Non solo l’Italia, ma si sapeva. Sono numerosi i Paesi che hanno scelto il 9 maggio, “Festa dell’Europa”, per emettere i rispettivi contributi riguardanti l’associazione continentale PostEurop. Riprendendo il bozzetto di Doxia Sergidou e magari aggiungendone un altro.
Aland, ad esempio, ha sottoscritto due tagli per il Vecchio continente (costo 1,30 euro ciascuno); il secondo -dovuto a Carl-Johan Listherby- propone una testa occhialuta che ha un pensiero… verde, esattamente come suggerisce il motto adottato per il 2016, ossia “Think green”. Ogni foglio contiene trentadue pezzi uguali con otto bandelle centrali.
Per Cipro i francobolli sono da 34 e 64 centesimi, il primo dei quali caratterizzato da un paesaggio urbano con tanto di arcobaleno, pure esso verde. Giocando in casa, è stato concepito dalla medesima Sergidou. Le confezioni risultano da otto uguali o in libretto con quattro serie.
Dal canto suo, la Croazia ha rinunciato ad una condivisione perlomeno grafica; il 4,60 kune, che porta il nome di Dubravka Zglavnik Horvat, offre una goccia d’acqua su una foglia. L’altro è da 7,60. Le raccolte contengono venti unità.
L’Estonia ha partecipato con due cartevalori da 1,40 euro. In tale frangente, l’autore, Indrek Ilves, ha creato una scena speculare alla comune: racconta l’evoluzione umana, fino all’inquinante auto. I fogli sono da dieci.
Quanto alla Francia, una volta tanto si è limitata: un solo taglio, da 1,00, naturalmente con l’immagine concordata. Impaginato da Valérie Besser, è stato messo in prevendita ieri, ed oggi ha guadagnato il resto della rete. Ciascun foglio accoglie quarantadue unità.
Nel frangente di Malta, lo 0,59 è dovuto alla specialista cipriota, mentre il 2,19 a Sean Cini. Propone ancora la testa pensante, anzi due, una grigia e l’altra verde: il significato è chiaro! Ogni foglio comprende undici dentelli identici ed un chiudilettera.
Un solo esemplare da Monaco, con la solita bicicletta tra paesaggio inquinato e salubre; il nominale ammonta a 1,00, mentre la struttura organizzativa è da dieci pezzature.
La stessa scelta è stata adottata dalla Polonia, dove però il facciale è da 5,00 zloty ed il numero di unità per confezione è nove.
Il Portogallo ha trasformato il bozzetto approvato in 75 eurocentesimi, allestito in fogli da dieci o in foglietti contenenti pure un altro dentello di uguale nominale con un paesaggio. Vi hanno lavorato Fernando Pendão e la sua azienda. Esattamente parallele le produzioni di Azzorre e Madera.
Pure la Serbia ha ripreso l’evoluzione umana, in questo caso nel taglio da 69 dinari, creato da Jakša Vlahović; ha una connotazione positiva: il più moderno è colui che ricicla. L’altro valore è prezzato 100 unità, mentre i fogli sono da otto con bandella centrale.