Se non fosse perché in questo momento si trova sulla “home page” di Poste italiane, ci sarebbe da riflettere. Proprio da oggi, 1 aprile, “il codice dispostivo di 10 caratteri non è più valido ed è necessario possedere il lettore bancoposta”. Un testo ermetico, non aiutato dall’errore di battitura e dall’incongruenza temporale con la pagina cui l’immancabile link rimanda e dove si parla ancora al futuro.
Tale “lettore bancoposta” assomiglia a certi dispositivi introdotti dalle banche come garanzia ulteriore per coloro che utilizzano un conto attraverso internet. “Garantisce -è la spiegazione- un livello di sicurezza molto elevato, perché ad ogni operazione su bancoposta online e bancoposta click fornisce una nuova serie numerica che è impossibile duplicare”. Il congegno “diventerà il nuovo strumento per operare online sul proprio conto e sostituirà gradualmente il sistema basato sul codice dispositivo composto da 10 caratteri alfanumerici”.
Per gli utenti freschi di contratto non vi sono problemi, poiché lo ritirano presso l’ufficio postale di riferimento. Nei prossimi mesi, gradualmente, “sarà consegnato a tutti i clienti bancoposta online e bancoposta click”. Poste italiane li contatterà attraverso una lettera e comunicherà il momento in cui il lettore sarà disponibile con un messaggio sulle pagine elettroniche dedicate.
Tutto il resto non cambia.
Anche in questo caso, permane l’invito a “non rispondere alle email che ti chiedono di inserire i tuoi dati personali (nome utente, password, codice dispositivo) allo scopo di ottenere il lettore con altre modalità”.