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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
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Libri da trent’anni
28 Giu 2019 00:25 - NOTIZIE DA VACCARI
Il 30 giugno 1989 nacquero le Edizioni Vaccari, poi nel 1998 unite all’attività filatelica di Paolo Vaccari. Cambiano i tempi, ma gli impegni restano gli stessi: lavorare privilegiando la qualità
Da trent’anni
Da trent’anni

Il 30 giugno? Ricorreranno i trent’anni passati dalla nascita delle Edizioni Vaccari, ideate da Paolo Vaccari, impegnato nell’ambiente filatelico dal 1977, con la collaborazione delle figlie Silvia e Valeria per sviluppare e sostenere il comparto attraverso la documentazione di saggi e cataloghi. Nel 1998 le due attività sono state fuse in un’unica ditta, che prosegue tuttora ad interfacciarsi con gli appassionati.

“Certo, i tempi sono diversi da allora”, spiegano dalla sede. “Molti fattori sono cambiati, a cominciare dalla digitalizzazione, un tempo sconosciuta. Ad ogni modo, il nostro sforzo è costante: cercare di adattarsi a quanto la clientela desidera, senza rinunciare alla qualità. Qualità intesa a tutto tondo: nei contenuti delle pubblicazioni, ovvio, ma anche negli aspetti più tecnici, quelli produttivi. Perché un volume interessante lo si apprezza meglio se si presenta come si deve”. “Un altro aspetto che ci contraddistingue è il desiderio di offrire sempre approfondimenti in settori non sufficientemente valorizzati, o di privilegiare, grazie a studi ulteriori, scoperte che integrano o addirittura pongono in discussione quanto si credeva. È il bello della filatelia!”.

“Continua inoltre la distribuzione, tramite il catalogo «Libreria filatelica» -punto di riferimento da anni sulle produzioni editoriali specializzate- di opere italiane e straniere sui vari aspetti legati al collezionismo, perché è fondamentale conoscere ciò che si studia ed è l’oggetto della propria passione. Una passione che ci piace condividere incontrando le persone in occasione dei convegni commerciali ma anche durante gli appuntamenti meramente culturali o in altri ambiti per far conoscere la filatelia. Grazie ai social poi, è possibile raggiungere un pubblico sempre più ampio e forse «nasceranno» nuovi collezionisti!”.

L’azienda in quattro foto: nel 1998, anno dell’unificazione delle due aree (filatelia e editoria), lo stand ad “Italia ‘98”, la premiazione di “Vaccari news” ad “Iphla 2012”, l’impegno con il semestrale “Vaccari magazine”
L’azienda in quattro foto: nel 1998, anno dell’unificazione delle due aree (filatelia e editoria), lo stand ad “Italia ‘98”, la premiazione di “Vaccari news” ad “Iphla 2012”, l’impegno con il semestrale “Vaccari magazine”
I libri realizzati in proprio
Il catalogo intero
Gli sconti fino al 3 luglio
           


Per la Juventus, in campo Angelo Merenda
27 Giu 2019 20:58 - EMISSIONI ITALIA
È stato lui a realizzare l’immagine del francobollo, che pone al centro un giocatore. Alla fine, il tributo arriverà il 5 luglio
Angelo Merenda
Angelo Merenda

Dopo lo “scherzo” per la posticipazione della data di emissione senza aver avvertito né la stampa, né i collezionisti, stasera sono stati resi disponibili i dati riguardanti il francobollo dedicato alla Juventus, previsto per il 5 luglio.

Vi ha lavorato Angelo Merenda, confermando l’immagine figurativa. Su un fondino caratterizzato da un tricolore tratteggiato, campeggia un giocatore ripreso nell’atto di colpire il pallone; al centro è riprodotto il logo della squadra, cui si aggiunge lo scudetto.

Inserito nel percorso “Lo sport”, l’omaggio è dedicato alla squadra vincitrice del Campionato di calcio, serie “A”. Autoadesivo, verrà stampato in due milioni e quattrocentomila unità, organizzate in fogli da otto. Quanto al valore nominale, è stato sostituito con la lettera “B”: indica gli invii ordinari domestici di primo porto, costo attuale: 1,10 euro.

La precedente data del 25 giugno, modificata solo il 26!
La vittoria in Campionato
L’esemplare del 2018
           


Omaggio a Madame de Maintenon
27 Giu 2019 16:50 - DALL'ESTERO
Il francobollo della Francia la ricorda a tre secoli dalla morte. In vendita a 1,05 euro, riprende un ritratto e per questo ha forma ovale
Ovale
Ovale

Il ritratto ovale, alla moda di un tempo, coerentemente impaginato e dentellato. Così si presenta l’omaggio che la Francia ha deciso di tributare a Madame de Maintenon, com’è passata alla storia. Vissuta tra il 1635 ed il 1719, la intende ricordare a tre secoli dalla morte.

Si tratta di un francobollo da 1,05 euro, lavorato coinvolgendo Eloïse Oddos e utilizzando un dipinto. Sarà in prevendita con domani, mentre la rete prevista verrà coperta con l’1 luglio.

Françoise d’Aubigné, questo il suo nome vero, dopo anni difficili arriva al matrimonio con il poeta Paul Scarron, che la dota di un solido bagaglio culturale. Vedova, nel 1669 diventa la governante dei figli illegittimi di re Luigi XIV e della sua favorita. Sei anni dopo ottiene il titolo di marchesa di Maintenon; nel 1683 sposa il monarca. Un matrimonio in teoria segreto, ma di fatto evidente; lui la chiama “Vostra Solidità”. Si ritira e muore nel pensionato per le giovani nobili cadute nel bisogno, fatto costruire dal consorte nel 1715.

Luigi XIV: l’Accademia di Francia a Roma…
…il castello di Vincennes…
…i globi di Vincenzo Maria Coronelli
           


Dialogo a distanza
27 Giu 2019 11:19 - LIBRI E CATALOGHI
Raccolte in un libro curato da Diana Battisti, le lettere riguardano lo storico dell’arte Benno Geiger (1882-1965) e lo scrittore Stefan Zweig (1881-1942)
Carteggio
Carteggio

Curato da Diana Battisti e proposto in Italia da Marsilio. È il carteggio intercorso durante il periodo 1904-1939 tra lo storico dell’arte Benno Geiger (1882-1965) e lo scrittore Stefan Zweig (1881-1942).

Intitolato “Non mi puoi cancellare dalla tua memoria”, in 144 pagine (15,00 euro) racconta dell’incontro tra i due e del lungo rapporto epistolare che intessono. Si fanno rappresentanti sintomatici del secolo, ambasciatori presaghi del finire di un’era, commentano dalla casa editrice. Tra la Vienna degli ultimi valzer imperiali e la Venezia degli ultimi carnevali, tra la Berlino del giornalista Giuseppe Antonio Borgese e la chiassosa Parigi dei “flâneur” urbani, tra la Salisburgo del festival e della musica e la piccola Rodaun di Hugo von Hofmannsthal, si snodano le pagine di un dialogo talvolta esaltato, talvolta esacerbato, esasperato proprio perché collocato sull’estremo bordo di un mondo che va disgregandosi. Insomma, si tratta di una corrispondenza “poco conosciuta che riflette una realtà complessa, eterogenea e mutevole, vicina all’essenza della letteratura stessa”.

Stefan Zweig e l’odore “erariale”
           


Dolce Bad Ischl
27 Giu 2019 00:36 - DALL'ESTERO
Nel paese austriaco ha sede, dal 1821, una delle più note pasticcerie nazionali, da sei generazioni gestita grazie alla famiglia Zauner
A Bad Ischl
A Bad Ischl

Scelte differenti: l’Italia prosegue (fra le tante “piste”) a sviluppare l’argomento medico-sanitario, mentre l’Austria è più…. dolce, rinnovando il percorso “Gastronomia con tradizione”. Così, dopo aver celebrato l’anno scorso la torta Sacher, dopodomani (in realtà la carta valore è in prevendita dal giorno 7) promuoverà la pasticceria Zauner attraverso un francobollo da 1,80 euro, realizzato ancora una volta per intervento di Regina Simon.

Il negozio si trova, dal 1821, quasi due secoli, a Bad Ischl. All’origine vi è una trattoria fondata dal viennese Johann Zauner; undici anni dopo in Pfarrgasse apre la caffetteria e la pasticceria citate nella vignetta, ancora adesso sede dell’azienda. È suo nipote Viktor a portarla al successo. Nel 1927 si aggiunge il caffè Esplanade, poi i riconoscimenti, anche internazionali, per quanto prodotto, dalle brioche ai cioccolatini ed alle torte. Oggi si è arrivati alla sesta generazione, con Josef ed un ulteriore riconoscimento ufficiale, ottenuto nel 1980: il diritto ad esibire lo stemma della Repubblica.

L’Italia tra malattie ed ospedali
L’omaggio austriaco alla Sacher
Il sito (in tedesco e inglese) della Zauner
           




Senigallia riscopre il suo passato
26 Giu 2019 17:09 - APPUNTAMENTI
Sarà presentato il 28 giugno il libro “Senigallia, il borgo della Posta”, scritto e edito da Paolo Formiconi e Giuseppe Santoni
Tracce che rimangono
Tracce che rimangono

“Approfondisce, prevalentemente da un punto di vista storico, una zona poco nota del centro cittadino, via delle Caserme, dove una volta sorgeva la Posta vecchia”. Da qui il nome rimasto nella memoria locale e ripreso nel titolo del libro. È quanto anticipa ai lettori di “Vaccari news” Giuseppe Santoni (giuseppesantoni.an@gmail.com). Insieme a Paolo Formiconi, ha scritto e edito il volume “Senigallia, il borgo della Posta - Dall’osteria della Posta alla caserma Avogadro di Casanova”.

Per contestualizzare la ricerca dedicata alla cittadina dell’Anconetano, gli autori hanno approfondito vari aspetti, tra cui la seconda ampliazione settecentesca, l’esigenza di disporre di nuovi spazi per acquartierare le numerose truppe di stanza nell’Ottocento, la costruzione della caserma su progetto di Vincenzo Ghinelli, la sua intitolazione ad Avogadro di Casanova, fino al passaggio dal ministero della Guerra a quello degli Interni, avvenuto nella seconda metà del Novecento e tutti i successivi interventi per rendere la struttura adatta alle esigenze, anche della Scuola di polizia. In 140 pagine con immagini a colori (22,00 euro) propone vari documenti inediti, numerose fotografie e i progetti che si sono susseguiti nel tempo.

Lo studio verrà presentato il 28 giugno alle ore 17.30 presso la Biblioteca antonelliana, in via dei Macelli. La partecipazione è libera.

L’antica stazione di posta cittadina
Toponomastica specializzata: vicolo della Busta a Treviso
           


Quando la Fsfi compì il mezzo secolo
26 Giu 2019 11:01 - EMISSIONI ITALIA
Il giro di boa sottolineato attraverso un francobollo emesso il 26 giugno 1969, il primo da tempo con la scritta “Italia” in luogo di “Poste italiane” ed il primo realizzato da Franco Filanci
Il tributo di mezzo secolo fa
Il tributo di mezzo secolo fa

Cinquant’anni fa oggi il… cinquantesimo anniversario, ricordato appunto il 26 giugno 1969 con un francobollo da 50 lire che vanta due particolarità: apre la fase dell’indicazione “Italia” in luogo di “Poste italiane” ed è il primo che porta la firma di Franco Filanci. Propone il logo del sodalizio festeggiato e tre riferimenti: la mole Antonelliana, Superga e il Cervino. È l’omaggio per la Federazione fra le società filateliche italiane.

Nel bollettino illustrativo collegato, l’allora presidente Achille Rivolta ricordò quanto accadde nel 1919 a Torino, durante il “VI Congresso filatelico italiano”, quando si diede mandato ad una commissione di gettarne le basi. “Se la filatelia in Italia non aveva allora uno sviluppo pari a quello di altri Paesi, è pure da osservarsi che fra le conseguenze della vittoriosa guerra conclusasi nel novembre 1918, vi era stato l’aprirsi di nuovi orizzonti alle varie forme di collezionismo e quello filatelico ne aveva beneficiato in misura notevole. Nuove attività, nuovi commercianti, nuove pubblicazioni (non poche che ci emancipavano dai mercati stranieri) erano nate e associazioni da tempo dormienti eran risorte a nuova vita; l’iniziativa e la passione di singoli eran valse a crearne delle altre. Riunirsi sotto l’egida di un ente che guidasse con sani intenti univoci e tutelasse e salvaguardasse la comunità filatelica dalle varie e molte insidie cui tutte le forme di collezionismo sono purtroppo soggette, era auspicato da tutti filatelisti”.

Sotto la guida di Emilio Diena, e con segretario il figlio Mario, cominciò così un percorso che arriva al 2019…

Atteso per il 22 novembre il dentello del centenario
Tutti i (pochissimi) francobolli del 1969
           




Un invio… regale
26 Giu 2019 00:45 - NOTE CLASSICHE DA VACCARI
Quando Vittorio Emanuele II era alla Petraia: testimonia la fase in cui, tra il 1865 ed il 1871, Firenze fungeva da capitale d’Italia

Una spedizione riguardante Vittorio Emanuele II e destinata alla Petraia. Il luogo indicato nell’indirizzo e la data (30 maggio 1865) testimoniano la fase intermedia di Firenze capitale, quindi dopo Torino e prima di Roma. Fase registrata fra il 3 febbraio 1865 ed il 30 giugno 1871.

Da notare che in quel periodo le tariffe postali non subirono variazioni e quindi sono recapito e giorno a fare la differenza per individuare il momento.

La lettera venne spedita a Vittorio Emanuele II nella fase in cui Firenze era capitale d’Italia
La lettera venne spedita a Vittorio Emanuele II nella fase in cui Firenze era capitale d’Italia
Nel maggio 1859 a Parma
Per richiedere informazioni
           


Che l’occupazione sia dignitosa
25 Giu 2019 16:34 - DALL'ESTERO
È quanto chiede il Giappone attraverso dieci francobolli dedicati al centenario dell’Organizzazione internazionale del lavoro. Debutteranno il 27 giugno

Dal Giappone niente loghi banali per il centesimo anniversario raggiunto dall’Organizzazione internazionale del lavoro. Ma dieci (sic!) francobolli, nominali da 82 yen, raccolti in fogli con una serie. Cinque illustrano un paesaggio fervido di attività, i restanti puntano agli strumenti utilizzati in diversi mestieri. Tutti sono accomunati da una richiesta, ripetuta in inglese: che l’occupazione sia dignitosa (“decent work”).

L’emissione, la quale porta il nome di Ayumi Yoshikawa, arriverà il 27 giugno.

Dieci francobolli raccolti in fogli da una serie
Dieci francobolli raccolti in fogli da una serie
Le analoghe interpretazioni d’Italia…
…e Svizzera
           




Altre quattro iniziative; si comincerà il 28
25 Giu 2019 11:07 - APPUNTAMENTI
Ad aprire il programma, di nuovo Trieste. Seguiranno Brig, in Svizzera, poi Massa e Tarcento (Udine). I dettagli proposta per proposta

Quattro le iniziative, tutte ad ingresso libero, segnalate a “Vaccari news” per questi giorni. Comprendendo un breve… espatrio in Svizzera.

Dal 28 giugno al 29 luglio il salone delle Poste centrali di Trieste, con ingresso da piazza Vittorio Veneto 1, ospiterà la mostra “Un grande balzo lungo 50 anni”, organizzata dal Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa e dedicata all’“Apollo 11” sulla Luna. Consta di un percorso filatelico a pannelli dovuto a Sergio De Benedictis e Renato Dicati, cui si aggiungono i modellini di Giovanni Chelleri. La sede è raggiungibile dal lunedì al venerdì tra le ore 8.20 e le 19.05, il sabato chiude alle 12.35.

A Brig, tra il 29 ed il 30 presso il Kongresszentrum in Simplonhalle 18/a (sabato 10-18, domenica 10-15), si svolgerà “Brig-Brigue ‘19”. La Société philatélique du Haut-Valais realizzerà un’esposizione filatelica e il convegno commerciale; si aggiungeranno le conferenze “Le Levant: les timbres témoins d’une histoire mouvementée” (sabato alle 10), “L’histoire et l’histoire postale du Valais jusqu’à l’entrée dans la Confédération 1459-1815” (14), “La collection thématique, un monde presque parfait” (domenica alle 10), “Die luftpostbeförderung in China am beispiel der Eurasia fluggesellschaft 1931-1942” (14).

Negli stessi due giorni, però, vi sarà anche Massa. Dove il Circolo filatelico e numismatico locale firmerà le “XLV Giornate filateliche e numismatiche massesi”. Si tratta di una borsa, accolta all’ex colonia Comasca di via Ronchi 106, operativa il primo giorno dalle 9 alle 19, il secondo dalle 9 alle 18.

Ancora per il 29 ed il 30 si è prenotato a Tarcento (Udine) il Circolo filatelico numismatico della cittadina. In sala Margherita, ubicata in via Marnelli, concretizzerà la “XXXVI Mostra filatelica «Città di Tarcento»”, raggiungibile sabato nelle fasce 9.30-12.30 e 14-20, domenica in quelle 9-12.30 e 14-19.30. Accanto alle collezioni, il 29 alle 17.30 si potrà assistere alla conferenza storico-filatelica di Guido Bulfone “La vicenda fiumana (1919-2019) e Germania: la grande inflazione”.

Quattro gli appuntamenti segnalati: si svolgeranno a Trieste, Brig (Svizzera), Massa e Tarcento (Udine)
Quattro gli appuntamenti segnalati: si svolgeranno a Trieste, Brig (Svizzera), Massa e Tarcento (Udine)
Ultimi giorni per la mostra di Pisa
           


I suicidi dopo la “Primavera di Praga”
25 Giu 2019 00:49 - DALL'ESTERO
Domani la Repubblica Ceca ricorderà con un francobollo, a mezzo secolo dai fatti, gli studenti Jan Palach e Jan Zajíc
Annunciato per domani
Annunciato per domani

Decisamente lugubre ma, visto l’argomento, rappresenta una scelta comprensibile. Domani la Repubblica Ceca ricorderà con un francobollo Jan Palach ed il meno noto Jan Zajíc, i cui visi sono strati tratteggiati da Kryštof Krejča in un francobollo “A” (serve per spedire le lettere ordinarie nazionali comprese nei cinquanta grammi), costo attuale 19,00 corone.

L’emissione evoca il periodo successivo alla “Primavera di Praga” e all’invasione della Cecoslovacchia da parte di Paesi aderenti al Patto di Varsavia, avvenuta il 21 agosto 1968. Il gesto del primo studente, autoimmolatosi per protesta mezzo secolo fa, il 16 gennaio 1969, fece eco in tutto il mondo. Dalla sua scelta trasse ispirazione il secondo, che si uccise un mese dopo, il 25 febbraio. “L’opinione pubblica fu scioccata profondamente da tali atti, però questi non ebbero un impatto permanente sulla situazione politica”, annota l’operatore postale. Sarebbe stato necessario attendere vent’anni…

Il 18 dicembre 2011 la morte di Václav Havel
           




Uffizi/2 Le nuove sale
24 Giu 2019 17:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dedicate principalmente ai maestri veneti e fiorentini, valorizzano centocinque dipinti. Fra essi, “Flora” e “Ritratto di Lucrezia Panciatichi”, utilizzati per le cartevalori postali italiane

Mentre i vertici degli Uffizi presentano il francobollo odierno (notizia precedente), i turisti possono raggiungere i riallestimenti, che permettono di scoprire alcuni richiami filatelici. Nel senso che l’area rifatta propone opere finite ad esempio nelle cartevalori postali italiane.

Si tratta di quattordici sale per i maestri veneti e fiorentini comprendenti centocinque dipinti, un terzo dei quali da tempo nei depositi. Fra essi, ecco “Flora” di Tiziano Vecellio, opera citata nel 150 lire del 15 settembre 1976. Oppure il “Ritratto di Lucrezia Panciatichi” firmato da Agnolo Bronzino, presente nelle cartoline postali “La donna nell’arte” da 800 lire dell’8 luglio 1998, da 800 lire o 0,41 eurocentesimi del 28 gennaio 1999, da 0,41 euro del 2 gennaio 2002, anche con l’iscrizione “Ipzs spa” (questa comparsa lungo il 2003).

I lavori, che hanno riguardato un’area di oltre 1.100 metri quadrati, sono andati avanti per circa un anno, spiegano dalla sede. I colori delle pareti risultano naturali e stesi secondo gli antichi metodi, che li rendono vibranti e vivi: verde per la pittura veneta -un verde ripreso dai tendaggi e dai rivestimenti dei muri che si notano in tanti dipinti del Rinascimento locale- mentre per gli spazi destinati alla scuola toscana è stato scelto un grigio scuro, che richiama la pietra serena dell’architettura del complesso edilizio ospite, ma con un timbro più caldo e vellutato. Le pareti della monumentale sala del Pilastro sono state lasciate chiare, così che l’ambiente evochi una chiesa a pianta centrale: qui sono esposte le grandi pale d’altare del periodo della Controriforma. Vi è infine la zona dedicata alle dinastie, dove i ritratti dei Medici realizzati dal Bronzino spiccano sul fondo grigio scuro.

La sistemazione è stata concepita per migliorare la visione e la comprensione delle opere da parte del pubblico. Ciò è reso possibile anche grazie alle panchine disseminate lungo il percorso, per consentire la sosta e il raccoglimento davanti ai dipinti. “È come se si fosse aperto un secondo, nuovo museo”, annota il direttore, Eike Schmidt. “L’operazione è di portata gigantesca… ma non è finita qui: nel giro di pochi mesi tutta l’ala del Cinquecento sarà riallestita” (fine).

“Flora” di Tiziano Vecellio e “Ritratto di Lucrezia Panciatichi” di Agnolo Bronzino con le rispettive trasposizioni postali
“Flora” di Tiziano Vecellio e “Ritratto di Lucrezia Panciatichi” di Agnolo Bronzino con le rispettive trasposizioni postali
L’emissione odierna (notizia precedente)
Le ultime valorizzazioni delle sale con le opere di Gentile da Fabriano…
…Michelangelo e Raffaello
           


Uffizi/1 Alla fine, è un “B”
24 Giu 2019 13:53 - EMISSIONI ITALIA
Emesso oggi il francobollo per i due secoli e mezzo trascorsi dall’apertura della struttura al pubblico, apertura voluta da Pietro Leopoldo di Lorena. Novità: Juventus rinviata al 5 luglio
Il francobollo
Il francobollo

Alla fine, è un “B” (da 1,10 euro per il corriere interno di primo porto). Non -come sarebbe stato più logico- un “Bzona1” (da 1,15, per Europa e Mediterraneo), così da proporlo ai turisti stranieri che si affollano alle Gallerie degli uffizi e, all’uscita, transitano obbligatoriamente davanti al bancone di Poste italiane (qui è appoggiato l’annullo per le buste del primo giorno), dove potrebbero comprare il francobollo ed utilizzarlo per spedire cartoline, peraltro non in vendita allo sportello. Dal loro punto di vista, è decisamente più pratico fermarsi ad un qualsiasi negozio di ricordini ed acquistare contemporaneamente il supporto per i saluti e l’etichetta (non un francobollo, secondo Agcom) rilasciata da un operatore privato.

Autoadesivo, il dentello odierno conta su quattrocentomila esemplari in fogli da ventotto. La serie di riferimento è “Le eccellenze del sapere”. Il bozzetto per disegno ed incisione è di Maria Carmela Perrini; propone il cortile con il loggiato: di fatto, è l’altro lato dell’immobile rappresentato nel 90 lire del 21 dicembre 1974.

“La multiforme collezione artistica dei Medici, formatasi a partire dalla metà del Quattrocento e a lungo custodita nei palazzi di famiglia, dal 1581 trova progressiva sistemazione nella loggia”, annota nel bollettino illustrativo il direttore della struttura, Eike Schmidt. Qui affluiscono dipinti, disegni, sculture, copie moderne dall’antico e manufatti diversi e diversamente preziosi. Nel 1737 la dinastia si estingue: l’ultima erede, l’elettrice palatina Anna Maria Luisa, prima che il Granducato passi ai Lorena, lega alla città di Firenze le raccolte, decretandone l’inalienabilità. L’apertura al pubblico è voluta da Pietro Leopoldo di Lorena e risale al 1769, duecentocinquanta anni fa (da qui il tributo). Facendone una sorta di “università museale” che intende fornire indicazioni didattiche e educare criticamente i visitatori.

A proposito di emissioni: domani quella per la Juventus non ci sarà, rinviata al 5 luglio. Peccato che ministero allo Sviluppo economico o Poste italiane non avvertano la stampa e quindi il pubblico… (continua).

Aggiornamento del 26 giugno 2019: solo oggi Poste italiane ha confermato ufficialmente la data del 5 luglio per la squadra di calcio.

Nello stesso cortile rappresentato dalla vignetta, un reperto “postale”: la buca per le suppliche
Nello stesso cortile rappresentato dalla vignetta, un reperto “postale”: la buca per le suppliche
L’anticipazione, i dubbi ed il precedente
Anna Maria Luisa de’ Medici: il francobollo del 18 febbraio 2013
           




Giorgio De Chirico a Genova
24 Giu 2019 10:36 - APPUNTAMENTI
Fino al 7 luglio, palazzo Ducale gli dedica una mostra. L’opera chiave scelta per caratterizzare l’appuntamento evoca apparentemente il francobollo sammarinese del 1979

A Genova, fino al 7 luglio. È la mostra “Giorgio De Chirico - Il volto della Metafisica”, accolta a palazzo Ducale. Mostra che per farsi riconoscere ha scelto il dipinto “Muse inquietanti”, noto ai filatelisti per via del 40 lire di San Marino del 6 dicembre 1979, che ne riprende una versione parzialmente diversa. Primo taglio di una serie da tre, intendeva ricordare il pittore a dodici mesi trascorsi dalla morte.

Il percorso presenta un centinaio di opere; desidera proporre -spiegano dalla sede- una revisione critica della complessa attività dell’artista, ad un secolo dalla sua decisione (1919) di prendere una direzione diversa dalla pittura metafisica (1910-1918), in favore di stili e tecniche ispirati al Classicismo e ai grandi artefici del passato. “Evidenzia non un distacco, ma un’evoluzione sempre più sofisticata”, perché l’intero corpus “-nonostante le variazioni di stile, tecnica, soggetto, composizione e tonalità di colore- è da considerarsi metafisico”, annota la curatrice, Victoria Noel-Johnson. Influenzate dalla filosofia del tardo Ottocento, le opere esplorano il capovolgimento del tempo e dello spazio, con prospettive ed ombre illogiche, giustapposizioni senza senso di oggetti comuni in ambienti inaspettati: scelte che vogliono far spaesare l’osservatore. “È un mondo enigmatico che trasforma la nostra quotidianità e la banalità delle cose in rivelazione”. Scrivendo a Guillaume Apollinaire nel 1916, egli racconta come l’antico greco Eraclito “ci insegna che il tempo non esiste e sulla grande curva dell’eternità il passato è uguale all’avvenire”. L’obiettivo dell’allestimento “è portare avanti tale concetto, avvalendosi di una struttura divisa per temi”. Quindi, ecco affrontati il viaggio e il ritorno, gli esterni e gli interni metafisici, le figure, la natura metafisica, l’incontro con la tradizione.

Lo stesso maestro è protagonista di un’altra esposizione, aperta fino al 30 giugno alla Fondazione Magnani Rocca, quindi a Mamiano di Traversetolo (Parma); s’intitola “De Chirico e Savinio - Una mitologia moderna”.

Aggiornamento dell’1 luglio 2019: la mostra genovese si protrarrà sino all’1 settembre.

Versioni parzialmente differenti: Giorgio De Chirico, l’olio su tela “Le muse inquietanti”, risalente alla fine degli anni Cinquanta (collezione Roberto Casamonti, Firenze; si ringrazia Tornabuoni arte), e il francobollo di San Marino del 6 dicembre 1979
Versioni parzialmente differenti: Giorgio De Chirico, l’olio su tela “Le muse inquietanti”, risalente alla fine degli anni Cinquanta (collezione Roberto Casamonti, Firenze; si ringrazia Tornabuoni arte), e il francobollo di San Marino del 6 dicembre 1979
I siti delle mostre: per Genova…
…e per Mamiano di Traversetolo (Parma)
           


Il tema Sepac visto dal Principato
24 Giu 2019 00:42 - DALL'ESTERO
Anche Monaco ha partecipato al giro 2019 della Small european postal administration cooperations. Il tema è rappresentato dalle vecchie case residenziali
Case antiche
Case antiche

Tra le diverse emissioni di Monaco giunte il 20 giugno scorso, accanto ad esempio al già segnalato richiamo per la manifestazione “Monacophil”, ecco il contributo riguardante il giro 2019 intitolato alla Small european postal administration cooperations.

Questa volta la Sepac ha indicato, come filo conduttore da impiegare per le sottolineature postali, le vecchie case residenziali e qualche proposta, ad essere precisi le interpretazioni offerte da Aland e Lussemburgo, è stata annotata da “Vaccari news” il 14 maggio.

Minimo -peraltro come al solito- lo sforzo del locale Office des timbres che fa capo alla famiglia dei Grimaldi per valorizzare un po’ la carta valore. Si sa solo che l’immagine impiegata si riferisce ad un edificio del quartiere storico di Monaco-Ville. Il dentello, in vendita ad 86 centesimi, porta il nome di Inna Felker; ha utilizzato una foto di Dreamstime.

Il contestuale omaggio a “Monacophil”
Sepac, i contributi di Aland e Lussemburgo
           




Ci sono anche Bulgaria e Romania
23 Giu 2019 01:09 - LIBRI E CATALOGHI
È la terza edizione del catalogo che l’Unificato, a periodicità biennale, dedica ai due Paesi balcanici. Il prezzo di vendita è pari a 37,00 euro
Alla terza edizione
Alla terza edizione

Bulgaria e Romania? Secondo certe “vulgate”, sembrerebbero due Paesi poco collezionati in Italia, ma forse il luogo comune è da rivedere. Non si spiegherebbe, altrimenti, la continuità biennale che l’Unificato garantisce al proprio catalogo di riferimento, adesso giunto alla terza edizione.

Uscito di recente con i millesimi 2019/2020, in 312 pagine aggiorna i filatelisti interessati su tutte le produzioni, dagli albori (risalenti rispettivamente al 1879 e al 1858) e fino al 2018. Naturalmente, sono compresi i territori correlati, come Rumelia Orientale e Transilvania.

Anche in questo caso -precisano dalla sede della casa editrice- “il lavoro di revisione si è concentrato sulle prime emissioni, sui dati relativi alle tirature, sulle quotazioni degli ultimi periodi, in genere ricercati e di non facile reperimento”. Quanto alle valutazioni economiche, espresse nella moneta comune, per le produzioni di Sofia vi sono poche variazioni di rilievo, ovvero alcuni aumenti per tasse ed occupazioni, così come per le novità. Più articolato è il discorso inerente a Bucarest. Risulta “sicuramente positivo l’andamento dei primi periodi fino al 1920”, così come quello di certi servizi. “Molto bene” gli ultimi anni: si segnalano aumenti consistenti per determinate serie e per parecchi tra i foglietti più recenti, dovuti alle tirature assai contenute.

Come il resto della linea, il mercuriale è scritto in italiano ed offre immagini a colori. Il prezzo di copertina ammonta a 37,00 euro.

Unificato - Bulgaria e Romania (acquista)
La scheda
Il volume per Cecoslovacchia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria
           


“Sesamo apriti” ha mezzo secolo
22 Giu 2019 16:15 - DALL'ESTERO
Il programma debuttò nella tv statunitense il 10 novembre 1969. Oggi da Washington l’omaggio, organizzato in sedici francobolli per altrettanti personaggi dei Muppet
Bibo nel 1999
Bibo nel 1999

Mentre l’Italia pensa allo sbarco di Anzio durante la Seconda guerra mondiale (notizia precedente), gli Stati Uniti, sempre oggi, puntano ad un argomento decisamente più leggero, con una maxi serie dedicata al mezzo secolo (il debutto risale al 10 novembre 1969) della saga “Sesame street”, che nello Stivale è nota come “Sesamo apriti”.

Si tratta di sedici “Forever”, dal costo attuale di 0,55 dollari, lavorati da Derry Noyes e riguardanti altrettanti personaggi dei Muppet, ideati da Jim Henson (all’anagrafe James Maury Henson, 1936-1990). Hanno caratterizzato il programma televisivo destinato ai bambini in età prescolare ma senza deludere genitori e critici. Trovando molti appassionati anche in altri contesti, all’interno e all’esterno dei confini nazionali.

Lo dimostrano, tra l’altro, i francobolli esistenti. Gli stessi Usa hanno inserito Bibo nel percorso dedicato al Ventesimo secolo, in particolare nel foglietto per gli anni Settanta, datato 18 novembre 1999 e caratterizzato da quindici esemplari con soggetti differenti e nominali da 33 centesimi. Cui si aggiunge l’omaggio allo stesso artefice del 28 settembre 2005 per il quindicesimo anniversario trascorso dalla sua morte, organizzato in undici dentelli da 37.

L’attuale emissione
L’attuale emissione
Sempre oggi, lo sbarco di Anzio
“Sesame street” - Il sito (in inglese)
           




Echi della Seconda guerra mondiale
22 Giu 2019 14:05 - EMISSIONI ITALIA
Emesso oggi il francobollo “Bzona2” dedicato allo sbarco alleato di Anzio (Roma); avvenne il 22 gennaio 1944, settantacinque anni fa
Il francobollo...
Il francobollo...

Alle prime ore del 22 gennaio 1944 un convoglio di 230 navi con due divisioni di fanteria, una degli Stati Uniti ed una del Regno Unito, complessivamente 36.034 uomini e 3.069 veicoli, approda nel tratto di costa su cui gravita Anzio (Roma). Si dà così il via all’operazione “Shingle”, voluta strenuamente da Winston Churchill ed approvata durante la Conferenza di Marrakech svoltasi il 7 e l’8 del mese. Lo ricordano nel bollettino illustrativo del francobollo odierno, dedicato ai settantacinque anni dall’episodio riguardante la Seconda guerra mondiale, il presidente del Centro di ricerca e documentazione sullo sbarco e la battaglia di Anzio - Museo dello sbarco Patrizio Colantuono e il sindaco Candido De Angelis. Si scrive ancora molto e si disserta sul perché tali forze non abbiano occupato subito Roma, considerato che nella zona non vi erano truppe tedesche, benché una loro divisione corazzata avesse stazionato nel paese fino a due giorni prima per poi finire a Cassino. L’ipotesi è che il contingente non sarebbe bastato.

Quanto ai dettagli tecnici del dentello, già sono stati anticipati. Ad ogni modo, si tratta di un “Bzona2”: costa 2,40 e permette di inviare una lettera ordinaria compresa nei venti grammi in Africa, America ed Asia, Mediterraneo (dove basta il “Bzona1” da 1,15) escluso. Si presenta con supporto autoadesivo, stampato in trecentomila pezzi allestiti in fogli da ventotto. Propone una mappa geografica che sintetizza le attività belliche di allora; è conservata presso la struttura storica coinvolta. L’annullo per le fdc si trova all’ufficio postale cittadino, sito in piazzale Orazio 1.

…e l’ufficio postale di piazzale Orazio 1 ad Anzio (Roma); ha l’annullo per le buste del primo giorno
…e l’ufficio postale di piazzale Orazio 1 ad Anzio (Roma); ha l’annullo per le buste del primo giorno
L’anticipazione e il dentello del 31 marzo 1995
           


Cornello/2 Confermata la linea
22 Giu 2019 10:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
“Ovviamente -annota il neoeletto sindaco, Andrea Locatelli, riferendosi al Museo dei Tasso e della storia postale- cercando di portare anche qualche nuova idea e nuovo progetto”
Nella Bergamasca
Nella Bergamasca

Nella notizia precedente la persona del neoeletto sindaco di Camerata Cornello (Bergamo), Andrea Locatelli, e il territorio. Ma quale sarà il futuro del Museo dei Tasso e della storia postale? “La nuova Amministrazione comunale -risponde il primo cittadino in quest’ultima parte dell’intervista con «Vaccari news»- ha a cuore il borgo e il Museo, quindi sicuramente l’impegno sarà di continuare a supportare il secondo e tutto ciò che ruota attorno ad esso tra ricerche, laboratori, visite guidate e, più in generale, le collaborazioni per le iniziative culturali. Ovviamente cercando di portare anche qualche nuova idea e nuovo progetto”.

Quali sono, secondo lei, le priorità per migliorarlo e farlo conoscere di più? “Abbiamo intavolato già dei discorsi con chi vive il Museo quotidianamente e abbiamo pianificato molti altri incontri con chi sta collaborando alla ricerca, per capire qual è lo stato di fatto, al fine di stilare un elenco di punti su cui lavorare e darci così delle tempistiche e delle priorità”.

La struttura richiederebbe alcuni interventi, ad esempio un riallestimento, la sistemazione degli spazi più adatti alla conservazione, la definizione di un catalogo: sono obiettivi fattibili? Se sì, in che tempi? “Sì, sicuramente ci sono delle problematiche strutturali su cui lavorare per migliorare la conservazione dei documenti e la fruibilità del Museo stesso, per dare anche maggior valore a ciò che esso conserva. In questa fase, che ancora mi piace definire di transizione perché dall’oggi al domani non è facile avere un quadro chiaro su tutto, stiamo raccogliendo informazioni utili e stilando un elenco di punti da affrontare. Certamente gli obiettivi possono essere raggiungibili, ma prima serve capire quali sono le priorità e come muoversi. Una volta che avremo una fotografia chiara della situazione, allora potremo anche darci delle tempistiche. Sicuro è che ho fissato una serie di riunioni per velocizzare la redazione di questo elenco di priorità e direttive”.

Come vede il confronto con le altre realtà del territorio e con gli altri musei postali? “Siamo convinti che la collaborazione sia alla base del raggiungimento degli obiettivi: un sano scambio di idee e una condivisione di strumenti non può che giovare a tutti. Come Comune siamo già parte di alcune realtà territoriali vallari e nazionali, quali «I borghi più belli d’Italia», l’Associazione nazionale piccoli musei, il polo culturale «Mercatorum e Priula», giusto per citarne alcune. Senza elencare i preziosissimi contatti che negli anni sono stati raccolti per le numerose ricerche legate al casato dei Tasso. Da qui vogliamo partire per consolidare la figura del Museo dei Tasso e della storia postale come istituzione e per continuare a far conoscere Cornello dei Tasso e la sua storia. Perché, come abbiamo detto in campagna elettorale, accontentarci non basta; possiamo e vogliamo fare di più” (fine).

Una realtà da valorizzare di più: è il Museo dei Tasso e della storia postale
Una realtà da valorizzare di più: è il Museo dei Tasso e della storia postale
La prima parte dell’intervista (notizia precedente)
Il sito di riferimento
           




Cornello/1 Parla il nuovo sindaco
22 Giu 2019 00:58 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ogni qualvolta visita il borgo -dice Andrea Locatelli- “il mio «occhio» da geometra si perde nell’osservare l’architettura, il susseguirsi di archi e la giusta posizione delle pietre che lo caratterizzano”
Il nuovo sindaco, Andrea Locatelli
Il nuovo sindaco, Andrea Locatelli

“Sono Andrea Locatelli, nato a San Giovanni Bianco il 14 marzo del 1990 e residente a Camerata Cornello. Ho studiato da geometra diplomandomi nel 2009 presso l’istituto «David Maria Turoldo» di Zogno. Nell’autunno del 2011 ho superato con successo l’esame di stato per l’abilitazione alla libera professione, iscrivendomi così al Collegio. Nell’ottobre 2014 ho aperto il mio studio tecnico, sempre sul territorio di Camerata Cornello”. Così si presenta ai lettori di “Vaccari news” il nuovo primo cittadino del paese che, nella Bergamasca, conserva e diffonde -attraverso soprattutto il Museo dei Tasso e della storia postale- l’eredità di tale storica famiglia, originaria del borgo.

“In questi anni di studio e praticantato -prosegue il sindaco- ho seguito sempre con molta attenzione il mio territorio, ho di fatto dedicato la tesina alla chiesa di san Ludovico al Bretto e ho collaborato con diverse imprese e addetti ai lavori che operavano/operano sul nostro territorio”.

Già da tali risposte si evidenzia un particolare attaccamento all’area. Qual è il suo rapporto con la frazione di Cornello? “È profondo: mio padre è nato a Cornello e io ho trascorso l’infanzia presso questo piccolo borgo, soprattutto d’estate quando, con la famiglia, si andava a trovare i nonni paterni. L’amore per tale luogo è rimasto negli anni, oltre che per i legami, anche per il fascino: non posso che stupirmi di continuo della struttura architettonica unica e antica di questo gioiellino brembano. Ogni qualvolta lo visito, il mio «occhio» da geometra si perde nell’osservare l’architettura, il susseguirsi di archi e la giusta posizione delle pietre che lo caratterizzano” (continua).

Sottolineata l’attenzione al territorio
Sottolineata l’attenzione al territorio
Il 2 giugno l’ultima iniziativa, quella che ha suggellato il passaggio di mano
Le prossime visite guidate alla chiesa del Bretto
           


Ricerca scientifica e supporto
21 Giu 2019 17:06 - EMISSIONI ITALIA
Sono tra gli obiettivi di Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma ed Associazione italiana celiachia, ricordate oggi con due francobolli

“Nel 1969 avere un tumore del sangue significava, in moltissimi casi, non avere un futuro. Oggi un paziente non solo può pensare ad un domani libero dalla malattia, ma può tornare ad avere una buona qualità di vita”. È quanto segnala nel bollettino illustrativo il presidente dell’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, Sergio Amadori, riferendosi al mezzo secolo raggiunto dal sodalizio. “Mezzo secolo di valori, passione e impegno per finanziare la ricerca scientifica, sostenendo i reparti di ematologia, permettendo ai pazienti di essere curati a domicilio o di essere ospitati nelle case alloggio durante il percorso di terapia”.

Ma i francobolli odierni sono due; l’altro riguarda l’Associazione italiana celiachia, una quarantenne. Nacque -annota parallelamente il suo rappresentante apicale, Giuseppe Di Fabio- “su iniziativa di alcuni genitori di bambini celiaci in un’epoca in cui la celiachia era poco conosciuta e considerata una malattia pediatrica. Ciò avveniva in un panorama di assenza totale di tutele e di assistenza nell’affrontare una malattia di cui si conosceva ancora pochissimo. I bisogni di quella nascente comunità di famiglie erano primari: innanzitutto, capire cosa fosse, realmente, la celiachia, cui si arrivava spesso dopo lunghi e penosi periodi di sofferenze ed errate diagnosi. E poi conoscere il significato della «dieta senza glutine», scoprire quali erano i prodotti adatti al celiaco e dove reperirli”.

Per ciò che concerne le cartevalori, hanno avuto gli annulli del primo giorno nell’ordine al Roma Vr (si trova in piazza San Silvestro 19) ed allo spazio filatelia di Genova (via Dante 4). Si tratta di due “B”, utili per le spedizioni domestiche ordinarie di primo scaglione; costano 1,10 euro ciascuna. Inserite nel percorso “Il senso civico” (nello specifico sono dedicate all’assistenza ai malati), pagano tributo all’Ail e all’Aic nei loro giri di boa. Entrambe sono autoadesive, ma cambiano tirature (da una parte risultano due milioni e cinquecentomila esemplari, dall’altra seicentomila) e composizioni dei fogli (quarantacinque e ventotto). Le vignette propongono i loghi con lo slogan “Dal 1969 a fianco dei pazienti” (il primo bozzetto) oppure con elementi che rappresentano le molteplici competenze della struttura (il secondo, dovuto a Francesco Corli).

Di oggi: i due francobolli e gli annulli correlati
Di oggi: i due francobolli e gli annulli correlati
L’anticipazione
L’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma…
…e l’Associazione italiana celiachia
           




Donne/2 I diritti conquistati nel 1969
21 Giu 2019 15:20 - DALL'ESTERO
Mezzo secolo fa in Australia venne definito il principio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro. La realtà odierna, però, resta diversa
Mezzo secolo fa
Mezzo secolo fa

Da Canberra un francobollo, in vendita con il 18 giugno, per il mezzo secolo trascorso da quando venne definito il principio della parità di retribuzione per uno stesso lavoro. Vale 1,00 dollaro e porta il nome di Sonia Young, la quale ha impiegato uno scatto d’epoca.

Una linea giuridica che però non sembra molto rispettata, e lo rivela indirettamente la dirigente di Australia post, Sue Davies. Ha dichiarato che negli ultimi due anni l’azienda risulta tra le poche organizzazioni nazionali ad aver raggiunto la parità salariale di genere. “Speriamo che il nostro commemorativo sensibilizzi l’opinione pubblica su come, insieme, potremo raggiungere questo importante traguardo”.

La vicenda del 1969 viene riassunta così: il Consiglio australiano dei sindacati portò un caso alla Commissione per la conciliazione e l’arbitrato del Commonwealth contro principalmente la Federazione dei macellai ed affini, sostenendo appunto l’uguaglianza di compenso. La sentenza include l’importante dettato secondo cui, quando le donne sono impegnate nello stesso lavoro degli uomini in occupazioni tradizionalmente maschili, hanno diritto ad un’identica remunerazione (fine).

Il tributo alla capa di Stato slovacca (notizia precedente)
           


Donne/1 Omaggio a Zuzana Čaputová
21 Giu 2019 12:34 - DALL'ESTERO
L’avvocatessa è la prima signora (e comunque rappresenta la persona più giovane) ad essere diventata presidente della Repubblica in Slovacchia
La prima presidente
La prima presidente

Nuovo capo di Stato, nuovo francobollo. La tradizione, tipica di alcuni Paesi, si è rinnovata il 15 giugno in Slovacchia, dove per lo scranno più alto è stata scelta l’avvocatessa Zuzana Čaputová.

Nata a Bratislava il 21 giugno 1973, ha due figlie ed una lunga esperienza nei governi locali, in particolare a Pezinok, dove ha operato prima come assistente nel dipartimento legale e successivamente come vicecapo dell’Amministrazione comunale. Lavora nel terzo settore dal 1998, impegnata in particolare sul problema dei bambini abusati e sfruttati. Si è specializzata nell’applicazione della giustizia in settori come il funzionamento delle autorità giudiziarie, la responsabilità dei funzionari pubblici, l’uso trasparente della proprietà pubblica, il rafforzamento del controllo pubblico sul potere pubblico. Per oltre un decennio ha guidato la campagna contro una discarica, vincendo nel 2016 il Goldman environmental prize. È autrice e co-autrice di diverse pubblicazioni e membro della Environmental law alliance worldwide. È la prima donna presidente della Repubblica e, allo stesso tempo, la persona più giovane.

Emessa nel giorno dell’insediamento, la carta valore ha il nominale sostituito dalla sigla “T2 50g” (indica la lettera domestica ordinaria compresa nei cinquanta grammi); costa 0,50 euro. Porta la firma di Vladislav Rostoka: propone il viso della presidente, basato su una foto di Peter Konečný, ed i colori nazionali (continua).

Cinque anni fa l’omaggio ad Andrej Kiska
           


A Roma per parlare di… Napoli
21 Giu 2019 10:00 - APPUNTAMENTI
Il 26 giugno nella capitale, la Casa dell’architettura proporrà un convegno dedicato allo storico palazzo delle Poste eretto nella città partenopea

Non c’è solo l’Unione stampa filatelica italiana che organizza corsi di aggiornamento professionale capaci di attingere al repertorio filatelico-postale. Lo dimostra la Casa dell’architettura di Roma che, per il 26 giugno dalle ore 14.30 alle 19.15 presso la propria sede in via Manfredo Fanti 47, proporrà il convegno intitolato “Il palazzo delle Poste di Napoli: architettura, arredi e design tra le due guerre”.

Sarà un incontro tecnico (tanto è vero che gli architetti partecipanti potranno ottenere i crediti formativi), ma fino ad un certo punto: lo si desume scrutando la lista dei relatori. Certo, vi è ad esempio Alfonso Morone, autore del volume “La fabbrica dell’innovazione - Gli arredi del palazzo delle Poste. Napoli - 1936”, che rappresenta un po’ il punto di partenza dell’iniziativa. Ma figura anche il “cartolinaro” Enrico Sturani, il quale di recente ha firmato il saggio “Fascismo di calcestruzzo”. Non manca ovviamente Poste italiane, partecipe con, per l’area immobiliare, Giuseppe Antonino, mentre in rappresentanza dell’Archivio storico vi sarà Mauro De Palma. Verranno proiettati, inoltre, alcuni filmati, fra cui quelli del Luce. La partecipazione è libera.

Realizzato dal 1933 al 1936 su progetto degli architetti Giuseppe Vaccaro e Gino Franzi, rappresenta - sottolineano i promotori- “uno degli edifici fondamentali del Razionalismo italiano e, allo stesso tempo, esempio magistrale di «opera totale» nella quale l’intensità del progetto è espressa coerentemente dalla scala dell’architettura a quella degli arredi, attraverso un controllo assoluto delle finiture”.

Appuntamento per il 26 giugno a Roma
Appuntamento per il 26 giugno a Roma
I corsi dell’Unione stampa filatelica italiana
I libri: di Alfonso Morone…
…ed Enrico Sturani
Il programma completo (file pdf)
           



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