Anche le Falkland alle prese con le urne, e l’hanno fatto sapere il 15 febbraio con una serie promozionale. Quattro i francobolli varati, tagli da 3, 40, 75 pence e 1,76 sterline, dove -grazie all’intervento di Andrew Robinson- l’immagine dell’arcipelago è soprapposta ad una mano maschile, o femminile, che infila il proprio voto nel contenitore. Va aggiunto un foglietto da 3,00 unità con lo stesso soggetto. I bordi del blocco permettono di saperne di più: si legge, infatti, che il diritto dei popoli all’autodeterminazione è un aspetto democratico fondamentale. Da qui il quesito sul quale gli elettori saranno chiamati ad esprimersi: desiderate voi che le Falkland mantengano l’attuale status politico di Territorio d’oltremare del Regno Unito? Nell’area, secondo il censimento del 2012, vivono 2.563 persone, una comunità antica di nove generazioni, creatasi attraverso l’immigrazione volontaria lungo due secoli. Oggi rappresenta uno dei quattordici Territori d’oltremare del Regno Unito; ognuno di essi ha una propria Costituzione, un Governo, leggi locali. Le relazioni con Londra sono basate sul principio dell’autodeterminazione e sull’autogoverno (tranne che nella difesa e negli affari esteri), pur riconoscendo la mutua responsabilità ed un impegno di assistenza del Paese europeo in caso di bisogno, come accadde nel 1982. La consultazione, annunciata il 12 giugno scorso e fissata per il 10 e l’11 marzo, prevede la possibilità di rispondere positivamente o negativamente alla domanda.
Anche alle Falkland si vota
17 Feb 2013 14:26 - FROM ABROAD
La piccola comunità dovrà decidere, attraverso un referendum, se confermare o modificare il proprio status di Territorio d’oltremare del Regno Unito