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Le vacanze? A far la segretaria di Giulietta
11 Ago 2017 00:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono una cinquantina le donne, in arrivo da tutto il mondo, che in queste settimane hanno scelto di dare una mano al Club dedicato alla rampolla dei Capuleti. Aiutano nel rispondere alle lettere

Curioso modo per trascorrere le vacanze. Una cinquantina di donne tra i venti ed i sessant’anni ha scelto, in questo mese e nel prossimo, Verona. Non tanto per scoprire la città, ma per dare una mano ai volontari che ruotano intorno al Club di Giulietta. Provengono -ma sono solo esempi- dall’Australia come dalla Germania, dal Giappone, dall’India e dalla Russia.

“Nella vita -viene spiegato- fanno le studentesse, le scrittrici, le psicologhe: ciascuna di loro ha deciso di regalare qualche settimana alla causa dell’amore”, smistando la corrispondenza che arriva da ogni dove, destinata alla sfortunata rampolla dei Capuleti. “Già, perché nel nostro tempo così tecnologico e dominato da messaggi simultanei vocali, email, da Whatsapp e post istantanei -commenta la presidente del sodalizio, Giovanna Tamassia- le lettere scritte a mano continuano ad essere un mezzo privilegiato per esprimere i propri sentimenti. Ci sono ancora migliaia di persone in ogni continente che prendono carta e penna per scrivere a Giulietta: forse per contattare una persona reale usiamo il telefono o il computer, ma per raggiungere un personaggio mitico preferiamo carta e inchiostro”.

Grazie a chi si presta, ogni epistola viene eventualmente tradotta e letta; la risposta è sempre mirata e personale, da qui l’esigenza di… manovalanza. Quanto all’originale, finisce nell’archivio, forte ormai di migliaia di missive.

Le vacanze a Verona per aiutare… la Capuleti nel rispondere alle lettere
Le vacanze a Verona per aiutare… la Capuleti nel rispondere alle lettere
Il Club di Giulietta
Il film dedicato al sodalizio
L’ultima edizione del concorso collegato
           


Il bis per la patrona degli immigrati
10 Ago 2017 18:08 - VATICANO
L’anno scorso il francobollo dell’Italia; il prossimo 7 settembre quello vaticano. È dedicato a santa Francesca Saverio Cabrini nel centenario dalla morte
La lampada ricorda le barche dei migranti
La lampada ricorda le barche dei migranti

Meno funereo dell’analogo soggetto firmato dall’Italia il 7 luglio 2016. Il 95 centesimi di allora la ricorda nel settantesimo anniversario dalla canonizzazione; quello attuale, annunciato dal Vaticano ed in arrivo il prossimo 7 settembre, la cita nel centenario della morte. È il nuovo omaggio postale dedicato a santa Francesca Saverio Cabrini, organizzato in fogli da dieci con una tiratura massima di centoventimila esemplari.

L’immagine scelta per la carta valore è opera di Marina Richteróva. Ha riprodotto la protagonista con una lampada ad olio accesa tra le mani; da notare la forma: ricorda l’imbarcazione degli immigrati, di cui è patrona dal 1950. La fiamma -viene spiegato- “è simbolo di speranza per il viaggiatore e santa Francesca è come un faro” che illumina il percorso verso mete ignote.

Fondatrice dell’Istituto delle missionarie del sacro cuore di Gesù, la sua opera si ispirava a san Francesco Saverio e come lui sognava un giorno di salpare per la Cina. Invece -era il 1889- raggiunse gli Stati Uniti per prestare assistenza agli italiani che in quegli anni si spostavano a milioni oltre l’oceano. La sua santità “non è fatta di rivelazioni mistiche ma di una vita passata a «lavorare, sudare, faticare per Dio, per la sua gloria, per farlo conoscere ed amare»”. Nel 1898 Leone XIII affermò: “È una santa vera, ma così vicina a noi che diventa la testimone della santità possibile a tutti”. Negli Usa estese la sua missione agli orfani ed agli ammalati costruendo case, scuole ed un grande ospedale a New York. Passò poi a Chicago ed in California, raggiungendo in seguito il Sud America, sino all’Argentina.

Così l’Italia un anno fa
Vaticano - Tutte le emissioni che arriveranno il 7 settembre
           


Formosa promuove le isole Matsu
10 Ago 2017 15:29 - DALL'ESTERO
Insieme all’arcipelago di Quemoy, rappresentano uno dei punti di discordia territoriale con la Cina Popolare. La serie comprende quattro francobolli

Chissà se la serie emessa ieri (ma significativamente segnalata solo oggi) da Formosa causerà problemi. Strana ma non nuova la scelta di sottoscrivere francobolli dedicati ad un’area contesa con la Cina Popolare. Riguarda le isole Matsu, collocate nello stretto di Taiwan; parte (quella occidentale) è amministrata da Pechino e la restante da Taipei. Insieme all’arcipelago di Quemoy, è tra i capitoli territoriali che dividono i due Paesi.

Nella migliore delle tradizioni inerenti al settore della guerra postale, le immagini -fotografiche- sembrerebbero asettiche, inserite in un percorso dedicato alle bellezze nazionali e raffiguranti elementi positivi quanto pacifici. Dovute a Delta design corporation, propongono il faro presente nell’isola di Dongyin (taglio da 5,00 dollari locali), il villaggio di Qinbi a Beiagn (9,00), la rara sterna di Bernstein che ha ripreso a frequentare la zona (10,00), le “lacrime blu”, fenomeno naturale che tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate ne caratterizza il mare di notte (20,00).

Quattro francobolli pacifici, ma che ribadiscono la sovranità di Formosa sulle isole Matsu
Quattro francobolli pacifici, ma che ribadiscono la sovranità di Formosa sulle isole Matsu
L’anno scorso fu il turno di Taiping
Tra i casi segnalati nell’area, quello per Dokdo-Takeshima
Il sito dedicato alle guerre postali (in inglese e tedesco)
           


Muri/2 Il vicolo è della Busta, ma…
10 Ago 2017 12:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il curioso nome “postale” di una stradina esistente a Treviso spiegato dal Comune ai lettori di “Vaccari news”. Deriverebbe dal latino medievale “fortilizio”
Il nome nella toponomastica cittadina
Il nome nella toponomastica cittadina

A ben guardare, la toponomastica offre diversi richiami postali, quasi sempre riferiti al semplice termine “posta” o derivati. Curioso davvero il vicolo della Busta esistente a Treviso!

“Vaccari news” ha voluto chiedere le origini al Comune. È “uno dei misteri della toponomastica trevigiana”, è la risposta.

Il primo riferimento -prosegue la nota sottoscritta dall’Ente- si trova al numero 56 dell’elenco strade per l’interno mura compilato su ordine del podestà, in esecuzione della circolare 4.789 dell’1 ottobre 1862; questa riguardava le osservazioni attinenti alla legge italica del 27 marzo 1804 (antico archivio del Comune, busta 3.853, Archivio di stato cittadino). Vi si legge “calle della Busta”, dalla contrada di Sant’Andrea alla contrada delle Pizzocchere. In seguito alla nuova numerazione delle case ed alla nomenclatura delle vie, il nome è stato confermato con la deliberazione del Consiglio comunale 6.055 del 22 maggio 1883.

Per ciò che concerne il vocabolo, “viene collegato anche al rivale di Castelvecchio, in quanto è presente lì vicino, e alla supposizione, non impropria, della presenza di un «castelliere» presso il colle di Sant’Andrea un tempo sede del primitivo abitato trevigiano; da qui la derivazione del nome nella toponomastica in quanto testimoniato anche da alcuni ritrovamenti archeologici degli ultimi anni, ritrovati proprio in zona «della Busta»”. Insomma, secondo gli scrittori del passato, “non sarebbe altro se non la trasformazione della «bastita» che deriva dal latino medievale «fortilizio»”.

Le maxi cartoline volute dal Comune quale arredo urbano
Il libro “L’Italia insegna” (news precedente)
           


Muri/1 Se l’Italia… insegna
10 Ago 2017 09:59 - LIBRI E CATALOGHI
Tra insegne commerciali e scritte politiche, tombini ed altri oggetti, il libro di James Clough non trascura le indicazioni postali
Oltre trecento le immagini
Oltre trecento le immagini

Ci voleva probabilmente un suddito della regina Elisabetta per effettuare un viaggio fotografico fra scritte, targhe ed iscrizioni esistenti nello Stivale. Ad averlo compiuto è James Clough: londinese, ha studiato typographic design al London college of printing; adesso lavora come designer e calligrafo a Milano, dove si è stabilito nel 1971.

Dagli scatti al libro il passo è breve. Ecco quindi “L’Italia insegna”, realizzato, nell’edizione italiana, da Lazy dog (248 pagine, 49,90 euro). Sono raccolte, commentate con una prospettiva storico-estetica e classificate oltre trecento istantanee (a colori) riguardanti insegne e scritte di ogni genere, prese in oltre cento località grandi e piccole.

Ironiche e intuitive, originali e spiritose, improvvisate ed eleganti, rappresentano lo specchio della nostra società, viene ricordato. Anche prima che i caratteri tipografici dominassero la scena, nel Bel Paese “non c’è mai stata una vera standardizzazione nelle lettere disegnate e non è mai stato stampato alcun manuale per pittori d’insegne. Questa libertà, avulsa da modelli precostituiti, l’abilità degli artigiani e la loro creatività rendono le insegne italiane così straordinarie”.

Tra segni commerciali, testimonianze politiche e tombini non mancano i richiami di settore. In particolare, le intestazioni presenti alle Poste centrali di Lodi, Palermo e Vicenza. Senza trascurare quel negozio di Prato che vende tabacchi, valori bollati e appunto postali.

Tra gli immobili su cui James Clough ha fissato l’attenzione, il Palermo Centro
Tra gli immobili su cui James Clough ha fissato l’attenzione, il Palermo Centro
L’autore (sito anche in italiano)
           


Rotondi per la pallavolo
10 Ago 2017 00:46 - DALL'ESTERO
Volendo promuovere il Campionato europeo della specialità, la Polonia accantona i formati tradizionali: quattro gli esemplari al debutto oggi

Ancora francobolli rotondi per una manifestazione sportiva, ma questa volta non si tratta di calcio. I coloratissimi dentelli (sono quattro, tutti da 2,60 zloty) provengono dalla Polonia ed intendono far sapere che il Paese ospiterà il Campionato europeo di pallavolo maschile.

Le partite si svilupperanno dal 24 agosto al 3 settembre negli impianti di Cracovia, Danzica, Katowice, Stettino e Varsavia. Sedici le Nazionali attese, fra cui l’italiana: si esibirà nel girone “B” insieme a Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia.

Tornando alle cartevalori, saranno disponibili da oggi. Portano il nome di Jarosław Ochendzan e risultano organizzate in fogli da due serie. Mettono in luce movenze tra le più tipiche del gioco; sono -spiega lo specialista Alessandro Di Tucci- battuta in salto, ricezione in bagher, schiacciata e muro a due.

Il foglio contiene due serie
Il foglio contiene due serie
Il sito di riferimento (in inglese)
Tutte le palle statunitensi
L’eurocalcio francese
           




Romantici, ma con i piedi per terra
09 Ago 2017 18:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Librerie partenopee preferiscono le cartoline agli invii elettronici. E le vendono associandovi le produzioni della Gps
La cassetta…
La cassetta…

“Le statistiche dicono che ormai solo 1 italiano su 20 invia cartoline dai luoghi di vacanza. Tra la difficoltà del trovare le cassette postali e gli incerti tempi di consegna, si preferiscono i canali social. Noi ci schieriamo al fianco dei più romantici, resistenti grafomani armati di carta e penna!”.

È quanto affermano -utilizzando la propria pagina Facebook- dalla libreria Colonnese, in via San Biagio dei Librai 100 a Napoli.

L’aspetto significativo è che vendono non solo le cartoline: per la comodità degli acquirenti è possibile ottenere il necessario al fine di dimostrare l’avvenuto pagamento del servizio di trasporto: non i francobolli dello Stato, ma le etichette della Globe postal service. Così come fanno da tempo edicole e botteghe rivolte ai turisti.

La scelta vale anche per gli altri negozi dell’editore, quello in via San Pirero a Majella 8, sempre nella città partenopea, ed al punto di riferimento presso la Reggia di Caserta.

…e l’espositore: si ricrea la risposta ad un bisogno sopito
…e l’espositore: si ricrea la risposta ad un bisogno sopito
Gps si presenta
Il problema sollevato dall’Agcom e confermato dal Tar
Cartoline, il ricordo di Vivian Lamarque
           


Trovato l’accordo per Trento
09 Ago 2017 14:14 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Egi e Comune hanno sottoscritto la convenzione per il futuro dell’immobile che accoglie le Poste centrali. Queste rimarranno nella stessa sede per almeno dodici anni

Definito, finalmente, il futuro del Trento Centro, lo storico (ed attualmente malconcio) edificio ubicato in piazza Vittoria 20. Qualche giorno fa, al tavolo si sono seduti i rappresentanti di Europa gestioni immobiliari (è la società del gruppo Poste che segue gli stabili) e dell’Amministrazione comunale.

Le parti hanno sottoscritto la convenzione che rende operativo l’accordo preliminare pubblico-privato formalizzato a fine 2015. Con la firma, la proprietà, ossia la stessa Egi, si impegna a recuperare e valorizzare la costruzione che nei suoi 7.314 metri quadrati di superficie lorda ospiterà funzioni miste: il piano terra, il mezzanino ed il primo risulteranno destinati a negozi, bar, ristorante ed uffici, mentre la residenza verrà consentita al secondo livello e nel sottotetto, il cui sfruttamento (con aumento della superficie utile di circa 800 metri quadrati) sarà possibile solo in seguito alla valutazione favorevole della Soprintendenza per i beni culturali. Sono previsti quattordici appartamenti; ciascuno avrà una superficie minima netta di 80 metri quadrati ed un posto auto nelle vicinanze o nell’interrato.

“In un momento in cui c’è più che mai la necessità di attirare gli investimenti sulla città di Trento, la volontà di portare avanti un’operazione che può valere circa 30 milioni di euro mi pare un’ottima notizia”, ha detto l’assessore all’urbanistica (nonché vicesindaco), Paolo Biasoli. Senza dimenticare che la riqualificazione “renderà più attrattiva la zona compresa tra piazza Vittoria e via Santa Trinità, che si trova a meno di cento metri in linea d’aria dal Duomo”.

La sportelleria dove spedire raccomandate o pagare bollette resterà, almeno per dodici anni. Lungo lo stesso lasso temporale, il Comune potrà usufruire gratuitamente di 150 metri quadrati situati al mezzanino.

Egi, infine, rifarà le pavimentazioni stradali (sottoservizi esclusi) nei tratti di via Mantova e di via Santa Trinità, di fronte al fabbricato.

Futuro migliore per l’edificio che accoglie il Trento Centro
Futuro migliore per l’edificio che accoglie il Trento Centro
La situazione un anno fa
Nel 2015 la variante al piano regolatore
Il libro che racconta la storia del complesso
           




Niente test sugli animali
09 Ago 2017 12:27 - SAN MARINO
A San Marino la scelta è legge da dieci anni. Lo spiegano i tre francobolli realizzati da Franco Matticchio. Arriveranno il 26 settembre

Dopo i libri postali ed i francobolli di fantasia, Franco Matticchio si cimenta su cartevalori vere, incaricato dall’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino. Porta la sua firma la serie con cui, dal monte Titano, ricordano i dieci anni trascorsi dal divieto di sperimentazione sugli animali. È la legge 108 del 3 ottobre 2007 che -vietando ogni forma di prova- ha dichiarato il Paese senza vivisezione, ponendolo all’avanguardia nell’intero pianeta.

L’emissione -spiegano dalla sede- “sottolinea lo spirito di rispetto verso tutte le specie animali e mostra cuccioli liberi dalle gabbie e dai test di laboratorio: un topo, una scimmia ed un gatto sono posti ironicamente dietro ad un microscopio”.

I dentelli -valori nominali da 0,95, 1,20 e 2,00 euro- contano su 25.008 unità per soggetto. I fogli risultano da dodici uguali; nella bandella di sinistra torna la mano dell’autore, raffigurando bestiole che appaiono libere di riposarsi, divertirsi e stare all’aria aperta. Debutteranno il 26 settembre.

Aggiornamento del 22 settembre 2017: la tiratura è stata portata a 30mila esemplari.

I tre valori dedicati al divieto di sperimentazione sugli animali
I tre valori dedicati al divieto di sperimentazione sugli animali
Tra i libri di Franco Matticchio: “Libretto postale”…
…e “Libretto postale 2”
Emissioni attese, il quadro completo
           


Addio a suon di milioni per Francesco Caio
09 Ago 2017 10:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo tre anni di lavoro in Poste italiane, per l’ex amministratore delegato e direttore generale è arrivato il momento dei conti, fra indennità ed altre voci

Addio, ma probabilmente senza troppo rancore, a Poste italiane. Almeno a giudicare dal compenso che gli è stato destinato. Il consiglio di amministrazione della società, su proposta del comitato remunerazioni, ha verificato la sussistenza dei presupposti per riconoscere all’ex amministratore delegato e direttore generale, Francesco Caio, un’indennità pari a 1.578.638,77 euro, oltre alle competenze di fine rapporto ed a quanto spettante in relazione ai diritti maturati nell’ambito della partecipazione agli incentivi di breve e lungo termine.

Si aggiungono 425.958,23 euro a titolo di patto di non concorrenza per la durata di dodici mesi ed altri 80.000,00 a fronte di rinunce specifiche effettuate dall’interessato nell’ambito della risoluzione.

Gli importi -precisa l’operatore- “sono corrisposti nel rispetto dei limiti di legge e in linea con quanto previsto dalla normativa di vigilanza bancaria, in merito a differimento e a pagamento sotto forma di strumenti finanziari”.

Francesco Caio l’anno scorso ad “Italiafil”
Francesco Caio l’anno scorso ad “Italiafil”
La sua nomina al vertice di Poste italiane…
…e la chiusura del rapporto
           




Il ritorno in Tunisia
09 Ago 2017 01:51 - DALL'ESTERO
L’Unione postale universale definisce con il Paese nordafricano l’accordo di cooperazione riguardante il progetto Ecom@Africa. Intanto, Gibuti ed Uganda chiedono di essere coinvolti

Si scende di livello così da entrare nei dettagli. È il progetto per la piattaforma di commercio elettronico Ecom@Africa che coinvolge, quale partner, anche la Tunisia.

Ad inizio anno il segretario generale dell’Unione postale universale, Bishar Hussein, aveva incontrato il locale ministro delle Tecnologie dell’informazione e dell’economia digitale, Mohamed Anouar Maârouf.

Qualche giorno fa il faldone è stato riaperto, allo scopo di definire un accordo di cooperazione con la Poste tunisienne. A presentarsi per la firma davanti al massimo dirigente dell’Upu, il presidente e direttore generale dell’operatore, Moez Chackchouk.

Il documento formalizza l’impegno preso in precedenza, ribadendo l’opportunità per il servizio postale di contribuire allo sviluppo; d’altro canto, i tecnici delle due delegazioni già stanno definendo le strutture tecniche ed operative adatte, che permetteranno di passare dalle parole ai fatti.

Il piano vede come referenti regionali pure Camerun, Costa d’Avorio, Kenya, Marocco e Sudafrica, ma Gibuti ed Uganda hanno chiesto di essere coinvolti.

Alla firma: il segretario generale dell’Unione postale universale, Bishar Hussein (a sinistra), con il presidente e direttore generale della Poste tunisienne, Moez Chackchouk
Alla firma: il segretario generale dell’Unione postale universale, Bishar Hussein (a sinistra), con il presidente e direttore generale della Poste tunisienne, Moez Chackchouk
Il primo incontro con i rappresentanti del Paese nordafricano
Tra le altre riunioni, quelle con il Kenya…
…e la Costa d’Avorio
           


Quando a raccontarlo erano i pittori
08 Ago 2017 17:21 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il servizio postale? Nell’Ottocentesco costituiva un soggetto pittorico di moda. A descriverlo, ad esempio, vi fu Angelo Trezzini. L’ultimo numero di “Vaccari magazine” ne propone una tela

Una passione per il servizio postale quella nutrita dal pittore Angelo Trezzini. Nato e morto a Milano (visse tra il 1827 ed il 1904), era originario del Canton Ticino.

In cronaca già sono emersi suoi dipinti specializzati: “La lettera (Un pensiero d’amore)”, realizzato tra il 1858 ed il 1860, nonché “La lettura di una lettera giunta dal campo” (o, più sbrigativamente, “La lettera dal campo”), del 1867. Entrambi i lavori sono collocabili nell’ambito del periodo risorgimentale, dove la lontananza del congiunto era confortata dalla missiva scambiata con la famiglia. Un soggetto allora di moda, come dimostrano ad esempio gli analoghi interventi dei fratelli Induno, Domenico e Gerolamo (o Girolamo).

L’ultimo numero di “Vaccari magazine” ha permesso di scoprire una sua ulteriore tela in argomento. Ancora una volta, la scena è ambientata in un contesto casalingo: il postino ha appena consegnato una comunicazione e sta uscendo dalla porta collocata sulla destra. I presenti, però, non gli badano, poiché la loro attenzione è catturata dal foglio in mano all’anziano: tutti gli sono attorno, pronti ad ascoltare le notizie recate dall’epistola…

L’ulteriore dipinto a soggetto postale di Angelo Trezzini, pubblicato sull’ultimo numero di “Vaccari magazine”
L’ulteriore dipinto a soggetto postale di Angelo Trezzini, pubblicato sull’ultimo numero di “Vaccari magazine”
In mostra: “La lettura di una lettera giunta dal campo”
I contenuti del semestrale
           




Bardonecchia ricorda i caduti del 1915-18
08 Ago 2017 14:05 - APPUNTAMENTI
Dal 12 al 19 agosto la mostra voluta dall’Associazione circoli e sezioni filateliche Torino e provincia. L’annullo per la medaglia d’argento al valor militare Camillo Masset
Camillo Masset
Camillo Masset

Operativa in località vacanziera l’Associazione circoli e sezioni filateliche Torino e provincia. A Bardonecchia, dal 12 al 19 agosto, proporrà la mostra filatelica intitolata “La Grande guerra”. Nelle teche, in particolare, finirà la collezione di Roberto Gottardi “Trentino-Alto Adige: da provincia asburgica a provincia italiana”. Il riferimento è in viale Bramafam 17, sede aperta gratuitamente lunedì, martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 12.30, giovedì e venerdì anche dalle 14 alle 17, sabato dalle 15.30 alle 18.30 (chiuso domenica e festività).

L’annullo di rito verrà impiegato il giorno 14, tra le 10 e le 16, in piazza Bellando, durante lo svolgimento del mercatino intitolato a sant’Ippolito. Intende ricordare i caduti locali del Primo conflitto mondiale e, in particolare, il sottotenente alpino Camillo Masset, medaglia d’argento al valor militare, morto il 16 agosto 1917.

Resta aperta la mostra “musicale” di Trieste
           


La serie? Ha gusto
08 Ago 2017 09:59 - DALL'ESTERO
L’emissione firmata dalla Francia è dedicata ai sapori. Chiude il percorso riguardante i cinque sensi. Come le precedenti, conta dodici francobolli autoadesivi
Si chiude con il gusto
Si chiude con il gusto

Anche il gusto ha avuto in Francia il suo spazio dentellato, completando un percorso iniziato tre anni fa e dedicato ai sensi. In prevendita dal 4 agosto, il libretto ha raggiunto il resto degli sportelli il giorno seguente.

Come nei casi passati, il carnet contiene dodici francobolli autoadesivi per la lettera “verde” (prezzo complessivo 8,76 euro), questa volta dovuti a Cécile Gambini. Racconta di uno stimolo pesantemente influenzato da altri elementi, biologici ed anatomici da una parte, psicologici e culturali dall’altro.

Le immagini non sono banali: giocano sui colori, la fantasia, l’ironia e la sorpresa, citando una campionatura di alternative. Appaiono così il peperoncino d’Espelette, la fragola, il limone, i formaggi cremosi, il pane croccante, il cioccolato, i pomodori succosi, il caffè corposo, i legumi, l’aragosta, le tartine al miele, il tè alla menta.

Quattro dei dodici esemplari
Quattro dei dodici esemplari
Tra le precedenti emissioni, quelle dedicate all’udito…
…alla vista…
…al tatto
           




Dopo la visita, l’omaggio postale
08 Ago 2017 00:16 - VATICANO
Papa Francesco ha raggiunto la tomba di don Lorenzo Milani il 20 giugno scorso; il 7 settembre arriverà il francobollo che ricorda l’educatore a mezzo secolo dalla morte
Omaggio a don Lorenzo Milani
Omaggio a don Lorenzo Milani

San Marino l’ha celebrato con un foglietto il 13 giugno; il 7 settembre toccherà al Vaticano, che ha messo in cantiere un francobollo da 95 centesimi. Protagonista è Lorenzo Milani, nel cinquantesimo anniversario trascorso dalla morte del presbitero ed educatore.

Per l’occasione, da piazza San Pietro hanno coinvolto Antonella Napolione; nel suo bozzetto l’effigiato figura con due allievi, la chiesa e la famosa Scuola di Barbiana (Vicchio, provincia di Firenze), dalla cui esperienza nacque ad esempio la testimonianza intitolata “Lettera a una professoressa”. Si aggiunge, come se fosse scritto su un quaderno, il motto “I care”, che si potrebbe tradurre “Mi interessa”. La tiratura massima conta su centoventimila esemplari nei soliti fogli da dieci.

L’emissione è correlata alla visita presso la tomba del protagonista, effettuata da Francesco il 20 giugno scorso. “Vuole essere -commentano dall’Ufficio filatelico e numismatico- il riconoscimento ad una vita e ad un modo esemplare di servire i poveri e la Chiesa stessa. La dimensione sacerdotale, secondo quanto ha detto il papa, è la radice di tutto quello che ha fatto. «Tutto nasce dal suo essere prete. Ma, a sua volta, il suo essere prete ha una radice ancora più profonda: la sua fede. Una fede totalizzante, che diventa un donarsi completamente al Signore e che nel ministero sacerdotale trova la forma piena e compiuta per il giovane convertito»”. Riconoscendogli quindi “di aver praticato «percorsi originali, a volte troppo avanzati e quindi difficili da comprendere nell’immediato». «Mi piacerebbe che lo ricordassimo come un credente innamorato della Chiesa anche se ferito, ed educatore appassionato con una visione della scuola che mi sembra una risposta alla esigenza del cuore e dell’intelligenza dei nostri ragazzi»”.

L’interpretazione data da San Marino
La Scuola di Barbiana vista dall’Italia nel 2015
Le emissioni vaticane del 7 settembre
           


Chiuso il capitolo con Bdm
07 Ago 2017 20:59 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Com’era previsto, Poste italiane ha ceduto Banca del Mezzogiorno - Mediocredito centrale all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Oggi la conferma

Per Banca del Mezzogiorno - Mediocredito centrale si è chiuso il capitolo. La formalizzazione era attesa da febbraio ed è stata registrata oggi, dopo aver ottenuto le autorizzazioni da ministero dello Sviluppo economico, Banca centrale europea e Banca d’Italia.

Poste italiane ed Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia) hanno perfezionato la cessione a quest’ultima della quota finora detenuta dalla società diretta da Matteo Del Fante, quota pari al 100% del capitale. Il valore complessivo è pari a 390 milioni di euro.

L’operazione -viene precisato- si qualifica tra parti correlate di minore rilevanza, dal momento che i due interlocutori sono entrambi sottoposti al comune controllo del Mef.

Bdm in Poste, fine di un capitolo
Bdm in Poste, fine di un capitolo
L’annuncio del febbraio scorso
L’avvio del rapporto nel 2011
           




Nuovo laboratorio a Camerata
07 Ago 2017 17:50 - APPUNTAMENTI
Propone, ai giovanissimi fino agli undici anni, di imparare a scrivere con penna d’oca, inchiostro e ceralacca come al tempo di Francesco Tasso. L’iniziativa si svolgerà il 12 agosto

L’occasione per un’esperienza diversa con i bambini. La propone il Museo dei Tasso e della storia postale di Camerata Cornello (Bergamo) per il 12 agosto. Alle ore 15 presso la propria sede, nella frazione di Cornello in via Cornello 22, organizzerà il nuovo laboratorio “Scrivere lettere”.

Viene dedicato -è la nota- alla storia delle missive e della loro redazione in epoca moderna; prevede l’approntamento di un’epistola con penna d’oca, inchiostro e ceralacca. Proprio come al tempo di Francesco Tasso, l’imprenditore postale che l’11 novembre verrà ricordato con un nuovo francobollo a mezzo millennio dalla morte.

L’iniziativa, dalla durata di novanta minuti, è rivolta ai giovanissimi fino agli undici anni e naturalmente ai loro accompagnatori. Il costo è di 3,00 euro a partecipante. Occorre prenotare entro dopodomani inviando una e-mail a info@museodeitasso.com oppure telefonando mercoledì dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 allo 0345.43.479.

Un salto di cinque secoli
Un salto di cinque secoli
Tra le iniziative del Museo, le visite guidate (il 10 settembre la prossima)
Il francobollo per Francesco Tasso
           


Da mezzo secolo a colori. La tv tedesca
07 Ago 2017 13:34 - DALL'ESTERO
Il cambiamento avvenne il 25 agosto 1967, quando in Germania vi erano solo 5.800 apparecchi abilitati. Tempo qualche anno e fu il boom
Da mezzo secolo
Da mezzo secolo

Messaggio semplice e chiaro. È quello che la Germania ha affidato al francobollo pronto ad uscire -contro 70 eurocentesimi- nell’infornata del 10 agosto. Realizzato da Andreas Ahrens, ricorda ai connazionali che la televisione a colori è una realtà da mezzo secolo.

Il punto di svolta data 25 agosto 1967, per la precisione alle ore 10.57. Il vicecancelliere Willy Brandt premette un pulsante rosso dando il via ad un fondamentale sviluppo della comunicazione e presentando il Paese quale pioniere, almeno in Europa (per Canada, Giappone e Stati Uniti risultava un fatto già assodato).

La tecnologia impiegata era la Pal (Phase alternation line), dovuta all’ingegnere della Telefunken Walter Bruch; in quel momento poteva essere utilizzata da circa 5.800 apparecchi. La vera svolta avvenne con le Olimpiadi del 1972 ed il Campionato mondiale di calcio del 1974.

La tv raccontata dai francobolli di Cipro…
…Francia…
…e Croazia
           




Anche a Sormano è mail art
07 Ago 2017 10:16 - APPUNTAMENTI
La località comasca, dal 9 all’11 agosto, ospiterà una rassegna d’arte postale dedicata al libro ed alla lettura. Le partecipazioni sono giunte da venti Paesi

La mail art arriva in località fuori dal solito giro, per la precisione a Sormano (Como). E questo grazie ad un’organizzatrice che ha, sull’argomento, precedenti. È Antonella Prota Giurleo.

L’allestimento verrà dedicato al libro ed alla lettura; non a caso s’intitola “Segnalibri”. Vi hanno aderito interpreti provenienti da venti Paesi, dall’Argentina agli Stati Uniti, Italia compresa. Sono stati invitati a ideare appunto dei segnalibri, poi spediti e fatti consegnare dal portalettere.

L’iniziativa sarà completata dall’esposizione del materiale realizzato coinvolgendo gli scolari locali e della specialista Attilia Garlaschi.

Il percorso, ad ingresso libero, resterà aperto al pubblico dal 9 all’11 agosto presso la scuola elementare di via Trento e Trieste 14. I primi due giorni potrà essere raggiunto tra le ore 16 e le 18, l’ultimo anche dalle 10 alle 12.

L’iniziativa sarà visitabile dal 9 all’11 agosto
L’iniziativa sarà visitabile dal 9 all’11 agosto
Antonella Prota Giurleo e la mostra di Scampia nel 2011
Mail art: fino al giorno 10 l’allestimento di Venezia
           


La Grande guerra in volo
07 Ago 2017 01:21 - DALL'ESTERO
La tappa 2017 della serie che Jersey dedica al centenario del conflitto si concentra sui mezzi aerei. La mano è di Russel Smith

È concentrata sul conflitto in cielo la quarta serie che, al ritmo annuale, Jersey sta dedicando alla Prima guerra mondiale nel suo centenario. Ha debuttato il 4 agosto. Le immagini, su cui ha lavorato Russel Smith, ritraggono velivoli di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti in un rapido sviluppo tra il 1914 ed il 1918.

La conflagrazione -viene ricordato- scoppia ad appena undici anni dallo storico volo dei fratelli Wright. I mezzi, per la prima volta impiegati su larga scala, appaiono ancora molto rudimentali. Ma già alla fine delle ostilità il potenziale che serbano è divenuto indispensabile. I piloti sono paragonati a cavalieri medievali e le loro storie contribuiscono a distrarre il pubblico dagli orrori delle trincee.

La serie è organizzata in sei francobolli, stampati in fogli da dieci uguali e nella confezione con un esemplare per tipo. Nell’ordine, propongono: il Sopwith “Camel” (rappresentato nel 49 pence), l’Airco “Dh.2” in combattimento con un tedesco Albatros “D.II” (63), un francese Nieuport “16” circondato da teutonici Fokker “Eindeckers” (73), un altro Fokker per la precisione il triplano “Dr.1” (79), ancora un Sopwith nella versione triplano (90), un gruppo di quattro Nieuport “28S” con le insegne degli Usa (1,07 sterline).

Immancabile il foglietto: riprende un ulteriore Airco “Dh.2”, manovrato dal personale di terra all’aerodromo di Vert Galand, nella Francia Settentrionale, fra le più note basi di Londra sul fronte occidentale (2,00 sterline).

L’emissione; i francobolli sono in fogli da dieci uguali o nel foglietto con una serie
L’emissione; i francobolli sono in fogli da dieci uguali o nel foglietto con una serie
Un anno fa le battaglie
La recente proposta del Regno Unito
           




Sedici anni nella Bergamasca
06 Ago 2017 01:07 - LIBRI E CATALOGHI
Il servizio postale nell’area, durante il periodo cruciale compreso tra il 1850 ed il 1866, raccontato da Francesco Dal Negro
Bergamasca classica
Bergamasca classica

Atteso da tempo, ora è sul tavolo. È lo studio che Francesco Dal Negro ha intitolato “La posta nella provincia di Bergamo. Dall’Amministrazione lombardo-veneta a quella sardo-italiana 1850-1866”.

Edito dall’Unione filatelica lombarda per i suoi centoventicinque anni, conta 208 pagine di formato “A4” ed offre riproduzioni a colori di pezzi viaggiati ma anche altre immagini, dalle normative agli ambienti (50,00 euro).

Dopo l’introduzione geografica, politica ed economica, ed una riguardante il servizio postale anch’esso travolto dalle alterne fasi risorgimentali, lo specialista si concentra sul catalogo storico-postale. Per ogni località, cominciando dal capoluogo, associa dati che riguardano l’ufficio esistente (complessivamente risultano settantasei) alle valutazioni delle bollature, valutazioni espresse a punti da Angelo Zanaria utilizzando l’impianto del catalogo Sassone. Le stime possono variare in funzione del tipo di affrancatura su cui gli annulli furono applicati.

Naturalmente, la raccolta dell’autore è alla base del lavoro, anche se non considerata sufficiente a garantire un quadro organico ed utile. “Oltre alla consultazione di testi ormai considerati classici -annota infatti- mi sono valso della collaborazione di importanti collezionisti del settore”.

“La posta nella provincia di Bergamo” (acquista)
La scheda con l’indice
I centoventicinque anni della Lombarda
           


Concorrenza/2 Così la… concorrenza
05 Ago 2017 10:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sia Fise Are sia Assopostale confermano la soddisfazione per la conclusione raggiunta con la definizione della legge. Ed ora il confronto sarà sui prezzi

Seguiva la vicenda da anni, ed ora plaude. È Fise Are, associazione che riunisce le imprese impegnate nel recapito postale e dei pacchi. Secondo essa (il cui sguardo è concentrato sull’avvenuta abolizione della riserva di Poste italiane per gli atti giudiziari e le infrazioni al Codice della strada), la legge annuale per il mercato e la concorrenza “contiene un’importante misura verso una più completa liberalizzazione del mercato postale italiano”. Gli operatori privati, quindi, saranno titolati ufficialmente a concorrere al servizio di notifica e, grazie al confronto, la Pubblica amministrazione potrà ottenere supporti più efficienti e competitivi. “È un passaggio strategico per permettere al Paese di recuperare efficienza e allinearsi agli standard” europei, ha detto il segretario nazionale Maria Laura Cantarelli.

“Un passo avanti importantissimo per la liberalizzazione”, ha aggiunto il presidente di Assopostale, Valerio Castelli. La società guidata da Matteo Del Fante perde quindi un’esclusiva che ha fruttato fino a 329 milioni (secondo Fise Are sarebbero 359) in un solo anno generando un aumento nei costi di notifica dei verbali che può raggiungere il 100% rispetto ai prezzi medi di mercato: 10,00 euro a fronte di 5,00 (per Fise Are varrebbero 12,00 e 6,00). “Risulta subito evidente come l’apertura agli operatori postali privati comporterà benefici immediati per i cittadini contribuenti e per la Pubblica amministrazione che potrà ottimizzare le spese e contestualmente ricevere un servizio efficiente e di qualità”. Rilanciando: il sodalizio, infatti, auspica che il provvedimento “possa essere il volano per far cessare anche altre riserve di legge tutt’ora vigenti in ambito postale, come ad esempio il servizio universale”.

Dal 10 settembre potranno essere spediti anche tramite altri operatori postali
Dal 10 settembre potranno essere spediti anche tramite altri operatori postali
Il commento dell’Antitrust (news precedente)
Le dichiarazioni 2014 del presidente di Fise Are, Luca Palermo
La lente su Assopostale
           




Concorrenza/1 I “ma” dell’Agcm
05 Ago 2017 01:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Soddisfazione da parte dell’Antitrust per la definizione della legge; però segnala i “passi indietro” rispetto al testo originario. In futuro meglio misure settoriali

Aspettando la formale pubblicazione in “Gazzetta ufficiale”, la legge annuale per il mercato e la concorrenza, il cui iter è stato concluso il 2 agosto con il voto al Senato, ha registrato commenti. Come quello dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Essa ha espresso “soddisfazione per l’approvazione del ddl concorrenza, soprattutto per il valore simbolico che assume l’adozione di questa legge”.

È uno strumento -ha ricordato- “previsto sin dal 2009” ma che, ora per la prima volta, “è stato utilizzato dal Legislatore. Certo non possono sottacersi i passi indietro della versione approvata rispetto al testo originario, tuttavia la direzione è quella giusta: la concorrenza è un cardine per lo sviluppo del Paese, per abbassare i prezzi, ridurre le diseguaglianze, stimolare l’innovazione e aumentare il benessere dei consumatori”.

Il travagliato iter legislativo, durato oltre due anni, “impone una riflessione sull’opportunità per il futuro”: ricorrere ad interventi più rapidi e incisivi. “Ad esempio non leggi omnibus, ma adozione di misure settoriali, volte a creare in ogni mercato un sistema di regole chiaro e trasparente, presupposto indispensabile per gli investimenti e la crescita economica”. Più o meno quanto ha detto il ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda.

Tra i cambiamenti, l’abolizione della riserva in favore di Poste italiane per quel che concerne atti giudiziari ed infrazioni al Codice della strada. Tale misura diverrà operativa il 10 settembre.

Legge per il mercato e la concorrenza: il parere dell’Agcm
Legge per il mercato e la concorrenza: il parere dell’Agcm
L’approvazione del testo ed il commento del ministro Carlo Calenda
Disservizi - I richiami Agcom a Poste italiane
           


A Torrevecchia Teatina ci si prepara
04 Ago 2017 18:56 - APPUNTAMENTI
Durante le due sere del 7 ed 8 agosto la località in provincia di Chieti ospiterà il “Festival della lettera d’amore”. Barbara Alberti vince il collegato concorso

“Gabriel, tu avevi 29 anni, io 19. Era il 1987. Ci incontrammo a un convegno di poesia sulle Alpi Marittime. Io venivo da Roma, tu da Nantes. Eri piccolo e brutto come Picasso, ma con una testa da torero”.

Inizia così l’epistola con cui la scrittrice, giornalista e sceneggiatrice Barbara Alberti ha vinto la XVII edizione del “Concorso internazionale lettera d’amore”, cui hanno partecipato mittenti in arrivo da ogni regione d’Italia e poi da Belgio, Canada e Francia. È in questo modo che ha deciso la giuria, presieduta da Vito Moretti e composta da Massimo Pamio e Massimo Pasqualone. Al secondo posto, a pari merito, figurano Michela Bresciani e Laura D’Angelo; al terzo Therry Ferrari.

La cerimonia di premiazione si terrà l’8 agosto alle 20.30 presso il parco prossimo al Museo della lettera d’amore; questo si trova a Torrevecchia Teatina (Chieti), in piazza San Rocco. Presentata da Massimiliano Elia e Kristine Rapino, la serata ospiterà Franca Minnucci: parlerà della sua ultima curatela, riguardante la raccolta delle missive di Gabriele D’Annunzio alla madre Luisa De Benedictis. Prevista l’esibizione della compagnia “Bhangra boys and girls”, comparsa in diversi film di Bollywood.

L’iniziativa rientra in un contesto più ampio, ossia la terza tappa che porta il nome di “Festival della lettera d’amore”. Il 7 alle 21 sarà valorizzato il vino “Lettera d’amore”, prodotto dalla cantina Sincarpa; seguirà il concerto del gruppo “Etra - The acoustic trio”, composto da Lorenzo Di Marcoberardino alla chitarra, Simona Capozucco alla voce, Roberto Di Marco alle percussioni.

La vincitrice, Barbara Alberti
La vincitrice, Barbara Alberti
Il bando
L’esito del 2016
           


Tre aziende fondano Assopostale
04 Ago 2017 14:35 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sail post, Globe postal service e Friend post insieme in un’associazione che si rivolge a tutti gli operatori privati muniti di autorizzazione generale o licenza individuale
Coinvolge gli operatori privati
Coinvolge gli operatori privati

Per ora sono tre, Sail post (Citypost), Globe postal service e Friend post, le ultime due specializzate soprattutto nel gestire le cartoline dei turisti. Insieme hanno fondato Assopostale, realtà “aperta a tutti gli operatori postali privati in possesso di autorizzazione generale o licenza individuale”.

Il primo interlocutore è il maggior marchio per numero di agenzie e punti attivi; i restanti sono proprietari del più grande quantitativo di cassette diffuse lungo lo Stivale ed alternative a quelle di Poste italiane.

L’associazione “si propone di fare lobbying a tutela dei diritti” rappresentati dal settore. Tra gli obiettivi “vi è il ripristino di un servizio postale tradizionale, efficiente ed al passo con l’evoluzione dei tempi, grazie alla liberalizzazione del mercato (in attuazione di una recente direttiva europea, vicenda per la quale l’Italia è sotto osservazione dall’Ue) e alla valorizzazione di tutto il territorio nazionale nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente”. Tali aziende sono presenti “in molti dei territori nei quali Poste italiane sta disinvestendo”.

Il direttivo è composto dal presidente Valterio Castelli (proveniente da Sail post), dal vicepresidente Stefano Paniconi e dal segretario generale Emanuel Bonanni (entrambi Gps).

La presenza sul web
L’attuale problema di Nexive
Le lobby alla Camera dei deputati
           


Chiusa la stagione di Pasquale Marchese
04 Ago 2017 11:04 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da mercato privati, cioè dalla struttura che segue uffici postali e filatelia, è passato a Postel in qualità di amministratore delegato. È stato sostituto da Pietro Paolo Raeli, finora responsabile per la Lombardia

Significativa novità per Poste italiane: è finita ieri l’era di Pasquale Marchese al vertice di mercato privati, dov’era dal 2008 (classe 1961, è in azienda dal 1988). È la scelta formalizzata dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante. Fino a due mesi fa era anche vice direttore generale, ma con l’ultimo organigramma, deciso dall’attuale ad, detta seconda carica era stata accantonata. Sempre da ieri è amministratore delegato di Postel, la società del gruppo che opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la Pubblica amministrazione offrendo stampa e imbustamento della corrispondenza, gestione elettronica documentale, direct marketing e commercial printing. In cima alla stessa resta l’ex presidente della capogruppo, Giovanni Ialongo, mentre quello che era l’amministratore delegato, Vincenzo Pompa, è finito a Poste, ad essere precisi quale responsabile dei progetti integrati per la funzione posta, comunicazione e logistica.

Alla guida di mercato privati, ossia la struttura che segue gli uffici distribuiti sul territorio ma anche la filatelia, vi è Pietro Paolo Raeli, finora responsabile per la Lombardia: i collezionisti l’hanno visto, ad esempio, alle inaugurazioni delle ultime “Milanofil”. Nel ruolo è stato sostituito da Giorgio Nicastro, già direttore della filiale Milano 1.

Il nuovo vertice di mercato privati è Pietro Paolo Raeli, già responsabile per la Lombardia
Il nuovo vertice di mercato privati è Pietro Paolo Raeli, già responsabile per la Lombardia
Il ruolo di Pasquale Marchese due mesi fa
           


Francobolli scontornati. Ora il kimono
04 Ago 2017 09:44 - DALL'ESTERO
Il Giappone dedica una serie di francobolli, disponibile da oggi, al tradizionale vestito. Cinque dei dieci esemplari sono sagomati

Tra le tante sagomature che i francobolli, soprattutto negli ultimi anni, hanno “subìto”, forse mancava quella a kimono. L’ha adottata il Paese che più vanta le ragioni per farlo, il Giappone ovviamente. Oggi ha dedicato dieci cartevalori autoadesive da 82 yen ciascuna alla cultura di tale indumento, il cui significato va ben oltre al ruolo di semplice vestito.

L’emissione raffigura cinque abiti, questi scontornati, e cinque donne con altrettanti costumi. Esaminandole dall’alto in basso nel foglietto, ogni coppia risale ad una fase storica precisa; richiamano i periodi Heian (794-1185), Muromachi (1336-1573), Azuchi-Momoyama (1573-1603), Edo (1603-1868) ed attuale.

Il lavoro grafico è di Nakamaru Hitomi.

Dieci francobolli per cinque epoche storiche del Giappone
Dieci francobolli per cinque epoche storiche del Giappone
Kimono e francobolli: i gioielli di Clizia Ornato…
…il vestito in carta di Chiara Patessio Montagner
           



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