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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Filatelia al prezzo base, cartoline e libri scontati del 20%
14 Giu 2013 01:05 - NOTIZIE DA VACCARI
Ultimi giorni -fino al 20 giugno- per acquistare quanto d’interesse rimasto tra gli invenduti dell’asta

L’asta organizzata dall’azienda Vaccari si è svolta tra il 19 ed il 20 aprile: ancora per pochi giorni, ad essere precisi sino al 20 giugno, si potranno acquistare gli invenduti.

Scrutando tra le voci, l’assortimento per quel che concerne francobolli e storia postale è in grado di toccare un po’ tutta la storia filatelica, dagli Antichi Stati preunitari al Regno, dalla Repubblica alle Colonie; non mancano capitoli quali prefilatelia, servizi, varietà, interi, lotti. I prezzi sono quelli base.

Scontati del 20%, invece, risultano le altre categorie: da una parte le cartoline (dalle commemorative al regionalismo); dall’altra la letteratura di settore (manuali, cataloghi, riviste) e la storia aeronautica.

“Ricordiamo -è la sottolineatura giunta dagli uffici- che si tratta di oggetti unici: quindi, i singoli articoli verranno assegnati al primo richiedente”.

Possibilità di acquisti interessanti tra gli invenduti
Possibilità di acquisti interessanti tra gli invenduti
Asta - Tutte le voci ancora disponibili
Le altre offerte: di filatelia, storia postale…
…e editoriali
           


Quel francobollo per il gelato artigianale…
13 Giu 2013 21:00 - LIBRI E CATALOGHI
Nel catalogo della mostra “Testa e cuore”, il richiamo all’emissione e al fondatore dell’Algida
La pubblicazione
La pubblicazione

Praticamente agli sgoccioli la mostra “Testa e cuore”, allestita a Ferrara proponendo una selezione tratta dalla raccolta che Gianfranco Moscati ha regalato al Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah. Resterà raggiungibile, presso la Fondazione Meis di via Frangipane 81, fino al 30 giugno.

Poi, ci sarà un lavoro impegnativo. “Stiamo pianificando la catalogazione completa di tutte le donazioni presenti”, e solo successivamente i materiali saranno consultabili, sia di persona che on-line, precisano dalla struttura. L’inventario sarà realizzato avvalendosi del progetto “Samira”, lo stesso impiegato a Roma dal Museo storico della comunicazione.

Rimane comunque la guida, intitolata come la mostra (60 pagine con illustrazioni a colori, 10,00 euro). Propone una scelta dei reperti appartenuti al collezionista, ognuno dei quali caratterizzato dalla scheda con descrizione, notizie storico-critiche, immagine. Si aggiunge l’analisi, sala per sala, della rassegna.

Colpisce, ad esempio, l’approfondimento dedicato al francobollo italiano da 60 centesimi uscito l’11 marzo 2006 per il gelato artigianale. Anche se la carta valore non lo cita (e nemmeno nel bollettino illustrativo vi è traccia), sarebbe stato emesso per ricordare l’ingegnere Alfred Wiesner, inventore del sistema di produzione del gelato Algida. Nato in Jugoslavia da una famiglia di origine ebraica, nel 1942 scappò in Italia, per finire rinchiuso nel campo di internamento a Ferramonti di Tarsia (Cosenza) e quindi raggiungere la Resistenza. Nel 1947 fu tra i fondatori dell’azienda.

L’allestimento con Gianfranco Moscati (ultimo a destra), che illustra il materiale
L’allestimento con Gianfranco Moscati (ultimo a destra), che illustra il materiale
La mostra, i dettagli
Museo storico della comunicazione - Il progetto “Samira”
Il francobollo per il gelato artigianale
           


Rimandato l’“Anno archimedeo”
13 Giu 2013 16:13 - EMISSIONI ITALIA
È l’unico aggiornamento al programma italiano. Anche il debutto per la serie riguardante il patrimonio artistico e culturale potrebbe essere modificato
La coclea ed Archimede citati trent’anni fa
La coclea ed Archimede citati trent’anni fa

Colpo di scena per l’“Anno archimedeo”. A quarantotto ore dall’uscita, poiché era in calendario per il 15 giugno, il francobollo è slittato in coda all’elenco: uscirà in data da definire. Insieme, dunque, ad altre voci ancora prive di una data precisa: l’omaggio alla neurologa Rita Levi-Montalcini, la serie per gli uccelli delle Alpi e l’integrazione all’ordinaria “Posta italiana” nei valori da 0,85, 1,90 e 3,60 euro.

In base all’attuale lista, le prossime uscite sono previste per luglio. Riguardano i tributi alla Juventus (ma ancora non si conosce il giorno), all’eremo di Camaldoli a Poppi (Arezzo), in calendario per l’11, e la turistica, cinque dentelli dedicati a San Leo (Rimini), Scanno (L’Aquila), Tropea (Vibo Valentia), Ponza (Latina) e ad un manifesto dell’Enit, fissati per il 27.

Anche le cinque pezzature per “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, che citeranno il complesso monumentale di Santa Sofia a Benevento, l’area archeologica di Alba Fucens (L’Aquila), le mura rinascimentali di Lucca, la cattedrale di Nardò (Lecce) e la mole Antonelliana di Torino potrebbero subire uno spostamento, seppure non ancora formalizzato: anziché il 17 settembre, probabilmente giungeranno il 14.

Tornando allo scienziato siracusano, Archimede, sarà un bis: un’altra carta valore che lo ricorda è il 500 lire emesso il 2 maggio 1983 nell’ambito del percorso Europa Cept, quella volta dedicato alle grandi opere del genio umano; uscì in coppia con un 400 per Galileo Galilei.

La precedente modifica al programma
L’ultima serie uscita: la congiunta con San Marino
           


Marcofilo il ricordo per i tre militari
13 Giu 2013 13:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il capitano Mario D’Aleo, l’appuntato Giuseppe Bommarito ed il carabiniere Pietro Morici vennero uccisi trent’anni fa oggi
L’annullo di questo pomeriggio
L’annullo di questo pomeriggio

Risuoneranno anche tra i bollatori di Poste italiane i nomi del capitano Mario D’Aleo, dell’appuntato Giuseppe Bommarito e del carabiniere Pietro Morici, uccisi il 13 giugno 1983 in via Scobar a Palermo.

“Comandante di compagnia carabinieri operante in zona ad alto indice di criminalità organizzata, pur consapevole dei gravi rischi cui si esponeva, con elevato senso del dovere e sprezzo del pericolo svolgeva tenacemente opera intesa a contrastare la sfida sempre più minacciosa delle organizzazioni mafiose. Barbaramente trucidato in un proditorio agguato tesogli con efferata ferocia, sacrificava la sua giovane vita in difesa dello Stato e delle istituzioni”. È quanto si legge nella motivazione per la medaglia d’oro al valor civile, conferita a D’Aleo il 31 agosto successivo; anche i due colleghi ottennero un riconoscimento analogo.

Mentre altre località si sono prenotate con le commemorazioni di rito, Palazzo Adriano (Palermo), territorio in cui ebbe origine la famiglia dell’ufficiale morto nemmeno trentenne, ha previsto pure l’annullo speciale. Richiesto dal Comune, verrà impiegato al parco della Rimembranza, in viale Vittorio Veneto, nel tardo pomeriggio di oggi, dalle 17 alle 20.30. Accanto ai tre busti compare la fontana ottagonale del 1608, situata in piazza Umberto I.

Le iniziative presentate da Antimafia duemila
Tra le recenti bollature in tema, quelle per i magistrati Giangiacomo Ciaccio Montalto…
…ed Antonino Caponnetto
           


Gli autografi catalogati e quotati
13 Giu 2013 09:46 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Toto’ il più ricercato … ma Leopardi raggiunge anche i 30.000 euro! In 512 pagine sono quasi 3.000 gli autografi di personaggi illustri italiani
Autografi italiani dal 1800 ad oggi
Autografi italiani dal 1800 ad oggi

Negli ultimi tempi non si scrive quasi più a mano come una volta. I computer, i tablet, i cellulari stanno prendendo il sopravvento sulla calligrafia. È così che si rivalutano e apprezzano sempre di più le testimonianze autografe che ci hanno lasciato non solo i nostri nonni o genitori ma anche i letterati, artisti o scienziati della nostra Italia. E le loro firme diventano sempre più oggetti da collezione.

Le firme di Totò, Fellini, Rossellini, Magnani, Sordi sono alcuni dei nuovi autografi catalogati nella seconda edizione del catalogo degli “autografi italiani dal 1800 ad oggi” (prezzo di copertina 34 euro).

Il nuovo catalogo Unificato aiuta a riscoprire alcuni aspetti della scrittura autografa mettendo in luce un aspetto economico, quello del mercato collezionistico, da non trascurare. Il volume inizia con una “Breve introduzione alla grafologia” e alle sue tecniche, la “Guida al collezionismo d’autografi” e una indicazione sulle “Perizie grafiche su base grafologica”. Quindi vengono classificati e quotati quasi 3.000 autografi di protagonisti della storia, cultura, arte e sport italiani non più in vita. Per oltre 1.500 di questi illustri personaggi viene anche riprodotta la firma autografa. Particolare attenzione è stata prestata nella stesura delle 90 pagine intere dedicate ai personaggi più importanti, i “Big”, con la divisione delle quotazioni per periodo storico e con molte riproduzioni di documenti originali.

Le quotazioni indicative assegnate ad ogni firma autografa sono state stabilite facendo riferimento ai prezzi di vendita dei commercianti e ai realizzi delle principali aste del settore.

L’autore, Sebastiano Cilio (grafologo e Perito della Camera di Commercio di Milano e del Collegio Lombardo Periti Esperti Consulenti), è stato coadiuvato nella stesura dell’opera dall’esperto collezionista Roberto Toniutti.

Il volume è stato edito dalla casa editrice Cif - Unificato, dal 1974 specializzata in pubblicazioni e cataloghi per il collezionismo come francobolli, marche da bollo, monete, santini e figurine Liebig.

La scheda del catalogo (promo)
Il sito della casa editrice, Cif - Unificato
           




Le sfidanti di allora sono… nel pallone
13 Giu 2013 01:06 - DALL'ESTERO
Cinquantuno (sic!) anni fa Brasile e Cecoslovacchia giocarono la finalissima del Mondiale. Adesso il primo Paese e la Repubblica Ceca la ricordano

La più bassa affluenza per pubblico di tutta la storia del Campionato mondiale di calcio, e gli specialisti lo sanno. Ciononostante, la finalissima disputatasi il 17 giugno 1962 a Santiago del Cile è rimasta nella memoria. E adesso -bizzarramente non cinquanta, ma cinquantuno anni dopo- è diventata protagonista di una congiunta tra i due contendenti di allora.

Il vincitore per 3 a 1 fu il Brasile, che oggi proporrà due francobolli in coppia da 2,75 real ciascuno, firmati Mário Alves de Brito. Ritraggono altrettante azioni di gioco. Ma anche la sconfitta, ossia la Cecoslovacchia -attraverso la sua parte occidentale, ossia la Repubblica Ceca- è tornata sulla partita: ieri ha varato una cartolina postale, dovuta a Zdeněk Netopil e caratterizzata dal nominale “Z” (indica gli invii prioritari fino a venti grammi per le realtà extraeuropee, ora 21,00 corone; l’intero è venduto a 26,00). Nell’impronta di affrancatura campeggia ancora un momento del confronto, mentre sulla sinistra sono ritratti i volti di due assi e delle rispettive bandiere: Josef Masopust e Edson Arantes do Nascimento, vale a dire Pelé.

Per la cronaca, la conquista del titolo -che si aggiungeva a quella registrata dalla medesima squadra quattro anni prima- originò nel Paese sudamericano un celebrativo da 10 cruzeiro; uscì il 14 gennaio 1963.

La serie brasiliana e la cartolina ceca ricordano la partita giocata il 17 giugno 1962
La serie brasiliana e la cartolina ceca ricordano la partita giocata il 17 giugno 1962
Il recentissimo omaggio alla Confederations cup
I Mondiali tra i francobolli
Congiunte à gogo: quella a quattro per i santi Cirillo e Metodio
           


Più concorrenza, meno costi per il servizio universale
12 Giu 2013 19:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono due dei concetti espressi dal ministro Flavio Zanonato e dal vice Antonio Catricalà alla Camera
I rappresentanti governativi hanno riferito alla commissione (foto: Umberto Battaglia, Camera dei deputati)
I rappresentanti governativi hanno riferito alla commissione (foto: Umberto Battaglia, Camera dei deputati)

“Con il recepimento della terza direttiva anche per il mercato postale è emersa la necessità di accettare le sfide derivanti dagli effetti della liberalizzazione, cogliendone le grandi opportunità ai fini dello sviluppo economico e della crescita degli operatori economici del settore. In questo ambito, lo sviluppo della concorrenza deve però essere bilanciato dalla necessità di perseguire obiettivi di coesione generale”. Nel rispetto delle competenze del regolatore, “metteremo mano al rinnovo del contratto di programma con il fornitore del servizio universale Poste italiane”.

Lo scopo è contenere il costo del medesimo servizio universale, poiché è indubbio che il suo ammontare “sia particolarmente alto”: circa 600-700 milioni di euro ogni dodici mesi, con compensazioni, nel triennio 2009-2011, superiori al miliardo. Per questo il nuovo documento (ora in corso di predisposizione) “dovrà essere ulteriormente utilizzato come leva ai fini della riduzione strutturale dell’onere”, accompagnando il processo di sviluppo della concorrenza con misure graduali, capaci di promuovere la crescita dei mercati dei servizi e dei prodotti postali, favorendo la competitività.

Sono alcuni dei concetti espressi ieri dal ministro allo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, durante l’audizione alla commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera. Primo incontro formale con il gruppo di parlamentari.

Accanto al rappresentante apicale, il viceministro Antonio Catricalà. Come lui stesso ha ammesso, è un settore che ha avuto modo di conoscere da vicino nelle sue diverse esperienze quale capo di gabinetto del ministro Antonio Maccanico, segretario generale dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e, più di recente, presidente dell’Antitrust.

“Nel nostro Paese -ha confermato parlando del comparto- la fornitura del servizio universale su base nazionale risulta particolarmente onerosa per condizioni demografiche e territoriali caratterizzate da vaste zone a scarsa densità abitativa, basso volume di invii pro capite -ulteriormente ridotti per effetto della attuale recessione economica e delle più moderne tecnologie- ed elevati costi fissi di rete, che creano difficoltà oggettive di saturazione della stessa. Tali difficoltà hanno indotto il management di Poste italiane ad avviare un processo di ristrutturazione aziendale finalizzato alla riduzione sostanziale della rete postale che ha causato numerosi ricorsi al Tar da parte dei Comuni interessati alle restrizioni”.

Rispettando le competenze attribuite all’Agcom, il dicastero intende completare il nuovo sistema di trattamento delle informazioni contenute nelle banche dati, passando anche per la posta commerciale cartacea dal regime “opt-in” a quello “opt-out” (ossia, dando la possibilità al destinatario di scegliere se ricevere pubblicità). Inoltre, pensa di predisporre nuovi regolamenti per il rilascio dei titoli abilitativi all’esercizio dei servizi postali, prevedendo l’introduzione di requisiti legati anche alle certificazioni di qualità, e al tempo stesso di superare la superflua differenziazione tra licenza e autorizzazione generale. Ancora, bisogna definire servizi e prodotti postali sostituibili del servizio universale, chiamando a contribuire al relativo fondo gli altri operatori. Tra i restanti obiettivi, ridurre il peso massimo del pacco ordinario, in linea con quanto intrapreso da molti Paesi europei, ed agevolare il confronto tra le organizzazioni sindacali e le aziende per definire un contratto di lavoro unico.

La nomina del ministro Flavio Zanonato
Il contratto di programma secondo Poste italiane
Il ricorso al Tar: i casi esaminati a Salerno
           


La scomparsa di Torello Orlandini
12 Giu 2013 17:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Iniziò l’attività commerciale nel settore filatelico agli sgoccioli della Seconda guerra mondiale. Domani le esequie
Addio a Torello Orlandini
Addio a Torello Orlandini

È morto oggi l’operatore Torello Orlandini (era nato il 27 giugno 1928), una lunga esperienza nel commercio dei francobolli da collezione. Cominciò infatti nel 1944, quando la sua città, Firenze, era ancora occupata dagli alleati.

Fece i primi passi professionali iscrivendosi al Circolo filatelico locale, di cui è stato, fino alla scomparsa, uno fra i soci più anziani, e frequentando la bottega sul ponte Vecchio di Ugo Picchi.

Il negozio, però, lo aprì solo nel 1950, collocato lungo la centralissima via dei Magazzini, un locale di pochi metri quadrati dove -ricordava- gli fu possibile conoscere quasi tutti i più grandi collezionisti di allora e passarono dalle sue mani alcune fra le maggiori rarità. Dieci anni dopo si spostò in una sede accogliente e strategica, in piazza Duomo. Dove, il 4 novembre 1966, patì le conseguenze della drammatica alluvione: quasi tutto lo stock accumulato fino ad allora andò distrutto. Nel 1982 l’ultimo trasferimento, poco lontano, in via Ricasoli. Poi, il graduale passaggio dell’azienda al figlio Alessandro, che ancora la gestisce.

Il 6 novembre 1982 venne iscritto nel ruolo dei veterani ad opera della Federazione fra le società filateliche italiane.

Il funerale si svolgerà domani alle ore 15, partendo dalla chiesa fiorentina di santa Maria a Ricorboli; si trova in via Marsupini 7.

Testo aggiornato il 18 giugno 2013.

           




Libia - Cento anni fa si organizzò il servizio
12 Giu 2013 15:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il regio decreto venne sottoscritto il 12 giugno 1913. In venticinque articoli, definiva la struttura, prevedendo cartevalori specifiche

“Sono estese alla Tripolitania ed alla Cirenaica, in quanto vi siano applicabili e con le modificazioni stabilite dal presente decreto, le disposizioni delle leggi, delle convenzioni internazionali, e dei regolamenti vigenti in Italia, in ordine ai servizi postali ed elettrici, come pure le relative istruzioni e norme di esecuzione”.

Così comincia il regio decreto 708 del 12 giugno 1913. Un secolo fa oggi, ci si occupava dell’organizzazione concernente le prestazioni da fornire nelle due regioni settentrionali di quella che ora è la Libia.

Il provvedimento, organizzato in venticinque articoli, ne affidava ai rispettivi governatori “l’alta sovraintendenza”, istituendo a Tripoli e Bengasi un ufficio di riscontro ed una direzione. Previsti, nei capoluoghi e nei centri abitati, uffici principali (erano considerati tali quelli che avevano una rendita annua superiore a 50mila lire o un movimento di fondi per risparmi e vaglia maggiore a 2 milioni), ricevitorie (se con flussi inferiori) e collettorie (senza sede propria, ma aggregate ad un presidio vicino). Uffici e ricevitorie potevano essere istituiti anche per ragioni politiche, militari, tecniche o per circostanze temporanee.

Prevista la fornitura di cartevalori postali “di tipo speciale”. Ma, fino a quando non sarebbero state disponibili, avrebbero continuato ad aver corso i francobolli, le cartoline, i biglietti postali, i segnatasse ed i bollettini di spedizione dei pacchi già in uso.

Due buste dell’epoca, una da Bengasi, l’altra da Tripoli d’Africa. Entrambe sono affrancate con cartevalori italiane sovrastampate “Libia”
Due buste dell’epoca, una da Bengasi, l’altra da Tripoli d’Africa. Entrambe sono affrancate con cartevalori italiane sovrastampate “Libia”
           


Nel 2008 in bici, ora in moto
12 Giu 2013 10:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ripercorsa la tratta postale tra Cracovia e Venezia, così da commemorare la decisione assunta da re Sigismondo II Augusto nel 1558
I centauri polacchi accolti dai delegati di Poste italiane
I centauri polacchi accolti dai delegati di Poste italiane

Da Cracovia a Venezia per ricordare i quattrocentocinquantacinque anni trascorsi da quando, era il 18 ottobre 1558, re Sigismondo II Augusto istituì la linea internazionale che dalla Polonia passava da Vienna, raggiungendo la città lagunare per trasportare lettere. Affidandone l’incarico al piemontese Prospero Provana.

Con una differenza sostanziale rispetto all’analoga esperienza celebrativa vissuta nel 2008: allora il gruppo di portalettere appassionato di storia e sport arrivò in bicicletta, questa volta in moto! Dopo essere partiti il 2 giugno, aver attraversato mezza Europa e fatto tappa in alcuni uffici per annullare in transito la cartolina postale emessa da Varsavia. Gli intrepidi centauri sono dipendenti di Poczta Polska; si chiamano Zbigniew Kowalski, Marcin Pawełko e Marcin Wojtaszek. Oltre i 455 interi (dunque, tanti quanti gli anni trascorsi), avevano con sé una missiva sottoscritta dall’amministratore delegato della loro azienda, Jerzy Jan Jóźkowiak, e diretta al collega Massimo Sarmi. Missiva ricevuta dal responsabile Nord-Est di Poste italiane, Cosimo Andriolo, e dalla direttrice dell’ufficio postale Venezia 12, Patrizia Crivellaro.

La cartolina emessa per l’occasione ed i bolli applicati in transito
La cartolina emessa per l’occasione ed i bolli applicati in transito
L’esperienza del 2008
           


Dall’Ascat tributo al presidente del Cio
12 Giu 2013 00:54 - DALL'ESTERO
Il riconoscimento a Jacques Rogge verrà consegnato il 5 dicembre, durante “Monacophil”. Annunciato un francobollo
Jacques Rogge
Jacques Rogge

Chi la fa… l’aspetti. Il presidente del Comitato internazionale olimpico, Jacques Rogge, ha premiato di recente il filatelista Maurizio Tecardi per il proprio impegno più che trentennale all’interno del Cio quale esperto di collezionismo. Bene, ed il mondo della filatelia ha premiato Rogge!

A dirla tutta, per ora si tratta di un semplice annuncio, in quanto la cerimonia ufficiale si terrà il 5 dicembre, nel contesto di “Monacophil”.

A decretare la decisione è stata l’Association internationale des éditeurs de catalogues de timbres-poste, d’albums et de publications philatélique. L’Ascat, insomma, entità planetaria che riunisce i maggiori produttori di mercuriali ed articoli affini. La quale gli conferirà la sua onorificenza.

Eletto nel 2001 al vertice del Comitato, di professione è chirurgo ortopedico, e si è impegnato nelle prove olimpiche di vela ai Giochi del 1968, del 1972 e del 1976. La scelta di riconoscergli il ringraziamento perché “si è consacrato al Movimento olimpico, al Museo olimpico di Losanna ed anche per il suo sostegno alla filatelia”.

La consegna avverrà alla presenza di Alberto II, che due anni fa ha ricevuto il medesimo tributo. Annunciato un francobollo da parte del Principato.

Maurizio Tecardi premiato dal presidente del Cio
Ad Alberto II di Monaco il precedente riconoscimento dell’Ascat
“Monacophil” - Le anticipazioni
           




Cento di queste Subalpine!
11 Giu 2013 19:22 - APPUNTAMENTI
Torino, piazza Castello 165: la mostra filatelica e postale per il secolo di vita dell’Ufs resterà aperta sino al 16 giugno. Il 15 previste quattro conferenze
L’ingresso con il grande pannello pubblicitario
L’ingresso con il grande pannello pubblicitario

Luogo centralissimo (piazza Castello 165, a Torino), permanenza che va oltre il semplice fine-settimana (dall’8 al 16 giugno), orari estesi (10-18), ingresso libero. Sono queste le caratteristiche tecniche della mostra che l’Unione filatelia subalpina ha definito per festeggiare il secolo di vita, secondo sodalizio più antico ancora operativo dopo l’Unione filatelica lombarda.

Nei pannelli, venticinque titoli proposti dagli iscritti: riguardano la città, il Piemonte ma poi anche altri aspetti, dalla Posta estense alla Toscana, dall’inflazione tedesca del 1919-1923 alle rose, dai francobolli automatici agli alpini, dalla corrispondenza dei sindaci a quella dei militari. Lo scopo -spiega la vicepresidente dell’Ufs, Elisa Gardinazzi- “è presentare collezioni appartenenti alle varie branche della filatelia nella speranza che qualche visitatore scopra un modo di collezionare che lo invogli ad avvicinarsi”. Peccato non aver pensato, visto il contesto, a qualcosa in grado di coinvolgere il pubblico non filatelista, di certo poco avvezzo a muoversi tra materiali, modalità espositive e gergo tipici dei collezionisti.

In questo senso, il visitatore comune forse è attratto di più dal resto del percorso, con oggetti ottocenteschi per la scrittura (fornellino di fusione della ceralacca, completo da viaggio per suggellare le lettere, scatola in ceramica portafrancobolli, penna d’oca…) messi a disposizione da Arnaldo Pace, i libri realizzati dai subalpini (a testimoniare il ventaglio di interessi) e soprattutto i materiali prestati da quello che una volta era l’Archivio storico di Poste italiane: borsa del portalettere, bilancia, macchina affrancatrice, lo spettacolare ufficio da campo con tutte le attrezzature e così via. Un’occasione, anche, per domandarsi quale futuro potranno avere tali reperti.

“Abbiamo avuto movimento”, dice con soddisfazione il presidente del sodalizio, Bruno Bonanate. “Sabato per la cerimonia inaugurale c’era parecchio pubblico, si sono riuniti il Lions club filatelico italiano e l’Unione delle associazioni filateliche del Piemonte e Valle d’Aosta, la quale ha eletto il nuovo presidente, Ivano Faccio”. Inoltre, è stato presentato il libro di Italo Robetti ed Achille Vanara “La comunicazione epistolare da e per Torino” (228 pagine, 20,00 euro; è il primo volume e tratta dalle origini al 1684). Gli ospiti, inoltre, trovano altre due pubblicazioni: “Un secolo di attività dell’Unione filatelica subalpina” (40 pagine, in omaggio) e un’edizione speciale del periodico interno “Il foglio” (128 pagine, 5,00 euro, con una trentina di articoli dai vari approcci, fra cui quello di Paolo Vaccari su frodi postali e francobolli mal ritagliati). Tutti hanno illustrazioni a colori.

Intanto, gli organizzatori si stanno preparando per sabato 15, quando si svolgeranno quattro conferenze, sempre ad ingresso libero. Questo è il calendario definitivo: alle ore 10 Fabrizio Salami interverrà su “I rapporti postali tra il Ducato di Modena e il Regno di Sardegna dal XVIII secolo al 1867”; alle 11.30 sarà il turno di Andrea Mori con “Le relazioni postali internazionali del Regno d’Italia 1861-1900”; alle 15 toccherà a Luciano Calenda, presente per la “Panoramica sulla filatelia tematica” e alle 17 chiuderà Ruben Berta, proponendo “La corrispondenza nelle missioni militari di pace all’estero”.

Piazza Castello che si specchia nei quadri con le collezioni, il percorso filatelico, le attività editoriali della Subalpina, gli oggetti di scrittura ottocenteschi, l’ufficio da campo ed altro materiale prestato da Poste italiane
Piazza Castello che si specchia nei quadri con le collezioni, il percorso filatelico, le attività editoriali della Subalpina, gli oggetti di scrittura ottocenteschi, l’ufficio da campo ed altro materiale prestato da Poste italiane
Ufs - L’intervista al presidente, Bruno Bonanate
I preparativi per il centenario
Il rinnovamento del logo grazie a Franco Filanci
Le collezioni filateliche in mostra (file pdf)
           


Federazione a Noale. Ma c’è anche Cesenatico
11 Giu 2013 14:32 - APPUNTAMENTI
Il calendario per il prossimo fine settimana prevede due iniziative, entrambe ad ingresso libero
San Marino ha dedicato anche una strada al pilota ora commemorato dall’Aida
San Marino ha dedicato anche una strada al pilota ora commemorato dall’Aida

Aerofilatelisti, interofili, maximofili e cultori della classe aperta: tutti in gara a Noale (Venezia). Al palazzetto dello Sport, che si trova in via De Pol 7, il Circolo filatelico numismatico locale accoglierà i visitatori di “Novalis 2013”, rassegna aperta dal 14 al 16 giugno tra le ore 9 e le 19 (domenica chiusura alle 13). Offrirà l’esposizione nazionale e di qualificazione (nelle sezioni competizione e ad un quadro), organizzata dalla Federazione fra le società filateliche italiane, questa rappresentata da Marco Occhipinti. La rassegna prevede una quarantina di titoli, fra cui alcuni della Verband österreichischer philatelistenvereine, sostenuti da un componente austriaco fra i giurati. Proseguendo, così, l’esperienza consumata con il Regno Unito a “Milanofil”. Nella commissione d’esame figurano Giancarlo Morolli (presidente), Rosario D’Agata, Fiorenzo Longhi, Reinhard Schneider e Carlo Sopracordevole.

Tra le diverse iniziative contestuali messe a punto spicca la “Giornata dell’aerofilatelia”, che vede altri diciassette partecipanti. Sabato un annullo ricorderà il pilota Gianni Widmer (protagonista anche di un francobollo sammarinese uscito il 3 aprile scorso), mentre alle ore 16 si svolgerà il raduno degli iscritti all’Associazione italiana di aerofilatelia. “Gli amici di Noale, capitanati da Pierluigi Marazzato, hanno preparato un programma di intrattenimento folkloristico che risulterà gradito a tutti quanti verranno in questa ridente cittadina veneta”, anticipa il presidente della stessa Aida, Roberto Gottardi. Previste attività conclusive in grado di coinvolgere le scuole (tra gli sponsor, l’azienda Vaccari): sono gli alunni ad aver realizzato una delle due cartoline. Domenica alle 11 è in calendario un seminario dedicato alla maximafilia.

Dal Veneto all’Emilia-Romagna, con Cesenatico (Forlì-Cesena). Al lavoro per il convegno commerciale “Cesenatico 2013”, programmato per il 15 ed il 16, vi è il Circolo culturale filatelico numismatico “Ennio Giunchi”. Punto di riferimento sarà l’immobile di via Bruno 3, sabato nelle fasce 9-18 e 20-23, domenica dalle 9 alle 13.

Entrambe le iniziative sono ad ingresso libero.

Una delle cartoline preparate nella località veneta
Una delle cartoline preparate nella località veneta
Il francobollo per Gianni Widmer
Ancora visitabili le rassegne di Trieste e Cantù
Gli espositori a “Novalis 2013” (file pdf)
           


Il “sogno americano” e le lettere di Francis Scott Fitzgerald
11 Giu 2013 10:47 - DALL'ESTERO
Oggi in asta a New York, fra l’altro, una selezione delle missive spedite dall’autore de “Il grande Gatsby”

Quanto può valere un carteggio dello scrittore Francis Scott Fitzgerald (1896-1940)? Non si sa. È certo, invece, che oggi finirà sul mercato a New York, da Sotheby’s, con una stima compresa tra i 20 ed i 30mila dollari.

La proposta è inserita nella vendita che punta in particolare al romanzo “Il grande Gatsby”. Anche se all’epoca il successo non arrise a questa storia, oggi è considerato il suo capolavoro, in particolare quale testimonianza del “sogno americano”.

Fra altri gli oggetti in catalogo, una prima edizione del medesimo libro appartenuta al critico ed autore Malcolm Cowley (100-150mila dollari). Divenne fra i più importanti personaggi della letteratura statunitense, che sostenne generazioni di autori quali John Cheever, Hart Crane, Jack Keroauc e Ken Kesey. Il volume comprende un centinaio fra note e commenti trascritti dalla copia dell’autore, ora alla Princeton university.

In vendita le lettere di Francis Scott Fitzgerald
In vendita le lettere di Francis Scott Fitzgerald
           




Groenlandia ed Israele: animali a rischio
11 Giu 2013 07:10 - DALL'ESTERO
Le due, diversissime, realtà hanno trovato un punto in comune: sia l’orso polare sia la gazzella dorcade stanno per scomparire

Dopo il Nepal, è la Groenlandia il partner per le congiunte inconsuete di Israele. Inconsuete solo in apparenza, perché l’abilità degli interlocutori sta nel trovare un argomento condivisibile. Se con Katmandu il filo comune è stato individuato nei luoghi più alto (il monte Everest) e più basso (il mar Morto) del pianeta, con Nuuk si è pensato alla salvaguardia della natura. In un contesto ugualmente caratterizzato da temperature estreme ed enormi superfici senza vita.

Il disegno cambia, ma il soggetto è sostanzialmente il medesimo, raffigurante l’orso polare e la gazzella dorcade. Il gelido territorio nordico ha trasformato in effettiva carta valore da 19,50 corone danesi l’enorme mammifero, mentre Tel Aviv ha agito specularmente, puntando, a 7,00 shekel, sul leggiadro quadrupede. Altra differenza è data dallo specifico protagonista: da una parte i due animali, dall’altra gli stessi ma associati alla rispettiva prole. Gli autori sono Naja Abelsen e Zina & Zvika Roitman. Nel primo caso si tratta di un foglio da venti o del foglietto contenente un solo esemplare; nel secondo è stata adottata soltanto la seconda formula. Entrambi i titoli escono oggi.

I due foglietti: riprendono gli stessi animali, ma i disegni differiscono
I due foglietti: riprendono gli stessi animali, ma i disegni differiscono
L’anno scorso la congiunta con il Nepal
           


Bond - Richieste sei volte l’offerta
10 Giu 2013 23:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Collocati oggi da Poste italiane 750 milioni di euro in prestiti obbligazionari
La cifra ammonta a 750 milioni
La cifra ammonta a 750 milioni

Sono andati esauriti i 750 milioni di euro in bond firmati Poste italiane e messi sul mercato oggi. Il 35% è rimasto nel Bel Paese, la quota restante è stata spartita tra investitori europei, principalmente di Germania e Francia, con quote finite pure in Regno Unito, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca e così via. Registrando -viene precisato- una richiesta “superiore di sei volte l’offerta”.

I titoli proposti, collocati da Banca Imi, Deutsche bank, Unicredit, Hsbc e Bnp Paribas, pagano una cedola del 3,25% a fronte di una scadenza di cinque anni. Saranno destinati alla quotazione presso il mercato regolamentato della Borsa lussemburghese.

Il successo “conferma la reputazione e la solidità dell’azienda, riconosciute largamente dalla comunità finanziaria italiana e internazionale”, ha commentato l’amministratore delegato Massimo Sarmi. La qualità degli interlocutori e l’ampia distribuzione fanno ritenere “di aver scelto il momento giusto per lanciare il prestito obbligazionario che sarà destinato a dare ulteriore forza finanziaria ai progetti di espansione e diversificazione del business del gruppo”.

           


Infine, Bratislava
10 Giu 2013 18:45 - DALL'ESTERO
Congiunta a quattro per Cirillo e Metodio: con l’interpretazione slovacca, si chiude il cerchio

Infine, ecco Bratislava, così da completare il quadro della congiunta definita tra Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Vaticano. Congiunta volta a ricordare i santi Cirillo e Metodio millecentocinquanta anni dopo rispetto a quando cominciarono ad evangelizzare la regione storica conosciuta come Grande Moravia.

L’interpretazione conta su un francobollo fogliettato dal nominale pari ad 1,60 euro e debutterà lo stesso giorno delle altre, ossia il 12 giugno. Ancora una volta, l’autore è Dušan Kállay. Pure il soggetto è lo stesso; riprende i dettagli di alcuni affreschi conservati a Roma presso la Basilica di san Clemente.

Con le iniziative per il giro di boa -spiegano dagli sportelli- si commemorano le vere origini della letteratura indipendente slava, poiché questa fu necessaria a codificare la liturgia antica.

Il foglietto pronto a uscire in Slovacchia
Il foglietto pronto a uscire in Slovacchia
Le altre partecipazioni: Bulgaria…
…Repubblica Ceca…
…e Vaticano
           




Tnt express prova le filiali mobili
10 Giu 2013 15:45 - DALL'ESTERO
Un rimorchio parcheggiato in un’area tranquilla, poi le consegne impiegando tricicli elettrici. Succede a Bruxelles

In prova, per tre mesi, al parc du Cinquantenaire di Bruxelles. È la filiale mobile (“mobile depot”), ideata da Tnt express per sviluppare su basi nuove la consegna di pacchi all’interno dei centri cittadini.

L’utilizzo della struttura prevede, nei comuni limitrofi di Schaerbeek, Etterbeek e Saint-Josse-ten-Noode, la sostituzione dei tradizionali furgoni con i tricicli elettrici (“cyclocargos”). Questo -spiega l’operatore- consentirà di eliminare circa 900 chilometri di percorrenza per camioncino a settimana, tagliando su anidride carbonica, rumore e traffico.

Il “mobile depot” è un grande rimorchio, che prevede anche un’area ufficio, da utilizzare come magazzino e centro di distribuzione. Da un lato può essere allungato verso l’esterno ed un montacarichi permette l’accesso dei mezzi per il carico e lo scarico dei colli. Ogni giorno, la struttura viene condotta dalla sede di Brucargo sino al parcheggio. Qui i tricicli, gestiti da Ecopostale, ritirano la merce da consegnare nell’area.

La procedura in quattro tappe: la filiale mobile, il carico del triciclo elettrico, il trasporto finale, la consegna
La procedura in quattro tappe: la filiale mobile, il carico del triciclo elettrico, il trasporto finale, la consegna
           


Gli italiani in Brasile
10 Giu 2013 13:41 - DALL'ESTERO
La formazione azzurra è una delle otto che parteciperanno alla Confederations cup. L’omaggio dentellato del Paese ospite

Prove tecniche e prove filateliche dal Brasile, che l’anno prossimo, dal 12 giugno al 13 luglio, accoglierà il Campionato mondiale di calcio. Adesso l’attenzione è puntata sulla Confederations cup della Fifa, che dal 15 al 30 giugno vedrà confrontarsi, sempre negli stadi carioca, otto squadre nazionali, scelte per via dei risultati ottenuti in altri tornei. Oltre al Paese ospite, si sfideranno Giappone, Italia, Messico, Nigeria, Spagna, Tahiti ed Uruguay. Gli azzurri sono appena giunti in Sudamerica; cominceranno a giocare domenica a Rio de Janeiro, contro i messicani.

L’appuntamento sportivo è stato anticipato da un annuncio postale, dovuto a Jamile Costa Sallum ed uscito il 6 giugno. Si tratta di un foglietto contenente una coppia di francobolli da 2,75 real ciascuno; il primo offre il logo (richiama l’uccello nazionale, un tipo di tordo, nei colori della bandiera), il secondo la coppa, realizzata in bronzo placcato oro.

Attendendo le promozioni postali riguardanti il confronto del 2014, che ancora mancano nel classificatore.

Il foglietto per la manifestazione calcistica che si aprirà il 15 giugno
Il foglietto per la manifestazione calcistica che si aprirà il 15 giugno
Il sito ufficiale (in varie lingue)
           


Il Novecento fu anche postale
10 Giu 2013 09:17 - APPUNTAMENTI
Tra lettere, dipinti, progetti per edifici da dedicare al servizio pubblico. Elementi esemplificativi dell’arte e della vita in Italia tra le due guerre. A Forlì fino al 16 giugno
La busta contenente la comunicazione da Benito Mussolini a Margherita Sarfatti privata dell’affrancatura
La busta contenente la comunicazione da Benito Mussolini a Margherita Sarfatti privata dell’affrancatura

Anche in casa Sarfatti c’era qualcuno che collezionava francobolli. È la conclusione che si raggiunge esaminando una busta intestata al “Popolo d’Italia”, spedita da Benito Mussolini alla scrittrice Margherita il 19 agosto 1917. Sul lato sinistro dell’involucro si nota infatti il “buco” creato da chi asportò l’affrancatura. Il reperto, controllato dalla censura, contiene una comunicazione su cartoncino ed è sotto ai vetri della mostra che i Musei san Domenico di Forlì propongono ancora sino al 16 giugno. Si intitola “Novecento - Arte e vita in Italia tra le due guerre”.

Diversi sono gli altri oggetti che vanno segnalati. Come una missiva scambiata fra i due corrispondenti dell’1 agosto del medesimo anno, di cui però viene mostrata soltanto la lettera interna.

Tra il libro “Epistolario” (Dino Garrone, Edoardo Persico, edizioni Pattuglia) e la coppia di manifesti per la “Crociera del decennale” (entrambi del 1933 e dovuti a Luigi Martinati) si evidenziano due oli su tela. Uno è “Volo su Vienna”, che Alfredo Gauro Ambrosi realizzò nel 1933 a testimoniare i messaggi paracadutati durante il Primo conflitto mondiale sulla capitale asburgica, l’altro è di Gregorio Sciltian. Non il celeberrimo “Il collezionista”, divenuto stereotipo di genere, ma “Il tavolo del critico d’arte”. Risale al 1940; insieme a libri, occhiali, articoli da cancelleria e riproduzioni di famosi dipinti, due lettere con tanto di cartevalori che appaiono di difficile individuazione.

L’Italia fascista -segnalava Rachele Ferrario sul “Corriere della sera”- investì politicamente nei progetti pubblici, costruendo case del fascio, edifici ferroviari, dei ministeri, dello sport e naturalmente delle Poste. Ecco, dunque, nelle sale, i progetti del 1931 e del 1939 in china e matita di Cesare Bazzani per il palazzo delle Poste di piazza Saffi a Forlì, come il plastico della stessa area secondo una versione un po’ diversa da quella attuale, sottoscritto nel 1931 da Francesco Botteri. Un altro modello tridimensionale è di Marcello Piacentini, risale al 1930 e riguarda piazza della Vittoria a Brescia, pure in questo caso con un’idea della costruzione che avrebbe trattato lettere e pacchi. Non manca Benedetta Cappa Marinetti: viene ricordata per le decorazioni nel 1933 destinate all’edificio di Palermo; nel percorso, infatti, si trovano tre tempere su carta riguardanti la “Sintesi delle comunicazioni terrestri” e gli analoghi approcci per quelle marittime ed aeree.

Tutti segni, sia pure specialistici, che mirano a sostenere la tesi degli organizzatori. Secondo i quali, dal primo dopoguerra al 1943, fase temporale oggetto di “Novecento”, “la cultura italiana, attraverso i suoi migliori esponenti, si sentì investita della missione di creare nuove espressioni artistiche”. Rievocando un clima “che ha visto non solo architetti, pittori e scultori, ma anche designer, grafici, pubblicitari, ebanisti, orafi, creatori di moda cimentarsi in un grande progetto comune che rispondeva, attraverso una profonda revisione del ruolo dell’artista, alle istanze del cosiddetto «ritorno all’ordine»”.

È di Gregorio Sciltian l’olio su tela “Il tavolo del critico d’arte”. In basso si notano le due buste affrancate, ma di difficile individuazione
È di Gregorio Sciltian l’olio su tela “Il tavolo del critico d’arte”. In basso si notano le due buste affrancate, ma di difficile individuazione
La presentazione della mostra
           




Duecentocinquanta anni di servizi postali
10 Giu 2013 01:27 - DALL'ESTERO
Il giro di boa sarà festeggiato oggi dal Canada. Nel francobollo anche un personaggio noto principalmente per altri meriti…
Benjamin Franklin, versione postale
Benjamin Franklin, versione postale

I servizi postali del Canada hanno raggiunto i due secoli e mezzo e, per ricordarlo, oggi Ottawa varerà un francobollo raffigurante Benjamin Franklin. Questa volta non citato come statista (avvenne, invece, con il 10 centesimi dell’1 giugno 1976, uscito in congiunta con gli Usa), ma come postmaster general aggiunto.

Era il 1753 quando ad Halifax, attuale Nuova Scozia, si accolse il suo progetto di collegare le Colonie americane al Regno Unito. Ad occuparsene fu poi il postmaster general Hugh Finlay, il quale organizzò un servizio di messaggeri tra Montreal e New York affinché il corriere, ogni mese, potesse essere imbarcato da e verso l’Europa. L’idea si rivelò utile e remunerativa, tanto che dal 1771 divenne settimanale.

Nel 1833 il “Royal William” fu il primo vapore a trasportare missive lungo l’Atlantico; un ulteriore passo in avanti si registrò tre anni dopo, quando il treno permise di tagliare i tempi nei percorsi sulla terraferma. Il “Britannia”, incaricato della tratta fra Liverpool ed Halifax, entrò in funzione nel 1840. Nel 1867 nacque il Canada e l’anno successivo venne introdotto un servizio omogeneo.

Il dentello ha valore permanente per l’interno, è autoadesivo e confezionato in libretti da dieci, venduti a 6,30 dollari. Propone Franklin ed un panorama d’epoca: secondo l’autore (Andrew Perro), è volto a rappresentare simbolicamente l’inizio della nuova stagione che caratterizzò le comunicazioni.

           


Ernesto Marini: un secolo in 148 pagine
09 Giu 2013 08:16 - LIBRI E CATALOGHI
La vicenda personale dell’imprenditore e la storia dell’azienda che ha fondato. Tra prodotti e grafica
Un secolo di filatelia visto dall’azienda genovese
Un secolo di filatelia visto dall’azienda genovese

“La filatelia è fede”, scrisse, nel 1918, Ernesto Marini. E lui di fede ne nutrì tanta: non a caso, oggi l’azienda che ha fondato nel 1913 è ancora attiva e condotta dalla sua famiglia. Valorizzata addirittura dallo Stato con la cartolina postale da 70 centesimi uscita il 6 aprile. E festeggiata dalla stessa società con l’elegante volume “Marini 100 anni - 1913-2013, Un secolo di filatelia italiana” (30,00 euro).

Lungo le 148 pagine a colori, si notano innanzitutto le immagini. Che raccontano la crescita di una ditta e l’impegno nel soddisfare la clientela. Album dopo album (ma anche guide turistiche, cartelle, scatole di linguette, cataloghi di vendita, intestazioni della carta da lettere e delle buste, réclame), spicca l’attenzione per la grafica, capace di evolvere rispecchiando ogni volta il gusto del pubblico cui si rivolge.

Accanto al repertorio iconografico, gli approfondimenti collegati. Il giornalista Giorgio Cimbrico ed il nipote Giorgio Marini parlano dell’epoca in cui Ernesto ha vissuto (9 ottobre 1870 - 23 gennaio 1945) e dell’uomo, ma è anche lui stesso a raccontarsi attraverso brani tratti dal diario che ha lasciato. Dal canto suo, la pronipote Beatrice illustra i primi trent’anni di attività, quelli dominati dalla presenza del fondatore. Per poi arrivare, di prodotto in prodotto, agli articoli attuali.

È toccato a Federico Ferrero richiamare un capitolo che entra a pieno diritto nella filatelia: la tiratura di Genova dei francobolli targati Rsi venne effettuata proprio nella tipografia di famiglia.

Due dei prodotti storici: gli album “Primus” e “Italia mia”
Due dei prodotti storici: gli album “Primus” e “Italia mia”
“Marini 100 anni” (acquista)
La scheda
La serata celebrativa durante “Milanofil”
La cartolina postale uscita il 6 aprile
           


“Ma l’Italia è davvero sveglia?”
08 Giu 2013 23:51 - APPUNTAMENTI
La rappresentazione del Bel Paese tra le cartoline del primo Novecento: l’incontro pubblico si è svolto questa sera a Vignola (Modena)
Il volume di riferimento
Il volume di riferimento

“Ma l’Italia è davvero sveglia?”. È quanto si è chiesto questa sera Enrico Sturani, autore del libro “Italia! Sveglia! Uno Stivale di cartoline” (edizioni Vaccari), nel contesto di “Libriamodena a Vignola”.

A dirla tutta, lo specialista, introdotto nelle domande del direttore di “Vaccari news” Fabio Bonacina, non ha dato delle risposte precise. Ha offerto, però, al pubblico degli elementi per riflettere e formulare la propria, personale, interpretazione rispetto ai documenti presentati.

Documenti postali, ovviamente, nel caso specifico cartoline, dove il concetto di Patria assume varie colorazioni. La lente si è concentrata sui primi decenni del Novecento, sino alla Seconda guerra mondiale. Dove il simbolo è una donna magari discinta o in posizioni poco confacenti al ruolo, ma può essere pure la bandiera (in tempi... neri mancante del rosso!), il soldato (perché nudo?), Dante Alighieri, lo Stivale (persino capovolto), un bambino. E, quello che più conta, capace di far reagire l’interlocutore odierno con un sorriso, una risata o eventualmente con una smorfia di disgusto.

L’importante, insomma, è farsi notare, ed i reperti scelti dall’esperto raggiungono l’obiettivo. Anche a parecchi decenni dal loro concepimento.

La manifestazione, nel cui conteso l’incontro è stato inserito, proseguirà in piazza dei Contrari domenica, dalle ore 9 alle 20.

Vignola (Modena) - Il giornalista Fabio Bonacina ed il “cartolinaro” Enrico Sturani questa sera all’incontro “Ma l’Italia è davvero sveglia?”
Vignola (Modena) - Il giornalista Fabio Bonacina ed il “cartolinaro” Enrico Sturani questa sera all’incontro “Ma l’Italia è davvero sveglia?”
Il contesto in cui l’iniziativa si è collocata
Il libro che l’ha ispirata
           




“San Marino 2013”/3 Posta e filatelia in quindici minuti
08 Giu 2013 20:08 - APPUNTAMENTI
La conferenza di Nicolino Parlapiano dedicata al Paese ospite. Un compito difficile...
Nicolino Parlapiano durante la conferenza
Nicolino Parlapiano durante la conferenza

Un impegno arduo quello affidato oggi al collezionista Nicolino Parlapiano. Essendo specializzato proprio nell’antica Repubblica, è stato invitato a tenere una conferenza sul tema “La filatelia a San Marino e in Italia”. Tempo a disposizione: quindici minuti; luogo: il contesto delle presentazioni svoltesi al palazzetto Multieventi sport domus di Serravalle.

Giocoforza è stato necessario sintetizzare, dato che la lettera più antica nota risale alla metà del XIV secolo, mandata da Paolo di Montefeltro ai capitani reggenti, ossia alle massime autorità locali. In ogni caso, per tanto tempo la posta è stata trasportata da corrieri specifici, “in quantità esigue ma costanti, tesa a mantenere legami di buon vicinato con le potenti famiglie che governavano i territori”.

La stazione di posta più prossima si trovava a Rimini, posizionata nel percorso tra Bologna ed Ancona, vicina alla direttrice collegante la stessa Bologna a Roma. La formalizzazione avviene il 7 ottobre 1607, quando è definito un servizio di collegamento svolto da un postiglione nominato e stipendiato dallo Stato. Egli percepiva un fisso, più un importo ad ogni missiva trasportata. Il punto di riferimento era una cassetta collocata nei pressi del palazzo Pubblico.

Il primo ufficio locale fu previsto nel 1826 ma entrò in funzione nel 1833. Arrivarono anche i francobolli, prima quelli pontifici, applicati a Rimini sulle corrispondenze di cui era stato anticipato il porto. Con il 1863 e l’introduzione dell’affrancatura obbligatoria da parte della nuova Italia, furono vendute le cartevalori del Bel Paese, così da evitare al destinatario di pagare doppio. Per avere produzioni nazionali occorre attendere il 1877, stampate a Torino con la filigrana corona (era quella sabauda, ma si poteva interpretare come il richiamo presente nello stemma sammarinese).

La filatelia fa il suo ingresso trionfale quando nel 1891 giunge Otto Bickel, commerciante, editore ed ancora altro. Un ulteriore personaggio è stato Alfredo Reffi, attivo con il 1895. Il racconto ha proseguito citando alcune emissioni celebrative, la politica che dal 1947 si caratterizzò per i bassi nominali inducendo a vistose affrancature, le serie firmate da artisti famosi.

Senza dimenticare i grandi collezionisti e divulgatori, da Alessandro Glaray a Franco Filanci e Bruno Crevato-Selvaggi.

La cerimonia
I commenti sulla manifestazione dell’Aasfn
L’intervento completo (file pdf)
           


“San Marino 2013”/2 Così l’Azienda
08 Giu 2013 18:59 - APPUNTAMENTI
Si lavora al 2014. Tra le iniziative collegate, il debutto di un catalogo specializzato con valutazioni, firmato dall’Unificato
L’interno dell’oratorio Valloni (o di san Giovanni Battista) con la croce ottagona
L’interno dell’oratorio Valloni (o di san Giovanni Battista) con la croce ottagona

A bocce ferme, i primi bilanci per “San Marino 2013”, chiusasi poco fa al palazzetto Multieventi sport domus di Serravalle. “La presenza dei segretari di stato -ha dichiarato il presidente dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, Pier Orazio Pignatta- è un elemento importante, specialmente in questo momento difficile”. Tale anche dal punto di vista economico.

“Un afflusso superiore alle nostre aspettative”, ha ammesso il direttore della medesima struttura, Marino Manuzzi, riferendosi alla cerimonia svoltasi nella tarda mattinata e sintetizzata nella news precedente.

Manuzzi ha snocciolato anche qualche anticipazione per il 2014. Come la volontà di varare uno o più francobolli per la soprano Renata Tibaldi, morta nove anni fa nell’antica Repubblica. Decisa pure una congiunta perlomeno con il Vaticano, su un personaggio “che sveleremo più avanti”.

Dietro, un impegno a non sforare la ventina di titoli l’anno, lo stesso vincolo che aveva indotto a rinviare l’emissione, poi uscita ieri, con lo Smom per l’oratorio di san Giovanni Battista. Ad ogni iniziativa dentellata ha ribadito la volontà di attribuire un valore simbolico, pur senza nascondere le difficoltà. In genere -ha ammesso- prima dell’uscita c’è l’interesse, poi magari subentra la delusione. Questa volta “è avvenuto il contrario”. “Ora non è solo la ricorrenza storica, ma un vero e proprio elogio ai rapporti bilaterali”.

L’occasione ha visto il debutto anche di una seconda proposta editoriale, che si aggiunge a quella storica di Leo Marino Morganti dedicata alla chiesa barocca. È “Repubblica di San Marino 1863-2013 - Catalogazione specializzata con valutazioni”. È stata presentata dal direttore responsabile dell’Unificato, Paolo Deambrosi, cui si deve la concretizzazione del progetto voluto dall’Aasfn. “Filatelia -ha precisato- è soprattutto divertimento, e questa è un’iniziativa molto intelligente. In 120 pagine offre la storia dei francobolli di San Marino, concentrando in pillole tanti argomenti presentati nelle relazioni precedenti. Aiuta ad avvicinarsi ai francobolli e a dare un’idea dei valori economici”.

Direttori: dell’Unificato, Paolo Deambrosi, e dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, Marino Manuzzi
Direttori: dell’Unificato, Paolo Deambrosi, e dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica, Marino Manuzzi
La presentazione delle due congiunte
           


“San Marino 2013”/1 Un convegno commerciale, due congiunte
08 Giu 2013 18:37 - APPUNTAMENTI
Chiusa la manifestazione, restano le emissioni. In particolare quelle concordate con Italia e Smom, presentate in tarda mattinata
Le due emissioni bilaterali
Le due emissioni bilaterali

Calato il sipario su “San Marino 2013”, il convegno commerciale organizzato dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica. Sostenuto da una serie di emissioni, e in particolare da due congiunte sottoscritte rispettivamente con l’Italia e lo Smom. Emissioni che hanno dato un taglio di ufficialità alla cerimonia conseguente, svoltasi in tarda mattinata.

“San Marino è un sistema a piccola scala ma ha un elemento molto sentito: la sovranità”, ha ricordato il segretario di stato a Finanze, bilancio, poste e rapporti con l’Aasfn, Claudio Felici. “Non sempre essere piccoli vuol dire essere poco importanti, ma si riesce a caratterizzarsi meglio, e le due emissioni congiunte ci sembrano in bel messaggio”. Ricordando, poi, la valenza culturale del francobollo, questo anche e nonostante l’innovazione tecnologica.

La proposta definita con il Bel Paese riguarda i cinque secoli e mezzo trascorsi da quei Patti di Fossombrone con cui papa Pio II e la Repubblica del santo scalpellino fissarono i confini. Confini -ha detto, in rappresentanza del ministero allo Sviluppo economico, il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi- rimasti inalterati e sottolineati ora in una “tradizione consolidata di congiunte bilaterali”, caratterizzata perlomeno con una ventina d’anni di progetti paragonabili. Anche questa volta -ha precisato la responsabile per la filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini- le cartevalori veicolano l’identità e la civiltà di chi le produce; l’azienda che rappresenta contribuirà a rafforzare le relazioni vendendo i francobolli ed i prodotti collegati.

La seconda serie, presentata dal direttore delle Poste magistrali, Marcello Baldini (e senza dimenticare il volume di Leo Marino Morganti, illustrato contestualmente dall’autore), cita l’oratorio Valloni, chiesa barocca collocata in città; un tempo era nota come della santissima Croce e dal 1935 è affidata allo Smom, il quale la considera in onore di san Giovanni Battista. Un elemento condiviso tra i partner che si decise di celebrare già due anni fa, ad esempio quando il gran maestro, fra Matthew Festing, raggiunse il monte Titano. Le iniziative dentellate -ha detto il ministro alle Finanze dell’Ordine melitense, Gian Luca Chiavari- “rappresentano un forte strumento per presentare le nostre attività, il nostro messaggio di pace”.

Un momento del convegno commerciale ed uno delle presentazioni
Un momento del convegno commerciale ed uno delle presentazioni
Il programma di questi giorni
Tra le emissioni uscite, la congiunta con l’Italia…
…e quella con lo Smom
           




Le donne ammesse alla Subalpina
08 Giu 2013 08:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nell’annullo la nuova versione del logo, che comprende anche una figura femminile

Dopo un secolo, l’Unione filatelica subalpina ammette le... donne. Naturalmente, il riferimento non è all’associazione (che questa mattina dà il via ai festeggiamenti del proprio centenario) o alle sue attività, ma al logo.

Quello originale risale al 1983: è firmato dall’art director Franco Filanci e ritrae soltanto figure maschili. Ora l’ha riproposto tenendo conto delle... quote rosa ed il nuovo elaborato campeggia nell’annullo che verrà impiegato dalle 10.30 alle 15.30 di oggi presso la sede delle manifestazioni, ospitate alla Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino.

Il vecchio logo e quello che compare nell’annullo odierno
Il vecchio logo e quello che compare nell’annullo odierno
Il programma di questi giorni
Il sodalizio raccontato dall’attuale presidente, Bruno Bonanate
Il suggerimento tra posta ed arte
           


Le lettere dipinte dal “Pitocchetto” e da Xavier
08 Giu 2013 01:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I tre dipinti con richiami epistolari si trovano a Torino, presso l’allestimento pubblico di palazzo Madama
L’olio del “Pitocchetto”
L’olio del “Pitocchetto”

A Torino, magari per il centenario dell’Unione filatelica subalpina, le cui iniziative si aprono oggi? L’occasione giusta per fare un salto anche al vicinissimo palazzo Madama (si trova sempre in piazza Castello), il cui percorso museale offre, fra l’altro, alcuni oli su tela dal tema postale.

Tre, in particolare, quelli da notare. Il primo è dovuto a Giacomo Ceruti, più famoso come il “Pitocchetto”. Suo è il “Ritratto di gentiluomo con lettera”, un lavoro del 1755 circa, di cui gli specialisti non conoscono molti dettagli, se non che venne donato da Giovani Testori nel 1967.

I restanti, invece, hanno delle storie da raccontare. Portano un’unica firma, quella di François-Xavier Fabre; si intitolano “Ritratto di Vittorio Alfieri e della contessa Luisa Stolberg d’Albany” e “L’abate Tommaso Valperga di Caluso”.

Eseguito a Firenze nella primavera del 1796, il primo ritrae i protagonisti seduti al tavolo della “libbreria della casetta nuova”, sul retro di palazzo Gianfigliazzi, dove risiedono dal novembre 1792. Davanti alla donna giace il volume degli “Essais” di Montaigne e in mano ha la missiva, che funge da dedica. Di essa si legge l’indirizzo “Al nobil uomo il sign. abate Tommaso di Caluso, segretario della Reale accademia delle scienze Torino”, mentre nella parte superiore del foglio: “Poiché il destino ci vuole pur divisi / De’ duo di cui stai sculto perenne in petto / Abbiti almen, Tommaso egregio, i visi. / Firenze 21 d.bre 1796. Vittorio Alfieri”. Lo scrittore ha davanti il libro della “Raggione felice, canto terzo”, poema dello stesso abate, al quale il dipinto venne donato. Sullo sfondo compare una veduta di Firenze all’imbrunire: è la prima volta -spiegano gli esperti- che l’artefice introduce un fondo di paesaggio in un ritratto. La coppia non posa più, come nei ritratti in pendant degli Uffizi (1793), per donare la propria immagine alla posterità, ma davanti ad un amico, Fabre, e per un amico, l’abate Caluso. Maestro di disegno della contessa, il pittore ne diventerà il compagno dopo la morte dell’Alfieri, curando insieme al religioso l’edizione delle “Opere postume”. Alla scomparsa della contessa (1824), Fabre erediterà i suoi beni.

Proprio Tommaso Valperga di Caluso (1737-1815) compare nell’altra opera: fu iniziata nel settembre 1802, durante il suo soggiorno a Firenze a palazzo Gianfigliazzi, ospite di Alfieri e della contessa d’Albany. Letterato erudito, aveva presto abbandonato la carriera militare per entrare nell’Ordine dei filippini; segretario perpetuo dell’Accademia reale delle scienze di Torino dal 1783 al 1801, direttore dell’osservatorio astronomico, fu una delle figure più interessanti dell’ambiente scientifico italiano lungo il secondo Settecento. Il richiamo epistolare è sotto al libro, come se avesse finito di leggere la comunicazione prima di riprendere il volume. Il dipinto rimase a palazzo Gianfigliazzi fino alla morte della contessa, passando poi in eredità al conte Valperga di Masino, fratello dell’effigiato.

I dipinti di François-Xavier Fabre. Le tre opere si trovano nel torinese palazzo Madama
I dipinti di François-Xavier Fabre. Le tre opere si trovano nel torinese palazzo Madama
Il centenario dell’Ufs: il programma
Il sito della struttura museale
           


Novant’anni ed un sogno: restaurare il monumento di Balilla
07 Giu 2013 21:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Appuntamento, domani a Genova, con l’associazione A compagna. L’annullo speciale e le cartoline serviranno a finanziare il progetto
Dietro all’annullo, il progetto di restauro
Dietro all’annullo, il progetto di restauro

Un annullo non facile da comprendere per i forestieri, ma che nasconde una storia da segnalare. È il manuale che verrà impiegato domani a Genova, in un gazebo montato in piazza De Ferrari, dalle ore 14.30 alle 20.30. Riguarda i novant’anni dell’associazione A compagna.

Associazione che ora ha un progetto: realizzare la manutenzione straordinaria del monumento di Balilla per riportarlo alla bellezza originale, perché, a causa della vetustà e degli agenti atmosferici, la scritta incisa sul basamento marmoreo risulta ormai illeggibile. Cui si aggiungono i vandalismi.

Il monumento sarà riconsegnato e inaugurato una seconda volta il 5 dicembre 2013, data che tradizionalmente ricorda quando Giovan Battista Perasso, nel 1746, incitò i concittadini a rivoltarsi contro gli austro-piemontesi.

Il reperimento delle risorse per finanziare il lavoro avverrà attraverso la distribuzione dei cofanetti, ad offerta libera (minimo 10,00 euro), contenenti sei cartoline riguardanti la città ed il sodalizio promotore.

Previsto, nella stessa piazza alle 15, un concerto musicale gratuito. Eseguito da artisti locali, sarà in grado di rappresentare diversi generi, così da coinvolgere un pubblico più vasto. Andando dai Beatles a Fabrizio De Andrè, dalle sonorità acustiche delle percussioni alle canzoni melodiche in dialetto.

L’appuntamento marcofilo-musicale è per domani
L’appuntamento marcofilo-musicale è per domani
Il sito di A compagna
           




Domani annullo per Salvo D’Acquisto
07 Giu 2013 17:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il vicebrigadiere verrà ricordato settant’anni dopo l’uccisione. Il francobollo del 1975

“Il gesto di un eroe che si pone al di sopra e al di fuori del tempo per assumere il valore di una simbologia che racchiude in sé la più gloriosa tradizione storica dell’Arma. Il cosciente, sereno olocausto di se stesso per ridare agli altri la vita è l’espressione più pura e sublime di un modo di concepire la missione che è affidata al carabiniere nella difesa della società dal disordine, dalla violenza, dalla morte”.

Così si esprimeva il generale di corpo d’armata Enrico Mino, allora comandante generale dell’Arma dei carabinieri. Fu lui ad occuparsi del bollettino illustrativo che accompagnava il francobollo da 100 lire, emesso il 23 settembre 1975. Francobollo volto a ricordare il ventitreenne vicebrigadiere Salvo D’Acquisto (nacque a Napoli il 5 ottobre 1920) e la sua autoaccusa intesa a salvare, il 23 settembre 1943 a Torre di Palidoro (Fiumicino, Roma), ventidue persone catturate dai tedeschi per una rappresaglia.

In occasione del settantesimo anniversario, l’Associazione nazionale autieri d’Italia ha giocato d’anticipo, richiedendo un ricordo marcofilo; verrà impiegato domani, dalle ore 10 alle 13, in largo Matteotti a Castel Gandolfo (Roma).

Il francobollo del 1975 e l’annullo attuale
Il francobollo del 1975 e l’annullo attuale
Il ricordo nel sito dell’Arma
           


Quando Carlo Emilio Gadda smarrì le domande
07 Giu 2013 14:12 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
L’episodio è testimoniato da una lettera con cui lo stesso scrittore chiese al giornalista che le aveva formulate, Piero Chiara, una copia
La… difficoltosa intervista a Piero Chiara
La… difficoltosa intervista a Piero Chiara

“Caro Chiara, le sono molto grato della sua visita e del suo gentile e onorifico invito: degli auguri e della lettera del 7 dicembre. Avrei già risposto… se un malaugurato caso non mi avesse fatto smarrire le sue domande scritte: a mia scusa devo addurre gravi turbamenti di questi giorni e il consueto stillicidio di impegni d’ogni genere, sempre urgenti”.

La corrispondenza, indirizzata il 15 dicembre 1957 da Carlo Emilio Gadda a Piero Chiara, allude ad un incontro avvenuto il mese prima nell’abitazione romana del famoso scrittore. La missiva originale, conservata nell’Archivio Roncoroni e finora inedita, è riprodotta integralmente a pagina 32 del nuovo numero doppio di “Caffè Michelangiolo”, quadrimestrale di letteratura diretto da Mario Graziano Parri per Mauro Pagliai editore (104 pagine, 16,00 euro).

Quando si reca a casa di Carlo Emilio Gadda, Piero Chiara è pressoché sconosciuto negli ambienti letterari, ha quarantaquattro anni e scrive sulle pagine di cultura per i quotidiani “L’Italia” di Milano ed il “Giornale del popolo” di Lugano. Il suo lavoro lo porta a conoscere e ad apprezzare Gadda, di cui nel 1953 ha già recensito le “Novelle dal Ducato in fiamme”. Propone allora alla radio della Svizzera Italiana un’intervista, e riesce a fissare un appuntamento. Ma poi l’interlocutore perderà il foglio con le domande scritte e da lui stesso richieste, e dovrà tornare a portargliene una copia.

Il periodico propone anche la trascrizione integrale dell’intervista, che alla fine fu effettivamente trasmessa, ed un testo autografo di Chiara, molto successivo e finora completamente sconosciuto, in cui l’incontro viene ricostruito con dovizia di particolari. Facendo emergere tanti aspetti della personalità di Gadda.

La lettera che testimonia l’episodio (file pdf)
           


Tema ancora attuale, dopo diciassette secoli
07 Giu 2013 09:29 - VATICANO
È la libertà di culto sancita nel 313 dall’Editto di Milano: il 12 giugno, finalmente, la controparte all’emissione italiana
L’annullo: pronto per il giorno 12
L’annullo: pronto per il giorno 12

Finalmente si chiude il capitolo della congiunta tra Italia e Vaticano per i diciassette secoli trascorsi dall’Editto di Milano. Capitolo aperto dal Bel Paese il 5 aprile con il proprio foglietto da 1,90 euro, e che presto -per l’esattezza il 12 giugno- si completerà con il tributo vaticano. Riprendendo il discorso interrotto a causa della sede vacante.

L’interpretazione papale, tuttavia, è più amplia. Vi sono tre francobolli, prodotti in fogli da dieci. Le illustrazioni sono tratte dal ciclo di affreschi, risalente al XIII secolo, recentemente restaurato e conservato nell’oratorio di san Silvestro alla basilica dei santi Quattro coronati a Roma. In grado di richiamare alcuni particolari: papa Silvestro battezza Costantino alla presenza di prelati e di funzionari imperiali (taglio da 0,70); egli, guarito dalla lebbra col battesimo, porge la tiara al pontefice (0,85); ancora l’imperatore conduce il cavallo di Silvestro al suo ingresso a Roma (2,50). Si aggiunge il blocco, uguale a quello italiano nel soggetto (Silvestro mostra a Costantino le immagini di Pietro e Paolo) come nel taglio.

Le tirature limite contano su trecentomila serie e novantamila foglietti.

Dietro all’emissione, un argomento ancora scottante. I cristiani, fin dalle origini, non riconobbero lo status divino degli imperatori romani, ricordano dall’Ufficio filatelico e numismatico. Pertanto, furono avversati dalle autorità politico-religiose ed i loro martiri, che avevano sacrificato la vita per la fede, rappresentano la testimonianza eterna di quanto feroce fu la persecuzione. Un tema ancora oggi attuale; per questo le celebrazioni “devono essere un momento di riflessione verso la consapevolezza che la professione di una confessione religiosa potrà essere espressione di verità solo se «volontaria e personale», essendo la coercizione esterna in antitesi con il messaggio divino”.

La serie: tre francobolli in fogli ed il blocco
La serie: tre francobolli in fogli ed il blocco
L’interpretazione italiana
Le altre emissioni in uscita riguardano Giovanni XXIII…
…e l’evangelizzazione della Grande Moravia
           



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