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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
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Voto femminile in Francia
19 Apr 2019 00:57 - DALL'ESTERO
A settantacinque anni dal riconoscimento del diritto, arriva il francobollo. Sarà da oggi in prevendita contro 88 centesimi
Il francobollo
Il francobollo

Se in Italia il suffragio femminile venne concretizzato nel 1946, in Francia fu riconosciuto non molto tempo prima. Lo si scopre con il francobollo in prevendita da oggi (la distribuzione sarà completata il 23 aprile). È un 88 centesimi dovuto a Sarah Bougault, che ha operato attraverso una foto dell’agenzia Keystone: rappresenta le signore in fila per consegnare la propria scheda ad un tavolo di scrutatori, tutti maschi.

Fu Charles de Gaulle a sottoscrivere il provvedimento, datato 21 aprile 1944, quindi settantacinque anni fa, e reso operativo nel 1945: “Le donne sono elettrici ed eleggibili alle stesse condizioni degli uomini”, annota l’articolo 17. Esito di una lunga battaglia caratterizzata da diverse proposte accantonate, come quelle datate 1919, 1925, 1932, 1935. Solo il periodo buio del conflitto, dell’occupazione e dell’impegno antitedesco condusse la classe dirigente alla decisione: l’uguaglianza economica e politica tra i sessi.

Così Italia…
…e Danimarca
           


Torna Diabolik
18 Apr 2019 17:57 - SAN MARINO
Già citato nel 1997, il malvivente, con l’inseparabile compagna Eva Kant, figura nel foglietto per il “San Marino comics festival”
Il francobollo del 1997
Il francobollo del 1997

Il monte Titano ripropone Diabolik ed Eva Kant. Dopo il francobollo da 800 del 18 settembre 1997 (senza trascurare l’1,00 euro italiano del 23 ottobre 2009), torna dunque la coppia, questa volta nel foglietto dedicato al “San Marino comics festival”, giunto alla sesta edizione e previsto in svolgimento tra il 23 ed il 25 agosto.

La nota saga -ricordano dall’Ufficio filatelico e numismatico- è stata creata nel 1962 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. Il blocco, che comprende due francobolli da 2,00 euro ciascuno, mostra i malviventi nell’antica Repubblica, con la prima torre in una delle cartevalori e il palazzo Pubblico sullo sfondo.

L’autore del disegno è il fumettista ed illustratore Riccardo Nunziati. Attivo presso la casa editrice Astorina, ha lavorato ad esempio su sei albi dedicati ai personaggi, senza trascurare gli adattamenti per copertine, locandine, manifesti, cataloghi…

L’emissione, tirata in un massimo di settantamila unità, sarà disponibile con il 7 maggio.

Il foglietto del prossimo 7 maggio
Il foglietto del prossimo 7 maggio
L’annuncio dell’integrazione al programma
Diabolik: dieci anni fa la citazione italiana
           


Questa volta, la “Crocifissione”
18 Apr 2019 14:32 - EMISSIONI ITALIA
È il dipinto di Tintoretto che lo ricorda a mezzo millennio dalla nascita. Nel 1994, per il quarto centenario dalla morte, fu scelto il lavoro “Arianna, Venere e Bacco”
Così nel 1994
Così nel 1994

La “Crocifissione”, dipinto conservato nella Scuola grande di san Rocco a Venezia. È il soggetto scelto per ricordare con un francobollo Jacopo Robusti, più noto come il Tintoretto, nel mezzo millennio dalla nascita.

Il dentello, un “B” destinato principalmente agli invii nazionali ordinari di primo porto (costo attuale: 1,10 euro), sarà autoadesivo e stampato per seicentomila esemplari predisposti in fogli da ventotto. Incasellato nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, arriverà il 29 aprile, lo stesso giorno del foglietto a tre (ovvero con Smom e Vaticano) riguardante il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale.

A dirla tutta, non è la prima volta che l’artista viene citato dal Bel Paese. Il 31 maggio 1994 un 750 lire lo rammentò nel quarto centenario dalla nascita. In quel caso venne scelta un’altra tela, sempre conservata nella città di san Marco: “Arianna, Venere e Bacco”.

Il dipinto nel sito firmato dalla Scuola grande di san Rocco
La congiunta a tre per il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale
           


Giorgio La Pira e Fioretta Mazzei
18 Apr 2019 10:01 - LIBRI E CATALOGHI
Oltre seicento le lettere che si sono scambiati tra il 1943 ed il 1957. Edito da Polistampa il libro ed il cd che le repertoriano
Lettere di Giorgio Le Pira
Lettere di Giorgio Le Pira

Questa volta, Giorgio La Pira (1904-1977) si confronta via lettera con l’amica e collaboratrice Fioretta Mazzei (1923-1998). Le loro corrispondenze, oltre seicento missive scambiate tra il 1943 ed il 1957, sono state scelte e raccolte nel libro “Radicati nella Trinità”, organizzato in 424 pagine edite da Polistampa (25,00 euro, con il cd che propone l’epistolario completo).

Dai primi del settembre 1943 fino al 5 dicembre successivo, il futuro sindaco di Firenze, ricercato dalla polizia fascista, ripara a Fonterutoli, minuscolo borgo del Chianti, ospite della famiglia Mazzei. In quei tre mesi lui e Fioretta stabiliscono un forte sodalizio amicale e spirituale che sfocia in un carteggio avviato nel dicembre del medesimo anno, quando l’uomo si sposta nella capitale. Lì sente l’urgenza di aprire il cuore alla giovane interlocutrice, proseguendo sulla carta quel serrato dialogo stabilito in precedenza.

Il faldone, incentrato sui temi della spiritualità cristiana, con echi dell’attività romana nell’apostolato, nella Costituente, nella ricostruzione dell’associazionismo cattolico e nella politica, si prolungherà fino al 1957. Successivamente, Fioretta diverrà la sua più stretta collaboratrice, affiancando l’impegno politico-amministrativo per il capoluogo toscano all’intensa attività di sostegno ai poveri e bisognosi, e diventando ben presto una delle figure di rilievo della storia istituzionale e religiosa cittadina.

Il carteggio con Giulio Andreotti
           


C’è posta anche per chi non ha casa
18 Apr 2019 00:45 - DALL'ESTERO
L’iniziativa dell’Eire evidenzia un problema: avere un indirizzo preciso rappresenta la base per ottenere servizi, lavorare, mantenere rapporti con la famiglia

In Italia ogni ufficio anagrafe deve registrare, se necessario in una strada fittizia, coloro che non hanno tetto o fissa dimora; “può essere -precisano dalla Federazione italiana che riunisce gli organismi di settore, la Fio.Psd- un primo strumento con il quale dare riconoscimento alle persone e al loro diritto di ricevere la posta o gli atti ufficiali come una tessera sanitaria, agevolare l’identificazione della persona e della sua storia sociale”.

Su un argomento collegato, ecco quanto appena avviato in Eire. La notizia vede in primo piano l’operatore postale nazionale, An post, il quale -insieme agli enti benefici ed ai fornitori di servizi specializzati- ha lanciato “Address point”. Garantisce gratuitamente un punto di riferimento e di raccolta del corriere in favore di quanti non hanno casa o vivono in alloggi temporanei. Di fatto, il supporto fisico è costituito dall’ufficio postale scelto dall’interessato, mentre l’indirizzo viene generato on-line utilizzando ad esempio un telefono cellulare; se poi egli si sposta in un’area diversa, è possibile creare un altro recapito, collegato ad un ufficio postale vicino alla nuova posizione. Dagli appuntamenti medici alle informazioni di servizio o al contatto con la famiglia, avere un indirizzo sicuro -viene ricordato- può sembrare una cosa da poco, ma porta enormi benefici ai senzatetto.

La consigliera delegata di An post retail Debbie Byrne con l’ex senzatetto ed ora volontaria Tara McNeill presso le Poste centrali di Dublino per il lancio del progetto
La consigliera delegata di An post retail Debbie Byrne con l’ex senzatetto ed ora volontaria Tara McNeill presso le Poste centrali di Dublino per il lancio del progetto
L’elenco delle vie fittizie in Italia
“Address point”: la scheda…
…e il video (entrambi in inglese)
           




Congiunta a tre: così il Bel Paese
17 Apr 2019 18:02 - EMISSIONI ITALIA
Esattamente come per lo Smom, il tributo si compone di un foglietto contenente sei francobolli, nel caso specifico dei “B”
Palazzetto Raguzzini, sede della struttura
Palazzetto Raguzzini, sede della struttura

Non si può ancora vederlo, ma di fatto sarà come l’analogo foglietto melitense: è il blocco che l’Italia, il 29 aprile, dedicherà al Comando carabinieri tutela patrimonio culturale nel mezzo secolo dalla fondazione. Naturalmente è quello della congiunta con Smom e Vaticano.

Inserito nel percorso “Il senso civico”, risulta autoadesivo, dovuto a Maria Carmela Perrini e tirato in trecentomila pezzi. Ognuno contiene sei francobolli “B” diversi, utili per gli invii ordinari nazionali di primo porto e dal costo di 1,10 euro. I primi cinque richiamano altrettante opere trafugate e ritrovate dall’Arma. Sono: “Ritratto di gentildonna” o “La muta” di Raffaello Sanzio, conservato nella Galleria nazionale delle Marche presso palazzo Ducale ad Urbino; “Foglio di salterio”, Archivio provinciale Ara coeli di Roma; “Il giardiniere” o “Ritratto di giovane contadino” di Vincent van Gogh, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma; “Volto d’avorio”, arte romana del I secolo dopo Cristo, Museo nazionale romano - palazzo Massimo di Roma; “Sacra famiglia con una santa” di Andrea Mantegna, Museo di Castelvecchio a Verona. Il sesto dentello propone palazzetto Raguzzini, ovvero la sede storica della specialità, in piazza Sant’Ignazio 152, sempre nella capitale.

Sul bordo di sinistra è riprodotto il dipinto del Caravaggio “La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi”: si trovava nell’oratorio della Compagnia di san Lorenzo a Palermo ma, dopo il furto avvenuto nel 1969, non è stato ritrovato mai. Si aggiunge il logo della struttura festeggiata.

Il foglietto nella versione dello Smom
           


Rimediare alla pubblicità
17 Apr 2019 16:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Chiusa con precisi impegni di Poste italiane la pratica davanti all’Antitrust riguardante la campagna “Buoni e libretti - Buono a sapersi”

Gli impegni sono idonei a rimuovere i possibili profili di illegittimità della condotta. È la decisione con cui l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, coinvolgendo l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in quanto il messaggio era stato divulgato tramite televisione e stampa, ha chiuso la procedura riguardante una pubblicità ritenuta ingannevole. Procedura aperta su segnalazione di Altroconsumo e Centro tutela consumatori utenti.

Il problema è stato riscontrato l’anno scorso nell’ambito della campagna denominata “Buoni e libretti - Buono a sapersi”, volta a promuovere i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postali emessi da Cassa depositi e prestiti; riguarda alcune affermazioni sul rendimento effettivo degli importi investiti e sulla conservazione del capitale, in assenza di indicazioni inerenti ai possibili effetti degli oneri fiscali.

Durante il procedimento con l’Antitrust, Poste italiane si è obbligata a contattare tutti coloro che hanno effettuato la sottoscrizione tra il 6 luglio e l’8 ottobre 2018 (giorno in cui è stato comunicato l’atto di avvio del procedimento) aventi un saldo superiore a 5mila euro alla data dello stesso 8 ottobre. Il contenuto della nota riguarda la neutralizzazione dell’imposta di bollo e della ritenuta fiscale. Gli interessati potranno disinvestire entro il prossimo 30 giugno senza subire gli eventuali effetti negativi di tale scelta. Insomma, l’azienda “assicura, a coloro che avessero ritenuto sulla base dei «claim» della campagna pubblicitaria in esame che il rendimento sarebbe stato garantito o che il capitale investito non avrebbe subito diminuzioni alla chiusura del rapporto, l’attuazione di tali «promesse» pubblicitarie, attraverso la sterilizzazione degli effetti fiscali”.

Poste italiane si è impegnata con i risparmiatori che hanno aderito alla campagna “Buoni e libretti - Buono a sapersi”
Poste italiane si è impegnata con i risparmiatori che hanno aderito alla campagna “Buoni e libretti - Buono a sapersi”
Nel luglio scorso la contestazione
           




Cornello, al via un nuovo laboratorio
17 Apr 2019 11:01 - APPUNTAMENTI
Propone ai visitatori di confrontarsi con la mail art. Intanto, prosegue “Faccia da francobollo”. Le aperture durante le prossime festività

Nuovo laboratorio al Museo dei Tasso e della storia postale. Si svilupperà dal 19 aprile al 12 maggio, intitolato “Mail art: trasformiamo la posta in arte”. Ovvero: la posta diventa un’opera d’arte con carta, forbici, colori e tanta fantasia.

Prende spunto -spiegano dalla sede, dove si svolgerà l’esperienza- dal movimento che utilizza il corriere per creare opere d’arte e contemporaneamente realizzare una corrispondenza. L’espressività, quindi, può passare attraverso la busta o comunque il supporto: sarà lo strumento con cui i partecipanti si confronteranno. È ammessa qualsiasi tecnica, senza limiti di dimensioni se non quelle “postabili”. Condizione imprescindibile, però, è che le opere vengano spedite davvero. Per questo partecipare costa 2,10 euro (1,00 per il materiale fornito e 1,10 per la carta valore necessaria all’invio).

Nel frattempo, continua l’altra esperienza, “Facce da francobollo”: nella prima sala della struttura vi è un grande plico, l’invito è fotografarsi; il resto verrà da sé!

Il Museo (e-mail info@museodeitasso.com) si trova in via Cornello 22 a Camerata Cornello (Bergamo). È aperto da mercoledì a domenica nelle fasce temporali 10-12 e 14-18; lo sarà, con gli stessi orari, anche a Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile e l’1 maggio.

Confrontarsi con l’arte postale
Confrontarsi con l’arte postale
“Facce da francobollo”: la proposta…
…e le segnalazioni
           


Allodola e aquila reale
17 Apr 2019 01:22 - DALL'ESTERO
I due uccelli “adottati” dalla Romania e trasformati in altrettanti francobolli per il contributo nazionale all’attuale percorso PostEurop

Sempre aspettando, perlomeno, la comparsa nel programma italiano della voce, le emissioni PostEurop continuano ad arrivare. Il 12 aprile è stata la volta della Romania che, al solito, declina la serie base in troppe alternative.

Consta di due francobolli, nominali da 1,80 e 19,00 lei, proposti in fogli da trentadue o sei uguali, da due serie (in doppia versione) nonché nel foglietto non dentellato con una. I soggetti rappresentano l’allodola e l’aquila reale; autore: George Ursachi.

Il primo è un uccello canoro ampiamente diffuso nel Paese, essendo presente da aprile fino all’inizio dell’autunno; preferisce la steppa o gli habitat semplici con una vegetazione erbacea abbondante: non a caso, spesso si incontra nelle aree agricole. L’altro è uno dei rapaci più famosi al mondo, con un’apertura alare tra i 190 ed i 225 centimetri; è menzionato in molte leggende e storie popolari, raccolte da Simion Florea Marian e pubblicate nel 1883.

Una selezione del materiale approntato dalla Romania per la serie PostEurop
Una selezione del materiale approntato dalla Romania per la serie PostEurop
Tra le citazioni precedenti, Eire…
...Islanda...
...Guernsey
           




In arrivo Comando carabinieri e Leonardo
16 Apr 2019 21:19 - VATICANO
Vaticano - Le due emissioni previste per il 29 aprile, in modo da allinearsi -per il primo titolo- alla congiunta con Italia e Smom

Come ragionevolezza suggeriva, l’emissione congiunta tra Italia, Smom e Vaticano per il mezzo secolo del Comando carabinieri tutela patrimonio culturale arriverà il 29 aprile. Oggi anche l’ultimo partner l’ha confermato, perlomeno indirettamente.

Lo stesso giorno, sempre in piazza San Pietro, debutterà pure l’omaggio per Leonardo da Vinci, messo in cantiere a cinque secoli dalla morte.

In entrambi i casi sono ancora sconosciuti tutti i dettagli.

I due annulli per le buste del primo giorno
I due annulli per le buste del primo giorno
Comando carabinieri, le conferme d’Italia…
…e Smom
           


Compleanno dentellato per Nilla Pizzi
16 Apr 2019 15:40 - EMISSIONI ITALIA
La star di Sanremo avrebbe compiuto oggi cent’anni. L’annullo collegato al francobollo in uso nel paese natale, Sant’Agata Bolognese (Bologna)

Niente bouquet o volatili per il francobollo dedicato alla cantante (fu anche attrice) Nilla Pizzi. Ma si sapeva. Così, per l’interprete ad esempio di “Grazie dei fiori”, “Vola colomba”, “Papaveri e papere” resta, lavorata da Tiziana Trinca, una fotografia incastonata nel disco in vinile. Esattamente come fu, il 10 febbraio 2018, per Mia Martini e Domenico Modugno. D’altro canto, la serie è la stessa, “Le eccellenze italiane dello spettacolo”.

Il nuovo esemplare ha debuttato oggi, quando la protagonista avrebbe festeggiato il secolo dalla nascita (in realtà, è morta il 12 marzo 2011). Si tratta di un “B”, utilizzabile con gli invii ordinari di primo porto nazionali, ora dal costo di 1,10 euro. Autoadesivo, conta su due milioni e cinquecentomila unità in confezioni da quarantacinque. L’annullo associato si trova all’ufficio postale del paese di origine, Sant’Agata Bolognese (Bologna).

Adionilla -questo il suo vero nome- fin dalla prima giovinezza desidera ardentemente diventare una persona di spettacolo e ci riesce, ricordano nel bollettino illustrativo i nipoti Bruno, Franco, Giampaolo, Stefano e Maura. Dapprima del tutto occasionalmente, poi con un ritmo sempre più serrato e continuo, viene chiamata a cantare in feste e serate di vario genere, nonché in spettacoli per i militari. La svolta è nel 1943, quando ottiene il suo primo contratto radiofonico. Poi entra a far parte dell’orchestra di Cinico Angelini, quindi Sanremo ed i successi…

Francobollo ed annullo per il centenario
Francobollo ed annullo per il centenario
L’anticipazione
Della stessa serie, gli omaggi a Mia Marini e Domenico Modugno
           




Dal 27 al 28 marzo sarà “Milanofil”
16 Apr 2019 10:51 - APPUNTAMENTI
La programmazione con grande anticipo, quasi un anno. Intanto, l’agenda di “Vaccari news” contempla due appuntamenti pasquali, a Melegnano (Milano) e Trapani
“Milanofil”, annunciata la data
“Milanofil”, annunciata la data

Significativo sforzo di programmazione (quasi con un anno di anticipo!) da parte di Poste italiane: l’edizione 2020 di “Milanofil” si svolgerà dal 27 al 28 marzo, sempre a Superstudio, in via Tortona 27. Un’informazione utilissima anche per coloro che desiderano organizzare in quel periodo eventi, così da non sovrapporsi.

Naturalmente, non è l’unica notizia della settimana in materia di appuntamenti. I prossimi segnalati a “Vaccari news” sono due, entrambi ad ingresso libero.

Uno si svolgerà il 18 aprile a Melegnano (Milano). È la 48ª mostra filatelico numismatica, realizzata in occasione della “456ª Fiera del perdono”. Si tratta di una rassegna voluta dal sodalizio che riunisce gli appassionati locali. Collocata presso la palazzina delle Associazioni, nel piazzale omonimo, sarà aperta dalle ore 9 alle 19 volendo ricordare il novantesimo anniversario del monumento ai Caduti.

In attività pure il Circolo filatelico numismatico “Nino Rinaudo”. Palazzo Cavarretta, in via Torrearsa 47 a Trapani, dal 19 al 20 del mese ospiterà “Pasqua 2019”, percorso dedicato a storia postale, tematiche, immagini devozionali, documenti, cartoline di vario genere. Potrà essere raggiunto nella fascia temporale 10-20.

Aggiornamento del 25 febbraio 2020: causa coronavirus, “Milanofil” non si svolgerà il 27-28 marzo; per ora ignota la nuova data.

Questa settimana mostre a Melegnano (Milano) e Trapani
Questa settimana mostre a Melegnano (Milano) e Trapani
L’esito delle gare al salone 2019 di Poste italiane
Gli annulli impiegati ora nella località lombarda…
…e nella città sicula
           


La conquista del Messico
16 Apr 2019 01:06 - DALL'ESTERO
Mezzo millennio dopo, la Spagna celebra Hermán Cortés, tra i personaggi che permisero a Madrid di ottenere un impero oltre l’Atlantico
A cinque secoli
A cinque secoli

Letta oggi la sua biografia, rappresenta un personaggio controverso, figlio del suo tempo. Al centro della notizia c’è Hermán Cortés, vissuto dal 1485 al 1547 e ricordato fra i protagonisti della sanguinaria espansione di Spagna nel Nuovo continente. Se in un primo momento -annota ad esempio Tzvetan Todorov nel saggio “La conquista dell’America”- “egli si preoccupa solo di rovesciare gli idoli e di distruggere i templi, poco dopo la conquista lo vediamo interessarsi alla loro conservazione come testimonianza della cultura azteca”.

Il condottiero -e non è la prima volta- verrà ricordato da Madrid attraverso un francobollo, in questo caso autoadesivo; sarà disponibile dal 22 aprile in cambio di 1,50 euro, attuale importo equivalente alla tariffa “C”, utile per i traffici ordinari extraeuropei di primo scaglione.

Il dentello lo rammenta a mezzo millennio dal suo arrivo nel futuro Messico. È il 14 marzo 1519, ad esempio, quando la spedizione giunge a contatto con i maya che, secondo la leggenda, vedendolo sul cavallo e avendo notato la superiorità tecnica, decidono di ritirarsi. Il 22 aprile fonda la città di Veracruz. A novembre incontra l’imperatore Montezuma, che lo riceve come se fosse un messaggero divino.

Nella vignetta il profilo del personaggio è associato ad un’opera più tarda di Carl Nebel, riguardante la piazza della stessa Veracruz.

Il personaggio visto da Madrid, il 15 giugno 1948 e il 19 ottobre 2001
Il personaggio visto da Madrid, il 15 giugno 1948 e il 19 ottobre 2001
Il Messico in cronaca, Emiliano Zapata
Le abbreviazioni spagnole nelle cartevalori: la guida
           




L’incendio a Notre-Dame
15 Apr 2019 21:15 - DALL'ESTERO
Il mondo guarda Parigi, dove sta bruciando uno dei più importanti simboli cittadini, la cattedrale. Nel 2013 la festa dentellata per gli otto secoli e mezzo. E poi...
Ad otto secoli…
Ad otto secoli…

È ancora presto per trarre delle conclusioni. L’incendio che a Parigi sta distruggendo (il tetto già è collassato) la cattedrale di Notre-Dame pare sia dovuto al cantiere di ristrutturazione in corso.

Fra i diversi francobolli che la Francia ha dedicato al complesso, insieme simbolo religioso, storico e turistico della metropoli, quelli raccolti in foglietto del 19 gennaio 2013. Volevano ricordarlo ad otto secoli e mezzo dalla fondazione.

Le cartevalori contenute, da 1,05 e 1,55 euro, puntano alle vetrate. Esattamente come il lettera “verde” (70 centesimi) del 26 novembre 2016 compreso nel libretto “Struttura e luce”, oppure lo 0,60 franchi del 23 maggio 1964, emesso nell’ottocentesimo anniversario: i filatelisti lo conoscono anche per essere stato tra i primi esemplari inseriti nella popolare collezione dedicata all’arte nazionale.

Il dentello del 6 settembre 2013, parte della serie dedicata al Gotico, propone invece il gruppo statuario con il matrimonio della Vergine. Anche in questo caso manca il nominale, sostituito dall’indicazione per la lettera prioritaria contenuta nei venti grammi di peso, che allora necessitò di 63 centesimi.

La costruzione nella sua interezza figura nel foglietto datato 4 novembre 2010; appartiene al percorso riguardante le capitali europee e quella volta toccò, con quattro tagli da 58 cent, alla Ville Lumière. Per la facciata occorre rivolgersi al blocco “Francia da vedere”, risalente al 18 settembre 2004: campeggia in uno dei dieci valori da 50. E non è finita…

…ed otto secoli e mezzo dalla fondazione
…ed otto secoli e mezzo dalla fondazione
I dettagli: sul blocco del 2013…
…sulla serie “Struttura e luce”…
…su quella per l’arte gotica
           


“Preghiera azione sacrifizio”
15 Apr 2019 20:42 - EMISSIONI ITALIA
È il motto del Circolo san Pietro: compare nel francobollo italiano che verrà dedicato alla struttura nel centocinquantesimo anniversario dalla sua fondazione
Da un secolo e mezzo
Da un secolo e mezzo

Nuova tappa della serie “Il senso civico”: ricorda il secolo e mezzo trascorso dalla fondazione del Circolo san Pietro. Venne creato a Roma nel 1869 per iniziativa di un gruppo di giovani dell’alta borghesia e delle nobili famiglie cittadine, “che volevano dimostrare al mondo la fedeltà al pontefice e difenderlo dagli attacchi anticlericali in quel difficile momento della storia del Papato”. Oggi le cose sono cambiate e si occupa, fra l’altro, di assistere i bisognosi, come ricorda lo slogan presente nel francobollo atteso per il 28 aprile: “Al servizio degli ultimi”. La vignetta, dovuta a Fabio Abbati, si completa con il logo della struttura, in cui campeggia il motto “Preghiera azione sacrifizio”.

Dal punto di vista tecnico sarà un “B”, quindi utile per spedire lettere ordinarie di primo porto all’interno del Paese pagando 1,10 euro. Risulterà autoadesivo, in fogli da quarantacinque e tiratura da due milioni e mezzo.

Il giro di boa verrà rammentato pure dal Vaticano, ma non si tratta di una congiunta.

Il sito di riferimento
La volontà celebrativa vaticana
           




Pericolo scomparsa
15 Apr 2019 16:12 - DALL'ESTERO
Protagonisti dell’emissione PostEurop firmata dall’Eire e giunta agli sportelli l’11 aprile sono la sterna di Dougall ed il piviere dorato

La sterna di Dougall, dalle ali sottili, una lunga coda biforcuta ed un becco appuntito; il piviere dorato, in parte color bruno ed in parte nero, un becco corto e la caratteristica posizione eretta. Sono i due uccelli, entrambi nelle liste a rischio scomparsa, scelti dall’Eire per caratterizzare il proprio contributo all’emissione PostEurop 2019.

Sono stati emessi l’11 aprile e non hanno valore dichiarato, sostituito dalle lettere “N” e “W” a indicare, rispettivamente, il primo porto ordinario fino ai cento grammi per il Paese e per il resto del pianeta, oneri che dal 25 febbraio richiedono 1,00 e 1,70 euro. Artefici: l’illustratore Killian Mullarney e l’agenzia Design Hq.

L’attuale giro continentale -è il commento giunto da Dublino- riconosce al pubblico e in particolare agli amanti dei volatili la possibilità di apprezzare la diversità di quanto presente nell’area, ricordando il ruolo che queste creature svolgono nell’ambiente. Un’iniziativa rilevante nel momento in cui il mondo affronta molte sfide ecologiche, soprattutto per proteggere e preservare la fauna selvatica.

A rischio: sono la sterna di Dougall ed il piviere dorato
A rischio: sono la sterna di Dougall ed il piviere dorato
Anche l’Islanda punta alle specie in pericolo
Tra le altre serie, quelle di Guernsey…
…e Vaticano
           


Tra Sei e Settecento. A Roma
15 Apr 2019 11:11 - APPUNTAMENTI
Ora più ampio di 750 metri quadrati il percorso pubblico di palazzo Barberini, permettendo di aggiungere 78 opere. Ad esempio…
Ampliato l’allestimento
Ampliato l’allestimento

Un nuovo allestimento si aggiunge al piano nobile di palazzo Barberini, quindi alle Gallerie nazionali di arte antica a Roma. Sviluppato su 750 metri quadrati organizzati in dieci sale, è stato ricavato dalla zona lasciata libera dal ministero alla Difesa; propone 78 opere che puntano soprattutto al Seicento napoletano ed al Settecento con i ritratti, le vedute, i pittori del grand tour e i dipinti appartenenti alla donazione, avvenuta nel 1998, di Fabrizio e Fiammetta Lemme. È l’occasione -precisano dalla sede- “per scoprire o riscoprire capolavori che non si vedevano da tempo”, recentemente restaurati o esposti di rado. Alcune sale saranno oggetto di un avvicendamento semestrale, al fine di proporre più tesori.

Non mancano i richiami postali, a cominciare dal “Busto di papa Clemente X Altieri”, realizzato da Gian Lorenzo Bernini tra il 1676 ed il 1680. Il marmo fu consegnato dopo la morte del pontefice (1676), forse non perfettamente finito; era stato concepito per essere collocato in una nicchia, come se il protagonista si affacciasse da un balcone a salutare i presenti. Raffigura il momento della benedizione apostolica, ma nella mano sinistra tiene quella che appare essere una supplica.

Più classico è il “Ritratto del conte Niccolò Soderini”, sottoscritto e datato 1765 da Pompeo Batoni. Rappresenta il console del Granducato di Toscana nella Città Eterna, un appassionato collezionista d’arte. Qui posa compiaciuto secondo l’iconografia ufficiale, in piedi accanto al prezioso scrittoio, con le carte affastellate, mentre l’orologio ha battuto già l’una di notte, a rimarcare l’alacre attività del personaggio.

Dello stesso autore, ma di un anno successivo, è il “Ritratto di Abbondio Rezzonico”. Celebra la nomina del giovane principe, nipote di papa Clemente XIII, a senatore di Roma (1766), la più alta magistratura del governo capitolino, con potere di vita e di morte nell’amministrazione della giustizia. Mostra gli sfarzosi abiti di rito, in una loggia immaginaria aperta sulla vista del Campidoglio, sua residenza ufficiale, circondato dai simboli del potere. In primo piano, la spada e il fascio littorio della giustizia, regolata dall’equità (la bilancia) e temperata dalla clemenza (la palma d’olivo); in mano ha lo scettro d’avorio che contraddistingue la sua carica, mentre alle spalle, quasi nume tutelare, veglia la statua della dea Roma. Sul tavolo, la lettera che funge da probabile dedica.

Va aggiunto il “Ritratto di sir Robert Clive”, dovuto ad Anton von Maron. Destinato al potente governatore del Bengala, aggiunge non solo un generico gusto dell’esotico, in quel momento di moda, ma anche un’ambientazione a tutti gli effetti orientale, pur essendo annotato, curiosamente, “Roma 1766”.

Tra le iniziative collaterali previste, le visite animate ai capolavori dell’ala sud per i bambini tra i cinque e i dodici anni e le loro famiglie, possibili tutte le domeniche alle ore 11.30 fino al 30 giugno (1 maggio compreso). Inoltre, il 27 aprile e l’11 maggio alle 16.30, alcune delle opere saranno oggetto dell’iniziativa “Museo adagio”, un progetto di “slow art” per vivere l’arte con lentezza, contemplazione e condivisione.

Le opere citate: “Busto di papa Clemente X Altieri” (di Gian Lorenzo Bernini), “Ritratto del conte Niccolò Soderini” e “Ritratto di Abbondio Rezzonico” (entrambi dovuti a Pompeo Batoni), “Ritratto di sir Robert Clive” (firmato da Anton von Maron)
Le opere citate: “Busto di papa Clemente X Altieri” (di Gian Lorenzo Bernini), “Ritratto del conte Niccolò Soderini” e “Ritratto di Abbondio Rezzonico” (entrambi dovuti a Pompeo Batoni), “Ritratto di sir Robert Clive” (firmato da Anton von Maron)
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A pensarci è l’Algeria
15 Apr 2019 01:21 - DALL'ESTERO
Cent’anni dopo l’imboscata mortale, il Paese nordafricano ricorda il rivoluzionario messicano Emiliano Zapata con un francobollo da 25,00 dinari
Emiliano Zapata
Emiliano Zapata

In presunta assenza del Messico (il quale -a dirla tutta- per la comunicazione specializzata non brilla certo nella tempestività), curiosamente ci pensa l’Algeria, in questo momento sotto l’attenzione planetaria per la fase del dopo Abdelaziz Bouteflika. Il 10 aprile (a cento anni precisi dall’uccisione) come prevendita e dal 13 in distribuzione generale ha reso disponibile un francobollo dedicato al capo rivoluzionario centramericano Emiliano Zapata.

Egli si fece notare con il 1910, ricordano dagli sportelli postali nordafricani. Cioè da quando raggiunse il movimento di Francisco Madero; difendeva la classe media contro il dittatore Porfirio Díaz con l’obiettivo di ottenere la restituzione delle terre ed una vera riforma agraria. Cadde quarantenne in un’imboscata a Chinameca, ma la fama permase, soprattutto nel Sud del Paese. Ancora nel 1990, il suo nome venne impiegato al fine di coagulare i difensori per i diritti degli indigeni abitanti nel Chiapas.

Il dentello, nominale da 25,00 dinari, è dovuto a Tayeb Laidi. Offre il primo piano e la figura intera del personaggio.

Karl Marx nei francobolli recenti
           


L’Europa Occidentale si rinnova
14 Apr 2019 01:20 - LIBRI E CATALOGHI
Dall’Unificato i cinque volumi che catalogano l’area e la stimano dal punto di vista economico. Le valutazioni di mercato secondo la casa editrice
Confermata la linea
Confermata la linea

L’Unificato ha confermato la propria immagine dell’Europa Occidentale, nel senso che i nuovi cataloghi targati 2019/2020 hanno la medesima organizzazione di quelli usciti nel settembre 2016. In più accolgono le ultime novità, mentre il prezzo è rimasto lo stesso, 37,00 euro a volume.

Sono cinque: il primo (in 488 pagine con immagini a colori) offre Andorra Francese e Spagnola, Austria, Belgio, Cipro, Danimarca (con Faeroer e Groenlandia), Finlandia (con Aland); il secondo (464) considera Francia, Gibilterra, Regno Unito (con Guernsey, Alderney, Jersey, Man); il terzo (256) affronta l’intera Germania; il quarto (456) propone Eire, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Nazioni Unite, Norvegia; l’ultimo (496) si concentra su Paesi Bassi, Portogallo (con Azzorre e Madera), Spagna, Svezia, Svizzera.

È l’occasione per dare un’occhiata alle stime economiche. In linea generale -spiegano dall’azienda- “gli andamenti delle quotazioni sono caratterizzati da un discreto ottimismo per le emissioni fino al 1900-1920 circa”. Ciò vale in particolare per la Francia, per molte delle produzioni cantonali e per le prime federali di Svizzera, per alcuni valori d’Islanda e di Paesi Bassi, per numerose serie di Finlandia e fra gli Antichi Stati Tedeschi. Buon interesse anche con l’Austria di Francesco Giuseppe, così come con alcuni rari tagli di Spagna. Negativi, invece, il periodo vittoriano del Regno Unito e la Norvegia.

Parlando della fase successiva fino al 1990, quasi tutta l’area risulta penalizzata; tra le eccezioni, la Francia per molti dei non emessi, alcune serie dei pacchi, i foglietti non dentellati (questi anche di Monaco).

Quanto all’ultimo lasso temporale, si segnalano positivamente Finlandia, Francia, Groenlandia, Nazioni Unite, Norvegia, Regno Unito. I motivi? “La quasi totale mancanza sul mercato di stock ed accumuli, gli alti valori facciali, le politiche distributive”.

Cinque i volumi con cui è organizzata la parte occidentale del Vecchio continente
Cinque i volumi con cui è organizzata la parte occidentale del Vecchio continente
Unificato - Europa, il tomo 1 (acquista)
La scheda
I titoli della casa editrice
           




Amatrice/2 La figura di Giovanni Minozzi
13 Apr 2019 11:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dopo la Grande guerra, il presbitero trasformò l’ex chiesa di san Fortunato in orfanotrofio. Solo successivamente sarebbe diventato l’ufficio postale. Il francobollo del 19 ottobre 2009
Il francobollo del 2009
Il francobollo del 2009

Una curiosa vicenda collega lo scomparso immobile di via Madonna della Porta 73 ad Amatrice (Rieti), dove al momento del terremoto del 24 agosto 2016 aveva sede l’ufficio postale (news precedente), con un francobollo. Viene raccontata a “Vaccari news” da Emma Moriconi (suo è il libro, in due edizioni, “Amatrice. Dolce amara terra mia”). Permettendo di riscoprire il 60 centesimi emesso il 19 ottobre 2009. Riguarda l’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia: in primo piano raffigura i padri Giovanni Minozzi e Giovanni Semeria.

La frazione di Preta ha dato i natali al primo personaggio, il cui ricordo è ancora vivo. Il parco cittadino, ad esempio, dove ora sono allocati i servizi principali, porta il suo nome. Durante la Grande guerra egli partì come cappellano militare in sostegno -spirituale e non solo- dei combattenti. Fu lui a creare dal nulla le case del soldato, a realizzare le cappelline cominciando dalla zona di Calalzo, nel Cadore, in territori impervi e vicini al fronte. Grazie al suo operato, i soldati poterono trovare il conforto di un focolare, libri da leggere, luoghi ove incontrarsi e trascorrere qualche ora. Costruì gli orfanotrofi per i figli di chi non tornò; il primo ad Amatrice, nei locali di quella che fu la chiesa di san Fortunato. Poi l’edificio divenne insufficiente per accoglierli tutti, così si preoccupò di realizzare due differenti strutture: una per i maschi (completa di scuole, laboratori artigianali del ferro, del legno, copisteria, cucine, lavatoi, orti, porcilaia e quant’altro, con una chiesa -intitolata a santa Maria Assunta- e un cinema teatro), situata su quello che oggi, guarda caso, si chiama viale Don Minozzi. L’altra, per le bimbe, eretta -si dice- sui resti di un antico castello, nei pressi della chiesa del santissimo Crocifisso; adesso resta solo un pezzo della parete destra che presenta ancora un affresco del Giarrizzo, velinato per evitarne l’ulteriore deterioramento (fine).

Il parco che porta il nome di padre Giovanni Minozzi
Il parco che porta il nome di padre Giovanni Minozzi
La carta valore: i dettagli
L’ufficio postale distrutto (news precedente)
           


Amatrice/1 Prima dell’ufficio postale
13 Apr 2019 01:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Fino al terremoto del 24 agosto 2016, chi doveva spedire una raccomandata si recava in una ex chiesa, costruita antecedentemente al 1490. Ora rimangono soltanto alcune pietre
Il prefabbricato
Il prefabbricato

Il decimo anniversario trascorso dal terremoto dell’Aquila, registrato settimana scorsa, ha permesso di fare il punto sulla situazione e su quanto ancora resta da fare affinché la zona torni ad una vera normalità.

Ma le aree accomunate dallo stesso destino non sono poche. Come Amatrice (Rieti), colpita dalla scossa fatale il 24 agosto 2016 e di cui praticamente non rimane più nulla. Fra le storie rimaste nelle macerie ora asportate, una echeggia di lettere e vaglia.

Riguarda l’immobile di proprietà privata che alloggiava l’ufficio di Poste italiane; era collocato nel centro storico, in via Madonna della Porta 73. Venne costruito -spiegano dal Comune- prima del 1490 come chiesa intitolata a san Fortunato; poi divenne un luogo di accoglienza rivolto agli orfani del Primo conflitto mondiale. Infine, dal 2009, fu il punto di riferimento cittadino per l’azienda ora diretta da Matteo Del Fante.

Nei secoli, lo stabile subì molte modifiche per essere adattato ai diversi scopi, ma conservò le caratteristiche architettoniche della sua epoca, fra cui il portale ogivale. Questo fino al sisma. Ora non c’è più, salvo alcune pietre, in particolare quelle dell’ingresso, accantonate per un futuro.

Due giorni dopo la scossa, “insieme a Rita Polzella, eravamo già operativi in un camper”, racconta su “Poste news” il direttore dell’ufficio Stefano Rauco. “Abbiamo garantito i clienti che avevano perso i buoni e i libretti sotto le macerie. Il primo settembre abbiamo assicurato il pagamento delle pensioni”. “Il portalettere Marco Gloria è stato uno dei primi a intervenire, nella notte del terremoto, per liberare le persone dai crolli. Aveva consegnato la corrispondenza nei giorni precedenti, sapeva quali case erano abitate e ha contribuito a indirizzare le ricerche della Protezione civile”.

Ora chi deve spedire raccomandate o effettuare pagamenti deve recarsi in piazza Brigata Julia snc: gli sportelli, collocati con altri servizi in luogo sicuro, sono ospitati in un prefabbricato della Tecnifor (continua).

L’ex chiesa di san Fortunato, poi ufficio postale, come si presentava prima e dopo le scosse del 24 agosto 2016 (foto: Comune e Emma Moriconi)
L’ex chiesa di san Fortunato, poi ufficio postale, come si presentava prima e dopo le scosse del 24 agosto 2016 (foto: Comune e Emma Moriconi)
L’Aquila, gli annulli del decimo anniversario
Amatrice (Rieti) - La registrazione delle scosse assassine
La scheda sull’immobile
           




Una “miniera della memoria”
12 Apr 2019 19:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Così, dalla Fondazione trentina “Alcide De Gasperi”, commentano la digitalizzazione in corso. On-line già 1.300 corrispondenze riguardanti lo statista
Si completerà nel 2021
Si completerà nel 2021

Un progetto “finalizzato a raccogliere e rendere disponibile al pubblico la grande mole della corrispondenza intrattenuta da Alcide De Gasperi con grandi protagonisti della politica nazionale ed internazionale, uomini di chiesa, amici, conoscenti e semplici cittadini”. Un “corpus” stimabile per difetto in non meno di cinquemila documenti (fra cui biglietti, cartoline e telegrammi), parte dei quali ancora inediti se non addirittura sconosciuti agli storici. È l’edizione digitale dell’epistolario che fu di Alcide De Gasperi, nella quale convivono le immagini degli originali associate alle trascrizioni.

Grazie alla Fondazione trentina dedicata al personaggio, per ora sono consultabili le prime 1.300 lettere, provenienti da 106 archivi di 9 Paesi. Si prevede di concludere l’opera nel 2021.

Tale corrispondenza -ha detto il presidente della medesima struttura, Giuseppe Tognon- “è un monumento alla vita del popolo italiano, perché coglierlo dal cuore del governo significa averlo in mano. I dati materiali non dicono però tutto. Ciò che appare ai ricercatori è qualche cosa di più importante: è una prospettiva storica densa di fatti e di personaggi, insomma è un film dell’Italia che siamo stati e forse anche una prospettiva per l’Italia che vorremmo essere o che credo dovremmo ritornare ad essere”.

L’uomo -viene ricordato- “visse, combatté e governò innanzitutto scrivendo: per la sua generazione la parola era vita e tutta la politica era al servizio di una comunicazione fondata su dati di realtà e su sentimenti profondi di partecipazione”. A leggerle, le missive narrano le battaglie di un giovane cattolico di montagna, italiano nell’Impero degli Asburgo, fino alla determinazione di uno dei padri fondatori dell’Europa unita, sopravvissuto alle tragedie di due Guerre mondiali e all’età dei totalitarismi. Insomma, si scopre una “miniera della memoria”.

Fra il materiale già schedato, un biglietto scritto da Alcide De Gasperi a Benedetto Croce, proveniente dall’archivio della Fondazione biblioteca di Napoli intitolata al filosofo
Fra il materiale già schedato, un biglietto scritto da Alcide De Gasperi a Benedetto Croce, proveniente dall’archivio della Fondazione biblioteca di Napoli intitolata al filosofo
Il sito di riferimento
Parallelo: il progetto per Alessandro Manzoni
           


Le nuove condizioni di Sda
12 Apr 2019 15:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Supplemento di 25 centesimi per ogni lettera di vettura da compilare. A meno che il cliente non trasmetta i dati autonomamente, impiegando il portale della società

Pacchi, aggiornamenti anche da Sda. Nel 2018 il gruppo Poste italiane “ha superato un importante record”: 125 milioni di colli gestiti e consegnati, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente, “una concreta testimonianza della fiducia crescente dei nostri clienti”. L’obiettivo aziendale è offrire, “ogni giorno, un servizio di distribuzione efficace” per supportare il mittente “con standard di qualità sempre più elevati”.

È quanto annunciano dalla società, che negli ultimi anni ha subìto fasi altalenanti, ora meglio equilibrate grazie al boom del commercio elettronico. Interlocutori privilegiati sono, nel caso specifico, i clienti professionali.

Dietro, però, c’è una novità. Da inizio mese, per le lettere di vettura multicopia cartacee, viene applicato, in aggiunta al prezzo di nolo, un supplemento pari a 25 centesimi, “dovuto ai costi operativi per le attività manuali” inerenti alla registrazione. Per evitarli, basta accollarsi una parte del lavoro, ovvero redigere il documento in autonomia, accedendo al portale dedicato.

Stretta sulla lettera di vettura
Stretta sulla lettera di vettura
I recenti cambiamenti nel comparto introdotti da Poste italiane (in due parti)
Il portale di Sda
           


Settimana santa in chiave marcofila
12 Apr 2019 11:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tre le ulteriori realtà che hanno scelto di sottolineare il periodo con altrettanti annulli. Sono Terracina (Latina), Melegnano (Milano), Antignano (Asti)

La Pasqua si avvicina ed arrivano gli annulli che promuovono manifestazioni correlate. Altri tre si aggiungono ora alla lista segnalata il 29 marzo.

In base agli annunci di Poste italiane, i manuali verranno utilizzati a Terracina (Latina) il 14 aprile così da sottolineare “La passione vivente”, a Melegnano (Milano) il 18 per la “456ª Fiera del perdono”, ad Antignano (Asti) il giorno successivo in occasione della “Via crucis”.

Nell’ordine, sono stati commissionati da Associazione culturale amici dell’arte onlus, Associazione filatelico numismatica locale, Pro loco.

Aggiornamento delle ore 12.40: su richiesta del Centro studi e ricerche uniti per il sud, un’ulteriore obliterazione verrà impiegata il 19 a Paternò (Catania); concerne una mostra sui riti del periodo.

I tre nuovi annulli
I tre nuovi annulli
La precedente segnalazione
Tra i francobolli stranieri, quelli di Spagna…
…e Croazia
           



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