Sei francobolli per celebrare la “Giornata mondiale della radio”, proclamata per il 13 febbraio dall’Onu così da ricordare le proprie, prime, comunicazioni attraverso l’etere, avvenute quel giorno del 1946. Naturalmente, la sottolineatura dentellata arriva, oggi, dal palazzo di Vetro. È organizzata nei nominali da 0,46 e 1,10 dollari statunitensi, 1,40 e 1,90 franchi svizzeri, 0,70 e 1,70 euro e si caratterizza per l’approccio fotografico (in uno scatto campeggia Audrey Hepburn ai microfoni dell’emittente). Dal primo segnale “Qui sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo” -spiegano ora agli sportelli- è stata percorsa tanta strada. “Nonostante lo sviluppo di nuove tecnologie, la radio rimane la piattaforma maggiormente accessibile, riconosciuta quale mezzo di comunicazione potente e di basso costo, che raggiunge i più alti ascolti a livello internazionale”. È particolarmente adatta per raggiungere comunità lontane e persone che potrebbero essere svantaggiate, disabili o sprovviste di altre risorse adeguate. Inoltre, continua a svolgere un ruolo importante e specifico per le comunicazioni in situazioni di emergenza e per i soccorsi nei disastri. Dalla sua nascita, la stazione ha utilizzato i programmi multilingue per raccontare l’impegno della comunità internazionale, intenzionata a costruire un mondo migliore. La ricorrenza vuole aumentare la consapevolezza del valore unico garantito dallo strumento, al tempo stesso cercando di sviluppare la collaborazione internazionale nel settore. La serie, lavorata da Rorie Katz, propone una funzione interattiva. Basta utilizzare iphone, smartphone o tablet per scaricare e lanciare l’applicazione omonima, che permette di visualizzare le cartevalori ed approfondirne le ragioni alla base della loro uscita.
Sei francobolli che sanno… parlare
13 Feb 2013 13:45 - FROM ABROAD
Oggi la “Giornata mondiale della radio”; l’iniziativa dentellata dell’Onu collegata ad una applicazione informatica