Tornato dirompente l’allarme coronavirus e in allerta anche le strutture che nelle settimane scorse avevano ridotto o chiuso le attività. La scelta del Governo è estendere la quarta dose di vaccino, finora rivolta alle persone con oltre ottant’anni e a quelle fragili, anche a quante hanno raggiunto i sessanta. Nel contesto, si riattiva la piattaforma per le prenotazioni gestita da Poste italiane; durante la fase precedente l’avevano impiegata Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia, Marche, Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta. Milano e Ancona già l’hanno ripresa. “Sarà possibile effettuare le prenotazioni tramite il portale di Poste italiane”, annunciano dal secondo capoluogo (occorrono, oltre ai dati personali dell’utente, la tessera sanitaria, il codice fiscale, un numero di telefonino al quale verrà notificata la conferma). La società diretta da Matteo Del Fante mette a disposizione inoltre i postamat (in questo caso basta la tessera sanitaria), i portalettere, il numero verde 800.894.545 (in Lombardia) o quello per inviare un sms 339.990.3947 (nelle Marche). Anche all’interno dell’azienda si interviene onde adeguarsi alle linee e limitare le infezioni. Per ora le iniziative puntano a ricordare ai dipendenti come comportarsi e cosa fare in caso di sintomi, raccomandando l’impiego delle mascherine Ffp2 (sono obbligatorie per gli addetti che hanno a che fare con il pubblico o i colleghi senza barriere protettive, come chi accoglie la clientela, offre consulenze, vende prodotti e servizi a domicilio). Confermate le disposizioni per le pulizie personali e degli ambienti. Secondo il sindacato Ugl-Fnc comunicazioni, “il numero complessivo dei contagi da inizio pandemia è arrivato a 43.100 casi”; gli attualmente positivi “sono quasi 3.000 e determinano pesanti ripercussioni sui servizi aggravati dalla carenza di personale”.