“Aspettando il mio turno alle Poste, per ingannare l’attesa all’aperto, ho cominciato ad analizzare le colonne, notando alcune tracce”. È quanto racconta, dal dipartimento di Fisica e scienze della terra dell’Università cittadina, Davide Bassi. L’inconsueta scoperta è stata individuata al Ferrara Centro, lo storico immobile collocato in viale Cavour 27 e che già all’ingresso conserva un sarcofago romano.

Dopo le prime verifiche, il coinvolgimento nella ricerca di una squadra internazionale, coordinata dallo stesso esperto insieme al collega Renato Posenato. “Grazie al ritrovamento, abbiamo potuto ricostruire la successione di eventi che ha portato alla formazione della icnospecie, particolarmente interessante perché dimostra come questi bivalvi fossero presenti anche dopo l’estinzione di massa del Triassico-Giurassico, che aveva causato la scomparsa della maggior parte degli organismi perforatori. I grandi bivalvi lithiotidi popolavano fondali lagunari fangosi e dopo la loro estinzione, probabilmente dovuta a tempeste, piccoli bivalvi perforatori come quelli da noi individuati ne colonizzarono i gusci per sopravvivere. Le caratteristiche uniche dei reperti fossili ritrovati in questo luogo inaspettato -conclude il protagonista- ci hanno permesso di istituire una nuova specie di icnite che abbiamo denominato «Gastrochaenolites messisbugi», in onore del cuoco della corte estense Cristoforo di Messisbugo”.

I fossili, finora sconosciuti, risalgono a circa 185 milioni di anni fa.

Una borsettina, un astuccio chiuso da zip con tanto di timbro “postale” “Vintage postage stamps”, ossia “Francobolli d’epoca”, ma di cartevalori non ve ne sono. Poco male, poiché gli altri “annulli” richiamano comunque il settore. Uno, ad esempio, riprende i manuali a cartella per le raccomandate.

Lo sfondo, invece, rappresenta una cittadina marina: è Bogliasco (Genova).

L’oggetto, realizzato in poliestere, costa qualche euro ed è stato prodotto anche nelle dimensioni di una sacca vera e propria. Naturalmente, è prodotto in Cina Popolare per conto della Beach boutique. Ad importarlo è la Coriex di Padova.

Il 18 giugno si consumerà la prima “Giornata nazionale dei piccoli musei”, organizzata dall’associazione di categoria. Vi parteciperà pure il Museo dei Tasso e della storia postale di Camerata Cornello (Bergamo). L’iniziativa -viene spiegato- “è nata per fare conoscere i piccoli musei, la loro importanza, il loro ruolo, e le loro specificità per il territorio in cui si trovano”. Verrà caratterizzata non solo attraverso le porte aperte e l’ingresso gratuito, ma soprattutto per un gesto che sia in grado di esprimere la cultura della struttura specifica, un dono a sorpresa destinato ai visitatori, scelto così da simbolizzare l’accoglienza, l’identità e la passione. Il messaggio da trasmettere, infatti, è che essi vivono e palpitano nel cuore dell’area in cui si trovano.

Dal 19 al 25, inoltre, si svolgerà la “#MuseumWeek”, basata sullo sviluppo, per mezzo degli account Twitter dei partecipanti, di sette temi per sette giorni utilizzando altrettanti hashtag, in cui ci si troverà a dialogare ed a condividere esperienze, informazioni, immagini. L’edizione 2017 è dedicata alle donne, per questo è stato creato un codice speciale, #WomenMW; i temi saranno: cibo, sport, musica, storie, libri, viaggi e patrimonio.

L’innovazione in materia di cartevalori non ha limiti. Ma le isole Faeroer forse hanno oltrepassato quelli accettabili. Almeno secondo il presidente del Postal club, Jean-François Logette.

La critica si riferisce al taglio da 50,00 corone del 26 settembre scorso, caratterizzato -precisano agli sportelli dell’operatore- da una superficie in vera pelle di merluzzo, quest’ultimo pescato vicino alle coste locali, consegnato dalla Nevið di Runavík, trattato in Islanda presso l’Atlantic leather e poi impiegato per la stampa alla francese Cartor (l’impaginazione del francobollo è di Martin Mörck).

“È ragionevole?”, si domanda, il commentatore, ricordando che dal 1992, per preservarne il futuro, il Canada ha decretato unilateralmente una moratoria sulla pesca di tale animale, mettendo in crisi l’arcipelago di Saint-Pierre et Miquelon, la cui unica risorsa è proprio l’industria che lo lavora, e modificando le abitudini alimentari portoghesi, nelle cui tavole era molto presente. L’innovazione “è un bene… ma occorre rispettare una deontologia”.

“Alla testa del proprio reparto, incitando i suoi soldati con la parola e con l’esempio li guidava all’assalto della linea sbaragliandone le piccole guardie, che costringeva ad asserragliarsi in una vicina baita. Cadutigli d’intorno la maggior parte dei suoi uomini, ritornava con rinnovata violenza ed indomabile tenacia all’assalto dell’improvvisato fortilizio, venendo a lotta corpo a corpo. Ferito a bruciapelo da un colpo di fucile all’addome, non volle cedere al nemico, che forte di numero, tentava la riscossa ed in un supremo sforzo, animando con la voce i superstiti della compagnia, al grido di «Savoia!» li trascinava a nuovo assalto, impadronendosi della contesa baita, ed annientandone i difensori. Poco dopo, strappato a forza dai soldati dal posto d’onore, spirava prima di giungere al posto di medicazione. Fulgido esempio di eroismo e delle più alte virtù militari. Monte Miela, 4-5 dicembre 1917”.

Così recita la motivazione con cui, il 19 agosto 1921, il tenente dei bersaglieri Giuseppe Mancini venne insignito della medaglia d’oro al valor militare. Era del 1893.

Nel centenario della morte registrata nel contesto della Prima guerra mondiale, verrà rammentato il 18 giugno attraverso un annullo nella città natale, Arezzo, per iniziativa dell’associazione d’arma. Il riferimento è presso la parrocchia dei santi Jacopo e Cristoforo, in località Agazzi, dove gli addetti di Poste italiane saranno attivi dalle ore 9.30 alle 14.30.

Un viaggio ideale intorno al mondo, proposto ai bambini di almeno cinque anni di età. È nel libro sottoscritto da Georgia Cherry ed illustrato grazie a Martin Haake. In Italia s’intitola “City atlas” (64 pagine con immagini a colori, 25,00 euro).

Trenta le città scelte, fra le più famose. Sono raccontate attraverso una mappa che, per ciascuna di esse, mette in luce gli edifici riconoscibili, i personaggi noti. Garantendo ore di curiosità e divertimento a piccoli e adulti. “Sali sulla Sagrada familia a Barcellona, fai un giro al mercatino di Portobello a Londra, visita il Museo dei tulipani ad Amsterdam e quello della tecnologia a Berlino, naviga sulla Senna a Parigi, scopri i giardini botanici di Copenaghen, indovina quante isole ci sono a Stoccolma, e passeggia fra le antiche statue dell’Acropoli di Atene”, incitano dalla casa produttrice, Emme edizioni. “E poi scopri cosa si nasconde a Istanbul, a Praga, a Mosca, a New York e a San Francisco”. Basta proseguire per ritrovarsi a Rio de Janeiro, a Città del Capo, ad Hong Kong o a Tokyo.

Un lungo itinerario con mille cose da vedere e ricordare, centinaia di dettagli che rendono unico ogni luogo. Tantissime curiosità meno note e suggerimenti per non annoiarsi mai. Un volume che diventa mappamondo. Offre, infine, la più caratteristica icona per richiamare mete lontane: il francobollo, e non importa se inventato di sana pianta. La copertina, infatti, pullula di queste “cartevalori”.

Per il football americano, la pallavolo, il calcio, il golf, il baseball, la pallacanestro, il tennis ed il kickball. Sono le otto palle, specifiche di altrettante discipline sportive, trasformate dagli Usa in francobolli “Forever” (ora 49 centesimi dollaro). Questi ultimi sono stati emessi oggi in foglio unico da due serie; intendono agganciarsi alla 117ª edizione del confronto golfistico United States open championship, che questa volta si svolge nel Wisconsin.

Le cartevalori portano i nomi di Daniel Nyari, Mike Ryan e Greg Breeding. Appaiono tonde e, soprattutto, offrono sorprese tattili: basta passare sopra il dito per ritrovare le stesse superfici degli oggetti che rappresentano, con cuciture e fossette. Toccare per credere…

Nonostante si sia trattato solo di un primo approccio, “abbiamo potuto intuire che alcune delle scelte operate dal vecchio amministratore delegato, a cominciare da quella legata alla funzione posta, comunicazione e logistica ed al ruolo del risparmio postale tradizionale, sono al momento soggette ad una verifica complessiva che potrebbe portare anche ad una inversione di tendenza della linea di azione”.

È quanto sostengono Slp-Cisl, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni ed Ugl comunicazioni dopo il primo incontro, svoltosi ieri, tra i sindacati e l’attuale ad, Matteo Del Fante.

Più in generale -aggiungono i rappresentanti- “ci ha informato di aver adottato un approccio diverso rispetto al recente passato in particolare per i processi di condivisione interna sui nuovi progetti”. Inoltre, “ha espresso la volontà di introdurre una nuova cultura aziendale che responsabilizzi maggiormente le figure manageriali coinvolte nei vari processi di business e di supporto allo stesso”.

Tra i problemi segnalati dai delegati dei lavoratori, “un livello di relazioni industriali insufficiente, il settore Pcl allo sbando, i gravi problemi gestionali sui processi condivisi e non, le pressioni commerciali, la carenza degli organici, le reiterate violazioni dei diritti delle persone, il pessimo clima interno alla divisione mercato privati, la mancanza di politiche attive del lavoro, la necessità di una risposta ai colleghi part-time ed a coloro che attendono da anni un trasferimento”.

Intanto, si lavora al piano industriale…

Sarà visibile fino al 30 luglio, ma presto otterrà la registrazione postale, tramite un annullo richiesto dal Comune ospite. Arona (Novara) sta esponendo infatti l’arco di Palmira, già accolto a Londra, New York, Dubai e Firenze. È collocato in piazza San Graziano, la stessa area dove, dopodomani dalle 17 alle 20, sarà montato il gazebo per la prestazione marcofila.

La struttura originale situata in Siria e quasi duemila anni fa dedicata all’imperatore romano Settimio Severo è stata distrutta nell’ottobre del 2015 da un gruppo jihadista. Quella in mostra è una copia in scala, realizzata impiegando la stampa a 3D dall’Institute for digital archaeology di Oxford e coinvolgendo la carrarese Torart.

“Vuole portare un messaggio positivo di continuità e pace ed è un importante esempio di come la tecnologia moderna possa mettersi a servizio della cultura per ricostruire pezzi di storia che non ci sono più”, dice il sindaco, Alberto Gusmeroli.

Alla visione in sé dell’oggetto si aggiunge la mostra di approfondimento allestita nell’adiacente Civico museo archeologico intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo custode dell’area e poi ucciso. L’ingresso è libero.

Per l’internet delle cose visto da Poste mobile, la società rilancia. Ad un anno dall’offerta “Pm connette”, riguardante le applicazioni tra apparecchi, presenta “Pm connette flotta”, dedicata alla localizzazione satellitare dei mezzi aziendali.

Questa -viene spiegato- si rivolge a ditte di piccole, medie e grandi dimensioni dotate di propri parchi auto; prevede “un’assistenza tecnica e commerciale di elevato livello, pensata per indirizzare le specifiche esigenze dei clienti”. Tramite dispositivi da installare sui singoli veicoli ed una piattaforma web, permette di visualizzare su mappa, in tempo reale, il luogo e lo spostamento di macchine, furgoni e camion, monitorare i chilometri percorsi ed il consumo di carburante, memorizzare giornalmente soste, velocità e percorsi.

L’offerta si compone di due profili: uno base (canone promozionale fino al 31 dicembre di 20,00 euro al mese anziché 22,00) e l’altro evoluto (fino al termine del 2017 costerà 24,00 ogni trenta giorni, poi 26,00).

Il supporto è stato realizzato in collaborazione con Macnil gtalarm, parte del gruppo Zucchetti.

Nuovo appuntamento con la stimolante serie che la Spagna, ormai da anni, dedica ai valori civici. Questa volta (l’emissione è programmata per oggi) il francobollo da 50 centesimi cita coloro che hanno difficoltà sensoriali, ricordando che ad ogni 14 giugno si celebra la “Giornata nazionale del linguaggio dei segni”.

Nella vignetta compare la parola “grazie”, espressa tramite le dita. Altre figurano sul bordo del foglio da venti, il “pliego premium”; sono “condividere”, “diritto”, “partecipare”, “firmare”, “comunicare”, “uguaglianza”.

La ricorrenza rammenta il 14 giugno del 1936, quando venne costituita la Confederazione statale delle persone non udenti, con l’obiettivo di sostenere iniziative in loro favore.

Nei piccoli paesi, determinati passaggi della vita sono considerati ancora come un evento da condividere con tutta la comunità, e per questo capita che si organizzino feste pubbliche. Talvolta -ad esempio, è accaduto di recente ad Orzinuovi (Brescia) con i diciottenni- l’Amministrazione comunale richiede un annullo onde suggellare la cerimonia.

Quadri (Chieti) ha fatto di più, pur restando nel perimetro postale. Nel 2016 sono nati due bambini (la località, dati demografici alla mano, conta meno di novecento anime); il sindaco, Silvio Di Pietro, concretizzando un impegno elettorale, ha consegnato alle rispettive famiglie un buono postale da 5.465,10 euro. Un altro supporto è previsto più avanti, per aiutarle nella crescita fino ai tre anni.

Da una parte vi sono Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Libia (Parlamento di Tobruk), Maldive e Yemen; dall’altra vi è il Qatar, messo all’indice per l’ipotizzato sostegno al terrorismo e, soprattutto, per il dialogo tenuto con l’Iran.

La notizia è di settimana scorsa, ma ora sono state confermate le conseguenze a livello postale, e questo nonostante periodicamente si celebri, in una comunanza d’intenti almeno formale, la “Giornata della posta araba”. Le informazioni provengono dal Cairo. “Egypt post -si legge in una nota interna- ha annunciato la cessazione di tutti i servizi postali con lo Stato del Qatar”. “Questa decisione arriva sulla scia della dichiarazione con cui l’Egitto ha interrotto i rapporti diplomatici con lo Stato del Qatar”.

Per chi, nonostante il caldo, mantiene la voglia di muoversi, ecco tre ulteriori iniziative previste nei prossimi giorni, tutte a partecipazione libera.

Il 16 ed il 17 giugno il Circolo culturale filatelico numismatico “Ennio Giunchi” attenderà, a Cesenatico (Forlì-Cesena), i visitatori. In calendario vi è la mostra mercato di filatelia, numismatica, cartoline e piccolo collezionismo. Collocata in via Bruno 3, resterà aperta venerdì dalle ore 14 alle 19, sabato dalle 9 alle 18.

Il 17 a Curtatone (Mantova), per la precisione nella frazione Grazie, si riunirà l’Associazione di filatelisti per lo studio delle emissioni e della storia postale nel periodo Rsi. Nata a Verona il 20 maggio, è ancora in una fase costitutiva, per questo l’incontro è aperto a tutti gli interessati. Si svilupperà tra le 9.30 e le 13 presso il foro Boario, in via Francesca 31.

Dal 17 al 18 sarà di turno, infine, Corsico (Milano). Il Gruppo filatelico cesanese proporrà una mostra su temi vari. Verrà posizionata presso la sala amministrazione del supercondominio, in via Molinetto da Lorenteggio 15. La fase delle visite è compresa fra le 10 e le 19.

L’Ucraina -la cui integrità territoriale, in questo momento, è posta seriamente in discussione- sta rinnovando in modo graduale la serie ordinaria e, non a caso, ha scelto un soggetto volto a ribadire la propria visione delle cose: riguarda gli stemmi locali.

Il 10 giugno (ma la notizia risulta diffusa solo ieri) è stato il turno dell’emblema che caratterizza Yalta, coerentemente presentata quale città della Repubblica autonoma di Crimea. Anche se con il 2014 la situazione effettiva si mostra diversa e l’area è controllata dalle truppe provenienti dalla Russia.

Il francobollo è dovuto a Nataliia Andriichenko. Non presenta valore nominale, poiché sostituito dalla lettera “V”. Ad essa è stato dato il significato di lettera ordinaria per l’interno entro i venti grammi di peso; ora il suo costo è di 4,00 grivnia.

È il gioco del telefono senza fili il tema conduttore del nuovo murale da ieri visibile al Vicenza 5, l’ufficio di Poste italiane collocato nella città veneta in via Giurato 60. Dovuto a Rosk & Loste, il lavoro si inserisce nel percorso Poste e artisti insieme nel territorio.

“Comunicare -spiegano gli artefici, che hanno aderito a «Paint»- è un bisogno primario dell’uomo, ascoltare è la base fondamentale del processo di comunicazione, ma l’incapacità di mettersi in posizione d’ascolto è il difetto di gran parte degli individui”. Nella scena, quattro persone cercano, bisbigliando, di passarsi un messaggio, mentre la presenza del cane intende mostrare come a volte sia quasi impossibile riuscire a trasmettere emozioni, sentimenti, preoccupazioni.

È la seconda opera presente nella regione; la prima è stata inaugurata l’8 giugno a Mira (Venezia).

“Che possa rimanere come testimonianza del lavoro svolto in centocinquant’anni sul territorio”. D’altro canto, rappresenta “un antenato delle carte prepagate, un testimone della storia del mondo. Al tempo stesso, se è un oggetto collezionistico positivo, correla la storia alla storia postale, a significare che ha accompagnato la storia dell’uomo”. Sono alcuni dei concetti espressi dal presidente di Bper banca, Luigi Odorici, a proposito del francobollo dedicato all’istituto. Quella che, fino ad alcuni anni fa, era la Banca popolare dell’Emilia-Romagna, ha visto oggi pomeriggio il suo momento di gloria postale a Modena.

“Un omaggio non solo all’impresa, ma a quanti vi lavorano e contribuiscono allo sviluppo dell’attività e quindi anche al benessere generale dell’Italia”, ha aggiunto il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi. Che poi ha descritto nei dettagli l’esemplare.

“Attraverso i dodicimila uffici postali, possiamo far conoscere a tutti un’eccellenza produttiva ed economica”, ha precisato il responsabile per la filatelia di Poste, Giovanni Accusani. “Portiamo -anche attraverso i prodotti correlati- un pezzo di storia in tutta Italia”.

Per la comunità dei filatelisti, in particolare del Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”, è intervenuto Giuseppe Buffagni. Nel suo intervento ha offerto “pillole” di storia della posta e del francobollo, soffermandosi a quando, durante la metà Ottocento, il Ducato locale intese dotarsi di proprie cartevalori, preferendo però un soggetto autonomo rispetto a quello -suggerito da Vienna- e già in uso nel Lombardo-Veneto.

Ancora un’emissione riguardante la Toscana, questa volta relativa alla ceramica di Montelupo Fiorentino (Firenze). Inserita nella serie di lungo corso “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, sarà disponibile con il 17 giugno al costo di 95 centesimi. Autoadesiva, propone il “Rosso di Montelupo”. È un bacile in maiolica con decoro a grottesche, realizzato nel 1509 dalla bottega di Lorenzo di Piero Sartori ed ora fra i pezzi più rappresentativi del locale Museo della ceramica. Sullo sfondo, invece, compare una rielaborazione pittorica riguardante la villa medicea dell’Ambrogiana; fino al gennaio scorso, il gioiello architettonico è stato un ospedale psichiatrico giudiziario. Sulla vignetta è intervenuta Anna Maria Maresca. Seicentomila i francobolli previsti, organizzati in fogli da ventotto.

Nel tempo -approfondisce lungo il bollettino illustrativo il sindaco, Paolo Masetti- la vita della cittadina (dove verrà impiegato l’annullo speciale) è stata legata strettamente proprio alla lavorazione della ceramica. In particolare nel periodo tra il 1400 e il 1530, quando l’area è divenuta massima espressione della “Fabbrica di Firenze”, grazie soprattutto a committenze prestigiose che hanno segnato lo sviluppo del tessuto economico. Il Museo nasce dopo anni di ricerche archeologiche e scientifiche sul territorio; offre l’opportunità di compiere un viaggio nella storia attraverso una collezione di oltre milleduecento reperti esposti; documentano sette secoli di produzione, dal 1200 alla fine del 1700.

A livello collezionistico è stata rammentata, a Genova due mesi fa, dall’Associazione filatelico-numismatica “La lanterna”.

Oggi si è aggiunto un francobollo, proveniente dalla Bosnia ed Erzegovina Croata. Riguarda il bicentenario della draisina. Il tedesco Karl Drais -annotano dalla sede dell’operatore postale- viene ricordato come il primo guidatore della bicicletta: era il 1817 ed il mezzo passò alla storia con il suo nome. Ma non aveva ancora i pedali, che sarebbero stati aggiunti in seguito, né tantomeno i veri congegni chiave, fra cui la trasmissione a catena e gli pneumatici. Al fine di perfezionare lo strumento, dunque, sarebbe stata necessaria una significativa serie di innovazioni.

La carta valore, dovuta ad Ariana Noršić, costa 2,90 marchi locali. Propone i due protagonisti, vale a dire l’invenzione e -raffigurato nella ruota- l’inventore.

Contattata da “Vaccari news”, Poste italiane ha ammesso l’errore, garantendo che provvederà quanto prima a rimediare. Il problema -segnalato settimana scorsa da “Perugia today”- riguarda il Perugia 3, l’ufficio presente in via Maria Alinda Bonacci Brunamonti. Non in via Maria Alinda Brunamonti Brunacci, come invece appare nel database generale dell’azienda ed anche sulla porta d’ingresso della sede.

La donna, vissuta tra il 1841 ed il 1903, è stata scrittrice, studiosa e patriota, spiegano dalla redazione del quotidiano locale; nel 1868 sposò Pietro Brunamonti. Insegnò al Collegio della sapienza e fu devota cattolica: i suoi “Canti” vennero dedicati a Pio IX. Ma gli abitanti la ricordano specialmente perché mise in versi, con tono antipapalino, la condanna delle stragi perpetrate in città dalle truppe dello stesso pontefice il 20 giugno 1859, esaltando le battaglie di Magenta e Solferino.

Le è intestata la strada che va dallo slargo della Pesa alla piazza di Monteluce. Costeggiata da case e villette liberty, è un’opera importante in quanto, fino a buona parte dell’Ottocento, si scendeva a Monteluce dal cassero di sant’Antonio attraverso le attuali via Brugnoli (fino al piazzaletto) e, per via Cialdini, fin davanti alla chiesa di santa Maria Assunta.

La sfida è “per chi crede ancora nell’amore e nella forza della sua espressione linguistica, per chi ritiene che 140 caratteri non bastino per contenere gli ambiti e gli eccessi della propria passione, per chi non si affida a un semplice e anonimo insipido nevrotico whatsapp”. Ecco dunque “l’occasione giusta per sfogarsi e tornare a dire l’amore nel modo che resta ancora quello più libero, sincero e commovente: con l’ausilio di una lettera!”.

A lanciare l’esortazione sono gli organizzatori, che fanno capo all’associazione Abruzziamoci, del “Concorso internazionale lettera d’amore”, giunto alla diciassettesima tappa.

Negli anni si sono misurati con tale confronto gli scrittori italiani più notevoli, estrosi e fantasiosi, proponendo missive dedicate alla motocicletta, alla melanzana alla parmigiana, alla sigaretta! Epistole ironiche, divertenti, umoristiche, oppure semplicemente piene del sentimento più puro, come in una testimonianza dedicata dalla madre al figlio disabile.

Anche all’edizione 2017 può partecipare chiunque e risulta gratuito. L’importante è inviare in tre copie l’intervento che si vuole far gareggiare, aggiungendovi i propri dati. Deve arrivare entro il 30 giugno all’associazione Abruzziamoci, via Ovidio Nasone 25, 66100 Chieti. Bisogna spedire anche una e-mail con il testo all’indirizzo manoscritti@noubs.it.

I contributi verranno destinati al patrimonio conservato al Museo della lettera d’amore, ubicato presso palazzo Valignani nella poco lontana Torrevecchia Teatina.

Impiegare la bicicletta fa bene alla persona e all’ambiente, ma occorre prestare attenzione. Ad esempio, bisogna percorrere le piste dedicate (se esistono!) e, ad ogni modo, indossare il casco protettivo. È un po’ questo il concetto che emerge dall’etichetta per macchinette il cui bozzetto porta il nome di Racheli Shilo.

Israele la metterà in uso da domani in due sedi: nella città di Netanya e presso il servizio filatelico.

Sei, invece, sono i nominali preimpostati disponibili. Due servono per il regime interno: 2,40 shekel (riguarda la lettera ordinaria compresa nei cinquanta grammi di peso) e 4,00 (lo stesso ma per gli invii ingombranti); gli altri vanno impiegati, fino a cento grammi, con la posta aerea estera: 6,50 (verso l’Europa Orientale), 7,40 (il resto del Vecchio continente), 8,30 (gli Stati Uniti), 9,00 (il Canada). Gli apparecchi sono fabbricati dalla danese Acon.

Anche i collezionisti più scafati possono avere un dubbio su un’indicazione, scritta magari in una lingua diversa o presente in una sovrastampa troppo criptica. In alcuni casi, poi, nella vignetta è raffigurato soltanto un simbolo od un viso. Non pochi, infatti, sono i francobolli che a prima vista appaiono difficilmente identificabili.

Da qui l’idea della Michel di realizzare un proprio manuale in grado di orientare l’interlocutore in imbarazzo; è alla prima edizione e s’intitola “Briefmarken bestimmen”. Certo, è scritto in tedesco, ma è facile scoprire, ad esempio, dove vanno collocate con precisione le cartevalori targate Angra, Baranya, Bundi, Cucuta, Dhar, Garzón, Inland, Listz, Orange river colony, Ponta Delgada, Swa, Unna, Wuhu...

Il volumetto conta 116 pagine, quasi tutte costituite da un elenco alfabetico; una trentina di esse presentano immagini a colori inerenti ad un’ampia casistica.

In Italia il repertorio è venduto a 35,00 euro.

Due confronti in uno, entrambi disputati a livello di medaglia d’oro grande. È quanto si è svolto a Noale (Venezia) in questo fine settimana nell’ambito di “Novalis 2017”, l’esposizione nazionale di filatelia tradizionale moderna e contemporanea, fiscali, interofilia, storia postale classica e diacronica sottoscritta dalla Federazione fra le società filateliche italiane.

La prima sfida, nella sezione campioni, ha visto primeggiare, con 94 punti ed il relativo gran premio, Giovanni Nembrini, presente con “Mail system in the Kingdom of Italy from 15/08/1879 to 30/09/1902”. Seguito a quota 93 da Vittorio Sismondo (ha proposto “Dagli «Elefanti e leoni» alla «Pittorica»: le serie ordinarie della Somalia Italiana”), a 92 da Giuseppe Di Padova (“La storia postale militare e gli interi postali”) nonché da Gianfranco Jannuzzo (“Sicilia, 1° maggio 1861 - 31 dicembre 1863 - Dai Borbone ai Savoia: annullamenti e tariffe”).

Lo stesso livello è stato attribuito ad altri quattro collezionisti attivi però nell’esposizione nazionale. Sono Flavio Pini (partecipe attraverso “La prima emissione di cartoline postali del Regno d’Italia”, che ha meritato 93 punti ed il gran premio competizione), Fabrizio Balzarelli (“Esempi di prove e saggi delle marche fiscali del nuovo Regno d’Italia”, 92), Marco Panza (“The postal rates and the free franks in the napoleonic Kingdom of Italy 1805-1814”, 91) e Franco Faccio (“La «via di Svizzera» Italia-Austria 1859-1866”, 90).

L’ultimo è stato registrato nella un quadro; è andato a Thomas Mathà per “Storia postale e archivio dell’orto botanico di Bologna”, finito a 91.

Si aggiungono, fra l’altro, ben ventidue ori normali. A dispensare i riconoscimenti, il presidente della giuria Franco Giannini, coadiuvato da Lorenzo Carra, Giorgio Khouzam, Marco Locati e Francesco Lombardo. Il ruolo di commissario della Fsfi è stato assunto da Giulio Perricone.

L’allestimento, ospitato al palazzetto dello Sport “Azzurri d’Italia” in via De Pol 7, sarà raggiungibile ancora domani dalle ore 9 alle 13. L’ingresso è libero.

È morto oggi l’esponente del Partito repubblicano Oscar Mammì; era nato il 25 ottobre 1926; fu bancario, deputato e persino, in un’occasione, attore (interpretò l’Innominato in “Walter e Giada”, programma ispirato a “I promessi sposi”). Nella cronaca specializzata si è fatto notare per essere stato, tra il 28 luglio 1987 ed il 12 aprile 1991, ministro delle Poste e delle telecomunicazioni lungo tre Governi, presieduti da Giovanni Goria, Ciriaco De Mita e Giulio Andreotti.

Il pubblico lo ricorderà per la legge 223 del 6 agosto 1990, quella che porta il suo nome: fu una normativa organica in materia di emittenza radiotelevisiva. I filatelisti, invece, hanno nell’album uno tra i periodi qualitativamente migliori per le cartevalori nazionali, grazie anche all’ampio uso della calcografia, al coinvolgimento di specialisti quali Franco Filanci, Franco Maria Ricci ed Armando Testa, per la presenza al vertice dell’Amministrazione di Enrico Veschi.

Il 10 ottobre 1987, ad esempio, nacque il capitolo dedicato alle piazze, reiterato il 2 luglio 1988 ed il 10 aprile 1989. Accanto ad altri percorsi già in essere e confermati (come “Il folclore”, “Il patrimonio artistico e culturale”, gli omaggi ai grandi collezionisti, la “Turistica”, “Il lavoro”), è il momento in cui debuttano le emissioni per il golf (16 maggio 1988), il cinema neorealista (13 ottobre), il bicentenario della Rivoluzione francese (7 luglio 1989), il secolo di Charlie Chaplin (23 settembre), il centocinquantesimo della linea ferroviaria Napoli-Portici (3 ottobre). È anche la fase nella quale si avviano le iniziative commemoranti Cristoforo Colombo (cominciano il 24 febbraio 1990) e soprattutto si consumano quelle per il Campionato mondiale di calcio “Italia ‘90” (16 maggio 1988, 9 dicembre 1989, 24 marzo 1990, 9 luglio 1990).

E poi? “L’avvocato Costanza Mottino -prosegue nell’intervista il commerciante Alberto Coda Canati, reduce dal giudizio sul possesso di materiali supposti appartenenti al demanio pubblico- si è concentrata quindi su un secondo aspetto, quello della ricettazione. In tale caso, la prova del verificarsi del delitto costituisce antecedente necessario: per questo sono state esaminate tutte le denunce e le comunicazioni pervenute ai carabinieri dai vari Comuni cui erano indirizzate le lettere sequestrate. L’obiettivo era controllare se si ricavava con certezza l’appartenenza del materiale ad un archivio e se vi fosse una data sicura di sottrazione o perdita in epoca antecedente o posteriore al 1942, punto di riferimento per considerare i reperti beni non o demaniali” (news precedente, ndr).

“In nessuna emerge anche solo uno di questo dati. Coloro che hanno denunciato la sottrazione illecita, infatti, si sono limitati a sostenere che tali beni apparterrebbero al loro archivio in quanto trattano gli stessi argomenti degli altri documenti posseduti o ancora si limitano a riferire che, essendo beni pubblici, non possono circolare liberamente. Nulla di più: quindi è caduta l’ipotesi della ricettazione”.

Il materiale proviene da un lotto d’asta? “Sì e proprio per questo avevo fatto affidamento sulla loro liceità, in quanto la Soprintendenza è tenuta a svolgere delle verifiche su quanto messo in vendita. L’omesso controllo da parte di chi ha tale onere non può determinare una mia responsabilità”.

La mia accusa? “Il reato di ricettazione previsto dall’articolo 648 del Codice penale per aver acquistato o comunque ricevuto cinquantaquattro documenti tra cui lettere e buste tutte risalenti ad un’epoca preunitaria e che venivano ritenute dall’accusa (il pubblico ministero Andrea Padalino) inalienabili, in quanto di natura pubblica. Pertanto, erano considerate «cose provenienti da delitto». Si aggiunge il reato di cui all’articolo 56, e al decreto legislativo 42 del 2004, articolo 173 comma 1, lettera a, perché, senza la prescritta autorizzazione, compivo atti idonei in modo non equivoco ad alienare beni culturali, in particolare cinque reperti di natura pubblica”.

Così il commerciante piemontese Alberto Coda Canati sintetizza ai lettori di “Vaccari news” le caratteristiche del processo che ha subìto il 25 maggio.

“Il mio difensore, l’avvocato Costanza Mottino del Foro di Torino, mi ha consigliato di scegliere il rito abbreviato, presentando una circolare del ministero per i Beni e le attività culturali (quella del 22 novembre 2012)” prosegue, ammettendo che la controparte aveva chiesto due anni di reclusione.

“Il primo aspetto che il legale ha dovuto trattare è stato il regime giuridico di tali missive, prendendo a fondamento proprio detta circolare in quanto, sul punto, risulta illuminante. Da qui la domanda se potessero essere considerate un bene pubblico per il solo fatto di essere indirizzate ad un’amministrazione pubblica, o meglio, nel caso specifico, ad un soggetto preesistente allo Stato italiano. Inoltre, se esse necessariamente appartenessero ad una raccolta archivistica. Nel Codice del 1865 gli archivi non sono contemplati: il loro status di natura demaniale risale solo al 1942. Tutto il materiale più vecchio, presente nei pubblici registri ma ad esempio disperso o sottratto prima di quell’anno, va considerato acquisito per usucapione”.

Vanno poi ricordati alcuni regi decreti… “Certo, ad esempio, il 2.034 del 10 agosto 1928. Ordinava alle Amministrazioni del tempo la cessione in favore della Croce rossa italiana delle carte ritenute inutili”.

Quindi, l’onere della prova è ricaduto sull’accusa? “Sì; quest’ultima doveva dimostrare con certezza, mediante ad esempio timbri o denunce dell’epoca, che le corrispondenze fossero contenute ancora negli archivi dopo il 1942”.

Due iniziative collezionistiche per un dentello, quello dedicato al secolo e mezzo della Banca popolare dell’Emilia-Romagna, o Bper banca come si chiama ora. La carta valore arriverà il 12 giugno e da quel momento scatteranno le manifestazioni di Modena e Lanciano (Chieti), entrambe a partecipazione libera.

La prima, che coinvolge il Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”, troverà sede presso il forum “Guido Monzani”, in via Aristotele 33. Il 12 alle 17 si terrà la presentazione del francobollo; contemporaneamente, e fino al giorno 16, la medesima struttura, aperta dalle 15 alle 18, ospiterà la mostra filatelica riguardante gli anniversari cittadini.

Il secondo progetto si concretizzerà, invece, il 12, il 16 e il 17. Sotto al nome “Filanxanum 2017”, l’Unione culturale filatelica e numismatica “Anxanum” dà appuntamento all’auditorium “Gennaro Paone”, in viale Cappuccini 76, dalle 9 alle 12.30. Lunedì alle 10.30 verrà illustrato il tributo postale; poi i visitatori troveranno un’esposizione tematica, giovanile e meccanofila in argomento bancario. Si aggiungono la collettiva del Centro italiano filatelia tematica “Tutte le strade parton da Roma” ed altri titoli inerenti ad esempio la letteratura latina ed Ovidio. Il 17 alle 10.30 si svolgerà l’assemblea dei sodalizi abruzzesi e molisani.

Una semplice attività infantile. Come prendere un foglio di carta, piegarlo e ripiegarlo fino ad ottenere un aereo. Scena questa volta associata allo slogan “La semplicità del digitale per andare lontano”.

È la pubblicità della Teamsystem, che si presenta come “leader in Italia nei software per aziende e professionisti. Da oggi al tuo fianco nella trasformazione digitale del business”.

L’attenzione del collezionista, tuttavia, coglie un altro dettaglio. Il foglio impiegato è uno… strano oggetto postale, evidentemente nato dalla fantasia di un grafico abile con il computer. Quando è aperto vi si trovano, oltre all’indirizzo, due elementi; uno è rosso e potrebbe essere l’impronta lasciata da un’affrancatrice meccanica statunitense. Nessun dubbio sull’altro: è il primo francobollo italiano per il corriere prioritario, quello con la “P” su sfondo dorato, il cui debutto risale al 14 giugno 1999; allo sportello valeva 1.200 lire o 62 eurocentesimi. Annullato, è associato all’etichetta blu che caratterizza il corriere veloce.

Ancora un annullo riguardante la presidenza italiana del “G7”. Dopo il manuale di Bari per l’incontro economico e finanziario, quello di Catania per gli arrivi delle delegazioni e quello del primo giorno di Taormina (Messina), località dove si sono incontrati i rappresentanti apicali, ora -ad essere precisi l’11 ed il 12 giugno a Bologna- si riuniranno gli incaricati del settore ambientale.

Al vertice parteciperanno i ministri alla partita dei Paesi coinvolti e due commissari dell’Unione Europea. Inoltre, vi saranno, in rappresentanza degli Stati in via di sviluppo e transizione, gli inviati di Cile, Etiopia, Maldive e Ruanda. I lavori -viene anticipato- si concentreranno su temi quali lo stato di attuazione dell’Accordo di Parigi “Cop21” sul contrasto ai cambiamenti climatici e dell’Agenda 2030 onusiana riguardante gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sul tavolo, inoltre, aspetti trasversali come la riforma fiscale ecologica, i sussidi dannosi all’ambiente, il ruolo delle banche multilaterali di sviluppo, la finanza verde e sostenibile. Apriranno il dialogo su altri capitoli, ad esempio l’inquinamento dei mari e l’uso efficiente delle risorse.

Quanto all’obliterazione, verrà messa a disposizione del pubblico il 12, dalle ore 8.20 alle 19.05 presso le Poste centrali, in piazza Minghetti 4.

Ricevere denaro per aver acquistato determinati beni. È una pratica commerciale chiamata “cash-back” e che si svolge attraverso un sito dove l’utente deve registrarsi.

L’approccio è presente nell’iniziativa “Extra sconti”, voluta da Poste italiane e dalla partecipata Sia, quest’ultima azienda specializzata anche nei pagamenti in rete. Si tratta di una “app” gratuita che consente ai titolari di carte di debito e “Postepay” di risparmiare facendo appunto la spesa. E, dunque, di fidelizzarli.

La tecnologia introdotta, dovuta alla start-up Ubiq, riconosce i dati contenuti negli scontrini di cassa cosiddetti “parlanti”, quelli tipici della grande distribuzione che riportano il nome e l’indirizzo del punto vendita, la data di acquisto e il dettaglio dei prodotti, come marca, formato, varietà, quantità e prezzo. Il programma informatico propone gli articoli in promozione; il cliente, dopo averli acquistati in qualunque negozio che rilascia tali scontrini, dovrà solo fotografare questi ultimi ed inviarli tramite l’applicazione. Quanto riconosciuto verrà accreditato al raggiungimento dei 5,00 euro.