Nel 2010 l’omaggio dentellato per il mezzo secolo, del senno di poi rivelatasi tragico, passato dall’indipendenza riconosciuta al Congo. Ora l’analogo tributo riguardante due ulteriori territori africani, il Burundi ed il Ruanda, passaggio formalmente scoccato l’1 luglio 1962.
Così il Belgio ripensa alla propria storia nazionale ed in particolare alla fase della decolonizzazione avviata all’indomani della Seconda guerra mondiale. Per il doppio anniversario ha predisposto due francobolli di categoria “1” con cui spedire lettere di primo porto verso l’area extraeuropea. Realizzati da Gert Dooreman, utilizzano i colori delle rispettive bandiere ed offrono un tamburo o un paniere; sono confezionati in minifogli, in vendita a 5,95 euro, da cinque pezzi identici. Sullo sfondo, suonatori o terrazzamenti tipici. “Attraverso questa emissione -è la chiosa dell’operatore- Bpost intende onorare i due Paesi, fieri della loro individualità e della loro identità, volti verso l’avvenire con fiducia ed ottimismo”. La distribuzione filatelica si è svolta sabato a Lier; oggi sono attesi in tutti gli sportelli.
Contestualmente giunge, fra l’altro, un esemplare di taglio analogo, commissionato ad Els Vandevyvere per promuovere le Olimpiadi. In una scena che richiama alcune delle discipline per le quali Bruxelles nutre maggiori speranze, raffigura due atleti impegnati nella staffetta. Presenti un microtesto (si trova sotto gli anelli) e, nel foglio da cinque, una vernice applicata sul bus, sul quadrante del Big Ben e sulle indicazioni “London 2012” che caratterizzano la bandella laterale.