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editor Fabio Bonacina


https://www.vaccarinews.it/news/A_Lucca_mozione_bipartisan__Contro_Poste/8737

Il problema riguarda le aree collinari e montane della provincia, dove gli abitanti hanno creato il “Comitato per un servizio postale pubblico efficiente”

Ancora lamentele istituzionali in materia di prestazioni postali. Questa volta, a muoversi è stato il Consiglio provinciale di Lucca su proposta di Mario Navari (Rifondazione), poi integrata dal collega Giovanni Santini (Pdl). Così, l’organo ha potuto approvare il documento all’unanimità dei presenti.

Il nodo della protesta riguarda le frazioni, soprattutto collinari e montane, di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema dove -dice il documento- “si sono registrati forti disservizi dovuti alla riorganizzazione” di Poste italiane. Disservizi causati dal taglio e dalla precarizzazione del personale, che “hanno provocato ritardi della consegna della posta (anche dalle due alle quattro settimane)”. “Tra i cittadini-utenti c’è stato chi si è visto tagliare la linea telefonica per non aver pagato la bolletta, chi ha trovato l’avviso di distacco dell’energia elettrica, chi si è angosciato per giorni e giorni nell’attesa di una risposta ad esami clinici o dell’arrivo della conferma dell’indennità di disoccupazione, chi ha ricevuto l’avviso di presentarsi all’Università per l’ammissione il giorno stesso della convocazione, chi non ha potuto partecipare a riunioni convocate settimane precedenti”.

Mentre l’azienda evidenzia “un sempre maggiore interesse a trattare prodotti finanziari, bancari e assicurativi”, nella zona si è costituito il “Comitato per un servizio postale pubblico efficiente”. Oggi è composto da rappresentanti di quattordici paesi, i quali hanno dato vita ad una serie di iniziative: conferenze stampa, presidio di protesta presso l’ufficio postale di Pietrasanta (competente per il territorio), la richiesta di una seduta congiunta di Consiglio comunale.

La nuova mozione impegna il presidente della Provincia ed il presidente del relativo Consiglio “ad attivarsi nei confronti dei dirigenti delle Poste affinché sia garantito il diritto ad avere servizi pubblici che funzionino, anche per chi vive in piccole comunità, al fine di porre rimedio ad un disservizio che ha provocato enormi disagi a centinaia di persone”, ma anche “ad interpellare Poste italiane affinché siano trovate giuste soluzioni alle problematiche illustrate e perché sia garantito il carattere pubblico delle attività postali e per recuperare un servizio fondamentale per la qualità della vita delle nostre comunità paesane”.

Una delle auto di Poste italiane che riprende la recente campagna per il “Conto bancoposta più”
Una delle auto di Poste italiane che riprende la recente campagna per il “Conto bancoposta più”

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