Travolto dalle polemiche sulla refezione, diventate un caso nazionale, il sindaco leghista di Adro, Oscar Danilo Lancini, rilancia. Inaugurando e intitolando il polo scolastico che accoglierà gli alunni del paese bresciano, oltre settemila abitanti, il dieci per cento del quale immigrati.
Nell’aprile scorso era nato un braccio di ferro con l’associazione che dagli anni Settanta ha assicurato il servizio mensa per garantire o no (e questa era la tesi dell’amministratore) il pasto anche ai bambini di chi non aveva pagato la retta, soprattutto indigenti. Braccio di ferro poi risolto dall’imprenditore Silvano Lancini -stesso cognome ma nessuna parentela ed ora un fan club su Facebook- che aveva ripianato il debito. L’aiuto, tuttavia, non è servito a dirimere i contrasti, in quanto con il nuovo anno didattico il Comune ha deciso di provvedere in autonomia e il sodalizio si è sciolto.
La consegna del plesso alla cittadinanza verrà sottolineata con una cerimonia in grande stile, decisa per domani. E testimoniata da bollatura marcofila e cartolina di Poste italiane, disponibile a 52 centesimi presso lo stand operativo in via Cattaneo dalle ore 9.30 alle 16.
L’appuntamento prenderà il via alle 10 con il saluto della banda “Giacomo Puccini”, cui seguiranno gli interventi del giornalista Luciano Costa, dello stesso primo cittadino e del parroco, don Gian Maria Fattorini. Invitato -è la sottolineatura che giunge dall’Ente locale- pure il ministro delle Riforme per il federalismo, Umberto Bossi.