Due anni alle Poste vaticane, il 2016 ed il 2017, spiegati a “Vaccari news”. A sorpresa, gli invii in partenza prioritari e non, sia pure di poco, sono aumentati, passando da 3,500 milioni a 3,592 (in un lustro, però, sono calati del 30%), mentre quelli in arrivo risultano piombati da 560mila a 530mila. Ovviamente, ci sono anche i plichi che restano all’interno dei confini, valutati a quota 84mila due anni fa e meno di 76mila dodici mesi dopo.
Quanto ai registrati (cioè raccomandate ed assicurate), gli oggetti in uscita erano 100mila e sono scesi a 93mila, quelli in entrata risultano 60mila, poi 53mila.
Numeri decisamente più piccoli per i pacchi spediti, diminuiti da 300 a 280, nel flusso contrario da 7.000 a 6.100.
Infine, i servizi finanziari: le transazioni dall’estero erano 2.800 e sono giunte a 2.000, il pagamento dei conti correnti postali da 9.000 a 7.700.
C’è da dire che assicurate, pacchi fino ai venti chili e sacchi “M” (contengono corrispondenza diretta ad un solo destinatario) sono riservati ai residenti ed agli uffici della Santa Sede.
Tra le altre prestazioni offerte, posta prioritaria plus (disponibile anche nella versione per le raccomandate, è rivolta agli utenti in possesso di macchine affrancatrici), massiva, postaamica e postafacile (entrambe per i grandi clienti), tassa pagata, “raccomandata1”, postaespressa, pacchetti fino ai due chili, spedizioni di libri entro i cinque, servizio affrancatura, marcofilia, trasmissione e ricezione dei telegrammi. Senza dimenticare le caselle postali (se ne contano 117), le quali sono rivolte quasi interamente alle ambasciate accreditate presso la Santa Sede ed agli uffici interni.
Nel settore finanziario ed amministrativo, ecco l’incasso dei bollettini postali, delle fatture emesse dal Governatorato e del contributo assistenziale versato dai pensionati dell’Inps; si aggiungono gli invii in contrassegno (limitati ai Paesi che hanno sottoscritto accordi bilaterali), i vaglia nei due sensi (con le stesse caratteristiche). Ancora, vengono garantiti i supporti di imbustamento e spedizione, la vendita di gadget come buste-ricordo e folder, l’istruttoria delle pratiche per l’uso delle macchine affrancatrici.
Già decisa la revisione tariffaria. Se in Italia sarà introdotta il prossimo 3 luglio, dall’altra parte del fiume Tevere dovrebbe essere aggiornata solo in settembre (continua).