“Messina-Palermo sfida di filatelia”. Così è intitolata la nota che Cesare Giorgianni ha pubblicato sul quotidiano “La Sicilia” qualche giorno fa. Alludendo al Campionato cadetti, la cui diciottesima edizione si concluderà a “Milanofil”, in calendario dal 17 al 18 marzo prossimi. Osservazione ragionevole, visto che i due sodalizi locali, Circolo filatelico peloritano ed Unione filatelica siciliana, proporranno rispettivamente sedici ed otto collezioni sulle quarantanove presenti in totale. In giuria vi saranno Giorgio Khouzam in qualità di presidente, coadiuvato da Luciano Calenda, Paolo Guglielminetti, Marco Occhipinti ed Angelo Teruzzi, mentre il commissario lo farà Marco Panza.

Ad ogni modo, la Federazione fra le società filateliche italiane ha organizzato anche altre due gare, che si svolgeranno nel medesimo contesto. Una è l’esposizione nazionale “Milano 2017” per le classi di filatelia tradizionale classica e diacronica e di storia postale moderna e contemporanea. È articolata nelle sezioni competizione ed un quadro; in totale si tratta di venti titoli. La commissione valutatrice verrà costituita da Andrea Mori (presidente), Claudio Ernesto Manzati (anche rappresentante federale) e Franco Napoli. Si aggiungerà, in qualità di aspirante, Flavio Pini.

L’ultimo confronto è il Campionato italiano di filatelia giovanile, che proporrà diciassette lavori. Ad esaminare le partecipazioni si avvicenderanno Luciano Calenda (presidente), Paolo Guglielminetti e Marco Occhipinti; quale commissario si presterà Marco Panza.

Il salone, organizzato da Poste italiane, verrà ospitato al Milano congressi di via Gattamelata 15; in entrambi i giorni aprirà gratuitamente dalle ore 9.30 alle 18.30. La fermata “Portello” della metropolitana 5 si trova a circa settecento metri.

“Il tempo sta per terminare ed il 6 marzo sarà l’ultimo giorno possibile”. Lo ricordano da Vignola (Modena), dove ha sede la società Vaccari.

Sono gli ultimi giorni della promozione collegata agli acquisti inerenti filatelia ed accessori: le spese d’invio non vengono addebitate al cliente nel momento in cui acquista per almeno 150,00 euro.

“In questo caso -viene precisato- il trattamento privilegiato vale anche per le spedizioni destinate all’estero e per ogni tipo di materiale, quindi francobolli sciolti, classici o moderni, su documento, confezioni per principianti e poi album, classificatori, lenti, pinzette e quant’altro. Non c’è che l’imbarazzo della scelta…”.

Carnevale edizione 2017 oramai agli sgoccioli, ad eccezione delle località in cui si segue il rito ambrosiano, dove quindi le iniziative proseguiranno fino a sabato compreso.

Ma, a proposito della ricorrenza, si è fatta notare in cronaca una rapina avvenuta l’altro giorno all’ufficio postale Chieti 3, in via Spezioli 35. Due malviventi, opportunamente mascherati, sono entrati ed hanno costretto la direttrice, che in quel momento stava caricando il postamat, a farsi consegnare il denaro, circa dodicimila euro.

A cinque anni dalla morte, avvenuta l’1 marzo 2012, Lucio Dalla torna a fare spettacolo. Fino al giorno 8, diversi cinema in Italia stanno proponendo il documentario romanzato “Caro Lucio ti scrivo…”.

Esso -viene spiegato da Giostra film- nasce con l’intento di “cambiare la prospettiva, l’angolo d’inquadratura attorno alla narrazione di un mito”. Infatti, il cantautore bolognese non viene raccontato attraverso interviste di repertorio o contributi di amici, collaboratori e colleghi. In un viaggio costantemente in bilico tra fantasia e realtà, saranno i suoi “figli” a parlare di lui, cioè i protagonisti di alcune delle sue canzoni più belle: “Anna e Marco”, “Come è profondo il mare”, “Futura”, “L’anno che verrà”, “La casa in riva al mare”, “Meri Luis”. “Lo faranno attraverso la più intima e privata delle confessioni: la lettera…”.

Alla base vi è lo spettacolo teatrale omonimo, per la regia di Riccardo Marchesini. “La lettera -annota l’autore, Cristiano Governa- era una scuola di scrittura ante litteram. Ci costringeva a dosare informazioni, emozioni e colpi di scena. La missiva trasformava in storia le banali informazioni quotidiane e così -su carta da lettera- una passeggiata mattutina diventava letteratura. Ogni lettera che ho avuto per le mani, ciascuna a modo suo, diceva sempre le stesse due cose «sto bene», «perdonami». Una era quasi sempre vera, l’altra quasi sempre una bugia. Ne ho lette centinaia, di epoche differenti. Di mondi differenti. Ho lavorato attorno alla letteratura epistolare per quasi vent’anni. Il mio primo racconto era in forma epistolare, si chiamava «Posta celere»”. Quanto all’attuale lavoro, “mi piaceva l’idea di «risolvere» tutto nella stessa scena. Le lettere per Lucio, una postina che le aprisse indebitamente e la nostra città sullo sfondo (e non solo sullo sfondo). Con Riccardo provammo a immaginare cosa sarebbe stato di quelle lettere, se avessero potuto avere una diversa calligrafia, quella delle immagini”.

Rozzano (Milano), Desio e Brugherio (Monza e Brianza) ed oggi Corsico (ancora Milano): è il quarto ufficio postale della Lombardia ad essere coinvolto nel progetto Poste e artisti insieme nel territorio, ossia in “Paint”.

La sede di via Visconti di Modrone 1 è stata affidata a Il baro, nato a Bergamo nel 1977 come Paolo Baraldi, un passato da dipendente nella medesima azienda. Il senso del lavoro realizzato -ammette lui stesso con “Vaccari news”- “è una sintesi dell’aspetto per cui tutti ci ricordiamo con affetto delle Poste: ricevere una lettera”. Ora la posta e la carta non sono più molto di moda, agli sportelli si possono ricevere tanti servizi che vanno al di là del supporto tradizionale; tuttavia, “se spieghiamo a un bambino chi è un postino e per quale struttura lavora, la risposta è una sola: consegnare lettere, consentire la comunicazione a distanza, mettere in relazione persone e istituzioni lontane tra loro”. “Così la mano adulta del postino consegna alla mano di un piccolo uomo una busta. Chissà cosa ci sarà scritto dentro?”.

Uno sguardo “lungimirante, pacato eppure molto penetrante”. Così dalla Posta elvetica introducono il ritratto che Markus Bucher ha impiegato per il francobollo da 1,00 franco. Realizzato da un pittore sconosciuto, riguarda Niklaus von Flüe.

Nato nel 1417 -sei secoli fa, dunque- fu contadino, membro della Dieta federale e giudice (la Chiesa cattolica lo considera pure santo ed è il patrono della Svizzera). Da devoto, mistico eremita divenne un influente consigliere e operatore di pace, spiegano dagli sportelli. Il suo contributo alla storia nazionale è di straordinaria importanza.

Grazie ai consigli offerti, e in una situazione drammatica che rischiava di disgregare la Confederazione, convinse gli interlocutori a giungere alla Convenzione di Stans che, fra le altre cose, determinò l’accoglienza dei Cantoni di Friburgo e Soletta. Era il 1481; fino all’invasione dei francesi del 1798, restò l’unica base giuridica di stampo costituzionale esistente.

La carta valore, dal 23 febbraio a disposizione dei filatelisti, è stata emessa formalmente oggi insieme ad altri titoli. Da qui in avanti -novità- tutti possono presentare codici nascosti: scansionando le vignette attraverso una “app” gratuita (si chiama “Post-app”), si scoprono contenuti multimediali. Secondo i casi risulteranno testi, immagini, audio, video o elementi interattivi, ad esempio sondaggi e concorsi a premi. Inoltre, le produzioni così registrate saranno ordinabili direttamente tramite smartphone.

Un argomento ritornato di attualità negli ultimi anni, quando notevoli contingenti sono stati dislocati all’estero. Da qui l’occasione e l’interesse per scoprire i capitoli precedenti, ancora d’epoca sabauda.

Nel tempo, Alberto Caminiti ha sottoscritto diversi articoli in argomento, puntando non solo alla parte strettamente storica, ma anche a quella postale, citando, secondo i casi, francobolli, obliterazioni, cartoline... Dodici interventi ora sono stati raccolti dal Centro italiano filatelia resistenza in una pubblicazione da 80 pagine con immagini anche a colori (5,00 euro; informazioni: albertocaminiti@alice.it). S’intitola “Missioni militari all’estero dell’Esercito italiano 1900-1938”.

Permette di riscoprire, ad esempio, quando i soldati nazionali arrivarono a Pechino, in Albania o in Murmania, in Anatolia come in Macedonia. Senza trascurare la stagione dei plebisciti registrata dopo la Grande guerra ed alcune situazioni minori.

Quattro castelli pure da Jersey, due dei quali (il più economico ed il più costoso, questi riuniti anche in un foglietto autonomo) con marchio PostEurop. Saranno disponibili con oggi, tagli da 0,74, 0,76, 1,00 ed 1,29 sterline.

La scelta è caduta sui manieri di Grosnez costruito nel XIV secolo per garantire rifugio durante gli attacchi dei francesi, di Elizabeth del XVI realizzato su un’isoletta a poca distanza dalla costa, di Saint Aubin voluto per ritardare la conquista nemica, di Mont Orgueil edificato sul porto di Gorey ancora in funzione antifrancese.

“L’idea alla base del giro è costruire la consapevolezza reciproca della cultura e della storia”, annota lo specialista filatelico attivo presso l’operatore, James Dann. Il tema di quest’anno “ci ha dato l’occasione perfetta per mettere in mostra il patrimonio ricco e variegato” locale, sapendo che i soggetti individuati sono molto fotografati da locali e turisti.

Anni fa furono avviate iniziative a livello nazionale; ora lo sguardo è più locale. È il progetto “Scene di guerra - teatri di pace”, rivolto a tutta la cittadinanza di Valsamoggia (Bologna) con lo scopo -viene precisato- “di integrare conoscenze e offrire ai cittadini l’opportunità di confrontarsi su un passato comune”: quello di tutti coloro che hanno condiviso gli anni della Prima guerra mondiale.

I cimeli prestati dal pubblico verranno raccolti e digitalizzati o fotografati seduta stante (le immagini poi saranno collocate sul portale specializzato del Comune di Bologna), in un percorso di approfondimento e ricerca sul tema rivolto agli studenti che frequentano la terza delle scuole secondarie inferiori presenti nella zona. I ragazzi, inoltre, potranno scegliere se partecipare anche ai laboratori teatrali gratuiti, al fine di sintetizzare artisticamente le informazioni storiche apprese. Non a caso, l’interlocutore è il teatro delle Temperie (segreteria@teatrodelletemperie.com), che il 10 giugno alle 20 metterà in scena il lavoro presso il teatro Calcara.

Cinque gli appuntamenti per reperire il materiale: il 4 marzo dalle ore 9 alle 13 a Bazzano (mediateca, rocca dei Bentivoglio, via Contessa Matilde 10); il 20 dalle 9 alle 13 a Castello di Serravalle (biblioteca, via Sant’Apollinare 1352); il 13 aprile dalle 9 alle 12.30 a Monteveglio (biblioteca, piazza Libertà 12); il 26 dalle 9.30 alle 12.30 a Crespellano (biblioteca, via Marconi 47); il 16 maggio dalle 9 alle 12 a Savigno (biblioteca, via Marconi 22).

Nel 2016 sono stati raccolti 240 documenti, in prevalenza cartoline e lettere, fra cui due epistolari completi; si aggiungono foto, diplomi, attestati, carte di identità, santini, un giornale locale.

Dal 13 marzo (cioè dalla data di emissione) a, probabilmente, il 29 aprile, quando potrebbe essere eletto il nuovo gran maestro. Sarebbe il periodo di validità del francobollo per la luogotenenza interinale annunciato questo pomeriggio dallo Smom.

La carta valore in uscita, da 95 centesimi, sarà prodotta in fogli da nove e tirata in seimila unità. Molto semplice l’immagine: lo stemma melitense, ossia la croce ottagona bianca in campo rosso, con il nome dell’attuale protagonista, fra Ludwig Hoffmann von Rumerstein, incaricato di gestire l’istituzione fino a quando verrà individuato il titolare.

Questa emissione, non prevista, si aggiunge ad altre tre, tutte fissate allo stesso giorno. Riguardano l’“Arte della miniatura” (consiste in sei esemplari da 0,10, 0,95, 1,00, 2,00, 2,55 e 3,00 euro), le celebrazioni per l’architetto Giacomo Quarenghi (due pezzature da 2,00 in coppia), i santi Pietro e Paolo a 1950 anni dal loro martirio (due foglietti da 4,35 ciascuno).

Testo aggiornato il 2 marzo 2017.

“Modellare un mondo interconnesso”. È lo slogan scelto dalla Germania, tra l’1 dicembre 2016 ed il 30 novembre 2017 divenuta presidente di turno del “G20”, ossia del gruppo di lavoro internazionale che pone allo stesso tavolo i referenti (in particolare i ministri alle Finanze ed i governatori delle banche centrali) delle venti maggiori economie planetarie.

L’idea del motto è visualizzata nel logo scelto, dovuto alla ditta Scholz & friends. A sua volta, tale emblema è finito nel francobollo sottoscritto da Annette le Fort ed André Heers che, contro 0,70 euro, ha debuttato oggi con annulli speciali, come al solito, impiegati a Berlino e Bonn.

Secondo gli specialisti, l’attenzione si concentrerà in particolare sul 7 e l’8 luglio prossimi, quando Amburgo ospiterà i rappresentanti dei Paesi industrializzati ed emergenti: si parla complessivamente di seimila delegati, provenienti anche da quattordici organizzazioni internazionali. Andranno aggiunti tremila giornalisti.

Mentre si rinnovano, periodicamente, gli avvisi di Poste italiane che cerca personale a tempo determinato, ieri il Consiglio regionale della Liguria si è occupato dell’altra faccia della stessa medaglia: la stabilizzazione dei precari presenti nella società.

Secondo l’ordine del giorno unitario, approvato all’unanimità, in pochi anni i lavoratori a scadenza sono passati da 1.786 a 4.500, “con contratti che possono ridursi a periodi brevissimi (anche di soli tre mesi)”. Di questi, 250 svolgono l’incarico nella regione e 120 a Genova.

Inoltre, viene sottolineato che le condizioni “tendono ad un persistente peggioramento” e che gli addetti “si trovano a supplire gravose carenze strutturali, e a gestire picchi di traffico o situazioni straordinarie”.

Il documento impegna la Giunta ad intervenire nei confronti dell’operatore e del Governo, “affinché sia intrapreso al più presto un processo di stabilizzazione” degli interessati.

Convertito in legge (è la 19 del 27 febbraio) e pubblicato ieri sera nel supplemento della “Gazzetta ufficiale” il decreto “Mille proroghe”. Tra le tante dilazioni, pure una -attesa- riguardante il settore; concerne le tariffe postali per i giornali ed i libri. Così come era stato anticipato, fino a quando non si provvederà in merito, restano valide le norme teoricamente scadute il 31 dicembre scorso e contenute negli allegati “B”, “D”, “E” del decreto che il ministero allo Sviluppo predispose il 21 ottobre 2010.

I contenuti si applicano pure ad associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro iscritte al Registro degli operatori di comunicazione, nonché alle realtà d’arma e combattentistiche.

Per tre anni -il richiamo temporale è l’unica novità rispetto al decreto-legge precedente- sarà il Dipartimento per l’informazione e l’editoria (attivo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri) a rimborsare Poste italiane del mancato incasso, però “nei limiti delle risorse, appositamente stanziate”.

Terzo appuntamento, oggi, con le Province della Spagna. Sotto al nome comune “12 Mesi 12 francobolli”, toccherà a Cáceres, per la quale è stato definito un tributo simile ai precedenti, riguardanti Guadalajara e Cadice.

Si tratta di un autoadesivo “A”, equivalente a 50 centesimi, con in primo piano la vecchia sigla automobilistica locale, arricchita da un ventaglio di elementi tesi a promuovere il territorio, dal gatto ai salumi ed ai panorami; si aggiunge il drappo, richiamato cromaticamente nella banda inferiore.

La novità è un’altra: si somma una cartolina postale (costo: 1,40 euro), nella cui impronta di affrancatura compare la stessa vignetta. La parte interessante è al retro, dove figurano dettagli di tutti i dentelli previsti dal percorso per quest’anno (i restanti sono Barcellona, Cordova, Asturie, Tarragona, Las Palmas, Santa Cruz de Tenerife, Baleari, Teruel e Soria). Guarda caso, rammentano le tessere di un puzzle, a sottolineare l’unità nazionale. E, vista la cronaca, il richiamo non appare fuori luogo…

I Giochi dei piccoli Stati d’Europa tornano sul monte Titano e San Marino li ricorderà con due francobolli, inseriti nell’infornata del 7 marzo.

Tagli da 2,00 euro (utile -nei rapporti domestici- per la raccomandata entro i venti grammi o la lettera ordinaria tra i cento e i duecentocinquanta) e 2,50 (raccomandata interna tra i venti ed i cinquanta), sono dovuti rispettivamente a Stefania Borasca e Matteo Sammarini, gli stessi autori che hanno realizzato il logo della manifestazione. Riescono a compendiare le caratteristiche principali dell’appuntamento, ossia il Paese rappresentato da torre e mura e le gare citate attraverso bersaglio e pista di atletica. Da notare i cinque elementi colorati, punti o trattini, che richiamano i partecipanti, tutte realtà con popolazione inferiore al milione di abitanti. I fogli sono da dodici esemplari uguali, mentre la tiratura conta su trentamila unità per nominale.

Il confronto, diciassettesima della serie, si svolgerà dal 29 maggio al 3 giugno; coinvolgerà anche Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro. Tredici le discipline previste: atletica, beach volley, bocce, ciclismo, judo, nuoto, pallacanestro, pallavolo, tennis, tennistavolo, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco. Le sfide saranno 143, 70 maschili, 69 femminili e 4 miste.

Anche la Brianza, per l’esattezza la provincia di Monza e Brianza, ha accolto il progetto “Paint”, acronimo di Poste e artisti insieme nel territorio. Così, gli esterni di due uffici postali sono stati caratterizzati con murales in tema.

In un caso, il 23 febbraio è stato inaugurato il lavoro alla sede di Desio, sita in via Galli 1. Sulla scala è salito il pinerolese Fabio Petani (classe 1987). Ha immaginato un’opera caratterizzata dal copernicio e dal mirtillo nero. Ogni elemento chimico, come ogni pianta, ha una connessione con l’ambiente e lo spazio. Il richiamo, seppure indiretto, all’astronomo polacco è presto spiegato: se lui portò all’affermazione della teoria eliocentrica, così sopra l’ingresso dell’edificio è presente una figura tonda di colore giallo che evoca un sole; rappresenta il ruolo di centralità̀ assunto dalla stessa Poste italiane nel Paese. Da questo soggetto si sviluppa un movimento di forme circolari su toni blu che si lega idealmente al vegetale.

Oggi è toccato alla struttura collocata a Brugherio, in piazza Papa Giovanni XXIII 1. Su essa ha operato Willow, alias il milanese Filippo Bruno (1978). In tale frangente si è giocato con le tinte, proponendo alcune immagini tipiche tratte dal mondo dei fumetti o come la busta tradizionale e la “chiocciola”, che simboleggiano l’evoluzione dell’azienda tra passato e futuro.

Nel foglietto il ricordo implicito ad una tragedia di mezzo secolo fa, quella del 22 maggio 1967 ai magazzini “Innovation” di Bruxelles, risultata all’origine delle prime misure di sicurezza nazionali in argomento. Rappresenta l’occasione non solo per ricordare le 323 vittime, ma anche per fare, una volta in più, informazione e prevenzione a proposito degli incendi.

Per questo, il 4 marzo in prevendita ed il 6 in distribuzione generale, il Belgio firmerà un blocco contenente cinque francobolli di classe “2” nazionale (l’insieme viene 7,40 euro). Rappresentati da Wim Vandersleyen, ecco gli “attrezzi” del mestiere: lo spruzzatore, l’estintore, il rilevatore di fumo, il martello di soccorso e l’idrante, capaci di evocare il tema in contesti diversi, come i grandi ambienti, le case, i mezzi di trasporto, la strada.

Si aggiunge la curiosità, visibile solo nella confezione dal vero: l’angolo in basso a sinistra è stato trattato con il laser per dare l’impressione di una bruciatura.

Due appuntamenti ed un percorso: tutti ad ingresso libero, sono contemplati nell’agenda di “Vaccari news” per i prossimi giorni.

Si comincerà il 4 marzo a Paternò (Catania), dove la sezione locale di appassionati del Centro studi e ricerche uniti per il Sud celebrerà l’apertura del Circolo filatelico scolastico presso l’istituto comprensivo “Giovanni Battista Nicolosi”, in via Scala Vecchia. La cerimonia è fissata per le ore 10. L’idea -viene spiegato- è nata dopo alcuni anni di diffusione dell’arte filatelica nelle classi, coinvolgendo Comune e Poste italiane. Una ventina i giovanissimi che hanno aderito.

Lo stesso giorno, ma a Torino, l’Unione filatelica subalpina terrà una nuova conferenza presso la propria sede, situata al secondo piano in via Asinari di Bernezzo 34. Il relatore, Fabrizio Delmastro, comincerà alle 15 intervenendo su “Stati Sardi, marche di transito e provenienza in periodo prefilatelico”.

Infine, ecco a Cantù (Como) la mostra, voluta dal Circolo canturium ed in essere dal 5 al 12 presso il centro commerciale Mirabello-Ipercoop di via Lombardia 68 (giorni feriali 8.30-21; domenica 9.30-20). L’occasione è stata offerta dal 190° anniversario dalla scomparsa di Alessandro Volta, ma le collezioni che verranno esibite riguardano diversi argomenti.

Come ricordare postalmente un pittore? La scelta più scontata è riprodurre una sua opera nel francobollo. Ma la Spagna, nell’emissione attesa per oggi, è andata oltre. C’è il dentello sagomato, taglio da 1,00 euro in fogli da quarantadue che riproduce la “Vergine del tovagliolo”. Ma c’è anche il “pliego premium” realizzato a mo’ di tavolozza, il quale ne comprende dodici. L’esito mette chiaramente in luce i meriti del personaggio citato.

Quest’ultimo è Bartolomé Esteban Pérez Murillo, di cui il prossimo Capodanno si festeggeranno i quattro secoli dalla nascita, ricorrenza che -pur con anticipo- ha dato il via alle celebrazioni. È uno degli artisti più importanti del Paese, ricordano dagli sportelli.

Spesso ha rappresentato infanti, fra cui appunto quello ripreso nella carta valore. Il lavoro venne realizzato nel 1666 per la chiesa dei cappuccini di Siviglia. Deve il nome ad una leggenda: i religiosi si accorsero che nel monastero mancava una salvietta e, giorni più tardi, l’autore la restituì attraverso l’immagine. Un’altra versione narra di un fratello che chiese la rappresentazione da collocare nella sua cella, ma per realizzarla poteva offrire soltanto il piccolo drappo. L’opera è ancora nella città andalusa, esposta al Museo delle belle arti.

Il 24 marzo 1960 Madrid dedicò al protagonista ben dieci cartevalori, ognuna inerente un’opera diversa.

Brava l’Austria che, alla fine, ha recepito le osservazioni giunte, bloccando l’emissione in procinto di uscire (già stampata, era prevista per il 3 marzo in prevendita e per il 15 in distribuzione generale), correggendola e riprogrammandone il debutto. Il 7 aprile sarà disponibile per i filatelisti ed il 12 per gli utenti. L’aggiornamento è stato diffuso oggi.

È il terzo foglietto dedicato alle emissioni classiche, questa volta riguardante i francobolli giunti con il 1860.

Il problema riguardava il taglio da 0,68 euro, riproducente la carta valore in soldi destinata ai possedimenti situati a Sud delle Alpi. Dopo la Seconda guerra d’indipendenza, si erano ristretti al Mantovano ed al Veneto, ma il testo iniziale richiamava pure la Lombardia. Inoltre, l’anno di uscita era indicato non nel 1862, ma con due anni di anticipo.

Niente immagini troppo… impegnative. Però, il fatto è inconsueto e da sottolineare. Pure la cattolicissima Polonia ha deciso di partecipare alle iniziative postali volte a ricordare il mezzo millennio trascorso dall’avvio della Riforma protestante, fenomeno che avrebbe mutato la società europea, e non solo dal punto di vista strettamente religioso.

Per questo ha incaricato Andrzej Gosik di realizzare l’immagine destinata al francobollo. La carta valore debutterà domani contro 3,20 zloty.

In una rappresentazione che ricorda gli antichi testi scritti e decorati a mano pagina per pagina, è riprodotta nella lingua nazionale la frase “Per amore e desiderio di elucidare la verità le sottoscritte tesi saranno discusse a Wittenberg”. Costituisce il passaggio che introduceva i famosi 95 pensieri formulati da Martin Lutero, per i quali egli si diceva pronto a confrontarsi con gli interessati. Le cose sarebbero andate in modo diverso, aprendo nel Vecchio continente una drammatica stagione.

Ancora il cuore, ma questa volta non si tratta della festa di san Valentino, peraltro passata. Il francobollo da 85 centesimi di franco che la Svizzera si appresta ad emettere (il 23 febbraio si è svolta la prevendita, dal 2 marzo si registrerà la disponibilità nella rete) intende festeggiare il mezzo secolo della Fondazione svizzera di cardiologia. Non a caso, sull’organo, collocato in “un brillante sfondo argentato” e sulla rappresentazione dell’onda tracciata dal battito, campeggia lo slogan “Il tuo cuore batte per te”. Vi ha lavorato Jenny Leibundgut Riggs.

“Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle patologie più gravi della civiltà moderna e la prima causa di morte” del Paese, ammettono da dietro gli sportelli. “Inoltre, il numero dei pazienti è destinato ad aumentare”. Tra gli obiettivi primari individuati dal sodalizio vi è promuovere uno stile di vita sano; per questo “servono un’alimentazione equilibrata, sufficiente movimento e la rinuncia al fumo”.

“Dimmi”, ovvero Diari multimediali migranti, è un progetto finanziato dalla Regione Toscana e sostenuto da una rete di partner che opera su scala nazionale nell’accoglienza, integrazione e inclusione dei migranti e per la custodia della memoria collettiva e popolare. Il “cuore” del progetto è l’omonimo concorso, aperto alle prime cento storie di vita inedite; andranno raccontate da stranieri e sottoposte, entro il 30 giugno, ad una delle strutture coinvolte ed elencate nel regolamento.

Saranno ammessi al confronto i racconti in forma scritta e quelli che si serviranno di fotografie, immagini, disegni, e-mail, lettere, cartoline, video o musica. Dovranno risultare strettamente autobiografici, cioè riferiti a se stessi. Occorre che sia mantenuta la forma originaria della narrazione e l’autenticità del linguaggio. Non saranno accolte opere romanzate, bensì testimonianze veritiere che abbiano per tema la propria esistenza. La lingua da impiegare è l’italiana; in caso di traduzione, gli originali in idiomi differenti potranno essere allegati alla domanda. Non verrà dato peso ad eventuali incertezze linguistiche e grammaticali.

Tre le categorie previste: uomini, donne e giovani fino ai diciotto anni. Ognuna avrà un vincitore: otterrà la pubblicazione dell’opera presso un editore di livello nazionale. Tutti i contributi, anche quelli che arriveranno fuori tempo massimo, verranno conservati presso l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano (Arezzo). I nomi dei prescelti saranno rivelati durante la XXXIII edizione del “Premio Pieve Saverio Tutino”, previsto in settembre.

Dopo i disegni, visti nel recente passato, direttamente le foto. La Francia dedica una nuova serie al Salone internazionale dell’agricoltura, la cui tappa 2017 si sta svolgendo a Parigi adesso, per la precisione dal 25 febbraio al 5 marzo.

Dodici francobolli autoadesivi per la lettera “verde” (ora 73 centesimi) raccolti in libretto propongono altrettanti scatti di animali, diversi e collegati a specifiche aree del territorio. Sono: montone, coniglio, maiale, puledro, asina, tacchino, anatra, pecora, oca, vitello, vacca e gallina. “Un carnet vivente, variato e colorato”, commentano dalla capitale, dove, allo stesso tempo, ricordano come tale bestiario rappresenti una ricchezza straordinaria e prova di biodiversità, quindi un grande elemento per il futuro.

Sulle cartevalori ha operato Étienne Théry; arriveranno agli sportelli oggi, sapendo che la prevendita è stata avviata il 24 febbraio.

Ad un secolo di distanza dal primo francobollo di posta aerea del mondo, il 25 centesimi espresso del 20 maggio 1917 sovrastampato per l’esperimento di trasporto tra Torino e Roma e poi per il ritorno, balza all’attenzione un libro edito da Poste italiane nel 2003. Scritto da Nicola Simonetti, s’intitola “Primato mondiale italiano - I francobolli espressi-aerei”.

In 248 pagine vuole rappresentare -lo precisa l’autore- “un volume dimostrativo avvallato da opportuna certificazione dei francobolli espressi-aerei che rappresentano una importante tappa della storia delle comunicazioni ed un glorioso primato mondiale italiano”.

Numerosissime le immagini, a colori, di buste e cartoline viaggiate, quasi sempre di origine collezionistica, cominciando appunto con quelle del test che, in pieno conflitto, intendeva valutare le potenzialità del mezzo. Proseguendo poi con le altre emissioni che assolvevano contemporaneamente ai due supporti, si arriva alle imprese di Italo Balbo, cui viene dato grande spazio. La conclusione è con la Repubblica, quando la prestazione è accantonata.

Oltre ai plichi si fanno notare alcuni documenti della Grande guerra nonché bozzetti e saggi di colore delle cartevalori, oggi conservati al Museo storico delle comunicazioni.

Il prezzo di copertina ammonta a 15,00 euro; in questo momento è in promozione a 9,00.

Davanti al calo del corriere, e nella conseguente ricerca di attività da destinare, in prospettiva, ai portalettere, figura anche il ritiro di indumenti usati. Accade in Svizzera coinvolgendo, al fianco dell’operatore, Texaid, realtà impegnata nel riciclaggio di tessili in Europa. Dietro vi sono sei istituti assistenziali elvetici (Croce rossa, Caritas, Soccorso d’inverno, Solidar, Kolping, Aiuto delle chiese evangeliche) insieme ad un’azienda.

Nell’ottobre scorso Texaid ha concretizzato un progetto nel cantone di Lucerna collaborando appunto con il “gigante giallo”. Sulla base dei responsi positivi ricevuti dalla popolazione e delle analisi relative al servizio, i partner hanno deciso di continuare.

La raccolta in strada -viene spiegato- non risulta né economica né ecologica, specialmente nelle aree rurali e suburbane, dove i chilometri percorsi per quantità di materiali recuperati sono tre volte maggiori di quelli registrati impiegando la rete di contenitori.

Con il nuovo approccio il ritiro è combinato al recapito della posta, questo svolto, perlomeno in larga parte, mediante autoveicoli elettrici a tre ruote. I sacchi da impiegare sono inviati alle famiglie con congruo anticipo tramite “Promopost”; dal lunedì al venerdì dell’intero mese di raccolta la popolazione può riempirlo e deporlo accanto alla cassetta della posta, avendo cura di tenerlo all’asciutto (altrimenti non verrà preso). Il postino lo preleverà portandolo ad uno dei centri di smistamento. Sarà poi compito di Texaid trasportarli tutti a Schattdorf per sottoporli a riciclaggio intelligente e vantaggioso.

Sono i portalettere, uomini e donne, di Cavalese (Trento), Courmayeur (Aosta), Cuneo e Merano (Bolzano) i primi a indossare la nuova divisa da lavoro, quella scelta nel 2016 dopo un concorso dove ha primeggiato l’interpretazione della ventiduenne Beatrice Bazzano.

Due addetti per ciascuno dei quattro comuni hanno ricevuto le dotazioni invernali per sperimentarne qualità, robustezza e praticità. Un banco di prova sufficientemente severo per le particolari condizioni climatiche che caratterizzano i centri scelti. Poste italiane si è data trenta giorni allo scopo di valutarne in modo approfondito l’impiego.

I colori rimangono i classici: blu, celeste e giallo, giocati in contrasto sulle rifiniture; i materiali, di grammatura leggera, sono tecnici e traspiranti. Camicie, top e pantaloni risultano semielasticizzati, hanno comode tasche portaoggetti e zip antigraffio. La giubbotteria utilizza tessuti idrorepellenti. La linea è unica, con qualche concessione più sartoriale per le divise femminili.

È per stasera l’appuntamento con “M’illumino di meno”, ed anche Poste italiane vi aderisce. Dalle ore 18 alle 19.30 l’azienda spegnerà le luci in 325 sedi presenti su tutto il territorio nazionale.

Il… buio artificiale non è che l’aspetto evidente. Nel contesto, i 142mila dipendenti sono stati invitati a compiere qualcosa per ridurre l’inquinamento, ad esempio recarsi al lavoro senza impiegare la propria auto: quindi, condividendola con altri oppure venendo a piedi, in bici, con i mezzi pubblici. Un atto simbolico, che si inserisce in un ambito più ampio attraverso politiche di gestione della mobilità.

Non basta. Ora tutta l’energia che l’azienda consuma proviene da fonti rinnovabili certificate e nelle sue 15mila sedi è stato adottato un piano di ottimizzazione mirato al risparmio. Gli interventi vanno dal telecontrollo e dallo spegnimento degli impianti da remoto in 4.500 strutture particolarmente esposte al problema, come i grandi immobili per lo smistamento di corrispondenze e pacchi.

Si aggiungono la sostituzione delle vecchie centrali termiche con caldaie a condensazione, l’impiego di avanzati strumenti di termoregolazione, il massivo cambio, recentemente pianificato, delle lampade tradizionali a fluorescenza con quelle a tecnologia led, la realizzazione di reti fotovoltaiche, l’utilizzo sempre maggiore di veicoli elettrici e bifuel.

Mentre cresce l’attenzione in materia di antiterrorismo sulle piazze principali, come a Venezia, altre località si stanno preparando al Carnevale, anche commissionando annulli speciali.

Sono sei i manuali annunciati negli ultimi giorni e che vanno ad integrarsi con quelli già segnalati. Quattro verranno impiegati il 26 febbraio, per la precisione a Massafra (Taranto), Misterbianco (Catania), Santeramo in Colle (Bari) e Sciacca (Agrigento); un altro sarà disponibile il 28, quindi Martedì grasso, a Termini Imerese (Palermo). Il 4 marzo, invece, si risalirà lo Stivale: in agenda figura Cento (Ferrara).

È con un mazzolino di fiori di salice, pianta considerata tra i più significativi tesori naturali del Paese nordico, che la Finlandia auspica agli utenti una buona Pasqua.

Sostenendo una tradizione che localmente pare permanga, almeno a sentire l’operatore Posti. “Inviare biglietti augurali ha una lunga tradizione”, confermano dal quartier generale dell’azienda. “Una cartolina con un soggetto primaverile rappresenta per il destinatario un piacere”.

Il dentello, autoadesivo ed emesso oggi, non ha nominale e serve per il traffico interno; costa 1,20 euro. Propone un lavoro dell’artista locale Maarit Ailio.

“Mi piace dipingere soprattutto con gli acquerelli, per questo ho scelto tale tecnica”, ammette il diretto interessato secondo quanto riportato gli sportelli. “Penso inoltre che un approccio pittorico tradizionale si addica meglio ad un delicato francobollo primaverile”.

Anche la Romania si fa… irretire dal postcrossing, dedicandogli un francobollo. Rispetto ad altri esemplari visti (ed ormai non sono pochi), riesce a raccontare in pochi passaggi in cosa consiste l’iniziativa, costituita da una piattaforma elettronica in cui si incontrano gli appassionati che vogliono spedire e, ovviamente, ricevere cartoline.

Nominale da 4,00 lei, illustra il viaggio che l’oggetto compie attraverso il mondo sino ad arrivare nella cassetta del destinatario. Si aggiunge l’augurio di un “felice postcrossing”, scritto naturalmente nei colori della bandiera nazionale.

Disegnato da Răzvan Popescu, il dentello è stato emesso oggi. Si presenta in fogli da trentadue unità o da otto, in questo caso con aggiunta un’etichetta.