Se la mail non viene visualizzata correttamente cliccare qui
quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
home archivio presentazione segnala ad un amico


Il Brasile attende papa Francesco
12 Lug 2013 01:14 - DALL'ESTERO
La sua visita prevista durante la “Giornata mondiale della gioventù”, in calendario dal 23 al 28 luglio

Questione di poco per la ventottesima “Giornata mondiale della gioventù”: si svolgerà a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio. Se il Vaticano ha annunciato per tempo la manifestazione, emettendo il 2 maggio un francobollo da 1,90 euro, il Brasile attenderà l’apertura, appunto il 23.

Si tratta di un dentello da 1,80 real, che pone al centro della vignetta, dovuta a Fernando Lopes, il vero protagonista: papa Francesco, sorridente e ritratto nell’atto di benedire. Gli altri richiami riguardano la città ospite con la baia di Guanabara e la statua del Cristo Redentore (scelta come emblema dell’evento), il logo e la bandiera nazionale.

Rappresenterà -preannunciano gli organizzatori- più di un incontro che coinvolge migliaia o milioni di partecipanti; darà testimonianza di una Chiesa viva e costantemente rinnovata. I giovani sono i protagonisti di questa grande assemblea di fede, speranza ed unità. L’obiettivo principale è far conoscere il messaggio di Gesù, ma è anche vero che, per mezzo di loro, il suo “volto” giovanile si mostrerà al mondo.

Per Jorge Mario Bergoglio rappresenterà il primo viaggio da pontefice fuori dall’Italia.

Rio de Janeiro, papa Francesco, il logo dell’evento, la bandiera: sono gli elementi che caratterizzano il francobollo brasiliano. Arriverà il 23 luglio
Rio de Janeiro, papa Francesco, il logo dell’evento, la bandiera: sono gli elementi che caratterizzano il francobollo brasiliano. Arriverà il 23 luglio
La parallela emissione del Vaticano
Il sito di riferimento (anche in italiano)
A Lampedusa la prima visita in assoluto
           


Quando lo speditore mancato fece “outing”
11 Lug 2013 16:50 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
“L’avvisatore marittimo”, mezzo secolo fa: se la lettera non arriva è colpa delle Poste. Magari, però, il mittente non l’ha mai… imbucata

Mai accaduto di non ricevere una lettera (ma il discorso ora vale anche per l’e-mail) annunciata ed attesa? Capita. E la colpa, naturalmente, è dell’operatore, che di certo trascura il servizio.

Un problema antico… codificato ad esempio da un articolo di Gerolamo Invernizzi, uscito mezzo secolo fa dalle colonne del genovese “L’avvisatore marittimo”.

“Mi è capitato a più riprese di dovermi scagionare per una attenzione non manifestata, a proposito di ricorrenze familiari o di eventi di un certo rilievo, come pure per qualche doverosa comunicazione non giunta in tempo a destino; e tutte le volte ho trovato nulla di meglio, né di più comodo, che attribuire alla posta la colpa del disguido”. E questo perché -ammette l’autore- “a furia di parlarne, la carenza dei servizi postali è divenuta o considerata nel nostro Paese un costume, un pessimo costume, non ho mai dovuto durar fatica per farmi assolvere dalla mia mancanza, né ho mai incontrato incredulità di fronte alla mia precisa affermazione che io avevo scritto, ma le Poste evidentemente non avevano recapitato il messaggio”.

Dal caso personale, all’approccio complessivo: le missive, che non sono giunte, “presumibilmente non sono mai partite”. Insomma, secondo l’Invernizzi (che nel testo precisa di non essere un postale o di ricevere soldi dal Governo), quella degli smarrimenti sarebbe solo una leggenda.

Una missiva può perdersi, avere un indirizzo che non permette di raggiungere il destinatario (nell’immagine) o, addirittura, non… esistere
Una missiva può perdersi, avere un indirizzo che non permette di raggiungere il destinatario (nell’immagine) o, addirittura, non… esistere
Il recapito nel 2011 secondo i dati ufficiali
La lente sulle giacenze
           


Fiscalità locale, Poste si prepara
11 Lug 2013 13:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La nuova opportunità indotta dalla legge che ha affidato ai Comuni la riscossione in proprio dei tributi

Un percorso sperimentale, avviato ora e in svolgimento per il resto dell’anno presso il centro servizio integrato notifiche di Fiumicino (Roma). È il progetto “fiscalità locale”.

Nasce dalla legge che affida ai Comuni la riscossione volontaria e cattiva dei tributi di propria competenza. Un’opportunità che il gruppo Poste italiane interpreta come interessante, al fine di fornire servizi e soluzioni applicative e gestire i conseguenti processi.

Per questo è stato concepito un approccio modulare, nel senso che il cliente può scegliere anche una sola fase, organizzato in tre comparti: la riscossione ordinaria, l’accertamento e la coattiva.

In questo lasso temporale, avendo come interlocutori due Enti locali, si definiranno e si verificheranno le procedure, formando contemporaneamente gli addetti. Al fine di potere, in futuro, offrire un supporto generalizzato.

Riaperto un mercato cui anche Poste italiane guarda con interesse
Riaperto un mercato cui anche Poste italiane guarda con interesse
Il “Sin”
           


San Marino, l’Arena di Verona e Giuseppe Verdi
11 Lug 2013 09:45 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
L’AASFN celebra il centenario della “prima” all’Arena di Verona e il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi

1913-2013. Cento anni di storia del festival operistico all’Arena di Verona. Fu un debutto straordinario quello dell’agosto 1913 con la celeberrima invenzione scenografica di Ettore Fagiuoli che diventò con i decenni un vero e proprio caso di scuola nella storia delle rappresentazioni operistiche.

Il rovescio della moneta da 5 euro argento proof che l’AASFN ha dedicato all’Arena di Verona - Festival del Centenario ne esemplifica il ritratto: la raffigurazione di un profilo femminile ed elementi egizi rappresentativi dell’Aida di Giuseppe Verdi, prima opera lirica messa in scena nello storico anfiteatro romano. In secondo piano, un particolare del medesimo, costruito nella prima metà del I sec. d.C. Le gradinate, che nel periodo della Verona romana ospitavano gli spettatori dei combattimenti dei gladiatori, sono divenute con il tempo luogo di “ascolto” privilegiato che l’autore della moneta ha trasformato idealmente in un pentagramma.

A cento anni di distanza da quella “prima”, Il Festival del centenario celebrerà anche il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. La stagione, non a caso, è stata inaugurata con una nuova produzione di Aida, l’opera simbolo dell’Arena di Verona.

La Repubblica di San Marino onora Verdi con una medaglia di bronzo: con un’incisione disegnata da Angelo Grilli, mette in scena, grazie al virtuosismo della rappresentazione numismatica, la grandezza del compositore, attraverso un ritratto da cui traspare lo spirito volitivo e determinato della sua personalità. A destra la mano del compositore sembra disegnare la forza e nel contempo dare voce a Gilda e al Duca di Mantova, protagonisti dell’intenso dramma di passione, tradimento e vendetta, musicati nel Rigoletto.

Nel rovescio della medaglia, protagonista assoluto, il Nabucco, opera con la quale inizia la vera ascesa nell’olimpo di Giuseppe Verdi. Al centro della scena il gruppo degli schiavi ebrei che innalzano le mani al cielo. Sullo sfondo richiami ai clivi e colli, al fiume Giordano, al volo degli uccelli e di una farfalla. Infine, a sinistra, la legenda “Va Pensiero”, uno dei cori più noti della storia dell’opera, collocato nella parte terza del Nabucco, che divenne con il tempo un richiamo solenne e un inno alla libertà. Sulla destra, il richiamo aulico, alto, patriottico ed epico “Sull’ali dorate”.

La moneta in argento dedicata all’Arena di Verona e la medaglia in bronzo per il compositore
La moneta in argento dedicata all’Arena di Verona e la medaglia in bronzo per il compositore
Il sito dell’AASFN (promo)
           




La Svizzera completa la riorganizzazione
11 Lug 2013 01:12 - DALL'ESTERO
La posta trasformata in società, sempre controllata totalmente dalla Confederazione; Postfinance scorporata ed autorizzata alle attività bancarie

Ulteriore e conclusivo passo in avanti dopo l’entrata in vigore, l’1 ottobre scorso, della nuova legislazione di settore elvetica. La posta, finora ente pubblico, è diventata una società anonima di diritto speciale (Posta svizzera sa), con un capitale azionario, all’1 gennaio 2013, di 1,3 miliardi di franchi. La proprietà rimane alla Confederazione, adesso nel ruolo di azionista. Inoltre, Postfinance è stata scorporata e trasformata in una società anonima di diritto privato (Postfinance sa); ha una dotazione di 4,7 miliardi, è totalmente controllata da La posta ed ha ottenuto l’autorizzazione ad esercitare l’attività bancaria.

La nuova forma giuridica -commentano dagli sportelli dell’operatore- garantisce “strutture moderne e il necessario margine di manovra imprenditoriale” per far fronte ai molteplici compiti. Le tre aziende, La posta, Postfinance ed Autopostale, sono riunite sotto al logo del gruppo La posta svizzera. Per quanto riguarda l’incarico di fornire le prestazioni di base, “con la trasformazione non cambia nulla”.

Postfinance, una fra le principali realtà specializzate del Paese, è assoggettata all’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, condizione che le permette di essere allineata al comparto ed offrire autonomamente prodotti (tranne crediti ed ipoteche) per i quali finora ha dovuto instaurare delle collaborazioni con le banche. In ogni caso, pagamenti e risparmio resteranno le attività principali, anche in futuro.

Concluso l’iter per rinnovare la struttura organizzativa (foto: © La posta svizzera)
Concluso l’iter per rinnovare la struttura organizzativa (foto: © La posta svizzera)
L’impegno normativo
Logistica, il ripensamento
           


La missiva con la lezione del teologo e politico
10 Lug 2013 17:22 - LIBRI E CATALOGHI
A scriverla, Ibn Taymiyya, vissuto tra il 1263 ed il 1338. Ora è proposta da La vita felice sotto al titolo “Lettera a un sovrano crociato”
Tra crociate e religioni
Tra crociate e religioni

Se, tra le autorità emittenti, il periodo medievale dei combattimenti in nome della fede adesso è evocato soprattutto dalle Poste melitensi che fanno capo al Sovrano militare ordine ospedaliero di san Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, altro è il discorso a livello epistolare. Dove si evidenzia, ad esempio, la missiva scritta da uno fra i più grandi pensatori dell’Islam, Ibn Taymiyya Taqī al-Dīn Abū al-ʿAbbās Aḥmad, in vita tra il 1263 ed il 1338. Il personaggio è richiamato dall’editore La vita felice, attraverso il libro “Lettera a un sovrano crociato sui fondamenti della vera religione”, curato da Marco di Branco (128 pagine con testo in arabo nell’appendice, 10,50 euro).

All’inizio del XIV secolo, mentre i mongoli dell’Iran minacciavano di invadere il Sultanato mamelucco ed i crociati bordeggiavano senza sosta lungo le coste della Siria-Palestina portandovi conflitti e terrore, l’intellettuale musulmano scrisse ad un re cattolico residente a Cipro. Nella sua epistola, egli domandò che liberasse i prigionieri o almeno li trattasse con benevolenza e non imponesse loro a forza il battesimo.

Ciò che rende interessante il testo è la lezione che accompagna le richieste, nella quale l’autore vanta i meriti dell’Islam ed invita il suo corrispondente a riflettere sui fondamenti della “vera religione”.

           


Zone di recapito, si lavora alla ristrutturazione
10 Lug 2013 13:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le prime reazioni alla manovra che Poste italiane ha concordato con i sindacati (Uil poste esclusa) il 28 febbraio ed ora sta mettendo in pratica
Aree più ampie per coloro che recapitano
Aree più ampie per coloro che recapitano

Il 28 febbraio scorso la Uil poste si rifiutò di sottoscrivere l’accordo con la società presieduta da Giovanni Ialongo, andando nella direzione contraria rispetto agli altri sindacati principali. Ed una delle scelte introdotte è destinata ad emergere in tutta la sua complessità, magari subito dopo il periodo delle vacanze.

Il nocciolo è la revisione delle zone di recapito affidate ai postini e in mutamento durante queste settimane. In pratica, per controbilanciare il calo degli invii (e quindi il lavoro), gli incaricati sono destinati a servire aree più ampie. Ed un certo numero di loro dovrà essere ricollocato.

Intanto, qua e là si notano le prime reazioni. “In regione -dice per esempio la Cisl del Friuli-Venezia Giulia- saranno 90 in totale i recapiti riorganizzati, che vedranno il reimpiego di tutto il personale in eccedenza”. Vede -in alcuni casi- una nuova impostazione oraria su tre turni per l’articolazione servizi innovativi, ossia per gli addetti che propongono, soprattutto all’utenza professionale, prestazioni più su misura e naturalmente ad un prezzo maggiore. Si aggiunge la consegna dei pacchi entro i tre chili, tornata alle competenze dello stesso fattorino. “Sarà garantita una maggiore presenza e stabilità ai portalettere rispetto alla zona di assegnazione, in modo da assicurare un riferimento puntuale e sicuro”.

Diverso, naturalmente, è l’approccio della Uil poste, che da Lecce parla di “drastico taglio del servizio postale”: sono state cancellate 41 zone. Da qui la scelta di coinvolgere Provincia e Comuni, così da sensibilizzarli riguardo le minacce che incombono sulla qualità del servizio. Complessivamente, la Puglia vedrebbe annullare 383 incarichi da portalettere e capisquadra e 261 zone.

“Entro settembre ci sarà un forte ridimensionamento di personale in tutta Italia. Si parla di oltre 5.500 eccedenze solo nel settore recapito tra zone di consegne, capisquadra e scorta”, rincara la dose la “Gazzetta di Modena”. L’Emilia-Romagna ne vedrebbe eliminate, complessivamente, circa 385.

In Toscana -registra “Firenze today”- la ristrutturazione si sta associando ai turni per le ferie dei postini, “che raccontano di accumuli sempre maggiori di corrispondenza in giacenza presso i cinque uffici di smistamento” del capoluogo. Per protesta è stato indetto uno sciopero degli straordinari, in essere fino al 14 luglio.

L’accordo del 28 febbraio
Le perplessità della Uil poste
I pacchi fino ai tre chili tornano ai portalettere
           




Settant’anni fa gli alleati in Sicilia
10 Lug 2013 09:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gela, mancato il francobollo, ripiega sull’annullo per ricordare, oggi, la prima città libera d’Europa. Intanto, Palermo si prenota per il 22

“Bisogna che non appena questa gente tenterà di sbarcare, sia congelata su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga”. Così si espresse l’allora capo del Governo, Benito Mussolini, il 24 giugno 1943. Le cose, però, andarono diversamente: nella notte tra il 9 ed il 10 luglio la VII Armata statunitense guidata dal generale George Smith Patton penetrò in Sicilia tra Gela e Licata, mentre l’VIII del Regno Unito, diretta dal collega Bernard Law Montgomery, attraccò fra capo Passero e Siracusa. Per il regime fu l’inizio della fine, come avrebbero dimostrato gli eventi successivi.

Settant’anni dopo, le commemorazioni si fanno anche postali. Avviando un percorso che sicuramente registrerà, nel prossimo futuro, ulteriori citazioni. Oggi, intanto, l’attenzione è su Gela (Caltanissetta), dove il locale Archeoclub d’Italia, caduto il suo suggerimento di emettere un francobollo, ha commissionato un annullo per festeggiare la prima città libera d’Europa. L’appuntamento è in via Cadorna tra le 11.10 e 12.45, nonché al Club vela, in contrada Caricatore, dalle 13.30 alle 20.50.

Un’ulteriore citazione si aggiungerà il 22 luglio, questa volta a Palermo grazie all’Associazione di storia postale siciliana. Così da commemorare l’ingresso della VII Armata Usa nel capoluogo. Il punto di riferimento sarà l’auditorium della Rai, in viale Strasburgo 19, tre le 16 e le 19. Nell’impronta, la citazione del cartellone “Luglio 1943, Palermo sotto un cielo di stelle… e strisce” che racchiude le attività commemorative.

L’operazione “Husky”, come si chiamava in codice, venne ricordata dal Bel Paese il 24 settembre 1993 con una cartolina postale in vendita a 700 lire, volta a promuovere anche una contemporanea manifestazione filatelica nazionale.

I due annulli annunciati
I due annulli annunciati
La proposta, superata, per un francobollo e la cartolina del 1993
Il sito celebrativo
           


Appuntamenti per dicembre
10 Lug 2013 01:02 - DALL'ESTERO
Da Monaco due francobolli dedicati ad altrettante manifestazioni collezionistiche stabilite per la fine dell’anno

Monaco pensa a dicembre. Non al Natale, ma alle due manifestazioni collezionistiche internazionali che ospiterà nella prima settimana: la “Grand bourse” e “Monacophil”. Con congruo anticipo, oggi metterà in vendita due francobolli che le richiamano.

La 21ª edizione della prima iniziativa si terrà presso l’espace “Leo Ferré” (la vecchia salle du Canton) l’1 dicembre. Si tratta di un incontro capace di coinvolgere i commercianti ed i collezionisti attivi nei settori della numismatica, della cartofilia e della filatelia. Il dentello, dovuto ad Alian Giampaoli e fissato a 63 centesimi, seleziona alcuni oggetti del… desiderio, ponendoli sul panorama cittadino.

Più difficile da comprendere è il secondo taglio, dove la rassegna in calendario dal 5 al 7 del mese è ripresa attraverso due rombi, uno bianco e l’altro rosso, richiamo allo stemma dei Grimaldi. L’esemplare, dovuto a Creaphil, costa 0,80 euro. Quanto all’appuntamento, si terrà al solito alle terrasses de Fontvieille, con un programma già noto, almeno nei sommi capi: le rarità, il percorso collettivo dedicato alla Svezia ed alla letteratura di settore, l’area mercantile.

I due francobolli; da oggi cominceranno a finire su lettere, cartoline e nei classificatori dei collezionisti
I due francobolli; da oggi cominceranno a finire su lettere, cartoline e nei classificatori dei collezionisti
“Monacophil”, tra anticipazioni…
…ed iniziative concomitanti
           


Al mare, tra le cartoline
09 Lug 2013 21:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Riccione - Le cabine del bagno 71 addobbate con le riproduzioni d’antan. Un modo per far conoscere il passato ma anche per distinguere gli spogliatoi

Riproduzioni, ingigantite, di cartoline d’antan come elemento di arredo urbano e memoria storica. Sono state viste -ecco degli esempi- a Sofia, in Bulgaria, ed anche a Montecatini Terme (Pistoia) o nelle pensiline per gli autobus di Viterbo. E perché no sulle cabine da spiaggia?

La segnalazione è dovuta al giornalista Duccio Dogheria e giunge da Riccione (Rimini), ormai da anni depauperata di quello che veniva definito il “capodanno” filatelico, tradizionalmente vissuto fra la fine d’agosto e gli inizi di settembre. Sostituito da uno dei tanti convegni commerciali, per giunta più orientato verso la numismatica.

Ma il richiamo postale permane, appunto, sotto altre vesti, presso il bagno 71. Utilizzando le pareti di quei camerini impiegati per cambiarsi, così da contribuire a far conoscere il passato e, al tempo stesso, permettere agli utenti di individuare il proprio vano in aggiunta ai soliti numerini.

A Riccione (Rimini) cabine… cartofile (foto: Duccio Dogheria)
A Riccione (Rimini) cabine… cartofile (foto: Duccio Dogheria)
Fra i precedenti: i marciapiedi di Sofia…
…le strade di Montecatini Terme (Pistoia)…
…e le pensiline di Viterbo
           




“Brasiliana” - Trentadue le partecipazioni italiane
09 Lug 2013 17:12 - APPUNTAMENTI
L’azienda Vaccari proporrà “Sicilia 1859 - Comparative plates of stamps” e i due numeri usciti l’anno scorso del “Magazine”

L’azienda Vaccari proporrà la versione inglese del volume “Sicilia 1859 - Tavole comparative dei francobolli” ed il 2012 del periodico “Vaccari magazine”. Ma la squadra azzurra contempla diverse altre partecipazioni: complessivamente sono tredici in letteratura e diciannove, per un totale di ottantaquattro quadri, nelle varie categorie collezionistiche.

Preparativi in corso, dunque, per “Brasiliana 2013”, l’esposizione (nel frattempo cresciuta da internazionale a mondiale) della Fédération internationale de philatélie, in calendario a Rio de Janeiro dal 19 al 25 novembre.

“Occorre tornare indietro a «España 2004» -precisa, dalla Fsfi, il commissario aggiunto Marco Occhipinti- per ritrovare una partecipazione italiana più corposa”, sebbene allora le collezioni furono diciotto.

L’appuntamento sarà organizzato localmente dalla Federação brasileira de filatelia con il patrocinio dell’Empresa brasileira de correios e telégrafos e gli auspici della Federación interamericana de filatelia.

I titoli che l’azienda Vaccari proporrà alla manifestazione carioca
I titoli che l’azienda Vaccari proporrà alla manifestazione carioca
Il vecchio bando per le candidature
L’edizione italiana di “Sicilia 1859 - Comparative plates of stamps”
Il semestrale “Vaccari magazine”
La squadra italiana al suo completo (file pdf)
           


Leader nativi
09 Lug 2013 14:06 - DALL'ESTERO
L’Australia rende omaggio a cinque personaggi che, nel Novecento, hanno contribuito a far emergere la società aborigena ed i suoi diritti

L’Australia onora la popolazione originaria, richiamando cinque suoi leader. È la serie organizzata in altrettanti tagli da 60 centesimi, usciti oggi.

I dentelli citano l’attivista impegnata nella giustizia e nella crescita sociale Shirley Smith, nata Colleen Shirley Perry (1921-1998); il primo aborigeno che nel 1971 divenne membro del Parlamento nazionale, Neville Bonner (1922-1999); la poetessa, politica, artista, educatrice ed ambientalista Oodgeroo Noonuccal (1920-1993); il sostenitore del diritto sulla terra che obbligò lo Stato, ma solo nel 1993, a cambiare l’approccio dal “res nullius” a proprietà dei nativi, Eddie “Koiki” Mabo (1936-1992); il propugnatore della lotta contro le discriminazioni razziali, prima con azioni dimostrative, poi operando dall’interno della struttura burocratica, Charles Perkins (1936-2000).

I francobolli ne propongono i ritratti, su cui ha operato Lynette Traynor. Sono declinati in fogli da cinquanta e in rotoli da duecento, in quest’ultimo caso nella versione autoadesiva. Tra gli altri prodotti, il libretto di prestigio (12,95 dollari).

Cinque francobolli per altrettanti personaggi
Cinque francobolli per altrettanti personaggi
           


Quel conte da pugnalare
09 Lug 2013 09:53 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Debutterà oggi alla Scala l’opera “Un ballo in maschera”, di Giuseppe Verdi. Il ricordo marcofilo nel pomeriggio
“Un ballo in maschera” versione marcofila
“Un ballo in maschera” versione marcofila

Nuova prima e nuovo annullo per una stagione artistica ormai volta al suo completamento, ma che si è fatta notare per il significativo sforzo marcofilo voluto dal locale Circolo ricreativo aziendale lavoratori. Da questa sera alle ore 20 e fino al 25 luglio, sul palco del teatro alla Scala, sarà di scena “Un ballo in maschera”, di Giuseppe Verdi. Al solito, l’annullo verrà messo in uso alla biglietteria, che si trova nel mezzanino della metropolitana di piazza Duomo; resterà a disposizione degli interessati tra le 12 e le 18 di oggi.

“Si sa che Verdi -spiegano dalla struttura milanese- aveva dovuto trasferire la vicenda di Scribe dalla Svezia ad altro luogo, per evitare di veder pugnalare in scena il re Gustavo. La censura sosteneva che qualcuno del pubblico avrebbe potuto prendere esempio” per altri sovrani. La scelta cadde su Boston, col suo governatore Riccardo, un semplice conte che si poteva colpire senza problemi durante la festa che ha dato il nome al lavoro. La vittima “è una rara figura di potente nobile, altruista e addirittura dibattuto fra un amore colpevole e profondi sentimenti d’amicizia: per chi non ricordasse, egli ama, riamato, la moglie del migliore amico”.

Il direttore è Daniele Rustioni, mentre alla regia opera Damiano Michieletto, che ha puntato su un’attualizzazione della storia, richiamando la politica spettacolo, le campagne elettorali, certi personaggi… Sul palco vi sono Marcelo Álvarez e Piero Pretti (secondo i giorni, interpretano Riccardo), Zeljko Lucic e Gabriele Viviani (Renato), Sondra Radvanovsky ed Oksana Dyka (Amelia), Marianne Cornetti e Marina Prudenskaya (Ulrica). La serata dura 2 ore e 45 minuti inclusi gli intervalli; è cantata in italiano con videolibretti anche in inglese.

La proposta è frutto di una collaborazione con il teatro Comunale di Bologna, proprio quello che il 14 maggio scorso è stato citato attraverso un francobollo in vendita a 70 centesimi.

Tra i precedenti annulli della stagione: il “Ring” di Richard Wagner…
…ed “Oberto, conte di San Bonifacio”, ancora di Giuseppe Verdi
Il francobollo per il Comunale di Bologna
           




Anche con la pallamano si festeggiano i campioni
09 Lug 2013 00:53 - DALL'ESTERO
Confermata la linea definita dalla Spagna: la carta valore rappresenta un soggetto simbolico, mentre sul bordo del foglietto figura l’intera squadra
Il francobollo che annunciò il torneo...
Il francobollo che annunciò il torneo...

La Spagna ha vinto un’ulteriore manifestazione sportiva planetaria e non manca di sottolinearne l’esito emettendo un foglietto.

Questa volta, protagonista è il Campionato mondiale di pallamano maschile, svoltosi dall’11 al 27 gennaio. Ed espugnato forse più agevolmente dalla squadra, in quanto il torneo è stato ospitato nello stesso Paese iberico. Tanto è vero che venne annunciato con un francobollo da 90 centesimi, uscito nel giorno inaugurale.

Il nuovo blocco sarà in vendita con oggi ad 1,00 euro di costo. Come per le celebrazioni simili registrate nel recente passato da Madrid, si caratterizza per una carta valore dal soggetto simbolico (nel caso specifico, una palla), mentre sul bordo viene rappresentata l’équipe medagliata che ha trionfato. Il ricordo per una partita conclusiva, definita memorabile, giocata contro la Danimarca e conquistata per 35 a 19.

...ed il foglietto volto a celebrare i campioni
...ed il foglietto volto a celebrare i campioni
L’anno scorso la vittoria calcistica
           


Belgio - I primi dettagli per il passaggio dei poteri
08 Lug 2013 17:53 - DALL'ESTERO
I celebrativi per la transizione da Alberto II a Filippo arriveranno solo il 2 settembre. Perlomeno a fine ottobre gli ordinari
L’omaggio di tre anni fa a Filippo
L’omaggio di tre anni fa a Filippo

Rispetto a settimana scorsa, quando l’annuncio dell’abdicazione di re Alberto II prese tutti di sprovvista, l’operatore del Belgio, Bpost, ha cominciato a mettere sul tavolo dei programmi.

Il 21 luglio, giorno fissato per la cessione dei poteri a Filippo, l’operatore rivelerà le immagini dei due francobolli celebrativi (uno per il padre e l’altro per il figlio?) che ha previsto. Rivelerà le immagini, ma per avere le cartevalori occorrerà attendere il 2 settembre. Il nominale non corrisponderà -fatto strano- al taglio interno più impiegato, ma a quello di una lettera non standard verso una destinazione europea. La serie verrà presentata in un piccolo classificatore a 9,90 euro.

Quanto agli ordinari, debutteranno a fine ottobre o agli inizi di novembre, comunque prima della festa dedicata alla dinastia, che cade ad ogni 15 novembre. Per ora saranno tre esemplari, utili a spedire una missiva nel Paese, nel Vecchio continente e nel resto del pianeta. Secondo il complesso sistema tariffario locale, saranno in vendita, nell’ordine, a 0,67, 1,03 ed 1,24 euro nel caso se ne acquistino dieci (nel primo frangente) o cinque (quelli per l’estero).

Comunque, Filippo già è stato citato tra i dentelli. Ad esempio, il 15 aprile 2010 un “2” nazionale l’ha ricordato per i suoi cinquant’anni. Era ceduto ad 1,18 euro.

Settimana scorsa le prime dichiarazioni
Le classi in luogo dei nominali
           


Buoni fruttiferi, occhio alle interpretazioni
08 Lug 2013 15:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A suggerirlo è il Codici, che ha deciso una denuncia penale nei confronti di Poste italiane
Codici ha deciso una denuncia penale
Codici ha deciso una denuncia penale

Pronta una denuncia penale contro Poste italiane; ad annunciarla è stato il Centro per i diritti del cittadino. Riguarda alcuni buoni postali in scadenza: gli sportelli “liquidano somme inferiori a quelle spettanti in base alla tabella” riportata sul documento stesso.

Numerosi consumatori -viene spiegato- si sono rivolti per segnalare che la società, nel momento dell’incasso, “sta facendo firmare delle liberatorie in cui si attesta che non si pretende altro denaro oltre quello accordato da decreto ministeriale”.

Ai fini del calcolo, viene applicato non già il prospetto riportato, ma un decreto ministeriale del 13 giugno 1986, che stabilisce tassi di interesse inferiori a quelli indicati sul buono, ritenuti applicabili anche a serie emesse prima della sua entrata in vigore. Secondo gli esperti del sodalizio, tale interpretazione è sbagliata, come sancito dalla Corte di cassazione e dall’Arbitro bancario finanziario. Poste italiane sembra stia rimborsando almeno il venti per cento in meno delle somme dovute, “ritenendo che le condizioni riportate nella parte posteriore del buono non abbiano valore perché superate” da quelle previste nel provvedimento governativo.

Sulla questione, Codici ha lanciato una campagna nazionale ed invita gli interessati a contattare l’associazione stessa, prima di incassare e di incappare nella beffa. Anche chi ha ottenuto già l’importo può rivolgersi alla struttura, così da avviare l’azione legale (e-mail: segreteria.sportello@codici.org, telefono: 06.55.71.996).

           




Mail art, dipinti, edilizia...
08 Lug 2013 11:06 - APPUNTAMENTI
Numerosi i richiami postali che il Mart di Rovereto sta offrendo nel contesto della mostra “La magnifica ossessione”
Numerosi gli spunti postali presenti
Numerosi gli spunti postali presenti

“È tutta posta artistica”, ha detto qualche giorno fa una guida spiegando ai ragazzi in visita al Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto (Trento) la grande e coloratissima bacheca che caratterizza il percorso, prorogato sino al 2 febbraio, “La magnifica ossessione”. “Guarda che bei francobolli”, mormoravano fra loro alcuni dei giovani. In effetti, il carteggio tra Betty Danon e David Cole si fa notare, con tutte quelle buste decorate (l’insieme complessivo ne conta circa 1.200; contengono magari poesie, collage, composizioni verbo-visuali e piccoli libri d’artista), spedite tra il 1985 ed il 2000 dall’Italia agli Stati Uniti o viceversa. Missive che convivono con altre citazioni, da “Cards from the world”, ossia l’intera rassegna di 143 cartoline d’artista con numerose firme allestita nel giugno 1973 al Centro Tool di Milano, alla selezione di lavori realizzati tra il 1978 ed il 1989 da Vittore Baroni, Guglielmo Achille Cavellini, Amelia Etlinger e Plinio Mesciulam. La sezione che ospita tali richiami si chiama “Controcultura”, ed offre inoltre il telegramma interpretato nel 1975 dal medesimo Mesciulam ed intitolato “Urgente”, come “Sms - Shit must shop”, la rivista d’artista sessantottina che da New York veniva spedita direttamente ai sottoscrittori impiegando il portalettere, e superando di fatto il ruolo delle gallerie. Cui si aggiunge “J’ai besoin d’argent”, risalente al 1972 e creato da Ben Vautier (occhio ai francobolli francesi da 1 centesimo con lo stemma di Niort!).

La mostra, però, comprende ancora altri, numerosi, riferimenti di settore. Tra i dipinti presenti nell’area dedicata al ritratto, ad esempio, ecco “Composizione (Le amiche)”, dovuto a Pompeo Borra e risalente al 1924. In esso tre donne stanno leggendo una lettera, ed ai piedi compare la busta che la conteneva. Nel comparto della decorazione murale ecco Enrico Prampolini, con due opere, “La posta” ed “Il telegrafo”, risalenti al 1933. Ampio lo spazio dedicato al capitolo “Architettura costruzione ricostruzione”, dove plastici, progetti e foto (peccato che alcune testimonianze siano collocate troppo in alto per essere esaminate con attenzione) citano gli interventi di Angiolo Mazzoni per le Poste di La Spezia, Littoria, Ostia Lido, Palermo, Sabaudia e Trento, nonché di Roberto Narducci per gli immobili di Bari e Cremona. Senza trascurare le istantanee di Gabriele Basilico riguardanti il palazzo romano all’Aventino di Adalberto Libera.

Più inaspettate le otto cartoline pubblicitarie della rivista “Il milione” (si trovano al passaggio “Io sono l’amore”), come pure le buste di posta aerea “Aerdiary”, interpretate ancora dalla Danon (“Ricerca”).

Insomma, un percorso da osservare con cura, per scoprire anche la propria “magnifica ossessione”, letta in un contesto differente dal convenzionale.

Impagabile il colpo d’occhio della corrispondenza scambiata tra Betty Danon e David Cole
Impagabile il colpo d’occhio della corrispondenza scambiata tra Betty Danon e David Cole
Il contesto presentato dagli organizzatori
Le conferenze raccontate da “Vaccari news”: sulla mail art tenuta da Vittore Baroni…
…e sulle cartoline con Enrico Sturani
           


Mattia Preti, è il turno delle Poste melitensi
08 Lug 2013 01:26 - SMOM
Il pittore ha già avuto, il 23 febbraio, gli omaggi da Italia e Malta, così da ricordare i quattro secoli trascorsi dalla sua nascita
Il francobollo per il pittore…
Il francobollo per il pittore…

Il 23 febbraio scorso Italia e Malta; il 15 luglio lo Smom. Nuovo appuntamento, insomma, con il pittore Mattia Preti, nato il 24 febbraio del 1613 e con una significativa attività lasciata tra il Bel Paese e l’isola mediterranea.

A dirla tutta, non è la prima volta che le Poste melitensi citano l’artista; si veda ad esempio la serie per l’“Anno dell’Eucarestia”, uscita il 24 marzo 2005: impiega un altro suo titolo. Per l’anniversario hanno messo a punto un francobollo in fogli da dodici, tirato in diecimila unità. Costa 1,75 euro e propone l’olio su tela “Il concerto”.

Dal 1977 l’opera è conservata al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. Venne realizzata attorno al 1630-1635 ed appartiene ad un gruppo, ora disperso, che citava anche altri passatempi, come i giochi delle carte e della dama. In genere -spiegano gli esperti- in questi lavori compaiono due uomini con al centro una donna; si trovano attorno ad un tavolo e indossano abiti sorprendenti, tra cui cappelli o caschi decorati con grandi piume. Il dipinto ripreso nel dentello è illuminato da un tipo di chiaroscuro che lascia ampie zone della tela nelle tenebre, compresi gli elementi espressivi, come i volti e le mani. Nonostante tale impostazione, è possibile notare come il suonatore di violino guardi verso l’osservatore.

..e la tela che rappresenta. L’olio, intitolato “Il concerto”, si trova al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid
..e la tela che rappresenta. L’olio, intitolato “Il concerto”, si trova al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid
Mattia Preti ricordato da Italia…
…e Malta
La serie di otto anni fa
           


Del Liechtenstein le migliori cartevalori 2012
07 Lug 2013 22:09 - APPUNTAMENTI
L’ha deciso la giuria del Premio Asiago; le altre emissioni citate riguardano Nazioni Unite, Grecia ed Ungheria
Il viceprefetto Francesco Montemarano ed il sindaco Andrea Gios consegnano i riconoscimenti al direttore del servizio filatelico di Vaduz, Norbert Hassler
Il viceprefetto Francesco Montemarano ed il sindaco Andrea Gios consegnano i riconoscimenti al direttore del servizio filatelico di Vaduz, Norbert Hassler

Liechtenstein, Nazioni Unite Grecia ed Ungheria sono stati i protagonisti, oggi, del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica, riguardante i francobolli più significativi tra quelli usciti lungo il 2012. A stabilirlo, il collegio giudicante, composto dal creativo Franco Filanci, dal regista Ermanno Olmi, dall’ex presidente dell’Accademia olimpica di Vicenza Lorenzo Pellizzari, dal giornalista Gian Antonio Stella e dal presidente del Circolo filatelico e numismatico “Sette comuni” Maurizio Stella.

La serie emessa da Vaduz, dichiarata la migliore in assoluto, è composta da tre francobolli in striscia (tagli da 1,00, 1,40 e 2,60 franchi uscita il 14 giugno), dedicati ai tre secoli dell’Oberland. “Un’interpretazione -ha decretato il gruppo di esperti- di una semplicità essenziale, dove una bandiera in realtà è costituita da tante”, quelle dei sei Comuni che costituiscono la regione.

L’interpretazione del palazzo di Vetro è stata preferita per il riconoscimento voluto dall’Accademia olimpica. L’attenzione si è posata sull’1,05 dollari (in realtà vi sono pure l’1,40 franchi e lo 0,70 euro, tutti dell’1 giugno) promozionale della Conferenza sullo sviluppo durevole “Rio+20”, svoltasi in Brasile.

Il confronto turistico, invece, è stato conquistato da Atene, con la PostEurop (10 maggio), sviluppata attraverso due esemplari in coppia, nominali da 0,75 e 3,25 euro, “capaci di evocare il ricordo di una vacanza”.

Attraverso il foglietto contenente due dentelli da 800 fiorini ciascuno inerenti il centenario della tragedia subita dal “Titanic” (13 aprile), Budapest si è aggiudicata il riconoscimento ecologico. Il collegamento? Semplice: la frase “Solo Dio mi può affondare”, che compariva sulla nave, suona come una sfida alla natura, ancora più valida dopo un secolo.

Dietro alla manifestazione, un giudizio sostanzialmente condiviso dagli intervenuti durante la cerimonia, a cominciare dal sindaco, Andrea Gios: la costanza del sodalizio organizzatore che ha proposto il quarantatreesimo appuntamento consecutivo ed il prestigio degli esperti che esaminano le produzioni postali hanno due principali punti di merito: da una parte valorizzare la filatelia come formidabile mezzo di comunicazione; dall’altra promuovere il nome della cittadina e farlo conoscere anche all’estero.

I francobolli (immagini: catalogo Unificato) che hanno richiamato l’attenzione della giuria, nell’ordine quelli di Liechtenstein, Nazioni Unite, Grecia e Ungheria
I francobolli (immagini: catalogo Unificato) che hanno richiamato l’attenzione della giuria, nell’ordine quelli di Liechtenstein, Nazioni Unite, Grecia e Ungheria
Il quadro delle iniziative concomitanti
L’esito della conferenza tenutasi sabato
Premio: così nel 2012
           




Domani Francesco a Lampedusa
07 Lug 2013 15:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La prima visita del papa sarà in un luogo di sofferenza. Verrà sottolineata con un annullo
L’annullo previsto per domani
L’annullo previsto per domani

Papa Francesco continua a stupire. E non è un caso se, quale prima visita, ha scelto Lampedusa (Agrigento), il centro abitato più meridionale d’Italia e per questo meta privilegiata di quanti scappano da situazioni di guerra o di estrema povertà. Spesso rischiando la vita, come provano i quasi ventimila morti noti, affogati nel Mediterraneo lungo l’ultimo quarto di secolo.

“L’arrivo del pontefice è una bellissima notizia. Il fatto che abbia scelto Lampedusa per il suo primo viaggio nel mondo dimostra una sensibilità fuori dal comune, quella di un papa umano che ha a cuore la sorte degli esseri umani”. Ora “la mia isola non è più il confine d’Italia e dell’Europa, ma l’inizio del cammino pastorale di papa Francesco”, ha detto -alla conferma della notizia- il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini. “Siamo una comunità fatta di isolani, di migranti e di uomini e donne che si occupano del soccorso, che vive su un piccolo pezzo di terra più vicino alle coste africane che all’Italia. E proprio per questo rappresentiamo, non senza difficoltà, un ponte tra le sponde del Mediterraneo, che prova a offrire accoglienza e dare speranza a gente che lascia le proprie terre alla ricerca di un futuro migliore”.

Per volontà dell’ospite, non vi saranno personaggi politici ed istituzionali, amministratori locali a parte.

Lo stesso Ente locale non ha trascurato la sottolineatura marcofila. Verrà impiegata domani in contemporanea all’evento, dalle ore 10 alle 14 presso lo stadio. Probabilmente dati i tempi strettissimi, come immagine è stata adottata la medesima già impiegata per i francobolli di Argentina, Italia e Vaticano, nonché per diverse obliterazioni utilizzate nel Bel Paese.

La stessa immagine anche nel francobollo italiano…
...e in diversi manuali
           


Le firme famose, qualche volta anche costose
07 Lug 2013 06:34 - LIBRI E CATALOGHI
In un mondo che non scrive più a mano, la guida per orientarsi con gli autografi dei personaggi italiani vissuti negli ultimi due secoli
Quasi tremila le firme considerate
Quasi tremila le firme considerate

Per chi si occupa del settore postale, rappresenta un dettaglio, ma che può avere il suo interesse, specie se si tratta di un personaggio famoso. È da questo elemento che il presidente della Borsa filatelica nazionale (ma anche grafologo) Sebastiano Cilio, in collaborazione con Roberto Toniutti, ha realizzato la seconda edizione del catalogo “Autografi italiani dal 1800 ad oggi”. “C’è una certa assonanza -ha ammesso il diretto interessato- tra filatelia e scrittura”.

Dal letterato Giuseppe Cesare Abba al politico Giuseppe Zurlo, considera in ordine alfabetico, e spesso mostra, quasi tremila firme di uomini e donne illustri, dedicando degli approfondimenti per le più gettonate.

Naturalmente le valuta, su una scala organizzata in quattordici livelli, cominciando da meno di 50,00 euro ad andando ad oltre cento volte. Le stime economiche possono variare in base al supporto sul quale le testimonianze si trovano, fra cui la lettera dattiloscritta o redatta da altra mano e quella creata di pugno. Sapendo che si tratta di prezzi netti, orientati secondo l’interesse mostrato dal mercato, nel Bel Paese ancora da sviluppare.

Edito dall’Unificato, il volume conta 512 pagine con illustrazioni monocromatiche e costa 34,00 euro.

Nel contesto fa riflettere l’osservazione dello specialista Francesco Ascoli, che ha introdotto il lavoro: in un mondo dove si scrive sempre più raramente a mano, sta cominciando a diventare preziosa la calligrafia non solo dei nonni, ma anche quella dei genitori, “che magari fra un po’ di tempo qualcuno farà fatica persino a leggere”.

Una pagina del catalogo e l’approfondimento dedicato a Totò, fra i personaggi più richiesti
Una pagina del catalogo e l’approfondimento dedicato a Totò, fra i personaggi più richiesti
“Autografi italiani dal 1800 ad oggi” (acquista)
La scheda
La presentazione
           


Il francobollo ed il suo futuro
06 Lug 2013 23:53 - APPUNTAMENTI
Ma, soprattutto, cos’è stata, cos’è e cosa potrà essere un domani la comunicazione scritta? È il filo rosso che emerge dalla tavola rotonda tenutasi oggi ad Asiago
La tavola rotonda è nata da un’idea del regista Ermanno Olmi
La tavola rotonda è nata da un’idea del regista Ermanno Olmi

“Perché ancora il francobollo?” Era la domanda espressa un anno fa, durante la precedente edizione del Premio Asiago, da uno dei componenti della giuria, Ermanno Olmi. E che oggi è stata rivolta ad alcuni interlocutori, grazie al supporto organizzativo del locale Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni”.

“È uno strumento d’arte figurativa; dopo molti anni mi sono domandato il significato di questi «quadrucci»”, ha spiegato il regista. “Riceviamo quintali di posta, dove il messaggio è qualcosa di interessato (presunti premi, richieste elettorali...); il francobollo rappresenta un modo per allacciare un’opportunità di scambiarci un rapporto, già dal primo indizio”. Ovvero, “qualcuno ha pensato a me”. Una lettera “è un atto rispettoso, è uno dei bei modi per non farci sentire soli”; “ha richiesto un piccolo sacrificio (comprare l’affrancatura, scegliere la busta...)”. È anche vero che “la storia seleziona ciò che serve, ciò che è utile”.

Dal canto suo, Arrigo Petacco ha ricordato i tempi in cui, sotto al dentello appiccicato alla cartolina, si nascondevano le frasi d’amore, e che in Italia probabilmente il personaggio più citato -re esclusi- è Giuseppe Garibaldi. Oggi, però, lo storico non vede un futuro. Lui stesso ha vissuto con gli epistolari, è divenuto famoso tramite questi, ma -ammette- “non ho mai guardato il francobollo”.

Diverso è l’approccio di Giovanni Pagano. Se, dal punto di vista razionale, il suo impiego è superato, ha ribadito che “tutto quello che c’è nel francobollo va salvaguardato”. Lo Stato, insomma, “deve decidere se far sopravvivere questa forma d’arte o mettere delle macchinette” che lo sostituiscano (in realtà -i filatelisti lo sanno- almeno per ora, un po’ in tutto il mondo è stata adottata una formula intermedia). Come alternativa -suggerisce l’art director- lo strumento sia dato alle aziende, affinché, attraverso un “nuovo mecenatismo”, possano farsi pubblicità. Ad ogni modo, pur senza affrancatura, “la lettera non cambia dal punto di vista sentimentale”.

Ancora differente è l’approccio di Gian Antonio Stella, il quale ha rammentato l’importanza trasmessa, un tempo, dalle immagini contenute in cartoline e francobolli. “Se oggi avessi una fidanzata, dovrei spedirgli una lettera, non una e-mail. Credo che ci sia un futuro, anche se sarà di nicchia”.

A dirla tutta, la vera protagonista dell’incontro è stata la comunicazione scritta. A portare un approccio più... filatelico ha contribuito Franco Filanci, che non solo ha studiato e collezionato i francobolli: li ha creati per vari Paesi. Strano ma vero, prima che -proprio con il “Penny black”- venisse introdotto il saldo anticipato del servizio, in qualche situazione “la gente era felice di poter pagare per avere informazioni”, citando, quale esempio, quello di una missiva diretta ad un avvocato per una causa pendente. Quanto all’approccio pubblicitario applicato al settore, è antico; basti citare le buste Mulready e, di certo con un taglio più commerciale, le emissioni caratterizzate dal profilo della regina Vittoria che, al retro, hanno i consigli per gli acquisti.

“Non è la volontà dei filatelisti o dello Stato” a garantire la sua permanenza, ha esordito Alberto Bolaffi. “Indubbiamente il francobollo è stato superato”, anche se “deve durare fino a quando sarà utile a spedire un messaggio”. Esso “ha dato la possibilità di sviluppare il nostro cripto collezionismo”, ma ora “è un po’ svillaneggiato dalle amministrazioni”. In ogni caso, se e nel momento in cui completerà il suo ciclo vitale, secondo il commerciante “la filatelia non finirà”. “Fino a quando ci sarà la comunicazione scritta, ci sarà il francobollo; altro è il problema di valutare quantitativamente questa élite” che continuerà ad apprezzarlo. È stato “il primo schermo televisivo”; raccogliere tali produzioni ha costituito il passatempo più diffuso, perlomeno fino agli anni Quaranta del secolo scorso.

Ulteriori spunti sono giunti dal pubblico. Le lettere affrancate -ha evocato il direttore de “L’arte del francobollo”, Paolo Deambrosi- attirano l’occhio del destinatario più facilmente. “Per noi -ha aggiunto il direttore dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica sammarinese, Marino Manuzzi- il francobollo è un elemento di sovranità”. Accennando ad un’ipotesi di accordo con le Poste nazionali per utilizzarli in luogo di qualsiasi altro mezzo.

Chiusa la tavola rotonda, è il momento delle riflessioni. Con un possibile “arrivederci” -ha preannunciato il presidente del sodalizio promotore, Maurizio Stella, per l’anno prossimo. Magari con interventi che, a questo punto, potranno essere più mirati.

I relatori; da sinistra, l’art director Giovanni Pagano, il commerciante Alberto Bolaffi, lo storico Arrigo Petacco, il giornalista Gian Antonio Stella, l’ideatore di francobolli Franco Filanci, il regista Ermanno Olmi, il coordinatore dell’incontro Bruno Crevato-Selvaggi ed il presidente del Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni” Maurizio Stella. Sotto, il pubblico
I relatori; da sinistra, l’art director Giovanni Pagano, il commerciante Alberto Bolaffi, lo storico Arrigo Petacco, il giornalista Gian Antonio Stella, l’ideatore di francobolli Franco Filanci, il regista Ermanno Olmi, il coordinatore dell’incontro Bruno Crevato-Selvaggi ed il presidente del Circolo filatelico e numismatico “Sette Comuni” Maurizio Stella. Sotto, il pubblico
L’idea nata l’anno scorso
Asiago, l’agenda di questi giorni
           




Annulli per Ferdinand Graf von Zeppelin
06 Lug 2013 14:41 - DALL'ESTERO
L’anniversario della nascita del progettista sarà ricordato con due obliterazioni a Friedrichshafen

Anche i filatelisti che non seguono espressamente il settore della posta aerea lo conoscono di fama. Almeno per i francobolli emessi al fine di celebrare le imprese compiute dai dirigibili rigidi che progettò e portarono il suo nome.

In Germania e nel mondo caratterizzarono un’epoca, ed i tentativi per svilupparne l’impiego nei settori militare e commerciale proseguirono ben oltre la sua morte, avvenuta l’8 marzo 1917 a Charlottenburg, nel pieno della Prima guerra mondiale.

Domani l’ingegnere e generale tedesco Ferdinand Graf von Zeppelin avrebbe compiuto i centosettantacinque anni, essendo nato a Costanza il 7 luglio 1838. L’anniversario non è sfuggito a Friedrichshafen, dove lo ricorderanno con due annulli: uno si caratterizza per soggetto simbolico e slogan “175 Anni di visioni dal vivo”; l’altro offre il ritratto.

Due manuali per Ferdinand Graf von Zeppelin
Due manuali per Ferdinand Graf von Zeppelin
           


Un secolo e mezzo di acqua “ardente”
06 Lug 2013 09:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Bognanco (Verbano-Cusio-Ossola) sta festeggiando le sue fonti termali, scoperte nel 1863; oggi pure l’annullo
Fonte e marcofilia, insieme
Fonte e marcofilia, insieme

Una tradizione che risale al 1863 quella caratterizzante le terme di Bognanco (Verbano-Cusio-Ossola). Partendo dalla fonte Luigia, ora esaurita. Venne scoperta -si tramanda nella zona- da una pastorella, colpita dal suo sapore “ardente”. Il parroco del paese, intuendo la possibilità di un buon affare, provvide immediatamente ad acquistare il fondo, a far analizzare l’acqua ed a costituire una società per lo sfruttamento e la commercializzazione. All’inizio questo comportò non poche difficoltà, in quanto le bottiglie, che dovevano essere trasportate a spalle nelle gerle, tendevano a rompersi per l’azione del gas carbonico.

Un avvocato pavese, Emilio Cavallini, che aveva tratto beneficio dalle cure idropiniche, acquistò la fonte ed i terreni circostanti, scoprendovi altre sorgenti (Adelaide, Ausonia, San Lorenzo). E trasformando la cittadina in un centro di terapie e di villeggiatura.

Un secolo e mezzo dopo, fervono le iniziative che, tra mostra e concorso di pittura, spettacoli, mercatini ed altri elementi d’attrazione, si svilupperanno sino alla metà d’agosto. Non mancherà, oggi, l’annullo commemorativo, commissionato dall’Associazione Bognanco 150. L’appuntamento è in piazzale Giannini, tra le ore 11 e le 17.

Il programma per il giro di boa
L’“Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico”: il foglietto del Brasile
           


Il discorso per Vercelli
06 Lug 2013 00:37 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Era il 6 luglio 1913 quando il ministro Teobaldo Calissano inaugurò il palazzo postale cittadino
Uno scorcio dalla strada
Uno scorcio dalla strada

Per l’inaugurazione del palazzo postale di Vercelli, il 6 luglio 1913, si presentò addirittura il ministro delle Poste e telegrafi, Teobaldo Calissano. Piemontese: era nato ad Alba il 28 dicembre 1857.

A ruota, la “Rivista delle comunicazioni” riportò il testo del suo discorso, “spesso interrotto -precisa un’annotazione- da calorosi applausi e salutato infine da grandi ovazioni”. Secondo l’oratore, l’“unica aspirazione e come sola meta” del progetto edile fu la maggiore regolarità ed il perfezionamento delle prestazioni nell’interesse pubblico. D’altro canto -aggiunse rivolgendosi agli astanti- “nella chiara visione dello sviluppo che avrà la vita vercellese, vita che, come quella d’ogni regione e d’ogni città, si rispecchia così fedelmente nella intensità dei nostri servizi, avete consentito, anzi avete voluto che il nuovo edificio non rispondesse soltanto ai bisogni dell’oggi ma a quelli dei giorni che finora sembrano lontani, ma che invece rapidi si avanzano e possono sorprenderci improvvisi, mentre non s’improvvisano il modo e i mezzi onde ottenere le desiderate soddisfazioni”.

Più generale è il significato che emerge da un altro stralcio dell’intervento: dà il quadro della situazione nazionale. “Ultimati i nuovi palazzi a Milano, a Siena, a Padova, procedono alacremente le costruzioni a Firenze, a Perugia, a Pesaro, a Mantova, e già sono allestiti i progetti per Arezzo, Casale, Como, Pavia, Porto Maurizio, Sondrio, Taranto ed Udine, con fiducia che nell’intervallo che ci separa dalla riapertura del Parlamento possano essere studiati e definitivamente preparati altri progetti riguardanti altre città”.

Come si presentavano, allora, gli interni
Come si presentavano, allora, gli interni
Tra le precedenti inaugurazioni, quella a Siena
           




Anche funzioni da bar in alcuni uffici
05 Lug 2013 20:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I distributori automatici offrono ai clienti la possibilità di acquistare bevande calde e fredde, nonché merendine dolci e salate
Distributori automatici di bevande e merendine negli uffici postali maggiori
Distributori automatici di bevande e merendine negli uffici postali maggiori

Sostanzialmente scomparsi i distributori per i “gratta e vinci”. Non perché Poste italiane si sia ravveduta, scegliendo di non sostenere più il gioco d’azzardo, ma semplicemente perché è scaduto il contratto con l’azienda che aveva messo a disposizione le macchine. Infatti, i biglietti che promettono qualche secondo di desiderio ora sono venduti direttamente agli sportelli.

Nel frattempo, in alcuni uffici è comparso un altro tipo di apparecchio: attraverso di esso è possibile acquistare una bevanda calda (dal classico caffè al cappuccino) o fredda (dall’acqua minerale all’aranciata). E senza dimenticare cracker, biscotti ed altre merendine. Immancabile la promozione: se, in luogo dei contanti, per pagare si usa la carta “Postepay”, viene riconosciuto uno sconto automatico del due per cento.

Le attrezzature, personalizzate con il logo dell’operatore, portano principalmente il marchio Yourbestbreak.com, della Ivs Italia, che si è aggiudicata due dei tre lotti per l’installazione e la gestione dei distributori, quattromila in oltre duemila sedi. Il contratto è triennale, ma raddoppiabile. Un servizio che può risultare utile, soprattutto laddove le file di attesa sono sempre lunghe e magari, con il caldo tornato prepotente, si sente la mancanza dell’aria condizionata. Come, di recente, ha rilevato la stampa locale in alcune situazioni.

I “gratta e vinci” con relative polemiche
Il marchio Yourbestbreak.com
Il problema delle lunghe attese e le alternative
           


Province, il Governo si prepara
05 Lug 2013 16:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale, oggi in Consiglio dei ministri ha esaminato uno schema riguardante il nuovo provvedimento
Le Province ancora sulla ribalta
Le Province ancora sulla ribalta

Due giorni fa la bocciatura da parte della Corte costituzionale; ieri l’annuncio del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini; oggi -nel corso della seduta del Governo- l’esame del nuovo provvedimento.

È lo schema di disegno di legge costituzionale volto ad abolire le Province, eliminando dalla Carta fondamentale ogni riferimento ad esse. Sarà sottoposto -annunciano da palazzo Chigi- al parere della Conferenza unificata. Questa volta, però, si parla di cancellarle tutte, non solo una parte come alla fine aveva previsto l’Esecutivo guidato da Mario Monti.

In base al testo, saranno soppresse “entro sei mesi” dall’entrata in vigore della legge costituzionale, quando questa verrà approvata dai due rami del Parlamento e con la procedura aggravata prevista (“Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione”). Occorrerà, poi, una legge ordinaria per individuare ed affidare allo Stato o alle Regioni le forme e le modalità di esercizio delle relative funzioni.

La situazione a ieri
           


Verrà riunito l’archivio di Fernanda Pivano
05 Lug 2013 15:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A conservarlo sarà la Fondazione “Corriere della sera”. Migliaia i fascicoli di corrispondenza personale e professionale presenti
Sarà riunito il materiale di Fernanda Pivano
Sarà riunito il materiale di Fernanda Pivano

Poco tempo dopo la cessione dell’archivio Gregotti al Comune di Milano, un altro raggiunge la città, nel caso specifico la Fondazione “Corriere della sera”. È quello appartenuto all’americanista, traduttrice e scrittrice Fernanda Pivano, scomparsa novantaduenne il 18 agosto 2009.

Il materiale è costituito da due corpose sezioni, finora possedute dalla Fondazione Benetton studi ricerche e dall’erede, Michele Concina. Entrambi hanno deciso di passare la mano, ed ora il compito è riunirlo, svolgendo un inventario analitico completo e poi metterlo a disposizione del pubblico. Previste, più avanti, attività con cui valorizzarlo, ad esempio attraverso pubblicazioni.

“Esprimo profonda gratitudine nei confronti sia della Fondazione Benetton sia di Michele Concina”, ha dichiarato il presidente della beneficiata, Piergaetano Marchetti. “Gratitudine alla quale si associa l’impegno a intraprendere iniziative per conservare e valorizzare la memoria di una grandissima letterata e intellettuale, che fu anche a lungo autorevole giornalista del «Corriere della sera»”.

Nel suo insieme è composto da migliaia di fascicoli con corrispondenza professionale e familiare (fra cui 2mila lettere con la madre Mary Smallwood), manoscritti e dattiloscritti, bozze per volumi, articoli ed interventi pubblici, foto, ritagli stampa, dossier di lavoro su specifici autori, temi ed eventi, registrazioni audio e video, taccuini, agende e rubriche, carte con disegni e dediche, locandine, premi e onorificenze, oggetti personali, carteggi con le case editrici e con importanti autori quali Cesare Pavese. In più, c’è la biblioteca, con 20mila tra monografie, opuscoli, periodici, letteratura grigia (tesi di laurea ed altri testi non pubblicati in forma convenzionale), numerose prime edizioni o a tiratura limitata, pubblicazioni rare o introvabili, esemplari con dediche autografe. Annovera pure un patrimonio librario di circa 1.800 volumi appartenuti al padre Riccardo ed il fondo del marito Ettore Sottsass, costituito da circa 14mila negativi fotografici, 150 positivi, 2.100 stampe ed ancora altro.

La Fondazione è nata nel 2001, allo scopo di custodire e valorizzare il patrimonio storico e culturale del giornale. In ottocento metri lineari offre oltre 10mila fascicoli di carteggi e documenti, 3mila volumi rilegati del “Corriere della sera” e dei suoi supplementi, più di 2 milioni di negativi fotografici, disegni, scatti. Ha in gestione, inoltre, gli archivi di tutte le testate periodiche Rcs (150mila immagini tra lastre in vetro e pellicole) e delle case editrici Rizzoli, Bur, Bompiani. Nel tempo si sono aggiunti i fondi personali di celebri giornalisti e collaboratori, come Gaetano Afeltra, Eugenio Balzan, Enzo Biagi, Giovanni Cenzato, Oriana Fallaci ed Emilio Tadini, nonché di illustratori quali Iris De Paoli e Ugo Guarino.

L’archivio dello studio Gregotti
Fondazione “Corriere della sera”: nel 2011 la mostra di Gianfranco Moscati
           




Cent’anni di gioco
05 Lug 2013 12:45 - DALL'ESTERO
O, forse, sono solo novantotto, ma poco importa. I fan del Fußballclub Wacker Innsbruck non hanno dubbi: per loro, il club nacque nel 1913
I classici colori: nero e verde
I classici colori: nero e verde

Anche l’Austria guarda con interesse agli anniversari delle squadre calcistiche. Oggi, ad esempio, un 62 centesimi ha festeggiato il secolo del Fußballclub Wacker Innsbruck. Il francobollo, dovuto a Tim Berger, propone lo stemma del club nei tradizionali colori nero e verde.

Quanto al giro di boa -viene ammesso- c’è un po’di mitologia, perché la vera partenza risalirebbe al gennaio del 1915, anche se la retrodatazione era già diffusa dopo la Grande guerra. Sono state tirate in ballo diverse teorie, ma nessuna appare convincente. Di fatto, però, i fan considerano l’anno più antico e questo, alla fine, deve bastare. Ciò che conta, insomma, sono i risultati, come l’esser stato tra i pionieri del calcio nel Tirolo e l’ingresso -prima équipe della regione a farlo, durante la stagione 1963/1964- nel principale torneo del Paese. Oppure l’1 a 0 contro il Real Madrid, registrato nel 1970 durante la Coppa delle coppe.

Nonostante i dieci titoli nazionali e le sette coppe, nel tempo ha patito diverse criticità, ora pare superate: dopo una rifondazione risalente al 2002, nell’ultimo Campionato ha partecipato al confronto maggiore, arrivando, sia pure con sofferenze, settima.

Il sito della squadra (in tedesco)
I centoventi anni del Genoa, ricordati da San Marino
           


In asta con Geoffrey Rush
05 Lug 2013 09:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il mondo del collezionismo (nel caso specifico, d’arte) accoglie la storia raccontata dal film “La migliore offerta”

Il personaggio principale è rappresentato da Geoffrey Rush
Il personaggio principale è rappresentato da Geoffrey Rush

Storia d’amore -con finale amaro- tra un lui in avanti negli anni ed una lei giovane. Entrambi con problemi psicologici da affrontare. Ma quello che si fa notare è l’ambiente, tipico di un certo collezionismo d’alto livello. Non si parla di francobolli, ma di quadri e di antiquariato in genere. Poco male, perché i concetti alla base non sono molto diversi. È il film “La migliore offerta”, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.

Virgil Oldman (impersonato da Geoffrey Rush) è un genio eccentrico, apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. La sua vita scorre al riparo dai sentimenti, almeno fino a quando una donna misteriosa (Sylvia Hoeks) lo invita nel suo palazzo per effettuare una valutazione. Sarà l’inizio di un rapporto che sconvolgerà per sempre la sua esistenza. Fra i due, anche Robert, un abile riparatore di oggetti (Jim Sturgess).

“Interpreto -dice lo stesso Rush- il personaggio di Virgil, un esperto d’arte di grande livello e altamente rispettato in Europa. Un uomo molto ricco e estremamente colto, ma anche altrettanto solo. È soprattutto un celebre battitore d’aste. Persone come lui hanno un ego smisurato fondamentale per gestire quella tensione che in una casa d’aste è paragonabile a quella dei drammi che si svolgono nei tribunali. La posta in gioco è sempre molto alta, si ha a che fare con opere del valore di decine di milioni di euro, che vengono vendute a volte in pochi secondi. E lui riesce a capire se dietro l’opera si nasconde un falso o se è autentica”.

La colonna musicale è di Ennio Morricone.

La scena che si vede spesso nel film: una sessione d’asta
La scena che si vede spesso nel film: una sessione d’asta
Il sito
           



Se ricevete questa mail è perché vi siete iscritti a Vaccari news
Per ISCRIVERSI, CANCELLARSI o MODIFICARE l'indirizzo email basta collegarsi qui https://www.vaccarinews.it/_ISCRIVITIVNEWS
Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl - tutti i diritti riservati
registrazione Tribunale di Modena n. 1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
Tutto il contenuto di questa newsletter, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright.
In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati. Redazione: info@vaccari.it
VACCARI srl - Via M. Buonarroti, 46 - 41058 Vignola (MO) - Italy
Tel. (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06 - Fax (+39) 059.760157