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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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“Filatelia nelle carceri”. A Velletri il bilancio
24 Feb 2017 00:49 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Previsto per oggi il momento conclusivo di un percorso avviato nell’estate del 2016. Gli esiti del lavoro svolto raccolti in un libro
L’annullo di oggi
L’annullo di oggi

Anche alla casa circondariale di Velletri (Roma) si fanno i bilanci del progetto “Filatelia nelle carceri”, avviato l’estate passata con l’obiettivo di realizzare, fra l’altro, una collezione collettiva da lasciare quale testimone al circolo nato all’interno del penitenziario. Questo grazie anche alla struttura, rappresentata dalla direttrice Maria Donata Iannantuana e dalla vice Pia Paola Palmeri, nonché al presidente dell’Associazione italiana collezionisti tematici di Croce rossa “Ferdinando Palasciano” Paolo Rossi.

L’appuntamento è per oggi e verrà suggellato dall’annullo speciale; una copia sarà messa a disposizione degli interessati presso l’ufficio postale cittadino, ubicato in via Martiri delle Fosse Ardeatine 2.

Nello specifico, l’evento è stato denominato “Filatelia - Filatevia”. Ha dato origine ad un libro, curato dal referente di Poste italiane Giovanni Vizzaccaro. Raccoglie -è l’anticipazione- tutti i lavori svolti dai detenuti che hanno partecipato al corso. Ciascun contributo è accompagnato da una citazione che ricorda e racconta lo spirito con cui gli iscritti hanno vissuto l’esperienza. “Da subito ho avuto la sensazione di avere di fronte delle persone fortemente motivate da una profonda curiosità”, ammette. Durante gli incontri “abbiamo ripercorso la storia della posta, una delle più antiche istituzioni. Mi è bastato poco per capire che quel pezzettino di carta non era solo il corrispettivo da pagare per il trasporto di una corrispondenza; infatti, durante lo svolgimento delle lezioni, oltre a rinunciare al tempo di ricreazione, i miei attenti compagni di viaggio spesso evitavano anche colloqui con amici e parenti”. L’approccio ha consentito di trattare tematiche di interesse culturale diverso, dalla regina Elisabetta II al Regno d’Italia, da Cristoforo Colombo fino ad arrivare agli ultimi Mondiali di calcio.

“Per noi -confermano gli… «allievi»- è stata ed è una nozione grande per il nostro fardello di vita”.

Tra gli sponsor che hanno donato materiale finalizzato all’iniziativa vi è la società Vaccari.

È nato anche un libro che raccoglie le esperienze realizzate in questi mesi
È nato anche un libro che raccoglie le esperienze realizzate in questi mesi
Il progetto concretizzato a Paliano (Frosinone)…
…Trieste…
…e Milano
           


I due secoli di un’azienda… misteriosa
23 Feb 2017 20:09 - DALL'ESTERO
Curiosa scelta quella della Svizzera: celebra con un francobollo una specifica ditta ma non la cita nella vignetta. È la vetreria artigiana Glasi Hergiswil
Ancora a mano e bocca
Ancora a mano e bocca

Il “Made in Svizzera” senza dirlo, ed è un peccato. Perché, nel momento in cui si sceglie di celebrare una precisa azienda, appare logico aggiungervi il nome. L’esito è un francobollo, sia pure impreziosito da vernice brillante, che perde la sua ragion d’essere.

Dal costo di 1,00 franco, porta il nome di Simon Hauser e David Schwarz; con oggi è in prevendita per i filatelisti mentre la validità postale sarà riconosciuta il 2 marzo.

La ditta è la vetreria artigiana Glasi Hergiswil, le cui radici affondano nel 1723, anche se la sede attuale data 1817. Rappresenta -viene spiegato- l’ultimo stabilimento nazionale in cui si lavora il vetro a mano e a bocca. Tra gli articoli di punta, il calice “Anna”, creato nel 1965 e che prende il nome della madre dell’ideatore, Roberto Niederer. Nella vignetta figura un momento della sua produzione, quando la rovente massa fusa si trasforma nel bicchiere; si aggiungono il guanto dell’addetto, la pinza e la canna da soffio. Sullo sfondo, il panorama del paese, Hergiswil am See, con il monte Pilatus.

Il sito della ditta
Tra le altre emissioni elvetiche del 2 marzo, quella per la bicicletta
           


Un ricco programma per il “bacalà”
23 Feb 2017 16:06 - EMISSIONI ITALIA
Dall’1 marzo, giorno dell’anniversario della Confraternita e dell’uscita del francobollo, e fino al termine di settembre, saranno numerose le iniziative. Oggi l’anticipazione
Oggi la presentazione del programma
Oggi la presentazione del programma

Il francobollo arriverà solo l’1 marzo, data in cui il sodalizio proponente, la Confraternita del “bacalà alla vicentina”, compirà trent’anni. Ma già oggi questa e le altre realtà interessate (Provincia, Comuni di Vicenza e Sandrigo, Pro loco di Sandrigo) hanno messo sul… piatto le iniziative che nei prossimi mesi ruoteranno attorno alla ricetta del “bacalà”.

“Bacalà” “scritto con una sola «c», come da tradizione”, chiosano dal municipio del capoluogo. “Un riconoscimento che valorizza e dà grande visibilità ad un’eccellenza gastronomica del territorio”; oltre a caratterizzare il luogo, “ha assunto nel tempo notorietà nazionale ed internazionale”, tanto che nel 2009 è stato inserito tra i cinque alimenti della tradizione italiana presenti nel circuito del European food information resource.

Intanto, alle ore 18 del giorno di emissione, Sandrigo ospiterà una vera e propria festa. Ora il sodalizio sta cercando di coinvolgere i ristoratori che propongono la pietanza per promuoverla utilizzando il 95 centesimi sulla corrispondenza aziendale ed acquistando i prodotti correlati. In base ai primi dati raccolti, sono stati ordinati 200 bollettini illustrativi, 1.000 folder e addirittura 10mila cartoline. Ma già si sa che nuovi annulli, oltre ai due per le fdc, verranno impiegati nel prossimo futuro. Un momento apicale è previsto nell’ultima domenica di settembre, quando arriverà il ministro norvegese della Pesca.

“Siamo onorati di aver chiesto ed ottenuto dal ministero dello Sviluppo economico l’emissione di questo francobollo, che gratifica il lavoro intenso”, ha precisato il presidente della Confraternita, Luciano Righi. Lavoro “profuso nella promozione del nostro piatto tipico, ma che rappresenta anche motivo di orgoglio per tutti i vicentini. Va ricordato come l’enogastronomia sia oggi un grande volano turistico e culturale del territorio, dunque penso che la curiosità certamente suscitata da questo francobollo rappresenti anche un’ulteriore straordinaria opportunità per far conoscere la nostra città e la nostra provincia”.

Da sinistra, il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna, l’assessore di Vicenza a semplificazione e innovazione tecnologica Filippo Zanetti, il presidente della Confraternita Luciano Righi, il sindaco di Sandrigo Giuliano Stivan, il vicepresidente della Confraternita Fausto Fabbris, il responsabile di Poste per la provincia Gianfranco Bedendo
Da sinistra, il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna, l’assessore di Vicenza a semplificazione e innovazione tecnologica Filippo Zanetti, il presidente della Confraternita Luciano Righi, il sindaco di Sandrigo Giuliano Stivan, il vicepresidente della Confraternita Fausto Fabbris, il responsabile di Poste per la provincia Gianfranco Bedendo
I dettagli sul francobollo
Il sito del sodalizio
Il programma dei prossimi mesi (file pdf)
           


San Marino: monete divisionali 2017 con nuove facce nazionali
23 Feb 2017 12:48 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
In arrivo un’emissione imperdibile per i collezionisti di tutto il mondo
Serie postale “Europa Castelli”
Serie postale “Europa Castelli”

Dal 2002 la Repubblica di San Marino emette ogni anno le monete divisionali in euro, grazie alla Convenzione Monetaria stipulata con l’Unione Europea. La ghiotta novità attesa dai collezionisti di tutto il mondo per il 2017 è il cambio delle facce nazionali dopo ben 15 anni. L’artista Antonella Napolione ha riprodotto lo stemma ufficiale di San Marino sul taglio da 1 cent, mentre Arno Ludwig ha raffigurato sui dritti delle nuove monete celebri opere d’arte e monumenti della Repubblica:

- 2 euro - il Santo Marino con il Monte Titano in mano, particolare di un olio su tela di G.B. Urbinelli, conservato presso il Museo di Stato;

- 1 euro - la Seconda Torre, detta Cesta;

- 50 cent - il Santo Marino che appare al suo popolo, particolare di un dipinto di E.Retrosi, Sala del Consiglio Grande e Generale, Palazzo Pubblico;

- 20 cent - le Tre Torri, dette Guaita, Cesta e Montale;

- 10 cent - la facciata della Chiesa e del Convento di San Francesco;

- 5 cent - la Chiesa dei Cappuccini;

- 2 cent - la Porta del Paese.

Curiosità per il mondo del collezionismo: la moneta da 1 euro richiama il francobollo da €0,95 della serie postale “Europa Castelli” (emissione del 7.3.2017). Entrambi rappresentano uno dei monumenti più significativi di San Marino: la Seconda Torre, detta Cesta, che sorge sulla vetta più alta del Titano a 755 metri s.l.m., antica torre d’avvistamento già in epoca romana. Dal 1956 è sede del Museo delle Armi Antiche.

L’emissione delle monete è prevista per il mese di giugno e le tirature sono da definire.

I clienti che hanno già sottoscritto l’abbonamento per il 2017 riceveranno automaticamente le monete. I commercianti e gli abbonati che non hanno sottoscritto un conto deposito riceveranno il modulo per la prenotazione prima dell’emissione. Chi è interessato all’acquisto delle monete può scaricare il modulo d’ordine.

Maggiori informazioni saranno divulgate successivamente sul sito dell'Ufficio filatelico e numismatico di San Marino.

Le monete divisionali 2017 con nuove facce nazionali
Le monete divisionali 2017 con nuove facce nazionali
Ufficio filatelico e numismatico San Marino (promo)
Chi è interessato all’acquisto delle monete può scaricare il modulo d’ordine
           


Controllare Bruxelles e Milano
23 Feb 2017 09:35 - DALL'ESTERO
Era l’obiettivo di Madrid tra il XVI ed il XVII secolo. Per questo fu creato il “camino español”, al centro del francobollo emesso oggi dalla Spagna
Felipe II ed i cinque percorsi
Felipe II ed i cinque percorsi

La politica di potenza introdotta da Madrid ripresa nel francobollo in vendita a 2,00 euro che oggi viene dedicato ai quattro secoli e mezzo del “camino español”.

Era la strada ideata da re Felipe II (il cui profilo compare nell’immagine) per collegare Bruxelles a Milano e da qui raggiungere la penisola iberica. Il periodo storico è compreso tra il XVI ed il XVII secolo, quando la Spagna controllava anche mezza Europa e necessitava di rifornire i territori settentrionali di soldi e truppe; al tempo stesso, doveva difendere il Mediterraneo dagli attacchi arabi e da quelli di altri possibili nemici.

Il percorso, in realtà, era costituito da cinque itinerari principali, realizzati in tempi differenti e che attraversavano Stati alleati, quindi sicuri, come la Savoia e la Lorena. Sono conosciuti, soprattutto dagli storici, con nomi specifici: del duca di Alba (risale al 1567), dell’arciduca Alberto (1595), del ponte di Gressin (1601), di Virués (1604), di Nördlingen (1634). Nella carta valore risultano evocati dalle frecce rosse.

L’associazione che ne perpetua il ricordo (sito in varie lingue, anche in italiano)
           


Tascabili, ma non “piccoli”
23 Feb 2017 01:04 - LIBRI E CATALOGHI
Due minuscoli cataloghi della Michel affrontano la Germania pressoché completa ed il Lussemburgo. Quest’ultimo mercuriale è scritto anche in francese

Cataloghi magari fisicamente piccoli, ma questo non vuol dire che, per forza, riguardino collezioni minuscole. È il caso di due recenti titoli editi dalla Michel, entrambi con immagini a colori.

Uno è lo “Junior” di Germania. In 618 pagine elenca, chiaramente in sintesi, tutte le emissioni del Paese secondo l’ordine cronologico e politico tradizionale, andando dagli Antichi Stati alle cartevalori del 30 novembre scorso. Vi sono, inoltre, le Colonie, le Occupazioni, Berlino e la Ddr. In Italia il titolo è trattato a 9,95 euro.

A doppio marchio, perché realizzato con Prifix, è il mercuriale dedicato al Lussemburgo. In questo caso, le pagine sono 176 mentre i testi risultano scritti sia in tedesco, sia in francese. Racchiude l’intero arco temporale compreso tra il 1852 ed il 6 dicembre 2016, senza trascurare i servizi e addirittura i pre personalizzati voluti dall’operatore postale del Granducato. Prezzo di copertina: 33,00 euro.

La Germania in sintesi ed il Lussemburgo bilingue. Dalla Michel
La Germania in sintesi ed il Lussemburgo bilingue. Dalla Michel
           


Protetti a Vaduz e Balzers
22 Feb 2017 17:12 - DALL'ESTERO
I due castelli locali ripresi nella serie che il Liechtenstein dedica al giro PostEurop del 2017. Saranno disponibili con il 6 marzo

Anche il minuscolo Liechtenstein ha da raccontare in fatto di castelli. Non a caso, due di quelli esistenti finiranno presto nella propria serie PostEurop, annunciata per il 6 marzo. Le immagini sono state elaborate da Angelo Boog, poi trasformate in tagli da 1,50 franchi.

Uno propone il maniero di Vaduz, che -con i suoi centoventi metri di altitudine rispetto al resto del territorio- domina la capitale. Risalente forse al XII secolo, è passato di proprietà alla casa principesca nel 1712 e dal 1939 rappresenta la residenza ufficiale del capo di Stato e della sua famiglia.

Il restante è il Gutenberg, ubicato a Balzers, cioè nel centro più meridionale del Paese. Risale all’Alto Medioevo, edificato su una collina di settanta metri. In origine era una chiesa con cimitero, poi rovinò. Solo tra il 1905 ed il 1912 venne ricostruito.

Così il Liechtenstein
Così il Liechtenstein
Manieri da Paesi Bassi…
…San Marino…
…Finlandia
           




Trentamila euro per sistemare tre pendenze
22 Feb 2017 15:44 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Archiviate, da parte dell’Agcom, tre ispezioni riguardanti fatti del 2014 e del 2015. Solo ora, però, sono stati resi noti i dettagli

Tre vecchie vicende che hanno visto aprire altrettante procedure da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, poi archiviate poiché Poste italiane ha accettato di saldare le relative sanzioni approfittando della riduzione prevista dalla legge. Per ciascuna è stato concordato il pagamento di diecimila euro; l’Agcom ha annunciato l’esito solo in questi giorni.

La prima riguarda il presidio decentrato di distribuzione esistente ad Acerra (Napoli). Secondo le informazioni raccolte dal Garante, gli addetti “hanno consegnato agli utenti, nel periodo intercorrente tra dicembre 2014 e febbraio 2015, corrispondenza non a firma in giacenza senza accertarsi dell’identità della persona alla quale veniva consegnata”.

Un’altra multa rappresenta l’esito di una verifica dell’8 ottobre 2015. In tale frangente, il problema era non aver fornito un servizio ininterrotto al Napoli 50, sito nella città partenopea in corso Meridionale 54.

La terza è scaturita da un controllo del 27 novembre successivo al Milano 26, in via della Moscova 30. Gli ispettori hanno constatato la mancata disponibilità del formulario per la risoluzione delle controversie nonché di uno schema riassuntivo dei rimborsi e/o indennizzi previsti per ciascun prodotto postale in caso di disservizio. Il suddetto materiale informativo -annota l’Agcom contraddicendo un’altra delibera resa nota di recente- “era accessibile presso l’ufficio postale soltanto in formato elettronico, mentre la società avrebbe dovuto renderne disponibile, su richiesta, anche una copia cartacea, onde garantire la piena tutela del diritto di informazione di tutti gli utenti”.

Tra le sedi citate nei provvedimenti Agcom, il Milano 26
Tra le sedi citate nei provvedimenti Agcom, il Milano 26
L’altra delibera: il “faldone elettronico” può sostituire i cartacei
           


Astrosamantha vola nei francobolli
22 Feb 2017 12:56 - DALL'ESTERO
Per ora sono due le emissioni note che citano l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Riguardano Guinea e Liberia

Samantha Cristoforetti? Presa con la carriera e soprattutto con la bimba nata in novembre, l’astronauta italiana titolare, fra l’altro, della più lunga permanenza femminile nello spazio con un solo volo, già è stata citata nei francobolli. Quelli individuati, due foglietti, risalgono all’anno scorso.

La Guinea, era il 3 giugno, l’ha rappresentata nel primo dei quattro tagli da 10.000 franchi locali contenuti nella confezione e dedicati ai record. È in buona compagnia, perché negli altri figurano colleghi che hanno registrato ulteriori esiti: gli statunitensi James Arthur Lovell, John Leonard Swigert e Fred Wallace Haise (considerati coloro che si sono allontanati di più dalla Terra), il russo Gennadij Ivanovič Padalka (la persona che è stata il maggior tempo nel cosmo) ed il connazionale Aleksej Archipovič Leonov (il primo a rimanere sospeso nello spazio).

Il 9 settembre si è aggiunta la Liberia, che ha voluto celebrare il mezzo secolo dell’Agenzia spaziale europea. La donna figura sul bordo del blocco, mentre i quattro dentelli da 150 dollari propongono il quartier generale di Parigi in cui ha sede l’organizzazione, il centro posizionato nella Guyana Francese, la sonda “Giotto” che il 13 marzo 1986 incontrò la cometa Halley, la stazione di monitoraggio ubicata a N’Koltang, in Gabon.

Sul mercato sono giunte anche delle produzioni dell’Ucraina, ma si tratta di personalizzati.

Guinea e Liberia ricordano Samantha Cristoforetti
Guinea e Liberia ricordano Samantha Cristoforetti
Due anni fa le lettere dei bambini
           




La volta dei pontili
22 Feb 2017 07:28 - DALL'ESTERO
Un soggetto inconsueto proposto ieri dall’Australia. Permette di raccontare il loro declino. Oggi, infatti, sono abbandonati o impiegati per attività sportive e turistiche

Più volte “Vaccari news” ha fatto notare soggetti inconsueti finiti nei francobolli, ed ora è possibile segnalarne un altro. È il pontile, interpretato in quattro cartevalori dell’Australia.

La sterminata isola ne conta una quantità innumerevole, che punteggiano le coste e le vie d’acqua. Originariamente furono costruiti per ormeggiare le imbarcazioni che trasportavano merci e passeggeri; ora parte è caduta in disuso, mentre altri sono frequentati da chi fa pesca sportiva, nuota o compie attività turistiche.

L’emissione, dovuta ad Andrew Hogg, ha debuttato ieri. Con nominali da 1,00 dollaro (due tagli in coppia), 2,10 e 2,95, l’utente postale -o, se si vuole, il filatelista- è proiettato in quattro diverse località. Sono Busselton (si trova in Australia Occidentale), Tumby bay (Australia Meridionale), Shelley beach (Victoria) e Kincumber (Nuovo Galles del Sud).

Accanto ai fogli da cinquanta su supporto tradizionale, gli autoadesivi: libretti da dieci e rotoli da cento per le pezzature più economiche, confezioni da cinque per le altre due.

Pontili, un soggetto curioso proposto dall’Australia
Pontili, un soggetto curioso proposto dall’Australia
Inconsueti: i cavatappi romeni…
…le mensole per balcone maltesi
           


A Sestri Levante vincono i Paesi Bassi
21 Feb 2017 23:37 - APPUNTAMENTI
I dati del Campionato europeo di maximafilia - Challenge “Luigi Morera”, svoltosi nella località ligure durante il fine settimana scorso

È stato conquistato dai Paesi Bassi il Campionato europeo di maximafilia - Challenge “Luigi Morera”, svoltosi nel fine settimana scorso a Sestri Levante (Genova). Seguiti, nell’ordine, da Francia, Spagna, Romania, Italia, Grecia, Austria e Cipro.

È quanto ha deciso la giuria, presieduta dal cipriota Nicos Rangos e composta dalla francese Anny Boyard e dall’italiano Gianfranco Poggi. A rappresentare in qualità di commissario la Federazione fra le società filateliche c’era Luca Lavagnino.

Venti le collezioni messe a concorso, cui vanno aggiunte quattro non in gara, tre in corte d’onore ed una giovanile. Il titolo più valorizzato è stato sottoscritto dal neerlandese Ronald Van Der Leeden; ha proposto “Arise and development of maximaphily 1872-1935: an european tour”, ottenendo 95 punti e l’oro grande. Il miglior azzurro è risultato Italo Greppi, partecipe con “Fortifications, castles and mansions over the centuries”, in classica posizionatosi quinto con 86, raggiungendo il vermeil grande.

La manifestazione è stata possibile con l’impegno di Associazione italiana di maximafilia e Circolo filatelico numismatico sestrese “Baia delle favole”.

La giuria al lavoro
La giuria al lavoro
La manifestazione nel calendario di settimana scorsa
Il verbale completo (file pdf)
           




Da mensile a trimestrale
21 Feb 2017 19:12 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
È la cadenza con cui, da marzo, uscirà “Il collezionista”. L’annuncio dato nel numero di febbraio. Le caratteristiche del nuovo periodico
“Il collezionista” cambia
“Il collezionista” cambia

“Il collezionista” non sarà più mensile, ma trimestrale. È quanto si scopre leggendo l’intervento dell’amministratore delegato della Bolaffi, Giulio Filippo Bolaffi, sul numero di febbraio della rivista, appena arrivato ai destinatari.

La motivazione addotta è che “il web ha spaiato le carte, e oggi una notizia è vecchia già mezz’ora dopo essere stata lanciata”. Da qui la decisione di “far svolgere al «Collezionista» la sua funzione prioritaria, quella di divulgare e approfondire le informazioni e le curiosità legate al mondo della filatelia”. Volendo porsi come supporto “per un consumo non immediato, usa-e-getta, ma per una lettura piacevole e dilazionata nel tempo”.

Avrà 80 pagine (ora ne conta 68) ed un formato che viene definito “più lussuoso”; le uscite saranno marzo-maggio, giugno-agosto, settembre-novembre, dicembre-febbraio. Il costo risulterà di 10,00 euro a numero (30,00 per i quattro).

Quanto ai contenuti, li conferma il direttore responsabile, Domitilla D’Angelo. “Continuare a fare un prodotto di alto livello, improntato a correttezza di informazione e stile britannico, con i fatti in primo piano e le opinioni personali e i commenti -anche quelli «fuori dai dentelli»- ben distinti”, “un mix di approfondimento e leggerezza, di contenuti tecnici e intrattenimento”. Alcune pagine saranno soppresse, come la cronaca delle novità mondiali. “Il centro della nostra attenzione rimarrà il panorama nazionale, ma non rinunceremo all’apertura su prospettive internazionali”.

Quando faceva cronaca: la distruzione dello stock ministeriale mezzo secolo fa
           


Virtuale e non, competitiva e non
21 Feb 2017 16:36 - APPUNTAMENTI
L’importante è che vengano proposte soltanto cartoline. È l’iniziativa ideata da Circolo filatelico bergamasco e Collezionisti italiani di francobolli ordinari. Iscrizioni entro il 30 aprile
Il percorso si completerà solo ad ottobre
Il percorso si completerà solo ad ottobre

Circolo filatelico bergamasco e Collezionisti italiani di francobolli ordinari insieme per l’iniziativa “Cartoline?… Mai viste in filatelia!”, dedicata, appunto, soltanto alle cartoline. Alla base, la fusione di due esperienze diverse, “Cose mai viste in filatelia” e la piattaforma organizzativa “Cifo@net”.

Le adesioni verranno accettate sino al 30 aprile; la messa in rete delle partecipazioni avverrà entro il 30 giugno e si potrà votare tra l’1 luglio ed il 30 settembre. Prevista inoltre l’esposizione a Martinengo (Bergamo) nei fine settimana del 30 settembre - 1 ottobre e del 7-8 ottobre, dove si potrà ancora scegliere il titolo preferito.

La manifestazione manterrà un carattere competitivo per chi lo desidera, esponendo su internet l’intera collezione con un numero illimitato di fogli, oppure senza gara proponendo solo un quadro in fotocopia a colori durante l’appuntamento fisico.

La giuria per la parte a concorso sarà presieduta da Giorgio Khouzam, cui si aggiungeranno Silvano Bescapè, Luca Lavagnino, Claudio Ernesto Manzati ed Aniello Veneri (che fungerà anche da commissario); Sergio Castaldo avrà il compito di gestire la piattaforma web.

Le esperienze precedenti: “Cose mai viste in filatelia”…
…e “Cifo@net”
Alla manifestazione internazionale di Tampere anche le cartoline
Il regolamento (file pdf)
           




Jfk cent’anni dopo
21 Feb 2017 13:08 - DALL'ESTERO
Gli Stati Uniti ricordano, ad un secolo dalla nascita, il trentacinquesimo presidente, John Fitzgerald Kennedy. È un francobollo “Forever”

Nuovo omaggio postale degli Stati Uniti al suo trentacinquesimo presidente, ucciso il 22 novembre 1963 in una vicenda ancora adesso rimasta con molti punti di domanda. È John Fitzgerald Kennedy e l’occasione è stata data dal centenario della nascita, che scoccherà il 29 maggio prossimo.

Per ricordarlo, ieri è stato distribuito in prevendita (oggi la disponibilità generale) un “Forever” dal costo pari a 49 centesimi di dollaro. Offre il primo piano dello statista, tratto da una foto scattata da Ted Spiegel a Seattle durante la campagna elettorale del 1960. Il foglio da dodici cartevalori aggiunge, sul bordo, un dipinto ad olio di Aaron Shikler.

“La nostra famiglia -ha commentato il nipote, Jack Schlossberg- è onorata che il servizio postale commemori il nonno con questo francobollo”. Esso va considerato “un simbolo durevole per il suo impegno nel servizio, nell’innovazione, nell’inclusione e nel convincimento che chiunque abbia il potere di fare del mondo un luogo migliore”.

Facile immaginare che il giro di boa non sarà perso di vista da altri Paesi…

Il foglio da dodici pezzi, con l’immagine tratta dal dipinto di Aaron Shikler sul bordo
Il foglio da dodici pezzi, con l’immagine tratta dal dipinto di Aaron Shikler sul bordo
La morte mezzo secolo dopo
Anche francobolli farlocchi citano Jfk
Le sue lettere in scena
           


Anci e Poste tra tagli e privatizzazione
21 Feb 2017 09:47 - NOTIZIE DALL'ITALIA
In Lazio non verranno chiusi uffici, almeno per il biennio 2017-2018. Intanto, però, viene sottolineato il timore del nuovo passaggio in Borsa

Da una parte la volontà di trovare una soluzione ragionevole, dall’altra la puntualizzazione su alcuni elementi chiave. È il doppio approccio mantenuto ora dall’Associazione nazionale comuni italiani con riferimento alla presenza di Poste sul territorio.

Il primo metodo, visto ad esempio in Piemonte, è stato replicato in Lazio, dove un incontro tra l’ufficio di presidenza regionale del sodalizio e l’operatore ha permesso a quest’ultimo di confermare la volontà di razionalizzare il servizio dimezzando il recapito. Però, è stato promesso che nessun ufficio attualmente operante sarà oggetto di chiusura per il biennio 2017-2018. Per garantire un monitoraggio dei casi specifici, verrà costituito un gruppo di lavoro, formato da un referente per ogni provincia; manterrà contatti frequenti con i vertici della società, così da segnalare e dare pronta risposta ai problemi che interessano i comuni associati.

Dall’altro canto, si registra un intervento del presidente nazionale, il sindaco di Bari Antonio Decaro. “Si espongono i cittadini alla riduzione di un servizio anche sociale sui territori”, ha ricordato. “Un servizio essenziale soprattutto per le comunità più piccole che già hanno subìto gli effetti di una riduzione di sportelli, presidio nei paesi, e il diradarsi dei tempi di consegna”. Molti primi cittadini -precisa l’Anci- hanno promosso ricorsi davanti al Tar contro il piano. I giudici amministrativi hanno rimesso la valutazione se la normativa italiana sia in contrasto con quella Ue alla Corte di giustizia dell’Unione. In tale quadro -sostiene Antonio Decaro, alludendo alla nuova tranche di azioni destinata alla Borsa- “procedere con la seconda fase di privatizzazione fa suonare un ulteriore campanello d’allarme”.

Lazio - Nessuna chiusura per il 2017-2018. Nella foto, l’ufficio di Canino (Viterbo)
Lazio - Nessuna chiusura per il 2017-2018. Nella foto, l’ufficio di Canino (Viterbo)
L’accordo in Piemonte
La diversa posizione dell’Uncem
Nuovo passaggio in Borsa - Mise spaccato
           




Due francobolli per due castelli
21 Feb 2017 00:37 - DALL'ESTERO
L’interpretazione neerlandese alla serie PostEurop 2017 ha debuttato ieri; vi ha lavorato Bart de Haas

Gli specialisti valutano in circa tremila i castelli costruiti lungo i secoli nell’attuale territorio dei Paesi Bassi ed alcune centinaia di essi sussistono ancora. Non è stato un problema, dunque, trovare la materia per caratterizzare la serie PostEurop 2017, dedicata appunto a tale soggetto.

Così, sono stati citati quelli di Doornenburg ed Ammeraoyen, protagonisti di altrettanti francobolli di classe “1” internazionale (costo unitario: 1,33 euro), raccolti in fogli da cinque serie e disponibili da ieri. Fotografici, alle immagini ha lavorato Bart de Haas. Entrambi i manieri sono collocati in punti significativi, il primo alla confluenza tra il fiume Wall ed il canale Pannerdensch; l’altro si trova non lontano dal villaggio di Ammersoyen, sulla Mosa.

I due francobolli sono raccolti in fogli da cinque serie
I due francobolli sono raccolti in fogli da cinque serie
Già segnalate le interpretazioni di San Marino…
…Finlandia…
...e Man
           


Un piatto, una storia, un’associazione
20 Feb 2017 19:54 - EMISSIONI ITALIA
Il francobollo per il “bacalà alla vicentina” arriverà l’1 marzo, giorno in cui la Confraternita omonima raggiungerà i trent’anni
Il francobollo che verrà emesso l’1 marzo
Il francobollo che verrà emesso l’1 marzo

Difficile che, ad osservare la vignetta, venga voglia di assaggiare il “bacalà alla vicentina”. E spiace, perché l’autrice, Anna Maria Maresca, fa di meglio. Resta il dubbio su come sia possibile arrivare a tali risultati. Comunque, l’immagine rappresenta -almeno così sostengono al ministero dello Sviluppo economico- una pentola di terracotta con il piatto, alcuni pezzi di stoccafisso ed una forma di polenta.

Il francobollo sarà disponibile contro 95 centesimi dall’1 marzo, presentato nel contesto della serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”. È autoadesivo, stampato in seicentomila unità organizzate in fogli da ventotto. L’annullo fdc verrà impiegato negli uffici postali Vicenza Centro e Sandrigo. In questo paese della provincia ha sede la Confraternita del “bacalà alla vicentina”, fondata l’1 marzo 1987; tra i suoi obiettivi vi sono difendere, rilanciare e diffondere la ricetta tradizionale.

Utili alcuni concetti che il presidente del sodalizio promotore, Luciano Righi, ha affidato al bollettino illustrativo. Concetti che collocano perlomeno durante la dominazione dei normanni al Sud, nel XIV secolo, l’introduzione in Italia del baccalà (cioè del merluzzo conservato sotto sale) e dello stoccafisso (è sempre merluzzo, ma essiccato all’aperto su tralicci di legno). È dopo il Concilio di Trento -il quale detta, fra l’altro, le regole del digiuno e del “mangiar di magro”- che si diffondono la cultura e le preparazioni, grazie anche al basso costo, alle notevoli proprietà nutrizionali, al facile trasporto ed alla possibilità di lunga conservazione. Nel Vicentino viene elaborato un originale piatto (con olio d’oliva, latte vaccino, cipolle, sarde o acciughe sotto sale, farina bianca, formaggio grana grattugiato, sale, pepe, prezzemolo) che ormai vanta oltre quattro secoli. È appunto il “bacalà alla vicentina”, servito insieme alla polenta di mais. Una pietanza tipica del territorio, “espressione di una storia e di una cultura gastronomica punto d’incontro fra tradizioni europee, mediterranee ed orientali”. Tanto da vantare richiami nella letteratura, nel teatro, nella poesia, nelle canzoni popolari, nella satira, nei proverbi, nei detti e fra i numerosi emigranti sparsi in tutto il mondo.

Da trent’anni attiva: è la Confraternita del “bacalà alla vicentina”
           




Alla fine, fu distrutto
20 Feb 2017 17:45 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Lo stock ministeriale, cioè i francobolli invenduti ed ormai fuori corso, finirono nei forni della Banca d’Italia. L’operazione cominciò mezzo secolo fa oggi, protraendosi sino al 24 febbraio 1967

Alla fine, ci fu davvero. Certo, la norma che autorizzava la procedura era stata approvata in via definitiva il 16 dicembre 1966, ma la pubblicazione in “Gazzetta ufficiale” avvenne solo il 4 febbraio come legge 1.258 del 24 dicembre. E, in ogni caso, si attesero i quindici giorni di prammatica, quelli della “vacatio legis”.

Poi il via libera: il famigerato stock ministeriale, cioè l’enorme massa di francobolli fuori corso presente nei forzieri del ministero delle Poste e delle telecomunicazioni, dopo aver fatto per anni versare fiumi d’inchiostro, fu distrutto. L’operazione -scrisse sul “Collezionista” del 4 marzo Enzo Diena- avvenne dal 20 al 24 febbraio, impiegando i forni presenti alla Banca d’Italia, quelli destinati alle banconote. Cominciando, il primo giorno, con cinquanta sacchi partiti da piazza della Città Leonina, sede del soppresso Ufficio filatelico, fino a via dei Serpenti. Il materiale viaggiò su due furgoni, scortati da agenti armati di mitra Beretta in tre autovetture; alcuni motociclisti aprivano e chiudevano il corteo.

“Nei modernissimi sotterranei del nostro istituto di emissione -relazionava il cronista- i sacchi di francobolli sono stati svuotati ed il loro contenuto è stato posto su nastri trasportatori, i quali hanno provveduto a trasferirlo all’interno di una immensa caldaia grande quanto una stanza. Mediante comandi elettronici la temperatura della caldaia è stata man mano portata fino a 1.000-1.200 gradi e a questa altissima temperatura in pochi minuti i francobolli sono stati inceneriti”. Vi restava “solo una polvere nerastra”. I tecnici, con “gli occhi riparati da spessi e scurissimi occhiali, controllavano che tutto procedesse regolarmente”.

“La media dei francobolli distrutti in ogni giornata è stata di 50 sacchi”. Complessivamente erano 256.

La pubblicazione in “Gazzetta ufficiale” della legge ed i sacchi scaricati dai furgoni (la foto venne pubblicata allora dal “Collezionista”)
La pubblicazione in “Gazzetta ufficiale” della legge ed i sacchi scaricati dai furgoni (la foto venne pubblicata allora dal “Collezionista”)
L'ipotesi: vendere le rimanenze per finanziare le case dei postelegrafonici
L’approvazione definitiva del testo
           


Poste fa dividere il Mise
20 Feb 2017 15:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da una parte il sottosegretario Antonello Giacomelli, contrario ad una nuova cessione al mercato di quote della società; dall’altra il ministro Carlo Calenda, che ritiene l’operazione necessaria. Intanto, corrono le voci sull’ad Francesco Caio
Un ministero, due teorie opposte
Un ministero, due teorie opposte

Non solo la rottura all’interno del Partito democratico. Un’altra forte divergenza si sta registrando al ministero allo Sviluppo economico e riguarda il futuro di Poste italiane.

Da un lato vi è il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, che si oppone ad un’ulteriore cessione al mercato di quote della società. Ha coinvolto parte dello stesso Pd ed ha trovato sostegni fra sindacati ed amministratori locali.

Dall’altro vi è il ministro del medesimo dicastero, Carlo Calenda, che invece condivide la linea del collega ad Economia e finanze Pier Carlo Padoan: vendere per cercare di riallineare i conti. L’ha ribadito ai giornali anche settimana scorsa, rispondendo così alle perplessità di Giacomelli. “Sono assolutamente favorevole alla privatizzazione di Poste, non tutta, perché il controllo deve rimanere nelle mani del Governo”, ha detto secondo quanto riportato dal “Messaggero”. Aggiungendo che “fare le privatizzazioni in un Paese ad alto debito, infatti, è importante per ridurlo altrimenti non si capisce come si possa ridurre il debito e fare investimenti”.

Come se non bastasse, a disorientare il mercato vi sono pure le voci, sempre più insistenti, relative al rinnovo dei vertici nelle grandi aziende pubbliche. In lista ci sarebbe pure l’attuale amministratore delegato della società, Francesco Caio.

Le recenti dichiarazioni del sottosegretario Antonello Giacomelli
           




Il turno dei rettili
20 Feb 2017 12:37 - DALL'ESTERO
Iguana, serpente, camaleonte e tartaruga rappresentati dalla Croazia come animali da compagnia. È il nuovo spunto del percorso nato per cogliere l’attenzione dei più piccoli

Nuova tappa con il bestiario da compagnia raccontato dalla Croazia e rivolto principalmente ai bambini. Negli anni sono stati ricordati i gatti (l’emissione data 21 febbraio 2012), i cani (21 febbraio 2013), i roditori (21 febbraio 2014), gli uccelli (19 febbraio 2015) ed i pesci (22 febbraio 2016); oggi è toccato ai rettili.

L’impostazione è la solita, quattro francobolli, da 3,10 kune, raccolti in fogli da due serie. A realizzarli, Lidija Novosel e Adam Peter Maguire, che hanno rappresentato con ironia gli animali, umanizzandoli. Ecco dunque l’iguana sdraiata sull’amaca mentre sente la radio, il serpente del latte ritratto mentre flirta con un paio di calze dai suoi stessi colori, il camaleonte velato alle prese con una scatola, la tartaruga del muschio comune che si lancia dal trampolino di una piscina.

I quattro esemplari per quattro rettili umanizzati
I quattro esemplari per quattro rettili umanizzati
Le ultime tappe: i pesci nel 2016…
…gli uccelli nel 2015…
…i roditori nel 2014
           


Pittore il nipote, pittore lo zio
20 Feb 2017 10:00 - APPUNTAMENTI
A Milano una mostra mette in luce caratteristiche e rapporti tra Bellotto e Canaletto. Non mancano i richiami postali, come quella bozza di lettera impiegata per un disegno
Il reperto epistolare riciclato al verso con il disegno del Bellotto (Muzeum narodowe di Varsavia)
Il reperto epistolare riciclato al verso con il disegno del Bellotto (Muzeum narodowe di Varsavia)

Milano - Sono due autori i protagonisti della mostra “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce”, in essere, fino al 5 marzo, presso le Gallerie d’Italia, in piazza della Scala. Due autori pressoché contemporanei e consanguinei, visto che il primo, Bernardo Bellotto (1722-1780), era nipote del secondo, Giovanni Antonio Canal (1697-1768).

Da vedere vi sono cento opere, tra dipinti, disegni ed incisioni che intendono illustrare -spiegano gli organizzatori- uno dei più affascinanti episodi della pittura europea, il Vedutismo veneziano, attraverso il loro lavoro; “legati da vincolo di parentela, seppero trasformare questo peculiare genere nella corrente d’avanguardia che tanto caratterizzò il Settecento”. Le dieci sezioni tematiche del percorso offrono l’occasione per puntualizzare la loro complessa vicenda attributiva. Pur mantenendosi negli schemi compositivi canalettiani, il più giovane “modifica la luce, cambia tecnica, risultando così più incisivo: vede le ombre più profonde, la luce più argentata, dedica maggior attenzione al particolare e al quotidiano”.

A livello postale si fa notare il “Ritratto di Anton Maria Zanetti di Girolamo e del marchese Andrea Gerini”, un olio su rame di Giuseppe Zocchi risalente al 1740-1744 ed oggi conservato al Museo del Settecento veneziano di ca’ Rezzonico, quindi nella città lagunare. I personaggi seduti al tavolo sono individuati grazie alla corrispondenza presente, in cui si legge “Ill.mo sig. A.M. Zanetti Q. Jer.Venezia”. “La scena è immaginaria, un affettuoso omaggio a Zanetti da parte del marchese fiorentino: nessun elemento fa pensare alla sua ambientazione a Venezia. L’atmosfera è intima, familiare, a indicare un’amicizia già consolidata”, annota nel catalogo, prodotto da Silvana editoriale, la curatrice dell’esposizione Bożena Anna Kowalczyk.

Originale è un altro reperto: il frammento di una missiva che, al verso, propone la statua di san Giovanni Evangelista in una nicchia. Del 1762, il disegno a penna ed inchiostro bruno su traccia di matita venne realizzato proprio dal Bellotto ed è custodito al Muzeum narodowe di Varsavia. Il testo presente nel verso viene “per la prima volta individuato come bozza della lettera che Bellotto indirizza probabilmente al re Augusto III, con la richiesta del risarcimento dei danni causati dal bombardamento prussiano che nel luglio del 1760 ha distrutto la sua casa nel centro di Dresda sulla Salzgasse, con la biblioteca e la collezione”, precisa la stessa esperta. L’originale non è stato trovato ancora. Ad ogni modo, la domanda di rimborso “è rimasta senza seguito”.

La mostra “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce” rimarrà aperta fino al 5 marzo
La mostra “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce” rimarrà aperta fino al 5 marzo
Per saperne di più
           




Una carriera tarpata
20 Feb 2017 00:42 - DALL'ESTERO
È quella di Frédéric Bazille, pittore francese ucciso a ventotto anni durante un attacco contro i prussiani. Di lui rimane una sessantina di opere
“Vue de village 1868”
“Vue de village 1868”

“Vue de village 1868”. È il dipinto di Frédéric Bazille (1841-1870) che la sua Francia ha scelto per caratterizzare la nuova tappa del percorso dedicato all’arte vista attraverso i francobolli. Dal valore di 1,70 euro, è stato messo in pagina da Claude Perchat e ha debuttato il 17 febbraio in prevendita; con oggi sarà disponibile nel resto della rete.

L’opera risale all’estate del 1868, realizzata nella residenza di campagna della famiglia. Ora si trova al Museo “Henri Fabre” di Montpellier. In primo piano compare la figlia di un mezzadro italiano che lavorava per i genitori del pittore. Il vestito di mussola bianca -fanno notare gli esperti- contrasta con la vegetazione intorno, raggiungendo una forte luminosità. Dal canto suo, l’albero inquadra il paesaggio e permette di apprezzarne la profondità. In lontananza s’intravede il paese di Castelnau, vicino proprio a Montpellier ed attraversato dal fiume Lez.

Nel tempo l’artefice frequenta lo studio del collega svizzero Charles Gleyre (1806-1874), dove incontra Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), Alfred Sisley (1939-1899) e Claude Monet (1840-1926). In particolare con quest’ultimo nasce un’amicizia che permette loro di affittare uno spazio e lavorare insieme. Ora sono noti circa sessanta lavori, caratteristici poiché richiamano i temi dell’epoca, come la vita moderna, il rinnovamento dei generi tradizionali quali il ritratto, il nudo o la natura morta. Vennero realizzati in sette anni: la morte lo colse ventottenne, ucciso durante un attacco ai prussiani.

Arte nei francobolli francesi: il nuovo turno di Marc Chagall
           


Viaggiando per la Sicilia
19 Feb 2017 00:32 - LIBRI E CATALOGHI
Gli uffici postali itineranti impiegati nell’isola ed annotati da Alfredo Alabiso. Alle impronte individuate e riprodotte è associata una valutazione di rarità
Per ferrovia e per nave
Per ferrovia e per nave

Un settore collezionistico talmente ampio che tranquillamente può essere affrontato a livello territoriale. Lo sa bene Alfredo Alabiso, che ha preferito concentrarsi su una sola regione. È nato così “Uffici postali itineranti in Sicilia”, edito -e non poteva essere altrimenti- dall’Unione filatelica siciliana. Conta 194 pagine con illustrazioni in bianco e nero; il prezzo di vendita ammonta a 30,00 euro.

Riunisce -ammette l’autore- due pubblicazioni precedenti, edite tra il 1982 ed il 1994: sono arricchite da considerevoli aggiornamenti, al punto di farne uno studio del tutto nuovo.

Filo conduttore è la presenza non occasionale di uffici postali viaggianti, sia in terra come in mare. Ne è emerso un numero definito “sorprendente” di timbrature, che testimoniano il fervore con il quale anche nell’isola venne accolto ed incoraggiato lo sviluppo delle comunicazioni.

Per quanto riguarda le strade ferrate, sono esaminate trentasei linee; per quel che concerne le marittime, risultano quattro. Di ognuna vengono rappresentate le impronte scoperte, accompagnate da una valutazione rispetto ad una scala di sette livelli.

“Uffici postali itineranti in Sicilia” (acquista)
La scheda
           




Fromximowithlove/2 Come funziona
18 Feb 2017 10:12 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Dal mondo virtuale a quello reale. Ogni invio -garantisce- è un pezzo unico ed originale; viene creato con cura per chi lo ordina, utilizzando diversi materiali e tecniche

Il progetto “Fromximowithlove” (news precedente) parte dal mondo virtuale, cioè dal sito, dall’ordine, dalla e-mail, per arrivare a quello reale, con l’oggetto postale ed il suo viaggio. “È un modo semplice per scegliere di ricevere una piacevole sorpresa attraverso una piccola opera originale ed esclusiva”, dice l’artefice, Ximo.

Ogni invio -garantisce- è un pezzo unico ed originale; viene creato con cura per chi lo richiede utilizzando diversi materiali e tecniche, principalmente il collage. Ritagli di giornale, disegni, adesivi, tessuti, vari tipi di cartone e frammenti di fotografie, assemblati con fantasia, mischiano stili e storie e creano cortocircuiti visivi e narrativi.

E c’è la particolarità: chi ordina una cartolina non sa mai che aspetto avrà quella che sta per ricevere, così “sarà doppiamente una sorpresa quando arriverà a destinazione”. Inoltre è possibile commissionarla e farla spedire come regalo per qualcun altro. Basta specificare l’indirizzo del destinatario e l’eventuale messaggio che si vuole venga scritto sul retro…

Attenzione, però: l’autrice “non può promettere che le multe e tutte le altre seccature scompariranno della cassetta delle lettere. Ma garantisce che un giorno, in mezzo a quella robaccia, ci potrà essere anche un’insolita sorpresa”.

Vengono impiegati materiali e tecniche diverse, soprattutto il collage
Vengono impiegati materiali e tecniche diverse, soprattutto il collage
Le ragioni del progetto “Fromximowithlove” (news precedente)
           


Fromximowithlove/1 L’idea di Ximo
18 Feb 2017 00:26 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
È una genovese trapianta a Milano. Ha avviato un progetto per contrastare le “mostruosità di ogni genere” che affollano la cassetta delle lettere, dalle multe alla pubblicità
Fatte a mano
Fatte a mano

Alle spalle il giorno dedicato a san Valentino, il tema del sentimento resta in cronaca con un’iniziativa particolare, “Fromximowithlove”. Ossia, “Da Ximo con amore”. Il sito di riferimento, scritto in inglese, non deve fuorviare. Dietro vi è un’italiana, nata a Genova e che vive a Milano. Contro 10,00 euro spedisce cartoline fatte a mano e sempre diverse.

“È un progetto artistico che viaggia attraverso il sistema postale”, spiega l’autrice; sforna “piccoli lavori d’arte realizzati ad hoc che vengono umilmente e poeticamente recapitati da un postino”. Insomma, vuole suggerire la possibilità “di ricevere buone notizie, di regalarsi e regalare un piccolo oggetto artistico, creando al tempo stesso una galleria informale e diffusa di lavori sparpagliati in tutto il mondo”.

Dietro, una realtà che lei stessa definisce angosciosa. È quella della cassetta per la posta, dentro la quale potrebbero trovarsi “mostruosità di ogni genere”. Ossia, bollette, fatture, multe, temibili cartelle di Equitalia, quando va bene inutili pubblicità. “In ogni caso, mai una gioia”. Da anni cerca un antidoto, costruendo appunto cartoline che poi spedisce ai suoi amici. Quindi, l’idea di allargarsi, “per dare a chiunque la possibilità di trovare qualcosa di bello nella cassetta”.

Due delle cartoline reinterpretate da Ximo
Due delle cartoline reinterpretate da Ximo
Il sito di riferimento
           


Il prestito arriva via posta aerea
17 Feb 2017 16:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Una pubblicità digitale evoca la tradizionale cartolina; per darle più importanza, appare recapitata tramite un velivolo

Il prestito? Può arrivare anche con la posta aerea. È l’invio (a dirla tutta, digitale) ideato dalla società Agos per promuovere le proprie prestazioni, pur considerando -almeno così si legge- le esigenze dell’interlocutore.

Dal punto di vista grafico, il messaggio pubblicitario si palesa come una cartolina vera e propria. E, per darle maggiore importanza, appare trasportata per mezzo di un velivolo, come suggerisce la serie di piccoli parallelogrammi rossi e blu situata sui bordi. L’“affrancatura” è… corretta: la “carta valore”, con il simbolo aziendale dentellato, è applicata casualmente, un po’ storta; si aggiunge l’annullo che, a scanso di equivoci, porta la parola “Post” al suo interno. Pure l’organizzazione degli spazi è pressoché perfetta: il “francobollo” si trova in alto a destra; sotto figura l’indirizzo del destinatario (però, lì non sarebbe ammessa una comunicazione, come di fatto c’è). La parte di sinistra, infine, è riservata al testo del mittente. Nulla si conosce sul retro dell’oggetto: sarà una sorpresa?

La fittizia cartolina “inviata” per corriere aereo
La fittizia cartolina “inviata” per corriere aereo
Prestiti, una delle pubblicità di Poste italiane
Citazioni specializzate: dai sacchetti regalo…
…alle obbligazioni
           


È di turno l’artigianato
17 Feb 2017 13:38 - DALL'ESTERO
È il giro 2017 scelto dalla Comunità regionale delle poste e delle telecomunicazioni. La serie della Bielorussia, tuttavia, si fa notare soprattutto per la forma…

La Bielorussia affronta un tema abbastanza inconsueto, l’artigianato nazionale. E lo fa in una cornice allargata: come testimonia il logo della Rcc, è il periodico giro inerente la Comunità regionale delle poste e delle telecomunicazioni, sodalizio che raggruppa buona parte dei Paesi usciti dall’Urss ed altre realtà.

Alle immagini ha lavorato Tatyana Kuznetsov; l’esito sono due francobolli emessi oggi, tagli “N” ed “H”, utili per invii di superficie destinati all’estero, cartolina nel primo caso (il servizio richiede 0,93 rubli) e lettera entro i venti grammi nel secondo (1,26). Propongono un cavallo in paglia e della ceramica, raccolti in fogli da cinque serie. Quello che si fa notare è un dettaglio nella forma: le cartevalori vere e proprie sono dei pentagoni.

Il foglio da cinque serie evidenzia la particolare forma del singolo francobollo
Il foglio da cinque serie evidenzia la particolare forma del singolo francobollo
Giro Rcc - L’anno scorso i piatti nazionali
Tra le sagome inconsuete, dalla Svizzera il fiore e la farfalla
           


Risparmio tra cali nel rendimento e nuovi strumenti
17 Feb 2017 10:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I dati degli ultimi tre anni presentati dall’amministratore delegato, Francesco Caio, alla commissione parlamentare che vigila su Cassa depositi e prestiti
In cerca di alternative
In cerca di alternative

Da una parte 56,4 milioni di titoli ed 8,2 di clienti, dall’altra 30,3 milioni di titoli e 23,8 di clienti. I dati, aggiornati al 30 settembre scorso, riguardano buoni fruttiferi e libretti di risparmio garantiti dallo Stato, emessi da Cassa depositi e prestiti e distribuiti da Poste italiane. Rappresentano -così li definiscono in azienda- “un pilastro del risparmio” nazionale. È il quadro base che l’amministratore delegato di Poste italiane, Francesco Caio, settimana scorsa ha consegnato alla commissione di vigilanza sulla stessa Cdp, organismo che coinvolge Camera e Senato.

Dietro, un contesto influenzato pesantemente dal calo dei tassi di interesse registrato dal mercato, fenomeno che ha avuto conseguenze pure su tali prodotti per così dire tradizionali. Nonostante i rendimenti poco allettanti, i numeri hanno tenuto: negli ultimi tre anni, la raccolta lorda del risparmio postale è passata da 78,6 miliardi di euro (nel 2014) a 79,2 (2015) e 75,7 (2016), mentre lo stock è cambiato da 321,6 miliardi (2014) a 323,7 (2015) e poi a 323,4 (2016). Anche da questi numeri, però, si registra un “crescente interesse dei risparmiatori verso nuovi strumenti di investimento”. Come i prodotti a capitale non sempre garantito: polizze vita, fondi ed obbligazioni che prevedono un profilo di rischio medio ed una prospettiva di profitto a medio-lungo termine oscillante tra lo 0% ed il 5%.

Il “buco” con alcuni fondi immobiliari
Le recenti scelte nel risparmio gestito
           



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