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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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Rinnovata la Commissione
07 Lug 2017 00:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È il gruppo di lavoro che, al ministero per lo Sviluppo economico, ha “il compito di esprimersi in merito all’aspetto grafico ed alle caratteristiche tecniche dei nuovi francobolli”

Il sito del ministero allo Sviluppo economico riporta ancora notizie vecchie. Ma la Commissione per lo studio delle cartevalori postali è stata aggiornata.

Essa -ricordano dal Mise- “è composta da rappresentanti di varie amministrazioni e da esperti in materie artistiche ed in filatelia”; ha “il compito di esprimersi in merito all’aspetto grafico ed alle caratteristiche tecniche dei nuovi francobolli”. Ricordando -annota il relativo decreto di nomina- che la realizzazione di questi ultimi “rappresenta condizione necessaria per il corretto funzionamento del servizio postale universale, costituendone lo strumento di accesso”.

Il presidente, confermato, è Angelo di Stasi.

I membri di diritto sono: il direttore generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali Antonio Lirosi, il capo della direzione VI del dipartimento del tesoro del ministero all’Economia ed alle finanze Giuseppe Maresca, il responsabile della filatelia di Poste italiane Giovanni Accusani, il direttore dell’officina cartevalori dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato Alberto Mormile, il responsabile del centro filatelico dello stesso Ipzs Luca Vangelli (in prospettiva, dovrebbe subentrare Anna Maria Maresca).

I restanti componenti, in carica per tre anni, risultano: l’ex consigliere del ministro (allora era Paolo Gentiloni) Stefano Gabbuti, la grafica Elena Monorchio, i giornalisti specializzati Stefano Morandi (tra l’altro direttore responsabile de “L’intero postale”) e Gian Piero Ventura Mazzuca (consigliere dell’Unione stampa filatelica italiana), Ermanno Brugnoli e Domenico Franco.

I francobolli passano anche dalla Commissione per lo studio delle cartevalori postali (foto: Istituto poligrafico e zecca dello stato)
I francobolli passano anche dalla Commissione per lo studio delle cartevalori postali (foto: Istituto poligrafico e zecca dello stato)
Gli aggiustamenti alla composizione intervenuti nel 2013
L’ipotesi di un unico organismo
           


Ripensare il servizio. Lo chiede il Piemonte
06 Lug 2017 18:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Se a Roma i confronti tra Poste italiane e sindacati non vanno bene, a Torino il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno sul piano industriale dell’azienda

Torna il problema del lavoro in Poste italiane. Il primo incontro tra i sindacati e la società dopo il rinnovo dei suoi incarichi apicali non è andato bene: svoltosi a Roma il 4 luglio, ci si è arenati principalmente sulla richiesta, da parte delle rappresentanze, di bloccare la riorganizzazione in atto ed il riposizionamento degli addetti.

Ma il discorso è più ampio. Contemporaneamente il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Marco Grimaldi (Sinistra, ecologia, libertà); impegna la Giunta a convocare l’azienda ed a sollecitare una trattativa per correggere il suo piano industriale riguardante la regione. L’obiettivo è affrontare la crescente precarietà dei dipendenti, non escludendo la stabilizzazione degli stessi. “In tutta Italia i lavoratori a tempo determinato di Poste italiane sono aumentati da 1.844 nel 2012 a oltre 5.000 nel 2017”, ha dichiarato il relatore.

La pratica -non è una novità- è utilizzare personale assumendolo per pochi mesi tramite uno o più contratti di breve durata. E poi farlo tornare a casa.

Da Roma a Torino, la lente sul personale
Da Roma a Torino, la lente sul personale
Il primo incontro dei sindacati con l’ad Matteo Del Fante
Si lavora al nuovo piano industriale
Il caso Gepin
           


Genova raddoppia
06 Lug 2017 14:29 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Oltre all’ufficio postale di piazza Cavour 35r, anche quello in via Dante 4/Bn conta su personale capace di esprimersi in lingue straniere, nel caso specifico arabo, francese, inglese e spagnolo

Anche le Poste principali del capoluogo ligure, il Genova Dante di via Dante 4/Bn, hanno i riferimenti specifici per gli stranieri. Qui alcuni addetti madrelingua possono parlare arabo, francese, inglese e spagnolo. Si amplia così il “Progetto multilingua” che in città conta, da oltre un anno, sul Genova 23 di piazza Cavour 35r, collocato nei pressi del porto Antico.

Ideato per favorire il processo di integrazione, l’approccio è in grado di facilitare la comunicazione con i cittadini esteri e di comprenderne le esigenze, con un’offerta specifica di prodotti e servizi.

Pure questa sede offre un taglia code dove è possibile selezionare l’idioma desiderato nonché materiale informativo realizzato nelle diverse parlate. Inoltre, tutti gli sportelli sono abilitati alle funzioni dello “sportello amico”, utili ad esempio per richiedere e rinnovare il permesso di soggiorno.

Il pubblico è ricevuto dal lunedì al venerdì tra le ore 8.20 e le 19.05, il sabato fino alle 12.35.

Il taglia code per selezionare la lingua e due clienti allo sportello
Il taglia code per selezionare la lingua e due clienti allo sportello
Precedente in città: è il Genova 23
Tra gli altri uffici specializzati, il Venezia 4…
…ed il Vittoria (Ragusa)
           


Il capello nel francobollo
06 Lug 2017 10:12 - DALL'ESTERO
E c’è anche la vitamina “C”. Sono i due soggetti, opportunamente ingranditi, che campeggiano nella serie tedesca “Micromondi”

Micromondi, ovvero quello che c’è ma, di norma, le persone non possono vedere. A tale soggetto è dedicata una delle serie che la Germania ha messo in calendario per il 13 luglio. Serie che intende esplorare l’estetica delle strutture infinitesimali.

Il primo francobollo, nominale da 70 eurocentesimi, propone un capello umano ingrandito duecentocinquanta volte (il suo spessore, di origine genetica, varia tra gli 0,05 e gli 0,07 millimetri negli europei, che diventano 0,08-0,12 negli asiatici). Il secondo, da 85 e coloratissimo, è dedicato alla più nota tra le vitamine, la “C”, il cui consumo giornaliero consigliato fluttua fra i 95 milligrammi per le donne ed i 110 per gli uomini; nella vignetta il composto organico appare ampliato… soltanto quaranta volte.

Alle cartevalori ha lavorato Andrea Voss-Acker, ma l’artefice delle immagini è Manfred Kage, considerato pioniere della microfotografia. Già alla fine del 1960 coniò per la sua professione il termine “arte della scienza”.

Arriveranno il 13 luglio
Arriveranno il 13 luglio
Lo specialista della microfotografia, Manfred Kage (sito in tedesco)
           


Testimonianze dalla dittatura
06 Lug 2017 00:54 - LIBRI E CATALOGHI
Di Hans e Sophie Scholl, ventenni della Rosa bianca uccisi nel 1943, restano lettere e diari, quelli che hanno ispirato il titolo del libro omonimo
Resistenza
Resistenza

Il loro non fu il gesto eroico di un momento. I documenti rimasti permettono di scoprire l’anima dei due fratelli e documentano il loro autentico attaccamento alla vita in tutte le sue espressioni, sullo sfondo della Germania nazionalsocialista: dagli affetti familiari all’amore, dalla musica alla natura, alla cultura, alla bellezza.

Così la casa editrice, Itaca, introduce il libro “Lettere e diari”. In 272 pagine (prezzo di copertina: 12,50 euro) raccoglie la testimonianza di Hans e Sophie Scholl. Avevano ventiquattro e ventuno anni quando -nel 1943, in piena Seconda guerra mondiale- furono giustiziati, condannati per alto tradimento del popolo tedesco, in quanto appartenenti al gruppo cristiano della Rosa bianca. Pochi giorni prima erano stati arrestati all’Università di Monaco dopo aver distribuito volantini che incitavano alla resistenza contro Adolf Hitler.

Le missive e le memorie vanno dal 1937 ad appunto il 1943; svelano il loro indomabile desiderio di vita che neppure la dittatura poté soffocare. La prefazione è del cardinale Paul Josef Cordes.

Segnalati di recente sul conflitto: i polacchi nel Bel Paese…
…i prigionieri…
…gli italiani in Africa Orientale
           


Guerra postale/2 C’è il sito specializzato
05 Lug 2017 17:13 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
A realizzarlo, tre esperti: Dieter Becker, Wolfgang Elsner e Jan Heijs, ma il confronto è aperto a tutti. Le lingue di lavoro sono inglese e tedesco

Un sito (in inglese e tedesco) specializzato nella guerra postale. È “Postkrieg” gestito da un gruppo internazionale di appassionati fra i maggiori esperti del momento: Dieter Becker, Wolfgang Elsner e Jan Heijs.

Certo, si occupa principalmente del capitolo più importante, quello che ha visto battagliare, per ben quarant’anni e fino al 1989, le due Germanie. Cioè quando Bonn e Berlino Est si contendevano la legittimità sul Paese intero a colpi, anche, di francobolli, interi, annulli e relative contestazioni. Ma il repertorio è ampio, e va -tanto per citare alcuni frangenti- dall’“Anno del rifugiato” alla Rhodesia, dal rapporto tra Grecia e Macedonia alla recentissima vicenda che ha coinvolto la Crimea.

Il confronto e la collaborazione sono aperti a tutti i possibili interessati: ecco perché un’apposita sezione segnala gli aggiornamenti, un’altra i casi dubbi, un’altra ancora i falsi (ebbene sì, ci sono pure quelli!). Non mancano i richiami per la letteratura ed un forum, dove il dialogo diventa diretto.

Tra i reperti presenti, questo che testimonia i contrasti tra Macedonia e Grecia
Tra i reperti presenti, questo che testimonia i contrasti tra Macedonia e Grecia
Il sito (in inglese e tedesco)
I francobolli nordcoreani anti Usa (news precedente)
L’ultima emissione dell’Ucraina che cita i territori persi
           




Guerra postale/1 Mese contro gli Stati Uniti
05 Lug 2017 13:36 - DALL'ESTERO
A dichiararlo è stata la Corea del Nord; si concluderà il 27 luglio. Nella campagna propagandistica rientrano anche due francobolli

Un mese, in svolgimento dal 25 giugno al 27 luglio, dedicato alla lotta contro gli Stati Uniti. L’iniziativa viene dalla Corea del Nord ed ha “figliato” anche due francobolli. Francobolli che rientrano tranquillamente nel comparto della guerra postale. Quello, cioè, che annota l’impiego delle cartevalori (ma anche di altri elementi, ad esempio gli annulli) come atto governativo polemico od ostile nei confronti di attori terzi dell’arengo internazionale.

Due i tagli, da 30 e 50 won, al debutto proprio il 25 giugno. Alle vignette ha lavorato Kang Chol U: riprendono altrettanti manifesti. Con la loro violenza visuale, evocano numerosi esempi dentellati risalenti al passato. In uno l’obiettivo dei missili è fisso sul Campidoglio (“covo del male”, viene definita); si aggiunge la mano armata. Nell’altro, l’energico pugno distrugge un aereo, identificato da scritta e drappo. Mostrano -viene annotato- “l’irresistibile volontà dei soldati e del popolo locali che sistemeranno i conti pendenti con gli imperialisti statunitensi attraverso la forza delle armi, non con le parole”.

Intanto -è notizia di ieri, giorno in cui gli Usa festeggiano la propria indipendenza- Pyongyang ha lanciato un missile che potenzialmente avrebbe potuto raggiungere l’Alaska. Si chiama “Hwasong 14”.

I due francobolli nordcoreani per il mese di lotta contro gli Stati Uniti
I due francobolli nordcoreani per il mese di lotta contro gli Stati Uniti
Tra i precedenti, la serie del 2010
           


Castelfidardo comincerà con Paolo Villaggio
05 Lug 2017 10:01 - APPUNTAMENTI
Oggi il funerale dell’attore (fu anche… spugnetta umana per francobolli); da dopodomani a domenica la manifestazione marchigiana

Aprirà con un ricordo per Paolo Villaggio la manifestazione “C’era una volta… il cineamatore” di Castelfidardo (Ancona). Il funerale del popolare comico, scomparso due giorni fa ad ottantaquattro anni, si svolgerà oggi a Roma. Tra le sue tante gag, almeno una è postale: nel film “Il secondo tragico Fantozzi” inizia la carriera presso la megaditta facendo -l’ha ricordato il giornalista Claudio Baccarin- la spugnetta umana per umettare i francobolli.

L’appuntamento marchigiano è in calendario tra il 7 ed il 9 luglio; intende rammentare, a mezzo secolo dall’ultima edizione, “La rassegna internazionale del cineamatore”. Suscitava -viene spiegato- “grande interesse sia nell’ambito del settore amatoriale che di quello professionistico, tanto da essere annoverata fra i festival-rassegne più interessanti a livello europeo”. L’attuale programma, messo a punto dal Comune in collaborazione con il Circolo culturale filatelico numismatico “Federico Matassoli”, prevede fra l’altro una mostra filatelica, “La storia del cinema”, con francobolli a tema emessi dalle amministrazioni postali di tutto il mondo. Ad ingresso libero, verrà ospitata presso l’auditorium “San Francesco”, in via Mazzini; sarà raggiungibile venerdì dalle ore 18 alle 24, sabato dalle 9 alle 23, domenica dalle 9 alle 24 (previsti l’annullo speciale e due francobolli personalizzati di Lussemburgo). Altri allestimenti riguardano i bozzetti originali dei cartelloni cinematografici di Rodolfo Gasparri realizzati per i film di Lina Wertmuller e Sergio Leone, foto ed articoli d’epoca Ai giardini di palazzo Mordini, dalle 21.30, si susseguiranno film amatoriali o della Castelfidardo di allora nonché cortometraggi preparati da studenti impiegando le attuali tecnologie.

Paolo Villaggio, qui spugnetta umana per umettare i francobolli (è il film “Il secondo tragico Fantozzi”), verrà ricordato alla manifestazione di Castelfidardo (Ancona)
Paolo Villaggio, qui spugnetta umana per umettare i francobolli (è il film “Il secondo tragico Fantozzi”), verrà ricordato alla manifestazione di Castelfidardo (Ancona)
           




Le generazioni secondo Cesare Pavese
05 Lug 2017 01:20 - DALL'ESTERO
Una parte della frase raccolta dal “Mestiere di vivere” figura nel foglietto che la Spagna emetterà il 10 luglio. È dedicato agli anni Sessanta

Cos’hanno rappresentato, per la Spagna, gli anni Sessanta? Lo spiega, esito di un sondaggio pubblico, Correos attraverso quattro francobolli sagomati che, sotto al nome “La generazione degli anni Sessanta”, debutteranno come foglietto il 10 luglio. Propongono il primo trapianto del cuore (nel taglio, da 0,50 euro, figura il chirurgo sudafricano Christian Barnard), lo sbarco sulla Luna (0,60), il “Maggio” francese (1,25), l’omicidio del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy (1,35). Sullo sfondo appaiono altre citazioni, come la minigonna e l’avvento dell’elettronica. Completa il contesto parte di una frase dovuta a Cesare Pavese: “I problemi che agitano una generazione si estinguono per la generazione successiva”, tratta da “Il mestiere di vivere”.

Va aggiunta una cartolina, nominale “A” ed in vendita ad 1,69, con ancora il medico nell’impronta di affrancatura ed ulteriori soggetti (fra cui la musicassetta, il disco in vinile e la spiaggia) sul secondo lato.

Non è la prima tappa del percorso: il 20 ottobre 2016 un’analoga emissione ha ricordato il decennio precedente, proponendo la “Vespa” e la Seat “500” (0,45), il televisore (0,57), lo “Sputnik 1” e la cagnetta Laika (1,15), i Nobel Severo Ochoa e Juan Ramón Jiménez (1,30). Anch’essa con il suo bravo intero, questa volta dal nominale “C” (2,72).

Dedicato dalla Spagna agli anni Sessanta
Dedicato dalla Spagna agli anni Sessanta
Lo stesso periodo visto in Francia
           


Un’isola di francobolli e posta
04 Lug 2017 17:55 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Tra storia e cronaca i contenuti principali del nuovo numero di “Sicil-post magazine”. Firmato dall’Asps, conta 44 pagine con immagini a colori
Storie dall’isola
Storie dall’isola

Un salto nella Sicilia della filatelia e della posta per scoprire i tanti aspetti che tiene in serbo. È l’invito che giunge dall’Associazione di storia posta siciliana, artefice del nuovo numero, il trentacinquesimo, di “Sicil-post magazine”.

L’intervento più corposo, quello che apre il semestrale, rappresenta in realtà la continuazione di un percorso avviato in precedenza. Di Gaetano Gatto, s’intitola “Le affrancature delle officine postali in Sicilia 1859-1860”, ora cominciando da Calascibetta ed arrivando a Catania.

Si esauriscono invece nel fascicolo in esame gli altri contributi. Sono firmati, ad esempio, da Giovanni Bonello (suo è “Lettere affrancate dagli Stati Italiani preunitari con destinazione Malta”), Cateno Nisi (“Sintesi storico-filatelica sul Regno delle Due Sicilie da Carlo V a Ferdinando II”), Vincenzo Fardella de Quernfort (“I congressi della Sips a Palermo nel 1875 e nel 1935”, riferendosi alla Società italiana per il progresso delle scienze), Alberto Stracuzzi (“Una missiva del 1917 diretta in zona di guerra”), Giuseppe Catanzaro (“Storia postale di Termini Imerese”).

Il periodico, organizzato in 44 pagine con immagini a colori, si completa con i necrologi (riguardano Edoardo Paolo Ohnmeiss e Giuseppe Marchese), le segnalazioni e le iniziative. Il prezzo di copertina ammonta a 25,00 euro.

“Sicil-post” n°34 (acquista)
La scheda con l’indice
La scomparsa di Edoardo Paolo Ohnmeiss…
…e di Giuseppe Marchese
           




Lavorazioni interne, altra carta deve sparire
04 Lug 2017 14:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo la scomparsa della ricevuta da far firmare al destinatario degli invii registrati (ora egli scrive sul palmare), saranno eliminati i fogli scambiati tra addetto e portalettere

La missiva spedita come cartacea, così come il pacco, non si possono dematerializzare; già lo faceva notare Massimo Sarmi nel 2009, due amministratori delegati fa. Però, alcune procedure interne di lavorazione sì.

È il punto d’arrivo adottato da Poste italiane nel varare quello che definisce “contraddittorio digitale”, progetto per ora destinato al centro primario di distribuzione Roma Centro.

Per gli invii registrati già è stata eliminata la firma del destinatario sulla ricevuta tradizionale, bastando la sua segnatura applicata direttamente sul palmare. Questo ha permesso di non stampare lo scontrino ed evitare il lavoro di archiviazione.

Il nuovo obiettivo è accantonare le liste fisiche dei plichi che si porgono l’addetto alle lavorazioni interne ed il portalettere nel momento in cui si passano il mazzetto degli oggetti da consegnare. In prospettiva, gli elenchi risulteranno solo in formato elettronico ed impiegheranno il codice “Kanban”, usato negli ambienti lavorativi per regolare le scorte.

“Eliminiamo la carta, semplifichiamo il processo di verifica degli scambi, miglioriamo i tempi per i passaggi di consegna”, esortano dall’azienda…


Ripensate le lavorazioni interne, cedendo al digitale
Ripensate le lavorazioni interne, cedendo al digitale
Così Massimo Sarmi; era il 7 novembre 2009
Meno richieste per le stampanti in carico ai portalettere
           


Agli sportelli il francobollo per la “500”
04 Lug 2017 10:21 - EMISSIONI ITALIA
Poste italiane silente sino ad oggi sull’immagine della carta valore. Con nessuna sensibilità nei confronti degli operatori della comunicazione
È bis
È bis

Ogni dieci anni tornano. È tornato il sindacalista Giuseppe Di Vittorio, come se non esistessero altri rappresentanti dei lavoratori meritevoli (è il terzo tributo che ottiene), e torna la Fiat “Nuova 500” (il secondo), come se non ci fossero altre auto che hanno fatto la storia della mobilità nazionale. In questo caso con disponibilità dell’immagine solo quando la carta valore è già gli sportelli, non mostrando -Poste italiane- alcuna sensibilità nei confronti degli operatori della comunicazione.

Lo 0,95 euro, inserito nella serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, ha debuttato questa mattina. Autoadesivo, conta su un milione di esemplari in fogli da ventotto. Propone l’auto d’antan (ma le prime versioni avevano le portiere che si aprivano in maniera opposta, fanno giustamente notare gli specialisti!) e, sullo sfondo, l’attuale vettura; si aggiungono le bande tricolori. Il bozzetto è nato all’interno della stessa azienda produttrice, poi adattato dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato. L’annullo è stato destinato allo spazio filatelia di Torino ed all’ufficio postale di Garlenda (Savona): dal 7 al 9 luglio il paese ligure ospiterà il meeting internazionale degli appassionati.

“È divenuta nel tempo una vera e propria icona”, annota nel bollettino illustrativo il presidente di Fiat Chrysler automobiles, John Elkann. “Le ragioni sono riferite a diversi fattori: la sua funzionalità, l’innovazione delle forme e delle tecnologie, riconoscibili nel disegno della sua inconfondibile carrozzeria, la versatilità d’uso che le ha permesso di guadagnare una posizione prioritaria nel percorso della motorizzazione negli anni ‘60… Ha fatto scuola per decenni nell’influenzare e determinare la forma e i contenuti di gran parte delle moderne utilitarie”.

Testo integrato il 5 luglio 2017.

Il nuovo omaggio (il terzo) al sindacalista Giuseppe Di Vittorio
L’auto celebrata dieci anni fa
La manifestazione di Garlenda (Savona)
           




Dall’Australia ancora pubblicità
04 Lug 2017 09:30 - DALL'ESTERO
Questa volta ha impiegato due manifesti degli anni Trenta e Sessanta per ricordare il secolo della linea ferroviaria che attraversa il Paese

All’Australia postale piacciono le pubblicità d’antan: le ha utilizzate ancora una volta. Adesso -l’emissione è di oggi- ne ha recuperate due risalenti agli anni Trenta e Sessanta per festeggiare il secolo della Ferrovia transaustraliana, che ebbe un importante ruolo anche nel trasporto del corriere (fino al 1986 il treno disponeva di una carrozza dedicata).

I manifesti sono stati trasformati da John White in altrettanti francobolli da 1,00 dollaro. Risultano disponibili in fogli da cinquanta, libretti da dieci (in questo caso le cartevalori si presentano autoadesive ed ogni carnet ne contiene cinque per tipo), foglietto che accoglie una serie.

Il percorso, che attraversava lo sterminato Paese lungo il deserto del Nullarbor, da Port Augusta (Australia Meridionale) a Kalgoorlie (Australia Occidentale) si sviluppava per 1.690 chilometri; i cantieri furono aperti il 14 settembre 1912 ed il progetto completato appunto nel 1917. L’inaugurazione si svolse il 22 ottobre. Ora, decisamente più estesa, la linea collega Perth a Sydney con il nome di Transcontinental railway.

La serie versione foglietto
La serie versione foglietto
Nel recente passato il Paese ha citato le etichette per la frutta…
…le insegne al neon…
…ed ancora i manifesti
           


Libretti al portatore: il lento addio
04 Lug 2017 00:41 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da oggi non è più possibile aprirli e quelli in essere dovranno essere estinti entro il 31 dicembre 2018
Addio al supporto
Addio al supporto

“I libretti al portatore possono essere emessi esclusivamente in forma cartacea e intestati sia a persone fisiche maggiori di età e capaci di agire, sia a persone giuridiche. Il saldo dei libretti al portatore deve essere inferiore a 1.000,00 euro. Poste italiane è liberata da ogni obbligo e responsabilità adempiendo nei confronti del presentatore del libretto al portatore senza necessità di dover accertare la legittimità del possesso, fatta salva l’ipotesi in cui sia stata effettuata una denuncia di sottrazione, distruzione o smarrimento”.

È quanto si legge nell’attuale foglio informativo a proposito del libretto postale al portatore, uno dei vetusti supporti attraverso i quali, nel tempo, sono stati convogliati ad esempio i risparmi delle famiglie o i regali in denaro di genitori e nonni.

Ma le cose cambiano. La sua storia recente è raccontata dal punto 12 dell’articolo 49 presente nel decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, “Attuazione della direttiva 2005/60/Ce concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/Ce che ne reca misure di esecuzione”. Il provvedimento, relativo anche all’analogo prodotto di origine bancaria, lo considera come possibile sistema per trasferire fondi della malavita o legati alla sovversione, da qui la stretta decisa a Bruxelles. Gradualmente era stato decurtato l’importo massimo, non potendo raggiungere prima i 12.500 euro, poi i 5.000, i 2.500 ed infine i 1.000.

Ed ora il taglio decisivo, introdotto con un altro decreto legislativo, il 90 del 25 maggio scorso, “Attuazione della direttiva (Ue) 2015/849 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo e recante modifica delle direttive 2005/60/Ce e 2006/70/Ce e attuazione del regolamento (Ue) n.2015/847 riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e che abroga il regolamento (Ce) n.1781/2006”. Il comma 12 dell’articolo 3 prevede che “a decorrere dall’entrata in vigore della presente disposizione (cioè il 4 luglio, ndr) è ammessa esclusivamente l’emissione di libretti di deposito, bancari o postali, nominativi ed è vietato il trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore che, ove esistenti, sono estinti dal portatore entro il 31 dicembre 2018”.

Rappresentano “uno strumento ormai residuale fra i prodotti del risparmio postale, con giacenze significativamente in calo negli ultimi anni”, spiegano da Cassa depositi e prestiti a “Vaccari news”. “Per intenderci, lo stock complessivo dei libretti al portatore al 31 dicembre 2016 ammontava a circa 40 milioni di euro, pari allo 0,03% dello stock dei libretti nominativi” che, alla stessa data, risultava a quota 119 miliardi.

Il libretto postale nel bilancio 2016 di Cassa depositi e prestiti
Il libretto postale nel bilancio 2016 di Cassa depositi e prestiti
Così viene presentato ora
           




Venezia si rinnova
03 Lug 2017 15:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Domani chiuderà per lavori l’ufficio postale numero 1. Il provvedimento si inserisce in un contesto più ampio, avviato l’anno scorso

Dal 4 luglio al 30 novembre “questo ufficio postale sarà chiuso per lavori di ristrutturazione”. È quanto si legge all’ingresso del Venezia 1, la minuscola sede collocata a pochi passi dalla stazione ferroviaria intitolata a santa Lucia. Per la precisione, si trova in calle del Spezier Cannaregio 233/D, un vicolo particolarmente stretto. Il presidio porta ancora una vecchia insegna da negozio e all’interno è caratterizzato con i vetri antiproiettile. L’obiettivo è cambiare gli arredi, eliminare le barriere architettoniche, introdurre nuove misure di sicurezza, aggiungere un punto consulenza ed il postamat.

L’intervento rientra in un progetto più ampio, volto a ripensare tutta la rete cittadina. Nel 2016 sono stati rinnovati il Venezia 8 (si trova in fondamenta Santa Eufemia, Giudecca 430) ed il 10 (fondamenta Zattere al Ponte Longo, Dorsoduro 1507); nel 2017 è stato il turno del 3 (campo San Polo, San Polo 2022) e del 4 (calle Larga dell’Ascension, San Marco 1241). Quest’ultimo è diventato multietnico, accogliendo personale che parla cinese ed inglese; inoltre, ospita lo spazio filatelia.

Dov’era prima il negozio rivolto ai collezionisti, ossia fondamenta del Gaffaro, Dorsoduro 3510, entro fine anno troverà posto il Venezia 12, adesso in fondamenta Santa Chiara, Santa Croce 511.

Come si presenta ora il Venezia 1. Domani chiuderà per lavori
Come si presenta ora il Venezia 1. Domani chiuderà per lavori
Il 20 giugno l’inaugurazione dello spazio filatelia
           


La strada è una sola
03 Lug 2017 12:26 - DALL'ESTERO
L’Ucraina impiega il lavoro di un artista locale, Roman Minin, per sottolineare gli ottantacinque anni dell’Oblast’ di Doneck, ora controllato dai secessionisti
“Una strada”
“Una strada”

Nuova tappa dell’Ucraina che, anche attraverso i francobolli, pretende il rispetto del diritto internazionale.

L’attuale occasione è l’ottantacinquesimo anniversario raggiunto dall’Oblast’ di Doneck, situato nella parte orientale del Paese. Di fatto, dal 2014 la regione è divenuta Repubblica popolare di Doneck, sostenuta dai secessionisti e, in buona sostanza, da Mosca.

Ieri sull’argomento è stato emesso un francobollo da 4,00 grivnia. Propone “Una strada”, opera che l’artista locale Roman Minin ha realizzato nel 2010. Il suo lavoro -viene spiegato- è indissolubilmente legata al Donbass, cioè all’area contesa, ed all’unione tra l’Est e l’Ovest nazionali.

L’adattamento ai fini postali porta il nome di Nataliia Andriichenko.

Tra le ultime produzioni ucraine, quelle per Yalta…
…e per salutare il difensore del Paese
Gli pseudo francobolli della Repubblica popolare di Doneck
           




Antonio Vivaldi tra musica e lettere
03 Lug 2017 09:57 - APPUNTAMENTI
Inaspettatamente, Torino conserva un importante fondo riguardante il compositore veneziano. La mostra, che si avvale anche di documenti epistolari, ne racconta la vicenda
Chiuderà il 15 luglio
Chiuderà il 15 luglio

Un tripudio di testi musicali, ma anche un tripudio di lettere. È la mostra che Torino, fino al 15 luglio, dedica ad uno dei maggiori compositori italiani; s’intitola “L’approdo inaspettato - I manoscritti torinesi di Antonio Vivaldi” ed è collocata alla Biblioteca nazionale universitaria. Il 29 giugno ha ottenuto persino un annullo speciale.

Permette di scoprire l’inimmaginabile rapporto tra il veneziano (visse tra il 1678 ed il 1741) e la sede espositiva. Complessivamente, la struttura accoglie 450 composizioni, che rappresentano più del 90% degli spartiti autografi dell’autore oggi conosciuti. Questo grazie soprattutto agli studiosi e musicisti Luigi Torri e Alberto Gentili nonché alle donazioni, risalenti al 1927 ed al 1930, dei mecenati Roberto Foà (la raccolta è costituita da 87 manoscritti e 66 opere a stampa) e Filippo Giordano (comprende altri 167 manoscritti e 145 opere a stampa). Solo di recente il patrimonio è stato restaurato e può essere fruibile anche nella versione digitale.

Il percorso approfondisce la storia delle acquisizioni, ottenute “al termine di una serie di rocambolesche vicissitudini”. I due curatori, Annarita Colturato e Franca Porticelli, spiegano i dettagli, facendo riferimento al titolo della mostra. È “un approdo che Vivaldi certo non immaginò e che l’ignoranza o la negligenza di alcuni protagonisti di quei due secoli di vicissitudini non riuscirono a impedire; un approdo fortunato, frutto di una sorte benevola e dell’impegno di quanti, con generosità, intelligenza e caparbietà, si prodigarono per meritarla”.

Nel contesto, il materiale epistolare aiuta a ricostruire la vicenda.

In mostra anche una lettera autografa di Antonio Vivaldi; venne spedita a Carlo Giacinto Roero di Guarene l’11 novembre 1724. Ancora oggi appartiene all’archivio familiare del destinatario
In mostra anche una lettera autografa di Antonio Vivaldi; venne spedita a Carlo Giacinto Roero di Guarene l’11 novembre 1724. Ancora oggi appartiene all’archivio familiare del destinatario
I dettagli per visitare la rassegna
           


Pena di morte, il Portogallo l’abolì nel 1867
03 Lug 2017 00:35 - DALL'ESTERO
Il provvedimento risale all’1 luglio di un secolo e mezzo fa: lo spiegano i due francobolli che citano il ministro alla Giustizia ed il re
L’annullo…
L’annullo…

Due anni fa l’inconsueto tema venne ricordato da San Marino nel secolo e mezzo dall’abolizione. L’1 luglio scorso è stata la volta del Portogallo, perché nel Paese iberico venne eliminata formalmente quel giorno del 1867: è la pena di morte.

La sottolineatura postale è rappresentata da due francobolli, tagli da 0,50 e 1,00 euro, decisamente diversi dall’interpretazione data sul monte Titano. Curata da Atelier design & etc, la serie raffigura i personaggi che nella vicenda hanno avuto un ruolo fondamentale. Un taglio propone il giurista e ministro alla Giustizia Augusto César Barjona de Freitas (il ritratto è di Salvador Escolá Arimany); si aggiungono la sua firma, il patibolo, il testo che stabilì il provvedimento. L’altro richiama re Luís I (l’olio è di Eduardo Machado), aggiungendovi un ulteriore dettaglio del documento.

Da notare l’annullo per le buste del primo giorno, dove le parole chiave sono, appunto, annullate.

…e i due francobolli con cui il Portogallo ricorda l’abolizione della pena di morte, avvenuta un secolo e mezzo prima
…e i due francobolli con cui il Portogallo ricorda l’abolizione della pena di morte, avvenuta un secolo e mezzo prima
L’emissione di San Marino
           




Ad Asiago vince la Francia
02 Lug 2017 12:08 - APPUNTAMENTI
Il maggior riconoscimento finito al trittico “Libertà, uguaglianza, fraternità”, realizzato dai bambini. Si aggiungono Liechtenstein, Finlandia, Ungheria, Regno Unito
Premiate anche Ungheria…
Premiate anche Ungheria…

Svelati questa mattina nel centro del Vicentino i Paesi vincitori del 47° Premio internazionale Asiago d’arte filatelica. Ossia quelli che i componenti della giuria (Franco Filanci, Gian Antonio Stella, Maurizio Stella, Gaetano Thiene e Luciano Varaschini) hanno valorizzato per aver emesso, l’anno scorso, i francobolli più significativi.

La prima a farsi notare è stata la Francia, che ha primeggiato per la striscia (composta da tre esemplari, nominali da 70 centesimi) dell’11 gennaio 2016. Illustra i concetti “Libertà, uguaglianza, fraternità”, frutto di un confronto tra giovanissimi sorto mesi prima sull’emozione degli attacchi terroristici. Gli autori sono David Matos Da Cunha, Florine Grimal e Stella Delville. “Dal 1700 a oggi -scrivono nel loro rapporto gli esperti- il motto nazionale francese è stato interpretato nelle forme più diverse, mai forse in modo così immediato, comprensibile e genuino come hanno saputo fare gli allievi”.

Sulla natura è emerso il Liechtenstein, per la precisione il suo contributo al giro Small european postal administration cooperations, datato 7 marzo. Dovuto a Hans Peter Gassner ed in vendita a 1,50 franchi, rappresenta le quattro stagioni (tale era il soggetto condiviso) in modo inconsueto, come se fossero digitalizzate così da evidenziare i colori predominanti.

Quanto al capitolo turistico, ha prevalso la Finlandia. Sua è la produzione del 9 settembre che ricorda l’importanza di godere dell’ambiente grazie ad una normativa definita un secolo prima. Si tratta di sei pezzature che portano il nome di Jussi Kaakinen. Autoadesive di prima classe in libretto (all’epoca complessivamente 7,20 euro), raffigurano altrettante attività da effettuare all’aperto, come raccogliere un fiore e sciare.

Nel comparto culturale -sostenuto dall’Accademia olimpica- ecco l’Ungheria per il 225 fiorini di András Szunyoghy jr., l’8 aprile dedicato allo scrittore e statista István Széchenyi (1791-1860). Nell’immagine il volto del personaggio è collocato sopra l’isola danubiana Margherita, a Budapest. Tra i fondatori dell’Accademia delle scienze, ministro dei Lavori pubblici e dei trasporti, il suo nome è associato a fondamentali riforme nell’ambito dell’economia, della mobilità, della politica estera e dello sport.

Chiude la serie del Regno Unito. Gli artefici, Osborne e Andrew Ross, hanno visto debuttare la propria emissione il 17 maggio; s’intitola “Animail”, capace di condensare in un unico concetto le bestie e la posta. Per questo è stata notata dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale. Sei le unità che il foglietto contiene; raffigurano picchio e serpente (prima classe, cioè 64 pence), scimpanzé e pipistrello (1,05 sterline), orango e koala (1,33). “Non solo invogliano anche i più giovani a comunicare per posta ma abbinano con intelligenza ed eleganza l’estrema stilizzazione giocosa degli animali con i più seri degli elementi ufficiali”, vale a dire l’effige reale ed i valori facciali.

…e Francia. Sono due dei cinque Paesi segnalati al 47° Premio internazionale Asiago d’arte filatelica
…e Francia. Sono due dei cinque Paesi segnalati al 47° Premio internazionale Asiago d’arte filatelica
Tra le emissioni citate da “Vaccari news”, quelle di Liechtenstein…
…Finlandia…
…e Regno Unito
           


Il Giappone in tasca
02 Lug 2017 01:36 - LIBRI E CATALOGHI
I francobolli emessi da Tokyo e registrati dal catalogo Sakura, edito dalla Japan philatelic society foundation. Ora in Italia l’edizione 2018
È la nuova edizione
È la nuova edizione

Un catalogo da 364 pagine che quasi si può portare in tasca. È la nuova edizione 2018 del Sakura, il repertorio edito dalla Japan philatelic society foundation.

Permette di avere a portata di mano tutte le produzioni postali del Giappone, naturalmente abbastanza semplificate. Il volume, che in Italia è trattato a 25,00 euro, racconta il Paese attraverso i suoi francobolli: interessante notare, a questo proposito, come negli ultimi anni Tokyo abbia privilegiato decisamente i personaggi tratti da fiabe, fumetti e giochi elettronici, cui ha dedicato numerose serie anche da otto-dieci esemplari alla volta.

Ad ogni modo, l’organizzazione del mercuriale è la tipica locale: apre con i commemorativi, che arrivano al 26 aprile scorso, per poi passare alle tirature dedicate agli auguri ed alle Prefetture. Si sommano i capitoli per i Parchi nazionali ed il Capodanno, quindi le ordinarie, la posta aerea, i libretti.

I testi, in lingua nipponica, sono associati a sintetiche traduzioni in inglese; le immagini risultano in quadricromia.

Sakura - “Catalogue of japanese stamps” (acquista)
La scheda
La recentissima serie per l’idraulico Mario
           




Congiunta per il ventesimo dalla riunificazione
01 Lug 2017 14:58 - DALL'ESTERO
Oggi la ricorrenza ed oggi le emissioni, firmate da Cina Popolare ed Hong Kong. Per quello che se ne sa in questo momento, solo uno il francobollo condiviso

Congiunta, oggi, tra Cina Popolare ed Hong Kong per il ventesimo anniversario della riunificazione. Al solito, le produzioni dell’area appaiono piuttosto articolate.

Per quello che se ne sa in questo momento, Pechino ha firmato tre francobolli simbolici, due da 1,20 yuan ed uno da 1,50 in raccolte da dodici. Dovuti a Bing-wah Hon, desiderano raccontare gli sviluppi registrati in questa fase storica. Uno dei due valori più economici è condiviso con l’ex Colonia del Regno Unito: i quattro esemplari (tre ed uno) sono riuniti anche in foglietto.

Più ricca la proposta della controparte. Oltre al dentello comune, il cui nominale è in questo caso da 1,70 dollari locali (nelle confezioni autonome ve ne sono dieci), si aggiunge una serie da ulteriori quattro, tagli da 1,70, 2,90, 3,70 e 5,00. Vi ha lavorato Shirman Lai; pure essi esprimono i concetti di progresso e felicità. Sono organizzati in fogli da venticinque uguali oppure in blocco con uno per tipo.

Il foglietto con la serie di Cina Popolare; comprende anche il francobollo emesso da Hong Kong  e protagonista della congiunta
Il foglietto con la serie di Cina Popolare; comprende anche il francobollo emesso da Hong Kong e protagonista della congiunta
Così dieci anni fa
           


Cap/2 A tutto tondo la pubblicità
01 Lug 2017 10:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Oltre ai francobolli, vennero impiegati ad esempio numerosi annulli, e poi gli inviti sulle cassette postali. Senza trascurare la televisione, coinvolgendo diversi testimonial
Reperto d’epoca: l’elenco del 1967
Reperto d’epoca: l’elenco del 1967

Non solo i francobolli (news precedente). L’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni -annotava il suo direttore generale, Aurelio Ponsiglione, nel bollettino illustrativo inerente alla serie per il codice di avviamento postale- ha programmato un’intensa attività di pubblicizzazione “attraverso tutti i canali dell’informativo, fornendo nel contempo a tutte le famiglie un apposito volumetto nel quale sono indicati i numeri corrispondenti alle singole località, mentre, per la «codificazione» delle zone postali corrispondenti al domicilio dei destinatari residenti nei maggiori centri urbani, gli utenti potranno consultare gli appositi volumi messi a loro disposizione presso gli uffici postali”.

Venne concepito, ad esempio, lo slogan “Non ti scordar di me” associato ad un fiore; era presente in centinaia di annulli meccanici nonché nell’invito con il portalettere applicato sulle cassette d’impostazione.

E poi, i filmati. Alcuni di essi sono stati ordinati dall’Archivio storico di Poste italiane e pubblicati su Youtube. La maggior parte è tesa a promuovere il concorso collegato, “Numero d’oro”. Occorreva ritirare gratuitamente una cartolina allo sportello, rispondere a tre domande e spedire senza affrancare: in palio vi erano premi da un milione di lire per sette settimane ed altri dieci alla fine. Vedono come interlocutore Gianni Boncompagni, di volta in volta affiancato da importanti testimonial, quali Gino Bramieri, Raffaella Carrà, Aba Cercato, Sylva Koscina, Gianni Morandi, Paola Pitagora ed Ugo Tognazzi. Altre testimonianze coinvolgono Corrado Mantoni, che sottolinea la sua presenza con la frase “Codice di avviamento postale, Cap, capito?”, prima di finire direttamente nella carta valore. Un ulteriore video, diffuso verso fine anno quando i volumi del corriere tradizionalmente aumentavano, gioca sulla tipica grafica dell’epoca.

La pubblicità sulle cassette con il fiore (Museo storico della comunicazione, Mise - Roma); Corrado Mantoni termina la sua pubblicità finendo nel… francobollo
La pubblicità sulle cassette con il fiore (Museo storico della comunicazione, Mise - Roma); Corrado Mantoni termina la sua pubblicità finendo nel… francobollo
Le cartevalori di mezzo secolo fa (news precedente)
Uno dei filmati che sintetizza varie presenze
           




Cap/1 Parte il codice di avviamento postale
01 Lug 2017 01:24 - EMISSIONI ITALIA
Il via formale avvenuto l’1 luglio 1967, mezzo secolo fa oggi. Lo stesso giorno vennero emessi due francobolli, da 20 e 40 lire, volti a farlo conoscere
La serie di mezzo secolo fa
La serie di mezzo secolo fa

Una cartolina (nel valore da 20 lire) o una busta (in quello da 40), con gli indirizzi esemplificativi ed i bolli; a destra si aggiungono otto stringhe numeriche, all’epoca corrispondenti ad altrettante aree: Torri in Sabina (Rieti), Sagliano Micca (Vercelli), Chiaramonte Gulfi (Ragusa), Anguillara Sabazia (Roma), Torino, Sabbioneta (Mantova), Roccanova (Potenza), L’Aquila. Sono gli elementi caratterizzanti le immagini dei due francobolli, dovuti a Renato Ferrini, che debuttarono mezzo secolo fa esatto. Intendevano far conoscere al pubblico il codice di avviamento postale, sistema creato per velocizzare l’instradamento del corriere. Fu un ulteriore dispositivo (dopo la Grande guerra, ad esempio, si cercò di introdurre il quartiere postale nelle città), ma si rivelò definitivo: pur con modifiche, è ancora quello impiegato adesso.

Il cap -lo ricordava nel bollettino illustrativo l’allora direttore generale dell’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni, Aurelio Ponsiglione- venne adottato formalmente l’1 luglio 1967. Segnava “l’inizio di una nuova e più viva forma di collaborazione fra Posta e cittadino”, essendo la prima “conscia che la partecipe cooperazione di tutti non mancherà, così come non è mancata fino ad oggi”. Attraverso la sequenza di cinque numeri, il servizio inserì nei cicli operativi “uno strumento di infrastruttura che, mentre assicura immediati vantaggi, consentirà la completa automatizzazione delle fasi di lavorazione più gravose: l’instradamento e la ripartizione delle corrispondenze e dei pacchi”.

Le cartevalori trovarono un bis. Il 16 agosto aumentarono le tariffe ed il 25 gennaio 1968 arrivarono due esemplari identici ai precedenti. Cambiano solo i nominali, ora 25 e 50 lire, nonché i colori di fondo, violetto e verde.

Il bozzetto di Renato Ferrini, conservato al Museo storico della comunicazione di Roma (ministero dello Sviluppo economico)
Il bozzetto di Renato Ferrini, conservato al Museo storico della comunicazione di Roma (ministero dello Sviluppo economico)
L’ultima, recente, modifica al cap
           


A Vicenza la lingua dei segni
30 Giu 2017 17:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sperimentazione nell’ufficio postale di via Rossa 12. Il cartello avvisa che una dipendente, Antonella Manfrin, è in grado di esprimersi con chi fa fatica a sentire
Il cartello della disponibilità
Il cartello della disponibilità

Se -ad esempio- al Padova 7 si parlano pure albanese, arabo, francese ed inglese, al Vicenza 4 è stata introdotta la lingua dei segni.

La sede di via Rossa 12, al quartiere Bertesinella, accoglie l’operatrice Antonella Manfrin, da oggi formalmente a disposizione anche delle persone non udenti per fornire assistenza nell’utilizzo dei diversi servizi. Si tratta -precisano dall’azienda- di un esperimento, il primo in tutto il Paese. La scelta è caduta su tale sede poiché vi lavora la signora (il suo interesse -ha raccontato- è iniziato da bambina con una visita scolastica in un istituto per sordi); inoltre, nella zona vi è una scuola specializzata per chi ha tale problema.

Un cartello, posizionato accanto al gestore delle attese, avverte i clienti che è presente l’addetta in grado di esprimersi in questa forma.

Al di là dell’abbattimento delle barriere architettoniche, da anni numerose sedi -specie quelle più grandi- hanno a disposizione una mappa degli ambienti in braille, così da aiutare quanti non vedono.

Oggi la presentazione dell’iniziativa. Da sinistra il direttore provinciale Gianfranco Bedendo, il cliente Jacopo Dominato, la specialista Antonella Manfrin, la direttrice dell’ufficio Loredana Paladino ed il responsabile dell’area Nord-Est Pietro La Bruna
Oggi la presentazione dell’iniziativa. Da sinistra il direttore provinciale Gianfranco Bedendo, il cliente Jacopo Dominato, la specialista Antonella Manfrin, la direttrice dell’ufficio Loredana Paladino ed il responsabile dell’area Nord-Est Pietro La Bruna
Multietnico, è il Padova 7
Il linguaggio dei segni nel recente francobollo di Spagna
Percorsi tattili per raggiungere i servizi: da Viterbo ad Asti
           


Annullo per i 40 anni da artista
30 Giu 2017 14:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Modena - Il manuale per Vasco Rossi sarà impiegato domani, al mattino alle Poste centrali ed al pomeriggio nella sede del concerto
L’annullo per Vasco
L’annullo per Vasco

Concerti recidivi. Negli anni Novanta talvolta si caratterizzarono per originare annulli con artisti viventi, il caso più eclatante quello con i tenori José Carreras, Placido Domingo, Luciano Pavarotti affiancati dal direttore d’orchestra Zubin Mehta. E non mancarono le polemiche. Sotto questo aspetto, ora le cose sono un po’ cambiate e ci può “scappare” anche il richiamo a Vasco Rossi, dissimulato come se fosse un logo.

È presente nell’annullo richiesto per domani a Modena dalla società Big bang, che intende festeggiare -lo si legge nella “corona”- i quarant’anni di musica italiana. Sottinteso, del cantante. Per il concerto “Vasco Modena park” si sono prenotate 220mila persone, più quelle che assisteranno allo spettacolo al cinema o in tv.

L’obliterazione sarà disponibile alle Poste centrali, site in via Modonella 8, dalle ore 8.20 alle 12.35, e poi nello spazio allestito al parco “Enzo Ferrari” di viale Italia dalle 13 alle 19; in questo caso, l’ingresso è consentito solo ai possessori del biglietto.

José Carreras, Placido Domingo, Luciano Pavarotti e Zubin Mehta “annullati”
Le Poste centrali di via Modonella
Tutte le informazioni sullo spettacolo
           


Vasco Rossi a Modena Park il 1° luglio 2017
30 Giu 2017 11:42 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Un folder filatelico con due cartoline per celebrare questo importante evento: 40 anni di carriera

Domani 1° luglio si svolgerà presso il Modena Park il grande concerto per i 40 anni di carriera di Vasco Rossi. Si tratta di un evento nell’evento, infatti sono stati venduti per questo straordinario appuntamento più di 220.000 biglietti, esauriti in pochissime ore.

Poste Italiane ha voluto dare un contributo all’eccellenza internazionale della musica italiana e testimoniare che negli ultimi anni Filatelia è sempre più vicina al mondo dei giovani, cercando di coniugare attività strettamente filateliche ed eventi di grande impatto mediatico.

Filatelia ha realizzato per l’occasione un folder filatelico contenente due cartoline. In una è rappresentata l’immagine della locandina dell’evento, nell’altra un primo piano dell’artista.

Il costo del folder è di 6 euro e sarà disponibile in tutti gli Uffici postali con sportello filatelico distribuiti sul territorio nazionale, negli Spazi Filatelia di Roma, Milano, Torino, Venezia, Trieste, Genova, Firenze e Napoli e on-line sul sito di poste.it.

Filatelia sarà inoltre presente all’interno del Modena Park con una postazione di vendita, per tutti coloro che vorranno acquistare una cartolina o il folder, che sicuramente diventerà un prezioso pezzo da collezione.

Il folder per celebrare i 40 anni di carriera di Vasco Rossi
Il folder per celebrare i 40 anni di carriera di Vasco Rossi
Poste Italiane e la filatelia (promo)
           


Slitta l’“Istanbul”
30 Giu 2017 10:17 - DALL'ESTERO
Il debutto del nuovo buono-risposta internazionale era atteso per domani, ma così non sarà. Il rinvio a data da destinarsi

Il nuovo coupon-réponse international? Avrebbe dovuto debuttare domani, ma così non sarà: problemi esterni all’Unione postale universale, dicono in modo molto generico dall’agenzia onusiana. L’ipotesi è qualche problema incorso nella stampa, fatto che avrebbe indotto improvvisamente a rinviare la data di consegna. A quando, ora è impossibile sapere.

Insomma, per avere il buono-risposta internazionale “Istanbul”, chiamato così in onore della città che ha ospitato l’ultimo Congresso postale universale, bisognerà attendere.

L’immagine definitiva del buono
L’immagine definitiva del buono
Il bozzetto ed i primi dati
           



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