I giochi sono fatti, e l’elenco messo a punto dall’Agenzia delle entrate per le associazioni del volontariato alle quali i dichiaranti possono destinare il cinque per mille riguardante i redditi percepiti l’anno scorso è una lista definitiva.
Ancora una volta, le presenze del settore filatelico e postale sono davvero limitate anche se, a dirla tutta, rispetto a dodici mesi fa risultano… raddoppiate. Operando sul motore di ricerca con parole chiave, tra le 42.724 voci che emergono si trovano l’Istituto di studi storici postali di Prato (codice fiscale 01.877.640.480), l’unico presente l’anno scorso, e un ritorno: il Circolo culturale filatelico numismatico piacentino (80.009.950.330), tra i promotori della manifestazione “Pantheon” e già in lista nel 2009.
La scelta di destinare il cinque per mille non ha nessun costo per chi la effettua; basta soltanto, nel compilare il modulo “Cud”, “730”, o “Unico”, indicare nell’apposita casella (“Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”) il codice fiscale del sodalizio che si intende aiutare e aggiungere la firma.
Soltanto di recente è stato liquidato l’assegno riguardante il 2008. “Sessanta -spiega il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini- i contribuenti che hanno voluto sostenere la nostra realtà, permettendo di farci accreditare duemila euro. Con questo importo, unito ad una consistente erogazione liberale ricevuta da un socio, nelle prossime settimane digitalizzeremo l’introvabile «Rivista delle comunicazioni», edita dal ministero tra il 1924 e il 1928. Come già abbiamo fatto con la «Rassegna delle Poste dei telegrafi e dei telefoni», risalente agli anni 1929-1943, verrà messa sul nostro sito a disposizione libera di studiosi e collezionisti”.