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Lo scrittore che morì al fronte
05 Set 2014 00:45 - DALL'ESTERO
Dalla Francia omaggio dentellato per Charles Péguy; fu ucciso durante la Grande guerra, cento anni fa oggi
Il ritratto venne eseguito da Egon Schiele
Il ritratto venne eseguito da Egon Schiele

Nacque il 7 gennaio 1873 ad Orléans, da una famiglia modesta. Si ricorderà di aver vissuto nella povertà, ma non nella miseria che -scriverà più tardi- cancella ogni dignità dell’uomo.

Dalla Francia omaggio allo scrittore e poeta Charles Péguy nel centenario dalla morte: venne ucciso in combattimento, alla vigilia della prima battaglia della Marna, quindi durante la Grande guerra. Il francobollo, da 1,55 euro, debutterà oggi, giorno preciso dell’anniversario. Anche se per la distribuzione generale occorrerà attendere fino all’8 settembre.

Entra all’École normale supérieure nel 1894. Là mostra ammirazione per Jean Jaurès e diventa membro del Partito socialista. Al tempo stesso, si dà da fare in un’associazione che soccorre i diseredati, così da concretizzare il suo pensiero: lottare contro l’indigenza ed ogni forma di esclusione. Sono i tempi dei primi scritti e dell’impegno nel caso del capitano Alfred Dreyfus. Lungo il 1898 fonda e dirige una libreria socialista salvo poi, l’anno seguente, mettersi da parte e creare il bimensile “Les cahiers de la quinzaine”, che seguirà fino alla scomparsa. Nel 1909 si riavvicina alla fede e scopre la poesia come forma espressiva.

La carta valore riprende un disegno dell’artista austriaco Egon Schiele, pubblicato nel 1914 dalla rivista tedesca “Die aktion” ed ora conservato dalla Österreichische nationalbibliothek di Vienna. Ai fini postali è stato inciso da Claude Jumelet ed impaginato con l’intervento di Dune Lunel.

La Grande guerra ricordata da Polonia…
…Australia…
…e Russia
           


Ma che fine ha fatto “Romafil”?
04 Set 2014 17:56 - APPUNTAMENTI
Sarebbe prevista tra il 24 ed il 26 ottobre. Ma, a pochissime settimane, ancora non vi è stato un annuncio ufficiale né è partita la macchina organizzativa

Non si parla più di “Italia 2015”. Anche perché sul tavolo c’è un altro faldone, ben più imminente: “Romafil”, almeno in teoria prevista tra il 24 ed il 26 ottobre.

In teoria, perché pure di questo appuntamento non si sa nulla. Poste italiane, che dovrebbe organizzarla, non risponde e tantomeno ha inviato ai commercianti la modulistica per prenotare gli stand. Ed il tempo passa, mettendo in stato di allarme tutto il mondo che ci ruota attorno. Perché, giustamente, gli operatori si devono organizzare, perché chi si occupa delle mostre non sa se procedere o meno, perché i sodalizi che avrebbero programmato di incontrarsi non possono spedire ai soci le relative convocazioni…

Una vicenda da chiarire quanto prima, tanto che ieri la Federazione fra le società filateliche italiane ha mandato un telegramma. Tre i destinatari: il presidente e l’amministratore delegato di Poste, vale a dire Luisa Todini e Francesco Caio, nonché il sottosegretario dello Sviluppo economico Antonello Giacomelli.

Nel testo, sottoscritto dal presidente Piero Macrelli, si nota “con grande preoccupazione” il mancato annuncio ufficiale della manifestazione, che già si è rinnovata per dodici volte. Si tratta di “uno dei più importanti avvenimenti filatelici annuali”, atteso da commercianti, editori ed appassionati. E che, sinora, ha registrato una collaborazione “molto fruttuosa” per le attività culturali e per convogliare migliaia di collezionisti. Il messaggio si completa con l’invito ai vertici di Poste e del dicastero ad adoperarsi, in quanto la macchina “deve partire immediatamente”.

In bilico la tappa 2014 del salone…
In bilico la tappa 2014 del salone…
Previste a Roma, ad esempio, l’esposizione a concorso…
…e la festa per il centenario dell’Afi
           


Anche a Jersey la serie “Post & go”
04 Set 2014 14:42 - DALL'ESTERO
Dopo le prove alle manifestazioni filateliche, la prima macchina è entrata in attività questa mattina nell’ufficio postale più importante di Saint Helier
Due etichette: quella impiegata in Corea e l’attuale
Due etichette: quella impiegata in Corea e l’attuale

Da oggi anche Jersey dispone delle macchine automatiche per i “Post & go”, nel Regno Unito una realtà da quasi sei anni.

Il primo apparecchio fisso, targato “Je02”, è stato installato nel principale ufficio di Saint Helier, in Broad street e, naturalmente, proviene da Royal mail. Su richiesta dell’utente, fornisce le impronte di affrancatura caratterizzate dalla bandiera locale. Ma c’è di più: si possono acquistare anche quelle con l’“Union Jack”, quindi in uso oltre la Manica (queste non hanno valore nelle isole, ma servono, per esempio, agli utenti che vogliono pagare la risposta ai propri interlocutori).

Più avanti arriveranno i commemorativi: dall’11 settembre all’11 ottobre un testo, sovrastampato soltanto sulla versione locale, ricorderà l’“International air dislay”.

“Abbiamo visto parecchio interesse”, dice la responsabile per la filatelia Melanie Gouzinis, basandosi su prove effettuate alla “Spring Stampex” (quindi dal 19 al 22 febbraio) ed alla “Philakorea” (dal 7 al 12 agosto).

Anche tali produzioni sono autoadesive e portano un numero identificativo che varia in funzione dell’impianto, nonché di dove e di quando sono state vendute. In automatico viene fornita la ricevuta di quanto acquistato.

La macchina in funzione da oggi. Nella seconda foto si vedono tre bocche; le due laterali offrono vignette da impiegare a Jersey o nel Regno Unito
La macchina in funzione da oggi. Nella seconda foto si vedono tre bocche; le due laterali offrono vignette da impiegare a Jersey o nel Regno Unito
L’avvio dell’esperienza oltre la Manica
           


Il tempo? In Finlandia è… su richiesta
04 Set 2014 09:59 - DALL'ESTERO
Curiosa -ma non nuova- serie da Helsinki: gli otto francobolli con pianeti e fenomeni atmosferici possono essere personalizzati attraverso etichette

Bisogna accettare le condizioni atmosferiche come vengono, senza prendersela troppo. È un po’ questa la filosofia che sottosta all’emissione “Segni del cielo”, attesa dalla Finlandia per l’8 settembre. E che arriva dopo un agosto straordinariamente caldo per gli standard locali.

A prima vista sembrerebbe una serie normale, come tante altre sul tema. Vi ha lavorato Nina Rintala e si articola in otto francobolli autoadesivi, sagomati e raccolti in libretto, tutti di prima classe (attualmente un servizio fornito ad 1,00 euro). Vi sono i pianeti, il sole, le nuvole, l’arcobaleno… Il carnet, però, aggiunge anche dieci etichette, che si possono applicare alle vignette per renderle uniche. Insomma, per avere, con un pizzico di fantasia, il tempo che si preferisce!

L’idea ricorda -ma non è che un esempio- quanto fece il Regno Unito il 25 marzo 2003: alle cartevalori con frutta e verdura vi aggiunse cappelli, baffi, occhiali ed altri dettagli che l’utente poteva scegliere ed appiccicare. Ma la stessa Helsinki conta un precedente, sempre vegetale; data 8 marzo 2010.

Le cartevalori prima e dopo il possibile… trattamento
Le cartevalori prima e dopo il possibile… trattamento
Frutta e verdura personalizzabili secondo Regno Unito e Finlandia
Francobolli e creatività - La recente emissione danese
Sempre l’8 settembre da Helsinki: l’omaggio a Tom of Finland
           




Il risparmio si fa “Smart”
04 Set 2014 00:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È il nome del nuovo libretto postale. Intanto, il Governo vuole aumentare l’operatività di Cassa depositi e prestiti

Un libretto postale che non è un gioco, come invece lo è quello segnalato ieri e edito da Vànvere. In questo caso è definito “Smart” e porta due firme, di Cassa depositi e prestiti (che l’ha realizzato) e di Poste italiane (incaricata esclusiva della sua collocazione).

“Assicura -viene enfatizzato- un tasso di interesse premiale dell’1,75% fino al 31 dicembre 2014”, a condizione di mantenere, per il resto dell’anno, almeno il 90% di quanto versato all’inizio. L’altro vincolo è che il titolare attivi entro San Silvestro la “carta libretto”, una carta elettronica con microchip associabile ai libretti di risparmio postale nominativi ordinari, scelta “che semplifica e rende più veloci le operazioni di versamento e prelievo”.

L’articolo “è stato immaginato per i risparmiatori più dinamici” e favorevoli a beneficiare di servizi accessori. Non a caso, mette a disposizione una serie di funzionalità, sia informative che dispositive, tramite il servizio di risparmio postale on-line, al quale si ha accesso automaticamente. Come tutti gli strumenti analoghi, non ha spese di gestione e si può aprire presso qualsiasi ufficio postale; inoltre, è garantito dallo Stato.

A proposito di Cdp, il “decreto sblocca Italia”, varato il 29 agosto dal Governo, contempla norme volte ad estenderne l’operatività. È previsto, infatti, un ampliamento sia per la gestione separata (finanziata con risparmio postale e titoli assistiti da garanzia statale) sia per l’ordinaria (impiega risorse tratte dal mercato). Per quanto riguarda la prima categoria, la norma mira a consentire l’utilizzo di fondi per operazioni di significato economico generale (nei settori, tra l’altro, ricerca, sviluppo ed innovazione, educazione, protezione civile, immobiliare, energia, ambiente). Quanto alla seconda, permette a Cdp di intervenire pure a supporto delle politiche pubbliche nazionali davanti a progetti di investimento che contribuiscano, per dire, allo sviluppo di tecnologie innovative ed alla ricerca applicata in campo industriale, nell’ambito energetico e in quello ambientale.

Il nuovo strumento si interfaccia con il periodo che arriva al 31 dicembre
Il nuovo strumento si interfaccia con il periodo che arriva al 31 dicembre
Il gioco: “Libretto postale 2”
“Smart”, per saperne di più
           


Dalla corsia il pagliaccio ritorna in posta
03 Set 2014 17:54 - DALL'ESTERO
Dopo il francobollo di Israele, anche la Polonia dedicherà, dopodomani, un’emissione alla clownterapia
Un sorriso da “strappare” anche a chi sta male
Un sorriso da “strappare” anche a chi sta male

Curioso e simpatico il francobollo che la Polonia ha messo in calendario per il 5 settembre. Riguarda un’attività ancora oggi poco nota o, perlomeno, poco considerata dal grande pubblico: la clownterapia.

Essa -viene spiegato dalla onlus “Vip - Viviamo in positivo”- prevede l’uso delle tecniche del clown e del circo a favore di chi soffre un disagio fisico, psichico o sociale, che si trovi in corsia, in case di riposo, in comunità psichiatriche, in carcere... Può essere utilizzata da professionisti e volontari del settore, ma anche da operatori sociali, insegnanti, personale medico e paramedico, educatori. “Ridere, specialmente nelle situazioni critiche e disperate, libera tutta una serie di mediatori e neurotrasmettitori endorfinici che possono capovolgere emozionalmente la più drammatica delle situazioni. Ma, che il ridere potesse diventare veramente una «terapia» utile per accelerare il processo di guarigione anche di mali fisici, è una intuizione piuttosto recente”. “Ridere cambia l’atteggiamento mentale”; la mappa che ognuno, attraverso traumi e dolori, ha nella mente grazie al riso ed alla positività muta colore, dimensione, suono.

Un sorriso lo “strappa” pure la carta valore, su cui è intervenuta Agatha Tobolczyk. Al costo di 1,75 zloty, associa due elementi solo apparentemente contraddittori: lo stetoscopio e la fisionomia del pagliaccio, evocata proprio grazie all’attrezzatura del dottore.

Un’emissione simile è stata registrata in Israele il 27 giugno 2011.

L’emissione israeliana di tre anni fa
I clown per l’asta dell’azienda Vaccari
           




L’Ucraina presenta Odessa
03 Set 2014 14:13 - DALL'ESTERO
La città che si affaccia sul mar Nero e la sua regione oggetto, ieri, di due emissioni, per un totale di cinque francobolli
Il singolo…
Il singolo…

Appare difficile considerarla una combinazione. Ieri -scrive “La voce della Russia”- in varie città europee si sono ricordati i morti registrati a Odessa il 2 maggio scorso (“Quattro mesi fa -si legge nell’articolo- i militanti del movimento ultranazionalista ucraino «Pravy sektor» avevano bruciato vivi gli attivisti anti-Maidan nella casa dei Sindacati… Secondo i dati ufficiali, 48 persone sono rimaste uccise, mentre oltre 200 sono stati i feriti”).

E ieri l’Ucraina ha emesso un doppio titolo, inerente lo stesso centro e la regione che rappresenta. Il francobollo singolo, da 2,00 grivnia, cita la statua, posizionata in riva al mare, dedicata alla moglie del pescatore. Più articolato è il foglietto, inserito nella serie “Bellezza e grandezza dell’Ucraina”. Propone la città-fortezza di Bilhorod-Dnistrovskyi (taglio da 2,00), il porto della medesima Odessa, la chiesa di san Nicola a Vylkove (entrambi da 2,50), il faro che si trova a Ilichivsk (5,70).

Intanto -ed è la notizia di questa mattina- pare sia stata concordata una tregua per le azioni belliche. Contemporaneamente, la Nato conduce esercitazioni coinvolgendo diversi Paesi (Italia compresa) ed il presidente statunitense, Barack Obama, si reca a Tallinn, Estonia.

…ed il foglietto: usciti ieri, sono dedicati a Odessa ed alla sua regione
…ed il foglietto: usciti ieri, sono dedicati a Odessa ed alla sua regione
L’emissione per “Euromaidan 2013-2014”
La protesta contro i francobolli russi per Crimea e Sebastopoli
“Mobilitati” pure i codici postali
           


Abilità manuale ed abilità tecnica
03 Set 2014 10:13 - DALL'ESTERO
Tra le emissioni attese per domani dalla Svizzera, il francobollo promozionale riguardante “Swissskills Berna 2014” e quello con il disco in vinile
L’esemplare che ha vinto il concorso delle professioni
L’esemplare che ha vinto il concorso delle professioni

Il francobollo per il corriere di Lindau non è l’unica emissione della Svizzera inserita nel gruppo che da domani sarà in distribuzione generale. E che non passa inosservata.

Ad esempio, è uscito finalmente il dentello da 1,00 franco per la manifestazione “Swissskills Berna 2014”, ossia per i Campionati nazionali delle professioni, iniziativa che dal 17 al 21 di settembre coinvolgerà un migliaio di partecipanti. Frutto di un concorso fra i diversi settori coinvolti, il bozzetto è stato selezionato attraverso un referendum pubblico che, tuttavia, ha dato àdito a qualche problema. In ogni caso, agli sportelli è stato destinato il richiamo a pittori e gessatori, dovuto a Urs Lieber partendo da un progetto condotto con alcuni apprendisti.

Curioso, poi, è il foglietto raffigurante un giradischi Thorens “Td184”, su cui ha operato Thomas Rathgeb. Contro 5,00 franchi, propone la sagoma di un lettore semiprofessionale risalente al 1961. Su di esso -viene spiegato- “è stato inciso un solco sonoro con uno smalto particolare. Anche una volta staccatone il francobollo circolare valido per l’affrancatura, il blocco speciale potrà essere ascoltato su un giradischi (ammesso di trovarlo, ndr!) debitamente provvisto di adattatore e impostato su 33 giri. A risuonare sarà un’interpretazione per orchestra di fiati del nostro inno nazionale”. Come non ricordare, allora, le performance registrate in Bhutan nel lontano 15 aprile 1973? Fra i repertori di quella particolare serie musicale (per la precisione, nei valori da 25 chetrum e da 3 ngultrum aereo), c’è anche il canto ufficiale del Paese asiatico. Niente di troppo nuovo, quindi, sotto il cielo elvetico…

L’inconsueto blocco che può essere sentito su un vecchio giradischi
L’inconsueto blocco che può essere sentito su un vecchio giradischi
La congiunta per il corriere di Lindau
Il concorso riguardante “Swissskills Berna 2014”
L’emissione in vinile del Bhutan. Risale ad oltre quarant’anni fa
           




“Libretto postale” concede il bis
03 Set 2014 00:27 - LIBRI E CATALOGHI
È il gioco del portalettere, rivolto ai bambini ma anche agli adulti. Al suo interno, sedici cartoline vere ed altrettanti francobolli finti
Un unicorno quale corrispondente
Un unicorno quale corrispondente

Sedici cartoline vere da inoltrare e sedici francobolli finti da mettere nell’album. È con tale slogan che Franco Matticchio (il quale, adesso, si è pure “dedicato” una strada) ripropone l’idea dei supporti da staccare, compilare e spedire, prevedendo una matrice dove appuntare gli estremi del destinatario e quanto espressogli. È “Libretto postale 2”, costituito da 32 pagine caratterizzate con illustrazioni spesso surreali, cui si aggiungono le etichette a soggetto zoologico (il costo complessivo è di 16,00 euro).

Il primo titolo -spiega dalla casa editrice, Vànvere, Stefania Camilli- è stato rivolto ai giovanissimi. Questo, invece, “forse” è più per i grandi. “Insieme all’autore, a un certo punto abbiamo deciso di inserire i lavori che ci piacevano molto, senza pensare a un pubblico definito”. Durante i laboratori “ho sempre notato che spesso partecipavano volentieri anche gli adulti. Ognuno aveva un pensiero, un disegno da spedire a una persona cara ed era bello avere spazio e tempo da dedicare a quest’attività”, che riesce a coinvolgere in modo diverso. Il postale “è un tema a me molto caro, e quando l’ho pensato la prima volta mi sono lasciata ispirare dai bambini: hanno sempre da consegnare un disegno, un messaggio per un genitore o un amico”. Con l’aggiunta del “francobollo”, ora gommato, “penso che sarà ancora più divertente il gioco del postino”.

Accanto alle cartoline, i “francobolli”, questa volta pure gommati
Accanto alle cartoline, i “francobolli”, questa volta pure gommati
Il primo lavoro
Il gioco del postino riscoperto dagli interofili
           


Il francobollo c’è, la giostra no
02 Set 2014 17:12 - EMISSIONI ITALIA
Vicenza - Curiosa situazione originata dal 70 centesimi dedicato al “Giro della rua”. L’esemplare è atteso per il 6 settembre
Il francobollo sta per arrivare, ma quest’anno il “Giro della rua” non si farà
Il francobollo sta per arrivare, ma quest’anno il “Giro della rua” non si farà

Il francobollo volto a promuovere il “Giro della rua” di Vicenza uscirà il 6 settembre. Ma la manifestazione cui è dedicato non si terrà, perlomeno nella sua parte più caratteristica. La storica festa -confermano dal Comune- per l’edizione 2014 “non prevede l’esposizione della grande rua… e la consueta sfilata della comunità”. Sarà celebrata, però, con altri eventi, in calendario sempre per la stessa giornata di sabato. Fra essi, la presentazione del libro “Il palio di Vicenza”, un concerto di musica classica e contemporanea, la processione e naturalmente la parte postale, con l’annullo per le buste del primo giorno (Confartigianato proporrà pure una cartolina, realizzata dal pittore Galliano Rosset e che richiama il tema della vignetta).

La macchina raffigurata nel dentello rimarrà in deposito. Dietro, una storia che risale al 1444. La giostra ha simboleggiato la città in occasione del Corpus domini, considerato l’appuntamento popolare capace di infervorare gli animi degli abitanti. L’ultimo giro è stato compiuto nel 1928; poi, con i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, l’apparecchiatura si è persa. All’inizio del 2010 è nata l’idea di creare un comitato, inteso a riavviare la tradizione in modo da far rivivere l’esperienza ad ogni settembre, sempre in occasione della festa dedicata alla patrona, la Madonna di Monte Berico. Per l’occasione, durante le annate “buone” si può assistere al giro della ruetta, ossia alla riproduzione in scala ridotta della giostra (è alta 8 metri e pesa 400 chili); realizzata nel 1949 e di recente restaurata, si presenta con una cascata di fiori biancorossi, ad evocare i colori locali. La sfilata coinvolge i rappresentanti di associazioni, gruppi sportivi, confraternite, ordini militari e professionali del territorio. In piazza dei Signori si svolge la spettacolare accensione della grande rua (misura 24 metri e raggiunge i 300 quintali), lì posizionata per tutto il mese.

Quanto all’esemplare postale, si presenta come la vecchia serie “Il folclore italiano”, anche se ora il titolo è mutato in “Le ricorrenze”. Stampato su carta gommata, annovera un milione e cinquecentomila esemplari approntati in fogli da cinquanta. L’immagine, realizzata da Maria Carmela Perrini, propone la struttura e il dettaglio dell’angelo che la sovrasta. Del bollettino illustrativo se n’è occupato il sindaco, che al tempo stesso presiede il Comitato per la rua, Achille Variati. L’obliterazione farà capo al Vicenza Centro.

L’anticipazione di “Vaccari news”
Quando la serie si chiamava “Il folclore italiano”
           




Niente più telegramma telefonico
02 Set 2014 14:51 - SAN MARINO
La decisione, adottata da Poste San Marino, sarà concretizzata con il 2015. Confermate le alternative: via internet o agli sportelli

Niente più telegrammi da commissionare attraverso il telefono. Così dal monte Titano si aggiornano le prestazioni.

La decisione, assunta da Poste San Marino, sarà operativa con l’1 gennaio. Il classico servizio attivabile chiamando il 186 verrà sostituito col telegramma on-line, già in essere da alcuni mesi. Accedendo, cioè, al sito dell’operatore, registrandosi e pagando via carta di credito.

Confermata, invece, la possibilità di recarsi personalmente allo sportello per effettuare la pratica.

In entrambi i casi è possibile spedire messaggi all’interno della Repubblica, in Italia o negli altri Paesi.

Novità… telegrafiche dal monte Titano
Novità… telegrafiche dal monte Titano
La versione on-line sammarinese
           


Nel quadro, i carabinieri
02 Set 2014 10:35 - SMOM
Inconsueta scelta per ricordare il bicentenario dell’Arma: il foglietto riproduce un dipinto con due militari in piazza San Marco a Venezia

Anche per commemorare il bicentenario trascorso dalla fondazione della Benemerita, lo Smom punta al quadro. S’intitola “Venezia sotto la neve - Carabinieri in piazza San Marco” e si trova al comando generale dell’Arma.

Per l’occasione è stato trasformato in un foglietto, che sarà venduto a 2,60 euro partendo dal 9 settembre. Arriverà, dunque, insieme alle altre due serie, riguardanti il percorso “Natura e arte” nonché Michelangelo Buonarroti. La tiratura conta su ventimila unità.

Il giro di boa, naturalmente, è stato ricordato pure dall’Italia: il 16 luglio ha emesso un blocco contenente quattro francobolli da 70 centesimi l’uno.

Dal dipinto alla commemorazione
Dal dipinto alla commemorazione
Le altre emissioni del 9 settembre: riguardano il percorso “Natura e arte”…
…nonché Michelangelo Buonarroti
Il foglietto che l’Italia ha dedicato all’Arma
           




Cartoni animati per affrontare il bullismo
02 Set 2014 01:29 - DALL'ESTERO
I personaggi ritratti nei francobolli costituiscono il gruppo dei Dudesons, la cui fama ha oltrepassato ormai l’Atlantico
Anche l’annullo si fa notare
Anche l’annullo si fa notare

Senza dubbio, la serie più chiacchierata fra quelle attese in questi giorni da Helsinki riguarda Tom of Finland. Però anche un’altra si fa notare, sia pure per motivi differenti. Uscita ieri, cita i Dudesons (Hp, Jarno, Jarppi e Jukka), acrobati divenuti famosi, per le loro attività e le conseguenti serie tv, persino negli Stati Uniti.

I quattro francobolli autoadesivi di prima classe (ora 1,00 euro ciascuno), raccolti in libretto, non ne propongono la foto. Grazie all’intervento di Janne Korsumäki, e in collaborazione con Rabbit merchandising, i personaggi sono stati trasformati in cartoni animati. È il riferimento ad una campagna antibullismo destinata alle scuole.

Al verso dell’insieme compaiono i consigli: non tirare uno scherzo ad un ragazzo più debole di te; non è uno scherzo, se qualcuno non ride; non fare scherzi sempre agli stessi individui; non chiudere un occhio con il bullismo.

Gli elementi di attrattiva sono dati pure da un codice Cee, nascosto nelle immagini, che porta all’ormai sempre più presente “app”. È possibile, così, avvicinarsi ai protagonisti, quelli però in carne ed ossa, al loro modo di fare spettacolo ed all’iniziativa di carattere sociale.

Il foglietto: richiama i personaggi, per l’occasione trasformati in cartoni animati
Il foglietto: richiama i personaggi, per l’occasione trasformati in cartoni animati
L’omaggio per Tom of Finland
Il sito del gruppo (versione inglese)
           


L’aratura a Senafè
01 Set 2014 18:12 - EMISSIONI ITALIA
Cent’anni fa si completò la prima serie dedicata specificamente all’Eritrea. Il taglio a soggetto campestre si aggiunse a quello col palazzo del Governo, emesso nel 1910

L’1 agosto 1914 il taglio da 5 centesimi, e l’1 settembre successivo quello da 10, completando così l’emissione degli “speciali francobolli calcografici… da servire esclusivamente per gli uffici postali della Colonia”, come sottolineano i documenti ufficiali dell’epoca.

In questo modo, l’Italia aggiornò le disponibilità per l’Eritrea. Il soggetto è il medesimo; rappresenta l’aratura a Senafè, raffigurata in una cornice costituita da fregi differenti in stile copto.

Ora i cataloghi associano tale soggetto ad uno precedente; cita il palazzo del Governo a Massaua ed è articolato in due nominali, da 15 e 25 centesimi, usciti l’1 marzo ed il 16 ottobre 1910. Le quattro cartevalori costituiscono le prime create appositamente per il territorio; in precedenza, ma anche in seguito, si preferì impiegare produzioni nazionali adattate con sovrastampa.

La loro storia appare articolata, perché subirono alcuni adattamenti. Tra l’ottobre del 1928 e l’aprile del 1929 i primi tre vennero ristampati con dentellatura diversa (11 in luogo di 13¼), ma già nel 1916 il 15 centesimi fu riproposto con un nuovo prezzo sovrimpresso, da 5 (disponibile con dicembre) o 20 (giugno).

I due francobolli ormai centenari
I due francobolli ormai centenari
           




Da Lindau a Milano, però l’Italia manca
01 Set 2014 14:00 - DALL'ESTERO
Austria, Germania, Liechtenstein e Svizzera ricordano la storica linea che collegava il mondo tedesco a quello italiano

Poteva esserci anche l’Italia, in quanto parte direttamente interessata. Ma così non è stato e la congiunta è stata realizzata a quattro. Oggi sono arrivati i francobolli di Austria (in prevendita, la data formale è fissata al giorno 27), Germania e Liechtenstein; il 28 agosto è stato il turno della Svizzera (anche in tal caso, la distribuzione generale è traslata; avverrà il 4 di questo mese). Tutti ricordano il corriere di Lindau che, dalla cittadina tedesca sul lago di Costanza, scendeva a Milano per trasportare merci, soldi e posta.

Un servizio di cui non si conosce l’effettivo momento d’avvio, ma probabilmente divenne regolare verso la fine del XV secolo. A quell’epoca, il messaggere compiva il tragitto, attraversando le Alpi, in cinque giorni e mezzo se le condizioni meteorologiche erano buone, in un tempo decisamente superiore davanti a neve e ghiaccio. Situati al centro di reti commerciali, i due capilinea costituivano le piattaforme di riferimento e dei luoghi di scambio essenziali. Tra la conclusione del XVII secolo e l’inizio del XVIII gli addetti s’incaricarono pure di far viaggiare le persone, come Johann Wolfgang von Goethe, il quale impiegò il supporto nel maggio del 1788. Supporto che rimase in attività fino al 1826, quando nuove strade resero più sicura e veloce l’esperienza.

Peccato che i quattro Paesi coinvolti abbiano proceduto, dal punto di vista grafico, autonomamente. Vienna ha varato un 90 centesimi firmato da Michael Rosenfeld, definendo la prestazione con l’altro nome noto, corriere di Fußach. Visualizza l’itinerario, tratto da un lavoro di Aegidio Tschudo che, rispetto alle attuali consuetudini, inverte la rappresentazione territoriale, ponendo il sud in alto. Berlino ha ideato uno 0,60 euro simbolico, su cui sono intervenuti Peter e Regina Steiner. Lo stesso dentello sarà impiegato, il 27, per una busta da porre in vendita a 0,80. Vaduz ha scelto di descrivere con parole la rotta, aggiungendoci una barca, la ruota ed il mulo; il minifoglio comprende otto esemplari da 1,40 franchi e la schematizzazione delle altimetrie (il picco è dato dallo Spluga, a 2.113 metri). Sul tutto ha operato Hans Peter Gassner. Infine, Berna: ha privilegiato la carrozza ed ancora una volta il percorso, con una serie di tornanti volti a richiamare l’attraversamento delle montagne. Si tratta di un taglio da 1,40 franchi, dovuto a Beat Leuenberger e Jürg Glauser.

I quattro francobolli che ricordano lo storico itinerario provengono da Austria, Germania, Liechtenstein e Svizzera
I quattro francobolli che ricordano lo storico itinerario provengono da Austria, Germania, Liechtenstein e Svizzera
           


L’arte postale vista con i giovanissimi
01 Set 2014 09:17 - APPUNTAMENTI
Bambini e ragazzi i principali protagonisti della mostra di Padova. Dietro, i laboratori creativi di Roberto Pittarello
Roberto Pittarello con una cartolina dal francobollo riprodotto; riprende il 5 lire espresso della “Democratica”
Roberto Pittarello con una cartolina dal francobollo riprodotto; riprende il 5 lire espresso della “Democratica”

“La mail art? Mi ha permesso di avvicinare i bambini alla forma espressiva”, ammette, con “Vaccari news”, Roberto Pittarello. Fino al 14 settembre, la Galleria Samonà, di via Roma 57 a Padova, ospita una mostra personale. Personale nel senso che, accanto ai suoi lavori, vi sono quelli di altri adulti e soprattutto dei bambini e dei ragazzi che nel tempo ha coinvolto.

Perché dietro vi sono i laboratori creativi che ha cominciato ad organizzare sin dal 1980. “Il supporto della cartolina -spiega una scheda volta a presentarli- è un cartoncino che ha un preciso formato, giusto per la spedizione e il percorso che farà per giungere a destinazione”. Se il formato va rispettato, “si può pensare di rendere originale il messaggio visivo della cartolina evitando, è chiaro, l’acquisto, ma elaborando invece il supporto come opera «unica», disegnata, dipinta, pensata. Ecco una cartolina che non è venduta da nessuna parte”. Chi invia e chi riceve questo messaggio -e si arriva al punto- “partecipa a un evento, anche se piccolo, di creatività. L’autore si inserisce in un sistema preciso di regole e regolamenti rispettandone le esigenze e il senso, ma non rinuncia a trasmettere ciò che è unico”. Trova il suo scopo “nel realizzare un’opera di piccole dimensioni, ma originale, che con grande generosità affida al circuito postale per creare un nuovo esempio di comunicazione”. Coinvolgendo, prima ancora del destinatario, i portalettere, i quali dovranno occuparsi di trasportare e consegnare l’invio. Perché “è bello pensare a chi… troverà il tempo di guardare”.

E di tempo ce ne vuole per osservare attentamente il materiale accolto nella rassegna. Creato con matite e colori, colla e materiali vari, fosse pure un… bottone! Naturalmente emergono, per le tinte sgargianti, i lavori dei più piccoli, ma ogni pezzo ha una storia da esporre, nella parte più prettamente postale (a cominciare dai “francobolli”, ripresi da cartevalori davvero emesse o semplicemente inventati) come nell’area lasciata al testo ed all’illustrazione. Scorrono disegni infantili o citazioni dotte (non è da tutti richiamare il ritratto che Andy Warhol fece a Guglielmo Achille Cavellini), immagini realistiche e simboliche, declinazioni in diverse modalità dello stesso oggetto e quant’altro. Buona parte degli interventi è raccolta in pratici raccoglitori a parete che, attraverso le luminose vetrate, si interfacciano con i passanti della centralissima strada. Molti altri sono nelle scatole, da esaminare, però, sempre col sorriso sulle labbra.

La rassegna, ad ingresso libero, è raggiungibile tutti i pomeriggi, dalle 16 alle 19 tranne il lunedì.

La mostra, aperta sino al 14 settembre: i pannelli ed una scatola contenente parte dei lavori restanti
La mostra, aperta sino al 14 settembre: i pannelli ed una scatola contenente parte dei lavori restanti
L’annuncio dell’esposizione
Guglielmo Achille Cavellini verso il centenario: la rassegna di Salerno
           




Pensando ai diritti del bambino
01 Set 2014 00:49 - DALL'ESTERO
Venticinque anni fa la firma della Convenzione internazionale. La “Giornata” commemorativa sarà ricordata oggi con un francobollo monegasco
Da venticinque anni
Da venticinque anni

Appuntamento, come ogni volta, al 20 novembre. Quando si celebrerà la “Giornata internazionale dei diritti del bambino”, così da ricordare la ratifica, effettuata da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ratifica avvenuta quel giorno del 1989.

Un quarto di secolo dopo, per la precisione oggi, Monaco ricorderà l’anniversario varando un francobollo simbolico da 66 centesimi, dove alcuni giovanissimi compiono un girotondo in cerchio al pianeta. L’esemplare è stato lavorato da Creaphil ed inciso per opera di Pierre Bara.

Confermate, nel Principato, le abituali attività di sensibilizzazione sulla materia, svolte nelle scuole. Verranno realizzate, inoltre, numerose iniziative, allo scopo di raccogliere fondi per aiutare i piccoli i cui diritti più elementari non vengono rispettati. Chissà se -nel contesto degli interventi- ci sarà spazio anche per valorizzare il nuovo dentello…

La Convenzione presentata dall’Unicef
           


L’Africa ed il calcio
31 Ago 2014 00:20 - LIBRI E CATALOGHI
Tre volumi, due approcci diversi: da una parte l’organizzazione geografica, dall’altra quella a soggetto. Sono i nuovi titoli targati Michel

Due nuovi volumi per raccontare parte del Continente nero. Così la Michel aggiorna i propri cataloghi, introducendo -sono gli elementi più immediati- lo spezzettamento delle aree al fine di offrire mercuriali più maneggevoli e la quadricromia. Il primo titolo riguarda l’Africa Orientale; in 702 pagine propone, fra l’altro, Burundi, Comore, Kenya, Madagascar, Mauritius, Ruanda, Seychelles, Tanzania, Territorio Britannico dell’oceano Indiano, Uganda. Il secondo punta all’Africa Centrale (832), concentrandosi su Angola, Ciad, Congo (sia Brazzaville che Kinshasa), Gabon, Guinea Equatoriale, Mozambico, Repubblica Centrafricana, São Tomé e Príncipe. In entrambi i casi, sono stati rivisti alcuni capitoli (aggiunti l’Africa Orientale Tedesca e l’ufficio francese di Zanzibar, mentre la Guinea Equatoriale è stata rinnovata tra il 1972 ed il 1979). Fra le revisioni economiche, hanno riscontrato esiti positivi le tirature coloniali originate a Parigi, così come gli Stati che sono subentrati sugli stessi territori. In Italia i lavori costano, ciascuno, 85,00 euro.

Completamente diversa è la prima edizione del “Fußball - Ganze welt”. In 476 pagine (55,00 euro), segnala tutte le produzioni planetarie individuate e concernenti il gioco del calcio, dagli appuntamenti agonistici ai soggetti più simbolici, dai giocatori agli stadi. Si tratta di circa 3.100 emissioni, spesso riprodotte a colori. Anche in questo frangente, l’organizzazione è per Paese, ordinata alfabeticamente secondo la lingua tedesca. Da Aden a Zypern.

Una parte del Continente nero, tutto il mondo del pallone
Una parte del Continente nero, tutto il mondo del pallone
Michel - Africa Orientale (acquista)
Le schede: tra Burundi ed Uganda…
…tra Angola e São Tomé e Príncipe
Calcio planetario
           




Afi/2 - Le celebrazioni nel contesto di “Romafil”
30 Ago 2014 10:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra gli elementi caratterizzanti il sodalizio, la biblioteca, depositata presso il ministero dello Sviluppo economico all’Eur. E la passione per le mostre
Il verbale costitutivo di cento anni fa
Il verbale costitutivo di cento anni fa

Ora -riprende il racconto (avviato nella news precedente) il segretario dell’Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”, Angelo Piermattei- il sodalizio dispone di due notevoli raccolte di libri, una filatelica e l’altra numismatica, entrambe ubicate presso il ministero dello Sviluppo economico all’Eur, secondo un protocollo d’intesa sottoscritto il 18 ottobre 1999 con la direzione della stessa biblioteca.

Ma non vi è solo l’editoria… Nel tempo ha prestato attenzione al “Progetto scuola”, sostenuto dalla Federazione fra le società filateliche italiane. Da sempre ha partecipato e collaborato attivamente ai convegni cittadini, patrocinati dalla Federazione commercianti e poi a quelli organizzati dalla medesima Fsfi. Fra essi, l’appuntamento per il cinquantesimo dell’Afi (registrato nel 1964), “Roma ‘70” (in coincidenza con il centenario trascorso dalla breccia di porta Pia), “I primi francobolli di Roma” (nel 1978, in occasione del secolo della morte di Pio IX e di Vittorio Emanuele II), la mondiale “Italia ’85”, il “50° Convegno filatelico nazionale di Roma” (nel 1997; ha visto l’inserimento dell’Afi nell’Albo d’oro, prima associazione ad esserne insignita), la mostra a Montecitorio (per il secolo e mezzo dell’Unità d’Italia, quindi nel 2011). E senza dimenticare la continua collaborazione con Poste italiane per le “Romafil”.

Adesso si sta lavorando al sito, così da costituire “un archivio aperto, contenente lavori filatelici e di numismatica, facili da consultare ed in grado di suscitare l’interesse dei soci per lo sviluppo della ricerca nel nostro settore culturale”.

L’attuale consiglio direttivo, oltre ai già citati presidente, Michele Amicarelli, e segretario, Angelo Piermattei, vede come vicepresidente Antonio Megna, tesoriere Fulvio Zois, consiglieri Antonio Cerruti, Alfredo Cristiano, Raffaele Maria Diena, Pier Paolo Giuseppetti, Raffaele Palumbo, Francesco Rocchi e Carlo Sangregorio.

La quota annua è di 30,00 euro ed i soci ricevono il semestrale “Notiziario Afi”; con 7,00 euro in più, si ottiene pure la rivista federale “Qui filatelia”.

La sede è nella capitale, presso il circolo della Cassa nazionale assistenza e previdenza in lungotevere Thaon de Revel 3. Qui gli iscritti, circa 250 equamente suddivisi fra le due specialità, si incontrano ogni domenica dalle 8.30 alle 12.30 (i numismatici hanno pure un secondo riferimento, presso la parrocchia dedicata a santa Giovanna Antida Thouret, in via Ferruzzi o in via Meldola, ogni giovedì dalle 14 alle 17).

Anticipazioni sulla festa? “Prevediamo la pubblicazione di un volume di articoli, il conio di una medaglia, l’assemblea commemorativa nel contesto di «Romafil» ed una cena sociale”.

Il gruppo in posa. Seduti al centro, il presidente Michele Amicarelli ed il segretario Angelo Piermattei
Il gruppo in posa. Seduti al centro, il presidente Michele Amicarelli ed il segretario Angelo Piermattei
Come nacque l’Afi
La biblioteca ora gestita dal Mise
Il sito sociale
           


Afi/1 Collezionisti da… cent’anni
30 Ago 2014 01:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono gli appassionati riuniti in quella che ora è l’Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”. Venne fondata a Roma il 29 giugno 1914
Il simbolo dell’Afi, ripreso da un francobollo italiano del 1911
Il simbolo dell’Afi, ripreso da un francobollo italiano del 1911

Le cento candeline sono state raggiunte, nella capitale, il 29 giugno, ma per l’Associazione filatelica numismatica italiana, che porta il nome di Alberto Diena, la festa verrà organizzata nel contesto di “Romafil”, quindi -salvo sorprese- dal 24 al 26 ottobre. Quando, per l’esattezza il giorno 26, uscirà pure una cartolina celebrativa da 70 centesimi.

L’idea di un sodalizio -ammette a “Vaccari news” l’attuale segretario, Angelo Piermattei- “era già sorta il 5 giugno 1889 con la creazione della Società filatelica italiana”. Però, l’iniziativa non ebbe mai un’attività continua, tanto che dopo qualche anno cadde nel più completo oblìo. Bisogna aspettare appunto il 29 giugno 1914 per vedere accolta con entusiasmo la proposta di ricostituirla, richiamando il precedente nome.

Nella prima assemblea generale ordinaria, che si tenne il 18 ottobre, vennero eletti per acclamazione quale presidente onorario il grande collezionista di Antichi Stati (che poi donò la sua raccolta alla Royal philatelic society di Londra) Alfonso Doria Pamphili e come presidente il bibliotecario al ministero delle Poste e dei telegrafi (notoriamente conosciuto come il più grande studioso ed esperto perito, ricordato nel 500 lire del 24 novembre 1989) Emilio Diena.

A quest’ultimo, nel primo cinquantennio, seguirono il giornalista Luigi Fournier ed Alberto Diena (quarto figlio di Emilio). Egli è stato l’ultimo rappresentante della Sfi ed il primo dell’Associazione filatelica italiana, nata formalmente il 10 luglio 1970. “Sempre molto lungimirante, aveva voluto inserire nell’atto costitutivo l’obiettivo di istituire una biblioteca filatelica”. E vi era anche una sezione numismatica.

Dal 1977 la presidenza venne assunta da Mario Colonnelli, che propose l’intitolazione ad Alberto Diena. Con Fulvio Zois, la struttura assunse l’attuale appellativo: Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”, mantenendo la sigla ed il logo precedenti. Esso è ispirato al 15+5 centesimi di Vittorio Grassi uscito l’1 maggio 1911 e dedicato al mezzo secolo trascorso dall’Unità d’Italia. Poi, alla carica di vertice si avvicendarono Michele Caso e, dal 2011, Michele Amicarelli, colui che ha portato l’Afi al prestigioso giro di boa.

La prima mostra filatelica; era il 21 febbraio 1926. Da sinistra, Alberto Diena, Luigi Fournier, Aristide Garelli e Lucio Sorgoni (la foto venne pubblicata su “Filatelia italiana” nel febbraio 1964, in un articolo firmato da Maurizio Tecardi)
La prima mostra filatelica; era il 21 febbraio 1926. Da sinistra, Alberto Diena, Luigi Fournier, Aristide Garelli e Lucio Sorgoni (la foto venne pubblicata su “Filatelia italiana” nel febbraio 1964, in un articolo firmato da Maurizio Tecardi)
Sodalizi centenari: l’Unione filatelica subalpina
           




Praticamente uguale, cinquant’anni dopo
29 Ago 2014 19:45 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Gravina di Puglia (Bari) - Il confronto delle foto: come l’ufficio postale si presentava all’inaugurazione, avvenuta il 30 agosto 1964, e com’è adesso

Alla cerimonia -certificava a ruota “Poste e telecomunicazioni”- c’erano tutti: il senatore del collegio, il vescovo, il viceprefetto, il sindaco e l’intera rappresentanza postale, dal direttore provinciale agli sportellisti destinati a lavorare nella sede. Spiritualmente intervenuti attraverso i telegrammi spediti loro a Roma per la circostanza pure il ministro, il sottosegretario ed il direttore generale.

Il 30 agosto 1964, a Gravina di Puglia (Bari), venne inaugurato il nuovo edificio postale. Portato a termine in breve tempo, “è venuto ad aggiungersi -chiosava la rivista- alle altre numerose opere realizzate in terra di Bari dall’Amministrazione Pt nel quadro del vasto programma di ammodernamento e ricostruzione”.

L’aspirazione dei cittadini -si legge nel discorso ufficiale- “intesa ad ottenere una decorosa ed adeguata sede dei servizi”, “è ormai un fatto concreto di cui essi possono andare giustamente fieri”.

Curioso è un fatto: almeno all’esterno, l’immobile di via De Gasperi snc, che ancora adesso ospita l’ufficio più importante della cittadina, sostanzialmente appare immutato, nonostante sia trascorso mezzo secolo. In più vi sono la vela, il postamat e lo scivolo per le carrozzine, mentre le finestre al piano terreno sono state trasformate in vetrine. Scomparse l’insegna e la bandiera.

La foto tratta dall’articolo risalente al 1964 e quella attuale. Pochi, in mezzo secolo, i cambiamenti intervenuti, almeno all’esterno
La foto tratta dall’articolo risalente al 1964 e quella attuale. Pochi, in mezzo secolo, i cambiamenti intervenuti, almeno all’esterno
           


Anche la Danimarca “buca”
29 Ago 2014 16:18 - DALL'ESTERO
Un francobollo da personalizzare, nel senso che offre solo la cornice; l’interno è lasciato al mittente. La carta valore disponibile con domani
Uno dei precedenti canadesi, questo del 28 aprile 2000
Uno dei precedenti canadesi, questo del 28 aprile 2000

Il Canada, con tutte le probabilità, è stato l’antesignano; già nel lontano 28 gennaio 1994 emise un taglio da 43 centesimi di dollaro, ed altri ne sarebbero seguiti. Oppure, il 77 centesimi che Andorra Francese ha varato il 5 maggio 2012. Entrambi francobolli molto simili a quello che ora si appresta a lanciare la Danimarca.

Nel gruppo di emissioni atteso per domani, il Paese nordeuropeo metterà a disposizione, infatti, un esemplare dedicato all’arte. Nel senso che sarà il mittente ad inserirci quello che ritiene più opportuno. Una frase? Un disegno? O una foto? Si vedrà!

Da parte sua, Copenaghen, al prezzo di 9,00 corone, offre soltanto un’elaborata cornice autoadesiva, creata dall’artista Olafur Eliasson ed incisa da Martin Mörck. Lasciando libero l’acquirente di sbizzarrirsi. Diversamente dall’esperienza americana (che prevedeva delle etichette da applicare, se si preferiva, nel riquadro) ma al pari della pirenaica, questa è proprio bucata: occorre, insomma, darsi da fare in autonomia.

Il dentello della Danimarca sarà disponibile con domani, raccolto in piccoli fogli da quattro
Il dentello della Danimarca sarà disponibile con domani, raccolto in piccoli fogli da quattro
L’emissione di Andorra Francese
Sempre il 30 agosto da Copenhagen
           




L’annullo anticipa la carta valore
29 Ago 2014 13:41 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Domani l’obliterazione, il 25 ottobre il dentello. Entrambi richiamano le capanne celtiche di Fiumalbo (Modena)
L’annullo
L’annullo

È ancora nebbia fonda sul francobollo che l’Italia dedicherà alle capanne celtiche di Fiumalbo. D’altro canto, il 70 centesimi è in buona compagnia. Uscirà -colpi di scena a parte- il 25 ottobre insieme con altri tre valori, tutti dallo stesso nominale. Inquadrati nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, riguardano villa Nobel a Sanremo (Imperia), la costa dei Trabocchi (Chieti) ed il ponte Real Ferdinando sul Garigliano (Caserta e Latina).

La sede di Modena dell’Associazione nazionale forestali, tuttavia, ha preferito non aspettare oltre. Il motivo è spiegato presto: l’area, tra oggi e domenica, sta ospitando il raduno interregionale del sodalizio, caratterizzato dallo slogan “Nelle antiche terre celtiche”. E l’annullo promozionale riprende una delle costruzioni. Verrà impiegato domani, dalle ore 14.30 alle 19.30, nel paese emiliano, per la precisione in via Coppi 4. Tra gli ospiti attesi alla manifestazione figurano Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli.

Il sito della manifestazione
           


Un dentello tutto miele
29 Ago 2014 10:12 - DALL'ESTERO
Non solo l’immagine: anche l’aroma emanato evoca l’alimento. Il francobollo è stato emesso ieri dalla Polinesia Francese. Ma già Man, due anni fa, ci aveva pensato
Ora la Polinesia Francese…
Ora la Polinesia Francese…

Dalla Polinesia Francese è giunta la notizia di un francobollo aromatizzato al miele. È stato emesso ieri al costo di 100 franchi locali.

La vignetta associa l’ape, adesso considerata a rischio di estinzione, al suo prodotto più noto, impiegato come alimento ma pure per migliorare la pelle e curare le ferite. Senza dimenticare il ruolo simbolico, al tempo stesso culturale e religioso, che nel tempo ha assunto.

A dirla tutta, però, la performance tecnica non rappresenta un’idea nuova. Già ci aveva pensato, ad esempio, Man l’8 agosto 2012, quando emise una serie riguardante il laborioso insetto e la sua presenza nell’isola europea. Si tratta di sei esemplari stampati su carta gommata, espressi nei tagli da 38 e 41 pence, 1,00, 1,05, 1,30 ed 1,47 sterline. I due valori più economici sono stati replicati anche nella versione autoadesiva, così da realizzare altrettanti libretti contenenti ciascuno dieci unità.

…ma già due anni fa Man. Entrambe le emissioni emanano il profumo del miele
…ma già due anni fa Man. Entrambe le emissioni emanano il profumo del miele
Tra le produzioni in tema: Liechtenstein…
…ed Eire
           



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