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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
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“Vaccari magazine” - E son cinquanta!
13 Dic 2013 00:55 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
In arrivo agli abbonati il nuovo numero, “tondo”, del semestrale. Associato vi è l’indice analitico di tutto quanto pubblicato finora
In omaggio, l’indice analitico di tutto quanto pubblicato
In omaggio, l’indice analitico di tutto quanto pubblicato

“Articoli sulla filatelia tradizionale, ma anche più di «attualità», ricerca e innovazione al servizio dei collezionisti, degli studiosi e degli appassionati, studi approfonditi presentati in modo semplice e chiaro, numerose immagini esemplificative”. Così il direttore responsabile, Paolo Vaccari, sintetizza venticinque anni del semestrale “Vaccari magazine”. E rilancia: “non lo ritengo un punto di arrivo, ma una nuova partenza!”.

In questi giorni i lettori (l’abbonamento, anche per il 2014, costerà 35,00 euro) stanno ricevendo quello d’oro, ossia del cinquantesimo, sempre da 112 pagine e con riproduzioni in quadricromia. In copertina presenta un plico inoltrato da Parma il 18 giugno 1859 e giunto a Mantova il 30 luglio, passando dalla… Svizzera. Affrancato correttamente con un 15 centesimi ducale, subì l’imprevista deviazione a causa dei contestuali eventi bellici, oggi catalogati come Seconda guerra d’indipendenza. E al destinatario toccò pagare ancora 25 soldi, 10 per il transito elvetico e 15 per quello austriaco. Il documento è approfondito in una delle rubriche tenute dallo stesso Paolo Vaccari, “Francobolli dell’800 e del ‘900”.

Tra gli altri argomenti, ci si sofferma su letteratura classica (autore: Fabio Bonacina), rapporti tra Lombardo-Veneto e Due Sicilie (Lorenzo Carra) o Francia (Massimo Moritsch), variazioni tariffarie di Pontificio (Massimo Manzoni), lettere viaggiate tra Napoli e Messina con i vapori commerciali partenopei (Francesco Lombardo) e tra Sardegna ed America attraverso la mediazione di Londra (Mario Mentaschi), “Cupoloni” vaticani (Giovanni Fulcheris), interi postali dopo l’8 settembre 1943 (Luigi Sirotti).

Un volume a parte offre l’indice analitico che, in altre 128 pagine, elenca per argomento, autore e rivista quanto pubblicato dal 1989 al 2013 compreso.

Il documento che campeggia in copertina, spedito da Parma a Mantova transitando dalla Svizzera a causa della Seconda guerra d’indipendenza
Il documento che campeggia in copertina, spedito da Parma a Mantova transitando dalla Svizzera a causa della Seconda guerra d’indipendenza
Da un quarto di secolo al servizio dei collezionisti
Gli elenchi di quanto pubblicato tra il 1989 ed il 2013
L’editoriale (file pdf)
           


Cartoline d’artista, ma per tutti
12 Dic 2013 19:21 - APPUNTAMENTI
Secondo appuntamento con il progetto firmato dall’Osservatorio fotografico di Ravenna. Domani sera la presentazione

Doppio appuntamento, a Ravenna, con le cartoline: da una parte la consueta manifestazione “Romagna”, firmata dal Circolo filatelico numismatico “Dante Alighieri” e prevista per il 14 dicembre. Ma già domani interverrà, con una proposta diversa, il locale Osservatorio fotografico, che firmerà “Saluti da Ravenna”. Il ritrovo è per le ore 18.30 al teatro Rasi, in via di Roma 39.

Il progetto, giunto alla seconda edizione, è ideato e curato da Silvia Loddo, realizzato in collaborazione con Ravenna 2019 città candidata capitale europea della cultura.

Il punto di partenza sono cartoline d’artista raffiguranti la zona, realizzate da Luca Di Giorgio (si è concentrato sulle vedute aeree), Roberta Galassini (ha ricostruito delle mappe immaginarie inerenti il luogo), Marcello Galvani (ha spaziato sulla Romagna), Guido Guidi (ha reso disponibile una serie di facciate realizzate all’inizio degli anni Settanta) e Theo Volpatti (suo è il souvenir visivo dei lidi). Il progetto grafico porta il nome di Emilio Macchia, che si è occupato pure di un messaggio di saluto in vernacolo.

Non sono, però, solo reperti da mostrare, magari sotto ad un vetro protettivo: chi si recherà all’incontro potrà, al solo costo del francobollo, riceverne una in copia e spedirla a piacere. Dal giorno 16, inoltre, saranno disponibili per l’acquisto presso lo stesso teatro nonché le librerie del Museo d’arte (via di Roma 13), Liberamente (viale Alberti 38) e Longo (via Diaz 39). Il prezzo di vendita è stato fissato a 2,00 euro all’unità; complessivamente i soggetti sono trenta.

“Nonostante sia spesso sostituita dagli effimeri ricordi digitali inviati attraverso i moderni sistemi di mms”, la cartolina -commentano i promotori- “continua a rappresentare un importante mezzo di diffusione dell’immaginario di paesaggi e città; e resta uno dei souvenir più ricercati non solo dai collezionisti ma anche da molti artisti e fotografi”.

Il progetto “vorrebbe riflettere su quali sono oggi i meccanismi di produzione e circolazione di questo oggetto-ricordo e sull’immagine che veicola, indagando le possibilità di traduzione «in cartolina» della città”. L’obiettivo è capire “come un fotografo si confronta oggi sia con l’immagine contemporanea della città che con quella diffusa nelle cartoline storiche e dalla tradizione della veduta urbana, che a Ravenna risale al fondamentale lavoro di documentazione svolto per anni dal disegnatore, scenografo e fotografo Luigi Ricci (1823-1896)”.

Un approccio con le cartoline che va oltre il loro ruolo postale, senza tuttavia trascurarlo
Un approccio con le cartoline che va oltre il loro ruolo postale, senza tuttavia trascurarlo
La proposta del Circolo filatelico numismatico “Dante Alighieri”
“Saluti da Ravenna” - La prima edizione
           


Prato 4 - I dubbi di Riccardo Mazzoni
12 Dic 2013 16:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo l’apertura dell’ufficio postale rivolto principalmente alla comunità cinese, l’interrogazione del senatore

Due giorni fa l’apertura dell’ufficio postale Prato 4; ieri il deposito, al Senato, di un’interrogazione parlamentare a risposta scritta dedicata all’argomento. È firmata da Riccardo Mazzoni, appartenente al gruppo Forza Italia - Il popolo della libertà.

Il servizio -ricorda l’autore nel testo- “è concepito per far fronte specificatamente alle esigenze della comunità cinese”; è previsto uno spazio di duecento metri quadrati complessivi “con personale cinese, con idiomi cinesi e un percorso studiato per venire incontro alle esigenze della clientela cinese di Prato; la sede è definita da Poste italiane come «il nuovo ufficio mono-etnico»”.

“Dalle poche informazioni filtrate dall’azienda, all’interno della filiale ci sarà «una grande attenzione alla comunità orientale» con dipendenti cinesi, ma anche brochure e volantini scritti con idiomi in cinese”. L’idea -prosegue- “è nata in seguito alla chiusura della sede di via Filzi, dove la grande presenza di cinesi aveva creato diverse difficoltà costringendo Poste italiane ad adeguarsi, dotandosi di traduttori agli sportelli”.

Poi, la domanda, rivolta al ministro dell’Economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni, il cui dicastero detiene il cento per cento del capitale di Poste italiane, e al ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge. Per sapere se “non ritengano che questa, a giudizio dell’interrogante, improvvida iniziativa non sia discriminatoria degli utenti italiani e di tutte le altre etnie presenti nella realtà pratese, e se non vada nella direzione esattamente opposta a quell’auspicato percorso di integrazione della comunità cinese, da sempre ritenuta, a parere dell’interrogante, molto chiusa e restìa ad imparare la lingua italiana e ad aprirsi al confronto” con la città che la ospita.

Anche il pannello con gli orari è scritto in italiano e cinese mandarino
Anche il pannello con gli orari è scritto in italiano e cinese mandarino
Il Prato 4: l’annuncio dell’apertura…
…e le caratteristiche della sede
           


Il lago di Garda visto da Oreste Cagno
12 Dic 2013 13:30 - LIBRI E CATALOGHI
Lo… guardo, però, è particolare. Lo dimostra il suo studio “Storia postale benacense - Appunti e documenti”
Tre paesi ed una strada
Tre paesi ed una strada

Una storia d’altri tempi: è quella dei paesi che, sostanzialmente, “per secoli hanno avuto il lago di Garda come unico mezzo di comunicazione con il resto del mondo”. Dovendosi ingegnare per raggiungerlo, magari poiché sopraelevati rispetto al livello dell’acqua e in mancanza di carrozzabili. Era il problema di Tignale (escluso Prato della Fame) e Tremosine (a parte Campione), non di Limone.

In ogni caso, i tre centri hanno un passato da raccontare, e l’hanno raccontato grazie ad Oreste Cagno. Suo è il libricino “Storia postale benacense - Appunti e documenti” (40 pagine con illustrazioni a colori, senza indicazioni di prezzo).

L’occasione editoriale è stata data da un anniversario: il secolo della strada che collega Vesio, Pieve e Porto. “Questo studio -aggiunge il presidente della Comunità montana parco Alto Garda Bresciano, Davide Pace- è un piacevole «itinerario» che, attraverso l’esame di documenti, rivela alcuni aspetti significativi della comunicazione postale” riguardante la zona. Non a caso, la Comunità ha promosso la pubblicazione per “accrescere la consapevolezza di appartenere a una realtà territoriale ricca di peculiarità, attraverso il recupero della propria memoria”.

L’autore ha operato cominciando con le prefilateliche. Significativo è l’apporto iconografico, affidato principalmente alle cartoline: d’altro canto, l’area -almeno nei tempi recenti- è turistica e queste testimonianze non mancano.

           


Poste Italiane e la filatelia: un legame tra arte, storia e cultura tutto da collezionare
12 Dic 2013 09:49 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Per gli appassionati di filatelia sono arrivate le collezioni 2013: il quaderno, l’album e il libro dei francobolli

La Filatelia non è solo un hobby, è passione per l’attualità, per la storia e per le nostre radici: un forte richiamo culturale e, perché no, anche un vero e proprio investimento economico.

L’offerta filatelica di Poste Italiane nel corso degli ultimi anni è diventata sempre più ampia e con l’approssimarsi della fine dell’anno sono disponibili sia l’Album filatelico 2013, una raccolta presentata in una confezione pregiata che contiene la serie completa dei francobolli emessi nel corso dell’anno, le relative buste del giorno di emissione e i bollettini illustrativi, sia il Quaderno dei francobolli. Da non perdere inoltre il classico Libro dei francobolli che contiene tutti i francobolli emessi nel corso dell’anno corredati da illustrazioni e da utili informazioni per il collezionista, nonché dalla riproduzione del relativo annullo del giorno di emissione.

Le raccolte filateliche sono disponibili presso tutti gli “Spazio Filatelia”, negli Uffici Postali in cui è presente lo sportello filatelico e sul sito poste.it. Possono essere acquistati, su ordinazione, anche presso tutti gli Uffici Postali.

Campagna collezioni filateliche 2013
Campagna collezioni filateliche 2013
Sito Poste Italiane
           




I resti di don Bosco a Venezia
12 Dic 2013 06:47 - NOTIZIE DALL'ITALIA
E scatta l’annullo. Sarà impiegato oggi, dalle 10 alle 14, nei pressi della Basilica di san Marco
Annullo per la tappa veneziana
Annullo per la tappa veneziana

Il bicentenario della nascita scoccherà solo il 16 agosto 2015 (avvenne in quello che ora si chiama Castelnuovo Don Bosco, paese in provincia di Torino), ma i devoti si stanno già preparando.

Anche dal punto di vista postale. Non a caso, oggi, è attesa a Venezia l’urna con i resti di san Giovanni Bosco ed un annullo sottolineerà la tappa. L’appuntamento per la bollatura è nei pressi della Basilica di san Marco, dalle ore 10 alle 14.

“È un grande avvenimento per noi, per tutta la famiglia salesiana e per l’intero movimento”, dice il rettor maggiore don Pascual Chávez Villanueva, riferendosi al giro di boa storico. “Richiede un intenso e profondo cammino di preparazione, perché risulti fruttuoso per tutti noi, per la Chiesa, per i giovani, per la società”.

Nella circostanza, ecco appunto la peregrinazione delle reliquie che, tra il settembre del 2013 ed il marzo del 2014, gireranno le ispettorie; l’itinerario è stato annunciato con un nome evocativo: “Don Bosco è qui”.

Il 16 agosto 2015 scoccherà il bicentenario dalla nascita di don Giovanni Bosco
Il 16 agosto 2015 scoccherà il bicentenario dalla nascita di don Giovanni Bosco
Per saperne di più
           


Ugl - Il Governo spieghi contenuti e modalità
11 Dic 2013 22:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La reazione della sigla sindacale rispetto al programma riguardante Poste, accennato questa mattina da Enrico Letta
La richiesta di un confronto
La richiesta di un confronto

Questa mattina, alla Camera dei deputati, l’annuncio del presidente del Consiglio, Enrico Letta, riguardante la partecipazione del personale di Poste italiane all’azionariato e l’apertura del capitale societario. Obiettivi che il premier ha messo in agenda nel 2014.

E questa sera la reazione da parte di uno dei sindacati attivi nel settore, l’Ugl comunicazioni.

“Pur essendo la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa una ferma convinzione della nostra organizzazione, ci preoccupa -dichiara il segretario generale, Salvatore Muscarella- l’ipotesi… di aprire il capitale” ai privati. Allo stato attuale, la società “è una delle poche aziende in salute di questo Paese ed abbiamo fin troppe esperienze di privatizzazioni messe in atto al solo fine di fare cassa, che poi non hanno portato altri reali benefici”.

“È urgente quindi che il Governo convochi tutte le parti interessate per spiegare i contenuti e le modalità di attuazione di questa proposta”.

Le dichiarazioni di Enrico Letta alla Camera
           


Il Club philatélique postal international diventa Postal club
11 Dic 2013 19:42 - DALL'ESTERO
La decisione presa all’ultima assemblea generale. Nel consiglio direttivo, ora figurano due italiani: Alessandro Agostosi e Nicola Burdiat
Il Postal club è prossimo ai vent’anni
Il Postal club è prossimo ai vent’anni

Da Club philatélique postal international al più snello Postal club. È una delle novità che giungono dal sodalizio, riunitosi di recente a Parigi per la sua sesta assemblea generale triennale.

La scelta -viene spiegato- è stata adottata “al fine di semplificare le relazioni esterne”, mentre la denominazione ufficiale resta la precedente.

Fondata nel 1994, l’associazione aveva come scopo riunire i filatelisti occupati nel settore delle telecomunicazioni. Poi, però, ha aperto le porte a tutti gli operatori, attivi sia nella filatelia (commercianti, stampatori, giornalisti…) sia nella comunicazione. Ora persino i semplici appassionati non impegnati nei precedenti ambiti possono aderirvi (il costo annuo è di 11,00 euro; informazioni alla e-mail contact@philatelic-postal-club.org).

Adesso raggruppa oltre duecento membri, provenienti da ventiquattro Paesi; Jean-François Logette, che è stato confermato quale presidente, ha fissato l’obiettivo di raggiungere quota trecento per il 2016. Nell’attuale consiglio di amministrazione figurano pure due italiani, Alessandro Agostosi (è uno dei tre vicepresidenti) e Nicola Burdiat (consigliere tecnico). Operano insieme ad altri delegati provenienti da Belgio, Francia, Marocco, Romania, Slovacchia e Svizzera, mentre la Turchia partecipa al collegio dei revisori.

Nero su bianco per i principali impegni futuri: lungo il 2014, nel ventesimo anniversario, organizzerà un seminario ad alto livello sugli interi postali sempre nella Ville Lumière e la visita ad una officina cartevalori; nel 2015 svilupperà un percorso così da aiutare i soci nelle loro ricerche di materiale per le collezioni ed organizzerà un viaggio all’esposizione internazionale di Londra “Stampex 2015”. Infine, nel 2016, si raggiungerà “New York 2016”.

Così nel 2010
ll sito di riferimento (in inglese e francese)
           




Ed il ministro inciampa sulle competenze del ministero
11 Dic 2013 16:38 - EMISSIONI ITALIA
Flavio Zanonato su Twitter: “le Poste italiane emetteranno un francobollo per ricordare Enrico Berlinguer”. L’attività di emissione, però, spetta al suo dicastero

Le comunicazioni, si sa, negli ultimi decenni sono evolute ed evolvono velocemente. Si fa notare, perciò, l’azione compiuta oggi dal ministro allo Sviluppo economico (quindi competente pure per il settore delle comunicazioni) Flavio Zanonato.

Per annunciare la -formalmente sua- decisione di emettere l’anno prossimo un francobollo per Enrico Berlinguer a trent’anni dall’improvvisa scomparsa, ha sottoscritto un… tweet. Come dire uno strumento nato nell’Ottocento e che ha vissuto il momento di suo massimo fulgore nel Novecento ora viene promosso attraverso un altro mezzo, fra quelli introdotti molto più di recente.

Lapidario il testo, anche perché deve essere contenuto nei 140 caratteri. Dove, però, incappa in una svista, grave per essere il responsabile apicale. Nel 2014 -si legge- “le Poste italiane emetteranno un francobollo per ricordare Enrico Berlinguer nel trentennale della morte”.

In realtà è allo Stato -quindi al dicastero alla partita- che spetta il compito di emettere le cartevalori postali. Lo conferma, ad esempio, il contratto di programma sottoscritto tra lo stesso Mise e l’operatore. L’articolo 10 recita che “la formulazione dei programmi di emissione delle cartevalori postali è, nel rispetto delle disposizioni vigenti, di esclusiva competenza del ministero dello Sviluppo economico. La società (Poste italiane, ndr) cura la loro distribuzione e commercializzazione”. Quest’ultima, “ricevuto il programma, sottopone tempestivamente al ministero le proprie motivate proposte circa la data di emissione, la tiratura ed il valore nominale di ciascun francobollo o intero postale, sulla base delle esigenze inerenti all’espletamento del servizio postale nonché al mercato filatelico”.

Dietro alla proposta di rendere omaggio al leader del Partito comunista italiano, anche una petizione diffusa via web.

Il tweet del ministro con la… topica
Il tweet del ministro con la… topica
Le emissioni del 2014 presentate da “Vaccari news”
Il contratto di programma sottoscritto da Mise e Poste in vigore
La petizione per l’omaggio ad Enrico Berlinguer
           


Nella stanza dei bottoni di Poste anche i lavoratori
11 Dic 2013 14:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’ha annunciato oggi il presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta. Per il 2014 l’apertura del capitale e la partecipazione del personale all’azionariato
Il presidente Enrico Letta oggi a Montecitorio (immagine: Camera dei deputati)
Il presidente Enrico Letta oggi a Montecitorio (immagine: Camera dei deputati)

Il prossimo anno “studieremo con l’azienda e con i sindacati l’apertura del capitale di Poste e di altre aziende e la partecipazione dei lavoratori all’azionariato, permettendo loro rappresentanza negli organi societari. È un’esperienza unica, un tentativo”, “ne parleremo insieme”. L’obiettivo è “sperimentare in Italia la «mitbestimmung» tedesca, destinato a influenzare in meglio le relazioni industriali, la partecipazione dei lavoratori e il modello di impresa nel nostro Paese”. Precisando che si tratta di dismettere quote non di controllo.

L’ha annunciato oggi il presidente del Consiglio, Enrico Letta, alla Camera dei deputati, dove si è recato per chiedere il voto di fiducia (poi accordatogli, ndr) dopo che il 2 ottobre è stata formata una nuova maggioranza politica, “meno larga nei numeri, più coesa negli intenti”.

Nel contesto, si è soffermato appunto sul nuovo piano di dismissioni, “un tema sensibile, troppi sono stati gli errori del passato, voglio rassicurarvi: nessuno di noi si sogna di svendere per fare cassa, io credo profondamente nel ruolo dello Stato, ma credo anche che lo Stato per essere credibile e funzionante non debba occuparsi di tutto; l’arrivo di capitali privati può essere un momento di svolta per iniettare risorse fresche, rilanciare la produzione, garantire lo sviluppo delle aziende coinvolte”.

Secondo il premier, il 2014 “sarà il primo anno col segno «più» dopo il buio della crisi; è un risultato non scontato”.

Privatizzazione di Poste - Un tema ricorrente nel tempo: nel 2012…
…2009…
…2007…
           


Un foglietto per il marengo
11 Dic 2013 11:55 - DALL'ESTERO
L’iniziativa dalla Svizzera: il francobollo che contiene ha un nominale pari a 6,00 franchi, è tondo ed in rilievo a ricordare la moneta. E poi…

Si chiama “Goldvreneli” ed è il foglietto che la Svizzera ha emesso il 5 settembre, una delle tante emissioni che si accavallano. Le aspettative erano probabilmente diverse, visto che si esortava gli interlocutori a darsi da fare per acquistarla prima che si esaurisse (a causa degli elevati costi di realizzazione -è il monito- è stata prodotta in una tiratura inferiore rispetto ai consueti standard). In realtà, è ancora disponibile ed una seconda tornata pubblicitaria che si è concentrata sull’iniziativa le ha concesso maggiore visibilità.

“Ha già sentito parlare del blocco speciale di vero oro?”, chiede il personaggio Franco Bollo nella réclame. “Ha destato enorme interesse in tutto il mondo, e non solo tra i collezionisti!”. Anche la scheda sul sito dell’operatore non aiuta a capire meglio: “Un blocco speciale davvero esclusivo, un’emissione unica per la Posta svizzera. Le sue caratteristiche lo rendono un pezzo da collezione particolarmente prezioso: per la sua realizzazione è stato usato vero oro”.

Francobollo, gadget, moneta? Difficile, basandosi solo su queste note, capire di cosa si tratta, anche perché il costo è di 6,00 franchi, pari al nominale… È rivolgendosi ad un dipendente parlante italiano che si comprendono meglio le cose: “È veramente utilizzabile per affrancare (ha anche un certificato di autenticità)”. Certo, il metallo è a 22 carati, ma il peso è talmente insignificante che non è indicato.

Dietro, la storia del “Vreneli”, come si chiama la moneta aurea da 20 franchi. È la più famosa del Paese, scrive il periodico rivolto ai collezionisti “La lente”. Venne prodotta in più versioni tra il 1897 ed il 1949. “Quello che un tempo era un prezioso regalo per il battesimo e un pezzo da collezione, negli ultimi decenni ha perso molto del suo lustro originario, principalmente a causa dei mutati interessi e valori. Ciononostante il marengo svizzero continua a preservare il suo charme e di recente, grazie all’aumento del valore dell’oro e all’insicurezza legata al mercato dei capitali, è tornato a essere un bene d’investimento ambìto”.

Quanto alla carta valore, vi ha lavorato Martine Dietrich, stampata in offset a quattro colori e lamina dorata. Il francobollo che contiene è perforato ed ha la forma di moneta, quest’ultima richiamata pure dal rilievo.

L’iniziativa postale è un omaggio al vecchio marengo d’oro
L’iniziativa postale è un omaggio al vecchio marengo d’oro
           




Il Piemonte raddoppia
11 Dic 2013 06:16 - APPUNTAMENTI
L’agenda dei prossimi giorni: due iniziative collezionistiche fissate a Torino e Bardonecchia, una a Ravenna e l’ultima a Chiari (Brescia)
Ravenna vara “Romagna 2013”
Ravenna vara “Romagna 2013”

Si avvicina il periodo delle festività, ma le iniziative rivolte ai collezionisti proseguono; tutte quelle segnalate per i prossimi giorni sono ad ingresso libero.

Il 14 dicembre, Torino ospiterà il 43° convegno commerciale voluto dall’Associazione piemontese amatori cartoline. Ospitato all’hotel Nh ambasciatori, in corso Vittorio Emanuele II 104, resterà attivo dalle ore 9 alle 16. Sui tavoli si tratterà di francobolli, cartoline, stampe, storia postale ed antiquariato minore. Nelle teche, invece, un percorso realizzato con Turinpolar e dedicato alle spedizioni polari. Si aggiungeranno l’annullo speciale e la cartolina, volti a celebrare il raid di Maner Lualdi, realizzato sessant’anni fa. È prevista, inoltre, l’elezione del nuovo delegato regionale della Federazione fra le società filateliche italiane.

Mezz’ora dopo, presso la media “Damiano Novello” di piazza dei Caduti 2 a Ravenna, il Circolo filatelico numismatico “Dante Alighieri” aprirà la propria mostra (sempre solo il 14, 9.30-12.30 e 15-17.30), comprendente anche i disegni dei bambini a tema montagna. Organizzata per la “Giornata della filatelia”, s’intitola “Romagna 2013”. Alle 16 verrà presentato il libro omonimo (264 pagine, 30,00, molte le immagini): curato da Mauro Dalla Casa e Giorgio Piccino, propone ricerche ed aspetti inediti di storia postale, cartofilia e numismatica della città e della provincia. In programma altresì l’obliterazione commemorativa.

Dal 15 al 22 toccherà a Chiari (Brescia), dove la sezione locale del Club alpino italiano ed il Circolo collezionisti firmeranno “Montagna in miniatura”. Si tratta di una mostra di fotografie e cartoline (una cinquantina di pannelli riguardanti rifugi delle valli bresciane dagli inizi del Novecento fino agli anni Settanta), ambientata al Museo della città, in piazza Zanardelli. Sarà raggiungibile nelle fasce 9-12 e 14-17. Pronti, il 15, un manuale e ben quattro cartoline.

Infine, ancora il Piemonte, questa volta Bardonecchia (Torino). Pure in questo caso sotto all’ombrello della “Giornata”, è stato indetto un concorso di disegno sul tema del terzo centenario dei Trattati di Utrecht, quando l’alta val di Susa passò ai Savoia; coinvolte le seconde medie di Bardonecchia, Oulx e Sestriere. La conseguente rassegna si svolgerà il 19 dalle 10 alle 16. Allestita al palazzo delle Feste di piazza Valle Stretta 1, proporrà gli elaborati dei ragazzi partecipanti e due collezioni filateliche, inerenti Babbo Natale ed una collettiva infantile. L’annullo e la cartolina impiegheranno i bozzetti risultati vincitori. A lavorarvi, la sezione filatelica Cedaf-Fiat e l’Associazione circoli e sezioni filateliche Torino e provincia.

Manifestazioni… annullate
Manifestazioni… annullate
Maner Lualdi ricordato, l’estate scorsa, pure a Milano
Trieste: fino al 28 febbraio la mostra sull’ufficio postale di San Dorligo della Valle-Dolina
           


Articolo dell’Adnkronos. Per il francobollo dell’Adnkronos
10 Dic 2013 23:04 - EMISSIONI ITALIA
Pubblicato oggi, riguarda il 70 centesimi uscito nel mezzo secolo dell’agenzia di stampa; raccoglie i commenti di alcuni protagonisti del mondo collezionistico
L’agenzia di stampa compie mezzo secolo
L’agenzia di stampa compie mezzo secolo

Se ci si impegna, anche la semplice novità può far parlare di sé, nel momento in cui il beneficiato si sente orgoglioso e fa quanto in suo potere per comunicare il tributo riconosciutogli dallo Stato. Naturalmente, lo fa come può: con una mostra, una cerimonia, inserendolo in altre iniziative… E l’azione spesso provoca curiosità ed interesse.

La cinquantenne Adnkronos l’ha fatto -oggi- nel modo più naturale per un’agenzia giornalistica: scriverne, chiedendo commenti ad alcuni rappresentanti del mondo collezionistico. Persone che, dunque, vedono il francobollo non solo come un oggetto da appiccicare sulla busta per pagarne la spedizione, ma per il suo significato multiplo: simbolico, culturale, storico, economico, artistico, promozionale…

“I francobolli, così come le agenzie di stampa -ha detto ad esempio la responsabile per la funzione filatelia di Poste, Marisa Giannini- sono lo specchio della società. Come le agenzie di stampa diffondono le notizie, così le Poste, attraverso i francobolli, fanno circolare messaggi e idee”. Dal 4 dicembre questa ideale unione tra il settore postale e quello dell’informazione è celebrata attraverso due milioni e mezzo di cartevalori da 70 centesimi.

L’articolo completo dell’Adnkronos
I dati del francobollo
Tra i casi virtuosi, quello firmato dalla Berlucchi
           


A Prato si parla cinese. Anche all’ufficio postale
10 Dic 2013 18:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Aperta oggi la nuova sede di via Borgioli 51/55; offre indicazioni pure in mandarino e sei sportelli dove vi è personale capace di interfacciarsi con la comunità asiatica
Indicazioni…
Indicazioni…

Vetrofanie all’entrata, cartellonistica per i vari servizi offerti dai sei sportelli, circuito di web tv con sottotitoli e spot, istruzioni per compilare i moduli. Fa un po’… impressione vedere pannelli e testi di Poste italiane scritti anche in cinese mandarino. Probabilmente, però, era necessario adottare tale misura, così da favorire (ed invogliare) la clientela, tagliando nelle tempistiche. Sia degli addetti, sia dei clienti.

Da oggi è una realtà: la sede rivolta principalmente alla comunità del Paese asiatico, Prato 4, collocata in Borgioli 51/55, è stata inaugurata. Perché l’iniziativa sia stata introdotta nella città toscana è presto detto: ospita molto probabilmente la più popolosa e importante immigrazione proveniente da tali latitudini e presente sotto le Alpi. Ed i suoi abitanti possono rivolgersi ad operatori e consulenti che comprendono l’idioma.

Dietro, il “Progetto multilingua”, nato nel 2008 con l’intento di favorire l’integrazione delle comunità straniere. Ad oggi sono oltre duecento gli addetti nelle diverse sedi presenti lungo lo Stivale in grado di parlare una o più lingue estere.

L’ufficio della chinatown è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, tra le ore 8.20 e le 19.05; il sabato chiude alle 12.35. Dispone inoltre di due postamat esterni per le operazioni di prelievo, pagamento bollettini, ricariche telefoniche e la fruizione dei servizi legati al conto.

…e pannelli scritti anche in cinese. Succede a Prato
…e pannelli scritti anche in cinese. Succede a Prato
L’annuncio dell’inaugurazione
Friuli-Venezia Giulia - La questione -avviata ora- dello sloveno
I rapporti di Poste italiane con Pechino
           




Lussemburgo - Ristrutturato il servizio
10 Dic 2013 16:40 - DALL'ESTERO
Il cambio comincia con il nome, passato da Postes et télécommunications a Post Luxembourg
Per la filatelia: il vecchio logo…
Per la filatelia: il vecchio logo…

Da Postes et télécommunications Luxembourg (realtà fondata nel 1842 e dal 1992 impresa pubblica completamente controllata dallo Stato) a Post Luxembourg. Anche il Granducato ha ripensato l’operatore ufficiale allineandosi, pure nel nome, all’attuale trend planetario.

Nel contesto dell’evoluzione nelle tecnologie e della crescente convergenza nei servizi di telecomunicazione -dice una nota- la struttura sin dal 2010 aveva cominciato a raggruppare i supporti di telefonia fissa e mobile, così da ottimizzarne la commercializzazione: era stato individuato un marchio, Luxgsm, che ora è apparso superato, se non altro per quel richiamo allo standard gsm.

Non si tratta di un semplice cambio della ragione sociale, ma di una riflessione per tutte le attività, che si riposizionano attorno ad un concetto unico. Scegliendo il termine Post, si è giunti ad un appellativo “semplice, moderno, internazionale, forte, senza artifici, portatore di senso per questo lavoro”. Chiarimenti pure sui colori, che riflettono l’integrazione dei due comparti: il tradizionale caratterizzato dal giallo e dal verde, le telecomunicazioni distinte per il blu; le curve rappresentano il legame permanente che si crea tra le persone e le organizzazioni. “Visualmente dinamico, l’emblema simbolizza anche la diversità”; il cerchio non completato richiama l’apertura, altro elemento considerato un valore.

All’interno del gruppo, Luxgsm è diventata Post telecom, mentre le restanti aree sono state ripensate in Post courrier (per il settore postale), Post finance (finanziario) e Post technologies (gestione delle infrastrutture e piattaforme tecniche).

Al tempo stesso, l’Office des timbres è stato ridenominato Post philately.

…ed il nuovo emblema sfoggiato nello stand alla recentissima “Monacophil”
…ed il nuovo emblema sfoggiato nello stand alla recentissima “Monacophil”
Il sito dell’operatore come si presenta ora (in francese, tedesco ed inglese)
           


Ed ora, il campo delle vacanze?
10 Dic 2013 14:17 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’iniziativa di Poste italiane: un “kit del turista” per assistere il visitatore prima, durante e dopo il viaggio
La promozione turistica, oltre al francobollo
La promozione turistica, oltre al francobollo

Le feste si avvicinano, e -nonostante la crisi- c’è chi pensa di lasciare per qualche giorno le città, così da vivere un periodo di riposo e scoperta. Nel contesto ecco Poste italiane, che si candida ad agire anche in tale settore, solleticando possibili interlocutori con il “kit del turista”. Viene presentato come un progetto per sviluppare l’offerta, che prevede l’approccio integrato fra ricettività, beni culturali, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, imprenditorialità. Naturalmente, utilizzando la rete e le strutture tecniche del gruppo, così da “fornire servizi a beneficio del turista in tutte le fasi del viaggio”.

L’obiettivo è accompagnarlo nella preparazione del tour con la pianificazione delle tappe attraverso un portale on-line, durante la permanenza (suggerita una carta legata a circuiti finanziari e logistici) e, al rientro, attraverso un sito di e-commerce nel quale possa ritrovare prodotti ed oggetti apprezzati durante la visita.

I dati macroeconomici dicono che nel mondo c’è un numero sempre maggiore di persone disposte a spendere per le vacanze: fra Cina e India sono oltre 250 milioni i potenziali clienti che si sommano ai cittadini dell’Europa, degli Stati Uniti e del Giappone. E l’Italia è sempre leader agli occhi del mondo per cultura, arte, ambiente, cucina, eccellenza agroalimentare, qualità ricettiva, raffinatezza nella moda e nel design. “È facile perciò immaginare quanto potrebbe crescere in positivo il conto economico… se istituzioni, aziende e realtà territoriali lavorassero insieme e ragionassero in termini di coordinamento e integrazione per garantire agli oltre 45 milioni di turisti stranieri che si recano in Italia un’accoglienza sempre più elevata”.

Insomma, per la società diretta da Massimo Sarmi servirebbe una strategia comune, in grado di garantire semplificazione amministrativa, monitoraggio qualitativo, sostegni all’avviamento di attività dedicate, facilità di accesso ai fondi comunitari ed a nuove soluzioni per la raccolta del capitale.

Poste italiane e le vacanze: “paccoweb”…
…il recapito personalizzato…
…la carta telefonica internazionale
           


Convocati gli Stati generali
10 Dic 2013 09:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’iniziativa è dell’Afip, che ha invitato i rappresentanti dei potenziali interlocutori il 21 gennaio a Roma
Il presidente Afip, Andrea Mulinacci
Il presidente Afip, Andrea Mulinacci

Degli Stati generali della filatelia se ne parla ormai da tempo, e adesso l’Associazione filatelici italiani professionisti, ossia il sodalizio che riunisce i commercianti, ha preso l’iniziativa. Proponendo per il 21 gennaio a Roma, dalle ore 10 alle 18, un primo incontro. Questo -dice la lettera di presentazione, firmata dal presidente Andrea Mulinacci e giunta ora ai potenziali partner- “a fronte della precaria situazione generale in cui riversa il mercato filatelico italiano”.

L’idea -dichiara lo stesso Mulinacci a “Vaccari news”- “è nata in seno al nostro consiglio direttivo per cercare di rilanciare il mercato”, coinvolgendo gli interlocutori più importanti. Lo scopo è affrontare insieme gli svariati problemi che in questo momento affliggono il comparto. “Per iniziare la discussione, noi porteremo la ricerca che facemmo alla fine del 2012”.

Costituisce il punto di partenza, insomma, “per una auspicabile fattiva collaborazione”, come si legge nella missiva. Suggerite eventuali relazioni su temi di particolare interesse.

All’appuntamento sono stati invitati due delegati per ogni macrorealtà attiva: ministero dello Sviluppo economico, funzione filatelia di Poste italiane, Ufficio filatelico e numismatico di San Marino (il nuovo nome dell’Aasfn), Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Poste magistrali, Associazione periti filatelici italiani professionisti, Borsa filatelica nazionale, Bolaffi spa (l’azienda non è più iscritta all’Afip), Federazione fra le società filateliche italiane ed Unione stampa filatelica italiana.

Stati generali - La proposta di Paolo Deambrosi nel 2012
Il precedente della Francia: se ne parlava già nel 2007
La ricerca sul mercato commissionata dall’Associazione dei professionisti
           




Cartoline augurali, però benefiche
10 Dic 2013 00:23 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Da oggi l’iniziativa di “Tv sorrisi e canzoni”: ventisei supporti da spedire per aiutare l’Associazione malattie del sangue. E poi, c’è l’asta con gli originali…
Ventisei cartoline augurali, un solo obiettivo: aiutare chi aiuta
Ventisei cartoline augurali, un solo obiettivo: aiutare chi aiuta

Cartoline augurali, però d’artista e soprattutto a scopo benefico, così da aiutare l’Associazione malattie del sangue. Finanziando l’inserimento di sei infermieri part-time di supporto alla struttura ematologica dell’ospedale milanese di Niguarda per l’intero 2014. È l’iniziativa che oggi verrà presentata dal settimanale “Tv sorrisi e canzoni”.

Il settimanale -spiegano dalla onlus- ha chiesto a venticinque tra gli interpreti più amati della televisione, della musica e del cinema di creare i supporti a tema natalizio. Ciascuno di loro ha messo a disposizione un disegno, una dedica, una vignetta, un messaggio elaborato in modo unico e personale.

Per sostenere il progetto è possibile acquistare il numero odierno del giornale, dove ve n’è una (complessivamente, sono ventisei); comprare le cartoline singole presso tremila edicole selezionate ed i negozi Mondadori aderenti (costo: 50 centesimi ciascuna); richiedere l’intera collezione effettuando un obolo ad Ams (minimo: 10,00 euro; recapiti: associazione@malattiedelsangue.org, telefono 02.64.25.891, sito www.shopforyou.it).

E poi, c’è l’asta con gli originali: le offerte si accetteranno fino al 16 dicembre. Anche in questo caso, l’intero ricavato sarà devoluto al sodalizio.

I personaggi coinvolti sono: Giovanni Allevi, Alessandra Amoroso, Biagio Antonacci, Manuela Arcuri, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Carlo Conti, Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Fiorello, Gabriel Garko, Giorgia, Michelle Hunziker, Alessia Marcuzzi, Emma Marrone, Marco Mengoni, Giovanna Mezzogiorno, Moreno, Massimiliano Morra, Giorgio Panariello, Gino Paoli, Paola Perego, Leonardo Pieraccioni, Vasco Rossi, Geronimo Stilton, più il Telegatto.

L’asta benefica con gli originali
           


A Prato sede… cinese
09 Dic 2013 20:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Poste italiane - Domani l’inaugurazione di un ufficio “specificamente dedicato alla comunità” del Paese asiatico

Un semplice caso: mentre il Friuli-Venezia Giulia (news precedente) deve confrontarsi con le nuove insegne in sloveno, Prato, domani, varerà il “primo ufficio postale dedicato alla comunità cinese”, come lo descrive una nota aziendale.

La città toscana -va ricordato- conta una delle più importanti emigrazioni fra quelle provenienti dal Paese asiatico e giunte in Europa; l’1 dicembre -altra coincidenza- ha registrato un rogo che ha provocato sette vittime e, forse, ha innescato una presa di coscienza per un nuovo rapporto con gli abitanti locali.

La sede coinvolta è il Prato 4: in precedenza si trovava in via Filzi 39/G, dove -scrive “La nazione”- “la grande presenza di persone cinesi aveva creato diverse difficoltà costringendo Poste italiane ad adeguarsi dotando gli sportelli di traduttori”. Adesso è stato ricollocato nella non troppo lontana via Borgioli 51/55. Attesa, magari, la disponibilità di pubblicazioni scritte nell’idioma orientale.

L’inaugurazione si svolgerà alle ore 11, presenti, per l’operatore, la responsabile dell’area territoriale Toscana-Umbria Tiziana Morandi ed il direttore della filiale cittadina Giuseppe Messina.

La sede cittadina più importante è in via Martini 54 (nella foto)
La sede cittadina più importante è in via Martini 54 (nella foto)
Le disposizioni diffuse dalla Regione Friuli-Venezia Giulia
Libri: la testimonianza di Angelo Ferracuti sulla Prato postale
           


Bilinguismo in Friuli-Venezia Giulia. Anche Poste coinvolta
09 Dic 2013 16:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il provvedimento, varato ora dalla Giunta regionale in ottemperanza ad una legge del 2001, riguarda insegne e toponomastica

Anche in Friuli-Venezia Giulia indicazioni bilingui, così da favorire la minoranza slovena. La Giunta regionale, presieduta da Debora Serracchiani, ha ripreso l’argomento. Il decreto che ora ha sottoscritto individua gli enti gestori e concessionari di servizi pubblici che, in base all’articolo 10 della legge 38/2001 (“Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia”), sono tenuti all’utilizzo dell’idioma nelle insegne e nella toponomastica. Il provvedimento si applica all’area di confine, dove la comunità slava è storicamente presente.

Accanto ad Anas, Autovie venete, Autostrade per l’Italia e Fvg strade, ai responsabili del trasporto pubblico locale, a Rfi-Rete ferroviaria italiana, Trenitalia, Aeroporto Fvg e Rai, tra gli interlocutori figura Poste italiane.

“Per la complessità progettuale, realizzativa e l’impegno finanziario richiesto” -spiegano da Trieste- il documento fissa una gradualità, “ma viene raccomandato fin da subito l’avvio degli interventi”.

Il riferimento -per quel che concerne Poste- potrebbe essere quanto accade in Valle d’Aosta, dove le indicazioni sono espresse anche in francese. Ben più profondo è l’approccio in Sud Tirolo, poiché pure moduli, annulli e francobolli che riguardano la zona contano, oltre che sull’italiano, sul tedesco.

Aosta - Una cassetta con testi anche in francese a La Thuile (foto: Beniamino Bordoni). In Sud Tirolo, tutte le indicazioni sono bilingui, pure per quel che concerne la modulistica
Aosta - Una cassetta con testi anche in francese a La Thuile (foto: Beniamino Bordoni). In Sud Tirolo, tutte le indicazioni sono bilingui, pure per quel che concerne la modulistica
La situazione tre anni fa
           




Un francobollo, una busta, un libro…
09 Dic 2013 13:07 - NOTIZIE DA VACCARI
L’idea e l’occasione per fare un dono originale o, più semplicemente, per concedersi un regalo
Il “Gronchi rosa”, un classico
Il “Gronchi rosa”, un classico

La tradizionale… corsa prenatalizia è entrata nel clou. “Perché -suggerisce il presidente della società, Paolo Vaccari- non regalare (o, più semplicemente, non regalarsi) un oggetto filatelico? Che sia un francobollo od un documento nella sua interezza, che sia un libro o un abbonamento ad una rivista -come il «Vaccari magazine»- dedicati alla nostra passione, è sempre un qualcosa di originale e in grado di distinguersi”.

“L’imbarazzo della scelta è ampio, per quel che riguarda i Paesi di origine, gli argomenti specifici ed i prezzi. Andando dall’omaggio sostanzialmente simbolico ad oggetti ben più impegnativi… Le opzioni di consegna garantiscono ancora dei margini per arrivare in tempo, ma è bene affrettarsi. Anche perché i nostri uffici chiuderanno dal 24 dicembre al 6 gennaio inclusi”.

Gli ordini che giungeranno durante le vacanze -conclude- “saranno evasi alla riapertura, tenendo presente la data di arrivo, dettaglio importante soprattutto per i reperti unici”.



L’idea: un abbonamento per il 2014 al semestrale “Vaccari magazine”
L’idea: un abbonamento per il 2014 al semestrale “Vaccari magazine”
Le due… anime dell’azienda: filatelia…
…e editoria
Per chi mira più in alto
           


Da Foligno a Milano
09 Dic 2013 09:18 - APPUNTAMENTI
Fino al 12 gennaio, palazzo Marino ospiterà il dipinto di Raffaello il cui nome richiama la cittadina umbra. Lo stesso ripreso l’anno scorso sotto forma di foglietto dal Vaticano
Il francobollo, dettaglio del foglietto…
Il francobollo, dettaglio del foglietto…

Protagonista -ma è solo un esempio- del foglietto dedicato l’1 marzo 2012 dal Vaticano a Raffaello, il dipinto “Madonna di Foligno” è esposto a Milano, dal vero. Ospite di palazzo Marino, in piazza della Scala, fino al 12 gennaio.

L’opera -spiega lo sponsor, ossia Eni che da sei anni promuove iniziative analoghe- è giunta a Milano per la prima volta.

L’esposizione è pensata per dare ad un pubblico vasto ed eterogeneo “la possibilità di approfondire la relazione con un’opera straordinaria; la mostra è infatti integrata da un’attenta attività didattica e di coinvolgimento - in sala, sul web e attraverso eventi di accompagnamento”. La società, in questo modo, “ribadisce il valore della cultura come elemento di dialogo con il territorio” dichiara l’amministratore delegato, Paolo Scaroni.

“È uno degli apici della pittura universale”, aggiunge il direttore dei Musei vaticani, Antonio Paolucci. Documenta il momento storico nel quale l’autore, all’incirca tra il 1511 ed il 1513, incontra il colore veneziano. “Non si può essere più bravi di così. Oltre non è possibile andare nella rappresentazione della Bellezza”.

Il dipinto venne commissionato dal segretario di papa Giulio II, Sigismondo de’ Conti, come pala d’altare per la chiesa che porta il nome di santa Marina in Aracœli a Roma. Trasferito presso il convento dei santi Anna e Francesco a Foligno (Perugia), venne requisito dai francesi e portato a Parigi, dove la pellicola pittorica fu trasferita dalla tavola alla tela.

Maria ed il Bambino appaiono dentro un grande nimbo dorato, circondato da una corona di cherubini che prendono la forma delle nuvole. In basso, da sinistra, sono raffigurati Giovanni Battista, Francesco d’Assisi, il committente e Girolamo. Al centro un putto regge una tabula ansata senza alcuna scritta. Sullo sfondo, un piccolo abitato ed un elemento luminoso che cade su una singola casa “hanno interessato a lungo gli studiosi che hanno tentato l’identificazione della località e hanno ipotizzato l’allusione a un fenomeno celeste”.

L’esposizione, curata da Valeria Merlini e Daniela Storti, offre anche supporti video, pensati per approfondire la conoscenza dell’argomento e migliorare la fruibilità della visita da parte del pubblico.

L’accesso è gratuito e possibile tutti i giorni, anche a Natale e Capodanno, in genere dalle 9.30 alle 20 con l’ultimo ingresso alle 19.30; di giovedì chiusura alle 22.30 e porte aperte fino alle 22; il 24 ed il 31 dicembre fino alle 18.

…e il dipinto di Raffaello, noto come “Madonna di Foligno” (foto: © Governatorato Scv, direzione dei Musei)
…e il dipinto di Raffaello, noto come “Madonna di Foligno” (foto: © Governatorato Scv, direzione dei Musei)
L’emissione del 2012
L’opera presentata dai Musei vaticani
L’iniziativa dell’Eni sul web
           


In Francia il servizio a 3D
09 Dic 2013 00:57 - DALL'ESTERO
Al via il test, che rende disponibile al pubblico la nuova generazione di stampanti: si realizza un file, viene consegnato un oggetto

Ecco un settore al quale Poste italiane non si è ancora interessata. A soffiarle il primato, ci ha pensato la “sorella” d’oltralpe, la francese La poste, che per il capitolo ha coinvolto lo specialista Sculpteo.

In alcuni uffici postali (per ora solo tre: il Boulogne-Billancourt Hôtel de ville, il Parigi Bonne nouvelle ed il Parigi La Boétie) si è investito nel 3D, ed ora si sta provando il servizio. Prevede il supporto del pubblico con personale formato e poi la stampa a tre dimensioni, avvalendosi di procedure quali stereolitografia e sinterizzazione. Un’inedita fase sperimentale dalla durata di sei mesi -è il commento che giunge dagli sportelli- per concepire, attraverso proprio materiale o lavorando su quello messo a disposizione dall’operatore, e realizzare oggetti in resina, plastica, ceramica, alluminio… Una volta progettati, tempo qualche giorno e potranno essere ritirati o spediti.

L’esito? Magari il modello per un intervento di architettura, la ricerca scolastica, il prototipo riguardante un incarico di design. Oppure, il pensiero originale, come un porta smartphone in vista del Natale!

Alle Poste francesi si saggia l’ultima generazione di stampanti, quella che crea gli oggetti
Alle Poste francesi si saggia l’ultima generazione di stampanti, quella che crea gli oggetti
           




Vittorio Emanuele III si racconta
08 Dic 2013 00:49 - LIBRI E CATALOGHI
Le memorie private del sovrano, tratte da un suo diario autografo, confrontate con la storia pubblica
Le memorie private di un sovrano
Le memorie private di un sovrano

Conoscere di più la persona per capire meglio il periodo nel quale ha vissuto. Obiettivo ragionevole nel momento in cui il titolare dell’indagine ha pesantemente influenzato la sua epoca. Come Vittorio Emanuele III, al quale è dedicato il saggio “Sì, è il re - Le memorie private di un sovrano”.

Prodotto da Nova charta (216 pagine, 60,00 euro), “nasce dal ritrovamento dell’unico diario autografo ad oggi conosciuto”, estratto di quei più famosi registri dei quali nel tempo si è perduta la traccia. È “un modesto quadernetto a righe dalla copertina in cartone azzurro”, redatto “in stile telegrafico”, annota nella premessa l’editore Vittoria de Buzzaccarini. Comincia dall’1 giugno 1896, quando il protagonista incontra la futura moglie Elena, e si chiude il 24 ottobre 1946, per le nozze d’oro.

Gli autori del libro, Francesco Perfetti, Francesco Rapazzini ed Anna Rita Guaitoli, approfondiscono la figura soprattutto nel suo aspetto intimo, pur ricordandone il lato ufficiale. Aiutati, in questo, dalle perizie calligrafiche che attingono anche a diverse epistole, in particolare sue e della madre Margherita.

La parte iconografica, con immagini in bianco e nero ed a colori, lascia molto spazio agli appunti originali e alle foto provenienti dall’archivio di casa Savoia, affiancati dalle storiche copertine firmate dalla “Domenica del corriere” e dalla “Tribuna illustrata”. Come dire: gli stessi eventi letti dall’uomo e dal Paese su cui regnava.

Curioso un aspetto, attribuito alla consorte: “ogni giorno il corriere recapitava una grande borsa di cuoio, chiamata «la bolgetta», carica di lettere di richieste disperate”; erano vagliate da lei con l’aiuto di collaboratori. Ciononostante, le sue missive sono piuttosto rare, poiché furono distrutte per volontà della stessa mittente.

L’iniziativa editoriale si colloca nell’ambito del progetto “Salviamo una biblioteca”; intende far conoscere raccolte di grande valore bibliografico e storico-documentario conservate e spesso celate in realtà, pubbliche e non.

“Sì, è il re” (acquista)
La scheda con l’indice
           


Bruno Crevato-Selvaggi presidente Aep
07 Dic 2013 19:19 - DALL'ESTERO
La nomina in seno all’Académie européenne de philatélie concretizzata oggi a Monaco

Chiusa oggi pomeriggio “Monacophil 2013”, è il momento dei bilanci. Ed uno è significativo: nell’ambito della manifestazione, questa mattina si è tenuta l’assemblea dell’Académie européenne de philatélie, che ha provveduto ad eleggere il nuovo presidente per il prossimo triennio. È Bruno Crevato-Selvaggi, già fra i tre vice del precedente consiglio direttivo e che succede al belga Hendrik Slabbinck.

“È una fiducia -dice il diretto interessato- per cui ringrazio di cuore tutti i soci, un incarico di cui sono fiero e che cercherò di svolgere al meglio, nella continuità con il precedente mandato”. Questo pur considerando “alcune novità che ritengo interessanti” e “nel segno della filatelia europea di alta qualità che è il tratto distintivo della nostra Accademia”. Nel consiglio direttivo è stato confermato l’altro connazionale che già vi apparteneva, cioè Alessandro Agostosi.

Il sodalizio nacque nel 1977, con l’obiettivo di riunire gli specialisti del settore ma anche in marcofilia, maximafilia e cartofilia. Senza trascurare commercianti, autori di cataloghi, redattori e presidenti di federazioni. Lo scopo è agevolare gli incontri tra i diversi attori, farli conoscere ed interagire. Una cinquantina scarsa i Paesi presenti, del Vecchio continente e non. Una ventina abbondante gli iscritti italiani.

Il prossimo incontro si terrà domenica 22 giugno, alle ore 12 a Parigi, nell'ambito del “Salon du timbre”.

Testo aggiornato l’8 dicembre 2013.

Presidenza - Il passaggio del testimone, da Hendrik Slabbinck (a sinistra) a Bruno Crevato-Selvaggi
Presidenza - Il passaggio del testimone, da Hendrik Slabbinck (a sinistra) a Bruno Crevato-Selvaggi
Il programma di “Monacophil”
Il sito dell’Académie européenne de philatélie (in francese ed inglese)
           


Giuseppe Verdi avvia la nuova stagione
07 Dic 2013 16:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Alle 18 la prima alla Scala, annunciata con un annullo. Verrà ripresa l’opera “La traviata”
Al via una nuova stagione
Al via una nuova stagione

Oggi Milano festeggia il suo santo patrono, Ambrogio, e tradizione vuole che il teatro della Scala ospiti la serata inaugurale della nuova stagione. Chiudendo le celebrazioni per Giuseppe Verdi e Richard Wagner.

L’appuntamento è per le 18, quando comincerà “La traviata”, melodramma in tre atti ideato dal “cigno di Busseto”. Durerà complessivamente per 3 ore e 10 minuti, venendo replicato sino al 3 gennaio. Il direttore è Daniele Gatti, mentre di regia e scene se n’è occupato Dmitri Tcherniakov. L’opera vede coinvolte, fra l’altro, Diana Damrau (nel ruolo di Violetta Valery), Giuseppina Piunti (l’amica Flora Bervoix) e Mara Zampieri (la serva Annina). Da sempre -commentano dietro al palco- “fa tremar le vene e i polsi”. Per essere Violetta, “ci vogliono più voci e più anime in un solo cuore di soprano. La tedesca Diana Damrau, la più famosa Violetta dei nostri tempi, ha intuizione drammatica, presenza, carattere e «voci» in regola per un personaggio vivo e dolente fino all’ultimo sospiro”.

Lo spettacolo è stato annunciato con un annullo, che questa volta non cita direttamente il titolo del lavoro. Rappresenta, comunque, un’ulteriore tappa di un percorso marcofilo che negli ultimi mesi si è rivelato ricco.

Esattamente un anno fa l’apertura delle celebrazioni
Tra le altre opere citate in questi mesi, l’“Aida”…
…e il “Don Carlo”
           




Chiedi la firma anche sul venditore
07 Dic 2013 14:53 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Serietà, competenza, professionalità, e garanzie di acquisto, vendita e assistenza: ecco ciò che garantisce l’Associazione Filatelisti Italiani Professionisti
Il marchio AFIP è garanzia
Il marchio AFIP è garanzia

Il Commerciante Filatelico è il partner ideale per ogni Collezionista, aiuta a sviluppare le raccolte con una Consulenza Professionale, diventa il collaboratore essenziale alla passione che ognuno mette nella propria collezione.

I Professionisti della Filatelia sono Commercianti, Editori di Cataloghi e Album, Produttori di Accessori che lavorano con passione, esperienza e coscienza.

L’A.F.I.P. (Associazione Filatelisti Italiani Professionisti) raccoglie la maggioranza di queste professionalità, garantendo i Collezionisti con regole di lavoro e un rigido Statuto che impediscono l’accesso a chi non operi secondo seri principi.

Filatelia è cultura, divertimento e anche una forma di risparmio. Anche perché è alla portata di tutti, “muove” un mercato che coinvolge milioni di persone. Ogni Collezione ha un “valore”, anche economico (grande o piccolo che sia).

I Professionisti Filatelici hanno qualcosa che li contraddistingue e che è sempre bene non sottovalutare: uniscono alla passione e competenza nel campo anche coscienza commerciale e fiducia nel futuro. E non a caso la Filatelia è la forma di Collezionismo più diffusa al mondo. Non esiste altro campo con operatori in tale numero e di questa qualità.

In Filatelia, abusivi, mercanti improvvisati, venditori anonimi via internet possono creare danni gravissimi alle collezioni (e alle tasche) di chi incontra la persona sbagliata. Solo un serio Professionista, sempre rintracciabile, con una esperienza di anni, e che garantisce ciò che vende, può dare piacere nel coltivare questo nostro bellissimo hobby!

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La tua assicurazione di collezionista
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“Bollato” dal 1974
07 Dic 2013 01:29 - NOTIZIE DALL'ITALIA
“L’annullo”, il periodico dell’Ancai, ormai prossimo al quarantennale. Intervista al suo ideatore, Italo Robetti
Testimone di quattro decenni: Italo Robetti
Testimone di quattro decenni: Italo Robetti

“Qui si fa un discorso serio o si muore!” È in questo modo che, quarant’anni fa, l’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani annunciava una svolta nelle attività interne. Fra le idee -si legge nel numero 0, del novembre-dicembre 1973- “creare una nostra pubblicazione, per ora sotto forma di circolare-notiziario a frequenza bi-trimestrale, per dare ai soci un qualche cosa di esclusivamente «marcofilo». Non più ospitati marginalmente sulle riviste filateliche ma dalla prima all’ultima pagina annulli… annulli… e poi ancora annulli!”.

Nacque così -era il 1974- “L’annullo”, il bollettino interno che tuttora tiene in collegamento i soci, adesso quasi duecento.

L’Ancai venne creata nel 1971, nell’ambiente medico che costituiva il comitato di redazione del giornale firmato dall’Associazione sanitari italiani filatelisti. “Un periodico -spiega in questa intervista a «Vaccari news» uno dei protagonisti dell’iniziativa editoriale marcofila, Italo Robetti- sviluppatosi tra il 1960 ed il 1979, ancora oggi una miniera di notizie filateliche, marcofile e numismatiche, per lo più di alto livello. Ricordo la vulcanica personalità di Antonio Grella: fu uno dei propugnatori della costituzione del nostro sodalizio che, in verità ed in prima battuta, si prefiggeva lo studio degli annullamenti in funzione marco-filatelica”.

Come si è arrivati alla scelta di realizzare la pubblicazione? “Dopo due anni di attività che via via si andava esaurendo, fu mia l’iniziativa di creare «L’annullo», così da rivitalizzare l’associazione, la quale in verità esisteva, sì, ma non «viveva». Doveva interessarsi di tutta la marcofilia: dai bolli prefilatelici agli annulli speciali dei servizi distaccati”.

Quali obiettivi si volevano ottenere con esso? “Primo di tutto tenere aperto un dialogo coi soci, poi riprodurre i nuovi annulli speciali a mano e le nuove targhette legenda, in modo che gli iscritti potessero a fine anno raccoglierli in una vera e propria catalogazione, Quindi, fornire dei servizi (esiste tuttora quello per le novità) e favorire eventuali scambi. E posso dire che una buona parte degli obiettivi di allora sono stati mantenuti, anche perché col tempo siamo riusciti a catalogare tutti gli annulli speciali a mano dal 1871 al 2010 (abbiamo solo qualche lacuna per gli anni 1961-1962). Con la crisi attuale, essere riusciti a mantenere la quota annua a soli 30,00 euro -penso che sia una tra le più basse tra quelle dei circoli e delle associazioni- rappresenta per noi un successo amministrativo non indifferente”.

Come si è evoluto, nel corso di questi quarant’anni, il collezionismo marcofilo? “Non mi pare vi siano stati particolari mutamenti”, risponde Italo Robetti. “Vi sono sempre stati dei filatelisti tematici che ricercavano e che ricercano bolli e annulli che rientrano nella propria raccolta, marcofili che si interessano degli ambulanti, dei tondo-riquadrati, dei tondo-frazionari, della posta militare, del periodo prefilatelico, dei numerali a punti e a sbarre, delle collettorie, delle affrancature rosse e così via. Vi sono poi quelli che io definisco «marco-filatelisti», perché ricercano la concordanza tra francobollo e annullo (sino alle estreme conseguenze della maximafilia), oppure la rarità di combinazione francobollo classico-annullo classico. I cambiamenti possono concretizzarsi nel singolo appassionato che, magari stimolato da letture e incontri, tende a fare dei salti di qualità ampliando le proprie conoscenze con delle ricadute migliorative sulle proprie collezioni od anche soltanto sul personale bagaglio cognitivo”.

Com’è cambiata la rivista? “«L’annullo» nacque usando un vecchio ciclostile con molte difficoltà operative e veniva consegnato in fogli sciolti. Si è poi passati alla fotocopiatura ed all’assemblaggio con l’inserimento di qualche pagina a colori. Per il prossimo 2014 è in programma un vero e proprio notiziario di 32 pagine a colori, mentre la catalogazione degli annulli speciali sarà fatta uscire alla fine di ogni anno in un fascicolo unico (siamo già riusciti a editarla sino a tutto il 2010)”.

Il numero 0 risale al novembre-dicembre del 1973; il via “ufficiale”, con la testata “L’annullo”, porta l’anno 1974
Il numero 0 risale al novembre-dicembre del 1973; il via “ufficiale”, con la testata “L’annullo”, porta l’anno 1974
           


Trentanove (per ora) i titoli del 2014
06 Dic 2013 19:28 - EMISSIONI ITALIA
Sono quelli definiti dopo la seduta della Consulta, svoltasi ieri. L’elenco con tutte le voci scelte

Da Galileo Galilei (ma era noto) al “Giro della rua” di Vicenza, passando per numerose altre voci, come la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II (da palazzo Chigi inizialmente ipotizzata per quest’anno; saranno due dentelli), l’omaggio al politico Enrico Berlinguer scomparso nel 1984, la Nutella che ha compiuto il mezzo secolo. Rivelato il 2014 dentellato d’Italia.

Complessivamente risultano trentanove titoli, anche se quello che alla fine conta è il numero dei francobolli da realizzare (fra cui, altri quindici per il vino Docg). E questo al netto delle abituali integrazioni che si presenteranno.

Ieri, sotto la presidenza di un ex consultore, l’attuale viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà, si è svolta la seduta della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia. Ed ora è disponibile la lista, che, in particolare, dà contenuti alla revisione delle serie ordinarie tematiche. Naturalmente, occorrerà vedere cosa davvero uscirà, al fine di capire se il mutamento organizzativo è solo nel nome o anche nella sostanza. “Cogliendo aspetti da sempre legati all’immagine dell’Italia e ai motivi del suo successo, le serie tematiche si ispirano al patrimonio naturale e paesaggistico, a quello artistico e culturale, alle eccellenze del sapere e del sistema produttivo ed economico, al senso civico, allo sport e alle festività”, dicono al dicastero.

Tra gli aspetti curiosi, il tributo alla Fondazione Vajont per i problemi ecologici della montagna alpina, un modo per dare la risposta al diniego di quest’anno nel cinquantenario dell’omonimo disastro.

Quanto al 2015, se ne parlerà fra qualche mese. Anche se già la lista offre una voce: il nuovo richiamo all’Expo, che segue quello giunto l’1 agosto 2012.

La seduta svoltasi ieri: nella foto di Danilo Bogoni, il politico Gianni Letta, il viceministro Antonio Catricalà ed il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi
La seduta svoltasi ieri: nella foto di Danilo Bogoni, il politico Gianni Letta, il viceministro Antonio Catricalà ed il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi
L’attuale composizione del gruppo di lavoro
La revisione delle serie ordinarie tematiche
Doppia canonizzazione: la volontà del Consiglio dei ministri
Tutti i titoli individuati (file pdf)
           




Quarant’anni, e adesso la “app”
06 Dic 2013 17:34 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Dal catalogo a colori ai diversi prodotti informatici, sapendo che l’impegno tecnologico apre ad un pubblico diverso dal tradizionale
L’applicazione per le riviste
L’applicazione per le riviste

Quattro decenni fa -quando nacque l’azienda- il primo catalogo a colori, negli anni Ottanta il floppy disc, nei Duemila i cd-rom, più di recente il catalogo on-line, nel 2012 il pdf... Ed ora la “app”, grazie -ammette il direttore editoriale dell’Unificato, Paolo Deambrosi- a Stefano Esperti. È un solco “a metà strada tra tradizione e innovazione”.

Così viene presentata l’applicazione mobile gratuita, disponibile su Apple store per ipad, iphone e ipod touch. Attraverso di essa, la società “entra con forza e da protagonista nel mercato dei cataloghi digitali, una nuova frontiera che non è «futuro» ma già «presente»”, come dimostrano le riviste ed i quotidiani letti su tablet e smartphone di nuova generazione. In tale modo si punta ad avvicinare i giovani al collezionismo, allo stesso tempo consentendo agli altri utenti di usufruire dei servizi che le “app” forniscono.

Tra le funzionalità presenti, la possibilità di inserire segnalibri, evidenziare parti di testo utilizzando semplicemente il dito, scrivere virtualmente sulle pagine, condividere le preferite via e-mail o utilizzando i social network come Facebook e Twitter.

Disponibili in formato digitale tramite l’applicazione i cataloghi di francobolli “Super” e “Junior” (divisi a capitoli), i numismatici “Euro” e “Monete e cartamoneta d’Italia”, oltre ad altri titoli come per esempio “Autografi italiani”. Al tempo stesso, sono acquistabili l’abbonamento o i singoli numeri del mensile “L’arte del francobollo” e del semestrale “Storie di posta”.

Degli aspetti tecnici se n’è occupata l’Applix. “Come già avvenuto nell’editoria tradizionale, il digitale rafforzerà anche i prodotti cartacei, dando una nuova dimensione al mercato”, dice il suo amministratore delegato, Claudio Somazzi (che colleziona francobolli veri ed ascolta dischi in… vinile!).

“Il passo che stiamo facendo, anche se oneroso sotto molti aspetti, è certamente necessario anzi direi obbligatorio per ogni casa editrice che non vuole perdere il treno del futuro”, aggiunge Paolo Deambrosi. “Non abbiamo dimenticato i possessori di smartphone e tablet con sistemi Android, che da oggi possono acquistare i cataloghi e le riviste con l’applicazione Google play books”.

Filatelia ed “app”: quella di “Vaccari news”
           


Busta e scatola preaffrancate: inquadrata l’offerta
06 Dic 2013 15:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Gli articoli “posta free” e “pacco free” ora sono presentati insieme come “gamma free”
Poste (nella foto) ricompone il catalogo di tali involucri
Poste (nella foto) ricompone il catalogo di tali involucri

Dopo la “posta free” ed il “pacco free”, ecco la “gamma free”. Questa volta, però, non si tratta di un nuovo contenitore che si aggiunge a quelli ideati negli ultimi tempi da Poste italiane, ma di una categoria in grado di accogliere e presentare con uno sguardo d’insieme quanto già introdotto. Facendo capire, al tempo stesso, la logica dei termini scelti.

Sono -ricorda la scheda, evidenziata ieri sul sito dell’operatore- “prodotti prepagati e preaffrancati per inviare, in modo semplice e comodo, dal tuo domicilio o dagli uffici postali documenti e piccoli oggetti”.

Secondo le esigenze, ecco dunque l’imballaggio per le spedizioni contenute nei due chili, disponibile nelle versioni, di diversa misura, “busta”, “small” e “medium”. I costi di listino sono, nell’ordine, pari a 7,10, 8,10 e 9,10 euro, in questo momento -e perlomeno fino al 31 dicembre- tagliati di 1,00 ciascuno.

Per le necessità più impegnative si aggiungono i “pacco free”, utili a spedire cose che possono arrivare ai trenta chili. Due le alternative, i formati “large” ed “extralarge”, ora a 10,00 e 12,00 euro.

Il prezzo comprende, tra l’altro, l’involucro ed il ritiro a domicilio.

Aggiornamento del 7 dicembre 2013: in un’altra area del sito aziendale gli stessi articoli sono definiti non “gamma free confezioni preaffrancate” ma, più semplicemente, “confezioni preaffrancate”.

Gli stessi articoli esibiti, nel sito di Poste italiane, come “gamma free confezioni preaffrancate” da una parte e soltanto “confezioni preaffrancate” dall’altra
Gli stessi articoli esibiti, nel sito di Poste italiane, come “gamma free confezioni preaffrancate” da una parte e soltanto “confezioni preaffrancate” dall’altra
Il “posta free”
…ed il “pacco free”
La presentazione dei “gamma free” da parte di Poste italiane
           


Un mondo senza Nelson Mandela
06 Dic 2013 11:50 - DALL'ESTERO
Il suo Paese, il Sud Africa, lo ricordò già in diverse occasioni. È probabile che presto arrivi un’ulteriore citazione
La citazione del 10 maggio 1994, quando venne eletto presidente della Repubblica
La citazione del 10 maggio 1994, quando venne eletto presidente della Repubblica

Il mondo ha detto addio a Nelson Rolihlahla Mandela, il leader del riscatto nero assurto, nella sua lotta contro l’apartheid, ad icona del Novecento. È morto ieri, a novantacinque anni compiuti, dopo una lunga fase terminale; era nato il 18 luglio 1918.

Leader dell’African national congress, diresse dalla clandestinità la lotta al regime di segregazione razziale perpetrato nel Sudafrica. Condannato all’ergastolo nel 1965, fu liberato grazie alle pressioni internazionali, ma solo nel 1990 (come non ricordare il francobollo dell’Unione Sovietica da 10 copechi emesso per i settant’anni dell’uomo e risalente al 18 luglio 1988?). L’uscita dal carcere rappresentò il passo verso l’apertura ad un futuro diverso: venne eletto presidente della Repubblica alle prime elezioni libere multietniche, rimanendo in carica dal 1994 al 1999. Il Nobel per la pace giunse nel 1993: lo ritirò insieme all’interlocutore politico della controparte, ossia all’ultimo presidente bianco: Frederik Willem de Klerk.

La figura ha ottenuto diversi riconoscimenti postali, fra cui quelli del Paese natale sulla strada della riconciliazione. Il primo varato da Pretoria arrivò il 10 maggio 1994, per l’elezione alla massima carica. La serie si compone di quattro francobolli, e lui figura sul più economico, il 45 centesimi; gli altri, da 70, 95 e 115, riprendono l’inno nazionale, la nuova bandiera e l’Union buildings. Il secondo, del 4 novembre 1996, cita in altrettante cartevalori per il corriere ordinario (all’epoca vendute a 70) i dieci connazionali che ottennero il Nobel, fra cui appunto Madiba, com’era conosciuto. Il 23 giugno 1999 si aggiunge un foglietto per i nove secoli dell’Ordine intitolato a san Giovanni: comprende il dentello da 2,00 rand che lo ritrae nell’uniforme della struttura. Ben più corposo l’omaggio del 26 novembre 2001: si tratta di dieci esemplari in libretto, validi con cartoline da spedire per via aerea (2,10 rand); riproducono altrettanti ritratti fotografici di diverse epoche. Per i novant’anni, il 15 luglio 2008, sono emessi altri due blocchi, uno utile per affrancare la lettera standard (2,05 unità), l’altro per una missiva aerea internazionale (4,90).

Facile immaginare che ulteriori citazioni arriveranno a breve: a questa mattina, l’operatore locale, Sapo, non è in grado di dare delle risposte circostanziate. Però, ha messo nella “home page” una delle due cartevalori uscite cinque anni fa.

I due foglietti del 15 luglio 2008, emessi nel novantesimo anniversario
I due foglietti del 15 luglio 2008, emessi nel novantesimo anniversario
L’omaggio dei Paesi Bassi; era il 2003
           



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