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La strada del nuovo presidente passa dall’Africa
20 Gen 2017 00:20 - DALL'ESTERO
Oggi l’insediamento di Donald Trump, ricordato a Washington con un annullo. Il nuovo capo di Stato già citato in due foglietti; provengono da São Tomé e Príncipe e Liberia
L’annullo statunitense
L’annullo statunitense

C’è attesa per la cerimonia di insediamento che, come tradizione impone, avverrà oggi. Quando Donald Trump diverrà formalmente il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti. Le cronache sono piene di sue dichiarazioni a tutto campo, parte delle quali ha fatto discutere. Una, però, interessa il settore: davanti al rischio intercettazione delle e-mail (in particolare quello che ha colpito l’imprudente antagonista, Hillary Clinton), ha consigliato di privilegiare le lettere cartacee. Anche se pure queste, a dire la verità, non sono così sicure. Come la storia insegna.

Ad ogni modo, si sta per aprire un nuovo capitolo; lo sottolineerà l’operatore postale nazionale, Usps, con un annullo in uso a Washington.

Si aggiungono perlomeno due serie di altrettanti Paesi africani. Che l’hanno citato oramai come vincitore delle elezioni.

Il primo è São Tomé e Príncipe, ufficialmente arrivato agli sportelli già il 10 novembre con un foglietto da 120.000 dobra che lo ritrae con la moglie Melania Knauss e la Casa bianca. Sul bordo compaiono ancora lui ed una serie di simboli tesi a sottolineare le felicitazioni: i fuochi d’artificio, lo stemma e le bandiere, l’immobile.

A ruota -per la precisione il 26 dicembre- è toccato alla Liberia. Il suo blocco punta ovviamente allo stesso repertorio: il drappo ed il personaggio (con tanto di firma) nel francobollo vero e proprio, nominale da 450 dollari. L’edificio di rappresentanza e l’emblema sulla cimosa.

Donald Trump presidente: due foglietti per due Paesi africani
Donald Trump presidente: due foglietti per due Paesi africani
Le produzioni per la corsa alla Casa bianca
Quattro anni fa la rielezione di Barack Obama
           


Quattro francobolli per i cinque anni
19 Gen 2017 18:44 - VATICANO
Protagonista è papa Francesco. La serie è fra quelle scelte per aprire, in piazza San Pietro, il 2017. Arriverà il 10 febbraio, insieme ad altri titoli di cui si ignorano i dettagli

Impiegando delle belle fotografie con, in aggiunta, una semplice didascalia, non sempre si ottiene un risultato in linea con le attese. Ed è quanto capitato con la serie che il Vaticano dedicherà a papa Francesco nel quinto anno di Pontificato. Almeno stando alle immagini diffuse oggi. Sembrano, piuttosto, dei casalinghi personalizzati. Di certo non appaiono all’altezza del passato. Ad ogni modo, la serie giungerà il 10 febbraio; è organizzata in quattro tagli, allineati con il primo porto ordinario per l’interno e l’Italia (0,95 euro; il protagonista è in abito liturgico rosso per la Pentecoste dell’8 giugno 2014), l’Europa ed il Mediterraneo (1,00; lo scatto risale all’udienza generale dell’1 giugno 2016), l’Africa, l’America e l’Asia (2,30; con la veste verde del tempo ordinario, celebra la messa insieme ai nuovi cardinali, era il 23 febbraio 2014), l’Oceania (3,00; è ritratto in raccoglimento durante l’omelia del 30 novembre 2013). Il titolo conta su una tiratura massima pari a trecentomila serie.

Lo stesso giorno arriveranno la busta da 3,00 euro ed altre tre emissioni, di cui per ora non si sa nulla.

Quattro francobolli, cinque anni di Pontificato
Quattro francobolli, cinque anni di Pontificato
La serie precedente
Il Concistoro del 2014 nel richiamo italiano
           


La Michel d’Oltremare
19 Gen 2017 15:45 - LIBRI E CATALOGHI
Disponibili il primo volume inerente al Sudamerica e quello intitolato “Nordafrica”. Confermata la linea editoriale precedente

L’Oltremare dei cataloghi Michel si aggiorna con due titoli, al solito scritti in tedesco, con immagini molto spesso a colori e valutazioni economiche nella moneta comune.

Uno riguarda il Sudamerica, settore attualmente diviso in due volumi e per il quale è disponibile il primo. In 1.088 pagine affronta i Paesi che, in base alla lingua nazionale, sono compresi tra la lettera “A” e la “J”. Risultano Argentina (emissioni locali comprese), Bolivia, Brasile, Cile, Ecuador, Guyana e Guyana Francese.

Per l’altro occorre riattraversare l’oceano Atlantico poiché interessa il Nordafrica, secondo un’anomala concezione geografica della casa editrice. Propone infatti -con i relativi capitoli minori- Africa Occidentale Spagnola, Africa Orientale Italiana, Algeria, Colonie Italiane, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Libia, Marocco, Sahara Spagnolo, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Tunisia. In questo caso, la paginazione raggiunge quota 896.

Nello Stivale i lavori sono venduti ad 89,00 euro ciascuno.

Due volumi per due continenti diversi
Due volumi per due continenti diversi
           


Il cuore diventa blu
19 Gen 2017 12:21 - DALL'ESTERO
Finlandia - Anche l’emissione inerente San Valentino appare allineata ai festeggiamenti per il secolo dell’indipendenza nazionale. Il richiamo è nei colori

Non è una campagna di sensibilizzazione contro qualche malattia o per un obiettivo filantropico, in quanto il cuore blu su fondo bianco richiama la bandiera della Finlandia. E, al tempo stesso, permette ai mittenti locali di avere un nuovo supporto con cui affrancare le lettere in vista di San Valentino o comunque per esprimere affetto, declinandolo secondo necessità.

Anche il tributo collegato al 14 febbraio, dunque, viene… allineato al tema di fondo che il Paese ha scelto per questi mesi: festeggiare il secolo dell’indipendenza (non a caso, nella tornata prevista per domani, oltre a questo e ad altri titoli, ne arriverà uno dedicato formalmente al drappo).

Per l’emissione ha firmato Ari Kivi. La sua proposta è emersa tramite un concorso; si compone di cinque francobolli per il porto interno raccolti in libretto. Prezzo dell’insieme: 6,00 euro.

Blu su fondo bianco: i cinque francobolli evocano la bandiera nazionale e possono parlare di sentimenti in diversi modi
Blu su fondo bianco: i cinque francobolli evocano la bandiera nazionale e possono parlare di sentimenti in diversi modi
La carta valore con la bandiera, prevista sempre per il 20 gennaio
l soggetto “Love” del 2017 interpretato dagli Stati Uniti
           


Anche Bergamo punta alla sicurezza
19 Gen 2017 09:53 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Firmato ieri con la Prefettura un protocollo d’intesa per proteggere i 244 uffici postali della provincia. E se un presunto portalettere venisse a casa…

Se è vero -l’ha confermato la Corte dei conti qualche giorno fa- che gli atti criminosi contro gli uffici postali sono in calo, resta il problema più generale della loro sicurezza. Non deve quindi stupire il protocollo d’intesa firmato ieri tra l’operatore e la Prefettura di Bergamo, accordo che si inserisce in un approccio già consolidato in altre parte dello Stivale. Il documento, sottoscritto dal responsabile tutela aziendale per la regione Francesco Tavone e dal prefetto Tiziana Costantino, definisce gli impegni assunti dalle parti per elevare gli standard ed il controllo nelle 244 sedi presenti sul territorio provinciale. In particolare, oltre ad un più attento monitoraggio della funzionalità e dell’efficacia negli impianti tecnologici, prevede il miglioramento della videosorveglianza. Inoltre, il testo intensifica e codifica i flussi informativi tra le strutture di Poste e le Forze dell’ordine.

Anche in casa, però, occorre stare attenti, e lo ricordano i carabinieri. Ad esempio, in tema di inganni. Il truffatore -viene spiegato- “può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’Inps, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas”. In caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, “chiedete che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, se dovete firmare la ricevuta aprite con la catenella attaccata”.

Un momento dell’incontro di ieri
Un momento dell’incontro di ieri
Il 2015 visto dalla Corte dei conti
Protocolli d’intesa: tra i precedenti, quelli di Treviso…
…e della Toscana
           




Invito da Man, con… inghippo
19 Gen 2017 01:03 - DALL'ESTERO
Sembrerebbe una normale serie a soggetto turistico, ma due dei sei francobolli appartengono al giro che richiama l’associazione PostEurop

Sei francobolli che propongono altrettanti, invitanti, manifesti d’epoca dedicati a Man. Sembrerebbe una normale serie a soggetto turistico per l’isola collocata tra l’Irlanda e la Gran Bretagna, se non fosse per il logo PostEurop che riconduce immediatamente due degli esemplari tra quelli appartenenti al giro. Logo non molto visibile, specie il secondo, che figura sulla fiancata della barca.

Dovuta a Adam Berry, la serie arriverà oggi, caratterizzata da colori vivaci e stile risalente ai primi del Novecento. Nell’ordine, i tagli propongono i castelli Peel (prima classe interna, ora 0,45 sterline) e Rushen (per l’Europa, 0,77), poi Onchan (0,95), Ramsey (1,24), Port Saint Mary (1,27), Port Erin (2,33).

Turismo dall’isola di Man
Turismo dall’isola di Man
Così la serie PostEurop della Danimarca
           


Bandiera al vento
18 Gen 2017 20:12 - DALL'ESTERO
La carta valore della Finlandia non lo dice, ma fa parte delle celebrazioni postali volte a commemorare il secolo trascorso dall’indipendenza nazionale
Torna il drappo
Torna il drappo

“Il centenario della Finlandia sarà visibile in molti modi, ed i francobolli non faranno eccezione”. È quanto annunciano perentoriamente dal Paese, presissimo e appunto prossimo a festeggiare il giubileo nazionale.

È in tale contesto che ritorna l’omaggio alla bandiera. Ritorna, perché nel passato il drappo è stato più volte citato tra i dentelli. Come accadde, per l’analoga celebrazione, nel 1977, ad essere precisi il 5 dicembre (vigilia della data fatidica), quando giunse nei tagli da 0,80 marchi ed 1,00. Secondo gli specialisti, il richiamo più antico è del 2 gennaio 1941, presente nel 3,50 con sovrapprezzo da 0,35 per aiutare la Croce rossa.

L’attuale emissione non ha valore esplicitato, ma il logo presente indica l’impiego per il primo porto ordinario nazionale. Debutterà il 20 gennaio contro 1,20 euro. Vi ha lavorato Ossi Hiekkala ed è confezionata in fogli da quindici.

Centenario nazionale - Tra le serie precedenti, quella sulla natura
Il nuovo sistema che sostituisce i valori nominali
           




Austria a pezzi (e ricucita)
18 Gen 2017 16:30 - DALL'ESTERO
In distribuzione generale da oggi il francobollo che ha vinto il nuovo concorso organizzato da Österreichische post in collaborazione con il quotidiano “Die presse”
Frattura
Frattura

Su settantasette partecipanti, alla fine ha vinto Hannes Glantschnig con l’opera “Prova di trazione”. La sua idea è emersa dal concorso che Österreichische post, in collaborazione con il quotidiano “Die presse”, ha rivolto ai designer al fine di interrogarsi sul futuro dell’Austria (come si svilupperà in termini economici, sociali e culturali nel corso dei prossimi decenni?). Futuro che, almeno stando alla vignetta, non sembra molto sereno: il nome del Paese appare rabberciato.

La data ultima per presentare idee era l’1 luglio scorso. Ragionando sul complesso delle partecipazioni, emerge -lo annotano da dietro gli sportelli- l’influenza di aspetti quali la crisi dei rifugiati o la vita politica. Alcuni autori, invece, hanno puntato su temi come la diversità, l’uguaglianza nei diritti, l’ecologia o l’esigenza di ampliare gli orizzonti. Altri hanno tentato di ritrarre la coesistenza di varie Nazioni attraverso l’uso di simboli.

L’ispirazione -ha ammesso il vincitore- è venuta dai titoli dei media dopo il primo turno alle votazioni presidenziali del maggio scorso: non a caso hanno parlato di “profonda spaccatura nel Paese”. “Anche se c’è una spaccatura profonda, dobbiamo fare tutto il possibile per sanare la situazione, in modo che l’unità della nostra terra possa sopravvivere”, ha aggiunto.

Il francobollo è in mano agli utenti da oggi; la prevendita invece risale al 3 gennaio. Da notare il gioco grafico sul nominale, dove le ultime lettere, la “C” e la “H”, compongono il valore 68.

L’edizione 2016 del concorso
Il ruolo (e le problematiche) del recente voto postale nelle elezioni austriache
           


Se Chiasso valorizza il francobollo
18 Gen 2017 12:10 - APPUNTAMENTI
Una teca solo per il non emesso della Perugina. È presente nell’allestimento che il Max museo ha dedicato al pubblicitario Federico Seneca
La mostra è a Chiasso, ancora per poco
La mostra è a Chiasso, ancora per poco

Un francobollo di valore tutto sommato modesto e per questo probabilmente non molto considerato dagli appassionati. Di certo è più gettonato tra i giornalisti, in quanto non emesso e con una propria storia da raccontare.

Stupisce però il modo con cui è stato presentato al Max museo di Chiasso (Svizzera) dove, fino al 22 gennaio, è in corso la mostra “Federico Seneca (1891-1976) - Segno e forma nella pubblicità”. Ha una teca tutta sua, come se fosse un prezioso gioiello, ed è collocato al fianco di altri due supporti che impiegano la stessa immagine: un manifesto grande 100x140 centimetri ed un elaborato grafico che ne misura 18x25,4. L’insieme valorizza decisamente la carta valore, ossia il pubblicitario italiano programmato per il 1924 (o per il 1925), stampato e poi accantonato. È quello per i “Baci” della Perugina, la cui immagine è dovuta al protagonista dell’allestimento.

La didascalia non specifica il suo particolare status, approfondito invece nel catalogo collegato, firmato da Silvana editoriale (272 pagine con illustrazioni in bianco e nero ed a colori, nel Bel Paese venduto a 34,00 euro). Il dentello -spiega in esso il critico d’arte Luigi Sansone- fu ritirato “in quanto si ritenne poco rispettoso abbinare l’immagine del re alla pubblicità, soprattutto con la scena dei due innamorati”.

Il percorso non trascura ulteriori citazioni specializzate, proponendo carta da lettere e busta intestate a Sofia Santini Seneca, missive di lavoro, cartoline promozionali che portano altre opere del personaggio, prove di stampa per réclame capaci di porre al centro gli invii postali. Verrà ripetuto con tagli un po’ diversi- a Perugia (presso la Galleria nazionale dell’Umbria dal 12 marzo al 4 giugno), Fano (Galleria Carifano - palazzo Corbelli, dal 14 luglio al 24 settembre) e Treviso (Museo nazionale collezione Salce dal 3 febbraio al 3 giugno 2018).

La teca con il pubblicitario non emesso
La teca con il pubblicitario non emesso
L’annuncio dell’allestimento
           




Poste rinnova il sito
18 Gen 2017 08:59 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Operativo da questa mattina, è allineato agli ultimi criteri che premiano le immagini: sia come pubblicità, sia come richiamo per i pulsanti

L’intervento è stato effettuato questa notte, ma ancora adesso i tecnici stanno lavorando, tanto è vero che il sito risulta più lento del solito. È quello di Poste italiane, all’interno del quale è stato introdotto un rinnovamento grafico che ripensa -senza stravolgerlo- il precedente, avviato l’1 luglio 2015.

Le modifiche più vistose si trovano nella “home page”, ora allineata alle ultime indicazioni per il settore, indicazioni che privilegiano le immagini fotografiche anche per i pulsanti. Si apre con una serie di video pubblicitari, che certo gravano sulla velocità della connessione, specie se priva di fili. E, alla lunga, stancano.

L’ordine dei tasti dà un’indicazione della frequenza con cui sono impiegati. In alto a destra, quindi in evidenza, vi è il punto tramite il quale accedere all’area personale. Una stringa permette gli ingressi veloci. Sotto ai filmati compaiono in sequenza le porte per i pagamenti, la tracciatura degli invii, le spedizioni. Di fatto, la secondo sostituisce quella del comparto assicurativo.

Più in basso, l’approccio per obiettivo, ossia “spedire e ricevere”, “gestire il tuo denaro”, “risparmiare e investire”, “finanziare i tuoi progetti” e, più avanti in senso orizzontale, “creare la tua pensione”, “pagare e trasferire”, “proteggersi dagli imprevisti”, “spedire e ricevere”.

Curiosamente, ben nascosta in fondo, dopo la sezione per il bollo auto (al principio dell’anno è sempre fra le più gettonate), figurano le zone “In evidenza” (ora vi campeggiano “posteid”, “Prestito Bancoposta auto” e “Posteprotezione innova salute più”) e delle notizie. Ridimensionato lo spazio inerente le “app”.

Del tutto scomparse, anche tra i pulsanti minori, parole come “francobollo”, “affrancatura”, “filatelia” e “filatelico”.

Come si presenta ora la “home page”
Come si presenta ora la “home page”
Il cambio di un anno e mezzo fa
Il sito
           


Tanti significati dietro ad un animale
18 Gen 2017 00:07 - DALL'ESTERO
Davvero complessa la simbologia cinese. Lo ribadisce la serie di sei francobolli che oggi Guernsey dedica all’“Anno del gallo”

Guernsey ha dato appuntamento per oggi, quando emetterà ben sei francobolli dedicati all’“Anno del gallo”. Tagli da 43, 57, 58, 64, 70 e 78 pence, portano il nome di Chrissy Lau e mostrano il pennuto in differenti situazioni, che però hanno precisi significati.

Ecco qualche esempio. Il canto dell’animale al levarsi del sole riflette la tradizione cinese secondo la quale egli evoca la ferocia, il coraggio e la fedeltà. Il suo ornamento richiama un cappello da studente, mentre l’uovo rappresenta la nobiltà e la longevità. Le punte delle ali simboleggiano infinita fortuna; quanto all’associazione con i soldi, parla da sé. Il motivo floreale, infine, è abbinato alle promozioni.

I sei esemplari puntano ad altrettanti aspetti
I sei esemplari puntano ad altrettanti aspetti
Ulteriori interpretazioni da Nazioni Unite…
…Canada…
…e Christmas
           




Collezione De Marchi senza più segreti
17 Gen 2017 18:23 - APPUNTAMENTI
Milano - Presentato oggi il progetto che ha permesso di mettere on-line tutti i centotré album. “L’iniziativa mette insieme il dettame costituzionale della tutela e della valorizzazione”, ha detto l’assessore alla cultura, Filippo Del Corno
Presentato oggi il lavoro
Presentato oggi il lavoro

Filatelia protagonista, oggi al Museo del Risorgimento di Milano. È stato presentato il lavoro che ha permesso di mostrare per intero, almeno a livello digitale, la collezione che fu dello scienziato e filantropo Marco De Marchi.

“Uno straordinario progetto”. Così si è espresso il direttore dell’area soprintendenza Castello, musei archeologici e musei storici del Comune, Claudio Salsi. “Il Museo è estremamente composito; non comprende solo documenti ma anche testimonianze diverse. Ma chi avrebbe pensato anche ai francobolli? Un tempo al castello Sforzesco c’era una mostra permanente della collezione di Marco De Marchi, ora abbiamo la catalogazione on-line con «Grafiche in comune»; è il vanto dell’Amministrazione. Il conservatore Ilaria De Palma (che ha seguito il progetto, ndr) ha sposato subito la proposta” dell’Unione stampa filatelica italiana.

“Ci tenevo molto ad essere presente”, ha aggiunto l’assessore alla cultura, Filippo Del Corno. “L’iniziativa mette insieme il dettame costituzionale della tutela e della valorizzazione”. Inoltre, racconta una donazione. Come tante altre che arricchiscono il patrimonio pubblico permettendo alla singola raccolta di farsi conoscere meglio.

“Sono oltre 5.500 le fotografie effettuate”, ha ricordato il presidente dell’Usfi, Fabio Bonacina. “Tutte ad alta definizione. È chiaro che per il sito sono state abbassate, sia per questioni tecniche, sia per i diritti di cui il Comune è titolare. In calce ad ogni pagina figurano gli estremi per richiedere, anche a scopo di studio, le immagini di qualità migliore”. Ha poi toccato un altro aspetto: quello della volontà espressa dal Comune di certificare l’esistente, non di realizzare una nuova collezione secondo i canoni degli appassionati. Quindi, il materiale è stato ripreso come si trova. Con le sovrapposizioni, i buchi, gli spostamenti, i fogli caratterizzati dalle sole tracce di linguella (non bisogna dimenticare che lo stesso De Marchi aveva indicato di vendere quanto non utile per rafforzare il settore portante dell’insieme).

“Il piacere di esaminare album per album e scoprire anche materiale non noto”. È il concetto espresso dal perito Giacomo Bottacchi, che ha ricondizionato il “tesoro” descrivendo i reperti più significativi. Già trent’anni fa aveva lavorato con Danilo Bogoni ed Agostino Zanetti per elencarlo. “De Marchi è stato un collezionista molto avanzato per l’epoca, scoprendo settori allora poco battuti, come le collettorie”.

Anche per la Borsa filatelica nazionale, ora Associazione nazionale professionisti filatelici, si è trattato di un ritorno. L’ha ricordato il suo presidente, Sebastiano Cilio: una selezione di fogli venne esposta nel 1983 al convegno commerciale di palazzo Turati. “Oggi l’on-line è l’unica soluzione possibile”.

“Una fonte storica che non conoscevo, un mondo nuovo”, ha ammesso il conservatore Ilaria De Palma. Rilevando come altrimenti “sarebbe difficile gestire la consultazione di materiale sensibile”. Il progetto “rappresenta un ottimo punto di partenza per valorizzare la persona De Marchi”. Anche -è la promessa- con dei video.

Dal punto di vista economico l’iniziativa è stata sostenuta, oltre che dalla Anpf (la quale ha assicurato il ruolo maggiore), da Associazione italiana di storia postale, Federazione fra le società filateliche italiane, Unione filatelica lombarda, società Vaccari. Ed, ovviamente, Usfi. Poste italiane filatelia ha assicurato un importante ruolo per le esposizioni 2016 e 2017 a “Milanofil”.

Due momenti dell’incontro - I relatori, da sinistra il presidente dell’Associazione nazionale professionisti filatelici Sebastiano Cilio, il direttore dell’area soprintendenza Castello, musei archeologici e musei storici Claudio Salsi, l’assessore alla cultura Filippo Del Corno, il perito Giacomo Bottacchi, il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina. Sotto, il pubblico
Due momenti dell’incontro - I relatori, da sinistra il presidente dell’Associazione nazionale professionisti filatelici Sebastiano Cilio, il direttore dell’area soprintendenza Castello, musei archeologici e musei storici Claudio Salsi, l’assessore alla cultura Filippo Del Corno, il perito Giacomo Bottacchi, il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina. Sotto, il pubblico
L’annuncio della presentazione
Il sito di riferimento
           


L’Antichità illustrata da Londra
17 Gen 2017 15:43 - DALL'ESTERO
Otto francobolli che spiegano come si viveva localmente tra l’età della Pietra e quella del Ferro. Associando i reperti alle ricostruzioni onde collocarli nel giusto contesto
Oggi l’emissione
Oggi l’emissione

Come vivevano gli uomini (e naturalmente le donne) nella preistoria? È una domanda che affascina sempre il pubblico, ed il Regno Unito postale -che lo sa- ha tentato di dare una risposta. Questa è articolata in otto francobolli uniti a coppie ed espressi in ben quattro nominali. Dovuti all’azienda specializzata True north, hanno debuttato oggi e decisamente catturano l’attenzione. Perché non propongono il singolo oggetto o luogo estrapolandolo dal contesto in cui era collocato, ma valorizzano, secondo i casi, l’impiego e la frequentazione.

Senza “inventare” nulla, però calibrando quanto rimane oggi con la ricostruzione scientifica, ecco una serie da manuale. Permettendo ad utente e collezionista un viaggio tra l’età della Pietra (dunque, undicimila anni fa) e quella del Ferro (300 avanti Cristo).

Sfilano quindi lo scudo e la casa (i soggetti campeggiano nei tagli di prima classe, ora 0,64 sterline), il copricapo e la fortificazione (1,05), il circolo sacrale in pietre ed il corno da suonare (1,33), la miniera ed il coprispalle (1,52).

Complessivamente i francobolli sono otto, uniti in coppia in base al nominale
Complessivamente i francobolli sono otto, uniti in coppia in base al nominale
L’archeologia violata in Irak
           




Tocca a Trieste e Torino
17 Gen 2017 12:15 - APPUNTAMENTI
Quale esito del progetto “Filatelia nelle carceri”, la città giuliana offre una nuova mostra realizzata all’interno del penitenziario. La piemontese, invece, prevede un pomeriggio con francobolli dei Cln e della Sombrero island

Un punto di riferimento fisso, oramai, per lo spazio filatelia che a Trieste si trova in via Galatti 7/d. Come ad ogni inizio anno (è accaduto pure nel 2014, nel 2015 e nel 2016), dedica un allestimento agli esiti locali del progetto “Filatelia nelle carceri”, reso possibile con i volontari ed il Circolo filatelico 26 (il numero è quello del civico riguardante il penitenziario del Coroneo). Mentori del gruppo che ha aderito al percorso risultano Claudio Bacco, Bruno Pockaj e Igor Tuta del Circolo filatelico sloveno triestino “Laurenc Košir” nonché la responsabile dello stesso negozio di Poste italiane Daniela Catone. Ivan presenta una collezione dedicata alla Bulgaria. Livio invece ha raccolto dentelli di tutta Europa. Uno sguardo alle emissioni del Vaticano è stato effettuato da Sergio. Di una certa singolarità e difficoltà la scelta di Silvio: si è occupato di ex Colonie italiane. Hamed è rimasto nel Continente nero, puntando all’Africa francese. Una rassegna inerente la Germania è stata concepita da Sebastiano. Ancora geografia per Oscar e Mihail, rispettivamente creatori di una ricognizione su Italia e Romania. L’esposizione resterà raggiungibile fino al 28 gennaio (da lunedì al venerdì 8.20-13.35, sabato 8.20-12.35).

Da Trieste a Torino grazie all’Unione filatelica subalpina. Il 21 gennaio alle ore 15, presso la propria sede (si trova in via Asinari di Bernezzo 34, al secondo piano), si terrà una nuova conferenza. Questa volta parleranno Flavio Pistarino e Fabio Vaccarezza; due i soggetti: “Stampa dei francobolli Cln” e “Sombrero island un francobollo rarissimo”.

Le iniziative sono ad ingresso libero.

Due iniziative, in Friuli-Venezia Giulia ed in Piemonte
Due iniziative, in Friuli-Venezia Giulia ed in Piemonte
Trieste, le tre precedenti mostre del Circolo filatelico 26: nel 2014…
…nel 2015…
…e nel 2016
           


Patrimonio Unesco tra vecchio e nuovo
17 Gen 2017 09:21 - DALL'ESTERO
Dei cinque francobolli canadesi emessi ieri, due utilizzano le stesse immagini impiegate nel 2015. Come per l’“Anno del gallo”, c’è ancora la scritta celebrativa nascosta

Al momento attuale, non sono giunte segnalazioni di errori. Non come accadde, quindi, nel 2015 con la precedente tappa dello stesso percorso: costrinse il Canada a rimediare, ritirandone una parte e riproponendola corretta. È quella riguardante i siti nazionali che l’Unesco ha inserito nel Patrimonio mondiale dell’umanità (domanda: a quando una scelta simile per l’Italia, cominciando con quelli meno noti?).

Cinque i soggetti, adesso trasformati in francobolli permanenti (0,85 dollari) e raccolti in libretti da due o da sei serie, nonché nel foglietto da una. Si aggiungono le cartoline (2,50 unità ciascuna)

Riguardano il Parco provinciale Dinosaur (si trova in Alberta), il Mistaken point (Terranova e Labrador), il Distretto storico della Vecchia Québec (Québec), l’anse aux Meadows (ancora Terranova e Labrador), la stazione baleniera basca di Red bay (idem). Sapendo che il primo (combinazione, quello allora sostituito) e l’ultimo luogo riprendono le medesime immagini impiegate due anni fa ma con diverso nominale (era 1,20).

La produzione porta il nome di Lara Minja, che opera per conto di Lime design. Al pari del recente titolo riguardante l’“Anno del gallo”, pure questo offre sui bordi bianchi delle cartevalori il testo celebrativo per il secolo e mezzo del Paese, visibile solo con la lampada di Wood.

Cinque francobolli, due dei quali con immagini già viste due anni fa
Cinque francobolli, due dei quali con immagini già viste due anni fa
L’emissione del 2015…
…ed il suo rimedio
L’artificio ottico nella serie per l’“Anno del gallo”
           




Rimborsi Irs, il cda ha scelto
16 Gen 2017 22:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Si è riunito oggi il consiglio di amministrazione di Poste. Due le soluzioni individuate a riguardo dei fondi immobiliari: variano secondo se il cliente ha più o meno di ottant’anni

Un’iniziativa di tutela “a favore di tutti i propri clienti che nel 2003, in un contesto economico e regolamentare diverso da quello odierno, hanno acquistato quote del fondo immobiliare Invest real security (Irs)” avendole ancora in possesso al 31 dicembre scorso, data ufficiale di scadenza.

Così ha annunciato questa sera Poste italiane, dopo la nota rassicurativa diffusa il 6 gennaio.

L’iniziativa ha lo scopo di consentire ai malcapitati di recuperare la differenza tra quanto investito originariamente (2.500 euro a quota), inclusivo dei proventi e dei rimborsi anticipati percepiti durante la vita del fondo, e quanto sarà da loro incassato con il valore intermedio di liquidazione.

Nell’attesa seduta odierna del consiglio di amministrazione, questo ha individuato due interventi. Per coloro che al 31 dicembre hanno compiuto ottant’anni, l’azienda riconosce la differenza sotto forma di accredito in conto corrente. Per gli altri è stata avanzata la sottoscrizione di una polizza vita ramo I, appositamente ideata e senza alcuna spesa, in cui versare le somme liquidate. Essa durerà cinque anni e Poste aggiungerà un contributo integrativo per il recupero di tutto il capitale originariamente investito. Quindi, anche in questo frangente senza interessi ed altri surplus.

L’azione -ha commentato l’amministratore delegato, Francesco Caio- “ha l’obiettivo di rafforzare il legame di fiducia che da sempre abbiamo con i risparmiatori. Scegliamo volontariamente, dopo averla a fondo studiata, di attivare una tutela per tutti i clienti di Poste che hanno investito nel fondo”.

Il percorso sarà avviato in aprile. Definita inoltre, con le associazioni dei consumatori, una commissione di conciliazione paritetica.

Intanto, Codacons ha promosso la prima azione legale presso il Tribunale di Napoli per recuperare 35mila euro affidati da una signora all’operatore.

Tenuto oggi il consiglio di amministrazione
Tenuto oggi il consiglio di amministrazione
Il problema e le rassicurazioni del 6 gennaio
L’impegno di Codacons
           


As Roma e David Bowie entrano nel programma
16 Gen 2017 17:26 - SAN MARINO
Si aggiungono inoltre la “Giornata mondiale del rifugiato” ed il divieto per la sperimentazione animale. Via la congiunta a quattro

Prima revisione al programma 2017 per San Marino. Che ha aggiornato la propria lista annunciata -con congruo anticipo- già il 4 luglio scorso.

Rispetto al precedente elenco, saranno ricordati la squadra calcistica As Roma (che compie novant’anni) ed il cantante David Bowie (nato l’8 gennaio 1947 e scomparso il 10 gennaio 2016). Si aggiungono altre due voci: la “Giornata mondiale del rifugiato” (cade il 20 giugno) e il divieto di sperimentazione animale (sul monte Titano venne introdotto nel 2007).

Per quattro titoli che si sommano, uno viene tolto: è la congiunta con Italia, Vaticano e Smom.

Novità da San Marino
Novità da San Marino
Le ipotesi del 4 luglio scorso
David Bowie, la mostra di Bologna con il suo francobollo
           




Il 2015 di Poste secondo la Corte dei conti
16 Gen 2017 13:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La relazione annota il ricorso alle consulenze esterne per promuovere i cambiamenti della società e, in particolare, l’ingresso in Borsa. Diminuiti gli eventi criminosi ed i reclami
In 150 pagine
In 150 pagine

L’esercizio si connota principalmente per la conclusione del processo che ha portato alla quotazione in Borsa delle azioni di Poste italiane (27 ottobre 2015) nell’ambito del programma di privatizzazioni inerente le società partecipate dal ministero dell’Economia e delle finanze. Le conseguenti scelte sono state effettuate, oltre che nella prospettiva della quotazione, anche per aderire alle disposizioni di vigilanza emanate dalla Banca d’Italia ed applicabili all’azienda in ragione delle attività condotte per il tramite del patrimonio Bancoposta.

Sono alcuni dei concetti sottoscritti dalla Corte dei conti e relativi alla gestione finanziaria del gruppo per il 2015. Tra i rilievi, “un incremento di spesa per i contratti relativi ai settori di comunicazione, formazione e consulenza”, volti ad impostare l’ingresso nel mercato. Tuttavia, il ricorso a collaborazioni esterne è rimasto significativo anche successivamente per illustrare i progetti di trasformazione introdotti.

Andando nello specifico, le 150 pagine di relazione puntano a diversi aspetti inerenti sia la capogruppo, sia il resto delle realtà collegate.

Tra i temi affrontati, quello dei reati, segnalando -rispetto al 2014- un calo del numero di rapine (-6,1%), un progressivo incremento nella percentuale di furti sventati, una riduzione del 13% di quelli consumati. L’impatto economico ha evidenziato anch’esso un andamento decrescente, registrando un valore della perdita complessiva pari a 6,055 milioni (-9,2% a paragone del 2011).

Con riferimento alla prevenzione delle frodi ed allo sviluppo di strumenti informatici relativi alla difesa, sono stati completati 750 incarichi di accertamento che hanno portato a individuare 1.048 distinte responsabilità interne. Il danno economico rilevato nel 2015, pari a 8,1 milioni, risulta dimezzato (-49%) se contrapposto al dato precedente.

Quanto ai reclami (utili per misurare la percezione da parte degli utenti), quelli ricevuti per i servizi postali sono stati 223.552 (-4,12% in confronto al 2014), di cui 202.533 trattati (-9,1%); a giudizio della stessa azienda, 21.019 sono risultati infondati.

Reclami: la loro distribuzione secondo il servizio calcolata dalla Corte dei conti
Reclami: la loro distribuzione secondo il servizio calcolata dalla Corte dei conti
L’approfondimento di “Vaccari news” riguardante il 2014 (in tre parti)
           


Se la mail art diventa glocal
16 Gen 2017 10:18 - APPUNTAMENTI
“Terra - Materiaprima” è il soggetto della mostra allestita a Gallarate (Varese) fino al 27 gennaio. Circa duecento gli artisti coinvolti, nell’erba…
L’invito che si legge all’ingresso
L’invito che si legge all’ingresso

L’invito formulato nella primavera scorsa si è concretizzato in questi giorni e la rassegna che ha indotto resterà visibile fino al 27 gennaio. È il progetto di mail art “Terra - Materiaprima”, ideato da Ruggero Maggi.

Già il titolo abbisogna di approfondimenti. “La terra -viene spiegato- è la materia prima della nostra esistenza, l’elemento base della nostra vita su questo pianeta, non a caso chiamato appunto «Terra». Terra che, in questa mostra, costituisce anche l’elemento primario delle opere d’arte pervenute e realizzate con zolle della propria terra, con la propria materia prima”; esse sono spedite da più di duecento mittenti internazionali. In taluni casi i lavori crescono e si sviluppano essendo costituiti da elementi vivi, come erba, piantine e licheni, che vengono regolarmente innaffiati.

Mail art, dunque, ma c’è di più, perché ora è glocal. L’approccio “è parte integrante di un processo di globalizzazione culturale”. Questo “si estrinseca a livello locale mediante l’azione che ogni artista postale compie attraverso una fitta rete di comunicazioni creative come una babilonica torre dai destini incrociati”.

L’allestimento si fa notare sin dall’ingresso, dove un cartello suggerisce di “lasciare le scarpe e camminare a piedi nudi nel parco”. Perché, pure essendo al coperto, si sviluppa lungo un… prato.

Tutti gli interventi, come da bando, richiamano in mille modi il concetto ispiratore e sono stati spediti per posta. Ovviamente, si evidenziano di più quelli che “giocano” con il sistema postale, non accontentandosi solo dell’avvenuto trasporto. Impiegando affrancature vistose (magari costituite da cartevalori utilizzate in senso rappresentativo, come fuori corso, usate o straniere), ponendo richiami sulla parte esterna dei plichi, aggiungendo vignette e timbri privati, citando personaggi del settore. E, in omaggio alla liberalizzazione del comparto, c’è pure chi ha preferito affidare il proprio contributo non a Poste italiane ma alla concorrente Nexive.

L’allestimento è ospitato a Gallarate (Varese) presso l’Università del melo, in via Magenta 3, aperto gratuitamente tutti i giorni dalle ore 15 alle 18.

Parte dell’esposizione allestita in un “prato” e una delle opere più rappresentative
Parte dell’esposizione allestita in un “prato” e una delle opere più rappresentative
L’annuncio dell’iniziativa
L’intervista di “Vaccari news” al curatore, Ruggero Maggi
Gli artisti partecipanti (file pdf)
           




La principessa prima di divenire tale
16 Gen 2017 00:12 - DALL'ESTERO
Nuovo omaggio alla giovinezza di Grace Kelly. Monaco emetterà oggi due francobolli dedicati ad altrettanti film che la videro sul set

Un’altra serie che Monaco dedica alla sua principessa scomparsa tragicamente. Questa volta -e non è la prima- enfatizzandone il passato di attrice. Così, Grace Kelly (1929-1982) viene citata in due francobolli lavorati da Créaphil ed inerenti ai manifesti di altrettante pellicole.

Il taglio da 1,42 euro la ritrae sul set del film “Mogambo”. Diretto nel 1953 da John Ford, la vede al fianco di Clark Gable ed Ava Gardner. La trama racconta di un lui, una lei ed un’altra nel classico triangolo, ambientato, in modo inconsueto, nel pieno dell’Africa.

Il secondo esemplare, nominale da 2,20, rappresenta quello che in italiano è divenuto famoso con il titolo “Mezzogiorno di fuoco”. Data 1952 ed annota in regia Fred Zinnemann. In scena anche Gary Cooper, che ottenne l’Oscar quale migliore attore protagonista, impegnato nel ruolo dello sceriffo contro tutti. Permise agli spettatori di scoprire la futura moglie di Ranieri III.

L’emissione debutterà oggi.

Due francobolli per altrettante pellicole
Due francobolli per altrettante pellicole
La tappa del 2014
           


I riporti e le loro varietà
15 Gen 2017 00:45 - LIBRI E CATALOGHI
A caccia delle differenze nei francobolli emessi per le Province Napoletane. La propongono Antonello e Maria Isabella Cerruti
Province Napoletane
Province Napoletane

I francobolli tipo delle Province Napoletane, cioè della fase di transizione tra Regno delle Due Sicilie ed Italia, sono otto. A voler considerare un solo aspetto, l’approfondimento occupa 128 pagine, sottoscritte da Antonello e Maria Isabella Cerruti. È lo studio “Le varietà di riporto dei francobolli delle Province Napoletane” (125,00 euro).

Il disegno di partenza, eseguito a penna dal tipografo Francesco Matraire o da qualche suo tecnico, fu riportato -si legge nel lavoro- su pietra litografica, senza l’indicazione del valore. Da un’unica base si ottennero delle matrici con le quali vennero preparati i blocchi riporto di dieci esemplari che, decalcati dieci volte, formarono le tavole da cento pezzature. Esse servirono per la stampa dei fogli, che venivano distribuiti “tosati” (cioè rifilati ai margini) e divisi in due confezioni da cinquanta.

Con la stampa litografica -nitida nelle prime tirature e più confusa nelle successive- si notano difetti di riporto e diversi ritocchi, particolarmente nel 2 e nel 5 grana.

Il titolo offre grandi immagini a colori capaci di evidenziare le differenze, così da individuarle con maggiore facilità; non mancano i riferimenti alle imitazioni, vale a dire falsi per la posta e per i collezionisti.

“Le varietà di riporto” (acquista)
La scheda
           




Fondaco dei Tedeschi/2 C’è pure il volume
14 Gen 2017 10:51 - LIBRI E CATALOGHI
In 352 pagine racconta la storia dell’immobile e della ristrutturazione cui è stato sottoposto negli ultimi anni. Le illustrazioni sono 510
La galleria del secondo piano, lato est…
La galleria del secondo piano, lato est…

Per chi vuole approfondire la storia inerente l’immobile e la sua nuova vita (news precedente), c’è pure il libro. S’intitola “Il fondaco dei Tedeschi a Venezia - Il restauro e il riuso di un monumento veneziano”.

Firmato da Electa, documenta il cambiamento del famoso complesso che -fino al 2010- fu sede delle Poste centrali cittadine.

L’intervento edilizio è stato commissionato da Edizione, una società della famiglia Benetton, e realizzato dal gruppo di progettisti che ha coinvolto Rem Koolhaas, Ippolito Pestellini e Silvia Sandor. Ha consentito -viene spiegato- di liberare il palazzo da tutte le superfetazioni novecentesche e di recuperare spazi in precedenza non valorizzati, come quelli che si possono raggiungere attraverso la copertura vetrata: da essi si gode di una vista spettacolare sulla città.

Il piano, inoltre, ha comportato la sistemazione delle fondazioni e degli impianti tecnici, l’adeguamento dei percorsi, la riconfigurazione delle scale. Senza trascurare la riscoperta di quanto resta di originale della costruzione e delle tracce materiali lasciate dalle attività più antiche.

I testi presenti nel volume sono di Francesco Dal Co, Elisabetta Molteni, Rem Koolhaas, Ippolito Pestellini. I servizi fotografici, in parte forniti da Fabrica, risultano di Alessandra Chemollo e Delfino Sisto Legnani, mentre la documentazione storica proviene dalla Biblioteca nazionale marciana e da altri archivi. Conta 352 pagine con 510 illustrazioni a colori ed in bianco e nero; il prezzo di copertina ammonta a 40,00 euro.

…la nuova pavimentazione della corte in marmo rosso di Verona e pietra d’Istria; la copertura in acciaio e vetro. Le tre foto si riferiscono alla situazione dopo il restauro. Sono di Delfino Sisto Legnani studio (la prima e la terza), Alessandra Chemollo (la seconda)
…la nuova pavimentazione della corte in marmo rosso di Verona e pietra d’Istria; la copertura in acciaio e vetro. Le tre foto si riferiscono alla situazione dopo il restauro. Sono di Delfino Sisto Legnani studio (la prima e la terza), Alessandra Chemollo (la seconda)
Le tracce del passato in un altro libro
Il palazzo in cronaca (news precedente)
           


Fondaco dei Tedeschi/1 Il ritorno alle origini
14 Gen 2017 01:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nel 1228, quando venne costruito, serviva quale riferimento per i mercanti germanici. Accantonata la funzione postale, è stato ritrasformato in centro commerciale
A pochi passi dal ponte di Rialto
A pochi passi dal ponte di Rialto

Fino al 2010 vi si spedivano raccomandate, pacchi e telegrammi, ma si potevano acquistare anche francobolli e vi faceva capo la sede territoriale dell’Archivio storico di Poste italiane. Dall’ottobre scorso -dopo un lungo ed elaborato intervento- si trovano articoli di moda ed accessori, orologeria e gioielleria, bellezza e profumeria, vini e liquori, gastronomia, artigianato locale.

Il fondaco dei Tedeschi di Venezia, dunque, ha riscoperto l’antica funzione per la quale era stato costruito nel 1228. A pochi metri dal ponte di Rialto, era, e di fatto è tornato ad essere, un centro commerciale, sia pure di alto livello. Dietro c’è Duty free shoppers, gruppo che contabilizza 1,12 miliardi di fatturato: operativo dal 1960 con base ad Hong Kong, conta novemila addetti distribuiti in 420 realtà di quattro continenti.

Nel nome, l’immobile fa riferimento alla provenienza dei commercianti che all’inizio lo impiegarono; fu utilizzato come base di scambio per spezie, seta ed altri beni tra Oriente e Nord Europa. Distrutto due volte da incendi, venne riedificato nel XVI secolo prima di essere trasformato, nel periodo napoleonico, in dogana. Il penultimo adattamento risale agli inizi del Novecento.

Il progetto per il recupero ed il restauro è stato affidato allo studio Oma dell’architetto Rem Koolhaas, mentre degli interni si è occupato Jamie Fobert. L’obiettivo -annotano le cronache- è rientrare dell’investimento nel giro di due anni. Sapendo che Edizione, la holding del gruppo Benetton proprietaria degli spazi, nel 2008 ha pagato a Poste italiane 56 milioni, cui è stata aggiunta una quarantina di altri milioni per la ristrutturazione.

Secondo gli intendimenti, le vetrine puntano soprattutto ai turisti orientali. “È un enorme privilegio per Dfs -ha ribadito il presidente ed amministratore delegato, Philippe Schau- essere in grado di avere il suo primo punto d’appoggio europeo a Venezia, per molti secoli centro del commercio globale ed oggi una delle destinazioni di viaggio fra le più popolari al mondo”. La sede “sarà molto più di un luogo di shopping, combinando prodotti internazionali, italiani e locali, cultura e spettacolo insieme a tutte le esperienze di un ambiente storico incredibile”.

Con l’attuale organizzazione occupa una superficie di settemila metri quadrati. Un’area è destinata appunto ad eventi e mostre; si aggiunge il terrazzo panoramico.

Come si presenta ora il salone centrale
Come si presenta ora il salone centrale
La decisione di cederlo, registrata nel 2008
Le ipotesi poi confermate
La chiusura del Venezia Centro. Era il 9 ottobre 2010
           




Bilancio positivo per i robot
13 Gen 2017 17:13 - DALL'ESTERO
In ogni caso -ammettono dalla Posta svizzera, che li ha sperimentati nell’ultima parte del 2016- per un loro effettivo impiego occorrerà attendere almeno tre anni

In quattro mesi, circa duecento giri, pari a mille chilometri. Sono quelli registrati sperimentalmente in Svizzera dai robot della Starship technologies ed impiegati per il recapito dei pacchi nei comuni di Berna, Biberist, Köniz e Zuchwil. Un test che ha coinvolto pure quindici persone, incaricate di seguire le macchine e studiarne il comportamento (anche quello dei passanti, di certo incuriositi!). Si sono aggiunti all’addetto che, da remoto, doveva intervenire in caso di difficoltà.

Le prove -ammettono dalla Posta- hanno registrato qualche problema, ad esempio nell’usura degli pneumatici o per la stabilità del collegamento ad internet. Al contempo sono state acquisite conoscenze importanti sugli aspetti che necessitano di modifiche per raggiungere un’operatività autonoma.

I dati raccolti “verranno valutati nei prossimi mesi insieme al produttore”, per decidere un eventuale impiego futuro di questa tecnologia. Sapendo che un requisito fondamentale per il suo sviluppo è rappresentato dalle condizioni quadro normative e dei trasporti, attualmente mancanti.

In considerazione del loro limitato raggio di azione, gli apparecchi sono adatti per oggetti che devono essere consegnati in modo flessibile, rapido e conveniente in un contesto locale, prestazione che -l’operatore sottolinea- attualmente non viene coperta dai dipendenti. Comunque, per concretizzare il supporto occorrerà attendere perlomeno tre anni.

Robot-postini: ci vorranno almeno tre anni per vederli, forse, “arruolati” dal servizio postale elvetico
Robot-postini: ci vorranno almeno tre anni per vederli, forse, “arruolati” dal servizio postale elvetico
L’avvio della sperimentazione
           


Il doppio abbraccio di Adamo ed Eva
13 Gen 2017 13:03 - DALL'ESTERO
Tributo della Francia per l’artista Marc Chagall. Disponibile da oggi in prevendita, è organizzato in un foglietto contenente due francobolli

Omaggio al pittore bielorusso che scelse la Francia per vivere: riguarda Marc Chagall, nato nel 1887 e morto nel 1985. L’ha ricordato oggi Parigi ponendo in prevendita un foglietto; contiene due francobolli da 1,70 euro ciascuno e raggiungerà il resto della rete con il giorno 16.

Il blocco, che ha coinvolto Valérie Lagarde, è in grado di raccontare i due settori in cui l’artista ha dato il meglio di sé; sono illustrati attraverso uno dei filoni tematici che più gli erano congeniali, le scene bibliche.

La prima delle cartevalori cita la vetrata “La pace”, che si trova nel convento dei Cordiglieri a Sarrebourg. L’immagine riprende il centro dell’opera, con l’albero della vita rappresentato come se fosse un bouquet, cui si aggiungono Adamo ed Eva. La restante offre il dipinto “Il paradiso”; è conservato al Museo che Nizza ha dedicato all’autore. Ancora una volta ecco la coppia di progenitori abbracciata, ora posta sotto l’albero della conoscenza del bene e del male.

Il Paese ricordò il personaggio già in passato, per la precisione il 12 novembre 1963 (è lo 0,85 franchi con il quadro “Gli sposi della torre Eiffel”) ed il 6 luglio 2002 (46 eurocentesimi con “Eva ed il serpente”).

Il foglietto contiene una coppia di francobolli, tagli da 1,70 euro
Il foglietto contiene una coppia di francobolli, tagli da 1,70 euro
Due anni fa la mostra milanese
           


Anche al palazzo di Vetro canta il gallo
13 Gen 2017 10:21 - DALL'ESTERO
Dall’Amministrazione postale onusiana un foglio di pre personalizzati dedicato al nuovo protagonista del calendario cinese

Il substrato celebrativo (ed anche economico) collegato alla rituale celebrazione per il calendario cinese coinvolge molte realtà, e non deve stupire se pure l’Amministrazione postale delle Nazioni Unite usufruisce della ricorrenza. D’altra parte, non è la prima volta.

Anche per il 2017 rispetta l’impostazione adottata nel passato: un francobollo neutro (è quello con il logo dell’organizzazione, nominale da 1,15 dollari), affiancato da una bandella pre personalizzata. In essa campeggia il protagonista di quello che presto sarà l’“Anno del gallo”. La vendita -avviata oggi- è al foglio da dieci esemplari, sul cui bordo è ripreso di nuovo il pennuto, sempre dovuto a Yan Bingwu. L’insieme viene 14,95 dollari.

Il foglio da dieci pre personalizzati
Il foglio da dieci pre personalizzati
Così l’anno scorso, per la scimmia
Tra le citazioni di questi giorni, quelle di Canada…
…e Christmas
           



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