Dal 14 aprile Poste italiane riaprirà 1.077 uffici, tutti -viene sottolineato- blindati. La distribuzione copre l’intero Paese; tra essi, Ardore (Reggio Calabria), Bergamo 11, Biella 4, Brescia 8, Capua 1 (Caserta), Cavi (Lavagna, Genova), Cori 1 (Latina), Cortona (Arezzo), Diso (Lecce), Ferrara 5, Lerchi (Città di Castello, Perugia), Lu Bagnu (Castelsardo, Sassari), Matera 2, Palermo 42, Palo (Sassello, Savona), Pordenone 6, Rastignano (Pianoro, Bologna), Sassoferrato (Ancona), Vo’ Vecchio (Vo’, Padova). Non si tratterà solo di accettare raccomandate e versamenti: l’idea è ripristinare anche la parte più commerciale; per questo i clienti verranno pian piano contattati via telefono così da riprendere le fila. Tra i potenziali interlocutori, coloro che hanno contratti con Poste assicura, scadenze importanti o richiesto prestiti, cessioni del quinto, mutui. Intanto, ulteriori dipendenti che non hanno a che fare con il pubblico saggeranno da casa il “lavoro agile” (fine).