“Mio caro, mio amato, amico mio, superando banalità, incomprensioni, equivoci, gaucherie, prendo, come si dice volgarmente, il toro per le corna e affronto la verità, la «nostra» verità, attingendo alle mie saccheggiate riserve di lucidità. Prova non facile dopo la scena madre di ieri sera”...
Comincia così la “Lettera bugiarda” della scrittrice Maria Jatosti, che ha vinto la dodicesima edizione del “Concorso internazionale lettera d’amore”.
A dirla tutta, le missive che secondo la giuria (Massimo Avenali, Chiara Fiori, Vito Moretti, Massimo Pamio, Giuseppina Verdoliva) hanno meritato il massimo livello erano due; l’altra è stata “spedita” da Manfredo Di Biasio. Seguite da ulteriori ex aequo: al secondo posto sono giunti i lavori di Antonella Ortolani e Walter Lazzarin, al terzo quelli di Maria Rosaria Perilli e Mariateresa Stella.
L’iniziativa è stata organizzata a Torrevecchia Teatina (Chieti) dall’associazione culturale Abruzziamoci e dalle Edizioni Noubs. Era aperta a qualsiasi contributo, anche in lingua straniera o in dialetto (in questo caso, veniva richiesta pure una traduzione in italiano), riguardante un testo inedito dalla lunghezza massima di tre cartelle e configurato come epistola sentimentale. Questa consiste “in una composizione in prosa mirata all’espressione del sentimento d’amore rivolta a un destinatario qualsiasi (persona reale o immaginaria, animale, oggetto, luogo o paesaggio)”.
Regolamento alla mano, i premi erano di 500,00 euro per il primo classificato, 250,00 per il secondo e di 200,00 per il terzo.