie
           



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