quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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La mostra in corso al Quirinale permette di raccontare in modo diverso le due Guerre mondiali, ma è anche un piacere per chi si diletta con la filatelia
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Paolo Vaccari alla mostra |
Una vera e propria galleria di preziosità quella che in questi giorni, e fino al 28 ottobre, è ospitata al Quirinale. È la mostra “La Grande guerra. La Liberazione. Cento gemme della filatelia italiana”. Voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane, è stata curata da Bruno Crevato-Selvaggi e, secondo gli organizzatori, è visitata da un centinaio di persone al giorno. Tra i prestatori vi è Paolo Vaccari, che ha contribuito con sette pezzi. “Ha rappresentato una scelta difficile”, ammette il diretto interessato, “perché sono numerosi i reperti capaci di raccontare piccoli frammenti di storia, oppure di mettere in luce quelle particolarità tanto apprezzate dai filatelisti”. Nell’allestimento ha proposto due plichi primo giorno ben antecedenti questa forma collezionistica. Uno, di Lombardo-Veneto, risale all’1 novembre 1858 ed annovera un 10 soldi, mentre l’altro è di Modena, data 1 giugno 1852 e porta un 25 centesimi; è annullato con bollo a doppio cerchio in azzurro della capitale ducale. Di questo taglio propone pure il foglio intero da duecentoquaranta pezzi, ma nella variante “stampa oleosa”. Due altri pezzi si fanno notare per il loro colpo d’occhio. Uno è di Toscana, del 24 aprile 1855; è affrancato per 10 crazie, articolate in tre coppie per un esito spettacolare: una è composta da due tagli dell’1 crazia, le restanti con quello da 2. E poi c'è il “fragolone”, come in gergo viene chiamato l’80 centesimi di Pontificio; isolato (l’unico conosciuto), si trova su un documento del 21 giugno 1870. Non manca il Regno, “raccontato” in due tappe. Bisogna raggiungere l’1 dicembre 1863 con il 60 centesimi prodotto a Londra dalla De La Rue, di cui viene presentato il foglio intero da cento unità, il solo noto. Ancora più recente è la raccomandata viaggiata l’11 giugno 1929. La sua caratteristica? Serbare, fra l’altro, una striscia verticale da quattro dell’1,75 lire “Parmeggiani”, ma quello dalla dentellatura rara! Il percorso è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 18; l’ingresso è gratuito se ci si accredita tramite il sito dello stesso Quirinale, altrimenti si paga all’entrata 1,50 euro.
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Due dei pezzi nelle teche: un plico primo giorno di Modena con il 25 centesimi ed un altro affrancato con il “fragolone” pontificio |
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Ora sono quattordici le regioni e duecento i distributori Totalerg che offrono gli armadi metallici di Inpost per spedire e ricevere tramite Tnt express
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L’obiettivo: trecentocinquanta presìdi entro la fine del 2015 |
Prosegue lo sviluppo della rete posizionata nei distributori di benzina Totalerg ed impiegata da Tnt express per gestire i pacchi. Ora è toccato al Piemonte, quattordicesima regione coperta dal progetto. L’iniziativa è stata presentata a Torino all’interno dell’area di servizio che si trova lungo la strada comunale di Altessano, a pochi passi dallo “Juventus stadium”, ma gli impianti coinvolti sono complessivamente diciotto, sui duecento che, lungo lo Stivale, offrono la prestazione. Dietro c’è Inpost, gruppo specializzato nell’offerta di servizi a supporto del commercio elettronico. I suoi armadi metallici consentono di inviare e ritirare ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, quanto passa tramite internet. Da un lato -viene sottolineato- semplificano la logistica ed ottimizzano spedizioni e consegne; dall’altro fanno accedere ad offerte dedicate, quali sconti carburante e coupon per attività specifiche. Dopo un anno dalla prima installazione dei locker Inpost presso Totalerg -ha raccontato il direttore della rete controllata dalla compagnia petrolifera, Maurizio Libutti- “possiamo dirci soddisfatti dei risultati fino ad ora ottenuti, in termini sia di utilizzo, sia di gradimento del servizio da parte della nostra clientela”. L’obiettivo -ha annunciato- è coprire trecentocinquanta punti entro fine dicembre. “Grazie alla sinergia e alla collaborazione di importanti società ed aziende private, si contribuisce al miglioramento della nostra quotidianità”, è la precisazione dell’assessore cittadino a sviluppo, innovazione, ambiente e verde, Enzo Lavolta. Il vantaggio è pure per gli operatori del settore, dal momento che questo supporto “permette di ridurre gli spostamenti dei veicoli, contribuendo così alla diminuzione del traffico cittadino, con un conseguente impatto positivo anche per l’ambiente”.
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È il destinatario ideale (non importa se presente, passato o futuro) cui inviare, entro il 30 giugno, una missiva
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“Festival delle lettere” - È la missiva ad un artista il tema scelto per l’anno prossimo; si potrà partecipare, spedendo il proprio elaborato, fino al 30 giugno; poi la parola sarà lasciata alla giuria, il cui compito è individuare i contributi più significativi. Come sempre -precisano gli organizzatori- “massima libertà di interpretare un tema che offre l’opportunità di trasmettere il proprio messaggio a qualsiasi destinatario possibile, passato, presente o futuro”. Quanto all’artista, andrà considerato “nel senso più ampio possibile, vivente o vivo nei ricordi e nell’immaginazione di chi scrive, chiunque esprima la propria personalità attraverso ogni tipo di arte, o possa definirsi abile creatore di qualcosa”. “Il tema è stato scelto perché il talento artistico italiano è una delle vie principali, forse l’unica, per tornare ad essere un grande Paese. E sono fiducioso”, afferma il direttore artistico Marco Corbani, che al tempo stesso esprime la speranza “di veder sbocciare tra un anno un nuovo inizio... artistico”. Confermate le altre categorie: a tema libero, dal cassetto (cioè risalente ad almeno due decenni fa), per i minori di quattordici anni.
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Lo slogan - “Una lettera di mette a nudo” |
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Paolo Morandotti racconta la storia delle trasmissioni radio e tv. Illustrandole con francobolli ed altro materiale postale
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Non solo gli aspetti tecnici |
S’intitola “90x90”, ovvero “Novanta momenti per novant’anni di storia della radio e della televisione in italiano”. È il libro di Paolo Morandotti (Youcanprint, 26,00 euro; versione e-book: 2,99). Dalla prima trasmissione dell’allora Unione radiofonica italiana (era il 6 ottobre 1924) alla prima “Giornata mondiale della radio” (registrata il 13 febbraio 2012) scorrono, in 106 pagine, decenni di storia tecnica, ma anche sociale, economica e militare. Richiamando -per citare alcuni capitoli- il sistema di Alessandro Banfi, la nascita dell’Ente italiano audizioni radiofoniche, la lotta all’evasione del canone (un argomento… sempreverde), l’esperienza in Vaticano, le cronache calcistiche, Radio Londra, la Voce dell’America, la ripresa postbellica, le campagne abbonamenti, gli standard televisivi, l’arrivo del piccolo schermo, la filodiffusione, il Centro telespaziale del Fucino, “Giochi senza frontiere”, le emittenti private… La caratteristica del lavoro è di abbinare alla cronaca (concentrata soprattutto sul Bel Paese e sui risvolti correlati) non foto di apparecchiature o edifici, ma oggetti postali, dalle cartevalori agli annulli, dalla modulistica alle affrancature meccaniche. “L’autore -scrive nella postfazione il giurato tematico (ma anche collezionista del settore) Giancarlo Morolli- ha capito ed apprezzato il significato del francobollo come testimonianza storica”. Perché esso “ha un suo contenuto grafico con una rilevanza del tutto particolare, ben diversa da quella di ogni altra immagine sullo stesso soggetto”. Ad esempio, i tre dentelli emessi il 24 gennaio 1938 per commemorare la scomparsa di Guglielmo Marconi, avvenuta il 20 luglio 1937, “rappresentano un eccezionale omaggio dello Stato italiano a colui che ha inventato la radio, fatto con una tempestività che all’epoca aveva ben pochi riscontri”.
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I due francobolli, emessi ieri, mostrano una delle attività assicurate dalle Nazioni Unite. Nazioni Unite che si appropinquano al settantesimo anniversario
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Bandiere, edifici, loghi... Ed anche l’emissione segnalata questa mattina dalla diretta interessata, ossia dall’Amministrazione postale che fa capo alle Nazioni Unite, ha preferito simbologie. Diverso è quanto ha debuttato ieri in Uruguay. Il Paese sudamericano, per ricordare i sette decenni dell’Onu, è andato sul concreto. Varando due francobolli fotografici, firmati da Arq & diseño, volti a spiegare una delle attività compiute. Sotto allo slogan “Nazioni Unite forti. Mondo migliore”, il valore da 15 pesos ricorda il contingente nazionale di pace attivo in Congo, mentre il 50 quello intervenuto ad Haiti. Insomma, si parla dei “caschi blu”, anche se, sulla cimosa, essi sono diventati non solo ciano, ma pure magenta, giallo e nero!
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Il foglio contiene sei serie; da notare, in basso a destra, i controlli per verificare se i colori sono allineati: richiamano i caschi dei militari |
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I centosettantacinque anni del “Penny black”, i progetti “Filatelia e scuola” e “Filatelia nelle carceri”: sono gli argomenti trattati dalla serie annunciata per il 24 ottobre
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Uno dei tre annulli fdc |
Niente disegni troppo simbolici, come spesso è avvenuto in passato, ma fatti precisi. È la serie 2015 dedicata alla “Giornata della filatelia”. Serie di tre francobolli che debutterà il 24 ottobre durante la manifestazione “Italiafil”. Non a caso, gli annulli fdc (uno per soggetto) verranno appoggiati al Firenze Vr. Un dentello celebra il “Penny black” a centosettantacinque anni dal suo debutto. Non è la prima volta che viene citato tra le cartevalori tricolori: come non ricordare il foglietto da 4.000 lire del 25 ottobre 1985 (trent’anni fa quasi precisi!), promozionale di “Italia ‘85”? Il secondo cita il progetto “Filatelia e scuola”, che Poste italiane ha concordato da tempo con il ministero ad Istruzione, università e ricerca e con quello di diretta competenza, ora lo Sviluppo economico; vede coinvolti, inoltre, i volontari facenti capo alla Federazione fra le società filateliche italiane. Resta il dubbio di cosa centri la mongolfiera presente nella vignetta... L’ultimo riprende un ulteriore percorso, “Filatelia nelle carceri”, che l’operatore ha siglato con il dicastero alla Giustizia, la stessa Fsfi e l’Unione stampa filatelica italiana (l’esito dell’esperienza vissuta nel penitenziario milanese di Opera sarà proposto proprio al salone della città toscana). Anche in questo caso, l’immagine, realizzata da un detenuto, non si fa capire molto. Propone un muretto, una bottiglia, alcuni attrezzi agricoli ed un uccello. Per ciò che concerne gli aspetti tecnici, gli esemplari hanno valore nominale da 95 centesimi, sono autoadesivi e raccolti in fogli da quarantacinque. La tiratura conta su ottocentomila unità per tipo. Il compito di sottoscrivere il bollettino illustrativo è stato affidato al responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna.
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“Giornata della filatelia”, la tappa 2015 |
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Federazione fra le società filateliche italiane: il rappresentante uscente è l’unico candidato. Si preannuncia, quindi, un triennio di continuità
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Fsfi al voto |
Piero Macrelli vince le elezioni prima ancora che le urne si aprano. Perché anche questa volta è l’unico candidato alla carica di presidente. Così, il triennio 2016-2018 vedrà la Federazione fra le società filateliche italiane mantenere una sostanziale continuità. Continuità probabilmente confermata pure a livello di consiglio direttivo, visto che i posti sono otto e, degli undici candidati, sei già hanno operato nel mandato che ora sta per chiudersi. Sono Michele Caso, Bruno Crevato-Selvaggi, Paolo Guglielminetti, Giancarlo Morolli, Nicolino Parlapiano ed Aniello Veneri. Si aggiungono Claudio Ernesto Manzati (già vice delegato nazionale), Luca Lavagnino, Massimo Massetti, Gian Franco Mazzucco e Giulio Perricone. Rispetto alla fase precedente, hanno desistito Enrico Bertazzoli ed Andrea Corsini. Nessun cambiamento si palesa per i tre revisori dei conti, in quanto gli uscenti sono esattamente i disponibili: Corrado Bianchi, Roberto Leoni e Giovanni Licata. Il discorso opposto è per il collegio dei probiviri, dove solo Franco Fanci non ha cambiato idea (finora c’erano pure Paolo Fabrizio e Luigi Impallomeni). Gli altri risultano Giovanni Fulcheris, Emanuele Gabbini ed Emilio Simonazzi. Dei quattro, bisognerà sceglierne tre. In… barba, ma il problema è generale, alle quote rosa. L’assemblea, in seconda convocazione, inizierà il 24 ottobre alle ore 10 nell’ambito di “Italiafil”, quindi a Firenze presso la sala della Scherma alla fortezza da Basso. Ciascun delegato ha un voto ogni cinquanta soci del sodalizio che rappresenta; le maggiori realtà sono l’Associazione italiana collezionisti posta militare (con 600 iscritti e 12 voti), cui seguono il Centro italiano filatelia tematica (250, 50), l’Associazione per lo studio della storia postale (250, 4) e l’Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena” (195, 4).
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Oltre a Firenze, due le iniziative segnalate nel fine settimana: convegno commerciale a Bologna, mostra in ricordo dello scrittore Renato Serra a Cesena
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“Italiafil” a Firenze non esaurisce le iniziative della settimana. Alla redazione di “Vaccari news” ne sono state segnalate altre due, entrambe allocate in Emilia-Romagna ed entrambe ad ingresso libero. Tra il 24 ed il 25 ottobre, al Palanord di Bologna, situato in via Stalingrado, l’Associazione filatelica numismatica cittadina firmerà il tradizionale “Bophilex”, giunto alla sessantesima edizione. Si tratta, essenzialmente, di un convegno commerciale capace di trattare, accanto a francobolli, storia postale e cartoline, pure monete, telecarte ed altri generi. Sabato rimarrà aperto dalle ore 9 alle 18, domenica dalle 9 alle 12.30. Sarà mostra rievocativa, invece, a Cesena. A proporla, il Circolo culturale filatelico e numismatico che porta il nome del notaio ed appassionato tematico Ennio Giunchi. Intitolata “La Grande guerra - Omaggio a Renato Serra”, intende ricordare lo scrittore cesenate morto nel conflitto. Sarà allestita sempre dal 24, ma resterà raggiungibile fino all’1 novembre. Il primo giorno potrà essere guadagnata dalle 14.30 alle 19.30; dal 25 in poi nelle fasce 10-12.30 e 15.30-19.
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Da Bologna a Cesena |
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Conto alla rovescia per l’Onu, che il 24 ottobre festeggerà il compleanno “tondo”. Il giorno precedente arriveranno ben dodici francobolli e tre foglietti
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“Quando pensiamo alle Nazioni Unite, ci vengono in mente immagini di pace e sicurezza, diritti umani, educazione, sviluppo economico e ambiente. Tuttavia, una delle immagini più emblematiche di quest’organizzazione internazionale è l’edificio del quartier generale dell’Onu a New York”. È da questa considerazione che le Poste azzurre hanno inteso festeggiare i settant’anni della struttura celebrando l’immobile e valorizzando le simbologie che contiene. La serie -decisamente sostanziosa- si compone di dodici francobolli da 0,49 ed 1,20 dollari, 1,00 ed 1,90 franchi, 0,80 e 1,70 euro (ogni nominale conta su due tagli). Cui si aggiungono, immancabili, i foglietti, nell’ordine da 1,20, 1,40 ed 1,70. Arriveranno il 23 ottobre, alla vigilia della ricorrenza. Due anni dopo la fondazione ufficiale, l’Onu iniziò a cercare un luogo che potesse ospitare la propria sede. Dopo aver ricevuto numerose offerte da varie città del mondo, si decise di utilizzare un terreno di 6,9 ettari prospiciente l’East river a New York, donato da John Davison Rockefeller junior. Nel 1947 venne affidato a Wallace Kirkman Harrison l’incarico di guidare alla bisogna un team internazionale di architetti famosi, di cui facevano parte il francese Le Corbusier ed il brasiliano Oscar Niemeyer. Il suo stile fu una scelta consapevole per simbolizzare cambiamento e senso di novità, nonché per mettere a fuoco un sentimento ottimistico sul futuro. La costruzione iniziò nel 1949 ed ebbe termine nel 1952. Negli ultimi tempi è stata oggetto di restauro: pur conservando l’integrità del complesso e delle sue caratteristiche architettoniche, si sono apportati miglioramenti sostanziali, rendendolo più efficiente dal punto di vista energetico, meglio rispettoso dell’ambiente e del clima, conforme a criteri di sicurezza severi. Alle cartevalori ha lavorato Rorie Katz, operando su foto scattate da Marta McAdams e Esther Nisanova.
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Ogni valore nominale comporta due tagli diversi, raccolti in fogli da sei pezzi complessivi. Qui l’1,00 franco elvetico. Si aggiungono tre foglietti |
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Attraverso di esso già si possono fare le prenotazioni. Il materiale sarà in visione a Firenze, quindi durante “Italiafil”, il 23 ed il 24 ottobre
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Tra i francobolli firmati da Paolo Vaccari, il toscano 330 |
“La data dell’asta pubblica di filatelia e storia postale si avvicina”, annunciano dalla società Vaccari. I 1.004 lotti, infatti, verranno battuti il 14 novembre a Vignola (Modena) presso la sede. “Nel frattempo è possibile consultare il catalogo sul sito aziendale, dove si trovano descrizioni dettagliate eseguite con la massima cura. Inoltre, tutti gli articoli che recano la sigla o la firma di Paolo Vaccari, indipendentemente dal fatto che ci siano o no certificati peritali, hanno garanzia assoluta riferita alla descrizione che è stata eseguita, cosa veramente importante per acquistare con serenità”. Tra i numerosissimi francobolli presenti, si fa notare il 330 del Granducato di Toscana. “Si tratta di un 60 crazie scarlatto su carta grigia azzurrata, con margini da regolari a lievemente rasenti. A fianco della sua descrizione si trova la riproduzione dell’esemplare, come in tutto il catalogo, in quanto le immagini sono parte integrante delle spiegazioni”. È offerto, come base, a 3.400 euro. Quanto ai materiali voluminosi, “non sono rappresentati integralmente, ma sarà possibile esaminarli in ufficio dall’11 novembre”. Tutti gli altri potranno essere visionati anche a Firenze il 23 ed il 24 ottobre presso lo stand 30-31 di “Italiafil”. Gli unici ingombranti che saranno portati nella città toscana sono il 941, il 971 ed il 984. Il 941, ad esempio, è relativo al Regno. È la collezione “Studio per la ricostruzione del foglio del francobollo d’Italia da c.20/1862 dentellato”. Così come si trova, ha ricevuto alti riconoscimenti a competizioni; la base è di 4.700 euro. Anche il 984 è una raccolta; riguarda le tonalità dei colori della IV emissione di Sardegna. “Un insieme molto interessante, frutto di appassionata ricerca durata tanti anni, con una notevole quantità di esemplari dalle tinte pregiate e rare, mentre la qualità appare in genere buona e commerciale, con pochi esemplari difettosi. È possibile vedere la riproduzione di questa collezione completa tramite il link ad un file pdf riportato sotto alla descrizione relativa nel catalogo on-line”. Si parte da 12.000 euro. Sul sito si possono compiere ricerche ed inviare direttamente l’offerta, purché arrivi entro le ore 15 di venerdì 13 novembre, ricordando che non vengono aggiunte commissioni al realizzo. Le prenotazioni giunte via posta, fax, e-mail, internet verranno gestite insieme a quelle sottoscritte sabato dai presenti alla vendita o collegati telefonicamente.
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Due dei tre articoli voluminosi che saranno in visione anche a “Italiafil”, il 941 ed il 984 |
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Quattro francobolli, due per parte, celebreranno il Parco scientifico e tecnologico San Marino-Italia. Sono attesi per il 23 ottobre
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Senza sorprese il contributo nazionale alla congiunta per il Parco scientifico e tecnologico San Marino-Italia, il cui debutto è atteso, così come quello annunciato dal monte Titano, per il 23 ottobre. Quindi, nel contesto del salone toscano “Italiafil”. Il lato positivo è che i dentelli tricolori costeranno meno rispetto a quelli sottoscritti dal partner: si tratta infatti di due tagli (uno sarebbe stato più che sufficiente) non autoadesivi da 95 centesimi, contro gli altri che richiedono 1,60 e 2,50 euro. I fogli, uno per soggetto, sono da venti, mentre la tiratura conta su ottocentomila esemplari. La prima vignetta rappresenta un micromondo, realizzato assemblando droni, tecnologie digitali, stampa a tre dimensioni ed elementi dello spazio, tipiche simbologie ed icone dell’universo startup; si aggiungono le bandiere. La seconda offre uno zoom sulla mente umana, origine delle idee che hanno cambiato la storia dell’uomo, dove il ricercatore, ritratto giovane e con occhiali, è colui che “accende la lampadina”. I bozzetti sono di Matteo Riva, mentre l’annullo per le buste del primo giorno verrà appoggiato al Firenze Vr, affinché sia presente alla manifestazione organizzata da Poste. Il bollettino illustrativo porta due firme, del presidente della Commissione (italiana) per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi e del direttore al Dipartimento economia della Repubblica di San Marino Nadia Lombardi.
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Così l’Italia |
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Non solo il convegno commerciale. La manifestazione di Firenze, in calendario dal 23 al 24 ottobre, proporrà anche allestimenti ed incontri
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“Italiafil”, il salone di Poste italiane in programma il 23 ed il 24 ottobre a Firenze: il quadro d’insieme e la parte commerciale sono stati presentati dalla news precedente. Quanto ai reperti sotto teca, ci sarà l’esposizione nazionale e di qualificazione voluta dalla Federazione fra le società filateliche italiane, valida per le classi aerofilatelia, maximafilia, storia postale moderna e contemporanea, tradizionale ancora moderna e contemporanea. Complessivamente, i titoli in gara saranno una sessantina. Non a concorso gli altri allestimenti, fra cui “Firenze capitale del Regno d’Italia 1865-1871” (di Paolo Vaccari); “La posta di Firenze capitale” (Associazione per lo studio della storia postale toscana); “Verso Roma 2024” (Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi), che comprende “Da Olimpia a Londra 2012” (Giuseppe Barion); “La Divina commedia” (Centro italiano filatelia tematica); “Oltre le dure sbarre” (reclusi del penitenziario milanese di Opera); la mostra sociale (Circolo filatelico fiorentino); “I francobolli granducali in letteratura” (Unione stampa filatelica italiana). Per ciò che concerne gli appuntamenti, si comincerà alle ore 12 di venerdì con, in sala della Scherma, l’inaugurazione, cui parteciperanno la presidente di Poste italiane, Luisa Todini, ed il responsabile aziendale per la filatelia, Pietro La Bruna. A seguire, la presentazione della congiunta con il segretario particolare alla segreteria di stato sammarinese per le Finanze ed il bilancio Daniela Berti. A ruota, la tavola rotonda con il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi, i presidenti di Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci, Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli ed Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina. Infine, la consegna del “Francobollo d’oro”, destinato dalla Bolaffi al dentello per la Nutella, cioè al più gettonato del 2014. Sabato, dalle 10 alle 13, la stessa Fsfi, sempre nella sala della Scherma, terrà la propria assemblea, che questa volta sarà elettiva. Si aggiungeranno le premiazioni dei collezionisti in gara. L’Usfi si è prenotata per due attività, entrambe in saletta Monumentale: il consiglio direttivo (dalle 13 alle 14.30) e l’incontro dei soci (dalle 14.30 alle 16). Chiuderà il Cift con il Premio “Michele Picardi”, questa volta dedicato al libro più significativo fra quelli pubblicati dall’1 gennaio 2014 al 30 agosto 2015; nel contesto verrà presentato il “Catalogo del materiale filatelico riguardante Dante Alighieri”, realizzato con il supporto del Circolo filatelico di Ravenna (sala della Scherma, 16-17.30).
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L’inaugurazione alle 12 di venerdì 23 ottobre |
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Il salone del francobollo voluto da Poste italiane si svolgerà dal 23 al 24 ottobre a Firenze. I dati principali, le anticipazioni sui contenuti
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La pubblicità sull’autobus cittadino |
Dove c’era Roma, ci sarà Firenze. O, meglio, “Italiafil”, la manifestazione itinerante di Poste italiane che prende avvio dal capoluogo toscano così da ricordarne il ruolo, un secolo e mezzo fa, quale capitale nazionale. Si svolgerà su due giorni soltanto, venerdì 23 e sabato 24, ospitata presso la fortezza da Basso; si trova in viale Strozzi 1, luogo non distante dalla stazione ferroviaria che porta il nome di santa Maria Novella. Gli ambienti resteranno aperti gratuitamente dalle 9.30 alle 19. Il Bel Paese contribuirà a sottolineare il salone con due emissioni: il primo giorno toccherà alla congiunta per il Parco scientifico e tecnologico San Marino-Italia (due tagli da 95 centesimi), il secondo alla “Giornata della filatelia” (tre pezzature, sempre da 95). Quanto al monte Titano, oltre al proprio contributo sul progetto condiviso (nominali da 1,60 e 2,50 euro), ecco Giovanni Bosco (1,20 e 2,40), laurea in Design (2,00 e 2,30 raccolti in libretto), Istituto musicale sammarinese (3,30) e Natale (0,70, 0,80 e 0,95). Se sono cambiati nome e luogo, la formula è quella abituale, basata su tre aspetti principali: il convegno commerciale, le mostre, gli incontri. Alla borsa parteciperanno trentaquattro aziende, fra cui la società Vaccari (il suo stand è il 30-31). Si aggiungeranno le presenze di Poste italiane, degli Uffici filatelici e numismatici di San Marino e Vaticano (da quest’ultimo arriverà anche la struttura che si occupa di telefonia), lo Smom, l’Istituto poligrafico e zecca dello stato. Otto le realtà degli appassionati con un proprio riferimento fisso: l’Associazione filatelisti italiani professionisti, l’Associazione italiana di aerofilatelia (con il Circolo filatelico aeronautica militare “Francesco Baracca”), l’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani, il Centro italiano filatelia tematica, la Federazione fra le società filateliche italiane (insieme all’Associazione italiana collezionisti posta militare), Il postalista, l’Unione filatelisti interofili e l’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi.
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Tra le presenze, quelle di San Marino e Vaticano, che per il contributo marcofilo hanno effettuato la stessa scelta iconografica |
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Maxi serie dal Regno Unito. Diciotto francobolli richiamano le due trilogie precedenti e quella che debutterà sul grande schermo a dicembre
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Appuntamento ad oggi |
Che senso ha dedicare francobolli a “Star wars”? Il Regno Unito, che oggi ne intitola alla saga ben diciotto (sic!), allinea due spiegazioni. La prima è la più ovvia: l’argomento piace ai concittadini, e non è un caso se, in una scala planetaria, quello nazionale costituisce il terzo mercato in assoluto del settore. Meno scontata è la seconda ragione. A dicembre sul grande schermo approderà il primo episodio della terza trilogia, film che in italiano è stato tradotto “Il risveglio della forza”. Buona parte di esso è stato girato ai Pinewood studios del Buckinghamshire, coinvolgendo attori e troupe locali, senza contare le conseguenze sull’indotto. La stessa cosa avverrà per i due successivi. Un buon motivo -sostengono da Londra- per valorizzare il lavoro senza risparmiarsi. Tutti i dentelli sono di prima classe (ora 63 pence); da notare lo stile con cui l’indicazione che sostituisce il nominale è stata apposta: imita quella impiegata nel titolo della storia. Le cartevalori portano il nome di Malcom Tween e sono organizzate in due modalità differenti. Dodici, raccolte in due fogli da sessanta (ognuno contiene dieci strisce da sei), propongono altrettanti personaggi, nove dei capitoli precedenti e tre dell’ultimo; gli sfondi offrono ulteriori richiami. Le restanti sono autoadesive, inserite in un foglietto e dedicate ai mezzi che hanno contribuito al successo del soggetto. Predisposti, fra l’altro, un libretto di prestigio (16,99 sterline), una confezione da dieci pre personalizzati con altrettante vignette tratte dai film (6,80) e quattro, sempre con dieci tagli, da personalizzare (10,20).
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Dodici dei diciotto francobolli sono dedicati a personaggi dei film precedenti e nuovi; i restanti, raccolti a foglietto, citano i loro mezzi di trasporto
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Nero su bianco il programma che il Postal club ha definito per l’anno venturo. A cominciare dall’impegno nel diffondere la filatelia
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Un seminario di formazione filatelica, che dovrebbe svolgersi a Edimburgo, quindi nel Regno Unito, dedicato alle contraffazioni. È una delle attività messe in calendario dal Postal club per il 2016. Naturalmente, non è l’unica. Confermato, ad esempio, è il supporto ai filatelisti principianti, così come ai giovani che aderiscono al sodalizio. Ancora, è prevista la visita alla manifestazione “World stamp show” di New York, in calendario del 27 maggio all’1 giugno, mentre la settima assemblea generale triennale si svolgerà a Lille dal 7 all’8 ottobre durante la prossima “Fête du timbre”. Tra gli obiettivi, non manca il proselitismo: “deve essere fatto -è l’annotazione- uno sforzo supplementare per promuovere la nostra associazione internazionale verso i media interni ed esterni alla filatelia”. Ci riusciranno?
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Il Club pensa al 2016: l’ultima riunione del consiglio di amministrazione si è tenuta allo spazio filatelia di Milano (al centro la responsabile del negozio, Paola Brugaletta) |
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Già previsto l’anno scorso, il Simposio si terrà dal 21 al 23 ottobre. Anche il francobollo collegato ha subìto lo stesso rinvio; arriverà dopodomani
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Omaggio al Canaletto |
Il francobollo dedicato al X Simposio regionale per le Marine dei Paesi del Mediterraneo e del mar Nero? Visto che c’è di mezzo la Marina militare, ci si aspetterebbe di vedervi citate delle navi in battaglia. Oppure, strizzando l’occhio all’attualità, imbarcazioni impegnate nelle missioni antipirateria o nel salvare i migranti dalle “carrette” su cui si avventurano per trovare un futuro migliore. La scelta adottata dal ministero allo Sviluppo economico, invece, è stata differente. Nel 95 centesimi autoadesivo che debutterà fra due giorni figura -non citato nella carta valore, già appesantita da troppo testo- il dipinto “Il ponte sull’Arsenale” del Canaletto (collezione Duca di Bedford). Perché è all’Arsenale che l’incontro -già previsto l’anno scorso e poi rimandato- si svolgerà dal 21 al 23 di questo mese. Confezionato in fogli da ventotto, il dentello conta su una tiratura pari ad ottocentomila esemplari; l’annullo sarà impiegato allo spazio filatelia cittadino, che si trova alle fondamenta del Gaffaro 3510 Dorsoduro. Il bollettino illustrativo è dovuto all’ufficio pubblica informazione e comunicazione della stessa Marina militare.
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Expo - Un dipinto dell’autore siciliano collocato tra le opere presenti all’allestimento “Il tesoro d’Italia” ha soggetto postale
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Uno dei personalizzati di Cina Popolare |
Collezionisti… di file, quelli che si stanno aggirando all’Expo in questi ultimi giorni (le porte si chiuderanno definitivamente il 31 ottobre). Alla caccia di sorprese, sia pure tra una coda e l’altra, entrambe obbligate. Sorprese anche postali, che si aggiungono a quelle segnalate nel tempo da “Vaccari news”. Come la presenza, nel presidio della Cina Popolare (è il 56), di francobolli personalizzati riguardanti l’appuntamento lombardo. O, in quello di Tuvalu (64), di fotocopie a colori inerenti emissioni varie nazionali: vi sono solo le riproduzioni, a mo’ di colorato riempitivo, perché le cartevalori non sono in vendita. E poi c’è la mostra d’arte, “Il tesoro d’Italia”, ideata da Vittorio Sgarbi ed ospitata presso l’area di Eataly (62). Sono tele, statue, mobili, oggetti decorativi, in qualche punto presentati in una sequenza particolarmente... densa (risultano circa duecento, annuncia il cartello all’ingresso). L’allestimento, che spazia tra il Medioevo ed il momento attuale, è capace di abbinare nomi noti con altri che non lo sono molto. Intende evidenziare e proporre ai visitatori una parte dell’inestimabile patrimonio culturale regionale, con un focus su venticinque autori di oggi. L’obiettivo -ha detto il fondatore della catena commerciale, Oscar Farinetti- è “dimostrare che l’Italia ha anche la maggiore biodiversità artistica del mondo. Il nostro è un dono che facciamo ai visitatori, chi vuole venire qui a vedere le opere, non deve pagare nulla, neanche il prezzo di un caffè”. Il dipinto oggetto dell’attenzione è di Fausto Pirandello (1899-1975) e s’intitola “La lettera”. Il plico che dà il none all’opera, già piegato in quattro, è collocato sul tavolo insieme ad altri oggetti, fra cui un pacco ed un giornale. È un olio su tavola risalente al 1929; il 15 ottobre 2007 a Londra da Christie’s passò di mano per 78.500 sterline, contro una stima compresa tra i 45 ed i 65mila. Ora è conservato a Milano ed appartiene alla collezione dell’avvocato Giuseppe Iannaccone. Nel percorso espositivo vi è pure un reperto il cui significato è principalmente storico-religioso, anche se non gli manca un certo gusto estetico. È la “Bolla del perdono” firmata il 29 novembre 1294 da papa Celestino V. Come dire: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.
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Il quadro a soggetto postale di Fausto Pirandello, esposto nel percorso “Il tesoro d’Italia”. Appartiene alla collezione di Giuseppe Iannaccone |
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Curiosa l’interpretazione data dall’Islanda alla tradizionale serie augurale di fine anno. Tre gli scatti scelti e trasformati in dentelli
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Tre foto in bianco e nero, “commentate” con segni bianchi e rossi. Un mix di tecniche per ricreare il calore e l’attesa del periodo avviato con l’Avvento e quindi caratterizzato dai preparativi per il Natale. Generando -è la nota associata che giunge dall’Islanda- un’aria di speranza gioiosa e di anticipazione, sia pure in un contesto dove emergono calma e silenzio. Sono gli scatti di Sebastian Ziegler, trasformati ai fini postali da Hörður Lárusson e Rán Flygenring, volti ad augurare delle buone feste. Ancora tre le modalità scelte per diffonderli: la lettera interna ordinaria (servizio equivalente -dall’1 ottobre- a 137 corone), prioritaria (159) o per l’Europa (180). In tutti i casi, il peso deve essere contenuto nei cinquanta grammi. La serie, autoadesiva, sarà in distribuzione dal 5 novembre organizzata in fogli da dieci. Il taglio più economico verrà offerto pure in libretti, sempre nel medesimo quantitativo.
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Attesa, ma anche calma e silenzio. È il Natale postale dell’Islanda |
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Una bella occasione per incontrarci e condividere una passione
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Venerdì 23 e sabato 24 ottobre si svolge “ITALIAFIL” - Firenze 2015”, presso la Fortezza da Basso (Viale F.Strozzi 1 - Padiglione Cavaniglia). Ad ingresso libero dalle 9.30 alle 19. Visita il più grande evento italiano dedicato al francobollo, quest’anno a Firenze, un momento importante per collezionisti, operatori del settore, amministrazioni postali.
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La raccolta di 64 schede, firmata da Antonello e Maria Isabella Cerruti, si concentra sull’Italia. Non mancano, però, richiami ad altre realtà
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Inganni a tutto tondo |
L’apparenza -si sa- qualche volta inganna. Antonello e Maria Isabella Cerruti, in 64 fogli sciolti, hanno applicato il detto ad un significativo numero di francobolli italiani, ma anche di Trieste “A”, San Marino, Vaticano e addirittura -visto il boom registrato negli ultimi anni- di Cina Popolare. Non a caso, il lavoro s’intitola “Originali e falsi - Appunti sparsi” (40,00 euro). Grazie alla quadricromia e -quando necessario- agli ingrandimenti dei dettagli, i due specialisti affrontano i più noti esemplari imitati nel tempo, ossia ristampati, ma soprattutto quelli falsificati per frodare la posta, per ingannare i collezionisti e probabilmente -è l’ipotesi avanzata in qualche frangente- per fare degli scherzi. Scheda dopo scheda, ecco, ad esempio, le emissioni De La Rue approntate a Torino, i pubblicitari, l’occupazione austroungarica in Friuli e Veneto durante la Prima guerra mondiale, i non emessi di Africa Orientale appartenenti alla serie “Fratellanza d’armi”, le produzioni destinate a Cefalonia ed Itaca, la sovrastampa per la Rsi di Teramo, gli “Stati generali” del 1965, il foglietto inerente “Italia ‘85”, quelli per i Campionati mondiali di calcio del 1990, il “Sampdoria campione”. Poi, occorre solo farsi l’occhio…
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Gli addebiti riguardano associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, voto di scambio e riciclaggio di tangenti. Si è occupato anche dell’Aasfn
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Nei guai Gabriele Gatti |
Terremoto politico sul monte Titano: è stato arrestato un ex rappresentante del Partito democratico cristiano sammarinese, organizzazione attualmente nella maggioranza governativa. È Gabriele Gatti. Secondo le notizie diffuse oggi, le accuse che gli sono state contestate riguardano associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, voto di scambio e riciclaggio di tangenti, attività sviluppate tra il 1999 ed il 2015. La misura detentiva, sottoscritta dal commissario della legge Alberto Buriani, sarebbe stata adottata per inquinamento delle prove e reiterazione nel reato di riciclaggio. Nel suo curriculum, l’uomo ha svolto importanti incarichi; è stato ad esempio segretario di stato (ossia ministro) agli Affari esteri. Ha avuto a che fare anche con il mondo dei dentelli, in quanto ha rappresentato l’antica Repubblica nel dicastero riguardante le finanze, il bilancio ed appunto i rapporti con l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica.
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La trattativa tra l’illustratore Attilio Mussino ed il ministero delle Poste per il francobollo dedicato a Collodi è conservata al Museo storico della comunicazione
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La lettera vergata da Attilio Mussino |
“A seguito Vs. commissione del 5-5-54 Vi rimetto il nuovo bozzetto del francobollo... Spero che il bozzetto avrà la Vs. approvazione e potrete così precedere all’esecuzione”. In una lettera manoscritta e con una calligrafia non sempre molto comprensibile, Attilio Mussino -era il 13 maggio 1954- si rivolse al direttore generale del ministero a Poste e telecomunicazioni, in quel momento Romolo De Caterini. Il tema della missiva era l’immagine, da lui preparata, che avrebbe caratterizzato il francobollo da 25 lire. Francobollo al debutto il 26 ottobre seguente per rendere omaggio a Carlo Lorenzini, più conosciuto come Collodi. L’autore, però, sarebbe morto il 16 luglio, proprio nel paese, Vernante (Cuneo), da cui venne spedita la corrispondenza. Mussino, classe 1878, fu uno degli illustratori più noti del periodo, soprattutto nel rappresentare il burattino. Non è un caso se i suoi lavori -insieme a quelli di diversi altri colleghi- figurano nella mostra “Infinito Pinocchio - Nel legno l’anima viva del burattino senza fili”, segnalata nella news precedente. La testimonianza epistolare citata è conservata al Museo storico della comunicazione di Roma, dove si trovano anche due lavori preparatori che permettono di capire l’idea di partenza e le modifiche introdotte rispetto all’esito finale. Se il soggetto principale rimane in sostanza sempre quello, cambiano le figure di sfondo (nella versione definitiva sarebbero divenuti bambini). Interessante pure l’impaginazione: evidentemente, l’artista prese come riferimento l’“Italia al lavoro”. Scomparso è, invece, il riferimento al monumento di Pescia, località del Pistoiese dove vi è la frazione di Collodi e nacque la madre. Il documento si chiude ringraziando l’interlocutore per il “promesso omaggio dei fogli franc. stampati e così appena ne avremo non mancherò coi miei amici della stampa di tutta l’Italia e parte dell’estero di farne una larga richiama sui fogli dei giornali”. All’epoca, ci si accontentava…
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Due dei bozzetti da lui firmati e riguardanti l’emissione, che avrebbe debuttato il 26 ottobre 1954 (tutte le immagini: Museo storico della comunicazione, Roma, ministero allo Sviluppo economico) |
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L’iniziativa postale concretizzata per sottolineare la mostra che palazzo Sormani -fino al 30 dicembre- dedica al burattino più famoso al mondo
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L’annullo che ha annunciato la mostra |
L’annullo è stato impiegato ieri (addirittura otto le cartoline edite, riproducenti altrettanti reperti), ma la mostra aprirà al pubblico da oggi e lo resterà fino al 30 dicembre. S’intitola “Infinito Pinocchio - Nel legno l’anima viva del burattino senza fili”. La vicenda, ambientata nella società italiana di fine Ottocento, prende vita da un “semplice pezzo di catasta” destinato al camino. Il materiale di cui è fatto il burattino senza fili, duro e resistente, contrasta con i buoni sentimenti che il personaggio possiede e si rivela strumento di sopravvivenza e di dignità, così da garantirgli la metamorfosi finale. “Ti mando questa bambinata, fanne quel che ti pare; ma se la stampi, pagamela bene per farmi venire la voglia di seguitarla”. Con tali parole, il giornalista Carlo Lorenzini, in arte Collodi, nel 1881 si rivolse a Guido Biagi (è quest’ultimo che le ricorda in una propria testimonianza); Biagi era il redattore del “Giornale per i bambini” diretto da Ferdinando Martini. Il plico conteneva le prime puntate riguardanti “La storia di un burattino”; sarebbe diventato il romanzo più tradotto e conosciuto in tutto il mondo: la prima edizione in volume data due anni dopo. Attraverso un allestimento scenografico che ricostruisce alcuni ambienti, il percorso -è l’anticipazione- intende far emergere il legame profondo tra la sostanza viva con cui il burattino è realizzato e le fasi della sua crescita interiore, maturate attraverso le relazioni con gli attori e la società del tempo. Si snoda tra bozzetti, disegni, edizioni storiche, oggetti d’epoca ed opere di artisti contemporanei che documentano la grande fortuna registrata. Arricchiscono la rassegna le marionette della Compagnia Carlo Colla & figli. Curata da Matteo Luteriani e Luigi Sansone, è ospitata sullo scalone che porta alla sala del Grechetto di palazzo Sormani (via Francesco Sforza 7, Milano). L’ingresso è gratuito e possibile dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 15-19, mentre il sabato lo è dalle 9 alle 12.30.
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Due fra le tavole esposte nel percorso e, sotto, una delle vetrine collocate a fianco dello spazio filatelia di Milano |
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Approda per due giorni a Milano il film “In the beginning was the eye”, dovuto all’artista e filmmaker Bady Minck
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Cartoline da rileggere |
L’opposizione tra immagini e parola, raccontata -in tedesco ma con sottotitoli in inglese- attraverso un film che per due giorni verrà proposto nel capoluogo lombardo durante il “Milano design film festival”. È “In the beginning was the eye” (cinema Anteo, via Milazzo 9, oggi alle 16.45, domani alle 23.15). L’aspetto più interessante, però, è che si basa sulle cartoline. Dietro, l’artista e filmmaker austriaca Bady Minck, naturalmente collezionista; dei quindicimila pezzi che possiede, circa milleottocento sono stati impiegati nel lavoro. I saluti allo scoperto -viene anticipato- rappresentano i contenitori, ma sono anche i veicoli di fotografie e testi. A volte missive di stati d’animo e racconti, in opposizione a quanto trasmette il frammento di paesaggio inquadrato. In quarantacinque minuti viene realizzata così una cronistoria dal secolo scorso ad oggi riguardante sia l’antico borgo minerario di Eisenerz, sia i luoghi comuni che toccano il Paese alpino. Nelle trasformazioni “si legge il rimprovero all’umanità tutta per il modo in cui colonizza l’ambiente. Ma, alla fine, il paesaggio reagisce e agisce”.
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Dalla Danimarca tre francobolli autoadesivi per celebrare la tradizione locale strizzando l’occhio alle festività che chiuderanno l’anno
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C’è il Paese che raffigura nei francobolli le api, a significare il loro fondamentale ruolo ed a ricordare la minaccia di scomparsa che incombe su di esse. E c’è quello che ricorda uno dei prodotti tipici realizzati con il miele, i dolcetti. È la Danimarca, che domani, pensando alle feste di fine anno, dedicherà loro tre francobolli. Natale non è Natale senza di questi, dicono da dietro agli sportelli di Postnord. Per certe persone, il periodo comincia davvero quando i prestinai fanno spazio nelle loro vetrine per esibire tali prodotti, caratterizzati da fantasiose e colorate decorazioni. Accade soprattutto a Christiansfeld, città dello Jutland Meridionale, dove sono lavorati fin dal XVIII secolo. Autoadesivi, i dentelli portano la firma di Jakob Monefeldt e raffigurano tali specialità adornate con le figure di una donna, un uomo ed un cuore; comportano nominali pari a 7,00 (i primi due) e 10,00 corone.
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Un... dolce Natale |
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Grazie a “Striscia la notizia”, l’emissione per l’Expo è tornata all’attenzione pubblica. La precisazione da parte del ministero allo Sviluppo economico
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Troppi, poco significativi e per giunta inesatti. Mentre l’Expo si avvia alla chiusura con un risultato lusinghiero, non così è stato per i sedici francobolli emessi il 3 luglio, addirittura oggetto di un servizio con Capitan Ventosa firmato da “Striscia la notizia”. Secondo il programma, perlomeno parte delle xilografie attribuite a Giovanni Tatti Lucchese non si trova nel libro citato dal decreto del 24 giugno e ricordato sul margine del foglio. “Vaccari news” ha voluto saperne di più, contattando il ministero allo Sviluppo economico, l’unico referente per quel che concerne le cartevalori postali. Le immagini e le diciture utilizzate dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato -è la nota giunta alla redazione- “sono state fornite direttamente ed ufficialmente da Expo 2015 spa che, a seguito di apposita richiesta di chiarimenti in merito alla questione sollevata, segnala che «la maggioranza delle immagini utilizzate sono ispirate alle xilografie menzionate e descritte nel volume edito dal Sansovino nel 1560 dal titolo «Della agricoltura» di G.Tatti, mentre alcune (la spiga, l’ape ed il pesce) derivano da altre fonti e sono state elaborate dal grafico (di Expo, ndr) nella finalità di realizzare un corpus di immagini omogenee per mantenere uno stile coerente con le altre»”. Naturalmente, se il fatto mostra del pressapochismo, nel senso che bastava mettere un “ispirato a” in luogo di “tratto da”, lo stesso non ha alcun risvolto economico sul valore dell’emissione. Vista da un altro lato, la faccenda ha permesso di portare i francobolli in tv, per giunta in un programma molto seguito. Che sia la strada giusta da seguire?
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I francobolli a “Striscia la notizia” |
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