Ha voluto attendere che si chiudesse “Veronafil”, quasi per un ideale commiato. È scomparso questa mattina Guido Strapazzon, una delle anime del popolare salone collezionistico.
Nato il 12 marzo 1927, ha cominciato ad interessarsi di francobolli a diciassette anni. Dal 1970 ha diretto l’Associazione filatelica numismatica scaligera, nel 2005 gli è stata riconosciuta la presidenza onoraria.
“Lui -ricorda Luigi Ruggero Cataldi, per decenni segretario dello stesso sodalizio- i cataloghi non li consultava, li sapeva a memoria. Era un grande intenditore di Repubblica, ma si occupava anche di storia postale e di Verona, di cui raccoglieva tutto, dalla prefilatelia agli annulli e alle collettorie”.
Nel 2003 l’iscrizione all’Albo d’oro della filatelia italiana, quale “sicuro e saldo punto di riferimento per l’organizzazione di manifestazioni destinate ad un posto d’onore nella filatelia italiana”. Non a caso, ha firmato il bollettino illustrativo del francobollo italiano emesso il 9 maggio di quell’anno per celebrare la centesima edizione di “Veronafil”. Ha scritto di francobolli e monete per “L’arena” e “La voce scaligera”.
“L’ho conosciuto -aggiunge Paolo Vaccari- quando ero a militare a Verona, nel 1961-62. Allora era dirigente civile di un’autorimessa militare, e aderiva ad un piccolo circolo filatelico, che frequentai anch’io. Insieme abbiamo effettuato alcune ricerche archivistiche; è stato l’avvio di un rapporto di forte amicizia, poi sviluppato dal 1977 quando, aperto lo studio, cominciai ad esporre ai convegni commerciali della Scaligera”.
I funerali si terranno a Verona venerdì alle ore 10.30, presso la chiesa dedicata a san Nazaro, che si trova nel largo omonimo.